Assedio di Mantova (1796) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 aprile 30: differenze tra le pagine

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{{Conteggio cancellazioni}}
{{nota disambigua|assedio di Mantova del 1630|[[Assedio di Mantova (1630)]]}}
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{{Infobox conflitto
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|Tipo=Battaglia
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|Nome del conflitto=Assedio di Mantova
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|Parte_di=della [[campagna d'Italia (1796-1797)|campagna d'Italia]] della [[Prima coalizione|guerra della prima coalizione]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 5 |voce = Jack e Menta |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 30 |multipla = |argomenti = bevande alcoliche |temperatura = 24 }}
|Immagine=Favorite.JPG
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Carmela Di Venanzio |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 30 |multipla = |argomenti = Televisione |temperatura = 9 }}
|Didascalia=Battaglia della Favorita del 15 settembre 1796, la fallimentare sortita tentata dall'austriaco [[Dagobert Sigmund von Würmser|Würmser]] durante il secondo assedio.
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 7 |voce = Penni Benvenuto |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 30 |multipla = |argomenti = Televisione |temperatura = 13 }}
|Luogo=[[Mantova]], in [[Lombardia]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 8 |voce = Adriano Riva |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 30 |multipla = |argomenti = Televisione |temperatura = 13 }}
|Data= 3 giugno [[1796]] - 2 febbraio [[1797]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 9 |voce = Regina Ciclarum |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 aprile 30 |multipla = |argomenti = Roma, ecologia |temperatura = 42 }}
|Esito=Vittoria francese
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|Schieramento1={{FRA}}
|Schieramento2={{Sacro Romano Impero}}
|Comandante1=[[Napoleone Bonaparte]] <br /> [[Jean Mathieu Philibert Sérurier]] (1º assedio) <br /> [[Jean-Joseph-Francois-Leonard Damarzit de Laroche Sahuget|Jean-Joseph Sahuget]] (2º assedio) <br/> [[Charles Édouard Jennings de Kilmaine|Charles Kilmaine]], poi Sérurier (3º assedio)
|Comandante2=[[Dagobert Sigmund von Würmser|Dagobert von Würmser]]
|Effettivi1=10.000 uomini (2º assedio) <br/> 9.000 - 10.000 uomini (3º assedio)
|Effettivi2=12.000 uomini (1º assedio) <br/> 23.000 uomini (2º e 3º assedio) <br/> ~ 316 cannoni
|Perdite1= 179 cannoni (1º assedio)
|Perdite2=
}}
{{Battaglie della Prima coalizione}}
 
Il primo '''assedio di Mantova''' ebbe luogo durante la [[campagna d'Italia (1796-1797)|campagna d'Italia]] del 1796-1797 iniziata da [[Napoleone Bonaparte]], il quale, dopo aver sconfitto [[Vittorio Amedeo III]] e le forze austriache di [[Jean-Pierre de Beaulieu]] a [[battaglia di Lodi|Lodi]], si spinse verso est cingendo d'assedio la città dell'attuale [[Lombardia]]. L'assedio, impostato dai francesi dopo la [[battaglia di Lodi]], si articolò in tre fasi: una prima volta i francesi levarono l'assedio per fronteggiare la controffensiva dei generali austriaci [[Dagobert Sigmund von Würmser|Würmser]] e [[Peter Vitus von Quosdanovich|Quosdanovich]] che, benché sconfitti, riuscirono a rinforzare la guarnigione ritornata nel frattempo sotto assedio; il secondo assedio ebbe termine il 12 settembre 1796 quando Würmser, tallonato dai francesi, forzò con successo il blocco nemico entrando con i suoi uomini in città ma rimanendovi a sua volta bloccato.
 
Altri tentativi austriaci di liberare la città vennero frustrati dai francesi in seguito alla [[battaglia del Ponte di Arcole]] e di [[Battaglia di Rivoli|Rivoli]], determinando la caduta della città, conclusasi con l'[[onore delle armi]] concesso a Würmser, il 2 febbraio 1797.
 
