Contrada sovrana La Flora e Moa Martinson: differenze tra le pagine

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[[File:Moa_Martinson,_1957.jpg|miniatura|Moa Martinson]]
{{Contrada di Legnano
{{Bio
|nomecontrada = Contrada sovrana La Flora
| Nome = Moa
|detentricepalio = X <!-- Mettere una "X" a sinistra di questo avviso se la contrada è la detentrice del palio -->
| Cognome = Martinson
|immaginestemma =
| Sesso = F
|blasonatura = [[trinciato]] con il divisorio [[merlato]] di [[Azzurro (araldica)|blu]], un [[Piante araldiche|fiore quadripetalo blu]] per semiscudo, il tutto in [[Campo dello scudo|campo]] [[Rosso (araldica)|rosso]]
| LuogoNascita = Parrocchia di Vårdnäs, Östergötland
<!-- Informazioni generali -->
| GiornoMeseNascita = 2 novembre
|immaginecolori = Rosso e Blu (Diagonale).png
| AnnoNascita = 1890
|colori = [[rosso]] e [[blu]]
| NoteNascita = <ref>Vårdnäs församlings födelsebok, avläst via www.svar.ra.se</ref>
|motto = Sia seme la virtù, vittoria il fiore
| LuogoMorte = Parrocchia di Sorunda, Södermanland
|istituzione = 1932
| GiornoMeseMorte = 5 agosto
|chiesa = [[Chiesa dei Santi Martiri (Legnano)|chiesa dei Santi Martiri]]
| AnnoMorte = 1964
|nomepatrono = [[Sisinnio, Martirio e Alessandro|santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro]] (santi Martiri)
| NoteMorte = <ref name="db">{{Cita libro|titolo=Sveriges dödbok 1901–2009 (DVD-rom)|ed=Version 5.0|anno=2010|editore=Sveriges släktforskarförbund|città=Solna|lingua=swe|isbn=978-91-87676-59-8}}</ref>
|festa = 29 maggio
| Attività = scrittrice
|nomeabitanti = Florenzi
| Nazionalità = svedese
<!-- Reggenza -->
|granpriore = Fabio Molla
|capitano = Cristian Parini
|castellana = Anna Maria Bonito
|scudiero = Danilo Schilirò
|grandama = Maria Teresa Fraschini
<!-- Localizzazione -->
|stato = ITA
|regione = {{IT-LOM}}
|città = Legnano
|maniero = via Menotti 206
|museo =
<!-- La contrada e il palio -->
|vittorie = 8
|ultimavittoria = [[2018]]
|vittorieprovaccia = 4
|ultimavittoriaprovaccia = [[2011]]
|cappotti =
|ultimocappotto =
|contradealleate = Nessuna
|contradeavversarie = {{Contrada San Martino}}<ref name="rivalità">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.ilgiorno.it/speciali/paliodilegnano2015/rivalit%C3%A0-contrade-palio-1.953231|titolo=Il Palio di Legnano entra nel vivo: le rivalità|accesso=13 maggio 2016|formato=|sito=www.ilgiorno.it}}</ref>
|gemellaggi = {{Selva}} ([[palio di Siena]])
<!-- Mezzi di informazione -->
|sito = [http://www.contradalaflora.it www.contradalaflora.it]
|altrisiti =
|periodico = La Flora
}}
La '''contrada sovrana{{#tag:ref|Il titolo di "sovrana" è stato ufficialmente concesso alla contrada da [[Casa Savoia]] nel 2002.|group=N}} La Flora''' è una delle [[Contrade di Legnano|otto contrade]] in cui è divisa la [[Città d'Italia|città]] [[Lombardia|lombarda]] di [[Legnano]]. È situata nella zona "[[Stazione di Legnano|oltre stazione]]" (cioè ad ovest della [[ferrovia Domodossola-Milano]]), a nord-ovest della città. Partecipa annualmente al [[palio di Legnano]] ed è stata istituita in occasione dell'organizzazione della [[festa del Carroccio]] (1932)<ref name="D'Ilario, 2000|p. 4">{{Cita|D'Ilario, 2000|p. 4}}.</ref>.
 
Moa Martinson fa parte degli scrittori proletari, attivi durante gli anni 20 e gli anni 30. È stata relativamente dimenticata ma poi riscoperta dal movimento femminile durante gli anni 70. Ebba Witt-Brattström ha discusso la sua tesi ''Moa Martinson: skrift och drift i trettiotalet'' nel 1987. Kerstin Engman ha pubblicato la biografia ''Moa Martinson. Ordet och kärleken'' nel 1990.
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Legnano|Battaglia di Legnano}}
[[File:La battaglia di Legnano di Amos Cassoli.jpg|thumb|left|La ''Battaglia di Legnano'' di [[Amos Cassioli]] (1860), dipinto conservato presso la [[Galleria d'arte moderna (Firenze)|Galleria d'arte moderna]] di [[Palazzo Pitti]] a [[Firenze]]<ref>{{cita web|url= http://www.musica.san.beniculturali.it/web/musica/gallery/dettaglio-oggetto-digitale?pid=san.dl.SAN:IMG-00669548&titolo_origine=galleria%20multimediale&css_tit=gallery-result-tit#|titolo= Amos Cassoli, La battaglia di Legnano, 1860|sito= www.musica.san.beniculturali.it|accesso= 14 aprile 2016|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160604090054/http://www.musica.san.beniculturali.it/web/musica/gallery/dettaglio-oggetto-digitale?pid=san.dl.SAN:IMG-00669548&titolo_origine=galleria%20multimediale&css_tit=gallery-result-tit|dataarchivio= 4 giugno 2016}}</ref>]]
Il territorio della contrada è il luogo dove potrebbero essere avvenuti i primi scontri della [[battaglia di Legnano]]<ref name="chiesa">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.legnano.org/reteciv/martinella/chiese/smartiri.htm|titolo=La chiesa dei Santi Martiri e i legami ideali con la battaglia di Legnano|accesso=31 ottobre 2014|sito=www.legnano.org|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070315111638/http://www.legnano.org/reteciv/martinella/chiese/smartiri.htm|dataarchivio=15 marzo 2007}}</ref>: infatti alcuni studiosi ipotizzano che il primo contatto tra le truppe della [[Lega Lombarda]] e quelle dell'Imperatore [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] si sia verificato tra Legnano e [[Borsano]]<ref>{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 26}}.</ref>.
 
