Lente a contatto e Seconda stagione di The Shield: differenze tra le pagine

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#REDIRECT [[Episodi di The Shield (seconda stagione)]]
[[File:Contact lens 1.jpg|thumb|Lente a contatto.]]
Le '''lenti a contatto''' sono dispositivi medici in materiale plastico, a forma di piccola calotta trasparente, che vengono applicati sulla superficie [[Occhio|oculare]] indicate per la correzione di ogni difetto di rifrazione ([[miopia]], [[ipermetropia]], [[Astigmatismo (occhio)|astigmatismo]]), anche se presenti contemporaneamente nello stesso soggetto. Inoltre, le lenti a contatto sono in grado di correggere la [[presbiopia]], variazione della [[vista]] legata all'avanzamento dell'età.
 
[[Image:Contactlenzen Confortissimo.JPG||thumb|right|Una coppia di lenti a contatto, con la parte concava rivolta verso l'alto..]]
[[File:Contact Lens Wiki 2 3.webm|thumb|Mettere e togliere le lenti a contatto.]]
[[Image:ColorContactLens.JPG|thumb|right|Lenti a contatto usa e getta giornaliere con trattamento tonalità blu in blister singoli.]]
 
Risultano essere una soluzione molto vantaggiosa sia per un uso quotidiano, da mattina a sera, sia per un uso saltuario o finalizzato ad una attività specifica (attività fisica, hobbies), permettendo infatti un maggiore campo visivo. Inoltre, quando sussiste una differenza molto elevata tra un occhio e un altro o diametralmente opposta, le lenti a contatto risultano essere lo strumento di correzione più efficace.
 
La ricerca e l'innovazione scientifica continuano ad essere gli elementi caratterizzanti la contattologia, che continua ad evolversi nello studio di nuovi materiali, per consentire una sempre maggiore trasmissione di [[ossigeno]] alla [[cornea]] grazie ad una minore tendenza alla [[disidratazione]]. Questo fa sì che le lenti a contatto oggi possano permettere performance elevate nel massimo comfort.
 
Effettuare una corretta manutenzione è la regola fondamentale per preservare la funzionalità ottimale delle lenti a contatto e garantire la salute oculare. Solo attraverso una gestione corretta delle fasi di manipolazione, rimozione, pulizia e conservazione, si possono ottenere dalle lenti a contatto i migliori risultati ed essere certi di utilizzarle con la massima sicurezza <ref>'''(en)''' Eyeglasses vs. Contact Lenses http://www.eyes-and-vision.com/eye-glasses-or-contact-lenses-for-vision-disorders.html</ref>.
 
Il professionista della visione che si occupa di vendere e fornire questo ausilio visivo è l'[[ottico]] o l<nowiki/>'[[optometrista]].
 
== Cenni storici ==
La nascita della lente a contatto si fa risalire a [[Leonardo da Vinci]], che nel [[1508]] verificò che immergendo l'occhio in una sfera contenente [[acqua]], esisteva un cambiamento ottico fra la superficie interna della sfera di [[vetro]], e quella esterna della [[cornea]].
 
Successivamente, nel [[1636]], [[Cartesio]] pubblica [[La diottrica]], in cui perfeziona l'idea di Leonardo, spiegando che un tubo riempito d'acqua e appoggiato sulla cornea, avente una lente all'estremità che sia perfettamente sovrapponibile alla cornea stessa, annulla o riduce le anomalie refrattive dell'[[occhio]].
 
[[File:Adolf Fick.png|thumb|right|[[Adolf Gaston Eugen Fick]], inventore delle lenti a contatto moderne.]]
Le lenti a contatto modernamente intese vanno fatte risalire alle scoperte di [[Adolf Gaston Eugen Fick]], E. Kalt, A.E. Muller, rispettivamente in [[Svizzera]], [[Francia]] e [[Germania]]. Queste lenti erano in materiale vetroso, ad appoggio sulla [[sclera]], di grande diametro e mal sopportate fisiologicamente.
 
