Juan Manuel Fangio e Discussione:Venalità delle cariche: differenze tra le pagine

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{{Progetti interessati
{{Sportivo
|progetto= storia
|Nome = Juan Manuel Fangio
|progetto2= politica
|NomeCompleto =
|accuratezza= c
|Immagine = Fangio.png
|Sesso scrittura= Mb
|fonti= c
|CodiceNazione = {{ARG}}
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|data = giugno 2018}}
|Disciplina = Automobilismo
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|TermineCarriera = [[Campionato mondiale di Formula 1 1958|1958]]
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{{Sport_motoristici
|categoria = Formula 1
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|anni = 1950-51; 1953-58
|scuderie = {{Automobilismo Alfa Romeo|G}}<br />{{Automobilismo Maserati|G}}<br />{{Automobilismo Daimler Benz|G}}<br />{{Automobilismo Ferrari|G}}<br />{{Automobilismo Mercedes|G}}<br />{{Automobilismo Kurtis Kraft|G}}
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}}
|Vittorie=
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Juan Manuel
|Cognome = Fangio
|Sesso = M
|LuogoNascita = Balcarce
|GiornoMeseNascita = 24 giugno
|AnnoNascita = 1911
|LuogoMorte = Buenos Aires
|GiornoMeseMorte = 17 luglio
|AnnoMorte = 1995
|Attività = pilota automobilistico
|Nazionalità = argentino
|PostNazionalità = , campione del mondo di [[Formula 1]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1951|1951]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1954|1954]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1955|1955]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1956|1956]] e [[Campionato mondiale di Formula 1 1957|1957]]
}}
 
==Contenuti della voce==
Nella massima serie automobilistica disputò un totale di 52 Gran Premi, vincendone 24 e salendo per 35 volte sul podio. Ottenne inoltre 29 pole-position e un totale di 48 partenze dalla prima fila. Il suo record di 5 titoli mondiali resistette per 48 anni e fu eguagliato e superato solamente nel 2002 e 2003, da [[Michael Schumacher]]. Detiene a tutt'oggi la più alta percentuale di pole position realizzate in carriera, il pilota [[italo-argentini|italo-argentino]] è infatti partito in prima posizione nel 55,8% dei Gran Premi disputati; a 46 anni e 41 giorni è inoltre il corridore più anziano ad avere conquistato un titolo mondiale.
La voce, dal mio punto di vista, è del tutto insoddisfacente. Confonde la venalità degli uffici (una pratica molto diffusa negli stati europei di ''ancien régime'', che consisteva nell'alienazione e nel diritto di trasmissione ereditaria delle cariche delle amministrazioni pubbliche in seguito al versamento di somme pecuniarie) con altre forme di "venalità" presenti e riscontrabili in epoche diverse e con differenti finalità, che sono da ascrivere semmai al campo della corruzione o sono da intendersi semplicemente come manifestazioni dell'importanza dell'uso denaro nell'esercizio del potere.<br/>
Vorrei inoltre segnalare che è a mio avviso una palese forzatura inserire tra gli esempi di venalità delle cariche l'appalto delle imposte (l'esempio del pubblicano del Vangelo, ma anche di numerosi altri appaltatori di imposte durante il medioevo e gran parte dell'età moderna: gli appaltatori non erano "pubblici ufficiali"<ref>Su questo, mi pare che la nozione di [[pubblico ufficiale]] modernamente intesa sia molto ampia, e/o non sia applicabile alle epoche storiche in esame. (Filippof)</ref>, non detenevano cariche civili, né tantomeno poteri giurisdizionali<ref>E perché la venalità delle cariche dovrebbe essere circoscritta all'esercizio della [[giurisdizione]]? Dove mai ho scritto qualcosa del genere? (Filippof)</ref>), la formazione di contingenti militari o eserciti privati (l'esempio dei reggimenti: gli ufficiali delle gerarchie militari non sono "pubblici ufficiali", semmai rientrano in questa categoria quegli ufficiali militari dotati anche di poteri giurisdizionali<ref>E perché? Mi pare che continuiamo a confondere "cariche pubbliche" con "giurisdizione", concetto assai più ristretto. (Filippof)</ref>, come i castellani in epoca rinascimentale), e soprattutto cariche derivanti da elezione e non da nomina<ref>Che differenza fa se "compro" il Grande Elettore piuttosto che la carica in quanto tale? (Filippof)</ref>(l'esempio di Carlo V d'Asburgo, gli imperatori erano eletti e non nominati).<br/>
Alcune considerazioni sono poi totalmente inesatte, come ad esempio l'affermazione secondo la quale la venalità delle cariche sarebbe una testimonianza dei processi di cristallizzazione sociale e di chiusura aristocratica della società: al contrario (come si può leggere anche nella prima delle fonti citate) la venalità degli uffici era uno dei principali strumenti di ascesa sociale<ref>Qui posso parzialmente convenire, nel senso di ammettere che la venalità delle cariche permettesse alla [[borghesia]] di attingere a dignità "ex-nobiliari". (Filippof)</ref>, permettendo anche a individui provenienti dai ceti inferiori di accedere alla cosiddetta nobiltà di toga.<br/>
Infine credo che una bibliografia minima relativa alla venalità delle cariche non possa prescindere, quanto meno, dal citare i lavori di Roland Mousnier, Klaus Malettke, Federico Chabod, Salvo Mastellone...<br/>
[[Utente:RBell|RBell]] 12:22, 21 set 2007 (CEST)
 
=== Grazie… ===
Da molti considerato il più grande pilota di Formula 1 di tutti i tempi<ref name="FangioF1">{{Cita web|lingua=en|titolo=Juan Manuel Fangio|url=http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/268/|editore=formula1.com|accesso=26 marzo 2012}}</ref> aveva uno stile di guida preciso ma allo stesso tempo spettacolare oltre che una profonda conoscenza della meccanica essendo stato coinvolto nel settore delle riparazioni fin da ragazzino.<ref name="FangioF1"/> Corridore completo, seppe distinguersi anche in competizioni a ruote coperte, da ricordare i suoi numerosi piazzamenti alla [[Mille Miglia]], la vittoria alla [[Carrera Panamericana]] nel 1954, al [[Nürburgring]] nel 1955 e alla [[12 Ore di Sebring]] nel 1956 e nel 1957.
Mi scuso per aver letto solo ora le tue interessanti critiche alla "mia" voce in oggetto (mi riservo di ritornarci, ora ''dovrei'' andare al lavoro…).
 
Nel pregarti di voler modificare le parti che a tuo avviso "non vanno proprio", e/o suggerirmi delle "tracce" che io potrei poi sviluppare/adattare, desidererei che ''medio tempore'' mi indicassi per esteso la bibliografia che — sempre a tuo avviso — non può mancare.
{{Citazione|Non ho mai pensato all'auto come a un mezzo per conseguire un fine, invece ho sempre pensato di essere parte dell'auto, così come la biella e il pistone.<ref>{{cita news|autore=Franco Giubilei|titolo=La conclusione della corsa| url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=29|mese=09|anno=2005|pagina=25}}</ref>|J.M. Fangio}}
 
Io mi '''diletto''' soltanto di storia, sociologia, diritto… insomma, scienze sociali in genere, ma mi sembra che tu sia più professionale in merito.
== Carriera ==
=== Gli esordi in Argentina ===
L'esordio nel mondo delle competizioni motoristiche avvenne il 25 ottobre [[1936]]. Fangio al volante di una vettura [[Ford Model A (1927)|Ford A]] che pare fosse stata in precedenza utilizzata come taxi, prese parte al Premio Circuito de [[Benito Juarez]]. Dopo essersi qualificato in settima posizione fu costretto al ritiro in seguito ad un guasto meccanico mentre si trovava al terzo posto; la corsa fu funestata da un grave incidente in cui l'auto guidata da [[Juan Estanyo]], capovolgendosi in seguito ad una sbandata, uccise il co-pilota [[Armando Tesone]]. La seconda corsa non fu più fortunata, Fangio arrivato in ritardo alla partenza si inserì nel gruppo con un giro di ritardo e venne in seguito squalificato e costretto a fermarsi.
 
Lieto dell'incontro, e fiducioso in una feconda collaborazione.
Nel 1939 iniziò a partecipare anche a competizioni su strada e fu nel 1940 che, proprio in una di queste corse, il [[Gran Premio Internacional del Norte]], conquistò la sua prima vittoria al volante di una [[Chevrolet]] coupé. La competizione durò due settimane su un percorso di più di novemila chilometri, Fangio concluse con il tempo di 109 ore e 35 minuti e con più di un'ora di vantaggio sul secondo classificato, [[Daniel Musso]].<ref>{{Cita news|autore=|titolo=La conclusione della corsa| url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=La Stampa|giorno=15|mese=10|anno=1940|pagina=3}}</ref>.
--[[Utente:Filippof|Filippof]] - [[Discussioni_Utente:Filippof|Discutimi]] 08:12, 17 gen 2008 (CET)
Nel 1941 arrivarono altre due vittorie su strada, la prima in [[Brasile]] nel Premio Presidente [[Getulio Vergas]], la seconda nella [[Mille Miglia]] [[Argentina]]. Dopo una sosta forzata a causa della guerra, nel 1946 Fangio tornò a correre anche in corse a ruote scoperte cogliendo i primi buoni piazzamenti con due secondi posti.
 
