<noinclude>{{FCancellazione|arg=biografie|luglio 2008}}</noinclude>
{{F|religiosi|arg2=politici italiani|marzo 2019}}
{{Bio
|Nome = LiNicola Vincenzo
|Cognome = HongzhangPalomba
|PostCognomeVirgola = Marchese Suyi di Prima Classe
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Avigliano
|GiornoMeseNascita = 1523 febbraioOttobre
|AnnoNascita = 18231746
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte = 714 novembreottobre
|AnnoMorte = 19011799
|Attività = politicopresbitero
|Attività2 = generalepolitico▼
|Epoca = 18001700
|Nazionalità = cineseitaliano▼
|AttivitàAltre =
|PostNazionalità = del tardo [[Impero cinese|Impero]] della [[dinastia Qing]]
|Immagine = LiHungChang.jpg
}}
== VitaBiografia ==
Il sacerdote Nicola Vincenzo Palomba nacque ad [[Avigliano]], presso il palazzo di famiglia, il 23 ottobre 1746, da antica famiglia gentilizia. Il padre, Don Giovanni Francesco Palomba, aveva sposato Donna Orsola Pacifico di [[Forenza]], dal quale matrimonio Nicola nacque. Oltre a lui, il matrimonio generò Gennaro (sacerdote giacobino) e [[Giustiniano Palomba|Giustiniano]] (avvocato giacobino). Intraprese i suoi studi presso l'Università de' Regj Studj di [[Napoli]]. Successivamente, si dedicò ad attività didattiche, dovendo poi ritornare presso la natia Avigliano in seguito ad un'accusa per omicidio, che sostenne dinanzi alla Regia Udienza di Basilicata insieme al fratello Gennaro. L'accusa si rivelò priva di fondamento, e Nicola tornò a Napoli, dove entrò a far parte d'una locale loggia massonica. Nel 1793 partecipò alle attività della [[Società Patriottica Napoletana]] di [[Carlo Lauberg]], finendo per essere coinvolto nelle accuse della congiura [[giacobina]] del 1794.
Li Hongzhang nacque a [[Qunzhi]], un piccolo villaggio dell'[[Anhui]], da una famiglia agiata. Questo gli permise di frequentare immediatamente gli studi e di prendere parte agli esami imperiali, nei quali risultò assai preparato e competente. Nel [[1847]] ottenne il decreto ''jinshi'', il più elevato fra quelli concessi ai partecipanti agli esami. [[1849|Due anni dopo]], entrò all'[[Accademia Hanlin]].
===La carriera militare===
Non molto tempo dopo, scoppiò la [[Rivolta dei Taiping]]; l'[[Anhui]] si trovava pericolosamente vicino ai territori controllati dai taiping (il ''Regno Celeste della Grande Pace''). Li fece ritorno al suo distretto nativo e organizzò una milizia di difesa, impedendo l'espansione dei taiping in questa zona. Le sue attività impressionarono il generalissimo [[Zeng Guofan]], capo delle forze armate imperiali, il quale continuò a seguire le imprese di Li.
Nel [[1859]], Li venne trasferito nel [[Fujian]] per amministrare un piccolo distretto. Tuttavia, [[Zeng Guofan|Zeng]] lo rivolle sul campo di battaglia. Li venne così richiamato e si pose subito al fianco dell'''Armata Sempre Vittoriosa'', un esercito creato dall'[[Stati Uniti d'America|americano]] [[Frederik Townsend Ward]] e guidato dal generale [[Charles George Gordon]], che lo aiutò sul suo fronte contro i ribelli; Li riuscì così ad ottenere numerose vittorie e fu infine il protagonista della presa della città di [[Suzhou]]. Questo successo concesse a Li ogni onore: venne decorato con l'uniforme imperiale, proclamato conte e nominato governatore del [[Jiangsu]].