Strade e piazze a [[Nörrköping]], [[Eskilstuna]] e [[Stoccolma]] sono dedicate a lei.
Quindi, per quanto riguarda la città del [[Carroccio]], le prime fasi della battaglia potrebbero essere avvenute sui territori appartenenti alla contrada La Flora e al rione [[Contrada Ponzella|Ponzella]], che è invece compreso all'interno della [[contrada San Bernardino]]: Borsano è infatti situato a nord-ovest di Legnano<ref name="collegio">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.collegiodeicapitani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=18&Itemid=15|titolo=Contrada La Flora|accesso=4 aprile 2014|sito=www.collegiodeicapitani.it}}</ref>.
 
== Biografia ==
L'ipotesi che va per la maggiore tra gli studiosi sostiene invece che il primo contatto tra gli eserciti sia avvenuto tra Borsano e [[Busto Arsizio]]: secondo questa ipotesi, gli scontri si sarebbero spostati a Legnano per la celebre difesa del Carroccio solo in un secondo momento.
 
=== Infanzia ===
Il nome originario della contrada La Flora era "contrada dei fieri"<ref name="collegio"/>. Tra il [[XVII secolo|XVII]] ed il [[XVIII secolo]] la denominazione cambiò, tramite storpiature, in "contrada dei fiori" per poi diventare "contrada dei floridi" e infine "contrada Flora"<ref name="collegio"/>. La denominazione "contrada dei floridi" era collegata alle caratteristiche del luogo e alla bellezza delle dame della contrada<ref name="collegio"/>. "[[Corte lombarda|Cascina]] Flora" è anche il nome di un gruppo di [[Corte lombarda|corti lombarde]] che è situato nello storico e omonimo rione legnanese<ref name="collegio"/>.
Moa Martinson nacque nella parrocchia di Vårdnäs, vicino a [[Linköping]]. Fu battezzata con il nome di Helga Maria. Sua madre, Kristina Swarz, era una ragazza celibe di 19 anni, la quale fu costretta a lasciare sua figlia a casa dei genitori. Secondo un articolo nel numero 101 della rivista ÖGF-Lövet del maggio 2010 il padre di Moa Martinson era presumibilmente Anders Teodor Andersson Lundin, nato nel [[1863]] och impiegato presso la fabbrica di Motala<ref>ÖGF-Lövet nr 101 (maj 2010), s 5-6: Vem var Moa Martinsons far?, av Annika Johansson</ref>. Dopo un paio di anni la madre si trasferì a Norrköping e iniziò a lavorare in fabbrica. Nel 1895 la madre si sposò con Alfred Karlsson e poté perciò tenere la figlia con sé. Il patrigno di Moa lavorava in diversi giardini e porti. L’economia familiare era in pessimo stato, anche per colpa dell’alcolismo del patrigno, e come conseguenza di questo dovettero trasferirsi spesso.
 
Durante l’estate del 1906 Moa Martinson lavorò per la grande esposizione artistica industriale di Syltenberg, a Norrköping. Nel romanzo ''Kungens rosor'' (''Le rose del re'', 1939) l’autrice descrive quel periodo. Nell’autunno del 1906 Moa ottenne un posto di formazione presso un ristorante a Stoccolma e iniziò successivamente a lavorare come aiuto cuoco in giro per la Svezia.
== La contrada soppressa della Ponzella e di Mazzafame ==
{{vedi anche|Contrada Ponzella}}
Il suo territorio include la [[Contrada Ponzella|contrada soppressa della Ponzella e di Mazzafame]], che fu inglobata dalla [[contrada San Bernardino]] e dalla contrada La Flora nel 1936 perché i quartieri a cui faceva riferimento non erano molto abitati e quindi aveva difficoltà a sostenere economicamente la partecipazione al palio<ref name="Cita|Autori vari|p. 126">{{Cita|Autori vari|p. 126}}.</ref><ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2009.pdf|titolo=Regolamento generale del Palio di Legnano|accesso=4 aprile 2014|formato=PDF|sito=www.paliodilegnano.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924063650/http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2009.pdf|dataarchivio=24 settembre 2015}}</ref>.
 
L’infanzia di Moa Martinson fu molto povera. Questo gioca un ruolo importante nella sua produzione letteraria<ref>{{Cita web|url=http://www.moamartinson.se/moa-martinsons-liv/|titolo=Moa Martinsons Liv|accesso=29 ottobre 2017}}</ref>.
== La chiesa di riferimento ==
{{vedi anche|Chiesa dei Santi Martiri (Legnano)}}
[[File:Chiesa S Martiri Legnano.JPG|thumb|left|upright|La facciata della [[Chiesa dei Santi Martiri (Legnano)|chiesa dei Santi Martiri]]]]
 
