Italia (regione geografica) e Crème fraîche épaisse: differenze tra le pagine

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{{Gastronomia
{{Regione geografica
| nome = Crème fraîche
|nomeTerritorio = Regione geografica italiana
| immagine = Strawberries_and_crème_fraîche.jpg
|nomeUfficiale =
| didascalia = Fragole con crème fraîche
|linkBandiera =
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| paese = Francia
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| diffusione = [[Europa]]
|stato = Croazia
| categoria = dessert
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| ingredienti = {{lista|panna non pastorizzata|''Lactobacillus''}}
|stato2 = Francia
| varianti = [[Smetana (cucina)|smetana]]
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|lingue = [[Lingua arbëreshë|Arbërisht]], [[lingua catalana|catalano]], [[lingua croata|croato]], [[lingua francese|francese]], [[Lingua francoprovenzale|francoprovenzale]], [[Lingua friulana|friulano]], [[lingua greca|greco]], [[lingua inglese|inglese]], [[lingua italiana|italiano]], [[lingua ladina|ladino]], [[lingua latina|latino]], [[lingua maltese|maltese]], [[monegasco]], [[Lingua occitana|occitano]], [[lingua romancia|romancio]], [[lingua sarda|sardo]], [[lingua slovena|sloveno]], [[lingua_tedesca|tedesco]]
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|linkMappa = Topographic map of Italy.jpg
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|noteMappa = Altimetrie in falsi colori della regione geografica italiana
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}}
[[Image:Crème fraîche.jpg|thumb|Vasetti di crème fraîche industriale]]
 
La '''''crème fraîche''''' {{IPA|/kʁɛm fʁɛʃ/}} è un [[condimento]] tradizionale della [[cucina francese]], ma oggi utilizzata e diffusa in molte cucine [[Europa|europee]], anche in diverse varianti. È un tipo di [[panna acida]] con il 30/45% di grassi<ref>{{cita libro|titolo=Colesterolo|editore=Gremese Editore|anno=1998|pagina=34|url=http://books.google.it/books?id=oE3j6G3PxeEC&pg=PA34&dq=Cr%C3%A8me+fra%C3%AEche&hl=it&sa=X&ei=8kf3U9mSN8ag0QWe-IDACg&ved=0CB8Q6AEwAA#v=onepage}}</ref><ref name="Maisondulait">{{cita web|url=http://www.maison-du-lait.com/fr/les-produits-lait/cremes|titolo=Crèmes|sito=Maison du lait|accesso=1º ottobre 2018|lingua=fr}}</ref>.
La '''regione geografica italiana''' o ''regione fisica italiana'' o semplicemente ''regione italiana'' è una [[regione geografica]] dell'[[Europa Meridionale]] delimitata a nord et a ovest dalla catena delle [[Alpi]]. Questa regione è composta da una parte [[continente|continentale]] al nord, una parte [[penisola|peninsulare]] ed una [[isola|insulare]]. Situata tra la [[penisola iberica]] e la [[penisola balcanica]], si affaccia sul [[mar Mediterraneo]] ed in particolare sul [[mar Ligure]], il [[mar Tirreno]], il [[mare di Corsica]], il [[mar di Sardegna]], il [[Canale di Sardegna]], il [[Canale di Sicilia]], il [[mar Ionio]], ed il [[mar Adriatico]].
 
È di colore bianco, di densità consistente e dal sapore leggermente acidulo, dovuto all'utilizzo di [[Terreni di coltura batterici|colture batteriche]].
La regione geografica italiana<ref name="De Agostini">De Agostini Ed., ''L'Enciclopedia Geografica - Vol.I - Italia'', 2004, p.78</ref><ref name="Mauri">[http://ssrn.com/abstract=1023852 Mauri, A., ''La presentazione di una storia delle frontiere orientali italiane: una occasione per riflettere sulle determinanti storiche, economiche e geopolitiche dei confini''], Working Paper n. 2007-41, Università degli Studi di Milano, 2007</ref> nella sua conformazione tradizionalmente e più largamente accettata presenta una superficie di circa 324.000&nbsp;km²<ref name="De Agostini"/>, decisamente superiore rispetto a quella occupata dalla [[Repubblica Italiana]] (poco più di 301.000&nbsp;km²), dal momento che nella regione sono inoltre compresi anche territori che fanno parte della [[Francia]], [[Svizzera]], [[Slovenia]] e [[Croazia]] e che vi sono inclusi anche quattro piccoli Stati indipendenti come [[Malta]], la Repubblica di [[San Marino]], il [[Principato di Monaco]] e la [[Città del Vaticano]]<ref>* A. Solmi, ''"[http://books.google.fr/books?id=xvgWAQAAIAAJ&q=%22Regione+geografica+Italiana%22&dq=%22Regione+geografica+Italiana%22&hl=fr&ei=eeojTPScIoyksQbVw6XQBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CEgQ6AEwBg Archives historiques de la Suisse italienne]"'' ("Archivio Storico della Svizzera Italiana"), Volumes 9-11, Université de Californie, 1934</ref>.
La crème fraîche è ottenuta dalla panna non [[Pastorizzazione|pastorizzata]] instillando colture di ''[[Lactobacillus]]'' e lasciando che i batteri si sviluppino finché la panna non risulti acidula e compatta. A questo punto il prodotto viene pastorizzato, in modo da porre fine alla proliferazione batterica. Per questo motivo la crème fraîche, a differenza dello [[yogurt]], non può essere prodotta a partire dalla panna pastorizzata, in maniera "domestica": l'assenza di batteri, infatti, non permette l'insorgere di questo processo biologico<ref name="cibo_Pann">{{Cita web |titolo=Panna acida o creme fraiche |cognome=Tibaldi |nome=Andrea |sito=Cibo360.it |url=https://www.cibo360.it/alimentazione/cibi/latte/panna_acida.htm |lingua=it |accesso=1º ottobre 2018}}</ref><ref name="Maisondulait" />.
 
