Venezia Football Club e Discussione:Rinascimento del XII secolo: differenze tra le pagine

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{{tradotto da|en|Renaissance of the 12th century|29 aprile 2008 16:57 UTC|209030990}}
{{F|Società calcistiche italiane|dicembre 2014}}{{Squadra di calcio
<!-- Introduzione -->
|nome squadra = Venezia FC SSD
|nomestemma = Venezia FC (Since 2015).png
|soprannomi = ''Arancioneroverdi'', ''Leoni Alati'', ''Lagunari''
<!-- Livrea delle divise -->
<!-- Divisa casalinga -->
|pattern_b1 = _venezia1415home
|body1 = 000000
|leftarm1 = 000000
|rightarm1 = 000000
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<!-- Divisa da trasferta -->
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|body2 = FFFFFF
|leftarm2 = FFFFFF
|rightarm2 = FFFFFF
|shorts2 = FFFFFF
|socks2 = FFFFFF
<!-- Segni distintivi -->
|colori = [[File:600px Nero con fasce verticali Arancio e Verde.png|20px]] [[Arancione|arancio]]-[[nero]]-[[verde]]
|simboli = [[Leone di San Marco]]
|inno =
|autore =
<!-- Dati societari -->
|città= [[Venezia]]
|nazione = {{ITA}}
|confederazione = [[UEFA]]
|bandiera = Flag of Italy.svg
|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|annofondazione = 1907
|rifondazione = 2005
|rifondazione2 = 2009
|rifondazione3 = 2015
|presidente = {{Bandiera|USA}} [[Joe Tacopina]]
|allenatore = {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Inzaghi]]
|campionato = [[Serie D]]<!-- AGGIORNARE SOLO DAL 1° LUGLIO 2017, DATA D'INIZIO DELLA STAGIONE SPORTIVA 2016-17. -->
|stadio = [[Stadio Pierluigi Penzo|Pier Luigi Penzo]], [[Venezia]]
|capienza = massimo 16.000, ora ridotti a 7.450
|titoli nazionali = 2 [[Serie B|Campionati di Serie B]]<br />1 [[Serie C|Campionato di Serie C]]<br />1 [[Serie D#Albo d'oro Scudetto Dilettanti|Scudetto Dilettanti]] [[File:Scudetto.svg|15px]]
|coppe Italia = 1
|sito = www.veneziafc.club
|stagione attuale = Venezia Football Club 2015-2016
}}
Il '''Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica''',<ref>{{Cita web|url=http://www.lnd.it/storage/Comunicati/Comitato%20Interregionale/1447419781cun.59.pdf|titolo=Comunicato Ufficiale n° 59 del 13/11/2015|editore=http://www.lnd.it/|data=13 novembre 2015|accesso=31 dicembre 2015}}</ref> meglio conosciuto come '''Venezia''', è una [[squadra di calcio|società]] [[calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na con sede nella città di [[Venezia]].
 
==Scorporo==
Il club, rifondato nel 2015, è la continuazione del sodalizio sorto nel 1907 e denominato ''Venezia Foot Ball Club'' sino al 1919, ''Associazione Calcio Venezia'' fino al 1930, dal 1945 al 1983 e ancora dal 1989 al 2005, ''Società Sportiva Serenissima'' nel 1930, ''Associazione Fascista Calcio Venezia'' nel 1934, ''Calcio Venezia'' nel 1983, ''Calcio Venezia 1907'' nel 1987, ''Società Sportiva Calcio Venezia'' nel 2005, ''Foot Ball Club Unione Venezia'' nel 2009 e ''Venezia Football Club'' nel 2015.
La pagina, in [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Rinascimento_del_XII_secolo&oldid=44126396 questa sua versione] (n. 44126396 del 14-10-2011) trattava quasi esclusivamente del movimento di traduzione in latino originatosi nell'Occidente cristiano intorno al XII secolo. Ho spostato [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Rinascimento_del_XII_secolo&oldid=44089091 buona parte dei contenuti] nella voce apposita, [[Traduzioni nell'Occidente latino durante il XII secolo]] (si veda [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Traduzioni_nell%27Occidente_latino_durante_il_XII_secolo&oldid=44126656 la versione 44126656 della voce al 14-10-2011]).--[[Utente:E-Soter|E-Soter]] ([[Discussioni utente:E-Soter|msg]]) 23:40, 14 ott 2011 (CEST)
 
==Richiesta di controllo del titolo==
Occupa il 29º posto fra i [[Tradizione sportiva in Italia|migliori club che hanno giocato in A]], e il 37º posto nella [[Classifica perpetua della Serie A dal 1929|classifica perpetua della massima serie]], categoria in cui vanta come miglior piazzamento il terzo posto conseguito nella stagione [[Serie A 1941-1942|1941-1942]]; nel suo palmarès figura inoltre la [[Coppa Italia]] vinta nell'edizione [[Coppa Italia 1940-1941|1940-1941]], durante il periodo di maggior successo del club. I giocatori lagunari indossano una divisa [[Arancione|arancio]][[nero]][[verde]], colori sociali nati dopo l'inglobamento del [[Calcio Mestre|Mestre]] di fine anni 1980, che soppiantarono i precedenti abbinamenti neroverde dei veneziani e arancionero dei mestrini.
Elimino la richiesta di controllo del titolo. Credo che sia sufficiente l'uso fattone da studiosi di grande spessore come Marie-Thérèse d'Alverny (''Renaissance and Renewal in the Twelfth Century'') e Charles Homer Haskins (''The Renaissance of the Twelfth Century''), elencati d'altronde in Bibliografia. --[[Utente:Cloj|<span style="color:green;">'''Cl'''</span>]][[Discussioni utente:Cloj|<span style="color:red;">'''oj'''</span>]] 10:33, 25 gen 2017 (CET)
 
== Collegamenti esterni modificati ==
Disputa gli incontri casalinghi allo [[stadio Pierluigi Penzo]] di Venezia.
 
Gentili utenti,
== Storia ==
=== La fondazione del FBC e i primi anni ===
Il Venezia Foot Ball Club fu fondato il 14 dicembre del 1907 presso la Trattoria Corte dell'Orso a due passi da campo San Bortolomio a Venezia da una ventina di praticanti ed appassionati attraverso la fusione delle sezioni calcistiche di due società sportive veneziane: la Palestra Marziale e la Costantino Reyer. Il luogo prescelto dai fondatori per dar vita alla nuova realtà calcistica, fu l'ormai scomparsa trattoria "Da Nane in Corte dell'Orso", a due passi dal centralissimo campo veneziano di San Bartolomeo.
Fra i fondatori vi furono il terzino destro elvetico [[Walter Aemissiger]], proveniente dalla squadra del Winterthur e primo capitano della squadra, [[Guido Battisti]], [[Antonio Borella]], [[Gerardo Bortoletti]], [[Davide Fano]], il primo presidente, [[Aldo Federici]], detto "Baciccia", mediano destro e poi anche allenatore, [[Pietro Golzio]], detto "Pioppa", [[Silvio Lorenzetti]], [[Pietro Piccoli]], [[Primo Pitteri]], [[Alessandro Santi]], [[Marcello Santi]], [[Luigi Vianello]], [[Pietro Visintin]] e [[Mario Vivante]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia dalla nascita al girone unico, Michele Gottardi, pp. 3-4</ref>
 
ho appena modificato 1 {{plural:1|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Rinascimento del XII secolo. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=104603007 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
In quegli anni le partite dei leoni lagunari si disputavano nella pineta di [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]], avendo cura di tracciare di volta in volta le linee del campo. Gli allenamenti si svolgevano invece nel campazzo delle Chiovere. Le prime partite del Venezia furono giocate contro le squadre venete del [[Calcio Padova|Padova]], dell'[[Hellas Verona Football Club|Hellas Verona]] e del [[Vicenza Calcio|Vicenza]], nonché contro gli equipaggi delle navi che giungevano al porto di Venezia. Il primo incontro disputato dai lagunari fu giocato il 22 dicembre 1907 contro il [[Vicenza Calcio|Vicenza]] e terminò sul risultato di 1-1.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia dalla nascita al girone unico, Michele Gottardi, p. 10</ref>
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20010318000221/http://inst.santafe.cc.fl.us/~jbieber/HS/trans2.htm per http://inst.santafe.cc.fl.us/~jbieber/HS/trans2.htm
 
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Tra il 1908 ed il 1910 il Venezia disputò due campionati dell'allora [[Terza Categoria 1908|Terza Categoria]], intervallati da uno di [[Campionato Federale di Prima Categoria 1909|Prima Categoria]] disputato nel 1909. Al debutto nel campionato di massima serie i lagunari vennero ammessi direttamente alla semifinale contro i campioni di [[Lombardia]] in quanto unica iscritta veneta, ma nel doppio confronto con i meneghini dell'[[U.S. Milanese]] furono letteralmente sommersi di reti (perdendo 7-1 l'andata e 11-2 il ritorno),<ref>Agendina Barlassina 1937-38, p. 36</ref> dimostrando di non essere ancora competitivi per la Prima Categoria.
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 16:56, 3 mag 2019 (CEST)
=== Anni 1910 ===
Dal campionato [[Prima Categoria 1910-1911|1910-11]] i neroverdi si insediarono saldamente in [[Prima Categoria]] e nel [[Prima Categoria 1911-1912|1911-12]] il Venezia, dopo aver vinto il girone veneto-emiliano, raggiunse la finale nazionale contro la [[Unione Sportiva Pro Vercelli Calcio|Pro Vercelli]], perdendo poi per 7-0 all'andata e per 6-0 al ritorno.<ref name="Calcio Venezia p. 18">Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia dalla nascita al girone unico, Michele Gottardi, p. 18</ref> Il 7 settembre 1913 fu inaugurato il campo sportivo di [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]] completo di recinto, spogliatoi e tribuna coperta per più di 500 spettatori.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Storia del Penzo, Renato Vidal, p. 27</ref>
 
Nella stagione [[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]], ultimo campionato disputato prima della [[Prima guerra mondiale|guerra]], i lagunari approdarono, venendo peraltro subito eliminati, nel girone A di semifinale con [[Associazione Sportiva Casale Calcio|Casale]], [[Genoa]] e [[Juventus Football Club|Juventus]]. Durante la prima guerra mondiale l'attività calcistica a Venezia non cesserà mai totalmente grazie all'impegno della società minore lagunare Aurora F.B.C. Tra i giocatori distintisi in questo periodo segnaliamo i tre stranieri triestini, all'epoca cittadini dell'[[Impero austro-ungarico]], [[Silvio Stritzel|Stritzel]], Riccobon e Marincich, oltre al forte centravanti [[Umberto Vecchina]].
 
Nel mese d'aprile del 1919, a palazzo Gritti-Faccanon, nell'allora sede del [[Il Gazzettino|Gazzettino]], i soci del Venezia F.B.C. e dell'Aurora F.B.C., società minore lagunare, decisero di unire le forze ribattezzando la squadra neroverde in ''Associazione Calcio Venezia''. Nell'occasione anche il Governo contribuì al rilancio del sodalizio lagunare con un contributo straordinario di 40.000 lire, quale indennizzo per aver utilizzato il campo sportivo come base militare.<ref name="Calcio Venezia p. 18"/>
 
=== Anni 1920 ===
Dopo un periodo di alti e bassi, durante il quale retrocesse in [[Seconda Divisione]] nel [[Prima Divisione 1921-1922|1921-22]] dopo uno spareggio con la Rivarolese (regolamentarmente non previsto, ma organizzato dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]] dopo la iniziale retrocessione dell'Inter [[Compromesso Colombo|la ricomposizione dello scisma FIGC-CCI]]), ritornò in [[Prima Divisione]] al termine della stagione [[Seconda Divisione 1925-1926|1925-26]]. La Prima Divisione però, in seguito a una [[Carta di Viareggio|riforma dei campionati]] e alla creazione del nuovo campionato di massima serie, la [[Divisione Nazionale]], non era più la massima serie, ma il secondo livello dei campionati italiani.
 
Nel [[Prima Divisione 1926-1927|1926-27]] il Venezia partecipò così al campionato di prima divisione, classificandosi 6º su dieci squadre partecipanti. Nel frattempo l'8 maggio 1927 dopo una lunga ristrutturazione viene inaugurato a [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]] il nuovo Campo Sportivo Fascista alla presenza del [[Ministro delle finanze]] [[Giuseppe Volpi di Misurata]] e del presidente del [[C.O.N.I.]] [[Lando Ferretti]], la rinnovata struttura ha ora una capienza di 10 mila spettatori.<ref name="Calcio Venezia p. 28">Un Secolo di Calcio Venezia, Storia del Penzo, Renato Vidal, p. 28</ref>
 
In [[Prima Divisione 1927-1928|Prima Divisione]] anche nella stagione 1927-28 i veneziani giunsero secondi nel girone A alle spalle dell'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], venendo poi ammessi d'ufficio in [[Divisione Nazionale]] per decreto della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] insieme ad altre sette squadre:
 
{{Citazione|Nella prossima stagione al campionato di Divisione Nazionale parteciperanno 32 squadre, che giuocheranno in due gironi di 16 ciascuna... Le iscrizioni si chiuderanno il prossimo 10 luglio. In base alle medesime pervenute, il Direttorio Federale stabilirà i gironi fissando di conseguenza le varie squadre da promuovere. Tuttavia possiamo finora comunicarvi che in Divisione Nazionale entreranno otto squadre più delle previste seguendo nella scelta criteri politici oltre che sportivi. Oltre alle 24 che già hanno diritto, andranno dunque nella massima categoria le seguenti squadre: Hellas, Reggiana, Triestina (indipendentemente quest'ultima dal posto che occupa in classifica, ma in omaggio agli altri titoli della nobilissima Trieste), la Fiorentina, il Legnano, la Milanese, la Venezia e la Prato, tenendo per questa in conto che la cittadina toscana ha ben 155 giuocatori tesserati...|Deliberazione della FIGC riportato da ''La Stampa'' del 29 giugno 1928, p. 5.}}
 
I due gironi da sedici squadre così costruiti avrebbero dunque avuto il duplice scopo sia di assegnare il titolo del 1929 - che per ovvi motivi di tempistica a quel punto non sarebbe stato disputato con un torneo conclusivo, bensì reintroducendo per un'ultima volta la finale (e per lo stesso motivo anche la Coppa CONI non fu disputata) -, sia quello di suddividere le società in un raggruppamento d'élite e in uno cadetto per le stagioni a venire. In particolare, metà delle società avrebbero costituito la Divisione Nazionale Serie A, quelle classificate tra la nona e la quattordicesima posizione la Divisione Nazionale Serie B insieme alle quattro vincenti della Prima Divisione, mentre le ultime due classificate di ogni girone sarebbero state addirittura retrocesse in Prima Divisione. Il Venezia, tra alcune vittorie (5-2 alla [[Unione Sportiva Pro Vercelli Calcio|Pro Vercelli]]) e pesanti rovesci (sconfitta 10-2 a Milano contro l'[[Associazione Sportiva Ambrosiana|Ambrosiana]] con 5 gol di [[Giuseppe Meazza|Meazza]]), giunse 11º e retrocesse in [[Serie B]].
 
La partecipazione alla [[Divisione Nazionale 1928-1929|Divisione Nazionale]] regalò alla società veneziana una situazione finanziaria tutt'altro che florida tanto che i lagunari rinunciarono alla prima trasferta a [[Fiume]] nel campionato [[Serie B 1929-1930|1929-30]],<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Dalla Serenissima alla presidenza Bennati, Pietro Bortoluzzi, p. 36</ref> pur tuttavia alla fine del torneo di [[Serie B 1929-1930|Serie B]] riuscirono ad ottenere la salvezza. L'estate 1930 portò delle novità con il cambio di denominazione, un modo per evitare che la gran mole di debiti accumulatisi potesse aver effetti sulla squadra. La nuova società venne ribattezzata ''Società Sportiva Serenissima'' e furono cambiati anche i colori sociali con l'adozione del rosso della bandiera del [[Leone di San Marco]], mentre sul petto venne apposto il classico leone marciano.<ref>1907-2007 Cent'Anni da Leoni, Serenissima per sfuggire ai creditori, Sebastiano Giorgi, p. 23</ref>
 
=== Anni 1930 ===
Nel maggio del 1931 in occasione del Concorso Ginnico Internazionale Femminile, lo Stadio veneziano di [[Sant'Elena (Venezia)|Sant'Elena]] venne intitolato all'aviatore Pier Luigi Penzo.<ref name="Calcio Venezia p. 28"/>
 
Con la nuova denominazione il Venezia disputa quattro campionati di [[Serie B]], al termine della stagione [[Serie B 1933-1934|1933-34]] la Serenissima è condannata alla retrocessione.<ref>Almanacco Illustrato del Calcio - La Storia 1898-2004, p. 253</ref> Retrocessione poi annullata per un allargamento della categoria nella stagione successiva le cui partecipanti passarono da 26 a 32 squadre. La società riuscì a mantenere la Serie B, ma non fu l'unica novità della stagione [[Serie B 1934-1935|1934-35]]: venne nominato un commissario straordinario nella persona di Tommaso Pasquali, mentre la società dal 1º agosto 1934 ritornò a chiamarsi ''Associazione Calcio Venezia'' (seppur con l'aggiunta, all'epoca inevitabile, dell'aggettivo ''Fascista''). Inoltre ci fu il ritorno ai tradizionali colori neroverdi.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Dalla Serenissima alla presidenza Bennati, Pietro Bortoluzzi, p. 40</ref> Alle novità societarie non fecero riscontro quelle sportive, il Venezia al termine del campionato retrocesse nella nascente [[Serie C]].<ref>Almanacco Illustrato del Calcio – La Storia 1898-2004, p. 255</ref>
 
La prima esperienza in terza serie fu brevissima perché i veneziani vinsero subito il campionato, davanti a [[Vicenza Calcio|Vicenza]], [[Udinese Calcio|Udinese]] e [[Calcio Padova|Padova]] e tornarono a disputare la [[serie B 1935-1936|Serie B]], raggiungendo in quell'anno anche i sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]], dove il Venezia fu sconfitto 2-0 dalla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]. Punto di forza di quella formazione era "la mediana di ferro" Varini-[[Aldo Biffi|Biffi]]-[[Attilio Kossovel|Kossovel]]. Nella stagione successiva in [[Serie B 1936-1937|Serie B]] il Venezia si salvò grazie ad un torneo di qualificazione giocato tra [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]], [[Associazione Calcio Rinascita Messina|Messina]] e [[Calcio Catania|Catania]], giunte quartultime insieme ai neroverdi. Nonostante un torneo all'italiana di andata e ritorno, le quattro squadre terminarono a pari punti. Solo ulteriori spareggi in campo neutro portarono il Venezia a giocarsi la salvezza nella gara decisiva giocata a [[Roma]] l'11 luglio 1937 contro il [[Calcio Catania|Catania]] e vinta per 4-0. Nello stesso anno il Venezia raggiunse gli ottavi in [[Coppa Italia 1936-1937|Coppa Italia]] contro il [[Associazione Calcio Milan|Milan]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Dalla Serenissima alla presidenza Bennati, Pietro Bortoluzzi, p. 44</ref>
Tra i giocatori distintisi in questo periodo di storia del Venezia si ricordano [[Giovanni Vecchina|Giovanni "Nane" Vecchina]], poi pluricampione d'Italia con la [[Juventus]] e [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale azzurro]], il portiere De Sanzuane e [[Aldo Gorini]] che disputò i suoi quindici anni d'attività indossando solo la maglia dei lagunari.
 
