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{{Divisione amministrativa
| Nome = Emilia-Romagna
| Nome ufficiale = {{it}} Regione Emilia-Romagna
| Panorama = Sede regione Emilia-Romagna.jpg
| Didascalia = Sede della Regione a [[Bologna]]
| Bandiera = Flag of Emilia-Romagna.svg
| Voce bandiera = Bandiera dell'Emilia-Romagna
| Stemma = Regione-Emilia-Romagna-Stemma.svg
| Voce stemma = Stemma dell'Emilia-Romagna
| Stato = ITA
| Grado amministrativo = 1
| Capoluogo = [[File:Bologna-Stemma.png|20px]] [[Bologna]]<ref name="statuto">Art. 1, comma 3, dello [http://www.parlamentiregionali.it/dbdata/documenti/%5B4721ce9276e33%5Dstatutoer.pdf Statuto della Regione Emilia-Romagna].</ref>
| Amministratore locale = [[Stefano Bonaccini]]
| Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
| Data elezione = 22-12-2014
| Data istituzione = 1948<ref>Operativa dal [[1970]].</ref>
| Latitudine gradi = 44
| Latitudine minuti = 30
| Latitudine secondi = 38
| Latitudine NS = N
| Longitudine gradi = 10
| Longitudine minuti = 57
| Longitudine secondi = 25
| Longitudine EW = E
| Altitudine = 211<ref>[http://it.db-city.com/Italia/Emilia-Romagna Altitudine media su db-city.com]</ref>
| Superficie = 22452.78
| Abitanti = 4460580
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2018.
|Aggiornamento abitanti=30-11-2018
| Sottodivisioni = [[Emilia-Romagna#Suddivisione amministrativa|8 + 1 città metropolitana]]
| Sottosottodivisioni = [[:categoria:comuni dell'Emilia-Romagna|340]]
| Divisioni confinanti = [[Liguria]], [[Lombardia]], [[Marche]], [[Piemonte]], [[Toscana]], [[Veneto]]
| Lingue ufficiali = [[Lingua italiana|italiano]]
| Codice ISO = [[ISO 3166-2:IT|IT-45]]
| Nome abitanti = emiliani, romagnoli
| Patrono = Sant'[[Apollinare di Ravenna]]
| Festivo = 23 luglio
| PIL = 149.525.000
| PIL PPA = 153.490<ref name="Pil">{{Cita web |url=http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_PILT&Lang= |titolo=Dati economici Istat |accesso=2 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180324105634/http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_PILT&Lang= |dataarchivio=24 marzo 2018 |urlmorto=sì }}</ref> [[Milione|mln]] [[Euro|€]]
| PIL procapite = 33.200<ref>{{cita web|url=https://www.mbnews.it/2010/03/la-lombardia-e-la-regione-deuropa-con-il-pil-piu-grande-ma-nessuna-regione-italiana-e-tra-le-prime-venti-per-media-pro-capite/ |titolo=Pil procapite della regione}}</ref>
| PIL procapite PPA = 32.531<ref name="Pil"/> [[Euro|€]]
| Parlamentari = 45 [[Camera dei deputati|deputati]]<br />22 [[Senato della Repubblica|senatori]]
| Immagine localizzazione = Emilia-Romagna in Italy.svg
| Mappa = Map_of_Emilia_Romagna_region_with_administrative_provinces.jpg
| Didascalia mappa = Mappa della regione con le sue province
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Emilia-Romagna''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/eˈmilja-roˈmaɲɲa/}}<ref>{{Dipi|Emilia}}{{Dipi|Romagna}}</ref>; ''Emîlia'' in [[lingua emiliana|emiliano]] e ''Rumâgna'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]) è una [[Regioni d'Italia|regione italiana a statuto ordinario]] dell'[[Italia nord-orientale]] con {{formatnum:4460580}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>. Prefigurata nel [[1948]], venne istituita ufficialmente il 7 giugno [[1970]]<ref>[http://lanostrastoria.regione.emilia-romagna.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/100 la Regione e la sua storia - Home<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100807020053/http://lanostrastoria.regione.emilia-romagna.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/100 |data=7 agosto 2010 }}</ref> e ha come [[capoluogo]] la [[Bologna|città metropolitana di Bologna]]<ref name="statuto"/>.
Confina a nord con [[Lombardia]] e [[Veneto]], a ovest ancora con la [[Lombardia]] e con il [[Piemonte]], a sud con [[Liguria]], [[Toscana]], [[Marche]] e la [[San Marino|Repubblica di San Marino]]. A est è bagnata dal [[Mar Adriatico|Mare Adriatico]].
L'Emilia-Romagna è composta dall'unione di due [[Regione storica|regioni storiche]] e geografiche:
* l'[[Emilia]], che comprende le [[province d'Italia|province]] di [[Provincia di Piacenza|Piacenza]], [[Provincia di Parma|Parma]], [[Provincia di Reggio nell'Emilia|Reggio Emilia]], [[Provincia di Modena|Modena]], [[Provincia di Ferrara|Ferrara]] e la maggior parte della [[Città metropolitana di Bologna]];
* la [[Romagna]], che comprende le province di [[Provincia di Ravenna|Ravenna]], [[Provincia di Forlì-Cesena|Forlì-Cesena]], [[Provincia di Rimini|Rimini]] e i comuni della [[Città metropolitana di Bologna]] situati a est del torrente [[Sillaro]] ([[Dozza]], [[Imola]], [[Mordano]], [[Casalfiumanese]], [[Borgo Tossignano]], [[Fontanelice]], [[Castel del Rio]]).
== Geografia fisica ==
{{vedi anche|Zone altimetriche d'Italia|Geografia dell'Emilia-Romagna}}
[[File:Altimetria Emilia-Romagna.svg|left|thumb|Superficie dell'Emilia-Romagna per zone altimetriche]]
La [[Via Emilia]], fatta costruire dal [[Console (storia romana)|console romano]] [[Marco Emilio Lepido (console 187 a.C.)|Marco Emilio Lepido]], con il suo percorso che segue approssimativamente la linea pedecollinare in direzione nord-ovest/sud-est (da [[Rimini]] a [[Piacenza]]) divide il territorio della regione in due parti (aree) aventi estensioni pressoché equivalenti: quella settentrionale-orientale (47,8% della superficie complessiva, tutta [[Pianura|pianeggiante]]) e quella meridionale-occidentale ([[colline|collinare]] per il 27,1% del territorio e [[Montagna|montana]] per il 25,1%).
=== Orografia ===
{{vedi anche|Bassa padana|Appennino settentrionale}}
L'Emilia-Romagna è ripartita orograficamente in maniera quasi simmetrica tra [[Pianura Padana]] e rilievi, con la porzione orientale dell'[[Appennino settentrionale]] ([[Appennino tosco-emiliano|tosco-emiliano]] e [[Appennino tosco-romagnolo|tosco-romagnolo]]) che costituisce l'entroterra di ogni provincia eccetto [[Ferrara]]. La parte pianeggiante della regione (zona centro-meridionale della [[Pianura Padana]]), compresa tra la linea pedemontana e il [[Po]], si allarga progressivamente da ovest verso est, mentre la zona montuosa-collinare conserva per tutto il suo sviluppo una larghezza quasi costante. La proiezione della [[Via Emilia]] sul territorio coincide quasi perfettamente con la linea esatta di transizione tra la piana e le prime colline adiacenti.
[[File:MonteCimone1.jpg|thumb|Il [[Monte Cimone (Appennino)|Monte Cimone]]]]
Le maggiori altitudini si trovano nel settore appenninico centrale: il [[Monte Cimone (Appennino)|Monte Cimone]] (2165 m) è la vetta più alta dell'Emilia-Romagna e dell'[[Appennino settentrionale]], ricadente per intero entro i confini amministrativi regionali ([[Provincia di Modena]]). La [[pianura]] è il risultato dei depositi alluvionali portati dal [[Po]] e dagli altri fiumi nel corso di migliaia di anni: nell'alta padana emiliano-romagnola si sono depositati i materiali più grossolani come ghiaia, sabbia e piccole rocce, pertanto il suolo risulta molto permeabile e privo di ristagni idrici; nella bassa pianura i depositi sono invece più minuti ([[limo]] e [[argilla]]) e perciò meno permeabili. Tra le due zone si trova la fascia delle risorgive. Nella parte orientale della regione, rivolta all'[[Mare Adriatico|Adriatico]], si passa da un settore interno di terre già da tempo rassodate e messe a coltura alle vaste aree di recente bonifica idraulica, come i lidi e le valli [[Provincia di Ferrara|ferraresi]] e [[Provincia di Ravenna|ravennati]].
La [[Pianura Padana]] si affaccia sul mare con una costa bassa e sabbiosa assai uniforme; gli ampi arenili e il mare poco profondo si prestano assai bene all'attività turistica balneare.
=== Idrografia ===
Il reticolo idrografico è esteso e sviluppato ed è costituito, nella metà occidentale della regione, da una serie di corsi d'acqua ad andamento più o meno parallelo che percorrono le valli e poi divagano nella pianura fino a sfociare nel fiume [[Po]] o nei principali corpi idrici. Nella parte orientale, a cominciare dal [[Reno (Italia)|Reno]], i fiumi si gettano invece direttamente nell'[[Mare Adriatico|Adriatico]] in estuari poco o nulla rilevati sul profilo costiero. A parte il [[Po]], tutti i corsi d'acqua della regione hanno portate irregolari con andamento torrentizio. Notevole è anche la rete di canali artificiali di derivazione che prelevano acqua per usi civili, industriali e per l'irrigazione di vaste aree della [[Pianura Padana]], primo fra tutti il [[Canale Emiliano Romagnolo|Canale Emiliano-Romagnolo]] (una delle più importanti opere idrauliche agrarie della regione e d'[[Italia]]) e l'[[Acquedotto della Romagna]] (la più costosa opera pubblica realizzata in [[Romagna]] nel XX secolo). Si ha così, grazie soprattutto al [[Canale Emiliano Romagnolo|CER]], una “[[bassa padana|bassa piana]]” irrigua dedicata all'allevamento per la produzione di [[latte]] e [[formaggio]] ([[Parmigiano Reggiano]] e [[Grana Padano]]), poi le "valli" bonificate (in buona parte investite a cereali), quindi la pianura non irrigata coltivata a frutticoltura specializzata ([[Provincia di Forlì-Cesena|Cesenate]]<ref>{{cita web |url=http://www.efreshvideo.com/index.php?page=watch&f_videoid=617 |titolo=Copia archiviata |accesso=3 giugno 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080112170345/http://www.efreshvideo.com/index.php?page=watch&f_videoid=617 |dataarchivio=12 gennaio 2008 }}</ref>) e infine le colline adibite a [[vigneto]] o a coltura promiscua. Oltre queste (salendo di quota verso l'interno della regione) abbiamo i prati, i pascoli e i boschi dell'alta collina e degli Appennini, che si sviluppano sulle testate del reticolo idrigrafico.
[[File:Po River Destra Po 3.jpg|thumb|Il Po in [[Provincia di Ferrara]]]]
I fiumi presenti nel territorio sono classificabili in quattro ordini:
* Ordine principale: [[Po]] (il più importante della regione. Il suo corso segna anche parte del confine amministrativo regionale settentrionale).
* Second'ordine: [[Enza]], [[Panaro]], [[Parma (torrente)|Parma]], [[Reno (Italia)|Reno]], [[Secchia]], [[Taro (fiume) |Taro]], [[Trebbia]].
* Terz'ordine: [[Arda (fiume italiano)|Arda]], Baganza, [[Bidente]], [[Ceno]], Conca, [[Crostolo (torrente)|Crostolo]], Diversivo del Volano, Fiorillo, Fiumi Uniti, [[Idice]], [[Lamone (fiume)|Lamone]], [[Marecchia]], [[Montone (fiume)|Montone]], Nocerino, [[Nure]], [[Po di Goro]], [[Po di Volano]], [[Rabbi (fiume)|Rabbi]], [[Ronco (fiume)|Ronco]], [[Samoggia]], [[Santerno]], [[Savio (fiume)|Savio]], [[Senio]], [[Setta (fiume)|Setta]], [[Sillaro]], [[Tidone]].
