Mignanego e Storia di Laura: differenze tra le pagine

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{{FictionTV
{{Divisione amministrativa
|titolo italiano = Storia di Laura
|Nome=Mignanego
|tipo fiction = film TV
|Panorama=Mignanego (Panoramica).jpg
|immagine =
|Didascalia=Panorama del territorio mignaneghese
|didascalia =
|Bandiera=
|paese= Italia
|Voce bandiera=
|anno prima visione= [[2011]]
|Stemma=Mignanego-Stemma.png
|genere= Drammatico
|Voce stemma=
|stagioni =
|Stato=ITA
|episodi =
|Grado amministrativo=3
|durata = 96 [[minuto|min.]]
|Divisione amm grado 1=Liguria
|lingua originale = [[Lingua italiana|Italiano]]
|Divisione amm grado 2=Genova
|aspect ratio =
|Amministratore locale=Maria Grazia Grondona
|ideatore=
|Partito=[[Lista civica]] di [[Centro-sinistra]] "Tu sei Mignanego"
|regista= [[Andrea Porporati]]
|Data elezione=26/05/2014
|soggetto= [[Ivan Cotroneo]]
|Data istituzione=1861
|sceneggiatore= [[Ivan Cotroneo]]
|Altitudine=137
|produttore= [[Fanio Petrocchi]]
|Superficie=16.27
|attori=
|Note superficie=
*[[Isabella Ferrari]]: Laura
|Abitanti=3675
*[[Vincenzo Amato (attore)|Vincenzo Amato]]: Luigi, marito di Laura
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2015/index04.html Dato Istat al 31/12/2015]
*Beatrice Galati: Giulia, figlia di Laura e Luigi
|Aggiornamento abitanti=31-12-2015
* Lorenzo Orsini: Antonio, figlio di Laura e Luigi
|Sottodivisioni=Fumeri, Giovi, Montanesi, Paveto, Vetrerie
*[[Ivana Monti]]: Luisa, madre di Laura
|Divisioni confinanti=[[Busalla]], [[Campomorone]], [[Fraconalto]] (AL), [[Genova]], [[Savignone]], [[Serra Riccò]], [[Voltaggio (Italia)|Voltaggio]] (AL)
*[[Monica Dugo]]: Serena, sorella di Laura
|Zona sismica=3B
*[[Angela Baraldi]]: dottoressa del SERT
|Gradi giorno=1962
*[[Andrea Gherpelli]]: Edo Martino
|Nome abitanti=mignaneghesi
*[[Natascia Macchniz]]: Maria
|Patrono=[[san Giovanni Battista]]
|doppiattoriitaliani=
|Festivo=24 giugno
|fotografo= [[Alessandro Pesci]]
|PIL=
|montatore= [[Simona Paggi]]
|PIL procapite=
|musicista= [[Carlo Crivelli (compositore)|Carlo Crivelli]]
|Mappa= Map of comune of Mignanego (province of Genoa, region Liguria, Italy).svg
|scenografo= [[Beatrice Scarpato]]
|Didascalia mappa= Posizione del comune di Mignanego nella città metropolitana di Genova
|costumista= [[Mary Montalto]]
|Diffusività=
|casa produzione= [[11 Marzo Film]] per Rai Fiction
|inizio prima visione = 1º aprile 2011
|rete TV = [[Rai 1]]
}}
'''''Storia di Laura''''' è un [[film per la televisione|film TV]] [[italia]]no del [[2011]], diretto da [[Andrea Porporati]] e con protagonista [[Isabella Ferrari]]. Nel [[cast (cinema)|cast]], figurano inoltre [[Vincenzo Amato (attore)|Vincenzo Amato]], Beatrice Galati, Lorenzo Orsini, [[Ivana Monti]], [[Angela Baraldi]] e [[Andrea Gherpelli]].<ref>[http://www.storiadilaura.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-123ba628-01f1-436b-b7f8-b61c5aba953d.html Storia di Laura - Sito ufficiale: Cast]</ref><ref>[https://www.imdb.com/title/tt1883349/fullcredits#cast IMDb: Storia di Laura - Cast e crediti completi]</ref><ref>[http://www.mymovies.it/cast/?id=63146 MyMovies: Storia di Laura - Cast]</ref><ref name="filmtv.it">[http://www.filmtv.it/film/44239/la-storia-di-laura/ Storia di Laura] su Film.tv.it</ref><ref name="maggio">[http://www.davidemaggio.it/archives/37406/storia-di-laura-isabella-ferrari-porta-su-rai-1-il-dramma-della-cocaina STORIA DI LAURA: ISABELLA FERRARI PORTA SU RAI 1 IL DRAMMA DELLA COCAINA], in: Davide Maggio.it, 01-04-2011</ref><ref name="cinemaeviaggi">[http://www.cinemaeviaggi.com/2011/03/storia-di-laura.html Storia di Laura] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120113103327/http://www.cinemaeviaggi.com/2011/03/storia-di-laura.html |date=13 gennaio 2012 }} su Cinema e Viaggi, 30-03-2011</ref>
 
La fiction, prodotta dalla [[11 Marzo Film]]<ref name="maggio"/><ref name="cinemaeviaggi"/><ref>[https://www.imdb.com/title/tt1883349/ IMDb: Storia di Laura]</ref>, fu girata nel [[2009]]<ref name="filmtv.it"/><ref name="maggio"/><ref name="sitouff-note">[http://www.storiadilaura.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-0c5d6da4-268c-4d94-8c71-1827f6fb37b9.html Storia di Laura - Sito ufficiale: Note di regia]</ref><ref name="mymovies">[http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=63146 MyMovies: Storia di Laura]</ref> e presentata al [[Roma Fiction Fest]].<ref name="filmtv.it"/>
'''Mignànego''' (''Mignànego'' in [[Lingua ligure|ligure]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>) è un [[comune sparso]] [[Comune (Italia)|italiano]] di 3.675 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[città metropolitana di Genova]] in [[Liguria]]. La sede comunale è situata nel centro abitato di Ponteacqua.
 
