Utente:Jeanambr/Sandbox ter e E. C. Tubb: differenze tra le pagine

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{{OperaBio
|Nome = Edwin Charles
|titoloitaliano=Chimène
|Cognome = Tubb
|titolooriginale=Chimene<ref>"Chimene" costituisce la francesizzazione del nome spagnolo "Jimena" (Simona) ed è scritto senza accenti sulle «e», sia nel libretto originale dell'opera, sia nella sua fonte diretta, la tragicommedia [[Le Cid]] di [[Pierre Corneille|Corneille]] (cfr. [http://books.google.it/books?id=H_s_AAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=le+cid+corneille&hl=it&ei=wqBXTYuILYP14ga3pfXQBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CDUQ6AEwAg#v=onepage&q&f=false edizione del 1647 digitalizzata in books.google]); nell'ambito di questa voce si è utilizzata la grafia francese moderna del nome, "Chimène", con l'[[accento grave]] sulla prima «e», che è diventata corrente fin dall'[[XIX secolo|Ottocento]] (cfr. Jullien e Lajarte)</ref> ou Le Cid
|Sesso = M
|genere= [[Tragédie lyrique]]
|LuogoNascita = Londra
|musica= [[Antonio Sacchini]]
|GiornoMeseNascita = 15 ottobre
|libretto= [[Nicolas-François Guillard]],<br/>(edizione originale ''on-line'': [http://books.google.it/books?id=cPtDAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=Chimene,+Ou+Le+Cid:+Trag%C3%A9die+En+Trois+Actes&hl=it&ei=l5hKTfOpC86gOp2o4NQP&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false books.google])
|AnnoNascita = 1919
|soggetto= [[Pierre Corneille]], ''[[Le Cid]]'', [[tragicommedia]] ([[1636]]),<br/>tratta dai drammi di<br/>[[Guillén de Castro|Guillén de Castro y Bellvís]],<br/>''Las mocedades del Cid. Comedia primera'' e ''Comedia segunda'' (1605-1615),<br/>ispirati all'[[poema epico|epica]] spagnola del [[Poema del mio Cid|''Cantar de mio Cid'']] ([[XII secolo]]),
|LuogoMorte = Londra
|numeroatti= tre
|GiornoMeseMorte = 10 settembre
|primarappresentazione= [[16 novembre]] [[1783]]
|AnnoMorte = 2010
|teatro= [[Castello di Fontainebleau]]
|Epoca = 1900
|personaggi=
|PreAttività = più noto come '''E. C. Tubb''' è stato uno
*Le roi ([[Baritenore|''taille'']]/[[baritono]])<ref name="Lays">Dennis Libby attribuisce al registro di "tenore" la parte del re, ma il primo interprete, Lays, non risulta facilmente inquadrabile venendo ora classificato come ''taille'' (baritenore), ora come ''basse-taille'' ([[basso-cantante]] o basso-baritono): probabilmente si trattava di un baritono nel significato moderno del termine (cfr. Elizabeth Forbes, ''Lays [Lay, Lais], François'', in ''Grove Dictionary'', II, pp. 1112-1113), e, a discapito delle sue lacune tecniche, era destinato ad imperversare sui palcoscenici dell<nowiki>'</nowiki>''Opéra'' fino al secondo decennio dell'[[XIX secolo|Ottocento]], con uno sbalorditivo numero di sessantotto nuove creazioni (Pitou, ''ad nomen'')</ref>
|Attività = scrittore
*Chimène ([[soprano]])
|Nazionalità = britannico
*Rodrigue ([[tenore]])
*Don Diegue ([[basso-cantante]])
*Don Sanche (''[[haute-contre]]'')
*Un araldo (basso-cantante)
*Una corifea (soprano)
*Elvire (soprano)
*Donna del seguito di Chimène (soprano)
*Un cavaliere (tenore)
*Un ufficiale castigliano
*Un corifeo (baritono)
*seguito del re, donne al seguito di Chimène, amici di Don Diegue, popolo, mori prigionieri di guerra, truppe castigliane vittoriose
}}
Prolifico autore di romanzi di [[fantascienza]], [[fantasy]] e [[western]] (scrisse più di 140 romanzi e 230 racconti brevi), è maggiormente conosciuto per la saga di fantascienza epica ambientata in un remoto futuro di [[Saga di Dumarest|Dumarest]] (conosciuta negli USA come: ''Dumarest of Terra''). [[Michael Moorcock]] ha detto «La sua reputazione nello scrivere fantascienza colorita e ricca di azione è insuperata in Britannia.»<ref>Retro della copertina sull'edizione della Wildside Press di ''The Winds of Gath'' del 2002</ref>
 
Pubblicò la maggior parte dei suoi lavori sotto vari [[pseudonimo|pseudonimi]], tra cui '''Gregory Kern''', '''Carl Maddox''', '''Alan Guthrie''', '''Eric Storm''' e '''George Holt'''. Nel corso di cinque decenni usò oltre 58 nomi diversi, sebbene alcuni di questi fossero nomi della casa editrice, usati anche da altri scrittori: '''Volsted Gridban''' (usato anche da [[John Russell Fearn]]), '''Gill Hunt''' (usato anche da [[John Brunner]] e [[Dennis Hughes]]), '''King Lang''' (usato anche da George Hay e John W. Jennison), '''Roy Sheldon''' (usato anche da H. J. Campbell) e '''Brian Shaw'''. L'alias di '''Charles Grey''' fu usato solo da lui e acquisì un grande seguito all'inizio degli [[Anni 1950|anni cinquanta]].<ref>''Encyclopedia of Science Fiction'' (ed. Robert Holdstock), 1978, Octopus Books, London - ISBN 0 7064 07563</ref>
'''Chimène ou Le Cid''' è una [[Tragédie lyrique|tragédie (lyrique)]] in 3 atti di [[Antonio Sacchini]], su libretto di [[Nicolas-François Guillard]] andata in scena a [[Fontainebleau]] il [[16 novembre]] [[1783]]. Il soggetto dell'opera è ispirato alla [[tragicommedia]], [[Le Cid]], di [[Pierre Corneille]], ed indirettamente all'[[poema epico|epica]] spagnola del [[Poema del mio Cid|''Cantar de mio Cid'']] ([[XII secolo]]) ed ai drammi di [[Guillén de Castro|Guillén de Castro y Bellvís]], ''Las mocedades del Cid. Comedia primera'' e ''Comedia segunda'' (nota anche come ''Las hazañas del Cid'') (1605-1615).
 
== I precedentiBiografia ==
Tubb nacque a [[Londra]], dove risiedette fino alla sua morte nel 2010. Sposò Iris Kathleen Smith nel [[1944]] e lasciò due figlie, Jennifer and Linda, e le nipoti Lisa Elcomb and Julie Hickmott.
Sacchini si era già accostato al soggetto del [[Il Cid|''Cid Campeador'']] due volte. La prima occasione era stata a [[Roma]], nella stagione di Carnevale del [[1769]], quando, sotto il titolo de ''Il Cidde'', aveva messo in musica un libretto di Giovacchino Pizzi in precedenza già utilizzato da [[Niccolò Piccinni|Piccinni]], e che sarebbe rimasto in auge per almeno un altro decennio. Protagonista dell'opera era stato il [[soprano]] [[castrato]], allora sulla cresta dell'onda, [[Tommaso Guarducci]]. Un volta trasferitosi a [[Londra]], Sacchini aveva ripreso in mano il soggetto per il suo esordio inglese (''Il Cid'', [[1773]]), utilizzando una rielaborazione del libretto di Pizzi effettuata da Giovanni Gualberto Bottarelli, poeta ''ufficiale'' del [[Her Majesty's Theatre|''King's Theatre'']], la quale includeva nuove scene spettacolari, in particolare "una marcia trionfale, cori e balletti, intese a tener desto l'interesse in un pubblico che conosceva poco l'italiano". Protagonista dell'opera era stato, in questa seconda occasione, un altro dei grandi castrati dell'epoca, [[Giuseppe Millico]], il quale, una volta rientrato in Italia, sponsorizzò una seconda messa in musica dello stesso libretto di Bottarelli da parte di [[Giovanni Paisiello]], a [[Firenze]], nel [[1775]].<ref name="Libby">Libby</ref>
 