* Quart'ordine: Acerreta, Ausa, Aveto, Bevano, Bidente di Corniolo, Bidente di Pietrapazza, Bidente di Ridràcoli, Borello, Brasimone, Canale Bianco (nord di [[Ferrara]]), Canale bonifica destra del Reno, Canale della Botte, Canale derivatore, Canale di Burana, Canale diversivo, [[Canale Emiliano Romagnolo|Canale Emiliano-Romagnolo]], Canale Morozzo, Canale Naviglio, Canale Navile, Canale Poatello, Cavo Fiuma, Cavo Lama, Cedra, Chero, Chiavenna, Collettore acqua basse modenesi, Collettore acque basse reggiane, Dolo, Dragone, Fossa di Spezzano, Fossa Zena, Gaiana, Ghiaia di Serravalle, Guerro, Lavino, Leo, Limentra di Treppio, Luretta, Marano, Marzeno, Ongina, Para, Parola, Pisciatello, Po morto di Primaro, Quaderna, Recchio, Riglio, Rigossa, Rossenna, Rovacchia, Rubicone, Samoggia, Sàvena, Scoltenna, Secchiello, Sellustra, Silla, Sintria, Stirone, Tassobbio, Tavollo, Termina, Tièpido, Tramazzo, Tresinaro, Uso, Ventena (di [[Cattolica]]), Voltre, Zena. Sfociano quasi tutti nell'Adriatico o sono affluenti del [[Po]].
=== Clima ===
Il [[clima]] prevalente dell'Emilia-Romagna è di tipo [[Clima Temperato|temperato subcontinentale]], con estati calde e umide seguite da inverni freddi e rigidi. Questo assume caratteri marcatamente [[Clima oceanico|oceanici]] in [[Appennino tosco-emiliano|Appennino]], mentre tende al [[Clima Temperato|temperato sublitoraneo]] (non un vero e proprio [[clima mediterraneo]] come si riscontra a partire dal [[Monte Conero]] verso sud) solo lungo la fascia costiera. L'[[Adriatico]] infatti è un mare troppo ristretto per influire significativamente sulle condizioni termiche della regione. Caratteristiche di base di questo clima sono il forte divario di temperatura fra l'[[estate]] e l'[[inverno]], con estati molto calde e afose e inverni freddi e prolungati. L'[[autunno]] è umido, nebbioso e fresco fino alla metà di novembre. Con il procedere della stagione le temperature scendono fino a poter rasentare, e spesso oltrepassare negativamente, lo zero termico durante dicembre e i mesi invernali. La [[primavera]] rappresenta la stagione di transizione per eccellenza, e nel complesso risulta mite e piovosa.
[[File:Lago della Ninfa -2 (2975441970).jpg|thumb|left|Il [[Lago della Ninfa]] a [[Sestola]] ([[Provincia di Modena|MO]]), formatosi grazie all'accumulo delle abbondanti precipitazioni appenniniche]]
Le [[precipitazioni]] nella pianura vanno in genere dai 650 agli 800 mm medi per anno<ref name=Guidarossa>{{cita libro|titolo=Guida d'Italia - Emilia-Romagna|editore=[[Touring Club Italiano]]|ed=6|anno=1991|p=26|isbn=88-365-0010-2}}</ref>. Via via che si passa alla fascia collinare e a quella montana, esse aumentano rapidamente e si fanno decisamente più copiose: si superano infatti i 1500 mm in quasi tutti i rilievi interni ed anche i 2000 mm nelle zone prossime al crinale dell'Appennino Emiliano centro-occidentale<ref name=Guidarossa/>. Qui è abbondante la [[neve]], che cade soprattutto nei mesi fra [[novembre]] e [[marzo]], per quanto nevicate di minore entità si verifichino spesso anche in aprile. Anche la pianura è visitata non di rado (durante l'inverno) dalla neve, in quantità che aumenta generalmente spostandosi verso le zone pedecollinari e procedendo da oriente verso occidente. Il regime generale delle precipitazioni è caratterizzato da due massimi, uno primaverile e uno autunnale, che non divergono molto fra loro per millimetri caduti, ma segnano quasi ovunque la prevalenza del secondo. La stagione più asciutta è l'estate e in conseguenza di questo andamento pluviale il regime dei corsi d'acqua è spiccatamente torrentizio, con forti piene improvvise alternate a periodi di grandi magre.
L'Emilia-Romagna presenta quindi fondamentalmente tre climi, che possono essere sommariamente divisi nel ''padano'' ([[Clima Temperato|temperato semi-continentale]]), nel ''montano appenninico'' ([[Clima oceanico|oceanico]]) e nel ''marittimo temperato sublitoraneo''.
Dall'inizio degli anni novanta la regione, come tutta l'[[Italia]] e l'[[Europa]], ha subito un mutamento piuttosto drastico del proprio clima, con aumenti significativi delle temperature medie (+1,1 °C) ed estreme (in particolare durante la stagione estiva, + 2 °C) uniti a cambiamenti nei regimi stagionali e di intensità delle precipitazioni<ref>[http://www.arpa.emr.it/clima Clima regionale su Arpae]</ref>, vedendo una rapida diminuzione delle stesse soprattutto in [[Appennini|Appennino]].
Il [[Servizio Idrometeorologico dell'ARPA Emilia-Romagna]] è l'ente regionale preposto a svolgere le attività operative relative all'idrologia, alla meteorologia e alla climatologia.
== Ambiente ==
In Emilia-Romagna ricadono due [[parchi nazionali]], entrambi in comune con la [[Toscana]]: il [[Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna]] e il [[Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano]]. Nel territorio della regione sono compresi anche 14 [[Elenco dei parchi regionali italiani|parchi regionali]] nonché numerose altre [[aree naturali protette]]. I principali problemi ambientali riscontrati sia in [[Emilia]] che (in minor misura) in [[Romagna]] risiedono nella libertà lasciata ai comuni nel campo dell'[[urbanizzazione]], che è vista come causa preminente del consumo di suolo<ref>{{cita libro|titolo=La fame del Pianeta - Crescita della popolazione e risorse alimentari|editore=Nuova terra antica|anno=2010|isbn=978-88-96459-02-7|autore=Antonio Saltini|capitolo=Cap. 6}}</ref>, e nell'inquinamento dell'aria dei grandi centri urbani dovuto ai veicoli e alle attività industriali.
[[File:Fasce_fitoclimatiche_dell'Emilia_Romagna.png|miniatura|Fasce fitoctiche]]
=== Flora e fauna ===
La vegetazione spontanea è stata ridotta nel corso del tempo dall'intervento umano, particolarmente in pianura. Sopravvivono qui alcune aree boscate rilevanti come il [[Riserva naturale Bosco della Mesola|Bosco della Mesola]], divenuta riserva naturale, e la [[pineta di Ravenna]] (seppur di origine artificiale). Ben diverso è l'[[Appennini|Appennino]], dove i boschi sono assai più diffusi e ricchi di specie.
[[File:La Vena del Gesso Romagnola.jpg|thumb|left|[[Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola]]]]
Anche la fauna è stata molto impoverita dalle modificazioni dell'ambiente operate dall'uomo: nei campi sono presenti [[Lepus europaeus|lepri]], [[Erinaceus europaeus|ricci]], [[Phasianus colchicus|fagiani]] e tanti altri animali, mentre nelle zone umide costiere (specialmente nel [[Delta del Po]]) troviamo i fenicotteri rosa ([[Phoenicopterus roseus]]) gli [[Ardeidae|aironi]], [[Anatidae|anatre]], gabbiani e anche [[Myocastor coypus|nutrie]].
Nei boschi dell'[[Appennino]] vivono la maggior parte delle specie censite, come numerosi uccelli, [[Vulpes vulpes|volpi]], [[Meles meles|tassi]], [[Hystrix cristata|istrici]], [[Cervus elaphus|cervi]], [[Capreolus capreolus|caprioli]], [[Dama dama|daini]], [[Ovis musimon|mufloni]], [[Sus scrofa|cinghiali]], [[Canis lupus|lupi]] e [[Sciurus vulgaris|scoiattoli]]. Oggi la superficie forestale regionale risulta in aumento<ref>[http://www.emilia-romagna.coldiretti.it/ambiente-20-boschi-e-foreste-in-emilia-romagna.aspx?KeyPub=GP_CD_EMILIAROMAGNA_HOME%7CCD_EMILIAROMAGNA_HOME&Cod_Oggetto=110382664&subskintype=Detail Aumento della superficie forestale regionale (+20%)]</ref>, a causa dei rimboschimenti e dell'abbandono delle colture nelle aree meno remunerative che sta portando ad una ricolonizzazione da parte della vegetazione.
==== Fascia pianeggiante ====
La pianura rientra nella fascia del tipico clima medio europeo, fattore riscontrabile anche dalla flora presente: gli alberi qui più comuni sono latifoglie decidue come il [[pioppo nero]], il [[pioppo bianco]], gli [[Alnus|ontani]], i [[Salix|salici]], la [[farnia]], l'[[Ulmus|olmo]] e il [[carpino bianco]]. Tutte queste sono specie mesofile, tipiche di molte aree dell'[[Europa centrale]] e orientale. La [[Pianura Padana]] è infatti una delle zone più meridionali del continente dove si rinvengono queste tipologie forestali, di cui il querco-carpineto a [[Quercus robur]] e [[Carpinus betulus]] è l'associazione più rappresentativa e predominante (anche in Emilia-Romagna). Gli unici lembi di vegetazione mediterranea residuale sono situati lungo la costa adriatica nel Bosco della Mesola ([[Provincia di Ferrara]], dove troviamo relitti di piante di [[Quercus ilex|leccio]]) e nella Pineta di [[Ravenna]] (dove però il [[Pinus pinea|pino domestico]] è stato introdotto dagli etruschi e dai romani).
==== Fascia collinare e montana ====
La porzione del territorio regionale che dalle prime colline prospicienti la pianura si estende fino al piano montano inferiore (700-800 metri) è contraddistinta dalla presenza di boschi misti di [[latifoglie]] decidue. Questo ampio settore è la sede naturale di formazioni costituite da [[Quercus|querce]], [[Castanea|castagni]] ed altre specie arboree a foglia caduca quali aceri, tigli, carpini, ciliegi, sorbi e frassini. Si tratta di una vegetazione meso-termofila che è ben adattata al clima temperato-mite tipico di queste zone basso-appenniniche.
Estese superfici boschive di tale fascia si presentano oggi come castagneti e non più come querceti: fu infatti l'uomo che in tempi passati diffuse progressivamente il castagno ([[Castanea sativa]]) sostituendolo alle querce e alle altre specie arboree spontanee.
Molte delle componenti floristiche dei castagneti e querceti dell'Emilia-Romagna appartengono alla flora delle foreste di latifoglie decidue dell'[[Europa centrale]] (per esempio [[Quercus petraea|rovere]], [[acero campestre]] e tiglio) mentre altre fanno parte dei boschi decidui dell'Europa sud-orientale mesoterma ([[cerro (albero)|cerro]], [[Ostrya carpinifolia|carpino nero]], [[Fraxinus ornus|orniello]]).
[[File:Foresta della Lama.jpg|thumb|left|Colori autunnali delle [[Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna|Foreste Casentinesi]]]]
In Appennino sono presenti inoltre numerosi rimboschimenti di conifere esotiche ed europee, soprattutto in ex coltivi abbandonati e vecchi pascoli. Nella parte della regione propriamente collinare (per le zone vallive e inferiori fino a circa 500 metri di altitudine) si rinvengono, nei boschi, alcune specie termofile che sono assenti a quote più elevate.
Tra le sud-europee spiccano il [[Ruscus aculeatus|pungitopo]] e la [[Pyracantha coccinea|piracanta]], mentre tra quelle che differenziano la parte superiore dei querceti (piano alto-collinare) va ricordato il [[Sorbus aria|sorbo montano]]. Questa fascia delle colline è caratterizzata da specie mesofile, termofile e xerofile differenziate e disposte sulla base dell'esposizione dei versanti e dell'altitudine. Specie tipiche mediterranee si trovano qui assai raramente, solo su rupi ben esposte al sole nei versanti meridionali e in particolari condizioni.
Nell'Appennino emiliano, in zone alto-collinari e submontane, vivono le popolazioni di [[Pinus sylvestris|pino silvestre]] più a sud d'Italia: grandi esemplari di questo albero tipico delle aree alpine e boreali si possono rinvenire nel parmense e anche nel bolognese ([[Parco storico di Monte Sole]]). Queste formazioni sono relitti di epoche più fredde che si sono conservati in zone dove il clima risulta loro più idoneo.