=== Replica di RBell ===
Nel 1947 conquistò la prima vittoria al volante di una monoposto al Gran Premio della Città di [[Rosario (Argentina)|Rosario]]. Nel corso dell'anno si aggiudicò altre due prove di [[Formula Libre]] e una su strada. Nel 1948 arrivarono altre due vittorie in formula libera e due in competizioni su strada, per la prima volta poi Fangio partecipò a una corsa europea, in Francia prese parte a bordo di vetture [[Simca-Gordini]] al [[Gran Premio di Reims]], prese il via sia alla corsa di Formula 2 sia a quella di Formula 1 ma fu costretto al ritiro per problemi meccanici in entrambe le competizioni.<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Wimille su Alfa ha vinto il Gr.Pr. di Francia|url=http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6090&p=1#page/4/mode/1up|pubblicazione=Corriere dello Sport|giorno=19|mese=7|anno=1948|pagina=4}}</ref>.
Mi sembra che il principale punto di disaccordo (al di là di alcune divergenze di vedute relative a fatti secondari) stia nell'interpretazione da dare al termine venalità delle cariche: tu lo interpreti in maniera, per così dire, più estensiva; io invece lo circoscrivo entro limiti molto più ristretti. In conseguenza di questo la voce risulta a mio avviso sbilanciata, nel senso che dedica molto spazio a temi e fatti che riguardano la venalità in generale (ma non degli uffici), o gli antecedenti storici della v.d.u., o ancora quelli che potremmo definire effetti collaterali della v.d.u.; ma tocca soltanto in maniera superficiale il nocciolo del problema.<br />
Non è che io sia un esperto in materia, la mia è soltanto una personalissima opinione, però per me si può parlare in senso proprio di venalità delle cariche soltanto quando uno Stato (il monarca, il principe, la repubblica ...) procede all'attribuzione delle cariche pubbliche richiedendo ai candidati che verranno nominati a ricoprire gli uffici dell'apparato burocratico statale il versamento di somme di denaro per ottenere tali nomine.<br />
Perché ci sia venalità delle cariche devono insomma essere rispettate alcune condizioni:
* deve esistere uno Stato dotato di un apparato burocratico (anche se in forme molto diverse da quelle degli stati attuali);
* deve esistere la figura dell'ufficiale, inteso come funzionario facente parte di un apparato e subordinato a un potere o a una autorità superiore;
* l'ufficiale deve essere nominato (l'atto che gli conferisce i suoi poteri tecnicamente è detto "lettera patente di nomina") e non eletto, non cooptato, non deve ottenere l'incarico per aggiudicazione d'asta.
* deve esistere l'obbligo al pagamento in denaro per ottenere la nomina (che poi questa sia trasmissibile ereditariamente o decada con la morte dell'ufficiale non è elemento vincolante).<br />
La definizione di venalità delle cariche che viene data in [http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/u/u001.htm] è perfetta: questa è la venalità delle cariche e null'altro. È un fenomeno storico che si sviluppa nei secoli XIV-XVIII, soprattutto in Francia e Spagna, ma con qualche riflesso, magari tardivo e incompleto, anche negli antichi stati italiani del rinascimento e dell'età moderna.<br />
Un'ultima cosa, riguardo ad alcuni punti nelle mie osservazioni: riguardo agli ufficiali dotati di poteri giurisdizionali, il mio era soltanto un esempio, pensavo ad alcuni importanti uffici venali come i balivi in Francia, i castellani sabaudi o i podestà di molte città lombarde; sugli appaltatori delle imposte invece hai ragione, io avevo in mente gli appaltatori delle gabelle o delle tasse sul sale in Lombardia, un caso a parte che non può essere generalizzato; sull'imperatore Carlo V rimango invece della mia opinione, nella sua elezione c'è una componente di venalità, ma non di venalità degli uffici; e così pure mi rimangono molti dubbi sul fatto che nella creazione di eserciti (o di contingenti militari) privati si possano ravvisare elementi attribuibili alla venalità delle cariche.<br />
Grazie per l'attenzione<br />
Ciao, [[Utente:RBell|RBell]] 18:43, 17 gen 2008 (CET)
 
==Venalità della cariche o degli uffici?==
Alla fine dell'anno prese parte alla prova di Turismo de Carretera denominata Gran Premio dell'America del Sud, una maratona automobilistica della durata di quasi tre settimane su un percorso di 9500 chilometri. Fangio fu protagonista di un terribile incidente nel corso della settima tappa, la sua Chevrolet uscì dal tracciato capottando numerose volte, il pilota argentino riportò ferite al collo mentre il suo copilota, [[Daniel Urrutia]] fu catapultato fuori dall'abitacolo, riportando gravi fratture al cranio e alle vertebre cervicali e morendo poche ore dopo nel vicino ospedale di [[Obrero]] dove entrambi erano stati ricoverati. Sebbene profondamente scosso dalla perdita dell'amico Fangio decise alla fine per il proseguimento della sua carriera agonistica.
Ho riflettuto un poco sulla nostra discussione degli ultimi giorni, a proposito del senso più o meno restrittivo da attribuire alla venalità delle cariche. Ho dato per scontato sostenendo la mia tesi che i termini "venalità delle cariche" e "venalità degli uffici" siano dei sinonimi, che indichino la stessa cosa e siano quindi assolutamente intercambiabili tra loro. Ora però mi viene qualche dubbio. Raccogliendo i testi della bibliografia sulla v.d.u. così come la intendo io, e che ti avevo promesso, mi sono reso conto che si parla sempre di venalità degli "uffici" appunto, e quasi mai di "cariche", se non in alcuni testi abbastanza datati. La cosa non è molto chiara e definita, però mi sembra che differenze ci siano. In effetti dicendo "cariche" si comprende una gamma molto più vasta di concetti, che non dicendo "uffici": una carica ad esempio può benissimo essere elettiva e non necessariamente derivare da una nomina; una carica può non essere pubblica, ma privata (anche se parlando di epoche lontane dalla nostra la distinzione tra pubblico e privato può non essere così evidente e marcata); una carica può essere di tipo ecclesiastico (la venalità in questo caso è detta [[simonia]]).<br />
La mia proposta a questo punto è di mantenere l’attuale impostazione della voce, modificando la definizione della voce in modo da applicarle un significato più estensivo. Qualcosa del tipo:<br />
:La '''venalità delle cariche''' è una pratica di assegnazione delle cariche, degli uffici o di ogni altro incarico, pubblico o privato, civile o ecclesiastico, basata sulla vendita e sull’acquisto delle medesime, sia in forma di transazione legale e autorizzata, sia nel caso la compravendita abbia luogo illegalmente.<br />
E quindi creare una nuova sezione (o ampliare la sezione "Nozione più restrittiva" che hai già creato) o addirittura (e forse è la soluzione migliore...) creare una nuova voce: '''Venalità degli uffici''' o '''Venalità degli uffici pubblici''' (sulla seconda ho sempre qualche riserva sul termine "pubblici"). Nella quale sviluppare l’argomento (che è sicuramente molto più specifico e dai limiti molto più ristretti, forse addirittura un po’ troppo "specialistico"), magari evidenziando le differenze esistenti nelle differenti epoche, magari spiegando le peculiarità dei sistemi in uso nei vari stati europei e italiani, sicuramente aggiungendovi la bibliografia (a cui sto lavorando e che è incredibilmente vasta, forse troppo...). Di questo ovviamente, anche se con una certa gradualità, per il poco tempo a disposizione, posso farmi carico io.<br />
Questa potrebbe essere una buona soluzione, secondo me.
[[Utente:RBell|RBell]] 12:46, 19 gen 2008 (CET)
 
=== L'avventuraNote europea ===
{{references|2}}
==== Il 1949: i primi successi ====
Nel 1949 Fangio ritornò in [[Europa]] e questa volta i risultati furono straordinari, si aggiudicò infatti in rapida successione il [[Gran Premio di San Remo]], quello di [[Gran Premio di Pau|Pau]], quello di [[Perpignan]] e infine quello di [[Marsiglia]]. Avrebbe dovuto partecipare anche alla [[Mille Miglia]] tra i favoriti ma la sua Simca non arrivò in tempo dalla Francia.<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Centinaia di macchine in corsa nella Mille Miglia|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=24|mese=4|anno=1949|pagina=4}}</ref>. Si ritirò nelle due corse successive il [[Gran Premio di Roma]] di [[Formula 2]] e il [[Gran Premio di Bruxelles]] di [[Formula 1]], mentre il successivo [[Gran Premio dell’ Autodromo]] di Formula 2 a [[Monza]] avrebbe visto la sua consacrazione definitiva, infatti sul circuito brianzolo, approfittando di un guasto meccanico subito da [[Alberto Ascari|Ascari]] a poche tornate dalla fine mentre si trovava al comando, si aggiudicò il quinto successo stagionale.<ref>{{Cita news|autore=Ferruccio Bernabò|titolo=Lotta a 160 all’ora a Monza|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=27|mese=6|anno=1949|pagina=4}}</ref>
 
== Propongo di eliminare la castroneria sulla discriminazione sessuale ==
Al successivo appuntamento di [[Reims]], Fangio partecipò sia alla corsa di Formula 2 in cui fu costretto al ritiro per un guasto mentre era al comando lasciando la vittoria ad Ascari, sia al Gran Premio di Formula 1 ma anche questa volta si dovette ritirare per un cedimento meccanico.<ref>{{Cita news|autore=Manlio Bordi|titolo=Chiron e Ascari primi a Reims|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=3|mese=7|anno=1949|pagina=4}}</ref>
Sul finire della stagione si fecero sempre più insistenti le voci di un ritorno dell'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] alle competizioni e Fangio fu indicato dalla stampa come sicuro pilota della rinnovata scuderia. Le nuove vetture che avrebbero dovuto debuttare al [[Gran Premio d'Italia]] non vennero comunque ritenute ancora a punto dai vertici della casa e l'esordio venne quindi rimandato alla stagione successiva.<ref>{{Cita news|titolo=Si prova a Monza in vista del Gran Premio |pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=17 agosto 1949|pagina=4}}</ref>
 
