Cavalieri Reali e Claude Monet: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Avvisounicode}}
|Nome = Claude-Oscar
<!-- I Cavalieri Reali sono un gruppo di Digimon, non un Digimon singolo, ed il template Digimon Infobox è impossibile da adattare ad un gruppo. È inevitabile, quindi, usare il template personaggio. -->
|Cognome = Monet
{{personaggio
|PostCognome =
|medium = anime e manga
|Sesso = M
|universo = [[Digimon]]
|LuogoNascita = Parigi
|sottotipo = gruppo
|GiornoMeseNascita = 14 novembre
|lingua originale = giapponese
|AnnoNascita = 1840
|paese = Giappone
|LuogoMorte = Giverny
|nome = ロイヤルナイツ
|GiornoMeseMorte = 5 dicembre
|nome traslitterato = Roiyaru Naitsu
|AnnoMorte = 1926
|nome italiano = Cavalieri Reali
|Attività = pittore
|prima apparizione = "I Cavalieri Reali"
|Epoca = 1800
|prima apparizione nota = ([[Digimon Frontier]], episodio 38)
|Epoca2 = 1900
|ultima apparizione = [[Digimon Savers]]
|Nazionalità = francese
|formazione attuale =
|PostNazionalità = , considerato uno dei fondatori dell'[[impressionismo]] francese e certamente il più coerente e prolifico del movimento. I suoi lavori si distinguono per la rappresentazione della sua immediata percezione dei soggetti, in particolar modo per quanto riguarda la [[pittura paesaggistica|paesaggistica]] e la pittura ''[[en plein air]]''
* [[#Alphamon|Alphamon]]
|Immagine = Autoportret Claude Monet.jpg
* [[#Craniummon|Craniummon]]
|Didascalia = Claude Monet, ''Autoritratto'' (1886); olio su tela, 55×46 cm, collezione privata
* [[#Crusadermon|Crusadermon]]
* [[#Duftmon|Duftmon]]
* [[#Dynasmon|Dynasmon]]
* [[#Examon|Examon]]
* [[#Gallantmon|Gallantmon]]
* [[#Gankoomon|Gankoomon]]
* [[#Magnamon|Magnamon]]
* [[#Omnimon|Omnimon]]
* [[#Sleipmon|Sleipmon]]
* [[#UlforceVeedramon|UlforceVeedramon]]
* ?
|razza = Digimon
|capo = Alphamon (ex leader)</br>Omnimon (leader attuale)
|immagine = Cavalieri Reali.png
|didascalia = Sette dei tredici Cavalieri Reali si inginocchiano al cospetto di Yggdrasil. Nella fila di sinistra, da sinistra a destra: Craniummon, Magnamon e Dynasmon. Nella fila di destra, da sinistra a destra: Omnimon, UlforceVeedramon, Crusadermon e Gallantmon.
|incipit = no
}}
[[File:Claude Monet Signature.svg|thumb]]
 
== Biografia ==
I {{Nihongo|'''Cavalieri Reali'''|ロイヤルナイツ|Roiyaru Naitsu}} sono un gruppo di tredici [[Digimon (creatura)|Digimon]]<ref>La certezza che i Cavalieri Reali siano effettivamente tredici deriva dal titolo completo del film ''[[Digital Monster X-Evolution]]'', ovvero "''Digital Monster X-Evolution: the Thirteenth Royal Knight''" ("Digital Monster X-Evolution: il tredicesimo Cavaliere Reale").</ref><ref name="Alphamon">[http://www10.channel.or.jp/digimon/accel/evo/pic.php3?type=a&id=4_381 ''Digimon Accel: Ultimate Genome'': Alphamon]</ref> del [[media franchise]] [[giappone]]se ''[[Digimon]]'', che comprende [[anime]], [[manga]], giocattoli, [[videogiochi]], [[carte collezionabili]] ed altri media. Il gruppo, composto quasi esclusivamente di Digimon di livello mega, è formato da [[#Alphamon|Alphamon]], [[#Craniummon|Craniummon]], [[#Crusadermon|Crusadermon]], [[#Duftmon|Duftmon]], [[#Dynasmon|Dynasmon]], [[#Examon|Examon]], [[#Gallantmon|Gallantmon]], [[#Gankoomon|Gankoomon]], [[#Magnamon|Magnamon]], [[#Omnimon|Omnimon]], [[#Sleipmon|Sleipmon]] e [[#UlforceVeedramon|UlforceVeedramon]],<ref>Solo alcuni dei Cavalieri Reali sono apparsi ufficialmente in qualche serie anime o manga italiana: quelli già apparsi sono riportati con i loro nomi italiani, mentre quelli inediti sono riconosciuti con il loro nome originale giapponese.</ref> oltre ad un altro Digimon ancora sconosciuto. Essi sono i guardiani sacri di [[Digiworld]],<ref name="Examon">[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/01-a/exsaon/index.html ''Digimon Dictionary'': Examon]</ref> il mondo digitale in cui vivono tutti i Digimon, e sono considerati come delle {{nihongo|Divinità Guardiane|守護神|''Shugoshin''}} della rete.<ref name="UlforceVdramon">[http://www.bandaigames.channel.or.jp/list/ds_digimon_lost/digimon_3_4.html ''Digimon Story Lost Evolution'' Special Digimon: UlforceVdramon]</ref> Il gruppo fu fondato da [[Lista di Digimon#Imperialdramon Paladin Mode|Imperialdramon Paladin Mode]], che tuttavia non è un membro effettivo del gruppo, ed il suo compito consiste nel servire [[Yggdrasil (Digimon)|Yggdrasil]].<ref name="Craniummon">[http://www.bandaigames.channel.or.jp/list/ds_digimon_lost/digimon_3_4.html ''Digimon Story Lost Evolution'' Special Digimon: Craniummon]</ref> Poiché i Cavalieri Reali hanno accesso ai gradi più alti della Sicurezza della Rete, è assolutamente impossibile violare la sicurezza in loro presenza.<ref name="Dukemon">[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/04-ta/dukemon/index.html ''Digimon Dictionary'': Dukemon]</ref> Secondo un'antica profezia tramandata fin dagli albori di Digiworld, i Cavalieri Reali appariranno nel momento della più grande crisi di Digiworld.<ref name="UlforceVdramon"/>
[[File:Claude Monet - Caricature of Léon Manchon.jpg|thumb|left|Claude Monet, ''Léon Manchon veste una giacca'' (1858 circa); pastello nero su carta grigia con lumeggiamenti di pastello bianco, 612x452 mm, The Art Institute of Chicago]]
=== Giovinezza ===
Claude-Oscar Monet nacque il 14 novembre 1840 a Parigi. Suo padre era Adolphe, un droghiere che, dopo aver solcato i mari europei in qualità di marinaio su una nave mercantile di Le Havre, era tornato a Parigi per sposare la bella Louise-Justine Aubrée. Quest'unione fu coronata dalla nascita di Léon Pascal, nel 1836, e di Oscar, battezzato in questo modo dai genitori ma destinato a entrare nelle pagine dei libri di storia dell'arte come Claude Monet.<ref>{{cita|Wildenstein|p. 11}}</ref>
 
Il piccolo Claude fu battezzato a Notre-Dame-de-Lorette il 20 maggio 1841: egli, tuttavia, beneficiò poco del fervente clima culturale parigino siccome, a soli cinque anni, seguì la famiglia a [[Le Havre]], dove una sorellastra del padre deteneva un commercio di articoli marittimi insieme al marito Jacques Lecadre. Monet beneficiò di uno stile di vita borghese, trascorrendo una fanciullezza agiata e all'aria aperta, grazie alla quale poté coltivare un amore viscerale per i paesaggi normanni, le campagne e il mare; una passione che sarà cruciale per la sua futura carriera pittorica.
La maggior parte dei Cavalieri Reali sono dei Digimon umanoidi, anche se ne esistono alcuni dai tratti più specificatamente animali.<ref name="Sleipmon">[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/03-sa/sleipmon/index.html ''Digimon Dictionary'': Sleipmon]</ref> In quanto cavalieri leggendari, alcuni dei Cavalieri Reali sono i signori di altri tipi di Digimon,<ref name="Examon"/><ref name="LordKnightmon">[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/09-ra/lordknightmon/index.html ''Digimon Dictionary'': LordKnightmon]</ref> anche se tutti loro servono fedelmente Yggdrasil. Per di più, ognuno dei Cavalieri Reali possiede un [[dogma]] in cui crede fermamente.<ref name="Duftmon">[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/04-ta/duftmon/index.html ''Digimon Dictionary'': Duftmon]</ref> Alcuni Cavalieri Reali hanno inoltre delle modalità alternative o delle forme contaminate dall'[[Anticorpo X]], le quali sono tutte comunque considerate appartenenti all'ordine dei Cavalieri Reali.
 
La scuola non lo attraeva, ed i quattro anni trascorsi al ''collège communal'' di Le Havre non fecero che soffocare la sua creatività: «ero un ragazzo naturalmente indisciplinato» osservò Monet cinquant'anni dopo «anche nella mia infanzia odiavo obbedire alle regole ... Vivevo la scuola come una prigione e odiavo trascorrere il mio tempo lì, anche se per sole quattro ore giornaliere». Il suo elemento, come si è già accennato, era l'aria aperta, «dove il sole era allettante, il mare affascinante, e dove era semplicemente meraviglioso correre lungo le scogliere, o magari sguazzare nell'acqua». Nonostante Monet odiasse trascorrere il suo tempo dietro ai banchi di scuola, ebbe modo di assimilare i fondamenti della lingua francese e dell'aritmetica, ed erano ben pochi i compagni di classe che non apprezzavano la sua personalità affascinante ed il suo senso dell'umorismo.<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 13-14}}</ref>
Come detto, esiste un altro Cavaliere Reale ancora sconosciuto.
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Una materia che tuttavia catturò sin da subito il suo interesse fu il disegno. «Disegnavo ghirlande sui margini dei miei libri ed ero solito ricoprire la fodera blu dei miei eserciziari con ornamenti fantastici, o magari con raffigurazioni irriverenti dei miei insegnanti, soggetti a distorsioni estreme». Nonostante Monet avesse individuato con successo la sua passione, questi anni per lui furono tutt'altro che felici: nell'estate del 1857 lasciò il ''collège'', privo ormai del sostegno della madre, scomparsa il 28 gennaio di quell'anno, e del padre, dal quale era considerato poco più che un fallito. Se Monet, ormai divenuto un adolescente, non abbandonò le sue ambizioni artistiche per darsi al commercio insieme al padre fu solo grazie alla zia Lecadre, la quale - incapace di colmare il vuoto lasciato dalla morte del marito Jacques - decise di cimentarsi con i pennelli «come solo le donne sposate sanno fare».
== Apparizioni ==
Il gruppo dei Cavalieri Reali appare per la prima volta nella serie anime ''[[Digimon Frontier]]''. Appare poi nuovamente nella serie manga ''[[Digimon Chronicle]]'', nel film basato su quest'ultima ''[[Digital Monster X-Evolution]]'' e nella serie [[manhua]] ''[[D-Cyber]]''. L'ultima apparizione nota del gruppo avviene infine nella serie anime ''[[Digimon Savers]]'', nella quale appare il più alto numero di Cavalieri Reali. Alcune delle specie membri dei Cavalieri Reali sono già apparsi in serie anime precedenti a ''Frontier'', ma in quei casi non appartenevano all'ordine dei Cavalieri Reali.
 
Grazie all'interessamento della zia, Monet fu in grado di proseguire la sua passione sotto la guida di [[Jacques-François Ochard]], docente presso il ''collège'' dai modi assertivi e cordiali. Dopo essersi opportunamente formato Monet licenziò i suoi primi cimenti artistici, specializzandosi nella realizzazione di sferzanti caricature da vendersi al prezzo di venti franchi. Accentuando in modo ridicolo e satirico i tratti salienti degli abitanti di Le Havre, Monet riuscì certamente a farsi un nome e ad aumentare la sua stima in sé stesso; non vi è sorpresa, dunque, se realizzò un centinaio di caricature, arrivando persino ad esporle in cicli settimanali presso la vetrina di una bottega sulla rue de Paris, Gravier's. Quando ogni domenica il popolino di Le Havre si dava appuntamento lì davanti e scoppiava a ridere fragorosamente, Monet, per usare le sue stesse parole, «scoppiava di orgoglio».<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 19-20}}</ref>
=== Digimon Frontier ===
{{Vedi anche|Digimon Frontier}}
I Cavalieri Reali che appaiono nella serie anime ''[[Digimon Frontier]]'', [[#Dynasmon|Dynasmon]] e [[#Crusadermon|Crusadermon]], sono tirapiedi dell'antico essere malvagio [[Lucemon]]. I due servono Lucemon affinché lui garantisca loro l'accesso al mondo umano, sul quale i due desiderano governare. Anche se questi due Cavalieri sono dei nemici, [[Personaggi di Digimon Frontier#Baronmon|Baronmon]] spiega che una volta "i Cavalieri Reali combattevano per la giustizia".
 
=== Un apprendista pittore a Parigi ===
I due Cavalieri Reali vengono presentati dopo la sconfitta di [[Digimon Angelici#Kerpymon|Kerpymon]] per mano dei Leggendari Guerrieri. I due sconfiggono facilmente i Digiprescelti e poi iniziano ad impadronirsi del Digicodice di ogni area di Digiworld, così da riuscire a liberare Lucemon dall'Area Oscura. Anche se [[Takuya Kanbara|Takuya]] e gli altri provano a fermare i Cavalieri Reali ad ogni occasione, questi riescono a prelevare il Digicodice da ogni area.
[[File:Monet, Claude - View At Rouelles, Le Havre (1858).jpg|thumb|Claude Monet, ''Veduta di Rouelles'' (1858); olio su tela, 46×65 cm, collezione privata]]
==== Boudin ====
Ormai consapevole di aver raggiunto una certa perizia artistica, Monet era fermo nel voler proseguire la sua vita nel solco dell'arte. Fondamentale, in tal senso, fu l'intervento del corniciaio operante presso Gravier's, grazie al quale il nostro fece conoscenza di un paesaggista normanno modesto ma determinato, [[Eugène Boudin]]. «Dovresti conoscere monsieur Boudin» rivelò il corniciaio al giovane Claude «checché ne dicano le persone sa assolutamente il fatto suo ... potrebbe darti ottimi consigli». Le perplessità di Monet furono rilevanti - il suo spirito di autodidatta era insofferente ai freni - ma le insistenze del corniciaio furono talmente pressanti da sollecitarlo a rivolgersi a Boudin, che era ben contento di insegnare la sua arte ad un «giovane uomo così versato per le caricature».
 
Fu un incontro intensissimo. Boudin ammirava le opere «sconvolgenti, ricche di entusiasmo e di vita» del giovane allievo, che dal suo canto ammise di aver beneficiato non poco degli insegnamenti del maestro: «Boudin, con instancabile gentilezza, intraprese la sua opera d'insegnamento. I miei occhi finalmente si aprirono e compresi veramente la natura; imparai al tempo stesso ad amarla. L'analizzai con una matita nelle sue forme, la studiai nelle sue colorazioni».<ref>{{cita|Wildenstein|p. 22}}</ref> Se un tutoraggio accademico lo avrebbe confinato nel claustrofobico chiuso degli ''ateliers,'' Boudin fu perfettamente in grado di convertire la passione di Monet in temperamento artistico, trasmettendogli un grande amore per la pittura ''en plein air'': «È ottimo come inizio, ma presto ne avrai abbastanza delle caricature. Studia, impara a vedere e a disegnare, dipingere, fare paesaggi».<ref>{{cita|Lemaire|p. 5}}.</ref>
I Cavalieri Reali infine riescono a liberare Lucemon, che si unisce a loro per un breve periodo. Lucemon invia i due a finire i Leggendari Guerrieri, ma essi vengono sconfitti da [[Takuya Kanbara#KaiserGreymon|KaiserGreymon]] e [[Koji Minamoto#MagnaGarurumon|MagnaGarurumon]]. Invece di aiutarli, Lucemon approfitta della loro sconfitta per assorbire i loro dati e [[Digievoluzione|digievolvere]] allo stadio successivo, [[Lucemon#Lucemon Chaos Mode|Lucemon Chaos Mode]].
 
==== Nella ''ville lumière'' ====
=== Digimon Chronicle e Digital Monster X-Evolution ===
La vocazione artistica di Monet, ormai fattasi intensa, quasi bruciante, non poteva che convergere a [[Parigi]], dove nel maggio 1859 i maggiori artisti di tutta Francia si erano dati appuntamento per il Salon. Monet comunicò tempestivamente i fatti artistici osservati durante il soggiorno parigino al Boudin, cui confidò le seguenti parole:
{{Vedi anche|Digimon Chronicle|Digital Monster X-Evolution}}
{{citazione|Non potete credere quale interesse troverete venendo subito a Parigi. C'è un'esposizione di dipinti moderni che comprende le opere della scuola del 1830 e che prova che non siamo tanto in decadenza come si dice. Vi sono diciotto Delacroix splendidi [...]. Vi sono altrettanti Decamps, una dozzina di Rousseau, di Dupré, vi sono anche da sette a otto Marilhat [...]. E poi sappiate anche che il solo buon pittore di marine che noi abbiamo, Jongkind, è morto per l'arte: è completamente folle. [...] Ho dimenticato di dirvi che Courbet e Corot brillano anche in quest'esposizione, così come Millet|Claude Monet}}
Nella serie manga ''[[Digimon Chronicle]]'' e nel film ad essa ispirato ''[[Digital Monster X-Evolution]]'', il ruolo dei Cavalieri Reali è molto simile: essi sono i protettori di Digiworld ed inizialmente servono il supercomputer [[Yggdrasil (Digimon)|Yggdrasil]]. In ''X-Evolution'', quando comunicano tra di loro, i Cavalieri sono rappresentati da dodici schermi; quando [[#Gallantmon|Gallantmon]] muore, il suo schermo scompare ma viene rimpiazzato da quello di [[#Alphamon|Alphamon]] quando questi si risveglia.
[[File:Bazille, Frédéric - Monet after His Accident at the Inn of Chailly.jpeg|thumb|Jean-Frédéric Bazille, ''L'ospedale da campo improvvisato dopo l'incidente di Monet alla locanda di Chailly'' (1865); olio su tela, 47×62 cm, museo d'Orsay, Parigi]]
 
Monet, poi, espresse ammirazione anche per le composizioni di Troyon, benché osservò che «avevano le ombre un po' nere». Il nostro, che nonostante la giovane età poteva già giovarsi di una solida erudizione artistica, arrivò persino a conoscerlo di persona: «gentile e senza pretese», [[Constant Troyon]] ammirò i pregi cromatici intessuti da Monet e fece pressione affinché egli si iscrivesse presso l'''atelier'' di [[Thomas Couture]], artista di impronta accademica che nel 1847 aveva stupito il pubblico del Salon con la sua opera ''I romani della decadenza''. Couture, dunque, era un artista ligio alla tradizione accademica, e scettico verso gli sperimentalismi pittorici promossi da Monet che, infatti, non fu ammesso ai suoi corsi, anche per via della sua indigenza economica.
Le forze di Yggdrasil sono sul punto di avviare il "Progetto Arca", elaborato per ridurre il sovraccarico di dati trapiantando un piccolo numero di Digimon in un "nuovo Digiworld" e lasciando che il resto della specie perisca con la distruzione del vecchio mondo. Tuttavia, questo piano va in pezzi quando alcuni dei Digimon abbandonati al loro destino acquisiscono l'[[Anticorpo X]], che permette loro di sopravvivere nel nuovo Digiworld. Per riparare a quest'anomalia, Yggdrasil invia i Cavalieri Reali ad eliminare gli intrusi.
 
Neanche Monet, d'altronde, era desideroso di asservirsi ad un artista troppo legato ai convenzionalismi borghesi e pertanto non esitò ad iscriversi all'Académie Suisse, scuola d'arte privata fondata a Parigi da Charles Suisse, un pittore emulo di David: in questa scuola Claude aveva a disposizione modelli veri per pochi soldi e poteva sperimentare liberamente i propri progetti artistici, considerata la totale assenza di esami di ammissione o di docenti troppo restrittivi. Sotto l'ala protettiva di ''père'' Suisse, in effetti, Monet fu esposto a una quantità inestimabile di stimoli pittorici, germogliati poi grazie all'assidua frequentazione della Brasserie des Martyrs, luogo di riunione di molti scrittori e intellettuali: «È lì che ho conosciuto quasi tutte quelle persone di cui parla Firmin Maillard nel suo libro ''Les Derniers Bohémes'', ma soprattutto Firmin Maillard, Albert Glatigny, Théodore Pelloquet, Alphonse Duchesne, Castagnary, Delvau, Daudet, e altri cattivi soggetti come me ...». Preso da una vera e propria ebbrezza intellettuale, Monet in questi anni di tirocini e scoperte stabilì una fittissima rete di conoscenze, destinata a rivelarsi vincente per la sua carriera. Nel frattempo, malgrado i pochi dipinti di rilievo eseguiti in questo periodo, approfondì la sua amicizia con Boudin, del quale si dichiarò fiero discepolo e compagno.
In ''Chronicle'', tre esseri umani, Kouta, Yuuji e Shinji riescono ad arrivare a Digiworld ed i primi due incontrano i loro Digimon partner, rispettivamente [[Lista di Digimon#Dorumon|Dorumon]] e [[Lista di Digimon#Ryuudamon|Ryuudamon]]. Kouta e Yuuji ed i loro Digimon affrontano quindi apertamente Yggdrasil ed i Cavalieri Reali, opponendosi al loro progetto. Shinji, invece, si allea con Yggdrasil. Alla fine, Dorumon si rivelerà essere il leggendario Cavaliere Reale Alphamon.
[[File:Claude Monet - Camille.JPG|thumb|Claude Monet, ''Camille in nero'' (1866); olio su tela, 231×151 cm, Kunsthalle, Brema]]
==== L'Algeria ====
Ben presto, tuttavia, accadde l'impensabile: nel 1861, infatti, Monet dovette presentarsi alle autorità del dipartimento della Senna, dalle quali fu chiamato a prestare il servizio militare. Ciò, stando alla legislazione francese del tempo, poteva essere evitato a patto che si pagassero 2500 franchi di contributo per retribuire opportunamente un eventuale sostituto. I genitori di Monet potevano permettersi un esonero, ma per colmare la voragine finanziaria che si sarebbe generata avrebbero necessitato del figlio nella drogheria di famiglia: Claude, tuttavia, non era affatto disposto ad abbandonare i pennelli e perciò si arruolò nel Reggimento dei Cacciatori d'Africa, di stanza ad [[Algeri]], città che in effetti lo affascinò molto.<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 40-41}}</ref> Ci rimangono testimonianze molto vivide, pittoresche, se non liriche del soggiorno algerino di Monet, che in terra d'Africa si disse «non scontento di vestire l'uniforme»: a Mustapha, villaggio presso il quale si era poi stabilito con gli altri camerati, egli in effetti trascorse «un periodo genuinamente meraviglioso».
 
Quel favoloso Oriente, con il suo splendore cromatico e luministico, seppe soddisfare la sua curiosità insaziabile e la sua sete di meraviglie e, per di più, rafforzò la sua vocazione artistica: «Pensavo solo a dipingere, tanto m'inebriava quello stupendo paese». Durante il tempo libero, in effetti, Monet - stimolato, in tal senso, anche dai suoi superiori, aveva l'opportunità di fissare la luce e il colore di quei luoghi che ben rispondevano al gusto orientalista diffusosi in Europa: una fatale caduta da un mulo, tuttavia, gli costò condizioni di salute assai precarie e pertanto fu rimpatriato in Francia, a Le Havre, per un breve periodo di convalescenza.<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 42-43}}</ref>
In ''X-Evolution'', Gallantmon si oppone al genocidio di massa progettato da Yggdrasil e viene ucciso per questo, ma quest'accadimento instilla il dubbio in [[#Omnimon|Omnimon]], tanto che il Cavaliere, fino a quel momento ligio e diligente al suo dovere, alla fine deciderà di aiutare il misterioso Dorumon, che si rivelerà essere Alphamon, il leggendario leader perduto dei Cavalieri Reali. Alphamon e Omnimon si confrontano quindi con Yggdrasil e, alla fine, Omnimon sarà chiamato a salvare il mondo digitale distruggendo quello che pensava essere il suo signore.
 