Essendo la fascia collinare caratterizzata da foreste di latifoglie decidue termofile, varie discussioni hanno riguardato l'inquadramento vegetazionale di tali aree, se inserirle ossia nell'orizzonte mediterraneo mesofilo o in quello propriamente temperato. Molte sono le tesi contraddittorie ma generalmente, dato l'inquadramento climatico continentale e i corteggi floristici differenti rispetto a quelli delle foreste dell'Italia centro-meridionale, la maggior parte dei botanici tende oggi ad inserire queste formazioni tra le temperate centroeuropee<ref>Pignatti, Rivas-Martinez</ref>. Salendo di quota nella fascia prettamente montana dell'Appennino, tra gli 800 e i 1800{{sp}}m, troviamo estese e diffuse [[Fagus sylvatica|faggete]] (oltre 100.000 ettari in tutta l’Emilia-Romagna) non di rado con conifere: rimane infatti discretamente conservato l'[[Abies alba|abete bianco]], rinvenibile in foreste miste o abetine pure dagli 800 m ai 1700 m e oggi protetto in varie riserve e nei due parchi nazionali della regione. Presente inoltre l'[[Picea abies|abete rosso]] in nuclei relitti spontanei lungo il confine con la [[Toscana]]. Al superare dei 1800 metri sul livello del mare abbiamo il limite superiore della vegetazione arborea, con la dominanza delle brughiere di [[mirtilli]], prati e pascoli.
==== Fascia costiera ====
[[File:Decollo - panoramio.jpg|thumb|Fenicotteri rosa ([[Phoenicopterus roseus]]) in volo nel [[Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna]], [[Valli di Comacchio]] ([[Provincia di Ferrara|FE]])]]
La vegetazione presente negli ambienti costieri dell'Emilia-Romagna è caratterizzata da specie vegetali [[Psammofila|psammofile]] e [[specie alofile]].
Le specie psammofile sono in grado di sopravvivere su suoli sabbiosi a scarsa ritenzione idrica e caratterizzano gli ambienti della spiaggia e delle dune che solitamente presentano valori di [[salinità]] poco elevati grazie al dilavamento operato dall'acqua piovana. Le specie alofile sono invece tolleranti ad elevati valori di salinità e sono quindi tipiche delle zone umide salmastre. Molto importante risulta l'area deltizia del Po, in particolar modo per quanto riguarda la flora e per la ricca e rara avifauna qui presente ([[Phoenicopterus roseus|fenicotteri rosa]]).
=== Aree protette ===
{{vedi anche|Aree naturali protette dell'Emilia-Romagna}}In Emilia-Romagna troviamo due importanti parchi nazionali situati in [[Appennino settentrionale|Appennino]], varie riserve statali e regionali nonché numerose altre zone tutelate dalla [[Natura 2000|Rete Natura 2000]] e non solo. La [[Provincia di Ferrara]] è quella con la maggior percentuale di superficie soggetta a salvaguardia. Le principali aree protette sono:
* [[Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna]]
**[[Riserva naturale Sasso Fratino|Riserva naturale integrale Sasso Fratino]]: situata interamente all'interno del [[Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna|Parco nazionale delle Foreste Casentinesi]] (in [[Provincia di Forlì-Cesena]], nel versante romagnolo) questa [[riserva naturale integrale]] gestita dallo stato è oggi [[Patrimonio Mondiale dell'Umanità]] tra le [[Fagus sylvatica|faggete]] vetuste europee all'interno del sito seriale "[[Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa]]"<ref>[http://whc.unesco.org/en/list/1133 unesco.org], Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe</ref>.
* [[Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano]]
* [[Parco regionale del Corno alle Scale]]
* [[Parco regionale dell'Alto Appennino Modenese]]
* [[Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola]]
* [[Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna]]: di notevole importanza biologica in quanto ospita l'unica popolazione nidificante di [[Phoenicopterus roseus|fenicottero rosa]] del centro-nord [[Italia]] e molteplici specie vegetali tipiche delle zone umide.
== Storia ==
L'Emilia-Romagna comprende due realtà storico-geografiche distinte: l'[[Emilia]] e la [[Romagna]], che corrispondono all'antica area Ducale Longobarda ([[Emilia]]) e all'antica area Bizantina e poi Pontificia ([[Romagna]]). In effetti, tutta la [[Pianura Padana]] ha avuto il nome di Longobardia (o ''Lombardia'') per più di 1.100 anni, come riporta l’esempio della città di [[Reggio Emilia]] chiamata "Reggio di Lombardia" fino all'[[Unità d'Italia]]. I territori della regione padana hanno avuto vicissitudini e destini intrecciati a partire dall'insediamento gallico ([[Gallia Cisalpina]]) e successiva conquista romana (come [[provincia senatoria]]) fino alla fine del [[Regno Longobardo]]. Fu solo a partire dal IX secolo che le cose cominciarono a cambiare: la [[Romagna]] divenne soggetta al dominio pontificio papale mentre l'[[Emilia]] all'autorità comunale e ducale. Da quel periodo in poi le due aree, così come tutta la [[Pianura Padana]], furono teatro per secoli di guerre sanguinose tra fazioni filo-papali ([[Guelfi]]) e filo-imperiali ([[Ghibellini]]). Dopo il breve periodo napoleonico della [[Repubblica Cisalpina]] i Ducati esistettero fino all'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]], quando l'autorità Ducale fu sostituita con quella del nuovo [[Re d'Italia|Re]]. Parallelamente il territorio pontificio della Romagna fu tolto al Papa. [[Emilia]] e [[Romagna]] entrarono infine a far parte del nuovo [[Regno d'Italia (1861-1946)|stato italiano]] simultaneamente, per volere dell'allora [[dittatore]] [[Luigi Carlo Farini|Carlo Farini]] che le unificò al [[regno del Piemonte]] (o [[regno di Sardegna]]), poi [[Regno d'Italia]], il 30 novembre [[1859]]<ref>[http://books.google.it/books?id=5_AuAAAAYAAJ&pg=PA169#v=onepage&q&f=false Raccolta degli atti del Dittatore delle province modenesi e parmensi e Governatore delle Romagne.]</ref>.
=== Storia dell'Emilia ===
{{Vedi anche|Storia dell'Emilia}}
[[File:Foro claterna.JPG|thumb|left|Resti della via Emilia a [[Claterna]]]]
Le principali popolazioni italiche insediatesi in Emilia nei tempi antichi furono quella degli [[Etruschi]], come testimoniato da numerose città da essi fondate, tra le quali Felsina ([[Bologna]]), [[Parma]], [[Spina]] e quella dei [[Celti]], stanziati anche in numerose altre aree dell'Italia Settentrionale. A partire dal III secolo a.C. i Romani presero possesso del territorio, imponendosi sulle tribù celtiche. Già nel primo periodo della dominazione romana venne costruita, per volontà del console [[Marco Emilio Lepido]], la [[via Emilia]] (187 a.C.), da cui oggi la regione prende il nome. Tale arteria viaria fu importante per l'intensificarsi del commercio e sul suo tragitto sorsero fiorenti centri urbani come ''Mutina'' ([[Modena]], già di origine etrusca), ''Placentia'' ([[Piacenza]]), ''Fidentia'' ([[Fidenza]]) e ''Regium Lepidi'' ([[Reggio Emilia]]).
Con la caduta dell'impero romano d'Occidente nel 476 d.C., l'intera penisola Italica fu in balia delle invasioni della varie popolazioni barbare, provenienti dal nord Europa. Nel corso del VI secolo d.C. l'Emilia, come gran parte del territorio italiano venne assoggettata dai [[Longobardi]], mentre la vicina Romagna rimase, invece, per lungo tempo sotto il controllo bizantino. Seguendo il modello amministrativo longobardo, anche nella regione vennero creati una serie di ducati, tra cui spiccavano quello di Parma, quello di Piacenza, quello di Modena, quello di Reggio Emilia e quello di Persiceto. Bologna, invece, entrerà sotto il controllo longobardo solo nel 728.
Ai Longobardi si susseguirono, successivamente, i [[Franchi]], chiamati in Italia da [[papa Stefano II]]. In questo periodo l'Emilia entrò nell'orbita del [[Sacro Romano Impero]] e il suo territorio venne suddiviso in una serie di feudi.
[[File:Hugo-v-cluny heinrich-iv mathilde-v-tuszien cod-vat-lat-4922 1115ad.jpg|thumb|left|Enrico IV davanti a Matilde di Canossa e [[Ugo di Cluny]]]]
Particolarmente estesi nella regione erano i possedimenti della [[Canossa (famiglia)|famiglia dei Canossa]], che dal 1076 divennero patrimonio della grancontessa [[Matilde di Canossa|Matilde]]. Durante la [[lotta per le investiture]] dell'XI secolo, che coinvolse papato e impero, il [[castello di Canossa]] fu sede di uno dei principali e più significativi eventi di tale fase storica: l'[[umiliazione di Canossa|umiliazione]] di [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]]. L'imperatore, infatti, scomunicato nel 1076 dal pontefice [[Gregorio VII]], nel gennaio del 1077 si recò da quest'ultimo, ospite di Matilde, per avere l'assoluzione da tale provvedimento. La riconciliazione tra i due avvenne dopo numerose trattative (mediate da vari esponenti politici e del clero, tra cui la stessa contessa) e la permanenza davanti al castello per tre giorni, di Enrico, vestito in abiti da penitente.
Dal XII secolo in poi, numerose entità cittadine emiliane si costituiranno come comuni che, via via, si andranno a sostituire ai precedenti sistemi amministrativi di stampo feudale. Il comune che ebbe più prestigio e potere sul territorio fu Bologna, dove, nel 1088, venne fondata la celebre [[Università di Bologna|Università]], la più antica in Europa. Molti comuni emiliani, sempre in questo periodo, furono annessi alla [[Lega Lombarda]] che si oppose al progetto dell'imperatore [[Federico Barbarossa|Federico I]] di restaurare un forte potere centrale nell'Italia settentrionale.[[File:Castello esterno.jpg|thumb|Castello Estense, [[Ferrara]]]]
Nel corso dei secoli successivi molte città passarono da un governo di tipo comunale a forme di governo signorili. Un esempio ne è [[Ferrara]] che, sotto il governo degli [[Estensi]], acquistò notevole prestigio, diventando anche uno dei centri culturali più importanti dell'Umanesimo e del Rinascimento italiano (presso la corte estense operarono infatti intellettuali del calibro di [[Matteo Maria Boiardo]], [[Ludovico Ariosto]] e [[Torquato Tasso]]).[[File:Flag of Repubblica Cispadana1.jpg|thumb|left| Bandiera della Repubblica Cispadana]]
L'intera Emilia, nel corso dei secoli successivi, mantenne un assetto politico su cui spiccavano principalmente le potenze politiche dei Ducati di Ferrara, di Modena e Reggio e di Parma e Piacenza.
A partire dal 1796, con l'arrivo delle truppe francesi di [[Napoleone Bonaparte]], vennero create nell'Italia settentrionale una serie di repubbliche, dipendenti da quella francese, che tra i vari territori andavano ad annoverare anche quello emiliano, compreso nella [[Repubblica Cispadana]] (formata dal Ducato di Modena con la città di Reggio Emilia e la Repubblica Bolognese). Successivamente essa venne unita a quella Transpadana (corrispondente con il precedente ducato di Milano), andando così a costituire la [[Repubblica Cisalpina]] che ebbe come bandiera il [[Bandiera d'Italia|Tricolore]], nato per l'appunto a Reggio nel 1796.
In seguito al [[Congresso di Vienna]] del 1815 nella regione viene ristabilito l'antico sistema amministrativo che cadrà solo nel 1860 con l'annessione al [[Regno di Sardegna]] a seguito di plebisciti.
Evento particolarmente rilevante della storia emiliana nella seconda guerra mondiale fu la [[strage di Marzabotto]], in cui vennero uccisi 1830 civili, da parte delle truppe tedesche, in repressione della guerriglia partigiana, nel 1944, quando ormai le truppe alleate si accingevano a liberare definitivamente l'Italia del Nord.
Nel 1947 l'Emilia divenne, assieme alla Romagna, la regione Emilia-Romagna.
