Funerale vichingo e Conti e duchi d'Angiò: differenze tra le pagine

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{{Titolo nobiliare
[[File:Funeral of russian noble by Siemiradzki.jpg|thumb|upright=1.6|La nave funeraria del capo vichingo ([[Variago]]) [[Igor il Vecchio]] nel [[Rus' di kiev]], secondo [[Heinrich Semiradzki]] (1845-1902).]]
|titolo = Conti d’Angiò
I [[vichinghi]] cremavano solitamente i loro morti in [[barche funerarie]], come provato da reperti archeologici, [[saga (letteratura)|saghe]] della letteratura norrena, e dal racconto di [[Ahmad ibn Fadlan]]. I funerali vichinghi che vennero effettuati a terra hanno permesso agli archeologi di studiare le varie tradizioni scandinave dell'età vichinga.
|corona =Crown of a Count of France.svg
|dimensione_corona =80px
|stemma =Blason duche fr Anjou (moderne).svg
|dimensione_stemma =150px
|didascalia =
|data creazione = [[IX secolo]]
|creato da = [[Roberto il Forte]]
|parìa = [[Parìa di Francia]]
|primo detentore = [[Carlo il Calvo]]
|attuale detentore = [[Luigi Alfonso di Borbone-Dampierre|Luigi XX di Borbone]] <ref>il suo Titolo è usato come titolo di cortesia: ([[Linea di successione al trono di Francia|Disputa in corso]])</ref>
|cronologia =
|data estinzione =
|confluito in =
|trasmissione =
|titoli sussidiari =
|predicato d'onore =
}}
 
Il titolo di '''Conte d'Angiò''' venne dato per la prima volta nel IX secolo a [[Carlo il Calvo]] da [[Roberto il Forte]] (gli Annales Bertiniani ricordano che nell'865 [[Luigi il Balbo]] aveva ottenuto di poter governare tutta la [[Neustria]] e citano Roberto come conte del [[Angiò|marchesato d'Angiò]]<ref name=Saint-Ber>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k215043h/f173.image#ES Annales de Saint-Bertin , Pag 151]</ref>, che presumibilmente comprendeva anche Orleans, probabilmente dall'861-2).
Il morto era solitamente deposto in una barca, o in una [[nave di pietra]], assieme a delle offerte funebri stabilite in base allo status e alla professione del deceduto. Queste offerte potevano includere [[sacrificio|sacrifici]] di schiavi. Infine il tutto veniva coperto di pietre e terra e veniva creato un [[tumulo]].
 
La casata d'Angiò vede la luce con [[Ingelger]] un nobile franco che, secondo la ''Historia Comitum Andegavorum, Chroniques d'Anjou'', ottenne da [[Luigi II di Francia|Luigi II il Balbo]] la metà della contea d'Angiò<ref name=Historia>{{la}} [http://books.google.it/books?id=iVs_AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false #ES Historia Comitum Andegavorum, Chroniques d'Anjou, Tome I, pag 320]</ref>, e che insieme ai figli, fu visconte d'[[Angers]] finché suo figlio [[Folco I d'Angiò]] non assunse il titolo di Conte d'Angiò, come risulta da due donazioni fatte da Folco, tra il [[929]] ed il [[930]], in cui si cita come conte di Angiò: il primo documento è il n° XXXIII del ''Cartulaire noir de la cathédrale d'Anger''<ref name=noir>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k91429w/f141.image #ES Cartulaire noir de la cathédrale d'Anger, documento n° XXXIII, pagg. 74 - 77]</ref>, ed il secondo documento è il n° CLXXVII del ''Cartulaire de l'abbaye de Saint-Aubin d'Angers, Tome I''<ref name=Saint-Aubin>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k110081j/f206.image #ES Cartulaire de l'abbaye de Saint-Aubin d'Angers, Tome I. doc. CLXXVII, pag 203]</ref> (in quel periodo il titolo di conte gli fu definitivamente e ufficialmente riconosciuto dal suo signore, il [[duca]] dei [[Franchi]] e [[conte di Parigi]], [[Ugo il Grande]], che gli attribuì tale titolo in uno dei suoi documenti).
In Scandinavia rimangono numerosi tumuli di questo tipo, eretti in onore di re e capitani vichinghi. Alcuni dei più importanti sono quelli del cimitero del colle di [[Borre (Norvegia)|Borre]], in [[Norvegia]], e il [[Lindholm Høje]] e [[Jelling]] in [[Danimarca]].
 
La contea in breve tempo si rese indipendente sia dal duca dei Franchi, che dai [[re dei Franchi]]. Prima i [[Carolingi]] e successivamente i [[Capetingi]], impegnati nelle guerre contro i [[Vichinghi]], furono incapaci di imporsi ai Conti d'Angiò. La contea si mantenne indipendente fino a che, circa 270 anni dopo, non salì al trono [[Filippo II di Francia]].
==Oggetti tombali==
[[File:Finds from a priestess' grave.jpg|thumb|Oggetti tombali di una sepoltura [[Völva]] a [[Köpingsvik]], [[Öland]]. Tra essi una bacchetta di ferro lunga 82 cm, con dettagli in bronzo e il modellino di una casa sulla cima. i reperti sono in mostra nel [[Museo Statale di Storia di Stoccolma]].]]
Era comune lasciare doni per i deceduti. Sia gli uomini che le donne ricevevano [[doni funerari]], anche se il cadavere sarebbe stato arso su una pira. La quantità e il valore dei doni dipendeva dal gruppo sociale di appartenenza da cui proveniva il defunto.<ref name="steins84">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:84</ref> Era importante seppellire il morto nel modo corretto, così che potesse entrare nell'aldilà con la stessa posizione sociale che aveva avuto nella vita terrena, e per evitare che diventasse un'anima senza dimora, condannata a vagabondare in eterno.<ref name="Gräslund11"/>
 