Trattasi di assoluta castroneria, per ovvi motivi. Ma siccome "stupiditas imperat", mi spiego: L'impossibilità delle donne di combattere con armamento da campo non è una discriminazione. Il problema di "discriminare le donne" non si è mai posto a chi doveva organizzare un esercito.
=== Le stagioni del Mondiale ===
==== Il 1950 ====
===== Le corse in Argentina =====
La stagione motoristica incominciò con quattro gare in [[Argentina]], alle quali presero parte la grande maggioranza dei piloti europei.<ref>{{Cita news|autore=Manlio Bordi|titolo=Perché i piloti italiani affrontano Fangio in America|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=27|mese=10|anno=1949|pagina=4}}</ref>
Il 18 dicembre [[1949]] si disputò il [[Gran Premio Peron]] sul circuito di [[Palermo (Buenos Aires)|Palermo]], Fangio nonostante un incidente in prova in cui danneggiò lievemente la sua [[Ferrari 166 F2]] andando a sbattere contro un albero,<ref>{{Cita news|autore=Jose Saavedra|titolo=Fangio ha già battuto il record di Ascari|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=15|mese=12|anno=1949|pagina=4}}</ref> partì dalla prima fila, alle spalle di [[Gigi Villoresi|Villoresi]] e Ascari. In gara riuscì a guadagnare una posizione, concludendo la gara al secondo posto dietro ad Ascari. Il tifo dei fans argentini per il loro idolo raggiunse livelli altissimi e si registrano anche alcuni episodi di ostilità verso i piloti italiani, fortunatamente subito rientrati.<ref>{{Cita news|autore=Alessandro de Stefani|titolo=Farina minacciato da tifosi di Fangio|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=La Nuova Stampa|giorno=18|mese=12|anno=1949|pagina=4}}</ref>
 
== Altra castroneria da eliminare: confusione di ideologia e mentalità ==
Tale entusiasmo produsse però situazioni anche molto pericolose, un'invasione di pista al termine della gara rischiò di tramutarsi in tragedia quando il [[Prince Bira|Principe Bira]] travolse la folla festante dopo aver tagliato il traguardo, fortunatamente non si registrano feriti gravi.<ref>{{Cita news|autore=José Saavedra|titolo=Ascari primo a Buenos Aires|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=19|mese=12|anno=1949|pagina=5}}</ref>
Il 9 gennaio [[1950]] si disputò poi il Gran Premio [[Eva Peron]], la prima fila fu identica a quella di dicembre ma a posizioni invertite con Fangio in pole davanti ad Ascari e Villoresi. Il pilota argentino prese subito il comando della corsa ma un consumo irregolare dei pneumatici lo costrinse a diverse soste ai box lasciando il successo a Villoresi.<ref>{{Cita news|autore=Josè Saavedra|titolo=Villoresi a Buenos Aires|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=9|mese=1|anno=1950|pagina=5}}</ref>
La successiva corsa a [[Mar del Plata]] vide Fangio protagonista di un brutto incidente insieme a Villoresi, quest'ultimo ruppe lo sterzo e urtò la vettura dell'argentino ad alta velocità provocandone il ribaltamento.<ref>{{Cita news|autore=Josè Saavedra|titolo=Mard el Palata: Ascari, Farina, Taruffi|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=16|mese=1|anno=1950|pagina=5}}</ref>
 
"Sul piano dell'ideologia, evidentemente la venalità delle cariche è il riflesso di una mentalità incapace di distinguere il patrimonio dello stato da quello del re e/o dell'élite dominante."
Fortunatamente entrambi i piloti uscirono illesi dalla carambola ma la stampa argentina accusò Villoresi di avere provocato intenzionalmente l'incidente per favorire il successo di Ascari.<ref>{{Cita news|autore=j.s.|titolo=Assure accuse a Villoresi| url=http://www.archiviolastampa.it/| pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=17|mese=1|anno=1950|pagina=4}}</ref>
Questa frase è completamente insensata. Confonde mentalità e ideologia e dimostra totale incomprensione dell'ordine feudale.
Nei giorni successivi fu lo stesso Fangio a scagionare completamente il pilota della Ferrari da qualsiasi responsabilità.<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Fangio esclude la colpa di Villoresi|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=18|mese=1|anno=1950|pagina=4}}</ref>
La stagione sud americana si concluse con il Gran Premio della Città di Rosario. Fangio partì dalla pole position e condusse la gara fin dalle prime battute ma al 13º giro, mentre si trovava al comando con ampio margine sul secondo, andò a sbattere contro le balle di paglia poste a protezione del pubblico; alcuni spettatori rimasero feriti in modo lieve mentre il pilota, uscito completamente incolume dall'incidente, fu costretto ad abbandonare la corsa lasciando il successo a Villoresi.<ref>{{Cita news|autore=Josè Saavedra|titolo=A Rosario: 1° Villoresi|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=23|mese=1|anno=1950|pagina=5}}</ref>
Il bilancio complessivo nelle quattro corse di casa non fu certo incoraggiante ma il pilota argentino aveva comunque dimostrato di poter competere ad armi pari con i migliori piloti europei a parità di mezzo meccanico e l'arrivo delle nuove Alfa Romeo avrebbe sicuramente potuto spostare in modo deciso gli equilibri delle corse.
 
===== Il primo Campionato del Mondo di Formula 1 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1950}}
[[File:Monza1950.jpg|right|thumb|La partenza dell'ultima prova Mondiale sul [[Circuito di Monza]]]]
Il 13 maggio esordì, sul [[Circuito di Silverstone]] e al volante di una [[Alfa Romeo 158]], nel [[Campionato del Mondo di Formula 1]] organizzato quell'anno per la prima volta; la corsa fu caratterizzata da un acceso duello con il compagno di squadra [[Nino Farina]]. Fangio cercò di avvantaggiarsi sul rivale anticipando la sosta per il rifornimento, ma ripartì dai box prima che i meccanici avessero completato il rabbocco dell'olio<ref>{{Cita news|autore=l.ci. |titolo=Nino Farina primo a Silverstone|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=14|mese=5|anno=1950|pagina=4}}</ref>: il motore non resistette a lungo e l'argentino fu costretto al ritiro a otto giri dal termine, mentre si trovava in seconda posizione, per il cedimento di una valvola. Il secondo appuntamento iridato a [[Gran Premio di Monaco 1950|Monaco]] si rivelerà decisamente più fortunato, Fangio partito dalla pole position prese subito la testa della corsa, riuscendo così a evitare di rimanere coinvolto nell'incidente del primo giro che mise fuori gioco nove vetture e tra gli altri i compagni di squadra Farina e [[Luigi Fagioli|Fagioli]] e il connazionale [[Froilan Gonzalez]]. L'incidente fu causato da uno sbandamento di Farina che nel dopo gara accusò proprio l'argentino di non aver lasciato lo spazio necessario al sorpasso, provocando la carambola.<ref>{{Cita news|autore=Dino Zannoni|titolo=A Fangio il turno della vittoria|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=22|mese=5|anno=1950|pagina=5}}</ref>
 
Fangio non si lasciò sfuggire l'occasione e conquistò una facile vittoria davanti alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] di Ascari e la [[Maserati Squadra Corse|Maserati]] del pilota di casa [[Louis Chiron]], andando ad agganciare Farina al comando della classifica iridata. Il successivo appuntamento a [[Circuito di Bremgarten|Bremgarten]] in [[Svizzera]] vide Fangio partire nuovamente dalla pole ma la gara venne condotta dal compagno di squadra Farina, il pilota argentino si travava comunque saldamente in seconda posizione quando, a otto giri dal termine, si ruppe il motore della sua ''alfetta'' costringendolo al ritiro. Il 18 giugno si corse poi il [[Gran Premio del Belgio 1950|Gran Premio del Belgio]] sul [[Circuito di Spa-Francorchamps|Circuito di Spa]]. Fangio conquistò il suo secondo successo iridato davanti a Fagioli e il francese [[Louis Rosier|Rosier]], Farina attardato da un problema al motore negli ultimi giri si piazzò in quarta posizione realizzando il giro più veloce in gara.
 
La penultima prova del mondiale si disputò sul [[Circuito di Reims]] e Fangio realizzò un week end perfetto conquistando pole vittoria e giro più veloce in gara, il contemporaneo ritiro di Farina per un guasto alla pompa di benzina proiettò il pilota argentino in testa alla classifica mondiale. Tutto si decise quindi sulla pista di [[Monza]] nel [[Gran Premio d'Italia 1950|Gran Premio d'Italia]] Fangio partito dalla pole accusò noie meccaniche sulla sua Alfa e salì su quella del compagno Taruffi, nel tentativo di rimonta realizzò il giro più veloce della corsa ma un ulteriore guasto lo costrinse al definitivo ritiro lasciando così a Farina la vittoria del Gran Premio e del Titolo mondiale. Da sottolineare come la Direzione corse dell'Alfa Romeo per garantire ai due piloti l'assoluta uniformità di trattamento fece estrarre a sorte dagli stessi protagonisti i numeri delle auto a loro assegnate.<ref>{{Cita news|autore=Aldo Farinelli|titolo=Farina è cmapione del mondo |url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=4|mese=9|anno=1950|pagina=5}}</ref>
 
===== Le gare extra-campionato =====
[[File:Maserati_4CLT_ex-Parnell.jpg|left|thumb|Una [[Maserati 4CLT]] simile a quella spesso utilizzata da Fangio|200px]]
Fangio prese parte a inizio stagione al [[Gran Premio di Pau 1950|Gran Premio di Pau]], iscritto con una [[Maserati 4CLT]] realizzò pole e giro più veloce in gara aggiudicandosi la corsa davanti alla Ferrari di Villoresi e la [[Simca-Gordini]] di Rosier. Debuttò poi con la nuova scuderia Alfa Romeo il 16 aprile al [[Gran Premio di San Remo 1950|Gran Premio di San Remo]]. In qualifica Fangio si aggiudicò la seconda posizione sulla griglia di partenza alle spalle di Ascari, in gara una partenza infelice gli fece perdere subito alcune posizioni ma nel volgere di poche tornate assunse il comando della corsa col solo Ascari capace di tenere il passo del pilota argentino, l'italiano stava però guidando al limite e al 26º giro andò a sbattere contro le barriere di protezione e fu costretto al ritiro, lasciando a Fangio il successo nella corsa ligure.<ref>{{Cita news|autore=Dino Zannoni|titolo=L'Alfa concede a Fangio il successo a Sanremo |url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=17|mese=4|anno=1950|pagina=4}}</ref>
Fangio prese poi per la prima volta parte alla [[Mille Miglia]] a bordo di un [[Alfa Romeo 6C]], preparato dalle durissime corse sud americane nelle quali aveva più volte trionfato, riuscì a conquistare all'esordio un ottimo terzo posto assoluto.<ref>{{Cita news|autore=Aldo Farinelli|titolo=Marzotto primo assoluto davanti a Serafini e Fangio|url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=24|mese=4|anno=1950|pagina=1}}</ref>
 