=== Carriera ===
Trasferitosi da Londra a [[Parigi]] nel [[1781]], e riuscito faticosamente ad esordire all'[[Opéra National de Paris|''Opéra'']] nel gennaio del [[1883]] con il [[Renaud (opera)|Renaud]]<ref>si trattava in effetti del suo esordio a livello di [[opera francese]], in quanto nel 1779 era già stato dato all<nowiki>'</nowiki>''Opéra'' il suo [[dramma giocoso]] ''italiano'', riclassificato come [[intermezzo|''intermède'']], [[L'amore soldato]]</ref>, Sacchini si risolse, per la sua seconda opera francese, a riprendere in mano il soggetto del ''Cid Campeador'', questa volta su un nuovo libretto, intitolato ''Chimème'', preparatogli da colui che doveva diventare il suo poeta di riferimento a Parigi, Nicolas-François Guillard. "Come ci si poteva aspettare, - rileva Dennis Libby in proprosito - questo libretto [era quello ad avere] la più stretta somiglianza con la tragedia di Corneille, nel mentre esso veniva incontro al gusto francese per cori e balletti".<ref name="Libby"/> Secondo Lajarte, "Chimène era, ad esser precisi, una traduzione, e non un'opera nuova",<ref name="Lajarte">Lajarte, p. 340</ref> mentre Pitou scrive direttamente che "essa era stata messa in scena a Roma e a Londra precedentemente alla sua prima parigina".<ref name="Pitou">Pitou, p. 116</ref> In effetti vale per ''Chimène'' ciò che è stato accertato anche per il ''Renaud'' ripetto alle precedenti ''Armida'' ([[Milano]] e Firenze, [[1772]]) e ''Rinaldo'' (Londra, [[1780]]), e cioè che, al di là delle frequenti illazioni circa un presunto rapporto di filiazione progressiva tra i vari lavori cronologicamente successivi, "paiono non esserci interrelazioni musicali di qualsiasi sostanza tra le tre opere ''ciddiane'' di Sacchini, anche se ciò non può essere asserito con assoluta certezza non essendo l'edizione londinese sopravvissuta nella sua interezza (ne furono [comunque] pubblicati estratti insolitamente ampi)".<ref name="Libby"/>
Avido lettore di romanzi [[pulp (genere)|pulp]] di fantascienza e fantasy da giovane, Tubb scoprì che aveva un particolare talento come scrittore in questi generi quando la sua storia breve ''No Short Cuts'' venne pubblicata sulla rivista ''[[New Worlds]]'' nel [[1951]]. Decise di diventare scrittore a tempo pieno e divenne rinomato per la velocità e la varietà della sua produzione.
 
Tubb collaborò a molte delle riviste degli anni cinquanta, tra cui ''Futuristic Science Stories'', ''[[Science Fantasy]]'', ''[[ebula Science Fiction|Nebula]]'' e ''[[Galaxy Science Fiction]]''. Curò l'edizione della rivista ''[[Authentic Science Fiction]]'' per quasi due anni dal febbraio 1956 fino alla sua chiusura nell'ottobre 1957. in questo periodo trovando difficoltà nel reperire buoni scrittori per contribuire alla rivista, scrisse egli stesso la maggior parte delle storie, sotto una varietà di pseudonimi: un numero della rivista fu scritto interamente da Tubb, inclusa la colonna delle lettere.
== Le vicende storiche dell'opera ==
La gestazione della seconda opera ''parigina'' di Sacchini va collocata nel quadro della lotta delle fazioni che animava allora il mondo musicale francese, in una sorta di ripresa, a tempo scaduto, della ''[[Querelle des Bouffons]]'' di un paio di decenni prima. Le ostilità erano state aperte, a metà degli anni '70, degli italofili avversari della musica ''teutonica'' di [[Christoph Willibald Gluck|Gluck]], i quali erano riusciti ad attirare a Parigi uno dei campioni della scuola napoletana, [[Niccolò Piccinni]], praticamente coetaneo, compagno di studi e persino collaboratore, agli inizi, di Sacchini. La battaglia tra i due partiti, "gluckisti" e "piccinnisti", era continuata fino al 1779, quando Gluck, di fronte al fiasco del suo ''[[Echo et Narcisse]]'', aveva deciso di riparare provvisoriamente a [[Vienna]], e le ostilità avevano continuato da allora a covare sotto la cenere. L'arrivo di Sacchini a Parigi, nel 1781, era stato caldeggiato dallo stesso Piccinni che vedeva in lui un naturale alleato, ma il vuoto lasciato sul campo dal musicista tedesco, le trame dei nemici di Piccinni, la suscettibilità e il bisogno di denaro di Sacchini avevano finito per mettere inevitabilmente in competizione anche i due italiani, ed una specie di terzo partito musicale si era allora affacciato sulla scena parigina: i "sacchinisti", «sorta di gluckisti moderati, i quali, come disse argutamente [[Friedrich Melchior von Grimm|Grimm]], avevano aderito alla nuova setta solo per invidia nei confronti di Piccinni. Con la sua irresolutezza e debolezza, Sacchini arrivò solo a mettersi contro l'uno e l'altro partito senza riuscire ad farsi benvolere da alcuno dei due; ed al momento della lotta li ebbe entrambi contro».<ref>Jullien, p. 61</ref>
 
La sua opera principale nel campo della fantascienza comparve tra il 1967 e il 1985, con due volumi finali nel 1997 e nel 2008. La sua seconda serie principale, Cap Kenney, venne scritta tra il 1973 e il 1983.
Nella stagione operistica che l<nowiki>'</nowiki>''Académie Royale'' e la ''[[Comédie Italienne]]'' avevano avuto mandato di organizzare congiuntamente per l'autunno del 1783 a corte, nel [[Castello di Fontainebleau]], era già da tempo prevista la rappresentazione di un'opera nuova di Piccinni, la ''[[Didon]]'', e Sacchini si fece convincere ad affrettare la composizione del secondo dei tre lavori che aveva in contratto con l<nowiki>'</nowiki>''Opéra'', e per il quale, come già detto, venne prescelto come soggetto quello ispirato alla tragedia ''Le Cid'' di Corneille. I due melodrammi vennero messi apertamente in competizione: «''Didon'' doveva essere rappresentata il [[16 novembre]] e ''Chimène'' il [[18 novembre]] [[1783]]. Per meglio comunque parificare le ''chances'', la Saint-Huberty [primadonna dell<nowiki>'</nowiki>''Opéra''<ref>Antoinette-Cécile Saint-Huberty (nata Clavel) era diventata la primadonna assoluta dell<nowiki>'</nowiki>''Opéra'' a seguito della morte di Marie-Joséphine Laguerre nel febbraio, e del ritiro della Levasseur (Marie-Claude-Josèphe, detta Rosalie), alla quarta rappresentazione del ''Renaud'', nel marzo di quello stesso anno 1783 (Pitou, p. 316, 349 e 484)</ref>] doveva ricoprire i ruoli del titolo in entrambe le opere ... per ciascuna [delle quali] erano state previste due rappresentazioni».<ref>Sauvé, pp. 74-75</ref> La ''Didon'', probabilmente il capolavoro di Piccinni in ambito ''serio'', risultò un trionfo, mentre ''Chimène'' ebbe più che altro un successo di stima e fu rappresentata una sola volta delle due previste, perché il «re in persona, che pure non era certo un melomane, volle riascoltare ''Didon'' una terza volta. "Quest'opera - diceva - mi fa l'effetto di una bella tragedia".» Come che fu, sia Piccinni che Sacchini furono «presentati al re, e, siccome si era appena accordata al primo un pensione di seimila lire, anche al secondo ne fu attribuita una eguale; Sacchini [ebbe], in più del suo emulo, il prezioso onore di essere presentato al re dalla regina medesima»,<ref>Jullien, p. 64</ref> la quale costituiva la sua grande patrona, avendo lui probabilmente occupato nel suo cuore il posto che era stato del suo grande maestro di gioventù, Gluck, ora lontano da Parigi.
 
