#REDIRECT [[Episodi di Squadra Speciale Stoccarda (quarta stagione)]]
{{Film
|titoloitaliano= Ben-Hur
|immagine = Charlton Heston in Ben Hur trailer.jpg
|didascalia= [[Charlton Heston]] in una scena del trailer del film
|titolooriginale= Ben-Hur: A Tale of the Christ
|paese= [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
|annouscita= [[1959]]
|durata= 219 min
|tipocolore= colore
|tipoaudio= sonoro
|ratio= 2.76:1
|genere= drammatico, storico, azione
|regista= [[William Wyler]]
|soggetto= [[Lew Wallace]]
|sceneggiatore= [[Karl Tunberg]] (accreditato), [[Christopher Fry]], [[Gore Vidal]] (non accreditati)
|produttore= [[Sam Zimbalist]]
|casaproduzione= [[Metro Goldwyn Mayer]]
|attori=
* [[Charlton Heston]]: Giuda Ben-Hur
* [[Jack Hawkins]]: Quinto Arrio
* [[Haya Harareet]]: Esther
* [[Stephen Boyd]]: Messala
* [[Hugh Griffith]]: Sceicco Ilderim
* [[Martha Scott]]: Miriam
* [[Cathy O'Donnell]]: Tirzah
* [[Claude Heater]]: [[Gesù Cristo]]
* [[Sam Jaffe]]: Simonide
* [[Finlay Currie]]: Baldassarre
* [[Frank Thring]]: Ponzio Pilato
* [[Liana Del Balzo]]: la nutrice
* [[Terence Longdon]]: Druso
* [[George Relph]]: Cesare Tiberio
* [[André Morell]]: Sesto
* [[Adi Berber]]: Malluch
* [[Marina Berti]]: Flavia
|doppiatoriitaliani=
* [[Emilio Cigoli]]: Giuda Ben-Hur
* [[Manlio Busoni]]: Quinto Arrio
* [[Maria Pia Di Meo]]: Esther
* [[Glauco Onorato]]: Messala
* [[Carlo Romano]]: Sceicco Ilderim
* [[Renata Marini]]: Miriam
* [[Fiorella Betti]]: Tirzah
* [[Lauro Gazzolo]]: Simonide
* [[Luigi Pavese]]: Baldassarre
* [[Luigi Pavese]]: Narratore
* [[Giorgio Capecchi]]: Ponzio Pilato
* [[Olinto Cristina]]: l'imperatore Tiberio
* [[Mario Corte]]: cieco mendicante
|fotografo= [[Robert Surtees]]
|montatore= [[John D. Dunning]], [[Ralph E. Winters]]
|effettispeciali= [[A. Arnold Gillespie]], [[Robert MacDonald]], [[Milo B. Lory]]
|musicista= [[Miklós Rózsa]]
|scenografo = [[Vittorio Valentini]]
|premi=
}}
{{quote|Proprio al momento in cui moriva, l'ho udito dire: "Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno." [...] E a quella voce, ho sentito cadermi la spada di mano.|Giuda Ben-Hur a Esther, riferendosi alle ultime parole pronunciate da Gesù Cristo sulla croce.}}
'''''Ben-Hur''''' è un [[film]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] del [[1959]] diretto da [[William Wyler]] ed interpretato da [[Charlton Heston]], [[Stephen Boyd]], [[Haya Harareet]], [[Hugh Griffith]], [[Martha Scott]], [[Sam Jaffe]] e tanti altri.
Narra la storia del principe [[Ebrei|ebreo]] Giuda Ben-Hur, tradito dal suo vecchio amico d'infanzia, il tribuno [[Roma antica|romano]] Messala. Ben-Hur troverà la sua vendetta in occasione della grandiosa corsa delle [[Quadriga|quadrighe]] al [[Circo (antica Roma)|Circo]] di [[Antiochia]], una delle più spettacolari scene d'azione della [[storia del cinema]].
Il sottotitolo del [[film]], ''A Tale of the Christ'', che significa ''Un racconto del Cristo'', è dovuto al fatto che tutta la vicenda si svolge al tempo e nei luoghi in cui si consuma la storia di [[Gesù|Gesù Cristo]]; nel film egli, interpretato da [[Claude Heater]], compare tre volte, senza mai essere mostrato in volto. Viene raccontata la sua nascita a [[Betlemme]], lo si incontra di nuovo a [[Nazaret]], dove dà un po' d'acqua a Ben Hur che, in catene, è portato alle galee attraverso il deserto, e lo si vede (inizialmente da lontano, poi più da vicino, ancora di spalle) all'inizio del Sermone della Montagna. Infine si vede Cristo, durante la [[Via Crucis]], sfilare con la croce in spalla davanti a Ben Hur, Miriam e Tirzah.
L'intero film è ispirato all'[[Ben-Hur (romanzo)|omonimo romanzo]] del generale [[Lew Wallace]] da cui sono stati tratti altri due film precedenti, [[Ben-Hur (film 1907)|uno del 1907]] e [[Ben-Hur (film 1925)|l'altro del 1925]], diventati punti di riferimento del [[cinema muto]].
Insieme a ''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' ([[1997]]) e ''[[Il Ritorno del Re (film)|Il Ritorno del Re]]'' ([[2003]]), è il [[film]] premiato con il maggior numero di premi [[Premio Oscar|Oscar]], ben 11. Ha mantenuto tale record per 38 anni, fino all'uscita di ''Titanic'' nel [[1997]].
Venne presentato fuori concorso al [[Festival di Cannes 1960]].
== Trama in breve ==
[[Gerusalemme]], [[I secolo|I secolo d.C.]]
