Operazione Matterhorn e Toni Basil: differenze tra le pagine

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{{F|musicisti statunitensi|arg2=attori statunitensi|luglio 2013}}
{{Infobox bombardamento
{{Artista musicale
|Nome = Operazione Matterhorn
| nome = Toni Basil
|Parte di = dei [[bombardamenti strategici durante la seconda guerra mondiale]]
|Immagine =immagine B-29= targetsToni fromBasil China3.jpg
| nazione = USA
|Didascalia = Obiettivi primari dei bombardieri B-29 dell'USAAF basati in Cina durante la Seconda guerra mondiale
|Data genere = [[1944]]New Wave
| nota genere = <ref name = AM>{{en}}{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/toni-basil-mn0000517797|titolo=Scheda di Toni Basil su allmusic.com|accesso=21 aprile 2016}}</ref>
|Luogo = [[Asia]] orientale
| anno inizio attività = 1966
|LatGradi =
| anno fine attività = 1985
|LatPrimi =
| tipo artista = cantante
|LatSecondi =
| numero totale album pubblicati = 2
|LatNS =
| numero album studio = 2
|LongGradi =
}}
|LongPrimi =
{{Bio
|LongSecondi =
|Nome = Antonia Christina
|LongEW =
|Cognome = Basilotta
|Nomemappa =
|Pseudonimo = Toni Basil
|Tipo = Bombardamento strategico
|Sesso = F
|Obiettivo = Distruzione di obiettivi industriali e militari sul territorio del Giappone, della Cina e del Sud-Est asiatico occupato dal Giappone
|LuogoNascita = Filadelfia
|Eseguito da = {{USA}}
|GiornoMeseNascita = 22 settembre
|Ai danni di = {{JPN}}
|AnnoNascita = 1943
|Forze attaccanti = XX Bomber Command della [[Twentieth Air Force]]
|LuogoMorte =
|Comandante attaccanti = [[Henry H. Arnold]]<br/>[[Haywood S. Hansell]]<br/>[[Kenneth B. Wolfe]]<br>[[Curtis LeMay]]
|Forze di difesaGiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Comandante difensori =
|Epoca = 1900
|Esito = risultati non decisivi, danni limitati
|Attività = musicista
|Perdite civili =
|Attività2 = attrice
|Perdite infrastrutturali =
|Attività3 = coreografa
|Perdite attaccanti =
|Nazionalità = statunitense
|Perdite difensori =
|Note =
|Ref =
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''operazione Matterhorn''' fu un'operazione militare di [[bombardamento strategico]] effettuata dall'[[United States Army Air Forces]] durante la [[seconda guerra mondiale]] contro le [[Giappone|forze giapponesi]]. Vennero impiegati i grandi bombardieri ultra-pesanti [[B-29 Superfortress]] con base in [[India]] e [[Cina]]. Gli obiettivi includevano lo stesso [[Giappone]] e le basi nipponiche in Cina ed Asia sudorientale. Il nome dell'operazione viene da ''Matterhorn'', nome tedesco del [[monte Cervino]].
 
==Biografia==
Nonostante il grande impegno logistico e organizzativo americano, l'operazione non ottenne i risultati previsti e dovette essere abbandonata anche in conseguenza della perdita di una parte delle basi aeree durante l'offensiva terrestre giapponese [[operazione Ichi-Go|Ichi-Go]]. Il comando americano decise quindi di trasferire la maggior parte dei B-29 nelle nuove basi delle [[isole Marianne]] dove vennero ripresi i bombardamenti contro il Giappone.
Figlia di un [[direttore d'orchestra]], divenne universalmente conosciuta per il singolo ''Mickey'', cover della canzone ''Kitty'' del [[1979]] della band inglese dei [[Racey]].
 
La canzone era già stata registrata da Basil nel 1979 ma fu pubblicata solo nel [[1982]] vincendo l'iniziale riluttanza dell'artista americana la quale credeva che la [[Canzone (musica)|canzone]] fosse già “musicalmente datata”.
== Piani e programmi ==
 
Il [[video musicale]] di questa canzone fu uno dei più popolari video trasmessi da [[MTV]]. Tale video, di per sé molto semplice, consiste in un balletto della band di Toni Basil del quale lei è la protagonista vestita da ragazza pon pon.
Il progetto di trasferire le formazioni aeree di bombardieri ultra-pesanti [[Boeing B-29 Superfortress]] nelle basi in Cina venne presentato per la prima volta nella [[Conferenza di Casablanca]] nel gennaio [[1943]]. Mentre questi piani venivano analizzati approfonditamente dagli esperti militari, il [[Combined Chiefs of Staff|Comitato degli stati maggiori combinati]] angloamericano si riunì nel [[Québec (provincia)|Quebec]] in agosto e autorizzò una offensiva aero-navale nel [[Oceano Pacifico|Pacifico]] centrale con l'obiettivo di conquistare le [[isole Marianne]]. Un eventuale successo di queste operazioni avrebbe potuto modificare l'intero quadro strategico della guerra nel Pacifico: le Marianne infatti erano relativamente vicine alle isole del Giappone; inoltre, dopo essere state occupate dagli Alleati, sarebbero state molto meno vulnerabili delle basi cinesi a possibili attacchi giapponesi.
 
