Lucio Dalla e Fabrizio Santafede: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
|nome = Lucio Dalla
|nazione = Italia
|genere = Pop
|anno inizio attività = 1962
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|tipo artista = Cantante
|immagine = Lucio Dalla 1.JPG
|dimensione immagine = 200 px
|didascalia =
|url = [http://www.luciodalla.it/ luciodalla.it]
|etichetta = [[ARC (casa discografica)|ARC]], [[RCA Italiana]]
|numero totale album pubblicati = 29
|numero album studio = 23
|numero album live = 6
|numero raccolte =
}}
 
{{quote|Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche: il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare.|Lucio Dalla, ''Come è profondo il mare''}}
{{Bio
| Nome = LucioFabrizio
| Cognome = DallaSantafede
| Sesso = M
| LuogoNascita = BolognaNapoli
| GiornoMeseNascita = 4 marzo
| AnnoNascita = 19431555 circa
|NoteNascita = <ref name=ReferenceA>{{DBI}}</ref>
| LuogoMorte =
|LuogoMorte = Napoli
| GiornoMeseMorte =
| AnnoMorteGiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1626
| Attività = cantautore
|NoteMorte = <ref name=ReferenceA />
| Nazionalità = italiano
|Epoca = 1500
|Epoca2 = 1600
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , dell'epoca [[barocca]]
}}
[[File:Cristoospitato.jpg|thumb|''[[Cristo in casa di Marta e Maria (Santafede)|Cristo in casa di Marta e Maria]]'' (1612), [[Pio Monte della Misericordia]]]]
 
[[File:Madonna col Bambino ed i santi Benedetto, Mauro e Placido.gif|thumb|Fabrizio Santafede, ''Madonna col Bambino ed i santi Benedetto, Mauro e Placido'', 1593, [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio]], cappella Medici<ref>Opera firmata e datata, olio su tavola, cm 270×190.</ref>]]
Sul piano [[musica|musicale]] è uno dei più affermati cantautori italiani, considerando la continuità della sua carriera che sfiora i 50 anni di attività artistica. Musicista di formazione jazz, riscopertosi poi paroliere in una fase matura, suona da [[clarinetto|clarinettista]] e [[sassofono|sassofonista]], e talvolta da [[tastierista]]. La sua produzione musicale ha attraversato numerose fasi, dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore, arrivando a varcare i confini della lirica e della melodia italiana.
 
== Biografia ==
Allievo dell'artista senese [[Marco Pino]], che operò a Napoli nell'ultima parte della sua vita, tra il [[1580]] e il [[1600]] i suoi dipinti risentirono dell'impronta [[manierismo|manierista]] tosco-veneta, calibrata e addolcita negli anni da un recupero di modelli lontani nel tempo, tanto da fargli meritare il "plauso universale, sì che ne fu chiamato il Raffaello napoletano".<ref>{{Cita libro |curatore = Giovan Battista Chiarini <!--|autore = Carlo Celano--> |titolo = Delle notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli raccolte dal canonico Carlo Celano |volume = Vol. I |città = Napoli |editore = Stamperia Floriana |anno = 1856 |p = 154 |accesso = 17 dicembre 2015 |url = http://books.google.it/books?id=t3w5AAAAcAAJ&pg=PA3&dq=Carlo+Celano,+Delle+notizie+del+bello,+dell%27antico,+e+del+curioso&hl=it&ei=zS2bTMGoPMTJswbTmeGCBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CC0Q6AEwAQ#v=onepage&q&f=false}}</ref>
 
Nel [[1593]] il pittore - forse il maggiore del momento a Napoli, se appena un anno prima, per dirla col Previtali, «appare assunto nell'Olimpo degli ''arrivati''», con la commissione dell<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'' di Santa Maria de La Vid, a [[Burgos (Spagna)|Burgos]]<ref>{{Cita libro |autore = Giovanni Previtali |titolo = La pittura del Cinquecento a Napoli e nel vicereame |città = Torino |editore = Einaudi |anno = 1978 |p = 110}} Nel biennio 1591-1592 il pittore collaborò con Girolamo Imparato, Wenzel Cobergher e [[Giovan Battista Cavagna]] alla realizzazione di un gruppo di tele commissionate da [[Juan de Zúñiga y Avellaneda|don Juan de Zùñiga]] conte di Miranda, viceré dal 1586 al 1594, destinate all'altare maggiore della chiesa di Santa Maria de La Vid, un minuscolo villaggio sito a poca distanza da Aranda de Duero, in Castiglia (a sud di Burgos). La chiesa era stata scelta sin dagli anni trenta del Cinquecento come luogo di sepoltura per la famiglia da un illustre antenato del viceré di Napoli, don Íñigo Lòpez de Mendoza. La paternità al Santafede, la data e la notizia della commissione dell'Annunciazione da parte del viceré si ricava dall'iscrizione che corre sul gradino marmoreo nella tela.</ref> - eseguiva per la cappella Medici di Gragnano, nella chiesa napoletana dei [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio|Santi Severino e Sossio]], la ben conosciuta [[pittura su tavola|tavola]] della ''Madonna col Bambino e i santi [[Benedetto da Norcia|Benedetto]], [[San Mauro|Mauro]] e [[San Placido (monaco)|Placido]]''.<ref>Dimensioni 270x190 cm, siglata sul gradino, in basso a destra, ''Fabr(itius) S(ancta) Fede 1593''. L'attribuzione della pala a Fabrizio Santafede si trova registrata per la prima volta in [[Camillo Tutini]] (1664), che la giudicò "pittura assai degna". Camillo Tutini, ''De' pittori, scultori, architetti, miniatori e recamatori napoletani'', ms del 1664 ca, ed. a cura di {{Cita pubblicazione |autore = [[Benedetto Croce]] |titolo = Il manoscritto di Camillo Tutini sulla storia dell'arte napoletana |rivista = [[Napoli Nobilissima]] |serie = s. I, VII |anno = 1898 |numero = 8 |p = 126 |sbn = IT\ICCU\NAP\0580067}} Si ricordi a titolo di cronaca l'invenzione nel vicino 1588, in un sepolcro posto nel coro di San Giovanni a Messina, dei corpi di San Placido, dei due fratelli e della sorella. C. Colafranceschi, ''Placido'', in ''Bibliotheca sanctorum'', vol. X, Roma 1968, col. 949. Sulla cappella Medici si veda: {{Cita pubblicazione |autore = Lawrence d'Aniello |titolo = La cappella Medici di Gragnano nella chiesa dei Santi Severino e Sossio a Napoli |rivista = "Napoli Nobilissima" |serie = 5 |volume = vol. 6, fasc. 1/4 |data = genn.-ago. 2005 |sbn = IT\ICCU\NAP\0525433}}</ref> Le molteplici esperienze formative del pittore, da Marco Pino (attivo in passato per la stessa chiesa) a [[Raffaello]], fino al manierismo internazionale, neo-parmigianesco di [[Francesco Curia]], paiono qui raggiungere una loro unitaria convergenza, e a livello assai nobile di qualità. Osserviamo i personaggi inseriti in una equilibrata scenografia, di poche e solide figure solennemente atteggiate in primo piano, che non lasciano alcuno spazio ad elementi secondari quali il paesaggio. È chiaro che siamo di fronte ad un tentativo di interpretare le immagini sacre con serietà [[controriforma|contro-riformata]] di linguaggio, ma in modo accostante e 'domestico', vicino alla religiosità dei devoti.
La sua carriera attraversò quattro periodi: le ''origini'' (tra il [[1964]] e il [[1972]] con il gruppo musicale "[[Gli Idoli]]"), il ''periodo Roversi'' (tra il [[1973]] e il [[1976]]), la ''maturità artistica'' (tra il [[1977]] e il [[1993]]) e la ''fase pop'' degli ultimi anni.
 