La messa in onda era stata prevista inizialmente per l'autunno del [[2010]],<ref name="maggio"/> ma è stata trasmessa per la prima volta da [[Rai Uno]] soltanto nel [[2011]] (nella prima serata di venerdì 1º aprile) a causa dei numerosi rinvii<ref name="maggio"/><ref name="cinemaeviaggi"/> dovuti ai temi trattati.<ref name="maggio"/><ref name="cinemaeviaggi"/><ref name="sitouff-home">[http://www.storiadilaura.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-fa09b905-bf39-444a-818f-e8f185e89511.html?homepage Storia di Laura - Sito ufficiale: Home]</ref>
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il comune è situato in [[Val Polcevera|alta val Polcevera]], nella valle del torrente Riccò, che più a valle, a [[Pontedecimo]], si unisce con il torrente Verde, formando il [[Polcevera]].
 
Tale fiction è una sorta di remake dello sceneggiato RAI di [[Salvatore Nocita]] ''[[Storia di Anna (miniserie televisiva)|Storia di Anna]]'', con [[Laura Lattuada]], trasmesso nel [[1981]] ed anch'esso incentrato sulla storia di una donna di ceto medio-alto caduta nel tunnel della droga (in quel caso [[eroina]]).
I principali centri abitati si sono sviluppati lungo la [[Strada statale 35 dei Giovi|strada provinciale 35 dei Giovi]], nel tratto che da Pontedecimo porta al [[passo dei Giovi]] (472 m s.l.m.).
 
==Trama<ref name="filmtv.it"/><ref name="maggio"/><ref name="cinemaeviaggi"/><ref name="mymovies"/><ref name="sitouff-home"/>==
===Clima===
[[Laura (nome)|Laura]] è una giovane donna a cui apparentemente non manca nulla: ha una bella famiglia, con un marito che l'adora e due figli, vive in una bella casa e gestisce una gioielleria, conducendo una vita piuttosto agiata. Tuttavia, si insinua in lei un'inspiegabile insoddisfazione e una sorta di depressione che - con la complicità di conoscenze poco raccomandabili (in particolare, quella con Edo Martini) - la porta a far uso di [[cocaina]].
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Mignanego|Stazione meteorologica di Passo dei Giovi}}
 
Della [[tossicodipendenza]] di Laura rimangono all'oscuro sia il marito Luigi, sia la madre Luisa e la sorella Serena, fino a quando la donna non ha un [[incidente d'auto]] in cui rimane lievemente ferita insieme ai due figlioletti Giulia e Antonio.
== Storia ==
[[File:Mignanego-panorama.jpg|thumb|left|upright=1.8|Veduta panoramica dell'alta valle del torrente Riccò (sulla destra il [[passo dei Giovi]], al centro in primo piano la frazione di Montanesi, a sinistra si notano i due viadotti dell'[[autostrada A7 (Italia)|autostrada A7]]).]]
Il comune di Mignanego ha origini antichissime; era attraversato dalla [[via Postumia]], che raggiungeva il [[passo della Bocchetta]] (772 m s.l.m.) percorrendo il crinale tra le valli dei torrenti Riccò e Verde. La strada romana tanto importante per lo spostamento di truppe e merci verso il nord non seguiva l'attuale tragitto, ma sul passo della Bocchetta deviava a destra percorrendo il tracciato attuale che giunge alla zona denominata Pian di Reste e proseguendo sulla costa raggiunge l'abitato alessandrino di [[Fraconalto]], l'antica medievale Fiaccone. Fraconalto ebbe notevole importanza appunto nel [[Medioevo|periodo medievale]] e studiosi hanno trovato documenti secondo i quali si dice che vi fossero quasi 100 forni<ref>Affermazione del professor [[Massimo Quaini]], docente di Geografia storica all'[[Università di Genova]]</ref> in grado di soddisfare le esigenze dell'imponente traffico verso la [[pianura padana]]. Non esistono certezze sul numero esatto dei forni, ma il numero indicato indica di certo una grande attività in zona. Si ricorda inoltre la presenza di un monastero poco oltre i pianori di Pian di Reste, centro di culto ed assistenza ai viandanti tenuto dai [[Ordine di San Gregorio Magno|monaci dell'ordine di San Gregorio Magno]]. Negli anni sessanta e settanta del XX secolo alcuni scavi hanno portato alla luce tracce di questa presenza e cocci di una certa importanza.
 
