I ragazzi della via Pál e Margherita d'Austria-Stiria: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|altri membri della Casa d'Asburgo con questo nome|Margherita d'Asburgo (disambigua)}}
'''''I ragazzi della via Pál''''' (in [[lingua ungherese|ungherese]] '''''A Pál utcai fiúk''''') è un [[romanzo]] per ragazzi di [[Ferenc Molnár]], pubblicato a puntate su una rivista nel [[1907]] e destinato agli adulti come denuncia della mancanza di spazi per il gioco dei ragazzi. È forse il più popolare romanzo [[Ungheria|ungherese]], nonché uno dei più noti classici della [[letteratura per l'infanzia]].
{{F|sovrani portoghesi|dicembre 2009}}
{{Monarca
|nome = Margherita d'Asburgo
|immagine = Juan Pantoja de la Cruz 016.jpg
|legenda = Margherita d'Austria,<br />ritratto di [[Juan Pantoja de la Cruz]].
|stemma = Coat of Arms of Margaret of Austria (1584-1611), Queen Consort of Spain.svg
|titolo = Regina Consorte di Spagna e Portogallo
|regno = [[1598]] - [[1611]]
|predecessore = [[Anna d'Asburgo (1549-1580)|Anna d'Austria]]
|successore = [[Elisabetta di Borbone-Francia (1602-1644)|Elisabetta di Francia]]
|nome completo = Margarete von Österreich
|altrititoli = Arciduchessa d'Austria
|data di nascita = 25 dicembre [[1584]]
|luogo di nascita = [[Graz]]
|data di morte = 3 ottobre [[1611]]
|luogo di morte = [[San Lorenzo de El Escorial]]
|luogo di sepoltura = [[Monastero dell'Escorial]], [[Madrid]]
|data di sepoltura =
|casa reale =
|dinastia = [[Asburgo]]
|padre = [[Carlo II d'Austria]]
|madre = [[Maria Anna di Baviera (1551-1608)|Maria Anna di Baviera]]
|consortedi = [[Filippo III di Spagna]]
|figli = [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna]]<br />[[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]]<br />[[Maria Anna di Spagna|Maria Anna]]<br />[[Carlo di Spagna|Carlo]]<br />[[Ferdinando d'Asburgo (1609-1641)|Ferdinando]]
|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
}}
{{Bio
|Nome = Margherita
|Cognome = d'Austria
|ForzaOrdinamento = Margherita d'Austria
|Sesso = F
|LuogoNascita = Graz
|GiornoMeseNascita = 25 dicembre
|AnnoNascita = 1584
|LuogoMorte = San Lorenzo de El Escorial
|GiornoMeseMorte = 3 ottobre
|AnnoMorte = 1611
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stata regina consorte di [[Spagna]] e [[Portogallo]] per il suo matrimonio con [[Filippo III di Spagna|Filippo III]], dal 1598 fino alla morte
}}
 
== Biografia ==
In [[Italia]] il romanzo è noto anche come '''''I ragazzi della via Pal''''' o '''''I ragazzi della via Paal'''''. Quest'ultima versione rispecchia meglio la pronuncia originale, ma è scorretta poiché l'ungherese adopera i [[alfabeto latino|caratteri latini]] e non si traslittera.
Margherita d'Austria, arciduchessa d'Austria dalla nascita, era figlia di [[Carlo II d'Austria|Carlo II di Stiria]] (1540-1590), figlio dell'imperatore [[Ferdinando I d'Asburgo|Ferdinando I]], e di [[Maria Anna di Baviera (1551-1608)|Maria Anna di Baviera]] (1551-1608).
 
