Vatileaks e Seconda stagione di The Shield: differenze tra le pagine

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#REDIRECT [[Episodi di The Shield (seconda stagione)]]
Con l'espressione '''Vatileaks''' ci si riferisce a uno scandalo scoppiato nella [[Città del Vaticano]] nei primi mesi del [[2012]]. Il termine è un [[neologismo]] coniato da padre [[Federico Lombardi]], direttore dal [[2006]] della Sala stampa della [[Santa Sede]]<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Gian Guido Vecchi|url=http://archiviostorico.corriere.it/2013/febbraio/14/gesuita_colto_timido_catapultato_prima_co_0_20130214_7e0a9168-766e-11e2-b84c-057caeee3d50.shtml|titolo=Il gesuita colto e timido catapultato in prima linea|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=14 febbraio 2013|città=Milano|pagina=6|accesso=20/02/2013|cid=}}</ref>.
 
Oggetto dello scandalo fu la scoperta dell'esistenza di profonde divisioni e contrasti interni sugli indirizzi di governo del Vaticano e sulla gestione della sua banca (lo [[Istituto per le Opere di Religione|IOR]], [[Istituto per le Opere di Religione]])<ref name="Atlante"/>. Lo scandalo, al cui centro stava la figura dell'allora [[Cardinal segretario di Stato]] [[Tarcisio Bertone]], è stato portato alla luce da una fuga di notizie che ha portato alla conoscenza pubblica di una serie di documenti interni di natura riservata<ref name="Atlante">[http://www.treccani.it/enciclopedia/citta-del-vaticano_res-ff246df5-a825-11e2-9d1b-00271042e8d9_%28Atlante-Geopolitico%29/ {{Maiuscoletto|Città del Vaticano}}] ''Atlante Geopolitico 2013'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], 2013</ref>.
 
== Fatti ==
Nel corso dei primi mesi del [[2012]] si è verificata una sistematica fuga di documenti riservati vaticani riguardanti i rapporti all'interno e all'esterno della [[Santa Sede]]. Tali documenti hanno, tra l'altro, portato ad evidenza le lotte di potere all'interno del [[Vaticano]] e alcune irregolarità nella gestione finanziaria dello Stato e nell'applicazione delle normative [[antiriciclaggio]]. Nel marzo [[2012]] ha destato attenzione sui media il fatto che il [[Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America|Dipartimento di Stato degli Stati Uniti]] ha aggiunto per la prima volta il [[Vaticano]] alla lista di Paesi monitorati perché potenzialmente suscettibili di essere luoghi di [[riciclaggio del denaro]]<ref>[http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1039386/riciclaggio-gli-usa-mettono-per-la-prima-volta-il-vaticano-nella-black-list.shtml tgcom24.it], 8 marzo [[2012]]</ref>: la Santa Sede non è però nella lista dei 67 Paesi a maggior rischio (tra i quali ci sono invece, ad esempio, l'[[Italia]], il [[Regno Unito]], la [[Germania]] e gli stessi [[Stati Uniti]]), ma semplicemente in quella delle giurisdizioni senza gravi problemi ma per le quali andrebbe migliorato il regime di controllo<ref>[http://www.state.gov/j/inl/rls/nrcrpt/2012/index.htm 2012 International Narcotics Control Strategy Report], US State Department, 7 marzo 2012. Cfr. anche [http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/vaticancityandholysee/9130182/US-list-Vatican-as-money-laundering-risk.html# US list Vatican as money laundering risk], The Telegraph, 8 marzo 2012.</ref>. Tra i documenti che più hanno fatto scalpore, vi è quello in cui si alludeva a un presunto omicida nei confronti di [[Papa Benedetto XVI]], da attuarsi entro un anno, che doveva preludere alla prossima ascesa al soglio pontificio del [[cardinale]] [[Angelo Scola]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/10/complotto-di-morte-benedetto-xvi/190221/ Il Fatto Quotidiano], 10 febbraio [[2012]]</ref>.
 
A seguito di tutto ciò, il Papa ha deciso di istituire una Commissione cardinalizia d'inchiesta, composta dai cardinali [[Jozef Tomko]], [[Julián Herranz Casado]] e [[Salvatore De Giorgi]], per far luce sulla vicenda e individuare i colpevoli<ref>[http://www.in-dies.info/26/04/2012/fuga-di-notizie-il-papa-ha-istituito-una-commissione-dinchiesta/10580 in-dies.info], 26 aprile [[2012]]</ref>.
 
== La svolta ==
[[File:Roma-UdienzaPapa05.jpg|thumb|upright=1.3|Paolo Gabriele, seduto (a destra dell'autista) sulla [[Papamobile]], nell'[[udienza generale]] in [[Piazza San Pietro|San Pietro]] del 26 marzo [[2008]].]]
 