Laura a quel punto viene cacciata di casa dal marito, che le impedisce anche di entrare in contatto con i figli. Così, dopo essere stata ospitata per un breve periodo dalla madre, decide di entrare in una comunità per disintossicarsi, con il fermo proposito di riconquistare la fiducia del marito e dei figli.
Di particolare importanza storica la piccola frazione di Costagiutta, l'antica Costaiota e Paveto nominata in alcuni documenti come Paverio. Pare che già nell'XI secolo vi fosse traccia di questa frazione con poche abitazioni ma già con una chiesa ed un prelato. Invece attorno all'Ottocento pare che una prima scuola fosse attiva a Costagiutta.
 
==Produzione e backstage==
La maggior parte dell'attuale territorio comunale (corrispondente al versante destro della valle del torrente Riccò), secondo le più accreditate ricostruzioni, era compreso nell'area indicata dalla [[Tavola Bronzea di Polcevera]], ricadendo in parte nell'agro privato dei ''Langenses'' e in parte nell'agro pubblico. In particolare l'agro privato comprendeva la zona dove ora sorgono i centri principali del comune (Vetrerie, Ponteacqua e Paveto).
* Per realizzare il film TV, la troupe e la stessa Isabella Ferrari hanno dovuto frequentare un vero [[SERT]], il Servizio per le tossicodipendenze<ref name="cinemaeviaggi"/><ref name="sitouff-note"/>
* Visti i continui rinvii a cui la fiction ha dovuto sottostare, la protagonista Isabella Ferrari dichiarò così in un'intervista<ref name="cinemaeviaggi"/>:
 
{{citazione|Ho temuto che il film alla fine non andasse in onda per mancanza di coraggio rispetto a un tema scottante come la [[droga]]}}
Importanti per l'economia locale erano i pascoli che da Paveto, Costagiutta e Fumeri giungevano a nord sulla via Postumia verso Fraconalto e verso gli antichi agglomerati adesso chiamati Freccia e Tegli. Questi pascoli erano importanti e favoriti dal clima propizio derivante dall'aria marina che comportava temperature favorevoli. Una situazione di questo tipo provocò nei secoli vari scontri tra i locali di Mignanego e gli abitanti confinanti di [[Busalla]] ed altri centri più a nord, meno privilegiati dal clima. Documenti attestano di scontri violenti e tutto lascia pensare che quanto narrato fosse vero, considerando le difficoltà dell'[[agricoltura]] e della [[pastorizia]] locale.
 
==Ascolti==
[[File:Mignanego-santuario ns della vittoria1.jpg|thumb|Il [[santuario di Nostra Signora della Vittoria (Mignanego)|santuario della Vittoria]] e le case circostanti visti dalla strada del passo del Pertuso]]
La messa in onda in prima TV su Rai 1 fece registrare una media di 4.641.000 spettatori, con uno share del 17,23%, che ne ha fatto diventare il secondo programma più visto della serata del 1º aprile 2011.<ref>[http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Spettacoli-e-Media/Programmi-e-ascolti-Tv/2011/4/2/ASCOLTI-TV-1-APRILE-2011-Fa-il-boom-il-finale-di-Zelig-2011-segue-La-storia-di-Laura-Bene-Quarto-grado-Dr-House-7-e-Grey-s-Anatomy-6/164324/ ASCOLTI TV 1 APRILE 2011] in: Il Sussidiario.net (URL consultato il 07-06-2013)</ref>
 
==Note==
Pensare che sino alla fine degli anni cinquanta del Novecento i terreni in quota, attualmente diventati zone boscate, erano destinate completamente a prato con due sfalci annuali e la pulizia attenta dei boschi nei quali venivano raccolte le foglie secche dei castagni. Il fieno veniva trasportato alle stalle con carri trainati da buoi o dalle [[Teleferica|teleferiche]], alcune delle quali di grande lunghezza. Le foglie invece erano usate per "fare il letto" ai bovini delle stalle, ossia per coprire il fondo pietroso sul quale si coricavano gli animali. In questo modo il letame, importante per la concimazione dei terreni, aveva come componente principale appunto la foglia di castagno. Questa situazione è documentata con fotografie e ricordi storici sino alla fine degli anni cinquanta, nonostante si verificasse una vera fuga verso l'industria della città in tumultuoso sviluppo.
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
Un'analisi sociologica mostra come a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si verificasse in [[val Polcevera]] un forte sviluppo industriale, in particolare con un gran numero di colorifici - tra i quali la ditta Brignola collocatasi proprio a Mignanego, in un primo tempo a Ponteacqua per la produzione della biacca, materiale innovativo per i tempi - ma vi erano anche fabbriche di sapone, lavorazione di grassi e oli commestibili, ferriere di varie dimensioni tra le quali si ricordano a [[Bolzaneto]] l'antica ILVA e la Bruzzo, stabilimenti per i refrattari poi diventata SANAC, ed altro ancora. Mignanego non poteva non risentire dell'attrazione che proveniva dunque dal fiorire di attività che partendo da [[Sampierdarena]] saliva verso [[Rivarolo (quartiere di Genova)|Rivarolo]] e Bolzaneto per giungere sino a [[San Quirico (quartiere di Genova)|San Quirico]] e [[Pontedecimo]].
* {{cita web|http://www.storiadilaura.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-fa09b905-bf39-444a-818f-e8f185e89511.html?homepage|Storia di Laura - Sito ufficiale}}
* {{Imdb}}
* {{Mymovies|titolo|63146}}
* {{Cita web|url = http://www.davinotti.com/index.php?f=24457|titolo = il davinotti - Storia di Laura}}
 
{{portale|televisione}}
Anche le nascenti ferrovie ebbero il loro effetto promuovendo occupazione anche a tempo parziale in determinati tempi dell'anno. In questo modo i contadini avevano la possibilità di curare le attività proprie dell'agricoltura e nello stesso tempo avere entrate economiche aggiuntive, sicure, a tempi determinati e precisi, soprattutto con moneta sonante, fatto inusuale per quei tempi.
 