Il film prende il via quando i [[re magi]] giungono alla grotta di [[Betlemme]] per adorare il neonato [[Gesù]]. La narrazione ha quindi un salto temporale in avanti di 26 anni, quando in [[Giudea]] giunge il nuovo governatore romano Valerio Grato e, con lui, il nuovo comandante delle legioni, Messala, inviato per sopprimere le rivolte dei Giudei; Giuda Ben Hur è un ricco principe e mercante giudeo che, per difendere il suo popolo, entra in contrasto con Messala, suo vecchio amico d'infanzia. Durante la parata di benvenuto, dalla terrazza della casa di Ben Hur, da cui è affacciata la sorella Tirzah, cadono accidentalmente delle tegole proprio sul governatore. Pur sapendo della loro innocenza, Valerio Grato e Messala fanno imprigionare Tirzah e sua madre Miriam e condanna Ben Hur alla schiavitù sulle [[galea|galee]].
Mentre Ben Hur è in cammino verso il suo destino con gli altri schiavi, il gruppo si ferma nei pressi di un pozzo. I sorveglianti concedono ai prigionieri di dissetarsi, ma non a Ben Hur: egli è però soccorso dal [[Messia]], che si mostra misericordioso e porge dell'acqua allo sfortunato ex-principe. Dopo quattro anni di lavori forzati, la nave su cui Ben Hur è costretto ai remi in catene, viene coinvolta in una battaglia navale, durante la quale egli riesce a salvare la vita al console romano Quinto Arrio, caduto in mare; la battaglia è vinta dai Romani e così Arrio, riconoscente, libera Ben Hur e lo conduce con sé a [[Roma]], adottandolo come figlio.
A Roma, Ben Hur diventa campione delle corse con le [[biga|bighe]], ma il pensiero per la sorte della madre e della sorella continua a non dargli pace, cosicché decide di tornare nella sua terra natia. Durante il tragitto verso [[Gerusalemme]], Ben Hur incontra [[Baldassarre]], uno dei [[Re magi]], il quale si sta recando in Giudea per vedere il Messia, che già aveva adorato alla nascita e che accidentalmente confuse con lo stesso Ben Hur durante il loro primo incontro.; il vecchio re magio fa conoscere a Ben Hur lo sceicco Ilderim, il quale gli propone di correre per lui nella grande corsa delle bighe in programma a breve a Gerusalemme: Ben Hur accetta, sapendo che alla corsa parteciperà anche Messala, e si allena scrupolosamente per la gara, meditando vendetta.
Ritornato nel frattempo nella sua vecchia dimora di famiglia, Ben Hur vi ritrova l'anziano e fedele amico Simonide, e la di lui figlia Ester, da sempre innamorata di Ben Hur e da anni in attesa del suo ritorno. Ester tace a Ben Hur la triste sorte della madre Miriam e della sorella Tirzah, che sono ancora vive ma che hanno contratto la lebbra in prigione, raccontandogli invece che le due donne sono morte da tempo in carcere.
Distrutto dal dolore, Ben Hur giura vendetta contro Messala e affronta eroicamente la corsa delle bighe nell'arena di Gerusalemme, uscendone vincitore nonostante il comportamento scorretto di Messala, che tenta più volte di sopraffarlo. Lo stesso Messala viene calpestato dai cavalli di un altro carro in gara e rimane mortalmente ferito. Negli ultimi istanti di vita, tra atroci sofferenze, Messala rivela a Ben Hur che Miriam e Tirzah sono in realtà ancora vive, ma che si trovano confinate nella valle dei [[lebbra|lebbrosi]] poco fuori dalla città. Nonostante la ferma opposizione di Ester e incurante del pericolo di contagio, Ben Hur si reca più volte da loro e, disperato, le conduce a vedere il passaggio di [[Gesù Cristo]], che proprio in quei momenti sta compiendo la sua dolorosa [[Via Crucis]]. Alla morte di Cristo, Miriam e Tirzah scoprono di essere miracolosamente guarite dalla lebbra e riabbracciano Ben Hur ed Ester. Il film si conclude con un pastore che pascola il proprio gregge, con il [[Golgota]] sullo sfondo e le tre croci vuote.
== Trama estesa ==
==== La nascita del Salvatore ====
{{quote|Nell'anno di nostro Signore, la [[Giudea]], quasi da un secolo, era sotto la dominazione di [[Roma antica|Roma]]. Nel settimo anno del regno di [[Cesare Augusto|Augusto Cesare]], un decreto imperiale ordinò a tutti i giudei di tornare ciascuno al suo distretto d'origine per essere censito e tassato. Le molte vie confluenti conducevano alle porte di [[Gerusalemme]], capitale della [[Giudea]], cuore inquieto di quella terra. La vecchia città era dominata dalla [[Fortezza Antonia]], sede del potere di [[Roma antica|Roma]], e dal [[Tempio di Gerusalemme|gran Tempio d'oro]], segno esteriore di un'intima e imperitura fede. Pur dovendo obbedire ai voleri di [[Cesare Augusto|Cesare]], quelle genti si tenevano strette al loro antico retaggio e alla promessa, non mai dimenticata, dei [[profeta|profeti]] che un giorno sarebbe nato in mezzo al loro popolo un Redentore a portargli la salvezza e la piena libertà|Narratore all'inizio del film}}
La pellicola si apre con [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]] e [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] che si fanno [[Censimento di Quirinio|censire]] dai [[Roma antica|romani]]. In seguito si vede una [[Stella di Betlemme|luminosa stella]] che appare in oriente a [[Re magi|tre magi]] e li guida fino a [[Betlemme]], dove trovano in un umile greppia Giuseppe, Maria e il loro bambino [[Gesù]], appena nato e, inginocchiatisi di fronte al neonato, offrono in dono [[oro]], [[incenso]] e [[mirra]]. Allora uno dei pastori presenti alla scena suona il corno per avvertire gli abitanti del villaggio della nascita del [[Messia]] e, dopo questo suono, partono i titoli di testa che hanno per sfondo il dipinto della ''[[Creazione di Adamo (Michelangelo)|Creazione di Adamo]]'' di [[Michelangelo Buonarroti]].