Il ramo maschile dei discendenti maschi di Ingelger (prima casa d'Angiò) si esaurì con la morte di [[Goffredo II d'Angiò]] nel [[1060]], senza eredi. Secondo la ''Chronica de Gesta Consulum Andegavorum, Chroniques d'Anjou'' Goffredo II Martello, nel [[1060]], essendo ammalato, abbandonò i suoi titoli lasciandoli ai nipoti, il conte di [[Gâtinais]], [[Goffredo III d'Angiò|Goffredo III il Barbuto]] e suo fratello, [[Folco IV d'Angiò|Folco IV "il Rissoso"]]<ref name=Andegavoru>{{la}} [http://books.google.it/books?id=iVs_AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false#ES Chronica de Gesta Consulum Andegavorum, Chroniques d'Anjou, pag. 131]</ref>). La contea passò ad un ramo femminile (seconda casa d'Angiò). Infatti i due successori di Goffredo II erano figli di una delle sue sorelle: [[Folco III d'Angiò#Matrimoni e discendenza|Ermengarda]] d'Angiò ([[1018]]-[[1076]]) che aveva sposato [[Goffredo II di Gâtinais|Godfrey II]] († [[1043]]/[[1045|5]]), conte di Gâtinais. La loro discendenza dopo [[Goffredo V d'Angiò]] viene ricordata col nome di [[Plantageneti]], i quali divennero [[Sovrani d'Inghilterra]] e continuarono ad annoverare la contea d'Angiò fra i loro domini fino a che, nel [[XIII secolo]], il [[regno di Francia]] non la riportò sotto il proprio controllo.
La tomba tipica per un [[thrall]], probabilmente era poco più che una buca nel terreno.<ref name="steins84"/> Egli veniva sepolto in modo tale da assicurarsi che non potesse tornare a perseguitare i suoi padroni e che al tempo stesso potesse tornare loro utile nell'oltretomba. Gli schiavi talvolta venivano sacrificati per renderli utili nella vita ultraterrena<ref name="Gräslund11"/> (si veda la sezione [[#Sacrifici umani|sacrifici umani]], di seguito). Un uomo libero veniva solitamente sepolto con armi e l'equipaggiamento per cavalcare. un artigiano, come un fabbro ad esempio, poteva ricevere il suo intero corredo di attrezzi. Alle donne veniva fornita la propria gioielleria e spesso gli strumenti per le attività casalinghe. Il più sontuoso funerale vichingo finora scoperto e la sepoltura della [[nave di Oseberg]], fatto per una donna (probabilmente una regina o una sacerdotessa) che visse nel [[IX secolo]].<ref name="steins84"/><ref name="steins85"/>
 
Dopo il [[1360]] il titolo divenne di '''Duca d'Angiò''' e venne tradizionalmente conferito ai membri delle case regnanti di [[Valois]] e di [[Borbone]].
==Monumenti funebri==
Un funerale vichingo poteva comportare una spesa notevole, ma il tumulo e i doni funebri non erano considerati come uno spreco. Oltre a essere un omaggio al defunto, il tumulo rimaneva come monumento per la posizione sociale dei discendenti. Clan norreni particolarmente potenti potevano dimostrare la loro posizione per mezzo di monumentali [[necropoli]]. Il [[cimitero di Borre]] a [[Vestfold]], ad esempio, è collegato alla dinastia [[Yngling]], e contiene grossi [[tumulo|tumuli]] che contenevano [[nave di pietra|navi di pietra]].<ref name="steins85">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:85</ref>
 
== Conti d'Angiò ==
[[Jelling]] in [[Danimarca]], è il più grande memoriale reale dell'epoca vichinga e venne eretto da [[Harald I di Danimarca]] in memoria dei suoi genitori [[Gorm il Vecchio|Gorm]] e [[Thyra|Tyra]], e in onore di se stesso. Solo uno dei due grossi tumuli conteneva una [[camera tombale]], ma entrambi i tumuli, la chiesa e le due [[pietre di Jelling]], testimoniano quanto importante fosse segnare ritualmente la morte durante l'era pagana e i primi tempi cristiani.<ref name="steins85"/>
 
=== I [[Robertingi]] ===
In tre luoghi in [[Scandinavia]], esistono grosse [[necropoli]] che vennero usate da intere comunità: [[Birka]] nel [[Mälaren]], [[Hedeby]] nello [[Schleswig]] e [[Lindholm Høje]] ad [[Aalborg|Ålborg]].<ref name="steins85"/> Le tombe a Lindholm Høje mostrano una grande varietà in forma e dimensioni. Ci sono navi di pietra e un misto di tombe triangolari, quadrangolari e circolari. tali necropoli sono state usate nel corso di molte generazioni e appartengono a insediamenti tipo villaggio.<ref name="steins86">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:86</ref>
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| '''[[Roberto il Forte]]'''
| [[Roberto III di Worms]]
| forse [[820]]
| Waldrade
|?
| [[866]]
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|[[File:Odo of France.PNG|120px]]
| '''[[Oddone, conte di Parigi]]'''
| [[Roberto il Forte]]
| fra l'[[860]] e l'[[865]]
| [[Adelaide d'Alsazia]]
| con [[Teoderada di Troyes]] [[881]]
| 3 gennaio [[898]]
|-
|}
 