Dopo la resa di [[Suzhou]], i rapporti fra Li e Gordon si incrinarono drasticamente. Infatti, i principi ribelli riuscirono a siglare un accordo con l'ufficiale [[Inghilterra|inglese]]: essi avrebbero consegnato [[Nanchino]] se la loro vita fosse stata risparmiata. Gordon aveva accettato. Quando seppe della presa della città, però, Li ordinò che tutti i principi fossero giustiziati. Pare che Gordon abbia tentato di uccidere Li per questo tradimento, e il conte riuscì a salvarsi solo fuggendo.
===Ufficiale e burocrate===
Quando, nel [[1866]], scoppiò la [[Rivolta Nien]], Li fu nuovamente richiamato sul campo di battaglia, in sostituzione di [[Zeng Guofan]], per reprimere l'insurrezione. Dopo alcune iniziali disfatte, Li riuscì a sconfiggere i ribelli e ad ottenere la completa vittoria. Questo lo portò, l'[[1867|anno successivo]], ad essere nominato [[viceré di Huguang]].
La fama militare di Li era però troppo elevata perché egli restasse un "semplice" burocrate: dopo il [[Massacro di Tientsin]] del [[1870]], Li venne chiamato ad assicurare la stabilità di questa zona, decisamente fondamentale in quanto si trovava intorno a [[Pechino]]. Egli dovette così lasciare il [[Viceré di Huguang|vicereame di Huguang]], ma ottenne [[Viceré di Zhili|quello di Zhili]], ben più importante; la spiegazione ufficiale della sua promozione fu la sua capacità di soffocare i sentimenti anti-stranieri del popolo [[Cina|cinese]]. Fu lo stesso Li a proclamare la deposizione del generalissimo [[Zeng Guofan]], la cui fama era ormai tramontata. Li venne così insignito di numerose onorificenze e nominato tutore imperiale e membro del [[Gran Consiglio (Cina)|Gran Consiglio]] dell'impero.
===Statista imperiale===
Li ottenne, di fatto, il totale controllo della politica estera [[Cina|cinese]]. Egli rappresentò l'[[Impero cinese|Impero]] alla [[Convenzione di Chefoo]] con [[Thomas Francis Wade|Sir Thomas Francis Wade]] ([[1876]]), mettendo fine alla controversia per l'assassinio di [[August Raymond Margary]], ma anche riaffermando i privilegi [[Gran Bretagna|britannici]] sulla [[Cina]]. Inoltre, strinse accordi con [[Perù]] e [[Giappone]] e si impegnò a rafforzare la supremazia [[Cina|cinese]] in [[Corea]].
Dopo la morte dell'[[imperatore Tongzhi]], Li promosse attivamente alla salita di un riformista sul trono, ordinando alle proprie forze armate di occupare [[Pechino]] affinché non vi fossero opposizioni alla nomina dell'[[imperatore Guangxu]], controllato dall'[[imperatrice madre]]. Infatti, Li sosteneva che ci fosse la necessità urgente di rafforzare e modernizzare l'impero prima che le forze straniere riuscissero a schiacciarlo; in questo senso era particolarmente ispirato dalle riforme che stavano venendo implementate in quel periodo in [[Giappone]]. Sul piano militare, Li si adoperò per dotare lo Zhili di un forte esercito; inoltre, spese ingenti somme per rafforzare i [[Forti di Taku]] e le difese di [[Lüshunkou|Port Arthur]], oltre che per consolidare la flotta.
Fu in questo periodo che Li notò un intraprendente ufficiale [[Yuan Shikai]], ponendolo anche a capo della prima [[Nuova Armata (Qing)|Nuova Armata]] creata nello Zhili, armata che si sarebbe poi evoluta nell'[[Esercito del Beiyang]].
A seguito della [[Guerra Cino-Francese]], nel [[1885]] Li rattificò il [[Trattato di Hué]], una mossa controversa che gli portò non poche critiche da parte di altri militari e uomini politici [[Cina|cinesi]].