La collocazione del comune su alcune delle principali vie di comunicazione tra [[Genova]] e la [[Pianura Padana]], spiega come esso sia stato centro di eventi storici fondamentali per Genova ed abbia avuto un ruolo importante nelle guerre che hanno coinvolto la [[Liguria]], dalla discesa di [[Carlo Emanuele I di Savoia]] nel 1625, alla [[guerra di successione austriaca|guerra di successione austriaca del 1746-1747]], fino alla [[Resistenza italiana|lotta di liberazione (1943-1945)]].
 
Le cronache raccontano che nel 722 passò dalle strade di Mignanego il [[pellegrinaggio]] che trasportava a [[Pavia]] le ceneri di [[sant'Agostino]]. Nel 1613 il territorio di Mignanego fu compreso nelle pievi che formavano i sette quartieri della val Polcevera.
 
[[File:Mignanego-santuario ns della vittoria-cannone.jpg|thumb|Cannone della seconda guerra mondiale presso il santuario della Vittoria]]
 
Tra gli eventi storici più importanti, la battaglia combattuta il 10 maggio 1625 al passo del Pertuso, che vide la vittoria delle milizie volontarie locali guidate dal parroco di Montanesi sull'armata del duca Carlo Emanuele I di Savoia. A seguito di questo episodio fu eretto, in segno di rendimento di grazie, il [[santuario di Nostra Signora della Vittoria (Mignanego)|santuario di Nostra Signora della Vittoria]]. La zona fu nuovamente teatro di combattimenti negli anni 1746-1747, durante la guerra di successione austriaca, dove tra i difensori della [[Repubblica di Genova]] si distinse il reggimento comandato colonnello Carlo Francesco Bembo. Altri combattimenti avvennero ancora nel 1800, con la vittoria del generale austriaco [[Hohenzollern]] sulle truppe francesi.
 
Con la nuova dominazione francese di [[Napoleone Bonaparte]], il 2 dicembre 1797 il territorio di Mignanego rientrò nel [[Dipartimento del Polcevera]], con capoluogo Rivarolo, all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, divenne capoluogo del XII Cantone della Giurisdizione della Polcevera e dal 1803 centro principale del II Cantone della Polcevera nella Giurisdizione del Centro. Annesso al [[Primo Impero francese]], dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel [[Dipartimento di Genova]].
 
Nel 1815 fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilito dal [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel XIV mandamento di Pontedecimo del [[Circondario di Genova]] dell'allora [[provincia di Genova]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel corso della lotta di liberazione (1943-1945), in questa zona vide contrapposte le forze di occupazione tedesche alle [[Partigiani|brigate partigiane]] della Divisione d'assalto Garibaldi "Mingo". Gli abitanti aiutarono anche la fuga di prigionieri inglesi, polacchi e sud africani, nascondendoli sulle alture tra i [[Passo dei Giovi|Giovi]] e la [[Passo della Bocchetta|Bocchetta]], dando loro da mangiare e facendoli poi allontanare verso siti più sicuri in modo che potessero riprendere la fuga verso la [[Francia]] e la [[Svizzera]].
 
La valle, un tempo prevalentemente abitata da contadini e piccoli artigiani, ebbe un notevole sviluppo con la realizzazione della [[strada statale 35 dei Giovi]] (ora SP 35). Questa fu progettata e realizzata a cominciare dall'epoca napoleonica, a partire dal 1802 (tra le varie consulenze tecniche vi fu anche quella di [[Gaetano Cantoni (architetto)|Gaetano Cantoni]]), e fu definitivamente portata a termine sotto il Regno Sardo, attorno al 1821. I centri più importanti del Comune divennero allora quelli posti lungo questo tracciato, e la sede comunale fu stabilita nella località di Ponteacqua attorno al 1805. Altre infrastrutture importanti per il paese furono le due linee ferroviarie: la [[Ferrovia Torino-Genova|Torino-Genova]] realizzata tra la fine degli anni quaranta dell'Ottocento e il 1853 e l'altra, detta [[Ferrovia succursale dei Giovi|Succursale dei Giovi]], aperta nel 1889.
 