==== L'arrivo a [[Gerusalemme]] ====
Finiti i titoli di testa, sono passati quasi trent'anni dalla nascita di [[Gesù]] e nel villaggio di [[Nazaret]] passano alcune [[legione romana|legioni romane]], guidate dal tribuno Messala ([[Stephen Boyd]]) e dal comandante Druso ([[Terence Longdon]]) e dirette a [[Gerusalemme]]. Intanto in una bottega il vecchio [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]] sta lavorando quando entra un suo amico che gli dice che suo figlio [[Gesù]] va a passeggiare invece di aiutarlo nel lavoro di bottega e chiede perché non è a lavorare. [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]] lo difende dicendo:
{{quote|Lo sa lui|[[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]]}}
Le [[legione romana|legioni romane]] arrivano a [[Gerusalemme]] e Sesto ([[Andrè Morell]]), il comandante delle truppe della [[Gerusalemme|città]], cede il comando a Messala che passa in rassegna dei soldati. Conclusesi le formalità, Sesto e Messala si ritirano negli alloggi. Sesto lo avverte che a [[Gerusalemme]] troverà soltanto [[ebrei]] rivoltosi e falsi profeti come [[Giovanni il Battista]] che predica che [[Dio]] è in ogni uomo. Messala gli consiglia di ritornare a [[Roma antica|Roma]] e di riposare.
{{quote|Ritorna in patria. Va' a [[Cuma]]: bagni, quiete. Temprati al sole e scorda che Dio è in ogni uomo. La divinità è in un solo uomo.|Messala}}
All'improvviso entra un soldato che dice che un certo Giuda Ben-Hur chiede di lui. Messala rimprovera aspramente il soldato perché ha pronunciato quel nome con poco rispetto e poi si precipita per incontrarlo.
==== L'incontro con Giuda Ben-Hur ====
Messala trova Giuda Ben-Hur ([[Charlton Heston]]) nell'altra sala e si riabbracciano. I due erano amici già da ragazzi perché il padre di Messala era comandante delle [[legione romana|legioni]] di [[Gerusalemme]] mentre Ben-Hur rampollo di una delle famiglie più ricche della [[Giudea]]. Messala propone una gara di abilità: con i [[Giavellotto|giavellotti]] dovranno colpire il centro dell'[[architrave]] della porta, che ha la forma di una [[croce]] capovolta. Mentre prendono le lance gridano il loro motto che usavano da ragazzini.{{quote|Morte a [[Eros (mitologia)|Eros]], viva [[Marte (divinità)|Marte]]|motto}}
Messala tira per primo e riesce a colpirlo e Ben-Hur vi riesce pure. Dopo la sfida, il romano chiede aiuto e consiglio all'amico [[Giudea|giudeo]] e lui gli dice di ritirare le [[legione romana|legioni]] ma Messala gli dice in tono scherzoso che l'[[Tiberio|imperatore]] è troppo affezionato alla [[Giudea]]. Poi lo porta a vedere i suoi alloggi e gli dice che sarà il braccio destro del nuovo governatore [[Roma antica|romano]] della [[Giudea]] Valerio Grato che arriverà a [[Gerusalemme]] a giorni con altre due [[Legione romana|legioni]]. Poi aggiunge che la ribellione dei [[Giudea|giudei]] contro la dominazione [[Roma antica|romana]] sarà soffocata aspramente e mette in guardia Ben-Hur di non inimicarsi gli invasori [[Roma antica|romani]] perché nel tempo nel quale stanno vivendo quasi tutte le cose appartengono a [[Roma antica|Roma]].
{{quote|Non a caso un piccolo villaggio in riva al [[Tevere]] fu scelto a reggere il mondo|Messala}}
Messala poi gli consiglia di parlare contro la rivolta perché gode di molta influenza tra i [[Giudea|giudei]] e Ben-Hur gli dice che ha già parlato contro la violenza al suo [[Giudea|popolo]] e continuerà a farlo.
==== La lite ====
Il mattino seguente Messala va a trovare Ben-Hur nel suo palazzo e, mentre passeggiano nel cortile dove giocarono da ragazzi, ricordano quei felici momenti. Alla passeggiata si aggiungono la madre di Ben-Hur Miriam ([[Martha Scott]]) e sua sorella Tirzah ([[Cathy O' Donnell]]), innamorata di Messala già da ragazzina. Ritiratisi tutti in una sala del palazzo, Messala regala a Tirzah una spilla d'oro e racconta che l'ha trovata mentre combatteva in [[Libia]] contro i [[barbari]].
{{quote|Una tremenda campagna. L'impegnammo sulla costa e dopo due giorni di mischia fuggirono. Conquistammo la capitale, città barbara ma affascinante, prima del saccheggio. Ora è un mucchio di cenere|Messala}}
Ben-Hur porta Messala di nuovo nel cortile e gli fa vedere un [[cavallo]] bianco [[Penisola araba|arabo]], dicendogli che glielo regala. Dopo Messala gli chiede se ha parlato contro la rivolta e lui gli risponde che la maggior parte dei [[Giudea|giudei]] si dimostra d'accordo. Messala gli dice di fargli i nomi di chi non era d'accordo perché se riesce ad arrestare i capi della rivolta salirà molto in alto di grado ed addirittura arriverà ad essere il braccio destro dell'[[Tiberio|imperatore]] a [[Roma antica|Roma]] che è il vero potere sulla Terra, non il [[Dio]] che adora Ben-Hur. Il principe [[Giudea|giudeo]] gli dice che non lo aiuterà per fare arrestare e condannare a morte i suoi concittadini e che lui crede nel passato e nel futuro del suo [[Giudea|popolo]]. Ma Messala replica che il popolo [[Giudea|giudaico]] è oppresso dagli invasori e quindi non ha speranza di futuro. Ben-Hur si sente offeso da questa affermazione ed accusa Messala e i [[Roma antica|romani]] come lui di massacrare il suo [[Giudea|popolo]] e di schiavizzarlo.