=== Gli Ingelgeridi ===
==Rituali==
==== Prima casa comitale d'Angiò ====
La morte è sempre stata un momento critico per i familiari del defunto, di conseguenza un caso di morte è circondato da regole e taboo.<ref name="steins86"/> La vita familiare deve essere riorganizzata e allo scopo di gestire questa transizione le persone adottano dei riti.<ref name="steins86"/> Le cerimonie sono riti di transizione che hanno lo scopo di dare pace al deceduto nella sua nuova posizione e allo stesso tempo danno forza ai suoi cari per continuare nelle loro vite.<ref name="steins86"/>
 
{| width=95% class="wikitable" style="text-align: center"
Nonostante le tradizioni guerresche dei Vichinghi, esisteva un elemento di paura che circondava la morte e ciò che vi faceva riferimento. Se il deceduto non veniva sepolto nel modo appropriato, poteva non trovare pace nell'aldilà. La persona morta poteva allora far visita ai parenti come spettro. Una tale visione era spaventosa e di cattivo auspicio e solitamente veniva interpretata come un segno di ulteriori lutti in famiglia. Fu inizialmente e soprattutto in tempi di carestia, quando le comunità erano colpite da una serie di sfortune, che le voci sugli spettri iniziarono a fiorire. Le saghe narrano di precauzioni drastiche che venivano prese dopo l'apparizione di uno spettro. Il defunto doveva morire di nuovo; un palo poteva venire infilzato nel cadavere, o la sua testa poteva essere tagliata allo scopo di impedire al deceduto di trovare la via per il mondo dei vivi.<ref name="steins87"/>
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| '''[[Ingelger]]'''
| Tertulle
| [[845]]
| Petronilla
| Adelais
| [[888]]
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| '''[[Folco I d'Angiò]]'''
| [[Ingelger]]
| circa [[870]]
| Adelais
| con Rosalie di Loches
| [[942]]
|-
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| '''[[Folco II d'Angiò]]'''
| [[Folco I d'Angiò]]
| [[905]] circa
| Rosalie di Loches
| Gerberge
| [[960]]
|-
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| '''[[Goffredo I d'Angiò]]'''
| [[Ingelger]]
| circa [[940]]
| Gerberge
| Adele di Meaux e Adelasia di Chalon nel [[979]]
| 21 luglio [[987]]
|-
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| '''[[Folco III d'Angiò]]'''
| [[Goffredo I d'Angiò]]
| [[970]]
| Adele di Meaux
| Elisabeth di Vendôme ed Hildegarde di Sundgau
| 21 giugno [[1040]]
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| '''[[Goffredo II d'Angiò]]'''
| [[Folco III d'Angiò]]
| 14 ottobre [[1006]]
| Hildegarde di Sundgau
| [[Agnese di Borgogna]], Grécie di Langeais, Adéle di Blois e Adelaide
| 14 novembre [[1060]]
|-
|}
 
==== Seconda casa comitale d'Angiò o [[Plantageneti]] ====
===Il resoconto di Ibn Fadlan===
Uno scrittore arabo musulmano del [[X secolo]], [[Ahmad ibn Fadlan]], produsse la descrizione di un funerale di un capo clan scandinavo,<ref name="Harrison79"/> probabilmente svedese,<ref name="steins88">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:88</ref> che era impegnato in una spedizione lungo la [[rotta commerciale del Volga|rotta orientale]].<ref name="steins88"/> Il resoconto è una fonte unica sulle cerimonie che circondavano il funerale vichingo,<ref name="steins88"/><ref name="steins90">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:90</ref> di un capo clan o di un re.<ref name="steins90"/>
 