La carriera discografica di Basil consiste in due soli album, ''Word of Mouth'' del [[1982]] e ''Toni Basil'' del [[1983]]. Da annotare, inoltre, non meno di cinque album “Toni Basil best-of collections”.
[[File:Cairo conference.jpg|thumb|left|Durante la [[conferenza del Cairo]], il presidente [[Franklin Roosevelt]] promise al generalissimo [[Chiang Kai Shek]] l'intervento dei bombardieri strategici americani in Cina.]]
 
Una volta lasciata la carriera musicale, Toni Basil è passata a quella [[cinema]]tografica in veste di attrice in un discreto numero di [[film]] e serie tv americane.
Nel settembre 1943, il Comitato degli stati maggiori combinati espresse dubbi sul programma di offensiva aerea a partenza dalle basi cinesi; in particolare venne evidenziato che era probabile che i B-29 in Cina avrebbero avuto notevoli problemi logistici. Comunque, il [[Presidente degli Stati Uniti|presidente]] [[Franklin D. Roosevelt]] prese la decisione di organizzare le basi in Cina soprattutto per motivi politico-strategici, essendo egli ansioso di bombardare al più presto il territorio metropolitano del Giappone. Alla [[Conferenza del Cairo]] tenutasi alla fine dell'anno, egli promise a [[Chiang Kai Shek]] che formazioni di bombardieri pesanti sarebbero arrivati nel suo paese. Il generale [[Henry H. Arnold]], capo di stato maggiore dell'[[United States Army Air Force|USAAF]], supportò la decisione del presidente che egli in realtà considerava solo un espediente temporaneo, in attesa che fossero state disponibili le basi nelle isole Marianne, ritenute più adatte per le missioni strategiche contro il Giappone .<ref name=hittinghomepg4>{{en}} ''[http://permanent.access.gpo.gov/lps51153/airforcehistory/usaaf/ww2/hittinghome/hittinghomepg4.htm The Superfortress Takes to the Skies]'' p.4.</ref>
 
Oggi si dedica assiduamente all'arte coreografica seguendo in prima persona le performance di artisti come [[David Bowie]] e [[Tina Turner]].
L'operazione Matterhorn (nome in codice della campagna aerea strategica con basi in Cina) fu sviluppata inizialmente dal generale di brigata [[Kenneth B. Wolfe]] che, nell'ottobre [[1943]], costituì il [[XX Bomber Command]]. Wolfe progettò l'operazione a partire da un piano iniziale chiamato ''Setting Sun'' basato sulle idee espresse dal presidente Roosevelt alla Conferenza di Casablanca e da un piano preesistente del generale [[Joseph Stilwell]], comandante supremo delle forze americane in Cina, denominato ''Twilight''. Era previsto da questi piani che le basi aeree avanzate in territorio cinese sarebbero state rifornite dall'[[India]] con difficili missioni di aviotrasporto che avrebbero sorvolato ''[[La Gobba (seconda guerra mondiale)|the Hump]]'' (la gobba), nome assegnato dai piloti alleati all'estremità orientale della catena himalaiana. Il piano originale ''Setting Sun'' prevedeva che le basi avanzate sarebbero state organizzate a [[Guangxi]], nella Cina meridionale, ma a causa dell'intensa pressione che le truppe giapponesi esercitavano contro le forze cino-americane comandate dal generale Stillwell e dal generale [[Claire Chennault]], le basi dell'operazione Matterhorn furono spostate verso l'interno, fino a [[Chengdu]].
 
==Discografia==
Il generale Arnold approvò il piano il 21 ottobre 1943 e lo presentò al [[Joint Chiefs of Staff]] dopo aver convinto Roosevelt, grazie al'opera di mediazione del capo di stato maggiore generale [[George C. Marshall]], che nessun altro bombardamento strategico del Giappone sarebbe stato possibile prima della conquista delle [[Isole Marianne]], che non era ancora stata pianificata in dettaglio. Roosevelt fu deluso dopo aver appreso che la data di inizio del progetto sarebbe stata il 1º giugno [[1944]], avendo promesso a [[Chiang Kai-Shek]] che la campagna sarebbe cominciata il 1º gennaio [[1944]], ma alla fine diede la sua approvazione dopo aver ottenuto assicurazioni che la campagna aerea strategica sarebbe continuata per un anno.
===Album===
*[[1982]] - ''[[Word of Mouth (Toni Basil)|Word of Mouth]]''
*[[1983]] - ''[[Toni Basil (album)|Toni Basil]]''
 
