<noinclude>{{Cancellazione|arg=biografie}}</noinclude>
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[[Immagine:Scipione Maffei.jpg|thumb|170px|Ritratto di Scipione Maffei]]
Il '''Liceo Ginnasio Statale Scipione Maffei''' iniziò la sua attività nel [[1808]] ed è il più antico Liceo d'Italia. Si tratta di un [[liceo classico]] situato nel centro storico di [[Verona]], portante il nome di [[Scipione Maffei]], erudito settecentesco nativo della città scaligera. Il Liceo è dotato di un Museo di Scienze Biologiche e Laboratori di Fisica e Chimica molto accessoriati, nonché di un'importante Biblioteca. A commemorarne il bicentenario dalla fondazione ([[1807]]-[[2007]]), l'[[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]] ha emesso per il 2007 un francobollo commemorativo.
{{F|religiosi|arg2=politici italiani|marzo 2019}}
Assieme al [[Liceo Scientifico Statale Angelo Messedaglia]] costituisce la coppia dei licei scaligeri per antonomasia.
{{Bio
== Storia ==
|Nome = Nicola Vincenzo
[[Immagine:LiceoMaffei.jpg|thumb|300px|right|Entrata del Liceo (Sede centrale)]]
|Cognome = Palomba
=== Il periodo Napoleonico ===
|Sesso = M
|LuogoNascita = Avigliano
|GiornoMeseNascita = 23 Ottobre
|AnnoNascita = 1746
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte = 14 ottobre
|AnnoMorte = 1799
|Attività = presbitero
|Attività2 = politico
|Epoca = 1700
|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
Fondato per decreto [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] il [[14 marzo]] [[1807]], il Liceo iniziò la sua attività nel [[1808]], ma in realtà era operante già dal [[1805]] col nome di''Regio Liceo'', prima a San Sebastiano, nei locali che erano stati dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], e in seguito nell'ex-convento [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicano]] della [[Chiesa di Santa Anastasia]].
Il sacerdote Nicola Vincenzo Palomba nacque ad [[Avigliano]], presso il palazzo di famiglia, il 23 ottobre 1746, da antica famiglia gentilizia. Il padre, Don Giovanni Francesco Palomba, aveva sposato Donna Orsola Pacifico di [[Forenza]], dal quale matrimonio Nicola nacque. Oltre a lui, il matrimonio generò Gennaro (sacerdote giacobino) e [[Giustiniano Palomba|Giustiniano]] (avvocato giacobino). Intraprese i suoi studi presso l'Università de' Regj Studj di [[Napoli]]. Successivamente, si dedicò ad attività didattiche, dovendo poi ritornare presso la natia Avigliano in seguito ad un'accusa per omicidio, che sostenne dinanzi alla Regia Udienza di Basilicata insieme al fratello Gennaro. L'accusa si rivelò priva di fondamento, e Nicola tornò a Napoli, dove entrò a far parte d'una locale loggia massonica. Nel 1793 partecipò alle attività della [[Società Patriottica Napoletana]] di [[Carlo Lauberg]], finendo per essere coinvolto nelle accuse della congiura [[giacobina]] del 1794.
Successivamente si ritirò nuovamente ad Avigliano, mantenendo frequenti contatti con i compagni della capitale. Allorquando si svilupparono le vicende della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana del 1799]] (dove trovò la morte in combattimento il nipote [[Francesco Paolo Palomba|Francesco]]) tornò a Napoli insieme al fratello Giustiniano. In seguito venne nominato Commissario per la difesa di [[Altamura]]. Caduta la repubblica, venne giustiziato il 14 ottobre 1799 in Piazza del Mercato, a Napoli.
Con il decreto napoleonico del 1807 il Liceo cambia la propria denominazione in ''Liceo con Convitto'', in modo tale da poter garantire ospitalità ad un discreto numero di studenti.
== Voci correlate ==
All'epoca della fondazione il ciclo di studi liceali era suddiviso in quattro anni di Ginnasio e due anni di Liceo. Nei primi quattro anni gli studenti apprendevano il [[Lingua latina|latino]], l'[[lingua italiana|italiano]], il [[lingua francese|francese]], la [[retorica]], la [[storia]] e la [[geografia]] oltre all'[[aritmetica]], la [[calligrafia]] e il [[disegno]]; nel ciclo del Liceo invece venivano insegnate la [[filosofia]], la [[matematica]] (e in generale le materie scientifiche), le belle arti, il disegno o lo studio delle istituzioni civili.