== Situazione ==
{{vedi anche|battaglia di Lodi}}
A seguito della [[battaglia di Lodi|sconfitta austriaca di Lodi]], i francesi avanzarono rapidi verso est obbligando il comandante austriaco, [[Jean-Pierre de Beaulieu]], ad una ritirata prima sull'[[Adige]] e poi su [[Trento]]. I 12.000 austriaci acquartierati nella fortezza di [[Mantova]] non riuscirono, per via della veloce avanzata francese, a ripiegare in tempo e decisero di asserragliarsi nella città, ben difesa da 316 cannoni e protetta da [[Laghi di Mantova|tre laghi]] a nord e ad est e da paludi malariche che ne rendevano impossibile l'accesso da sud ed ovest, oltre che da una imponente serie di fortificazioni, la più importante delle quali era il [[Castello di San Giorgio (Mantova)|Castello di San Giorgio]] che sorvegliava la strada per [[Legnago]].<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 144 e 146|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
== Storia ==
=== Primo assedio ===
Un primo assalto francese venne respinto il 31 maggio 1796 e, il 3 giugno, Mantova venne regolarmente cinta d'assedio dai generali [[Jean Mathieu Philibert Sérurier|Sérurier]] (comandante in capo), [[Pierre François Charles Augereau|Augereau]], [[Claude Dallemagne|Dallemagne]], [[Jean Lannes|Lannes]] e dai cavalieri di [[Charles-Edouard-Saul-Jennings de Killmaine|Killmaine]]. La conquista del Castello di San Giorgio, avvenuta lo stesso giorno, parve prospettare ai francesi una rapida e facile chiusura dell'assedio, che invece si prolungò per altri due mesi circa, complici anche le puntate di Napoleone volte a sconfiggere [[Papa Pio VI]] e il [[Granducato di Toscana]] che distolsero le attenzioni francesi da Mantova.<ref>{{Cita|Chandler2006|p. 146|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
Napoleone, prevista una controffensiva austriaca dal [[Tirolo]], dette ordine di sferrare un attacco il 17 luglio, impresa che però fallì a causa di un improvviso abbassamento delle acque dei laghi circostanti la fortezza che fece arenare [[Gioacchino Murat]] insieme ad una delle principali colonne di attacco. I francesi iniziarono quindi a disporre i 130 cannoni catturati nel pontificio [[Forte Urbano]] per iniziare a cannoneggiare la città, ma Bonaparte il 29 luglio ordinò a Sérurier di prepararsi ad una ritirata verso nord (per via delle sempre più crescenti probabilità di contrattacco austriaco), ordine reso operativo il 31 luglio. Sérurier rese inservibili i suoi 179 cannoni e si ritirò verso [[Marcaria]] sull'[[Oglio]].<ref name=chandler147>{{Cita|Chandler2006|p. 147|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
Già dall'ultima settimana di giugno infatti il generale austriaco [[Dagobert Sigmund von Würmser|Würmser]], nuovo comandante in capo succeduto a [[Jean-Pierre de Beaulieu|Beaulieu]], nell'ultima settima di giugno aveva radunato 50.000 soldati a Trento con l'intento di liberare Mantova.<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 147-148|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
=== Secondo assedio ===
Würmser e il generale austriaco [[Peter Vitus von Quosdanovich|Quosdanovich]] avanzarono lentamente ma con fermezza da nord fino a quasi riunirsi a sud del [[lago di Garda]], ma un'esitazione del primo per accertarsi se l'assedio di Mantova era stato effettivamente tolto permise a Napoleone di coordinare i suoi generali per battere separatamente sia Quosdanovich, fermato da [[André Masséna|Masséna]], che Würmser, battuto a [[Battaglia di Castiglione (1796)|Castiglione]] il 5 agosto.<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 148-150|Chandler 2006|harv=s}}.</ref> Dopo aver inviato due [[Brigata|brigate]] di rinforzo a Mantova ed evacuato parte dei feriti e dei malati, Würmser ripassò l'Adige e i francesi, qualche giorno dopo il 7 agosto, riassediarono Mantova.<ref>{{Cita|Chandler2006|p. 151|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