===Singoli===
L'elemento fondamentale per la pianificazione, lo sviluppo e l'esecuzione di una campagna di bombardamento strategico del Giappone era il bombardiere ultra-pesante [[Boeing B-29 Superfortress]], che, avendo un raggio d'azione di 2&nbsp;400 [[Chilometro|km]], era il solo che poteva raggiungere gli obiettivi nell'area metropolitana nipponica. Durante la guerra il B-29 sganciò circa il 90% di tutte le bombe cadute sul Giappone. Il generale Wolfe, avendo coordinato fin dall'inizio il programma ingegneristico di sviluppo del nuovo super-bombardiere, aveva una profonda conoscenza di tutti gli aspetti tecnici del B-29; egli inoltre riuscì ad accelerare l'immissione in servizio del nuovo aereo, effettuando la sperimentazione iniziale contemporaneamente all'addestramento degli equipaggi da lui scelti tra i migliori elementi già esperti di precedenti turni di servizio in aree di combattimento<ref>M. Caidin, ''La notte che distrussero Tokyo'', pp. 26 e 30-31.</ref>.
*[[1966]] - ''Breakaway
*[[1982]] - ''[[Mickey (singolo)|Mickey]]''
*[[1982]] - ''Nobody''
*[[1983]] - ''Shoppin' from A to Z''
*[[1983]] - ''Over My Head''
*[[1984]] - ''Street Beat''
*[[1984]] - ''Suspense''
 
== LaFilmografia campagna aereaparziale ==
* ''[[Easy Rider]]'', regia di [[Dennis Hopper]] ([[1969]])
* ''[[Fuga da Hollywood]]'' (''The Last Movie''), regia di [[Dennis Hopper]] ([[1971]])
 
==Note==
=== Costituzione delle forze ===
Elementi d'avanguardia dell'[[United States Army Air Forces|aviazione americana]] arrivarono in [[India]] nel dicembre 1943 per organizzare la costruzione dei campi d'aviazione in India e in Cina. Migliaia di lavoratori indiani furono impiegati nella costruzione di quattro basi permanenti nell'India orientale intorno a [[Kharagpur]]. Nel frattempo, oltre l'[[Himalaya]], circa 350&nbsp;000 lavoratori cinesi costruirono quattro basi nella Cina occidentale vicino a [[Chengdu]]. I piani originali prevedevano che due stormi (''wing'') di 150 bombardieri ciascuno fossero schierati nel territorio cinese, ma nell'aprile 1944 il secondo di questi stormi (il [[73rd Bombardment Wing]]) non era ancora stato organizzato ed equipaggiato, quindi il XX Bomber Command venne ridotto ad un solo stormo di bombardieri ultra-pesanti (''Very Heavy''), riducendo in modo rilevante la sua capacità operativa. Nell'aprile 1944 in Asia erano disponibili quattro gruppi di B-29 del [[58th Bombardment Wing]] e otto basi aeree erano funzionanti.<ref name=hittinghomepg4/>
 
Questi reparti erano:<ref>[Maurer, Maurer (1983). Air Force Combat Units Of World War II. Maxwell AFB, Alabama: Office of Air Force History. ISBN 0892010924].</ref><ref>[http://www.intergate.com/~sandcrab/China_Bases.htm Location of China Bomber bases, 1944-45] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120218201259/http://www.intergate.com/~sandcrab/China_Bases.htm |data=18 febbraio 2012 }}.</ref>
 
{| class="wikitable"
|-
! Gruppo !! Base operativa di partenza !! Base di schieramento avanzato
|-
| [[40th Bombardment Group]] || [[Chakulia Airfield]], India || [[Hsinching Airfield]], Cina
|-
| [[444th Bombardment Group]] || [[Dudhkundi Airfield]], India || [[Kwanghan Airfield]], Cina
|-
| [[462d Bombardment Group]] || [[Piardoba Airfield]], India || [[Kuinglai Airfield|Kuinglai (Linqiong) Airfield]], Cina
|-
| [[468th Bombardment Group]] || [[Kalaikunda Airfield]], India || [[Pengshan Airfield]], Cina
|}
Per evitare il rischio che i B-29 Superfortress potessero essere sprecati sui campi di battaglia per impiego come bombardieri tattici, mentre avrebbero potuto essere molto più efficaci come bombardieri strategici contro le isole giapponesi, lo stato maggiore dell'USAAF approvò nell'aprile 1944 la costituzione della [[Twentieth Air Force]] che avrebbe avuto l'autorità di comando sul XX Bomber Command per l'operazione Matterhorn .<ref name=hittinghomepg5>Haulman ''[http://permanent.access.gpo.gov/lps51153/airforcehistory/usaaf/ww2/hittinghome/hittinghomepg5.htm Over the Hump to Matterhorn]'' p.5.</ref>
 
[[File:021002-O-9999G-013.jpg|thumb|left|upright=0.7|Il generale [[Henry H. Arnold]], capo di stato maggiore dell'USAAF, assunse anche il comando della Twentieth Air Force.]]
 