Le prime lenti in materiale plastico si devono all'ungherese Josef Dallos<ref>[http://www.andrewgasson.co.uk/pioneers_dallos.htm Contact lens History - Josef_Dallos<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e all'americano [[William Feinbloom]]. I vantaggi rispetto al vetro sono immediati, diminuendo notevolmente il [[Forza peso|peso]]. Le prime lenti a contatto corneali rigide nascono nel [[1950]], aventi [[diametro]] inferiore a quello corneale, progettate da Norman Bier. Sono oggi note come semirigide e sono ancora utilizzate per la correzione di irregolarità corneali come l'astigmatismo ed il [[cheratocono]].
 
Agli inizi degli anni '60 due ricercatori cecoslovacchi, Drahoslav Lim e Otto Wichterle, progettarono le prime lenti a contatto in [[idrogel]], le morbide, che oggi sono disponibili sul mercato in una gran varietà di materiali con resistenza agli ammiccamenti e permeabilità diversi.
 
Alla fine degli anni '60 iniziarono ad essere utilizzate anche le prime lenti rigide ortocheratologiche, sviluppate in contemporanea ed indipendentemente sia in Italia che in America con lo scopo di modificare il profilo corneale fino a correggere il difetto refrattivo. Oggi le lenti per [[ortocheratologia]] utilizzano materiali super permeabili all'ossigeno e sono utilizzate per fini correttivi solo durante il sonno, ma inizialmente venivano applicate durante tutto il giorno. Le lenti per ortocheratologia nel 2002 hanno ricevuto l'approvazione della ''[[Food and Drug Administration]]'' per la correzione della miopia fino a -6.00 [[diottrie]] con astigmatismo miopico fino a -2.00 diottrie, limite che si sposta ogni giorno grazie alle innovazioni tecnologiche. Oggi si possono correggere anche leggere ipermetropie.
 
Dal 2013 sono in corso studi per ottenere lenti a contatto con zoom per lo più a scopi militari, dove per ottenere lo zoom è necessario utilizzare degli occhiali con lenti polarizzate.<ref>[http://www.tomshw.it/cont/news/lenti-a-contatto-con-zoom-ottico-per-l-umano-potenziato/47269/1.html Lenti a contatto con zoom ottico per l'umano potenziato]</ref>
 
Dal 2015 si cerca di realizzare un "sandwich" di lenti con incorporato un dispositivo per il controllo della glicemia attraverso la lacrima e un'antenna per trasmettere i dati direttamente ai computer degli ospedali.
 
== Permeabilità e trasmissibilità all'ossigeno ==
Le principali proprietà dei materiali utilizzati da tenere presente per la costruzione delle lenti a contatto sono: permeabilità all'ossigeno, bagnabilità, durezza, resistenza ai depositi, conducibilità termica, peso specifico e spessore, biocompatibilità.
'''permeabilità all'ossigeno''' – questa è una caratteristica fondamentale per una buona tollerabilità delle lenti a contatto, dato che la presenza di ossigeno è un fattore indispensabile per il metabolismo corneale. La capacità di trasmettere ossigeno viene indicata come “valore Dk”: “D” rappresenta il coefficiente di diffusione del gas attraverso il materiale, mentre “k” è una costante che indica la quantità di ossigeno presente nel materiale stesso;
'''bagnabilità''' – si definisce così la capacità di un liquido di ricoprire una superficie solida ed ha particolare importanza in relazione al mantenimento del film lacrimale, il cui mantenimento è condizione necessaria per la compatibilità tra occhio e lente;
'''biocompatibilità''' – si definisce in questo modo la mancanza assoluta di reazioni avverse da parte dell'organismo verso un materiale. La ricerca scientifica applicata alla contattologia ha portato alla realizzazione di numerosi materiali che posseggono questa particolare caratteristica.
 
La permeabilità è indicata col termine Dk, dove D è uguale alla diffusività di materia attraverso un materiale e K la solubilità della stessa. Questa caratteristica, ovvero la capacità di un materiale di trasmettere attraverso di sé il gas, è fissa per ogni polimero, ma può variare con la temperatura. Fattore di forte influenza nel passaggio dell'ossigeno è anche lo spessore della lente presa in esame. Una corretta valutazione della permeabilità prescinde necessariamente da esso. Per definire quindi l'esatto apporto di ossigeno proveniente alla cornea con l'applicazione di lenti a contatto, bisogna parlare di trasmissibilità all'ossigeno, ovvero del valore Dk posto in relazione con lo spessore t: Dk/t.
 