=== Primo matrimonio ===
La contrada La Flora fa riferimento alla [[Chiesa dei Santi Martiri (Legnano)|chiesa dei Santi Martiri]]. In occasione della vittoria della contrada nella corsa ippica, la copia della croce di [[Ariberto da Intimiano]] viene solennemente traslata nella chiesa di riferimento del rione vincitore e qui conservata per un anno: questo ambito simbolo di vittoria è custodito nella chiesa fino all'edizione successiva del palio.
La madre e il patrigno di Moa Martinsson abitavano a [[Ösmo]], vicino a [[Södertörn]], e lì Moa incontrò il tuttofare ''Karl Johan Leonard Johansson'' (1881-1928), figlio del fondatore Johan Peter Johansson e di Ulrika Kristina Sundström<ref>Sveriges befolkning 1890, CD-ROM, Version 1.02, Sveriges Släktforskarförbund/SVAR (2003)</ref>. Quando Moa aveva 19 anni restò incinta. Dopo la nascita del primo figlio Olof (1910-1974)<ref name="db" /> si trasferì da Karl, nella piccola fattoria di Johannesdal vicino a Ösmo. In quel luogo diede alla luce nei cinque anni successivi altri quattro figli: Tore (1911-1978)<ref name="db" />, Erik (1913-1996)<ref name="db" />, Manfred (1914-1925)<ref name="db" /> e Knut (1916-1925)<ref name="db" />. Tutti i figli nacquero al di fuori del matrimonio e solo nel 1922 Moa e Karl si sposarono<ref name="ReferenceA">Sorunda församlings vigselbok, EI:3</ref>. Il marito beveva spesso spendendo i profitti del lavoro e Moa Martinson fu costretta a reperire il cibo per la famiglia coltivando alcuni appezzamenti, pescando e piantando trappole.
 
=== Interesse politico ===
Ultimata nel 1910, la chiesa è dedicata ai [[Sisinnio, Martirio e Alessandro|santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro]] (noti come i "santi Martiri"), che sono anche i patroni della contrada<ref name="chiesa"/>. I tre santi sono legati alla battaglia di Legnano: secondo una leggenda raccontata da [[Galvano Fiamma]], dalle sepolture dei santi alla [[basilica di San Simpliciano]] di Milano sarebbero uscite tre [[Columbidae|colombe]] che si sarebbero posate sul [[Carroccio]] causando la fuga di [[Federico Barbarossa]]<ref name="Cita|D'Ilario, 1976|pag. 80">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 80}}.</ref>. In seguito, i tre volatili, impauriti dal fragore dello scontro, si sarebbero riparati in una zona boscosa del rione san Bernardino<ref name="Cita|D'Ilario, 1976|pag. 80"/>.
Moa Martinson iniziò a scrivere già durante l’adolescenza. Era molto interessata alla politica e nel 1922 riuscì a far pubblicare la sua prima lettera all’editore del giornale ''Arbetaren'', firmandosi come ''H.J.'' (Helga Johansson). Lì incontrò Elise ''Ottar'' Ottesen-Jensen, la quale fu d’ispirazione per la stesura di un suo romanzo. Durante la scrittura del romanzo i due figli più giovani, Manfred e Knut, annegarono mentre stavano attraversando una superficie ghiacciata durante un giorno di aprile del 1925. L’interesse politico di Moa Martinson risultò nella sua elezione nel 1924 al consiglio comunale di [[Sorunda]]. A casa, nel suo cottage, si tenne un incontro sindacalista. Nel 1927 iniziò a scrivere articoli sulla situazione delle donne lavoratrici nella rivista femminista liberale ''Tidervarvet'', nella quale [[Elin Wägner]] lavorava come redattrice. Fu lì che la scrittrice iniziò a firmarsi come ''Moa''. L’anno seguente, nel gennaio del 1928, il marito di Moa si suicidò con della dinamite. Nel 1934 fu delegata per il primo congresso dell’Unione degli Scrittori dell’[[Unione Sovietica]].
[[File:Statyn_av_Moa_Martinsson_Norrköping_april_2006b.jpg|miniatura|Statua di Moa Martinson in Grytstorget a [[Norrköping]].]]
 
=== Carriera letteraria ===
L'intitolazione della chiesa ai santi Martiri avvenne all'inizio del XX secolo, cioè in un periodo in cui ci fu la riscoperta, da parte dei legnanesi, dei fatti e delle leggende legate alla celebre battaglia<ref name="chiesa"/>. L'inaugurazione del [[monumento al Guerriero di Legnano]], [[statua]] [[Bronzo|bronzea]] dedicata ad un combattente dell'omonima battaglia medievale, è infatti dell'anno 1900<ref name="chiesa"/>. Per tale motivo anche la chiesa dei Santi Martiri presenta dei richiami alla battaglia di Legnano, essendo stata terminata nello stesso periodo<ref name="chiesa"/>.
Con l’aiuto di Elin Wägner Moa Martinson poté iniziare un corso di scrittura a macchina e scrisse così il suo primo libro, ''Kvinnor och äppelträd'' (Donne e alberi di mele). Inviò il manoscritto a diverse case editrici ma fu sempre rifiutato, fino al 1933. Il suo debutto risvegliò grande consapevolezza grazie al suo linguaggio realistico e la sua libertà di parola riguardo i temi della sessualità. Il romanzo parla della crescita nella povertà di Sally ed Ellen, nel quartiere operaio di Norrköping, raccontata da una prospettiva femminile. Il seguito ''Sallys söner'' (I figli di Sally, 1934) parla della storia dei braccianti agricoli.
 
L’opera più conosciuta di Moa Martinson è la trilogia autobiografica su Mia: ''Mor gifter sig'' (Mamma si sposa, 1936), ''Kyrkbröllop'' (Matrimonio in chiesa, 1938) e ''Kungens rosor'' (Le rose del re, 1939). La serie di romanzi è costruita in parte sul seriale Pigmamma scritto da lei nel 1928-1929 per la rivista Brand. Nei libri racconta in modo spassionato degli avvenimenti di Norrköping durante il cambio di secolo. Il suo stile era spontaneo e arbitrario, e i suoi libri si caratterizzavano per l’umorismo e [[pathos]] sociale. Un tema ricorrente è l’amicizia tra donne. Tra le altre opere successive si evidenziano i suoi romanzi storici sulla vita contadina nell’[[Östergötland]], ''Vägen under stjärnorna'' (La strada sotto alle stelle, 1940) e ''Brandliljor'' (Gigli di fuoco, 1941). La così detta ''Bettyserien'' è costruita sui suoi anni come mamma e come unica curatrice dell’appezzamento Johannesdal.
== Il nome della contrada ==
In origine la contrada si chiamava semplicemente "Flora": nel 1955, in occasione dell'introduzione dei motti dei rioni e della fondazione del collegio dei capitani e delle contrade, al nome della contrada viene aggiunto l'[[articolo determinativo]] "la": in questo modo la denominazione del rione storico mutò in "La Flora"<ref name="Cita|Autori vari|p. 182">{{Cita|Autori vari|p. 182}}.</ref>.
 