[[File:Haywood Hansell.png|thumb|upright=0.7|Il generale [[Haywood S. Hansell]], capo di stato maggiore e comandante ''de facto'' della [[Twentieth Air Force]] per l'operazione Matterhorn.]]
 
Il generale Henry Arnold decise di assumere personalmente il comando della Twentieth Air Force, mentre lo stato maggiore aereo centrale avrebbe esercitato la funzione di stato maggiore operativo della nuova unità aerea. Il generale Arnold, che avrebbe agito come rappresentante esecutivo degli [[Joint Chiefs of Staff|Stati maggiori riuniti]], prese questa inconsueta decisione per timore che, in mancanza della sua autorità, i bombardieri potessero essere dissipati in compiti secondari o fossero trasferiti sotto il controllo dell'ammiraglio [[Chester Nimitz]] che esercitava il comando del teatro del Pacifico centrale. Il [[generale di brigata]] [[Haywood S. Hansell]] ricevette l'incarico di capo di stato maggiore della Twentieth Air Force e divenne ''de facto'' il comandante in capo temporaneo dell'unità aerea dopo che a maggio 1944 il generale Arnold fu colpito da un severo attacco cardiaco.
 
Nello stesso mese di maggio 1944, i primi B-29 Superfortress arrivarono in India, dopo aver trasvolato l'[[Oceano Atlantico]] sulla rotta sudatlantica: [[Morrision Field]], in [[Florida]] - [[Natal]] ([[Brasile]]) - [[Nordafrica]] - [[Penisola araba|Arabia]] - [[Persia]]. Gli aerei erano accompagnati dal [[maggior generale]] Kenneth B. Wolfe che era fin dall'inizio il comandante designato del XX Bomber Command, la componente operativa sul posto della Twentieth Air Force. Il quartier generale del 58th Bombardment Wing, l'unica unità aerea assegnata al XX Bomber Command, arrivò in India nella primavera del 1944.<ref name=hittinghomepg4/> Il generale Wolfe si era recato in India già nel mese di gennaio 1944 e aveva subito verificato lo stato dei lavori sulle basi aeree in costruzione; egli dovette sollecitare l'intervento del generale [[Joseph Stilwell]] per l'assegnazione di altri reparti logistici per affrettare il completamento delle piste in cemento necessarie per i grandi bombardieri<ref>M. Caidin, ''La notte che distrussero Tokyo'', p. 34-35.</ref>.
 
Dal punto di vista amministrativo, le basi aeree in Cina dipendevano dal [[Teatro del sud-est asiatico della seconda guerra mondiale|Teatro Cina-Birmania-India]] e il comandante del XX Bomber Command non aveva alcuna autorità sugli stabilimenti, le stazioni, le basi, le unità e il personale non espressamente assegnato sotto il suo comando; inoltre il generale Wolfe non aveva alcun controllo sui trasporti di rifornimenti e altri supporti logistici essenziali per l'operazione Matterhorn. Il comandante del XX Bomber Command in compenso dipendeva direttamente, attraverso la Twentieth Air Force e il generale Hansell, dagli Stati maggiori riuniti al [[Il Pentagono|Pentagono]] e non era alle dipendenze del [[South East Asia Command]] diretto da Lord [[Louis Mountbatten]], che era la suprema autorità di comando interalleata nel teatro Cina-Birmania.India.
 
=== Le operazioni ===
[[File:Matterhorn-B-29 Crossing The Hump 1944.jpg|thumb|upright=1.1|Un B-29 Superfortress del 40th Bombardment Group del XX Bomber Command supera la catena dell'Himalaya per raggiungere dall'India le basi aeree avanzate in Cina.]]
Un comitato di esperti e analisti degli Stati maggiori riuniti e della Twentieth Air Force aveva consigliato di sferrare gli attacchi dei B-29 contro gli altiforni e le acciaierie giapponesi di [[Anshan]] ([[Acciaierie Shōwa]]) in [[Manciuria]], e di [[Yawata]] ([[Acciaierie imperiali di Yawata]]) nell'isola di [[Kyūshū]], la cui distruzione avrebbe potuto compromettere seriamente lo sforzo bellico nemico. La lista degli obiettivi raccomandanti per l'operazione Matterhorn comprendeva anche strutture portuali e fabbriche di aeroplani.
 
