Volpino (Costa Volpino) e Dove comincia la notte: differenze tra le pagine

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{{Film
{{Divisione amministrativa
|titolo italiano= Dove comincia la notte
|Nome=Volpino
|immagine=
|Nome ufficiale = 
|didascalia=
|Panorama = 
|lingua originale= inglese
|Didascalia = 
|titolo originale=
|Bandiera = 
|paese= [[Italia]]
|Voce bandiera = 
|anno uscita= [[1991]]
|Stemma = 
|titolo alfabetico=
|Voce stemma = 
|aspect ratio=
|Stato=ITA
|genere = Horror
|Note stato = 
|genere 2 = Giallo
|Grado amministrativo=4
|regista= [[Maurizio Zaccaro]]
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|sceneggiatore= [[Pupi Avati]]
|Divisione amm grado 2=Bergamo
|produttore= [[Antonio Avati]], [[Aurelio De Laurentiis]], [[Luigi De Laurentiis]]
|Divisione amm grado 3= Costa Volpino
|art director=
|Latitudine decimale = 
|animatore=
|Longitudine decimale = 
|attori=
|Altitudine= 251
*[[Tom Gallop]]: Irving
|Superficie = 
*[[Cara Wilder]]: Nora
|Note superficie = 
*[[Don Pearson]]: Lee
|Acque interne = 
*[[Kim Mai Guest]]: Sybil
|Abitanti= 2400
*[[Blair Bybee]]: Denny
|Note abitanti=
*[[Jerry Y. Wolking]]: Greg
|Aggiornamento abitanti=2011
|doppiatori originali=
|Divisioni confinanti = 
*[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Irving
|Lingue = 
*[[Lorena Bertini]]: Nora
|Codice postale= 24062 
*[[Michele Kalamera]]: Lee
|Prefisso= 035
*[[Ilaria Stagni]]: Sybil
|Codice ISO = 
*[[Francesco Bulckaen]]: Denny
|Codice statistico= 016086
*[[Angelo Maggi]]: Greg
|Codice catastale= D117
|fotografo= [[Pasquale Rachini]]
|Targa= BG
|montatore= [[Amedeo Salfa]]
|Gradi giorno = 
|effetti speciali=
|Nome abitanti = volpinesi
|Patronomusicista= Santo [[Stefano Caprioli]]
|scenografo=
|Festivo = 26 dicembre
|costumista=
|Soprannome = 
|truccatore=
|Motto = 
|sfondo=
|Immagine localizzazione = 
|Mappa = 
|Didascalia mappa = 
|Sito = 
}}
'''''Dove comincia la notte''''' è un [[film]] del [[1991]] diretto da [[Maurizio Zaccaro]].
 
Grazie a questa pellicola, il regista ha vinto il premio per il ''miglior regista esordiente'' ai [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] del [[1992]].
'''Volpino''' (''Ulpì'' in [[dialetto bergamasco]]) è una frazione del comune di [[Costa Volpino]], nella bassa [[Val Camonica]], [[provincia di Bergamo]] situata a 251m [[s.l.m.]]<ref name="M. Campagnoni, p.388">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 388.</ref>.
 
==Trama==
==Geografia fisica==
Irving Crosley, un ragazzo italoamericano, torna a [[Davenport (Iowa)]] per firmare la cessione della casa del padre, appena deceduto, alla famiglia di Glenda Mallory, una studentessa che si era tolta la vita molti anni prima e che aveva avuto una relazione con suo padre. Lo scandalo che aveva generato questa vicenda aveva costretto Irving e sua madre ad andarsene dalla città e trasferirsi altrove. In molti nel quartiere sono certi che lo spirito della ragazza viva ancora in quella casa, ma Irving non sembra credere a queste superstizioni; questo dubbio, alimentato dal fatto che altri ancora pensano che Glenda non sia morta, convince Irving a indagare sul fatto, giungendo a una verità straziante che porterà il ragazzo alla follia.
===Territorio===
{{Citazione|Volpino [...] resta in quella parte della falda montuosa, che quivi presenta sulla sinistra a chi si vuole inoltrare nella Valcamonica. [...]. Il suo territorio è tutto a pascoli, a prati, a campi di biada con belle vigne, ed oliveti; ed ha anche dei boschi d'alto e basso fusto, sicché i suoi quasi 350 abitanti sono pressoché tutti dediti all'agricoltura, ed alla custodia del gregge. Volpino ha il suo estimo censuario compreso in quello della comunità della Costa inferiore; ed è lontano due miglia da Lovere e trenta o poco più da Bergamo. I boschi di questo villaggio, per non dire di tutta questa costiera, sono feracissimi di tartuffole le più pregiate<ref>{{Cita libro | cognome= Maironi Da Ponte| titolo= Dizionario Odeporico| editore= Stamperia Mazzoleni| anno= 1819}}</ref>}}
 
