Simone Veil e Moa Martinson: differenze tra le pagine

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[[File:Moa_Martinson,_1957.jpg|miniatura|Moa Martinson]]
{{nota disambigua|la filosofa|Simone Weil}}
{{F|politici francesi|ottobre 2008}}
 
{{Carica pubblica
|nome = Simone Veil
|suffisso onorifico =
|immagine = Simone Veil, gymnase Japy 2008 02 27 n3.jpg
|carica = [[Presidente del Parlamento europeo]]
|mandatoinizio = [[1979]]
|mandatofine = [[1982]]
|predecessore = [[Emilio Colombo]]
|successore = [[Piet Dankert]]
|partito = [[Unione per la Democrazia Francese|Unione per la Democrazia Francese (UDF)]] ([[Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori|Gruppo liberale e democratico]])
}}
{{Bio
| Nome = SimoneMoa
| Cognome = Jacob Martinson
| Sesso = F
|PostCognomeVirgola = coniugata '''Veil'''
| LuogoNascita = Parrocchia di Vårdnäs, Östergötland
|Sesso = F
| GiornoMeseNascita = 2 novembre
|LuogoNascita = Nizza
| AnnoNascita = 1890
|GiornoMeseNascita = 13 luglio
| NoteNascita = <ref>Vårdnäs församlings födelsebok, avläst via www.svar.ra.se</ref>
|AnnoNascita = 1927
| LuogoMorte = ParigiParrocchia di Sorunda, Södermanland
| GiornoMeseMorte =30 giugno5 agosto
| AnnoMorte =2017 1964
| NoteMorte = <ref name="db">{{Cita libro|titolo=Sveriges dödbok 1901–2009 (DVD-rom)|ed=Version 5.0|anno=2010|editore=Sveriges släktforskarförbund|città=Solna|lingua=swe|isbn=978-91-87676-59-8}}</ref>
|NoteMorte = <ref name=Veil1>{{Cita web |url =http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/30/news/morta_simone_veil_fu_la_prima_presidentessa_del_parlamento_europeo-169579996/ |titolo =Morta Simone Veil: sopravvissuta alla Shoah, fu prima presidentessa del parlamento europeo |autore = Ettore Livini |editore = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data = 30 giugno 2017 |accesso = 30 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170630103930/http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/30/news/morta_simone_veil_fu_la_prima_presidentessa_del_parlamento_europeo-169579996/ |dataarchivio = 30 giugno 2017 |urlmorto = no }}</ref>
| Attività = politicascrittrice
| Nazionalità = svedese
|Epoca = 1900
|Nazionalità = francese
}}
 
Moa Martinson fa parte degli scrittori proletari, attivi durante gli anni 20 e gli anni 30. È stata relativamente dimenticata ma poi riscoperta dal movimento femminile durante gli anni 70. Ebba Witt-Brattström ha discusso la sua tesi ''Moa Martinson: skrift och drift i trettiotalet'' nel 1987. Kerstin Engman ha pubblicato la biografia ''Moa Martinson. Ordet och kärleken'' nel 1990.
 
Strade e piazze a [[Nörrköping]], [[Eskilstuna]] e [[Stoccolma]] sono dedicate a lei.
 
== Biografia ==
 
=== Infanzia ===
Moa Martinson nacque nella parrocchia di Vårdnäs, vicino a [[Linköping]]. Fu battezzata con il nome di Helga Maria. Sua madre, Kristina Swarz, era una ragazza celibe di 19 anni, la quale fu costretta a lasciare sua figlia a casa dei genitori. Secondo un articolo nel numero 101 della rivista ÖGF-Lövet del maggio 2010 il padre di Moa Martinson era presumibilmente Anders Teodor Andersson Lundin, nato nel [[1863]] och impiegato presso la fabbrica di Motala<ref>ÖGF-Lövet nr 101 (maj 2010), s 5-6: Vem var Moa Martinsons far?, av Annika Johansson</ref>. Dopo un paio di anni la madre si trasferì a Norrköping e iniziò a lavorare in fabbrica. Nel 1895 la madre si sposò con Alfred Karlsson e poté perciò tenere la figlia con sé. Il patrigno di Moa lavorava in diversi giardini e porti. L’economia familiare era in pessimo stato, anche per colpa dell’alcolismo del patrigno, e come conseguenza di questo dovettero trasferirsi spesso.
Il padre, André Jacob, era architetto, la madre Yvonne Steinmetz era figlia di un pellicciaio che dopo il matrimonio ha lasciato gli studi in chimica su richiesta del marito. Dopo la nascita di due figlie, Madeleine e Denise, la famiglia lascia Parigi per stabilirsi a Nizza, dove nascono Jean, l'unico figlio maschio e Simone.
 