{{quote|[[Roma antica|Roma]] è un affronto a Dio. [[Roma antica|Roma]] strangola il mio popolo, la mia terra, l'universo. Ma non per sempre. E ti dico che quando [[Roma antica|Roma]] cadrà scoppierà un grido di sollievo quale il mondo non ha mai sentito prima|Ben-Hur}}
Messala allora gli dice di scegliere se è con lui o contro di lui, Ben-Hur sceglie di combatterlo e per questo il tribuno va via infuriato.
Ben-Hur va a pranzare insieme ai familiari e dice alla madre e alla sorella Tirzah che non rivedranno più Messala perché voleva fargli tradire il loro [[Giudea|popolo]].
==== L'incontro con Esther ====
Al palazzo della [[casata]] degli Hur arriva una carovana carica di merci proveniente da [[Antiochia]]. Con le merci arriva pure il servo Simonide ([[Sam Jaffe]]) che gestisce i traffici commerciali degli Hur in [[Siria (provincia romana)|Siria]]. Egli va a parlare con Ben-Hur e gli dice che i suoi commerci hanno la padronanza in [[Numidia]]. Poi gli dice che ha portato con sé sua figlia Esther per avere il suo consenso alle nozze. Ben-Hur glielo accorda perché nella sua casa Simonide è sempre stato trattato da amico e non da servo. Esther ([[Haya Harareet]]) arriva al palazzo e Ben-Hur, appena la vede scendere le scale, se ne innamora. Lei gli va a parlare in presenza del padre e Ben-Hur le concede la libertà come regalo di nozze, in quanto figlia del suo servo. Esther dice che si sposerà con un certo Davide di Mattia, un ricco mercante di [[Antiochia]]. Ben-Hur le chiede se lo ama.
{{quote|Lo amerò con il tempo|Esther}}
Quella stessa sera Esther si trova sulla terrazza del palazzo quando arriva Ben-Hur che le chiede se è mai venuta nel suo palazzo. Lei risponde che vi è venuta da bambina con suo padre e lo ha visto ferito quando giocava con Messala. I due allora scoprono l'amore che provano anche se lei deve partire per [[Antiochia]] per sposarsi con il marito scelto dal padre.
{{quote|Se non fossi promessa io ti direi addio con un bacio|Ben-Hur}}
{{quote|Se non fossi promessa non vi sarebbero addii da dirci|Esther}}
Allora Ben-Hur toglie ad Esther l'[[anello (gioiello)|anello]] da schiava e se lo mette, promettendo di non toglierselo fino a quando non troverà la donna della sua vita e dopo i due si scambiano un bacio affettuoso.
==== L'arrivo del governatore ====
Pochi giorni dopo un lungo corteo saluta l'arrivo a [[Gerusalemme]] del nuovo governatore romano Valerio Grato. Ben-Hur e sua sorella Tirzah seguono la cerimonia dal balcone della loro sontuosa abitazione, dislocata proprio lungo la via principale e da dove Messala rivolge un eloquente sguardo all'ormai ex amico. Tirzah si sporge per vedere meglio Valerio Grato, facendo inavvertitamente cadere alcune tegole del balcone e spaventando il cavallo del governatore che cade perdendo i sensi. Ben-Hur allontana immediatamente la sorella dal [[parapetto]] mentre i soldati romani, pensando ad un attentato, si precipitano all'interno della sua abitazione. Ben-Hur gli va incontro tentando di spiegare l'accaduto e tentando di addossarsi tutta la colpa dell'incidente, ma i soldati non gli danno neppure il tempo di parlare e lo arrestano insieme alla madre e alla sorella. Ben-Hur chiede allora l'aiuto di Messala, riuscito a entrare nel frattempo in casa, ma il tribuno non gli dà ascolto.
==== La condanna ai lavori forzati e il confronto con Messala ====
A Ben-Hur non viene concesso neppure un processo e, senza essere giudicato, viene prelevato da alcuni soldati che gli annunciano che sarà imbarcato come rematore forzato sulle [[Galea|galee]]. Proprio mentre lo stanno scortando fuori dalla sua cella però, Ben-Hur riesce a scappare e a introdursi, con una [[Lancia (arma)|lancia]], negli alloggi di Messala, minacciandolo e chiedendogli dove siano state portate sua madre e sua sorella.
{{quote|Sono qui, tra queste mura. Il governatore sta bene, vivranno. In prigione, s'intende|Messala}}
Ben-Hur lo incalza e gli chiede perché stia facendo tutto questo alla sua famiglia pur essendo a conoscenza della loro innocenza. Messala, allora, gli confessa che lo sta utilizzando come uno strumento. La condanna di Ben-Hur, un vecchio amico, sarà il biglietto da visita che gli permetterà di essere temuto e rispettato dal popolo, scoraggiando ribelli e traditori.
{{quote|Ti ho chiesto di aiutarmi, e questo aiuto non me lo hai dato. Nel portare a esempio te scoraggio i traditori. Condannando senza esitare un vecchio amico, io sarò temuto|Messala}}
Ben Hur prende in mano la lancia per uccidere Messala, ma quest'ultimo lo avvisa che uccidendolo condannerebbe a morte sia la madre che la sorella che verrebbero [[Crocifissione|crocifisse]] di fronte ai suoi occhi. Ben-Hur abbandona così la lancia e viene arrestato, ma proprio mentre i soldati lo stanno portando via si rivolge a Messala con una promessa.
{{quote|Possa Dio farmi vendicare. Lo supplicherò che tu viva finché io ritorni|Giuda Ben Hur}}
Nel frattempo Simonide, il servo di Ben-Hur, venuto a conoscenza degli ultimi avvenimenti chiede udienza a Messala perorando la causa del suo padrone. Il tribuno lo riceve, lo ascolta, ma vede in lui una minaccia e ordina il suo arresto.