Il generale Wolfe diede inizio alla prima missione di combattimento dei B-29 del XX Bomber Command il 5 giugno 1944 con obiettivo le strutture ferroviarie giapponesi di [[Makasan]], vicino a [[Bangkok]] in [[Thailandia]], a circa 1&nbsp;500&nbsp;km di distanza. 98 bombardieri decollarono dalle basi in India, e 77 colpirono i loro bersagli sganciando 334 tonnellate di bombe. L'operazione fu particolarmente difficoltosa: dodici aerei dovettero rinunciare alla missione per problemi tecnici, uno esplose al decollo, mentre gli altri incapparono nel volo di ritorno in turbolenze atmosferiche e si sparpagliarono, atterrando in sedici diverse basi aeree<ref>M. Caidin, ''La notte che distrussero Tokyo'', p. 39.</ref>. Nonostante questi problemi, il XX Bomber Command decise di tentare le prime incursioni dirette contro il territorio metropolitano del Giappone.<ref name=hittinghomepg5/>
[[File:B-29s June 1944.jpg|left|thumb|upright=1.1|Bombardieri B-29 decollano per effettuare il bombardamento su Yawata del 15 giugno 1944.]]
 
Dieci giorni più tardi, 68 B-29 Superfortress decollarono di notte dalle basi cinesi della regione di [[Chengdu]] per la missione di bombardamento contro le importanti acciaierie di [[Yawata]] nell'isola di Kyūshū, a quasi a 2&nbsp;500&nbsp;km di distanza. Il 15 giugno 1944 avvenne quindi il primo bombardamento sul Giappone dai tempi dell'[[Incursione aerea su Tokyo|incursione aerea di Dolittle]] dell'aprile 1942, segnando l'inizio della campagna di bombardamento strategico contro il territorio nipponico. Come nel caso dell'incursione su Tokyo del 1942, non ebbe un grande successo. Solo 47 dei 68 B-29 colpirono gli obiettivi, quattro di essi dovettero rinunciare alla missione per problemi meccanici, quattro si schiantarono al suolo, sei di essi, per problemi tecnici, dovette sganciare prematuramente il proprio carico di bombe e altri ancora colpirono solo obiettivi secondari. Solo un B-29 Superfortress venne abbattuto da aerei giapponesi.<ref name=hittinghomepg5/>
 
Nelle settimane seguenti il numero dei B-29 disponibili diminuì sensibilmente per i perduranti problemi tecnici e logistici e il XX Bomber Command dovette limitarsi ad effettuare un debole attacco con solo diciassette bombardieri contro la città cinese di [[Hankow]] e contro [[Sasebo]], [[Tobata]] e [[Omura]] sul territorio nipponico<ref name="MC39">M. Caidin, ''La notte che distrussero Tokyo'', p. 39.</ref>. Il secondo grande attacco dei bombardieri ultra-pesanti contro il Giappone non avvenne fino al 7 luglio 1944, ma già in precedenza il generale Arnold si era rimesso dalla malattia, e, deluso dai modesti progressi della campagna aerea, aveva sostituito il generale Wolfe con il generale di brigata [[LaVern G. Saunders]], che fin dall'inizio aveva collaborato al programma costruttivo del B-29 e aveva partecipato a tutte le fasi dell'operazione Matterhorn<ref>M. Caidin, ''La notte che distrussero Tokyo'', p. 26 e 34.</ref>. In realtà si trattava di una nomina solo temporanea in attesa che l'energico maggior generale [[Curtis LeMay]] potesse arrivare dall'[[Europa]] dove si era distinto nella campagna di bombardamenti sulla [[Germania nazista]], e assumere il comando definitivo.
 
Nel frattempo il XX Bomber Command cercò di estendere la sua azione di bombardamento; il 29 luglio 1944 cinquantotto B-29 attaccarono le grandi acciaierie di [[Anshan]] in [[Manciuria]] con buoni risultati: gli impianti furono colpiti e pesantemente danneggiati<ref name="MC39"/>. Nella notte tra il 10 e l'11 agosto 1944 cinquantasei B-29 attaccarono gli impianti petroliferi di [[Palembang]], nell'isola di [[Sumatra]], decollando dalle basi a [[Sri Lanka|Ceylon]] in quella che fu la più lunga incursione aerea statunitense dell'intera guerra (6.100 chilometri con diciannove ore di volo); contemporaneamente, altri B-29 rilasciarono alcune mine nel [[Musi (Indonesia)|fiume Musi]] mentre altri ancora bombardarono [[Nagasaki]].
 
[[File:Kenneth B. Wolfe.JPG|thumb|upright=0.7|Il generale [[Kenneth B. Wolfe]], comandante del [[XX Bomber Command]] all'inizio dell'operazione Matterhorn.]]
 