A cavallo degli impegni nel mondiale di Formula 1 partecipò per la prima volta anche alla [[24 Ore di Le Mans]] insieme all'amico Gonzalez e al volante di una [[Simca-Gordini]] 20 S, la corsa fu costellata da innumerevoli problemi meccanici che lo costrinsero al ritiro definitivo alla decima ora di gara.
Nei mesi di luglio e agosto disputò svariate gare non valide per il titolo iridato totalizzando due secondi posti a [[Gran Premio di Bari 1950|Bari]] e [[BRDC International Trophy 1950|Silverstone]], due ritiri ad [[Gran Premio di Albi 1950|Albi]] e [[Gran Premio d'Olanda 1950|Zandvoort]] e due successi a [[Gran Premio delle Nazioni 1950|Ginevra]] e [[Coppa Acerbo 1950|Pescara]]. Nella corsa abruzzese fu vittima di uno spettacolare incidente nelle prove fortunatamente senza conseguenze, ai box i meccanici Alfa Romeo, preoccupati per il ritardo nell'arrivo del pilota argentino, tirarono un sospiro di sollievo quando videro finalmente giungere Fangio sulla macchina di [[Henri Louveau|Louveau]] che gli aveva gentilmente concesso un passaggio.<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Fangio si salva da un pauroso incidente| url=http://www.archiviolastampa.it/|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|giorno=14|mese=8|anno=1950|pagina=4}}</ref>
 
==== Il 1951: Il primo alloro iridato ====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1951}}
[[File:Alfa_Romeo_Alfetta_159_Arese_20070608.jpg|right|thumb|L'Alfa Romeo 159 con cui vinse il Titolo]]
La stagione vide Fangio esordire senza successo in alcune gare extra-campionato ma al primo appuntamento iridato in [[Svizzera]], sul circuito di Bremgarten, centrò anche il primo successo stagionale mantenendo la prima posizione conquistata in qualifica guidando autorevolmente la corsa sotto una pioggia torrenziale, il suo rivale dell'anno precedente Farina fu terzo mentre Ascari che si sarebbe rivelata la minaccia maggiore per il titolo fu solamente sesto.<ref>{{Cita news|url= http://www.archiviolastampa.it/|titolo=Fangio, Anderson, Frigerio tre affermazioni ieri a Berna|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=Dino Zannoni|giorno=28|mese=maggio|anno=1951|pagina=5|accesso=8 marzo 2012}}</ref> Al successivo appuntamento in [[Belgio]], Fangio partì nuovamente dalla pole e si divise il comando della corsa con il compagno di squadra Farina fino al secondo rifornimento quando subì un problema al cambio di una gomma che gli fece perdere quasi quindici minuti e lo relegò nelle retrovie lontano dalla zona punti.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/|titolo=Sempre in testa dopo il terzo giro|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=Emanuele Farbi|giorno=18|mese=6|anno=1951|pagina=4|accesso=8 marzo 2012}}</ref> La corsa fu vinta da Farina davanti ad Ascari e Villoresi le cui Ferrari iniziavano a insidiare le prestazioni delle Alfa.
 
Il weekend successivo Fangio tentò nuovamente l'avventura alla [[24 Ore di Le Mans]] questa volta a bordo di una [[Talbot-Lago T26C|Talbot T26SC]] e con compagno di guida [[Louis Rosier]] vincitore per la casa francese della corsa l'anno precedente. Un guasto meccanico lo costringerà al ritiro. Ben diversa fu la sorte al successivo appuntamento iridato di [[Reims]], Fangio infatti, nonostante sia stato costretto in un primo momento a ritirarsi per il cedimento del motore, prese il posto del compagno di squadra Fagioli e vinse in rimonta davanti ad Ascari, giunto secondo sull'auto ricevuta da Gonzalez.<ref>A quel tempo era possibile la condivisione della vettura da parte di due piloti. In caso di conquista di punti, i due piloti conquistavano equamente la metà del punteggio conseguito.</ref> La successiva corsa di Silverstone entrerà nella storia per il primo successo di una vettura Ferrari, [[Froilan Gonzalez]] spezzerà infatti una egemonia Alfa Romeo che durava da 10 Gran Premi. Grazie al secondo posto conquistato, la classifica iridata vedeva a questo punto della stagione Fangio nettamente al comando con 21 punti davanti a Farina staccato di 6 lunghezze.
 
La seguente prova di campionato, sul circuito del [[Nürburgring]] confermò l'inversione di tendenza vista nella corsa inglese, con Ascari che conquistò la prima pole position per la Ferrari davanti a Fangio, l'argentino consapevole del fatto che le vetture modenesi, grazie a un consumo di carburante nettamente inferiore, si sarebbero fermate una sola volta ai box, cercò di spingere al massimo fin dai primi giri, ma si dovette accontentare della seconda posizione finale e della realizzazione del giro più veloce in gara.<ref>{{Cita news|url=http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=10000&p=1#page/4/mode/2up|titolo=Sul difficile e tortuoso circuito del Nurburgring Ascari su "Ferrari" coglie l'alloro della vittoria|pubblicazione=[[Corriere dello Sport]]|autore=|giorno=30|mese=luglio|anno=1951|pagina=4}}</ref> Fangio incrementò comunque il suo vantaggio sul suo rivale più prossimo in classifica mondiale che dopo la corsa tedesca era diventato il milanese Ascari distaccato di 11 lunghezze. Si giunse così al penultimo appuntamento del mondiale sulla pista di [[Monza]], a Fangio sarebbe bastato un buon piazzamento per aggiudicarsi il suo primo titolo mondiale. Il week-end cominciò bene con la conquista della pole davanti a Farina, ormai fuori dalla corsa per il titolo, e con quasi due secondi di vantaggio sul terzo tempo di Ascari. La corsa si rivelerà però ben diversa, nei primi giri Fangio e Ascari si alternarono al comando fino alla prima sosta del pilota argentino che, costretto a forzare per recuperare, ruppe il motore della sua Alfa consentendo così all'uomo di punta della Ferrari di accorciare decisamente le distanze nella classifica iridata: Fangio 28 punti, Ascari 25.
 
L'ultimo appuntamento del mondiale si corse sul circuito di [[Pedralbes]] e si sarebbe rivelato trionfale per il pilota argentino, infatti nonostante la conquista della pole con netto margine Ascari e la Ferrari optarono per un tipo di gomme che si sarebbe rivelato inadeguato al severo tracciato spagnolo<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=Trionfo dell'argentino sul circuito di Barcellona|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=a. g.|giorno=29|mese=10|anno=1951|pagina=5|accesso=8 marzo 2012}}</ref>, lasciando così vittoria e titolo iridato a Fangio. Sul finire della stagione l'Alfa Romeo annunciò inaspettatamente l'addio alle competizioni motoristiche e Fangio firmò per la stagione successiva un contratto con la [[Maserati Squadra Corse|Maserati]] ma si dimostrò anche interessato al progetto sportivo della scuderia inglese [[British Racing Motors|BRM]] per la quale firmò un contratto esclusivo per la guida di vetture di Formula 1 ma che lo lasciava libero di correre per altri team nel Campionato Mondiale che si sarebbe disputato quell'anno secondo le regolamentazioni della Formula 2.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=L'argentino Fangio ha deciso e correrà per l'inglese BRM|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=|giorno=10|mese=04|anno=1952|pagina=4|accesso=16 gennaio 2013}}</ref>
 
==== Il 1952: L'incidente di Monza ====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1952}}
[[File:1950_BRM_Type_15.JPG|left|thumb|Una [[British Racing Motors|BRM Tipo 15]], vettura guidata da Fangio ad [[Circuito di Albi|Albi]]|250px]]
La stagione cominciò con una serie di gare di [[Formula Libre]] in [[Sud America]], per la precisione tre in Brasile, 2 in Argentina e 2 in Uruguay, Fangio, a bordo di una [[Ferrari 166]] si ritirò nella terza corsa carioca ma si aggiudicò tutti gli altri sei appuntamenti, realizzando la ''pole position'' in sei circostanze e facendo realizzare per quattro volte il giro più veloce.
Inaugurò poi la stagione europea con un sesto posto al [[Richmond Trophy 1950|Richmond Trophy]] e partecipò per la seconda volta alla [[Mille Miglia]] cogliendo un deludente 22º posto al volante di un'[[Alfa Romeo 1900]]. Il 1952 vide la decisione da parte della FIA, visto l'abbandono delle competizioni da parte dell'Alfa Romeo, di assegnare il Titolo Mondiale Piloti secondo il regolamento di Formula 2, permettendo così ad un numero maggiore di scuderie la partecipazione al campionato. Ad Albi si disputò però una corsa riservata alle Formula 1 e Fangio vi partecipò con la nuovissima [[BRM T15]] con [[Motore a V|motore v16]].
 