In seguito il nostro si avvicinò allo studio dell'opera del [[Caravaggio]] e a quella di altri toscani come [[Santi di Tito]] e Domenico Crespi detto il [[Passignano]].
=== Gli inizi ===
 
Nel [[1603]] e nel [[1608]] gli furono commissionate due opere per il [[Pio Monte della Misericordia]] di Napoli, ''[[Cristo in casa di Marta e Maria (Santafede)|Cristo in casa di Marta e Maria]]'' e ''[[San Pietro che resuscita Tabitha]]''.
Bolognese, suo padre fu direttore in città del club di [[Tiro a volo]] (sarà citato in "Come è profondo il mare": "Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani..."), sua madre, Iole Melotti (ritratta nella copertina dell'album "Cambio"), fu [[sarto|sarta]] casalinga, mentre suo zio [[Ariodante Dalla]], fu noto cantante melodico popolare negli [[anni 1940|anni quaranta]] e [[anni 1950|cinquanta]]. Nel [[1950]], a sette anni, Dalla rimase orfano di padre, che morì stroncato da un tumore, e la madre decise di istruirlo presso il [[Collegio Vescovile Pio X|Collegio Vescovile "Pio X"]] di [[Treviso]], dove trascorse le scuole elementari e dove iniziò ad esibirsi nelle recite scolastiche; imparò quindi a suonare la fisarmonica.<br/>
Tornato adolescente a Bologna, si appassionò al [[jazz]]: la madre, per il suo tredicesimo compleanno, gli regalò un [[clarinetto]], che il giovane Lucio imparò in fretta a suonare, esibendosi in alcuni gruppi dilettantistici della città e mettendosi subito in evidenza.
In questo periodo conobbe [[Gianfranco Baldazzi]], che diventerà in seguito suo fido collaboratore.<br/>
La madre, di origini pugliesi, ogni anno era solita andare in vacanza a [[Manfredonia]]: da qui nacque l'amore di Dalla per il mare, San Cataldo e Lido Mancarella; per pagare dei lavori di sartoria, alcuni clienti residenti nelle [[Tremiti]] le diedero una casa nell'arcipelago:<ref>[[La Stampa]], venerdì 22 giugno 2007, pag. 45, rubrica ''Antenna'', Giorgio Dell'Arti (a cura di)</ref> così Dalla cominciò a trascorrervi tutte le estati, fino ad aprire in loco uno studio di registrazione nell'età matura.<br/>
Il percorso scolastico non fu lineare: iniziò ragioneria, passando poi al liceo classico e infine al liceo linguistico.
 
Tra le altre tele di rilievo vanno menzionate ''L'incoronazione della Vergine'' ([[1601]]-[[1602|02]]) nella [[Chiesa di Santa Maria la Nova (Napoli)|Chiesa di Santa Maria la Nova]], la ''Madonna e Santi'' ([[1606]]) a [[Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi|Monteoliveto]], e le opere commissionate da privati come ''I figli di Zebedeo davanti a Cristo'' ([[1625]]) ai [[Chiesa dei Girolamini|Gerolamini]] e la ''Lavanda del Bambino'', tela menzionata da [[Bernardo De Dominici]] nel [[1742]]. Di probabile sua attribuzione sarebbe la ''Madonna con angeli e san Bonaventura, san Francesco e Ludovico d'Angiò'' opera collocata sull'altare maggiore nella [[Chiesa di San Bonaventura (Napoli)]] situata in via San Giovanni Maggiore Pignatelli.
Fece parte, come clarinettista, di un gruppo [[jazz]] bolognese, la ''[[Rheno Dixieland Band]]'', di cui fece parte anche il regista [[Pupi Avati]], il quale, sentendosi "chiuso" dal talento di Dalla, abbandonò presto trovando la via del cinema.
 
