Scetate oj bella: differenze tra le versioni
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|titolo = Scetate oj bella
|autore = [[Giuseppe Capaldo]] / [[Michele Salvatore Ciociano]]
| artista = Gennaro Pasquariello
|genere = napoletana▼
|anno = 1913
▲|genere = napoletana
}}
'''''Scetate oj bella''''' è una canzone in [[lingua napoletana]] composta da [[Michele Salvatore Ciociano]] e pubblicata nel [[1913]] da
cit. p152 Casa Editrice Musicale Raffaele Izzo, società in nome collettivo cost. 1879. Editori, stampatori di musica e negozianti. Cessazione attività 1931.</ref>. Il testo fu scritto da [[Giuseppe Capaldo]], già autore della popolarissima ''Comme facette mammeta''.
Il brano ricalca le classiche serenate da balcone dove lo spasimante chiede all'amata di affacciarsi per ascoltare la sua dichiarazione d'amore. Meno comune rispetto ai canoni dell'epoca, per il riferimento alla mattinata primaverile rispetto alle
Come molte delle composizioni del maestro [[Michele Salvatore Ciociano|Ciociano]], venne interpretata da cantanti professionalmente più vicini alla lirica come [[Giuseppe Godono|Peppino Godono]] ed entrò anche nel repertorio della celebre ''chanteuse'' [[Elvira Donnarumma]]. La versione più delicata e commovente rimane comunque quella cantata e incisa da [[Pasquariello]]<ref>
==Note==
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*{{cita web|http://www.hitparadeitalia.it/napoli/canzoni/ts.htm|Storia della canzone}}
*[
{{Portale|musica|Napoli}}
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