Negli ultimi anni Tubb ha aggiornato molti dei suo romanzi degli anni cinquanta per i lettori del ventunesimo secolo.
Non sempre il giudizio della corte corrispondeva però a quello del pubblico parigino, e molti aspettavano al varco le successive rappresentazioni all<nowiki>'</nowiki>''Opéra'', ospitata all'epoca nella ''Salle du Théâtre de la Porte-Saint-Martin'', nella speranza di in un eventuale riscatto dell'opera sacchiniana, dalla quale la stessa primadonna Saint-Huberty era stata rapita al punto da definirne "incantatrice" la musica.<ref>Jullien, p. 63</ref> Tuttavia, questo riscatto non si verificò appieno, né possono essere chiamate a giustificazione le difficoltà speciose create dal Comitato dell<nowiki>'</nowiki>''Académie Royale'', che portarono ad un rinvio fino al [[9 febbraio]] [[1884]] della messa in cartellone del lavoro (la ''Didon'', invece correva regolarmente dal [[1° dicembre|1° di dicembre]] e la Saint-Huberty fu addirittura incoronata in scena il [[16 gennaio]]<ref name="Didon">Pitou, p. 163</ref>), e neanche quelle reali connesse con un'indisposizione della primadonna, che costrinsero ad una nuova interruzione dell regolare corso delle rappresentazioni fino al [[27 febbraio]], quando la stessa regina si ripresentò in teatro.<ref>Sauvé, pp. 75-76</ref> Certo, il successo fu franco ed anche duraturo: l'opera fu data 21 volte nel 1784 e fu poi ripresa altre trentacinque volte prima della sua definitiva uscita dal repertorio nel [[1808]],<ref name="Pitou"/> ma la vita della ''Didon'' si prolungò ben oltre, fino al [[1826]], godendo di un totale di duecentocinquanta rappresentazioni.<ref name="Didon"/> Essa può pure vantare almeno una ripresa moderna da parte del [[Teatro Petruzzelli|Petruzzelli]] di [[Bari]], nel [[2001]],<ref>nell'indisponibilità del teatro principale, l'opera è stata data al [[Teatro Piccinni]], intitolato quindi al suo autore; il fatto di essere stato fiorentino solo di nascita e napoletano solo di adozione e di non poter far quindi efficace appello ad alcun campanile, non ha certamente giovato ad Antonio Sacchini!</ref> e una corrispettiva registrazione discografica, fortune queste che non risultano purtroppo ancora arrise alla ''Chimène''.
 
Tubb fu uno dei cofondatori della [[British Science Fiction Association]].
== Soggetto ==
La scena si finge alla [[Regno di Castiglia|corte di Castiglia]], durante l'[[XI secolo|undicesimo secolo]], nella prima fase della [[Reconquista]].
=== Antefatto ===
Il libretto non fa alcun cenno all'antefatto, per cui ci di può dunque riferire alla tragicommedia di Corneille. Il giovane Rodrigo e la bella Chimène si amano, ma i loro padri sono in contrasto tra loro per questioni di potere. Schiaffeggiato dal genitore della ragazza e troppo vecchio per lavare l'onta personalmente, Don Diego chiede al figlio di farlo al suo posto. Rodrigo è fieramente combattuto tra il richiamo dell'amore e quello dell'onore, ma, alla fine, decide di non sottrarsi all'appello del padre, affronta lo sperato futuro suocero in duello e l'uccide con sua grande disperazione.
=== Atto primo ===
Chimène è sola in una sala della reggia ed è dilaniata dalle diverse passioni, l'amore, la vendetta, l'onore, ma prometto allo spirito del padre ucciso che lo vendicherà (scena 1). La ragazza viene raggiunta dal re che cerca di consolarla, come se fosse la figlia che ha perduto, che dichiara il proprio attaccamento per il suo defunto genitore, ma che rivela anche la stima che tutti hanno per Rodrigo, il solo in grado di prenderne il posto alla testa della lotta contro i [[Mori (storia)|Mori]]. Cionondimeno, il re le promette di catturare e punire l'assassino di suo padre (scena 2). Restata sola con le sue donne, Chimène rivela loro l'enorme, inestinguibile amore che continua a provare per l'assassino di suo padre: ella lo amava e lo adorava prima del duello funesto, e, ora che la sorte li ha divisi, la sua speranza è morta, ma il sua amore rimane. Ella comunque seguirà quello che l'onore le comanda e più amerà Rodrigo, più cercherà di punirlo (scena 3). La scena successiva è occupata da un drammatico duetto tra Chimène e il sopraggiunto Rodrigo: questi offre il suo petto all'amata e chiede da lei la morte, ma ella non riesce a tener fede alla sua promessa promessa di vendetta e i due si lasciano nella disperazione (scena 4). Restato solo Rodrigo fa propositi di morte (scena 5), finché viene sorpreso dal padre e dal suo seguito ed invitato a marciare contro l'esercito dei Mori che ha appena posto l'assedio alla città ed a morire, se mai, nobilmente per il suo paese e per il suo re: rianimato dalle parole del padre, Rodrigo si impegna a combattere e l'atto di chiude con un coro marziale (scena 6).
=== Atto secondo ===
In un ampio cortile della reggia il popolo è in preda al terrore (scena 1), ed il re cerca di rassicurarlo invitando a cercare asilo nel palazzo, quando improvvisamente si intendono delle grida inaspettate di vittoria (scena 2). Un araldo entra allora in scena ed descrive nei dettagli l'avvenuta totale disfatta dei Mori, introducendo lo stuolo dei nemici fatti prigionieri, tra cui due re (scena 3). Al sovrano che chiede di chi sia il merito della vittoria, un ufficiale annuncia che Don Diego vuole condurlo egli stesso alla sua presenza: il re comprende che si tratta di Rodrigo che viene acclamato come salvatore da tutto il popolo presente (scena 4). Rodrigo viene quindi introdotto dal padre e accolto tra le braccia del monarca, al quale dichiara che, disperato per la tragedia che lo ha diviso da Chimène, aveva cercato la morte, ma l'aveva voluta cercare sul campo dell'onore lottando per il suo re. Il re cerca di consolarlo presagendo un possibile ripensamento dell'ancor innamorata ragazza di fronte al grande valore dimostrato dal suo amato. La scena si chiude di cori e danze di vittoria, durante i quali Rodrigo viene proclamato ''el Cid'' (scena 5). Al termine dei festeggiamenti rientra in scena Chimène che, appreso delle gesta di Rodrigo, teme per la sua vendetta: il re in effetti vorrebbe dichiarare Rodrigo al di sopra delle leggi, ma gli altri cavalieri di oppongono offrendosi a Chimène di sfidare in suo nome ''el Cid'' in una sorta di [[Ordalia|giudizio di Dio]], e si oppone anche il malaccorto Don Diego che, in nome dell'onore, rilancia il figlio sul campo di battaglia per l'ennesima volta. Di fronte alla richiesta generale il re si piega e consente a Chimène di accettare l'offerta di Don Sancio, altro cavaliere innamorato di lei, di rappresentarla nell'agone. Il re pone però la condizione, nella costernazione della donna, che ella accetti la mano di chi risulterà vincitore (scena 6). Il popolo, rimasto solo, eleva un coro augurale per il ''Cid'' (scena 7).
===Atto terzo ===
Scarmigliata e senza pace, Chimène entra in scena seguita da Elvira e dalle altre sue donne, e si dispera sulla scelta maledetta che ha dovuto/voluto compiere, ma rifiuta con orrore l'idea che il suo Rodrigo possa venir sconfitto sul campo (scena 1). Rodrigo arriva per un ultimo saluto e le rivela che non oserà mai levare la spada contro chi combatte nel nome di lei, e che si lascerà quindi uccidere, non temendo neanche per il suo onore: la gente dirà soltanto che, conquistato da Chimène, ma senza speranza di piegarla, egli aveva preferito morire che vivere gravato dal peso del suo odio. La reazione di Chimène è degna del grande melodramma: la ragazza implora Rodrigo di evitarle di cadere preda del suo assassino, di evitare che la mano di Sancio, ancor fumante del suo sangue, possa stringere quella tremante di lei, e di sottrarla insomma a dei nodi maritali che le fanno orrore. "Infine, in questo combattimento dove il mio dovere ti trae - conclude la ragazza - ricordati che Chimène è il premio del vincitore". Rinfrancato dalle parole dell'amata, Rodrigo parte dichiarando la sua volontà di vittoria (scena 2). Rimasta sola con il suo seguito, mentre da lontano si ode la tromba del duello, Chimène si esibisce in una ''scena della pazzia'', nel corso della quale crede di vedere le vicende del combattimento e sviene tra le braccia delle sue dame di fronte all'immagine di Rodrigo ferito a morte (scena 3). Dalle quinte emerge Don Sancio che si avvicina alle donne, ma viene investito dalle invettive di Chimène che lo proclamano esecrabile assassino e gli impediscono di parlare (scena 4). Compare quindi il re con il suo seguito e Chimène si getta ai suoi piedi confessando il suo amore immutato per l'ucciso Rodrigo, ed implorando di risparmiarle l'onta di dover sposare colui che si è macchiato del suo sangue. Ma il re si mostra irremovibile e dichiara vana ogni resistenza da parte della ragazza, invitandola ad accettare di buon grado lo sposo che il suo re oggi le dona (scena 5). Rodrigo entra allora in scena: egli aveva sconfitto Don Sancio, ma gli aveva risparmiato la vita, inviandolo invece ad offrire a Chimène la spada del vincitore, e chiede ora alla donna di accettare questo vincitore come sposo, di sua volontà, e non per dovere di conquista. Chimène, finalmente vinta, si arrende all'amore e l'opera si conclude nel ''divertissement'' finale di prammatica, con cori e balli in onore del vincitore dei Mori e della sua sposa (scena 6).
 