Come surrogato domestico per la preparazione di piatti esotici, qualora non si abbia a disposizione della crème fraîche pastorizzata, si può realizzare una miscela con un cucchiaio di aceto o di limone in due tazze di panna e facendo cagliare il composto ottenuto<ref name="PourFemme">{{cita web|url=http://ricette.pourfemme.it/articolo/cucina-francese-la-creme-fraiche/4529/|titolo=Cucina francese: la Crème Fraîche|sito=PourFemme|accesso=1 ottobre 2018}}</ref>.
== Regione geografica, politica e nazionale ==
In Normandia a [[Isigny-sur-Mer]] si produce l'unica panna acida [[AOP]], la ''crème fraîche d'Isigny''<ref name="cibo_Pann" />.
== Denominazioni ==
 
La crème fraîche viene impiegata in molte preparazioni e [[Ricetta|ricette]]. Se prodotta con una consistenza più liquida, può essere anche chiamata '''crème fleurette''' {{IPA|/kʁɛm flø'ʁɛt/}}.
Quando si parla di regione geografica, non bisogna confondere la regione geografica, talora denominata con un aggettivo che si riferisce ad una specifica nazione o ad un popolo e che può risultare talora fuorviante, lo Stato, e la Nazione<ref name="Mauri"/>.
 
=== La regione geografica ===
La regione geografica è delimitata da confini fisici che sono rappresentati dalle coste marine, dal corso dei fiumi e dalle catene montuose (o per meglio dire dallo spartiacque e quindi sempre dall'acqua). Le grandi isole e gli arcipelaghi rappresentano casi di facile identificazione
di regioni geografiche: si pensi in Europa alla [[Gran Bretagna]], all’[[Irlanda (isola)|Irlanda]], all’[[Islanda]]. Anche le grandi penisole, quando sono delimitate nel punto di attacco all’area continentale da catene montuose, sono agevolmente identificabili. Si possono citare al riguardo in Europa le penisole [[Penisola Iberica|iberica]] e [[Penisola italiana|italiana]]. Tuttavia, i confini fisici sono spesso incerti, discutibili o addirittura del tutto assenti.
 
=== I confini dello Stato ===
Al contrario, i [[Confine|confini statali]] sono ben definiti e riconosciuti da [[Diritto internazionale|accordi internazionali]]. Lo [[Stato]] è, infatti, un’entità giuridico-politica che ha sovranità su un territorio dai confini certi. Il suo territorio ed il tracciato dei suoi confini sono sanciti da atti ufficiali di diritto internazionale. Alla base dello Stato vi deve essere, infatti, la presenza congiunta di tre elementi fondamentali: la [[popolazione]], il territorio, la [[sovranità]]<ref name="Mauri"/>.
 
=== La Nazione ===
Al contrario dei confini statali, i confini delle Nazioni sono nebulosi e controversi. Anzi, a ben vedere, è lo stesso concetto di [[Nazione]] a non essere affatto chiaro, pur se ognuno di noi pensa, invece, di averlo lucido in mente. Ulteriore complessità nel problema in questione deriva dai [[Flussi migratori#Migrazioni umane|flussi migratori]], transnazionali e transcontinentali, in corso in ambito europeo o che si dirigono dai continenti extraeuropei verso l’Europa. Flussi migratori che incidono, talora anche pesantemente sulla composizione etnica delle popolazioni.
 
La Nazione è definita convenzionalmente come insieme di genti che condividono in tutto o in parte vari elementi come origine, [[Lingua (idioma)|lingua]], [[cultura]], [[etnia]], [[religione]], [[Razza (classificazione della specie umana)|razza]], [[Identità nazionale|identità]], [[storia]] e che abitano in un dato [[territorio]]. Il territorio, secondo alcuni autori, sarebbe un elemento essenziale per connotare una Nazione, mentre secondo altri, non sarebbe indispensabile. Questa tesi è stata sostenuta soprattutto con riferimento ai periodi storici delle [[Migrazioni dell'uomo|grandi migrazioni]]. Si cita spesso a questo riguardo il caso del popolo "[[Rom (popolo)|Rom]]" che avrebbe una propria identità nazionale pur essendo sempre stato privo, almeno in Europa, di un proprio territorio<ref name="Mauri"/>.
 
L’[[Islanda]], come [[Nazione insulare]], rappresenta in [[Europa]] la fortunata eccezione, dato che offre una coincidenza perfetta fra regione geografica, Stato e Nazione.
 
== La regione geografica italiana ==
{{vedi anche|Geografia d'Italia}}
 
=== Definizione ===
[[File:Italy 1853.jpg|thumb|Vista dell'Italia nel 1853]]
'''<redazione in corso>'''
 