==== D-CyberJongkind ====
Purtroppo «il buon amico Boudin» si era allontanato da Le Havre, e pertanto Monet si ritrovò a dipingere da solo: nonostante l'assenza di quello che, sostanzialmente, era il suo più grande maestro spirituale, Claude strinse un intenso sodalizio artistico e umano con [[Johan Barthold Jongkind]]. Era costui un pittore di marine di origine olandese che, all'aperto, si limitava a riprodurre il paesaggio in schizzi e acquerelli, per poi definirli sulla tela nel suo studio, conservando tuttavia la freschezza della prima osservazione. Monet giovò molto dell'amicizia di Jongkind, dal quale fu esortato ad intraprendere un apprendistato con maggiore dedizione e impegno, in modo tale da produrre finalmente capolavori sublimi.<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 45-46}}</ref>
{{Vedi anche|D-Cyber}}
Diecimila anni prima degli eventi che occorrono nella storia, i "Cavalieri Sacri" sconfissero [[Lista di Digimon#Dexmon|Dexmon]] e lo sigillarono sotto forma di Digicore. Molti anni dopo, un virus infetta il mondo digitale e solo coloro che sono in possesso dell'Anticorpo X possono sopravvivere. I tre Cavalieri Reali sopravvissuti appaiono nella trama come alleati dei [[Digiprescelti]] della storia - Omega del Potere ([[#Omnimon X|Omnimon X]]), Duke del Coraggio ([[#Gallantmon X|Gallantmon X]]) e Magna dei Miracoli ([[#Magnamon X|Magnamon X]]). Alla fine della storia, Dorumon si rivela essere il leader perduto dei Cavalieri Reali, Alphamon.
 
Papà Alphonse, infatti, era dello stesso avviso, e fu disposto persino a pagare i 2500 franchi richiesti per l'esonero dal servizio militare (la convalescenza era ormai conclusa) affinché il figlio potesse migliorare i propri mezzi tecnici: «Mettiti in testa che d'ora in poi lavorerai, e ''seriamente''. Voglio vederti in un ''atelier'' sotto la guida di un maestro rispettabile. Se decidi nuovamente di essere indipendente, la paghetta che fino ad ora ti ho concesso svanirà senza pietà. Sono stato chiaro?». Monet, ormai, era messo alle strette, e pertanto su consiglio del padre si appellò al pittore [[Auguste Toulmouche]], di casa al n. 70a di rue Notre-Dame-des-Champs. Per saggiare le sue competenze artistiche Monet si cimentò davanti agli occhi del Toulmouche in una natura morta, e certamente non mancò di impressionarlo: «È ottimo, forse un po' vistoso [...] sei veramente promettente, Claude, ma devi spendere le tue energie con più saggezza ... giovane uomo, hai definitivamente talento. Devi entrare in un ''atelier''».<ref>{{cita|Wildenstein|p. 50}}</ref>
=== Digimon Savers ===
{{Vedi anche|Digimon Savers}}
Nella serie anime ''[[Digimon Savers]]'', i Cavalieri Reali sono ancora una volta dei subordinati di Yggdrasil. ''Savers'' presenta il più grande numero di Cavalieri Reali rispetto alle altre serie: ben nove Cavalieri sugli undici noti fanno la loro apparizione.
 
=== La preistoria impressionista ===
Prima degli eventi della serie, Yggdrasil decide che, a causa dei crimini dell'umanità (la maggior parte dei quali sono di responsabilità diretta di [[Akihiro Kurata]]), questa è troppo pericolosa per essere lasciata vivere. Anche se viene convinto ad aspettare dal dottor [[Suguru Daimon]], la collisione imminente tra il mondo umano e quello digitale lo sollecita a portare avanti il suo piano: invia quindi i Cavalieri Reali ad eliminare l'umanità. Prima che essi possano cominciare, i Cavalieri incontrano e sconfiggono la DATS, ma non riescono a finirli a causa dell'intervento del Cavaliere solitario [[#Sleipmon|Sleipmon]] (che si rivelerà essere il [[Kudamon]] del [[Personaggi di Digimon Savers#Capitano Satsuma|Capitano Satsuma]]).
==== Bazille e Renoir ====
[[File:Monet dejeunersurlherbe.jpg|thumb|Claude Monet, ''La colazione sull'erba'' (1865–1866); olio su tela, frammento destro, museo d'Orsay, Parigi]]
Lo stesso Monet, d'altronde, era dello stesso avviso, e perciò iniziò a frequentare l'atelier di [[Charles Gleyre]], artista dalla pennellata «lieve, graziosa, fine, sognante, alata» con «qualcosa d'immateriale» presso il quale egli ebbe modo di perfezionare gli aspetti tecnici della sua pittura, allenandosi nel disegno, nello studio del nudo, nella prospettiva e nelle altre discipline previste dallo studio accademico. Importantissimo per l'evoluzione pittorica di Monet fu poi l'incontro con [[Alfred Sisley]], [[Pierre-Auguste Renoir]] e [[Jean-Frédéric Bazille]], artisti che come lui ripudiavano la sterilità del disegno accademico. Fu con loro, infatti, che nell'aprile del 1863 si recò a [[Chailly-en-Bière]], nel cuore della foresta di Fontainebleau, sull'esempio di quei pittori come Corot, Daubigny e Rousseau che si immergevano nella vegetazione e si misuravano direttamente con la natura, offrendone un'interpretazione squisitamente realistica e priva di quella retorica presente nel paesaggismo tradizionale.
 
Stregato dal «fascino imperituro» di Chailly, Monet vi rimase per lungo tempo e si esercitò fruttuosamente nella pittura ''en plein air'', così detta perché esercitata all'aperto: lasciata Chailly si recò con Bazille a [[Honfleur]], sull'estuario della Senna, per poi essere a Saint-Adresse, Rouen, per poi fare ritorno a Chailly. Qui fece uno degli incontri decisivi per la sua maturazione pittorica: quello con [[Gustave Courbet]], patriarca del realismo in pittura che aveva dato vita ad un «ampio principio» particolarmente apprezzato dal nostro: «Courbet dipingeva sempre su fondi scuri, su tele preparate col marrone, comodo procedimento che tentò di farmi adottare. Là sopra, diceva, potete disporre le vostre luci, le masse colorate e vederne subito gli effetti». Nonostante le ire furibonde del padre, che in seguito ad una lite cessò di inviargli denaro, Monet grazie all'interessamento di Courbet poté dedicarsi alla pittura con dedizione ancora più intensa: fu in questo periodo che, infatti, iniziò a firmarsi come «Claude».<ref>{{cita|Lemaire|p. 6}}.</ref>
La distruzione del mondo umano comincia immediatamente dopo, a cominciare da una battaglia tra Gallantmon e Sleipmon, i quali finiscono entrambi intrappolati nel ghiaccio nelle profondità della [[baia di Tokyo]]. Crusadermon e [[#Duftmon|Duftmon]] cadono in battaglia, mentre [[#Craniummon|Craniummon]] viene sconfitto dalla DATS nonostante stesse usando il potere dello stesso Yggdrasil, dimostrando allo stesso Cavaliere Reale che il potere del suo sovrano non è assoluto.
 
[[File:La Grenouillère MET DT833.jpg|thumb|left|Claude Monet, ''La Grenouillère'' (1869); olio su tela, 74,6×99,7 cm, The Metropolitan Museum of Art, New York]]
Craniummon, quindi, si reca nel mondo umano per sostituire [[BanchoLeomon]], il quale era impegnato a sostenere Digiworld per mantenere i due mondi separati. Alla fine, anche gli altri Cavalieri decidono di sfidare l'autorità di Yggdrasil e si uniscono a Craniummon nel suo arduo compito. Dopo la sconfitta di Yggdrasil per mano della DATS, i Cavalieri Reali ringraziano gli esseri umani per quanto fatto e tornano a Digiworld.
Nonostante soggiornasse per lunghi periodi in località di campagna Monet non mancò di interessarsi ai maggiori avvenimenti pittorici della capitale, la quale nel 1863 era attraversata dal virulento scandalo sobillato dalla ''[[Colazione sull'erba (Manet)|Colazione sull'erba]]'' di Manet, quadro che non rispondeva affatto alle prescrizioni accademiche per via della presenza di un nudo femminile non avallato da una sicura contestualizzazione storica o mitologica. Affascinato dalla ''Colazione sull'erba'' Monet decise di assimilarne la vibrante modernità e di realizzare, sulle orme di Manet, una serie di quadri particolarmente significativi, tutti destinati a riscuotere qualche tiepido consenso tra i critici dei Salon: ''La foce della Senna a Honfleur'', ''La punta della Héve con la bassa marea'', ''La foresta di Fontainebleau'' e ''Camille in abito verde''. Più fredda, invece, fu l'accoglienza riscossa dalla sua ''Colazione sull'erba'', replica diretta dello scandaloso dipinto manettiano, che fu duramente criticata da Gustave Courbet.
 
[[File:Claude Monet 022.jpg|thumb|Claude Monet, '''Signora in giardino a Sainte-Adresse'' (1867); olio su tela, 82,3× 101,5 cm, museo dell'Ermitage, San Pietroburgo]]
== Membri ==
Oscillando tra il realismo courbettiano e il nuovo naturalismo promosso da Manet in questi anni Monet realizzò opere rigorosamente ''en plein air'' che, nella trascrizione pittorica dei paesaggi francesi, cercavano di rispettare gli stessi meccanismi che regolano la visione umana: un'ambizione, forse, troppo alta, tanto che i suoi maggiori capolavori di questo periodo - si pensi a ''La colazione'' - non furono accettati ai Salon. Monet, tuttavia, poteva godere del supporto morale di una vasta schiera di amici e conoscenti, oltre che di una buona moglie. Camille-Léonie Donciuex era una giovane ragazza nativa di [[Lione]] con la quale generò un figlio, Jean: i due, dopo una storia d'amore molto accidentata, convolarono a nozze il 28 giugno 1870.<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 74-75}}</ref>
=== Alphamon ===
{{Digimon Infobox
|nome = Alphamon
|nomejap = アルファモン
|nometraslitterato =
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Chronicle]]
|doppiatore = [[Minami Takayama]] {{Bandiera|JPN}}
|partner = Kouta Doumoto</br><small>[[Digimon Chronicle]]</small></br>Hikaru Ryuuji</br><small>[[D-Cyber]]</small>
|primario = [[Lista di Digimon#Dodomon|Dodomon]]</br><small>(Chronicle)</small>
|primo stadio = [[Lista di Digimon#Dorimon|Dorimon]]</br><small>(Chronicle e D-Cyber)</small>
|intermedio = [[Lista di Digimon#Dorumon|Dorumon]]</br><small>(Chronicle, X-Evolution e D-Cyber)</small>
|campione = [[Lista di Digimon#Dorugamon|Dorugamon]]</br><small>(X-Evolution)</small></br>[[Lista di Digimon#Reptiledramon|Reptiledramon]]</br><small>(Chronicle)</small>
|evoluto = [[Lista di Digimon#DoruGreymon|DoruGreymon]]</br><small>(X-Evolution)</small></br>[[Lista di Digimon#Grademon|Grademon]]</br><small>(Chronicle e D-Cyber)</small>
|mega = '''Alphamon'''
|mega2 = [[#Alphamon (Ouryuken)|Alphamon (Ouryuken)]]</br><small>(Chronicle, X-Evolution e D-Cyber)</small>
|tipo = Antivirus
|gruppo = guerriero
|famiglia = Virus Busters
}}
'''Alphamon''' (アルファモン) è un Digimon guerriero di livello mega. Il nome "Alphamon" deriva dalla frase [[lingua greca|greca]] "Io sono l'[[Alfa (lettera)|Alfa]] e l'[[Omega (lettera)|Omega]]" (ἐγὼ τὸ Α καὶ τὸ Ω ''Egō to Alpha kai to Omega''), un appello rivolto a [[Gesù]] nel [[Libro della Rivelazione]], e dal [[suffisso]] "-mon" (abbreviazione di "''monster''"), che tutti i Digimon hanno alla fine del loro nome. Il suo nome, quindi, è traducibile come "mostro dell'inizio" o "mostro della creazione".
 
Fondamentali, poi, furono anche le amicizie con l'ormai inseparabile Bazille e con Pierre-Auguste Renoir, aspirante artista che gli faceva spesso visita nella sua dimora a Saint-Michel e che a tal proposito scrisse: «Sto quasi sempre da Monet [...]. Non tutti i giorni si mangia. Tuttavia, sono contento lo stesso perché, per quel che riguarda la pittura, Monet è un'ottima compagnia». Monet intrecciò con Renoir una amicizia fervida e vitale, ben testimoniata dai dipinti che entrambi licenziarono sul tema dell'isolotto della Grenoullière. Si trattava di un piccolo ristorante, affiancato da uno stabilimento balneare e collocato sulle rive della Senna, a poca distanza da Parigi. Per Monet e Renoir si trattava di un pretesto eccellente per sperimentare la nuova tecnica pittorica che in quegli anni andavano coltivando, tutta basata sulle variazioni degli effetti di luce: perciò nell'estate del 1869 entrambi si recarono presso l'isolotto, piazzando i propri cavalletti l'uno di fronte all'altro, e in poco tempo ciascuno aveva realizzato la propria ''Grenoullière''. Il confronto tra le due opere è ancora oggi indispensabile per mettere opportunamente a fuoco queste due grandi personalità artistiche.
Il suo aspetto fisico è imponente, fasciato interamente da un'armatura nera con inserti dorati. Ha degli occhi giallo ambra, mentre sul suo dorso sono presenti due lunghe estensioni che si dipartono dalle sue spalle. Indossa un mantello bianco dall'interno blu scuro; infine, sulle sue spalle è presente il simbolo della Zero Unit invertito. Alphamon custodisce al suo interno il misterioso [[Anticorpo X]], presente in lui sotto forma della gemma rossa che ha sulla fronte. È inoltre l'unico dei Cavalieri Reali a disporre dell'Anticorpo X nella sua forma normale: non esiste infatti una forma di Alphamon priva dell'Anticorpo X.
 
==== Il primo soggiorno londinese ====
Nonostante sia uno dei Cavalieri Reali, si dice che questo Cavaliere Sacro sia una sorta di [[deterrenza|forza deterrente]] che non appare in tempi normali. È infatti chiamato "l'Eremita Lontano" ("''the Aloof Hermit''") ed è il Cavaliere Reale a cui è assegnato il posto comunemente chiamato "[[Tavola Rotonda#Seggio periglioso|Seggio periglioso]]". In battaglia Alphamon possiede l'abilità della forza definitiva, la leggendaria "''Alpha inForce''" (da "''Alpha Gain Force''"), che ripete istantaneamente gli accadimenti della battaglia, così che, anche se gli attacchi di Alphamon terminano in un istante, risulta impossibile cercare di comprendere quanti attacchi abbia rilasciato il Digimon e, in teoria, si riesce a scorgere solamente il colpo risolutivo che atterra il nemico. Alphamon può espandere un [[quadrato magico]] di Digicodice dalle sue mani, che può fungere sia da arma d'attacco che da mezzo di difesa. Brandisce la spada {{nihongo|"''Seiken Gradalpha''"<ref name="Gradalpha">"Gradalpha" è un [[portmanteau]] delle parole "Grade" e "Alpha", che derivano proprio dai due Digimon che dispongono di questo tipo di armi, Grademon e Alphamon.</ref>|聖剣グレイダルファー|Seiken Gureidarufā|lett. "Spada Sacra Gradalpha"}}, arma basata sulle {{nihongo|"''Souken Gradalpha''"<ref name="Gradalpha"/>|双剣グレイダルファー|Souken Gureidarufā|lett. "Spade Gemelle Gradalpha"}} di [[Lista di Digimon#Grademon|Grademon]].<ref name="Alphamon"/>
[[File:Claude Monet - Jardin à Sainte-Adresse.jpg|thumb|Claude Monet, ''Terrazza a Sainte-Adresse'' (1866-1867); olio su tela, 98.1×129.9 cm, Metropolitan Museum of Art, New York]]
Nel 1870 Monet si trasferì con Camille ed il piccolo Jean a Trouville, in Normandia. Quello che inizialmente era un tranquillo soggiorno in un paesino bretone, tuttavia, fu ben presto insanguinato dallo scoppio della [[guerra franco-prussiana]]: sotto il fuoco dei cannoni tedeschi il secondo Impero crollò rovinosamente, Parigi fu assediata e Monet, per evitare di essere arruolato e di sacrificare la propria vita per [[Léon Gambetta]] e l'[[Alsazia-Lorena]], si rifugiò a Londra: fu una scelta saggia, considerato che Bazille, offertosi volontario per la grandezza della patria, morì ucciso in combattimento. Stabilitosi al n. 11 di Arundel Street, nei pressi di Aldwych, Monet a Londra fece conoscenza di Daubigny, artista che gli introdusse il proprio gallerista personale, Paul Durand-Ruel, anch'egli fuggito a Londra (era, d'altronde, titolare di una galleria d'arte a New Bond Street particolarmente fiorente).
 
Grazie all'intercessione di Durand-Ruel, poi, Monet strinse amicizia con [[Camille Pissarro]], artista con il quale si divertì ad esplorare Londra e il suo vibrante patrimonio museale, che vedeva in Turner, Gainsborough e Constable gli artisti prediletti: pur non riuscendo ad esporre alla Royal Academy Monet continuò comunque a lavorare alacremente, fissando nei suoi quadri il fascino emanato dal fiume Tamigi e dai vari parchi londinesi.<ref>{{cita|Wildenstein|po. 104-106}}</ref> Con la stipula dei trattati di pace nel 1871, tuttavia, la guerra franco-prussiana poteva dirsi definitivamente conclusa: non aveva più senso, dunque, rimanere a Londra, né per Monet, né per Pissarro e gli altri esuli francesi. Se, tuttavia, quest'ultimi rimpatriarono immediatamente, Monet preferì dilungarsi e fare tappa a [[Zaandam]], nei [[Paesi Bassi]], «paese molto più bello di come si ritiene comunemente»: visitò il Rijksmuseum in data 22 giugno ed eternò i mulini a vento, i canali ed il paesaggio olandese in generale in «tele [...] dove rivela una grande libertà stilistica e un marcatissimo distacco nei confronti del soggetto, che non ha più niente di pittoresco, singolare o naturalista, ma non è più altro che un veicolo per meditazioni plastiche, non esiste se non al termine di trasposizioni pittoriche che si susseguono e dalle quali trae il suo valore emotivo e poetico» (Lemaire).<ref>{{cita|Lemaire|p. 15}}.</ref>
==== Digital Monster X-Evolution ====
Alphamon è il protagonista del film: il suo livello intermedio è infatti quello di [[Lista di Digimon#Dorumon|Dorumon]], un piccolo Digimon di colore viola che non sa quale sia il suo posto ed il suo ruolo a Digiworld. Cercando di opporsi al volere di Yggdrasil e al suo Progetto Arca, Dorumon digievolve prima in [[Lista di Digimon#Dorugamon|Dorugamon]] e poi in [[Lista di Digimon#DoruGreymon|DoruGreymon]]. Grazie a [[#Gallantmon X|Gallantmon X]], DoruGreymon riesce a guadagnare l'accesso ai domini di Yggdrasil. È fermamente deciso a parlare con il supercomputer per interrompere il genocidio che sta perpetrando, ma la strada gli viene sbarrata da [[#Omnimon|Omnimon]], che lo ferisce gravemente tagliandogli le ali e la coda. Prima che possa essergli inflitto il colpo finale, però, DoruGreymon digievolve in Alphamon, riacquistando la memoria. Alphamon dice ad Omnimon che non potrà mai perdonare Yggdrasil per ciò che ha fatto; così, Omnimon si schiera immediatamente dalla sua parte e lo conduce a vedere Yggdrasil. Nel periodo di tempo da quando lasciano [[#Magnamon|Magnamon]] a quando incontrano [[Lista di Digimon#DexDorugoramon|DexDorugoramon]], Alphamon si potenzia passando alla sua [[#Alphamon (Ouryuken)|forma Ouryuken]], indicata dalle sue ali.
 
[[File:Pont Argenteuil Monet 2.jpg|thumb|Claude Monet, ''Porto ad Argenteuil'' (1874); olio su tela, museo d'Orsay, Parigi]]
==== D-Cyber ====
Alphamon è ancora una volta la forma finale di Dorumon, che è il Digimon partner di Hikaru Ryuuji. Nella battaglia finale del manhua contro l'antico [[Lista di Digimon#Dexmon|Dexmon]], viene rivelato che in verità è Alphamon, leader del gruppo noto con il nome "Cavalieri Sacri", vissuto molti anni prima. In seguito, Alphamon e [[Lista di Digimon#Owryumon|Owryumon]] [[Digievoluzione#DNAdigievoluzione|DNAdigievolvono]] insieme per formare Alphamon (Ouryuken). L'aspetto fisico di Alphamon cambia, con ali piumate sulla schiena, mentre Owryumon diventa la sua spada, la "''War Blade''" ("Lama da Guerra").
 
=== La nascita dell'Impressionismo ===
:;Attacchi
==== Argenteuil ====
:* '''''Seiken Gradalpha''''' (Spada Sacra Gradalpha): Alphamon estrae una convergenza di luce, trafitta al centro da una matrice magica, e con essa trapassa il nemico.
Fu solo nell'autunno del 1871 che Monet tornò in Francia soggiornando per un breve periodo a Parigi, dove approfondì la sua fraterna amicizia con Renoir e Pissarro, ponendo in questo modo le basi per l'età d'oro dell'Impressionismo. La metropoli, tuttavia, non lo affascinava più, e complice anche la ricezione di alcune cattive notizie - innanzitutto la morte dell'amato Bazille e l'incarcerazione di Courbet per via del suo sostegno alla Comune - egli sentì ben presto l'esigenza di stabilirsi in un sobborgo agreste. [[Argenteuil]] rispondeva perfettamente a questo desiderio: si trattava di un piccolo villaggio placidamente disteso sulla riva destra della Senna di notevole interesse storico ed architettonico che godeva di un'attività viticoltrice e velistica assai intensa.
:* '''''Digitalize of Soul''''' (Digitalizzazione dell'Anima): Spiega le ali sul suo dorso e vola ad una grande altezza, quindi espande un quadrato magico anche più ampio del cielo, con il quale evoca un mostro leggendario da un'altra dimensione.<ref>Tuttavia, in ''X-Evolution'', quest'attacco è eseguito in modo completamente diverso. Alphamon, infatti, crea un cerchio di luce verde ed emette da esso dei potenti raggi di energia verde, talmente potenti da ridurre in pezzi [[Lista di Digimon#DexDorugoramon|DexDorugoramon]].</ref>
 
Ad Argenteuil Monet fu rapidamente raggiunto da Renoir, Sisley e Caillebotte e, stimolato dal genio degli amici, raggiunse subito la pienezza della sua potenza artistica: il suo tocco, infatti, iniziò a farsi più mobile e vibrante, assumendo un carattere virgolato particolarmente congeniale per una resa più veritiera della luce e degli effetti cromatici che da essa derivano. Fu questo un periodo di grande splendore artistico di Monet, che poteva finalmente beneficiare di un clima di ''caramaderie'' e di fiducia, oltre che di un certo benessere economico - i collezionisti e i mercanti reclamavano in gran numero le sue tele. Per captare con maggiore immediatezza il brillio della luce che trascolora nella Senna arrivò persino a farsi adattare con l'aiuto di Caillebotte un'imbarcazione in ''atelier flottant'', ovvero in uno studio galleggiante con il quale poter dipingere in mezzo al fiume.
=== Alphamon (Ouryuken) ===
'''Alphamon (Ouryuken)''' (アルファモン王竜剣) è un Digimon guerriero di livello mega ed è la versione potenziata di Alphamon. Si tratta di una forma particolare in cui [[Lista di Digimon#Owryumon|Owryumon]] accede ad una Digievoluzione miracolosa e diventa la spada {{nihongo|''Ouryuken''|王竜剣||lett. "Spada del Re Drago"}} tramite l'operato del [[cerchio magico]] di Digicodice liberato da Alphamon.
 