== Produzione letteraria ==
== Personaggi e interpreti==
{| class="wikitable"
!Ruolo
!Registro vocale del primo interprete
!''Cast'' della prima, 16 novembre 1783<br><small>alla presenza dei reali di [[Francia]], [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] e [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]]</small><br>coreografia: [[Pierre Gardel|Pierre Gabriel Gardel]]<ref name="Pitou"/>
|-
|Le roi (Il re di [[Castiglia]])
|[[Baritenore|''taille'']]/[[baritono]]<ref name="Lays"/>
|[[François Lays]] (o Laïs o Lay)
|-
|Chimène (Jimena, amante di Rodrigo che le ha però ucciso il padre in duello)
|[[soprano]]
|[[Antoinette-Cécile Saint-Huberty]]
|-
|Rodrigue (Rodrigo, [[El Cid|''El Cid Campeador'']], condottiero castigliano, amante di Chimème)
|[[tenore]]
|[[Étienne Lainez]] (o Lainé)
|-
|Don Diegue (Don Diego, padre di Rodrigo)
|[[basso-cantante]]
|Augustin-Athanase Chéron
|-
|Don Sanche (Don Sancio, nobiluomo amante e campione di Chimène)
|''[[haute-contre]]''
|J. Rousseau
|-
|Un Herault d'armes (araldo)
|basso cantante
|Jean-Pierre Moreau<ref>il nome proprio Jean-Pierre è riportato solo dall'[http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorno=&Mese=&Anno=&Giornata=&Testo=Jean-Pierre+Moreau&Parola=Stringa ''Almanacco'' di ''Amadeusonline'']</ref>
|-
|Une coriphée (corifea)
|soprano
|Anne-Marie-Jeanne Gavaudan ''aînée''
|-
|Elvire (Elvira, confidente di Chimène)
|soprano
|M.lle Joinville
|-
|Une femme de la suite de Chimène (donna del seguito di Chimène)
|soprano
|Adelaïde Gavaudan ''cadette''
|-
|Un chevalier (cavaliere)
|tenore
|Dufrenaye (o Dufresnay)
|-
|Un officier castillan (ufficiale castigliano)
| (?)
|Martin
|-
|Un coryphée (corifeo)
|baritono
|Louis-Claude-Armand Chardin ("Chardiny")
|-
|colspan="3"|''coro''
|-
|colspan="3"|'''''Balletto'''''<ref>fonte: Lajarte, p. 341</ref> - ballerine: [[Marie-Madeleine Guimard]], Peslin, Deligny, Pérignon; ballerini: [[Pierre Gardel|Pierre Gabriel Gardel]], Nivelon, Favre
|-
|}
 
=== NoteSaga di Dumarest ===
L'opera più conosciuta di Tubb è la [[Saga di Dumarest]] (pubblicata negli Stati Uniti come ''Dumarest of Terra''), una saga di fantascienza epica ambientata in un lontano futuro, che racconta le avventure del viaggiatore Earl Dumarest nel corso dei viaggi per ritrovare il suo pianeta madre, la Terra. Scritto originariamente in quello che [[Michael Moorcock]] ha descritto come un'«imitazione conscia e riconosciuta» delle storie di [[Leigh Brackett]] dedicate a [[Eric John Stark]], la serie si evolve successivamente nello stile di scrittura proprio di Tubb.
<references/>
 
Pubblicata nel corso di più di 40 anni, la saga di Dumarest comprende un totale di 33 romanzi, di cui ventiquattro sono stati tradotti in italiano. L'ultimo, che chiude la ricerca della Terra da parte di Dumarest, venne pubblicata nel 2008 dalla Homeworld Press di Chicago. Un paio di storie brevi di Dumarest, intitolate ''Child of Earth'' e ''Figona'' e pubblicate nelle antologie di fantascienza ''Fantasy Adventures 1'' (2002) e ''Fantasy Adventures 2'' (2003), erano degli estratti da sue opere più lunghe.
== Fonti ==
=== Bibliografia ===
 
=== Serie di Cap Kennedy ===
* {{fr}} Libretto: ''Chimene, ou Le Cid, tregédie en trois actes, Représentée devant Leurs Majestés à Fontainebleau'' , Parigi, Ballard, 1783 (accessibile gratuitamente ''on-line'' in [http://books.google.it/books?id=cPtDAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=Chimene,+Ou+Le+Cid:+Trag%C3%A9die+En+Trois+Actes&hl=it&ei=l5hKTfOpC86gOp2o4NQP&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false books.google])
L'altra serie principale di Tubb, quella di "Cap Kennedy", è una [[space opera]] nello stile di [[Perry Rhodan]]. I romanzi seguono le avventure del Capitano 'Cap' Kennedy, un Free Acting Terran Envoy (F.A.T.E.) con licenza di agire come giudice, giuria ed esecutore e con il potere di intervenire in molte situazioni che minacciano la pace della Terran Sphere, una federazione interplanetaria centrata sulla Terra. Nel Regno Unito è conosciuta come "F.A.T.E." e sono stati pubblicati solo i primi sei libri.
* {{fr}} Youri Carbonnier, ''Le personnel musical de l'Opéra de Paris sous le règne de Louis XVI'', «Histoire, économie et société», 2003, 22-2, 177-206 (accessibile ''on-line'' in [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/hes_0752-5702_2003_num_22_2_2316?_Prescripts_Search_tabs1=standard& Persée], consultato il 3 febbraio 2011)
* {{fr}} Adolphe Jullien, ''La Cour et l'Opéra sous Louis XVI. Marie-Antoinette et Sacchini Salieri Favart et Gluck. D'après des documents inédits conservés aux Archives de l'État et à l'Opéra'', Paris, Librairie Académique (Didier),1878 (accessibile gratuitamente ''on-line'' in [http://openlibrary.org/books/OL14017446M/La_cour_et_l'op%C3%A9ra_sous_Louis_XVI OpenLibrary.org])
* {{fr}} Théodore de Lajarte, ''Bibliothèque Musicale du Théatre de l'Opéra. Catalogue Historique, Chronologique, Anecdotique'', Parigi, Librairie des bibliophiles, 1878, Tome I (accessibile gratuitamente ''on-line'' in [http://www.scribd.com/doc/13265696/Bibliotheque-musicale-du-Theatre-de-lOpera-Tome-I-Theodore-de-Lajarte scribd.com] – consultato il 12 febbraio 2011, ''ad nomen'', pp. 340-341)
* {{en}} Dennis Libby, ''Cid, El'' e ''Cidde, Il'', in Stanley Sadie (a cura di), ''op. cit.'', I, pp. 862-863
* {{en}} Spire Pitou, ''The Paris Opéra. An Encyclopedia of Operas, Ballets, Composers, and Performers – Rococo and Romantic, 1715-1815'', Westport/London, Greenwood Press, 1985. ISBN 0-313-24394-8
* {{en}} Stanley Sadie (a cura di), ''The New Grove Dictionary of Opera'', New York, Grove (Oxford University Press), 1997. ISBN 978-0-19-522186-2
 