=== Etimologia ===
[[File:Territorio denominato Italia.JPG|thumb|Progressivo estendersi del territorio denominato ''Italia'' dal [[VI secolo a.C.]] a [[Diocleziano]]<ref name="TCI">Touring Club Italiano, Conosci l’Italia. Vol. I: L’Italia fisica, 1957, p.11-13</ref>]]
{{F|Geografia|ottobre 2010}}
Il [[toponimo]] "Italia" venne usato per la prima volta dagli autori [[letteratura greca|greci]] e [[letteratura latina|latini]], nella fattispecie da [[Erodoto]].
Con tale nome si indicava la parte meridionale della [[penisola]], l'antico ''[[Bruttium]]'' abitato dagli ''[[Itali]]'', da [[Italo re degli enotri|Italo, re degli Enotri]],<ref>''"…L'intiera terra fra i due golfi di mari, / il Nepetinico [S. Eufemia] e lo Scilletinico [Squillace], /
fu ridotta sotto il potere di un uomo buono e saggio, / che convinse i vicini, gli uni con le parole, gli altri con la forza. / Questo uomo si chiamò Italo che denominò per primo /
questa terra Italia. E quando Italo si fu impadronito / di questa terra dell'istmo, ed aveva molte genti / che gli erano sottomesse, subito pretese anche i territori confinanti / e pose sotto la sua dominazione molte città."'', [[Antioco di Siracusa]], [[V secolo a.C.]]</ref> (attuale [[Calabria]] centrale) secondo quanto tramandato anche da [[Dionigi di Alicarnasso]], [[Tucidide]] e [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], poi il nome fu esteso ad indicare i connazionali della [[Magna Grecia]], che venivano detti ''[[Italioti|Italiótai]]''.
L'[[etimologia]] del nome, secondo una tesi antica, si basa sul nome [[greco]] ''italós'', che significa [[toro]], come forma contratta e grecizzata dell'[[Lingua umbra|umbro]] ''vitlu'' ([[vitello]]).
Tale [[etimologia]] era stata già tramandata dagli stessi [[Grecia|greci]] che vedevano l'origine del nome in ''Ouitoulía'' (ossia "terra dei vitelli") dal vocabolo "Italòi", termine con il quale i Greci designavano i [[Vituli]], una popolazione che abitava le terre a sud dell'[[istmo di Catanzaro]], grosso modo l'area [[Mar Ionio|ionica]] oggi occupata dalle provincie [[Catanzaro]] e di [[Provincia di Reggio Calabria|Reggio Calabria]] e che adorava il simulacro di un [[vitello]].
Il nome significherebbe quindi "abitanti della terra dei vitelli". Essa fu in seguito riproposta da [[Dionigi d'Alicarnasso]], [[Publio Terenzio Varrone|Varrone]], [[Aulo Gellio]] e [[Sesto Pompeo Festo]].
Secondo [[Dionigi di Alicarnasso]] la popolazione degli ''Itali'' era costituita da una parte dei [[Siculi]] che non varcò lo [[Stretto di Messina|Stretto]] per stabilirsi nell'odierna [[Sicilia]], rimanendo dunque nell'estremo lembo di terra che è l'attuale [[Calabria]] centrale.
Tale popolo avrebbe assunto il proprio nome dal leggendario ''re [[Italo]]'', così che la zona precedentemente detta [[Ausoni]]a avrebbe preso il nuovo nome di "Italia" (come riportato anche da [[Tucidide]] e [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]).
 
Secondo [[Aristotele]]<ref>Cfr. [[Politica]], VII, 9, 2</ref> gli ''Itali'' erano così chiamati in onore del loro re Italo appunto, che pare abbia trasformato gli Enotri, da nomadi che erano, in agricoltori, e che abbia anche dato ad essi altre leggi, e per primo istituito i sissizi.
Infatti fino all'inizio del [[V secolo a.C.]], con Italia si arrivò ad indicare l'intera attuale regione calabrese, poi tutta la parte meridionale del Paese e, dal [[49 a.C.]], quando alla [[Gallia Cisalpina]] furono concessi i diritti di [[cittadinanza romana]], anche le regioni settentrionali della penisola.
Tali confini vennero ulteriormente dilatati con la riforma amministrativa dell'[[Augusto (imperatore romano)|imperatore Augusto]] ([[27 a.C.]]) che li portò a [[ovest]] fino al [[Varo (fiume)|fiume Varo]] (presso [[Nizza]]) e ad [[est]] fino al fiume [[Arsa]], in [[Istria]].
 
==== Altre ipotesi ====
[[File:italia colonie.jpg|thumb|L'Italia di Erodoto.]]
Secondo un'altra ipotesi l'origine del nome non è una forma grecizzata dell'umbro, bensì un termine di derivazione [[Lingua etrusca|etrusca]].
In Etrusco esisteva difatti il termine Italòs, che indicava il toro, probabilmente derivato da ''*vitalu'', con caduta del [[digamma]].
Questo termine fu usato dagli [[Etruschi]] per indicare i [[popoli italici]] (dell'Italia centro meridionale); ciò è stato in parte affermato da [[Apollodoro]], che sosteneva che il termine italòn fosse un termine di derivazione tirrenica, ovvero etrusca, usato per indicare il toro.
Lo stesso confermava il [[bizantino]] [[Giovanni Tzetzes]], che presumibilmente non conosceva la fonte di Apollodoro e, forse, lo aveva appreso da qualche altra fonte antica.
Appare inoltre molto più probabile che il termine sia passato dall'etrusco al greco, piuttosto che dall'umbro, per altri due motivi: utilizzare il termine ''italòn'' per indicare un popolo ha probabilmente una connotazione negativa, in quanto rimanderebbe ad una certa inferiorità; considerando la superiorità tecnico culturale degli Etruschi, e le condizioni dei rapporti che esistevano fra questo popolo e le genti italiche, è molto probabile che gli Etruschi abbiano utilizzato tale appellativo con lo scopo di deridere i propri vicini.
Appare in secondo luogo difficile credere che tale appellativo fosse stato applicato a tutti i popoli italici a partire da un piccolo popolo, mentre la sua paternità etrusca renderebbe più probabile la sua diffusione su vasta scala.
 
Su quest'ultimo punto ci sono state ipotesi divergenti; ad esempio c'è chi, come il filologo [[Domenico Silvestri]], sostiene che il nome sia passato dall'etrusco al greco, ma già con il suo significato finale.
In pratica gli Etruschi chiamavano la penisola già ''Italia'' e i suoi abitanti ''Itali''.
 