=== Storia della Romagna ===
{{Vedi anche|Storia della Romagna}}
Fra le prime popolazioni che si insediarono nell'area compaiono [[Umbri]] ed [[Etruschi]]. In un secondo momento il territorio corrispondente all'attuale [[Romagna]] venne poi conquistato da alcune [[Lista di tribù celtiche|tribù celtiche]] provenienti dal nord Europa, tra cui i [[Lingoni]], i [[Senoni]] e i [[Boi]] (IV secolo a.C.). [[File:Rimini, arco di augusto.jpg|thumb|L’Arco di Augusto a [[Rimini]]]]
Nel III secolo a.C., in seguito ad una serie di scontri, le popolazioni celtiche che occupavano la regione vennero sconfitte dai Romani i quali iniziarono ad esercitare il loro dominio sulla regione. Numerosi sono i segni della dominazione romana, tra cui la fondazione di diverse città, tra le quali si possono ricordare Ariminum, Faventia, Forum Livii, Forum Cornelii, Forum Popili, rispettivamente le odierne [[Rimini]], [[Faenza]], [[Forlì]], [[Imola]] e [[Forlimpopoli]].
[[File:Meister von San Vitale in Ravenna 003.jpg|thumb|Mosaico raffigurante l’imperatore Giustiniano e il suo seguito. Basilica di San Vitale ([[Ravenna]])]]
In epoca tardo-repubblicana il fiume [[Rubicone]] (oggi in provincia di Forlì-Cesena) venne assunto come punto di riferimento per sancire il confine tra l'Italia e la provincia della Gallia Cisalpina. Importante avvenimento storico che consacrò tale corso d'acqua fu il suo attraversamento da parte di [[Giulio Cesare]] e il suo esercito il 10 gennaio del 49, alla fine delle campagne Galliche. Tale evento sancì l'inizio della seconda [[guerra civile romana]]. Si tramanda che proprio in quell'occasione il celebre condottiero romano pronunciò la frase, ormai divenuta proverbiale, “[[Alea iacta est]]”.
Nel I secolo a.C., in età imperiale, [[Ottaviano Augusto]] pose presso [[Ravenna]] il principale presidio navale militare dell'Adriatico. Ciò andò ad accrescere il prestigio e la ricchezza della città. Proprio in virtù del fatto che il porto ravennate in età tardo-antica era divenuto il maggiore punto di contatto con la nuova capitale dell'impero d'Oriente, [[Costantinopoli]], Ravenna, nel 402 d.C., divenne capitale dell'impero Romano d'Occidente, per volontà dell'imperatore [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]]. La presenza di paludi attorno alla città rendeva, inoltre, il luogo più sicuro per difendersi dagli attacchi dei [[Visigoti]] di [[Alarico]], rispetto alla precedente capitale Milano.
Nel 476, sempre a Ravenna, venne deposto da [[Odoacre]], re degli Eruli, il giovane [[Romolo Augusto]], considerato l'ultimo imperatore romano d'Occidente. A Odoacre, seguirono, poi gli [[Ostrogoti]] di [[Teodorico il grande|Teodorico]].
Nel corso del VI secolo l'imperatore d'Oriente [[Giustiniano]] avviò una serie di campagne militari, per riprendere possesso di numerosi territori dell'impero d'Occidente caduti in mano a varie popolazioni barbare ([[Guerra gotica (535-553)]]). Tra i vari territori che i bizantini riuscirono a prendere figura anche parte della [[Romagna]] e delle Marche settentrionali. Tali domini vennero, così, riuniti in un protettorato denominato [[Esarcato d'Italia|Esarcato]], con capitale Ravenna. Fu proprio in questo periodo, inoltre, che la regione acquistò il nome di Romagna, dal latino (e greco) Romania (designazione allora informale dell'impero). Tale termine differenziava, infatti, i possedimenti dell'impero romano d'Oriente dai territori occupati dai Longobardi, i quali detenevano il controllo di gran parte della penisola italica. L'Esarcato cadrà, infine, nel 751, proprio per mano di quest'ultima popolazione.
Nello stesso periodo, il pontefice Stefano II, temendo che i [[Longobardi]] potessero impossessarsi di Roma, chiamò in suo aiuto i franchi di [[Pipino il Breve]], i quali sconfissero i Longobardi e cedettero allo Stato Pontifico i territori appartenuti all'impero d'Oriente, tra cui, appunto la Romagna.
[[File:Cesare Borgia, Duke of Valentinois.jpg|thumb|left|[[Cesare Borgia]]]]
A partire dal XII secolo, analogamente a quanto accadeva in numerose realtà cittadine dell'Italia centro-settentrionale, anche in varie realtà della Romagna furono adottate istituzioni comunali, che in seguito, a distanza di pochi secoli, si muteranno in signorie o principati.
Nel 1499, grazie ad una serie di azioni militari, il figlio di [[papa Alessandro VI]], [[Cesare Borgia]], riuscì a prendere possesso della regione, sconfiggendo i signori locali, da tempo in lotta tra loro, diventando così duca di Romagna. Alla morte del padre, tuttavia, il Borgia, non sarà più in grado di mantenere il controllo dei territori conquistati che nel 1507 saranno riannessi allo Stato Pontificio.
[[File:L'entrata di Pio VII a Cesena.jpg|thumb| Il pontefice [[Pio VII]] entra a [[Cesena]], sua città natale, dopo la caduta di Napoleone. Dipinto di Enea Peroni]]
Il territorio romagnolo rimarrà in mano al Pontefice fino al 1796, anno dell'invasione napoleonica. Caduto Napoleone e con il Congresso di Vienna del 1815, tuttavia, la regione ritornerà allo Stato della Chiesa.
Con i plebisciti dell'11 e del 12 marzo 1860 i territori della [[Romagna]] vennero ufficialmente annessi al Regno di Sardegna che l'anno successivo sarebbe divenuto [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
Nel corso del secondo conflitto mondiale, nella primavera del 1944, l'esercito tedesco eresse, in territorio romagnolo, una linea di difesa che costituiva la frontiera tra l'Italia ormai liberata dagli alleati e la [[Pianura Padana]]: la [[Linea Gotica]], che da [[Rimini]] giungeva fino a [[La Spezia]]. Successivamente, sfondata la [[Linea Gotica]], numerose città vennero liberate. Le ultime città ad essere definitivamente liberate furono quelle ubicate a nord del fiume Senio, in cui gli alleati giungeranno solo nella primavera del 1945.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Al momento dell'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]] l'Emilia-Romagna contava circa 2.100.000 abitanti. La popolazione è cresciuta costantemente fino alla metà del XX secolo, dopodiché si è registrato un lieve calo; negli ultimi tre decenni il numero di abitanti ha registrato nuovamente un deciso incremento (grazie anche all'immigrazione) e ad oggi il totale dei residenti ammonta a {{formatnum:4450798}} persone (''dato 2017'')<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/><ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/statistiche//|titolo=Statistiche demografiche Emilia-Romagna|accesso=9 agosto 2010}}</ref>.
=== Città principali ===
L'Emilia-Romagna è la seconda regione (dopo la [[Campania]]) con il maggior numero di città ai [[Comuni d'Italia per popolazione|primi posti in Italia per popolazione]], con ben 9 comuni che contano oltre 100.000 abitanti, 7 città fra le 30 più popolose e 10 fra le prime 50.
Segue un elenco delle dieci principali [[città]] dell'Emilia-Romagna ordinate per numero di abitanti:
<div align=center style="overflow: auto">
{| class="wikitable" style="text-align:center;" class="wikitable sortable"
!style="background:#CCCCFF"|Posizione
! style="background:#CCCCFF" |Posizione
in Italia
!style="background:#CCCCFF"|Stemma
! style="background:#CCCCFF" |Comune di
!style="background:#CCCCFF"|Popolazione<br />(ab)
!style="background:#CCCCFF"|Superficie<br />([[Chilometro quadro|km²]])
!style="background:#CCCCFF"|Densità<br />(ab/[[Chilometro quadro|km²]])
!style="background:#CCCCFF"|Altitudine<br />([[Livello del mare|m s.l.m.]])
!style="background:#CCCCFF"|Provincia
|-
|'''1º'''
|7º
|{{simbolo|Bologna-Stemma.png|30}}
|[[Bologna]]
|390.267
|160,86
|2 735,13
|54
|[[Provincia di Bologna|BO]]
|-
|'''2º'''
|19º
|{{simbolo|Coat of arms of Parma.svg|30}}
|[[Parma]]
|194.978
|260,77
|747,70
|57
|[[Provincia di Parma|PR]]
|-
|'''3º'''
|20º
|{{simbolo|Modena-Stemma.png|30}}
|[[Modena]]
|184.973
|183,23
|1.014
|34
|[[Provincia di Modena|MO]]
|-
|'''4º'''
|22º
|{{simbolo|Reggio Emilia-Stemma.png|30}}
|[[Reggio nell'Emilia]]
|171.192
|231,56
|746,39
|58
|[[Provincia di Reggio nell'Emilia|RE]]
|-
|'''5º'''
|25º
|{{simbolo|Ravenna-Stemma.png|30}}
|[[Ravenna]]
|159.173
|652,89
|245
|4
|[[Provincia di Ravenna|RA]]
|-
|'''6º'''
|28º
|{{simbolo|Rimini-Stemma.png|30}}
|[[Rimini]]
|147.747
|134,52
|1.042
|5
|[[Provincia di Rimini|RN]]
|-
|'''7º'''
|30º
|{{simbolo|CoA Città di Ferrara.svg|30}}
|[[Ferrara]]
|133.398
|404,36
|333
|9
|[[Provincia di Ferrara|FE]]
|-
|'''8º'''
|37º
|{{simbolo|Forlì-Stemma.png|30}}
|[[Forlì]]
|118.208
|228,19
|509
|34
|[[Provincia di Forlì-Cesena|FC]]
|-
|'''9º'''
|44º
|{{simbolo|Piacenza-Stemma.png|30}}
|[[Piacenza]]
|102.173
|118,46
|859
|61
|[[Provincia di Piacenza|PC]]
|-
|'''10º'''
|49º
|{{simbolo|Cesena-Stemma.png|30}}
|[[Cesena]]
|96.716
|249,47
|383
|44
|[[Provincia di Forlì-Cesena|FC]]
|}
</div>
Elenco di altre città superiori ai 20.000 abitanti:
<div align=center style="overflow: auto">
{| class="wikitable" style="text-align:center;" class="wikitable sortable"
|+
! style="background:#CCCCFF" |
Posizione
! style="background:#CCCCFF" |Stemma
! style="background:#CCCCFF" |Comune di
! style="background:#CCCCFF" |Popolazione<br />(ab)
! style="background:#CCCCFF" |Superficie<br />([[Chilometro quadro|km²]])
! style="background:#CCCCFF" |Densità<br />(ab/[[Chilometro quadro|km²]])
! style="background:#CCCCFF" |Altitudine<br />(m [[s.l.m.]])