Lavorò anche in altre città dell'Italia meridionale, ma anche al Nord e in [[Spagna]].
Nel [[1960]] partecipò con la Rheno al Primo festival europeo del Jazz, ad [[Antibes]], in [[Francia]]. La formazione bolognese si classificò al primo posto tra le "bande tradizionali". Si fece così notare da un'orchestra di professionisti romani, la "Second Roman New Orleans Jazz Band", composta da [[Maurizio Majorana]], [[Mario Cantini]], [[Peppino De Luca]], [[Roberto Podio]] e [[Piero Saraceni]]; con loro ebbe, nel 1961, la prima esperienza in sala d'incisione, suonando il clarino nel brano strumentale ''Telstar'', cover di un successo internazionale, pubblicato dalla [[RCA Italiana|RCA]] su 45 giri, che fu la sua casa discografica per la prima parte della sua carriera.<br/>
Alla fine del 1962 entrò invece nei [[The Flippers|Flippers]] collaborando quindi ad alcune incisioni di [[Edoardo Vianello]], che i Flippers accompagnarono anche nelle serate.Si tratta dei tempi dei primi videogames.
 
Fra i suoi allievi vi fu [[Giovanni De Gregorio]] detto il Pietrafesa.
Come raccontò lo stesso Dalla a "Torinosette" (settimanale de "La Stampa"), proprio con i [[The Flippers|Flippers]] firmò il suo primo contratto, sempre nel [[1962]], poco prima di iniziare la collaborazione con Vianello, impegnandosi per alcune serate nella sala "Le Roi Lutrario" di [[Torino]], dove ebbe dispute con i padroni del locale che non approvarono la sua abitudine di esibirsi scalzo. [[Torino]] tornerà in numerose sue canzoni degli esordi scritte con Roversi.<br/>
Durante queste serate, prese a esibirsi negli estemporanei gorgheggi in stile ''[[scat]]'', che divenne poi una sua caratteristica vocale: una delle sue prime incisioni scat fu inserita in un album dei Flippers, intitolato "At Full Tilt", nella canzone ''Hey you''.
 
Coltivando lo studio dello stile di [[James Brown]], con un uso della voce volutamente disarmonico e aspro e la tendenza jazzistica di ''decorare'' le linee melodiche con impreviste variazioni ai limiti delle più diffuse logiche musicali, Dalla iniziò a imporre un proprio marchio di fabbrica.<br/>
Durante il [[Cantagiro]] del [[1963]] [[Gino Paoli]] lo persuase a tentare la carriera da solista, come racconta [[Massimo Catalano]]: «Lucio suonava con me nel complesso dei "Flippers", partecipammo nel 1963 al Cantagiro con un brano intitolato ''I Watussi'', insieme a [[Edoardo Vianello]]. A quella manifestazione partecipava anche Gino Paoli, che ci ''rubò'' letteralmente Lucio, facendolo diventare un cantante del suo clan. Noi ci incavolammo molto con Gino».<ref>Dichiarazione di Massimo Catalano rilasciata nel marzo 1979 nel corso della trasmissione radiofonica "Spazio X" su Raidue, citata in Stefano Micocci, ''Lucio Dalla - Canzoni'', edizioni Lato Side, 1979, pag. 46</ref>
 
== Opere (lista non esaustiva) ==
===La carriera da solista===
* ''La Madonna con il Bambino e Santi'' (tela, 1580 circa), [[Cattedrale di Matera]]
 
===Napoli===
Nel [[1964]], a 21 anni, uscì il suo primo 45 giri contenente ''Lei'' e ''Ma questa sera'' (quest'ultima [[cover]] di ''Hey little girl'' di [[Curtis Mayfield]]), pubblicato dalla [[ARC (casa discografica)|ARC]], casa discografica distribuita dalla [[RCA Italiana]], per cui Dalla inciderà i primi 45 giri e il suo primo LP.<br/>
* ''La Madonna del Rosario'' (tela), [[Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Forcella]]
[[Immagine:Paoli e Dalla.jpg|thumb|left|204px|<center>Gino Paoli e Lucio Dalla durante il Cantagiro del 1964]]
* ''La Madonna del Rosario'' (tela), [[Basilica di San Domenico Maggiore]]
Il suo esordio al [[Cantagiro]] nel [[1964]], in cui presenta proprio ''Lei'', scritta da Paoli, fu deludente, e sia durante le serate itineranti che (specialmente) durante gli spostamenti della carovana venne fatto segno di lanci di ortaggi e derrate alimentari: «Fu un fiasco di rimarchevoli proporzioni, ogni sera infatti raccattammo una buona dose di fischi e di pomodori, uno spettacolo nello spettacolo, che durò quanto la manifestazione. Lucio, in ogni modo, si mostrò veramente un duro, e non si lasciò abbattere».<ref>Intervista di Marco Paini e Dario Formentin a Gino Paoli, riportata nel n° 3 del 1979 del mensile ''Tutto. Musica e spettacolo''</ref><br>
* ''L'Annunciazione'' (tela), [[Basilica di San Domenico Maggiore]]
Di nuovo in gara al [[Cantagiro]] l'anno successivo con "L'ora di piangere", scritta da [[Sergio Bardotti]], non ottenne ancora successo.<br>
* ''La Deposizione''(tela), [[Eremo dei Camaldoli]]
Formò quindi un proprio gruppo di accompagnamento con musicisti bolognesi, "[[Gli Idoli]]", con i quali incise il suo primo album, intitolato ''[[1999 (Dalla)|1999]]'', pubblicato nel [[1966]]. L'album fu "trainato" da ''Quand'ero soldato'' e ''Paff....bum!'', presentata qualche mese prima al festival di Sanremo del [[1966]] abbinato con gli [[Yardbirds]].<br>
* ''San Pietro che resuscita Tabitha'' (tela, 1611), Chiesa del [[Pio Monte della Misericordia]]
Sempre nel 1966 Dalla e gli Idoli registrarono un 45 giri con lo pseudonimo "The Group": contenente due standard jazz, ''See saw'' e ''Cool jerk'', riscuotendo un discreto successo, nonostante la mancanza di promozione.<br>
* ''Cristo in casa di Marta e Maria'' (tela, 1612), Chiesa del [[Pio Monte della Misericordia]]
 