Altri sostengono che il termine Italia sia derivato dal greco Aithàle, termine usato per indicare l'[[isola d'Elba]] ed alcune vicine, trasformatosi poi in Aitlìa, Eitalìale, Etalìa, Italìa.
Aithàle in greco significa fumosa o fumante, ed avrebbe indicato la presenza di molte fornaci per la lavorazione dei metalli.
Tale presenza è però attestata solo sull'isola d'Elba e non in tutto il [[sud Italia]], ragion per cui difficilmente questo nome si sarebbe potuto diffondere a tutta la penisola, a meno che, come sostiene [[Omero nel Baltico|Felice Vinci]], il termine non si riferisca ai numerosi vulcani presenti nell'Italia meridionale ([[Etna]], [[Vesuvio]] e le [[isole Eolie]]): in questo caso Aithàleia o Aithalia sarebbe la "terra che fuma".
Altri sostengono che il termine Aithàle avesse indicato una tecnica di coltivazione, eseguita appiccando incendi sui campi con lo scopo di aumentarne la fertilità, ma tale tecnica era diffusa in tutto il Mediterraneo.
Vi è poi chi sostiene che Aithale rimandi al concetto del tramonto, per il fatto che l'Italia era per i Greci la terra dove tramontava il sole, ma tale nome avrebbe potuto essere applicato anche alla Sicilia, o alla [[Numidia]], che godevano della stessa caratteristica.
 
Più di recente il filologo [[Giovanni Semerano]], noto per le sue controverse teorie sui rapporti tra le [[lingue indoeuropee]] e le [[lingue semitiche]], propose l'ipotesi che il termine ''Italia'' derivi da ''Atalu'', una parola [[Lingua accadica|accadica]] ricostruita da Semerano e che significherebbe "terra del tramonto".
Egli basava le sue idee su considerazioni di tipo linguistico: la "i" del [[Lingua latina|latino]] ''vitulus'' è breve, mentre la "i" di ''Italia'' è lunga.
A parte il fatto che ''Atalu'' è priva di ''i'' (sia brevi che lunghe), secondo i critici della teoria di Semerano non esisterebbero sufficienti motivi storici che possano avere portato un termine accadico dalla [[Mesopotamia]] all'Italia.
 
=== Punti estremi della regione geografica ===
[[File:Faro Punta Palascia Otranto.jpg|thumb|Il faro di Punta Palascìa, meglio noto come Capo d'[[Otranto]]]]
I punti estremi della regione geografica italiana, misurati rispetto al [[Meridiano di Greenwich]], sono<ref name="De Agostini"/>:
* a settentrione la [[Testa Gemella Occidentale]] nelle [[alpi Aurine]] in [[Trentino-Alto Adige]], a 47° 05' 29" Nord;
* a meridione il Capo Sud dello scoglio ''Xutu Iz-Zghir'' nell'[[arcipelago maltese]], a 35° 47' 05" Nord;
* a oriente [[capo d'Otranto]] in [[Puglia]], a 18° 31' 13" longitudine Est.
* a occidente la [[Rocca di Chardonnet]] nelle [[alpi Cozie]] in [[Piemonte]], a 6° 32' 52" Est.
La distanza [[ortodromica]] N-S è di 1 269 km.
 
=== Divisioni geografiche ===
Nel linguaggio comune, quando si parla di regione italiana si parla in generale della penisola italiana. Similmente, gli abitanti delle isole usano il termine ''continente'' per designare la terra ferma che va dalle [[Alpi]] fino a [[Reggio Calabria]]. In realtà, la regione italiana comprende una parte [[continente|continentale]], una parte [[Penisola italiana|peninsulare]] ed una [[isola|insulare]].
 
==== Parte continentale ====
La parte continentale, nella quale è inclusa anche l'[[Istria]], corrisponde a circa il 40% della regione italiana e si situa al nord di una linea immaginaria che va dall'imboccatura del fiume [[Magra]] a quella del fiume [[Rubicone]] fino alle [[Alpi]]. La maggior parte è composta dai [[bacino idrografico|bacini idrografici]] dei fiumi [[Po]] e [[Adige]].
 
==== Parte peninsulare ====
La [[penisola italiana]], o ''penisola italica'', è una [[penisola]] del continente [[Europa|europeo]] attraversata dalla catena degli [[Appennini]] e delimitata da quattro mari: [[mar Ligure]], [[mar Tirreno]], [[mar Ionio]] e [[mar Adriatico]]. E' una delle tre penisole che costituiscono l'[[Europa del Sud]] con la [[penisola Iberica]] e la [[Balcani|penisola balcanica]].
 
In realtà, la penisola nel senso geografico comincia dall'[[Appennino tosco-emiliano]], a partire da una linea immaginaria che va dall'imboccatura del fiume [[Magra]] a quella del fiume [[Rubicone]], e si estende fino all'estrema propaggine meridionale di [[Capo Spartivento (Calabria)|Capo Spartivento]] in [[Calabria]]
La penisola ha una estensione di circa 1.000 km in direzione Nordovest - Sudest. Le grandi isole più vicine, la Sicilia, la Sardegna e la Corsica, non ne fanno parte. La penisola corrisponde a circa il 42% della regione geografica italiana.
 