==== La prima mostra del 1874 ====
L'aspetto fisico del Digimon non cambia molto. Infatti, in questa forma Alphamon acquisisce un paio di ali dorate, che si sviluppano dalle estensioni presenti sul suo dorso, e la sua spada leggendaria, la "''Kyuukyokusenjin Ouryuken''" ("Lama da Guerra Definitiva della Spada del Re Drago").
Nel frattempo iniziò a formarsi in Monet la volontà di dare una costituzione ufficiale al gusto pittorico che andava informando gli sperimentalismi della sua ''bande''. Da qui il progetto di emanciparsi dalle istituzioni ufficiali e di organizzare una mostra artistica nei locali di un vecchio studio fotografico al n. 35 di boulevard des Capucines messo a disposizione da [[Nadar]]. Nonostante le varie difficoltà di sorta tutto era pronto per il 15 aprile 1874, giorno in cui i trenta artisti che avevano aderito - tra i tanti ricordiamo, oltre a Monet, anche Degas, Cézanne, Boudin, Pissarro, Berthe Morisot, Renoir e Sisley - poterono finalmente esporre le loro tele al pubblico. Tra i dipinti proposti da Monet vi era ''[[Impressione, levar del sole]]'', opera che fu accolta con pubblico dileggio da una corte di osservatori scandalizzati dalle eccessive libertà compositive e cromatiche che Monet vi si era preso. Tra i critici più virulenti vi fu senza dubbio [[Louis Leroy]], autore del seguente brano, apparso sul ''Le Charivari'':
{{citazione|“Ah, eccolo, eccolo!” esclamò dinanzi al n. 98. “Che cosa rappresenta questa tela? Guardate il catalogo”. “Impressione, sole nascente”. “Impressione, ne ero sicuro. Ci dev'essere dell’impressione, là dentro. E che libertà, che disinvoltura nell’esecuzione! La carta da parati allo stato embrionale è ancor più curata di questo dipinto"|Louis Leroy}}
[[File:Claude Monet, Impression, soleil levant.jpg|thumb|Claude Monet, ''Impressione, levar del sole'' (1872); olio su tela, 48×63 cm, musée Marmottan Monet, Parigi]]
Fu in quest'occasione che Monet e i suoi colleghi adottarono per la prima volta l'appellativo di «Impressionisti», accettando con provocatoria ironia un aggettivo che il Leroy, come si è visto, aveva invece coniato a fini esclusivamente denigratori. Il pubblico parigino, in effetti, fu scandalizzato dall'aspetto formale delle opere esposte, come ci testimonia Zola nel suo romanzo ''[[L'Opera|L'Œuvre]]'': «Il riso che si udiva non era più quello soffocato dai fazzoletti delle signore e la pancia degli uomini che si dilatava quando davano sfogo alla loro ilarità. Era il riso contagioso di una folla venuta per divertirsi, che progressivamente si andava eccitando, scoppiava a ridere per un nonnulla, spinta all'ilarità tanto dalle cose belle che da quelle esecrabili».
 
C'è tuttavia da sottolineare che, se una parte della critica concordava nel ritenere Monet e gli altri Impressionisti dei dilettanti che non sapevano tenere in mano un pennello, alcuni apprezzarono l'iniziativa dei giovani, ammirandone la spontaneità e la freschezza adoperate per la resa della vita contemporanea. Fra questi recensori vi era [[Jules-Antoine Castagnary]], il quale - accettando il neologismo di «Impressionisti» - scrisse: «...sono impressionisti nella misura in cui non rappresentano tanto il paesaggio quanto la sensazione in loro evocata dal paesaggio stesso. E proprio questo termine è entrato a far parte del loro linguaggio [...]. Da questo punto di vista hanno lasciato alle loro spalle la realtà per entrare nel regno del puro idealismo. Quindi la differenza essenziale tra gli impressionisti e i loro predecessori è una questione di qualcosa in più e qualcosa in meno dell'opera finita. L'oggetto da rappresentare è lo stesso ma i mezzi per tradurlo in immagine sono modificati [...]».
Owryumon è la forma di livello mega del "Prototipo Digimon" sperimentale che è stato perseguito tramite la forza ottenuta in combattimento e, diventando una spada, tutta quella forza combattiva è devota esclusivamente ai suoi attacchi. Brandire l'''Ouryuken'' significa disporre di tutto il potere contenuto in un Digimon di livello mega, per così dire, e infatti questa non è una spada maneggiabile da un comune Digimon; inoltre, non esistono Digimon comuni in grado di assorbire un suo colpo.
 
[[File:Pierre-Auguste Renoir, 1875, Claude Monet, oil on canvas, 84 x 60.5 cm, Musée d'Orsay, Paris.jpg|thumb|left|[[Pierre-Auguste Renoir]], ''[[Ritratto di Claude Monet]]'' (1875); olio su tela, 85×60,5 cm, museo d'Orsay, Parigi]]
==== Digital Monster X-Evolution ====
Quando Alphamon si potenzia e raggiunge questa forma, lui ed Omnimon affrontano DexDorugoramon, che Alphamon riesce a distruggere con il suo attacco ''Digitalize of Soul''. I due penetrano poi all'interno del santuario di Yggdrasil per distruggere il supercomputer, ma in quel momento appare [[Lista di Digimon#Dexmon|Dexmon]], riformatosi da DexDorugoramon, ed inizia una violenta battaglia. Alphamon attacca Dexmon, tuttavia si accorge che il suo corpo soffre anch'esso di tutti i danni inflitti al corpo di Dexmon. Ciò permette al leader dei Cavalieri Reali di comprendere che Dexmon è la sua "altra metà", creata dai dati che Yggdrasil aveva fatto precedentemente rimuovere da Dorugamon. Conscio di ciò, Alphamon scaglia la sua spada come un boomerang ed afferra Dexmon prima che la spada ritorni da lui, facendo in modo che essa trafigga entrambi. Alphamon spiega quindi ad Omnimon come stiano le cose e gli dona il suo Anticorpo X, per poi riunirsi a Dexmon e regredire in Dorumon.
 
Nonostante i timidi apprezzamenti di Castagnary la prima esposizione impressionista si risolse in un totale insuccesso, e al suo termine Monet, Renoir e gli altri furono costretti a prendere atto di un terrificante deficit finanziario. Sotto la spinta di Renoir, dunque, il gruppo si accinse ad organizzare, in data 24 marzo 1875, un'asta pubblica all'Hôtel Drouot, nella prospettiva di far fronte alle drammatiche difficoltà economiche che opprimevano tutti. La spietata recensione del critico Albert Wolff lasciava presagire un nuovo fiasco: «L'''impressione'' che danno gli impressionisti è quella di un gatto che passeggia sulla tastiera di un pianoforte, o di una scimmia che si è impossessata di una scatola di colori». La vendita, presieduta in qualità d'esperto da Durand-Ruel, ebbe in effetti esiti deprimenti: con il ricavato Monet riusciva a malapena a pagarsi il prezzo delle cornici, e fu necessario persino l'intervento della polizia per evitare che gli alterchi potessero degenerare in rissa. Gli esegui guadagni non furono dunque sufficienti per tranquillizzare le preoccupazioni economiche di Monet, funestato tra l'altro dell'improvvisa e terribile malattia che aveva colpito la moglie Camille. «Sebbene io abbia fede nel futuro, il presente è veramente difficile da affrontare» scrisse il pittore a Manet in data 28 giugno 1875. Queste difficoltà, tuttavia, non prosciugarono le sue ambizioni artistiche e pertanto nell'aprile 1876, nonostante il fiasco conosciuto in occasione della prima mostra, Monet organizzo una seconda esibizione impressionista, proponendovi ben diciotto quadri, fra i quali ''La giapponese''. Pur attirandosi l'ostilità della critica e del pubblico in quest'occasione Monet riuscì a guadagnare qualche soldo, anche grazie al caldo supporto di Zola, per il quale egli era «innegabilmente il capogruppo» per il «suo pennello che si distingue per uno straordinario splendore», e di Castagnary, che elogiò senza mezzi termini l'«immenso sforzo verso la luce e la verità» compiuto dal gruppo.<ref>{{cita|Lemaire|p. 19}}.</ref>
==== D-Cyber ====
Alphamon (Ouryuken) appare quando il potere di Magna, uno dei Cavalieri Sacri, permette a Owryumon di diventare la spada di Alphamon.
 
[[File:Claude Monet - The Magpie - Google Art Project.jpg|thumb|Claude Monet, ''La gazza'' (1868-1869); olio su tela, 89×130 cm, museo d'Orsay, Parigi]]
:;Attacchi
Era il periodo in cui i critici d'arte si ponevano con serietà il problema di una corretta comprensione del fenomeno impressionista: per Paul Mantz l'impressionista era «l'artista sincero e libero che, rompendo con i procedimenti di scuola, con i raffinamenti alla moda, subisce, nell'ingenuità del suo cuore, il fascino assoluto che promana dalla natura e traduce, con semplicità e con la maggiore franchezza possibile, l'intensità dell'impressione subìta»; per Duranty, «...la scoperta degli impressionisti consiste propriamente nell'aver riconosciuto che la grande luce scolora i toni, che il sole riflesso dagli oggetti tende, per forza di chiarezza, a ricondurli a quella unità luminosa che fonde i sette raggi prismatici in un unico sfavillio incolore, che è la luce. D'intuizione in intuizione, a poco a poco sono arrivati a decomporre la luce solare nei suoi raggi, nei suoi elementi, e a ricomporre la sua unità attraverso l'armonia generale delle iridescenze che essi spandono nelle tele». Nonostante Monet dovesse affrontare spesso fatiche e disagi soprattutto per le scarse disponibilità economiche, poi, in questi anni iniziò lentamente a formarsi intorno al pittore una leale cerchia di ammiratori e mecenati: oltre a Caillebotte, fervente collezionista di opere impressioniste, vanno indubbiamente citati il medico George de Bellio e, soprattutto, il mercante Ernest Hoschedé.
:* {{nihongo|'''''Kyuukyokusenjin Ouryuken'''''|究極戦刃王竜剣||lett. Lama da Guerra Definitiva della Spada del Re Drago}}: Alphamon utilizza la sua gigantesca spada per attaccare il nemico.<ref>Nel gioco di carte e negli altri prodotti Bandai, Alphamon deve prima fondersi con il Digimon [[Lista di Digimon#Owryumon|Owryumon]] per poter brandire quest'arma. Nel film ''[[Digital Monster X-Evolution]]'', ciò viene ignorato e il Digimon può maneggiare l'arma, con conseguente crescita delle ali, senza che ne sia data alcuna spiegazione.</ref>
:* '''''Digitalize of Soul''''' (Digitalizzazione dell'Anima): Invoca un mostro leggendario da un'altra dimensione che divora i nemici senza pietà. Questo attacco viene anche raffigurato nella forma in cui Alphamon crea un cerchio di energia verde con le sue mani e da esso emette diversi raggi d'energia verde.
 
Era quest'ultimo nato a Parigi il 18 settembre 1837 da una famiglia di modeste origini commerciali che, dopo aver sposato l'amatissima Alice nel 1863, generando con lei vari bambini, consacrò la propria carriera alle Belle Arti, tributando una sincera ammirazione soprattutto per quanti, come Monet, avevano il coraggio di sfidare i convenzionalismi accademici e di percorrere strade nuove. Da Hoschedé Monet ricevette la commissione di decorare le pareti del suo castello di Rottembourg, presso Montgeron: di questo soggiorno ci sono rimaste tele di particolare pregio artistico, come ''[[I tacchini|Les dindons]]''. Ben presto, tuttavia, anche la famiglia Hoschedé soffrì un atroce tracollo economico e, considerati i buoni rapporti che intercorrevano con i Monet, ambedue le famiglie decisero di congiungere i loro sforzi e di trasferirsi in un'unica casa presso Vétheuil, lungo le rive della Senna, nel dipartimento della Val-d'Oise.<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 150-159}}</ref>
=== Craniummon ===
{{Digimon Infobox
|nome = Craniummon
|nomejap = クレニアムモン
|nometraslitterato =
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Savers]]
|doppiatore = [[Hiroshi Kamiya]] {{Bandiera|JPN}}</br>[[Henry Dittman]] {{Bandiera|USA}}
|mega = '''Craniummon'''
|tipo = Antivirus
|gruppo = guerriero
|famiglia = Virus Busters
}}
'''Craniummon''' (クレニアムモン), chiamato '''Craniamon''' nel doppiaggio [[lingua inglese|inglese]], è un Digimon guerriero di livello mega. Il suo nome deriva dalla parola inglese "''cranium''", che significa "[[cranio]]". Il nome "Craniummon" significa quindi "mostro simile ad un cranio", probabilmente in riferimento alla forma e all'estetica dell'elmo del Cavaliere Reale. Il suo nome inglese ha la stessa origine, poiché cambia solamente il genere della parola ("''crania''" è la forma plurale di "''cranium''").
 
====Claude Monet a Parigi ====
Craniummon è un cavaliere ricoperto interamente da un'armatura viola con inserti e spallacci neri. Ha occhi rossi e sull'elmo della sua armatura sono presenti due pennacchi poco più chiari rispetto al resto dell'armatura. La cintura ha una fibbia che rappresenta un cranio e ad essa è attaccata della stoffa nera, con bordo inferiore rosso ed inserti blu, che probabilmente rappresenta il vessillo di Craniummon. Il Digicodice dell'armatura di Craniummon è stato modificato da Yggdrasil in modo da renderla composta di Digiclonoide nero. Accedendo ai dati dell'armatura, Craniummon è in grado di generare da questa la sua lancia a due punte [[Quattro Tesori d'Irlanda|Claiomh Solais]] ed il suo scudo [[Avalon]].
[[File:Claude Monet - The Saint-Lazare Station - Google Art Project.jpg|thumb|Claude Monet, ''La stazione di Saint-Lazare'' (1877); olio su tela, 75×104 cm, museo d'Orsay, Parigi]]
Pur amando fino alle lacrime l'idillio campestre che percorreva i fiumi, i campi, le distese erbose delle campagne intorno Parigi, Monet non poteva fare a meno di ritenere affascinante lo scalpitio della vita moderna che gravitava intorno a Parigi. Fu per questo motivo che, a partire dal 1877, il pittore tornò a indagare la realtà metropolitana, con un particolare occhio di riguardo rivolto alla stazione di Saint-Lazare, dalla quale partivano tra l'altro i treni per l'amata Argenteuil. Su questo scalo ferroviario Monet dipinse circa una dozzina di tele, e - pur ripudiando il teatro, i caffè rumorosi, le corse ippiche preferite da Degas e dai suoi discepoli - non mancò nei suoi quadri di occhieggiare sul tessuto urbano parigino, luogo che favoriva incontri stimolanti e che era ricolmo di autentici monumenti della modernità: non bisogna dimenticare, d'altronde, che la Parigi dove visse Monet era quella che il potente [[barone Haussmann]] aveva trasformato in moderna capitale europea con la messa in essere di un ambizioso piano di riqualificazione urbanistica che vedeva nei ''boulevard'', quegli ampi viali alberati ricolmi di negozi, caffè ed eleganti palazzi signorili, il fattore chiave per un vigoroso e generalizzato rilancio economico, morale e culturale. Monet immortala quest'incalzante modernità, lucidamente descritta in letteratura da opere come ''[[La bestia umana]]'' di Zola e ''[[Alla ricerca del tempo perduto]]'' di Proust, in tele come ''La Gare Saint-Lazare'' e ''La rue Montorgueil a Parigi''.
 
=== La ''Donna col parasole'' ===
Membro dei Cavalieri Reali, Craniummon conosce bene il significato della parola "decoro". È un perfezionista e compete continuamente con gli altri Cavalieri Reali per raggiungere le prime due posizioni nelle statistiche di completamento delle missioni ordinate da Yggdrasil. Quando combatte contro un avversario, il suo codice d'onore gli impone di sconfiggere l'avversario solo nell'uno contro uno e se l'avversario si rivela un nemico formidabile la gioia di Craniummon è suprema.<ref name="Craniummon"/>
[[File:Claude Monet - Woman with a Parasol - Madame Monet and Her Son - Google Art Project.jpg|thumb|Claude Monet, ''Donna con il parasole, madame Monet con il figlio'' (1875); olio su tela, 100×81 cm, National Gallery of Art, Washington D.C.]]
Al di là delle apparenze, tuttavia, questo era per Monet un periodo difficile e triste. Nonostante il maggiore interesse dimostrato dalla pratica impressionista, ben testimoniato dalla pubblicazione del ''The Impressionists and Edouard Manet'' di Mallarmé, il movimento stava inesorabilmente esaurendo ogni spinta propulsiva, con i singoli aderenti che, complici anche delle divergenze artistiche impossibili da ignorare, ritornarono ad esporre al Salon ufficiale. Monet, dal suo canto, non disertò affatto le mostre impressioniste, anche se il destino del movimento era segnato: nel 1883 scoccò la sua ora definitiva con la morte di Manet il quale, pur non avendo mai formalmente preso parte alle esposizioni organizzate da Monet, era stato comunque in grado di operare una netta cesura con l'arte precedente e di porre le basi dell'arte impressionista.
 
Ancor più catastrofica era la sua vita personale. Le asperità economiche non si attenuarono e, per di più, la malattia dell'amata Camille si aggravò. «Mia moglie ha appena avuto un altro bambino e io sono in pena perché sono incapace di provvedere alle spese per le cure mediche di cui entrambi hanno ''assolutamente'' bisogno»: alla fine fu soprattutto Caillebotte a sopperire alla cronica mancanza di denaro che affannava Monet. Nulla, tuttavia, sembrava alleviare il dolore di Camille: «È soprattutto la cagionevole salute di Madame Monet a preoccuparci in questi giorni. Penso che non abbia altro che due giorni rimanenti per vivere ... la sua morte lenta è alquanto triste ...» scrisse, disilluso, Hoschedé alla madre in una lettera datata maggio 1879. Nonostante le amorevoli cure del dottor Tichy e del dottor de Bellio Camille fu tormentata da dolori atroci e, alla fine, persino da un cancro all'utero aggravato dalla nascita del figlio Michel. «Sento che le sofferenze di quella povera donna alla fine le risulteranno fatali. È orribile vederla sottoposta a questa tortura, talmente strazianti che persino la morte, al loro posto, sarebbe desiderabile» scrisse la moglie di Hoschedé, Alice, alla madre.
==== Digimon Savers ====
Craniummon è il Cavaliere Reale più vicino ad Yggdrasil ed esegue i suoi ordini senza discuterli. Viene rivelato che, molto prima degli eventi della serie, Craniummon era stato sconfitto da [[Suguru Daimon]] e [[BanchoLeomon]] prima del loro incontro con Yggdrasil.
 
[[File:Claude Monet, 1879, Camille sur son lit de mort, oil on canvas, 90 x 68 cm, Musée d'Orsay, Paris.jpg|thumb|Claude Monet, ''La morte di Camille'' (1879); olio su tela, 90×68 cm, museo d'Orsay, Parigi]]
Poco prima della sconfitta di [[Personaggi di Digimon Savers#Belphemon|Belphemon]], Craniummon ascolta le argomentazioni di Yggdrasil sulla distruzione dell'umanità e si dice d'accordo con la decisione del suo maestro. È il primo Cavaliere Reale ad affrontare i membri della DATS in battaglia, sopraffacendoli tutti fino all'attivazione della [[Digievoluzione#Digievoluzione Burst|Digievoluzione Burst]] da parte di [[Masaru Daimon]], facendo così digievolvere [[Agumon (Savers)#ShineGreymon|ShineGreymon]] in [[Agumon (Savers)#ShineGreymon Burst Mode|ShineGreymon Burst Mode]]. Le sorti della battaglia sembrano essere sul punto di cambiare, ma questo processo viene interrotto dall'arrivo di Gallantmon e degli altri Cavalieri Reali, che sconfiggono la DATS con un solo attacco. A quel punto, Yggdrasil raggiunge i suoi Cavalieri ed ordina loro di distruggere la DATS, ma ciò viene ostacolato da [[#Sleipmon|Sleipmon]], che fugge nel mondo umano con i membri della DATS.
Camille si spense il 5 settembre 1879 alle 10:30 del mattino: non aveva che trentadue anni. Per Monet fu un colpo terribile, siccome gli era morta la compagna di una vita, una persona alla quale voleva immensamente bene e con la quale aveva sempre condiviso gioie e dolori. «Un giorno, all'alba mi sono trovato al capezzale del letto di una persona che mi era molto cara e che tale rimarrà sempre. I miei occhi erano rigidamente fissi sulle tragiche tempie e mi sorpresi a seguire la morte nelle ombre del colorito che essa depone sul volto con sfumature graduali»: con queste strazianti parole Monet descrisse il momento in cui comprese che la moglie era passata a miglior vita.
 
Il vuoto affettivo ed emotivo deflagrato dopo la morte di Camille fu colmato da Alice, moglie di Ernest Hoschedé, con la quale intraprese una relazione extraconiugale che venne ufficializzata solo nel 1892, un anno dopo la morte del legittimo marito della donna. Quello a Vétheuil, tuttavia, fu un soggiorno significativo non solo perché ricolmo di questi luttuosi eventi, ma anche perché segnò un momento in cui Monet soffrì in prima persona la crisi dell'Impressionismo e, immerso in un lavoro accanito e solitario, iniziò gradualmente ad allontanarsi dalle ricerche figurative dei suoi colleghi. Il periodo a Vétheuil, non a caso, è il ''trait d'union'' cronologico che correla la felice stagione creativa di Argenteuil con gli accordi finali di Giverny, cittadina presso la quale Monet si isolò definitivamente dal gruppo degli Impressionisti, che d'altronde non poteva più godere né del sostegno di Durand-Ruel, anch'egli tormentato da periodi difficili, né del supporto di Zola, che ormai per pittori come Monet e Cézanne non provava più simpatia.
Craniummon affronta nuovamente i membri della DATS, questa volta con il suo impenetrabile scudo Avalon affidatogli da Yggdrasil. Tuttavia, il potere di tutti i Digimon in Burst Mode della DATS riesce a distruggere lo scudo, convincendo Craniummon che il potere di Yggdrasil non è assoluto. Craniummon rinuncia quindi alla battaglia e permette alla DATS di affrontare Yggdrasil. Successivamente, raggiunge il [[Monte Fuji]] e prende il posto di BanchoLeomon nell'arduo compito di tenere separati i mondi umano e digitale.
 
=== Oltre l'Impressionismo ===
Craniummon si impegna duramente in questo compito fino all'arrivo di Yggdrasil al Monte Fuji, quando viene raggiunto dagli altri Cavalieri e tutti loro apprendono del vero piano di Yggdrasil. Gli altri Cavalieri si uniscono quindi a Craniummon nel tenere separati i due mondi, poiché il Cavaliere si è indebolito per gli attacchi subiti da Yggdrasil stesso, mentre la DATS incalza Yggdrasil. Dopo la sconfitta di Yggdrasil, i Cavalieri Reali tornano a Digiworld.
==== Da Vétheuil a Giverny via Étretat ====
Nel frattempo Monet iniziò a farsi sempre più irrequieto. Nell'inverno 1883 fu ad [[Étretat]], città la cui principale caratteristica morfologica è costituita dalle candide falesie che, con la loro solenne verticalità, inquadrano dall'alto la placida distesa del mare. I ripetuti studi di queste «alte falesie caratterizzate dalla presenza di tre singolari aperture chiamate Porte», come le descrisse [[Guy de Maupassant]], preannunciano tutte le serie degli anni a venire: Monet, pur subendo la fascinazione di un luogo così pittoresco, non voleva tuttavia stabilirsi ad Étretat, né intendeva continuare la sua vita a Vétheuil. Come fare, allora?
 