Durante l’estate del 1906 Moa Martinson lavorò per la grande esposizione artistica industriale di Syltenberg, a Norrköping. Nel romanzo ''Kungens rosor'' (''Le rose del re'', 1939) l’autrice descrive quel periodo. Nell’autunno del 1906 Moa ottenne un posto di formazione presso un ristorante a Stoccolma e iniziò successivamente a lavorare come aiuto cuoco in giro per la Svezia.
A causa della crisi del 1929 il padre fatica a trovare lavoro per mantenere la famiglia.
 
L’infanzia di Moa Martinson fu molto povera. Questo gioca un ruolo importante nella sua produzione letteraria<ref>{{Cita web|url=http://www.moamartinson.se/moa-martinsons-liv/|titolo=Moa Martinsons Liv|accesso=29 ottobre 2017}}</ref>.
=== La deportazione ===
Lei fu di origine ebraica ma nonostante questo riuscì a conseguire la maturità [1944] ma subito dopo fu deportata insieme alla famiglia nel Campo di concentramento di Auschwitz.Simone con la sorella, fu l'ultima sopravvissuta, ad Auschwitz, da cui fu liberata il 27 gennaio [1945].
 
=== Primo matrimonio ===
Laureata in giurisprudenza, sposò nel [1946] Antoine Veil dal quale ebbe tre figli.
La madre e il patrigno di Moa Martinsson abitavano a [[Ösmo]], vicino a [[Södertörn]], e lì Moa incontrò il tuttofare ''Karl Johan Leonard Johansson'' (1881-1928), figlio del fondatore Johan Peter Johansson e di Ulrika Kristina Sundström<ref>Sveriges befolkning 1890, CD-ROM, Version 1.02, Sveriges Släktforskarförbund/SVAR (2003)</ref>. Quando Moa aveva 19 anni restò incinta. Dopo la nascita del primo figlio Olof (1910-1974)<ref name="db" /> si trasferì da Karl, nella piccola fattoria di Johannesdal vicino a Ösmo. In quel luogo diede alla luce nei cinque anni successivi altri quattro figli: Tore (1911-1978)<ref name="db" />, Erik (1913-1996)<ref name="db" />, Manfred (1914-1925)<ref name="db" /> e Knut (1916-1925)<ref name="db" />. Tutti i figli nacquero al di fuori del matrimonio e solo nel 1922 Moa e Karl si sposarono<ref name="ReferenceA">Sorunda församlings vigselbok, EI:3</ref>. Il marito beveva spesso spendendo i profitti del lavoro e Moa Martinson fu costretta a reperire il cibo per la famiglia coltivando alcuni appezzamenti, pescando e piantando trappole.
===la carriera politica===
In questo periodo riuscì ad ottenere l'approvazione della legge sull'aborto,ma con violenti attacchi da parte dei deputati più oltrazionisti.
 