Respinto il nemico, Napoleone ordinò al generale [[Jean-Joseph-Francois-Leonard Damarzit de Laroche Sahuget|Sahuget]] di continuare a bloccare Mantova con 10.000 uomini. Würmser nel frattempo ricevette dal [[Consiglio di guerra di Corte|Consiglio aulico]] (una sorta di [[Stato Maggiore]] austriaco) nuove disposizioni circa la liberazione di Mantova, e, per non farsi schiacciare tra Bonaparte e [[Jean Victor Marie Moreau|Moreau]] (proveniente dal [[Reno]]), decise di lasciare [[Paul Freiherr von Davidovich|Davidovich]] con 25.000 uomini a difesa di Trento e del [[Tirolo]] sperando così che Bonaparte ordinasse la ritirata per difendere Mantova ma soprattutto per non vedersi minacciate le retrovie. Nella realtà i francesi occuparono Trento dopo il 4 settembre e parte di essi si lanciarono all'inseguimento di Würmser per la stessa strada da lui seguita per avvicinarsi a Mantova, percorrendo cioè il fiume [[Brenta (fiume)|Brenta]].<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 152-153|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
Würmser venne raggiunto e sconfitto a [[Battaglia di Bassano|Bassano]], quindi si unì al generale [[Johann Mészáros de Szoboszló|Mészáros]] raggiungendo una forza di 16.000 uomini con i quali continuò ostinatamente a marciare su Mantova. Il generale francese [[Charles Édouard Jennings de Kilmaine|Kilmaine]] aveva intanto ritirato alcune truppe dal fronte per difendere [[Verona]], compresa la guarnigione di Legnago, così Würmser passò facilmente l'Adige il 10 settembre ed entrò a Mantova due giorni dopo facendo salire il numero dei difensori a 23.000. Il 15 il generale austriaco tentò una sortita contro il Castello di San Giorgio e il villaggio della Favorita ma Masséna e Sahuget lo ricacciarono in città. L'arrivo di Würmser si rivelò più dannoso che utile ai difensori di Mantova perché le scarse risorse di viveri diminuirono più rapidamente e in poco tempo si dovette ricorrere alla carne di cavallo per sfamarsi.<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 154-154|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
=== Terzo assedio e caduta della città ===
{{cassetto
|titolo = Forze in campo, Terzo Assedio di Mantova (27 agosto 1796 - 2 febbraio 1797)<ref> Digby Smith, "The Greenhill Napoleonic Wars Data Book, Greenhill Books, London 1998 - ISBN 1853672769</ref>
|testo =
'''Francesi''' :
* Divisioni Dumas e d'Allemagne, con
: 4.e Demi-Brigade de ligne
: 5.e Demi-Brigade de ligne
: 6.e Demi-Brigade de ligne
: 9.e Demi-Brigade de ligne
: 11.e Demi-Brigade de ligne
: 12.e Demi-Brigade de ligne
: 13.e Demi-Brigade de ligne
: 14.e Demi-Brigade de ligne
: 18.e Demi-Brigade de ligne
: 19.e Demi-Brigade de ligne
: 25.e Demi-Brigade de ligne
: 29.e Demi-Brigade de ligne
: 30.e Demi-Brigade de ligne
: 32.e Demi-Brigade de ligne
: 33.e Demi-Brigade de ligne
: 39.e Demi-Brigade de ligne
: 40.e Demi-Brigade de ligne
: 43.e Demi-Brigade de ligne
: 45.e Demi-Brigade de ligne
: 51.e Demi-Brigade de ligne
: 55.e Demi-Brigade de ligne
: 57.e Demi-Brigade de ligne
: 58.e Demi-Brigade de ligne
: 61.e Demi-Brigade de ligne
: 63.e Demi-Brigade de ligne
: 64.e Demi-Brigade de ligne
: 69.e Demi-Brigade de ligne
: 75.e Demi-Brigade de ligne
: 79.e Demi-Brigade de ligne
: 85.e Demi-Brigade de ligne
: 88.e Demi-Brigade de ligne
: 93.e Demi-Brigade de ligne
: 11.e Demi-Brigade de légère
: 12.e Demi-Brigade de légère
: 20.e Demi-Brigade de légère
: 3.e Regiment de dragons
: 5.e Regiment de dragons
: 8.e Regiment de dragons
: 9.e Regiment de dragons
: 15.e Regiment de dragons
: 18.e Regiment de dragons
: 20.e Regiment de dragons
: 10.e Regiment de chasseurs a cheval
: 13.e Regiment de chasseurs a cheval
: 15.e Regiment de chasseurs a cheval
: 19.e Regiment de chasseurs a cheval
: 22.e Regiment de chasseurs a cheval
: 24.e Regiment de chasseurs a cheval
: 25.e Regiment de chasseurs a cheval
: 1.e Regiment de hussards
: 7.e/bis Regiment de hussards
Forza totale : 10000 uomini
 