Moa Martinson realizza taglienti descrizioni della [[Società di classe|Classe sociale]] nelle sue opere <ref>{{Cita web|url=https://www.aftonbladet.se/kultur/article20069439.ab|titolo=Moa Martinson - Modernist och feminist|data=29 ottobre 2017}}</ref>, contribuendo a spiegare ai lettori i meccanismi che governano questa società. Come altri scrittori proletari anche Moa proveniva da circostanze di povertà e non aveva una grande educazione sulle spalle, ma riuscì comunque a raggiungere un elevato status sociale nel suo tempo, e a raggiungere la popolazione.
Il titolo di "sovrana" ha avuto invece origine nel 2002, quando è stato concesso ufficialmente da [[Casa Savoia]], ovvero dalla [[Famiglia reale|dinastia regnante]] in [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia dal 1861 al 1946]]<ref>{{cita pubblicazione |quotes= |cognome= |nome= |linkautore= |coautori= |anno=2005 |mese=1º maggio |titolo=Internet e giornale per aprirsi al mondo|rivista=[[La Prealpina]] |volume= |numero= |pagine=12 |id= |url= http://www.eoipso.it/include/rassegna/getfile.cfm?file_ID=3966|lingua= |accesso= |abstract= }}</ref>.
 
Moa Martinson fu una dei più importanti scrittori proletari del suo tempo poiché riuscì a raggiungere un gruppo di persone completamente nuovo: la classe operaia. Visse lei stessa una dura vita da operaia e la raccontò spesso nei suoi libri. Poiché molto di quello che scrisse proveniva plausibilmente dalla sua esperienza, riuscì così a raggiungere non solo il nuovo gruppo della classe operaia, ma anche le donne operaie, le quali facevano parte di un gruppo particolarmente nuovo e speciale per quel tempo<ref>{{Cita web|url=https://urskola.se/Produkter/161227-Hej-litteraturen!-Den-svenska-arbetarlitteraturen|titolo=Den Svenska Arbetarlitteraturen|data=29 ottobre 2017}}</ref>.
== Il maniero ==
[[File:Maniero Contrada La Flora.jpg|thumb|upright|Interno del maniero della contrada La Flora. Sullo sfondo, le bande della vittoria, ovvero lo stendardo che viene consegnato alla contrada in occasione della vittoria al palio]]
[[File:Cena propiziatoria La Flora - Palio di Legnano 2015.jpg|thumb|left|Cena [[Espiazione|propiziatoria]] della contrada La Flora per il palio di Legnano 2015]]
 
Moa Martinson ha dato alle donne un posto nel mondo letterario. Secondo la studiosa Ebba Witt-Brattström Moa Martinson ha sollevato il mondo delle donne operaie nella sua produzione. Witt-Brattström ritiene che Martinson abbia descritto l'ambivalenza delle donne nel corpo e nell'intelletto. La studiosa ritiene anche che ciò che ha spinse Moa Martinson fu un forte pathos per la giustizia e secondo la stessa Martinson lei voleva "riempire le macchie bianche nella mappa della società" <ref>{{Cita web|url=http://www.lt.se/kultur/moa-ar-aktuell-50-ar-efter-sin-dod |titolo=Moa är aktuell 50 år efter sin död |data=29 ottobre 2017}}</ref>. Con questo si può supporre che Moa Martinson intendesse sollevare la condizione di coloro che sono invisibili nella società, osservarli e provare a realizzare una società più equa.
Nel corso della sua storia la contrada ha cambiato diversi manieri{{#tag:ref|I "manieri" sono le sedi delle contrade di Legnano.|group=N}}<ref name="Cita|Autori vari|p. 197">{{Cita|Autori vari|p. 197}}.</ref>. Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] la sede della contrada venne ospitata in diversi locali messi a disposizione dai membri della reggenza che si erano succeduti negli anni<ref name="Cita|Autori vari|p. 197"/>. Ultimo di questa tipologia di sede fu un locale di una villa appartenente ad una castellana<ref name="Cita|Autori vari|p. 197"/>. Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] il maniero fu spostato in via [[Amerigo Vespucci|Vespucci]] in alcuni locali condivisi con la sezione locale di un [[partito politico]]<ref name="Cita|Autori vari|p. 197"/>. Negli [[anni 1970|anni settanta]] la sede della contrada venne trasferita più volte, tra cui all'interno dell'[[Oratorio (centro giovanile)|oratorio]] dei Santi Martiri e in via [[Ciro Menotti|Menotti]]<ref name="Cita|Autori vari|p. 197"/>.
 