{| width=95% class="wikitable" style="text-align: center"
Il capo clan morto venne messo in una tomba temporanea che venne ricoperta per dieci giorni, fino a quando non vennero cuciti nuovi vestiti per la salma. Una delle sue [[schiavo|schiave]] che si offrì volontaria per unirsi a lui nell'aldilà venne controllata giorno e notte, e le venne data una grande quantità di bevande inebrianti mentre ella cantava contenta. Quando giunse il momento della cremazione, tirarono a riva la sua imbarcazione e la posero su una piattaforma in legno. Nell'imbarcazione venne approntato un letto per il corpo del capo clan. Subito dopo una vecchia donna indicata come l'"Angelo della Morte" pose dei cuscini sul letto. Era la responsabile del rituale.<ref name="steins88tr">Tradotto da Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:88</ref>
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| '''[[Goffredo III d'Angiò]]'''
| [[Goffredo II di Gâtinais|Godfrey II]], conte di Gâtinais
| [[1040]]
| Ermengarda d'Angiò
| Julienne de Langeais
| [[1096]]
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| '''[[Folco IV d'Angiò]]'''
| [[Goffredo II di Gâtinais|Godfrey II]], conte di Gâtinais
| [[1043]]
| Ermengarda d'Angiò
| Hildegarde de Beaugency, Ermengarde di Borbone, Orengarde de Châtellailon, Mantie de Brienne, [[Bertrada di Montfort]]
| 14 aprile [[1109]]
|-
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| '''[[Goffredo IV Martello]]'''
| [[Folco IV d'Angiò]]
| fra il [[1070]] e il [[1075]]
| Ermengarde di Borbone
| scapolo
| 16 maggio [[1106]]
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| '''[[Folco V d'Angiò]]'''
| [[Folco IV d'Angiò]]
| fra il [[1089]] e il [[1092]]
| [[Bertrada di Montfort]]
| [[Eremburga del Maine]] ([[1110]] e [[Melisenda di Gerusalemme]] (2 giugno [[1129]])
| 13 novembre [[1143]]
|-
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| '''[[Goffredo V d'Angiò]]'''
| [[Folco V d'Angiò]]
| 24 agosto [[1113]]
| [[Eremburga del Maine]]
| [[Matilde d'Inghilterra (1102-1167)|Matilde d'Inghilterra]] 17 giugno [[1128]]
| 7 settembre [[1151]]
|-
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| '''[[Enrico II d'Inghilterra]]'''
| [[Goffredo V d'Angiò]]
| 5 marzo [[1133]]
| [[Matilde d'Inghilterra (1102-1167)|Matilde d'Inghilterra]]
| [[Eleonora d'Aquitania]]
| 6 luglio [[1189]]
|-
|
| '''[[Riccardo Cuor di Leone]]'''
| [[Enrico II d'Inghilterra]]
| 8 settembre [[1157]]
| [[Eleonora d'Aquitania]]
| [[Berengaria di Navarra]] 12 maggio [[1191]]
| 6 aprile [[1199]]
|-
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| '''[[Arturo I di Bretagna]]'''
| [[Goffredo II di Bretagna]]
| 29 marzo [[1187]]
| [[Costanza di Bretagna]]
| scapolo
| aprile [[1203]]
|-
|}
 
Nel [[1204]] l'[[Angiò]] andò nelle mani di [[Filippo II di Francia]] e successivamente andò in appannaggio a Jean, figlio di [[Luigi VIII di Francia]] che morì ragazzo nel [[1232]] senza lasciare eredi.
A questo punto il capo clan venne disinterrato e vestito con i nuovi abiti. Nella sua tomba ricevette bevande inebrianti, frutti e uno strumento musicale a corda. Il capo clan venne posto nel suo letto attorniato da tutte le sue armi e dai doni funerari. Vennero quindi presi due cavalli e fatti correre fino a farli sudare. I cavalli vennero poi fatti a pezzi e la loro carne gettata nella nave. Infine vennero sacrificati una gallina e un gallo.<ref name="steins88tr"/>
 
=== I [[Capetingi]] d'Angiò o [[Angioini]] ===
Nel frattempo la schiava passò da una tenda all'altra ed ebbe rapporti sessuali con gli uomini. Ognuno di essi disse "di al tuo padrone che l'ho fatto per via del mio amore per lui". Nel pomeriggio la ragazza venne portata presso un qualcosa che somigliava a un telaio di una porta, dove venne sollevata a braccia tre volte dagli uomini. Ogni volta, la ragazza disse ciò che vedeva. La prima volta vide il proprio padre e la propria madre, la seconda vide tutti i suoi parenti, e la terza volta vide il suo padrone nell'aldilà. Questo era verde e bello e assieme a lui vide uomini e ragazzi. La schiava vide che il padrone la chiamava a se.<ref name="steins88tr"/> Usando bevande inebrianti essi pensavano di mettere la ragazza thrall in una trance estatica che la rendesse sensitiva e tramite l'interazione simbolica con la porta, ella potesse guardare dentro il regno dei morti.<ref name="steins90">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:90</ref> Lo stesso rituale appare anche nel breve racconto islandese ''[[Völsa þáttr]]'', dove due uomini pagani norvegesi sollevano la padrona di casa sopra un telaio di porta per aiutarla a guardare nell'oltretomba.<ref name="harrison57ff">Harrison & Svensson 2007:57ff</ref>
{| width=95% class="wikitable" style="text-align: center"
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| '''Jean di Francia'''
| [[Luigi VIII di Francia]]
| [[1219]]
| [[Bianca di Castiglia]]
| scapolo
| [[1232]]
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|[[File:Palazzo Reale di Napoli - Carlo I d'Angiò.jpg|120px]]
| '''[[Carlo I d'Angiò]]'''
| [[Luigi VIII di Francia]]
| 21 marzo [[1226]]
| [[Bianca di Castiglia]]
| [[Beatrice di Provenza]] (31 gennaio [[1246]]) e [[Margherita di Borgogna]] ([[1268]])
| 7 gennaio [[1285]]
|-
|[[File:Charles II of Naples.jpg|120px]]
| '''[[Carlo II di Napoli]]'''
| [[Carlo I d'Angiò]]
| [[1254]]
| [[Beatrice di Provenza]]
| [[Maria d'Ungheria (1257-1323)|Mària d'Ungheria]]
| 5 maggio [[1309]]
|-
|
| '''[[Margherita d'Angiò, contessa di Valois]]'''
| [[Carlo II di Napoli]]
| [[1273]]
| [[Maria d'Ungheria (1257-1323)|Mària d'Ungheria]]
| [[Carlo di Valois]] (16 agosto [[1290]])
| 31 dicembre [[1299]]
|-
|}
 