! style="background:#CCCCFF" |Provincia
|-
|11º
|[[File:Carpi-Stemma.png|center|30px]]
|[[Carpi]]
|70.726
|131,14
|527
|26
|[[Provincia di Modena|MO]]
|-
|12º
|[[File:Imola-Stemma.png|center|30px]]
|[[Imola]]
|69.705
|204,96
|338
|26
|[[Provincia di Bologna|BO]]
|-
|13º
|{{simbolo|Faenza-Stemma.png|30}}
|[[Faenza]]
|58.549
|215,72
|264
|35
|[[Provincia di Ravenna|RA]]
|-
|14º
|{{simbolo|Sassuolo-Stemma.png|30}}
|[[Sassuolo]]
|40.873
|38,56
|1.076
|121
|[[Provincia di Modena|MO]]
|-
|15º
|{{simbolo|Casalecchio di Reno-Stemma.png|30}}
|[[Casalecchio di Reno]]
|36.322
|17,37
|2.031
|61
|[[Provincia di Bologna|BO]]
|-
|16º
|{{simbolo|Cento (Italia)-Stemma.png|30}}
|[[Cento (Italia)|Cento]]
|35.706
|64,80
|534
|15
|[[Provincia di Ferrara|FE]]
|-
|17º
|[[File:Riccione-Stemma.png|center|30px]]
|[[Riccione]]
|35.024
|17,11
|2.059
|12
|[[Provincia di Rimini|RN]]
|-
|18º
|{{simbolo|Formigine-Stemma.png|30}}
|[[Formigine]]
|34.256
|46,82
|707
|82
|[[Provincia di Modena|MO]]
|-
|19º
|{{simbolo|Castelfranco Emilia-Stemma.png|30}}
|[[Castelfranco Emilia]]
|32.707
|101,31
|301
|42
|[[Provincia di Modena|MO]]
|-
|20º
|{{simbolo|Lugo (Italia)-Stemma.png|30}}
|[[Lugo (Italia)|Lugo]]
|32.403
|116,92
|280
|12
|[[Provincia di Ravenna|RA]]
|-
|21º
|{{simbolo|San Lazzaro di Savena-Stemma.png|30}}
|[[San Lazzaro di Savena]]
|32.046
|44,70
|694
|62
|[[Provincia di Bologna|BO]]
|-
|22º
|[[File:Valsamoggia-Stemma.png|center|30px]]
|
[[Valsamoggia]]
|30.406
|178,13
|168,81
|93
|[[Provincia di Bologna|BO]]
|-
|23º
|[[File:Cervia-Stemma.png|center|30px]]
|[[Cervia]]
|28.940
|82,19
|347
|5
|[[Provincia di Ravenna|RA]]
|-
|24º
|[[File:San Giovanni in Persiceto-Stemma.png|center|30px]]
|[[San Giovanni in Persiceto]]
|27.917
|114,40
|233
|21
|[[Provincia di Bologna|BO]]
|-
|25º
|[[File:Fidenza-Stemma.png|center|30px]]
|[[Fidenza]]
|26.689
|95,15
|266
|75
|[[Provincia di Parma|PR]]
|-
|26º
|[[File:Correggio-Stemma.png|center|30px]]
|[[Correggio (Italia)|Correggio]]
|25.978
|77,79
|327
|31
|[[Provincia di Reggio nell'Emilia|RE]]
|-
|27º
|[[File:Cesenatico-Stemma.png|center|30px]]
|[[Cesenatico]]
|25.891
|45,13
|553
|2
|[[Provincia di Forlì-Cesena|FC]]
|-
|28º
|[[File:Scandiano-Stemma.png|center|30px]]
|[[Scandiano]]
|25.456
|49,81
|506
|95
|[[Provincia di Reggio nell'Emilia|RE]]
|-
|29º
|[[File:Vignola-Stemma.png|center|30px]]
|[[Vignola]]
|25.207
|22,70
|1.062
|125
|[[Provincia di Modena|MO]]
|-
|30º
|[[File:Mirandola-Stemma.png|center|30px]]
|[[Mirandola]]
|23.946
|137,00
|176
|18
|[[Provincia di Modena|MO]]
|-
|31º
|[[File:Comacchio-Stemma.png|center|30px]]
|[[Comacchio]]
|22.659
|283,81
|82
|0
|[[Provincia di Ferrara|FE]]
|-
|32°
|[[File:Santarcangelo di Romagna-Stemma.png|center|30px]]
|[[Santarcangelo di Romagna]]
|22.077
|45,13
|461
|42
|[[Provincia di Rimini|RN]]
|-
|33º
|[[File:Argenta-Stemma.png|center|30px]]
|[[Argenta]]
|21.833
|311,05
|71
|4
|[[Provincia di Ferrara|FE]]
|-
|34°
|[[File:Casalgrande-Stemma.png|center|30px]]
|[[Casalgrande]]
|21.318
|37,71
|565
|97
|[[Provincia di Reggio nell'Emilia|RE]]
|-
|35°
|[[File:Castel San Pietro Terme-Stemma.png|center|30px]]
|[[Castel San Pietro Terme]]
|20.837
|148,48
|137
|75
|[[Provincia di Bologna|BO]]
|}
</div>
==== Fusioni di comuni ====
Di seguito è riportata la lista delle nuove entità comunali nate a seguito del riordino territoriale messo in atto dal governo regionale, primi esempi in Emilia-Romagna da quando è stato istituito il processo di fusione:
- '''Istituzione 1º gennaio 2014'''
* [[Valsamoggia]] (30.407 abitanti) - fusione comuni [[Bazzano (Valsamoggia)|Bazzano]], [[Crespellano]], [[Castello di Serravalle (Valsamoggia)|Castello di Serravalle]], [[Monteveglio]] e [[Savigno]] ([[Città metropolitana di Bologna]]);
* [[Sissa Trecasali]] (7.905 abitanti) - fusione comuni [[Sissa]] e [[Trecasali]] ([[Provincia di Parma]]);
* [[Poggio Torriana]] (5.147 abitanti) - fusione comuni [[Poggio Berni]] e [[Torriana]] ([[Provincia di Rimini]]);
* [[Fiscaglia]] (9.176 abitanti) - fusione comuni [[Massa Fiscaglia]], [[Migliaro]] e [[Migliarino]] ([[Provincia di Ferrara]]).
- '''Istituzione 1º gennaio 2016'''
* [[Ventasso]] (4.301 abitanti) - fusione comuni [[Busana]], [[Collagna]], [[Ligonchio]] e [[Ramiseto]] ([[Provincia di Reggio nell'Emilia]]);
* [[Alto Reno Terme]] (6.985 abitanti) - fusione comuni [[Granaglione]] e [[Porretta Terme]] ([[Città metropolitana di Bologna]]);
* [[Polesine Zibello]] (3.245 abitanti) - fusione comuni [[Polesine Parmense]] e [[Zibello]] ([[Provincia di Parma]]);
* [[Montescudo-Monte Colombo]] (6.759 abitanti) - fusione comuni [[Montescudo]] e [[Monte Colombo]] ([[Provincia di Rimini]]).
- '''Istituzione 1º gennaio 2017'''
* [[Terre del Reno]] (10.119 abitanti) - fusione comuni [[Mirabello (Terre del Reno)|Mirabello]] e [[Sant'Agostino (Terre del Reno)|Sant'Agostino]] ([[Provincia di Ferrara]]).
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2015]] i cittadini stranieri residenti in regione sono 533.479. I gruppi di provenienza più numerosi in base alla loro percentuale sui residenti sono quelli di:
* {{ROU}} 85.479 1,92%
* {{MAR}} 64.914 1,46%
* {{ALB}} 60.217 1,35%
* {{UKR}} 31.757 0,71%
* {{MOL}} 30.731 0,69%
''Fonte Istat''<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2015/index.html|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=30 ottobre 2016}}</ref>.
=== Lingue e dialetti ===
In Emilia-Romagna sono diffusi diversi dialetti, appartenenti alla [[famiglia linguistica]] [[Lingue gallo-italiche|gallo-italica]]. Oltre che nella regione stessa, tali dialetti sono diffusi anche in alcune aree confinanti e nella [[San Marino|Repubblica di San Marino]]. Essi sono generalmente suddivisi in due (tre secondo alcuni studi<ref name="Marche">Non tutti sono d'accordo con l'inserimento dei dialetti marchigiani settentrionali all'interno del dialetto romagnolo; si veda ad esempio: AA. VV. ''Conoscere l'Italia vol. Marche'' (Pag. 64), Istituto Geografico De Agostini - Novara - 1982; Le Regioni d'Italia, Vol X Collezione diretta da Roberto Almagià, Pubblicazione sotto gli auspici del Comitato Nazionale per la celebrazione del centenario dell'Unità d'Italia, 1961; Flavio Parrino, capitolo sui dialetti nella ''Guida d'Italia - volume Marche'' del Touring Club Italiano.</ref>) gruppi principali, a loro volta raggruppati nel ''continuum'' [[Lingua emiliano-romagnola|emiliano-romagnolo]]:
[[File:Emiliano-Romagnolo_area.jpg|upright=1.4|thumb|Diffusione dei dialetti emiliano-romagnoli]]
* '''[[lingua emiliana|Emiliano]]'''
**[[dialetto bolognese]]
*** [[dialetto bolognese cittadino|cittadino]]
*** [[Appennino bolognese|montano]]
**** [[dialetti bolognesi montani medi|medio]]
**** [[dialetti bolognesi montani alti|alto]]
*** della [[Pianura padana|pianura]]
**** [[dialetti bolognesi della pianura occidentale|occidentale]]
**** [[Dialetti bolognesi rustici orientali|orientale]]
**** [[Dialetti bolognesi rustici settentrionali|settentrionale]]
** [[dialetto carrarese]] e [[dialetto della Lunigiana]]
** [[dialetto ferrarese]]
** [[dialetto mantovano]] e [[dialetto basso mantovano]]
** [[dialetto modenese]], [[dialetto carpigiano]], [[dialetto mirandolese]] e [[dialetto frignanese]]
**[[dialetto parmigiano]]
**[[dialetto pavese]] e [[dialetto oltrepadano]]
**[[dialetto piacentino]] e [[dialetto bobbiese]]
**[[dialetto reggiano]] e [[Guastalla#Dialetto|dialetto guastallese]]
**[[dialetto tortonese]]
* '''[[lingua romagnola|Romagnolo]]'''
** dialetto cesenate
** dialetto forlivese
** dialetto ravennate
** dialetto riminese
** [[dialetto sammarinese]]
* [[dialetto gallo-piceno]]: il dialetto della [[provincia di Pesaro-Urbino]], del circondario di [[Senigallia]] e dell'isola linguistica del [[Monte Conero]] (nelle [[Marche]]) appartiene al gruppo gallo-italico e risulta affine al romagnolo<ref>{{treccani|dialetti-umbro-marchigiani_(Enciclopedia-dell'Italiano)|Dialetti umbro-marchigiani|autore=Francesco Avolio|accesso=31 dicembre 2016}}</ref><ref>{{Cita|Biondelli|[https://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n259/mode/1up/ p. 202]}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://archive.org/stream/grammaticastori00meyegoog#page/n223/mode/1up|titolo=Grammatica storica della lingua e dei dialetti italiani|autore=Francesco D'Ovidio, Wilhelm Meyer-Lübke|editore=Hoepli|accesso=25 settembre 2014}}</ref><ref>Giacomo Devoto e Gabriella Giacomelli, ''I dialetti delle regioni d'Italia'', Sansoni Editore, Firenze, 1991, pag. 55 e pag. 75</ref><ref>Loporcaro Michele, ''Profilo linguistico dei dialetti italiani'', Editori Laterza, Bari, 2009, pag. 105</ref>. Secondo alcuni studiosi costituirebbe tuttavia una terza derivazione del complessivo ''continuum'' qui descritto e non una semplice variante della lingua parlata in [[Romagna]]<ref name="Marche"/>.
== Politica ==
Dal 1º gennaio [[1948]], ex art. 131 della vigente [[Costituzione italiana]], l'Emilia-Romagna è una [[Regioni d'Italia|regione]] ad autonomia ordinaria della [[Repubblica Italiana|Repubblica]], ma fu solo con la [[Legge 16 maggio 1970, n. 281|legge n. 281 del 1970]] che vennero attuate le sue funzioni. L'attuale ''[[Presidenti dell'Emilia-Romagna|Presidente della regione Emilia-Romagna]]'' e quindi ''Presidente della [[Giunta regionale dell'Emilia-Romagna|Giunta]]'' (l’[[governo|esecutivo]] regionale) è [[Stefano Bonaccini]] ([[Partito Democratico (Italia)|PD]]), eletto in un primo mandato nel 2014. Il potere legislativo è detenuto dall'[[Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna|assemblea legislativa]], la cui sede (come quella dell'amministrazione regionale) si trova nel capoluogo [[Bologna]]. Nel corso dell'anno 2018 la giunta di centro-sinistra, su mandato dell'[[Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna|assemblea]], ha intrapreso un progetto d'intesa con il governo centrale per il riconoscimento di particolari forme d'autonomia differenziata ai sensi dell'articolo 116, comma 3, della [[Costituzione italiana|Costituzione]]. La firma di pre-intesa sull'accordo è avvenuta il 28 febbraio 2018<ref>{{Cita web|url=https://regione.emilia-romagna.it/notizie/2018/marzo/maggiore-autonomia-per-lemilia-romagna-siglato-a-roma-laccordo-con-il-governo|titolo=Maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna: siglato a Roma l'Accordo con il Governo|editore=''regione.emilia-romagna.it''}}</ref>.