==== Parte insulare ====
La parte insulare si estende su una superficie di circa 60.000 km² (il 18% circa di tutta la regione italiana), di cui 58.000 km² circa per la [[Sicilia]], la [[Sardegna]] e la [[Corsica]]. Al di fuori di queste grandi isole, numerose isole minori, spesso ragruppate in [[arcipelaghi]], si trovano lungo le coste italiane, per la maggior parte nel [[mar Tirreno]]. La lista qui sotto mostra le più grandi isole appartenenti alla regione geografica italiana:
 
{| align="center"
 
|<!-- 1er tableau, à gauche -->
{| class=wikitable
! Nome
! Superficie (km²)
! Mare
|-----
| [[Sicilia]]
| 25.460
| Mediterraneo
|-{{ligne grise}}
| [[Sardegna]]
| 23.813
| Mediterraneo
|-----
| [[Corsica]]
| 8.681
| Mediterraneo
|-{{ligne grise}}
| [[Veglia (isola)|Veglia]] <ref name="Cherso, Lussino e Veglia">L'appartenenza delle isole di Cherso, Lussino e Veglia alla regione italiana può variare a seconda delle fonti. Tuttavia, Cherso e Lussino sono la continuazione naturale della penisola istriana e sono più vicine alla costa istriana che a quella dalmata. Diverso è invece il caso di Veglia, più vicina alla costa dalmata che all'Istria.</ref>
| 409
| Adriatico
|-----
| [[Cherso (isola)|Cherso]] <ref name="Cherso, Lussino e Veglia"/>
| 406
| Adriatico
|-{{ligne grise}}
| [[Malta (isola)|Malta]]
| 246
| Mediterraneo
|}
 
|<!-- 2e tableau, à droite -->
{| class=wikitable
! Nome
! Superficie (km²)
! Mare
|-----
| [[Isola d'Elba|Elba]]
| 223
| Tirreno
|-{{ligne grise}}
| [[Isola di Sant'Antioco|Sant'Antioco]]
| 109
| Mediterraneo
|-----
| [[Pantelleria]]
| 83
| Mediterraneo
|-{{ligne grise}}
| [[Lussino]] <ref name="Cherso, Lussino e Veglia"/>
| 74
| Adriatico
|-----
| [[Gozo]]
| 67
| Mediterraneo
|-{{ligne grise}}
| [[Isola di San Pietro|San Pietro]]
| 51
| Mediterraneo
|}
 
|}
 
=== Limiti geografici ===
L’analisi dei limiti naturali della regione italiana, segnati dallo [[spartiacque]] alpino e dal mare, rivela confini che, in complesso, sono tra i più chiari e meno discutibili del nostro continente. Le uniche serie incertezze riguardano i confini orientali, dove tradizionalmente si indicano la catena delle [[Alpi Giulie]] ed il [[Golfo del Quarnaro]] (a cui fa riferimento anche [[Dante Alighieri]]), ma che lasciano spazio ad una gamma di altre tesi, racchiusa tra l’ipotesi minimale di una frontiera lungo il corso dell’[[Isonzo]] (propugnata in passato dall’[[Impero Austro-Ungarico|Austria]]), che escluderebbe l’intera [[Venezia Giulia]], ed un’ipotesi all’estremo opposto, che contemplerebbe la continuazione dello spartiacque dalle Alpi Giulie, attraverso i monti Capella, fino alle catene delle [[Alpi Bebie]] e delle [[Alpi Dinariche]] e che racchiuderebbe anche la [[Dalmazia]] nella regione geografica italiana. All’interno di questi due estremi si collocano vari confini storici, diligentemente elencati da Tomaz, fra i quali, nell’[[Regioni dell'Italia augustea|assetto regionale augusteo]] dell’[[Italia romana]], il limes di natura amministrativa lungo il fiume [[Arsa]] segnava la fine della ''[[Regio X Venetia et Histria]]''<ref name="Mauri"/>.
 
Pertanto, ad est, nonstante il carattere più depresso dell'orografia e la scarisità dell'idrografia superficiale che si riscontrano nelle regione a mezzogiorno del Passo di Nauporto, la continuità del baluardo montano è assicurato dai rilievi posti tra il Monte Pomario e il [[Monte Nevoso]], suo pilastro terminale, done esso raggiunge il [[Golfo del Quarnaro]] al [[Buccari|Baia di Buccari]], immediatamente a Sud-Est di [[Fiume (città)|Fiume]]<ref name="De Agostini"/><ref name="TCI"/>.
 
Per quanto riguarda le isole di [[Cherso]], [[Lussino]], [[Veglia]] e altre isole minori vicine<ref>appartenute all'Italia fra il [[1919]] e il [[1947]]</ref>, la loro appartenenza alla regione geografica italiana può variare in funzione delle fonti. Tuttavia, nella maggior parte delle fonti, esse vengono incluse alla regione geografica italiana in quanto queste sole [[isole del Quarnaro]] sarebbero la naturale continuazione dell'[[Istria]] e sono più vicine alle coste istriane che a quelle [[Dalmazia|dalmate]]<ref name="De Agostini"/><ref name="Mauri"/>.
 
Al contrario, ad ovest, il confine può essere rappresentato da quel contrafforte delle [[Alpi Marittime]] che, staccandosi dallo spartiacque padano-ligure in corrispondenza del [[Monte Clapier]] divide il bacino del [[Roia]] e del Paglione da un lato da quello del [[Varo (fiume)|Varo]] dall'altro raggiungendo la costa poco lungi dalla foce di quest'ultimo, a Sud-Ovest di [[Nizza]]<ref name="De Agostini"/><ref name="TCI"/>.
 
=== Geografia politica ===
[[File:Confine Alpino Italia.JPG|thumb|Frontiera politica e geografica dell'[[Italia settentrionale]] secondo il Touring Club Italiano<ref name="TCI"/>]]
La [[Italia|Repubblica italiana]] occupa il 93% della regione geografica italiana. La rimanente piccola porzione (20.800 km²) è divisa tra diversi altri Stati, alcuni dei quali ([[San Marino]] e [[Città del Vaticano]]) sono interamente inclusi nei confini politici. Alla regione geografica italiana vengono ascritti anche il [[Nizzardo]] (compreso il [[Principato di Monaco]]), alcuni lembi del settore alpino presso il confine francese (italiani fino al [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|Trattato di pace del 1947]]), la [[Corsica]], la [[Svizzera italiana]], le [[Arcipelago Maltese|isole Maltesi]], la [[Venezia Giulia]] [[Slovenia|slovena]] e l'[[Istria]].<ref name="De Agostini"/><ref name="TCI"/>.
 