* ''La Sacra Famiglia con Santa Lucia'' (tela, 1620 circa), Quadreria del [[Pio Monte della Misericordia]]
A Sanremo vi fece ritorno l'anno seguente, con ''Bisogna saper perdere'', abbinato con i [[Rokes]] di [[Shel Shapiro]]: il [[1967]] fu anche l'anno del suicidio di [[Luigi Tenco]], che collaborò con Dalla per uno dei testi del primo disco, ''Mondo di uomini'', e con cui aveva stretto amicizia.(«Con Tenco avevo avuto rapporti di amicizia e di collaborazione. Andammo a Sanremo insieme, prendemmo la camera vicina, e la sua morte mi sconvolse...non dormii per un mese»).<ref>Intervento di Lucio Dalla, in [[Luigi Manconi|Simone Dessì]] (a cura di), ''Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose'', edizioni Savelli, 1977, pag. 101</ref><br>
* ''La Visitazione'' (tela), [[Chiesa di Santa Teresa a Chiaia]]
Sempre nel [[1967]] esordì in un film d'autore, dopo essere comparso in alcuni "musicarelli" tra cui ''[[Little Rita nel West]]'' o ''[[Quando dico che ti amo]]'': recitò ne ''[[I sovversivi]]'', dei fratelli [[Paolo e Vittorio Taviani]], aggiudicandosi una candidatura come migliore attore alla [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia|Mostra di Venezia]] («Il film ebbe successo, io ero in lizza per vincere la palma come miglior attore, poi per ragioni, diciamo così, di organizzazione politica la dettero ad un attore jugoslavo»).
* ''L'Annunciazione'' (tela), [[Chiesa di Santa Maria in Portico]]
<ref>Intervento già citato di Lucio Dalla, in [[Luigi Manconi|Simone Dessì]] (a cura di), ''Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose'', edizioni Savelli, 1977, pag. 101</ref><br>(L'attore in questione era il belgradese Ljubiša Samardžić (alias Smoki Samardi') per il film "Jutro"/L'alba.
* ''La Santissima Trinità con la Vergine, San Giuseppe e Santi'' (tela, 1618-1619), [[Chiesa di Santa Maria di Monteverginella]]
 
* ''La Madonna del Rosario'' (tela), [[Chiesa del Gesù Nuovo]]
[[Immagine:Lucio Dalla e gli Idoli.jpg|thumb|right|250px|<center>Gli Idoli accompagnano Lucio Dalla nel 1967; sono visibili da sinistra a destra Emanuele Ardemagni al basso, Giorgio Lecardi alla batteria e Bruno Cabassi alle tastiere]]
* ''La Madonna del Soccorso'' (tela, 1607), [[Basilica dello Spirito Santo]]
Successivamente Dalla attraversò in maniera più diretta la stagione [[Musica beat|beat]], pubblicando brani meno ambiziosi, tra cui si distinsero ''Lucio dove vai'' e soprattutto ''Il cielo'', con cui partecipò al [[Festival delle Rose 1967|Festival delle Rose]]; lo stesso brano verrà anche presentato a [[Canzonissima 1968]].<br>
* ''La Natività'' (tela, 1590), Oratorio dell'Arciconfraternita di Santa Restituta dei Neri nel [[Duomo di Napoli]]
Nel [[1969]] ebbe un discreto successo con la canzone "Fumetto", scelta dalla Rai come sigla del programma di cartoni animati della Tivù dei ragazzi "[[Gli eroi di cartone]]".<br>
* ''La Madonna con il Bambino e i Santi Benedetto, Mauro e Placido'' (tela, 1593), [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio]]
All'inizio del nuovo decennio incise il secondo album ''Terra di Gaibola'' (da un sobborgo di Bologna) con alcune canzoni considerate tra le migliori della sua produzione (''Il fiume e la città'', ''Orfeo bianco'', ''Non sono matto o la capra Elisabetta'', scritta ancora con Gino Paoli e ''Africa'') più una reinterpretazione di ''Occhi di ragazza'' scritta originariamente per [[Gianni Morandi]] e i primi brani scritti con un giovanissimo [[Ron]].
* ''I Figli di Zebedeo davanti a Cristo'' (tela), [[Quadreria dei Girolamini]]
Completano il disco la già citata ''Fumetto'' e ''Sylvie'', pubblicata qualche mese prima su 45 giri.<br>
* ''La Lavanda del Bambino'' (tela), [[Quadreria dei Girolamini]]
Dalla partecipò per la terza volta al Festival di Sanremo del [[1971]] con ''[[4/3/1943]]'', su parole della poetessa [[Paola Pallottino]], che gli valse il terzo posto assoluto. Il brano, prima di essere ammesso alla manifestazione, conobbe gli strali della censura, essendo stato intitolato inizialmente ''Gesù Bambino'', titolo giudicato irrispettoso, considerando anche la storia narrata di una ragazza madre, figlia di un ignoto soldato americano: insieme ad alcune parti del testo, anch'esse giudicate inadeguate, ne fu cambiato il titolo [[ex abrupto]] prendendo a spunto la sua data di nascita, pur non essendo una canzone autobiografica.
* ''L'Annuncio ai pastori'' (tela, 1606), [[Chiesa dei Girolamini]]
[[Immagine:Lucio Dalla e gli Idoli (1972).jpg|thumb|left|250px|<center>Lucio Dalla con gli Idoli nel 1972; da sinistra a destra Emanuele Ardemagni al basso, Giorgio Lecardi alla batteria e Bruno Cabassi alle tastiere]]
* ''
Il brano ottenne comunque un successo notevole, fino allora mai raggiunto da Dalla, e fu interpretato in francese, nello stesso anno, da Dalida (il testo sarà firmato da Pierre Delanoé), e fu portata al successo oltreoceano da [[Chico Buarque de Hollanda]], che la ascoltò direttamente da Dalla, la memorizzò a orecchio e ne scrisse un testo nella sua lingua. Anche il riscontro commerciale nel nostro Paese staccò nettamente, in termini di vendite, l'abbinamento con la [[Equipe 84]].
 