Con l'avvento nel 1937 alla presidenza di Arnaldo Bennati inizia un periodo di grande ascesa del Venezia. Il nuovo presidente ricostruisce dalle fondamenta la società nero verde. Nel campionato di [[Serie B 1937-1938|Serie B 1937-38]], nel quale il Venezia giunge ottavo, Bennati getta le basi della successiva stagione facendo seguire giocatori importanti come [[Victor Tortora]] e [[Giovanni Alberti]], che a fine campionato approderanno in laguna. Nella stagione [[Serie B 1938-1939|1938-39]] il Venezia parte con grandi ambizioni riuscendo a conquistare la promozione in Serie A grazie al secondo posto alle spalle della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]. Un secondo posto raggiunto all'ultima giornata andando a vincere a [[Bergamo]] con l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] (1-0), affiancandola in classifica e ottenendo la promozione grazie ad un miglior quoziente-reti.<ref>Almanacco Illustrato del Calcio Italiano 1940, p. 166</ref> Il gol della vittoria, segnato davanti a 5.000 tifosi lagunari, è di [[Francesco Pernigo]], che è tuttora il giocatore lagunare ad aver realizzato il maggior numero di gol (45) nei campionati giocati in serie A.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Dalla Serenissima alla presidenza Bennati, Pietro Bortoluzzi, p. 50</ref> Tra i grandi artefici della promozione anche [[Giuseppe Girani]], allenatore subentrato a campionato in corso e che guiderà i veneziani anche nella stagione successiva. Girani sarà una figura molto importante del calcio veneziano di quell'epoca tanto da rivestire in seguito importanti ruoli dirigenziali.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Girani caffè e campioni, Sebastiano Giorgi, p. 55</ref>
 
La partecipazione alla Serie A porta ad una nuova ristrutturazione dello [[stadio Pier Luigi Penzo]], con una capienza che viene raddoppiata, dai 10 mila si passa ai 22 mila dopo i prolungamenti delle tribune e delle gradinate esistenti, e le curve trasformate a gradoni.<ref name="Calcio Venezia p. 29">Un Secolo di Calcio Venezia, Storia del Penzo, Renato Vidal, p. 29</ref>
 
=== Anni 1940: il periodo di gloria ===
{{Citazione|Il materiale umano era grezzo fino alla più assoluta innocenza: e bisognava imparasse tutto, dal controllo di palla o stop al calcio punta e collo, di piatto, di esterno e così via. I putei de Venexia ghe dava dentro con appassionato fervore, per non dire con rabbia.|[[Gianni Brera]]}}
[[File:AFC Venezia 1941-42 - Ezio Loik e Valentino Mazzola.jpg|thumb|upright|[[Ezio Loik]] e [[Valentino Mazzola]], i due maggiori protagonisti della squadra salita alla ribalta nazionale nei primi anni 1940.]]
 
Con il ritorno in [[Serie A 1939-1940|Serie A]] dopo dodici anni di assenza la rosa del Venezia viene rinforzata. Arrivano [[Luigi Busidoni|Busidoni]], [[Silvio Di Gennaro|Di Gennaro]], [[Lidio Stefanini|Stefanini]], ma soprattutto esordisce un certo [[Valentino Mazzola]] che si rivelerà il più forte giocatore che abbia mai indossato la maglia del Venezia. In servizio militare a [[Venezia]], il marinaio Mazzola dopo essersi messo in luce al campo dei Bacini giocando degli incontri tra rappresentative militari fece un provino con il Venezia che lo acquistò poi dall'Alfa Romeo Milano (squadra di [[Serie C]]).<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, Verso la gloria con Valentino Mazzola, Sebastiano Giorgi, p. 53</ref> In campionato il Venezia dopo essersi preso il lusso di battere in casa i futuri campioni d'Italia dell'[[Football Club Internazionale Milano|Ambrosiana Inter]], conclude onorevolmente il campionato al decimo posto. I lagunari in quegli anni colpirono a tal punto la stampa nazionale che venne addirittura presa in considerazione la possibilità di trapiantare in nazionale il blocco del Venezia. In quella stagione comunque in [[Nazionale di calcio dell'Italia|azzurro]] ci arrivò il neroverde [[Guido Corbelli]].
 
La stagione [[Serie A 1940-1941|1940-41]] fa entrare il Venezia negli annali del calcio italiano. A rinforzare i lagunari allenati da [[Giovanni Battista Rebuffo]] arrivano [[Gian Emilio Piazza|Piazza]], [[Lanfranco Alberico|Alberico]], ma soprattutto il fiumano [[Ezio Loik]]. Quest'ultimo acquistato dal [[Milan]] nel Venezia formerà con [[Valentino Mazzola]] una formidabile coppia di mezzali che farà la fortuna dei neroverdi e successivamente anche del [[Grande Torino]]. Se in campionato i lagunari non vanno oltre il 12º posto, il Venezia arriva alla finale della [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]] con la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]. Dopo il pareggio per 3-3 nella capitale che aveva visto i veneziani pareggiare dopo l'iniziale tripletta del romanista [[Amedeo Amadei]], il Venezia allo [[stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] riesce a battere la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] per 1-0, grazie ad una rete di [[Ezio Loik|Loik]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Coppa Italia 1941:come entrammo nella leggenda, Giorgio Corsetti, p. 78</ref> Il Venezia si aggiudica la [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]] e iscrive per la prima volta il proprio nome nell'albo d'oro dei trofei nazionali grazie a questa formazione: [[Giorgio Fioravanti|Fioravanti]], [[Gian Emilio Piazza|Piazza]], [[Silvio Di Gennaro|Di Gennaro]], [[Victor Tortora|Tortora]] (il capitano), [[Sandro Puppo|Puppo]] (il giocatore con più presenze in A del Venezia, 145), [[Lidio Stefanini|Stefanini]], [[Giovanni Alberti|Alberti]], [[Ezio Loik|Loik]], [[Francesco Pernigo|Pernigo]], [[Alfredo Diotalevi|Diotalevi]], [[Valentino Mazzola|Mazzola]], [[Lanfranco Alberico|Alberico]].<ref>Almanacco Illustrato del Calcio Italiano 1942, p. 189</ref>
[[File:1940 consegna coppa italia.jpg|thumb|left|La consegna della [[Coppa Italia 1940-1941]] al Venezia]]
 
L'anno successivo, con il tricolore della [[Coppa Italia]] puntato sul petto il Venezia ha addirittura lo scudetto a portata di mano. La coppia Loik-Mazzola da il meglio di sé, mentre Pernigo arriva a segnare 12 reti in campionato. A poche domeniche dal termine i neroverdi hanno l'occasione di fermare la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] ospitandola al [[stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]], ma dopo aver fallito un rigore i lagunari perdono incredibilmente la partita compromettendo il campionato. A nulla serve rimanere in corsa sino alla fine e sconfiggere allo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] il [[Torino Football Club|Torino]] per 3-1. Il campionato fu vinto dai capitolini con 42 punti davanti al [[Torino Football Club|Torino]] (39) ed al Venezia (38). Un finale sin troppo scontato e che lasciò molta amarezza al presidente Bennati.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Grande Venezia, Pietro Bortoluzzi, p. 66</ref> Non miglior sorte ebbero i veneziani in [[Coppa Italia 1941-1942|Coppa Italia]] venendo sconfitti in semifinale dal [[Associazione Calcio Milan|Milan]] per 2-1. Il 5 aprile 1942 esordiscono in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] [[Ezio Loik]] e [[Valentino Mazzola]] nella gara vinta per 4-0 con la [[Nazionale di calcio della Croazia|Croazia]].<ref>Almanacco Illustrato del Calcio Italiano 1943, p. 252</ref>
 
La vendita nell'estate del 1942 di [[Ezio Loik|Loik]] e [[Valentino Mazzola|Mazzola]] al [[Torino Football Club|Torino]], per l'allora esorbitante cifra di un milione, sommata all'abbandono di [[Gian Emilio Piazza|Piazza]] rompono il giocattolo lagunare che la stagione successiva in [[Serie A 1942-1943|Serie A]] ottiene solo una stentata salvezza, pur raggiungendo ancora una volta la finale di [[Coppa Italia 1942-1943|Coppa Italia]] dove il Venezia viene sconfitto 4-0 a [[Milano]] dal [[Torino Football Club|Torino]], una rete fu segnata anche da [[Valentino Mazzola|Mazzola]].<ref>Almanacco Illustrato del Calcio 1947, p. 158</ref> L'anno successivo l'Italia è spezzata in due dalla guerra e si disputa un campionato ridotto limitato all'[[Divisione Nazionale 1943-1944|Alta Italia]]. Il Venezia riesce ad arrivare al triangolare finale con [[Spezia Calcio|V.F. Spezia]] e [[Torino Football Club|Torino]], a prevalere furono i primi grazie anche alla sconfitta subita dal Venezia (2-5) nell'ultima gara contro i granata degli ex [[Ezio Loik|Loik]] e [[Valentino Mazzola|Mazzola]].<ref>Almanacco Illustrato del Calcio 1947, p. 180</ref>
 
Il calcio nazionale torna dopo la [[Seconda Guerra Mondiale|guerra]] con il campionato [[Divisione Nazionale 1945-1946|Alta Italia 1945-46]]. Il Venezia arriva penultimo davanti alla [[Sampierdarenese]]. L'anno successivo ripristinata la [[Serie A 1946-1947|serie A]], i neroverdi nonostante i 13 gol di [[Valeriano Ottino|Ottino]] (miglior goleador in una stagione di serie A del Venezia) retrocedono in Serie B, assieme al [[Brescia Calcio|Brescia]].
Contemporaneamente lascia la presidenza Arnaldo Bennati, dopo un decennio di calcio ad alti livelli inizia un periodo di incertezza societaria.
 
Nella stagione [[Serie B 1947-1948|1947-48]] il Venezia ottiene un ottimo quarto posto, mentre nell'annata successiva il direttore sportivo [[Giuseppe Girani]] e l'allenatore [[Mario Villini]] riescono addirittura a condurre il Venezia al secondo posto del campionato di [[Serie B 1948-1949|Serie B]] ottenendo la promozione nella massima serie assieme al [[Calcio Como|Como]], e surclassando il [[Vicenza Calcio|Vicenza]] di un solo punto. Sono due annate nelle quali si mette in luce l'attaccante [[Adriano Zecca]], autore complessivamente di 39 reti, ben coadiuvato nell'anno della promozione da [[Lidio Massagrande|Massagrande]] e da [[Mario Renosto]], detto ''Toceto''.<ref>Un secolo di Calcio Venezia,Nostalgia della giovinezza e di un calcio diverso,Giorgio Tommaseo Panzetta, p. 96</ref>
È però un Venezia in grande difficoltà sia economica che societaria tanto che nell'annata della [[Serie A 1949-1950|Serie A]] è presieduto da un consiglio di reggenza. Ceduto alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] il cannoniere [[Adriano Zecca|Zecca]], Il Venezia non si dimostra all'altezza della massima serie arrivando ultimo in classifica con soli 16 punti. Dopo aver cambiato tre allenatori ed aver inanellato tante brucianti sconfitte il sogno del ritorno in [[Serie A]] s'interrompe dopo una sola annata.<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, Il calcio di provincia, Sebastiano Giorgi, pa.62</ref> Nell'estate 1950 viene ceduto al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] [[Mario Renosto]] che con i rosso-neri vinse subito lo [[Scudetto (sport)|Scudetto]].
 
=== Anni 1950 ===
Inizia un periodo contraddittorio in cui il Venezia del dopo Bennati paga da un lato l'assenza di un ambiente solido attorno alla società e dall'altro una certa latitanza delle amministrazioni comunali nel supportare logisticamente il Venezia.
 
Anche in [[Serie B 1950-1951|Serie B]] il Venezia non brilla particolarmente arrivando lontano dalle posizioni di testa nonostante un attaccante come [[Pietro Broccini|Broccini]] capace di segnare 20 reti.<ref>Almanacco del Calcio 1952, p. 163</ref> Peggio andrà nella stagione [[Serie B 1951-1952|1951-52]] dove non servirà nemmeno richiamare l'allenatore dell'ultima promozione in massima serie [[Mario Villini]] per evitare la retrocessione in [[Serie C 1951-1952|Serie C]].<ref>Almanacco Illustrato del Calcio 1953, Rizzoli Editore, p. 159</ref> Sono annate nelle quali si cerca di valorizzare i giovani locali come [[Gastone Nordio|Nordio]], [[Giulio Bonafin|Bonafin]], [[Giorgio Stivanello|Stivanello]] molti dei quali faranno un'ottima carriera nelle categorie superiori.
 
Il limbo della serie C durerà quattro annate, nel mezzo vi fu l'ascesa alla presidenza di Mario Valeri Manera che diede nuovo impulso al sodalizio veneziano. Nell'annata [[Serie C 1953-1954|1953-54]] il Venezia sfiorò la promozione arrivando terzo ad un solo punto dall'[[Società Sportiva Dilettantistica Taranto Football Club 1927|Arsenaltaranto]] grazie anche alle 12 reti di [[Luciano Scroccaro|Scroccaro]]. La vera svolta si ebbe nel [[Serie C 1955-1956|1955-56]] quando venne chiamato sulla panchina neroverde [[Carlo Alberto Quario]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Nostalgia della giovinezza e di un calcio diverso, p. 100</ref> Il tecnico era reduce da una promozione in [[Serie B 1953-1954|Serie B]] due anni prima con il [[Società Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913|Parma]] ed anche in laguna si dimostrò vincente riuscendo a portare il Venezia in Serie B al primo tentativo. Fu un campionato combattutissimo che vide i veneziani dover affrontare nelle ultime due giornate le antagoniste alla vittoria finale, [[Sambenedettese Calcio|Sambenedettese]] e [[Carbonsarda]]. Dopo aver pareggiato nelle [[Marche]], la successiva vittoria allo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] per 2-0 sulla [[Carbonsarda]] permise ai lagunari di conquistare la promozione affiancando la [[Sambenedettese Calcio|Sambenedettese]] al primo posto e superando i sardi di un punto.<ref>Almanacco del Calcio 1955, p. 182</ref> Una promozione fondata su un gruppo di giocatori che anche negli anni a venire regalarono soddisfazioni come il portiere [[Luigi Bertossi|Bertossi]], i difensori [[Dino Fragni|Fragni]] e [[Mario Tesconi|Tesconi]], il centrocampista [[Sergio Mion|Mion]] e un terzetto di grandi marcatori come [[Giorgio Bozzato|Bozzato]], [[Giovanni Calegari|Calegari]] e [[Paolo Barison|Barison]] capaci di trascinare a suon di reti nella stagione successiva i veneziani nelle prime posizioni della [[Serie B 1956-1957|Serie B]]. [[Paolo Barison|Barison]] passò poi al [[Genoa Calcio|Genoa]] e successivamente al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] per poi debuttare anche in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]]. L'allenatore [[Carlo Alberto Quario|Quario]] venne anche premiato con il [[Seminatore d'oro]] per quella sua prima stagione in Serie B con i veneziani.<ref>Almanacco Illustrato del Calcio 1958, Rizzoli Editore, I premi I.N.A. "Il Seminatore d'Oro", p. 160</ref>
 
Nonostante la cessione di [[Paolo Barison|Barison]] il Venezia nell'[[Serie B 1957-1958|anno del cinquantesimo]] di fondazione lotta sino alla fine per la promozione in Serie A. La sconfitta in casa della capolista [[Triestina Calcio|Triestina]] e quella successiva con il [[Palermo Calcio|Palermo]] compromise a poche giornate dal termine la corsa al secondo posto a favore del [[Bari Calcio|Bari]].<ref>1907-2007 Cent'anni da leoni, I mitici anni Sessanta, p. 90</ref> Un'annata che comunque mise in luce molti giovani provenienti dalle formazioni minori veneziane come [[Luigi Milan|Milan]], [[Francesco Canella|Canella]], [[Mario Ardizzon|Ardizzon]], [[Bruno Cicogna|Cicogna]] e il portiere [[Giovanni Bubacco|Bubacco]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia nel Cuore, Giovanni Bubacco, p. 105</ref>
 
Nel campionato [[Serie B 1958-1959|1958-59]] la presidenza passò ad un commissario straordinario, Bruno Boccanegra, che la mantenne per due annate. La stagione non fu particolarmente brillante con un nono posto finale. Decisamente meglio il cammino in [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]] dove i neroverdi furono eliminati in semifinale dall'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] per poi perdere anche la finale per il terzo posto (1-2) con il [[Genoa Calcio|Genoa]].<ref>Almanacco del Calcio 1960, p. 218</ref>
[[File:Venezia-Atalanta 1958-59.jpg|thumb|upright|Una fase di gioco di Venezia-Atalanta del torneo 1958-1959]]
 
Dopo quattro annate lascia la panchina veneziana [[Carlo Alberto Quario]], gli succede [[Giovanni Costanzo]] ma i risultati saranno inferiori alle attese. Al termine del campionato i neroverdi condividono il terzultimo posto con [[Simmenthal Monza]] e [[Taranto Calcio|Taranto]]. Agli spareggi il Venezia dopo la sconfitta con il [[Monza Calcio|Monza]] (0-2) riesce a vincere con il [[Taranto Calcio|Taranto]] (4-2) che alla fine retrocederà in [[Serie C]] non riuscendo a sconfiggere il Monza.<ref>Almanacco del Calcio 1961, p. 162</ref>
L'estate 1960 vede il ritorno in laguna di [[Carlo Alberto Quario]] e anche questa volta il suo arrivo fu ricco di soddisfazioni.
 
=== Anni 1960 ===
Nella stagione [[Serie B 1960-1961|1960-61]] sale ai vertici societari in qualità di commissario l'imprenditore Anacleto Ligabue che subito richiama sulla panchina [[Carlo Alberto Quario]]. La scelta si rivela ancora una volta vincente dato che i lagunari disputano un campionato perfetto che li vede chiudere al primo posto, davanti a [[Mantova Calcio|Mantova]] e [[Palermo Calcio|Palermo]]. Un organico vincente in cui si mise in evidenza il giovane veneziano [[Gianni Rossi]] come anche i tanti nuovi arrivi di quella stagione quali [[Virginio De Paoli|De Paoli]], [[Sergio Frascoli|Frascoli]], [[Gianni Grossi|Grossi]] e soprattutto l'attaccante [[Gino Raffin|Raffin]], autore di 17 reti. Il trionfo venne celebrato con il tradizionale corteo acqueo dei tifosi che dallo stadio [[Stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]] a [[Piazza San Marco (Venezia)|Piazza San Marco]] circondarono festanti la [[bissona]] con a bordo i giocatori.<ref>{{cita web |url=http://venicexplorer.net/tradizione/storiaveac.htm#E | titolo=La Storia del Venezia (1957-1967)| accesso=10 marzo 2016}}</ref>
 
Il campionato di [[Serie A 1961-1962|Serie A 1961-62]] è una stagione di grandi soddisfazioni per il Venezia che, sotto la presidenza del conte [[Giovanni Volpi|Giovanni Volpi di Misurata]], ottiene la salvezza conquistando il 12º posto davanti alla [[Juventus Football Club|Juventus]], battuta 3-0 a [[Stadio Pier Luigi Penzo|Sant'Elena]]. Acquistato il forte centrocampista [[Juan Santisteban]] dal [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]], i neroverdi dopo un inizio stentato disputano infatti un bellissimo campionato togliendosi la soddisfazione di battere, davanti ad uno [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] gremito di 25.000 persone, perfino il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] di [[Giorgio Ghezzi|Ghezzi]] e [[Jimmy Greaves|Greaves]] che poi si aggiudicherà lo scudetto: 2-1 il risultato con gol di [[Bruno Siciliano|Siciliano]] e [[Gino Raffin|Raffin]].<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, I mitici anni sessanta, Sebastiano Giorgi, p. 93</ref> Proprio quest'ultimo anche in [[Serie A 1961-1962|Serie A]] dimostrerà il suo valore segnando 11 reti.
 