Sono interamente inclusi nei limiti della regione geografica italiana<ref name="De Agostini"/><ref name="TCI"/>
* il [[Principato di Monaco]] <small>(interamente compreso nella parte continentale, ad ovest)</small>
* la [[Serenissima Repubblica di San Marino]] <small>(interamente incluso nella parte peninsulare, a nord-est)</small>
* la [[Repubblica di Malta]] <small>(interamente inclusa nella parte insulare, a sud)</small>
* lo [[Stato della Città del Vaticano]] <small>(interamente incluso nella parte peninsulare, nel centro-ovest)</small>
 
Inoltre rientrano nei confini della regione geografica italiana<ref name="De Agostini"/><ref name="Mauri"/>:
* nella [[Confederazione Svizzera]] <small>(parzialmente inclusa nella parte continentale, a nord)</small>:
::l'alta [[Val Divedro]] nel cantone del [[Vallese]], l'intero [[Canton Ticino]] nonché - nel cantone dei [[Grigioni]] - la [[Valle Mesolcina]], la [[Val Bregaglia]], la [[Poschiavo|Val Poschiavo]] e la [[Val Monastero]] (tutte costituenti comunque la [[Svizzera italiana]] tranne la [[val Monastero]]);
* della [[Repubblica della Croazia]] <small>(parzialmente inclusa nella parte continentale e nella parte insulare, ad est)</small>:
::l'[[Istria]], l'arcipelago di [[Pelagosa]] e le tre isole di [[Cherso]], [[Lussino]] e [[Veglia]]<ref>l'appartenenza delle isole di Cherso, Lussino e Veglia alla regione italiana può variare a seconda delle fonti</ref>;
* nella [[Repubblica Francese]] <small>(parzialmente inclusa nella parte continentale e nella parte insulare, ad ovest)</small>:
::la [[Corsica]], il territorio dell'[[arrondissement di Nizza]]<ref>corrispondente all'antica [[contea di Nizza]] fino al [[Varo (fiume)|fiume Varo]] o al fiume Paglione</ref> ed i territori ceduti con il [[Trattato di Parigi (1947)|Trattato di Parigi]] del [[1947]] ([[Briga Marittima|Briga]], [[Tenda (Francia)|Tenda]], il [[Colle del Monginevro]], la [[Valle Stretta]] dietro [[Bardonecchia]], la zona del [[monte Chaberton]] presso il [[passo del Monginevro]], la zona del [[Colle del Moncenisio]] col [[lago del Moncenisio]]);
* della [[Repubblica Italiana]] <small>(occupa quasi interamente la Regione geografica omonima pur non essendone interamente inclusa)</small>:
::la quasi totalità del territorio ricade nella Regione geografica italiana, tranne 3 vallate alpine che sono tributarie del [[Reno]] e del [[Danubio]] e le [[isole Pelagie]] che appartengono alla [[piattaforma continentale]] africana.
* della [[Repubblica Slovena]] <small>(parzialmente inclusa nella parte continentale, ad est)</small>:
::le [[Alpi Giulie]] slovene, una parte della [[Carniola]] occidentale e il [[Litorale (Slovenia)|litorale sloveno]].
 
== Parte Storica ==
La nozione di regione geografica italiana non deve essere confusa con qualsiasi confine storico territoriale. La storia di questa regione mediterranea è una delle più ricche storicamente parlando e sarebbe difficile trovare nella sua lunga storia un momento rispetto ad un altro in cui i confini storici potrebbero corrispondere con i confini geografici. Inoltre, questi confini geografici hanno fortemente evoluto nel tempo in funzione dello sviluppo delle scienze geografiche.
 
=== Antichità ===
[[File:Map of Europe according to Strabo.jpg|thumb|L'[[Europa]] vista da Strabone]]
[[File:Italie Septentrionale Atlas de Carrez 1886.jpg|thumb|L'Italia romana del Nord secondo l'Atlante di L. Carrez]]
[[File:Italie du Sud Atlas de Carrez 1886.jpg|thumb|L'Italia romana del Sud secondo l'Atlante di L. Carrez]]
Prima di [[Balbi]], l'idea dell'[[Italia]] come regione geografica è molto antica in geografia e risale al [[I secolo a.C.]]. L'Italia veniva descritta con la nozione geografica di [[penisola]]. Infatti, il più vecchio trattato di geografia che ci sia pervenuto è quello di [[Strabone]] (65/64 - 25/21 a.C.), il [[Geografia|geografo]] [[Grecia antica|greco]] scrisse una ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'' in [[Lingua greca|greco antico]]: {{polytonic|Γεωγραφικά}} - ''Gheographikà'')<ref>[http://www.mediterranees.net/geographie/strabon/index.html Geôgraphiká dans la traduction de A. Tardieu]</ref> in 17 volumi, concepita come complementare della sua altra opera la''Storia'' che è andata purtroppo persa. Quest'opera ci è pervenuta completa, tranne alcune parti del settimo libro mancanti. Nel [[XV secolo]], [[Guarino Veronese]] ha tradotto la totalità dell'opera di Strabone, contribuendo così alla sua riscoperta.
 