=== Interesse politico ===
Nel luglio [1979], lasciò il governo Barre per guidare la lista dell'Unione per la Democrazia Francese alle prime elezioni a suffragio universale per il Parlamento europeo. Fu la capofila dello schieramento europeista, liberale e centrista, sostenuto apertamente da Giscard d'Estaing. Alla prima riunione del Parlamento europeo nel luglio del [1979] fu eletta Presidente del Parlamento europeo. Alle elezioni del [1989] non si ripresentò.
Moa Martinson iniziò a scrivere già durante l’adolescenza. Era molto interessata alla politica e nel 1922 riuscì a far pubblicare la sua prima lettera all’editore del giornale ''Arbetaren'', firmandosi come ''H.J.'' (Helga Johansson). Lì incontrò Elise ''Ottar'' Ottesen-Jensen, la quale fu d’ispirazione per la stesura di un suo romanzo. Durante la scrittura del romanzo i due figli più giovani, Manfred e Knut, annegarono mentre stavano attraversando una superficie ghiacciata durante un giorno di aprile del 1925. L’interesse politico di Moa Martinson risultò nella sua elezione nel 1924 al consiglio comunale di [[Sorunda]]. A casa, nel suo cottage, si tenne un incontro sindacalista. Nel 1927 iniziò a scrivere articoli sulla situazione delle donne lavoratrici nella rivista femminista liberale ''Tidervarvet'', nella quale [[Elin Wägner]] lavorava come redattrice. Fu lì che la scrittrice iniziò a firmarsi come ''Moa''. L’anno seguente, nel gennaio del 1928, il marito di Moa si suicidò con della dinamite. Nel 1934 fu delegata per il primo congresso dell’Unione degli Scrittori dell’[[Unione Sovietica]].
Nel marzo del [1993] fu nominata ministro di Stato, ministro della Sanità, degli Affari Sociali e delle Aree Urbane nel governo di Édouard Balladur.
[[File:Statyn_av_Moa_Martinsson_Norrköping_april_2006b.jpg|miniatura|Statua di Moa Martinson in Grytstorget a [[Norrköping]].]]
In quanto ministro di Stato, aveva una posizione protocollare che la collocava immediatamente dopo il primo ministro. Restò in carica fino al maggio [1995].
In occasione del referendum per l'approvazione della Costituzione europea del 29 maggio [2005] chiese di essere sospesa temporaneamente dal [Consiglio costituzionale] per fare campagna per il voto favorevole dei francesi. Il 9 aprile 2008 fu designata dal consiglio dei ministri alla presidenza del ''Comité de réflexion sur le préambule de la Constitution''.
 
=== UltimiCarriera letteraria anni===
Con l’aiuto di Elin Wägner Moa Martinson poté iniziare un corso di scrittura a macchina e scrisse così il suo primo libro, ''Kvinnor och äppelträd'' (Donne e alberi di mele). Inviò il manoscritto a diverse case editrici ma fu sempre rifiutato, fino al 1933. Il suo debutto risvegliò grande consapevolezza grazie al suo linguaggio realistico e la sua libertà di parola riguardo i temi della sessualità. Il romanzo parla della crescita nella povertà di Sally ed Ellen, nel quartiere operaio di Norrköping, raccontata da una prospettiva femminile. Il seguito ''Sallys söner'' (I figli di Sally, 1934) parla della storia dei braccianti agricoli.
Il 20 novembre [2008] fu eletta all'Académie française
 
L’opera più conosciuta di Moa Martinson è la trilogia autobiografica su Mia: ''Mor gifter sig'' (Mamma si sposa, 1936), ''Kyrkbröllop'' (Matrimonio in chiesa, 1938) e ''Kungens rosor'' (Le rose del re, 1939). La serie di romanzi è costruita in parte sul seriale Pigmamma scritto da lei nel 1928-1929 per la rivista Brand. Nei libri racconta in modo spassionato degli avvenimenti di Norrköping durante il cambio di secolo. Il suo stile era spontaneo e arbitrario, e i suoi libri si caratterizzavano per l’umorismo e [[pathos]] sociale. Un tema ricorrente è l’amicizia tra donne. Tra le altre opere successive si evidenziano i suoi romanzi storici sulla vita contadina nell’[[Östergötland]], ''Vägen under stjärnorna'' (La strada sotto alle stelle, 1940) e ''Brandliljor'' (Gigli di fuoco, 1941). La così detta ''Bettyserien'' è costruita sui suoi anni come mamma e come unica curatrice dell’appezzamento Johannesdal.
 
Moa Martinson realizza taglienti descrizioni della [[Società di classe|Classe sociale]] nelle sue opere <ref>{{Cita web|url=https://www.aftonbladet.se/kultur/article20069439.ab|titolo=Moa Martinson - Modernist och feminist|data=29 ottobre 2017}}</ref>, contribuendo a spiegare ai lettori i meccanismi che governano questa società. Come altri scrittori proletari anche Moa proveniva da circostanze di povertà e non aveva una grande educazione sulle spalle, ma riuscì comunque a raggiungere un elevato status sociale nel suo tempo, e a raggiungere la popolazione.
Nel 2013, dopo il decesso del marito e della sorella, decise di ritirarsi dalla vita pubblica. Muore a Parigi il 30 giugno 2017 poco prima di compiere 90 anni.
 