Il ricco e indipendente Cap Kennedy opera dalla sua astronave personale ''Mordain'', assistito nelle sue missioni dall'ingegnere Penza Saratov, dal veterano scienziato Professor Jarl Luden e dal navigatore alieno Veem Chemile, un camaleonte umanoide che afferma di discendere dagli Zheltyana, un'antica razza che ha dominato la galassia nel remoto passato, prima di svanire senza lasciare tracce. La scoperta di artefatti misteriosi abbandonati dagli Zheltyana su mondi diversi è spesso il punto di partenza per le storie della serie.
=== Fonti ''on-line'' ===
 
* [http://www.amadeusonline.net/almanacco.php ''Almanacco'' di Gherardo Casaglia], «Amadeusonline», editore Paragon s.r.l.
Tubb scrisse 17 romanzi di ''Cap Kennedy'', tutti sotto le pseudonimo di Gregory Kern; solo i primi quattro sono stati tradotti in italiano.
* [http://www.italianopera.org/compositori/S/c220411.htm Italianopera]
 
Questi libri furono la base per la serie "Commander Scott" dell'editore tedesco Bastei, che comprendeva tutti i libri di "Cap Kennedy" scritti da Tubb più ulteriori romanzi, scritti sotto pseudonimo da diversi autori tedeschi. Pubblicato nel formato ''Groschenheft'' (una versione ridotta delle riviste pulp), la serie durò 42 numeri dal 1975 al 1976.<ref>{{de}} [http://www.fictionfantasy.de/commander-scott-heftromanserie Commander Scott - Heftromanserie]</ref>
 
=== Spazio 1999 ===
Tubb è l'autore di sei romanzi basati sulla [[serie televisiva]] di fantascienza ''[[Spazio 1999]]'' di [[Gerry Anderson]] del 1975. ''Breakaway'' (1975), ''Collision Course'' (1975) e ''Earthbound'' (2003) sono trasposizioni letterarie di 11 sceneggiature scritte per la prima stagione della serie (comprese due che furono girate come episodi della seconda stagione), mentre ''Alien Seed'' (1976), ''Rogue Planet'' (1976) e ''Earthfall'' (1977, rivista nel 2002) sono romanzi originali ambientati nella continuity della prima stagione. L'ultima rigetta il cambio di formato della seconda stagione e fornisce una conclusione alla storia di ''Spazio 1999''. È anche l'autore di ''Dead End'', una storia breve pubblicata nell'antologia dedicata a ''Spazio 1999'', ''Shepherd Moon'' (2010).
 
=== Altre opere di fantascienza ===
Il romanzo indipendente di Tubb meglio conosciuto è ''[[Nati nello spazio]]'' o ''Lungo viaggio nella notte'' (''The Space-Born'', 1956; inizialmente pubblicato come ''Star Ship'' sulla rivista ''[[New Worlds Science Fiction]]'', 1955). Riconosciuto come uno dei capolavori del filone delle "[[nave generazionale|navi generazionali]]", il libro racconta la storia di una società alla sedicesima generazione nel suo viaggio dalla Terra a Pollux. La trama è incentrata su un protagonista il cui lavoro consiste nell'eliminare chiunque sia diventato un peso per la società, per cattiva salute, instabilità mentale o vecchiaia (specificatamente gli over 40).
 
Tra le altre opere a sé stanti degne di nota vi sono ''[[I pionieri di Marte]]'' (''Alien Dust'', 1955), che racconta i primi 35 anni di una colonia terrestre su Marte e ''Moon Base'' (1964), un [[thriller]] di fantascienza investigativa ambientato su una base lunare britannica, dove è in corso di realizzazione un computer biochimico. Le raccolte di racconti brevi ''Ten From Tomorrow'' (1966), ''A Scatter of Stardust'' (1972), ''The Best Science Fiction of E.C. Tubb'' (2003) e ''The Wager: Science Fiction Mystery Tales'' (2011) contengono il meglio dei racconti brevi di Tubb, ''The Last Day of Summer'' (1955), ''Little Girl Lost'' (1955, adattato da Stanford Whitmore per un episodio di ''[[Mistero in galleria]]''), ''Attesa'' (''Vigil'', 1956), ''Le campane di Acheron'' (''The Bells of Acheron'', 1957), ''Il pivello'' (''Fresh Guy'', 1958), ''Il vaso Ming'' (''The Ming Vase'', 1963), ''J is for Jeanne'' (1965) ed ''Evane'' (1973).
 
=== Altri generi ===
Al di fuori della fantascienza, Tubb scrisse 11 romanzi [[western]], un giallo e un romanzo ambientato nella [[Legione straniera]] per la [[Badger Books]]. Anche in questo caso molti furono pubblicati sotto una varietà di pseudonimi, tra cui il nome della casa editrice "Chuck Adams", che era usato anche da altri autori. Negli anni settanta scrisse una trilogia di romanzi storici ambientati nell'[[antica Roma]], sotto lo pseudonimo di Edward Thomson.
 
== Riconoscimenti ==
Tubb fu ospite d'onore alla [[Heicon]], la World Science Fiction Convention del 1970, a [[Heidelberg]] in [[Germania]].
Vinse cinque volte il premio letterario della rivista ''[[Nebula Science Fiction]]'' (1953–1958) e ricevette il Cytricon Literary Award per il miglior autore britannico di SF, del 1955. Il suo racconto breve ''Lucifer!'' vinse l'Europa Prize nel 1972. Nel 2010, il suo romanzo''The Possessed'' (2005, versione rivista di ''Touch of Evil'' del [1959]) vinse il [[Premio Italia]] per il miglior romanzo internazionale.
 