Il pilota argentino realizzò la ''pole position'' ma i proverbiali problemi di affidabilità che afflissero la vettura inglese lo costrinsero al ritiro in gara.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=Crollo delle B.R.M. ad Albi|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=a. g.|giorno=2|mese=6|anno=1952|pagina=4|accesso=16 gennaio 2013}}</ref>
Stessa sorte il ''weekend'' successivo in Irlanda per l'[[Ulster Trophy]], dopo aver rischiato un brutto incidente durante le prove urtando un marciapiede ad alta velocità ma riuscendo a mantenere il controllo del mezzo<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=Milioni e novità a Monza|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=Dino Zannoni|giorno=7|mese=6|anno=1952|pagina=5|accesso=16 gennaio 2013}}</ref>, fu costretto nuovamente al ritiro in gara per noie meccaniche. Il giorno successivo si sarebbe svolto a Monza il [[Gran Premio dell'Autodromo]] di Formula 2, Fangio non volle mancare all'appuntamento milanese e, perso l'aereo, guidò per tutta la notte, arrivando all'autodromo soltanto un'ora prima della partenza della gara. Il regolamento non gli avrebbe permesso di prendere parte alla competizione non avendo effettuato le prove obbligatorie ma gli altri piloti acconsentirono a che Fangio partisse dall'ultima fila. Il bisogno di rimontare e la stanchezza accumulata nel viaggio furono fatali al pilota argentino che commise un errore alla prima curva di Lesmo ed uscì di pista violentemente, capottando la vettura e venendo sbalzato fuori dall'abitacolo.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=Pauroso volo di Fangio|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=Dino Zannoni|giorno=9|mese=6|anno=1952|pagina=4|accesso=16 gennaio 2013}}</ref> Le condizioni generali non sembrarono all'inizio gravi ma una frattura alla vertebra cervicale lo costrinse ad un riposo assoluto nei mesi successivi mettendo in pratica fine alla sua stagione agonistica.
 
==== Il 1953 ====
===== Il Campionato del Mondo di Formula 1 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1953}}
[[File:GpItalia1953.jpg|right|thumb|Fangio (al centro) in prima fila alla partenza del [[Gran Premio d'Italia 1953|Gran Premio d'Italia]]|200px]]
Completamente rimessosi dall'infortunio di Monza Fangio debuttò nel mondiale nella corsa di casa a Buenos Aires su [[Maserati A6GCM]] ma fu costretto al ritiro per un guasto al differenziale<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=A Buenos Aires trionfo di Ascari|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=Dino Zannoni|giorno=19|mese=1|anno=1953|pagina=6|accesso=18 gennaio 2013}}</ref>, la corsa fu caratterizzata dal tragico incidente occorso al suo rivale nella lotta al titolo del 1950, Nino Farina. Il pilota della Ferrari per evitare un ragazzino che stava attraversando la pista fu costretto a scartare bruscamente e, perso il controllo della vettura, piombò in mezzo alla folla che assiepava i bordi del circuito. Il bilancio fu di nove morti e quindici feriti ai quali si aggiunsero altre due vittime provocate dall'autoambulanza che investì altri due tifosi risalendo il circuito contromano per raggiungere il luogo dell'incidente.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=Anche l'inglese Brown ha investito il pubblico|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=a. g.|giorno=20|mese=1|anno=1953|pagina=5|accesso=18 gennaio 2013}}</ref>
 
Nei due appuntamenti iridati successivi Fangio fu nuovamente costretto al ritiro, particolarmente sfortunata fu la corsa belga dove Fangio, partito dalla pole, ruppe il motore quando si trovava al comando della corsa, salito sulla vettura del compagno di scuderia [[Johnny Claes]] rimontò dalla quattordicesima posizione fino al terzo posto ma all'ultimo giro chiese troppo alla sua guida ed uscì violentemente di pista. Sbalzato fuori dall'abitacolo la macchina nelle sue capriole si fermò a pochi metri di distanza dall'argentino che se la cavò con delle escoriazioni e qualche contusione.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/|titolo=Fangio esce di strada e si ferisce mentre Ascari saetta prima sul traguardo|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=h.j.|giorno=22|mese=giugno|anno=1953|pagina=7|accesso=8 marzo 2012}}</ref> Le successive tre gare in Francia, Inghilterra e Germania videro altrettanti secondi posti, due volte alle spalle di Ascari, ormai sicuro vincitore del titolo, e una alle spalle del vecchio rivale Farina.
 
Per la penultima prova del mondiale in [[Svizzera]] la Maserati si presentò con un nuovo motore decisamente più performante e Fangio realizzò la prima pole position della stagione. Problemi di affidabilità portarono però la scuderia a optare in gara per il vecchio propulsore; nonostante questa scelta conservativa Fangio fu comunque costretto a sostituire la vettura in corsa per un guasto e si dovette così accontentare del quarto posto finale in condivisione con [[Felice Bonetto]]. Si giunse quindi all'ultimo appuntamento iridato in Italia, sul [[Circuito di Monza]] che tanto gli era costato caro l'anno precedente. Fangio ingaggiò una lotta per la testa della corsa con Ascari e Farina fino all'ultimo giro quando in un tentativo di sorpasso di quest'ultimo nei confronti del milanese, Ascari andò in testa coda alla curva di porfido, Farina per evitarlo fu costretto a uscire di pista e Fangio riuscì a passare indenne andando a vincere il suo unico [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premio]] iridato della stagione e sancendo così il suo definitivo ritorno da protagonista nella massima serie automobilistica.<ref>{{Cita news|titolo=Fangio ghermisce la vittoria|pubblicazione=Corriere dello Sport|autore=m.c.|giorno=14|mese=09|anno=1953|pagina=3}}</ref>
 
===== Le corse per vetture a ruote coperte =====
[[File:Maserati_A6_CGS_1953_blue_vr_TCE.jpg|left|thumb|Una [[Maserati A6GCS/53]], vettura con cui si aggiudicò il terzo posto alla [[Targa Florio]]|160px]]
Il 1953 fu caratterizzato da un'intensa attività in competizioni per vetture sport. Ad aprile partecipò per la terza volta alla [[Mille Miglia]] cogliendo al volante di una [[Alfa Romeo 6C]] 3.0 il suo miglior piazzamento nella corsa bresciana, un brillante secondo posto dopo essere stato anche al comando della corsa e avendo dovuto rallentare nel tratto finale per un guasto allo sterzo.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=Giannino con una gara record ha strappato il successo a Fangio|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|autore=Dino Zannoni|giorno=27|mese=4|anno=1953|pagina=7|accesso=18 gennaio 2013}}</ref>
A maggio prese parte poi alla 37ª [[Targa Florio]], questa volta alla guida di una [[Maserati A6GCS]] andando ancora una volta a podio conquistando la terza posizione assoluta finale.
 
A giugno fu la volta dell'ennesima avventura alla [[24 Ore di Le Mans]] ma la corsa francese non si rivelò più fortunata delle precedenti, Fangio fu costretto al terzo ritiro su tre partecipazioni ancora per noie meccaniche. A luglio fu la volta della [[24 Ore di Spa]] ma anche in quella occasione si ritirò per un guasto alla sua Alfa Romeo 6C. Stessa sorte gli toccò ad agosto alla 1000&nbsp;km del Nürburgring, in questo caso al volante di una [[Lancia D24]] rimase al comando della corsa fino al cedimento del propulsore. La stagione si concluse comunque con due importanti affermazioni, la vittoria al [[Gran Premio SuperCortemaggiore]] a Monza e il trionfo nella [[Carrera Panamericana]].
 
==== Il 1954: Il passaggio alla Mercedes ====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1954}}
[[File:Gro%C3%9Fer Preis von Europa -1954 N%C3%BCrburgring%2C Juan Manuel Fangio%2C Mercedes %283%29x.JPG|left|thumb|Fangio al [[Gran Premio di Germania 1954|Nürburgring]]|200px]]
Il 1954 vide delle importanti novità dal punto di vista regolamentare, infatti il Titolo Mondiale Piloti sarebbe nuovamente stato assegnato secondo le regolamentazioni della Formula 1, con motori da 2500&nbsp;cm cubici aspirati o da 750&nbsp;cm cubici con compressore, soluzione quest'ultima totalmente ignorata dalle grandi case.
Fangio, sebbene avesse firmato un contratto con la [[Mercedes AMG F1|Mercedes]], prese parte ai primi due appuntamenti della stagione al volante della nuova [[Maserati 250F]] grazie a una clausola espressamente voluta dal pilota argentino per evitare di perdere punti mondiali in attesa del debutto delle ''Frecce d'argento''. Nel Gran Premio di casa in Argentina si impose davanti a Nino Farina e la sua nuova [[Ferrari 625 F1|Ferrari 625]] mentre nel [[Gran Premio del Belgio 1954|Gran Premio del Belgio]] colse la seconda vittoria consecutiva davanti alla Ferrari di [[Maurice Trintignant]]. Il successivo [[Gran Premio di Francia 1954|Gran Premio di Francia]] vide finalmente l'esordio della nuova vettura Mercedes, la casa tedesca stupì il mondo della Formula 1 con la [[Mercedes W196|W196]], una vettura con carrozzeria aerodinamica. Le prestazioni si dimostrarono subito eccezionali e Fangio conquistò pole position e vittoria (la terza consecutiva) davanti al compagno di squadra [[Karl Kling]] che si aggiudicò il giro più veloce della gara.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/|titolo=Reims: 1º Fangio; 2º Kling|pubblicazione=Stampa Sera|autore=m.b.|giorno=5|mese=luglio|anno=1954|pagina=4|accesso=9 marzo 2012}}</ref>
 