Nel [[1290]] Margherita d'Angiò sposa Carlo di Valois, figlio di [[Filippo III di Francia]] che diventa conte d'Angiò per matrimonio.
Successivamente, la ragazza venne portata alla nave. Ella si tolse i braccialetti e li diede alla donna anziana. Poi si tolse gli anelli dalle dita e li consegnò alle figlie della donna anziana che la avevano tenuta d'occhio. La ragazza venne portata a bordo della nave, ma non le fu permesso di entrare nella tenda dove giaceva il capo clan morto. La ragazza ricevette diversi recipienti di bevande inebrianti e cantò e diede l'addio ai suoi amici.<ref name="steins88ftr"/>
 
=== Gli [[Angioini (Valois)]] ===
La ragazza venne quindi spinta nella tenda e gli uomini iniziarono a battere sui loro scudi in modo che non si potessero sentire le sue urla. Sei uomini entrarono nella tenda per giacere con la ragazza, dopodiché la posero sul letto del capo. Due uomini la afferrarono per le mani e due i polsi. L'Angelo della Morte mise una corda attorno al suo collo e mentre due uomini tiravano la corda, la vecchia donna accoltellava la ragazza tra le costole. Successivamente i parenti del capo clan morto arrivarono con una torcia accesa e diedero alle fiamme la nave.<ref name="steins88ftr"/> Si narra che il fuoco faciliti il viaggio verso il reame dei morti, ma sfortunatamente, il resoconto non dice verso quale reame il deceduto fosse diretto.<ref name="steins90"/>
{| width=95% class="wikitable" style="text-align: center"
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| '''[[Carlo di Valois]]'''
| [[Filippo III di Francia]]
| 12 marzo [[1270]]
| [[Isabella d'Aragona (1247-1271)|Isabella d'Aragona]]
| [[Margherita d'Angiò, contessa di Valois]], [[Caterina I di Courtenay]] ([[1302]], Mahaut di Châtillon ([[1308]])
| 16 dicembre [[1325]]
|-
|
| '''[[Filippo VI di Francia]]'''
| [[Carlo di Valois]]
| [[1293]]
| [[Margherita d'Angiò, contessa di Valois]]
| [[Giovanna di Borgogna (1293-1349)|Jeanne di Borgogna]] (luglio [[1313]]) e [[Bianca di Navarra (1333-1398)|Blanca di Navarra]] (11 gennaio [[1350]])
| 22 agosto [[1350]]
|-
|
| '''[[Giovanni II di Francia]]'''
| [[Filippo VI di Francia]]
| 16 aprile [[1319]]
| [[Giovanna di Borgogna (1293-1349)|Jeanne di Borgogna]]
| [[Bona di Lussemburgo]] (28 luglio [[1332]]) e [[Giovanna I d'Alvernia]] (19 febbraio [[1350]])
| 8 aprile [[1364]]
|-
|
| '''[[Luigi I d'Angiò]]'''
| [[Giovanni II di Francia]]
| 23 luglio [[1339]]
| [[Bona di Lussemburgo]]
| Marie di Blois
| 20 settembre [[1384]]
|-
|}
 
== Duchi d'Angiò ==
In seguito un tumulo rotondo venne costruito sulle ceneri e al suo centro venne eretto un bastone in legno di betulla, dove vennero incisi il nome del capo clan morto e del suo re. Infine tutti partirono con le proprie navi.<ref name="steins88ftr">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:88ff</ref>
 
=== La casa di [[Valois]] o [[Angioini (Valois)]] ===
 
Nel [[1360]] i conti d'Angiò divengono duchi.
===Sacrifici umani===
[[File:Bödeln (1914), nr 241.jpg|thumb|upright=0.5|Schizzo dell'esecutore durante un sacrificio pagano Scandinavo di [[Carl Larsson]], per ''[[Midvinterblot]]''.]]
Gli schiavi potevano essere sacrificati durante un funerale in modo che potessero servire il loro padrone anche nel mondo che seguiva.<ref name="Gräslund11">Gräslund 2000:11</ref> Sopra, nel racconto di Ibn Fadlan, c'è la descrizione di una schiava che doveva essere sacrificata e che dovette subire svariati rituali sessuali.<ref name="Harrison79">Harrison & Svensson 2007:79</ref> Quando il capo fu posto nella nave, lei andò da una tenda all'altra, a visitare guerrieri e commercianti.<ref name="Harrison79"/> Ogni uomo le disse che facevano ciò che facevano per amore del loro capo defunto.<ref name="Harrison79"/> Alla fine, entrò in una tenda che era stata posta sulla nave, nella quale sei uomini ebbero rapporti sessuali con lei prima che fosse strangolata e pugnalata.<ref name="Harrison79"/> I riti sessuali con la schiava mostrano che era considerata un mezzo per la trasmissione di forza vitale al capo deceduto.<ref name="steins89">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:89</ref>
 