== Opere ==
=== Saga di Dumarest ===
# ''Libro Primo I venti di Gath'' (''The Winds of Gath'', 1967, pubblicato anche con il testo lievemente modificato come ''Gath'' [1968, 2010])
# ''Libro Secondo Derai'', pubblicato anche come ''Fuga dal labirinto'' (''Derai'', 1968, pubblicato anche come ''The Death Zone'' [2010])
# ''Libro Terzo L'uomo di balocco'' (''Toyman'', 1969)
# ''Libro Quarto Kalin'', pubblicato anche come ''Scalo su Logis'' (''Kalin'', 1969)
# ''Libro Quinto Il burlone allo Sfregio'', pubblicato anche come ''Il pianeta senza legge'' (''The Jester at Scar'', 1970)
# ''Libro Sesto Lallia'', pubblicato anche come ''Domani la Terra?'' (''Lallia'', 1971)
# ''Libro Settimo Technos'' (''Technos'', 1972)
# ''Libro Ottavo Veruchia'' (''Veruchia'', 1973)
# ''Libro Nono Prigioniero di un mondo'' pubblicato anche come ''Il pianeta femmina'' ''(Mayenne,'' 1973'')''
# ''Libro Decimo'' ''Jondelle (Jondelle,'' 1973)
# ''Libro Undicesimo'' ''Dumarest va alla guerra (Zenya'', 1974)
# ''Libro Dodicesimo'' ''La città prigione (Eloise,'' 1975)
# ''Libro Tredicesimo'' ''L'occhio dello zodiaco (Eye of the Zodiac'', 1975)
# ''Libro Quattordicesimo'' ''Il fante di spade (Jack of Swords'', 1976)
# ''Libro Quindicesimo'' ''Spettro di un sole dimenticato (Spectrum of a Forgotten Sun,'' 1976)
# ''Libro Sedicesimo'' ''Il rifugio delle tenebre (Haven of Darkness'', 1977)
# ''Libro Diciassettesimo'' ''La Prigione della notte'' ''(Prison of Night,'' 1977)
# ''Libro Diciottesimo'' ''Incidente su Rha'' (''Incident on Ath,'' 1978)
# ''Libro Diciannovesimo Il settore Quillian'' (''The Quillian Sector'', 1978)
# ''Libro Ventesimo Una rete di sabbia'' (''Web of Sand,''1979)
# ''Libro Ventunesimo'' ''L'universo di Iduna'' (''Iduna's Universe,'' 1979)
# ''Libro Venduesimo I dati di Terra (The Terra Data,'' 1980)
# ''Libro Ventitresimo Un mondo di promesse (World of Promise'', 1980)
# ''Libro Ventiquattresimo Il nettare del Paradiso (Nectar of Heaven'', 1981)
# ''The Terridae'' (1981)
# ''The Coming Event'' (1982)
# ''Earth is Heaven'' (1982)
# ''Melome'' (1983, pubblicato nel Regno Unito con ''Angado'' [1984] come ''Melome and Angado'' [1988])
# ''Angado'' (1984, pubblicato nel Regno Unito con ''Melome'' [1983] come ''Melome and Angado'' [1988])
# ''Symbol of Terra'' (1984, pubblicato nel Regno Unito con ''The Temple of Truth'' [1985] come ''Symbol of Terra and The Temple of Truth'' [1989])
# ''The Temple of Truth'' (1985, pubblicato nel Regno Unito con ''Symbol of Terra'' [1985] come ''Symbol of Terra and The Temple of Truth'' [1989])
# ''The Return'' (1997, scritto nel 1985 ma precedentemente pubblicato solo in francese come ''Le Retour'' [1992])
# ''Child of Earth'' (2008)
* ''The Winds of Gath / Derai'' (1973, edizione omnibus di ''The Winds of Gath'' [1967] e ''Derai'' [1968])
* ''Mayenne and Jondelle'' (1981, edizione omnibus di ''Mayenne'' [1973] e ''Jondelle'' [1973])
* ''Dumarest of Terra Omnibus'' (2005, edizione omnibus di ''The Winds of Gath'' [1967], ''Derai'' [1968], ''Toyman'' [1969] e ''Kalin'' [1969])
 
=== Cap Kennedy ===
''Tutti pubblicati come Gregory Kern''.
 
# ''Libro Primo: Universo parallelo'' (''Galaxy of the Lost'', 1973)
# ''Libro Secondo: Gli schiavi di Sergan'' (''Slave Ship from Sergan'', 1973)
# ''Libro Terzo: I ribelli di Metalaze'' (''Monster of Metelaze'', 1973)
# ''Libro Quarto: Il nemico nella testa'' (''Enemy Within the Skull'', 1974)
# ''Jewel of Jarhen'' (1974)
# ''Seetee Alert!'' (1974)
# ''The Gholan Gate'' (1974)
# ''The Eater of Worlds'' (1974)
# ''Earth Enslaved'' (1974)
# ''Planet of Dread'' (1974)
# ''Spawn of Laban'' (1974)
# ''The Genetic Buccaneer'' (1974)
# ''A World Aflame'' (1974)
# ''The Ghosts of Epidoris'' (1975)
# ''Mimics of Dephene'' (1975)
# ''Beyond the Galactic Lens'' (1975)
# ''The Galactiad'' (1983, precedentemente pubblicato in tedesco come ''Das Kosmiche Duelle'' [1976])
 
I primi quattro libri sono stati pubblicati in italiano nella raccolta ''[[Le missioni di Capitan Ken libero agente spaziale]]'', [[Cosmo. Collana di Fantascienza]] 136/137, Editrice Nord, Milano. Traduzione di [[Giampaolo Cossato]] e [[Sandro Sandrelli]].
 
=== Spazio 1999 ===
# ''Breakaway'' (1975)
# ''Collision Course'' (1975)
# ''Alien Seed'' (1976)
# ''Rogue Planet'' (1976)
# ''Earthfall'' (1977, pubblicato anche nell'edizione rivista per il ventincinquennale [2002])
# ''Earthbound'' (2003)
 
=== The Chronicles of Malkar ===
# ''Death God's Doom'' (1999)
# ''The Sleeping City'' (1999)
 
=== Altri romanzi di fantascienza ===
* ''Saturn Patrol'' (1951), come King Lang
** pubblicato anche come ''Saturn Patrol'' (1996), come E.C. Tubb
* ''Planetfall'' (1951), come Gill Hunt
* ''Argentis'' (1952), come Brian Shaw
** pubblicato anche come ''Argentis'' (1979), come E.C. Tubb
* ''Anero-Tanap, zona proibita'' (''Alien Impact'', 1952)
* ''Nemici nell'infinito'' (''Alien Universe'', 1952), come Volsted Gridban
** pubblicato anche come ''The Green Helix'' (2009), come E.C. Tubb
* ''Reverse Universe'' (1952), come Volsted Gridban
* ''Pianeta rosso'' (''Atom War on Mars'', 1952)
* ''Panetoid Disposals Ltd.'' (1953), come Volsted Gridban
* ''Il popolo delle stelle'' (''De Bracy's Drug'', 1953), come Volsted Gridban
** pubblicato anche come ''De Bracy's Drug'' (2004), come E.C. Tubb
** pubblicato anche come ''The Freedom Army'' (2009), come E.C. Tubb
* ''Fugitive of Time'' (1953), come Volsted Gridban
* ''The Wall'' (1953), come Charles Grey
** pubblicato anche come ''The Wall'' (1999, 2009), come E.C. Tubb
* ''La tribù dei verdi'' (''The Mutants Rebel'', 1953)
** pubblicato anche come ''World in Torment'' (2008)
* ''Dynasty of Doom'' (1953), come Charles Grey
* ''The Tormented City'' (1953), come Charles Grey
** pubblicato anche come ''Secret of the Towers'' (2008), come E.C. Tubb
* ''Space Hunger'' (1953), come Charles Grey
** pubblicato anche come ''Earth Set Free'' (1999), come E.C. Tubb
** pubblicato anche come ''The Price of Freedom'' (2008), come E.C. Tubb
* ''I Fight for Mars'' (1953), come Charles Grey
** pubblicato anche come ''I Fight for Mars'' (1998), come E.C. Tubb
* ''Venusian Adventure'' (1953)
* ''Cristalli maledetti'' (''Alien Life'', 1954)
* ''The Living World'' (1954), come Carl Maddox
* ''The Extra Man'' (1954)
** pubblicato anche come ''Fifty Days to Doom'' (2010)
* ''Menace from the Past'' (1954), come Carl Maddox
* ''Il mondo sussurrante'' (''The Metal Eater'', 1954), come Roy Sheldon
* ''Journey to Mars'' (1954)
* ''Voragine nera'' (''World at Bay'', 1954)
** pubblicato anche come ''Tide of Death'' (2008)
* ''La città senza ritorno'' (''City of No Return'', 1954)
* ''Hell Planet'' (1954)
* ''La lunga morte'' (''The Resurrected Man'', 1954)
* ''The Stellar Legion'' (1954)
* ''The Hand of Havoc'' (1954), come Charles Grey
* ''Enterprise 2115'' (1954), come Charles Grey
** pubblicato anche come ''The Mechanical Monarch'' (1958), come E.C. Tubb
** pubblicato anche come ''The Extra Man'' (2000), come E.C. Tubb
* ''I pionieri di Marte'' (''Alien Dust'', 1955)
* ''[[Nati nello spazio]]'' o ''Lungo viaggio nella notte'' (''Star Ship'' o ''The Space-Born'', 1955)
* ''I Posseduti'' (''Touch of Evil'', 1957), come Arthur Maclean
** pubblicato in versione rivista come ''The Possessed'' (2005), come E.C. Tubb
* ''Moon Base'' (1964)
* ''Death is a Dream'' (1967)
* ''The Life-Buyer'' (1967)
* ''C.O.D. - Mars'' (1968)
** pubblicato anche come ''Fear of Strangers'' (2007)
* ''Escape into Space'' (1969)
* ''Il segreto delle Porte Spaziali'' (''S.T.A.R. Flight'', 1969)
* ''La corsa del manichino'' (''Century of the Manikin'', 1972)
* ''The Primitive'' (1977)
* ''Peso Morto'' (''Death Wears a White Face'', 1979)
** pubblicato anche come ''Dead Weight'' (2007)
* ''La signorina Trevor, suppongo?'' (''Stellar Assignment'', 1979)
* ''La macchina della fortuna'' (''The Luck Machine'', 1980)
* ''Pawn of the Omphalos'' (1980)
* ''Terrore nell'iperspazio'' (''Stardeath'', 1983)
* ''Pandora's Box'' (1996, precedentemente inedito, scritto nel 1954)
* ''Temple of Death'' (1996, precedentemente inedito, scritto nel 1954)
* ''Alien Life'' (1998, versione rivista ed espansa di ''Alien Life'' [1954])
** pubblicato anche come ''Journey into Terror'' (2009)
* ''Alien Worlds'' (1999, raccolta di ''Alien Dust'' [1955] e ''Alien Universe'' [1952])
* ''Footsteps of Angels'' (2004, precedentemente inedito, scritto circa nel 1988)
* ''The Life Buyer'' (2006)
* ''Starslave'' (2010, precedentemente inedito, scritto nel 1984)
* ''To Dream Again'' (2011)
 