== Tipi di lenti a contatto ==
Le lenti a contatto in commercio si suddividono in tre grandi categorie:
* lenti a contatto morbide;
* lenti a contatto rigide;
* lenti a contatto rigide gas permeabili.
 
=== Lenti a contatto morbide ===
Le lenti a contatto morbide sono caratterizzate dalla presenza, nella loro struttura, di una percentuale di acqua che va dal 36% al 75% e dalla permeabilità dell'ossigeno (possibilità dell'ossigeno di passare attraverso la lente e raggiungere la cornea).
 
Normalmente, in condizione idratata, le dimensioni di una lente a contatto morbida sono comprese tra i 13 e i 15mm con uno spessore da 0,06 a 0,4mm. Spesso hanno una leggera colorazione (detta tinta di visibilità o più semplicemente v.t.).
 
L'elevata quantità d'acqua e il materiale in cui sono realizzate fanno sì che queste lenti a contatto possano sporcarsi facilmente e per questo necessitino di una accurata pulizia.
 
Le lenti a contatto morbide possono essere scelte, oltre all'esigenza correttiva, in base alla durata di utilizzo, alla quale è importante attenersi scrupolosamente. Il portatore di lenti a contatto può optare per:
* lenti a contatto giornaliere da utilizzare per una sola giornata e poi gettate;
* lenti a contatto disposable o “usa e getta” che possono avere una durata settimanale quindicinale o mensile;
* lenti a contatto ad uso continuo per un porto ininterrotto giorno e notte fino a 30 giorni;
* lenti a contatto a ricambio frequente la cui durata va da 3 a 6 mesi;
* lenti a contatto morbide convenzionali o a sostituzione programmata che durano 12 mesi.
 
=== Lenti a contatto rigide ===
Le lenti a contatto rigide sono più piccole ed hanno una consistenza e una struttura più “sostenuta” rispetto a quelle morbide.
Sono realizzate in pMMA (polimetilmetacrilato), sostanza che non si lascia attraversare dall'ossigeno, il quale raggiunge così l'occhio solo attraverso il ricambio lacrimale.
 
=== Lenti a contatto rigide gas permeabili ===
Chiamate anche, impropriamente, semirigide, le lenti a contatto rigide gas permeabili, a differenza delle rigide, si lasciano invece attraversare dall'ossigeno, assicurando così un maggior comfort grazie alla migliore ossigenazione corneale.
 
=== Lenti cosmetiche ===
Sono disponibili due tipi di lenti a contatto colorate: opache e intensificanti. Le lenti opache coprono tutta l'iride e, pertanto, la superficie visibile non è altro che il colore della lente stessa; le lenti intensificanti non cambiano il colore degli occhi ma rendono più forte quello già presente. Esistono lenti a contatto colorate che oltre ad avere una funzione puramente cosmetica possono correggere i difetti visivi. le lenti a contatto cosmetiche sono sempre dispositivi medici e per questo soggette allo stesso tipo di manutenzione.
 
== Manutenzione ==
La '''manutenzione''' della lente a contatto ha lo scopo di mantenere integre nel tempo le caratteristiche chimico-fisiche del materiale <ref>[http://www.assottica.it/index.asp?Page=article&SEC=Per+il+consumatore&IDArticle=24 Assottica: La corretta manutenzione]</ref><ref>[http://www.bcla.org.uk/en/consumers/consumer-guide-to-contact-lenses/contact-lens-solutions.cfm BCLA: Contact lens solutions]</ref>.
 
La manutenzione ordinaria di queste lenti si divide in diversi processi:
* ''Pulizia''
* ''Disinfezione''
* ''Risciacquo''
* ''Lubrificazione''
 
==== Pulizia ====
L'azione di pulizia è essenziale per la rimozione dalla superficie della lente di muco e cosmetici, e precede l'azione disinfettante della stessa. La presenza di questi composti diminuisce l'effetto di disinfezione effettuato posteriormente, diminuisce la bagnabilità del materiale ed il comfort d'utilizzo.
Gli agenti pulenti possono essere di natura anionica, non ionica o anfotera. I secondi sono i tensioattivi maggiormente utilizzati, per la loro caratteristica di emulsionare i lipidi, solubilizzando i depositi e rimuovendo i contaminanti presenti nella lacrima.
 