{| width=95% class="wikitable" style="text-align: center"
Il ''[[Sigurðarkviða hin skamma]]'' contiene svariate strofe in cui la [[Valkyrie]] [[Brynhildr]] dà istruzioni concernenti il numero di schiavi da sacrificare per la morte dell'eroe [[Sigurd]], e come porre i loro corpi sulla pira, come ad esempio nella strofa che segue:
!width = "7%" | Immagine
{|
!width = "15%" | Nome
|
!width = "12%" | Padre
:Því at hánum fylgja
!width = "10%" | Nascita
:fimm ambáttir,
!width = "9%" | Madre
:átta þjónar,
!width = "9%" | Matrimonio
:eðlum góðir,
!width = "9%" | Morte
:fóstrman mitt
|-
:ok faðerni,
|[[File:Loísd'Anjau.jpg|120px]]
:þat er Buðli gaf
| '''[[Luigi I d'Angiò]]'''
:barni sínu.<ref name="heimskringla">[http://www.heimskringla.no/original/edda/sigurdarkvidainskamma.php ''Sigurðarkviða in skamma'' su «Norrøne Tekster og Kvad», Norvegia.]</ref>
| [[Giovanni II di Francia]]
|
| 23 luglio [[1339]]
:69. "Cinque donne legate
| [[Bona di Lussemburgo]]
:lo dovranno seguire,
| Marie di Blois
:E otto dei miei schiavi,
| 20 settembre [[1384]]
:quelli nati bene,
|-
:Bambini con me,
|[[File:15th-century unknown painters - Louis II of Anjou - WGA23561.jpg|120px]]
:ed erano miei
| '''[[Luigi II d'Angiò]]'''
:Come doni che [[Buðli]]
| [[Luigi I d'Angiò]]
:diede a sua figlia.<ref name="Bellows">[http://www.sacred-texts.com/neu/poe/poe28.htm Traduzione inglese di Bellows.]</ref>
| 5 ottobre [[1377]]
| Marie di Blois
| [[Iolanda di Aragona]] (2 dicembre [[1400]])
| 29 aprile [[1417]]
|-
|[[File:Louis3anjou.jpg|120px]]
| '''[[Luigi III d'Angiò]]'''
| [[Luigi II d'Angiò]]
| 25 settembre [[1403]]
| [[Iolanda di Aragona]]
| [[Margherita di Savoia (1420-1479)|Margherita di Savoia]] ([[1432]])
| 12 novembre [[1434]]
|-
|[[File:Le musée d'Histoire de Marseille (14202563122).jpg|120px]]
| '''[[Renato d'Angiò]]'''
| [[Luigi II d'Angiò]]
| 16 gennaio [[1409]]
| [[Iolanda di Aragona]]
| [[Isabella di Lorena]] ([[1420]]) e [[Jeanne de Laval]] (10 settembre [[1454]])
| 10 luglio [[1480]]
|-
|[[File:Charles III de Provence roi de Sicile duc dAnjou comte du Maine.jpg|120px]]
| '''[[Carlo V d'Angiò]]'''
| [[Carlo IV d'Angiò]]
| [[1446]]
| Isabella di Saint-Pol
| Jeanne di Lorena ([[1474]])
| [[1481]]
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|}
 
Alla morte di Carlo V il ducato ritorna al re di Francia.
 
Similmente a quanto accade in [[Inghilterra]] con il titolo di [[Duca di York]], il detentore del ducato d'Angiò non può trasmettere il titolo (con eccezione della prima creazione), quindi o essi muoiono senza eredi o succedono al trono.
Il titolo di duca fu in mano a Philippe, uno dei nipoti di [[Luigi XIV di Francia]] finché non ascese al trono come [[Filippo V di Spagna]]. Da allora qualche [[Legittimismo|legittimista]] spagnolo che rivendica il trono di Francia ha portato il titolo fino ai giorni nostri così come hanno fatto alcuni pretendenti aderenti all'[[Orleanismo]].
 