=== Raccolte di racconti brevi ===
* ''Supernatural Stories 9'' (1957), sotto vari pseudonimi
* ''[[Ten From Tomorrow]]'' (1966)
* ''A Scatter of Stardust'' (1972)
* ''Kalgan the Golden'' (1996)
* ''Murder in Space'' (1997)
* ''The Best Science Fiction of E.C. Tubb'' (2003)
* ''Mirror of the Night and Other Weird Tales'' (2003)
* ''The Wager: Science Fiction Mystery Tales'' (2011)
 
=== Romanzi brevi ===
* ''Freight'' (1953, ''Nebula'' 3)
* ''Subtle Victory'' (1953, ''[[Authentic Science Fiction]]'' 39]
* ''The Inevitable Conflict'' (1954, ''Vargo Statten Science Fiction'' 1-3)
* ''Forbidden Fruit'' (1954, ''Vargo Statten/British Science Fiction'' 4-6)
* ''Star Haven'' (1954, ''Authentic Science Fiction'' 52)
* ''Number Thirteen'' (1956, ''Authentic Science Fiction'' 69), come Douglas West
* ''The Big Secret'' (1956, ''Authentic Science Fiction'' 70), come Ken Wainwright
* ''The Give-Away Worlds'' (1956, ''Authentic Science Fiction'' 72), come Julian Cary
* ''Enemy of the State'' (1956, ''Authentic Science Fiction'' 74), come Ken Wainwright
* ''There's Only One Winner'' (1957, ''Authentic Science Fiction'' 81), come Nigel Lloyd
* ''The Touch of Reality'' (1958, ''Nebula'' 28)
* ''Galactic Destiny'' (1959, ''SF Adventures'' 10)
* ''La stirpe di Giove'' (''Spawn of Jupiter'', 1970, ''Vision of Tomorrow 11'')
 
=== Romanzi non di fantascienza ===
* ''Assignment New York'' (1955), come Mike Lantry
** pubblicato anche come ''Assignment New York'' (1996), come E.C. Tubb
* ''The Fighting Fury'' (1955), come Paul Schofield
** pubblicato anche come ''The Fighting Fury'' (1962), come Chuck Adams
** pubblicato anche come ''The Gold Seekers'' (2000), come E.C. Tubb
* ''Comanche Capture'' (1955), come E. F. Jackson
** pubblicato anche come ''The Captive'' (2000), come E.F. Jackson
** pubblicato anche come ''The Captive'' (2010) come E.C. Tubb
* ''Sands of Destiny'' (1955), come Jud Cary
** pubblicato anche come ''Sands of Destiny'' (2009), come E.C. Tubb
** pubblicato anche come ''Sands of Destiny: A Novel of the French Foreign Legion'' (2011), come E.C. Tubb
* ''Men of the Long Rifle'' (1955), come J.F. Clarkson
** pubblicato anche come ''The Pathfinders'' (2000), come Charles Grey
* ''Scourge of the South'' (1956), come M.L. Powers
** pubblicato anche come ''The Marauders'' (1960), come M.L. Powers
** pubblicato anche come ''Scourge of the South'' (2000), come George Holt
* ''Vengeance Trail'' (1956), come James Farrow
** pubblicato anche come ''The Liberators'' (2000), come Brett Landry
* ''Trail Blazers'' (1956), come Chuck Adams
** pubblicato anche come ''The Last Outlaw'' (1961), come Chuck Adams
** pubblicato anche come ''Trail Blazers'' (2000), come Eric Storm
** pubblicato anche come ''Trail Blazers'' (2007), come E.C. Tubb
* ''Quest for Quantrell'' (1956), come John Stevens
** pubblicato anche come ''Night Raiders'' (1960), come John Stevens
** pubblicato anche come ''Curse of Quantrill'' (2000), come Carl Maddox
* ''Drums of the Prairie'' (1956), come P. Lawrence
** pubblicato anche come ''The Red Lance'' (1959), come L.P. Eastern
** pubblicato anche come ''The Dying Tree'' (2000), come Edward Thomson
* ''Men of the West'' (1956), come Chet Lawson
** pubblicato anche come ''Massacre Trail'' (1960), come Chuck Adams
** pubblicato anche come ''Hills of Blood'' (2000), come Frank Weight
* ''Wagon Trail'' (1957), come Charles S. Graham
** pubblicato anche come ''Cauldron of Violence'' (2000), come Gordon Kent
** pubblicato anche come ''Cauldron of Violence'' (2010) come E.C. Tubb
* ''Colt Vengeance'' (1957), come James R. Fenner
** pubblicato anche come ''Colt Law'' (1962), come Chuck Adams
** pubblicato anche come ''The First Shot'' (2000), come E.C. Tubb
 
=== The Gladiators ===
''Tutti pubblicati come Edward Thomson.''
 
# ''Atilus the Slave'' (1975)
# ''Atilus the Gladiator'' (1975)
# ''Gladiator'' (1978)
 
=== Fumetti ===
* ''Hellfire Landing'' (''Commando'' numero 5, 1961)
* ''Target Death'' (''Combat Library'' numero 102, 1961)
* ''Lucky Strike'' (''War Picture Library'' numero 124, 1961)
* ''Calculated Risk'' (''Air Ace Picture Library'' numero 78, 1961)
* ''Too Tough to Handle'' (''War Picture Library'' numero 134, 1962)
* ''The Dead Keep Faith'' (''War Picture Library'' numero 140, 1962)
* ''The Spark of Anger'' (''Battle Picture Library'' numero 52, 1962)
* ''Full Impact'' (''Air Ace Picture Library'' numero 92, 1962)
* ''I Vow Vengeance'' (''War at Sea Picture Library'' numero 7, 1962)
* ''One Must Die'' (''Battle Picture Library'' numero 72, 1962)
* ''Gunflash'' (''War Picture Library'' numero 157, 1962)
* ''Hit Back'' (''Battle Picture Library'' numero 69, 1962)
* ''Suicide Squad'' (''War Picture Library'' numero 172, 1962)
* ''No Higher Stakes'' (''Battle Picture Library'' numero 89, 1963)
* ''Penalty of Fear'' (''Thriller Picture Library'' numero 444, 1963)
 
