Masso erratico e Discussione:Rinascimento del XII secolo: differenze tra le pagine

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[[File:Glacial Transportation and Deposition.jpg|thumb|Massi depositati su di un ghiacciaio]]
Il '''masso erratico''' (dal latino ''erràre'', vagare) o '''masso delle streghe''' (spesso indicati anche col nome di '''''trovanti''''') è una grande [[roccia]] che è stata trasportata a [[fondovalle (orografia)|fondovalle]] da un [[ghiacciaio]]. Questi massi, dopo che il ghiacciaio si è ritirato, occupano un'insolita posizione in mezzo alla [[pianura]]; per questo, e anche a causa delle loro insolite dimensioni, diventano spesso meta di molti rocciatori e [[Alpinismo|alpinisti]].
 
== Scoperta Scorporo==
La pagina, in [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Rinascimento_del_XII_secolo&oldid=44126396 questa sua versione] (n. 44126396 del 14-10-2011) trattava quasi esclusivamente del movimento di traduzione in latino originatosi nell'Occidente cristiano intorno al XII secolo. Ho spostato [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Rinascimento_del_XII_secolo&oldid=44089091 buona parte dei contenuti] nella voce apposita, [[Traduzioni nell'Occidente latino durante il XII secolo]] (si veda [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Traduzioni_nell%27Occidente_latino_durante_il_XII_secolo&oldid=44126656 la versione 44126656 della voce al 14-10-2011]).--[[Utente:E-Soter|E-Soter]] ([[Discussioni utente:E-Soter|msg]]) 23:40, 14 ott 2011 (CEST)
[[File:Pietra Pendula.jpg|thumb|La ''Pietra pendula'', famoso masso erratico, descritto da [[Antonio Stoppani]], nelle prealpi lombarde]]
 
==Richiesta di controllo del titolo==
=== Prime ipotesi ===
Elimino la richiesta di controllo del titolo. Credo che sia sufficiente l'uso fattone da studiosi di grande spessore come Marie-Thérèse d'Alverny (''Renaissance and Renewal in the Twelfth Century'') e Charles Homer Haskins (''The Renaissance of the Twelfth Century''), elencati d'altronde in Bibliografia. --[[Utente:Cloj|<span style="color:green;">'''Cl'''</span>]][[Discussioni utente:Cloj|<span style="color:red;">'''oj'''</span>]] 10:33, 25 gen 2017 (CET)
Nel [[XVIII secolo]], i primi [[geologi]] che giungono nelle [[Alpi]] e sul [[massiccio del Giura]] sono attratti da questi enormi blocchi di [[granito]] posti in cima a colline o isolati in mezzo a [[pianure alluvionali]]. Li chiamarono ''blocchi erratici'' perché non ne conoscevano la provenienza. [[Horace-Bénédict de Saussure]] su questo tema affermava ''"Il granito non si forma in terra come i tartufi, e non cresce come i pini sulla roccia calcare"''.
 
== Collegamenti esterni modificati ==
Molte furono le teorie avanzate per giustificarne la presenza. [[Jean-Étienne Guettard]] avanzò l'ipotesi nel [[1762]] che i massi che si trovavano sparsi nelle pianure europee del nord erano tutto quanto restava di antichi monti erosi. Ma rapidamente se ne dimostrò l'origine alpina. Scoperta l'origine restava da scoprire che cosa li aveva trasportati così lontano dai loro luoghi di provenienza.
 
Gentili utenti,
Nel [[1778]], [[Jean-André De Luc]] avanza una teoria basata su possibili esplosioni che avrebbero proiettato lontano questi massi. De Saussure non aderì ad essa, ritenendola perlomeno fantasiosa, ''"non vi è alcun esempio di queste esplosioni e i blocchi si dovrebbero polverizzare nel loro impatto al suolo"'', impatto che, tra l'altro, non lasciava evidenze sotto di essi. De Saussure constatò che i blocchi si trovavano disseminati negli assi delle vallate alpine. Si pensò allora a un possibile trasporto per fiume: le rocce sarebbero state deposte da enormi alluvioni, provocate da straripamenti di laghi o da repentine fusioni di ghiacciai dovute a vulcani o altro. [[Christian Leopold von Buch]] ne calcolò persino la forza necessaria per spostarli fin sopra il [[Massiccio del Giura|Giura]]. Altri supposero un'origine marina: L'innalzamento della [[Alpi|catena alpina]] sarebbe stato così repentino che le acque che vi si trovavano ai piedi avrebbero trascinato via i blocchi. Altri ritenevano invece responsabile di questi spostamenti la [[banchisa]] o gli [[iceberg]] che li avrebbero deposti in antichi mari che sommergevano la regione.
Queste teorie hanno i loro vantaggi e le loro lacune, i loro difensori e i loro detrattori. Nessuna trovò larghi consensi.
 