Il successivo appuntamento iridato si disputò in [[Gran Bretagna]] sul [[Circuito di Silverstone]]; Fangio conquistò nuovamente la pole position ma il peso aggiuntivo della carrozzeria carenata si dimostrò inadatto ai veloci curvoni del circuito britannico e il pilota argentino dovette accontenarsi della quarta posizione alle spalle delle Ferrari del connazionale Gonzalez e di [[Mike Hawthorn|Hawthorn]] e dell'amico [[Onofre Marimon]]. Quest'ultimo perse la vita in un tragico incidente occorsogli nelle prove per il [[Gran Premio di Germania 1954|Gran Premio di Germania]] sul circuito del [[Nürburgring Nordschleife|Nürburgring]]. Nonostante la profonda amarezza per la scomparsa dell'amico Fangio portò al trionfo la sua Mercedes che per la prima volta si presentò in una versione a ruote scoperte ritenuta più adatta ai tortuosi saliscendi del circuito tedesco. Il successivo [[Gran Premio di Svizzera 1954|Gran Premio di Svizzera]] vide il quinto successo stagionale per Fangio e la matematica certezza del suo secondo titolo mondiale.
[[File:GpItalia1954.jpg|right|thumb|Fangio davanti ad [[Alberto Ascari|Ascari]] alla ''curva di porfido'' a [[Monza]]|200px]]
Il penultimo appuntamento iridato si corse sulla pista di [[Autodromo di Monza|Monza]] e vide per la prima volta in stagione il riproporsi del duello con Ascari, il pilota milanese aveva infatti saltato gran parte della stagione in attesa del debutto della nuova [[Lancia (automobilismo)|Lancia]] da Formula 1 ma aveva ottenuto una speciale deroga per correre con la Ferrari sul circuito di casa. Al comando della corsa si alternarono Fangio e Ascari con l'inaspettata intrusione di [[Stirling Moss]] su Maserati. Dopo il ritiro di Ascari per la rottura del motore il pilota inglese prese decisamente il comando della corsa e sembrava destinato al successo finale prima che anche il suo propulsore cedette di schianto consegnando il sesto successo a Fangio. La corsa di Moss non passò comunque inosservata e l'anno venturo sarebbe andato ad affiancare il pilota argentino alla guida della Mercedes. L'ultimo Gran Premio della stagione si corse in [[Spagna]] sul [[circuito di Pedralbes]], Fangio condusse una corsa tranquilla e conquistò il terzo posto finale.
 
==== Il 1955 ====
===== Il terzo titolo Mondiale =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1955}}
La stagione automobilistica [[1955]] si aprì come di consuetudine in quegli anni con la corsa di casa per Fangio: il [[Gran Premio d'Argentina 1955|Gran Premio d'Argentina]]. La gara, che vide il pilota argentino partire dalla pole position, verrà ricordata per il caldo torrido che costrinse la maggior parte dei piloti a svariate soste ai box per cedere la vettura ai compagni di scuderia e poter così avere una tregua dall'arsura. Fangio incurante delle condizioni proibitive completò la corsa senza bisogno di alcun cambio e si portò quindi subito in testa al mondiale. La seconda prova iridata si disputò sul [[circuito di Montecarlo]], Fangio realizzò ancora una volta il miglior tempo in prova, questa volta a pari merito col milanese Ascari la cui [[Lancia D50]] iniziava a mostrarsi come seria antagonista al dominio Fangio-Mercedes. Il pilota argentino in gara fu costretto al ritiro per delle noie meccaniche mentre Ascari finì la sua corsa nelle acque del porto mentre si trovava al comando. Il rivale di tanti Gran Premi, uscito miracolosamente incolume dal pauroso incidente, sarebbe scomparso a Monza solo quattro giorni più tardi nel testare una vettura Sport, suscitando profonda commozione nell'amico e collega.<ref>{{Cita news|url=http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=10254&p=1#page/2/mode/2up|titolo=Il dolore di Fangio|pubblicazione=Corriere dello Sport|autore=m.c.|giorno=27|mese=maggio|anno=1955|pagina=2|accesso=9 marzo 2012}}</ref>
 
In segno di lutto la [[Lancia (automobilismo)|Scuderia Lancia]] non partecipò ufficialmente al successivo appuntamento in [[Gran Premio del Belgio 1955|Belgio]] ma fornì comunque assistenza a [[Eugenio Castellotti]] che conquistò inaspettatamente la pole position davanti a Fangio. Il pilota argentino in gara prese subito il comando della corsa che si aggiudicò davanti al compagno di squadra [[Stirling Moss]]. Identico risultato si ebbe nel successivo appuntamento iridato sul [[circuito di Zandvoort]], Fangio fu invece battuto dal compagno di squadra nel [[Gran Premio di Gran Bretagna]] sul [[circuito di Aintree]]; quando Moss gli chiese se lo avesse lasciato vincere sul circuito di casa, l'argentino rispose 'no, oggi sei semplicemente stato il migliore'. L'ultima prova iridata a Monza si rivelò la passerella trionfale per Fangio che vinse la corsa davanti al compagno di squadra [[Piero Taruffi]], aggiudicandosi così il sesto successo stagionale e il terzo Titolo Mondiale.
 
===== Le gare sport e la tragedia di Le Mans =====
{{Vedi anche|Disastro di Le Mans del 1955}}
[[File:Le_Mans_Memorial.JPG|left|thumb|La targa in memoria delle vittime di [[Le Mans]]|200px]]
Con la squadra Mercedes prese parte a diverse competizioni riservate alla categoria Sport al volante di una [[Mercedes-Benz 300 SLR]] cogliendo un altro secondo posto alla [[Mille Miglia]] alle spalle del compagno di squadra Moss, una vittoria al Gran Premio dell'Eifel, sul circuito del [[Nürburgring]] e due secondi posti a fine stagione al Tourist Trophy e alla [[Targa Florio]]. L'appuntamento più importante della stagione fu però senz'altro la [[24 Ore di Le Mans]] dove lo squadrone tedesco si presentava da grande favorito. Le Mercedes stavano controllando la gara con Fangio in seconda posizione dietro alla Jaguar di Mike Hawthorn. Poiché le Mercedes 300SLR consumavano meno delle Jaguar, grazie al motore a iniezione diretta, avrebbero certamente acquisito vantaggio nel corso della notte. Tuttavia le Jaguar disponevano di nuovi freni a disco Lockheed, più efficaci dei tamburi di tutte le auto concorrenti.
 
Dopo circa due ore e mezza di corsa, alle 18:25, sul rettilineo principale il pilota inglese [[Mike Hawthorn]] primo con la [[Jaguar]], eseguì una manovra azzardata tagliando la strada in frenata all'appena doppiato [[Lance Macklin]] su Austin-Healey per rientrare ai box. Quest'ultimo per evitare la collisione con la Jaguar scartò improvvisamente a sinistra finendo dritto sulla [[traiettoria]] della Mercedes di Pierre Levegh lanciata a oltre 250&nbsp;km/h. Il pilota francese alzò d'istinto il braccio per segnalare il pericolo e tentò di frenare e scartare a sinistra per evitare l'impatto che fu però ineluttabile. La 300SLR di Levegh fu lanciata in aria contro le barriere di protezione uccidendo il pilota sul colpo, i rottami della vettura scagliati in mezzo alle tribune uccisero più di ottanta spettatori. Fu e rimane fino ai giorni nostri il più grave incidente nella storia dell'automobilismo sportivo, Fangio dichiarerà in seguito che quella segnalazione di Levegh, come un estremo gesto d'addio, salvò la sua vita concedendogli il tempo di manovrare e evitare l'impatto con la Austin-Healey rimasta in pista. La squadra Mercedes ritirò tutte le sue vetture nella notte quando il pilota argentino era saldamente al comando della corsa e si sarebbe ritirata definitivamente dalle competizioni motoristiche a fine stagione.
 
==== Il 1956: L'approdo in Ferrari ====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1956}}
[[File:Ferrari_860_Monza_Spider_Scaglietti_(Sinsheim).JPG|left|thumb|Una [[Ferrari 860 Monza]], con cui vinse la [[12 Ore di Sebring]]|150px]]
Il primo appuntamento col il mondiale si ebbe come sempre in Argentina, Fangio alla guida della [[Lancia D50|Lancia-Ferrari D50]] partì dalla pole position ma un guasto nelle prime fasi di corsa lo costrinse al ritiro; dai box fecero fermare il compagno di squadra Musso e il pilota argentino ritornò in corsa ma dopo solo quattro giri uscì di pista alla curva Ascari, così chiamata in onore dello scomparso bi-campione del mondo, e fu aiutato a ripartire dal pubblico, cosa vietata dal regolamento. Fangio si rese protagonista di una rimonta forsennata e a poche tornate dal termine raggiunse l'ex compagno di squadra Moss che si trovava al comando sulla sua [[Maserati 250F]] e lo superò, nel tentativo di resistere al pilota argentino Moss ruppe il motore e fu costretto al ritiro.
 
La vittoria di Fangio suscitò molte polemiche e il conte [[Nello Ugolini]], direttore del reparto corse della [[Maserati Squadra Corse|Maserati]] sporse un reclamo ufficiale che venne però ignorato dalla Federazione Internazionale. Questi quattro punti conquistati da Fangio si sarebbero poi dimostrati decisivi a fine stagione per l'assegnazione del titolo mondiale. Nella successiva corsa di Monaco partì dalla pole position ma fu autore di una gara stranamente ''fallosa'', un testa coda alla salita di Saint Devote danneggiò il lato destro della vettura e una successiva uscita di pista alla curva del Tabaccaio lo costrinsero al ritiro con una ruota danneggiata; i box fecero fermare il compagno di squadra [[Peter Collins]] e Fangio rimontò fino al secondo posto alle spalle di Moss che vinse il Gran Premio. Si giunse quindi al Gran Premio del Belgio, Fangio fece registrare nettamente il miglior tempo in prova davanti a Moss e in gara si alternò al comando col corridore inglese finché quest'ultimo perse una ruota e fu costretto al ritiro, salito sull'auto del compagno di squadra avrebbe concluso la corsa al terzo posto mentre Fangio, nettamente al comando accusò gravi problemi alla trasmissione della sua Ferrari e dovette abbandonare; la vittoria andò al compagno di squadra Collins, il quale vinse anche il successivo appuntamento iridato sul circuito di [[Reims]] portandosi saldamente al comando della classifica mondiale.
 