=== Antologie ===
* ''Gateway to the Stars'' (a cura di [[John Carnell]], 1955) - ''Unfortunate Purchase''
* ''[[SF: The Year's Greatest Science Fiction and Fantasy]]'' (a cura di [[Judith Merril]], 1956) - ''The Last Day of Summer''
* ''[[SF '59: The Year's Greatest Science Fiction and Fantasy]]'' (a cura di Judith Merril, 1959) - ''Il pivello'' (''Fresh Guy'')
* ''The Vampire'' (a cura di Ornella Volta e Valerio Riva, 1963) - ''Il pivello'' (''Fresh Guy'')
* ''The Year's Best SF: 9'' (a cura di Judith Merril, 1964) - ''Il vaso Ming'' (''The Ming Vase'')
* ''Dimension 4'' (a cura di Groff Conklin, 1964) - ''Sense of Proportion''
* ''Best of New Worlds'' (a cura di [[Michael Moorcock]], 1965) - ''New Experience''
* ''Weird Shadows from Beyond'' (a cura di John Carnell, 1965) - ''Il pivello'' (''Fresh Guy'')
* ''[[New Writings in SF 6]]'' (a cura di John Carnell, 1965) - ''I cercatori'' ('The Seekers')
* ''The Year's Best SF: 11th'' (a cura di Judith Merril, 1966) - ''J is for Jeanne''
* ''SF Reprise 1'' (a cura di Michael Moorcock, 1966) - ''New Experience''
* ''Window on the Future'' (a cura di Douglas Hill, 1966) - ''Sense of Proportion''
* ''9th Annual S-F'' (a cura di Judith Merril, 1967) - ''Il vaso Ming'' (''The Ming Vase'')
* ''The Devil His Due'' (a cura di Douglas Hill, 1967) - ''Return Visit''
* ''More Tales of Unease'' (a cura di [[John Burke]], 1969) - ''Little Girl Lost''
* ''The Best of Sci-fi 12'' (a cura di Judith Merril, 1970) - ''J is for Jeanne''
* ''The Year's Best Horror Stories'' (a cura di Richard Davis, 1971) - ''Lucifer!''
* ''New Writings in Horror and the Supernatural'' (a cura di David Sutton, 1971) - ''The Winner''
* ''[[New Writings in SF 22]]'' (a cura di [[Kenneth Bulmer]], 1973) - ''Evane''
* ''Space 1'' (a cura di Richard Davis, 1973) - ''Mistaken Identity''
* ''[[The 1974 Annual World's Best SF]]'' (a cura di [[Donald Wollheim]]), 1974) - ''Evane''
* ''[[New Writings in SF 23]]'' (a cura di Kenneth Bulmer, 1974) - ''Made to be Broken'', ''Accolade''
* ''History of the Science Fiction Magazine 1946-1955'' (a cura di Mike Ashley, 1974) - ''La scommessa'' (''The Wager'')
* ''World's Best SF Short Stories 1'' (a cura di Donald Wollheim), 1975) - ''Evane''
* ''[[New Writings in SF 28]]'' (a cura di Kenneth Bulmer, 1976) - ''Face to Infinity''
* ''[[New Writings in SF 29]]'' (a cura di Kenneth Bulmer, 1976) - ''Random Sample''
* ''Best of British SF Vol. 2'' (a cura di [[Mike Ashley]], 1977) - ''Trojan Horse''
* ''Strange Planets'' (a cura di A. Williams-Ellis e M. Pearson, 1977) - ''Made to be Broken''
* ''[[New Writings in SF 30]]'' (a cura di Kenneth Bulmer, 1978) - ''Read Me This Riddle''
* ''Perilous Planets'' (a cura di [[Brian Aldiss]], 1978) - ''I cercatori'' (''The Seekers'')
* ''The Androids Are Coming'' (a cura di [[Robert Silverberg]], 1979) - ''The Captain's Dog''
* ''Wollheim's World of Best SF'' (a cura di Donald Wollheim), 1979) - ''Evane''
* ''Heroic Fantasy'' (a cura di Gerald Page e Hank Reinhardt, 1979) - ''Blood in the Mist''
* ''Pulsar 2'' (a cura di George Hay, 1979) - ''The Knife''
* ''Jewels of Wonder'' (a cura di Mike Ashley, 1981) - ''Blood in the Mist''
* ''The Drabble Project'' (a cura di Rob Meades and David B Wake, 1988) - ''As it Really Was'', ''The Very Small Knife''
* ''Space Stories'' (a cura di Mike Ashley, 1996) - ''Le campane di Acheron'' (''The Bells of Acheron'')
* ''Classical Stories: Heroic Tales from Ancient Greece and Rome'' (a cura di Mike Ashley, 1996) - ''The Sword of Freedom''
* ''The New Random House Book of Science Fiction Stories'' (a cura di Mike Ashley, 1997) - ''Le campane di Acheron'' (''The Bells of Acheron'')
* ''Fantasy Annual 1'' (a cura di Philip Harbottle e Sean Wallace, 1997) - ''Time and Again''
* ''Heroic Adventure Stories: From the Golden Age of Greece and Rome'' (a cura di Mike Ashley, 1998) - ''The Sword of Freedom''
* ''Giant Book of Heroic Adventure Stories'' (a cura di Mike Ashley, 1998) - ''The Sword of Freedom''
* ''The Iron God/Tomorrow'' Gryphon Double (a cura di Philip Harbottle, 1998) - ''Tomorrow''
* ''Fantasy Annual 2'' (a cura di Philip Harbottle e Sean Wallace, 1998) - ''Gift Wrapped''
* ''Fantasy Annual 3'' (a cura di Philip Harbottle e Sean Wallace, 1999) - ''Fallen Angel''
* ''Gryphon Science Fiction and Fantasy Reader 1'' (a cura di Philip Harbottle, 1999) - ''Talk Not at All''
* ''Fantasy Annual 4'' (a cura di Philip Harbottle e Sean Wallace, 2000) - ''Afternoon''
* ''Fantasy Quarterly 1'' (a cura di Philip Harbottle, 2001) - ''The Inevitable Conflict''
* ''Fantasy Adventures 1'' (a cura di Philip Harbottle, 2002) - ''Child of Earth''
* ''Fantasy Adventures 2'' (a cura di Philip Harbottle, 2002) - ''Figona', 'Emergency Exit''
* ''Fantasy Annual 5'' (a cura di Philip Harbottle e Sean Wallace, 2003) - ''Lazarus''
* ''Fantasy Adventures 3'' (a cura di Philip Harbottle, 2003) - ''Illusion''
* ''Fantasy Adventures 4'' (a cura di Philip Harbottle, 2003) - ''The Greater Ideal''
* ''Fantasy Adventures 5'' (a cura di Philip Harbottle, 2003) - ''The Answer''
* ''Fantasy Adventures 6'' (a cura di Philip Harbottle, 2003) - ''Food for Friendship''
* ''Fantasy Adventures 7'' (a cura di Philip Harbottle, 2003) - ''Sell Me a Dream''
* ''Mammoth Book of New Terror'' (a cura di Stephen Jones, 2004) - ''Mirror of the Night''
* ''Fantasy Adventures 8'' (a cura di Philip Harbottle, 2004) - ''Cappotto'' (''Jackpot'')
* ''Fantasy Adventures 9'' (a cura di Philip Harbottle, 2004) - ''La stirpe di Giove'' (''Spawn of Jupiter'')
* ''Fantasy Adventures 10'' (a cura di Philip Harbottle, 2004) - ''The Dilettantes''
* ''Fantasy Adventures 11'' (a cura di Philip Harbottle, 2004) - ''Agent''
* ''Fantasy Adventures 12'' (a cura di Philip Harbottle, 2006) - ''You Go''
* ''Space:1999 - Shepherd Moon'' (a cura di Mateo Latosa, 2010) - ''Dead End''
 
==Note==
<references />
 
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* {{cita web|https://web.archive.org/web/20080312114943/http://www.geocities.com/Area51/Cavern/5792/tubb2.html|The E. C. Tubb Homepage|lingua=en}}
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[[Categoria:Scrittori di fantascienza britannici]]