Vi era, nella valle della Senna, alle porte del Vexin e della Normandia, un piccolo e tranquillo villaggio agricolo immerso nella quiete idillica della campagna dove «la luce era unica: non si trova uguale in nessun'altra parte del mondo», per usare le parole dello stesso pittore: il nome di questo luogo era [[Giverny]], e fu lì che Monet, al seguito della moglie e dei figli, si trasferì nel 1883. Egli, d'altronde, aveva spesso visto questo pittoresco villaggio affacciandosi dal finestrino del treno che, da Saint-Lazare, correva nelle campagne francesi fino ad Argenteuil.
:;Attacchi
==== Bordighera ====
:* '''''End Waltz''''' ([[Valzer]] della Fine): Emette un'onda sonica che raggiunge velocità supersoniche ruotando la sua lancia Claiomh Solais ad altissima velocità, costringendo i suoi nemici a "danzare" finché i loro dati non vengono polverizzati dall'onda d'urto.
[[File:Claude Monet - Villas at Bordighera - Google Art Project.jpg|thumb|Claude Monet, ''Ville a Bordighera'' (1884); olio su tela, 115×130 cm, museo d'Orsay, Parigi]]
:* '''''God Breath''''' (Brezza del Dio): Usa lo scudo Avalon per difendersi in ogni direzione con un muro impenetrabile, permettendogli di annullare qualsiasi tipo di attacco per la durata di tre secondi.
Questo trasferimento, poi, fu accompagnato da una rinnovata sete di nuovi stimoli pittorici e istanze culturali, da soddisfare solo con un viaggio in un posto nuovo e tonificante, come la [[Costa Azzurra]]: Monet, d'altronde, non aveva mai visto il Mediterraneo se non grazie al soggiorno algerino. La scelta cadde su [[Bordighera]], uno dei più ameni e frequentati luoghi di villeggiatura della Riviera di Ponente, in Liguria: il compagno di viaggio fu individuato in Renoir. Fu un soggiorno molto piacevole per entrambi: Renoir, infatti, diede finalmente avvio a un drastico mutamento stilistico che trovò espressione nella cosiddetta svolta ''aigre'', mentre Monet rimase talmente stregato dalla vivace esuberanza del paesaggio italiano che decise di ritornare a Bordighera nel gennaio 1884, da solo.
 
A sapere di questo suo progetto vi era Paul Durand-Ruel, cui Monet richiese il massimo riserbo: «Gentile Signor DurandRuel, voglio passare un mese a Bordighera, uno dei luoghi più belli che abbiamo visto durante il nostro viaggio. Da laggiù, nutro la speranza di portarvi tutta una serie di cose nuove. Perciò vi domando di non parlare a nessuno di questo proposito, non perché voglia fare un mistero, ma perché ci tengo a farlo da solo: come mi è stato piacevole fare il viaggio da turista con Renoir, così mi sarebbe imbarazzante farlo in due per lavorare. Ho sempre lavorato meglio nella solitudine e secondo le mie sole impressioni».<ref>{{cita|Gavioli|p. 45}}</ref> Stabilitosi presso la pensione Anglaise, Monet rimase estasiato dalla luce e dai colori della Liguria: a rapirlo furono soprattutto i [[giardini Moreno|giardini del signor Moreno]], un luogo «fantasmagorico» dove «tutte le piante dell’universo sembrano crescervi spontaneamente», in un tripudio naturalistico per lui insolito di ulivi, aranci, limoni, mandarini, palme e piante rare.
=== Crusadermon ===
{{Digimon Infobox
|nome = Crusadermon
|nomejap = ロードナイトモン
|nometraslitterato = LordKnightmon
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Frontier]]
|doppiatore = [[Ryotaro Okiayu]] {{Bandiera|JPN}}</br><small>(Frontier e X-Evolution)</small></br>[[Susumu Chiba]] {{Bandiera|JPN}}</br><small>(Savers)</small></br>[[Melodee Spevack]] {{Bandiera|USA}}</br><small>(Frontier)</small></br>[[Dave Bushnell]] {{Bandiera|USA}}</br><small>(Savers)</small>
|doppiatore it. = [[Massimiliano Plinio]]
|mega = '''Crusadermon'''
|tipo = Virus
|gruppo = guerriero
|famiglia = Virus Busters
}}
'''Crusadermon''' (ロードナイトモン ''LordKnightmon''), il "Guerriero Indifferente", è un Digimon guerriero di livello mega. Il suo nome giapponese deriva da "Lord" e "[[Lista di Digimon#Knightmon|Knightmon]]", anche se esso costituisce anche un gioco di parole con il termine "[[rhodonite]]". Il suo nome inglese ed italiano, invece, deriva dalla parola inglese "''crusader''", che significa "[[crociato]]". Il nome "Crusadermon" significa quindi "mostro simile ad un guerriero crociato". Tuttavia nel materiale della [[Bandai]] America, ci si riferisce a questo Digimon con il suo nome originale LordKnightmon, mentre nel materiale della [[Toei Animation|Toei]] America il Digimon è conosciuto come "''LoadKnightmon''".
 
Di questi giorni fecondi, trascorsi nel tepore della luce mediterranea, il carteggio di Monet parla abbondantemente. Di seguito si riporta il testo di una lettera indirizzata alla compagna Alice:
L'aspetto fisico di Crusadermon è costituito da un'armatura rosa/fucsia con inserti dorati su ventre, polsi, gomiti e ginocchia che fascia interamente il suo esile ed agile corpo. Sul suo elmo, molto simile a quello indossato una volta dai cavalieri crociati, sono presenti due piccole ali dorate, mentre sulle sue spalle sono presenti delle estensioni dorate che all'occorrenza possono assumere forma solida e trasformarsi in lame estremamente taglienti. Sul suo braccio destro è presente lo scudo "''Pile Bunker''" ("Rifugio del Mucchio"), anch'esso dorato e con una croce rosa su di esso, al cui centro c'è una gemma blu, che può agire sia da arma d'attacco che di difesa.
{{citazione|Cara Alice, oggi ho lavorato duro: cinque tele e domani conto di iniziare la sesta. Procede dunque abbastanza bene, anche se è tutto assai difficile da realizzare: queste palme mi fanno dannare e poi i motivi sono estremamente difficili da ritrarre, da mettere sulla tela. Qui è talmente folto dappertutto. ... È delizioso da vedere. Si può passeggiare indefinibilmente sotto le palme, gli aranci, i limoni e gli splendidi ulivi, ma quando si cercano dei soggetti è molto difficile. Vorrei fare degli aranci che si stagliano sul mare azzurro, ma non sono ancora riuscito a trovarne come voglio. Quanto al blu del mare e del cielo, riprodurlo è impossibile. Comunque, ogni giorno aggiungo e scopro qualcosa che prima non avevo saputo vedere. Questi luoghi sembrano fatti apposta per la pittura ''en plein air''. Mi sento particolarmente eccitato da quest'esperienza e, dunque, penso di tornare a Giverny più tardi del previsto, anche se la vostra assenza disturba la mia serenità|Claude Monet<ref>{{cita web|url=http://restaurars.altervista.org/claude-monet-e-lamore-per-la-moglie-camille-un-video-e-una-lettera/|editore=RestaurArs|data=14 febbraio 2017|titolo=Claude Monet e l’amore per la moglie Camille. Un video e una lettera}}</ref>}}
Il tempo sembrava volare in un posto dove Monet poteva godere quotidianamente dell'amicizia del signor Moreno («è decisamente un uomo delizioso»), di un mare e di un cielo tinti di un blu profondissimo, di una vegetazione variopinta ed esuberante che gli dispensava «fiori, arance, mandarini, limoni dolci che sono deliziosi a mangiarli» e di paesaggi che sembravano quasi riproporre il mito del paradiso terrestre. Dolceacqua, un paesino medievale dell'entroterra ligure abbarbicato su uno sperone roccioso, affascinò enormemente Monet:
{{citazione|Abbiamo compiuto una escursione meravigliosa. Partiti in carrozza di buonora abbiamo raggiunto un villaggio della Val Nervia straordinariamente pittoresco. Intenzionati a ritornare a Bordighera a piedi lungo un percorso collinare ... sfortunatamente non potrò mai raccontare le meraviglie che ho visto durante il ritorno attraverso dei quadri a causa delle difficoltà che dovrei affrontare per ritornarvi a dipingere}}
 
==== Belle-Île e Antibes ====
Membro dei Cavalieri Reali, Crusadermon è un monarca che regna su tutti i Knightmon. Ancor più che alla moralità, Crusadermon è fedele al suo concetto personale di "Giustizia", convinto che i fini giustifichino i mezzi. Se ciò che fa porterà la pace o la farà perdurare, Crusadermon considera le sue azioni degne di essere eseguite, anche se queste portassero a governare con l'uso della forza. Pur nella sua integrità, il Cavaliere Reale è esclusivamente spietato nell'esecuzione dei suoi doveri e non mostra alcuna compassione per i più deboli.<ref name="LordKnightmon"/>
[[File:Claude Monet - Rocks at Belle-lle, Port-Domois - Google Art Project.jpg|thumb|Claude Monet, ''Scogliere a Belle-Île'' (1886); olio su tela, 64.8×81.3 cm, Cincinnati Art Museum, Ohio, Stati Uniti]]
Il soggiorno a Bordighera fu di immenso giovamento per Monet, che beneficiando dei colori, della luce e del tepore del Mediterraneo recuperò un entusiasmo che, considerati i dispiaceri degli anni passati, sembrava quasi perduto. Anche una volta ritornato a Giverny egli seppe rivolgersi alla Natura con un rinnovato vigore che si può percepire persino dal suo epistolario, dove troviamo scritto: «Scopro ogni giorno motivi sempre più belli. C'è di uscirne pazzi, tanto sento il desiderio di fare tutto ... la testa mi scoppia». Anche Guy de Maupassant, quando strinse amicizia con il pittore presso Étretat nel settembre 1886, fu testimone di questa straordinaria foga pittorica:
{{citazione|Lo scorso anno, in questo paese, ho spesso seguito Claude Monet in cerca di ‘impressioni’. Non era un pittore, in verità, ma un cacciatore. Andava, seguito dai bambini che portavano le sue tele, cinque o sei tele raffiguranti lo stesso motivo, in diverse ore del giorno e con diversi effetti di luce. Egli le riprendeva e le riponeva a turno, secondo i mutamenti del cielo. E il pittore, davanti al suo soggetto, restava in attesa del sole e delle ombre, fissando con poche pennellate il raggio che appariva o la nube che passava… E sprezzante del falso e dell’opportuno, li poggiava sulla tela con velocità … L’ho visto cogliere così un barbaglio di luce su una roccia bianca, e registrarlo con un fiotto di pennellate gialle che, stranamente, rendevano l’effetto improvviso e fuggevole di quel rapido e inafferrabile bagliore. Un’altra volta ha preso a piene mani uno scroscio d’acqua abbattutosi sul mare e lo ha gettato rapidamente sulla tela. Ed era proprio la pioggia che era riuscito a dipingere, nient’altro che della pioggia che velava le onde, le rocce e il cielo, appena distinguibili sotto quel diluvio|Guy de Maupassant<ref>{{cita|Gavioli|p. 46}}</ref>}}
Furono questi anni straordinari, in cui Monet dipinse con fertile e sollecita attività. L'implacabile esigenza di trovare nuovi spunti pittorici lo spinse a viaggiare per tutta la Francia: nel settembre 1886 fu a Belle-Île-en-Mer, in Bretagna, dove ebbe agio di dipingere le terribili scogliere del luogo che sorgono dalle acque agitate e di conoscere [[Gustave Geffroy]], destinato a diventare un suo fervente ammiratore. Nel 1888, invece, si recò ad Antibes, nel sud della Francia, nel tentativo di riscoprire quella luce e quei colori che tanto lo avevano affascinato durante il soggiorno a Bordighera («Dopo Belle-Île ci sarà qualcosa di dolce; qui non c'è che blu, rosa e oro ... Ma quale difficoltà, buon Dio!» scrisse, divertito, al critico Théodore Duret, mentre a Geffroy rivelò: «Sgobbo e fatico enormemente, molto preoccupato di ciò che faccio. Qui tutto è così bello, chiaro e luminoso! Si galleggia nell'aria blu: è sconvolgente»). Ad Antibes, Monet era in ammirazione di una natura che gli appariva meravigliosamente esotica, con la luce del Mar Mediterraneo, con le sue palme e la sua acqua blu, e che in effetti non mancò di raffigurare in un ampio concorso di dipinti, destinati stavolta all'esposizione al pubblico.
==== «Viva Monet!»: il successo====
[[File:Claude Monet (French - Wheatstacks, Snow Effect, Morning - Google Art Project.jpg|thumb|Claude Monet, ''Covoni di grano, effetto neve, mattina'' (1891); olio su tela, 64,8×99,7 cm, J. Paul Getty Museum, Los Angeles, California, Stati Uniti]]
Tornato a Giverny e a Parigi, infatti, Monet volle sottrarsi dalla tutela di Durand-Ruel, in modo tale da farsi conoscere da un più ampio circuito di collezionisti, e rivolgersi a [[Georges Petit]], il quale - dopo aver consacrato la propria carriera all'arte ufficiale e alle pompose opere di Meissonier, Cabanel e Gérôme - volle gettarsi sull'arte impressionista. Fu una scelta, per entrambi, vincente: in concomitanza con l'Esposizione Universale Petit aveva deciso di riunire le tele più belle di Monet con i capolavori di [[Auguste Rodin]], scultore adulato e oberato di committenze, realizzando un'esposizione congiunta che decretò brillantemente la fortuna dell'Impressionismo. Certo, non mancarono conflittualità, dovute perlopiù al cattivo carattere di Rodin e alla perplessità di alcuni critici, ma perlopiù l'esito della mostra si può condensare nel giubilante urlo che il dottor de Bellio profuse durante l'inaugurazione: «E ora lunga vita a Monet! Lunga vita a Rodin! Evviva Monet! Evviva Rodin! Hourrrrha!».<ref>{{cita|Wildenstein|p. 324}}</ref> Octave Mirbeau, vedendo rincorrersi davanti ai propri occhi quadri come ''Nevicata ad Argenteuil'', ''Tramonto sulla Senna in inverno'', ''Mare selvaggio'' ed altri, lasciò un commento rimasto celebre:
{{citazione|Tra il nostro occhio e l'apparenza delle figure di mari, fiori, campi, s'interpone un'atmosfera reale. Manifestamente l'aria inonda ogni oggetto, lo riempe di mistero, lo avvolge di tutte le colorazioni, ora sfumate ora sfavillanti, che ha accumulato prima di raggiungerlo. Il dramma è messo a punto scientificamente, l'armonia delle forze si accorda alle leggi atmosferiche, con l'andamento regolare e preciso dei fenomeni terrestri e celesti ...}}
Monet aveva vinto. Dopo anni e anni di incomprensioni, diffidenze e privazioni, il pubblico stava iniziando a riconoscere, e soprattutto ad apprezzare, la rivoluzione estetica stimolata dagli Impressionisti: lui, finalmente, non era più visto come un ozioso imbrattatele, bensì come un autentico caposcuola, in grado di cantare la bellezza della modernità e di imporre un suo modo di vedere il mondo e l'arte con virtù pittoriche umanamente cercate e conquistate con sforzo e impegno. Lo stesso Monet, per sottolineare questo cambiamento di rotte, organizzò una sottoscrizione pubblica simbolica, finalizzata ad acquistare dalla vedova di Manet l<nowiki>'</nowiki>''Olympia'', quadro che appena un ventennio prima aveva sobillato scandali enormi e che poi diede avvio all'avventura impressionista. Il quadro, poi, sarebbe andato donato al Louvre, in modo da sottolineare non l'ufficialità, ma l'universalità della produzione manettiana.<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 325-326}}</ref> Raccogliere il denaro non fu difficile e, superate le prudenze di una volta, l<nowiki>'</nowiki>''Olympia'' fu finalmente esposta in un museo: «questa volta» commenta il critico Lemaire «la battaglia si è veramente conclusa».<ref>{{cita|Lemaire|p. 29}}.</ref>
 
==== L'idillio di Giverny: tra covoni, giardini e cattedrali ====
==== Digimon Frontier ====
[[File:Claude Monet - Rouen Cathedral, West Façade, Sunlight - Google Art Project.jpg|thumb|left|Claude Monet, ''Cattedrale di Rouen, facciata ovest, luce del sole'' (1894); olio su tela, 100×65,8, National Gallery of Art, Washington D.C.]]
Crusadermon, insieme a [[#Dynasmon|Dynasmon]] è uno dei nemici principali in ''Frontier''. In seguito alla sconfitta di [[Digimon Angelici#Kerpymon|Kerpymon]], Crusadermon e Dynasmon iniziano ad accumulare i Digicodici di Digiworld per Lucemon in cambio del codice d'accesso al mondo umano.
Monet, dunque, dopo la mostra organizzata da Petit poté godere del sostegno economico e morale di un pubblico finalmente svincolatosi dalle pastoie della pittura accademica. La gloria, tuttavia, non offuscò né la sua umiltà né le sue ambizioni pittoriche, finalizzate a rendere «l'immediatezza, l'atmosfera soprattutto e la stessa luce diffusa ovunque». Volendo indagare in maniera più accurata i problemi della luce e dalle sensazioni di colore, dunque, Monet intraprese le cosiddette ''serie'', nelle quali uno stesso soggetto viene ripreso in decine e decine di tele, in modo tale che l'unico fattore cangiante è proprio la luce: si trattava di un'escogitazione pittorica ottimale per dimostrare come la sola luce riuscisse a generare percezioni visive sempre mutevoli e stimolanti. Lo stesso Monet racconta: «Dipingevo alcune macine che mi avevano colpito e che costituivano un magnifico gruppo, a due passi da qui. Un giorno mi accorgo che l'illuminazione è cambiata e dico a mia nuora: "Vada a casa a prendermi un'altra tela!"- Me la porta, ma poco dopo è nuovamente diversa: "Un'altra! E un'altra ancora!". Così lavoravo a ciascuna di esse solamente quando avevo l'effetto giusto ... ecco tutto».<ref name=rteas/>
 
Monet ritrasse le macine ben quindici volte, in stadi climatici e luministici talora radicalmente differenti. Quest'originalissima esperienza pittorica fu rivissuta dal pittore varie volte: innanzitutto con i ''Pioppi'', anche loro rappresentati in ore del giorno e in stagioni differenti. Dal 1889 al 1891, invece, iniziò a dipingere la serie dei ''Covoni'', anch'essi scanditi come di consueto nel mutare delle stagioni e delle ore. Sempre attingendo dall'epistolario comprendiamo con quanta dedizione Monet si cimentava in questi cicli: «Sgobbo molto, mi ostino su una serie di diversi effetti, ma in questo periodo il sole declina così rapidamente che non mi è possibile seguirlo [...] vedo che bisogna lavorare molto per riuscire a rendere quello che cerco: l'istantaneità, soprattutto l'involucro, la stessa luce diffusa ovunque, e più che mai le cose facili, venute di getto, mi disgustano» scrisse il pittore nell'ottobre del 1890 a Gustave Geffroy. Sempre più indifferente al soggetto, le forme servivano a Monet solo per tradurre pittoricamente il suo interesse per l'irradiazione della luce: interessantissima, in tal senso, la serie delle ''Cattedrali di Rouen'', delle quali si parla nella voce apposita.
Nel loro primo scontro con i Leggendari Guerrieri, Crusadermon sconfigge facilmente [[Koji Minamoto#MagnaGarurumon|MagnaGarurumon]]. I due si affronteranno numerose volte durante il tentativo dei Digiprescelti di impedire ai Cavalieri Reali di rubare i dati di Digiworld. In alcune occasioni, Crusadermon si serve anche di alcuni Knightmon.
 
[[File:Claudemonetparbulloz.jpg|thumb|Monet nel suo giardino di Giverny. {{citazione|È a Giverny che bisogna aver visto Claude Monet per poter dire di conoscere lui, il suo carattere, il suo amore per la vita, la sua intima natura [...] Colui che ha concepito e realizzato questo piccolo universo al tempo stesso familiare e magnifico è un grande artista|Gustave Geffroy<ref name=rteas>{{cita|Lemaire|p. 30}}.</ref>}}]]
Quando Lucemon riesce infine a rinascere ed i Leggendari Guerrieri sono costretti a ritirarsi sulla [[Digiworld#Digimon Frontier 3|Luna di Ophanimon]] (una delle tre lune di Digiworld), Crusadermon implora Lucemon di consegnare loro il codice segreto per raggiungere il mondo umano, ma Lucemon rifiuta, dicendo che consegnerà il codice solo quando i Leggendari Guerrieri saranno sconfitti una volta per sempre. Lucemon invia quindi i due sulla Luna di Ophanimon per sconfiggere i Digiprescelti, ma i due Cavalieri Reali perdono il confronto ed i loro Digicodici vengono esposti. Alla fine della battaglia, Lucemon tradisce i Cavalieri Reali ed assorbe i loro dati per poter digievolvere in Lucemon Chaos Mode.
Nel 1890 Monet, forte di una certa sicurezza economica, poté finalmente acquistare il suo casolare di Giverny e realizzare il sogno di una vita: quello di dedicarsi al giardinaggio e di realizzare un sontuosissimo parco ornamentale intorno alla sua dimora. «Il giardinaggio è un'attività che ho imparato nella mia giovinezza quando ero infelice. Forse devo ai fiori l'essere diventato un pittore» ammise una volta, consapevole di come il suo interesse per la pittura di paesaggio fu tutt'altro che fortuita. Lavorando con tenacia e tenerezza il pittore tinse la propria casa di rosa e di verde e, alle spalle di quest'ultima, diede vita al Clos Normand, un giardino che con mezzi floreali orchestra una vera e propria sinfonia di luce, di arte e di vita. Camminando per la ragnatela di sentieri di questo ''hortus conclusus'', con tanto di archi metallici impreziositi da rose canine e gelsomini, Monet poteva infatti godere della variopinta benevolenza di una quantità innumerevole di essenze: iris, papaveri orientali, verbene, peonie, rose, campanule, tulipani, narcisi e, infine, quelli che [[Marcel Proust]] definì «fiori sbocciati in cielo»: le [[ninfea|ninfee]]. Sfruttando la tranquilla confluenza del fiume Epte nel territorio di Giverny, infatti, Monet creò nel proprio giardino un piccolo stagno «che delizi gli occhi» e che gli offra buoni «soggetti da dipingere». Lo specchio d'acqua, sovrastato da un suggestivo ponte color verde brillante di chiara ispirazione giapponese, fu poi popolato di peonie, glicini viola e bianchi, bambù, di cotogni, ciliegi ornamentali, ontani, tamerici, agrifogli, frassini, salici piangenti, cespugli di lamponi, agapanthus, lupini, rododendri, azalee e ciuffi di erba della Pampa.<ref>{{cita web|url=https://dendrolabs.com/giardino-di-monet-giverny/|data=8 aprile 2017|autore=Valeria Paganini|titolo=Il giardino di Monet a Giverny, un angolo di paradiso nel nord della Francia|editore=DendroLabs}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.latitudeslife.com/2012/06/giverny-normandia-le-ninfee-di-monet/|data=26 giugno 2012|titolo=Giverny, Normandia: le ninfee di Monet}}</ref> <!-- https://lecosesemplici.wordpress.com/2016/02/21/monet-e-il-suo-giardino/ --> In questo microcosmo acquatico e vegetale, poi, un posto di primaria importanza spetta alle delicatissime ninfee bianche e rosa che riposano sul laghetto e che catturarono con il loro placido fluttuare l'attenzione di molti, a partire da [[Marcel Proust]], che nel suo ''[[Alla ricerca del tempo perduto]]'' ne fornì una descrizione molto suggestiva:
{{citazione|[...] giacché il colore che creava in sottofondo ai fiori era più prezioso, più commovente di quello stesso dei fiori; e sia che facesse scintillare sotto le ninfee, nel pomeriggio, il caleidoscopio di una felicità attenta, mobile e silenziosa, sia che si colmasse verso sera, come certi porti lontani, del rosa sognante del tramonto, cambiando di continuo per rimanere sempre in accordo, intorno alle corolle dalle tinte più stabili, con quel che c'è di più profondo, di più fuggevole, di più misterioso – con quel che c'è d'infinito – nell'ora, sembrava che li avesse fatti fiorire in pieno cielo}}
 
===== D-SpiritViaggiare, Versionviaggiare, 1viaggiare =====
Il febbraio del 1895 vide Monet in Norvegia, paese dove viveva il figliastro Jacques Hoschedé e che offriva ai pittori condizioni luministiche particolarmente interessanti, soprattutto di inverno («Monet viene a dipingere il nostro inverno in tutta la sua luminosità e il suo splendore», annunciò trionfante il critico norvegese Andreas Auber). Giunto a Christiania (l'odierna Oslo) dopo un viaggio decisamente travagliato, Monet, descritto dai giornali locali come un «piccolo francese robusto ed elegante», si trasferì immediatamente presso Sandviken, alla ricerca di soggetti da immortalare con il suo pennello. Le sue aspettative non furono deluse: le vaste foreste boreali, i labirinti di fiordi, il Bjørnegård, lo stesso villaggio di Sandviken («sembra di essere in Giappone» commentò il pittore) sono tutti soggetti che compaiono nei quadri di questo periodo, pervasi da una melanconica dolcezza. «Oggi ho dipinto buona parte della giornata, sotto la neve che cade senza posa: avreste riso nel vedermi completamente bianco, con la barba piena di ghiaccioli a stalattite» scrisse a Geffroy in merito al suo soggiorno norvegese.<ref>{{cita|Wildenstein|pp. 384-393}}</ref>
Crusadermon è uno dei [[boss (videogiochi)|boss]] dell'area finale.
 