In quell'anno uscì l'album "Storie di casa mia", contenente tra le altre: ''Un uomo come me'', ''La casa in riva al mare'' (storia di un detenuto), ''Il gigante e la bambina'' (sul tema delicato della pedofilia, scritta per Ron e da lui portata al successo), ''Per due innamorati'', e ''Itaca'', dialogo metaforico di un marinaio di [[Ulisse]] al suo capitano, dove ai cori Dalla fece cantare gli impiegati della RCA (qualche anno dopo Dalla spiegherà la canzone come una metafora della ribellione del proletariato, rappresentato dai marinai, agli industriali raffigurati da Ulisse).<ref>Questa spiegazione viene fornita da Dalla introducendo la canzone nel disco dal vivo [[Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo)]])</ref>.
 
Nel [[1972]] fu ancora a Sanremo con ''Piazza Grande'', dedicato a un senzatetto, la cui musica fu scritta da Ron, pubblicato solo su 45 giri, come anche "Sulla rotta di Cristoforo Colombo", pubblicata qualche mese dopo e scritta insieme a [[Edoardo De Angelis]].
 
=== La collaborazione con Roberto Roversi ===
 
{{quote|Nel bel prato d'Italia c'è odore di bruciato. Un filo rosso lega tutte, tutte queste vicende.
Attenzione: dentro ci siamo tutti, è il potere che offende!|Roberto Roversi, da ''Le parole incrociate'' di Lucio Dalla}}
[[Immagine:Dalla e Bindi.jpg|180px|thumb|right|Lucio Dalla e Umberto Bindi alla fine degli anni '60]]
Nel 1973 Dalla cessò la collaborazione ai testi con [[Sergio Bardotti]] e [[Gianfranco Baldazzi]] (autori di quasi tutte le sue canzoni incise finora), e si rivolse al poeta bolognese [[Roberto Roversi]] per una collaborazione che attraversò quattro anni e tre album, che la critica definì fondamentali per la canzone d'autore italiana:<ref>Enciclopedia della canzone italiana", di Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ed. Curcio, 1990; alla voce Dalla Lucio, di Gianfranco Baldazzi, pag. 467</ref> ancora sperimentale il primo (''[[Il giorno aveva cinque teste]]''), di interpretazione a volte difficile, ma proprio per questo ricco di tematiche e di possibili livelli di lettura; il brano d'apertura ''Un'auto targata TO'', mancò in extremis la partecipazione al Festival di Sanremo.<br/>
Più adeguato alla forma-canzone fu invece ''[[Anidride solforosa (album)|Anidride solforosa]]''. Tra i brani: "Mela da scarto" (sulla delinquenza minorile, in cui viene citato il ''Ferrante Aporti'', riformatorio di [[Torino]]), "Le parole incrociate", sugli eccidi di stato post-unitari, ''Carmen Colon'', sui casi di cronaca nera raccontati dai mass media, e la stessa title-track (anni dopo incisa in coppia da [[Francesco De Gregori]] e [[Angela Baraldi]]). <br>
Sempre nel 1975 ebbe inizio la collaborazione con De Gregori (con il quale l'anno precedente Dalla tenne alcuni concerti, insieme ad [[Antonello Venditti]] e [[Maria Monti]], da cui fu tratto il disco dal vivo ''[[Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo)]]''): scrissero insieme la musica per ''Pablo'', che De Gregori inserì in ''Rimmel'', e per ''Giovane esploratore Tobia'', inclusa l'anno dopo in "Bufalo Bill".<br>
 
Come atto conclusivo del sodalizio, la coppia Dalla-Roversi, nel 1976 concepì "Il futuro dell'automobile e altre storie", uno spettacolo teatrale trasmesso anche dalla [[Rai]]: Dalla, spinto dalla casa discografica, raccolse in un nuovo disco parte delle canzoni che ne facevano parte, contro il volere di Roversi che di conseguenza decise di non firmare l'album col suo nome depositandole con lo pseudonimo di Norisso: «Non ho voluto sottoscrivere il 33 giri ''Automobili''" disse. "È un tattico stravolgimento da parte della casa discografica del filo rosso argomentante che sottostava allo spettacolo ''Il futuro dell'automobile''».<ref>Intervento di Roberto Roversi, riportato in [[Luigi Manconi|Simone Dessì]] (a cura di), Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose, edizioni Savelli, 1977, pag. 19</ref><br>
Questa frizione portò al termine della collaborazione artistica tra i due; tra le canzoni non incluse da Dalla (i cui testi erano molto più politicizzate) ''I muri del '21'', ''La signora di Bologna'', ''Assemblaggio'', ''Rodeo'' e ''Statale adriatica, chilometro 220'' sono tuttora inedite, tranne "Ho cambiato la faccia di un dio", che Dalla incise nel 1990 in "Cambio" cambiando il titolo in ''Comunista'' e modificandone alcune strofe.<ref>Il testo di questa e delle altre canzoni dello spettacolo furono comunque stampati nel volume a cura di [[Luigi Manconi|Simone Dessì]], ''Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose'', edizioni Savelli, 1977</ref><br>
"Automobili", che nella sua programmatica monotematicità è il più eterogeneo dei tre, viene premiato dalle vendite grazie soprattutto alla canzone ''Nuvolari'' dedicata al pioniere dell'automobilismo; è il primo disco in cui collaborano con Dalla quattro musicisti che, anni dopo, daranno vita agli [[Stadio (gruppo musicale)|Stadio]] ([[Giovanni Pezzoli]], [[Marco Nanni]], [[Ricky Portera]] e [[Gaetano Curreri]]).<br>
 