==== L'incontro con il Messia ====
Diretta verso [[Tiro (città)|Tiro]], la carovana di condannati si ferma a [[Nazaret]], per dissetarsi a un pozzo a pochi passi dalla bottega di falegname di [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]]. In quel momento all'interno c'è [[Gesù]]. I condannati possono bere, naturalmente dopo i soldati e i loro cavalli, ma Ben-Hur, su disposizioni di Messala, non può dissetarsi. Stremato e al limite delle forze si accascia a terra, ma su di lui si china [[Gesù]] che solleva la sua testa e gli dà da bere. Un centurione interviene per fermarlo, ma guardando negli occhi [[Gesù]] rinuncia e ordina agli schiavi di riprendere il cammino. Ben-Hur allora, mentre si allontana guardando l'uomo che gli ha dato da bere, si sente più confortato, mettendo in disparte la disperazione e l'odio che lo affliggono.
==== L'arrivo di Quinto Ario ====
Passano tre anni e Ben-Hur è ai remi di una [[galea]]. Il nuovo comandante della nave, il console Quinto Ario ([[Jack Hawkins]]), va a visitare i rematori e rimane molto colpito dall'audacia di Ben-Hur, che è al [[remo (attrezzo)|remo]] numero 41, e gli dà una frustata. Lui cerca di reagire, frenandosi però in tempo e Ario rimane stupefatto dal controllo dimostrato dal mai domo rematore.
{{quote|Hai ancora lo spirito di rivolta, ma hai il buon senso di controllarti. Hai gli occhi pieni di astio 41, non nuoce! L'odio alimenta la vita e fa l'uomo forte|Quinto Ario}}
Poi rivolgendosi agli altri li incita a remare per la vittoria perché se non succede, loro affonderanno con tutta la nave incatenati al loro [[Remo (attrezzo)|remo]].
{{quote|Remate e vivete|Quinto Ario}}
Ritornato dai suoi ufficiali, Ario dice che gli è stato affidato il comando delle [[galea|galee]] perché deve trovare ed eliminare una flotta di [[Pirateria|pirati]] [[Macedonia (regione storica)|macedoni]] che minacciano i commerci marittimi di [[Roma antica|Roma]].
==== La corsa delle [[bighe]] ====
Uscito di prigione Ben-Hur partecipa alle corse con le bighe a cui ci sarà anche Messala: Ben-Hur non perde l'occasione di doversi vendicare. Si allena duramente e, alla corsa, dopo il comportamento scorretto di Messala, tira fuori dal carro il tribuno che viene gettato sotto da altri [[cavallo|cavalli]] e ferito mortalmente. Negli ultimi attimi, Messala rivela a Ben-Hur, che la madre e la sorella sono vive, ammalate di [[lebbra]], e confinate nella valle dei lebbrosi. Dopo le preoccupazioni di Ester, Ben-Hur, raggiunge la moglie e la figlia e, dopo diversi mesi guariscono: possono finalmente tornare a una vita felice.
== Lavorazione ==
=== La Genesi del film ===
[[File:MGM logo.jpg|thumb|left|Il logo della [[Metro-Goldwyn-Mayer]]]]
Nel [[1958]] la [[Metro-Goldwyn-Mayer]] era sull'orlo della bancarotta e, per salvarsi, chiese al produttore [[Sam Zimbalist]] di realizzare una traduzione cinematografica del romanzo ''[[Ben-Hur (romanzo)|Ben-Hur]]'', scritto dall'eroe della ''[[guerra di secessione americana]]'' [[Lew Wallace]]. Questo romanzo aveva già avuto altre due versioni cinematografiche [[Cinema muto|mute]]. Zimbalist affidò la regia del progetto a [[William Wyler]], già regista di film come ''[[Il grande paese]]'', ''[[Vacanze romane]]'' e ''[[La figlia del vento]]''. Il produttore voleva così tanto [[William Wyler|Wyler]] alla regia da offrirgli un milione di [[Dollaro|dollari]]: mai nessun regista era stato pagato così tanto. La produzione allora partì per [[Roma]] per andare a girare a [[Cinecittà]].
=== La costruzione dei [[set (cinema)|set]] ===
==== La scena della battaglia navale ====
Come direttore artistico del film venne scelto [[Edward Carfagno]] che andò a [[Roma]] per fare alcuni sopralluoghi insieme al figlio. Una difficoltà si presentò nel realizzare la battaglia navale in cui Ben-Hur salva la vita a Quinto Arrio. Durante le riprese dell'[[Ben-Hur (film 1925)|ultima versione cinematografica]] del [[Ben-Hur (romanzo)|romanzo di Wallace]], la battaglia navale era stata realizzata in pieno oceano e per questo molte comparse hanno rischiato l'annegamento. Carfagno, per evitare un disastro del genere, fece scavare un grosso lago e fece realizzare degli enormi modellini delle [[Galea|galee romane]]. Per fare muovere le [[Galea|galee]] durante le riprese venivano azionate delle guide sott'acqua: così il lago sembrava un grande mare e gli spettatori credevano che le [[Galea|navi da guerra]] fossero dei colossi.
==== La scena della corsa delle [[Quadriga|quadrighe]] al [[Circo (antica Roma)|Circo]] di [[Antiochia]] ====
La corsa in cui Messala rimane ucciso è passata alla storia come ''corsa delle [[biga|bighe]]'' ma in realtà i carri che corrono sono delle [[quadriga|quadrighe]] che sono trainate da quattro cavalli, come si vede nel film, mentre la [[biga]] è trainata da due cavalli.