=== Suddivisione amministrativa ===
[[File:Map of region of Emilia-Romagna, Italy, with provinces-it.svg|thumb|upright=1.6|Le province emiliane e romagnole]]
[[File:Mappa regione emilia romagna.jpg|thumb|upright=1.6|Carta dei confini regionali, provinciali e comunali aggiornata all'annessione di nuovi Comuni sotto la [[Provincia di Rimini]]]]
[[File:Regione-Emilia-Romagna-Gonfalone.png|thumb|upright=0.5|Il [[gonfalone]] della regione]]
L'Emilia-Romagna si divide in 8 [[provincia|province]] e 1 [[città metropolitana]], abitate complessivamente da {{formatnum:4450798}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>. L'ultima provincia ad essere istituita è stata quella di [[Provincia di Rimini|Rimini]], una volta compresa in quella di [[Forlì]] (poi diventata [[Provincia di Forlì-Cesena|Forlì-Cesena]]), mentre dal gennaio [[2015]] la [[Città metropolitana di Bologna]] ha sostituito la ex [[Provincia di Bologna]]. Le principali città e la maggior parte della popolazione residente si trovano in pianura. Di seguito l’attuale assetto amministrativo provinciale e comunale della regione:
* '''{{IT-BO}}''' (con 55 comuni, 1.005.831 abitanti)
* '''{{IT-FE}}''' (con 23 comuni, 351.438 abitanti)
* '''{{IT-FC}}''' (con 30 comuni, 394.601 abitanti)
* '''{{IT-MO}}''' (con 47 comuni, 701.642 abitanti)
* '''{{IT-PR}}''' (con 45 comuni, 447.779 abitanti)
* '''{{IT-PC}}''' (con 48 comuni, 286.997 abitanti)
* '''{{IT-RA}}''' (con 18 comuni, 391.525 abitanti)
* '''{{IT-RE}}''' (con 42 comuni, 532.872 abitanti)
* '''{{IT-RN}}''' (con 26 comuni, 335.436 abitanti)
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = ProtezioneEcc1.png
| nome_onorificenza = Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
| collegamento_onorificenza = Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
| motivazione = Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
| luogo = D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi dell'art.5, comma 5, del D.P.C.M. 19 dicembre 2008.
}}
== Economia ==
L'Emilia-Romagna è attualmente una delle regioni più ricche d'[[Europa]], con tassi d'occupazione che superano il 70% (80% a [[Modena]] e [[Reggio Emilia]]). Il tasso di disoccupazione è invece del 3,4%, corrispondente ad un regime di piena occupazione<ref>[http://www.emiliaromagnalavoro.it/numerilavoro.htm Homepage — E-R Formazione e lavoro<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Questo ha favorito un forte arrivo di immigrati nelle città, che in quattro province (Reggio Emilia, [[Piacenza]], [[Parma]] e Modena) ha portato i residenti e domiciliati stranieri ad un'incidenza sulla popolazione totale del 10% circa<ref>{{cita web | 1 = http://espresso.repubblica.it/dettaglio/%C3%A8-l?emilia-romagna-la-capitale-degli-immigrati/2048764 | 2 = L'Emilia-Romagna è la capitale degli immigrati | 3 = 19-09-2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111117060633/http://espresso.repubblica.it/dettaglio/%C3%A8-l?emilia-romagna-la-capitale-degli-immigrati%2F2048764 | dataarchivio = 17 novembre 2011 | urlmorto = sì }}</ref>.
Da una statistica di giugno [[2007]] condotta da [[Unioncamere]], [[Bologna]] e Modena sono risultate rispettivamente la terza e la quarta città più ricche d'[[Italia]], dietro solo a [[Milano]] e [[Biella]]<ref>{{cita web | 1 = http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2007/06/09/17067-milano_citt_ricca_italia.shtml | 2 = Milano è la città più ricca d'Italia, Crotone e Caserta in coda | 3 = 19-09-2009 | urlmorto = sì }}</ref>. Nella classifica de ''[[Il Sole 24 ore]]'' Bologna è risultata essere la città italiana col più alto tenore di vita<ref>{{cita web|http://www.repubblica.it/online/societa/vivere/vivere/vivere.html|la Repubblica: È Bologna la città più vivibile del Belpaese|19-09-2009}}</ref>.
La regione, secondo un'altra indagine svolta da [[Eurostat]] nel [[2002]], è risultata la 23ª in [[Unione europea|Europa]] per quanto riguarda il PIL pro capite e la terza in [[Italia]] dopo la [[provincia autonoma di Bolzano]] e la [[Lombardia]]<ref>{{cita web |url=http://www.regione.emilia-romagna.it/wcm/ERMES/pagine/Dpef2006-2010/3.2.competitivita-sistema.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=24 ottobre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081222100732/http://www.regione.emilia-romagna.it/wcm/ERMES/pagine/Dpef2006-2010/3.2.competitivita-sistema.htm |dataarchivio=22 dicembre 2008 }}</ref>. Ancora nel 2005 il PIL pro capite era al terzo posto in Italia e su una media europea del 100% superava il 128%<ref>[http://epp.eurostat.ec.europa.eu/pls/portal/docs/PAGE/PGP_PRD_CAT_PREREL/PGE_CAT_PREREL_YEAR_2008/PGE_CAT_PREREL_YEAR_2008_MONTH_02/1-12022008-EN-AP.PDF Dati Eurostat al 2005]</ref>.
=== Dati economici ===
Di seguito la tabella che riporta il [[PIL]] e il PIL pro capite prodotto nell'Emilia-Romagna dal [[2000]] al [[2012]]<ref>[http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_VALPROCAPT Valori pro capite - dati territoriali (euro) - edizioni precedenti ottobre 2014<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>:
<div align=center style="overflow: auto">
{| class="wikitable" style="width:80%;"
|-
! || [[2000]] || [[2001]] || [[2002]] || [[2003]] || [[2004]] || [[2005]] || [[2006]] || [[2007]] || [[2008]]
![[2009]]
![[2010]]
![[2011]]
![[2012]]
|-
| align=left |'''Prodotto Interno Lordo'''<br />(Milioni di Euro)|| 106.293,5 || 110.431,6 || 113.722,5 || 116.548,1 || 120.655,6 || 124.184,7 || 130.456,0 || 136.537,3 || 139.529,4
|120.851,8
|123.102
|127.701,7
|126.464,9
|-
| align=left | '''PIL ai prezzi di mercato per abitante'''<br />(Euro) || 26.869,6 || 27.778,7 || 28.378,1 || 28.739,0 || 29.314,5 || 29.784,1 || 31.021,1 || 32.130,2 || 32.396,7
|30.910,7
|31.188,8
|32.032,1
|31.538,4
|-
|}
</div>
Di seguito la tabella che riporta il [[PIL]]<ref>[http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_PILPRODT Prodotto interno lordo lato produzione - dati territoriali (milioni di euro) - edizioni precedenti ottobre 2014<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> prodotto in Emilia-Romagna ai prezzi correnti di mercato nel [[2006]] espresso in milioni di euro e suddiviso tra le principali macro-attività economiche:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
{| class="wikitable" style="width:80%;"
|-
| align=left | '''Macro-attività economica''' || '''PIL prodotto''' || '''% settore su PIL regionale''' || '''% settore su PIL italiano'''
|-
| align=left |Agricoltura, silvicoltura, pesca|| € 2.642,6 || 2,05% || 1,84%
|-
| align=left |Industria in senso stretto|| € 30.834,0 || 23,94% || 18,30%
|-
| align=left |Costruzioni|| € 6.867,6 || 5,33% || 5,41%
|-
| align=left |Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni|| € 24.444,8 || 18,98% || 20,54%
|-
| align=left |Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali|| € 30.830,4 || 23,94% || 24,17%
|-
| align=left |Altre attività di servizi|| € 18.915,3 || 14,69% || 18,97%
|-
| align=left |Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni|| € 14.260,6 || 11,07%% || 10,76%
|-
| align=left |'''PIL Emilia-Romagna ai prezzi di mercato'''|| '''€ 128.795,3''' || ||
|-
|}</div>
=== Settori macro economici regionali ===
In Emilia-Romagna l'economia è molto sviluppata, similmente a tutto il [[Italia nord-orientale|nordest]]. Come nel resto d'[[Italia]], vi sono numerose piccole-medie aziende a conduzione familiare con produzioni di vario tipo, anche se non mancano esempi di grandi realtà industriali. Molto diffuse sono inoltre le [[cooperative]], specialmente nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Forlì-Cesena<ref>[http://circa.europa.eu/irc/dsis/regportraits/info/data/en/itd5_eco.htm Scheda regionale Eurostat] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090223230313/http://circa.europa.eu/irc/dsis/regportraits/info/data/en/itd5_eco.htm |data=23 febbraio 2009 }}</ref>.
Il confronto tra i dati regionali dei macro settori economici con quelli nazionali mette in evidenza come nella regione il peso del settore industriale sull'economia generale sia superiore al dato medio italiano, evidenziando la forte vocazione industriale dell'Emilia-Romagna. Peraltro, come accade per la regione [[Veneto]], questa maggiore incidenza dell'industria si riflette su un minor peso che ha sull'economia regionale tutto quanto ricade nel settore "''Altri Servizi''" (terziario), dove essenzialmente sono raggruppati i servizi resi dalla [[pubblica amministrazione]], sanità, servizi sociali ed istruzione pubblica.
==== Settore primario ====
{{Vedi anche|Prodotti agroalimentari tradizionali emiliano-romagnoli}}
[[File:I-RE-Brescello9.JPG|thumb|Campi di pianura dopo la raccolta del frumento, [[Brescello]] ([[Provincia di Reggio-Emilia|RE]])]]
Nel [[settore primario]] la regione può contare su un forte sviluppo in tutta l'area pianeggiante di [[Emilia]] e [[Romagna]]. Sono molti i prodotti tipici DOP e IGP, ed è diffuso l'allevamento a grande scala di bovini e [[Suinicoltura|suini]]. Poiché il suo territorio comprende ampi settori della [[Pianura Padana]], l'Emilia-Romagna è una regione ad alta produttività (il rapporto tra raccolto e seminato è tra i più alti d'Italia) e questo è dovuto in parte anche ai numerosi lavori di bonifica effettuati in passato. La rete di irrigazione e canalizzazione è capillare ed efficiente e questo ha permesso lo sviluppo di una moderna agricoltura altamente meccanizzata e specializzata che ha portato alcune delle più grandi aziende di macchinari agricoli (come la [[Goldoni Trattori|Goldoni]] e la [[Landini (azienda)|Landini]]) ad avere sede qui. Le colture tipiche della pianura sono quelle orto-frutticole e [[cereali]]cole. L'[[Emilia]] è soprattutto vocata alla produzione di [[Triticum|grano]], mentre in [[Romagna]] si coltivano maggiormente frutteti e vite. Negli ultimi anni il variare del prezzo sul mercato internazionale del frumento ha spinto molti agricoltori e aziende a spostarsi sulla coltivazione del [[mais]], ritenuto più redditizio. Tra le colture da frutto la regione è la prima produttrice italiana di pesche e pere, con anche ottimi valori di mele, albicocche, susine e ciliegie; è inoltre ai primi posti in Italia ed Europa per la produzione di insalate, finocchio, pomodori, lattuga, rapa, ravanello, carote, patate, zucchine, zucche, peperoni, cetrioli e molti altri. La viticoltura è sviluppata e produce vini di pregio conosciuti in Italia e all'estero come il [[Lambrusco]] e il [[Sangiovese di Romagna]]. Da ricordare il primato nazionale nella produzione di [[barbabietola da zucchero]]. Le maggiori aziende alimentari di trasformazione hanno sede in [[Emilia]] mentre quelle orto-frutticole nel cesenate e nel ferrarese. Interessante è la produzione di [[Castanea sativa|castagne]] e marroni, specie nell'Appennino romagnolo e modenese ([[Zocca]]).
Il [[Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali|Ministero delle Politiche agricole e alimentari]], in collaborazione con la regione Emilia-Romagna, ha riconosciuto 184 prodotti emiliani e romagnoli come "tradizionali".
==== Settore secondario ====
[[File:Ferrari Werke.JPG|thumb|left|Fabbrica della [[Ferrari]], [[Maranello]] ([[Provincia di Modena|MO]])]] Anche il [[settore secondario]] è molto sviluppato e diversificato a seconda della provincia, poiché ognuna di esse ha proprie peculiarità: a [[Parma]] sono presenti numerose [[industrie alimentari]] di dimensioni mondiali come [[Barilla]] e [[Parmalat]], a [[Modena]], [[Reggio Emilia]] e [[Bologna]] sono diffuse (nella zona nota come "[[Terra dei Motori]]") le [[industrie meccaniche]], con nomi illustri come quali [[Ducati]], [[Ferrari]], [[Italjet]], [[Moto Morini]], [[Maserati]], [[Pagani Automobili]], [[De Tomaso]] e [[Lamborghini]]. La regione si dimostra presente in ogni settore produttivo, dal chimico di [[Ravenna]] al meccanico dell'Emilia centrale e dal tessile all'elettronico passando per il ceramico, [[Distretto biomedicale mirandolese|biomedicale]] ed editoriale ([[Panini (azienda)|Panini]]) della zona modenese per arrivare al settore logistico di [[Piacenza]] e alle macchine per la lavorazione del legno di [[Rimini]].