Fangio fu nell'occasione solamente quarto a causa di un guasto alla sua Ferrari che lo costrinse a una lunga sosta ai box, nel dopogara l'argentino si lamentò aspramente delle decisioni della Scuderia che, a suo dire, non gli consentiva in maniera adeguata la difesa del titolo conquistato l'anno precedente.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=Anche Fangio protesta per Reims|pubblicazione=Stampa Sera|autore=|giorno=3|mese=7|anno=1956|pagina=5|accesso=29 aprile 2012}}</ref>
Si giunse quindi al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1956|Gran Premio di Silverstone]], Moss partito dalla pole position mantenne il comando della corsa fino al cedimento del propulsore, Fangio prese così la testa e vinse la corsa interrompendo così una serie negative senza successi che durava da sette gran premi; il compagno di squadra Collins fu secondo ma a causa della divisione del punteggio con lo spagnolo [[Alfonso de Portago]] con cui aveva condiviso la vettura, conquistò soli tre punti portando così Fangio a una sola lunghezza di distacco in classifica. Il successivo appuntamento al Nürburgring vide una netta affermazione del pilota argentino che si ritrovò alla vigilia dell'ultima corsa iridata sul [[circuito di Monza]] con un netto vantaggio sul compagno di squadra Collins.
 
Appiedato in gara dalla sua D50 per la rottura dello sterzo la scuderia chiese a [[Luigi Musso]] di fermarsi ma il pilota italiano che si trovava in seconda posizione sul circuito di casa ignorò l'ordine e continuò la sua corsa. Con Moss al comando e Collins in terza posizione ecco avvenire uno degli episodi considerato di maggiore sportività nel mondo delle corse automobilistiche. Collins, con la possibilità concreta di diventare campione del mondo in caso di guasti ai piloti che lo precedono, alla sosta ai box per il cambio degli pneumatici lasciò la sua vettura a Fangio pronunciando queste parole "Maestro, sono ancora giovane e avrò tempo per vincere un titolo, lei forse no, prenda la mia auto e vinca". Fangio rimontò fino al secondo posto a pochi secondi da Moss, anche grazie al ritiro di Musso che subì a sua volta la rottura dello sterzo sulla sua Ferrari, e vinse così il suo quarto titolo mondiale. Sebbene in un primo momento sembrò sicura la riconferma dell'argentino con [[Enzo Ferrari|Ferrari]] sopraggiunsero in seguito divergenze di carattere economico<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it//|titolo=Curiosa alleanza di rivali|pubblicazione=Stampa Sera|autore=b.e.|giorno=12|mese=12|anno=1956|pagina=5|accesso=30 aprile 2012}}</ref> e, visto l'accasarsi dell'inglese Moss alla nuovissima [[Vanwall]], Fangio decise di correre la stagione 1957 al volante della rinnovata [[Maserati 250F]].
 
==== Il 1957: Il ritorno alla Maserati ====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1957}}
[[File:Juan Manuel Fangio Nurburgring 1957.jpg|right|thumb|Fangio portato in trionfo dopo il [[Gran Premio di Germania 1957|successo al Nürburgring]]]]
Il campionato del mondo incominciò subito con un successo sul circuito di casa a [[Buenos Aires]], si ripeté poi a [[Gran Premio di Monaco 1957|Monaco]] e a [[Rouen]] mentre fu costretto al ritiro per un cedimento del propulsore al Gran Premio di Gran Bretagna disputato sul [[Circuito di Aintree]]. Fangio tornò al successo al Nürburgring dove colse quella che sarà da molti considerata una delle più belle vittorie nella storia della Formula 1. Concluderà la stagione iridata con due secondi posti a Pescara e a Monza aggiudicandosi così il suo quinto e ultimo titolo mondiale.
 
==== Il 1958: L'addio alle corse ====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1958}}
Dopo aver conseguito il 5° titolo iridato, nel 1958 Fangio prese parte saltuariamente alla [[Campionato mondiale di Formula 1 1958|stagione motoristica]] senza concluderla, partecipando a poche gare. Terminò così la sua carriera sportiva, ritirandosi dalle competizioni per dedicarsi alle attività imprenditoriali avviate in precedenza, come la gestione dei numerosi ''garage'' di sua proprietà e, soprattutto, l'[[importazione]] e [[Distribuzione commerciale|distribuzione]] in Argentina dei prodotti [[Piaggio]], dei quali aveva ottenuta l'esclusiva.
 
Nonostante la sua ridotta presenza alle gare, occorse a Fangio un episodio assai particolare; probabilmente il più singolare della sua carriera sportiva. Il 23 febbraio alloggiava nell'Hotel Lincoln dell'[[L'Avana|Avana]] per partecipare al [[Gran Premio di Cuba]] e, poco prima della gara, venne sequestrato dai ''[[barbudos]]'' di [[Fidel Castro]], nel riuscito intento di attuare un'azione dimostrativa di risonanza mondiale. Il sequestro durò poche ore e Fangio venne liberato al termine del GP, con le scuse dei [[guerriglieri]] cubani che gli chiesero anche l'autografo. Dal canto suo, Fangio ringraziò i ''barbudos'' per avergli impedito la partecipazione ad un pericoloso GP che, nel frattempo, era stato sospeso a causa di un gravissimo incidente che aveva coinvolto cinque [[monoposto]] e causato 6 morti e 26 feriti. Per la cronaca, il commando era formato da [[Arnol Rodríguez]] e [[Faustino Pérez]], poi divenuti ministri nel [[Rivoluzione cubana|governo rivoluzionario castrista]].
 
=== Tabelle riepilogative Formula 1 ===
==== Risultati completi nel Campionato mondiale ====
{{RisF1|Ritiro=1958|Anno=1950 |Scuderia=[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] |Vettura=[[Alfa Romeo 158]] |Motore=[[Alfa Romeo]] [[Motore in linea|L8]][[Compressore volumetrico|C]] |1R=Rit |2R='''''1''''' |3R= |4R='''Rit''' |5R=1 |6R='''''1''''' |7R='''''Rit''''' |Punti=27<ref>Nel [[Gran Premio d'Italia 1950]] auto condivisa con [[Piero Taruffi]].</ref> |Pos=2 }}
{{RisF1|Ritiro=1958|Anno=1951 |Scuderia=[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] |Vettura=[[Alfa Romeo 159 (F1)|Alfa Romeo 159]] |Motore=[[Alfa Romeo]] [[Motore in linea|L8]][[Compressore volumetrico|C]] |1R='''''1''''' |2R= |3R='''''9''''' |4R='''''1''''' |5R=2 |6R=''2'' |7R='''Rit''' |8R=''1'' |Punti=31(37)<ref>Nel [[Gran Premio di Francia 1951]] auto condivisa con [[Luigi Fagioli]].</ref> |Pos=1 }}
{{RisF1|Ritiro=1958|Anno=1953 |Scuderia=[[Maserati Squadra Corse|Officine Alfieri Maserati]] |Vettura=[[Maserati A6GCM]] |Motore=[[Maserati]] [[Motore in linea|L6]] |1R=Rit |2R= |3R=Rit |4R='''Rit''' |5R=''2'' |6R=2 |7R=2 |8R='''4''' |9R=1 |Punti=28(29,5)<ref>Nel [[Gran Premio di Svizzera 1953]] auto condivisa con [[Felice Bonetto]].</ref>|Pos=2}}
{{RisF1|Ritiro=1958|Anno=1954 |Scuderia=[[Mercedes AMG F1|Daimler Benz AG]]<ref>Ad eccezione dei Gran Premi di [[Gran Premio d'Argentina 1954|Argentina]] e [[Gran Premio del Belgio 1954|Belgio]] in cui corse per le [[Maserati Squadra Corse|Officine Alfieri Maserati]] su [[Maserati 250F]].</ref> |Vettura=[[Mercedes W196]] |Motore=[[Mercedes-Benz]] [[Motore in linea|L8]] |1R=1 |2R= |3R='''''1''''' |4R='''1''' |5R='''''4''''' |6R='''1''' |7R=''1'' |8R='''1''' |9R=3 |Punti=42(57,14) |Pos=1}}
{{RisF1|Ritiro=1958|Anno=1955 |Scuderia=[[Mercedes AMG F1|Daimler Benz AG]] |Vettura=[[Mercedes W196]] |Motore=[[Mercedes-Benz]] [[Motore in linea|L8]] |1R=''1'' |2R='''Rit''' |3R= |4R=''1'' |5R='''1''' |6R=''2'' |7R='''1''' |Punti=40(41) |Pos=1}}
{{RisF1|Ritiro=1958|Anno=1956 |Scuderia= [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] |Vettura=[[Ferrari D50]] |Motore=[[Ferrari]] [[V8]] |1R='''''1''''' |2R='''''2''''' |3R= |4R='''Rit''' |5R='''''4''''' |6R=1 |7R='''''1''''' |8R='''2''' |Punti=30(33)<ref>Nel [[Gran Premio d'Argentina 1956]] auto condivisa con [[Luigi Musso]]. In quello di [[Gran Premio di Monaco 1956|Monaco]] e d'[[Gran Premio d'Italia 1956|Italia]] con [[Peter Collins]].</ref> |Pos=1}}
{{RisF1|Ritiro=1958|Anno=1957 |Scuderia=[[Maserati Squadra Corse|Officine Alfieri Maserati]] |Vettura=[[Maserati 250F]] |Motore=[[Maserati]] [[Motore in linea|L6]] |1R=1 |2R='''''1''''' |3R= |4R='''1''' |5R=Rit |6R='''''1''''' |7R='''2''' |8R=2 |Punti=40(46) |Pos=1 }}
{{RisF1|Ritiro=1958|Anno=1958 |Scuderia=Vettura Privata |Vettura=[[Maserati 250F]]<ref>Ad eccezione della [[500 Miglia di Indianapolis 1958]] in cui gareggiò su [[Kurtis Kraft]] KK500F.</ref> |Motore=[[Maserati]] [[Motore in linea|L6]] |1R='''''4''''' |2R= |3R= |4R=NQ |5R= |6R=4 |7R= |8R= |9R= |10R= |11R= |Punti=7 |Pos=14 |LEG=1}}
 