La produzione del film fece costruire un [[Circo (antica Roma)|Circo]] fuori [[Roma]] per girarvi la corsa delle [[Quadriga|quadrighe]]. Il [[Circo (antica Roma)|Circo]] venne costruito sopra un distesa sabbiosa e sullo sfondo si vedeva [[Roma]] con [[automobili]] e persone. Se uno spettatore guarda il film, sullo sfondo vede delle rupi ed una città antica. Questo nuovo paesaggio era stato inserito per mascherare la distesa sabbiosa e la [[Roma]] moderna.
Per girare la corsa delle [[Quadriga|quadrighe]] furono utilizzate molte [[Controfigura|controfigure]] e [[Manichino|manichini]]: il soldato e gli altri concorrenti della corsa che vengono schiacciati dai [[Quadriga|carri]] non sono altro che [[manichino|manichini]].
==== I materiali utilizzati per costruire i set ====
* 40.000 tonnellate di sabbia del [[Mar Mediterraneo]]
* 500 tonnellate di [[stucco]]
* 1100 metri di legname
* 400 chilometri di tubature
=== La [[Sceneggiatura cinematografica|sceneggiatura]] ===
[[File:GoreVidalVanVechten1.jpg|thumb|left|[[Gore Vidal]], autore di gran parte della sceneggiatura del film (foto del [[1948]])]]
La costruzione dei ''[[Set (cinema)|set]]'' stava per terminare, ma ancora non c'era un copione. La [[MGM]] aveva a disposizione 40 [[Sceneggiatura cinematografica|sceneggiature]], ma alla fine venne scelta quella scritta da [[Karl Tumberg]]. Ma a [[William Wyler|Wyler]] non piacque molto e così la modificò ampiamente insieme allo scrittore [[Gore Vidal]], che aveva un contratto con la [[MGM]]. [[Gore Vidal|Vidal]] ebbe l'idea di trasformare l'amicizia fraterna tra Giuda Ben-Hur e Messala in un amore [[Omosessualità|omosessuale]] tuttavia questo non piacque per niente a [[William Wyler|Wyler]] che lo cacciò via. A sostituire [[Gore Vidal|Vidal]] venne chiamato il drammaturgo [[Christopher Fry]] che diede ai dialoghi del copione un linguaggio formale e aristocratico. Ma a lavoro finito, la [[corporazione]] degli scrittori stabilì che la sceneggiatura era stata scritta solo da [[Karl Tumberg]].
=== Le riprese ===
[[File:Cinecitta studios rome italy entrance.jpg|thumb|right|L'entrata degli studi di [[Cinecittà]], dove venne girato il film]]
Nonostante le "guerre" per la sceneggiatura, le riprese del film, che avvenivano a [[Cinecittà]], si svolsero tranquillamente. La [[troupe]] [[Stati Uniti d'America|americana]] era composta da 125 o 130 persone. Come consulenti storici [[Gore Vidal]] portò sui luoghi delle riprese alcuni archeologi inglesi. I costumi indossati dagli attori erano stati trattati in [[Inghilterra]] ed erano presenti 100 cucitrici, armaioli e conciatori per curare gli abbigliamenti.
A metà delle riprese però morì d'[[infarto]] il produttore [[Sam Zimbalist]], si pensa per il troppo impegno e lo stress profusi nella realizzazione del film. La produzione passò a [[William Wyler|Wyler]] e a [[J.J. Cohn]], che aveva contribuito al successo della [[Ben-Hur (film 1925)|versione del 1925]].
== Casting ==
=== [[Charlton Heston]] ===
[[File:Charlton Heston Civil Rights March 1963.jpg|thumb|left|150px|[[Charlton Heston]], scelto per interpretare il principe Giuda Ben-Hur]]
Per la parte di Giuda Ben-Hur la [[MGM]] voleva [[Paul Newman]], ma lui rifiutò. Allora vennero presi in considerazione [[Marlon Brando]], [[Burt Lancaster]], [[Rock Hudson]] e [[Kirk Douglas]]. Quest'ultimo voleva interpretare a tutti i costi Ben-Hur, ma [[William Wyler|Wyler]] voleva che facesse Messala. Allora [[Kirk Douglas|Douglas]] decise di vendicarsi diventando produttore esecutivo ed attore protagonista del celeberrimo film ''[[Spartacus]]''. La [[MGM]] provinò diverse persone per il ruolo, tra cui [[Cesare Danova]].
Infine [[William Wyler|Wyler]] scelse [[Charlton Heston]] che aveva già lavorato con lui ne ''[[Il grande paese]]''.
=== Stephen Boyd ===
[[File:Charlton Heston e Stephen Boyd.jpg|thumb|right|150px|Stephen Boyd (il tribuno Messala; a destra) mentre scherza con Charlton Heston-Ben Hur, durante una pausa della lavorazione del film. Entrambi gli attori indossano i costumi di scena.]]
Per la parte di Messala venne sottoposto a provino [[Leslie Nielsen]], futura ''star'' del cinema comico. La [[MGM]] scritturò l'attore irlandese [[Stephen Boyd]], ma c'era un problema: [[William Wyler|Wyler]] voleva un attore con gli occhi castani perché la maggior parte degli interpreti li aveva blu. [[Stephen Boyd|Boyd]], per interpretare Messala, fu costretto a usare le [[lenti a contatto]].
=== Altri componenti del cast ===
[[File:Haya Harareet in Ben Hur trailer.jpg|thumb|left|150px|Haya Harareet nei panni di Esther]]
La parte di Esther venne assegnata ad [[Haya Harareet]], unica attice ebrea (in quanto era nata ad [[Haifa]], nello [[Stato di Israele]]) a prendere parte al film. Il ruolo di Miriam, la madre di Giuda Ben-Hur, andò a [[Martha Scott]] che nel film ''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]'' interpretava la madre di [[Charlton Heston]] (che impersonava [[Mosè]]). Per la parte di Tirzah, [[William Wyler|Wyler]] scelse [[Cathy O'Donnell]] (che era sua cognata) perché gli ispirava innocenza e candore.