Margherita e le sue sorelle non sono state considerate bellezze a causa del labbro inferiore tipico degli Asburgo. Margherita, tuttavia, è stato descritta come modesta, socievole e allegra.
== La trama ==
{{trama}}
A [[Budapest]], un'area di terreno fabbricabile fra la via Pál e la segheria a vapore della via Mária è il quartier generale di una banda di ragazzi, studenti del [[ginnasio]]. Al comando di János Boka si schierano Geréb, Kolnay, Barabás, Csónakos, Csele, Weisz, Leszik, Richter e Nemecsek. Il solo Boka, saggio ed equilibrato, ha il grado di [[generale (esercito)|generale]]; tutti gli altri sono [[tenente|tenenti]], [[sottotenente|sottotenenti]] e [[capitano|capitani]], ad eccezione di [[Ernő Nemecsek,]] piccolo e delicato, che è l'unico [[soldato|soldato semplice]].<br>
L'area della via Pál fa gola a ragazzi più ricchi che giocano nell'[[Orto botanico]], le ''Camicie rosse'' guidate da Feri Áts, fiero avversario di Boka. Egli ruba la bandiera a una delle fortezze dei ragazzi della via Pál. Boka, Nemecsek e Csónakos organizzano allora una spedizione per riprenderla nel campo nemico.<br>
La spedizione è piena di colpi di scena e imprevisti. Nemecsek cade accidentalmente nel laghetto,e poi,per nascondersi dalle camicie rosse va nella vasca dei pesci rossi prendendosi un raffreddore. Poco dopo, con Boka, scopre il tradimento di Desző Geréb, che è geloso di János perché questi lo ha sconfitto nell'elezione del comandante.<br>
Nel gruppo è emersa però una sottostruttura: la Società dello Stucco, formata da tutti i componenti ad eccezione di Boka e Csónakos. Scoperti da un burbero professore del ginnasio, strenuo oppositore di qualsiasi associazione fra i ragazzi, e costretti a proseguire di nascosto, i membri della Società dello Stucco bandiscono Nemecsek, che è scappato. In realtà sta inseguendo Geréb, il quale col suo tradimento mette in pericolo l'organizzazione principale.<br>
La salute di Ernő peggiora, ma il ragazzo, fedele al dovere, si reca di nascosto all'[[Orto botanico]], dove non si trattiene dal dare una lezione di dignità a Geréb. Geréb si pente segretamente, ma non batte ciglio quando le ''Camicie rosse'', pur impressionate dalle parole di Nemecsek, lo scaraventano nel laghetto per punizione anziché picchiarlo. Feri Áts lo ritiene infatti troppo debole; così facendo, però, aggrava ulteriormente le sue condizioni.<br>
È solo quando le ''Camicie rosse'' muovono guerra ai ragazzi della via Pál che Geréb torna, mentre questi ultimi organizzano la difesa, e chiede perdono a Boka; il generale però rifiuta, lasciandolo in lacrime. Il signor Geréb, di fronte al pianto del figlio, gli chiede spiegazioni e si reca al campo, dove i membri della Società dello Stucco scaricano la responsabilità su Nemecsek. Ernő ormai sul punto di svenire fra le braccia di Boka, che lo riconduce a casa. Per sottrarre Geréb alle percosse del padre Nemecsek ha taciuto la verità, negando il tradimento di Desző e prendendosi la colpa, ma è gravemente malato e viene messo a letto con la febbre altissima.<br>
Mentre Boka predispone la trincea, le bombe di sabbia e le lance e illustra il piano definitivo della battaglia, arriva una lettera con la quale Geréb si dichiara apertamente pentito, e trasmette ai ragazzi di via Pál preziose informazioni sui nemici. Viene così riammesso nelle loro file.<br>
Con uno stile emozionante Molnár descrive la guerra, che inizialmente avvantaggia le truppe di Boka. Ma la situazione precipita, e le ''Camicie rosse'', che stanno per liberare tutti i prigionieri, sono sul punto di vincere. È allora che Nemecsek, scappato di casa nonostante la febbre, si getta su Feri Áts, determinando la vittoria dei ragazzi della via Pál.<br>
L'eroismo costa caro a Ernő, che muore nel suo letto di polmonite, dopo uno straziante ultimo incontro con Boka ma senza ricevere le scuse dei membri finalmente pentiti della Società dello Stucco, che arrivano troppo tardi.<br>
Boka, sconvolto, si reca al campo, e scopre che il proprietario del terreno di lì a poco vi costruirà un palazzo.
 
La ripresa di un positivo rapporto della [[Compagnia di Gesù]] con la Corte asburgica venne da lei favorita a fine Cinquecento<ref>Flavio Rurale, ''La Compagnia di Gesù tra riforme, controriforme e riconferma dell'Istituto (1540-inizio XVII secolo)'', Cheiron : materiali e strumenti di aggiornamento storiografico : 43 44, 1 2, 2005, p. 40, n. 34.</ref>.
{{quote|János Boka fissò pensosamente davanti a sé, e per la prima volta nella sua anima di ragazzo balenò l'idea di ciò che è propriamente questa vita, per la quale noi, suoi schiavi, ora con gioia, ora con dolore, lottiamo}}
{{finetrama}}
 