La costruzione delle due ferrovie diedero impulso alle capacità economiche della zona; infatti giunsero molte maestranze per i lavori, manovali, operai e tecnici, nonché carrettieri che avevano l'incarico di cercare e trasportare pietre prelevandole dai rivi interni alle vallate. I lavori diedero quindi impulso all'economia locale dando spazio anche ai contadini locali che potevano lavorare per la realizzazione delle strade ferrate. A sera, terminati i turni di lavoro, i contadini avevano tempo per seguire la propria attività agricola. Lavoro duro ed impegnativo ma i contadini locali avevano fisico ed energia tali da sopportare ogni fatica. Certamente una simile situazione portò un benessere inaspettato alla popolazione locale abituata da secoli a vivere con poco, solo curando pastorizia, allevamento di qualche bovino ed i frutti dell'agricoltura locale. Le frazioni collinari di Mignanego come Paveto, Fumeri e Montanesi iniziarono e svilupparono specifiche produzioni agricole come fichi, mele e soprattutto pesche. Le pesche di Mignanego, o meglio quelle di Paveto in prevalenza, ebbero grande fama sino ai primi degli anni cinquanta dopo il secondo conflitto mondiale. Quindi, usando un termine molto usato ai nostri tempi, le nuove "infrastrutture" diedero impulso all'economia locale. Molti giovani poi iniziarono a trovare lavoro all'interno delle ferrovie e poi nel porto del capoluogo.
 
L'apertura della strada e delle due linee ferroviarie, favorendo l'accesso ai vari paesi della valle, spinse molti benestanti, anche stranieri, a costruirvi le proprie case di villeggiatura. Nella zona del passo dei Giovi sorsero anche strutture ricettive ed anche, nei pressi della località Ponterosso, una stazione idrominerale che sfruttava una [[sorgente (idrologia)|sorgente]] di acqua solforosa (l'edificio, ancora esistente, è oggi un'abitazione privata, dopo aver ospitato per un certo periodo la sede del locale distaccamento dell'arma dei Carabinieri). Si dice anche che in estate fosse attivo un casinò nelle vicinanze del Passo e questo lascia intendere quale fosse il livello dei villeggianti.
 
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della [[Comunità montana Alta Val Polcevera]] e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008<ref>[http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF.cfm?artid=10598&dpath=document&dfile=15072008190233.pdf&content=LIGURIA,+L.R.+n.+24/2008,Disciplina+di+riordino+delle+comunit%C3%A0+montane,+disposizioni+per+lo+sviluppo+della+cooperazione+intercomunale+e+norme+a+favore+dei+piccoli+comuni+-++-++-+ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008]</ref>, ha fatto parte fino al 2011 della [[Comunità montana Valli Genovesi Scrivia e Polcevera]].
 
===Simboli===
[[File:Mignanego-Stemma.png|left|border|150px]]
 
{{Citazione|D'azzurro ai due monti posti ai lati dello scudo, fra i quali scorre un fiume al naturale, con alla base un campo verde. Nel cielo sopra i monti, cinque stelle d'oro, ordinate in fascia|Descrizione araldica dello stemma<ref name="Araldica">{{cita web|url=http://www.araldicacivica.it/|titolo=Fonte dal sito Araldica Civica.it|accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
 
I monti raffigurati nello stemma simboleggiano il [[passo dei Giovi]], mentre le cinque stelle d'oro equivalgono all'antica divisione del territorio comunale in cinque parti.
 
Lo stemma è stato concesso con il Reale decreto datato al 27 luglio 1928 e registrato con leggi patenti del 6 dicembre 1928.<ref name="Araldica"/><br style="clear:left;"/>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Mignanego-santuario ns della vittoria-complesso.jpg|thumb|Il [[santuario di Nostra Signora della Vittoria (Mignanego)|santuario della Vittoria]] presso il passo del Pertusio]]
=== Architetture religiose ===
* [[Santuario di Nostra Signora della Vittoria (Mignanego)|Santuario di Nostra Signora della Vittoria]]. Eretto nel XVII secolo in ricordo della battaglia del passo del Pertuso in cui un drappello di volontari locali ebbe la meglio sull'esercito [[Francia|franco]]-[[Casa Savoia|savoiardo]] di [[Carlo Emanuele I di Savoia]]. Il santuario fu distrutto nel 1747, durante la [[guerra di successione austriaca]], e poi ricostruito nel 1751.
* [[Chiesa di Sant'Ambrogio (Mignanego)|Chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio]] nel capoluogo. La chiesa<ref>Approfondimenti sul sito della [http://www.sambrogiodimignanego.it Parrocchia di Sant'Ambrogio]</ref> è citata in un documento del 31 marzo 1210 e nel XIII secolo furono annesse alla sua pieve le due rettorie di Fumeri e Paveto.
* Cappella di Nostra Signora delle Vigne, costruzione settecentesca che si trova in collina sopra la frazione Vetrerie e la chiesa di Sant'Ambrogio, al confine tra i comuni di [[Genova]] e Mignanego. È compresa nella giurisdizione della parrocchia di [[Pontedecimo#Chiesa di Sant'Antonino martire (Cesino)|Sant'Antonino di Cesino]].
* Chiesa parrocchiale del Bambino Gesù e San Giuseppe nella località Barriera di Mignanego. Costruita nel 1959, la prima pietra fu benedetta dal cardinale genovese [[Giuseppe Siri]] il 25 ottobre, la sua consacrazione risale al 13 agosto del 1960.
* [[Chiesa di San Fruttuoso|Chiesa parrocchiale di San Fruttuoso]] nella frazione di Fumeri. La sua prima citazione risalirebbe in un documento datato 14 giugno 1222. A seguito dello stato rovinoso di tale edificio nei primi anni del XVIII secolo fu deciso di costruire una nuova chiesa; i lavori ebbero inizio il 18 giugno del 1741 con la benedizione della prima pietra da parte dell'arciprete di Mignanego e fu completata dieci anni dopo, nel 1751, dopo l'interruzione dei lavori dovuti alla guerra del 1746-1747. La chiesa, a navata unica e con cinque altari, fu ristrutturata negli anni ottanta del XIX secolo.
 