== Accoglienza ==
Il film costò 15 milioni di [[dollaro|dollari]] e in proporzione all'inflazione e al prezzo dei biglietti all'epoca ne incassò solo in U.S.A. circa $720,300,000: nel [[dopoguerra]] era il film più lungo e il più costoso e questo lo rese un ''[[kolossal]]''.
=== Date di uscita e titoli internazionali ===
{|class="wikitable"
! colspan="3" | Date di uscita e titoli
|-
!Paese!!Data!!Titolo
|-
|'''{{Bandiera|USA|nome}}'''
|'''[[18 novembre]] [[1959]]'''
|'''''Ben-Hur: A tale of the Christ'''''
|-
|{{Bandiera|UK|nome}}
|[[16 dicembre]] [[1959]]
|
|-
|{{Bandiera|Argentina|nome}}
|[[10 dicembre]] [[1959]]
|''Ben-Hur''
|-
|{{Bandiera|Francia|nome}}
|[[7 ottobre]] [[1960]]
|''Ben-Hur''
|-
|'''{{Bandiera|Italia|nome}}'''
|'''[[21 ottobre]] [[1960]]'''
|'''''Ben-Hur'''''
|-
|{{Bandiera|Giappone|nome}}
|[[30 marzo]] [[1960]]
|
|-
|{{Bandiera|Australia|nome}}
|[[15 luglio]] [[1960]]
|
|-
|{{Bandiera|Germania|nome}}
|[[14 ottobre]] [[1960]]
|''Ben Hur''
|-
|{{Bandiera|Finlandia|nome}}
|[[3 marzo]] [[1961]]
|''Ben-Hur''
|-
|{{Bandiera|Grecia|nome}}
|[[18 febbraio]] [[1962]]
|''Ben Hur''
|-
|{{Bandiera|Danimarca|nome}}
|[[19 febbraio]] [[1962]]
|
|-
|{{Bandiera|Svezia|nome}}
|[[20 febbraio]] [[1962]]
|
|}
== Colonna sonora ==
* Quasi tutta la partitura del film fu registrata a Roma da [[Carlo Savina]] (valente Compositore e direttore d'orchestra Italiano), solo pochi brani furono registrati da Miklos Rozsa negli studi Americani della MGM ([[Carlo Savina]] in un'intervista a [[Telepiù]])
* Rispetto ai passaggi televisivi il [[DVD]] commerciale ha in più le sequenze musicali di Overture - Intermission - Entr'Acte e Finale per un totale di oltre 10 minuti di partitura.
== Curiosità ==
{{curiosità}}
* Il sottotitolo del [[film]], ''A Tale of the Christ'', che significa ''Un racconto del Cristo'', è dovuto al fatto che tutta la vicenda si svolge al tempo e nei luoghi in cui si consuma la storia di [[Gesù|Gesù Cristo]]; nel film egli compare tre volte, senza mai essere mostrato in volto. Viene raccontata la sua nascita a [[Betlemme]], lo si incontra di nuovo a [[Nazaret]], dove dà un po' d'acqua a Ben Hur che, in catene, è portato alle galee attraverso il deserto, e lo si vede (inizialmente da lontano, poi più da vicino, seppur di spalle) all'inizio del Sermone della Montagna. Infine si vede Cristo, durante la [[Via Crucis]], sfilare con la croce in spalla davanti a Ben Hur, Miriam e Tirzah.
* La corsa in cui Messala rimane ucciso è passata alla storia come ''corsa delle [[biga|bighe]]'' ma in realtà i carri che corrono sono delle [[quadriga|quadrighe]] che sono trainate da quattro cavalli, come si vede nel film, mentre la [[biga]] è trainata da due cavalli.
* [[George Lucas]], storico regista e produttore della saga di [[Guerre Stellari]], in un'intervista dichiarò che per realizzare la corsa dei podracers del film [[La minaccia fantasma]], si è ispirato alla celebre corsa delle quadrighe tra Ben Hur e Messala.
* Durante la corsa delle quadrighe uno dei corridori [[Joe Canutt]] viene sbalzato fuori dal veicolo verso i cavalli e rimane aggrappato per miracolo: era il figlio dello stuntman [[Yakima Canutt]] che coordinava l'azione il cui mezzo prese una buca e la scena è un vero incidente, tant'è che il coraggioso pilota si ruppe un braccio atterrandoci sopra col corpo. La scena è stata inserita opportunamente montata nell'edizione finale del film.
* [[Angelo Lombardi]] ha aiutato la produzione come consulente quando servivano animali.
* Il capo della seconda troupe che si occupava della corsa delle quadrighe (non accreditato) fu [[Mario Soldati]], insieme al già citato [[Yakima Canutt]]
* Uno degli aiuto-registi di [[William Wyler]] era un giovane e sconosciuto [[Sergio Leone]].
* Uno degli schiavi quando Ben Hur viene portato a Tiro per imbarcarsi sulla galea da guerra è interpretato da [[Lando Buzzanca]] in una delle sue prime apparizioni cinematografiche.
* Uno degli uomini presenti nelle terme quando lo sceicco scommette con Messala è un giovanissimo [[Giuliano Gemma]], che compare pure - sempre al fianco di Messala - quando Ben Hur minaccia il suo ex migliore amico con una lancia, prima di essere mandato alle galee.
* Durante le riprese della corsa una quadriga rovinò su una cinepresa "Camera 65" montata in prossimità di una curva distruggendola e facendo un danno di oltre 100.000 Dollari (Inserti Documentaristici del DVD originale).
* Prima dell'avvento delle TV commerciali Ben Hur usciva regolarmente a Pasqua, nelle sale di Prima visione Italiane, con lo slogan "Il film che non vedrete mai in TV" !!!!!
* Nelle scene dove si vede il volto di Gesù ([[Claude Heater]]), sempre in campo lungo e medio, i lineamenti del viso sono oscurati artificialmente, per non incappare nella censura ecclesiastica.