Moa Martinson fu una dei più importanti scrittori proletari del suo tempo poiché riuscì a raggiungere un gruppo di persone completamente nuovo: la classe operaia. Visse lei stessa una dura vita da operaia e la raccontò spesso nei suoi libri. Poiché molto di quello che scrisse proveniva plausibilmente dalla sua esperienza, riuscì così a raggiungere non solo il nuovo gruppo della classe operaia, ma anche le donne operaie, le quali facevano parte di un gruppo particolarmente nuovo e speciale per quel tempo<ref>{{Cita web|url=https://urskola.se/Produkter/161227-Hej-litteraturen!-Den-svenska-arbetarlitteraturen|titolo=Den Svenska Arbetarlitteraturen|data=29 ottobre 2017}}</ref>.
== Riconoscimenti ==
* Il 2 dicembre [[2006]] ha ricevuto:
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in [[Giurisprudenza]]<ref>{{Cita web |url = http://www.italianuniversitynetwork.it/notizia/n:12256/laurea-honoris-causa-a-simone-veil.html |titolo = Laurea honoris causa in Giurisprudenza a Simone Veil |editore = http://www.italianuniversitynetwork.it |data = 1º dicembre 2006 |accesso = 30 giugno 2017|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160307175827/http://www.italianuniversitynetwork.it/notizia/n:12256/laurea-honoris-causa-a-simone-veil.html |dataarchivio = 7 marzo 2016 |urlmorto = si }}</ref>
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo =[[Università degli studi di Cassino]]
}}
 
Moa Martinson ha dato alle donne un posto nel mondo letterario. Secondo la studiosa Ebba Witt-Brattström Moa Martinson ha sollevato il mondo delle donne operaie nella sua produzione. Witt-Brattström ritiene che Martinson abbia descritto l'ambivalenza delle donne nel corpo e nell'intelletto. La studiosa ritiene anche che ciò che ha spinse Moa Martinson fu un forte pathos per la giustizia e secondo la stessa Martinson lei voleva "riempire le macchie bianche nella mappa della società" <ref>{{Cita web|url=http://www.lt.se/kultur/moa-ar-aktuell-50-ar-efter-sin-dod |titolo=Moa är aktuell 50 år efter sin död |data=29 ottobre 2017}}</ref>. Con questo si può supporre che Moa Martinson intendesse sollevare la condizione di coloro che sono invisibili nella società, osservarli e provare a realizzare una società più equa.
== Onorificenze<ref>{{Cita web |url = http://www.xn--acadmie-franaise-npb1a.fr/les-immortels/simone-veil?fauteuil=13&election=20-11-2008 |titolo = Simone Veil |sito = Sito web dell'Accademia: dettaglio membro |editore = [[Académie française]] |lingua = fr |accesso = 30 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160802014636/http://www.xn--acadmie-franaise-npb1a.fr/les-immortels/simone-veil?fauteuil=13&election=20-11-2008 |dataarchivio = 2 agosto 2016 |urlmorto = no}}</ref> ==
=== Onorificenze francesi ===
 
Moa Martinson può essere definita per il suo tempo come modernista e femminista. Diede spazio a chi non poteva avere spazio nella società: le classi sociali più basse e le donne. Questo fu qualcosa di moderno e rappresentava una rottura con le convenzioni normative. Si batté pure per realizzare una società più equale parlando di coloro che non hanno mai avuto voce in capitolo, oltre a sollevare le questioni delle donne, un gruppo di fatto rassegnato e arrendevole. Ha un grande significato anche per il femminismo odierno e infuse coraggio alle scrittrici femministe <ref>{{Cita web|url=https://www.arbetaren.se/2014/08/29/moa-hjalpte-lasarna-forsta-klassamhallet/|titolo=Moa Hjälpte Läsarna Förstå Klassamhället|data=29 ottobre 2017}}</ref>.
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur GC ribbon.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|motivazione=
|luogo=13 luglio [[2012]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordre national du Merite Chevalier ribbon.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine Nazionale al Merito
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale al Merito (Francia)
|motivazione=
|luogo=
}}
 