=== PersonaggiMatrimonio ===
Nel 1599 sposò per procura a [[Ferrara]] [[Filippo III di Spagna|Filippo III]], matrimonio poi confermato a [[Madrid]], dove si recò<ref>Passando per [[Cremona]], dove l’attuale piazza IV Novembre assunse il nome di Porta Margherita nel 1599 perché proprio in quell’anno aveva fatto ingresso in Cremona, attraverso di essa, Margherita d’Austria, in viaggio per la Spagna per andare sposa a Filippo III. Cfr. G. Taglietti, ''Le strade di Cremona. Storia e storie della città lungo le sue strade'', Cremona, Grafiche Pedroni, 1997, vol. II, p. 592.</ref> portando in dote 100.000 ducati.
[[File:Bartolomé González y Serrano 005.jpg|miniatura|288 × 469 pixelpx|Margherita d'Austria nel 1603.]]
Durante il viaggio verso la Spagna, festeggiamenti in suo onore vennero dati<ref>"Una parte della festosa vita delle corti era "dedicata al popolo, come l’arrivo in città di qualche membro della famiglia reale
o di funzionari di alto rango, che era sempre occasione di celebrazioni alle
quali partecipava l’intera cittadinanza. Nel 1574, per l’entrata a Milano di [[don
Giovanni d’Austria]], fratello di Filippo II e vincitore di Lepanto, venne organizzato
un corteo di personaggi simbolici e altri spettacoli pirotecnici e teatrali.
Poco dopo la morte di S. Carlo, nel 1598, l’arrivo di Margherita d’Austria,
sposa dell’infante Filippo, poi Filippo III di Spagna, diede luogo a spettacoli,
cortei in costume e balli e lo stesso avvenne l’anno dopo, in occasione
dell’ingresso dell’infanta Isabella e dello sposo, arciduca Alberto d’Austria": Aldo Marchetti, ''Il conflitto tra Chiesa e Stato sul numero dei giorni di festa e l'aumento del tempo di lavoro nella Milano del settecento'', Storia in Lombardia. Fascicolo 2, 2003, p. 18 (Milano : Franco Angeli, 2003).</ref> in varie città lungo il percorso<ref>''Il viaggio attraverso l’Italia di Margherita d’Austria regina di Spagna: ingressi, feste e cerimonie (1598-1599)'', Atti del Convegno di San Giuliano Terme (PI), 22-23 settembre 2006, a cura di M.I. Aliverti.</ref>, tra cui [[Pavia]]<ref>[G.B. OLEVANO], ''Entrata in Pavia della Sereniss. Reina Margherita d’Austria, Moglie del Potentissimo Re di Spagna Nostro Signore, et l’Apparato fatto da essa Città per ricevere una tanta Maestà'', Como, Frova, 1599, pp. 20-21.</ref> e [[Milano]]<ref>P. VENTURELLI, ''La solemne entrada en Milan de Margherita d’Austra, esposa de Felipe III'', in ''La fiesta cortesana en la época de los Austrias'', atti del Convegno di Studi, Burgos, 15-18 ottobre 2000, a cura di M. L. Lobato, B. J. García García, Valladolid 2003, pp. 233-247.</ref>: in questa città, "per l’ingresso di Margherita d’Austria molte demolizioni vengono realizzate per guadagnare alla vista quanto più spazio possibile<ref>Lucia Serafini, ''Recensioni'', Storia urbana: rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna. Fascicolo 1, 2009, p. 152</ref> e, per l'occasione, le fu dedicato un salone di [[Palazzo Reale (Milano)|Palazzo Reale]] (all'epoca "Ducale"). Si tratta del [[Salone Margherita (Milano)|Salone Margherita]], primo luogo stabile della capitale lombarda dedicato al [[melodramma]].
 
Divenne una figura molto influente alla corte del marito in quanto Filippo era considerato un sovrano estremamente debole e il suo matrimonio con Margherita, tuttavia, è stato descritto come felice e Margherita ha mostrato interesse per le funzioni di governo.
===Ragazzi della via Pál===
* János Boka (generale). È il più saggio fra i componenti della banda. Sa prendere decisioni, organizzare un piano, è prudente ed equilibrato.Boka si esprime molto spesso in prima persona e si sforza di dare il buon esempio, tanto che Molnár lo descrive come "giusto" (è in grado, all'occorrenza, anche di punirsi da solo). I ragazzi riconoscono in lui non solo la guida di cui hanno bisogno, ma una certezza; comunica serenità e sicurezza. Il libro non lo descrive fisicamente, salvo nel tono della voce, che è molto simile a quello di un adulto. Il tutto in Boka contribuisce a creare un modello di ragazzo particolarmente serio e maturo.
 