Moa Martinson può essere definita per il suo tempo come modernista e femminista. Diede spazio a chi non poteva avere spazio nella società: le classi sociali più basse e le donne. Questo fu qualcosa di moderno e rappresentava una rottura con le convenzioni normative. Si batté pure per realizzare una società più equale parlando di coloro che non hanno mai avuto voce in capitolo, oltre a sollevare le questioni delle donne, un gruppo di fatto rassegnato e arrendevole. Ha un grande significato anche per il femminismo odierno e infuse coraggio alle scrittrici femministe <ref>{{Cita web|url=https://www.arbetaren.se/2014/08/29/moa-hjalpte-lasarna-forsta-klassamhallet/|titolo=Moa Hjälpte Läsarna Förstå Klassamhället|data=29 ottobre 2017}}</ref>.
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] ci fu il trasferimento della sede in un maniero vero e proprio, che era situato in via [[Novara]]: in questa sede vennero allestiti la sala d'armi e le vetrine ospitanti i vestiti della sfilata nonché la giubba del fantino che conquistò per La Flora il palio del 1997<ref name="Cita|Autori vari|p. 197"/>. La mobilia del maniero fu costruita manualmente dai contradaioli<ref name="Cita|Autori vari|p. 197"/>. Nel 1999 la contrada si è trasferita in un nuovo maniero, questa volta situato in via Menotti 206, all'interno di Cascina Mazzafame, ovvero di una storica [[corte lombarda]] che si trova nel rione e che è adiacente alla settecentesca [[chiesa di Santa Teresa d'Ávila]]<ref name="Cita|Autori vari|p. 197"/>.
 
=== Secondo matrimonio ===
== I colori ed il gonfalone ==
Nel 1928 Moa Martinson incontrò [[Harry Martinson]]. Si sposarono civilmente il 3 ottobre 1929<ref name="ReferenceA" />. Abitarono presso la piccola fattoria di Moa. Il matrimonio fu inizialmente felice ma Harry era infedele e alla separazione seguì un rappacificamento. Harry Martinson la lasciò nel 1939 e si arruolò. Nell’inverno del 1940 chiese il divorzio e il matrimonio si sciolse nel 1941. [[Ivar Lo-Johansson]], il quale fu un buon amico di entrambi, descrisse il loro matrimonio nel libro ''Tröskeln'' (La soglia, 1982).
[[File:Battle of Legnano.png|thumb|left|La battaglia di Legnano in un dipinto di [[Massimo d'Azeglio]]]]
[[File:Profilo Monumento al Guerriero con bandiere contrada La Flora per vittoria Palio di Legnano 2018 - 2018-06-01 Legnano.jpg|thumb|upright|Il ''[[Monumento al Guerriero di Legnano]]'' bardato con i colori della contrada La Flora in occasione della vittoria del [[Palio di Legnano|Palio]] nel 2018]]
 
=== Johannesdal, Sorunda ===
La [[leggenda]] vuole che la contrada debba il suo nome alla gioiosa esultanza delle donne del quartiere dopo la battaglia di Legnano. Dopo la vittoria, al passaggio della [[Lega Lombarda]], le contradaiole de La Flora avrebbero gettato dei fiori ai piedi dei soldati, da cui il nome del rione<ref name="collegio"/>.
Moa Martinson si trasferì nel 1910 nella piccola fattoria di Johannesdal a [[Sorunda]], nel Södermanland, quando aveva 19 anni e aspettava il suo primo figlio. In quel luogo rimase per il resto della sua vita. Durante gli anni 30, quando anche Harry Martinson visse e sviluppò la sua opera letteraria lì, la fattoria divenne molto popolare per i giovani scrittori del tempo. La fattoria è ancora presente così come Moa la lasciò quando morì nel 1964<ref>{{Cita web|url=http://www.moa.martinson.dinstudio.se/text1_9.html|titolo=Arkiverade kopian|data=14 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090421155454/http://www.moa.martinson.dinstudio.se/text1_9.html|dataarchivio=21 aprile 2009}}</ref>.
 
Moa Martinson è sepolta nel cimitero di Sorunda<ref>Begravda i Sverige, CD, utgivare Sveriges Släktforskarförbund</ref>.
Secondo questa tradizione, il colore [[rosso]] simboleggia il sangue dei soldati lombardi mentre quello [[blu]] la gloria militare<ref name="collegio"/>. Il significato che oggi è associato ai colori della contrada è invece il seguente: il rosso indica il coraggio, l'ardore, la forza e la tenacia, mentre il blu la lealtà cavalleresca<ref name="collegio"/>.
 
== Opere ==
Un'altra leggenda popolare narra che [[Federico Barbarossa]] sia stato sconfitto nella battaglia di Legnano a causa di una croce scintillante mostrata dalla [[Flora (divinità)|dea Flora]], che spaventò l'imperatore e lo obbligò alla fuga<ref name="collegio"/>. La dea Flora è molto presente nelle credenze popolari del luogo: secondo la tradizione questa figura mitologica compariva ogni anno ad inizio primavera per spargere fiori sui campi della contrada<ref name="Cita|Autori vari|p. 177">{{Cita|Autori vari|p. 177}}.</ref>. In un'occasione apparve in ritardo e diffuse, sui prati del rione, [[Cyanus segetum|fiordalisi]] azzurri e [[papaver]]i rossi, i cui fiori sbocciano d'estate<ref name="Cita|Autori vari|p. 177"/>. Questi i colori diventarono poi rappresentativi della contrada<ref name="Cita|Autori vari|p. 177"/>.
* {{Cita libro|nome=Frida|cognome=Andersson|titolo=Moa Martinson: en bibliografi|anno=2000|editore=Univ|città=Linköping|libris=8239889}}
 