L'anno successivo, dopo l'ottimo esordio allo [[Stadio Giuseppe Meazza|stadio San Siro]] contro la squadra campione d'Italia del [[Associazione Calcio Milan|Milan]]) terminata sul 3-3, il Venezia chiude il girone d'andata con solo 11 punti all'attivo. Nel girone di ritorno il Milan viene battuto al [[stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]] per 2-1, ma a causa di una bottiglietta lanciata in campo che ha colpito il milanista [[Mario David|David]] costringendolo alla sostituzione, per la prima volta nella storia del calcio italiano viene applicata la sconfitta a tavolino per la regola della responsabilità oggettiva.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Le dieci partite che sconvolsero il Venezia, Adriano De Grandis, p. 114</ref> Lagunari che non riescono a risollevarsi e a parte la vittoria esterna per 4-1 a Firenze (la migliore in A della lunga storia dei veneziani), il campionato si chiude con la retrocessione in Serie B. Al termine della stagione tante saranno le partenze a cominciare dall'allenatore [[Carlo Alberto Quario]], a quella di [[Gino Raffin]], autore di 39 reti in tre campionati.
[[File:Associazione Calcio Venezia 1963-1964.jpg|thumb|left|Foto di squadra del Venezia nella stagione 1963-1964, sull'[[San Giorgio Maggiore (isola)|isola di San Giorgio Maggiore]], sullo sfondo del [[campanile di San Marco]]. I lagunari indossano la storica divisa neroverde, poi abbandonata dopo la fusione del 1987 col [[Associazione Calcio Mestre Associazione Sportiva Dilettantistica|Mestre]].]]
 
Nei due campionati successivi i lagunari giocano in Serie B arrivando rispettivamente al [[Serie B 1963-1964|14º]] e [[Serie B 1964-1965|13º posto]]. Al vertice societario vi è Mario Gatto che ricoprirà il ruolo di Commissario per quasi quattro stagioni. Proprio alla terza stagione il Venezia riesce ancora una volta ad ottenere la promozione in [[Serie B 1965-1966|Serie A]]. Alla guida della squadra viene chiamato l'ex nazionale [[Armando Segato]], ai confermati [[Silvano Mencacci|Mencacci]], [[Gaetano Salvemini|Salvemini]] e al giovane [[Dino D'Alessi|D'Alessi]] si aggiunsero [[Lucio Bertogna|Bertogna]] e [[Ferruccio Mazzola]], figlio dell'indimenticato [[Valentino Mazzola]]. Il Venezia termina il campionato al primo posto precedendo di un punto il [[Calcio Lecco 1912|Lecco]].<ref>Almanacco Illustrato del Calcio 1967, p. 162</ref>
 
In serie A il Venezia ci resta una sola stagione. Diverse le ragioni della retrocessione. Se da un lato gli imprenditori veneziani non affiancarono il bravo Mario Gatto ai vertici della società, dall'altra ancora una volta gli amministratori persero l'occasione di realizzare il nuovo stadio. Neppure la campagna acquisti fu delle migliori perché, venduto il giovane [[Dino D'Alessi]], furono acquistati due stranieri, [[Pedro Manfredini|Manfredini]] e [[Victor Benitez|Benitez]], ormai in piena fase calante. Nelle prime 6 giornate i neroverdi raccolgono solo 3 punti, poi a [[Venezia]] e [[Firenze]] sono i giorni tragici dell'[[alluvione]]. Ma mentre la [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] ottiene il rinvio della partita, il Venezia viene costretto a raggiungere con mezzi di fortuna [[Cagliari Calcio|Cagliari]]. Il Venezia perse 4-0, ma alla fine il pubblico di [[Cagliari]] colpito dal dramma che stava vivendo la città lagunare tributò un lunghissimo applauso ai veneziani.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Le dieci partite che sconvolsero il Venezia, Adriano De Grandis, p. 124</ref> A sette giornate dal termine, con il Venezia ancora in corsa per la salvezza, al Penzo scende l'[[Inter]] che segna con [[Sandro Mazzola]] e [[Mario Corso|Corso]], cui il Venezia risponde con [[Pedro Manfredini|Manfredini]] e [[Lucio Bertogna|Bertogna]]. Poi l'arbitro [[Antonio Sbardella|Sbardella]] prima concede una punizione ai nerazzurri, da cui scaturisce il vantaggio dell'Inter, quindi annulla due gol di Manfredini.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Le dieci partite che sconvolsero il Venezia, Adriano De Grandis, p. 126</ref> Al termine di quell'incontro Sbardella lascerà il [[Stadio Pier Luigi Penzo|Penzo]] dal Cantiere Celli mentre i neroverdi perderanno ogni speranza di salvezza finendo quel campionato all'ultimo posto con il [[Calcio Lecco 1912|Lecco]].
 
Il campionato [[Serie B 1967-1968|1967-68]] vede un Venezia che conferma molti dei giocatori dell'anno prima, ma paga a caro prezzo un'incertezza societaria che solo alla fine vedrà divenire presidente l'industriale Bruno Bigatton. Ciò non poteva che condizionare l'andamento della squadra che rimarrà vittima dell'incredibile equilibrio di un campionato che vide ben cinque squadre arrivare al terzultimo posto. Ne seguirono dei lunghissimi spareggi che, divisi in due fasi, videro il Venezia costretto a scendere in campo ben sette volte. Purtroppo i lagunari persero le tre gare della seconda fase con [[Calcio Lecco 1912|Lecco]], [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e [[Perugia Calcio|Perugia]] venendo condannati alla retrocessione in [[Serie C]].<ref>Almanacco Illustrato del Calcio 1969, p. 194</ref>
Il presidente Bigatton per cercare di risollevare la squadra richiamò in panchina [[Carlo Alberto Quario]] ma nemmeno il fedele timoniere di tanti successi del Venezia seppe risollevare le sorti dei neroverdi. Dopo un annata di [[Serie C 1968-1969|Serie C]] terminata a centro classifica, nella stagione successiva Quario venne esonerato già nel girone di andata. Il successore [[Giorgio Sereni]] non seppe far meglio. [[Carlo Alberto Quario|Quario]] con otto campionati completi, più qualche mese, è stato di gran lunga l'allenatore con la maggiore militanza nella storia del Venezia.
 
=== Anni 1970 e 1980: l'epoca buia ===
Abbandonati i sogni di gloria delle serie maggiori la Serie C divenne la realtà di quegli anni. Frattanto l'11 settembre 1970 si abbatte su [[Venezia]] un tornado che colpisce particolarmente l'[[Sant'Elena (Venezia)|isola di Sant'Elena]]. Ci furono delle vittime in città e tanti danni, tra questi ad essere particolarmente colpito fu lo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]]. Venne abbattuto parte del muro di cinta e grossi danni subì la tribuna e la copertura della stessa, lento fu il ripristino.<ref name="Calcio Venezia p. 29"/>
 
Nel [[Serie C 1970-1971|1970-71]] i veneziani sotto la guida di [[Enrico Radio]] colsero un quarto posto, l'anno dopo con [[Sergio Manente]] sostituito poi dallo stesso Radio arrivarono settimi. Due stagioni nelle quali si mise in luce un attaccante come [[Roberto Bellinazzi]], capace di segnare complessivamente nelle due annate 27 reti. Nel [[Serie C 1972-1973|1972-73]] il Venezia sfiora la promozione in Serie B. A guidare i nero verdi è il friulano [[Cesare Meucci]], in campo si mettono in luce l'esperto [[Mario Ardizzon|Ardizzon]], [[Corrado Serato|Serato]], Modonese e Nello Scarpa. In testa a due giornate dalla fine, i nero verdi si fecero raggiungere da [[Parma Calcio|Parma]] e [[Udinese Calcio|Udinese]]. Nell'ultima giornata allo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] ospitarono l'[[Alessandria Calcio|Alessandria]] di [[Giuseppe Marchioro|Marchioro]] che inseguiva ad un punto. Al cospetto di 14 mila spettatori i nero verdi subirono la più crudele delle beffe venendo sconfitti per 2-0. La vittoria del campionato se la contesero in uno spareggio Parma e Udinese.<ref>1907-2007 Cent'Anni da Leoni, La nobile decaduta, Sebastiano Giorgi, p. 102</ref>
 
Nell'annata seguente sotto la guida di Ezio Volpi il Venezia tenta nuovamente la promozione rinforzato dai ritorni degli attaccanti [[Roberto Bellinazzi|Bellinazzi]] e Bianchi, del centrocampista [[Franco De Cecco]], e dai debutti di giocatori che poi faranno un'ottima carriera come i fratelli [[Stefano Trevisanello|Stefano]] e [[Carlo Trevisanello]]. Il campionato fu vinto dall'[[Alessandria Calcio|Alessandria]] mentre il Venezia si dovette accontentare del terzo posto. Fu l'ultimo campionato di vertice, poi fu un lento discendere sino a quando nel [[Serie C 1976-1977|1976-77]] il diciottesimo posto in classifica segnò la retrocessione in [[Serie D]], una categoria che mai nella storia aveva toccato. Con la retrocessione ricomincia anche l'incertezza societaria visto che già a campionato in corso Bruno Bigatton aveva lasciato dopo dieci anni la presidenza.
 
Il Venezia sceglie il momento peggiore per retrocedere. Con la ristrutturazione dei campionati in atto e la prossima suddivisione in [[Serie C1]] e [[Serie C2]] anche il vincere il nuovo campionato non gli ridarebbe la categoria perduta. Nonostante delle mal celate ambizioni il Venezia nella prima annata delude non riuscendo nemmeno ad ottenere un piazzamento che valga l'ammissione alla nuova [[Serie C2 1978-1979|Serie C2]].<ref>Almanacco del Calcio Illustrato 1979, Edizioni Panini, p.330</ref> Costretto a disputare nuovamente la [[Serie D 1978-1979|Serie D]] il Venezia riesce finalmente a darsi un assetto societario consono con la presidenza di Vittorio Heinrich. Sulla panchina si succedono prima [[Humberto Rosa]] e poi [[Beniamino Cancian]]. Nonostante le due promozioni previste il campionato regala emozioni sino all'ultima giornata quando allo [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] scende il già promosso [[Pordenone Calcio|Pordenone]], davanti ad un pubblico di 11 mila spettatori il Venezia riesce a vincere 1-0 grazie ad una rete di Nello Scarpa. I neroverdi ottengono la promozione sopravanzando di un punto il [[Montebelluna Calcio|Montebelluna]] e la [[Romanese Calcio|Romanese]].<ref>1907-2007 Cent'Anni da Leoni, Arriva Cesarini, Sebastiano Giorgi, p. 104</ref>
 
La promozione in Serie C2 se da un lato ridestò l'interesse dei tifosi, dall'altro non risolse completamente i problemi della società non ultimo quello dello [[Stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]], la cui manutenzione da parte dell'amministrazione comunale lasciava molto a desiderare. La nuova categoria ripropose in modo continuativo il derby cittadino con la [[Mestre Calcio|Mestrina]] con cui sia in Coppa Italia che in campionato il Venezia diede vita a delle contese sempre molto sentite. Nonostante un buon avvio il campionato [[Serie C2 1979-1980|1979-80]] vide i nero verdi piazzarsi a centro classifica, con la punta Bresolin autore di ben 13 reti. L'estate successiva tornò sulla panchina veneziana [[Dino D'Alessi]], con una rosa rivoluzionata ed un girone B che lungo la dorsale adriatica vide i veneziani costretti ad andare a giocare fin in [[Abruzzo]], per il Venezia non fu una stagione semplice. Alla fine riuscì a mantenere la categoria ma a livello societario già durante il campionato il presidente Heinrich lasciò la massima carica a Bramante Siviero. Fu l'inizio di un periodo molto critico per il calcio veneziano che nell'estate vide la società passar nuovamente di mano all'imprenditore avellinese Pompeo Cesarini.<ref>Un secolo di Calcio Venezia, Generazione di Mezzo, Sebastiano Giorgi, p. 172</ref>
 
La stagione [[Serie C2 1981-1982|1981-82]] nonostante i proclami del nuovo presidente, inizia male e nonostante l'arrivo dopo poche domeniche del tecnico [[Paolo Ferrario]] la situazione non migliora con il passar delle giornate. Tanto l'equilibrio del campionato come anche la passione del pubblico ma alla fine i veneziani si piazzeranno al terzultimo posto alla pari dell'[[Avezzano Calcio|Avezzano]] ma con un minor punteggio negli scontri diretti, la retrocessione era nei fatti.<ref>Almanacco Illustrato del Calcio 1898-2004, p. 346</ref> Curiosamente in quell'annata alla retrocessione del Venezia coincise la promozione in Serie C1 del [[Mestre Calcio|Mestre]]. Con una società sull'orlo del fallimento è il [[Direttore sportivo]] Luciano Favero a gestire la stagione entrante che vide arrivare in laguna giocatori di qualità per tentare di vincere il campionato [[Campionato Interregionale 1982-1983|Interregionale]]. L'arrivo del tecnico [[Gianni Rossi]] sarà fondamentale per ricompattare un ambiente che incurante della situazione societaria vide numeri incredibili di presenze allo stadio, con una squadra che ben preso ipoteca la vittoria in campionato. Situazione societaria che il 25 marzo 1983 trova una sua prima soluzione con il fallimento della vecchia società e l'assegnazione provvisoria della gestione ai fratelli Luciano e Gino Mazzuccato. Società che poi sarà acquisita dagli stessi all'asta nel giugno successivo, quando ormai il campionato era stato vinto in pompa magna grazie alle 15 reti di Fantinato e ad un organico di qualità.<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia di Mazzuccato, Sebastiano Giorgi, p. 178</ref>
 
La nuova società si rinfonzò a dovere per affrontare il campionato di [[Serie C2 1983-1984|Serie C2]] con in panchina ancora [[Gianni Rossi]]. Arrivarono le punte [[Walter Ballarin|Ballarin]] e [[Luigi Capuzzo|Capuzzo]], il centrocampista Tolfo e il difensore Pevarello. La neopromossa Venezia disputa un buon campionato conquistando il quinto posto, anche se rimarrà l'onta della secca sconfitta interna subita nel ritrovato derby con il [[Mestre Calcio|Mestre]] (0-3).<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, L'epoca di Mazzuccato, Sebastiano Giorgi, p. 136</ref> Nella stagione seguente tornano a vestire la maglia nero verde i fratelli [[Carlo Trevisanello|Carlo]] e [[Stefano Trevisanello]], mentre il vero colpo è a centrocampo dove viene ingaggiato [[Francesco Guidolin]]. Non è una stagione facile per i veneziani che si piazzano al quindicesimo posto, pur non rischiando mai la retrocessione. E come non bastasse iniziano a manifestarsi sempre più consistenti problemi con lo [[stadio Pier Luigi Penzo|stadio Penzo]] cui viene ridotta la capienza a soli 2500 spettatori, poi portati con una soluzione tampone a 4845. Ben lontani dalla precedente capienza di 10 mila, come anche dalle 25 mila presenze dei periodi della serie A.<ref name="Calcio Venezia p. 29"/> L'entusiasmo del presidente Luciano Mazzuccato non viene comunque meno e anche nella stagione [[Serie C2 1985-1986|1985-86]] cerca di allestire una formazione capace di lottare per le posizioni di testa. Nemmeno questa volta i risultati saranno favorevoli tanto che già a dicembre viene sostituito il tecnico [[Dino D'Alessi]] con [[Carlo Facchin]] ma i lagunari continueranno ad essere impegnati sino alla fine nella lotta per la salvezza. L'unico giocatore a brillare fu ancora una volta [[Luigi Capuzzo|Capuzzo]] con le sue 9 reti segnate, una delle quali in spettacolare rovesciata che valse la vittoria nel derby di andata con il [[Mestre Calcio|Mestre]].<ref>Un Secolo di Calcio Venezia, Il Venezia di Mazzuccato, Sebastiano Giorgi, p. 180</ref>
 
L'orizzonte della società veneziana stava comunque cambiando dato che già dal 7 gennaio 1986 si era avvicinato alla società neroverde mediante una cordata di imprenditori friulani [[Maurizio Zamparini]] che, dopo non essere riuscito ad acquistare l'[[Udinese Calcio|Udinese]], aveva spostato la propria attenzione sul Venezia acquisendo metà delle quote sociali. Interesse che si concretizzò con l'acquisto dell'intera società all'inizio della stagione [[Serie C2 1986-1987|1986-87]] che per i colori veneziani significò una vera rivoluzione sia nei quadri tecnici che dell'organico dei giocatori. Sulla panchina venne richiamato Ezio Volpi mentre molti furono i giocatori acquistati tra i quali [[Livio Gardiman|Gardiman]], [[Fulvio Fellet|Fellet]], [[Andrea Seno|Seno]] e l'attaccante Marchetti. Le ambizioni di Zamparini non trovarono pienamente compimento nei risultati della squadra. Dopo che sulla panchina si succedettero anche [[Massimo Giacomini]] e Franco Musco il Venezia conquistò il quinto posto, ben lontano però dalla zona promozione. Con l'avvento di [[Maurizio Zamparini|Zamparini]] in laguna si stava però per concretizzare un progetto che in passato era stato più volte messo sul tavolo, ma che forse solo un ''foresto'' poteva aver il coraggio di portare a termine: la fusione tra il Venezia e il [[Calcio Mestre|Mestre]].<ref>1907-2007 Cent'anni da Leoni, Prologo alla fusione, Sebastiano Giorgi, p. 139</ref>
 
==== 1987: la fusione col Mestre ====
Al termine della stagione 1986-87, consigliato da esponenti della giunta comunale, Zamparini rilevò da Gianni Pagotto anche l'altra realtà calcistica del Comune di Venezia, il [[Calcio Mestre|Mestre]] che militava all'epoca nello stesso girone della [[Serie C2]], operando una [[Fusione (diritto)|fusione per incorporazione]] di quest'ultimo club nel Venezia.<ref>{{cita web |url=http://venicexplorer.net/tradizione/storiaveac.htm#G | titolo=La Storia del Venezia (1986-1999)| accesso=22 maggio 2013 }}</ref>
[[File:VeneziaMestre-Inter 1987-1988.png|thumb|Un'amichevole allo [[Stadio Francesco Baracca|stadio Baracca]] tra VeneziaMestre e Inter nel 1987-1988]]
 
Zamparini decise, quindi, di cambiare temporaneamente la denominazione della società lagunare in ''VeneziaMestre'' (non esiste, però, alcun documento ufficiale in FIGC che confermi il cambio di denominazione, tesi confermata dalla successiva vittoria in sede giudiziaria contro Danilo Maddalena sulla proprietà del nome Venezia) trasferendola, per la disputa delle gare interne, allo stadio Francesco Baracca di [[Mestre]], dove aveva sede la società stessa. Il titolo sportivo del Mestre fu ceduto alla nuova società fondata a [[Palermo]] dopo il fallimento rosanero dell'anno precedente (i siciliani poterono, così, ripartire dalla Serie C2).
 