Nonostante il grande impegno organizzativo, una serie di problemi tecnici e logistici fin dall'inizio intralciarono il piano Matterhorn e impedirono un bombardamento sistematico e prolungato del territorio giapponese dalle basi in Cina. I problemi logistici erano quasi insormontabili: ogni missione di B-29 richiedeva il consumo di un'enorme quantità di carburante e armamenti che giungevano nelle basi cinesi solo attraverso i difficili viaggi di trasporto aereo lungo il percorso dell'Himalaya, la catena montuosa più alta del mondo. Per ogni missione di bombardamento aereo delle Superfortress, il comando alleato doveva organizzare sei missioni di B-29 adibiti al trasporto di materiali ed equipaggiamenti attraverso la "gobba" della catena himalayana. Anche dopo la costituzione alla fine del 1944 di un comando aereo combinato per il controllo del supporto logistico delle basi aeree cinesi, l'[[Air Transport Command]], la situazione non migliorò in modo decisivo; non fu possibile inviare sufficiente carburante e armamenti alla regione di Chengdu .<ref name=hittinghomepg5/>
 
Altri problemi erano legati alla distanza degli obiettivi dalla basi cinesi dei bombardieri; [[Tokyo]], situata nella regione orientale dell'isola di [[Honshū]], si trovava a oltre 3.200 chilometri dai campi di volo del XX Bomber Command, al di fuori del raggio d'azione dei B-29; l'isola di [[Kyūshū]], nel Giappone sudoccidentale, era la sola regione metropolitana dell'arcipelago entro i 2.500 chilometri, che era il raggio operativo effettivo dei bombardieri americani.<ref name=hittinghomepg5/>
 
[[File:Curtis LeMay 1940s.jpg|thumb|left|upright=0.7|Il generale [[Curtis LeMay]] prese il comando dell'operazione Matterhorn il 20 agosto 1944.]]
 
I bombardieri ultra-pesanti inoltre soffrivano ancora di notevoli problemi tecnici che ne riducevano l'efficienza bellica costringendo a terra molte macchine e obbligando altre a tornare indietro prima di aver sganciato i loro carichi bellici. Anche i B-29 che riuscivano a raggiungere l'obiettivo spesso avevano difficoltà a colpire il bersaglio a causa in parte per l'estesa copertura nuvolosa o i forti venti. L'impiego di grandi formazioni di bombardieri avrebbe potuto migliorare l'accuratezza del bombardamento, ma il generale Saunders non ebbe mai sufficienti B-29 per costituire grandi gruppi di aerei attaccanti; inoltre il comando della Twentieth Air Force periodicamente dirottava un certo numero di B-29 dai loro compiti di bombardamento strategico per impiegarli in supporto dei comandanti locali nel Sud-Est asiatico e nel Pacifico sud-occidentale. Per questo insieme di motivi, il XX Bomber Command e i B-29 Superfortress non riuscirono a raggiungere gli obiettivi strategici attesi.
 
Il 20 agosto 1944 il generale Curtis LeMay arrivò nel teatro del Sud-Est asiatico e assunse il comando al posto del generale Saunders con l'obiettivo di immettere nuova energia e accrescere l'efficienza del XX Bomber Command. Il generale, comandante di gruppi e stormi di bombardieri sul teatro europeo nella [[Eight Air Force]], aveva raggiunto rimarchevoli successi nelle operazioni di bombardamento sull'Europa occupata e aveva proposto e applicato una serie di innovazioni strategiche come le formazioni sfalsate, i ''[[combat box]]'' e il volo in formazione diretto e livellato ad alta quota. Il generale LeMay, il più giovane [[maggior generale]] dell'USAAF, aveva anche modificato le tattiche, concentrando e rafforzando numericamente le formazioni, e potenziando l'addestramento degli equipaggi per raggiungere una maggiore precisione di bombardamento; egli aveva anche creato una scuola di addestramento per gli equipaggi dei bombardieri di testa delle formazioni, in modo che i suoi uomini potessero apprendere come sganciare il carico bellico con precisione, seguendo l'aereo designato come guida del ''combat box''.
 
Nella realtà concreta, tuttavia, il generale LeMay, nonostante tutta la sua energia e preparazione, nei primi due mesi di comando del XX Bomber Command non ottenne maggiori risultati dei suoi predecessori, i generali Wolfe e Saunders. Lo stesso giorno dell'arrivo del generale LeMay, il 20 agosto 1944, una seconda incursione dei B-29 sulle acciaierie di Yawata si concluse con buoni risultati ma con rilevanti perdite di fronte alla forte opposizione dei caccia e dell'artiglieria antiaerea giapponese; dieci bombardieri furono abbattuti e altri tre andarono persi nell'atterraggio al termine della missione<ref>M. Caidin, ''La notte che distrussero Tokyo'', pp. 39-40.</ref>.
 