{| class="wikitable"
== Albo d'oro delle reggenze ==
! colspan="3" | Bibliografi
L'albo d'oro delle [[Contrade di Legnano#L'organizzazione e la reggenza|reggenze]] della contrada La Flora è<ref>{{cita web|url= http://www.contradalaflora.it/albo-delle-reggenze/ |titolo=Albo delle reggenze|accesso=4 agosto 2017|editore=contradalaflora.it}}</ref>:
{| class="wikitable" style="text-align: center; width: 80%; "
|-
! Anno
!style="background-color:#ffdead" width="10%" |Anno
! Titolo
!style="background-color:#ffdead" width="20%" |Capitano
! Note
!style="background-color:#ffdead" width="20%" |Castellana
!style="background-color:#ffdead" width="20%" |Gran priore
!style="background-color:#ffdead" width="20%" |Scudiero
|-
|1928-29
| 1935 || Michele Ferrario || Lina Acquadro Corso || - || -
|Pigmamma
|-
|seriale
| 1936 || Mario Colombo || Lina Acquadro Corso || - || -
|-
|1933
| 1937 || Mario Colombo || Lina Acquadro Corso || -|| -
|''[[Kvinnor och äppelträd]]''
|romanzo
|-
|1934
| 1938 || '''Piero Gasparri''' || '''Lina Acquadro Corso''' || - || -
|''[[Sallys söner]]''
|-
|romanzo
| 1939 || Tonino Garavaglia || Evelina Proverbio || - || -
|- style="background:#ffb3b3"
| colspan="5" | '''Dal 1940 al 1951 tutte le attività relative al palio di Legnano sono state sospese<br/>a causa delle vicende belliche legate alla [[seconda guerra mondiale]]'''<ref name="albo">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/il-palio/lalbo-doro-del-palio-di-legnano/|titolo=L'albo d'oro del Palio di Legnano|accesso=4 aprile 2014|formato=|sito=www.contradalegnarello.it}}</ref>
|-
| 1952 || Renzo Macchi || Giampiera Ripamonti || - || -
|-
|1935
| 1953 || Davide Casero || Angela Calini || - || -
|''[[Rågvakt]]''
|romanzo
|-
|1936
| 1954 || Davide Casero || Angela Calini || - || -
|''[[Mor gifter sig]]''
|romanzo, serie di Mia
|-
|1937
| 1955 || Davide Casero || Luciana Parini || - || -
|''Drottning Grågyllen''
|-
|romanzo storico
| 1956 || Davide Casero || Maria Rosa Camieri || - || -
|-
|1937
| 1957 || Adriano Colombo || Maria Rosa Camieri || - || -
|''Motsols''
|raccolta di poesie
|-
|1938
| 1958 || Mario Guarnerio || Laura Folcettoni || - || -
|''[[Kyrkbröllop]]''
|-
|romanzo, serie di Mia
| 1959 || Mario Guarnerio || Pia Motta || - || -
|-
| 1960 || '''Enrico Grassini''' || '''Pia Motta''' || - || -
|-
|1939
| 1961 || Paolo Garavaglia || Fiorella Colombo || - || -
|''[[Kungens rosor]]''
|romanzo, serie di Mia
|-
|1940
| 1962 || Paolo Garavaglia || Carla Malacrida || - || -
|''Vägen under stjärnorna''
|-
|romanzo storico
| 1963 || Virginio Poretti || Ersilia Caloni || - || -
|-
| 1964 || Vittorio Frascoli || Marta Pianetti || - || -
|-
|1941
| 1965 || Vittorio Frascoli || Marina Gusmeri || - || -
|''Brandliljor''
|-
|romanzo storico
| 1966 || Vittorio Frascoli || Elide Dentali || - || -
|-
|1942
| 1967 || Vittorio Frascoli || Luisella Chiappa || - || -
|''Armén vid horisonten''
|-
|saggio e storie brevi
| 1968 || Vittorio Frascoli || Giuliana Caccia || - || -
|-
|1943
| 1969 || Claudio Gorla || Maria Grazia Gorla || - || -
|''Den osynlige älskaren''
|-
|serie di Betty
| 1970 || Claudio Gorla || Anna Zanchi || - || -
|-
|1944
| 1971 || Claudio Gorla || Marzia Gorla || Davide Casero || -
|''Bakom svenskvallen''
|-
|memoriale
| 1972 || Claudio Gorla || Marzia Gorla || Davide Casero || -
|-
| 1973 || Claudio Gorla || Marzia Gorla || Davide Casero || -
|-
| 1974 || Valerio Fedeli || Patrizia Capuano || Innocente Fraschini || Franco Casati
|-
|1947
| 1975 || Valerio Fedeli || Maria Luisa Colombo || Innocente Fraschini || Franco Casati
|''Kärlek mellan krigen''
|memoriale
|-
|1949
| 1976 || Valerio Fedeli || Susanna Bettoni || Innocente Fraschini || Franco Casati
|''[[Livets fest]]''
|romanzo storico
|-
|1950
| 1977 || Virginio Poretti || Anna Zanchi || Innocente Fraschini || Franco Casati
|''Jag möter en diktare''
|-
|memoriale
| 1978 || Virginio Poretti || Antonella Tajè || Innocente Fraschini || Franco Casati
|-
| 1979 || Virginio Poretti || Cinzia Gorla || Innocente Fraschini || Corrado Giudici
|-
| 1980 || Virginio Poretti || Cinzia Gorla || Claudio Gorla || Corrado Giudici
|-
| 1981 || Piergiorgio Bragè || Cinzia Gorla || Claudio Gorla || Corrado Giudici
|-
|1952
| 1982 || Virginio Poretti || Nicoletta Mazza || Claudio Gorla || Danilo Parini
|''Du är den enda''
|serie di Betty
|-
|1956
| 1983 || Virginio Poretti || Nicoletta Mazza || Claudio Gorla || Danilo Parini
|''Kvinnorna på Kummelsjö''
|-
|romanzo storico
| 1984 || Virginio Poretti || Nicoletta Mazza || Claudio Gorla || Danilo Parini
|-
| 1985 || Virginio Poretti || Marta Colombo || Claudio Gorla || Massimo Brusa
|-
|1957
| 1986 || Virginio Poretti || Marta Colombo || Claudio Gorla || Massimo Brusa
|''Klockor vid Sidenvägen''
|serie di Betty
|-
|1959
| 1987 || Virginio Poretti || Marta Colombo || Claudio Gorla || Massimo Brusa
|''Hemligheten''
|-
|serie di Betty
| 1988 || Virginio Poretti || Marta Colombo || Claudio Gorla || Stefano Guazzoni
|-}
| 1989 || Danilo Parini || Cristina Bernasconi || Claudio Gorla || Vinicio Vinco
|-
| 1990 || Danilo Parini || Cristina Bernasconi || Piero Brusa || Vinicio Vinco
|-
| 1991 || Danilo Parini || Claudia Donadoni || Piero Brusa || Ruggero Sormani
|-
| 1992 || Stefano Guazzoni || Elena Panizza || Piero Brusa || Alessandro Brusa
|-
| 1993 || Stefano Guazzoni || Simona Luraghi || Piero Brusa || Dario Giudici
|-
| 1994 || Vinicio Vinco || Simona Luraghi || Virginio Poretti || Alberto Carpani
|-
| 1995 || Vinicio Vinco || Paola Volontieri || Virginio Poretti || Davide Bartesaghi
|-
| 1996 || Vinicio Vinco || Alessandra Frascoli || Virginio Poretti || Davide Bartesaghi
|-
| 1997 || '''Vinicio Vinco''' || '''Alessandra Frascoli''' || '''Virginio Poretti''' || '''Roberto Canepari'''
|-
| 1998 || Vinicio Vinco || Cinzia Gorla || Virginio Poretti || Roberto Canepari
|-
| 1999 || Vinicio Vinco || Francesca Colombo || Virginio Poretti || Roberto Canepari
|-
| 2000 || Cristiano Poretti || Francesca Colombo || Ruggero Sormani || Fabio Molla
|-
| 2001 || Cristiano Poretti || Francesca Colombo || Ruggero Sormani || Fabio Molla
|-
| 2002 || Cristiano Poretti || Francesca Colombo || Ruggero Sormani || Fabio Molla
|-
| 2003 || Cristiano Poretti || Laura Pigni || Marco Rebolini || Fabio Molla
|-
| 2004 || Fabio Molla || Laura Pigni || Vittorio Frascoli || Mauro Nebuloni
|-
| 2005 || '''Davide Bartesaghi''' || '''Sabrina Trabattoni''' || '''Raffaele Bonito''' || '''Mauro Nebuloni'''
|-
| 2006 || Davide Bartesaghi || Sabrina Trabattoni || Raffaele Bonito || Mauro Nebuloni
|-
| 2007 || Davide Bartesaghi || Sabrina Trabattoni || Raffaele Bonito || Mauro Nebuloni
|-
| 2008 || '''Davide Bartesaghi''' || '''Sabrina Trabattoni''' || '''Raffaele Bonito''' || '''Mauro Nebuloni'''
|-
| 2009 || '''Davide Bartesaghi''' || '''Sabrina Trabattoni''' || '''Piero Luraghi''' || '''Roberto Panzeri'''
|-
| 2010 || '''Mauro Nebuloni''' || '''Francesca Rocco''' || '''Ezio Vinco''' || '''Roberto Panzeri'''
|-
| 2011 || Mauro Nebuloni || Francesca Rocco || Ezio Vinco || Roberto Panzeri
|-
| 2012 || Davide Bartesaghi || Erika Giudici || Ezio Vinco || Filippo Barichello
|-
| 2013 || Davide Bartesaghi || Erika Giudici || Ezio Vinco || Filippo Barichello
|-
| 2014 || Dario Giudici || Laura Pozzobon || Donata Colombo || Mauro Marchitelli
|-
| 2015 || Dario Giudici || Laura Pozzobon || Donata Colombo || Mauro Marchitelli
|-
| 2016 || Cristiano Poretti || Anna Maria Bonito || Donata Colombo || Mauro Marchitelli
|-
| 2017 || Cristiano Poretti || Anna Maria Bonito || Donata Colombo || Mauro Marchitelli
|-
| 2018 || '''Cristian Parini''' || '''Anna Maria Bonito''' || '''Fabio Molla''' || '''Danilo Schilirò'''
|}<u>Nota</u>: in '''grassetto''' le reggenze che hanno retto la contrada in occasione delle vittorie al palio.
 