Nell'introduzione del suo libro V, Strabone da la sua definizione dell'Italia:
{{Quote|L'Italia attuale comincia ai piedi delle Alpi: [dico l'Italia attuale], perché questo nome indicava all'inizio soltanto l'antica Ouitoulía, ossia la contrada situata tra lo stretto di Sicilia e i golfi di Taranto e di Posidonia; ma, avendo preso con il tempo una sorte di predominanza, questo nome ha finito per estendersi fino ai piedi della catena delle Alpi, abbracciando anche, da una parte, tutta la Liguria fino al Varo e naturalmente anche i dintorni della Liguria dalla frontiera con l'Etruria, e, dall'altra parte, tutta l'Istria fino a Pola.<ref>[http://www.mediterranees.net/geographie/strabon/V-1.html Strabon, ''Géographie – Livre V – Chapitre I : La Transapadane et la Cispadane'']</ref>|Strabone - Geografia – Libro V – Capitolo I : La Transpadania e la Cispdana}}
 
Nei libri V e VI della sua ''Geôgraphiká'' Strabone descrive i popoli ed i territori che fanno parte della penisola italiana:
* Libro V :
** Capitolo 1 : La Transpadania e la Cispdania
** Capitolo 2 : L'Etruria, la Corsica e la Sardegna
** Capitolo 3 : La Sabina e il Lazio
** Capitolo 4 : Il Piceno e la Campania
* Libro VI :
** Capitolo 1 : La Lucania e il Bruttium
** Capitolo 2 : La Sicilia e le isole Lipari
** Capitolo 3 : La Messapia e le Apulie
** Capitolo 4 : Cause della potenza romana
 
'''<redazione in corso>'''
 
=== Medio Evo ===
[[File:Italy 1494 shepherd.jpg|thumb|L'Italia politica alla fin del [[Medio Evo]], prima delle [[guerre d'Italia]]]]
Per numerosi secoli, la descrizione geografica di Strabone non cambierà fino alla pubblicazione della prima geografia universale di Conrad Malte-Brun (1775 - 1826), ''Geografia o descrizione di tutte le parti del mondo''. L'Italia è sempre geograficamente una penisola. Quella che va cambiare è la sua geografia politica.
 
Infatti, dopo la caduta dell'[[Impero romano d'Occidente], e in particolare con l'arrivo dei [[Longobardi]], l'Italia a perso la sua unità politica. Se a partire del [[855]] un nuovo [[Regno d'Italia]] (in latino, ''regnum Italicum'') è creato, esso comprende soltanto l'[[Italia del Nord]]. In più, a partire del XII secolo, l'Italia si ritrova divisa in una miriade di piccoli Stati spesso in lotta l'uno con l'altro o vittime delle mire espansionistiche straniere.
 
Tuttavia, [[Dante Alighieri]] scriveva nel XIV secolo nella [[Divina Commedia]] (''[[Inferno (Divina Commedia)|L'Inferno]]'', [[Inferno - Canto nono|Canto IX]], 114):
{{Quote|sì com' a [[Pola]], presso del Carnaro, ch'Italia chiude e i suoi termini bagna.|Dante Alighieri}}
 
Similmente, [[Francesco Petrarca]] scriveva nella stessa epoca nella sua opera il [[Canzoniere (Petrarca)|Canzoniere]] o ''Rerum vulgarium fragmenta'' ([[sonetti|s.]] CXLVI, 13-14):
{{Quote|il bel paese ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe.|Francesco Petrarca}}
 
=== XIX secolo ===
'''<redazione in corso>'''
 
==== Riscoperta della nozione di regione geografica italiana ====
'''<redazione in corso>'''
 
==== Il Risorgimento e gli effetti del nazionalismo ====
Durante le [[guerre napoleoniche]], la carta dell'Italia si ritrova semplificata, sconvolgendo il modo di vivere e portando delle idee nuove. Dopo la [[Restaurazione]], l'Italia rimane secondo l'espressione di [[Metternich]] « una semplice espressione geografica » senza unità politica. Tuttavia, un processo che abutirà all'[[unità d'Italia]] è stato messo in moto.
 
Dopo la proclamazione di [[Vittorio Emanuele II]] [[re d'Italia]] il [[17 marzo]] [[1861]], la [[Regno d'Italia (1861-1946)|nuova Italia]] subisce un [[nazionalismo]] importante da una parte per rinforzare all'interno il nuovo stato e dall'altra per crearsi una posizione tra le grandi potenze europee. Il movimento [[irredentismo italiano|irrendentista]] creato nel [[1877]] continua a sostenere che la frontiera naturale deve passare sulla cresta delle [[Alpi]] basandosi su delle teorie geografiche. Per esempio, [[Cesare Battisti (irredentista)|Cesare Battisti]], una personalità conosciuta di questo movimento, comincia la sua carriera come geografo. Inoltre, « l'ambiente che gravita intorno alla ''[[Società Geografica italiana]]'' di Roma, e della ''[[Società di Studi Geografici]]'' di Firenze, è fortemente impregnata di spirito nazionalista che, durante i decenni successivi, diventerà sempre più colonialista e militarista. Questo spiega, come l'ha dimostrato Lucio Gambi<ref>Lucio Gambi (1991) ''Geografia ed imperialismo in Italia'', Bologna, Patron</ref>, l'adesione entusiasta e quasi unanime dei geografi italiani al [[fascismo]] qualche decennio più tardi<ref>F. Ferretti (2009) § 15</ref>. »
 
'''<redazione in corso>'''
 
=== XX secolo ===
Dopo la [[Prima Guerra Mondiale]], la nozione di regione geografica italiana passa in secondo piano in quanto le frontiere naturali sono state più o meno raggiunte ed è su altre scale che si esprimono il [[nazionalismo]] e l'[[Grande Italia|imperialismo italico]], ben al dilà dei confini della regione italiana.
 