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{{Mappa di localizzazione+|ITA|float=right|width=370|caption=Distribuzione geografica dei ''massi erratici'' in [[Italia]].<br /><small>1. ''[[Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso|Masso di Sant'Antonio]]''.<br />2. ''Pera Majana''.<br />3. ''Preja da scalavè''. <br />4. Massi erratici lasciati dai ghiacciai del [[Monte Bianco]].<br />5. ''[[Monumento naturale regionale di Preia Buia|Preja Buja]]''.<br />6. ''[[Monumento naturale regionale del Sasso Cavallaccio|Sasso Cavalaccio]]''.<br />7. ''Pietra Pendula''.<br />8. ''Sasso di Preguda''.<br />9. ''Sass Negher''.<br />10. ''Sasso Lentina''.<br />11. ''Sasso di Guidino''.<br />12. I "''Giganti''".<br />13. "''Masso [[Bartolomeo Gastaldi]]''".<br /></small>|places=
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20010318000221/http://inst.santafe.cc.fl.us/~jbieber/HS/trans2.htm per http://inst.santafe.cc.fl.us/~jbieber/HS/trans2.htm
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=== L'origine glaciale ===
In quell'epoca i ghiacciai alpini erano in piena espansione al punto da inquietare le autorità svizzere che temevano la distruzione di alcuni villaggi a causa del rapido avanzamento dei ghiacci. Questo periodo viene infatti indicato come la ‘'Piccola era glaciale'’.
Nel [[1821]], [[Ignaz Venetz]], ingegnere svizzero, studiò i ghiacciai per comprenderne il funzionamento. Raccolse testimonianze sull'avanzamento degli stessi e constatò un fenomeno che prima non era stato valutato: sui ghiacciai giacevano importanti blocchi e materiale minuto e sul fronte degli stessi si formavano colline di detriti, poi indicate con il nome di [[morena|morene]] che ne indicano il loro punto finale. La constatazione che queste morene esistevano anche molto più a valle di dove si trovavano allora, fece avanzare l'ipotesi, ora unanimemente riconosciuta valida, che il fenomeno dipendeva dagli avanzamenti e dalle ritirate delle lingue di ghiaccio in ere successive.
 
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
I massi erratici non sono perciò che le tracce di antiche morene che i ghiacciai hanno lasciato ritirandosi.
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 16:56, 3 mag 2019 (CEST)
== Terminologia ==
 
[[File:Massoavello.jpg|thumb|Il masso avello di Negrenza a [[Torno]].]]
Soprattutto nella letteratura alpina e in scritti di [[naturalista|naturalisti]] legati al [[Club Alpino Italiano]] spesso ancor oggi i massi erratici sono chiamati col termine di "trovanti".<ref>F. Mauro, G. Nangeroni, I trovanti nella regione dei tre laghi, CAI, Milano, 1947</ref>
 
== Masso avello ==
{{vedi anche|Masso avello}}
Per la loro natura curiosa i massi erratici hanno sempre suscitato una forte suggestione, tanto da venire usati già in epoche remote come luoghi di culto o direttamente di inumazione. I [[Masso avello|massi avelli]] sono appunto massi erratici usati come sepoltura. Sono tipici del territorio [[Provincia di Como|comasco]], in nessun altro luogo esistono testimonianze paragonabili.<ref>A. Magni, ''I massi avelli della regione comense'', Como, 1922.</ref><ref>G. Frigerio, ''I massi-avelli del comasco'', Ass. pro loco Torno 1979.</ref>
 