'''Austriaci''' :
Comandante in capo: Feldmarshalleutenant Conte Wurmser <br/>
: Infanterie Regiment'' Huff ''N.8 (2 battaglioni)
: Infanterie Regiment'' Kheul ''N.10 (1º, 2º e 3º battaglione)
: Infanterie Regiment'' Reisky ''N.13 (1º, 2º e 3º battaglione)
: Infanterie Regiment'' Preiss ''N.24 (3º battaglione)
: Infanterie Regiment'' Brechainville ''N.25 (4 compagnie)
: Infanterie Regiment'' Wikhelm Schroeder ''N.26 (1º, 2º e 3º battaglione)
: Infanterie Regiment'' Thurn ''N.34 (2 battaglioni)
: Infanterie Regiment'' Belgiojoso ''N.44 (2 battaglioni)
: Infanterie Regiment'' Kerpen ''N.49(3º battaglione)
: Infanterie Regiment'' Callenberg ''N.54 (1º, 2º e 3º battaglione)
: Grenadier Bataillon'' Bianchi ''
: Grenadier Bataillon'' Strassoldo ''
: Grenz-Infanterie Regiment'' Cārlstadt ''(1º, 2º e 6º battaglione)
: Grenz-Infanterie Regiment'' Banalisten ''(1º battaglione)
: Croatisches Freicorps (1 battaglione)
: Freicorps Gyulai (2 battaglioni)
: Jaegercorps Mahoney (1 battaglione)
: Husaren Regiment'' Erzherzogh Joseph ''N.2 (4 squadroni)
: Husaren Regiment'' Erdödy ''N.11 (2 squadroni)
: Ulhanen Regiment'' Mészaros ''N.11 (6 squadroni)
Forza totale : 28000 uomini
}}
 