Con [[Ferruccio Mazzola]] alla guida, e con una rosa più ampia dovuta all'incorporazione dei giocatori del Mestre, la nuova squadra fu promossa in C1. La formazione mantenne la nuova categoria anche l'anno successivo e l'allenatore [[Giovan Battista Fabbri|Gibì Fabbri]] favorì l'esordio di alcuni giovani, come il trequartista Niky Panarello e il metronomo di centrocampo Cavedon.
 
L'incorporazione del Mestre nel Venezia determinò numerose reazioni negli ambienti dei due centri. In particolare, a Venezia città (che con lo spostamento della nuova squadra al Baracca si era sentita spodestata del proprio team) venne subito costituito, da soggetti contrari alla fusione, un ''Calcio Venezia'' che nei primi anni 1990 militò nel [[Serie D|Campionato Nazionale Dilettanti]] e che giocava con le tradizionali divise neroverdi. Questo club sparì attorno al 1996 dopo che, con la promozione del Venezia arancioneroverde in serie B, gli venne sottratto l'utilizzo del Penzo, lasciando il posto ad altre realtà meno solide economicamente, che non riuscirono a raggiungere nemmeno il massimo campionato di livello regionale (l'[[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]). Anche a Mestre vennero fondate altre società; in particolare, dopo che la squadra si ritrasferì a Venezia, con la conquista della Serie B.
 
=== Anni 1990 ===
Con l'avvento di Maurizio Zamparini e grazie all'integrazione delle due rose del Venezia e del Mestre, la squadra venne subito promossa in [[Serie C1|C1]] (stagione 1987-1988) e nell'anno successivo ottenne la salvezza che le permise di mantenere la categoria (Serie C1). Dopo due campionati di assestamento, nella stagione [[Serie C1 1990-1991|1990-91]] (la quinta con Zamparini presidente dall'86-87), dopo uno spareggio per il secondo posto giocato a [[Cesena]], davanti a 7000 tifosi veneziani e mestrini, e vinto per 2-1 contro il [[Como Calcio|Como]], il Venezia di [[Alberto Zaccheroni]] riconquistò la [[Serie B|B]], confermando quanto espresso dal patron all'atto dell'unione delle due società professionistiche del Comune di [[Venezia]].
 
A causa della insufficiente capienza per la nuova categoria dello stadio Baracca di Mestre, venne deciso di ristrutturare e ampliare, con eliminazione della pista di atletica, lo [[stadio Pierluigi Penzo]] di Venezia, a ventitré anni dall'ultima apparizione in [[Serie B]] dei lagunari (mentre il Mestre aveva lì disputato il suo unico campionato cadetto nel 1946-47).
[[File:Alvaro Recoba.jpg|thumb|left|upright|[[Álvaro Recoba]], tra gli artefici dell'insperata salvezza in Serie A della stagione 1998-1999.]]
 
Nel [[Serie B 1997-1998|1997-98]] il Venezia, guidato da [[Walter Novellino]], chiuse il campionato in seconda posizione alle spalle della [[Salernitana]], ritornando in Serie A a oltre trent'anni di distanza dall'ultima apparizione nella massima categoria. In vista del torneo di A del 1998-99, il Venezia si presentò all'appuntamento con molti interrogativi: celava sì in rosa alcune promettenti novità, come i giovani Bilica e Volpi, alternate tuttavia a grosse lacune di reparto. Diede immediatamente grandi stimoli il neoacquisto padovano [[Filippo Maniero]], prelevato dal Milan di Zaccheroni; i gol della nuova punta fecero respirare i lagunari, anche se la squadra arrancò agli ultimi posti della classifica per tutto il girone d'andata. Tuttavia nella tornata di ritorno, trovato anche l'appoggio del fantasista uruguaiano [[Álvaro Recoba]] arrivato in prestito dalla corte del patron [[Massimo Moratti|Moratti]], il Venezia cominciò a ingranare gioco e risultati. Le reti dell'accoppiata Recoba-Maniero (23 complessive al termine della stagione) guidarono i lagunari a un'insperata salvezza: a fine torneo i lagunari ottennero un lusinghiero undicesimo posto in graduatoria, a quattro lunghezze dall'[[Inter]].
 
Nonostante nell'annata successiva vennero rafforzati alcuni reparti, con l'arrivo del portiere Konsel, del difensore [[Stefano Bettarini|Bettarini]], dei centrocampisti Berg e Nanami e delle punte Borgobello e Petkovic, il Venezia cedette di colpo: con Recoba ritornato ai nerazzurri, e una rosa meno convincente rispetto a quella della stagione passata, i lagunari capitolarono chiudendo l'annata al terz'ultimo posto della classifica, con appena 26 punti e tanti rimpianti. A rendere meno amara la stagione furono le prodezze di Pippo Maniero (che stese [[Fiorentina]] e [[Milan]]) e del giovane difensore brasiliano [[Fábio Bilica]], il quale durante l'amara trasferta di Milano s'improvvisò portiere, data l'espulsione dell'estremo difensore arancioneroverde, neutralizzando pure un rigore al bomber ucraino [[Andrij Ševčenko]]. Da segnalare, nonostante il deludente campionato, la semifinale raggiunta in [[Coppa Italia]].
 
=== Anni 2000 ===
Riparte dalla Serie B, il Venezia nel 2000-01, che sotto il pressing del presidente Zamparini, viene affidata a [[Cesare Prandelli]], allenatore che solo alcuni mesi prima aveva guidato alla salvezza in A i cugini dell'[[Hellas Verona]]. La scelta è effettivamente azzeccata, e il Venezia risale nella massima serie dopo appena un anno la retrocessione in B. Sarà ancora Maniero l'uomo determinante per la promozione lagunare, la seconda nella massima serie nel giro di soli tre anni.
[[File:Prandelli a Italia vs Slovenia.jpg|thumb|[[Cesare Prandelli]], tecnico della promozione ottenuta al termine del campionato di [[Serie B 2000-2001]].]]
 
Tuttavia la stagione seguente ha un esito ben diverso rispetto al '98-'99: un Venezia mai in gara, guidato da tre [[coach (sport)|coach]] differenti durante il corso del campionato, s'abbandona ai piedi della classifica, e precipita nuovamente in B, con un verdetto finale se possibile ancor peggiore rispetto a quello del 2000: ultimissimo posto, con solamente 18 punti.
 
==== Il crac del 2005 ====
Dopo la retrocessione nel [[Serie A 2001-2002|2001-02]] l'imprenditore Zamparini coglie l'opportunità di acquisire il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] (club potenzialmente più redditizio), cedendo il Venezia. Il patron friulano motiva la sua scelta con l'impossibilità di dotare la squadra lagunare di un moderno stadio nella terraferma veneziana, che egli stesso aveva tentato ripetutamente ma inutilmente di far costruire (anche a proprie spese a patto che fosse accompagnato da un centro commerciale); in realtà, egli stesso aveva appena firmato una convenzione vincolante con il Comune per la realizzazione dello stadio. Convenzione misteriosamente stracciata pochi giorni dopo. La squadra andò in profonda crisi anche perché, nel passaggio al Palermo, Zamparini portò con sé diversi giocatori (tra cui lo stesso Maniero), mandando dei pulmini a caricare i giocatori nel ritiro di [[Pergine Valsugana]], dove gli arancioneroverdi si preparavano per la nuova stagione, per portarli a [[Longarone]] dove si allenava il Palermo: questo fatto resterà nella memoria storica dei tifosi come il "furto di Pergine" e la tifoseria non perdonerà mai l'ex presidente che "affida" il club a Franco Dal Cin, trasferendogli la proprietà e una situazione economica disastrosa.
 
Il dirigente friulano, che ha il mandato di Zamparini, si barcamena per tenere a galla la società. Dopo due salvezze miracolose la squadra, al termine del [[Serie B 2004-2005|campionato 2004-05]], tra sospetti e voci di combine (vedi la partita [[Genoa]]-Venezia), venne retrocessa in Serie C1. Nel frattempo Dal Cin aveva fatto entrare nel Club un gruppo ligure, capitanato dal discusso imprenditore edile Luigi Gallo; i tifosi, che vedono nell'operazione lo spettro del fallimento, iniziano a mobilitarsi, con manifestazioni e proponendo un progetto di salvataggio attraverso una Public Company, ma è tutto inutile: il 22 giugno 2005 la società veneta viene dichiarata fallita.
 
==== La prima rinascita ====
La nuova società viene denominata ''Società Sportiva Calcio Venezia'' ed ha come soci fondatori, a parità di quote, Gruppo Guaraldo e Poletti Group, oltre ad un 5% del gruppo Umana. L'organigramma risulta essere composto nella seguente maniera: presidente Lorenzo Marinese, vice presidente Arrigo Poletti, consiglieri Ugo Poletti, Luigi Brugnaro e Vincenzo Marinese. Il Venezia, aderendo al lodo Petrucci, riparte quindi dalla [[Serie C2]] dove, dopo una partenza al rallentatore, risale con l'avvento dell'allenatore Nello Di Costanzo velocemente le posizioni fino ad ottenere con due giornate di anticipo la promozione in [[serie C1]], dopo la vittoria contro [[Unione Sportiva Città di Jesolo|Jesolo]] in trasferta per 3-1. In seguito il Gruppo Guaraldo cede la propria quota di partecipazione ai fratelli Arrigo e Ugo Poletti, già soci paritetici, quindi nuovo presidente diviene Arrigo Poletti, vice Ugo Poletti, con consiglieri Andrea Girardi, Vincenzo Marinese e Andrea Seno, quest'ultimo rappresentante anche la carica di direttore sportivo.
 
Nella stagione 2006-07 il Venezia si affaccia nel campionato di [[Serie C1]] come matricola, ma dimostra subito di avere le carte in regola per un'immediata promozione in Serie B. Dopo qualche pareggio di troppo nelle prime giornate di campionato, il Venezia inizia ad infilare una buona serie di vittorie, trovando nello stadio [[Stadio Pierluigi Penzo|Penzo]] la propria roccaforte. Tra le mura amiche qui la formazione arancioneroverde è rimasta imbattuta per quasi due anni (settembre 2005 - aprile 2007), anche grazie all'apporto di un numeroso e caloroso pubblico; ad interrompere questa striscia positiva è un 1-2 subito nell'aprile 2007 contro la [[Unione Sportiva Cremonese|Cremonese]], sconfitta che peraltro rimane l'unica della stagione 2006-07. Dalla 18ª alla 23ª giornata la formazione lagunare ha detenuto la prima posizione della classifica, anche se in coabitazioni con altre formazioni, a testimonianza del grande equilibrio e del buon livello vigente nel girone A della [[Serie C1|C1]]. A metà del girone di ritorno il Venezia registra un vistoso calo nei risultati, tanto da scendere sino alla 6ª posizione e, ad una giornata dal termine, sono virtualmente fuori dagli spareggi per la [[Serie B]]. Ma all'ultimo turno i lagunari battono 1-0 il [[Pisa Calcio|Pisa]] con un gol al 94º minuto del centrocampista [[Fabrizio Romondini|Romondini]] ed accedono così quasi miracolosamente ai play-off dove, in semifinale, affrontano nuovamente la squadra toscana. Nel doppio confronto il Venezia riesce a pareggiare in casa per 1 a 1 ma viene sconfitto per 3 a 1 nella gara di ritorno: entrambe le reti sono messe a segno dal bomber Marco Moro.
 
L'avvio della seconda stagione in C1 è stato difficile, tanto che il nuovo allenatore Corradini (l'anno precedente vice di [[Didier Deschamps|Deschamps]] alla [[Juventus Football Club|Juventus]]) è stato immediatamente licenziato. Dopo un breve periodo in cui la gestione della squadra è stata affidata all'ex-giocatore Paolo Favaretto è stato scelto il nuovo allenatore Fulvio D'Adderio, l'anno prima ad un passo dalla promozione nella serie cadetta con il Foggia. Con D'Adderio si consacra il bomber [[Marco Veronese]], autore alla settima giornata già di cinque reti. I veneti disputano un campionato altalenante, stazionando comunque nella parte alta della classifica. La sconfitta casalinga con la [[Pro Patria]] fa scendere la squadra al 7º posto, a 3 punti dal Padova, quinto. A Cava de' Tirreni, la domenica successiva, arriva l'ennesima sconfitta in trasferta (0-2) che costa la panchina all'allenatore D'Adderio. Al suo posto viene chiamato l'allenatore degli allievi Nazionali [[Michele Serena]], che debutta battendo i cugini del Padova nel derby del 16 marzo giocato al [[Stadio Pierluigi Penzo|Penzo]]. Ma la carica data dalla vittoria nel derby non è sufficiente al Venezia per ripetersi nel prosieguo del campionato, il sabato successivo gli arancioneroverdi vengono sconfitti per 2-1 sul campo del Novara, e la giornata successiva perdono in casa contro il meno quotato Manfredonia. Il momento difficile sembra non terminare più per la formazione lagunare, che viene sconfitta anche la settimana successiva sul campo della Paganese, ultima in classifica. Il Venezia si trovava quindi a lottare per obiettivi completamente opposti da quelli prefissati dalla dirigenza ad inizio campionato: a 4 partite dal termine i lagunari hanno un distacco di otto punti dai playoff, ormai irraggiungibili, e sei dai play-out. Evitare questi ultimi diviene quindi l'unico traguardo della squadra nel finale di stagione. La partita successiva il Venezia dà spettacolo e vince per 4-1 sul [[Monza Calcio|Monza]], ottenendo la matematica salvezza.
 
Dopo la stagione 2007-2008, i presidenti Poletti, che nel frattempo hanno preso pieno controllo dei vertici societari, riescono ad iscrivere la squadra soltanto grazie all'appoggio del Sindaco e del Casinò di Venezia, mentre il D.S. [[Andrea Seno]] riesce a fare il possibile rifondando quasi completamente la rosa {{citazione necessaria|a budget praticamente uguale a zero.}} Si assiste alle conferme del portiere Giuseppe Aprea, del capitano [[Mattia Collauto]], e della bandiera [[Paolo Poggi]], al suo ultimo anno di attività. Dopo l'avvio di campionato, vennero fuori i limiti tecnici di una squadra non in grado di competere ad alti livelli in campionato. Così, dopo una serie interminabile di risultati negativi, [[Michele Serena]] venne esonerato. Al suo posto venne ingaggiato [[Stefano Cuoghi]].<ref>{{cita web |url=http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2008/11/11/VK1PO_VK101.html |titolo=Esonerato Serena Il Venezia affidato a Stefano Cuoghi. La Nuova di Venezia e Mestre |accesso=18 settembre 2011}}</ref> Nonostante l'arrivo nel mercato di gennaio di ben 7 giocatori la squadra continua a peggiorare la sua situazione in classifica fino ad arrivare ad essere il fanalino di coda del campionato. Nel frattempo a causa delle parallele vicende imprenditoriali dei fratelli Poletti la società entrò in crisi finanziaria e non fu più in grado di pagare gli stipendi dei giocatori, né di assicurare una corretta gestione delle strutture d'allenamento, cumulando per altro nel corso della stagione ben 4 punti di penalità.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=11884 |titolo=Mazzata sul Venezia: altri 2 punti in meno |accesso=18 settembre 2011}}</ref> Il 24 febbraio Cuoghi venne esonerato e al suo posto tornò il ben accolto Michele Serena<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/calcio/2009/02/24/news/cuoghi-oggi-l-esonero-ritorna-michele-serena-1595427 |titolo=Cuoghi, oggi l'esonero. Ritorna Michele Serena. La Nuova di Venezia e Mestre |accesso=18 settembre 2011}}</ref>, che riuscì ad infondere nel gruppo la grinta ed il morale necessario per riuscire ad ottenere un inaspettato penultimo posto a fine campionato che valse l'accesso ai play-out per la salvezza contro la [[Pro Sesto]]. Ai play-out il Venezia vinse per 3-1 all'andata e spinta da 700 tifosi giunti a Sesto San Giovanni pareggiò 1-1 in trasferta al ritorno ed ottenne una soffertissima salvezza.
 
Tuttavia, ciò che la squadra riuscì a fare sul campo venne annullato da questioni societarie, visto che i fratelli Poletti annunciarono di non essere in grado di iscrivere la squadra al prossimo campionato e cedettero la squadra all'imprenditore Anglo-Iraniano Shahrdad Golban.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=157296 | titolo=UFFICIALE: il Venezia passa a Shahrdad Golban. Tuttomercatoweb | accesso=17 settembre 2011}}</ref> Il neo proprietario, nonostante l'aiuto del comune, non riuscì a raggiungere i liquidi necessari per la ricapitolarizzazione e l'8 luglio 2009 il Venezia viene inserito nell'elenco delle sedici squadre escluse dalla Lega Pro.
 
La [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] l'11 agosto 2009 iscrive in [[Serie D]] la ''F.B.C. Unione Venezia'' in luogo della squadra esclusa. Alcuni mesi dopo il tribunale civile di Venezia decreta il fallimento della vecchia società, con un debito stimato tra i 10 e i 15 milioni.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/11/sport/calcio/venezia-fallito/venezia-fallito/venezia-fallito.html|titolo=Venezia addio è ancora fallito|editore=Repubblica.it|autore=Corrado Zunino|data=18 novembre 2009|accesso=30 luglio 2011}}</ref> In compresenza con altre frodi rilevate a loro carico, i fratelli Poletti vennero arrestati e rinchiusi in carcere.<ref>{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/23-dicembre-2010/aeroterminal-venezia-condannati-bancarotta-due-fratelli-poletti-181137462709.shtml|titolo=Aeroterminal di Venezia, condannati per bancarotta i due fratelli Poletti. Il Corriere del Veneto | accesso=17 settembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2010/06/09/news/arrigo-poletti-indagato-per-truffa-a-padova-2073217|titolo=Arrigo Poletti indagato per truffa a Padova. Geolocal Trentino | accesso=17 settembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2010/08/04/news/crac-aeroterminal-la-banca-pignora-case-e-garage-di-arrigo-poletti-2227033|titolo=Crac Aeroterminal, la banca pignora case e garage di Arrigo Poletti. Geolocal Trentino | accesso=17 settembre 2011}}</ref>
Ad alcuni mesi di distanza si venne poi a scoprire che anche il misterioso imprenditore Shahrdad Golban si interessò alla società solo per scopi illeciti.<ref>{{cita web|url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/20-febbraio-2010/golban-prestanome-manovrato-imprenditori-caccia-finanziamenti-1602506011504.shtml | titolo=Golban, un prestanome manovrato da imprenditori a caccia di finanziamenti. Il Corriere del Veneto | accesso=17 settembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=13858 | titolo=Golban, acquirente VE con titoli del "monopoli". Ve.Sport | accesso=17 settembre 2011}}</ref>
 
==== La seconda ripartenza ====
Durante i difficili mesi estivi la piazza veneziana avverte il serio pericolo di poter rimanere senza una seria realtà calcistica in città, così già pochi giorni prima che la vecchia S.S.C. Venezia venga esclusa dai campionati F. I.G.C. il Sindaco [[Massimo Cacciari]] crea una nuova società calcistica "salvagente" che affida all'avvocato Mauro Pizzigati, già presidente del Casinò di Venezia.
 