=== OnorificenzeSecondo stranierematrimonio ===
Nel 1928 Moa Martinson incontrò [[Harry Martinson]]. Si sposarono civilmente il 3 ottobre 1929<ref name="ReferenceA" />. Abitarono presso la piccola fattoria di Moa. Il matrimonio fu inizialmente felice ma Harry era infedele e alla separazione seguì un rappacificamento. Harry Martinson la lasciò nel 1939 e si arruolò. Nell’inverno del 1940 chiese il divorzio e il matrimonio si sciolse nel 1941. [[Ivar Lo-Johansson]], il quale fu un buon amico di entrambi, descrisse il loro matrimonio nel libro ''Tröskeln'' (La soglia, 1982).
{{Onorificenze
 
|immagine=Order BritEmp (civil) rib.PNG
=== Johannesdal, Sorunda ===
|nome_onorificenza=Dama di Commenda dell'Ordine dell'Impero Britannico (Regno Unito)
Moa Martinson si trasferì nel 1910 nella piccola fattoria di Johannesdal a [[Sorunda]], nel Södermanland, quando aveva 19 anni e aspettava il suo primo figlio. In quel luogo rimase per il resto della sua vita. Durante gli anni 30, quando anche Harry Martinson visse e sviluppò la sua opera letteraria lì, la fattoria divenne molto popolare per i giovani scrittori del tempo. La fattoria è ancora presente così come Moa la lasciò quando morì nel 1964<ref>{{Cita web|url=http://www.moa.martinson.dinstudio.se/text1_9.html|titolo=Arkiverade kopian|data=14 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090421155454/http://www.moa.martinson.dinstudio.se/text1_9.html|dataarchivio=21 aprile 2009}}</ref>.
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Impero Britannico
 
|motivazione=
Moa Martinson è sepolta nel cimitero di Sorunda<ref>Begravda i Sverige, CD, utgivare Sveriges Släktforskarförbund</ref>.
|luogo=[[1998]]
 
}}
== Opere ==
{{Onorificenze
* {{Cita libro|nome=Frida|cognome=Andersson|titolo=Moa Martinson: en bibliografi|anno=2000|editore=Univ|città=Linköping|libris=8239889}}
|immagine=Prince of Asturias Foundation Emblem.svg
 
|nome_onorificenza=Premio Principe delle Asturie per la cooperazione internazionale (Spagna)
{| class="wikitable"
|collegamento_onorificenza=Premio Principe delle Asturie
! colspan="3" | Bibliografi
|motivazione=
|-
|luogo=[[2005]]
! Anno
}}
! Titolo
! Note
|-
|1928-29
|Pigmamma
|seriale
|-
|1933
|''[[Kvinnor och äppelträd]]''
|romanzo
|-
|1934
|''[[Sallys söner]]''
|romanzo
|-
|1935
|''[[Rågvakt]]''
|romanzo
|-
|1936
|''[[Mor gifter sig]]''
|romanzo, serie di Mia
|-
|1937
|''Drottning Grågyllen''
|romanzo storico
|-
|1937
|''Motsols''
|raccolta di poesie
|-
|1938
|''[[Kyrkbröllop]]''
|romanzo, serie di Mia
|-
|1939
|''[[Kungens rosor]]''
|romanzo, serie di Mia
|-
|1940
|''Vägen under stjärnorna''
|romanzo storico
|-
|1941
|''Brandliljor''
|romanzo storico
|-
|1942
|''Armén vid horisonten''
|saggio e storie brevi
|-
|1943
|''Den osynlige älskaren''
|serie di Betty
|-
|1944
|''Bakom svenskvallen''
|memoriale
|-
|1947
|''Kärlek mellan krigen''
|memoriale
|-
|1949
|''[[Livets fest]]''
|romanzo storico
|-
|1950
|''Jag möter en diktare''
|memoriale
|-
|1952
|''Du är den enda''
|serie di Betty
|-
|1956
|''Kvinnorna på Kummelsjö''
|romanzo storico
|-
|1957
|''Klockor vid Sidenvägen''
|serie di Betty
|-
|1959
|''Hemligheten''
|serie di Betty
|}
 