[[File:Reddition de Mantoue.jpeg|thumb|left|La resa della guarnigione austriaca di [[Mantova]] del febbraio 1797 in un dipinto di [[Hippolyte Lecomte]] ]]
Agli inizi del 1797 a Mantova morivano circa 150 uomini al giorno per malattie e denutrizione. L'[[aiutante di campo]] di Napoleone, [[Joseph Sulkowski]], entrò nella città assediata per trattare uno scambio di prigionieri e al ritorno scrisse:
{{quote|Del centinaio di ufficiali che vidi, almeno una sessantina erano malati e, poiché essi non sapevano che io capivo il tedesco, potei ascoltare liberamente la loro conversazione che era molto simile a quella che si sarebbe potuta udire all'[[Hôtel de Ville (Parigi)|Hôtel de Ville]].<ref>Ospedale di Parigi riservato ai militari in congedo. Vedi {{Cita|Chandler2006|pp. 155-156|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>}}
 
Le fortunate vicende sul fronte del Reno (l'armata francese il 2 ottobre si trovava nuovamente sulle rive occidentali del grande fiume) permisero al Consiglio aulico di progettare un nuovo piano per la liberazione di Mantova, ora sorvegliata da circa 9.000 soldati francesi e difesa da 23.000 uomini, dei quali però 10.000 malati e non idonei ai combattimenti.<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 156-157|Chandler 2006|harv=s}}.</ref> Al nuovo comandante in capo austriaco, [[Joseph Alvinczy von Berberek]], vennero assegnati 46.000 uomini per tentare l'impresa, assistito da Davidovich. L'avanzata austriaca mise inizialmente in difficoltà Napoleone, che temette persino di dover abbandonare l'Italia,<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 161-162|Chandler 2006|harv=s}}.</ref> ma ancora una volta il generale francese riuscì ad evitare il congiungimento delle ali dell'esercito austriaco sconfiggendo Alvinczy nella [[battaglia del Ponte di Arcole]] e respingendo Davidovich fino a Trento, determinando la fine del terzo tentativo austriaco di liberare Mantova, la cui guarnigione era pericolosamente a corto di viveri.<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 171-172|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
Alla fine di novembre i francesi aprirono delle trattative per porre fine alla guerra, ma la proposta austriaca di poter rifornire Mantova a trattative in corso fece naufragare ogni tipo di accordo. Alvinczy nel frattempo era riuscito a raggruppare altri 34.000 uomini con cui tentare, per la 4ª volta dall'inizio della campagna d'Italia, di scacciare i francesi dai dintorni di Mantova.<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 172-173|Chandler 2006|harv=s}}.</ref> Le difese francesi, schierate in ogni possibile direttrice d'attacco austriaca, vennero attaccate simultaneamente a Verona e Legnago e, in maggior misura, lungo la vallata dell'Adige, dove il 12 gennaio 1797, il generale francese [[Barthélemy Catherine Joubert|Joubert]] fu costretto a ritirarsi. I due eserciti vennero a contatto a [[Rivoli Veronese]]. Il [[Battaglia di Rivoli|violento scontro che ne seguì]] vide ancora una volta le truppe di Bonaparte vittoriose, e ormai le uniche forze austriache in grado di combattere erano i superstiti di Mantova e 9.000 soldati agli ordini di [[Giovanni Provera]].<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 175-180|Chandler 2006|harv=s}}.</ref> Proprio questi ultimi, in virtù che i francesi avevano lasciato sguarnite molte posizioni per concentrare il più alto numero possibile di soldati a Rivoli, giunsero in vista di Mantova (con 2.000 uomini in meno, persi in uno scontro con Augereau) il 15 gennaio, trovandosi però di fronte le forze di Sérurier. Il giorno successivo, 16 dicembre, Würmser tentò, senza successo, la sua ultima sortita, mentre Napoleone piombò alle spalle di Provera che non ebbe altra scelta se non la resa.<ref>{{Cita|Chandler2006|pp. 180-181|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
Il 2 febbraio 1797 Würmser, ormai definitivamente abbandonato, siglò la resa di Mantova con Sérurier, che gli concesse di poter abbandonare la città con una scorta e l'[[onore delle armi]]. Con Mantova ormai nelle proprie mani, Bonaparte diventò padrone di tutta l'Italia settentrionale.<ref>{{Cita|Chandler2006|p. 181|Chandler 2006|harv=s}}.</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
<!-- ordine alfabetico per cognome, grazie! -->
* {{cita libro | cognome= Chandler | nome=David G. | titolo=Le campagne di Napoleone, vol. I| editore=[[Rcs MediaGroup|BUR]] | città=Milano | anno=2006 |annooriginale =1992 |edizione =9ª edizione |id= ISBN 88-17-11904-0 |cid=Chandler2006 }}
* Luigi Pescasio, ''Mantova assediata 1796-1797'', Edizioni Bottazzi, [[Suzzara]], 1989. {{NoISBN}}
 
==Voci correlate==
*[[Battaglia di Lonato]]
 
{{portale|guerra|guerre napoleoniche|Lombardia|Mantova}}
 
[[Categoria:Guerra nel 1796]]
[[Categoria:Storia di Mantova]]
[[Categoria:Assedi|Mantova]]