==== Disinfezione ====
L'azione di '''disinfezione''' ha come scopo principale il prevenire uno stato [[patologia|patologico]] iniziale proveniente da un agente [[eziologia|eziologico]] presente sulla superficie della lente a contatto.
 
Le soluzioni utilizzate per la disinfezione sono composte da uno o più [[antisettico|antisettici]], quali il [[Benzalconio cloruro]], il [[thimerosal]] e la [[clorexidina]], e da un [[chelante]], quale l'[[EDTA]].
 
==== Risciacquo ====
L'azione di '''risciacquo''' ha la funzione di eliminare gli scarti provenienti dall'azione di disinfezione, mantenere la bagnabilità della superficie e svolgere ruolo di [[Soluzione tampone|tampone]], ovvero di mantenere il livello del [[pH]] su valori neutri o lievemente basici (intervallo PH=7,0/7,4). Le soluzioni utilizzate sono prevalentemente saline. Vanno utilizzati solamente i liquidi appositi: le lenti a contatto non vanno mai risciacquate sotto l'acqua corrente, che può invece provocare gravi infezioni oculari (causate, ad esempio, da una patologia come la [[cheratite]]).
 
==== Lubrificazione ====
L'azione di '''lubrificazione''' è necessaria per mantenere l'[[idrofilia]] del materiale, essenzialmente [[idrofobia|idrofobo]]. L'azione di ricopertura del film lacrimale protegge inoltre la superficie della lente durante l'applicazione, prevenendo la trasmissione dalle [[dita]] di depositi [[sebo|sebacei]].
 
I componenti maggiormente utilizzati come agenti umettanti sono l'[[alcool polivinilico]], l'[[ossido di polietilene]], l'[[idrossietilcellulosa]] e la [[metilcellulosa]].
 
{| border=1 align=center
|+ '''Raffronto lenti a contatto morbide e rigide.'''
|'''MORBIDE'''||'''RIGIDE'''
|-
|Bassa [[ametropia]]||Ametropia elevata
|-
|[[Cornea]] regolare|| Cornea irregolare
|-
|Forte [[midriasi]]|| Richiesta di alta trasmissibilità all'ossigeno
|-
|Buona lacrimazione|| Scarsa lacrimazione
|-
|Uso giornaliero saltuario|| Uso giornaliero permanente
|-
|Attività sportiva|| Uso sedentario
|-
|Assenza di [[patologia]] corneale|| [[Cheratocono]]
|-
|Iper[[sensibilità]] alle lenti rigide|| Scarsa visione con lenti morbide
|-
|Uso correttivo tradizionale|| Uso correttivo ortocheratologico
|-
|[[Astigmatismo (occhio)|Astigmatismo]] medio-basso|| Astigmatismo medio e alto
|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Luigi Lupelli, Robert H. Fletcher, Angela L. Rossi ''Contattologia. Una guida clinica'', Medical Books, 2004 ISBN 88-8034-027-1.
* AA.VV., ''Manuale di ottica oftalmica'', Edizione Carl Zeiss.
* Anto Rossetti, ''Manuale di optometria e contattologia'', Zanichelli, 2003, ISBN 88-08-14772-X.
* Luigi Lupelli, ''Criteri di scelta dei materiali in contattologia'', ed. Assopto.
* Mario Casini, ''Le soluzioni per lenti a contatto: loro ottimizzazione'', Oerre edizioni.
 
== Voci correlate ==
* [[Contattologia]]
* [[Ortocheratologia]]
* [[Optometria]]
* [[Ottica]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Contact lens}}
 
== Collegamenti esterni ==
* http://www.assottica.it/
* {{cita web|url=http://www.iapb.it/anteprima.php?id=354&a=38|titolo='''FAQ sulle lenti a contatto'''}}
* {{Dmoz|}}
* {{cita web|http://www.ortocheratologia.it/|Accademia Italiana di Ortocheratologia}}
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{cita web|http://www.medform.it/|Guida alle lenti a contatto}}
{{Portale|medicina}}
 
[[Categoria:Lenti]]
[[Categoria:Ottica]]
[[Categoria:Optometria]]
[[Categoria:Oftalmologia]]