Il 25 maggio [[2012]], a pochi giorni dalla pubblicazione del libro ''[[Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI]]'' di [[Gianluigi Nuzzi]], riportante al suo interno molti dei documenti privati del Papa trapelati, [[Federico Lombardi|Padre Federico Lombardi]], direttore della [[Sala Stampa della Santa Sede]], annuncia che la [[Gendarmeria Vaticana]], la sera precedente, ha trovato un uomo in possesso di carteggi riservati del Papa e ha proceduto al suo interrogatorio e al suo fermo. L'uomo, risultato poi essere Paolo Gabriele, [[Aiutante di camera di Sua Santità]] dal [[2006]], una delle persone a lui più vicine, è stato poi arrestato con l'accusa di furto aggravato<ref>[http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/articoli/1047271/vaticano-in-manette-il-maggiordomo-del-papa%3Cbr%3Ee-il-primo-arresto-nella-santa-sede-dopo-secoli.shtml Vaticano, in manette il maggiordomo del Papa - Benedetto XVI: "Addolorato e colpito"]</ref><ref>[http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/05/25/718455-vaticano-arrestato-corvo-secondo-indiscrezioni-sarebbe-assistente-del-papa.shtml Vaticano, arrestato 'il corvo' È il maggiordomo del Papa]</ref>. Si è trattato del primo arresto in assoluto operato dalla [[Gendarmeria Vaticana]]<ref>[http://www.ilgenioquotidiano.it/primo-arresto-nello-stato-della-chiesa-da-secoli/ Il Genio Quotidiano], 25 maggio [[2012]]</ref>. Ha peraltro destato attenzione il fatto che tale arresto si sia verificato il giorno stesso dell'allontanamento di [[Ettore Gotti Tedeschi]] dall'[[Istituto per le Opere di Religione]], la banca vaticana.
 
Gli inquirenti hanno sollevato ben presto dubbi in merito al fatto che dietro lo scandalo possa nascondersi la sola persona di Paolo Gabriele; a tal proposito, infatti, un "corvo" (termine ripreso dalla "stagione dei veleni" a Palermo che aveva nel mirino il magistrato [[Giovanni Falcone#Il fallito attentato dell'Addaura e la vicenda del "corvo"|Giovanni Falcone]]) ha affermato che le persone coinvolte sarebbero in tutto una ventina. Il 21 luglio [[2012]] Gabriele è stato posto agli [[arresti domiciliari]].
 
Il 13 agosto [[2012]] è stato diffuso un comunicato ufficiale della Santa Sede relativo ai risultati della fase istruttoria e al rinvio a giudizio di Paolo Gabriele, insieme con un altro imputato, Claudio Sciarpelletti, dipendente della Segreteria di Stato.
 
=== Reazione del Papa ===
Il 30 maggio [[Benedetto XVI]] ha fatto le sue prime dichiarazioni dirette sullo scandalo al termine dell'udienza settimanale. Il Papa ha definito le notizie circolate "esagerate" e ha detto che esse hanno "offerto una falsa immagine della Santa Sede", affermando:
{{citazione|Gli eventi degli ultimi giorni riguardo alla Curia e ai miei collaboratori hanno portato tristezza nel mio cuore... Desidero rinnovare la mia fiducia e il mio incoraggiamento ai miei più stretti collaboratori e a tutti coloro che ogni giorno, con lealtà e spirito di sacrificio e in silenzio, mi aiutano nel compimento del mio ministero.|[[Papa Benedetto XVI]], [[udienza generale]] del 30 maggio [[2012]].}}
 
== Il processo ==
Il 29 settembre [[2012]] è iniziato il processo nei confronti di Paolo Gabriele presso il [[Tribunale della Città del Vaticano]]. Il processo si è svolto nell'arco di una settimana, per un totale di 4 udienze.
Una settimana dopo l'inizio, il 6 ottobre, il processo si è concluso con la condanna di Gabriele a tre anni, ridotti a un anno e 6 mesi di reclusione.
 
L'11 ottobre [[2012]] è stato reso noto che Gabriele non avrebbe fatto ricorso; condotto nel carcere vaticano il 25 ottobre Gabriele è rimasto rinchiuso fino al 22 dicembre, quando ha ricevuto in visita Benedetto XVI che gli ha concesso la grazia del perdono.
 
Il 5 novembre [[2012]] ha avuto inizio il processo con imputato l'informatico Claudio Sciarpelletti, coinvolto anch'egli nella vicenda. Il 10 dello stesso mese, Sciarpelletti viene condannato a 4 mesi, ridotti a 2. La pena è stata sospesa per 5 anni. Inizialmente Sciarpelletti avrebbe voluto ricorrere in appello, ma in seguito vi ha rinunciato.
Padre [[Federico Lombardi]] ha annunciato che anche a Sciarpelletti verrà condonata la pena.
 
== Il nome dello scandalo ==
Il nome "Vatileaks", con il quale è noto questo scandalo, è stato coniato per la prima volta in ambito giornalistico combinando ''Vaticano'' con
il termine ''leaks'' (plurale di ''leak'': perdita, fuga di notizie), con un [[calco linguistico|procedimento di ricalco]] dell'analogo termine [[Wikileaks]]<ref name="Dizionario neologismi">[http://www.treccani.it/vocabolario/vatileaks_%28Neologismi%29/ Vatileaks], ''[[Vocabolario Treccani]]-Neologismi'' (2012), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana]]</ref>, con cui è stata chiamata un'organizzazione internazionale dedita alla pubblicazione di materiale coperto da anonimato o da segreto, che nel novembre [[2010]] aveva pubblicato online un gran numero di documenti, causando la più grossa fuga di informazioni riservate mai avvenuta nella storia.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
* [[Marco Politi]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/l-uragano-vatileaks_%28Il-Libro-dell%27Anno%29/ ''L'uragano Vatileaks''], ''Libro dell'anno 2012'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], 2012.
 
== Voci correlate ==
* [[Tarcisio Bertone]]
* [[Papa Benedetto XVI]]
* [[Gendarmeria Vaticana]]
* [[Domenico Giani]]
* [[Gianluigi Nuzzi]]
* [[Istituto per le Opere di Religione]]
 
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