[[File:Claude Monet - Houses of Parliament, Sunlight Effect (Le Parlement, effet de soleil) - Google Art Project.jpg|thumb|left|Claude Monet, ''Il palazzo del Parlamento, effetto sole'' (1903); olio su tela, Brooklyn Museum, New York, Stati Uniti]]
==== Digital Monster X-Evolution ====
La morte di [[Berthe Morisot]], illustre pittrice impressionista, colse Monet quando era ancora in Norvegia. Fu un lutto che lo fece soffrire molto, e che sembrava suggellare in maniera salda e definitiva il tramonto dell'Impressionismo: non fu un caso, dunque, se Monet nel 1896 decise di recarsi in quei luoghi che furono teatro del suo esordio pittorico, ovverosia Dieppe e Pourville. Questo ritorno alle radici accese in maniera impressionante il suo entusiasmo, leggermente affievolitosi negli anni precedenti sotto il peso di un lungo trentennio di attività. I quadri realizzati durante questo soggiorno non soddisfecero pienamente Monet che, tuttavia, dopo aver finalmente assaporato le emozioni di un tempo, tornò a Giverny con un rinnovato ardore. Egli, d'altronde, andava procurandosi una fama sempre più grande, che si consolidò definitivamente nel giugno 1898 con le due mostre svoltesi sotto l'egida di Georges Petit e di Durand-Ruel. Il maestro era richiesto a Berlino, Bruxelles, Venezia, Stoccolma e persino negli Stati Uniti d'America: i suoi dipinti ora valevano migliaia e migliaia di franchi e procuravano al loro autore fortune cinematografiche.
Crusadermon effettua un [[cameo]] in ''X-Evolution'' in quanto è uno dei Cavalieri Reali che servono Yggdrasil - la sua voce può essere udita in una scena con Magnamon, Omnimon e Gallantmon.
 
Gli inizi del nuovo secolo, il Novecento, videro Monet a Londra, città dove viveva il figliolo Michel e che risultava particolarmente di suo gradimento per via di quella nebbia caliginosa che avvolgeva in modo soffuso le sue strade e i suoi monumenti. Vi si recò ben tre volte, nel 1899, nel 1900 e nel 1901: nei quadri risalenti a questi anni sono presenti monumenti e infrastrutture celebri - si pensi ai ponti di Charing Cross e di Waterloo e, soprattutto, al palazzo di Westminster - che, tuttavia, non rivelano il dinamismo di una metropoli in pieno sviluppo, bensì restituiscono immagini malinconiche, avvolte in un silenzio che sembra voler pietrificare per sempre gli spazi urbani della Greater London. Le sue ''Vedute del Tamigi'', una volta esposte in Francia, riscossero in effetti un brillante successo per via della loro capacità di cogliere gli effetti contrastanti «dell'incubo, del sogno, del mistero, dell'incendio, della fornace, del caos, dei giardini galleggianti, dell'invisibile, dell'irreale [...] di quella prodigiosa città», come ebbe modo di osservare Octave Mirbeau nella presentazione del catalogo.<ref name=ddf>{{cita|Lemaire|p. 38}}.</ref>
==== Digimon Savers ====
Crusadermon viene introdotto quando la DATS incontra per la prima volta i Cavalieri Reali ed Yggdrasil. Yggdrasil ordina ai Cavalieri Reali di distruggere la DATS, ma questi vengono interrotti dall'apparizione improvvisa di Sleipmon, che porta via i membri della DATS.
 
[[File:Claude Monet - Palazzo Dario, Venice.JPG|thumb|Claude Monet, ''Palazzo Dario, Venezia'' (1908); olio su tela, 92.3x73.6 cm, museo nazionale del Galles]]
Crusadermon partecipa inoltre ad un attacco diretto al mondo umano, comandando un'armata di Knightmon. Quando [[Touma H. Norstein]] e [[Gaomon]] respingono l'attacco ad un aeroporto, Crusadermon appare personalmente e sconfigge sia loro che il [[Hiroshi Yushima|Direttore Yushima]] ed il suo partner, [[Kamemon#Shawujinmon|Shawujinmon]]. E solo quando Touma riesce ad attivare la Digievoluzione di Gaomon in [[Gaomon#MirageGaogamon Burst Mode|MirageGaogamon Burst Mode]] che Crusadermon viene sconfitto. Il Cavaliere Reale regredisce quindi a [[Digievoluzione#Concetto|Digiuovo]], il quale viene rispedito a Digiworld.
Il grande viaggio che concluse i peregrinaggi europei di Monet fu effettuato a [[Venezia]], in Italia, nel 1908. Stabilitosi presso il palazzo Barbaro e poi al grand Hotel Britannia Monet si trattenne nella città dei dogi per ben due mesi, dal settembre al novembre 1908: si disse subito «stregato dall'incantesimo di Venezia», città che palpitava di una vibrante scena artistica, architettonica, e soprattutto luministica, considerato il rifrangersi della luce sulle acque della laguna.<ref>{{cita|Wildenstein|p. 502}}</ref> Monet trovò subito congeniale l'atmosfera catalizzata dalla città con le sue ricerche pittoriche:
{{citazione|L'artista che concepì [[Palazzo Ducale (Venezia)|palazzo Ducale]] fu il primo degli Impressionisti. Lo lasciò galleggiare sull'acqua, sorgere dall'acqua e risplendere nell'aria di Venezia come il pittore impressionista lascia risplendere le sue pennellate sulla tela per comunicare la sensazione dell'atmosfera. Quando ho dipinto questo quadro, è l'atmosfera di Venezia che ho voluto dipingere. Il palazzo che appare nella mia composizione è stato per me soltanto un pretesto per rappresentare l'atmosfera. Tutta Venezia è immersa in quest'atmosfera. Venezia è l'Impressionismo in pietra|Claude Monet<ref name=ddf/>}}
 
==== DigimonUltimi Worldanni 4 ====
[[File:Claude Monet - Waterlilies (Rome).jpg|thumb|left|Claude Monet, ''Ninfee'' (1890-1899); olio su tela, 81x100 cm, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma]]
Un Digimon traditore che un tempo era uno dei Cavalieri Reali. Crusadermon è il secondo boss da affrontare nella ''Machine Pit''.
 
Il 19 maggio 1911 morì la moglie Alice. Il 1º febbraio 1914 Monet perse anche il figlio Jean - l'altro figlio, Michel, morirà in un incidente d'auto nel 1966. La sua quiete famigliare, dunque, si frantumò con questi due lutti: per fortuna, però, Monet poté godere della compagnia della figlioletta Blanche, la quale andò ad abitare insieme a lui a Giverny, dove egli disponeva finalmente un nuovo, più grande studio, adatto a contenere i grandi pannelli con la rappresentazione delle ninfee del suo giardino.
:;Attacchi
:* '''Spirale Avvolgente''': Colpisce velocemente e senza sosta il nemico con le quattro lame che si estendono dalla sua armatura.
:* '''Pugno di Atena''': In un attimo giunge in contatto ravvicinato con il nemico, quindi comincia a colpirlo nel petto con dei colpi sonici provenienti dal ''Pile Bunker'' presente sul suo braccio destro.
:* '''Meteora di Atena''': Spicca il volo, raggiungendo altezze elevatissime, e poi si lascia cadere sull'avversario, colpendolo ad altissima velocità con il ''Pile Bunker'' e generando un impatto notevole.
:* '''''Laser Lattice''''' (Reticolo Laser): Crea una rete di energia che fuoriesce dal palmo della sua mano - è una tecnica non pronunciata verbalmente.
:* '''''Scarlet Tempest''''' (Tempesta Scarlatta): Utilizza il suo scudo per creare un tornado intorno al nemico - è una tecnica non pronunciata verbalmente.
 
Tornato da Venezia, in effetti, Monet non lasciò mai più il suo giardino, tanto che trascorse gli anni della vecchiaia dipingendo incessantemente specchi d'acqua costellati da ninfee. «Lavoro tutto il giorno a queste tele, me le passano una dopo l'altra. Nell'atmosfera riappare un colore che avevo scoperto ieri e abbozzato su una delle tele. Immediatamente il dipinto mi viene dato e cerco il più rapidamente possibile di fissare in modo definitivo la visione, ma di solito essa scompare rapidamente per lasciare il suo posto a un altro colore già registrato qualche giorno prima in un altro studio, che mi viene subito posto innanzi; e si continua così tutto il giorno».
=== Duftmon ===
[[File:Monet in Garden, New York Times, 1922.JPG|thumb|Claude Monet (a destra) con un visitatore colti sul ponte giapponese del giardino di Giverny]]
{{Digimon Infobox
Non vi è sorpresa, dunque, se nel 1920 Monet offrì allo Stato francese dodici grandi tele di ''Ninfee'', lunga ciascuna circa quattro metri, le quali verranno sistemate nel 1927 in due sale ovali dell'Orangerie delle Tuileries; altre tele di analogo soggetto saranno raccolte nel Musée Marmottan. «Non dormo più per colpa loro - scrisse il pittore nel 1925 - di notte sono continuamente ossessionato da ciò che sto cercando di realizzare. Mi alzo la mattina rotto di fatica [...] dipingere è così difficile e torturante. L'autunno scorso ho bruciato sei tele insieme con le foglie morte del giardino. Ce n'è abbastanza per disperarsi. Ma non vorrei morire prima di aver detto tutto quel che avevo da dire; o almeno aver tentato. E i miei giorni sono contati».
|nome = Duftmon
|nomejap = ドゥフトモン
|nometraslitterato =
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Savers]]
|doppiatore = [[Takehiro Murozono]] {{Bandiera|JPN}}</br>[[Beau Billingslea]] {{Bandiera|USA}}
|mega = '''Duftmon'''
|tipo = Dati
|gruppo = guerriero
|famiglia = Nature Spirits
}}
'''Duftmon''' (ドゥフトモン), chiamato '''Leopardmon''' nel doppiaggio inglese, è un Digimon guerriero di livello mega. Il nome "Duftmon" deriva dalla parola [[lingua tedesca|tedesca]] "''duft''", che significa "aroma, profumo o fragranza". Nel caso di Duftmon, la parola "''duft''" può essere interpretata come "abilità istintiva di ricerca e percezione". Il nome "Duftmon", quindi, ha un significato interpretabile come "mostro dall'avanzata abilità di percezione". L'origine del suo nome inglese, invece, è molto più chiara e proviene dalla sua somiglianza alla classe animale dei [[leopardi]].
 
Essendosi ammalato di cataratta nel 1920, Monet si sottopose ad intervento di rimozione del cristallino nel 1923, all'età di 82 anni. In seguito a tale intervento il suo modo di dipingere cambiò notevolmente, in special modo in relazione all'utilizzo dei colori.<ref>{{Cita web|url=http://www.snof.org/encyclopedie/la-cataracte-de-claude-monet |titolo=La cataracte de claude Monet |autore= |sito=snof.org |data= |lingua=Fr |accesso=8 giugno 2018}}</ref>
Come detto, l'aspetto fisico di Duftmon ricorda molto quello dei leopardi. La sua armatura è infatti di colore marrone scuro con protezioni grigie su gomiti e ginocchia ed inserti bianchi su petto e cosce. Il suo volto, scoperto dall'armatura, è invece di colore blu, mentre i suoi occhi sono di colore giallo. Ha inoltre una lunga e folta chioma bionda e due ali bianche sul dorso. Infine, dispone di una coda, anch'essa marrone, con una terminazione sferica di colore giallo. In vita indossa una lunga cintura rossa. L'arma di Duftmon è un lungo bastone con l'abilità di potersi trasformare in due potenti spade: la {{nihongo|"''Houkai no Tsurugi''"|破壊の剣||lett. "Spada della Distruzione"}} e la {{nihongo|"''Shoumetsu no Tsurugi''"|消滅の剣||lett. "Spada dell'Estinzione"}}.
 
''Il ponte giapponese'', nelle versioni del 1924 al Musée Marmottan, o ''La casa dell'artista'', dello stesso anno, sono opere ormai astratte, che vengono giustificate non solo da uno specifico programma artistico ma dalla stessa malattia agli occhi che gli impediva di riconoscere l'effettiva tonalità dei colori: scriveva lo stesso Monet: «...i colori non avevano più la stessa intensità per me; non dipingevo più gli effetti di luce con la stessa precisione. Le tonalità del rosso cominciavano a sembrare fangose, i rosa diventavano sempre più pallidi e non riuscivo più a captare i toni intermedi o quelli più profondi [...] Cominciai pian piano a mettermi alla prova con innumerevoli schizzi che mi portarono alla convinzione che lo studio della luce naturale non mi era più possibile ma d'altra parte mi rassicurarono dimostrandomi che, anche se minime variazioni di tonalità e delicate sfumature di colore non rientravano più nelle mie possibilità, ci vedevo ancora con la stessa chiarezza quando si trattava di colori vivaci, isolati all'interno di una massa di tonalità scure».
Duftmon è riconosciuto anche dagli altri Cavalieri Reali come il loro principale stratega. Dispone dell'impareggiabile abilità di guidare i Cavalieri Reali, i quali posseggono ognuno un dogma in cui credono. Il suo motto è "La giustizia corrisponde al potere". Quando affronta un combattimento uno contro uno, Duftmon effettua un [[Digievoluzione#Cambio di Assetto|Cambio di Assetto]] in [[#Duftmon Leopard Mode|Duftmon Leopard Mode]], che corre ad altissime velocità per il campo di battaglia.<ref name="Duftmon"/>
 
Nel giugno del 1926 gli venne diagnosticato un carcinoma del polmone e il 5 dicembre morì: ai funerali partecipò tutta la popolazione di Giverny. Quello stesso anno aveva scritto di aver avuto «il solo merito di aver dipinto direttamente di fronte alla natura, cercando di rendere le mie impressioni davanti agli effetti più fuggevoli, e sono desolato di essere stato la causa del nome dato a un gruppo, la maggior parte del quale non aveva nulla di impressionista».
==== Digimon Savers ====
Durante la campagna di Yggdrasil per distruggere il mondo umano, Duftmon si presenta spontaneamente da Yggdrasil e gli viene permesso di unirsi alla battaglia. Duftmon quindi appare in [[Giappone]], attaccando [[Yoshino Fujieda]], [[Ikuto Noguchi]] ed i loro Digimon partner, [[Lalamon#Rosemon|Rosemon]] e [[Falcomon#Ravemon|Ravemon]].
 
== Stile ==
Durante la battaglia, Duftmon concede ai suoi avversari uno sguardo al senso di giustizia dei Cavalieri Reali, sentenziando che salvare Digiworld è un compito che vale la pena del sacrificio persino dei suoi stessi abitanti. Determinati nel proteggere la famiglia di [[Masaru Daimon]], Yoshino e Ikuto potenziano i loro partner con il potere del Burst Mode, facendoli digievolvere rispettivamente in [[Lalamon#Rosemon Burst Mode|Rosemon Burst Mode]] e [[Falcomon#Ravemon Burst Mode|Ravemon Burst Mode]]. I due Digimon, unendo le loro forze, riescono a sconfiggere Duftmon. Il Cavaliere Strategico viene quindi riportato al livello di Digiuovo e rispedito a Digiworld.
[[File:Claude Monet 1899 Nadar crop.jpg|thumb|Claude Monet in una fotografia di [[Nadar]], grande ritrattista del XIX secolo]]
Claude Monet è stato il sostenitore più convinto e instancabile del «metodo impressionista» che vide già riassunto ''in nuce'' nelle opere dell'amico Manet. Per comprendere appieno la carica rivoluzionaria della figura di Monet, tuttavia, è necessario calarla con precisione nell'ambiente storico e artistico francese della seconda metà dell'Ottocento. La Francia della seconda metà del XIX secolo era una nazione viva, moderna, ricca di magnificenze e di contraddizioni, che in seguito all'offensiva prussiana del 1870 aveva conosciuto un impetuoso sviluppo economico e sociale che, tuttavia, aveva inizialmente mancato di investire le arti figurative.
 
Allo scoccare della seconda metà del secolo, infatti, i pittori francesi continuavano a osservare scrupolosamente le norme tradizionali dell'autorevole ''[[art pompier]]'', la quale tendeva inesorabilmente ad un esasperato classicismo, non solo nella contenutistica ma anche nella forma. Artisti come [[Alexandre Cabanel]] o [[William Bouguereau]], infatti, continuavano a ripercorrere in maniera acritica i sentieri accademici, dando vita a immagini uniformi, stereotipate, ripetitive, prive di elementi di interesse: come giustamente osservò Leo Steinberg gli araldi dell'''art pompier'' avevano «la presunzione di creare un’arte vivente con impulsi già da molto morti e mummificati». Impulsi, vale la pena ricordarlo, che descrivevano le figure e gli oggetti in maniera industriosamente meticolosa, a tal punto da riuscire a mettere a fuoco ogni minimo dettaglio: si otteneva, come risultato, un'immagine talmente levigata da sembrare quasi «laccata».<ref>{{cita libro|url=http://www.lettere.uniroma1.it/sites/default/files/694/pittura_accademica_etc.pdf|titolo=Pittura accademica, pittura ufficiale, pittura
:;Attacchi
d’avanguardia|autore=Claudio Zambianchi|editore=Università La Sapienza|città=Roma|anno=5 marzo 2017}}</ref> Monet, tuttavia, non si riconosceva nelle forme fossilizzate dell'arte ufficiale e, in questo momento cruciale dell'arte mondiale, negò il sistema di valori che nutriva le celebrità dei Salon. La prassi accademica, secondo il giudizio di Monet, rappresentava la realtà sensibile in modo obsoleto, arido: è a partire da questa constatazione, e nel segno di una resa del mondo circostante più autentica e vigorosa, che si innesta la «missione pittorica» di Monet, particolarmente innovativa sia sul piano tecnico che su quello tematico.
:* '''''Aussterben''''' (Estinzione): Dipinge un arco nel cielo con la ''Shoumetsu no Tsurugi'' con un colpo verso il basso dal bordo della lama.
:* '''''Ernste Welle''''' (Onda Gravitazionale): Emette energia esplosiva con la ''Houkai no Tsurugi''.
 
[[File:Claude Monet 037.jpg|thumb|left|Claude Monet, ''I papaveri'' (1873); olio su tela, 50×65 cm, museo d'Orsay, Parigi]]
=== Duftmon X ===
Le premesse che hanno consentito la nascita e lo sviluppo dell'arte monetiana sono dunque da ricercarsi nella rivolta all'accademismo e nella volontà tutta positivista di ripristinare il senso del vero. La scienza, infatti, nella seconda metà dell'Ottocento stava vivendo una fase di grande splendore, ed era pervenuta grazie all'esame obiettivo dei fatti empirici a scoperte che influirono non poco sulla poetica impressionista adottata da Monet. Si notò, innanzitutto, che tutte le nostre percezioni visive avvengono grazie alla luce ed ai colori, i quali - dopo esser sottoposti opportunamente ad una rielaborazione cerebrale - ci fanno intuire la forma dell'oggetto osservato e le sue coordinate spaziali. Forma e spazio, nonostante la loro condizione di subordinazione alla luce e ai colori, erano tuttavia i protagonisti indiscussi dell'arte accademica, che per elaborare immagini analoghe a quelle date dalla visione diretta si serviva di espedienti come la prospettiva ed il chiaroscuro.
'''Duftmon X''' (ドゥフトモンX抗体), chiamato '''Leopardmon X''' nel doppiaggio inglese, è un Digimon guerriero di livello mega. Questo Digimon è un Duftmon che è stato contagiato dall'[[Anticorpo X]], trasformando il suo aspetto fisico e le sue caratteristiche. Anche il suo nome, infatti, deriva da Duftmon e dalla "X", segnale dell'evidente presenza dell'Anticorpo X.
 
[[File:Claude Monet, 1873-74, Boulevard des Capucines, oil on canvas, 80.3 x 60.3 cm, Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City.jpg|thumb|Claude Monet, ''Boulevard des Capucines'' (1873-74); olio su tela, 80.3x60.3 cm, Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, Stati Uniti]]
Il suo aspetto fisico non differisce molto dalla sua versione priva di Anticorpo X. La sua armatura, leggermente più imponente di prima, è di colore grigio ad eccezione delle braccia, che sono di colore nero. Duftmon X indossa ora un mantello bianco dall'interno rosso.
Questo atteggiamento non era affatto condiviso da Monet, il quale - in virtù del già ricordato primato della luce e dei colori - nei propri dipinti abolì in maniera completa e definitiva la prospettiva geometrica. Egli, infatti, amava rapportarsi alla natura - l'unica fonte della sua ispirazione - senza precostituite impalcature mentali, abbandonandosi all'istinto della visione che, quando è immediata, ignora il rilievo e il chiaroscuro degli oggetti, che sono invece il risultato dell'applicazione al disegno di scuola. Da qui la volontà del pittore di liberarsi dalla schiavitù del reticolo prospettico, che «immobilizza» gli spazi in maniera statica e idealizzata, e di cogliere la realtà fenomenica con maggiore spontaneità e freschezza.
 