<!--The command continued to average only about one sortie a month per aircraft against Japan’s home islands. When [[Douglas MacArthur]] invaded the [[Philippines]] in October 1944, LeMay diverted his B-29s from bombing Japanese steel facilities to striking enemy aircraft factories and bases in [[Taiwan|Formosa]], [[Kyūshū]], and [[Manchuria]].<ref name=hittinghomepg5/>
 
Meanwhile, LeMay gained the support of Communist leader [[Mao Zedong]], who controlled parts of northern China. Willing to help against a common enemy, Mao agreed to assist downed American airmen and to locate in northern China a weather station that would provide better forecasts for the XX Bomber Command’s raids on the Japanese in Manchuria and Kyūshū. Hoping to gain American recognition of his own regime, Mao suggested that the Americans set up B–29 bases in northern China like those in Chiang Kai Shek’s area of control in southern China. LeMay declined, however, because he found it difficult enough to supply the airfields at Chengtu.<ref name=hittinghomepg5/>
 
The former European theater bomber commander continued to experiment with new technologies and tactics and soon imported to China the incendiary weapons being used by the British against Germany. In late 1944, Japanese offensive (codenamed [[Operation Ichi-Go]]) in China probed toward the B–29 and Air Transport Command bases around Chengtu and [[Kunming]]. To slow the enemy advance, Maj. Gen. Claire L. Chennault of the Fourteenth Air Force asked for raids on Japanese supplies at Hankow, and the Joint Chiefs directed LeMay to hit the city with firebombs. On [[December 18]], LeMay launched the fire raid, sending eighty-four B–29s in at medium altitude with five hundred tons of incendiary bombs. The attack left Hankow burning for three days, proving the effectiveness of incendiary weapons against the predominantly wooden architecture of the Far East.<ref name=hittinghomepg5/>
 
By late 1944, American bombers were raiding Japan from the recently captured Marianas, making operations from the vulnerable and logistically impractical China bases unnecessary. In January 1945, the XX Bomber Command abandoned its bases in China and concentrated 58th Bomb Wing resources in India. The transfer signaled the end of Matterhorn. During the same month, LeMay moved to the Marianas, leaving command of the XX Bomber Command in India to Brig. Gen. Roger M. Ramey. Between January and March, Ramey’s B–29s assisted [[Louis Mountbatten, 1st Earl Mountbatten of Burma|Mountbatten]] in [[South-East Asian theatre of World War II|South-East Asian theatre]], supporting British and Indian ground forces in Burma by targeting rail and port facilities in Indochina, Thailand, and Burma. More distant targets included refineries and airfields in Singapore, Malaya, and the East Indies. The 58th, the only operational wing of the XX Bomber Command, remained in India until the end of March 1945, when it moved to the Marianas to join the [[XXI Bomber Command]].<ref name=hittinghomepg5/>
 
Il XX Bomber Command terminò la sua vita operativa alla fine di marzo 1945 quando la 58th Bomb Wing si trasferì dall'India alle [[Isole Marianne]] e il controllo dello stormo passò al XXI Bomber Command.<ref name=hittinghomepg5/>
 
==Assessment==
 
The American Bomber Summary Survey states that "Approximately 800 tons of bombs were dropped by China-based B-29s on Japanese home island targets from June 1944 to January 1945. These raids were of insufficient weight and accuracy to produce significant results."<ref>[[United States]] [http://www.anesi.com/ussbs01.htm#taaatjhi Strategic bombing survey summary report (Pacific War)], Washington D.C. [[1 July]] 1946. Page 16.</ref> XX Bomber Command had failed to achieve the strategic objectives that the planners had intended for Operation Matterhorn, largely because of logistical problems, the bomber's mechanical difficulties, the vulnerability of Chinese staging bases (see [[Operation Ichi-Go]]), and the extreme range required to reach key Japanese cities. Although the B–29s achieved some success when diverted to support Chiang Kai-shek's forces in China, MacArthur's offensives in the Philippines, and Mountbatten's efforts in the [[Burma Campaign]], they generally accomplished little more than the [[B-17 Flying Fortress]]es and [[B-24 Liberator]]s assigned to the [[Fourteenth Air Force|Fourteenth]], [[Fifth Air Force|Fifth]], [[Thirteenth Air Force|Thirteenth]], and [[Tenth Air Force|Tenth]] Air Forces.<ref name=hittinghomepg5/>
 
Chennault considered the Twentieth Air Force a liability and thought that its supplies of fuel and bombs could have been more profitably used by his Fourteenth Air Force. The XX Bomber Command consumed almost 15 percent of the Hump [[airlift]] tonnage per month during Matterhorn. Lt. Gen. [[Albert C. Wedemeyer]], who replaced Lt. Gen. [[Joseph W. Stilwell]] as American senior commander in the [[China Burma India Theater of World War II|China theater]], agreed with Chennault. The two were happy to see the B–29s leave China and India. Yet, despite those objections, Matterhorn did benefit the Allied effort. Using the China bases bolstered Chinese morale and, more important, it allowed the strategic bombing of Japan to begin six months before bases were available in the Marianas. The Matterhorn raids against the Japanese home islands also demonstrated the B–29's effectiveness against Japanese fighters and antiaircraft artillery. Operations from the Marianas would profit from the streamlined organization and improved tactics developed on the Asian mainland.<ref name=hittinghomepg5/>
 