Tra le altre canzoni del disco si segnalano "Il motore del 2000", e "Intervista con l'Avvocato" (con un testo ridotto rispetto allo spettacolo), in cui Dalla, usando il suo celebre ''[[scat]]'', immagina un'intervista con [[Gianni Agnelli]].<br>
 
Così Dalla dichiarò a proposito del divorzio artistico con Roversi: «A un certo punto ci siamo divisi su come organizzare il nuovo lavoro: lui lo voleva in maniera estremamente rigorosa, impostata verso un approfondimento del linguaggio dei nostri lavori precedenti, per esempio lui voleva parlare ancora essenzialmente con un linguaggio politico, mentre io non ero d'accordo, perché bisognava allargare più contatti col pubblico».<ref>Intervista a Lucio Dalla di Claudio Bernieri, riportata in C. Bernieri, ''Non sparate sul cantautore vol. 2°'', edizioni Mazzotta, 1978, pag. 80</ref>
 
=== La maturità artistica e il grande successo ===
 
Avviene a questo punto un nuovo strappo nella carriera di Dalla che, molto socievole e sostanzialmente un po' insicuro dietro la maschera difensiva della sua "clownerie", fino a quel momento aveva sentito il bisogno di appoggiarsi di volta in volta ad un qualche collaboratore per i testi vivendo di fatto anche l'inevitabile senso di inferiorità culturale verso colleghi intellettuali e di solito acculturatissimi; frustrato da una collaborazione con Roversi entrata in crisi subito dopo aver dato i suoi frutti migliori, Dalla decide di diventare referente unico della sua musica e di lì in avanti sarà in tutti i suoi album sia compositore che paroliere, senza però smettere di frequentare artisti, poeti e scrittori come, ad esempio, [[Mimmo Paladino]], [[Aldo Mondino]], [[Pier Vittorio Tondelli]], [[Michelangelo Pistoletto]], [[Enrico Palandri]], [[Giacomo Campiotti]], [[Gian Ruggero Manzoni]], [[Andrea Pazienza]], [[Enzo Cucchi]], [[Luigi Ontani]].<br>
Pubblica nel [[Cronologia della musica 1970-1979#1977|1977]] ''[[Come è profondo il mare]]'' (con ''Quale allegria'' e ''Disperato erotico stomp''): il disco viene visto da molti fan come un tradimento ed un cedere ad esigenze commerciali, ed in tal senso lo attaccherà Roversi: «Ha voluto semplicemente essere lasciato in pace a cantare il niente. Sono scelte industriali, non sono scelte culturali».<ref>Intervento di Roberto Roversi, riportato in Claudio Bernieri, ''Non sparate sul cantautore vol. 2°'', edizioni Mazzotta, 1978, pag. 105</ref><br>
Conquista però molti nuovi appassionati; una certa pubblicità al disco si ha anche per le polemiche legate al linguaggio di ''Disperato erotico stomp'' (così dalle pagine de [[L'espresso]] il cantautore viene attaccato da [[Sergio Saviane]]: «Dalla, per fare troppo lo spiritoso o per far vedere che soffre, condisce i suoi spaghetti canori miliardari con i luoghi comuni della miseria e del sesso sottoproletario: siamo arrivati al populismo della masturbazione bolognese. Che bisogno c'è di tanti culi, fiche, peli o pippe per mandare un messaggio?»).<ref>Sergio Saviane, articolo su Lucio Dalla in [[L'espresso]] n° 12 del 25 marzo [[1979]]</ref><br>
''Come è profondo il mare'' è seguito da un disco ancora più famoso nel [[Cronologia della musica 1970-1979#1979|1979]], ''[[Lucio Dalla (album)|Lucio Dalla]]'' (con ''Anna e Marco'', ''L'ultima luna'', ''L'anno che verrà''), che raggiunge il milione di copie vendute, bissato nel [[Cronologia della musica 1980-1989#1980|1980]] da ''[[Dalla (album)|Dalla]]'' (''Futura'', ''Cara'', ''Balla balla ballerino'').<br>
 
Anche le tournée legate alla promozione dell'album riscuotono grande successo: a Torino, ad esempio, la sera del 4 aprile 1979 si presentano ben 20.000 persone per ascoltare il suo concerto, e poiché il Palasport ha una capienza, all'epoca, di 15.000 spettatori, restano fuori dai cancelli 5000 persone.<ref>Articolo ''Ventimila fuori e dentro per ascoltare Lucio Dalla: il piccolo grande cantautore ieri sera a Torino'', di Ivano Barbiero, da [[Stampa Sera]] del 5 aprile 1979</ref>
 
=== La collaborazione con Francesco De Gregori ===
 
Tra i due album citati c'è il 45 giri ''Ma come fanno i marinai'', scritto e cantato in collaborazione con [[Francesco De Gregori]]. Il brano è nato in modo abbastanza casuale, come racconta il cantautore romano: «La canzone, forse la gente non ci crede, è nata a pranzo, quando, dopo il caffè, ci siamo messi a suonare insieme».<ref>Intervento di Francesco De Gregori riportato in Stefano Micocci, ''Lucio Dalla - Canzoni'', edizioni Lato Site, 1979, pag. 71</ref>
 
Ad esso fa seguito qualche mese dopo ''[[Banana Republic]]'', tour dei due cantautori (seguito da disco e film) che riempie nel 1979 gli stadi di tutta Italia, e che è lanciato da un concerto nel luglio dell'anno precedente allo stadio Flaminio di Roma, con ben quarantamila spettatori.<ref>Articolo di [[Fabrizio Zampa]] su [[Il Messaggero]], citato in Stefano Micocci, ''Lucio Dalla - Canzoni'', edizioni Lato Site, 1979, pag. 17</ref>
 
Nel [[1980]] la collaborazione tra i due cantautori ha un'appendice: collaborano infatti all'album [[Una città per cantare]] di [[Ron]], sia scrivendo con il cantautore pavese alcune canzoni sia cantando insieme nell'ultima strofa della title-track.
 