Nei quadri monetiani, dunque, la natura si offre in maniera immediata agli occhi dell'osservatore: questa, tuttavia, fu una scelta gravida di conseguenze. Se, infatti, i nostri organi visivi registrano in maniera oggettiva tutti i dettagli sui quali ci soffermiamo, è pur vero che il nostro intelletto scarta il superfluo e, con un'operazione di sintesi, mantiene solo l'essenziale, in maniera del tutto analoga a «quando, terminata la lettura di un libro, noi ne abbiamo compreso il significato, senza per questo ricordarne dettagliatamente tutte le parole che lo compongono» (Piero Adorno).<ref>{{cita libro|autore=Piero Adorno|titolo=L'arte italiana|volume=3|editore=G. D'Anna|annooriginale=gennaio 1986|anno=maggio 1988|p=202}}</ref> A partire da queste premesse Monet approda non a uno stile liscio e attento ai dettagli come quello accademico, bensì a una pittura priva di forma disegnativa, vibrante, quasi evocativa, finalizzata con la sua indefinitezza a cogliere l<nowiki>'</nowiki>''impressione'' pura. All'affermarsi delle teorie di Monet, non a caso, non era affatto estranea la [[fotografia]], procedimento che produceva immagini impeccabili per la loro precisione: grazie a questa clamorosa invenzione il pittore poté legittimare la non-documentarietà delle proprie opere, le quali erano finalizzate piuttosto a cogliere l'''impressione'' che determinati dati oggettivi suscitavano nella sua soggettività.
:;Attacchi
:* '''''Braun Nebel''''' (Nebbia Marrone)
:* '''''Eine Billion''''' (Un Trilione)
 
[[File:Monet - Sonnenaufgang bei Etretat.jpg|thumb|left|Claude Monet, ''Étretat, tramonto'' (1883); olio su tela, 60.5x81.8 cm, North Carolina Museum of Art, Raleigh, Stati Uniti]]
=== Duftmon Leopard Mode ===
Come già detto Monet persegue questa tecnica suggellando il definitivo trionfo pittorico del colore e della luce. Anche questa volta fondamentale è il ricorso alle ricerche scientifiche effettuate in quel periodo nel campo della cromatica. Era stato infatti osservato che i tre colori a cui sono sensibili i coni dell'occhio umano, ovverosia il rosso, il verde e il blu, se combinati in quantità equilibrate danno vita a un fascio luminoso bianco. Sempre gli studi e gli esperimenti ottici dell'epoca, poi, notarono come il colore non fosse inerente agli oggetti, che al contrario si limitano a riflettere alcune particolari lunghezze d'onda, interpretate dal cervello come colore, per l'appunto: ecco, allora, che una mela rossa assorbe tutte le lunghezze d'onda, tranne quella relativa al colore rosso.
'''Duftmon Leopard Mode''' (ドゥフトモン:レオパルドモード ''Duftmon: Leopard Mode''), chiamato '''Leopardmon Leopard Mode''' nel doppiaggio inglese, è un Digimon guerriero di livello mega. Duftmon Leopard Mode è un Cambio di Assetto di Duftmon, infatti il suo nome deriva da Duftmon e da "Leopard Mode", che si riferisce al nuovo aspetto fisico del Digimon, che ora assomiglia ad un leopardo.
 
È per questo motivo che, sovrapponendo gradualmente più colori diversi, questi perderanno gradualmente la loro luminosità, fino a degradare nel nero. Da queste ricerche scientifiche Monet desunse una serie considerevole di peculiarità stilistiche: egli, infatti, evitò sempre di utilizzare i bianchi e i neri, i quali come si è appena appurato sono una sorta di «non-colori», ed arrivò persino a teorizzare l'esistenza delle «ombre colorate», proprio perché le tinte in un dipinto subiscono l'influenza di quelle vicine seguendo concatenamenti continui (i colori che tingono un oggetto esposto al sole, dunque, si imprimono nell'ombra da esso proiettata, che pertanto non sarà mai completamente nera, come d'altronde si è già visto). Egli, poi, utilizzò ''sempre'' colori puri, evitando di contaminarli con i chiaroscuri artificiali (più colori si miscelano e si sovrappongono, si è visto, meno luce riflette il dipinto). È per questo motivo che nei quadri monetiani i colori sono dissolti in una luce intensissima, quasi abbagliante.
L'aspetto di Duftmon Leopard Mode, infatti, ora è passato da quello umanoide di Duftmon a quello di un quadrupede alato di colore marrone. Il volto blu di Duftmon è stato sostituito da uno animale anch'esso di colore marrone, mentre degli spuntoni blu spuntano dal collo e dagli avambracci del Digimon. Questa forma viene spesso utilizzata da Duftmon quando si ritrova in combattimento uno contro uno, trasformandosi nella sua modalità ''Leopard Mode'' ed iniziando a correre ad altissime velocità per il campo di battaglia.<ref name="Duftmon"/><ref>[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/04-ta/duftmonleopardmode/index.html ''Digimon Dictionary'': Duftmon: Leopard Mode]</ref>
 
[[File:Monet - Der Dogenpalast in Venedig.jpg|thumb|Claude Monet, ''Il palazzo Ducale a Venezia'' (1908 circa); olio su tela, 81.3×99.1 cm, Brooklyn Museum, New York, Stati Uniti]]
:;Attacchi
Ma quali sono le caratteristiche della luce inseguita da Monet? Innanzitutto è ''naturale'': Monet, infatti, dipingeva ''en plein air'', non nel chiuso amorfo degli ''atelier'' bensì all'aria aperta, immergendosi nella vegetazione di un boschetto o nella folla brulicante di un ''boulevard'' parigino e subendone direttamente l'influsso. Il pittore, d'altronde, non poteva certo ricorrere alla luce artificiale, siccome solo i baleni del Sole riuscivano a offrirgli quella brillantezza che egli intendeva cristallizzare nei propri dipinti. Particolarmente eloquente, in tal senso, la risposta che Monet diede al giornalista Émile Taboureux quando questi gli chiese di entrare nel suo ''atelier'': «Mon atelier! Mais je n'ai jamais eu d'atelier, moi, et je ne comprends pas qu'on s'enferme dans une chambre» e poi, indicando con un gesto solenne la Senna, il cielo e il villaggio di Vétheuil, «Voilà mon atelier».<ref>{{cita|Gavioli|p. 7}}</ref>
:* '''''Wolkenkratzer''''' (Grattacielo): Fa fuoriuscire dal terreno dei giganteschi pilastri di roccia, che colpiscono l'avversario.
:* '''''Blockade''''' (Paralisi): Corre per il campo di battaglia e vola nel cielo, attaccando il nemico da ogni angolo e facendolo a pezzi.
:* '''''Eroberung''''' (Conquista): Genera delle mine d'energia dalla forma sferica dalla punta sferica della sua coda, che il Digimon utilizza per accerchiare strategicamente il nemico.
 
La natura, insomma, con la pratica del ''plein air'' - saggiata, a onor del vero, già da Constable e dai pittori di Barbizon, ma finalmente impiegata in tutte le sue potenzialità - venne assunta da Monet come punto di partenza per decodificare la realtà: se ciò, dopo la rivoluzione impressionista, potrebbe sembrare quasi banale, all'epoca era assolutamente innovativo, siccome Monet fu tra i primi ad approfondire le potenzialità intrinsecamente connesse con l'atto della visione (e non è un caso se Cézanne, pieno di deferenza verso il maestro, una volta esclamò: «Claude Monet non è un occhio, ma [...] che occhio!»).<ref>{{cita|Gavioli|p. 23}}</ref> La pratica del ''plein air'', poi, obbligava Monet a una rapidità d'esecuzione particolarmente spiccata: ciò, tuttavia, era perfettamente compatibile con il suo credo pittorico, finalizzato come si è già accennato a cogliere le impressioni fuggevolissime e irripetibili. Monet, infatti, concepisce la realtà come un flusso perenne dove tutto si anima in «un incessante e fantastico divenire» senza pietrificarsi in «uno stato definitivo e acquisito» (Cricco, di Teodoro): il compito del pittore, dunque, sarà quello di cogliere con il suo pennello l'''attimo fuggente'', quel momento transeunte che passa e non torna più. Da qui nasce l'ammirazione di Monet per quei soggetti perennemente in movimento, come gli specchi d'acqua, che a seconda delle condizioni del colore, della luce, dei riflessi sovrastanti e della disposizione delle increspature forniscono stimoli pittorici inesauribili. Soggetti, dunque, in opposizione a ciò che è stabile, a ciò che dura: le pennellate di Monet, pertanto, non saranno fluide e ben definite come quelle accademiche, bensì saranno veloci e sintetiche.
=== Dynasmon ===
{{Digimon Infobox
|nome = Dynasmon
|nomejap = デュナスモン
|nometraslitterato =
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Frontier]]
|doppiatore = [[Kenta Miyake]] {{Bandiera|JPN}}</br><small>(Frontier)</small></br>[[Kazunari Kojima]] {{Bandiera|JPN}}</br><small>(Savers)</small></br>[[Derek Stephen Prince]] {{Bandiera|USA}}</br><small>(Frontier)</small></br>[[Chris Edgerly]] {{Bandiera|USA}}</br><small>(Savers)</small>
|doppiatore it. = [[Gaetano Varcasia]]
|mega = '''Dynasmon'''
|tipo = Dati
|gruppo = guerriero
|famiglia = Virus Busters
}}
'''Dynasmon''' (デュナスモン), il "Guerriero Passionale", è un Digimon guerriero di livello mega. Il nome "Dynasmon" deriva dalla parola [[lingua greca|greca]] "''dynastēs''", che significa "signore, sovrano". "Dynasmon" significa quindi "mostro sovrano". Tuttavia, nei materiali della Bandai America ci si riferisce a lui con il nome di '''Dunusmon'''.
 
== Opere ==
Nel suo aspetto fisico, oltre ai tratti da cavaliere incarnati in ognuno dei membri dei Cavalieri Reali, Dynasmon presenta anche alcune caratteristiche tipiche dei draghi. Presenta infatti un'armatura bianca con inserti blu e dorati dai chiari tratti draconici. Anche il suo volto, dagli occhi rossi e lasciato in parte scoperto dall'armatura come le braccia e le cosce, assomiglia molto a quello di un drago. Dynasmon ha inoltre due ali di drago dal colore blu notte, mentre sui palmi delle mani ha due gemme rosse, fonte dei suoi potenti attacchi.
Il catalogo di Monet comprende almeno cinquecento dipinti, fra i quali:
{{div col}}
* ''[[La Pointe de la Hève, Sainte-Adresse]]'', [[Londra]], [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] (1864);
* ''[[Natura morta (Monet)|Natura morta]]'', [[Musée d'Orsay di Parigi]] (1864);
* ''[[Colazione sull'erba (Monet)|Colazione sull'erba]]'', Parigi, [[Musée d'Orsay]] (1866);
* ''[[Donne in giardino]]'', Parigi, [[Musée d'Orsay]] (1866);
* ''[[La terrazza a Sainte-Adresse]]'', [[Metropolitan Museum of Art di New York]] (1867);
* ''[[Spiaggia a Sainte-Adresse]]'', [[Art Institute of Chicago]] (1867);
* ''[[Signora in giardino a Sainte-Adresse]]'', [[Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo]] (1867);
* ''[[La colazione]]'', [[Städelsches Kunstinstitut di Francoforte]] (1868);
* ''[[Bagnanti a La Grenouillère]]'', [[Londra]], [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] (1869);
* ''[[La gazza]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1869);
* ''[[La Grenouillère (Monet)|La Grenouillère]]'', [[Metropolitan Museum of Art di New York]] (1869);
* ''[[L'Hotel des Roches Noires à Trouville]]'', Musée d'Orsay (1870);
* ''[[Spiaggia a Trouville]]'', [[Wadsworth Atheneum di Hartford]] (1870);
* ''[[La spiaggia a Trouville]]'', [[Londra]], [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] (1870);
* ''[[Casa in riva al fiume Zaan]]'', Francoforte, [[Staedel Museum]] (1871);
* ''[[Il bacino di Argenteuil]]'', Parigi, [[Musée d'Orsay]] (1872);
* ''[[Il Petit Bras della Senna ad Argenteuil]]'', [[Londra]], [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] (1872);
* ''[[Impressione. Levar del sole]]'', [[Musée Marmottan Monet di Parigi]] (1872);
* ''[[Regate ad Argenteuil]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1872);
* ''[[Riposo sotto i lillà]]'', Musée d'Orsay (1873);
* ''[[Il museo di Le Havre]]'', Londra, National Gallery (1873);
* ''[[Lillà al sole]]'', Mosca, Museo Puškin (1873);
* ''[[La casa dell'artista ad Argenteuil]]'', [[Art Institute of Chicago]] (1873);
* ''[[Boulevard des Capucines]]'', [[Kansas City (Missouri)|Kansas City]], [[William Rockhill Nelson Gallery of Art]] (1873);
* ''[[Colazione in giardino]]'', Parigi, [[Musée d'Orsay]] (1873);
* ''[[I papaveri]]'', Parigi, [[Musée d'Orsay]] (1873);
* ''[[Il carnevale al boulevard des Capucines]]'', Mosca, Museo Puškin (1873);
* ''[[Il ponte della ferrovia ad Argenteuil]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1874);
* ''[[Le barche, regate ad Argenteuil]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1874);
* ''[[Il ponte di Argenteuil]]'', [[Neue Pinakothek di Monaco]] (1874);
* ''[[Donna seduta su una panchina]]'', Londra, National Gallery (1874);
* ''[[Strada coperta di neve ad Argenteuil]]'', [[Bridgestone Museum of Art|Bridgestone Museum of Art di Tokyo]] (1875);
* ''[[Scena di neve ad Argenteuil]]'', Londra, National Gallery (1875);
* ''[[La passeggiata (Camille Monet con il figlio Jean sulla collina)]]'', [[National Gallery of Art]] (1875);
* ''[[Il ponte ad Argenteuil]]'', [[National Gallery di Washington]] (1876);
* ''[[Stagno a Montgeron]],'' San Pietroburgo, Ermitage (1877);
* ''[[La Gare Saint-Lazare]]'', [[Cambridge]], [[Fogg Art Museum]] (1877);
* ''[[La Gare St-Lazare]]'', Londra, National Gallery (1877);
* ''[[I tacchini]]'', Parigi, [[Musée d'Orsay]] (1877);
* ''[[Il giardino degli Hoschedé a Montgeron]]'', San Pietroburgo, Ermitage (1877);
* ''[[La rue Montorgueil]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1878);
* ''[[Veduta di Vetheuil d'inverno]]'', Buffalo, [[Albright-Knox Art Gallery|Albright-Knox Art Gallery di Buffalo]] (1879);
* ''[[Camille Monet sul letto di morte]]'', [[Parigi]], [[Musée d'Orsay]] (1879);
 
* ''[[La Montalbaantoren ad Amsterdam]]'', [[Collezione Bührle|Collezione Bührle di Zurigo]] (1880);
Membro dei Cavalieri Reali, Dynasmon possiede il potere della [[viverna]], un dragone alato a due zampe. È un essere unico tra le file dei Cavalieri Reali, all'interno dei quali Dynasmon serve il signore che personifica il suo stesso senso di giustizia con profonda ed incondizionata lealtà. Ad esempio, per il bene della sua stessa giustizia, non avrà motivi di risentimento verso il suo signore nemmeno se a causa delle loro azioni essi vengano definiti "malvagi". Per questa ragione, possiede un forte spirito di [[cavalleria (Romanticismo)|cavalleria]] e del [[Bushidō]], contraddistinto da un carattere che onora la devozione, la fedeltà e la cortesia. Con il suo tenace potere, simile a quello dei draghi, e la sua armatura draconica fatta di purissimo Digiclonoide, Dynasmon può vantare una forza impareggiabile.<ref>[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/04-ta/dynasmon/index.html ''Digimon Dictionary'': Dynasmon]</ref>
* ''[[La torre della Westerkerk ad Amsterdam]]'', [[Barnes Foundation|Barnes Foundation di Philadelphia]] (1880);
* ''[[Lavacourt d'inverno]]'', [[National Gallery di Londra]] (1881);
* ''[[Tempo calmo a Pourville]]'', Basilea, [[Kunstmuseum di Basilea]] (1881);
* ''[[Campo di papaveri a Vetheuil|Campo di papaveri a Vétheuil]]'', [[Zurigo]], [[Collezione Bührle]]
* ''[[Dirupo a Dieppe]]'', [[Kunsthaus Zurich di Zurigo|Kunsthaus di Zurigo]] (1882);
* ''[[La casa del pescatore, tempo coperto]]'', collezione privata (1882);
* ''[[La Manneporte]]'', New York, Metropolitan Museum of Art (1883);
* ''[[Covone a Giverny]]'', San Pietroburgo, [[Ermitage]] (1886);
* ''[[Donna con il parasole girata verso destra]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1886);
* ''[[Belle-Ile]]'', [[Musée Rodin di Parigi]] (1886);
* ''[[Scogliera a Etretat]]'', Mosca, Museo Puškin (1886);
* ''[[Scogli a Belle-Ile|Scogli a Belle-Ile (Le guglie di Port-Coton)]]'', [[Museo Puškin di Mosca]] (1886);
* ''[[Tempesta a Belle-Île]]'', Parigi, [[Musée d'Orsay]] (1886);
* ''[[Donna con il parasole girata verso sinistra]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1886);
* ''[[La barca a Giverny]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1887);
* ''[[La barca blu]]'', Madrid, Collezione Thyssen-Bornemisza (1887);
* ''[[Mattino ad Antibes]]'', [[Cleveland Museum of Art|Museum of Art]] di [[Cleveland]] (1888);
* ''[[Prati a Giverny]]'', San Pietroburgo, Ermitage (1888);
* ''[[Covone presso Giverny]]'', Mosca, [[Museo Puškin]] (1889);
 
* ''[[Pioppi sull'Epte (Monet Edimburgo)|Pioppi sull'Epte]]'', [[Edimburgo]], [[National Gallery of Scotland]] (1891);
==== Digimon Frontier ====
* ''[[Pioppi sull'Epte (Monet Londra)|Pioppi sull'Epte]]'', [[Londra]], [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] (1891);
Dynasmon, insieme a Crusadermon, è uno dei nemici principali di ''Frontier''. In seguito alla sconfitta di Kerpymon, Dynasmon e Crusadermon iniziano ad accumulare Digicodici allo scopo di riportare in vita Lucemon, loro signore, in cambio della promessa di consegnare loro il codice segreto per accedere al mondo reale. Durante il primo scontro dei due contro i Leggendari Guerrieri, Dynasmon sconfigge piuttosto nettamente [[Takuya Kanbara#KaiserGreymon|KaiserGreymon]], che nelle battaglie seguenti si sarebbe distinto come il suo principale avversario.
* ''[[La Senna a Port-Villez]]'', Londra, National Gallery (1894);
* ''[[La Cattedrale di Rouen a mezzogiorno]]'', Mosca, Museo Puškin (1894);
* ''[[La Cattedrale di Rouen in pieno sole]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1894);
* ''[[La Cattedrale di Rouen, effetti di luce mattutina]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1894);
* ''[[La Cattedrale di Rouen, la sera]]'', Mosca, Museo Puškin (1894);
* ''[[La Cattedrale di Rouen, primo sole]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1894);
* ''[[Esondazione (Monet)|Esondazione]]'', Londra, National Gallery (1896);
* ''[[La Senna a Giverny]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1897);
* ''[[Ninfee rosa (Monet 1898)|Ninfee rosa]]'', [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma]] (1898);
* ''[[Lo stagno delle ninfee, armonia verde]]'', San Pietroburgo, Ermitage (1899);
* ''[[Ninfee bianche]]'', Mosca, Museo Puškin (1899);
 
* ''[[Lo stagno delle ninfee, armonia rosa]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1900);
Quando Lucemon viene finalmente riportato in vita, i due Cavalieri Reali combattono ancora una volta contro i Digiprescelti, venendo però sconfitti per la prima volta. Il loro signore quindi li tradisce, assorbendo i loro Digicodici ed usando i loro dati per digievolvere in Lucemon Chaos Mode.
* ''[[Il giardino dell'artista a Giverny]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1900);
* ''[[Il ponte di Waterloo (Monet)|Il Ponte di Waterloo]]'', San Pietroburgo, Ermitage (1903);
* ''[[Il Parlamento di Londra]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1904);
* ''[[Il canal Grande]]'', Parigi, [[Museum of Fine Arts (Boston);]] (1908);
* ''[[San Giorgio Maggiore al crepuscolo]]'' Cardiff, National Museum of Wales (1908);
* ''[[Il palazzo del Doge visto da San Giorgio Maggiore]]'' New York, Metropolitan Museum of Art (1908)
* ''[[Il ponte giapponese]]'', Parigi, Musée Marmottan (1910);
* ''[[Ninfee (Colonia)|Ninfee]]'', [[Colonia (Germania)|Colonia]], [[Wallraf-Richartz Museum]] (1914);
* ''[[Iris (Monet)|Iris]]'', Londra, National Gallery (1914-17);
* ''[[Autoritratto (Monet)|Autoritratto]]'', [[Parigi]], [[Musée d'Orsay]] (1917);
* ''[[Ninfee rosa (Monet 1918)|Ninfee rosa]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1918);
* ''[[Ninfee]]'', [[Museum of Modern Art di New York]] (1918);
* ''[[Ninfee blu]]'', Parigi, Musée d'Orsay (1918);
* ''[[Vasca con ninfee]]'', Parigi, [[Musée d'Orsay]] (1918);
* ''[[Le nuvole (Monet)|Le nuvole]]'', Parigi, Musée de l'Orangerie (1926).
{{div col end}}
 
==== DigimonNote Savers ====
<references/>
Dynasmon viene presentato nella serie quando la DATS incontra per la prima volta Yggdrasil ed i Cavalieri Reali. Yggdrasil ordina ai Cavalieri Reali di distruggere la DATS, ma questi vengono interrotti dall'improvvisa apparizione di Sleipmon, che porta via i membri della DATS salvandoli da morte certa.
 
== Bibliografia ==
Successivamente, Dynasmon viene visto attaccare [[New York]] insieme all'armata di Knightmon dei Cavalieri Reali. Sostiene quindi una breve conversazione con Magnamon riguardo alla battaglia di Craniummon contro la DATS, ma rimane fiducioso della vittoria finale dopo le rassicurazioni di Magnamon.
*{{cita libro|titolo=Monet, The Triumph of Impressionism|autore=Daniel Wildenstein|cid=Wildenstein|lingua=en|editore=Taschen|collana=Bibliotheca Universalis|ISBN=978-3-8365-5101-4|anno=2015}}
*{{cita libro|titolo=Monet|autore=Gérard-Georges Lemaire|collana=Art dossier|editore=Giunti|anno=1990|cid=Lemaire}}
*{{cita libro|collana=I Classici dell'Arte|editore=Rizzoli|titolo=Monet|volume=4|anno=2003|cid=Gavioli|autore=Vanessa Gavioli}}
 
== Voci correlate ==
Quando Yggdrasil si reca al Monte Fuji per distruggere il mondo umano, i Cavalieri Reali lo seguono e si uniscono alla DATS nel mettere in dubbio la sovranità del loro signore, finendo per svelare l'imperfezione di Yggdrasil. Gli altri Cavalieri Reali si uniscono quindi a Craniummon nel tenere il mondo digitale separato da quello reale, poiché il loro compagno è piuttosto indebolito a causa dei colpi ricevuti da Yggdrasil, mentre la DATS incalza Yggdrasil. Dopo la sconfitta di Yggdrasil, i Cavalieri Reali tornano a Digiworld.
* [[Musée Marmottan Monet]]
 
== Altri progetti ==
:;Attacchi
{{interprogetto}}
:* '''Disintegratore Genetico''': Scaglia dei colpi d'energia dai palmi delle sue mani con gli attributi del Fuoco e della Luce propri dei Leggendari Guerrieri.
:* '''Ruggito del Drago''': Carica un colpo d'energia all'interno delle sue mani e con esso colpisce i nemici a distanza ravvicinata, infliggendo loro una raffica di colpi.
:* '''Vento del Male''': Trasforma l'energia presente nel suo corpo nell'aura di una gigantesca viverna. In ''Frontier'', il colpo è così potente che Dynasmon non riesce a controllarlo appieno.
 