[[File:S Ambrogio Mignanego.jpg|thumb|La [[Chiesa di Sant'Ambrogio (Mignanego)|chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio]] nel capoluogo]]
 
* Chiesa parrocchiale dell'Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo nella località Chiesa Giovi. Fu costruita per iniziativa dei fratelli Giovo nel 1637 ed eretta in parrocchia l'anno seguente. Completamente ricostruita nel 1736 subì danni e saccheggi durante l'occupazione austriache del 1747; ingrandita e ristrutturata nel XIX secolo, fu consacrata dall'arcivescovo [[Salvatore Magnasco]] il 3 ottobre 1880.
* Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea nella frazione di Montanesi. È citata per la prima volta in documenti del 1270. Il territorio della parrocchia comprende il santuario della Vittoria. Divenne definitivamente parrocchia autonoma nel 1593. L'avvenimento più importante nella storia della parrocchia fu la battaglia del passo del Pertuso, che diede origine al santuario.
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Mignanego)|Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta]] nella frazione di Paveto.<ref>Approfondimenti sul [http://www.paveto.it/ sito sulla frazione di Paveto]</ref> La sua originaria citazione appare in un lodo dei consoli di Mignanego - ''Ecclesia de Paverio'' - datato al 26 aprile 1203 e ancora in un atto notarile del 7 ottobre 1232. Eretta in parrocchia probabilmente nel 1515, fu gravemente danneggiata nella guerra del 1746-1747. Le funzioni religiose si svolsero per molti anni nel vicino oratorio di S. Bartolomeo. I lavori per la nuova chiesa, molto probabilmente la terza ricostruzione, iniziarono il 9 luglio del 1872 affidando i lavori al capomastro Angelo De Negri detto il Montaldeo. Alla costruzione della nuova chiesa contribuirono finanziariamente anche ricchi genovesi che possedevano case di villeggiatura a Paveto. La chiesa, che ha una struttura a croce latina, con quattro altari; fu inaugurata nel 1873. Vi si trovano tre statue dello scultore savonese [[Antonio Brilla]].
* Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice nella località di Ponterosso, edificio di culto moderno, architettonicamente molto semplice, costruito negli anni sessanta del XX secolo. Questa chiesa non è parrocchiale, ma una rettoria curata.
 
== Società ==
[[File:Mignanego chiesa Giovi.jpg|thumb|La chiesa dell'Ascensione nella frazione Giovi]]
[[File:Mignanego-cappella madonna vigne.jpg|thumb|La cappella di Nostra Signora delle Vigne]]
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Mignanego}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2014, i cittadini stranieri residenti a Mignanego sono {{formatnum:141}}<ref>[http://demo.istat.it/str2014/index.html Dato Istat al 31/12/2014]</ref>, pari al 3,81% della popolazione totale, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
 
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:47}}
# [[Albania]], {{formatnum:22}}
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=== Istituzioni, enti e associazioni ===
La Pubblica Assistenza Croce Bianca di Mignanego, strutturata nelle due sezioni di Ponterosso e Vetrerie, fu fondata il 1º aprile del 1923; operò per diversi anni godendo del sostegno di tutta la popolazione, ma durante il [[fascismo]], nel 1934, fu incorporata nella [[Croce Rossa Italiana]], perdendo così in parte la sua identità. Fu ricostituita nel 1946, a 23 anni esatti dalla fondazione originaria.
 
== Persone legate a Mignanego ==
* [[Amedeo Merello]] (Fumeri, 1890 - Fumeri, 1979), pittore.
* [[Valentina Greco]] (Mignanego, 1954), ex cantante.
* [[Enrico Chiesa]] ([[Genova]], 1970), allenatore di calcio ed ex calciatore. La sua famiglia è originaria di Mignanego, comune attuale di residenza.
 
== Geografia antropica ==
[[File:Paveto (Panorama).JPG|thumb|La frazione di Paveto]]
 
Il territorio comunale è formato, oltre alla sede comunale di Ponteacqua, dalle frazioni storiche di Fumeri, Giovi, Montanesi, Paveto e Vetrerie<ref>Fonte dallo [http://incomune.interno.it/sites/incomune/files/contenuti/statuti/statuto-comune-ge-mignanego.pdf Statuto Comunale di Mignanego]</ref> e da altre località, per un totale di 16,27&nbsp;km<sup>2</sup>.
 
Confina a nord con il comune di [[Fraconalto]] ([[Provincia di Alessandria|AL]]) e [[Busalla]], a sud con Genova e [[Serra Riccò]], ad ovest con [[Campomorone]] e [[Voltaggio (Italia)|Voltaggio]] (AL) ad est con [[Savignone]].
 