=== [[Casa Savoia]], seconda creazione del [[1515]] ===
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|[[File:Bemberg fondation Toulouse - Portrait de Louise de Savoie, mère de François Ier - École De Jean Clouet (1475;1485-1540) 22x17 Inv.1013.jpg|120px]]
| '''[[Luisa di Savoia]]'''
| [[Filippo II di Savoia]]
| 11 settembre [[1476]]
| [[Margherita di Borbone-Clermont (1438-1483)|Marguerite di Borbone]]
| [[Carlo di Valois-Angoulême]] (16 febbraio [[1488]])
| 22 settembre [[1531]]
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=== I Valois, terza creazione del [[1566]] ===
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|[[File:Anjou 1570louvre.jpg|120px]]
| '''[[Enrico III di Francia]]'''
| [[Enrico II di Francia]]
| 19 settembre [[1551]]
| [[Caterina de' Medici]]
| [[Luisa di Lorena-Vaudémont]] (13 febbraio [[1575]])
| 2 agosto [[1589]]
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=== I Valois, quarta creazione del [[1576]] ===
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|[[File:François de France, duc d'Alençon + 1584.jpg|120px]]
| '''[[Francesco Ercole di Valois]]'''
| [[Enrico II di Francia]]
| 18 marzo [[1555]]
| [[Caterina de' Medici]]
| scapolo
| 19 giugno [[1584]]
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=== I [[Borbone]], quinta creazione del [[1608]] ===
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|[[File:Chambord - tableau Gaston d'Orléans.jpg|120px]]
| '''[[Gastone d'Orléans (1608-1660)|Gaston d'Orleans]]'''
| [[Enrico IV di Francia]]
| 25 aprile [[1608]]
| [[Maria de' Medici]]
| [[Maria di Borbone-Montpensier]](6 agosto [[1626]]) e [[Margherita di Lorena]] (31 gennaio [[1632]])
| 2 febbraio [[1660]]
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=== I [[Borbone-Orléans]], sesta creazione del [[1640]] ===
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|[[File:Philippe of France, Duke of Orléans in 1675 by Mignard.jpg|120px]]
| '''[[Filippo di Francia, duca d'Orléans]]'''
| [[Luigi XIII di Francia]]
| 21 settembre [[1640]]
| [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anne d'Asburgo]]
| [[Enrichetta d'Inghilterra]](31 marzo [[1661]]) e [[Elisabetta Carlotta del Palatinato]] (16 novembre [[1671]])
| 9 giugno [[1701]]
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=== I Borbone, settima creazione del [[1668]] ===
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|[[File:Filip Karol Burbon.jpg|120px]]
| '''[[Filippo Carlo di Borbone-Francia]]'''
| [[Luigi XIV di Francia]]
| 5 agosto [[1668]]
| [[Maria Teresa d'Austria (1638-1683)|Maria Teresa d'Asburgo]]
| scapolo
| 10 luglio [[1671]]
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=== I Borbone, ottava creazione del [[1672]] ===
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| '''[[Luigi Francesco di Borbone-Francia]]'''
| [[Luigi XIV di Francia]]
| 14 giugno [[1672]]
| [[Maria Teresa d'Austria (1638-1683)|Maria Teresa d'Asburgo]]
| scapolo
| 4 novembre [[1672]]
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=== I Borbone, nona creazione del [[1683]] ===
===Cremazione===
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Era comune bruciare il cadavere e le offerte su una [[pira]], la cui temperatura raggiungeva anche i 1.400 gradi Celsius; molto più elevata di quella che raggiungono i moderni [[forno crematorio|forni crematori]]. Tutto ciò che rimaneva erano alcuni frammenti inceneriti di metallo e di ossa di alcuni animali e umane. La pira era costruita in modo tale che la colonna di fumo fosse più massiccia possibile per elevare il defunto all'aldilà.<ref name="Gräslund12">Gräslund 2000:12</ref> Il simbolismo è descritto nella ''[[Saga degli Ynglingar]]'':
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{{Citazione|Così egli ([[Odino]]) stabilì che per legge tutti i morti dovessero essere bruciati, e le loro proprietà poste con loro sopra il mucchio, e le ceneri gettate nel mare o seppellite nella terra. Così, disse lui, ognuno verrà nel Valhalla con le ricchezze che aveva con sé sopra quel mucchio; e godrà anche di qualsiasi cosa che egli stesso abbia seppellito nella terra. Un tumulo deve essere costruito in memoria degli uomini più importanti, e una pietra eretta per tutti i guerrieri che si fossero distinti per il vigore; abitudine che rimase tale a lungo anche dopo che il tempo di Odino terminò.<ref>[http://www.northvegr.org/lore/heim/001_02.php ''Ynglinga saga''] Traduzione inglese su Northvegr.</ref>|}}
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|[[File:King Philip V of Spain.jpg|120px]]
| '''[[Filippo V di Spagna]]'''
| [[Luigi, il Gran Delfino]]
| 19 dicembre [[1683]]
| [[Maria Anna Vittoria di Baviera]]
| [[Maria Luisa di Savoia]], (2 novembre [[1701]] e [[Elisabetta Farnese]] (24 dicembre [[1714]])
| 9 luglio [[1746]]
|-
|}
 
=== I Borbone, decima creazione del [[1710]] ===
===La birra funeraria e il passaggio dell'eredità===
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[[File:Drinking scene on an image stone.jpg|thumb|Scena di bevute su una pietra dipinta a [[Gotland]], nel Museo Nazionale Svedese di Antichità a [[Stoccolma]].]]
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Nel settimo giorno dopo la morte della persona, si celebrava il ''sjaund'', la birra funeraria che dava anche il nome alla festa, dato che implicava un [[Symbel|rituale di bevute]]. La birra funeraria era un modo per demarcare socialmente l'evento della morte. Solo dopo il rituale della birra gli eredi potevano giustamente reclamare la loro eredità.<ref name="steins86"/> Se il defunto era una vedova o il capo, l'erede poteva assumere il controllo e marcare lo spostamento dell'autorità.<ref name="steins87">Steinsland & Meulengracht Sørensen 1998:87</ref>
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|[[File:Louis15-1.jpg|120px]]
| '''[[Luigi XV di Francia]]'''
| [[Luigi di Borbone-Francia (1682-1712)|Louis di Borbone]]
| 15 febbraio [[1710]]
| [[Maria Adelaide di Savoia]]
| [[Maria Leszczyńska]] (4 settembre [[1725]])
| 10 maggio [[1774]]
|-
|}
 
=== I Borbone, undicesima creazione del [[1730]] ===
Molte delle grandi [[pietra runica|pietre runiche]] in Scandinavia danno spiegazione di un'eredità,<ref name="steins87"/> come ad esempio la [[pietra di Hillersjö]] che spiega come una donna arrivò ad ereditare non solo i figli ma anche i nipoti<ref name="harrison178">Harrison & Svensson 2007:178</ref> e la [[pietra di Högby]], che racconta di come una ragazza fosse l'unica erede dopo la morte di tutti i suoi zii.<ref name="Larsson141">Larsson 2002:141</ref> Sono importanti documenti di proprietà appartenenti a un tempo in cui le decisioni legali non venivano ancora messe su carta. Un'interpretazione della [[pietra di Tune]] di [[Østfold]] suggerisce che la lunga iscrizione runica abbia a che fare con la festa funeraria in onore di un capo e che dichiari tre figlie come giuste eredi. È datata [[V secolo]] ed è di conseguenza il più antico documento legale scandinavo che parli del diritto femminile all'eredità.<ref name="steins87"/>
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|[[File:Philippe de France by Barrière.jpg|120px]]
| '''[[Filippo di Francia, duca d'Angiò|Filippo di Angiò]]'''
| [[Luigi XV di Francia]]
| 30 agosto [[1730]]
| [[Maria Leszczyńska]]
| scapolo
| 7 aprile [[1733]]
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|}
 