== ContradePremi avversariee onorificenze ==
* Gran premio De Nios, 1944
* {{Contrada San Martino}}<ref name="rivalità"/>.
 
== Trasposizioni cinematografiche ==
== Gemellaggi ==
* 1974 Film TV, ''Rågvakt'', basato sul romanzo omonimo e diretto da Göran Bohman, con Christina Evers nel ruolo principale
* {{Selva}} del [[palio di Siena]] - {{IT-TOS}}.
* 1979 Serie TV, ''[[Mor gifter sig]]'', basato sul romanzo omonimo diretto da [[Per Sjöstrand]], con [[Gurie Nordwall]] nel ruolo della madre, [[Hans Wigren]] nel ruolo del patrigno e Nina Ullerstam nel ruolo di Mia
 
* 1986 Lungometraggio, ''[[Moa (film)|Moa]]'', autobiografico, diretto da [[Anders Wahlgren]] con [[Gunilla Nyroos]] nel ruolo principale.
== La contrada ed il palio ==
{{vedi anche|Vincitori del palio di Legnano e della provaccia}}
La contrada Flora ha conquistato 8 vittorie al palio: 1938, 1960, 1997, 2005, 2008, 2009, 2010 e 2018<ref name="legnarello">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/il-palio/lalbo-doro-del-palio-di-legnano/|titolo=L'albo d'oro del Palio di Legnano|accesso=4 aprile 2014|sito=www.contradalegnarello.it}}</ref>.
 