==== Settore terziario ====
[[File:Beach of Rimini (14-07-2012).jpg|thumb|Le spiagge e il litorale di [[Rimini]]]]
Il settore terziario è anch'esso sviluppato: la [[Riviera romagnola]] è centro d'attrazione turistica sia d'estate, per la ricca e organizzata ricettività (oltre 5000 alberghi), che negli altri periodi di bassa stagione grazie ai numerosi locali d'intrattenimento giovanile. Si stima che durante l'arco di un singolo anno siano circa 10,5464 milioni i turisti che la visitano, italiani e moltissimi stranieri provenienti soprattutto da [[Germania]] e [[Paesi Bassi]]<ref>[http://www.comuni-italiani.it/08/turismo.html Turismo Regione Emilia-Romagna: alberghi, agriturismo, affitto alloggi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Discreto anche il turismo invernale sulle località sciistiche dell'[[Appennino tosco-emiliano|Appennino]], fra cui ricordiamo [[Sestola]], il [[Monte Cimone (Appennino)|Monte Cimone]] e il [[Corno alle Scale]]. Molto fiorente è il turismo artistico nelle città d'arte, specialmente dall'estero.
Complessivamente gli arrivi totali in regione sono stati, nel 2007, di 6.574.335 italiani e 2.090.979 stranieri<ref>[http://www.istat.it/dati/catalogo/20100409_00/NoiItalia2010.pdf Dati Istat 2007]</ref>.
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Vedi anche|Trasporti in Emilia-Romagna}}
Il sistema [[infrastruttura]]le dei trasporti dell'Emilia-Romagna consiste in linee [[ferrovia]]rie, [[aeroporto|aeroportuali]], [[autostrada]]li, [[strada]]li, [[mare|marittime]] e [[fiume|fluviali]]. La regione è il punto strategico commerciale più importante del paese: [[Bologna]] è un nodo ferroviario di primaria importanza nel Nord e la sua stazione merci è la più grande d'Italia come volume di traffico. In Emilia confluiscono, poi, alcune tra le principali autostrade del paese ([[Autostrada A1 (Italia)|A1]], [[Autostrada A13 (Italia)|A13]], [[Autostrada A14 (Italia)|A14]], [[Autostrada A15 (Italia)|A15]], [[Autostrada A21 (Italia)|A21]] e [[Autostrada A22 (Italia)|A22]]). Il [[porto di Ravenna]] è il più grande del [[Mare Adriatico]].
== Cultura ==
=== Istruzione ===
La regione, che dispone di uno tra i migliori sistemi scolastici d’[[Europa]], vanta quattro atenei di antica tradizione:
[[File:Archiginnasio-teatroanatomico.jpg|thumb|upright|Lo storico [[teatro anatomico]] dell'[[Università di Bologna]] presso il [[Archiginnasio di Bologna|Palazzo dell'Archiginnasio]]]]
*[[Università di Bologna|Alma Mater Studiorum-Università di Bologna]]: il principale [[ateneo]] della regione e uno dei più importanti a livello nazionale ed europeo. Una commissione di storici istituita nel [[1888]] e presieduta da [[Giosuè Carducci|Giosue Carducci]], ne ha fissato la fondazione nel [[1088]], facendone la [[Lista delle università più antiche in attività|più antica università del mondo occidentale]], con una attività continuativa di oltre un [[millennio]]. Per l'A.A. 2017/2018, contava 81.048 iscritti<ref>{{Cita web|url=http://anagrafe.miur.it/php5/home.php?&anni=2017-18&categorie=ateneo&status=iscritti&tipo_corso=TT&&order_by=i|titolo=Anagrafe Miur}}</ref>, seconda a livello nazionale solo a [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|La Sapienza]] di [[Roma]]. A ottobre 2018, risultava alla 180ª posizione<ref>{{Cita web|url=https://www.unibo.it/en/notice-board/ranking-times-higher-education-the-university-of-bologna-in-the-worlds-top-200-universities|titolo=Fonte Università di Bologna}}</ref> della classifica ''World University Ranking'' stilata dalla rivista inglese [[Times Higher Education]]. Oltre alle sedi cittadine, l'offerta formativa è divisa tra i [[campus]] di [[Cesena]], [[Forlì]], [[Ravenna]] e [[Rimini]]; è inoltre presente una ''Representación en la República Argentina'' presso [[Buenos Aires]]<ref>{{Cita web|url=https://www.unibo.it/it/ateneo/sedi-e-strutture/sedi-e-strutture|titolo=Sedi e Strutture - Università di Bologna|sito=www.unibo.it|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>.
*[[Università degli Studi di Parma]]: fondata nel [[1412]] per volontà di [[Niccolò III d'Este]] sulle ceneri di una precedente istituzione risalente al [[X secolo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.unipr.it/ateneo/chi-siamo/la-storia-delluniversita-di-parma|titolo=La storia dell'Università di Parma {{!}} Università degli Studi di Parma|sito=www.unipr.it|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>, contava, per l'A.A. 2017/2018, 25.280 iscritti, dato che ne fa il secondo ateneo della regione.
*[[Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia]]: nata [[Modena]] nel [[1125]] e poi rifondata, dopo un lungo periodo di chiusura, nel [[1682]], dal [[1998]] è stata scorporata in un secondo polo con sede a [[Reggio nell'Emilia]], città che poteva vantare una tradizione minore<ref>{{Cita web|url=https://www.unimore.it/ateneo/cennistorici.html|titolo=UNIMORE - Cenni storici|autore=Gruppo di lavoro web-gwa@unimore it- http://www.unimore.it/gwa|sito=www.unimore.it|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>. Per l'A.A. 2017/2018 risultano 24.393 iscritti.
*[[Università degli Studi di Ferrara]]: fondata nel [[1391]] dal marchese [[Alberto V d'Este]] su concessione del [[Papa Bonifacio IX]]<ref>{{Cita web|url=http://www.unife.it/ateneo/unife_si_presenta/storia/|titolo=La storia — Unife|sito=www.unife.it|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>, per l'A.A. 2017/2018 contava 19.260 studenti.
* A [[Piacenza]], inoltre, sono presenti un campus dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica di Milano]] e una sede distaccata del [[Politecnico di Milano]].
A questi si aggiungono le seguenti istituzioni indipendenti, affiliate all'[[Alta formazione artistica, musicale e coreutica|Alta Formazione Artistica e Musicale]] del [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|MIUR]]:
* [[Accademia di belle arti di Bologna|Accademia di Belle Arti di Bologna]]: tra le più antiche [[Accademia di belle arti|accademie artistiche]] d'Italia, fondata nel [[1709]] da un gruppo di [[Scuola bolognese di pittura|pittori bolognesi]] – ispirati al modello della romana [[Accademia nazionale di San Luca|Accademia di San Luca]], nonché alla concittadina [[Accademia degli Incamminati]] fondata nel [[1590]] dai [[Carracci]] –, nel [[1711]] ottenne il riconoscimento del proprio statuto da parte di [[Papa Clemente XI]] (dal quale ricevette la denominazione di ''Accademia Clementina''); la rifondazione e il trasferimento presso la sede di via delle Belle Arti, sono dovuti alle riforme del [[Età napoleonica|periodo di dominazione napoleonica]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ababo.it/ABA/storia/|titolo=Storia - Accademia di Belle Arti Bologna|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>.
* [[Conservatorio Giovanni Battista Martini]]: fondato nel [[1804]] come "Liceo Filarmonico di [[Bologna]]", assunse l'attuale denominazione nella prima metà del [[XX secolo|'900]], sotto la direzione di [[Cesare Nordio]]<ref>{{Cita web|url=http://www.consbo.it/conservatorio|titolo=Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini Bologna|autore=Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini Bologna|sito=www.consbo.it|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>.
* [[Conservatorio Girolamo Frescobaldi]]: fondato nel [[1870]] a [[Ferrara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.conservatorioferrara.it/index.php/homepage/storia|titolo=Conservatorio Frescobaldi Ferrara - Storia|sito=www.conservatorioferrara.it|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>.
* [[Conservatorio Arrigo Boito]]: istituito nel [[1825]] a [[Parma]] per volontà della duchessa [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.conservatorio.pr.it/storia/|titolo=Conservatorio di Musica Arrigo Boito » Storia|accesso=21 gennaio 2019}}</ref>.
* [[Conservatorio Giuseppe Nicolini]]: nato nel [[1839]] a [[Piacenza]] come "Scuola di musica".
== Arte ==
Diverse sono le produzioni e le realtà artistiche che nel corso dei secoli hanno interessato la [[Regione (Italia)|regione]] o parte di essa. Tra le principali ricordiamo:
* [[Arte ravennate]]
* [[Romanico emiliano]]
* [[Rinascimento emiliano]]
** [[Rinascimento ferrarese]]
** [[Rinascimento parmense]]
* [[Rinascimento romagnolo]]
** [[Rinascimento a Cesena]]
** [[Rinascimento riminese]]
* [[Scuola bolognese di pittura]]
* [[Scuola ferrarese]]
* [[Scuola forlivese]]
=== Beni protetti dall'UNESCO ===
In Emilia-Romagna si trovano diversi importanti siti classificati come [[Patrimonio dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]]:
[[File:Ravenna, battistero degli ariani (prima metà del VI secolo).jpg|thumb|[[Battistero degli Ariani]] a [[Ravenna]]]]
* [[Ferrara|Ferrara città del Rinascimento]] ed il suo [[Delta del Po]] - 1995-1999:
** [[Ferrara]] (Ferrara ed altri comuni<ref>[[Ro (Italia)|Ro]], [[Comacchio]], [[Berra (Italia)|Berra]], [[Copparo]], [[Codigoro]], [[Goro]], [[Mesola]], [[Formignana]], [[Tresigallo]], [[Voghiera]], [[Masi Torello]], [[Portomaggiore]], [[Argenta]], [[Ostellato]], [[Lagosanto]], [[Fiscaglia]].</ref>)
* [[Ravenna#Monumenti e luoghi d'interesse|Monumenti paleocristiani di Ravenna]] - 1996:
** [[Mausoleo di Galla Placidia]] ([[Ravenna]])
** [[Basilica di San Vitale (Ravenna)|Chiesa di San Vitale]] (Ravenna)
** [[Battistero Neoniano]] (Ravenna)
** [[Cappella Arcivescovile]] (Ravenna)
** [[Basilica di Sant'Apollinare Nuovo]] (Ravenna)
** [[Battistero degli Ariani]] (Ravenna)
** [[Mausoleo di Teodorico]] (Ravenna)
** [[Basilica di Sant'Apollinare in Classe]] (Ravenna)
* [[Duomo di Modena|Cattedrale]], [[Ghirlandina|Torre Civica]] e [[Piazza Grande (Modena)|Piazza Grande]] di [[Modena]]<ref>Il sito UNESCO comprende anche la canonica della Cattadrale, il Palazzo Arcivescovile e la Piazza della Torre</ref> - 1997
* [[Riserva naturale Sasso Fratino|Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino]]<ref>Il [[7 luglio]] [[2017]] a [[Cracovia]] la Commissione [[UNESCO]] l'ha inserita nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità tra le [[Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa]].</ref> - 2017
Sono inoltre comprese nel progetto [[città creativa]]:
* [[Bologna]]: [[Bologna#Musica|Città creativa della Musica]]
* [[Parma]]: [[Città creativa|Città creativa per la Gastronomia]]
Nel programma [[Memoria del mondo]] è inclusa la [[Biblioteca Malatestiana]] di [[Cesena]], mentre il [[Museo internazionale delle ceramiche in Faenza]] è stato riconosciuto come "Monumento testimone di una cultura di pace".
== Cucina ==
{{vedi anche|Cucina emiliana|Cucina romagnola|Prodotti agroalimentari tradizionali emiliani e romagnoli}}
Amministrativamente unite, l'[[Emilia]] e la [[Romagna]] hanno tradizioni e usi alimentari differenti. La [[cucina emiliana]], a causa di quasi otto secoli di autonomia di comuni e città, conta diverse tradizioni culinarie. Essa ha fama riconosciuta di cucina solida, saporita e generosamente condita. La [[cucina romagnola]], legata alla tradizione contadina della regione, è in confronto più semplice e ruvida, come scrisse il forlivese [[Piero Camporesi]] «di gusto primitivo, quasi di fondo barbarico».