Dopo la [[Seconda Guerra Mondiale]], la geografia italiana ha eliminato tutti gli aspetti politici e nazionalistici per concentrarsi soltanto su quelli geografici<ref>L. Gambi, Una Geografia per la Storia, Torino, Einaudi, 1973</ref><ref>L. Gambi, Geografia e Imperialismo, Bologna, Patron, 1991</ref>. E' per questo che questa nozione di regione geografica italiana, inculdendo dei territori che non fanno parte dell'Italia, continua ad essere presente in alcune enciclopedie geografiche italiane<ref name="De Agostini"/>, come quella pubblicata dalla [[casa editrice]] [[De Agostini]] (fondata dal geografo [[Giovanni De Agostini]]).
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Strabone]], ''Geografia'', scritta all'inizio del [[I secolo a.C.]] e tradotta in francese da A. Tardieu nel 1867 [http://www.mediterranees.net/geographie/strabon/sommaire.html]
* A.Balbi, ''Compendio di geografia universale. Conforme agli ultime politiche transazioni e recenti scoperte'', Livorno, 1819 [http://books.google.fr/books?id=H1IBAAAAYAAJ&pg=PA241&lpg=PA241&dq=Adriano+Balbi,+Compendio+di+geografia+universale,+1819&source=bl&ots=rRs6LF-Ws6&sig=buzSREDpIbMBhR09GxQ9KywN4d8&hl=fr&ei=3y2TTJLhEoeF4QaV0ZnVBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CAwQ6AEwAQ#v=snippet&q=italia&f=false]
* F. Marmocchi, ''Prodromo della storia naturale generale e comparata d'Italia'', Società editrice Fiorentina, Firenze, 1844 [http://books.google.it/books?id=PW45AAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=Prodromo+della+Storia+Naturale+Generale+e+Comparata+d'Italia&source=bl&ots=ioipY5aGfB&sig=PAdWsdEi7rsi88tXJYRyPpKO_9g&hl=it&ei=kxWSTOiyOpHm4gaetJ3OAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAYQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false]
* Ranuzzi, A., ''Annuario geografico italiano'': anno 1, Bologna 1844
* A. Zuccagni-Orlandini, ''Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole'', Presso gli editori, Firenze, 1833-1845 [http://www.cortedeirossi.it/libro/libri/zuccagni.htm]
* Dussieux, L., ''Géographie générale'', J. Lecoffre et cie, 1866 [http://books.google.fr/books?id=hnhJAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Dussieux+J.+Lecoffre+et+cie&source=bl&ots=xg3vIkk__d&sig=Tn5CX4b6cOe91W-wun_0pssLytA&hl=fr&ei=am6TTLyOLIeS4Qay-ODpBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CBwQ6AEwBw#v=onepage&q&f=false]
* L. Carrez, ''Atlas de géographie ancienne'', Lille / Paris, Librairie de J. Lefort, 1886 [http://www.mediterranees.net/geographie/carrez/index.html]
* G. Marinelli, ''Il nome Italia attraverso i secoli'', in “Scritti Minori” Vol. 1, Firenze, F. Le Monnier, 1908
* F. Porena, ''Sui confini geografici della regione italiana'', Roma, Nuova Anotlogia, 1910
* M. Orlandi, ''Il nome Italia nella prosodia, nella fonetica'', nella semantica, in “Le vie d’Italia”, riv. Mensile del T.C.I., 1921
* Solmi, A., ''Archives historiques de la Suisse italienne - Volumes 9-11'', Université de Californie, 1934
* Società Geografica Italiana, ''Quaderni geografici d’attualità - Serie I: I confini d’Italia'', 1945-48
* Touring Club Italiano, ''Conosci l’Italia - Vol. I: L’Italia fisica'', 1957
* L. Gambi, ''Una geografia per la storia'', Torino, Einaudi, 1973
* L. Gambi, ''Geografia e imperialismo'', Bologna, Patron, 1991
* F. Farinelli, ''L'immagine dell'Italia'' in P. Coppola (a cura di), Geografia Politica delle Regioni Italiane, Torino, Einaudi, 1997
* De Agostini Ed., ''L'enciclopedia geografica - Vol.I - Italia'', 2004
* E. Dell'Agnese, E. Squarcina (eds.), ''Europa, vecchi confini e nuove frontiere'', Torino, UTET, 2005
* Tomaz, L., ''I confini d’Italia in Istria e Dalmazia'', Edizione Think, Conselve, 2007
* Mauri, A., ''La presentazione di una storia delle frontiere orientali italiane: una occasione per riflettere sulle determinanti storiche, economiche e geopolitiche dei confini'', Working Paper n. 2007-41, Università degli Studi di Milano, 2007 [http://ssrn.com/abstract=1023852]
* F. Ferretti, ''Traduire Reclus. L’Italie écrite par Attilio Brunialti'', Cybergeo : European Journal of Geography, Epistémologie, Histoire de la Géographie, Didactique, document 467, mis en ligne le 10 juillet 2009 [http://cybergeo.revues.org/index22544.html]
 
== Voci correlate ==
* [[Smetana (cucina)|Smetana]] (variante tipica delle cucine dell'[[Europa orientale]] e [[Europa Centrale|centrale]])
* [[Geografia]]
* [[Geografia (Strabone)|Geografia di Strabone]]
* [[Geografia della Croazia]]
* [[Geografia della Francia]]
* [[Geografia dell'Italia]]
* [[Geografia di Malta]]
* [[Geografia di San Marino]]
* [[Geografia della Slovenia]]
* [[Geografia della Svizzera]]
* [[Geografia del Vaticano]]
 
 
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== Altri Crème fraîche ==
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