{| class="wikitable" style="text-align: center; width: 100%; "
|-
!style="background-color:#ffdead" width="10%" |N° vittoria
!style="background-color:#ffdead" width="10%" |Anno
!style="background-color:#ffdead" width="25%" |Capitano
!style="background-color:#ffdead" width="30%" |Fantino
!style="background-color:#ffdead" width="25%" |Cavallo
|-
| 1 || [[1938]] ||Piero Gasparri || Antonio Bracadetto detto ''Cucciolo'' || Miki
|-
| 2 || [[1960]] ||Enrico Grassini || Francesco Zoni|| Argea
|-
| 3 || [[1997]] ||Vinicio Vinco || Sebastiano Deledda detto ''Legno'' || Blue Baker
|-
| 4 || [[2005]] ||Davide Bartesaghi || [[Valter Pusceddu]] detto ''Bighino'' || Calendimaggio
|-
| 5 || [[2008]] ||Davide Bartesaghi || [[Valter Pusceddu]] detto ''Bighino'' || Yanti
|-
| 6 || [[2009]] ||Davide Bartesaghi || [[Silvano Mulas]] detto ''Voglia'' || Zanzuela
|-
| 7 || [[2010]] ||Mauro Nebuloni || [[Antonio Siri]] detto ''Amsicora'' || Abbashan
|-
| 8 || [[2018]] ||Cristian Parini || Gavino Sanna || Escobar
|-
|}
 
La contrada ha anche vinto quattro edizioni della [[Provaccia (Palio di Legnano)|provaccia]] (1990, 2003, 2004 e 2011)<ref name="provaccia2">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/la-provaccia-memorial-favari/|titolo=La Provaccia|accesso=29 maggio 2017|sito=www.contradalegnarello.it}}</ref> senza mai riuscire a realizzare il "[[Cappotto (Palio di Legnano)|cappotto]]".
 
== Note ==
<references />
=== Esplicative ===
<references group=N/>
 
=== Bibliografiche ===
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|nome=Bengt E.|cognome=Anderson|titolo=Brev kring en resa utan mål : Harry, Moa och herrarna Bonnier|anno=2011|editore=Vekerum|città=Olofström|isbn=978-91-86722-91-3|serie=Harry Martinson-sällskapets årsbok ; 2011}}
* {{cita libro | autore= Autori vari|coautori = | titolo= Il Palio di Legnano : Sagra del Carroccio e Palio delle Contrade nella storia e nella vita della città| editore= [[Banca di Legnano]] | città= | anno= 1998|sbn=IT\ICCU\TO0\1145476|cid=Autori vari}}
* {{Cita libro|titolo=De skrev för livet: Moa och de svenska kvinnliga arbetarförfattarna|anno=2009|editore=De litterära sällskapens samarbetsnämnd (DELS)|città=Stockholm|libris=11766485}}
* {{Cita libro| cognome= D'Ilario| nome= Giorgio |coautori = Egidio Gianazza, [[Augusto Marinoni]] | titolo= Legnano e la battaglia| editore= Edizioni Landoni| città= | anno= 1976|SBN= IT\ICCU\LO1\1256757 |cid=D'Ilario, 1976}}
* {{Cita libro|nome=Kerstin|cognome=Engman|titolo=Moa Martinson: ordet och kärleken : [biografi]|anno=1990|editore=Tiden|città=Stockholm|isbn=91-550-3609-0}}
* {{cita libro | cognome= D'Ilario| nome= Giorgio |coautori = Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri| titolo= Profilo storico della città di Legnano| editore= Edizioni Landoni| città= | anno= 1984 |sbn= IT\ICCU\RAV\0221175|cid=D'Ilario, 1984}}
* {{citaCita libro | cognome= D'Ilario| nome= Giorgio Sonja|coautori cognome= Erfurth| titolo=Harry SagraMartinson deloch CarroccioMoa: 1920- Palio delle Contrade 1931|anno=1987| editore= Tipotecnica Bonnier| città= | anno= 2000Stockholm|isbn=no|cid=D'Ilario, 200091-0-047061-9}}
* {{Cita libro|titolo=I Moas sak: från ny Moaforskning till Moaprisets historia|anno=2012|editore=Sällskapet Moas vänner|città=Stockholm|serie=Sällskapet Moas vänners skriftserie ; 1}}
* {{Cita libro|titolo=Moa i brev och bilder: ett urval|anno=1978|editore=Askild & Kärnekull|città=Stockholm|isbn=91-7008-620-6}}
* {{Cita libro|nome=Johanna|cognome=Olander|titolo=Lita på en karl, man skulle ha stryk!: Moa Martinsons "Kyrkbröllop" ur ett genusperspektiv|anno=2000|editore=Univ., Litteraturvetenskapliga inst.|città=Stockholm}}
* {{Cita libro|nome=Marika|cognome=Stiernstedt|titolo=Marika Stiernstedt om Moa Martinson.|anno=1995[1946]|editore=Sällsk. Moas vänner|città=Nynäshamn}}
* {{Cita libro|nome=Ebba|cognome=Witt-Brattström|titolo=Moa Martinson: skrift och drift i trettiotalet|anno=1988|editore=Norstedt|città=Stockholm|isbn=91-1-883422-1}}
 
== VociAltri correlateprogetti ==
{{interprogetto}}
* [[Battaglia di Legnano]]
* [[Contrade di Legnano]]
* [[Legnano]]
* [[Palio di Legnano]]
* [[Vincitori del palio di Legnano e della provaccia]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.moamartinson.se/ Moas vänner]<!-- eller 280830 ? -->
*{{cita web|http://www.contradalaflora.it|Sito ufficiale della contrada}}
*{{wayback|url=http://www.ugglan.educ.goteborg.se/moa.htm|title=Ugglan|date=20080527072145}}
 
*{{wayback|url=http://www.kulturnat.se/default.asp?ArticleID=199220&CategoryID=2996&mnuParID=4632&mnuSubID=0&Municipality=&FreeText=|title=Östgötakultur|date=20071012031248}}
{{Palio di Legnano}}
{{Portale|Altomilanese}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Contrade di Legnano|Flora]]