=== DynasmonCollegamenti Xesterni ===
* {{collegamenti esterni}}
'''Dynasmon X''' (デュナスモンX抗体) è un Digimon guerriero di livello mega. Questo Digimon è un Dynasmon che è stato contagiato dall'[[Anticorpo X]], trasformando il suo aspetto fisico e le sue caratteristiche. Anche il suo nome, infatti, deriva da Dynasmon e dalla "X", segnale dell'evidente presenza dell'Anticorpo X.
* {{cita web|http://www.monet2010.com/|Esposizione dei quadri di Monet alla Galleria Nazionale di Francia a Parigi}}
 
* [http://www.art-drawing.ru/gallery/category/1529-monet-claude Claude Oscar Monet. Foto] [http://www.art-drawing.ru/biographies/brief-biographies/995-oscar-claude-monet e Biografia]
Il suo aspetto fisico non differisce molto dalla sua versione priva di Anticorpo X. I tratti della sua armatura sono infatti più duri e marcati, rendendo il Digimon più longilineo, mentre le sue corna sono più pronunciate. In questa versione anche le caratteristiche draconiche di Dynasmon vengono accentuate molto. Inoltre, in questa versione dispone di quattro ali invece che di due. La prima apparizione di Dynasmon X avviene nel [[Digimon virtual pet#Version 3|Digimon Pendulum X versione 3]].
 
Dynasmon X detiene in sé un temperamento votato ad una lealtà estrema. Ma da quando il potere mistico del dragone volante viene rilasciato dall'Anticorpo X, il Digimon assomiglia più ad un drago minaccioso che ad un eminente cavaliere.<ref name="X-Antibody">[http://digimon.net/digimon_archive2010/chronicle/30/dm-04.html ''Digimon Chronicle'': Digital Monsters living in the NDW]</ref>
 
:;Attacchi
:* '''Vento del Male''': Trasforma l'energia presente nel suo corpo nell'aura di una gigantesca viverna.
:* '''''Dragon's Gust''''' (Folata del Drago)
 
=== Examon ===
{{Digimon Infobox
|nome = Examon
|nomejap = エグザモン
|nometraslitterato =
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Battle Terminal 02]]
|mega = '''Examon'''
|tipo = Dati
|gruppo = guerriero
|famiglia = Dragon's Roar
}}
'''Examon''' (エグザモン) è un Digimon guerriero di livello mega. Il nome "Examon" deriva dall'[[exabyte]], la quantità di dati che forma questo potentissimo Digimon. Il suo nome può quindi essere tradotto con "mostro dalla grandezza di un exabyte".
 
Examon è un gigantesco drago rosso dal petto e dal ventre bianco e dalla lunghissima e sottilissima coda. Le sue enormi ali senzienti, di diverse volte più grandi rispetto al suo corpo, sono note come [[Excalibur|Caledfwylch]] e sono composte di Digiclonoide. Examon può usare le ali per volare o anche come un resistentissimo scudo. Anche il bordo superiore delle ali è di colore bianco, mentre le estremità inferiori delle ali e quella della coda terminano con una punta dorata. Il Cavaliere Reale è inoltre armato della lunghissima lancia [[Ambrosio Aureliano|Ambrosius]], caricata con speciali proiettili contenenti dei virus che possiedono diversi effetti, così che Examon dispone di svariati attacchi.
 
Membro dei Cavalieri Reali, la straordinaria quantità di dati posseduta dal Digimon rendeva impossibile che gli strumenti digitali lo riproducessero, così che il Digimon non è stato scoperto finché alla fine è stato possibile riprodurlo con l'uso di strumenti digitali di ultima generazione. Anche se appartiene al gruppo dei Cavalieri Reali, Examon è allo stesso tempo un essere che si staglia ad un livello superiore rispetto a tutti gli altri Digidraghi, possedendo inoltre il titolo di "Imperatore dei Draghi".<ref name="Examon"/>
 
==== Digimon Battle Terminal 02 ====
Examon è la DNAdigievoluzione di [[Lista di Digimon#Slayerdramon|Slayerdramon]] e [[Lista di Digimon#Breakdramon|Breakdramon]].
 
==== Digimon Story: Lost Evolution ====
Examon digievolve da [[Lista di Digimon#MasterTyrannomon|MasterTyrannomon]].
 
:;Attacchi
:* '''''Avalon's Gate''''' (Cancello di Avalon): Trapassa il nemico con la lancia Ambrosius ed esplode all'interno di esso tutti i suoi proiettili speciali, annientandolo dall'interno.
:* '''''Pendragon Glory''''' (Gloria di [[Re Artù|Pendragon]]): Emette un potente laser ad alti impulsi che provvede a spazzare via tutti i nemici presenti nella sua zona direttamente dall'[[esosfera]].
:* '''''Draconic Impact''''' (Impatto Draconico): Si tuffa dall'esosfera ed esegue un attacco simile alla carica di un [[ariete (arma)|ariete]] dopo aver assorbito il calore dell'attrito con l'atmosfera terrestre, spazzando via i nemici con l'onda d'urto che ne consegue.
 
=== Gallantmon ===
{{Nota disambigua|il Digimon omonimo protagonista di ''[[Digimon Tamers]]''|[[Guilmon#Gallantmon]]}}
{{Digimon Infobox
|nome = Gallantmon
|nomejap = デュークモン
|nometraslitterato = Dukemon
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Chronicle]]
|doppiatore = [[Masako Nozawa]] {{Bandiera|JPN}}</br>[[Brad Sherwood]] {{Bandiera|USA}}
|mega = '''Gallantmon'''
|tipo = Virus
|gruppo = guerriero
|famiglia = Virus Busters
}}
'''Gallantmon''' (デュークモン ''Dukemon'') è un Digimon guerriero di livello mega. Il suo nome proviene dalla parola inglese "''gallant''", che significa "eroico, valoroso". "Gallantmon" vuole quindi dire "mostro valoroso". Il suo nome originale giapponese, invece, "''Dukemon''", deriva dalla parola inglese "''duke''", che indica il titolo nobiliare di [[duca]] ma che in questo caso sta ad indicare semplicemente l'alto rango del Digimon. "''Dukemon''" vuole quindi significare "mostro di alto rango".
 
È un cavaliere dall'[[armatura]] sacra (costituita per il 99,9% di Digiclonoide) completamente bianca, eccetto per gli spallacci, le cubitiere e i ginocchielli che sono di colore rosso con un bordo giallo. Dispone di un mantello rosso dello stesso colore della cintura e dell'attacco dei calzari, la cui punta è invece di colore giallo. Infine, la visiera del suo elmo è una riproduzione del volto di [[Lista di Digimon#Guilmon|Guilmon]], corredato anche dalle sue orecchie simili ad ali. Sul suo petto è presente il simbolo del ''Digital Hazard'' e anche sui ginocchielli. Gallantmon è armato con la lancia sacra ''[[Gramr|Gram]]'' e con lo scudo sacro ''[[Egida|Aegis]]'', sul quale è presente la Zero Unit ed il cui Digicodice impresso su di esso significa {{nihongo|Digital Monster|デジタルモンスター|Dejitaru Monsutā}}.
 
Membro dei Cavalieri Reali, Gallantmon è un essere che cela delle contraddizioni, poiché è un Digimon di tipo Virus che allo stesso tempo è una divinità guardiana della Rete. Se il suo equilibrio collassa, anche a causa di una bizzarra casualità, è possibile che il Digimon diventi un'esistenza pericolosa. Gallantmon onora la cavalleria ed è un vassallo estremamente leale nei confronti del suo signore.
 
==== Digital Monster X-Evolution ====
In ''Digital Monster X-Evolution'', Gallantmon è un membro dei Cavalieri Reali che mette in dubbio le intenzioni del supercomputer Yggdrasil. A causa di questo, Gallantmon agisce individualmente e prova a convincere il suo caro amico [[#Omnimon|Omnimon]] che essi sono semplicemente stati usati e che il Progetto Arca del loro maestro Yggdrasil è più di ciò che sembra. Tuttavia, Omnimon si rifiuta di ascoltare ed uccide Gallantmon in duello; tuttavia, viene rivelato che Gallantmon voleva essere cancellato per poter meglio investigare sulle intenzioni di Yggdrasil. Gallantmon rinasce successivamente come [[#Gallantmon X|Gallantmon X]], con al suo interno l'Anticorpo X.
 
==== Digimon Savers ====
Gallantmon viene presentato nella serie quando la DATS incontra per la prima volta Yggdrasil ed i Cavalieri Reali. Yggdrasil ordina ai Cavalieri Reali di distruggere la DATS, ma questi vengono interrotti dall'improvvisa apparizione di Sleipmon, che porta via i membri della DATS salvandoli da morte certa.
 
Gallantmon rincorre e sconfigge facilmente la squadra della DATS e sta per finirli, ma Sleipmon interviene nuovamente. Una breve battaglia infuria tra i due e termina quando Sleipmon usa il suo attacco ''Icy Breath'', che congela entrambi in un gigantesco blocco di ghiaccio. Gallantmon prova a prevenire che questo accada ma non vi riesce e i due precipitano nelle profondità della Baia di Tokyo, vivi ma impossibilitati a muoversi.
 
Negli ultimi episodi, Gallantmon e [[Kudamon]] si uniscono agli altri Cavalieri Reali nei pressi del Monte Fuji, dove Gallantmon spiega che lui ha capito perché Sleipmon li ha abbandonati e che quest'ultimo aveva usato la sua [[Digimon Savers#Digisoul|Digisoul]] per liberare entrambi. I Cavalieri mettono in dubbio la sovranità del loro signore, finendo per svelare l'imperfezione di Yggdrasil. Gallantmon prova ad attaccare Yggdrasil, ma viene respinto. I Cavalieri Reali si uniscono quindi a Craniummon nel tenere il mondo digitale separato da quello reale, poiché il loro compagno è piuttosto indebolito a causa dei colpi ricevuti da Yggdrasil, mentre la DATS incalza Yggdrasil. Dopo la sconfitta di Yggdrasil, i Cavalieri Reali tornano a Digiworld.
 
:;Attacchi
:*'''Lancia Supersonica/Freccia Supersonica''': Gallantmon scaglia una grande quantità d'energia verso il nemico dalla sua lancia Gram.
:*'''Scudo Supersonico''': Gallantmon emette un raggio d'energia dal suo scudo Aegis.
 
=== Gallantmon X ===
'''Gallantmon X''' (デュークモンX抗体 ''Dukemon X'') è un Digimon guerriero di livello mega. Questo Digimon è un Gallantmon che è stato contagiato dall'[[Anticorpo X]], trasformando il suo aspetto fisico e le sue caratteristiche. Anche il suo nome, infatti, deriva da Gallantmon e dalla "X", segnale dell'evidente presenza dell'Anticorpo X.
 
Il suo aspetto fisico non differisce molto dalla sua versione priva di Anticorpo X. I tratti della sua armatura sono infatti più duri e marcati, alterando solo in parte i lineamenti del Digimon. Poiché la sua forma è stata rimodellata per evidenziare i suoi poteri sacri, la lancia di luce emessa dalla lancia sacra Gram è stata amplificata. È invece il suo scudo Aegis a subire i mutamenti più profondi, fondendo insieme diversi tipi di Digiclonoide e cambiando forma. Inoltre, si dice che il mantello rosso che Gallantmon possedeva prima di acquisire l'Anticorpo X sia stato dato all'eroe [[Lista di Digimon#Leomon X|Leomon X]].<ref>[http://web.archive.org/web/20090317084517/http://www.digimon.channel.or.jp/city/gallery/pendulum-x/DUKEMON.html ''Digimon Pendulum X 2'': Dukemon] ([[Internet Archive]])</ref>
 
Mettendo dinanzi a tutto la sua devozione in quanto cavaliere, Gallantmon X si è lanciato nella battaglia sacra e, grazie alla presenza dell'Anticorpo X, ed è stato benedetto con la suprema armatura sacra, la lancia sacra e lo scudo sacro. Il Digiclonoide Rosso, il Digiclonoide Blu ed il Digiclonoide Dorato sono metalli rari ed il suo sacro equipaggiamento ibrido combina il Digiclonoide che così raggiunge la più alta percentuale di purezza nota.
 
==== Digital Monster X-Evolution ====
Gallantmon X appare per aiutare DoruGreymon, WarGreymon X, MetalGarurumon X e gli altri a combattere la grandissima quantità di DexDoruGreymon che li ha attaccati, ordinando agli altri di mettere in salvo i sopravvissuti sfruttando la strada segreta, mentre DoruGreymon resterà con lui e lo aiuterà ad eliminare i nemici rimanenti. DoruGreymon gli chiede come mai lui esista ed afferma che se lui fosse morto nessuna catastrofe sarebbe mai avvenuta. Gallantmon X gli chiede se davvero vuole conoscere la ragione della sua esistenza ed apre la strada verso i domini di Yggdrasil. Dopo che Omnimon X distrugge Yggdrasil, cosa che causa un riavvio di Digiworld, Gallantmon X è intento ad osservare il paesaggio insieme ad Omnimon X. Quindi, Gallantmon X dice ad Omnimon X che lui stava cominciando a capire la ragione principale dell'avvio del Progetto Arca. Gallantmon X gli dice che Yggdrasil generalmente interveniva sul mondo digitale, ma che il mondo è un luogo complesso e che, a causa di questo, il supercomputer pensò di "aggiustarlo". Omnimon X gli chiede se davvero il Progetto Arca fosse questo e Gallantmon X dice ad Omnimon X che è probabilmente la ragione principale che si nascondeva dietro di esso. Gallantmon X dice che Yggdrasil aveva inoltre ideato l'essere sperimentale Dorumon per lo stesso motivo e che tutti loro erano solamente pedine del piano di Yggdrasil. Yggdrasil voleva solamente vivere: tuttavia, tutti i Digimon dal momento della sua scomparsa potranno vivere felici.
 
==== D-Cyber ====
Duke, membro dei Cavalieri Reali, digievolve in questa forma da [[#MedievalGallantmon|MedievalGallantmon]] per inviare il gruppo dei Digiprescelti in aiuto di Omega.
 
:;Attacchi
:* '''''Royal Saber''''' (Spada Reale): Scaglia un potentissimo colpo di luce dalla lancia Gram.
:* '''''Final Elysion''''' ([[Campi Elisi|Elisione]] Finale): Emette un raggio purificatore dallo scudo Aegis.
:* '''''Sieg Saber''''' (Spada della Vittoria): Allunga a dismisura la lancia di luce emessa dalla lancia Gram.
 
=== MedievalGallantmon ===
'''MedievalGallantmon''' (メディーバルデュークモン ''MedievalDukemon'') è un Digimon guerriero di livello mega ed è un Digimon portatore dell'Anticorpo X. Il nome "MedievalGallantmon" deriva dalla parola "medieval", parola inglese che significa "medievale", e da "Gallantmon". Il significato di questo nome è quindi "mostro valoroso medievale".
 
L'aspetto fisico di MedievalGallantmon è abbastanza diverso da quello della sua forma originale: nel complesso il suo aspetto è molto più solenne. La stazza e la corporatura del Digimon rimangono prevalentemente le stesse, ma il volto di Gallantmon ora è più grosso e minaccioso, mentre la visiera del suo elmo e la corazza che ricopre il petto del Digimon sono di colore verde. La parte di armatura che ricopre il ventre, invece, ha una trama intarstiata d'oro, mentre il mantello rosso del Digimon presenta anch'esso una trama verde ed un bordo dorato. MedievalGallantmon è armato con la più potente e leggendaria lancia magica "''Dynas''", in cui è sigillato il potere della viverna.
 
A "Witchelny", il Digiworld di un'altra dimensione, MedievalGallantmon è chiamato "l'Eroe Leggendario". Nell'antica Witchelny, quando Sorcery (programmazione di alta classe) era ancora immaturo e non c'era modo che esso si difendesse dalle invasioni esterne, Witchelny era sulla strada della rovina, ma MedievalGallantmon apparve improvvisamente e respinse tutti gli invasori. Si dice che l'esistenza di MedievalGallantmon trascende il tempo ed il Digimon ancora esiste, anche se ciò non è certo. MedievalGallantmon combatte usando l'armatura fatta da Sorcery e ha il soprannome di "Generale del Turbine" a causa del suo potere di governare i Digimon noti come "Guerrieri del Vortice", che, tra tutti i sistemi magici di Fuoco, Terra, Acqua e Vento, combattono usando armi create da Wind Sorcery. Nonostante il suo aspetto fisico non sia niente rispetto a quelli che appaiono a Digiworld, nel mondo digitale è un Digimon chiamato "il Guerriero della Fantasia", poiché degli ornamenti vistosi sono applicati all'armatura sul suo corpo ed uno stemma contraddistingue la sua forma solenne.<ref>[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/07-ma/medievaldukemon/index.html ''Digimon Dictionary'': MedievalDukemon]</ref>
 
==== D-Cyber ====
MedievalGallantmon è la prima forma di Duke, uno dei Cavalieri Sacri che è in grado di ripristinare gli Spiriti di Drago. [[Lista di Digimon#MameTyramon|MameTyramon]] è il suo servo. Quando gli viene richiesto, Duke si rifiuta di consegnare lo Spirito di Drago per salvare Grademon e, anzi, lo sfida in battaglia. Anche se apparentemente sconfitto, Duke va vicino ad uccidere Grademon e quindi impianta lo Spirito di Drago, rivelando che per ripristinare lo Spirito di Drago il Digimon deve essere vicino alla morte. Quando avverte il pericolo, Duke digievolve in Gallantmon X e provvede ad inviare il gruppo sulla strada giusta.
 
:;Attacchi
:* '''''Rage of Wyvern''''' (Rabbia della Viverna): Scaglia un potente colpo dalla lancia Dynas.
:* '''''Final Crest''''' (Vetta Finale)
 
=== Gankoomon ===
{{Digimon Infobox
|nome = Gankoomon
|nomejap = ガンクゥモン
|nometraslitterato =
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Adventure (videogioco)]]
|mega = '''Gankoomon'''
|tipo = Dati
|gruppo = guerriero
|famiglia =
}}
'''Gankoomon''' (ガンクゥモン) è un Digimon guerriero di livello mega. Il suo nome deriva da quello dell'imperatore cinese ''[[Liu Xiu|Guangwu]]'', fondatore della [[dinastia Han orientale]]. "Gankoomon" significa dunque "mostro di Guangwu".
 
Sebbene si vociferi che egli abbia stabilito la propria dimora negli angoli sud-occidentali del Mondo Digitale, Gankoomon rimane raramente nello stesso posto. Il Cavaliere Reale, pertanto, viaggia continuamente per tutto [[Digiworld]] ponendo fine, talvolta, a fenomeni inusuali e a segni di caos. A differenza degli altri Cavalieri Reali, i quali raramente mostrano il proprio volto, Gankoomon è sempre pronto ad agire di persona; proprio per questo, egli è ammirato da molti Digimon e ne ha altrettanti attorno a sé da poter considerare come autentici amici. Durante il suo cammino, Gankoomon è accompagnato da quello che egli ritiene essere il suo successore del titolo di Cavaliere Reale: [[Hackmon]]. Molto severo con questo digimon, Gankoomon gli impone continue prove da superare e lo fa allenare dalle sorelle [[Sistermon]]. Tuttavia, la sua severità nasconde una sorta di dolcezza nel voler vedere Hackmon al passo con gli altri Cavalieri Reali, nonché maggiormente indipendente.
 
{{nihongo|Hinukamui|火神|Fire God|lett. "Dio del Fuoco"}}, che emerge dal suo corpo, è sempre a disposizione di Gankoomon e, sebbene dalle sue labbra non escano parole, si fa coinvolgere senza sprecare fiato nel litigare. Hinukamui stesso ha in corso una Digievoluzione dal livello campione e si dice che quando il suo potere si risveglierà non potrà esistere alcun tipo di Digimon in grado di rivaleggiare con lui.
 
:;Attacchi
:* '''''Tekken Seisai''''' (Colpi con i Pugni): Colpisce con tutta la sua forza chiunque e qualsiasi cosa parli male di lui alle sue spalle.
:* '''''Jishin! Kaminari! Kaji! Oyaji!''''' (Terremoto! Tuono! Fuoco! Padre!): Hinukamui scatena la punizione dei cieli alle severe parole di Gankoomon.
:* '''''Chabudai Gaeshi''''' (Lancio Furioso del Chabudai): Scaglia furiosamente un ''chabudai''<ref>Un tavolino basso tradizionalmente tenuto nelle abitazioni giapponesi.</ref> fatto di Digiclonoide insieme al terreno su cui era appoggiato: la porzione di terreno connessa al ''chabudai'' diventa tanto dura e resistente che sembra composta anch'essa di Digiclonoide.
 
=== Magnamon ===
{{Nota disambigua|il Digimon omonimo protagonista di ''[[Digimon Adventure 02]]''|[[Veemon#Magnamon]]}}
{{Digimon Infobox
|nome = Magnamon
|nomejap = マグナモン
|nometraslitterato =
|livello = Armor
|prima apparizione = [[Digimon Chronicle]]
|doppiatore = [[Noda Junko]] {{Bandiera|JPN}}</br><small>(X-Evolution)</small></br>[[Tatsuhisa Suzuki]] {{Bandiera|JPN}}</br><small>(Savers)</small></br>[[Brian Fairlee]] {{Bandiera|USA}}
|mega = '''Magnamon'''
|tipo = Antivirus
|gruppo = guerriero
|famiglia = Metal Empire
}}
'''Magnamon''' (マグナモン), {{nihongo|"il Dono dei Miracoli"|奇跡の輝き|Kiseki no Kagayaki}}, è un Digimon guerriero di livello armor, unico tra tutti i Cavalieri Reali attualmente noti a non essere di livello mega. Il nome "Magnamon" viene dalla parola latina "''magna''", che significa "grande di dimensioni" o, com'è probabile in questo caso, "eccezionale, perfetto". "Magnamon" significa quindi "mostro eccezionale".
 
Magnamon è un Digimon non troppo grande di dimensioni di colore blu e dagli occhi di colore rosso, ricoperto su volto, petto, spalle, braccia, vita, ventre e gambe da un'armatura dorata. Sulla parte di armatura che protegge il ventre del Digimon è presente il simbolo della Digipietra dei Miracoli.
 
Membro dei Cavalieri Reali, Magnamon ha ottenuto questa forma [[Digievoluzione#Armordigievoluzione|armordigievolvendo]] grazie al potere del [[Digiuova#Digiuovo dei Miracoli|Digiuovo dei Miracoli]]. Infatti, dispone dell'attributo "Metallo" di quel Digiuovo; inoltre, la sua armatura è composta del supermetallo Digiclonoide. Magnamon possiede una tremenda abilità difensiva, ma ha anche un potenziale offensivo pari a quello di un Digimon di livello mega o addirittura superiore. Anche se uno di coloro che hanno ottenuto il potere del Digiuovo dei Miracoli si trova in una qualche situazione difficile, questo Digimon riuscirà a trarsi d'impaccio proprio grazie al potere di questi Miracoli, ma costui può invocare questo Oggetto Miracoloso solo quando la situazione è appropriata.<ref>[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/07-ma/magnamon/index.html ''Digimon Dictionary'': Magnamon]</ref>
 
==== Digital Monster X-Evolution ====
Magnamon rimane fieramente leale ad Yggdrasil durante tutto il film e gli viene affidato il compito di catturare Dorugamon, che viene portato da Yggdrasil. Quando Alphamon ed Omnimon decidono di andare a fermare Yggdrasil, Magnamon dichiara apertamente di credere ancora nel loro leader; tuttavia, non fa niente per fermare i suoi due compagni, eccetto avvertire Yggdrasil del loro arrivo.
 
==== Digimon Savers ====
Magnamon viene presentato nella serie quando la DATS incontra per la prima volta Yggdrasil ed i Cavalieri Reali. Yggdrasil ordina ai Cavalieri Reali di distruggere la DATS, ma questi vengono interrotti dall'improvvisa apparizione di Sleipmon, che porta via i membri della DATS salvandoli da morte certa. Successivamente sostiene una breve conversazione con Dynasmon riguardo alla battaglia di Craniummon contro [[Agumon (Savers)#ShineGreymon|ShineGreymon]], in cui si dichiara fiducioso della vittoria finale del loro compagno.
 