Il 27 luglio 2009 venne ufficialmente costituita la F.B.C. Unione Venezia, successivamente inserita nel girone C del campionato di Serie D per la stagione 2009-2010, che rileverà i titoli sportivi della vecchia società. Nella denominazione sociale, accanto alla riscoperta dell'originario F.B.C., fa la sua comparsa, con l'approvazione di parte della tifoseria, il termine «Unione», a sancire anche nel nome un processo identitario avviato agli occhi di alcuni, specie tra i tifosi dell'entroterra, con la fusione del 1987. Il nuovo presidente è l'avvocato Pizzigati, che opera sotto la guida del Comune con lo scopo di aspettare l'avvento di nuovi imprenditori. Nell'organigramma fanno parte anche lo stimato D.S. [[Andrea Seno]] e il segretario Leandro Casagrande, gli unici due ex dirigenti della S.S.C. ad aver mantenuto pulita la loro immagine. La guida tecnica viene affidata all'ex allenatore delle giovanili ed ex vice allenatore Paolo Favaretto.
 
La squadra parte in cattive condizioni a causa di un ritiro durato solo un paio di settimane per via di un assembramento di rosa cominciato solo a metà agosto dovuto delle convulse vicissitudini societarie. L'inizio di campionato anche per questo motivo fu infelice, con due sconfitte nelle prime due gare, salvo poi dare il via ad una inaspettata ripresa che portò la squadra nelle zone alte della classifica prima dell'inverno. La stagione proseguì con altre vittorie e con qualche pareggio di troppo, che non permisero alla volonterosa squadra di andare oltre il terzo posto in campionato alle spalle di Montichiari ed [[Associazione Calcio Este|Este]], un risultato tuttavia soddisfacente. Nei play-off l'Unione Venezia superò l'U.S. Jesolo per 1-0, salvo poi perdere nella finale decisiva contro l'Union Quinto per 2-0, in una calda domenica di maggio con oltre duemila tifosi arancioneroverdi presenti. L'Unione Venezia fu quindi costretta a restare in Serie D. Un passo decisivo per il futuro della società avviene però a marzo, quando Enrico Rigoni (padre del giocatore Simone) rileva la totalità delle quote societarie diventando il nuovo Patron. Tuttavia l'organigramma societario e sportivo rimane pressoché invariato, con l'avv. Pizzigati che mantiene la carica di presidente a garanzia del Comune.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=14370 |titolo=Enrico Rigoni acquista FBC Unione Venezia |vesport.it |accesso=16 settembre 2011}}</ref>
 
=== Anni 2010 ===
In vista della stagione 2010-2011 il patron Enrico Rigoni si dichiara non disposto a supportare il club veneziano in categorie superiori alla [[Serie D]], rinunciando pertanto ad inviare la domanda di ripescaggio in [[Lega Pro Seconda Divisione]], giudicata troppo onerosa. Frattanto i tifosi, preoccupati per il futuro del club, costituiscono un'associazione denominata ''VeneziaUnited'', che si fa carico di organizzare e gestire la campagna abbonamenti e aprire un sito internet d'informazione. Viene anche aperta una sottoscrizione per l'acquisizione di quote del capitale sociale, allo scopo di affiancare la gestione Rigoni e di introdurre una gestione partecipata e democratica del club; a tale proposito non fa tuttavia seguito un accordo tra le parti.
 
Cambiano anche i quadri dirigenziali, con il segretario Leandro Casagrande che approda al Treviso. Il patron Rigoni opta per sostituire l'allenatore Favaretto con l'ex tecnico del [[Calcio Montebelluna]] Enrico Cunico. La squadra si rivela fin dall'inizio molto competitiva, conseguendo tre vittorie e una sconfitta nelle prime quattro giornate. Successivamente un ciclo di risultati utili porta i lagunari alla vetta solitaria in classifica, con tre punti di vantaggio sul Treviso. Lo scontro diretto dell'andata, disputato all'Omobono Tenni, si chiude però con la vittoria per 3-1 dei trevigiani, che agganciano i lagunari in testa.
 
L'ambiente societario non è tuttavia stabile: le precarie condizioni di salute del patron Rigoni (colpito da una grave malattia) portano alcuni giocatori a lasciare la squadra a gennaio ([[William Pianu|Pianu]] e [[Arturo Di Napoli|Di Napoli]]), mentre la squadra ne risente e incappa in prestazioni negative.
 
==== Passaggio di proprietà ai russi ====
Il 10 febbraio 2011 il presidente Pizzigati rassegna le dimissioni e annuncia il passaggio di proprietà ad un gruppo di imprenditori [[Russia|russi]], senza renderne note le generalità.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/02/11/news/calcio-colpo-di-scena-il-venezia-ceduto-ai-russi-3415572 |titolo=Calcio, colpo di scena: il Venezia ceduto ai russi. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref> A capo di questo gruppo si rivela esservi [[Yuri Korablin]], che diviene il nuovo presidente del sodalizio, affiancato da Aleks Samokhin, Massimo Venturini, Ignazio Guerra e ancora dall'ex patron Enrico Rigoni.<ref>{{cita web |url=http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/sport/2011/3-marzo-2011/parla-russo-yuri-korablin-zar-tutto-cominciato-un-acqua-alta-190145172405.shtml | titolo=Parla il russo Yuri Korablin, lo zar: Tutto è cominciato per un'acqua alta. Corriere del Veneto | accesso=16 settembre 2011}}</ref>; quest'ultimo tuttavia, appena un mese dopo il passaggio di proprietà, muore.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2011/03/18/news/il-venezia-ha-perso-enrico-rigoni-3721339 | titolo=Il Venezia ha perso Enrico Rigoni. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref>
 
La parte centrale del campionato viene dominata da Treviso e Unione Venezia, che staccano nettamente tutte le avversarie e conducono la classifica in solitaria. Tuttavia sono i trevigiani ad avere la meglio nello sprint finale e a guadagnare la promozione diretta in Seconda Divisione. Decisivo il derby di ritorno, giocato in uno stadio Penzo quasi esaurito (circa 6000 spettatori, record stagionale per la Serie D) il 27 marzo e concluso col punteggio di 1-1. Il pareggio consente infatti ai trevigiani di mantenere il vantaggio in classifica sui veneti. Dopo la sconfitta esterna con il Rovigo l'allenatore Cunico viene sollevato dall'incarico ed al suo posto ritorna in laguna [[Gianluca Luppi]].<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/04/13/news/esonerato-cunico-luppi-nuovo-allenatore-del-venezia-3925952 |titolo=Esonerato Cunico, Luppi nuovo allenatore del Venezia. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref> Il F.B.C. Unione Venezia termina così la stagione al secondo posto e disputa i play-off per il secondo anno consecutivo: dopo aver battuto all'esordio il San Paolo Padova per 1-0, cede per 2-3 in finale regionale contro il SandonàJesolo. Emil Zubin si laurea capocannoniere del campionato con 25 reti.<ref>{{cita web |url=http://www.veneziaunited.com/fbclive/?page_id=130 |titolo=Classifica marcatori serie D Girone C 2010/2011 | accesso=16 settembre 2011}}</ref>
 
Durante l'estate 2011, la società dichiara più volte di voler essere ripescata in Seconda Divisione, salvo poi all'ultimo momento non presentare la documentazione necessaria.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=17115 |titolo=Ripescaggio? Non se ne parla neanche. Ve.Sport | accesso=16 settembre 2011}}</ref> L'Unione Venezia si appresta così ad affrontare un altro anno di Serie D. Come previsto si verifica una ridefinizione dei quadri societari, con gli imprenditori russi che prendono il controllo totale del sodalizio e rinnovano il C.D.A. Non vengono confermati il D.S. [[Andrea Seno]]<ref>{{cita web |url=http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2011/07/15/VK1PO_VK101.html |titolo=Seno liquidato per telefono. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref> e l'allenatore [[Gianluca Luppi]].<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2011/07/20/news/calcio-il-venezia-in-serie-d-luppi-delusione-e-tanti-rimpianti-scaricato-cosi-m-hanno-preso-in-giro-4651609 |titolo=CALCIO. IL VENEZIA IN SERIE D Luppi, delusione e tanti rimpianti «Scaricato così, m'hanno preso in giro». La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref> Al loro posto arrivano il D.G. [[Oreste Cinquini]]<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=16885 |titolo=Oreste Cinquini, nuovo direttore generale . Ve.Sport | accesso=16 settembre 2011}}</ref> e l'allenatore David Sassarini.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2011/07/14/news/silurato-luppi-il-venezia-a-sassarini-4617948 |titolo=Silurato Luppi, il Venezia a Sassarini. La Nuova di Venezia e Mestre | accesso=16 settembre 2011}}</ref> Dopo la diciottesima giornata l'Unione è in testa al suo girone, con undici lunghezze di vantaggio sulla seconda in classifica.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=17724 |titolo=UnVE: il vantaggio è enorme (+11)| accesso=29 maggio 2012}}</ref> Da quel momento in poi però la squadra inanella dei risultati negativi che portano alla riduzione del vantaggio in classifica e all'esonero del tecnico David Sassarini, sostituito a gennaio dall'esperto [[Giancarlo Favarin]], che rileva la squadra ancora capolista, ma con soli 5 punti di vantaggio.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/01/17/news/calcio-venezia-esonerato-sassarini-la-panchina-a-favarin-1.3077109 |titolo= Calcio Venezia: esonerato Sassarini, la panchina a Favarin | accesso=29 maggio 2012}}</ref> Ad inizio aprile, quando mancano solo quattro giornate alla fine del campionato, al termine della sfida contro l'MM Sarego pareggiata 1-1 l'Unione perde il primato solitario, ritrovandosi a pari punti con il [[Unione Sportiva Dilettantistica Calcio Delta Porto Tolle|Delta Porto Tolle]].<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/04/08/news/venezia-1-1-ma-e-una-squadra-allo-sbando-1.3792340 |titolo=Venezia 1-1, ma è una squadra allo sbando | accesso=29 maggio 2012}}</ref> Nonostante le difficoltà l'Unione Venezia riesce ad ottenere la promozione in Lega Pro con una giornata d'anticipo.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/04/30/news/da-11-alla-paura-e-poi-il-trionfo-1.4446917 |titolo=Da +11 alla paura e poi il trionfo | accesso=29 maggio 2012}}</ref><ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/04/30/news/collauto-mai-piu-in-d-scanta-promette-il-tuffo-1.4446701 |titolo=Collauto: «Mai più in D» Scanta promette il tuffo...| accesso=29 maggio 2012}}</ref>
La lunga e combattuta stagione si conclude con la vittoria dello Scudetto Dilettanti, in virtù del successo per 3-2 nella finale giocata a Gubbio contro il Teramo.<ref>{{cita web |url=http://www.vesport.it/newsvisualizza.asp?ID=18509 |titolo=UnVE vince (3-2). È Scudetto| accesso=6 febbraio 2013}}</ref> Emil Zubin anche per questa stagione si conferma capocannoniere del girone con 23 reti.<ref>{{cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/sport/2012/05/28/news/emil-zubin-superbomber-con-29-reti-1.5172611 |titolo=Emil Zubin superbomber con 23 reti| accesso=29 maggio 2012}}</ref>
 
Nel campionato [[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|di Seconda Divisione 2012-13]] l'Unione parte a rilento, senza riuscire a trovare una buona continuità di risultati anche per colpa di numerosi infortuni e di una rosa ancora da rifinire. Dopo la sconfitta a Castiglione nella seconda giornata di ritorno, gli arancioneroverdi sono a metà classifica, con 6 vittorie e altrettanti pareggi e sconfitte. L'allenatore [[Diego Zanin]] viene sollevato dall'incarico e al suo posto viene chiamato [[Stefano Sottili]], già vincitore della categoria alla guida del Carpi nel 2010-11. Grazie anche ad un azzeccato mercato di riparazione (con l'innesto di [[Riccardo Bocalon]], dalla Prima Divisione), comincia la risalita dei lagunari, che inanellano una striscia di risultati utili consecutivi (sette vittorie e due pareggi) rientrando in piena zona play-off. Complice anche la crisi delle formazioni di vertice, Savona e Pro Patria, a metà aprile la promozione diretta pare essere alla portata, ma qualche i due pareggi consecutivi con Alessandria e Giacomense relegano l'Unione Venezia al terzo posto al termine della stagione regolare, valido per giocare i play-off. Nella semifinale la squadra di Sottili prevale sui lombardi del Renate (1-1 a Meda, e 1-0 nel ritorno, giocato allo [[stadio Piergiovanni Mecchia]] di Portogruaro a causa dell'inagibilità del Penzo) e giunge così nella finale promozione contro il [[Associazione Calcio Monza Brianza 1912|Monza]]. Dopo un pareggio a reti bianche ottenuto in trasferta, la gara di ritorno vede i brianzoli condurre a lungo per 1-2: nei minuti finali tuttavia il Venezia riesce a ribaltare la situazione, con le reti di Bocalon e D'Appolonia che fissano il risultato sul 3-2. Davanti a 4000 spettatori lagunari che assiepano gli spalti Mecchia l'Unione così può festeggiare la promozione in [[Lega Pro Prima Divisione|Prima Divisione]], a quattro anni dall'ultima apparizione. Protagonisti della stagione sono [[Denis Godeas]], capocannoniere della squadra con 18 centri tra campionato e play-off, oltre ai due veneziani sovracitati, [[Davide D'Appolonia]], anch'egli in doppia cifra (11 gol tra campionato e play-off), e Riccardo Bocalon (8 reti tra campionato e play-off).
 
In vista della stagione 2013-2014 la rosa viene largamente rinnovata; in panchina viene chiamato il tecnico [[Alessandro Dal Canto]]. L'obiettivo dichiarato è il raggiungimento dei play-off, che per questa stagione, a causa della riforma dei campionati della Lega Pro, si estendono fino alla nona posizione in classifica. La squadra, a seguito della vittoria casalinga contro l'AlbinoLeffe, chiude il girone d'andata al terzo posto, a sole sei lunghezze dal primo posto. Il girone di ritorno tuttavia è foriero di una crisi di risultati, che riduce i lagunari al decimo posto finale, fuori dunque dalla corsa promozione.
 
Alla vigilia del campionato 2014-2015 l'obiettivo dichiarato della dirigenza è di lottare per le prime posizioni del tabellone. In panchina viene riconfermato Dal Canto, che tuttavia rimedia cinque sconfitte nelle prime nove gare. Il neo direttore sportivo De Franceschi, che in estate ha sostituito Andrea Gazzoli, lo esonera e sceglie al suo posto un altro ex veneziano, [[Michele Serena]]. La squadra conclude l'annata al 13º posto nel girone A della Lega Pro, con 46 punti guadagnati (al netto di 3 punti di penalità irrogati a seguito di inadempienze amministrative). A campionato concluso il presidente Korablin delega l'avvocato Fausto Baratella ad occuparsi della cessione del club lagunare e a sanarne le carenze patrimoniali. Il 13 luglio 2015, non essendo riuscito a portare a termine il proprio incarico, l'avvocato Baratella annuncia la mancata iscrizione del FBC Unione Venezia al campionato di [[Lega Pro 2015-2016]]<ref>[http://www.fbcunionevenezia.com/it/stagione/archivio-news/item/546-termina-il-percorso-sportivo-del-f-b-c-unione-venezia-in-lega-pro-grazie-a-tutti.html Termina il percorso sportivo del F.B.C. Unione Venezia in Lega Pro. Grazie a tutti] - ''fbcunionevenezia.com'', 14 lug 2015</ref>.
 
==== Cordata americana ====
Il 21 luglio seguente a Roma viene firmato l'[[atto notarile]] di costituzione di una nuova [[Società sportiva|società]], denominata ''Venezia Football Club''. A capo del nuovo sodalizio vi è lo [[stati Uniti|statunitense]] James A. Daniels, [[Chief Executive Officer]] della High Ridge Brands, holding produttrice e distributrice di sapone e prodotti correlati attiva nel [[Nordamerica]]. A coadiuvare il presidente, nel [[consiglio d'amministrazione]] siedono gli avvocati Alessandro Vasta e Giuseppe Santarelli; nell'organigramma rientra altresì l'ex direttore generale della vecchia società Dante Scibilia<ref>[http://www.veneziaunited.com/allnews/corriere-veneto-nasce-il-venezia-fc-arancioneroverde-con-perinetti-direttore-tecnico-oscure-trame-attorno-alle-spoglie-del-fbc/ CORRIERE VENETO “Nasce il Venezia FC arancioneroverde con Perinetti direttore tecnico, oscure trame attorno alle spoglie del FBC”] - ''veneziaunited.com'', 22 lug 2015</ref> e il direttore sportivo [[Giorgio Perinetti]].<ref>[http://www.calciomercato.com/news/perinetti-a-venezia-il-punto-sul-mercato-in-lega-pro-619071 Perinetti a Venezia: il punto sul mercato in Lega Pro]</ref>
 
Il 6 ottobre la carica di presidente viene assunta dallo [[statunitense]] [[Joe Tacopina]], dimessosi dai vertici del [[Bologna FC|Bologna]]. Il 24 aprile 2016, dopo il pareggio per 3 a 3 a Rasai contro l'[[Union Ripa La Fenadora]], con più di 700 tifosi al seguito, vince il girone e viene promosso in Lega Pro con due giornate d'anticipo. Nell'arco della stagione la squadra segna (tra [[Serie D]], [[Coppa Italia Serie D]] e Scudetto Dilettanti) più di 100 reti risultando l'attacco più prolifico dalla [[Serie A]] alla [[Serie D]]. Capocannoniere in questa stagione è [[Matteo Serafini]] con 21 reti realizzate.
 