=== Gli anni '80 ===
 
Nel [[Cronologia della musica 1980-1989#1981|1981]] pubblica ''Q disc'' (con ''Telefonami tra vent'anni'') e due anni dopo l'incompreso ''[[1983 (album)|1983]]'', che induce Dalla a cambiare rotta musicale: abbandona gli [[Stadio (gruppo musicale)|Stadio]], ormai avviati ad una carriera come gruppo, ed inizia a collaborare con [[Mauro Malavasi]], che accentua la ritmica degli arrangiamenti: il risultato è ''[[Viaggi organizzati]]'', con la famosissima ''Tutta la vita'', incisa anche in inglese da [[Olivia Newton-John]] e cantata anche anni dopo da De Gregori dal vivo, e ''Washington'', con la parte musicale scritta da [[Tullio Ferro]], storico autore di musiche per [[Vasco Rossi]].
 
Nel 1986 torna a lavorare con gli [[Stadio]] per l'ottimo e sottovalutato album ''Bugie'' (dove partecipano come batterista e autore [[Giovanni Pezzoli]] e come corista [[Gaetano Curreri]]) e poi parte in concerto con il gruppo al completo ([[Ricky Portera]], Marco Nanni, Aldo Fedele, [[Roberto Costa]] + Pezzoli e Curreri) per una serie di concerti all'estero culminati con le esibizioni negli Usa da cui verrà tratto il doppio album dal vivo ''[[DallAmeriCaruso]]''.<br>Memorabile è l'unico brano inedito dell'album, ''[[Caruso (brano musicale)|Caruso]]'', che regalerà nuovamente a Dalla un successo incredibile che da anni stentava ad arrivare.
 
=== La collaborazione con Gianni Morandi ===
 
Nel 1988 arriva una nuova, trionfale esperienza ovvero [[DallaMorandi]], disco (con inediti scritti da Mogol, Lavezzi, Battiato, Stadio e Ron) e lunghissimo tour (anche all'estero) nel quale i due miti della musica italiana, accompagnati (per l'ultima volta) dagli [[Stadio]] giocano a scambiarsi i brani, raccontando la loro storia e incantando il pubblico che interviene numerosissimo ad ogni concerto.<br>Rai 1 manda in onda in diretta la tappa conclusiva del tour estivo da Taormina (con la regia di [[Gabriele Salvatores]]) che avrà picchi di ascolto notevoli.<br>In seguito verrà tratta anche una vhs/dvd della data invernale registrata a Venezia e un ulteriore album (singolo) intitolato ''DallaMorandi in Europa'' (brani tratti dal doppio album).
 
L'avventura DallaMorandi chiude definitivamente, e con qualche polemica, la lunga collaborazione tra Dalla e gli [[Stadio]] e lancia la giovanissima [[Angela Baraldi]], presente nei concerti come corista e in seguito affermatasi come cantante solista (inizialmente prodotta proprio da Dalla) e anche attrice.
 
=== Gli anni '90 ed il nuovo millennio ===
 
Superati i cinquant'anni, Dalla abbandona quasi completamente gli [[istrione|istrionismi]]. Dagli anni novanta i suoi album restano ottime raccolte di canzone d'autore tra cui vanno ricordati [[Cambio (album)|Cambio]] del 1990 (con il successo del singolo [[Attenti al lupo]] scritto da Ron) e il malinconico [[Henna]] del 1993, ricco di piccole perle intimiste (vedi l'intensa ''Latin lover'') e momenti di follìa pura (come nell'ironica ''Merdman'').<br><br>Nel 1996 esce [[Canzoni (Lucio Dalla)|Canzoni]] e ancora una volta l'album è trainato da un singolo di grossa presa popolare ovvero [[Canzoni (Lucio Dalla)|Canzone]], scritta da [[Samuele Bersani]], giovane pupillo di Dalla.
 
Dopo [[Ciao]] del 1999, il nuovo millennio si apre con ''[[Luna Matana]]'' del 2001, contenente brani come: ''Siciliano'' con la partecipazione di [[Carmen Consoli]], ''Kamikaze'', ''Zingaro'', ''Baggio Baggio'' e ''[[Agnese delle Cocomere]]'' con la partecipazione di [[Ron]], brano dedicato ad uno storico ritrovo di Bologna frequentato oltre che da Lucio Dalla anche da altri cantanti e personaggi dello spettacolo come [[Gianni Morandi]], [[Cesare Cremonini]], [[Biagio Antonacci]], [[Vasco Rossi]], [[Enzo Iacchetti]] e molti altri: il brano non è solamente dedicato al locale ma anche ai bolognesi e alla ''bolognesità''.
 
Dalla si è dedicato anche alla composizione ad ampio respiro (con la sua "[[Tosca Amore Disperato]]" brano interpretato con la partecipazione di [[Mina (cantante)|Mina]], {{cn|(secondo molti critici musicali è andato ben oltre la dimensione della musica leggera)}}, ha sfoltito ma nobilitato la sua attività live.
 