== Distribuzione dei ''massi erratici'' in Italia ==
In Italia sono presenti in quantità sia lungo o a ridosso dell'arco Alpino che negli Appennini (in particolare nell'[[Appennino Tosco-Emiliano]], nel [[parco del Pollino]] e nel comprensorio del [[Gran Sasso]]). I principali sono:
* [[Rosta]] (Torino): masso erratico chiamato di ''[[Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso|Sant'Antonio]]'' di Ranverso, posto davanti all'omonima basilica. Situata sulla collina che costituisce la [[morena]] laterale [[destra idrografica|destra]] dell'[[Anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana]]. È alto circa 2&nbsp;m e fu oggetto di culto in passato.
* [[Villarbasse]] (Torino): massi erratici di ''Pera Majana'', trasportati da un ghiacciaio che scendeva nella [[Val di Susa]] per 90&nbsp;km, con uno spessore di circa 600 metri.
* [[Suno]] (Novara): la ''Preja da scalavè''. Si tratta di una monolitico [[serpentino]] dalla forma arrotondata e vagamente conica di circa 4 metri di base per 5 di altezza, depositato dalle glaciazioni dell'era Neozoica o Quaternaria.
* [[Vallone er follett]] ([[Cogne]], [[Val d'Aosta]]): masso erratico lasciato dalla glaciazione del [[Ghiacciaio della Tribolazione|ghiacciaio della tribolazione]].
* [[Vollein]] ([[Quart (Italia)|Quart]], Val d'Aosta): massi erratici lasciati dai ghiacciai del [[Monte Bianco]] nel susseguirsi delle ultime [[glaciazioni]].
* [[Sesto Calende]] (Varese): masso erratico ''[[Monumento naturale regionale di Preia Buia|Preja Buja]]'', usato come altare sacrificale nella [[preistoria]].
* [[Ranco]] (Varese): masso erratico [[Monumento naturale regionale del Sasso Cavallaccio|''Sasso Cavalaccio'']] o ''Sasso Cavallazzo'', usato anch'esso come altare nella preistoria; si trova nei pressi del [[Parco del Golfo della Quassa]] adagiato sulla riva del [[Lago Maggiore]].
* [[Torno]] (Como): ''Pietra Pendula'', blocco granitico in bilico.
* [[Valmadrera]] (Lecco): ''Sasso di Preguda''.
* [[Valmadrera]] (Lecco): ''Sass Negher'' (sasso nero). Unico esempio di questo colore.
* [[Bellagio]] (Como): ''Sasso Lentina'' (conosciuta anche come ''Prea Lentina''), a Piano Rancio e tutta la [[Comunità montana del Triangolo Lariano]] ne presenta diversi esempi.
* [[Besana in Brianza]] (Monza e Brianza): ''[[Monumento naturale regionale del Sasso di Guidino|Sasso di Guidino]]''. Il masso erratico più a sud della [[Lombardia]].
* [[Fontanefredde]] (Bolzano): massi detti "''Giganti''".
* [[Borgo Ticino]] (Novara): ''Préa Guzza'' o ''Préja Guzzana'' Grande masso dalle dimensione di 15 metri di lunghezza e 10 di larghezza, alto 4-5 metri, in serpentino verde, situato all'interno della ''Riserva Orientata del Bosco Solivo'' fu legato in passato a riti e credenze sulla fertilità.
* [[Gattico]] (Novara): Sass Malò
* [[Orino]] (Varese): Masso erratico sito nel [[Parco regionale Campo dei Fiori|Parco Campo Dei Fiori]], raggiungibile dal sentiero che porta alla Rocca di Orino e/o alle Fornaci.
* [[Gandellino]] (Bergamo): Masso erattico sito in località denominata [[Gandellino#Spias de Martisola|Spias de Martisola]] raggiungibile salendo dalla frazione Tezzi lungo il sentiero della [[Val Sedornia]].
 
== Curiosità ==
Esistono anche massi erratici sommersi: a poche decine di metri verso ovest dell'[[Isolino Partegora]] sul [[lago Maggiore]], sommerso dalle acque, si trova un masso erratico detto ''sass margunin'' o ''margunée''.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Antonio Spano, ''La Trilogia dei Massi Erratici'', Edizione Speciale 150° Unità d'Italia, Associazione Es.S.sE.
 
== Voci correlate ==
* [[Masso avello]]
* [[Altare di roccia vichingo]]
* [[Sasso Papale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Glacial erratic}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
{{ghiacciai}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Geologia}}
 
[[Categoria:Glaciologia]]
[[Categoria:Ghiacciai]]