== Cronistoria ==
{| class="toccolours" style="background:white"
!colspan="2" align="center" style="border:3px solid #008800; background:black" | <span style="color:#FFAA2A;">Cronistoria del Venezia Football Club</span>
|- style="font-size:93%"
|valign="top"|
|width="100%"|
{{Div col|3}}
* 14 dicembre 1907 - Fondazione del '''Venezia Foot-Ball Club''' che viene subito affiliato alla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIF]].
* 1907-1908 - 2º nella Terza Categoria Veneta.
* [[Prima Categoria 1909|1908-1909]] - Perde la semifinale lombardo-veneta nel girone nazione della Prima Categoria contro l'[[US Milanese]].
* [[Seconda Categoria 1909-1910|1909-1910]] - 2º nella Seconda Categoria Veneta.
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* [[Prima Categoria 1910-1911|1910-1911]] - 4º nella Prima Categoria Veneto-Emiliana.
* [[Prima Categoria 1911-1912|1911-1912]] - 1º nella Prima Categoria Veneto-Emiliana. Perde le finali nazionali contro la [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]].
* [[Prima Categoria 1912-1913|1912-1913]] - 3º nella Prima Categoria Veneto-Emiliana.
* [[Prima Categoria 1913-1914|1913-1914]] - 4º nella Prima Categoria Veneto-Emiliana.
* [[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]] - 4º nel girone A delle semifinali nazionali della Prima Categoria.
* 1915–1919 - Sospensione attività sportive per [[Prima guerra mondiale|cause belliche]].
* 1919 - La società ricostituitasi dopo il conflitto bellico incorpora l'Aurora F.B.C. e diventa '''Associazione Calcio Venezia'''.
* [[Prima Categoria 1919-1920|1919-1920]] - 6º nel girone A delle semifinali nazionali della Prima Categoria.
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* [[Prima Categoria 1920-1921|1920-1921]] - 3º nel girone A della Prima Categoria Veneta.
* 1921 - Il sodalizio entra nel gruppo dei dissidenti che vistisi bocciare il [[Progetto Pozzo]] fondano la [[Confederazione Calcistica Italiana|C.C.I.]]
* [[Prima Divisione 1921-1922|1921-1922]] - 10º nel girone B della Prima Divisione della C.C.I.
* 1922 - Il [[Compromesso Colombo]], concordato di riunificare le due federazioni, prevede degli spareggi d'ammissione alla nuova Prima Divisione. Perde al secondo turno il doppio confronto con la [[Unione Sportiva Rivarolese 1919|Rivarolese]] (0-0; 1-2). [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso nella nuova [[Seconda Divisione]]'' dopo aver perso il turno di ripescaggio contro la [[Sestrese]] 0-1.
* [[Seconda Divisione 1922-1923|1922-1923]] - 4º nel girone E della Seconda Divisione Nord.
* [[Seconda Divisione 1923-1924|1923-1924]] - 2º nel girone E della Seconda Divisione Nord.
* [[Seconda Divisione 1924-1925|1924-1925]] - 3º nel girone D della Seconda Divisione Nord.
* [[Seconda Divisione 1925-1926|1925-1926]] - 1º nel girone D della Seconda Divisione Nord. Non viene promosso a seguito del blocco delle promozioni voluto dall'Assemblea federale di Genova del 1925.
* 1926 - La [[Carta di Viareggio]] ribattezza la categoria di competenza della società come Prima Divisione Nord. Il torneo cadetto è peraltro sempre organizzato da Milano dalla ex Lega Nord, ora Direttorio Divisioni Superiori, e sempre strutturato su 40 squadre come deciso nell'Assemblea Federale del 1924.
* [[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]] - 6º nel girone B della Prima Divisione Nord.
:Primo turno di [[Coppa Italia 1926-1927|Coppa Italia]].
* [[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]] - 2º nel girone A della Prima Divisione Nord. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Ammesso nella Divisione Nazionale''' a titolo divulgativo dalla Presidenza federale.
* [[Divisione Nazionale 1928-1929|1928-1929]] - 11º nel girone B della Divisione Nazionale. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie B''.
* [[Serie B 1929-1930|1929-1930]] - 7º in Serie B. Cambia denominazione in '''Società Sportiva Serenissima'''.
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* [[Serie B 1930-1931|1930-1931]] - 9º in Serie B.
* [[Serie B 1931-1932|1931-1932]] - 14º in Serie B.
* [[Serie B 1932-1933|1932-1933]] - 11º in Serie B.
* [[Serie B 1933-1934|1933-1934]] - 12º nel girone B della Serie B. Retrocesso dopo aver perso gli spareggi-retrocessione contro [[Hellas Verona Football Club|Verona]] e [[Vicenza Calcio|Vicenza]] e successivamente ripescato a causa dell'aumento delle squadre nei due gironi. Cambia denominazione in '''Associazione Fascista Calcio Venezia'''.
* [[Serie B 1934-1935|1934-1935]] - 11º nel girone B della Serie B. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie C''.
* [[Serie C 1935-1936|1935-1936]] - 1º nel girone A della Serie C. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie B'''.
:Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1936-1937|1936-1937]] - 12º in Serie B dopo una prima sessione di spareggi-retrocessione chiusi in parità a 6 punti, e una seconda serie di spareggi in cui perde le semifinali 2-3 contro la [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]] e batte 4-0 il [[Calcio Catania|Catania]] in finale.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1936-1937|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1937-1938|1937-1938]] - 7º in Serie B.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1938-1939|1938-1939]] - 2º in Serie B. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie A''' per migliore quoziente reti rispetto a quello dell'[[Atalanta Calcio|Atalanta]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1938-1939|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1939-1940|1939-1940]] - 10º in Serie A.
:Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1939-1940|Coppa Italia]].
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* [[Serie A 1940-1941|1940-1941]] - 12º in Serie A.
:[[File:Coccarda Coppa Italia.svg|15px]] '''Vince la [[Coppa Italia 1940-1941|Coppa Italia]] (1º titolo)'''.
* [[Serie A 1941-1942|1941-1942]] - 3º in Serie A.
:Semifinalista di [[Coppa Italia 1941-1942|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1942-1943|1942-1943]] - 14º in Serie A.
:Finalista di [[Coppa Italia 1942-1943|Coppa Italia]].
* [[Campionato Alta Italia 1944|1943-1944]] - 1º nel girone A del Torneo Misto di Divisione Nazionale gestito dal Direttorio III Zona (Veneto), va alla finale Veneta. In finale batte il [[Hellas Verona Football Club|Verona]] (5-1; 2-2) ed è '''campione Veneto 1943-44'''. Alle qualificazioni interzonali con la Venezia Giulia è 1º e ammesso al girone finale in cui arriva 3º nel girone finale vinto dai Vigili del Fuoco della Spezia.
* 1944–1945 - Sospensione attività sportive per [[seconda guerra mondiale|cause belliche]].
* 1945 - Alla ripresa delle attività agonistiche, la società viene ricostituita con denominazione di '''Associazione Calcio Venezia'''.
* [[Divisione Nazionale 1945-1946|1945-1946]] - 13º nella Serie A Alta Italia.
* [[Serie A 1946-1947|1946-1947]] - 19º in Serie A. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie B''.
* [[Serie B 1947-1948|1947-1948]] - 4º in Serie B.
* [[Serie B 1948-1949|1948-1949]] - 2º in Serie B. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie A'''.
* [[Serie A 1949-1950|1949-1950]] - 20º in Serie A. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie B''.
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* [[Serie B 1950-1951|1950-1951]] - 6º in Serie B.
* [[Serie B 1951-1952|1951-1952]] - 16º in Serie B. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie C''.
* [[Serie C 1952-1953|1952-1953]] - 8º in Serie C.
* [[Serie C 1953-1954|1953-1954]] - 3º in Serie C.
* [[Serie C 1954-1955|1954-1955]] - 7º in Serie C.
* [[Serie C 1955-1956|1955-1956]] - 1º in Serie C. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie B'''.
* [[Serie B 1956-1957|1956-1957]] - 5º in Serie B.
* [[Serie B 1957-1958|1957-1958]] - 3º in Serie B.
:Fase a gironi di [[Coppa Italia 1958|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1958-1959|1958-1959]] - 9º in Serie B.
:Quarto posto in [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1959-1960|1959-1960]] - 17º in Serie B dopo aver perso lo spareggio contro il [[Associazione Calcio Monza Brianza 1912|Monza]] e aver vinto quello contro il [[Taranto Calcio|Taranto]].
:Quarti di finale di [[Coppa Italia 1959-1960|Coppa Italia]].
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* [[Serie B 1960-1961|1960-1961]] - 1º in Serie B. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie A'''.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1960-1961|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1961-1962|1961-1962]] - 12º in Serie A.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1961-1962|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1962-1963|1962-1963]] - 17º in Serie A. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie B''.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1962-1963|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1963-1964|1963-1964]] - 13º in Serie B.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1963-1964|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1964-1965|1964-1965]] - 11º in Serie B.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1964-1965|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1965-1966|1965-1966]] - 1º in Serie B. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie A'''.<ref>{{Cita|Almanacco illustrato del calcio|1967, p. 75 (Associazione Calcio Venezia)|}}</ref>
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1965-1966|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1966-1967|1966-1967]] - 17º in Serie A. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie B''.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1966-1967|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1967-1968|1967-1968]] - 18º in Serie B. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie C'' dopo aver perso il secondo turno degli spareggi-retrocessione.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1967-1968|Coppa Italia]].
* [[Serie C 1968-1969|1968-1969]] - 11º nel girone A della Serie C.
* [[Serie C 1969-1970|1969-1970]] - 9º nel girone A della Serie C.
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* [[Serie C 1970-1971|1970-1971]] - 4º nel girone A della Serie C.
* [[Serie C 1971-1972|1971-1972]] - 6º nel girone A della Serie C.
* [[Serie C 1972-1973|1972-1973]] - 4º nel girone A della Serie C.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1972-1973|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie C 1973-1974|1973-1974]] - 3º nel girone A della Serie C.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1973-1974|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie C 1974-1975|1974-1975]] - 6º nel girone A della Serie C.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1974-1975|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie C 1975-1976|1975-1976]] - 10º nel girone A della Serie C.
* [[Serie C 1976-1977|1976-1977]] - 20º nel girone A della Serie C. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie D''.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1976-1977|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie D 1977-1978|1977-1978]] - 9º nel girone C della Serie D.
* [[Serie D 1978-1979|1978-1979]] - 2º nel girone B della Serie D. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie C2'''.
* [[Serie C2 1979-1980|1979-1980]] - 8º nel girone B della Serie C2.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1979-1980|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
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* [[Serie C2 1980-1981|1980-1981]] - 10º nel girone B della Serie C2.
: ? di [[Coppa Italia Semiprofessionisti 1980-1981|Coppa Italia Semiprofessionisti]].
* [[Serie C2 1981-1982|1981-1982]] - 16º nel girone B della Serie C2. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso nel Campionato Interregionale'' per la peggiore [[classifica avulsa]] nei confronti dell'[[Nuova Avezzano Calcio|Avezzano]].
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1981-1982|Coppa Italia Serie C]].
* [[Campionato Interregionale 1982-1983|1982-1983]] - 1º nel girone C del Campionato Interregionale. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie C2'''.
* 1983 - Al termine della stagione l'''A.C. Venezia'' fallisce, e il titolo sportivo viene aggiudicato alla neonata '''Calcio Venezia S.r.l.'''<ref name=fallimento>{{Cita|Sebastiano Giorgi|p. 178|Un secolo di calcio a Venezia|titolo=Un secolo di calcio a Venezia}}</ref>
* [[Serie C2 1983-1984|1983-1984]] - 5º nel girone B della Serie C2.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1983-1984|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C2 1984-1985|1984-1985]] - 15º nel girone B della Serie C2.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1984-1985|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C2 1985-1986|1985-1986]] - 12º nel girone B della Serie C2.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1985-1986|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C2 1986-1987|1986-1987]] - 5º nel girone B della Serie C2.
: ? di [[Coppa Italia Serie C 1986-1987|Coppa Italia Serie C]].
* 1987 - La società incorpora l<nowiki>'</nowiki>'''Associazione Calcio Mestre S.p.A.''' e, a seguito della fusione, cambia denominazione in '''Calcio Venezia-Mestre S.r.l.''' aggiungendo il colore arancione al tradizionale neroverde. Il titolo sportivo del Mestre, invece, viene ceduto al rinato Palermo e il nuovo sodalizio gioca le proprie gare interne allo Stadio "Francesco Baracca" di Mestre.
* [[Serie C2 1987-1988|1987-1988]] - 2º nel girone B della Serie C2. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie C1'''.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Serie C 1987-1988|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C1 1988-1989|1988-1989]] - 9º nel girone A della Serie C1.
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 1988-1989|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C1 1989-1990|1989-1990]] - 4º nel girone A della Serie C1. Cambia denominazione in '''Associazione Calcio Venezia 1907 S.r.l.'''
: ? di [[Coppa Italia Serie C 1989-1990|Coppa Italia Serie C]].
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* [[Serie C1 1990-1991|1990-1991]] - 2º nel girone A della Serie C1. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie B''' dopo aver vinto lo spareggio contro il [[Calcio Como|Como]].
: Semifinalista di [[Coppa Italia Serie C 1990-1991|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie B 1991-1992|1991-1992]] - 15º in Serie B. La squadra torna a giocare a Venezia allo [[Stadio Pierluigi Penzo]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 1991-1992|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1992-1993|1992-1993]] - 11º in Serie B.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1992-1993|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1993-1994|1993-1994]] - 6º in Serie B.
: Quarti di finale di [[Coppa Italia 1993-1994|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1994-1995|1994-1995]] - 9º in Serie B.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1994-1995|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1995-1996|1995-1996]] - 11º in Serie B.
: Secondo turno di [[Coppa Italia 1995-1996|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1996-1997|1996-1997]] - 13º in Serie B.
: Primo turno di [[Coppa Italia 1996-1997|Coppa Italia]].
* [[Serie B 1997-1998|1997-1998]] - 2º in Serie B. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie A'''.
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia 1997-1998|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1998-1999|1998-1999]] - 10º in Serie A.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 1998-1999|Coppa Italia]].
* [[Serie A 1999-2000|1999-2000]] - 16º in Serie A. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie B''.
: Semifinalista di [[Coppa Italia 1999-2000|Coppa Italia]].
----
* [[Serie B 2000-2001|2000-2001]] - 4º in Serie B. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie A'''.
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2000-2001|Coppa Italia]].
* [[Serie A 2001-2002|2001-2002]] - 18º in Serie A. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso in Serie B''.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2001-2002|Coppa Italia]].
* [[Serie B 2002-2003|2002-2003]] - 15º in Serie B.
: Primo turno di [[Coppa Italia 2002-2003|Coppa Italia]].
* [[Serie B 2003-2004|2003-2004]] - 20º in Serie B. Salvo dopo aver vinto i play-out contro il [[Associazione Sportiva Bari|Bari]].
: Ottavi di finale di [[Coppa Italia 2003-2004|Coppa Italia]].
* [[Serie B 2004-2005|2004-2005]] - 21º in Serie B. [[File:Red Arrow Down.svg|10px]] ''Retrocesso e finanziariamente fallito'', viene coinvolto nel [[caso Genoa]] ma non viene giudicato a causa del fallimento.
: Fase a gironi di [[Coppa Italia 2004-2005|Coppa Italia]].
* 2005 - Nell'estate viene fondata la '''Società Sportiva Calcio Venezia S.p.a.''' che aderisce al [[Lodo Petrucci]] e riparte dalla [[Serie C2]].
* [[Serie C2 2005-2006|2005-2006]] - 1º nel girone A della Serie C2. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Serie C1'''.
: Perde il triangolare di [[Supercoppa di Lega Serie C2|Supercoppa di Lega di Serie C2]].
* [[Serie C1 2006-2007|2006-2007]] - 4º nel girone A della Serie C1. Perde la semifinale play-off contro il [[Pisa Calcio|Pisa]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2006-2007|Coppa Italia]].
: Primo turno di [[Coppa Italia Serie C 2006-2007|Coppa Italia Serie C]].
* [[Serie C1 2007-2008|2007-2008]] - 11º nel girone A della Serie C1. Ammesso nel nuovo campionato di [[Lega Pro Prima Divisione]].
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Serie C 2007-2008|Coppa Italia Serie C]].
* [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|2008-2009]] - 17º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione. Salvo dopo aver vinto i play-out contro la [[Pro Sesto]] e successivamente escluso dal campionato per gravi irregolarità di bilancio.
: Primo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2008-2009|Coppa Italia Lega Pro]].
* 2009 - Nell'estate viene creato il '''Foot Ball Club Unione Venezia S.r.l.''', che viene iscritto in soprannumero nel girone C della Serie D.
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2009-2010|2009-2010]] - 3º nel girone C della [[Serie D 2009-2010|Serie D]]. Perde la finale play-off del girone C contro l'Union Quinto.
: Trentaduesimi di finale di [[Coppa Italia Serie D 2009-2010|Coppa Italia Serie D]].
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* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2010-2011|2010-2011]] - 2º nel girone C della [[Serie D 2010-2011|Serie D]]. Perde la finale play-off del girone C contro il [[SanDonà Jesolo]].
: Primo turno di [[Coppa Italia Serie D 2010-2011|Coppa Italia Serie D]].
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2011-2012|2011-2012]] - 1° nel girone C della [[Serie D 2011-2012|Serie D]]. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Lega Pro Seconda Divisione'''.
: [[File:Scudetto.svg|15px]] '''Vince lo [[Serie D 2011-2012#Poule scudetto|Scudetto Dilettanti]]''' in finale contro il [[Società Sportiva Dilettantistica Teramo Calcio|Teramo]].
: Primo turno di [[Coppa Italia Serie D 2011-2012|Coppa Italia Serie D]].
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2012-2013|2012-2013]] - 3° nel girone A della [[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|Lega Pro Seconda Divisione]]. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Lega Pro Prima Divisione''' dopo aver vinto la finale play-off contro il [[Monza Calcio|Monza]].
: Fase eliminatoria di [[Coppa Italia Lega Pro 2012-2013|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2013-2014|2013-2014]] - 10° nel girone A della [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|Lega Pro Prima Divisione]]. Ammesso nella nuova [[Lega Pro]].
: Primo turno di [[Coppa Italia 2013-2014|Coppa Italia]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2013-2014|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Foot Ball Club Unione Venezia 2014-2015|2014-2015]] - 13° nel girone A della [[Lega Pro 2014-2015|Lega Pro]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia 2014-2015|Coppa Italia]].
: Partecipa alla [[Coppa Italia Lega Pro 2014-2015|Coppa Italia Lega Pro]].
* 2015 - Il ''FBC Unione Venezia'' non si iscrive al campionato di [[Lega Pro 2015-2016]] e il 21 luglio viene costituita una nuova società denominata '''Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica''' affiliata alla [[LND]].
* [[Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica 2015-2016|2015-2016]] - 1° nel girone C della [[Serie D 2015-2016|Serie D]]. [[File:Green Arrow Up.svg|10px]] '''Promosso in Lega Pro'''.
: Trentaduesimi di finale di [[Coppa Italia Serie D 2015-2016|Coppa Italia Serie D]].
{{Div col end}}
|}
 
== Colori e simboli ==
=== Colori ===
L'attuale maglia del Venezia è arancio-nero-verde. La prima storica divisa, invece, fu una maglia per metà rossa e per metà blu ma,<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1201_01_1909_0054_0004_17807503/anews,true/ La Stampa]</ref> dato che quei colori erano già utilizzati dal [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] – la squadra del [[Genova|capoluogo ligure]], da sempre ostile alla Serenissima – fu sostituita già la stagione successiva con l'originale accostamento del [[nero]] con il [[verde]]. La prima muta di casacche a strisce verticali neroverdi venne commissionata dal giocatore elvetico [[Walter Aemissiger]] a una ditta del suo paese d'origine.
 