=== Frazioni ===
* Fumeri: la frazione, raggiungibile con due strade che iniziano rispettivamente dalle località Pile e Ponterosso, in linea d'aria si trova a breve distanza da Costagiutta, con cui non è però collegata.
* Giovi: comprende due gruppi distinti di case situate lungo la [[Strada statale 35 dei Giovi|strada provinciale 35 dei Giovi]]: Chiesa Giovi, nei pressi della chiesa dell'Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo e [[Passo dei Giovi]], da dove si dirama la strada per il [[santuario di Nostra Signora della Vittoria (Mignanego)|santuario della Vittoria]]. La zona del valico dei Giovi era quella con maggiore presenza di case di villeggiatura e alberghi, e fu definita "la [[Svizzera]] ligure". Il passo era stato anche per molti anni il traguardo della corsa auto-motociclistica [[Pontedecimo]]-Giovi, che in alcune edizioni vide in gara il famoso campione [[Tazio Nuvolari]]. Le località più vicine sono Ponterosso e Migliarina.
* Montanesi: la frazione sorge a nord del comune, lungo una strada pedemontana nella [[val Polcevera]], ad est del passo dei Giovi e vicino all'[[Autostrada A7 (Italia)|autostrada A7]]. Montanesi conta a nord la piccola contrada di Canà, sulla strada che la collega alla vicina località di Vittoria.
* Paveto: la frazione sorge ai piedi del monte Poggio, lungo una strada pedemontana che si dirama da "via Monte Pasubio", a breve distanza dalla località di Costagiutta. Il piccolo centro si espande principalmente lungo la sua strada principale, via Angelo Gazzo. Cognome tipico di Paveto è quello dei "Sobrero". Si suppone che tale cognome scaturisca da qualche mercante o soldato in transito fermatosi in zona certamente durante il periodo medievale. Curioso il così detto "lascito Sobrero", documento notarile ancora esistente secondo il quale, grazie ad un apposito fondo monetario, venivano assegnati denari alle giovani spose particolarmente bisognose.
* Vetrerie: detta anche "Vetreria", è situata ai piedi della collina sulla quale sorge la [[Chiesa di Sant'Ambrogio (Mignanego)|chiesa di Sant'Ambrogio]], ed è la frazione più popolosa del comune, spesso identificata semplicemente come "Mignanego". Si trova a sud del comune, lungo la SP 35, vicina al quartiere genovese di Pontedecimo e pressoché contigua con Ponteacqua e Barriera. La contrada Prelo, a sud dell'abitato, amministrativamente fa parte del comune di [[Serra Riccò]].
 
=== Altre località ===
[[File:Costagiutta (Panorama).JPG|thumb|La località di Costagiutta]]
 
* Barriera: un tempo denominata Armirotti, fu così chiamata perché nei primi tempi dopo la costruzione della [[Strada statale 35 dei Giovi|strada dei Giovi]], intorno al 1817, qui fu istituita una stazione di posta ed imposto il pagamento di un pedaggio. La frazione sorge al centro del comune, sulla provinciale 35 ed al lato occidentale del fiume [[Polcevera]], fra Vetreria e Ponterosso. In prossimità del centro della località sorge la [[stazione di Piano Orizzontale dei Giovi]], che si trova tuttavia nel territorio comunale di [[Serra Riccò]]. A sud della frazione si dirama la strada per Paveto e Costagiutta ed a nord quella per Fumeri. Dopo Vetreria è l'abitato comunale più popoloso.
* Costagiutta: la località sorge ai piedi del monte Poggio, lungo la strada pedemontana "Via Monte Pasubio", vicina alla frazione di Paveto ed in linea d'aria non distante da Fumeri. L'abitato, concentrato fra due tornanti con diversa altimetria di questa strada, prosegue a nord con sporadiche case sparse fino a pochi chilometri dal confine con il [[Piemonte]]. La piccola frazione pare abbia un'antica storia che risale forse ancor prima del Medioevo. Come già detto in precedenza si tratta dell'antica "Costaiota". Si pensa che Costagiutta un tempo fosse molto popolata, questo perché vi è una piccola chiesa utilizzata attualmente nel periodo estivo e la casa di proprietà della Chiesa medesima usata come abitazione dai "prevosti" dell'epoca. Inoltre vi sono anche terreni sempre di proprietà della Chiesa, un tempo necessari e preziosi per il mantenimento del curatore di anime. Anche in questa frazione è predominante il cognome "Sobrero" tipico di Paveto e Costagiutta.
* Migliarina: la località sorge a nord del comune, lungo la SP 35, lungo un tornante occidentale del [[passo dei Giovi]], tra la chiesa dei Giovi e il valico. Tramite un sentiero è collegata col monte Poggio, al confine con il Piemonte. È ivi posizionata la famosa "curva della morte", così denominata a causa dei numerosi incidenti mortali avvenuti proprio in quel punto durante le gare motociclistiche della [[Pontedecimo]]-Giovi.
* Pile: sorge sulla SP 35, a nord del comune, tra Ponterosso e Barriera e nei pressi della stazione ferroviaria di Mignanego.
* Ponterosso: sorge sulla SP 35, a nord del comune. La frazione più vicina è Giovi e nei pressi dell'abitato si trova la stazione di Mignanego. Da qui si diramano le strade per Montanesi e il santuario della Vittoria e quella per Fumeri.
* Ponteacqua: sorge lungo la SP 35, tra Vetrerie e Barriera, e vi hanno sede gli uffici comunali.
* Vittoria: sorge a nord del comune, lungo una strada pedemontana nella [[val Polcevera]] sul lato orientale del passo dei Giovi ed è costituita dal gruppo di case intorno al santuario della Vittoria. La frazione più vicina è Montanesi.
 