* [[Repubblica Napoletana (1799)]]
* [[Repubblicani napoletani giustiziati nel 1799-1800]]
== Bibliografia ==
=== Il periodo Asburgico ===
*{{DBI|francesco-paolo-palomba|Francesco Paolo Palomba|autore = Cristina Passetti|anno = 2014|volume = 80|cid = Passetti}}
* {{cita libro|titolo=Saggio storico della rivoluzione di Napoli|edizione= seconda edizione con aggiunta dell'autore|autore=[[Vincenzo Cuoco]]|città= Milano|editore= Sonzogno |anno= 1820|url=https://books.google.it/books?id=vJsbrdST4k4C&pg=PA116&dq=nicola+palomba&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwilzrHL14LiAhVpMewKHRVxAtYQ6AEISjAG#v=onepage&q=nicola%20palomba&f=false|cid=Vincenzo Cuoco}}
http://lucania1.altervista.org/avigliano/illustri/npalomba.htm
{{Controllo di autorità}}
Nel [[1814]], col passaggio della città in mani [[Impero Austro-Ungarico|austriache]], il piano di studi del Liceo viene modificato e portato a otto anni: l'abolizione del francese e delle pratiche militari, imposte in epoca napoleonica, è compensata dall'insegnamento del [[lingua tedesca|tedesco]], e dal rafforzamento della religione.
{{Portale|biografie}}
[[Categoria:Persone giustiziate per impiccagione]]
Nel periodo asburgico il Liceo-convitto è visto come un luogo in cui istruire i sudditi dell'imperatore, sudditi che devono essere prima di ogni cosa fedeli e obbedienti alle leggi. Durante questo cambiamento di rotta viene allontanato dal corpo docente un noto professore di [[botanica]], ritenuto compromesso col precedente regime napoleonico, il professor Ciro Pollini.
[[Categoria:Massoni]]
[[Categoria:Repubblica Napoletana (1799)]]
Nonostante la generale moderazione portata dalla [[Storia di Verona#Verona austriaca|dominazione asburgica]], resta elevata la convinzione che l'obbedienza e la fedeltà verso l'imperatore siano i doveri principali degli studenti. Tali doveri si evincono da tre eventi: il primo, nel [[1822]], quando il Liceo commissiona un quadro, in onore di [[Francesco I d'Austria]], in cui l'imperatore venga raffigurato nell'atto di premiare gli studenti che si sono distinti negli studi, il secondo, nel [[1838]], quando il successore, [[Ferdinando I d'Austria]], visita la scuola salutato da un'accoglienza calorosa, il terzo, nel [[1857]], quando l'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Asburgo]] esprime ufficialmente la sua soddisfazione per come è stato accolto.
=== Il periodo Italiano ===
«Laus deo, Viva l'[[Italia]]» - così il registro del protocollo del Liceo l'[[ottobre]] [[1866]], periodo in cui le truppe del [[Regno d'Italia]] entrano a [[Verona]]. I cambiamenti rispetto al precedente dominatore sono quasi esclusivamente formali, tanto che viene mantenuto lo stesso direttore, [[Giusto Grion]], accusato però di essere un voltagabbana.
Nel liceo scompaiono le effigi degli imperatori austriaci e compaiono quelle di [[Vittorio Emanuele II]], inoltre viene cambiato il nome in ''Regio Liceo Scipione Maffei''. Uno dei cambiamenti sostanziali viene apportato alle pratiche religiose, tanto curate in epoca asburgica, che vengono improvvisamente ridotte fino alla scomparsa totale. L'abolizione delle pratiche religiose fa parte però di un processo più ampio di laicizzazione del Liceo: il corpo docenti, composto quasi totalmente da ecclesiastici in epoca asburgica, verrà negli anni rimpiazzato con docenti laici. Contemporaneamente vengono ripristinati gli esercizi e le pratiche militari, così come in epoca napoleonica, che culminano con la "Legione Accademica", una piccola guarnigione formata da studenti del Liceo. Sul piano culturale il Liceo non cambia molto rispetto al periodo asburgico e resta una scuola severa oltre che molto selettiva, tuttavia il prestigio proprio della scuola viene intaccato dalla scarsità di mezzi a disposizione. Tale problema persistette a lungo, tanto che nel [[1918]] un'ispezione ministeriale accerta la necessità di un nuovo edificio.