<center>
{|
|-
|
{{Football kit box
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|leftarm = FF0000
|pattern_b = _redhalf2
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|socks = 000080
|title = La prima divisa del Venezia FBC (1907-1909)
}}
|
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|title = La divisa della SS Serenissima (1930-1934)
}}
|
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|title = La storica divisa del Venezia (1909-1987)
}}
|}
</center>
 
Dopo la stagione [[Serie B 1929-1930|1929-1930]], in coincidenza con cambio di denominazione del club in ''Serenissima'', il colore delle maglie divenne il [[rosso veneziano]] tratto dal gonfalone cittadino.<ref>{{cita web|url=http://www.calciovenezia.com/venezia_21.html|titolo=1931/1932 – Società Sportiva Serenissima|editore=calciovenezia.com}}</ref> Dopo un quadriennio giocato con le tinte della [[Leone di san Marco|bandiera di San Marco]], nell'annata [[Serie B 1934-1935|1934-1935]] la squadra ritornò al nome ''Venezia'' rispolverando anche i tradizionali colori neroverdi. Nella stagione [[Serie C1 2007-2008|2007-2008]], in occasione del centenario del calcio a Venezia, la squadra rispolverò una maglia simile a quella usata negli anni 1930 dalla ''Serenissima''.
 
Dopo la fusione tra Venezia e Mestre del 1987, al nero e al verde s'è affiancato l'[[arancione]] del club mestrino. Da qui in avanti, la squadra arancioneroverde non ha più avuto una divisa iconica, giostrando di stagione in stagione tra i più diversi template di maglia, soprattutto palati, fasciati o a bande.<ref>{{cita|Welter|p. 204}}</ref>
 
=== Simboli ufficiali ===
{{Galleria
|larghezza = 150
|titolo = Evoluzione dello stemma
|align = right
|sfondo =
|bordo = white
|File:Veneziastemma.png|Il logo della SSC Venezia dal 2005 al 2009
|File:Fbcunioneveneziastemma.png|Il logo del FBC Unione Venezia dal 2013 al 2015
|File:Venezia FC (Since 2015).png|Il logo del Venezia FC in uso dal 2015
}}
 
Lo stemma della società, oltre al nome e ai colori sociali, reca al centro il [[Leone di San Marco]] simbolo della città lagunare nonché della [[Repubblica di Venezia|Repubblica Serenissima]].
 
== Strutture ==
=== Stadio ===
{{vedi anche|Stadio Pier Luigi Penzo|Stadio Piergiovanni Mecchia|Stadio Francesco Baracca}}
[[File:Stadio Pierluigi Penzo Venezia-outside1.jpg|thumb|left|Lo [[Stadio Pier Luigi Penzo]]]]
 
Attualmente il Venezia disputa le sue gare interne nello [[Stadio Pier Luigi Penzo]] a Venezia. La capienza si aggira attorno agli 8000 spettatori (ridotta rispetto alle norme di sicurezza); l'impianto comunque può raggiungere la capienza massima di 16.500 posti.
 
Dedicato alla memoria dell'[[Pierluigi Penzo|omonimo aviatore]], che partecipò alla [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]], è il secondo stadio più vecchio tra quelli in cui giocano società professionistiche italiane dopo lo [[Stadio Luigi Ferraris]] di [[Genova]] inaugurato nel 1911<ref>{{cita web |url=http://www.fbcunionevenezia.com/oggi-il-penzo-compie-100-anni |titolo=Oggi il Penzo compie 100 anni |FBC Unione Venezia |accesso=9 settembre 2013}}</ref>.
 
Lo [[Stadio Pier Luigi Penzo]] è unico in Italia per il fatto di poter essere raggiunto solo in barca o a piedi. Negli anni 1960 è arrivato ad ospitare fin 26.000 persone, nonostante la capienza fosse minore.
 
Il progetto di un nuovo stadio nel Comune di Venezia, e precisamente in terraferma, è un argomento molto dibattuto già a partire dagli anni 1960, ma per il momento lo storico Penzo rimane l'unico vero impianto adeguato alle serie professionistiche del capoluogo veneto.
 
== Allenatori e presidenti ==
{{vedi categoria|Allenatori del Venezia F.C.|Presidenti del Venezia F.C.}}
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left;">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=green|col2=white|col3=FFA000|font-size=120%|titolo=Allenatori|contenuto=
* 1907-1911 {{Bandiera|CHE}} [[Walter Aemisseger]]
* 1911-1912 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Mario Vivante]]
* 1912-1913 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]]
* 1913-1915 ''Commissione Sportiva'': {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]], [[Eugenio Barbon]], [[Vasco Taddio]]
* 1919-1920 ''Commissione Sportiva'': {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]], [[Achille Panichi]], [[Lamberto Heinz]]
* 1920-1921 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Aldo Federici]]
* 1921-1922 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]]
* 1922-1925 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Augusto Moroni]]
* 1925-1927 {{Bandiera|AUT}} [[Franz Sedlacek (calciatore)|Franz Sedlacek]]
* 1927-1928 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Aldo Nordio]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]]
* 1928-1929 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Antal Mally]]
* 1929-1930 {{Bandiera|AUT}} [[Rudolf Stanzel]]
* 1930-1931 {{Bandiera|AUT}} [[Karl Stanzel]]
* 1931-1932 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]]
* 1932-1933 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Borgato]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Achille Gama]]
* 1933-1934 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Bortolo Simonato]]
* 1934-1935 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Imre Janos Bekey]]
* 1935-1936 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Bánás]]
* 1936-1937 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Bánás]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]]
* 1937-1938 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Károly Csapkay]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]]
* 1938-1939 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Barbesino]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]]
* 1939-1940 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]]
* 1940-1941 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Girani]], {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]]
* 1941-1943 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]]
* 1944 {{Bandiera|RSI}} [[Nereo Marini]] e [[Vittorio Tortora]]
* 1945-1946 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Battista Rebuffo]]
* 1946-1947 {{Bandiera|ITA}} [[Nereo Marini]]
* 1947-1948 {{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Foni]], {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Girani]]
* 1948-1949 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Villini]]
* 1949-1950 {{Bandiera|ITA}} [[Astro Galli]] e [[Giovanni Alberti (calciatore)|Giovanni Alberti]], {{Bandiera|ITA}} [[Ivo Fiorentini]]
* 1950-1951 {{Bandiera|ITA}} [[Felice Arienti]], {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]]
* 1951-1952 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]], {{Bandiera|ITA}} [[Mario Villini]]
* 1952-1953 {{Bandiera|ITA}} [[Guido Testolina]]
* 1953-1954 {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Antonini (calciatore)|Giuseppe Antonini]]
* 1954-1955 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Rigotti]], {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Busidoni]], {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Brezzi]]
* 1955-1959 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]]
* 1959-1960 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Costanzo]]
* 1960-1963 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]]
* 1963-1964 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]], {{Bandiera|ITA}} [[Camillo Achilli]]
* 1964-1965 {{Bandiera|ITA}} [[Camillo Achilli]], {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]]
* 1965-1967 {{Bandiera|ITA}} [[Armando Segato]]
* 1967-1968 {{Bandiera|ITA}} [[Armando Segato]], {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Lerici (calciatore)|Roberto Lerici]], {{Bandiera|ITA}} [[Armando Segato]]
* 1968-1969 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]]
* 1969-1970 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Alberto Quario]], {{Bandiera|ITA}} [[Giorgio Sereni]]
* 1970-1971 {{Bandiera|ITA}} [[Enrico Radio]]
* 1971-1972 {{Bandiera|ITA}} [[Sergio Manente]], {{Bandiera|ITA}} [[Enrico Radio]]
* 1972-1973 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Meucci]]
* 1973-1974 {{Bandiera|ITA}} [[Ezio Volpi]]
* 1974-1975 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Meucci]]
* 1975-1976 {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Lupi]]
* 1976-1977 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]]
* 1977-1978 {{Bandiera|ITA}} [[Danilo Perli]]
* 1978-1979 {{Bandiera|ARG}} {{Bandiera|ITA}} [[Humberto Rosa]], {{Bandiera|ITA}} [[Beniamino Cancian]]
* 1979-1980 {{Bandiera|ITA}} [[Beniamino Cancian]]
* 1980-1981 {{Bandiera|ITA}} [[Dino D'Alessi]]
* 1981-1982 {{Bandiera|ITA}} [[Leonardo Costagliola]], {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Ferrario]]
* 1982-1983 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Ferrario]], {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Rossi]]
* 1983-1984 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Rossi]]
* 1984-1985 {{Bandiera|ITA}} [[Guido Mammi]], {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Facchin]]
* 1985-1986 {{Bandiera|ITA}} [[Dino D'Alessi]], {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Facchin]]
* 1986-1987 {{Bandiera|ITA}} [[Ezio Volpi]], {{Bandiera|ITA}} [[Massimo Giacomini]], {{Bandiera|ITA}} [[Franco Musco]]
* 1987-1988 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Mazzola]]
* 1988-1989 {{Bandiera|ITA}} [[Aldo Cerantola]], {{Bandiera|ITA}} [[Giovan Battista Fabbri]]
* 1989-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Antonio Pasinato]], {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Sabadini]]
* 1990-1991 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]]
* 1991-1992 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]], {{Bandiera|ITA}} [[Rino Marchesi]], {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]]
* 1992-1993 {{Bandiera|ITA}} [[Alberto Zaccheroni]]
* 1993-1994 {{Bandiera|ITA}} [[Pietro Maroso]]
* 1994-1995 {{Bandiera|ITA}} [[Giampiero Ventura]], {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Maifredi]], {{Bandiera|ITA}} [[Gabriele Geretto]], {{Bandiera|ITA}} [[Giampiero Ventura]], {{Bandiera|ITA}} [[Gabriele Geretto]]
* 1995-1996 {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Marchioro]], {{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Bellotto]]
* 1996-1997 {{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Bellotto]], {{Bandiera|ITA}} [[Franco Fontana (calciatore 1945)|Franco Fontana]], {{Bandiera|ITA}} [[Walter De Vecchi]], {{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Bellotto]]
* 1997-1999 {{Bandiera|ITA}} [[Walter Novellino]]
* 1999-2000 {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Spalletti]], {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Materazzi]], {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Spalletti]], {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Oddo]]
* 2000-2001 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Prandelli]]
* 2001-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Cesare Prandelli]], {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Iachini]] e {{Bandiera|ITA}} [[Alfredo Magni]], {{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Iachini]]
* 2002-2003 {{Bandiera|ITA}} [[Gianfranco Bellotto]]
* 2003-2004 {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Gregucci]]
* 2004-2005 {{Bandiera|URY}} [[Julio César Ribas]], {{Bandiera|ITA}} [[Ezio Glerean]], {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Manzo]]
* 2005-2006 {{Bandiera|ITA}} [[Andrea Manzo]], {{Bandiera|ITA}} [[Nello Di Costanzo]]
* 2006-2007 {{Bandiera|ITA}} [[Nello Di Costanzo]]
* 2007-2008 {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Corradini]], {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Favaretto]], {{Bandiera|ITA}} [[Salvo Fulvio D'Adderio]], {{Bandiera|ITA}} [[Michele Serena]]
* 2008-2009 {{Bandiera|ITA}} [[Michele Serena]], {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Cuoghi]], {{Bandiera|ITA|}} [[Michele Serena]]
* 2009-2010 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Favaretto]]
* 2010-2011 {{Bandiera|ITA}} [[Enrico Cunico]], {{Bandiera|ITA}} [[Gianluca Luppi]]
* 2011-2012 {{Bandiera|ITA}} [[David Sassarini]], {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Favarin]]
* 2012-2013 {{Bandiera|ITA}} [[Diego Zanin]], {{Bandiera|ITA}} [[Stefano Sottili]]
* 2013-2014 {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Dal Canto]]
* 2014-2015 {{Bandiera|ITA}} [[Alessandro Dal Canto]], {{Bandiera|ITA}} [[Michele Serena]]<ref>prima della sua nomina sulla panchina lagunare ha rivestito l'interim [[Maurizio Rossi (calciatore 1970)|Maurizio Rossi]] che ha allenato la squadra in una partita di [[Coppa Italia Lega Pro]]</ref>
* 2015-2016 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Favaretto]], {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Favarin]]
* 2016- {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Inzaghi]]
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left;">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=FFA000|col2=white|col3=green|font-size=120%|titolo= Presidenti|contenuto=
* 1907-1928 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Aldo Federici]]
* 1928-1929 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Marcello]]
* 1929-1931 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giorgio Suppiej]]
* 1931-1932 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ludovico Muratori]]
* 1932-1938 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giulio Tiso]]
* 1938-1946 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Arnaldo Bennati]]
* 1946-1947 {{Bandiera|ITA}} [[Arnaldo Bennati]], poi [[Domenico Chiesa]] (Commiss. straord.)
* 1947-1948 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Ferrarin]]
* 1948-1949 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Francesconi]]
* 1949-1950 {{Bandiera|ITA}} ''Comitato di reggenza'': Cini, Chiesa, Girani, Messinis, Morterra, Rossi, Zanotti
* 1950-1951 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Barbini]]
* 1951-1953 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Francesconi]]
* 1953-1958 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Valeri Manera]]
* 1958-1960 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Boccanegra]]
* 1960-1961 {{Bandiera|ITA}} [[Anacleto Ligabue]] (Commiss. straord.)
* 1961-1962 ''Comitato di reggenza''
* 1962-1963 {{Bandiera|ITA}} [[Lorenzo Bettini]] (Commiss. straord.)
* 1963-1964 ''Comitato di reggenza''
* 1964-1967 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Gatto]] (Commiss. straord.)
* 1967-1968 {{Bandiera|ITA}} Giorgio Giorgi
* 1968-1977 {{Bandiera|ITA}} [[Bruno Bigatton]]
* 1977-1981 {{Bandiera|ITA}} [[Vittorio Heinrich]]
* 1981-1982 {{Bandiera|ITA}} [[Pompeo Cesarini]]
* 1982-1986 {{Bandiera|ITA}} [[Luciano Mazzuccato]]
* 1986-2002 {{Bandiera|ITA}} [[Maurizio Zamparini]]
* 2002-2005 {{Bandiera|ITA}} [[Franco Dal Cin]] (Amm. unico)
* 2005-2006 {{Bandiera|ITA}} [[Lorenzo Marinese]]
* 2006-2009 {{Bandiera|ITA}} [[Arrigo Poletti]]
* 2009-2011 {{Bandiera|ITA}} [[Enrico Rigoni]]
* 2011-2015 {{Bandiera|RUS}} [[Jurij Korablin]]
* 2015 {{Bandiera|USA|}} [[James A. Daniels]]
* 2015- {{Bandiera|USA|}} [[Joe Tacopina]]
}}
</div>
{{clear}}
 
== Calciatori ==
{{vedi categoria|Calciatori del Venezia F.C.}}
=== Capitani ===
Di seguito l'elenco dei [[Capitano (calcio)|capitani]] della compagine lagunare con il periodo in cui hanno portato la fascia.
 
{{Colonne}}
* {{Bandiera|CHE}} [[Walter Aemissiger]] <small>(1907-1911)</small>
* {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Mario Vivante]] <small>(1911-1912)</small>
* {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Vianello]] <small>(1912-1913)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Dino Fragni]] <small>(1956-1959)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Battista Tresoldi]] <small>(1959-1960)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Mario Tesconi]] <small>(1960-1963)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Antonio De Bellis]] <small>(1963-1964)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Marcello Neri]] <small>(1964-1966; 1967-1968)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Angelo Pochissimo]] <small>(1966-1967)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Bartolomeo Tarantino]] <small>(1968-1969)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Nello Scarpa]] <small>(1969-1971; 1979-1981)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]] <small>(1971-1972)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Alessio Badari]] <small>(1972-1973)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Bellinazzi]] <small>(1973-1975)</small>
{{Colonne spezza}}
* {{Bandiera|ITA}} [[Pier Luigi Bassanese]] <small>(1975-1976)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Santarello]] <small>(1976-1977)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Daniele Filisetti]] <small>(1988-1990)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Romano]] <small>(1991-1993)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Pietro Mariani]] <small>(1993-1995)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Filippini]] <small>(1995-1997)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gianluca Luppi]] <small>(1997-2001)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Simone Pavan]] <small>(2001-2002)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Mattia Collauto]] <small>(2004-2012)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Fabio Lauria]] <small>(2012-2013)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gianluca Giovannini]] <small>(2013)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Vito Di Bari]] <small>(2014)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Gennaro Esposito]] <small>(2015)</small>
* {{Bandiera|ITA}} [[Matteo Serafini]] <small>(2015-)</small>
{{Colonne fine}}
 
== Palmarès ==
=== Competizioni nazionali ===
* '''{{Calciopalm|Coppa Italia|1}}'''
:[[Coppa Italia 1940-1941|1940-1941]]
 
* '''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie B|2}}'''
:[[Serie B 1960-1961|1960-1961]], [[Serie B 1965-1966|1965-1966]]
 
* '''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie C|1}}'''
:[[Serie C 1955-1956|1955-1956]]
 
* '''{{Calciopalm|Scudetto Serie D|1}}'''
:[[Serie D 2011-2012|2011-2012]]
 
=== Competizioni interregionali ===
* '''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie C|1}}'''
:[[Serie C 1935-1936|1935-1936]] <small>(girone A)</small>
 
* '''{{Calciopalm|Campionato italiano Serie D|1}}'''
:[[Serie D 2011-2012 (gironi A-B-C)|2011-2012]] <small>(girone C)</small>
 
== Statistiche e record ==
=== Partecipazione ai campionati ===
<!-- AGGIORNATO ALLA STAGIONE 2013/2014 -->
{| class="wikitable center" width=100%
! width="10%"| Livello
! width="25%"| Categoria
! width="15%"| Partecipazioni
! width="20%"| Debutto
! width="20%"| Ultima stagione
! width="10%"| Totale
|-
|rowspan=4| <big><big>'''1º'''<big/><big/>
|'''Prima Categoria Nazionale'''
|'''8'''
|[[Prima Categoria 1908-1909|1908-1909]]
|[[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]]
|rowspan=4|'''23'''
|-
|'''Prima Divisione'''
|'''1'''
|colspan=2|[[Prima Divisione 1921-1922|1921-1922]]
|-
|'''Divisione Nazionale'''
|'''2'''
|[[Divisione Nazionale 1928-1929|1928-1929]]
|[[Divisione Nazionale 1945-1946|1945-1946]]
|-
|'''Serie A'''
|'''12'''
|[[Serie A 1939-1940|1939-1940]]
|[[Serie A 2001-2002|2001-2002]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|rowspan=3|<big><big>'''2º'''<big/><big/>
|'''Seconda Divisione'''
|'''4'''
|[[Seconda Divisione 1922-1923|1922-1923]]
|[[Seconda Divisione 1925-1926|1925-1926]]
|rowspan=3|'''39'''
|- bgcolor="#E9E9E9"
|'''Prima Divisione'''
|'''2'''
|[[Prima Divisione 1926-1927|1926-1927]]
|[[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|'''Serie B'''
|'''33'''
|[[Serie B 1929-1930|1929-1930]]
|[[Serie B 2004-2005|2004-2005]]
|-
|rowspan=4|<big><big>'''3º'''<big/><big/>
|'''Serie C'''
|'''14'''
|[[Serie C 1935-1936|1935-1936]]
|[[Serie C 1976-1977|1976-1977]]
|rowspan=4|'''22'''
|-
|'''Serie C1'''
|'''5'''
|[[Serie C1 1988-1989|1988-1989]]
|[[Serie C1 2007-2008|2007-2008]]
|-
|'''Lega Pro Prima Divisione'''
|'''2'''
|[[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|2008-2009]]
|[[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|2013-2014]]
|-
|'''Lega Pro'''
|'''1'''
|colspan=2|[[Lega Pro 2014-2015|2014-2015]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|rowspan=3|<big><big>'''4º'''<big/><big/>
|'''Serie C2'''
|'''9'''
|[[Serie C2 1979-1980|1979-1980]]
|[[Serie C2 2005-2006|2005-2006]]
|rowspan=3|'''11'''
|- bgcolor="#E9E9E9"
|'''Lega Pro Seconda Divisione'''
|'''1'''
|colspan=2|[[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|2012-2013]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|'''Serie D'''
|'''1'''
|colspan=2|[[Serie D 2015-2016|2015-2016]]
|-
|rowspan=2|<big><big>'''5º'''<big/><big/>
|'''Serie D'''
|'''5'''
|[[Serie D 1977-1978|1977-1978]]
|[[Serie D 2011-2012|2011-2012]]
|rowspan=2|'''6'''
|-
|'''Campionato Interregionale'''
|'''1'''
|colspan=2|[[Campionato Interregionale 1982-1983|1982-1983]]
|}
<small>È esclusa la partecipazione alla stagione [[Campionato Alta Italia 1944|1943-1944]], essendo competizione non ufficiale F. I.G.C.</small>
 
=== Statistiche individuali ===
;Partite e reti totali in campionato
Le classifiche delle presenze e delle reti tengono conto di tutti i campionati disputati dalla compagine lagunare dalla sua fondazione avvenuta nel 1907.
 