== Economia ==
L'economia del comune si basa principalmente sull'attività [[industria]]le ([[chimica]], [[metalmeccanica]], [[Alimento|alimentare]]).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il territorio di Mignanego è attraversato principalmente dalla [[Strada statale 35 dei Giovi|strada provinciale 35 dei Giovi]] che gli permette il collegamento stradale con il quartiere genovese di [[Pontedecimo]], a sud, e con [[Busalla]] in [[valle Scrivia]]. Attraverso la strada provinciale 47 del Santuario di Nostra Signora della Vittoria è possibile il collegamento con il centro di [[Savignone]] e l'omonimo santuario.
 
=== Ferrovie ===
 
Il territorio comunale è attraversato dalle due linee ferroviarie che collegano [[Genova]] con la [[pianura padana]]. La prima è la [[ferrovia Torino-Genova|linea storica Torino-Genova]], completata nel 1853 e inaugurata l'anno successivo, che sottopassa l'[[Appennino Ligure|Appennino]] con una [[galleria (ingegneria)|galleria]] di 3255&nbsp;m, che inizia nei pressi della località Ponterosso e termina nella [[stazione di Busalla]], in [[alta valle Scrivia]]. {{Citazione necessaria|Questa galleria, scavata manualmente, al tempo in cui fu costruita era la più lunga del mondo}}. Di lì a pochi anni, con l'avvento dei mezzi di perforazione pneumatici, sarebbe stato possibile costruire facilmente trafori molto più lunghi. Questa linea ferroviaria aveva una forte pendenza, che rese necessario per alcuni anni l'impiego di una seconda locomotiva nel tratto [[Pontedecimo]]-Busalla. Il problema fu poi risolto con l'utilizzo di una locomotiva più potente, detta "Mastodonte dei Giovi", che da sola riusciva a trainare i convogli nel tratto in salita<ref>Approfondimenti sul sito della [http://www.astiinvetrina.it/pdf/2007-04/26.storia%20locale.pdf rivista ''Asti in vetrina'']</ref>.
Vista la data di costruzione, questa strada ferrata si colloca tra le prime costruite in Italia e pare che avesse soprattutto uno scopo commerciale per trasportare a nord le merci del porto ed i manufatti delle prime ferriere e degli stabilimenti meccanici sorti a [[Sampierdarena]] (un tempo chiamata "la [[Manchester]] d'Italia").
 
Il comune di Mignanego è servito, lungo questa linea, oggi percorsa quasi esclusivamente da treni in servizio locale, dalla stazione denominata [[Stazione di Piano Orizzontale dei Giovi|Piano Orizzontale dei Giovi]] vicina al centro della località Barriera (ma essendo sull'altra sponda del torrente Riccò, si trova nel territorio del comune di [[Serra Riccò]]) ed è molto frequentata dai pendolari per raggiungere Genova e gli altri centri dell'area urbana genovese.
 
La [[Ferrovia succursale dei Giovi|linea "succursale"]] fu costruita negli anni ottanta del XIX secolo; su questa linea, non lontano dalla località di Ponterosso, si trova la [[stazione di Mignanego]], presso la quale fermano solamente 3 treni nei giorni feriali, 1 nei giorni di sabato e 2 nei giorni festivi. Vi sostano pochi treni per il semplice motivo che la stazione è situata su una porzione di linea attraversata da treni a media e lunga percorrenza. La stazione è impresenziata. In corrispondenza della stessa ha inizio la lunga (8294&nbsp;m) galleria che termina nella [[stazione di Ronco Scrivia]].
 
=== Mobilità urbana ===
Dal comune di [[Genova]] un servizio di [[trasporto pubblico locale]] gestito dall'[[ATP (Provincia di Genova)|ATP]] garantisce quotidiani collegamenti bus con Mignanego e per le altre località del territorio comunale.
 
==Amministrazione==
{{Vedi anche|Sindaci di Mignanego}}
[[File:Mignanego-municipio.jpg|thumb|Il municipio]]
 
== Sport ==
* A.S.D. Mignanego, militante nel campionato di [[Prima Categoria]], disputa le partite casalinghe presso lo stadio "Negrotto" di [[Serra Riccò]].
Inoltre Mignanego è, assieme a [[Campomorone]], una delle località della [[val Polcevera]] in cui si pratica il "calcio anormale"<ref>[http://www.futsalplanet.com/ilcalcioitalianonelmondo/competizioni.htm Info su fustalplanet.com]</ref>, ossia un tipo di [[calcio (sport)|calcio]] misto maschile/femminile. Da citare nella frazione di Paveto, la locale Unione Sportiva Paveto che è stata fondata nel 1973 e tuttora è molto attiva in special modo durante i mesi primaverili ed estivi.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|M.|Lamponi|Valpolcevera, come eravamo|1983}}
* {{cita libro|||Guida d'Italia - Liguria|1982|Touring Club Italiano}}
* {{cita libro|G.|Casalis| Dizionario geografico, storico, statistico e commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna |1849}}
 
== Voci correlate ==
* [[Liguria]]
* [[Città metropolitana di Genova]]
* [[Val Polcevera]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Mignanego}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Dmoz|/World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Liguria/Provincia_di_Genova/Località/Mignanego}}
 
{{Città metropolitana di Genova}}
{{Polcevera}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Liguria}}
 
[[Categoria:Mignanego| ]]