=== I Borbone, dodicesima creazione del [[1755]] ===
==Voci correlate==
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*[[Morte nel paganesimo norreno]]
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|[[File:Louis Stanislas Young.jpg|120px]]
| '''[[Luigi XVIII di Francia]]'''
| [[Luigi Ferdinando di Borbone-Francia]]
| 17 novembre [[1755]]
| [[Maria Giuseppina di Sassonia (1731-1767)|Maria Josepha di Sassonia]]
| [[Maria Giuseppina di Savoia]]
| 16 settembre [[1824]]
|-
|}
 
== I duchi d'Angiò, senza una creazione legale ==
==Note==
 
{{references|2}}
=== Dal [[1883]] ad oggi ===
 
Dopo la morte di [[Enrico di Borbone-Francia]] il 24 agosto [[1883]] a rappresentare la linea maschile del ducato rimasero solo i discendenti di Filippo V di Spagna. I più anziani di questi, i [[Carlismo|Carlisti]] pretendenti al trono di [[Spagna]], divennero anche i più anziani rappresentanti dei capetingi. Alcuni di loro hanno usato il titolo di duca d'Angiò quale titolo di cortesia.
 
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|[[File:Don Jaime de Borbón.jpg|120px]]
| '''[[Giacomo Pio di Borbone-Spagna]]'''
| [[Carlo Maria di Borbone-Spagna]]
| 27 giugno [[1870]]
| [[Margherita di Borbone-Parma (1847-1893)|Margherita di Borbone-Parma]]
| scapolo
| 2 ottobre [[1931]]
|-
|[[File:Alfonso Carlos de Borbón y Austria-Este.jpg|120px]]
| '''[[Alfonso Carlo di Borbone-Spagna]]'''
| [[Giovanni Carlo di Borbone-Spagna]]
| 12 settembre [[1849]]
| [[Maria Beatrice d'Asburgo-Este]]
| [[Maria das Neves di Braganza]] (26 aprile [[1871]])
| 29 settembre [[1936]]
|-
|}
 
Con la morte di Alfonso l'anzianità di discendenza capetingia passò all'esiliato [[Alfonso XIII di Spagna]]. Nel [[1941]] ad Alfonso succedette il figlio [[Giacomo Enrico di Borbone-Spagna]] e, secondo i [[Legittimismo|legittimisti]] francesi egli era, de jure, il loro re in quanto discendente da Luigi XIV. Giacomo adottò quindi il titolo di Duca d'Angiò
 
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|[[File:Don Jaime de Borbón.jpg|120px]]
| '''[[Giacomo Enrico di Borbone-Spagna]]'''
| [[Alfonso XIII di Spagna]]
| 23 giugno [[1908]]
| [[Vittoria Eugenia di Battenberg]]
| Emmanuelle de Dampierre (4 marzo [[1935]]) e Charlotte Tiedemann (3 agosto [[1949]])
| 20 marzo [[1975]]
|-
|[[File:Don Jaime de Borbón.jpg|120px]]
| '''[[Alfonso di Borbone Dampierre]]'''
| [[Giacomo Enrico di Borbone-Spagna]]
| 20 aprile [[1936]]
| Emmanuelle de Dampierre
| [[María del Carmen Martínez-Bordiú y Franco]] (8 marzo [[1972]])
| 30 gennaio [[1989]]
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|[[File:Don Jaime de Borbón.jpg|120px]]
| '''[[Luigi Alfonso di Borbone-Dampierre]]'''
| [[Alfonso di Borbone Dampierre]]
| 25 aprile [[1974]]
| [[María del Carmen Martínez-Bordiú y Franco]]
| Maria Margarita di Borbone (6 novembre [[2004]])
| vivente
|-
|}
 
==Bibliografia Note ==
<references/>
*Gräslund, B. (2000). "Gamla Uppsala During the Migration Period", in ''Myth, Might, and Man''. National Heritage Board. ISBN 91-7209-190-8
*Harrison, D. & Svensson, K. (2007). ''Vikingaliv''. Fälth & Hässler, Värnamo. ISBN 978-91-27-35725-9
*Larsson, Mats G (2002). ''Götarnas Riken : Upptäcktsfärder Till Sveriges Enande''. Bokförlaget Atlantis AB ISBN 9789174866414
*Smyser, H.M. (1965). "Ibn Fadlan's Account of the Rus with Some Commentary and Some Allusions to Beowulf". ''Franciplegius: Medieval and Linguistic Studies in Honor of Francis Peabody Magoun'', Jr. eds. Jess B. Bessinger Jr. and Robert P. Creed. New York: New York University Press. pp 92-119.
*Steinsland, G. & Meulengracht Sørensen, P. (1998): ''Människor och makter i vikingarnas värld''. ISBN 9173245917
 
{{Sovrani e feudatari francesi}}
==Collegamenti esterni==
{{Portale|storia}}
*Articolo sul cimitero vichingo di Heath Wood, Ingleby, Derbyshire [http://eprints.whiterose.ac.uk/635/1/richardsjd1.pdf (Pdf-file 1.44mb)]
*[http://www.geocities.com/sessrumnirkindred/risala.html Racconto in inglese di Ibn Fadlan]
 
[[Categoria:RitualiTitoli vichinghinobiliari francesi]]
[[Categoria:Storia della Francia]]
{{Link VdQ|en}}