Margherita si fece, in Spagna, promotrice di varie istituzioni religiose e sociali, e sostenitrice ai bisognosi.
* Dezső Geréb (alternativamente tenente e soldato semplice; sottotenente delle ''Camicie rosse''). È il traditore del ragazzi di via Pál. Ambizioso, irrequieto e spericolato, è in competizione con Boka per il ruolo di capo e non sopporta il suo temperamento pacato e giudizioso. Battuto da Boka e accecato dalla gelosia, sentendosi migliore si schiera con le ''Camicie rosse''. Sarà Nemecsek a ridestare la sua coscienza e a provocare il suo pentimento. In battaglia si comporterà nobilmente recuperando l'amicizia delle truppe di Boka, la sua dignità e il suo ruolo.
 
Fu la nonna materna di [[Luigi XIV di Francia]] e dell'imperatore [[Leopoldo I d'Asburgo]].
* Csónakos (tenente). Fra i coprotagonisti Csónakos è la figura più importante. È un ragazzo di campagna, molto abile nell'arrampicarsi sugli alberi e nell'emettere fischi potenti. Impulsivo e allegro, è uno dei pochi non ambiziosi e non gelosi dell'amicizia fra Boka e Nemecsek. È lui che riesce a rinchiudere e battere uno dei fortissimi fratelli Pásztor.
 
=== Morte ===
====Componenti della Società dello Stucco====
Margherita morì pochi giorni dopo la nascita del suo ultimo figlio, ma si dice che sia stata avvelenata dall'incenso che don [[Rodrigo de Calderon]] accese nella sua stanza.
Margherita fu sepolta nel Pantheon delle Infante al Palazzo dell'[[Escorial]].
 
== Discendenza ==
* Ernő Nemecsek (soldato semplice, poi capitano; membro della Società dello Stucco). Biondo, delicato, magro e piccolo di costituzione, Nemecsek è un ragazzo, come gli altri, di famiglia povera; incompreso e perseguitato, gode però della fiducia e dell'amicizia di Boka. Molnár ne esalta il valore, la sincerità, la nobiltà d'animo, la propensione al sacrificio nonostante la malattia: doti che lo pongono in risalto fra le gelosie dei compagni e ne fanno un eroe. La sua vicenda si conclude tragicamente con la morte di polmonite.
La regina Margherita e Filippo III ebbero otto figli:
 
* [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna]] (22 settembre 1601 - 20 gennaio 1666), regina consorte di [[Francia]], sposa di [[Luigi XIII]];
* Weisz (sottotenente; ex presidente della Società dello Stucco). Viene scelto da Boka per comandare il "Battaglione A" nella guerra contro le ''Camicie rosse''. Fondatore e primo presidente della Società dello Stucco, è lui che dichiara codardo Nemecsek. Il pentimento di Weisz è particolarmente amaro ed evidenziato nella scena in cui si reca a presentare le scuse a Ernő in punto di morte; non fa però in tempo a leggerle.
* Maria (1º febbraio 1603 - marzo 1603);
* [[Filippo IV di Spagna|Filippo]] (8 aprile 1605 - 17 settembre 1665), futuro re [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]];
* [[Maria Anna di Spagna|Maria Anna]] (18 agosto 1606 - 13 maggio 1646), imperatrice del [[Sacro Romano Impero]], sposa di [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]];
* [[Carlo di Spagna|Carlo]] (15 settembre 1607 - 30 luglio 1632), morto a 25 anni;
* [[Ferdinando d'Asburgo (1609-1641)|Ferdinando]] (16 maggio 1609 o 24 maggio 1610 - 9 novembre 1641), conosciuto come il Cardinale-Infante;
* Margherita (24 maggio 1610 - 1616), morta all'età di 6 anni;
* [[Alfonso d'Asburgo|Alfonso]] (22 settembre 1611-1612), morto a 1 anno.
 