Visti i suoi legami con la [[Corea]], Li venne posto a capo delle forze [[Cina|cinesi]] durante la disastrosa [[Prima Guerra Cino-Giapponese]] del [[1894]]-[[1895]] - nonostante avesse tentato di evitarla con ogni mezzo; la sconfitta va ricondotta al fatto che, mentre Li aveva il totale controllo delle armate che lui stesso aveva istituito, ottenne uno scarsissimo se non nullo sostegno delle armate controllate da burocrati rivali. La sconfitta delle sue armate, relativamente modernizzate, e della sua seppur piccola flotta causarono un drastico calo di popolarità per Li, ma anche del sostegno della corte imperiale.
Nel [[1896]], Li compì un viaggio in [[Europa]] (dove, durante la visita in [[Gran Bretagna]], fu insignito dell'[[Ordine Reale Vittoriano]] da parte della [[Vittoria del Regno Unito|regina Vittoria]]) e negli [[Stati Uniti d'America]] (dove sostenne un cambiamento della politica verso l'immigrazione [[Cina|cinese]], fortemente ristretta dopo il ''[[Chinese Exclusion Act]]'' del [[1882]]).
Tornato in [[Cina]], Li prese parte (seppur passivamente) al [[colpo di Stato]] dell'[[imperatrice dowager Cixi]] contro l'[[imperatore Guangxu]], insieme al suo protetto, il generale [[Yuan Shikai]]. In questo periodo ricoprì la carica di [[viceré del Liangguang]], anche se presto tornò ad essere [[viceré di Zhili]]. Questo gli permise di tornare in buona luce agli occhi della corte, ora egemonizzata dall'[[imperatrice dowager Cixi]].
Li Hongzhang fu tra i maggiori protagonisti della repressione della rivolta dei [[Società di giustizia e concordia|Boxer]]. Nel [[1901]] fu incaricato di condurre i negoziati con le potenze straniere che avevano occupato [[Pechino]], concludendo il [[7 settembre]] un compromesso, assai svantaggioso per la [[Cina]], conosciuto come [[Protocollo dei Boxer]], che comunque ottenne la partenza degli eserciti stranieri. Ormai stanco e anziano, Li morì il [[7 novembre]] a [[Pechino]], non prima di avere passato il vicereame al suo delfino, [[Yuan Shikai]]. L'[[imperatore Guangxu]] creò, per lui, il rango onorifico di ''Marchese Suyi di Prima Classe'', di cui Li fu insignito postumo.
==Opinioni e critiche==
Benché Li Hongzhang fu sempre visto positivamente in [[Cina]], dopo le tremende disfatte della [[Prima Guerra Cino-Giapponese]] non furono in pochi ad accusarlo di essere un traditore. L'immagine popolare di Li fu quella di un traditore che aveva venduto la causa della [[Cina]] al [[Giappone]].
Tuttavia, già da prima c'erano state accuse del genere contro Li. Nel [[1885]], a seguito della disfatta della flotta [[Cina|cinese]] nel [[1884]] durante la [[Guerra Cino-Francese]], le forze imperiali erano riuscite ad ottenere una vittoria maggiore presso [[Lang Son]], il che portò alla caduta del governo [[colonialismo|colonialista]] di [[Jules Ferry]]; Li fu incaricato di condurre le trattative con la [[Francia]] e rattificò il [[Trattato di Hué]], che legalizzava il controllo militare [[Francia|francese]] sulle regioni centrali del [[Vietnam]]. Il generale [[Zuo Zongtang]], a seguito di questa mossa, denunciò pubblicamente Li come un traditore alle dipendenze delle potenze straniere, criticandolo per non avere approfittato del vantaggio.