==Riprese==
Volpino è situato su un terrazzo poco a monte rispetto alla pianura del [[Fiume Oglio]]. Il paese è diviso a sud da [[Corti (Costa Volpino)|Corti]] dal letto del torrente Supine, a nord da [[Rogno]] dalla Val Gola.
Il film, sceneggiato da [[Pupi Avati]], è stato girato a [[Davenport (Iowa)]] con la stessa troupe di ''[[Bix (film 1991)|Bix]]'', diretto dallo stesso Avati.<ref name="morandini">[http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=8226&morandini=1 Commento del Morandini su mymovies.it]</ref>
 
===Clima=Critica==
*''Mystery story dotata di una logica d'intreccio e di un'atmosfera.'' Commento del dizionario Morandini che assegna al film ''due stelle e mezzo'' su cinque di giudizio.<ref name="morandini"/>
Data la presenza del [[Lago d'Iseo]] Costa Volpino ha un clima temperato. Le precipitazioni medie annue si aggirano attorno ai 1200&nbsp;mm. I venti sono caratterizzati dall'alternarsi di una corrente diurna detta, in [[dialetto bergamasco]], l'''Ora del làc'', e di una notturna detta ''ol Vèt'', le quali scorrono in senso opposto<ref name="M. Campagnoni, p.16">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 16.</ref>.
*Il dizionario Farinotti assegna al film ''tre stelle'' su cinque di giudizio.<ref>Pino Farinotti, Il Farinotti 2009, Newton Compton Editori 2008 - pag 654</ref>
 
==Toponimo==
 
Il toponimo ''Volpino'' è menzionato per la prima volta nel [[1116]] quando è citato ''"Giovanni Brusati habitator de Castro Vulpini"''. Questo deriva probabilmente dalla importante presenza di volpi nel territorio. Tuttavia, secondo il ''Fappani'' il nome potrebbe derivare da un deposito di materiali adibito alla costruzione degli argini dei torrenti che era comunemente definito ''Volpara''<ref name="M. Campagnoni, p.398">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 398.</ref>.
 
La località di ''Volci'' (Volpino) è menzionata in uno schizzo del [[lago d'Iseo]] e dei paesi limitrofi relizzato da [[Leonardo da Vinci]] per il servizio di spionaggio del [[Duca di Milano]]. Lo schizzo è conservato presso il [[castello di Windsor]]<ref name="M. Campagnoni, p.155">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 155.</ref>.
 
==Storia==
{{Vedi anche|Costa Volpino|Castello di Volpino}}
Già durante il periodo romano il territorio è conosciuto per la presenza di attività estrattive di un particolare tipo di gesso chiamato [[volpinite]]<ref name="ReferenceA"/>.
[[Alessandro Sina]] racconta che a Volpino, nei luoghi adiacenti alla cava, nel [[1927]] furono ritrovate delle tombe del periodo romano. Nel [[1970]] in località ''Aburno'' un abitante del luogo ritrovò una lapide del I-II secolo d.C. dedicata alla divinità romana [[Aburno]]. La lapide è attualmente conservata presso l'[[Accademia Tadini]] di [[Lovere]]<ref name="M. Campagnoni, p.86-89">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 86-89.</ref>.
 
Dal 568 d.C. il territorio passa sotto la dominazione longobarda. In località ''Durno'', si trova la ''Grotta dei Pagani'': questa fu probabilmente usata dalle popolazioni locali per rifugiarsi durante le incursioni nemiche. La denominazione, infatti, è tipica di tutte quelle caverne che venivano usate per ripararsi, in quel periodo, durante il passaggio delle truppe longobarde<ref name="M. Campagnoni, p.91-93">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 91-93.</ref>.
 
Attorno al mille fino a fine [[XII secolo]] sulla collina che domina l'abitato sorge un importante [[Castello di Volpino|castello]]. Questo viene ad essere oggetto di contesa della guelfa [[Brescia]] e della ghibellina [[Bergamo]] fino a quando, nel [[1198]]-[[1199]] viene distrutto.
 
Dal [[XIII secolo]] si susseguono i domini dei [[Visconti]], dei [[Malatesta]], di [[Venezia]], dei francesi e degli austriaci.
 