== Ascendenza ==
* Pál Kolnay (tenente; aiutante di campo; cassiere ed ex presidente della Società dello Stucco). Kolnay è il primo ad accusare Nemecsek di tradimento della Società dello Stucco, di cui viene eletto presidente; ma non è molto ligio ai suoi doveri. Rivelerà però il suo coraggio e la sua fedeltà sostituendo Nemecsek come aiutante di campo. Non va mai d'accordo con Barabás, e a volte vengono alle mani. Si riconcilieranno al termine del libro.
<div align="center">
 
{| class="wikitable"
* Barabás (tenente; guardasigilli della Società dello Stucco). È scanzonato, impulsivo, a volte impertinente e portato a parlare a sproposito. Barabás è molto utile nella battaglia decisiva, perché è un eccellente tiratore. È uno dei primi a rendersi conto di aver sbagliato nei confronti di Nemecsek. Litiga continuamente con Kolnay.
|+'''Albero genealogico di tre generazioni di Margherita d'Austria-Stiria'''
 
* Csele (tenente; membro della Società dello Stucco). Ha tratti fisici molto delicati, ma è l'elegantone del gruppo, sempre impeccabile e in ordine. Come membro della Società dello Stucco non carica molto l'accusa nei confronti di Nemecsek.
 
* Leszik (sottotenente; segretario della Società dello Stucco). È un tipo silenzioso, poco in evidenza nel testo. Molnár però lo fa uscire per ultimo, fra i membri della Società dello Stucco, dalla stanza di Nemecsek dopo la sua morte. Leszik comanda il "Battaglione B" nella guerra alle ''Camicie rosse''.
 
* Richter (componente dei ragazzi della via Pál; membro della Società dello Stucco). È una figura poco in evidenza, salvo essere posto al comando del "Battaglione C" nella guerra contro le ''Camicie rosse''.
 
===''Camicie rosse''===
 
* Feri Áts (capo). Il rivale di Boka è un ragazzo prestante, forte, audace e molto fiero; ma non è esclusa dal suo carattere una notevole dignità, che gli fa apprezzare il coraggio di Nemecsek (anche se non gli impedisce di punirlo facendolo gettare nel laghetto). Le ''Camicie rosse'' prendono nome dalla sua abitudine, imitata dai compagni, di indossare una camicia rossa. Viene spodestato dal più anziano dei fratelli Pásztor dopo la sconfitta.
 
* Pásztor (membri influenti). È una coppia di fratelli molto temuti, che lo scrittore lascia presumere assai prestanti; i Pásztor sono in grado di correre velocissimi, ma sono due figure cupe: camminano torvi, col mento sul petto e le mani in tasca. Hanno razziato le biglie di Nemecsek e di altri ragazzi della via Pál, contravvenendo così agli ordini di Feri Áts di non maltrattare i più deboli. Avranno anch'essi un rimorso molto pesante e si affezioneranno a Nemecsek, che li perdonerà. Il maggiore dei fratelli Pásztor è il più in evidenza e comanda una parte dell'esercito; diventerà capo dell'organizzazione dopo la sconfitta.
 
* Szebenics (custode dell'arsenale). Non è un personaggio di particolare spessore. La sua stupidità salva Boka, Csónakos e Nemecsek da sicura cattura nella spedizione all'Orto botanico.
 
* Wendauer (soldato). Anche Wendauer non è un personaggio di rilievo; è il più piccolo delle ''Camicie rosse'' e perciò viene tirato in causa da Szebenics di fronte alle piccole impronte di Nemecsek trovate sul terreno.
 
===Altri===
 
* Janó. È la guardia notturna slovacca della segheria a vapore; di giorno dorme. Ha un cane nero di nome Ettore che è l'unico soldato semplice insieme a Nemecsek. È affezionato ai ragazzi e divertito alle loro manifestazioni di gioco. Si accontenta di fumare nella pipa le cicche di sigarette che gli portano i ragazzi della via Pál, ma ha un debole per i sigari, al punto che Geréb riesce a corromperlo con questi.
 
==Nomi==
I nomi originali ungheresi dei ragazzi della via Pál sono talvolta tradotti, specie nelle edizioni meno recenti. Di seguito sono indicati alcuni di essi e i loro corrispondenti italiani (è rispettato l'uso ungherese della forma ''cognome'' + ''nome'').
 