Secondo il principe [[Esper Esperovich Ouchtomsky]], direttore esecutivo della [[Banca Russo-Cinese]], Li Hongzhang avrebbe accettato la somma di 3.000.000 rubli per firmare un trattato di mutua difesa con la [[Russia]]. Nelle sue memorie, dal titolo ''Vittoria strategica sulla dinastia Qing'', Ouchtomsky scrive che Li effettivamente accettò la somma; 1.000.000 rubli gli furono consegnati quando l'imperatore annunciò che il trattato sarebbe stato firmato, altri 1.000.000 quando il trattato fu effettivamente siglato, e infine gli ultimi 1.000.000 a seguito della costruzione della ferrovia che avrebbe collegato [[Russia]] e [[Cina]].
Nel [[2003]], la [[China Central Television|CCTV]] riabilitò Li attraverso il programma ''Verso la Repubblica'', in cui ne offrì un'immagine di un eroico e brillante statista al servizio della [[Cina]].
==Cariche pubbliche==
{{Box successione|carica=Governatore del [[Jiangsu]]|precedente=?|successivo=?|periodo=1863–1866}}
{{Box successione|carica=[[Viceré del Liangjiang]]<br><small>Facente funzioni</small>|precedente=[[Zeng Guofan]]|successivo=[[Zeng Guofan]]|periodo=1865–1866}}
Successivamente si ritirò nuovamente ad Avigliano, mantenendo frequenti contatti con i compagni della capitale. Allorquando si svilupparono le vicende della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana del 1799]] (dove trovò la morte in combattimento il nipote [[Francesco Paolo Palomba|Francesco]]) tornò a Napoli insieme al fratello Giustiniano. In seguito venne nominato Commissario per la difesa di [[Altamura]]. Caduta la repubblica, venne giustiziato il 14 ottobre 1799 in Piazza del Mercato, a Napoli.
{{Box successione|carica=[[Viceré di Huguang]]|precedente=[[Guan Wen]]|successivo=[[Li Hanzhang]]|periodo=1867–1870}}
== Voci correlate ==
{{Box successione|carica=[[Viceré di Zhili]] e ministro del [[Beiyang]]|precedente=[[Zeng Guofan]]|successivo=[[Wang Wenzhao]]|periodo=1870–1895}}
* [[Repubblica Napoletana (1799)]]
* [[Repubblicani napoletani giustiziati nel 1799-1800]]
== Bibliografia ==
{{Box successione|carica=[[Viceré di Liangguang]]|precedente=[[Tan Zhonglin]]|successivo=[[Tao Mo]]|periodo=1899–1900}}
*{{DBI|francesco-paolo-palomba|Francesco Paolo Palomba|autore = Cristina Passetti|anno = 2014|volume = 80|cid = Passetti}}
* {{cita libro|titolo=Saggio storico della rivoluzione di Napoli|edizione= seconda edizione con aggiunta dell'autore|autore=[[Vincenzo Cuoco]]|città= Milano|editore= Sonzogno |anno= 1820|url=https://books.google.it/books?id=vJsbrdST4k4C&pg=PA116&dq=nicola+palomba&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwilzrHL14LiAhVpMewKHRVxAtYQ6AEISjAG#v=onepage&q=nicola%20palomba&f=false|cid=Vincenzo Cuoco}}
http://lucania1.altervista.org/avigliano/illustri/npalomba.htm
{{Controllo di autorità}}
{{Box successione|carica=[[Viceré di Zhili]] e ministro del [[Beiyang]]|precedente=[[Yu Lu]]|successivo=[[Yuan Shikai]]|periodo=1900–1901}}
{{Portale|biografie}}
[[Categoria:Persone giustiziate per impiccagione]]
[[de:Li Hongzhang]]
[[Categoria:Massoni]]
[[en:Li Hongzhang]]
[[Categoria:Repubblica Napoletana (1799)]]
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[[ru:Ли Хунчжан]]
[[sv:Li Hongzhang]]
[[zh:李鴻章]]
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