Una grande innovazione arriva nel [[1883]] quando si diploma la prima studentessa del liceo: Fiorina Salvoni. Sul finire del [[XIX secolo]] il numero di studentesse è esiguo rispetto agli studenti maschi, ma già dalla prima metà del [[XX secolo|Novecento]] questo dato verrà gradualmente ribaltato insieme ad altri usi degli studenti: è infatti datato [[1903]] il primo sciopero, mentre risale al [[1906]] "Satanasso", un giornale studentesco.
Le celebrazioni per il primo centenario ([[1807]]-[[1907]]) vengono posticipate e l'evento verrà celebrato solo nel [[1909]]: per tale ricorrenza l'allora direttore Tullio Ronconi pubblica ''Studi Maffeiani'', un lavoro personale sulle origini del Liceo.
==== La prima Guerra mondiale ====
Durante il periodo antecedente l'entrata in guerra sia i docenti che gli studenti del Liceo sembrano orientati sulla linea interventista. In tal senso va ricordata l'inclinazione patriottica che ha caratterizzato il Liceo a cavallo dei due secoli. Ma con l'arrivo della Guerra il Liceo vive un momento di crisi: i docenti vanno incontro a difficoltà economiche a causa dei tagli degli stipendi, gli studenti diminuiscono drasticamente a causa della chiamata alle armi.
Circa ottanta non tornano del fronte e un professore, Enrico Sicher, muore il [[14 novembre]] [[1915]] colpito da una scheggia durante i bombardamenti austriaci. A causa del conflitto la terza liceo dell'anno scolastico [[1917]]/[[1918]] è ridotta a soli 7 studenti. Tale sacrificio è tutt'oggi ricordato nel [[chiostro]] del Liceo da una targa commemorativa che elenca i nomi di tutti gli studenti caduti in guerra e da un ricordo marmoreo alla memoria del professore Enrico Sicher.
==== Il periodo fascista ====
Fra le prime riforme apportate dal regime fascista spicca quella di [[Giovanni Gentile]] che ci consegna un'organizzazione degli studi come la conosciamo oggi.
Nei primi [[anni 1920|anni '20]] la presenza femminile va aumentando, così come il numero generale di iscritti al Liceo che si attesta a circa 500 unità. Nonostante la crescita degli iscritti la scuola resta ancora selettiva e severa: gli studenti indisciplinati vengono sottoposti ad interrogatori in cui sono trattati come veri e propri imputati.
Negli [[anni 1930|anni '30]] la popolazione del Liceo raddoppia e si arriva a più di 1000 studenti, di cui 400 sono ragazze. In tale periodo la [[riforma Gentile]] entra a pieno regime, e con essa anche il processo di fascistizzazione.
===== Le leggi razziali e il caso Bonaventura =====
Le [[Leggi razziali fasciste|legge razziali]] si ripercuotono anche sulla vita del Liceo, e, oltre al generale divieto di utilizzare libri di autori di razza ebraica, vi è anche l'allontanamento forzato di Corrado Bonaventura. Corrado Bonaventura è stato docente di Scienze presso il Maffei dal [[1922]] fino al [[1938]], anno in cui venne espulso dalla scuola a seguito delle famigerate leggi in quanto ebreo. Nel chiostro del Liceo è posta una targa che lo ricorda, dedicatagli dalla sezione A degli anni [[1936]]/[[1939]].
==== La seconda Guerra mondiale e il dopoguerra ====
Durante la [[Seconda guerra mondiale|seconda Guerra mondiale]] la vita scolastica del Liceo vede un periodo di crisi simile a quello della [[Prima guerra mondiale|prima Guerra mondiale]]: la situazione è incontrollabile e, anche a causa della guerra, è impossibile ricondurre la scuola ad una vita normale.