{|{{prettytable|width=300px}}
!Forma ungherese!!Forma italiana
|-
|-
| rowspan="16" align="center"| '''Margherita d'Austria-Stiria'''
Boka János<br>
| rowspan="8" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Carlo II d'Austria]]
Nemecsek Ernő<br>
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Ferdinando I d'Asburgo|Ferdinando I del SRI]]
Geréb Dezső<br>
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Filippo I di Castiglia]]
Kolnay Pál<br>
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I del SRI]]
Áts Feri<br>
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Maria di Borgogna]]
Giovanni Boka<br>
|-
Ernesto Nemecsek<br>
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Giovanna di Castiglia]]
Desiderio Geréb<br>
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Ferdinando II d'Aragona]]
Paolo Kolnay<br>
|-
Franco Áts<br>
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Isabella di Castiglia]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Anna Jagellone]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Ladislao II di Boemia|Ladislao VII Jagellone]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Casimiro IV Jagellone]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Elisabetta d'Asburgo]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Anna di Foix-Candale]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Gastone II di Foix-Candale]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Caterina di Navarra (1455-1494)|Caterina di Navarra]]
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Maria Anna di Baviera (1551-1608)|Maria Anna di Baviera]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Alberto V di Baviera]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Guglielmo IV di Baviera]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Alberto IV di Baviera]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Cunegonda d'Asburgo]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Maria Giacomina di Baden]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />Filippo I di Baden
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Elisabetta del Palatinato|Elisabetta di Wittelsbach]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Anna d'Asburgo (1528-1590)|Anna d'Asburgo]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Ferdinando I d'Asburgo|Ferdinando I del SRI]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Filippo I di Castiglia]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Giovanna di Castiglia]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Anna Jagellone]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Ladislao II di Boemia]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Anna di Foix-Candale]]
|}
</div>
{|align=right
|{{Asburgo (1519-1740)}}
|}
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Golden Rose MNMA Cl2351 n1.jpg
|nome_onorificenza=Rosa d'oro
|collegamento_onorificenza=Rosa d'oro
|motivazione=
|data=1598
}}
== Curiosità ==
* In suo onore a [[Mantova]] nel 1598 fu data una celebre rappresentazione del [[Il pastor fido (Guarini)|''Pastor fido'']] di Guarini<ref>''L'ingresso a Mantova di Margherita d’Asburgo e la rappresentazione de «Il pastor fido»'', a cura di L. Mari, in ''I Gonzaga e l’Impero. Itinerari dello spettacolo. Con una selezione di materiali dall’Archivio informatico Herla (1560-1630)'', a cura di U. Artioli e C. Grazioli, Firenze, Le Lettere, 2005, pp. 379-381.</ref>.
 
== Note ==
Da notare che il nome Pál (Paolo) curiosamente non è tradotto nel titolo, come avviene nelle versioni in altre lingue del romanzo. Feri, invece, è il diminutivo del nome Ferenc (Francesco), lo stesso dell'autore. Da ultimo si può ricordare un [[calembour]] sul quale Molnár gioca nel corso del romanzo: il cognome Csónakos, in ungherese, significa "barcaiolo".
<references/>
 
==Oggetti ricorrenti nel romanzo==
* ''Einstand''. Tradotto ''razzia'' o ''altolà'' in altre versioni, è un'intimazione di "guerra" fatta da un ragazzo più forte nei confronti di uno più debole. I fratelli Pásztor, ad esempio, lo rivolgono a Nemecsek al Museo Nazionale.
* ''Libro nero'' (''fekete könyvbe''). È il libro in custodia di Geréb sul quale vengono annotati i comportamenti riprovevoli commessi sul campo.
* ''Stucco della Società'' (''egyleti gitt''). Lo Stucco viene raccolto dai membri della Società. Il presidente ha l'obbligo di masticarlo affinché non indurisca.
* ''Ruderi dell'Orto botanico''. Sono l'arsenale segreto delle Camicie Rosse, dove sono nascoste le lance e i tomahawk. Boka, Csónakos e Nemecsek vi si rifugiano durante la spedizione al covo nemico. Non sono i resti di un antico maniero, poiché sono state "costruite" le sole rovine.
 
== Altri progetti ==
==Trasposizioni cinematografiche==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
*'''''[[A Pál utcai fiúk (film 1929)|I ragazzi della via Paal]]''''', film diretto da [[Béla Balogh]] nel [[1929]]
*{{Collegamenti esterni}}
*'''''[[I ragazzi della via Paal (film 1934)|I ragazzi della via Paal]]'''''&nbsp;(''No Greater Glory''), film diretto da [[Frank Borzage]] (1934)
*{{GREC}}
*'''''[[I ragazzi della via Paal (film 1935)|I ragazzi della via Paal]]''''', film diretto da [[Alberto Mondadori]] e [[Mario Monicelli]] (1935)
{{Controllo di autorità}}
*'''''[[I ragazzi della via Paal (film 1969)|I ragazzi della via Paal]]''''' (''A Pál-utcai fiúk''), film diretto da [[Zoltán Fábri]], per il quale ebbe una nomination all'[[Premio Oscar|Oscar]] (1969)
{{Portale|Asburgo|biografie|storia}}
[[Categoria:Opere letterarie ungheresi]]
 
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