==Command structure==
General [[Henry Arnold|Henry "Hap" Arnold]] retained personal command of the Twentieth Air Force &ndash; to avoid diversion of assets from the B-29 effort against Japan, particularly by Admiral [[Chester Nimitz|Nimitz]], who was given command authority over all efforts in the Central Pacific &ndash; with Brigadier General [[Haywood S. Hansell]] as chief of staff (and later commander of [[XXI Bomber Command]]).<ref name=hittinghomepg5/> Tentative plans called for an operational force of 48 B-29 groups, numbering between 1,000 and 1,500 B-29s, to be deployed in four bomber commands (the XX BC of 4 groups in India-China, the XXI BC of 16 groups in the Marianas, the XXII BC of 24 groups in the Philippines and Okinawa, and the XXIII BC of 4 groups in the Aleutians).
 
Original plans for XX Bomber Command to employ two combat wings in China (the 58th and 73rd Combat Bomb Wings) were changed on 2 March 1944 when limited numbers of operational B-29s resulted in only the 58th CBW assigned. There, after poor bombing results, and as developing operations deemed the original complex organization unnecessary, it was deemed a redundant level of command and its four groups moved to Guam in April 1945 as part of XXI Bomber Command.
 
The bases in China were part of the [[China Burma India Theater of World War II]] for administrative purposes. The commander of the XX Bomber Command had no control over stations, bases, units, and personnel not directly assigned to him, and none over shipping and other logistic support essential to the operation. However the Commander-in-Chief of the XX Bomber Command reported directly to the JCS in Washington and was not under [[SEAC]] operational control like the rest of the personnel in the CBI.
 
The British, planning to deploy a bomber command to the Far East for final operations against the Japanese, proposed that Twentieth Air Force be controlled by the Combined Chiefs, as had the air forces in Europe, but when the Americans rejected the proposal (because the forces involved were overwhelmingly American), the British dropped the issue. -->
 
=== Struttura di comando operativa ===
Il [[generale]] [[Henry Arnold|Henry "Hap" Arnold]] si autonominò comandante della Twentieth Air Force. Il [[brigadiere generale]] [[Haywood S. Hansell]] divenne il capo dello staff della Twentieth Air Force. I comandanti in subordine del XX Bomber Command erano:
* [[Major General]] [[Kenneth B. Wolfe]]
* Brigadier General [[LaVern G. Saunders]]
* Major General [[Curtis LeMay]]
* Brigadier General [[Roger M. Ramey]]
 
== Note ==
<references />
 
==Altri Bibliografia progetti==
{{interprogetto}}
 
*{{cita web|http://permanent.access.gpo.gov/lps51153/airforcehistory/usaaf/ww2/hittinghome/hittinghomepg4.htm|Chapter 4: The Superfortress Takes to the Skies}}
*{{cita web|http://permanent.access.gpo.gov/lps51153/airforcehistory/usaaf/ww2/hittinghome/hittinghomepg5.htm|Chapter 5: Over the Hump to Matterhorn}}
* Martin Caidin, ''La notte che distrussero Tokyo'', Mondadori, Milano, 1969
*{{Cita web
| cognome = Craven
| nome = Wesley Frank
| coautori = James Lea Cate
| data =
| url = http://www.ibiblio.org/hyperwar/AAF/V/index.html
| titolo = Vol. V: The Pacific: MATTERHORN to Nagasaki, June 1944 to August 1945
|sito= The Army Air Forces in World War II
| editore = U.S. Office of Air Force History
| accesso = 12 dicembre
|annoaccesso= 2006
}}
 
== Collegamenti esterni ==
* https://web.archive.org/web/20050311211933/http://www.usaaf.net/ww2/hittinghome/hittinghomepg5.htm
* http://historynet.com/ahi/bloperationmatterhorn/index.html
* http://www.army.mil/cmh-pg/books/wwii/WCP/index.htm#contents
* http://www.army.mil/cmh-pg/books/wwii/WCP/ChapterXIII.htm#p252
* http://www.army.mil/cmh-pg/books/wwii/WCP/enchApxB4.html
 
==Collegamenti esterni==
{{Aviazione nella seconda guerra mondiale}}
*{{Collegamenti esterni}}
{{portale|Guerra|seconda guerra mondiale|Storia}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale|Matterhorn]]
{{Portale|biografie|cinema|danza|musica}}