== Premi e onorificenze ==
* Gran premio De Nios, 1944
 
== Trasposizioni cinematografiche ==
* 1974 Film TV, ''Rågvakt'', basato sul romanzo omonimo e diretto da Göran Bohman, con Christina Evers nel ruolo principale
* 1979 Serie TV, ''[[Mor gifter sig]]'', basato sul romanzo omonimo diretto da [[Per Sjöstrand]], con [[Gurie Nordwall]] nel ruolo della madre, [[Hans Wigren]] nel ruolo del patrigno e Nina Ullerstam nel ruolo di Mia
* 1986 Lungometraggio, ''[[Moa (film)|Moa]]'', autobiografico, diretto da [[Anders Wahlgren]] con [[Gunilla Nyroos]] nel ruolo principale.
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlateBibliografia ==
* {{Cita libro|nome=Bengt E.|cognome=Anderson|titolo=Brev kring en resa utan mål : Harry, Moa och herrarna Bonnier|anno=2011|editore=Vekerum|città=Olofström|isbn=978-91-86722-91-3|serie=Harry Martinson-sällskapets årsbok ; 2011}}
* [[Storia degli ebrei in Francia]]
* {{Cita libro|titolo=De skrev för livet: Moa och de svenska kvinnliga arbetarförfattarna|anno=2009|editore=De litterära sällskapens samarbetsnämnd (DELS)|città=Stockholm|libris=11766485}}
* [[Storia degli ebrei in Provenza e Linguadoca]]
* {{Cita libro|nome=Kerstin|cognome=Engman|titolo=Moa Martinson: ordet och kärleken : [biografi]|anno=1990|editore=Tiden|città=Stockholm|isbn=91-550-3609-0}}
* {{Cita libro|nome=Sonja|cognome=Erfurth|titolo=Harry Martinson och Moa: 1920-1931|anno=1987|editore=Bonnier|città=Stockholm|isbn=91-0-047061-9}}
* {{Cita libro|titolo=I Moas sak: från ny Moaforskning till Moaprisets historia|anno=2012|editore=Sällskapet Moas vänner|città=Stockholm|serie=Sällskapet Moas vänners skriftserie ; 1}}
* {{Cita libro|titolo=Moa i brev och bilder: ett urval|anno=1978|editore=Askild & Kärnekull|città=Stockholm|isbn=91-7008-620-6}}
* {{Cita libro|nome=Johanna|cognome=Olander|titolo=Lita på en karl, man skulle ha stryk!: Moa Martinsons "Kyrkbröllop" ur ett genusperspektiv|anno=2000|editore=Univ., Litteraturvetenskapliga inst.|città=Stockholm}}
* {{Cita libro|nome=Marika|cognome=Stiernstedt|titolo=Marika Stiernstedt om Moa Martinson.|anno=1995[1946]|editore=Sällsk. Moas vänner|città=Nynäshamn}}
* {{Cita libro|nome=Ebba|cognome=Witt-Brattström|titolo=Moa Martinson: skrift och drift i trettiotalet|anno=1988|editore=Norstedt|città=Stockholm|isbn=91-1-883422-1}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Simone Veil}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.moamartinson.se/ Moas vänner]<!-- eller 280830 ? -->
*{{wayback|url=http://www.ugglan.educ.goteborg.se/moa.htm|title=Ugglan|date=20080527072145}}
*{{wayback|url=http://www.kulturnat.se/default.asp?ArticleID=199220&CategoryID=2996&mnuParID=4632&mnuSubID=0&Municipality=&FreeText=|title=Östgötakultur|date=20071012031248}}
 
{{Box successione
|carica = [[Presidente del Parlamento Europeo]]
|immagine= Flag of the European Coal and Steel Community 9 Star Version.svg
|periodo = luglio [[1979]] - gennaio [[1982]]
|precedente = [[Emilio Colombo]]
|successivo = [[Piet Dankert]]
}}
{{Box successione
|carica = Seggio n. 13 dell'[[Académie française]]
|periodo = 20 novembre [[2008]] - 30 giugno [[2017]]
|precedente = [[Pierre Messmer]]
|successivo = ''vacante''
}}
{{Presidenti del Parlamento europeo}}
{{Premio Carlo Magno}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|ebraismo|unione europea}}
 
[[Categoria:Persone legate ad Auschwitz]]
[[Categoria:Europarlamentari francesi]]
[[Categoria:Ministri della V Repubblica francese]]
[[Categoria:Membri dell'Académie française]]
[[Categoria:Presidenti del Parlamento europeo]]
[[Categoria:Personalità dell'ebraismo]]
[[Categoria:Superstiti dell'Olocausto]]
[[Categoria:Dame dell'Ordine dell'Impero Britannico]]
[[Categoria:Ebrei francesi]]
[[Categoria:Grandi ufficiali della Legion d'onore]]