''Aggiornato al 29 novembre 2012''
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=008800|col2=white|col3=FFA000|font-size=120%|titolo= Record di presenze |contenuto=
* 269 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Grossi]] <small>(1960-1969)</small>
* 255 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Tesconi]] <small>(1954-1957; 1958-1964)</small>
* 220 {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Filippini]] <small>(1989-1993; 1994-1998)</small>
* 218 {{Bandiera|ITA}} [[Mattia Collauto]] <small>(2004-2012)</small>
* 217 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Poggi]] <small>(1989-1992; 2002-2003; 2004; 2006-2009)</small>
* 215 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]] <small>(1956-1963; 1971-1974)</small>
* 202 {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Bellinazzi]] <small>(1967-1969; 1970-1972; 1973-1974)</small>
* 197 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Pernigo]] <small>(1938-1947)</small>
* 191 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Bubacco]] <small>(1957-1969)</small>
* 176 {{Bandiera|ITA}} [[Battista Tresoldi]] <small>(1955-1961)</small>
* 176 {{Bandiera|ITA}} [[Silvio Di Gennaro]] <small>(1939-1947)</small>
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=FFA000|col2=white|col3=008800|font-size=120%|titolo= Record di reti|contenuto=
* 70 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Pernigo]] <small>(1938-1947)</small>
* 54 {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Maniero]] <small>(1998-2002)</small>
* 52 {{Bandiera|ITA}} [[Roberto Bellinazzi]] <small>(1967-1969; 1970-1972; 1973-1974)</small>
* 49 {{Bandiera|URY}} [[Giovanni Alberti (calciatore)|Giovanni Alberti]] <small>(1938-1947)</small>
* 48 {{Bandiera|SVN}} [[Emil Zubin]] <small>(2010-2012)</small>
* 44 {{Bandiera|ITA}} [[Paolo Poggi]] <small>(1989-1992; 2002-2003; 2004; 2006-2009)</small>
* 39 {{Bandiera|ITA}} [[Gino Raffin]] <small>(1960-1963)</small>
* 38 {{Bandiera|ITA}} [[Adriano Zecca]] <small>(1947-1949)</small>
* 35 {{Bandiera|ITA}} [[Raffaele Cerbone]] <small>(1993-1996)</small>
* 35 {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Capuzzo]] <small>(1982-1987)</small>
* 33 {{Bandiera|ITA}} [[Silvano Mencacci]] <small>(1962-1963; 1964-1968)</small>
}}
</div>
{{clear}}
 
;Serie A
''Aggiornato al 4 dicembre 2012''
 
Gol totali in Serie A: '''324'''
 
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=008800|col2=white|col3=FFA000|font-size=120%|titolo= Record di presenze |contenuto=
* 145 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]] <small>(1939-1944; 1946-1947)</small>
* 144 {{Bandiera|ITA}} [[Silvio Di Gennaro]] <small>(1939-1947)</small>
* 135 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Pernigo]] <small>(1938-1947)</small>
* 112 {{Bandiera|URY}} {{Bandiera|ITA}} [[Víctor Tortora]] <small>(1938-1943; 1944; 1946-1947)</small>
* 104 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Lidio Stefanini]] <small>(1938-1943)</small>
* 102 {{Bandiera|URY}} [[Giovanni Alberti (calciatore)|Giovanni Alberti]] <small>(1938-1947)</small>
* 88 {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Maniero]] <small>(1998-2002)</small>
* 84 {{Bandiera|ITA}} [[Fabian Valtolina]] <small>(1998-2002)</small>
* 84 {{Bandiera|ITA}} [[Giorgio Fioravanti]] <small>(1938-1943; 1945-1947; 1949-1951)</small>
* 77 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Grossi]] <small>(1960-1969)</small>
* 64 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Ardizzon]] <small>(1956-1963; 1971-1974)</small>
}}
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=FFA000|col2=white|col3=008800|font-size=120%|titolo= Record di reti|contenuto=
* 45 {{Bandiera|ITA}} [[Francesco Pernigo]] <small>(1938-1947)</small>
* 39 {{Bandiera|ITA}} [[Filippo Maniero]] <small>(1998-2002)</small>
* 35 {{Bandiera|URY}} [[Giovanni Alberti (calciatore)|Giovanni Alberti]] <small>(1938-1947)</small>
* 22 {{Bandiera|ITA}} [[Gino Raffin]] <small>(1960-1963)</small>
* 13 {{Bandiera|ITA}} [[Valeriano Ottino]] <small>(1945-1948)</small>
* 13 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ezio Loik]] <small>(1940-1942)</small>
* 12 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Valentino Mazzola]] <small>(1940-1942)</small>
* 10 {{Bandiera|URY}} [[Álvaro Recoba]] <small>(1999)</small>
* 8 {{Bandiera|ITA}} [[Fabian Valtolina]] <small>(1998-2002)</small>
* 8 {{Bandiera|ITA}} [[Maurizio Ganz]] <small>(1999-2000)</small>
* 8 {{Bandiera|ITA}} [[Mario Renosto]] <small>(1945-1950)</small>
* 8 {{Bandiera|TUR}} [[Can Bartu]] <small>(1962-1963)</small>
* 8 {{Bandiera|BRA 1960-1968}} [[Bruno Siciliano]] <small>(1961-1962)</small>
* 7 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Lanfranco Alberico]] <small>(1940-1943)</small>
* 7 {{Bandiera|ITA}} [[Silvano Mencacci]] <small>(1962-1963; 1964-1968)</small>
* 7 {{Bandiera|ITA}} [[Guido Corbelli]] <small>(1938-1940; 1946-1947)</small>
* 7 {{Bandiera|ITA}} [[Ferruccio Mazzola]] <small>(1965-1967)</small>
* 6 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Rossi]] <small>(1955-1962)</small>
* 6 {{Bandiera|PER}} [[Víctor Benítez]] <small>(1966-1967)</small>
* 6 {{Bandiera|ITA}} [[Franco Dori]] <small>(1962; 1963-1964; 1965-1968; 1970-1971)</small>
}}
</div>
{{clear}}
 
== Tifoseria ==
=== Storia ===
Una spaccatura nella parte più calda della tifoseria determina una complessa geografia delle relazioni con altre tifoserie. All'epoca degli Ultras Unione, gruppo leader della tifoseria, scioltosi nel 2005, vi erano due storici gemellaggi: con i tifosi della [[Pistoiese]] e del [[Modena Football Club|Modena]]. Queste relazioni, complici le trasformazioni del tifo organizzato arancioneroverde, pistoiese e modenese, si sono allentate ed hanno perso gran parte della loro importanza.
 
Amicizie altrettanto importanti erano quelle con il [[Nuova Cosenza Calcio|Cosenza]] e con gli Ultras [[Sportklub Rapid|Rapid Wien]] che sono state ereditate dal Gate 22 - "A sostegno di un ideale", il nuovo raggruppamento di tifosi, nato nel 2006 sulle ceneri degli Ultras Unione, dei Rude Fans e della Nuova Guardia, che ha preso posto nel settore Distinti dello stadio Penzo. I tifosi rimasti nella sud, raggruppati nel tempo sotto le sigle Vecchi Ultrà, Curva Sud, Old Firm e Zona d'Ombra, hanno costruito invece un solido rapporto con gli Ultras Union C.S., tifosi del [[Chioggia Sottomarina]].
 
Nel passato possiamo ricordare la Vecchia Guardia 1986, che nel periodo pre e post fusione era legata soprattutto al nome Venezia, gemellati con il Vicenza calcio, scioltosi nel 1994. Nel 2011 parte della Vecchia Guardia ha dato origine al club Associazione Culturale Cuore Neroverde Venezia 1907, il gruppo prendeva posto nel settore Tribuna laterale e si rifà alla tradizione del Venezia pre fusione, in polemica col resto della tifoseria. A partire dalla stagione 2013/2014 l'Associazione si disinteressa all' F.B.C. Unione Venezia ed inizia a seguire i dilettanti dell' A.S.D. Laguna Venezia.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.sostenitori.info/la-grande-sfida-del-cuore-neroverde-il-laguna-venezia-vola-alto/|titolo = La grande sfida del Cuore Neroverde. Il Laguna Venezia vola alto|accesso = |editore = |data = }}</ref> Storici furono i Panthers, Gioventù Neroverde e Brigate Neroverdi negli anni 1970 e 1980. Altri club storici furono il Centro Coordinamento Venezia clubs (oggi Associazione Venezia clubs e Centro coordinamento clubs Venezia-Mestre).
 
A ottobre 2012 il gruppo Gate 22 - "A sostegno di un ideale" si scioglie e attualmente, complice anche lo scioglimento dei Vecchi Ultrà avvenuto ad agosto 2012, l'unico gruppo ultras rimasto è la "Curva Sud VeneziaMestre" , di matrice totalmente apolitica, che accoglie tra le sue fila ex componenti di Ultras Unione, Vecchi Ultrà, Old Firm. Gli ex-membri del Gate 22 non frequentano più lo stadio. Proprio la "CSVM" negli ultimi anni ha rinsaldato il gemellaggio con i tifosi Pistoiesi e instaurato un'importante amicizia con i supporters del [[Società Sportiva Dilettantistica Calcio San Donà|San Donà]]; nell'ultimo periodo si è potuto assistere anche al rinsaldamento del gemellaggio con gli ultras della [[Società Sportiva Fidelis Andria 1928|Fidelis Andria]].
 
=== Gemellaggi e rivalità ===
{{vedi anche|Derby calcistici in Veneto}}
 
== Organico ==
{{Vedi anche|Venezia Football Club 2015-2016}}
=== Rosa ===
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=black|col2=#009020}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Lorenzo Andreatta|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Carlo Bortolin|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=Bulgaria|nome=Stamen Boyadzhiev|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Guglielmo Vicario|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Francesco Cernuto|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Filippo Di Maio|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Leonardo Galli|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Luigi Luciani|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Marco Modolo|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Marco Taddia|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Alberto Acquadro|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa/medio|col1=black|col2=#FFAA2A|stemma=Verde Nero e Arancione (Diagonale)}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Matteo Callegaro|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Giacomo Seno|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=[[Evans Soligo]]|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Paolo Carbonaro|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Samuele Chicchiarelli|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Gianni Fabiano|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=[[Matteo Serafini]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Emilio Volpicelli|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=[[Ivano Baldanzeddu]]|ruolo=D}} (in rosa dal 1° luglio 2016)
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=[[Maurizio Domizzi]]|ruolo=D}} (in rosa dal 1° luglio 2016)
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Francesco Virdis|ruolo=A}} (in rosa dal 1° luglio 2016)
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
=== Staff tecnico ===
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=100%|logo=|border=1px|col1=green|col2=white|col3=FFA000|font-size=120%|titolo=Staff dell'area tecnica|contenuto=
*{{Bandiera|ITA}} [[Dante Scibilia]] - Direttore generale
*{{Bandiera|ITA}} [[Giorgio Perinetti]] - Direttore sportivo
*{{Bandiera|ITA}} [[Filippo Inzaghi]] - Allenatore
*{{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Langella]] - Allenatore in seconda
*{{Bandiera|ITA}} [[Massimo Lotti]] - Preparatore dei portieri
*{{Bandiera|ITA}} Prof. Renzo Ricci - Preparatore atletico
}}
</div>
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== Note ==
{{references}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | titolo = Cinquant'anni, 1907-1957, con l'Associazione calcio Venezia | autore = Walter Ravazzolo | editore = Tip. commerciale | città = Venezia | anno = 1957}}
* {{cita libro | titolo = Storia fotografica del calcio italiano: dalle origini al campionato del mondo 1982 | autore = Lino Cascioli | editore = edizioni Newton | anno = 1982}}
* {{cita libro | titolo = In campo - Il Calcio Venezia dal 1957 ad oggi parole e immagini dei suoi protagonisti | autore = Franco Bacciolo, Michele Maturi, Antonio Tenderini, Domenico Tenderini | città = Venezia | anno = 1984}}
* {{cita libro | titolo = Ottanta anni di storia del calcio Venezia | autore = Michele Maturi | città = Venezia | anno = 1987 | editore = Comune di Venezia, Assessorato allo Sport}}
* {{cita libro | titolo = Cinquantanove anni di storia del calcio Mestre | autore = Claudio de Min | città = Venezia | anno = 1987 | editore = Comune di Venezia, Assessorato allo Sport}}
* {{cita libro | titolo = Manuale del calcio veneziano. Anni 1992, 1993, 1994, 1995 | curatore = Gregorio Giangiacomi}}
* {{cita libro | titolo = Il calcio veneto | autore = Gianni Brera | editore = Neri Pozza editore | città = Vicenza | anno = 1997}}
* {{cita libro | titolo = Una partita di calcio a Venezia | autore = Ivo Lombardo | editore = Tipografia Cartotecnica Veneziana Srl | città = Venezia | anno = 1998}}
* {{cita libro | titolo = Giocando a pallone sull'acqua | autore = Roberto Ferrucci | editore = Marsilio Editore | città = Venezia | anno = 1999}}
* {{cita libro | titolo = Fino alla vittoria, il Venezia ritorna in Serie A | autore = di Franco Bacciolo, Michele Maturi, Alessandro Rizzardini | editore = Ve. Sport | città = Venezia | anno = 2001}}
* {{cita libro | titolo = I putei de Venexia ghe dava dentro. Storia, storie e curiosità arancioneroverdi Venezia 1907 | autore = Raffaele Rosa | editore = edizioni Mazzanti | città = Venezia | anno = 2001}}
* {{cita libro | titolo = Lettere dalla curva sud | autore = Filippo Bonfante, Piero Brunello | editore = Odradek edizioni Srl | città = Roma | anno = 2001}}
* {{cita libro | titolo = Venezia 1907, una squadra metropolitana | autore = Alessandro Rizzardini, Franco Bacciolo | editore = Ve. Sport | città = Venezia | anno = 2002}}
* {{cita libro | titolo = Quel giorno ad Anversa... Storie, personaggi e curiosità dello sport veneziano del '900 1896-1960 da Atene a Roma | autore = Valter Esposito | città = Venezia | anno = 2003}}
* {{cita libro | titolo = Panathlon International di Mestre 1984-2004 | autore = Paolo Ongaro | città = Venezia | anno = 2004}}
* {{cita libro | titolo = La porta del leone | autore = Carlo Cruccu | editore = Edizioni Amos | anno = 2004}}
* {{cita libro | titolo = Arancio Nero Verdi. Il nuovo Calcio Venezia, un anno da leoni | autore = Franco Bacciolo, Alessandro Rizzardini | editore = Ve. Sport | città = Venezia | anno = 2006}}
* {{cita libro | titolo = Arancioneroverdi, vent'anni di passioni | editore = Catalogo della mostra fotografica al Centro Culturale Candiani | autore = Alessandro Rizzardini | città = Venezia | anno = 2006}}
* {{cita libro | titolo = Il Venezia | autore = Michele Gottardi | editore = Il Poligrafo. Collana il Novecento a Venezia, le memorie, le storie | città = Dolo (VE) | anno = 2006}}
* {{cita libro | titolo = Bulova Accutron, l'orologio dell'era spaziale - 40 racconti brevi sul centenario del Venezia | autore = AA.VV. | curatore = Alessandro Rizzardini, Franco Bacciolo | editore = Ve. Sport | città = Venezia | anno = 2007}}
* {{cita libro | titolo = 1907-2007 cento anni da Leoni | autore = Sebastiano Giorgi | città = Venezia | anno = 2007}}
* {{cita libro | titolo = Un secolo di calcio a Venezia | autore = AA.VV. | curatore = Sebastiano Giorgi | città = Venezia | anno = 2007 | cid= Un secolo di calcio a Venezia}}
* {{cita libro | titolo = Immagini e storia del calcio a Venezia | editore = Catalogo delle mostre a Palazzo Tito (Venezia) e Villa Franchin (Mestre) | curatore = Tiziano Bolpin e Comune di Venezia, foto di Luigi Bortoluzzi Borlui, Antonio Viola e Alessandro Rizzardini | città = Venezia | anno = 2008}}
* {{cita libro | titolo = Un ruggito lungo un secolo, cento anni di calcio a Venezia e a Mestre | autore = Umberto Zane | editore = Matteo Editore | città = Venezia | anno = 2008}}
* {{cita libro | titolo = Grandi, ragazzi! 100 racconti brevi e un po' matti sullo sport veneziano | autore = AA.VV. | curatore = Franco Bacciolo, Alessandro Rizzardini | editore = Ed. Ve. Sport 150º numero, speciale maggio/giugno 2010}}
* {{cita libro | titolo = Veneziani (quasi) famosi | autore = Alberto Fiorin, Sebastiano Giorgi, Alessandro Rizzardini | editore = Studio LT | anno = 2010}}
* {{cita libro|nome= |cognome= |coautori=|anno= |titolo=Almanacco illustrato del calcio|editore= Edizioni Carcano|città=Milano|id=}}
* {{cita libro | titolo = Lo scudetto dimenticato | autore = Franco Bacciolo, Sergio Barizza, Giulio Bobbo, Alessandro Rizzardini | editore = Ve.Sport | anno = 2013}}
* {{cita libro|autore=Giorgio Welter|titolo=Le maglie della Serie A|editore=Codice Atlantico|città=Milano|anno=2013|capitolo=Venezia|pagine=204-207|id=ISBN 978-88-905512-9-1}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|https://www.facebook.com/Venezia-FC-195420947192968/timeline/|Pagina Facebook ufficiale}}
* {{Transfermarkt|607|S}}
 
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