Terminata la guerra, il collegio docenti riprende l'attività scolastica escludendo dalle assemblee i docenti in attesa di giudizio per ragioni politiche. Lo stesso preside, Lamberto Chiarelli, viene sospeso per poi essere rinominato preside presso un istituto di Ferrara. Alla direzione della scuola viene posto il professor [[Aldo Pasoli]] che eserciterà il suo ruolo di preside fino alla morte, alla fine degli [[anni 1950|anni 50]]. Va ricordato che alla memoria professor Aldo Pasoli è stata costruita una scuola di [[Verona]] nel quartiere di [[Borgo Venezia (quartiere)|Borgo Venezia]].
Fra la fine della guerra e gli [[anni 1950|anni '50]] il liceo cerca di tornare alla normalità, ma a causa di diversi problemi (fra tutti lo stato dell'edificio) che verrà ristrutturato soltanto negli [[anni 1960|anni '60]]. Questa ristrutturazione cambierà definitivamente il volto del Liceo trasformandolo da scuola-convento al definitivo Liceo conosciuto oggi.
== La Biblioteca ==
La Biblioteca del Liceo Maffei risale all'epoca napoleonica, quando fu costituita con i volumi sequestrati con gli editti imperiali ai conventi. Tali opere sono ancora oggi conservate all'interno della biblioteca e ad esse si sono aggiunte nel passare del tempo altre 25.000 opere di ogni genere ed epoca. Sono presenti [[incunaboli]], cinquecentine, seicentine, settecentine, il Fondo risalente alla fondazione, il Fondo risalente all'[[Unità d'Italia]], il Fondo del Novecento e le ultime acquisizioni.
Nella biblioteca è inoltre presente l'archivio storico, contenente i documenti e registri scolastici, del periodo compreso fra il [[1807]] e il [[1950]], e l'archivio più recente, con documenti e registri risalenti al periodo compreso fra il [[1950]] ed oggi.
== Le sedi ==
Il Liceo Maffei è strutturato in tre diverse sedi: la centrale in via Massalongo, un'altra a via Venier e quella di via Selinunte per il Liceo Linguistico.
=== Sede centrale ===
È nella sede centrale che si svolgono gran parte delle attività del liceo, tra cui convegni, concerti d'istituto, assemblee autogestite e giornate particolari, come la [[Giornata della Memoria]]. Inoltre la sede centrale è centro di particolare riferimento culturale e scientifico non solo per gli interni al liceo, ma anche per le persone non frequentanti o che non lavorano nella scuola. Questa sede è frequentata dagli studenti degli ultimi tre anni di [[Liceo Classico della Comunicazione]] (progetto [[Progetto Logos|Logos]]), di [[Liceo Classico delle Lingue Straniere]], del piano di Inglese Quinquennale e del [[Liceo Classico P.N.I.]]. La sede è anche dotata di palestra, campo da calcio, chiostro, laboratori multimediale e scientifico, aule di musica e di informatica e archivi storici.
=== Succursale di via Venier ===
Nella succursale di via Venier vi sono cortile con campo da adibire a [[basket]], [[pallavolo]] o [[calcio]], laboratori multimediale e scientifico, aule di musica e di informatica e aule speciali e una palestra. In via Venier studiano gli alunni delle classi del [[ginnasio]] del [[Liceo Classico della Comunicazione]], del [[Liceo Classico P.N.I.]], del piano di Inglese Quinquennale e del [[Liceo Classico delle Lingue Straniere]].
=== Succursale di via Selinunte ===
Nella succursale di via Selinunte studiano gli alunni del [[Liceo Linguistico]], con massimo quattro lingue straniere: [[inglese]], [[francese]], [[tedesco]] e [[spagnolo]].
==Voci correlate==
*[[Verona]]
*[[Liceo Scientifico Statale Angelo Messedaglia]]
*[[Liceo classico]]
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.liceomaffei.edu Sito ufficiale del Liceo]
* [http://www.maffeiani.com Sito ufficiale degli studenti del Liceo]
{{portale|Verona}}
[[Categoria:Scuole del Veneto|Maffei]]
[[Categoria:Verona]]
[[en:Istituto Maffei]]
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