Quando Yggdrasil si reca al Monte Fuji per distruggere il mondo umano, i Cavalieri Reali lo seguono e si uniscono alla DATS nel mettere in dubbio la sovranità del loro signore, finendo per svelare l'imperfezione di Yggdrasil. Gli altri Cavalieri Reali si uniscono quindi a Craniummon nel tenere il mondo digitale separato da quello reale, poiché il loro compagno è piuttosto indebolito a causa dei colpi ricevuti da Yggdrasil, mentre la DATS incalza Yggdrasil. Dopo la sconfitta di Yggdrasil, i Cavalieri Reali tornano a Digiworld.
 
:;Attacchi
:* '''Missili Aurei''': Rilascia un gran numero di proiettili di energia o laser di aura dall'armatura posta sul suo corpo.
:* '''Riflesso Aureo''': Rilascia una grande onda di energia dal suo corpo.
:* '''Pugno Aureo''': Un pugno potenziato da un'onda d'urto.
:* '''Calcio Aureo''': Un calcio di grande potenza.
 
=== Magnamon X ===
'''Magnamon X''' (マグナモンX抗体) è un Digimon guerriero di livello armor. Questo Digimon è un Magnamon che è stato contagiato dall'[[Anticorpo X]], trasformando il suo aspetto fisico e le sue caratteristiche. Anche il suo nome, infatti, deriva da Magnamon e dalla "X", segnale dell'evidente presenza dell'Anticorpo X.
 
Trasformandosi in questa forma, l'aspetto fisico del Digimon non cambia molto; tuttavia, la sua armatura subisce una mutazione profonda. Diventa infatti più grande ed imponente, coprendo una parte maggiore del corpo di Magnamon. Inoltre, i tratti dell'armatura si fanno più duri e marcati, dando al Digimon un aspetto più minaccioso.
 
La sua armatura, come nella sua versione normale, è composta del supermetallo Digiclonoide, ma ora è completamente integrata con il corpo di Magnamon X tramite l'azione dell'Anticorpo X, al punto che l'armatura possiede una natura simile a quella dei muscoli. Durante la battaglia, la durezza dell'armatura aumenterà con il tempo; se essa entra nello stato di Digiclonoide Dorato in cui l'intero corpo del Digimon brilla di luce dorata, sarà completamente invulnerabile.<ref name="X-Antibody"/>
 
==== D-Cyber ====
Magna dei Miracoli è uno dei pochi Cavalieri Sacri sopravvissuti. Dopo la sconfitta di Dexmon, Magna usa i suoi Miracoli per permettere ad Hikaru Ryuuji di tornare nel mondo reale.
 
:;Attacchi
:* '''''Plasma Shoot''''' (Colpo al Plasma): Esplode un colpo di plasma dalla forma di una sfera.
:* '''''Extreme Jihad''''' (Guerra Estrema): Emette il massimo potere del Digiuovo, generando un'onda di energia che si diparte dal suo intero corpo.
 
=== Omnimon ===
{{Nota disambigua|i personaggi omonimi di ''[[Digimon Adventure V-Tamer 01]]'', di ''[[Digimon Adventure]]'' e ''[[Digimon Adventure 02]]'', di ''[[Digimon Tamers]]'' o di ''[[Digimon Fusion Battles]]''|[[Personaggi di Digimon Adventure V-Tamer 01#Alias III]], [[Agumon#Omnimon|Omnimon]] [[Gabumon#Omnimon|(Adventure)]], [[Personaggi di Digimon Tamers#Omnimon|Omnimon (Tamers)]] e [[Personaggi di Digimon Fusion Battles#Omnimon|Omnimon (Fusion Battles)]]}}
{{Digimon Infobox
|nome = Omnimon
|nomejap = オメガモン
|nometraslitterato = Omegamon
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Chronicle]]
|doppiatore = [[Hideyuki Tanaka]] {{Bandiera|JPN}}</br><small>(X-Evolution)</small></br>[[Hiroki Takahashi]] {{Bandiera|JPN}}</br><small>(Savers)</small></br>[[Peter Spellos]] {{Bandiera|USA}}
|mega = '''Omnimon'''
|tipo = Antivirus
|gruppo = guerriero
|famiglia = Virus Busters</br>Metal Empire
}}
'''Omnimon''' (オメガモン ''Omegamon'') è un Digimon guerriero di livello mega. Il nome "Omnimon" deriva dalla parola inglese "''omni''", abbreviazione di "''omnipotent''", che indica l'[[onnipotenza]]. "Omnimon" può quindi tradursi con "mostro onnipotente". Il nome originale del Digimon, invece, "''Omegamon''" deriva dalla frase [[lingua greca|greca]] "Io sono l'[[Alfa (lettera)|Alfa]] e l'[[Omega (lettera)|Omega]]" (ἐγὼ τὸ Α καὶ τὸ Ω ''Egō to Alpha kai to Omega''), un appello rivolto a [[Gesù]] nel [[Libro della Rivelazione]]. Il nome "''Omegamon''", quindi, è traducibile come "mostro della fine".
 
Il suo corpo è completamente coperto da un'armatura bianca, adornata da segni neri, blu e gialli. Il suo braccio sinistro termina con la testa di [[Lista di Digimon#WarGreymon|WarGreymon]] e quello destro con la testa di [[Lista di Digimon#MetalGarurumon|MetalGarurumon]], conferendogli due attacchi principali (Spada Trascendente e Cannone Supremo). Il mantello che indossa si estende oltre la larghezza del suo corpo.
 
Membro dei Cavalieri Reali, è la fusione tra i Digimon dei ''Virus Busters'' WarGreymon e MetalGarurumon, avvenuta grazie alle potenti volontà di coloro che desiderano la pace. È un Digimon che combina le qualità speciali di due corpi, così che è un guerriero di diverse tipologie che è in grado di dimostrare in ogni situazione le sue abilità. È armato con la "''Grey Sword''" ("Spada Grey") ed il "''Brave Shield Omega''" ("OmniScudo del Coraggio") sul suo braccio sinistro che ha ereditato le capacità di WarGreymon, mentre con il "''Garuru Cannon''" ("Cannone Garuru") e dei missili sul suo braccio destro con le capacità di MetalGarurumon. Il mantello sul suo dorso si sviluppa automaticamente quando schiva l'attacco di un nemico o quando è in volo.<ref>[http://digimon.net/cat-digimon-dictionary/01-a/omegamon/index.html ''Digimon Dictionary'': Omegamon]</ref> Sul ''Brave Shield Omega'' è presente il simbolo della [[Digimon Adventure#Digipietra del Coraggio|Digipietra del Coraggio]], mentre sul suo petto c'è un simbolo che è la combinazione di quelli delle Digipietre del Coraggio e [[Digimon Adventure#Digipietra dell'Amicizia|dell'Amicizia]]. Il Digicodice sulla ''Grey Sword'' significa {{nihongo|"''All Delete''"|オールデリート|Ōru Derīto|lett. "Cancellazione Totale"}}.
 
==== Digital Monster X-Evolution ====
Omnimon appare in ''X-Evolution'' in quanto leader dei Cavalieri Reali durante l'assenza di Alphamon. È fedele ad Yggdrasil ed inizialmente porta avanti il Progetto Arca alla lettera.
 
Quando Gallantmon si confronta con lui riguardo ad Yggdrasil, Omnimon non è disposto a disobbedire ad Yggdrasil e finisce per combattere con Gallantmon, uccidendolo. Scosso dalla morte del suo amico, Omnimon inizia a mettere in dubbio la sovranità di Yggdrasil. È solo quando Alphamon salva la vita di Omnimon donandogli il suo Anticorpo X che Omnimon abbandona il suo sovrano: si trasforma quindi in [[#Omnimon X|Omnimon X]].
 
==== Digimon Savers ====
Omnimon viene presentato nella serie quando la DATS incontra per la prima volta Yggdrasil ed i Cavalieri Reali. Yggdrasil ordina ai Cavalieri Reali di distruggere la DATS, ma questi vengono interrotti dall'improvvisa apparizione di Sleipmon, che porta via i membri della DATS salvandoli da morte certa. Successivamente Omnimon attacca una città del mondo umano e riappare brevemente quando Yggdrasil viene espulso dal corpo di Suguru Daimon.
 
Quando Yggdrasil si reca al Monte Fuji per distruggere il mondo umano, i Cavalieri Reali lo seguono e si uniscono alla DATS nel mettere in dubbio la sovranità del loro signore, finendo per svelare l'imperfezione di Yggdrasil. Gli altri Cavalieri Reali si uniscono quindi a Craniummon nel tenere il mondo digitale separato da quello reale, poiché il loro compagno è piuttosto indebolito a causa dei colpi ricevuti da Yggdrasil, mentre la DATS incalza Yggdrasil. Dopo la sconfitta di Yggdrasil, i Cavalieri Reali tornano a Digiworld.
 
:;Attacchi
:*'''Spada Trascendente''': Colpisce con la formidabile ''Grey Sword''.
:*'''Cannone Supremo''': Emette colossali sfere energetiche dal ''Garuru Cannon'' e le scaglia contro i nemici.
:*'''''Omega Blast''''' (Colpo Omni): Carica energia di fuoco da entrambe le mani. È il suo attacco più potente.
 
=== Omnimon X ===
'''Omnimon X''' (オメガモンX抗体 ''Omegamon X'') è un Digimon guerriero di livello mega. Questo Digimon è un Omnimon che è stato contagiato dall'[[Anticorpo X]], trasformando il suo aspetto fisico e le sue caratteristiche. Anche il suo nome, infatti, deriva da Omnimon e dalla "X", segnale dell'evidente presenza dell'Anticorpo X.
 
Il suo aspetto fisico non differisce molto dalla sua versione priva di Anticorpo X. I tratti della sua armatura sono infatti più duri e marcati, alterando solo in parte i lineamenti del Digimon. L'armatura è però decisamente più imponente, così come le teste di WarGreymon e MetalGarurumon presenti sulle braccia del Digimon, che hanno anch'esse i lineamenti più marcati.
 
Quando Omnimon acquisisce esperienza affrontando combattimenti contro Digimon contaminati dall'Anticorpo X, raccoglie lentamente i dati dell'Anticorpo e attiva in sé la mutazione, trasformandosi in Omnimon X. In questa forma non solo il Digimon guadagna l'attacco definitivo ''All Delete'', ma anche un'abilità nota come ''Omega InForce'' (''Omega gaIned Force''), una delle tre abilità InForce conferite esclusivamente a membri dei Cavalieri Reali (le altre due sono la ''Alpha InForce'' di Alphamon e la ''UlForce'' di [[#UlforceVeedramon|UlforceVeedramon]]). Questa abilità permette ad Omnimon di predire cosa accadrà nei momenti seguenti della battaglia, dandogli la capacità di contrattaccare efficacemente ad ogni possibile situazione.<ref>[http://web.archive.org/web/20081017102426/http://www.digimon.channel.or.jp/city/gallery/pendulum-x/OMEGAMON.html ''Digimon Pendulum X 1.5'': Omegamon X] ([[Internet Archive]])</ref>
 
==== Digital Monster X-Evolution ====
Dopo il sacrificio di Alphamon (Ouryuken) contro Dexmon, Omnimon acquisisce l'Anticorpo X di Alphamon e, trasformandosi nella sua nuova forma, vede le azioni di Yggdrasil per quello che sono in realtà. Omnimon X distrugge quindi Yggdrasil con l'''All Delete'', riavviando Digiworld. Nell'epilogo del film, lo si vede scambiare qualche parola con il suo caro amico Gallantmon X.
 
==== D-Cyber ====
Uno dei pochi Cavalieri Sacri rimanenti, Omega, un Omnimon X, appare quando il DexDorugoramon di Hikaru si scatena, senza alcun controllo. Il Cavaliere Sacro è troppo forte per il Digimon, tuttavia, finché Hikaru non interferisce nel combattimento e fa tornare in sé DexDorugoramon. In ogni caso, dopo che lo Spirito di Drago di Dorumon viene rubato, Omnimon invia Hikaru, Teru e Masuken da un altro Cavaliere Sacro, Duke, mentre lui prova a rintracciare MetalPhantomon. Omnimon X è dunque testimone della nascita di Dexmon e viene immediatamente malmenato da lui, finché Hikaru e gli altri non intervengono e prendono parte loro stessi al combattimento.
 
:;Attacchi
:* '''''Grey Sword''''' (Spada Grey)
:* '''''Garuru Cannon''''' (Cannone Garuru)
:* '''''All Delete''''' (Cancellazione Totale): Il più potente attacco di annientamento della storia dei Digimon; il suo nome deriva dai caratteri Digimon impressi sulla Grey Sword, che iniziano ad emettere una luce di distruzione dopo l'attivazione dell'attacco. Omnimon X usa questo attacco alla fine di ''X-Evolution'', annichilendo il suo ex maestro e riavviando Digiworld.
 
=== Omnimon Zwart ===
'''Omnimon Zwart''' (オメガモンズワルト ''Omegamon Zwart'') è un Digimon guerriero di livello mega. Il suo nome ed il suo design derivano da Omnimon e dalla parola [[lingua olandese|olandese]] "''zwart''", che significa "nero". Recentemente si è scoperto che se una particolare secrezione nota come "Digitron Nero" viene a contatto con un Omnimon mentre questo è impegnato nel processo di fusione, quest'ultimo nascerà temporaneamente come un Digimon guerriero nero. Omnimon Zwart mostra un ulteriore incremento di potere rispetto a Omnimon, a cominciare dalle armi presenti su entrambe le sue braccia. Il Digicodice impresso sulla sua ''Grey Sword'' significa "Terminazione".
 
=== Sleipmon ===
{{Digimon Infobox
|nome = Sleipmon
|nomejap = スレイプモン
|nometraslitterato =
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Savers]]
|doppiatore = [[Nanaho Katsuragi]] {{Bandiera|JPN}}</br>[[Sam Riegel]] {{Bandiera|USA}}
|partner = [[Rentarou Satsuma]]
|intermedio = [[Kudamon]]
|campione = [[Kudamon#Reppamon|Reppamon]]
|evoluto = [[Kudamon#Qilinmon|Qilinmon]]
|mega = '''Sleipmon'''
|tipo = Antivirus
|gruppo = guerriero
|famiglia = Virus Busters
}}
'''Sleipmon''' (スレイプモン), chiamato '''Kentaurosmon''' nel doppiaggio inglese, è un Digimon guerriero di livello mega. Il nome di questo Digimon deriva dal leggendario [[Sleipnir]], il cavallo ad otto zampe del dio [[Odino]] nella [[mitologia norrena]]. Il nome inglese di Sleipmon, invece, ''Kentaurosmon'', deriva dal mitologico [[centauro]] (Κένταυρος ''Kentauros'').
 
Contrariamente a quasi tutti gli altri Cavalieri Reali, Sleipmon è un Digimon dall'aspetto animale che potrebbe anche essere definito "bizzarro" confrontandolo con quello degli altri Cavalieri. Il suo corpo è interamente fasciato da un'armatura rossa con una trama azzurra sulle zampe. Ha una criniera dal pelo violetto ed una coda dal pelo azzurro chiaro simili a quelle di un cavallo, mentre sul suo petto è presente un volto anch'esso simile a quello di un cavallo. Anteriormente il Digimon presenta una veste bianca, anche questa con trama azzurra, mentre intorno alle zampe, ognuna terminante con un grosso zoccolo grigio, è presente un anello dorato. Infine, sul dorso di Sleipmon sono presenti due grosse ali dorate. Con la mano sinistra Sleipmon brandisce la balestra sacra [[Múspellsheimr]], mentre con la destra sostiene lo scudo sacro [[Niflheimr]]. Sui cosciali della sua armatura è presente il simbolo del [[Digiuova#Digiuovo del Destino|Digiuovo del Destino]].
 
L'armatura rossa di Sleipmon è costituita da Digiclonoide Rosso, che garantisce un grandissimo potere difensivo, così che anche i Digimon di livello mega non riescono facilmente a danneggiare Sleipmon. Le sue sei zampe possiedono una mobilità insuperabile, tanto che per lui è possibile muoversi istantaneamente ad altissime velocità, cosa che la sua robusta costituzione non suggerirebbe. Sleipmon funge da guardiano per le antichissime rovine che riposano sotto gli spessi ghiacci del polo nord di Digiworld, poiché si dice che alcuni dati di programmazione essenziali che riguardano la creazione di Digiworld siano sigillati all'interno di queste rovine.<ref name="Sleipmon"/>
 
==== Digimon Savers ====
Sleipmon appare per la prima volta nell'episodio "Il piu' forte gruppo di cavalieri! Il raduno dei Cavalieri Reali!". In questo episodio, [[Masaru Daimon]], [[Agumon (Savers)|Agumon]], [[Touma H. Norstein]], [[Gaomon]], [[Yoshino Fujieda]], [[Lalamon]], [[Ikuto Noguchi]] e [[Falcomon]] stanno per essere giustiziati dai Cavalieri Reali al servizio di Yggdrasil, ma vengono salvati dall'improvviso arrivo di Sleipmon, che li afferra e fugge con l'intento di riportarli nel mondo reale. I Cavalieri Reali cercano di fermarlo ma, mentre l'attacco di Magnamon va a vuoto, quello di Gallantmon raggiunge Sleipmon e lo ferisce gravemente. Tuttavia, il Digimon riesce comunque a riportare i membri della DATS nel mondo reale, dove, nell'episodio successivo "Confermalo con un pugno! I sentimenti di papà!", viene rivelata la sua vera identità: Sleipmon è la forma di livello mega di [[Kudamon]], il Digimon partner del [[Rentarou Satsuma|Capitano Satsuma]]. Il Digimon è gravemente ferito, ma è costretto a tornare a combattere dall'arrivo di Gallantmon, fermamente intenzionato ad eliminare i membri della DATS. Sleipmon è malridotto e sa di non poter vincere, quindi utilizza il suo attacco ''Icy Breath'' per circondare se stesso e Gallantmon di ghiaccio impenetrabile, affinché Gallantmon non possa più nuocere ai suoi amici. I due Cavalieri Reali precipitano quindi nella [[Baia di Tokyo]]. Sleipmon riappare brevemente un'ultima volta nell'episodio "Proteggiamo il futuro! La battaglia finale della DATS!", in cui si rivela che il Digimon ha usato la propria Digisoul per liberare dal ghiaccio se stesso e Gallantmon, ormai consapevole della situazione e schierato con la DATS.
 
:;Attacchi
:* '''''Inferno Frost''''' (Ghiaccio dell'Inferno): Scaglia una freccia di ghiaccio rovente dal ''Múspellsheimr'', l'arco sacro che brandisce nella mano sinistra.
:* '''''Icy Breath''''' (Soffio Congelante): Crea una bufera di ghiaccio dal ''Niflheimr'', lo scudo sacro che impugna con la mano destra. Sleipmon congela quindi se stesso ed il suo avversario, causando la sconfitta di entrambi.
:* '''''Tactic Smear''''' (Inganno della Tattica)
 
=== UlforceVeedramon ===
{{Nota disambigua|il Digimon protagonista di ''[[Digimon Adventure V-Tamer 01]]''|[[Zeromaru#UlforceVeedramon]]}}
{{Digimon Infobox
|nome = UlforceVeedramon
|nomejap = アルフォースブイドラモン
|nometraslitterato = UlforceV-Dramon
|livello = Mega
|prima apparizione = [[Digimon Savers]]
|doppiatore = [[Satoshi Tsuruoka]] {{Bandiera|JPN}}</br>[[Joe Ochman]] {{Bandiera|USA}}
|mega = '''UlforceVeedramon'''
|tipo = Antivirus
|gruppo = guerriero
|famiglia = Virus Busters</br>Wind Guardians</br>Nature Spirits
}}
'''UlforceVeedramon''' (アルフォースブイドラモン) è un Digimon guerriero di livello mega. Il nome "UlforceVeedramon" deriva dalle parole inglesi "''Ul''", abbreviativo di "''ultimate''" che significa "definitivo", "''force''", che significa "forza", "''Vee''", traslitterazione di "''V''", a sua volta abbreviativo di "''victory''" che significa "vittoria" e "''dra''", abbreviativo di "''dragon''" che significa "drago". "UlforceVeedramon" significa quindi "mostro drago vittorioso dalla forza definitiva".
 
UlforceVeedramon è rivestito completamente da un'armatura in prevalenza azzurra, ma in parte anche bianca. Sul petto è presente una grossa "V" dorata, mentre gli spallacci dell'armatura hanno un bordo anch'esso dorato. Ha due corna sulla testa e due ali, anch'esse azzurre, sul dorso. Ad ogni polso è innestato un "''V-Bracelet''" ("Bracciale Vee"), che ha la facoltà di sviluppare una lama o uno scudo di energia.
 
È il più veloce di tutti i Cavalieri Reali e non c'è nessuno che riesca a seguire i suoi movimenti. Inoltre, l'armatura che avvolge il suo corpo è composta dal rarissimo e leggerissimo Digiclonoide Blu, molto raro tra i vari tipi di Digiclonoide, così che possa "spaccare il cielo" e "dividere la terra".<ref name="UlforceVdramon"/>
 
==== Digimon Savers ====
UlforceVeedramon viene presentato nella serie quando la DATS incontra per la prima volta Yggdrasil ed i Cavalieri Reali. Yggdrasil ordina ai Cavalieri Reali di distruggere la DATS, ma questi vengono interrotti dall'improvvisa apparizione di Sleipmon, che porta via i membri della DATS salvandoli da morte certa. Successivamente UlforceVeedramon attacca l'[[Egitto]] insieme ad un battaglione di Knightmon e riappare prevemente quando Yggdrasil viene espulso dal corpo di Suguru Daimon.
 
Quando Yggdrasil si reca al Monte Fuji per distruggere il mondo umano, i Cavalieri Reali lo seguono e si uniscono alla DATS nel mettere in dubbio la sovranità del loro signore, finendo per svelare l'imperfezione di Yggdrasil. Gli altri Cavalieri Reali si uniscono quindi a Craniummon nel tenere il mondo digitale separato da quello reale, poiché il loro compagno è piuttosto indebolito a causa dei colpi ricevuti da Yggdrasil, mentre la DATS incalza Yggdrasil. Dopo la sconfitta di Yggdrasil, i Cavalieri Reali tornano a Digiworld.
 
:;Attacchi
:* '''''Shining V-Force''''' (Forza Vee Splendente): Attacca con un raggio che fuoriesce dalla corazza a forma di "V" posta sul suo petto.
:* '''''Ulforce Saber''''' (Spada Ulforce): Attacca usando la lama che si sviluppa dal suo Bracciale destro.
 
=== UlforceVeedramon X ===
'''UlforceVeedramon X''' (アルフォースブイドラモンX抗体 ''UlforceV-Dramon X'') è un Digimon guerriero di livello mega. Questo Digimon è un UlforceVeedramon che è stato contagiato dall'[[Anticorpo X]], trasformando il suo aspetto fisico e le sue caratteristiche. Anche il suo nome, infatti, deriva da UlforceVeedramon e dalla "X", segnale dell'evidente presenza dell'Anticorpo X.
 
Il suo aspetto fisico non differisce molto dalla sua versione priva di Anticorpo X. I tratti della sua armatura sono infatti più duri e marcati, rendendo il Digimon più minaccioso, mentre le sue corna sono più pronunciate e la "V" sul petto del Digimon è più lunga e longilinea. In questa versione anche le caratteristiche draconiche di UlforceVeedramon vengono accentuate molto.
 
:;Attacchi
:* '''''Shining V-Force''''' (Forza Vee Splendente): Attacca con un raggio che fuoriesce dalla corazza a forma di "V" posta sul suo petto.
:* '''''Ulforce Saber''''' (Spada Ulforce): Attacca usando la lama che si sviluppa dal suo Bracciale destro.
 
== Voci correlate ==
* [[Yggdrasil (Digimon)|Yggdrasil]]
* [[Digimon Frontier]]
* [[Digimon Chronicle]]
* [[Digital Monster X-Evolution]]
* [[D-Cyber]]
* [[Digimon Savers]]
 
== Note ==
<references/>
 
{{Digimonimpressionismo}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|anime e manga}}
{{Portale|biografie|pittura}}
 
[[Categoria:PersonaggiClaude diMonet| Digimon]]
[[Categoria:Pittori impressionisti]]