==== Risultati in gare di Formula 1 extra-Campionato ====
(Le gare in '''grassetto''' indicano la pole position)
(Le gare in ''corsivo'' indicano il giro più veloce in gara)
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:90%"
! Anno
! 1
! 2
! 3
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! 6
! 7
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! 9
! 10
! 11
! 12
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! 14
! 15
! 16
|-
| rowspan="1" | 1950
|bgcolor="#FFFFBF"|{{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Pau 1950|PAU]]<br /><small>'''''1'''''</small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Richmond Trophy 1950|RIC]]<br /><small></small>
|bgcolor="#FFFFBF"| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di San Remo 1950|SAN]]<br /><small>1</small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Parigi 1950|PAR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[British Empire Trophy 1950|BET]]<br /><small></small>
|bgcolor="#DFDFDF"| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Bari 1950|BAR]]<br /><small>''2''</small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Jersey Road Race 1950|JRR]]<br /><small></small>
|bgcolor="#EFCFFF"| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Albi 1950|ALB]]<br /><small>'''''Rit'''''</small>
|bgcolor="#EFCFFF"| {{Bandiera|NLD}}<br />[[Gran Premio d'Olanda 1950|ZAN]]<br /><small>Rit</small>
|bgcolor="#FFFFBF"| {{Bandiera|Svizzera}}<br />[[Gran Premio delle Nazioni 1950|GIN]]<br /><small>'''1'''</small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Nottingham Trophy 1950|NOT]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Irlanda del Nord}}<br />[[Ulster Trophy 1950|DUN]]<br /><small></small>
|bgcolor="#FFFFBF"| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Coppa Acerbo 1950|PES]]<br /><small>'''''1'''''</small>
|bgcolor="#DFDFDF"| {{Bandiera|UK}}<br />[[BRDC International Trophy 1950|INT]]<br /><small>'''''2'''''</small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Goodwood Trophy 1950|GOO]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Spagna}}<br />[[Gran Premio di Penya Rhin 1950|PEN]]<br /><small></small>
|-
| 1951
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Siracusa|SIR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Pau|PAU]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Richmond Trophy|RIC]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di San Remo|SAN]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Bordeaux|BOR]]<br /><small></small>
|bgcolor="#DFFFDF"| {{Bandiera|UK}}<br />[[BRDC International Trophy|INT]]<br /><small>4</small>
|bgcolor="#EFCFFF"| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Parigi|PAR]]<br /><small>''Rit''</small>
| {{Bandiera|Irlanda del Nord}}<br />[[Ulster Trophy|DUN]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Scozia}}<br />[[Gran Premio di Scozia|SCO]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|NLD}}<br />[[Gran Premio d'Olanda|ZAN]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Prix de l'Albigeois|ALB]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Circuito di Pescara|PES]]<br /><small></small>
|bgcolor="#FFFFBF"| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Bari|BAR]]<br /><small>'''''1'''''</small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Circuito di Goodwood|GOO]]<br /><small></small>
|
|
|-
| 1952
|bgcolor="#EFCFFF"| {{Bandiera|Brasile}}<br />[[Gran Premio di Rio de Janeiro|RIO]]<br /><small>'''Rit'''</small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio del Valentino|VAL]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Richmond Trophy|RIC]]<br /><small></small>
|bgcolor="#EFCFFF"| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio dell'Albigeois|ALB]]<br /><small>'''Rit'''</small>
|bgcolor="#EFCFFF"| {{Bandiera|Irlanda del Nord}}<br />[[Ulster Trophy|DUN]]<br /><small>Rit</small>
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|-
| 1953
|bgcolor="#FFFFBF"| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Prix de l'Albigeois|ALB]]<br /><small>'''''1'''''</small>
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|-
| 1954
| {{Bandiera|Brasile}}<br />[[Gran Premio di Rio de Janeiro|RIO]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Siracusa|SIR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Pau|PAU]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Lavant Cup|LAV]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Bordeaux|BOR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[BRDC International Trophy|INT]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Bari|BAR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Curtis Trophy|CUR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Roma|ROM]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Belgio}}<br />[[Gran Premio des Frontieres|FRO]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[BARC Formula 1 Race|BRC]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Cornwall MRC|COR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Germania}}<br />[[Dresden-Rennen|DRE]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Crystal Palace Trophy|CPT]]<br /><small></small>
|
|
|-
| 1955
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio del Valentino|TOR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Pau|PAU]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Glover Trophy|GLO]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Bordeaux|BOR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[BRDC International Trophy|INT]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Napoli|NAP]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Albi|ALB]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Curtis Trophy|CUR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Cornwall MRC|COR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[London Trophy|LON]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Scozia}}<br />[[Daily Record Trophy|DRT]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[RedeX Trophy|RXT]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Daily Telegraph Trophy|DTT]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[International Gold Cup|IGCR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Avon Trophy|AVO]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Siracusa|SIR]]<br /><small></small>
|-
| 1956
|bgcolor="#FFFFBF"| {{Bandiera|Argentina}}<br />[[Gran Premio di Buenos Aires|BUE]]<br /><small>'''''1'''''</small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Glover Trophy|GLO]]<br /><small></small>
|bgcolor="#FFFFBF"| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Siracusa|SIR]]<br /><small>'''''1'''''</small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[BARC 200|B20]]<br /><small></small>
|bgcolor="#EFCFFF"| {{Bandiera|UK}}<br />[[BRDC International Trophy|INT]]<br /><small>Rit</small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Napoli|NAP]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Aintree 100|AIN]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Vanwall Trophy|VAN]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Caen|CAE]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[BRSCC Formula 1 Race|BRS]]<br /><small></small>
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|-
| 1957
|bgcolor="#FFFFBF"| {{Bandiera|Argentina}}<br />[[Gran Premio di Buenos Aires|BUE]]<br /><small>'''''1'''''</small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Siracusa|SIR]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Pau|PAU]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[Glover Trophy|GLO]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Gran Premio di Napoli|NAP]]<br /><small></small>
|bgcolor="#CFCFFF"| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Reims|REI]]<br /><small>'''8'''</small>
| {{Bandiera|Francia}}<br />[[Gran Premio di Caen|CAE]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|UK}}<br />[[BRDC International Trophy|INT]]<br /><small></small>
| {{Bandiera|Italia}}<br />[[Circuito di Modena|MOD]]<br /><small></small>
|bgcolor="#DFFFDF"| {{Bandiera|Marocco}}<br />[[Gran Premio del Marocco|MRC]]<br /><small>''4''</small>
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|-
|}
=== Risultati in Formula 2 ===
{{...||biografie}}
 
== Il dopo-carriera ==
{{...||biografie}}
Nel [[1994]] fu protagonista di un episodio singolare: il comune di [[Favara]] ([[provincia di Agrigento|AG]]) gli dedicò una via mentre era ancora vivo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/maggio/23/Una_via_per_Carlo_lui_co_0_9905234054.shtml ''Una via per Carlo Bo E lui: "Troppo onore Ma non sono morto"''], ''[[Corriere della Sera]]'', 23 maggio 1999.</ref>.
 
Morì il 17 luglio del [[1995]] all'età di ottantaquattro anni, lasciando un indelebile ricordo in tutti gli appassionati di [[automobilismo]]; venne sepolto nel mausoleo di famiglia nel cimitero di [[Balcarce]].
 
== Vita privata ==
Figlio di emigranti italiani in [[Argentina]], il padre Loreto era nato a [[Castiglione Messer Marino]] in [[Provincia di Chieti]] e la madre Erminia Dérano di [[Tornareccio]], sempre della medesima provincia.
 
== Riconoscimenti ==
<gallery widths={200}px>
File:Fangio-MB-W196-3lMotor-1986.jpg|Fangio al Nürburgring nel 1986
</gallery>
 
== Note ==
{{references}}
 
== Collegamenti esterni modificati ==
== Voci correlate ==
* [[Maserati Squadra Corse]]
* [[Alfa Romeo (Formula 1)]]
* [[Mercedes-Benz (automobilismo)]]
* [[Scuderia Ferrari]]
* [[Stirling Moss]]
* [[Alberto Ascari]]
* [[Nino Farina]]
 
Gentili utenti,
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
ho appena modificato 2 {{plural:2|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Venalità delle cariche. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=104530790 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
== Collegamenti esterni ==
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20060603054616/http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/u/u001.htm per http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/u/u001.htm
* {{cita web|http://www.motori24.ilsole24ore.com/D-epoca/2011/04/juan-manuel-fangio.php|Articolo su ''il Sole24Ore'' motori per il centenario della nascita}}
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20060603054616/http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/u/u001.htm per http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/u/u001.htm
* {{cita web|http://www.formula1.com/teams_and_drivers/hall_of_fame/268/|Pagina dedicata su Formula1.com|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.jmfangio.org/|Sito tributo a J.M. Fangio|lingua=es}}
* {{cita web|http://www.elgrafico.com.ar/coberturas-historicas/1951-fangio-gana-su-primer-titulo-en-barcelona.php|2-11-1951, articolo El Gráfico, primo titolo mondiale|lingua=es}}
* {{cita web|http://www.elgrafico.com.ar/coberturas-historicas/1957-fangio-gana-su-quinto-titulo-en-nurburgring.php|9-8-1957, articolo El Gráfico, quinto titolo mondiale|lingua=es}}
* {{Collegamenti cinema}}
* {{Britannica}}
 
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
{{Mercedes F1}}
{{Scuderia Ferrari}}
{{Piloti campioni del mondo di F1}}
{{Controllo di autorità}}
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Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 06:52, 2 mag 2019 (CEST)
[[Categoria:Piloti di Formula 1 argentini]]
[[Categoria:Piloti della Mille Miglia]]
[[Categoria:Sportivi italo-argentini]]