== Riconoscimenti ==
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* [[Premi Oscar 1960|1960]] - '''[[Premio Oscar]]'''
** ''[[Oscar al miglior film|Miglior film]]'' a [[Sam Zimbalist]]
** ''[[Oscar al miglior regista|Migliore regia]]'' a [[William Wyler]]
** ''[[Oscar al miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Charlton Heston]]
** ''[[Oscar al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Hugh Griffith]]
** ''[[Oscar alla migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[Robert Surtees]]
** ''[[Oscar alla migliore scenografia|Migliore scenografia]]'' a [[William A. Horning]], [[Edward C. Carfagno]] e [[Hugh Hunt]]
** ''[[Oscar per il miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Ralph E. Winters]] e [[John D. Dunning]]
** ''[[Oscar ai migliori costumi|Migliori costumi]]'' a [[Elizabeth Haffenden]]
** ''[[Oscar al miglior sonoro|Miglior sonoro]]'' a [[Franklin Milton]]
** ''[[Oscar per i migliori effetti speciali|Migliori effetti speciali]]'' a [[A. Arnold Gillespie]], [[Robert MacDonald]] e [[Milo B. Lory]]
** ''[[Oscar alla migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]]'' a [[Miklós Rózsa]]
** ''Nomination'' ''[[Oscar alla migliore sceneggiatura non originale|Migliore sceneggiatura non originale]]'' a [[Karl Tunberg]]
* [[Golden Globe 1960|1960]] - '''[[Golden Globe]]'''
** ''[[Golden Globe per il miglior film drammatico|Miglior film drammatico]]''
** ''[[Golden Globe per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[William Wyler]]
** ''[[Golden Globe per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Stephen Boyd]]
** ''[[Golden Globe Speciale]]'' a [[Andrew Marton]] per la regia delle sequenze della corsa con le quadrighe
{{ColBreak}}
* [[1960]] - '''[[British Academy Film Awards|Premio BAFTA]]'''
** ''[[BAFTA al miglior film|Miglior film]]'' a [[William Wyler]]
* [[National Board of Review Awards 1959|1959]] - '''[[National Board of Review Awards|National Board of Review Award]]'''
** ''[[National Board of Review Award al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Hugh Griffith]]
** ''[[National Board of Review Award speciale]]'' a [[Andrew Marton]] (corsa delle quadrighe)
** ''[[National Board of Review Award speciale]]'' a [[Yakima Canutt]] (corsa delle quadrighe)
* [[1959]] - '''[[New York Film Critics Circle Awards|New York Film Critics Circle Award]]'''
** ''[[New York Film Critics Circle Award al miglior film|Miglior film]]''
* [[David di Donatello 1961|1969]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
** ''[[David di Donatello per il miglior produttore straniero|Miglior produttore straniero]]''
{{EndMultiCol}}
Nel [[National Board of Review Awards 1959|1959]] il [[National Board of Review of Motion Pictures]] lo inserì nella lista dei [[National Board Review Top Ten Films|migliori dieci film dell'anno]] e premiò [[Hugh Griffith]] come [[National Board of Review Award al miglior attore non protagonista|miglior attore non protagonista]].
Nel [[2004]] è stato scelto per la preservazione al [[National Film Registry]] della [[Library of Congress|Biblioteca del Congresso]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ben Hur (1959 film)|etichetta=''{{Pipetrick|{{PAGENAME}}}}''}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Imdb|film|0052618|Ben-Hur}}
* [http://www.cinekolossal.com/1/benhur/ Scheda nel sito Cinekolossal]
* [http://www.bloopers.it/index.php?pagina=film&id_film=316 I blooper del film su www.bloopers.it]
{{portale|antica Roma|cinema}}
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film d'azione]]
[[Categoria:Film tratti da opere di narrativa]]
[[Categoria:Premi Oscar al miglior film]]
[[Categoria:Premi BAFTA al miglior film]]
[[Categoria:Film ambientati nell'antica Roma]]
[[ar:بن هور]]
[[bn:বেন-হার (১৯৫৯-এর চলচ্চিত্র)]]
[[ca:Ben-Hur]]
[[cs:Ben Hur (film, 1959)]]
[[da:Ben-Hur]]
[[de:Ben Hur (1959)]]
[[el:Μπεν Χουρ (ταινία)]]
[[en:Ben-Hur (1959 film)]]
[[eo:Ben Hur (1959-a filmo)]]
[[es:Ben-Hur (película de 1959)]]
[[et:Ben-Hur]]
[[eu:Ben-Hur (1959ko filma)]]
[[fa:بن هور (فیلم)]]
[[fi:Ben-Hur]]
[[fr:Ben-Hur (film, 1959)]]
[[he:בן חור]]
[[hi:बेन-हर (1959 की फ़िल्म)]]
[[hr:Ben-Hur (1959)]]
[[hu:Ben-Hur (film, 1959)]]
[[id:Ben-Hur (film 1959)]]
[[ja:ベン・ハー (1959年の映画)]]
[[kn:ಬೆನ್-ಹರ್ (1959 ಚಲನಚಿತ್ರ)]]
[[ko:벤허 (1959년 영화)]]
[[nl:Ben-Hur (1959)]]
[[no:Ben-Hur]]
[[pl:Ben-Hur (film 1959)]]
[[pt:Ben-Hur]]
[[qu:Ben-Hur (1959 kuyu walltay)]]
[[ro:Ben-Hur]]
[[ru:Бен-Гур (фильм, 1959)]]
[[sq:Ben Hur (film 1959)]]
[[sr:Бен Хур (1959)]]
[[sv:Ben-Hur]]
[[ta:பென்-ஹர் (1959 திரைப்படம்)]]
[[th:เบนเฮอร์]]
[[tr:Ben-Hur (film, 1959)]]
[[zh:賓漢]]
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