Nonostante le differenze di fondo, tuttavia, esistono anche punti di contatto tra le due tradizioni culinarie e diverse pietanze sono proprie di entrambe. Alcuni piatti tipici sono:
[[File:Fettuccine al ragù (image modified).jpg|thumb|Tagliatelle al ragù bolognese]]
[[File:Tortellini.jpg|thumb|[[Tortellini]]]]
[[File:Piadina.jpg|thumb|La piadina romagnola]]
[[File:Parmigiano reggiano factory.jpg|thumb|[[Parmigiano reggiano]]]]
[[File:The Modena classic Zampone.jpg|thumb|Lo zampone]]
[[File:Glass of lambrusco (19545132502).jpg|thumb|Un bicchiere di [[Lambrusco]]]]
=== Primi ===
* [[Anolini]]
* [[Cappelletti]]
* [[Cappellacci di zucca]] ferraresi IGP
* [[Pasticcio di maccheroni alla ferrarese]]
* [[Garganelli]]
* [[Maccheroni al pettine]]
* [[Gnocchi]]
* [[Gramigna]] alla salsiccia o alla salsiccia e panna
* [[Lasagne al forno|Lasagne alla bolognese]]
* [[Passatelli]]
* [[Pasta e fagioli]]
*[[Pisarei e faśö]]
* [[Risotto]] alla parmigiana
* [[Tagliatelle]]
* [[Tortelli]]
* [[Tortellini]]
* [[Strozzapreti]]
* [[Zuppa Imperiale]]
=== Secondi e insaccati ===
* [[Anguilla (zoologia)|Anguilla]] marinata di [[Comacchio]]
* Brodetto alla marinara
* [[Castrato (animale)|Castrato]]
* [[Ciccioli]] di maiale (secchi o montanari da affettare)
* [[Coppa piacentina]]
* [[Coppa di Parma]]
* [[Cotechino]]
* [[Culatello di Zibello]]
* [[Mortadella Bologna|Mortadella]] di Bologna
* [[Salama da sugo]] ferrarese IGP
*[[Salame piacentino]]
* [[Salame gentile]]
* [[Salame Felino|Salame di Felino]]
* [[Spalla di San Secondo]]
*[[Pancetta piacentina]]
* Pancetta coppata
* [[Prosciutto di Parma]]
* [[Prosciutto di Modena]]
* [[Zampone Modena|Zampone]]
* [[Culatello con cotenna]]
* [[Giambonetto]]
=== Dolci ===
* [[Bracciatello]]
* [[Ciambella romagnola|Ciambella]]
* Fave dei morti all'[[anice]]
* [[Migliaccio (gastronomia dell'Emilia-Romagna)|Migliaccio]]
* [[Pampepato]] ferrarese IGP
* [[Savòr]]
* Torta [[tenerina]]
* [[Bensone]]
* Amaretti di Sassuolo
* Tortelli fritti (o al forno) ripieni
* Torta di tagliatelle
* Mostarda fine di Carpi
* Croccante del Frignano
* [[Torta Barozzi]]
=== Formaggi, salumi e altro ===
* [[Casatella romagnola]]
*Chizza reggiana
* [[Coppa (salume)|Coppa]]
* [[Culatello di Zibello|Culatello]]
* [[Parmigiano Reggiano]]
* [[Piadina romagnola]]
* [[Prosciutto di Parma|Prosciutti del Parmense]]
* [[Raviggiolo]]
* [[Squacquerone]] e [[Squacquerone di Romagna]] DOP
* [[Crescentina modenese]] e reggiana (detta erroneamente tigella)
* [[Borlengo]]
* [[Gnocco fritto]]
* Gnocco al forno o ingrassato
* [[Torta degli ebrei]] di [[Finale Emilia]] (o sfogliata)
* [[Erbazzone]] reggiano
* [[Coppia ferrarese]] (pane IGP)
* [[Aceto balsamico tradizionale di Modena]]
* [[Nocino]]
* [[Sassolino]]
* [[Anicione]] di [[Finale Emilia]]
*[[Colli Piacentini Gutturnio]] DOC
* Lambrusco Modenese (Santa Croce, Graspa Rossa, Castelvetro) IGP e DOC
* Lambrusco Reggiano IGP e DOC
* [[Bosco Eliceo Fortana]] DOC delle Province di Ferrara e Ravenna
* Pere modenesi
* Ciliegie e susine di Vignola
* [[Mela campanina]] di Modena
* [[Marrone di Castel del Rio]] ([[Indicazione geografica protetta|IGP]]), [[Castagna|Marrone]] del [[Pavullo nel Frignano|Frignano]] e [[Castagna|Marrone]] di [[Zocca]] ([[Castanea sativa|castagne]])
* Mirtillo nero dell'Appennino modenese
== Sanità ==
Il [[Servizio sanitario dell'Emilia-Romagna]] comprende otto ''Aziende USL'', quattro ''Aziende ospedaliero-universitarie'' e quattro ''Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). E''' considerato tra i migliori in Italia<ref name="CREA sanità">
{{cita web |url=http://www.creasanita.it/index.php/it/rapporto-sanita |titolo=Rapporto Sanità CREA |urlmorto=no}}</ref> e in [[Europa]], grazie anche ad una buona governance generale<ref name="Emilia-Romagna prima per efficienza sanitaria">
{{cita web |url=http://salute.regione.emilia-romagna.it/news/regione/emilia-romagna-prima-in-italia-per-efficienza-del-sistema-sanitario |titolo=Emilia-Romagna prima in Italia per efficienza sanitaria |urlmorto=no}}</ref> e al notevole contributo dato dall'[[Università di Bologna]]. L'aspettativa di vita della popolazione emiliano-romagnola è tra le più alte in occidente e al mondo<ref name="Next Quotidiao">
{{cita web |url=https://www.nextquotidiano.it/regioni-italiane-sanita/ |titolo=La speranza di vita nelle regioni italiane |urlmorto=no}}</ref>, così come lo stato di salute generale.
== Sport ==
Lo [[sport in Emilia-Romagna]] è praticato e diffuso in molti settori a livello agonistico e professionistico, sia per quanto riguarda le discipline più comuni che quelle meno diffuse a livello nazionale.
== Libri dedicati all'Emilia-Romagna ==
* AA VV., ''[[Dal grande fiume al mare]]'', Pendragon, 2003, pp. 320;
== Galleria d'immagini ==
=== [[Città metropolitana di Bologna]] ===
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File:2tours bologne 082005.jpg|Le [[torri di Bologna|due torri]], [[Bologna]]
File:Bologna italy duomo from Asinelli.JPG|La [[Basilica di San Petronio]], Bologna
File:Bologna Fontananettuno.JPG|[[Fontana del Nettuno (Bologna)|Fontana del Nettuno]], Bologna
File:Dozza il borgo dipinto.jpg|I dipinti murali di [[Dozza]]
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=== [[Provincia di Ferrara]] ===
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File:Il Castello Estense di Ferrara.jpg|Il [[Castello Estense]], [[Ferrara]]
File:01 Palazzo dei Diamanti - Ferrara.jpg|[[Palazzo dei Diamanti]], Ferrara
File:Cattedrale di San Giorgio a Ferrara.jpg|La [[Cattedrale di San Giorgio (Ferrara)|Cattedrale di San Giorgio]], Ferrara
File:Treponti, Comacchio.JPG|[[Comacchio]]
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</div>
=== [[Provincia di Forlì-Cesena]] ===
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File:Forlì, san mercuriale, esterno 02,0.jpg|[[Abbazia di San Mercuriale]], Forlì
File:Rocca di Ravaldino Photo.JPG|[[Rocca di Ravaldino]], Forlì
File:La rocca malatestiana di Cesena.jpg|La [[Rocca Malatestiana (Cesena)|Rocca Malatestiana]], [[Cesena]]
File:Monumento sorgente del Tevere.jpg|La sorgente del [[Tevere]] sul [[Monte Fumaiolo]]
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</div>
=== [[Provincia di Modena]] ===
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File:Modena Palazzo Comunale e Duomo.jpg|Duomo di Modena e [[Palazzo Comunale (Modena)|Palazzo Comunale]]
File:Baroque ducal palace modena.jpg|[[Palazzo Ducale (Modena)|Palazzo Ducale]], [[Modena]]
File:Montecimone.jpg|Il [[Monte Cimone (Appennino)|Monte Cimone]]
File:Il lago Baccio.JPG|Il [[lago Baccio]]
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=== [[Provincia di Parma]] ===
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File:Duomo e Battistero di Parma.jpg|Il [[Duomo di Parma|Duomo]] e il [[battistero di Parma]]
File:Madonna della Steccata.jpg|[[Basilica di Santa Maria della Steccata]], Parma
File:Palazzo Comune Parma.jpg|[[Palazzo del Governatore (Parma)|Palazzo del Governatore]], Parma
File:Correggio, Assumption of the Virgin, Duomo, Parma 02.jpg|[[Assunzione della Vergine (Correggio)|Assunzione della Vergine]] ([[Correggio (pittore)|Correggio]]), duomo di Parma
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=== [[Provincia di Piacenza]] ===
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File:I-PC-Piacenza14.JPG|[[Palazzo Comunale (Piacenza)|Palazzo Comunale]], Piacenza
File:Piacenza0001.jpg|Il [[Duomo di Piacenza]]
File:Piacenza0003.jpg|[[Basilica di Sant'Antonino]], Piacenza
File:Monastero di San Colombano - panoramio (2).jpg|[[Abbazia di San Colombano]], [[Bobbio]]]
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=== [[Provincia di Ravenna]] ===
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File:Teodorico Mausoleum - Ravenna, Italy.JPG|Il [[Mausoleo di Teodorico]], [[Ravenna]]
File:Meister des Mausoleums der Galla Placidia in Ravenna 002.jpg|Lunetta del "buon Pastore", Mausoleo di [[Galla Placidia]], Ravenna
File:Dantes tomb ravenna.jpg|La [[tomba di Dante]]
File:Emilia Ravenna1 tango7174.jpg|Abside della [[Basilica di Sant'Apollinare in Classe]]
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=== [[Provincia di Reggio nell'Emilia|Provincia di Reggio Emilia]] ===
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File:Piazza san prospero reggio emilia.jpg|Facciata della [[basilica di San Prospero]], Reggio Emilia
File:San giorgio torre cupola reggio emilia.jpg|La [[chiesa di San Giorgio (Reggio Emilia)|chiesa di San Giorgio]], Reggio Emilia
File:Teatro municipale reggio emilia.jpg|Il [[Teatro Municipale (Reggio Emilia)|Teatro Municipale]], Reggio Emilia
File:Sala del Tricolore 02.JPG|[[Sala del Tricolore]], Reggio Emilia
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=== [[Provincia di Rimini]] ===
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File:Tempio Malatestiano Rimini.jpg|Il [[Tempio Malatestiano]], [[Rimini]]
File:Rimini Castel Sismondo.JPG|[[Castel Sismondo]], Rimini
File:Rimini - Ponte romano - Foto Giovanni Dall'Orto, aprile 2004 01.jpg|Il [[ponte di Tiberio]] a Rimini
File:Fortezza san leo.jpg|La [[fortezza di San Leo]]
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</div>
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Emilia]]
* [[Romagna]]
* [[Cucina emiliana]]
* [[Cucina romagnola]]
* [[Lingua emiliano-romagnola]]
** [[Lingua emiliana]]
** [[Lingua romagnola]]
* [[Riviera romagnola]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Emilia-Romagna|n=Categoria:Emilia-Romagna|s=:Categoria:Canti_dell%27Emilia-Romagna|s_oggetto=alcuni canti|s_preposizione=dell'|s_etichetta=|wikt=Emilia-Romagna|voy}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.regione.emilia-romagna.it|Il portale della Regione Emilia-Romagna}}
* {{cita web|http://assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it/|Il portale dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna}}
* {{cita web|url=http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?urn=er:assemblealegislativa:legge:2005;13|titolo=Lo statuto della Regione Emilia-Romagna}}
* {{cita web|http://www.cittadarte.emilia-romagna.it/|Sito delle città d'arte dell'Emilia-Romagna}}
* {{cita web|http://www.culturadeuropa.it/wcm/culturadeuropa_it/sezioni/cultura_emilia_romagna.htm|La Cultura dell'Emilia e della Romagna}}
* {{cita web|http://www.ibc.regione.emilia-romagna.it|Il portale dell'Istituto Beni Culturali dell'Emilia-Romagna}}
* [http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ibc-cms/ ''Il portale degli Archivi storici in Emilia-Romagna'']
* {{cita web|http://www.emiliaromagnaturismo.it|Sito ufficiale di informazioni turistiche}}
* {{cita web|http://www.regione.emilia-romagna.it/autonomiaer|Progetto "Più autonomia all'Emilia-Romagna"}}
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