A lato del castello, posto sulla collina antistante il borgo del paese, viene costruita nel IX-X secolo la chiesa parrocchiale, dedicata a [[Santo Stefano]]. Successivamente, in conseguenza all'aumento demografico, nel [[1712]] iniziano i lavori della nuova parrocchiale la quale viene inaugurata il 26 dicembre [[1756]]. Attorno alla vecchia parrocchiale viene ampliato il già preesistente cimitero ed essa ne diviene dunque la cappella. Questa viene demolita fra il [[1838]] e il [[1840]]. Nel [[1924]] l'area viene interamente ceduta per l'estrazione della [[volpinite]].
 
Le ultime testimonianze fotografiche della presenza di ruderi sulla collina di Volpino risalgono ad alcune fotografie del [[1926]], nelle quali si possono apprezzare i resti di un muro di cinta<ref name="M. Campagnoni, p.398-401">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 398-401</ref>.
 
Nel '900 la collina è progressivamente sparita per l'attività della cava ed oggi è totalmente scomparsa. La cava, oggi chiusa, è interessata da un progetto di realizzazione di una nuova strada che colleghi la parte bassa del paese con il borgo. Questa sarà presumibilmente inaugurata entro il 2017<ref>{{cita web|url=http://www.teleboario.it/tbnews/prende-forma-la-nuova-strada-di-collegamento-con-volpino/}}</ref>.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
*Chiesa parrocchiale di Santo Stefano
*Santella di San Carlo, costruita nel [[1580]] per ricordare la visita di [[San Carlo Borromeo]]
*Cappella degli Alpini, inaugurata nel [[1982]], il cui tetto ricorda la forma del cappello degli alpini. Sorge nel luogo dove fino al [[1942]] si trovava la Chiesetta di Maria Bambina [[XVI secolo]], abbattuta per rischio crolli in periodo di guerra, quando mancavano i fondi per la ristrutturazione.
 
===Architetture civili===
*Palazzo Gaioncelli, di proprietà della omonima famiglia, oggi diroccato. Qui abitò [[Pietro Barboglio de' Gaioncelli]], colui che nel [[1563]] per primo importò in [[Europa]] dall'[[America]] il granoturco<ref name="M. Campagnoni, p.202-207">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 202-207</ref>.
 
==Società==
===Tradizioni e folklore===
Gli [[scütüm]] sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomignoli indicanti i tratti caratteristici di una comunità. Quelli che contraddistinguono gli abitanti di Volpino sono ''Puditì de Ulpì'', "i falcetti di Volpino", che testimonia l'attività agricola locale e la presenza di una forgia nei pressi della loclità ''Follo'', e ''Gambe de cà'', "gambe di cane", il quale probabilmente denota la grande agilità nel percorrere i molti sentieri attorno al paese<ref name="M. Campagnoni, p.281">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 281.</ref>.
 
==Persone legate a Volpino==
*[[Martino Campagnoni]], sacerdote e scrittore di diversi libri su [[Costa Volpino]] e sulle tradizioni e cultura locali
*[[Giorgio Paglia]], eroe della resistenza
*[[Giovanni da Volpino|Johannes de Volpino]], pittore del [[XV secolo]]
 
==Infrastrutture e trasporti==
 
Nella piana antistante al paese fino al [[1917]] è presente una fermata della [[Tranvia Lovere-Cividate Camuno]]<ref name="M. Campagnoni, p257-259">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 257-259.</ref>.
 
Fino al 1997 dal paese passava la [[Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola]]. In quell'anno viene inaugurata una galleria passante sotto le frazioni di Corti, [[Branico]] e [[Volpino]] che devia il traffico lontano dal centro abitato. La realizzazione della galleria nei primi anni novanta causa grossi problemi al paese: infatti le vibrazioni provocate dall'escavazione danneggiano molte case e nel [[1992]] rendono inagibile la parrocchiale per diversi mesi<ref name="M. Campagnoni, p. 217-218">M. Campagnoni, ''Terra di Confine: Costa Volpino'', op. cit., p. 217-218.</ref>.
 
==Note==
<references />
 
== Collegamenti esterni ==
==Bibliografia==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita libro | cognome= Campagnoni| nome= Martino | titolo= Terra di confine: Costa Volpino| editore=Novecento Grafico| città=Bergamo | anno= Dicembre 2011}} {{NoISBN}}
 
{{portale|cinema|giallo}}
{{Portale|Val Camonica}}
 
[[Categoria:FrazioniFilm di Costa Volpinohorror]]
[[Categoria:Film gialli]]