Ha interpretato musiche di [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]] con i [[Solisti Veneti]] di Claudio Scimone. Scrive le musiche del film ''[[Prima dammi un bacio]]'' di [[Ambrogio Lo Giudice]] dove tra i protagonisti figura [[Luca Zingaretti]]. Supervisiona le musiche della [[soap opera]] ''[[Sottocasa]]'' in onda su [[Raiuno]].
 
Dalla si esprime efficacemente anche come talent scout e negli ultimi anni riesce a dedicarsi ad iniziative che puntano a rivitalizzare il panorama musicale italiano. Tra le altre iniziative il [[Lucio Dalla Music Club]] organizzato prevalentemente con l'ausilio del web<ref>[http://www.francescopatruno.com/html/artista.html Come citato in francescopatruno.com]</ref>.
 
Nel febbraio 2007 torna ad esibirsi con [[Ron]], in uno spettacolo accompagnato da un'orchestra d'archi, dal violinista [[Lino Cannavacciuolo]], dalla compagnia di mimo e danza [[Kataklò]] e la regia curata da [[Pepi Morgia]]; nello stesso periodo inizia a collaborare con [[Mario Tutino]], sovrintendente e direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna per un progetto sul "Pulcinella" di [[Igor Stravinskij]], del 1920.
 
Quest'opera del musicista russo viene messa in scena dal 18 al 27 marzo 2007, con la regia di Lucio Dalla e le coreografie di [[Luciano Cannito]] per il primo ballerino, il crotonese [[Alessandro Riga]], mentre l'orchestra è diretta dal maestro [[David Agler]], abbinata all'"Arlecchino" di [[Ferruccio Busoni]] (del 1917), che vede come primo attore [[Marco Alemanno]]: Dalla opera un intervento scenografico sulle due opere, spostandone l'azione a New York (per "Pulcinella") e in un paesino delle colline tosco-emiliane per "Arlecchino". I DVD degli spettacoli sono stati prodotti da [[Gianni Salvioni]] (che ha prodotto anche il DVD "classic" del cofanetto intitolato 12.000 lune edito da SonyBmg e contenente il live con le canzoni di Lucio Dalla in chiave classica) e pubblicati dalla [[casa discografica Ermitage]].
 
Ha cantato al trofeo "Birra Moretti" allo stadio ''San Paolo'' di Napoli, squadra di calcio per cui ha manifestato la sua passione, l'8 agosto 2007.
 
Nel gennaio 2008 ha rilasciato una intervista al quotidiano cattolico online [http://www.papanews.it/ Petrus] dedicato al pontificato di [[Papa Benedetto XVI]] dove afferma di non essere "mai stato né marxista, né comunista" ma di ispirarsi a [[San Josemaría Escrivá de Balaguer]] fondatore dell'[[Opus Dei]].<ref>
*{{cite web|url=http://www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=4623|title=Il cattolico Lucio Dalla: “Quale marxista? Io mi ispiro all'Opus Dei”|work=Petrus, [http://www.papanews.it/]|accessdate=2008-01-08}}
*{{cite web| url=http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_27/dalla_opus_dei_7eb4cbb2-b44d-11dc-82b4-0003ba99c667.shtml| title=Dalla: con l'Opus Dei contro l'ateismo|work=[[Corriere della Sera]]|accessdate=2008-01-08}}
</ref> Tuttavia, in una successiva apparizione televisiva,<ref>''[[Niente di personale]]'', [[La7]], [[28 gennaio]] [[2008]]</ref> ha dichiarato di essere stato male interpretato: nell'intervista ha semplicemente asserito di essere concorde con le affermazioni riguardanti il lavoro fatto dal fondatore dell'Opus Dei, il cui nome ed il relativo pensiero aveva sentito per la prima volta in quell'occasione. Nella medesima partecipazione televisiva ha dichiarato inoltre di essere una persona avulsa dal senso di vergogna, e di portare un parrucchino.
 
Sempre nel [[2008]] Lucio Dalla mette in scena [[L'opera del Mendicante]] di [[John Gay]], interpretata dalla cantante e attrice [[Angela Baraldi]] e [[Peppe Servillo]] degli [[Avion Travel]]. Lo spettacolo ha debuttato al teatro Duse di [[Bologna]] il 31 marzo.
 
Il [[7 luglio]] [[2008]] il cantautore bolognese presenta l'inno ufficiale della squadra olimpica italiana, intitolato ''Un uomo solo può vincere il mondo'' ed appositamente composto per i [[Giochi della XXIX Olimpiade|Giochi di Pechino]]<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=274296 ''Oggi Lucio Dalla presenta l’inno delle Olimpiadi''] - Il Giornale, 7 luglio 2008</ref>.
 
A dicembre, il cantante recita in [[Artemisia Sanchez]] su Raiuno; per tale miniserie scrive e canta il tema d'apertura.
 
Il [[10 ottobre]] [[2009]] viene trasmesso dalle [[Radio (mass media)|radio]] il singolo ''[[Puoi sentirmi?]]'', che anticipa l'uscita dell'album ''[[Angoli nel cielo]]'', pubblicato il [[6 novembre]] successivo.
 
=== La nuova collaborazione con De Gregori ===
 
Il [[2010]] si apre con la notizia, che viene data il 2 gennaio, di un concerto insieme di Dalla con [[Francesco De Gregori]], a trent'anni da [[Banana Republic]], al ''Vox club'' di [[Nonantola]], con la denominazione ''work in progress''<ref>[[Gino Castaldo]], ''De Gregori e Dalla insieme
trent'anni dopo Banana Republic'', pubblicato su [[la Repubblica]] del 2 gennaio [[2010]] http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/01/02/news/de_gregori_e_dalla_insieme_trentanni_dopo_banana_republic-1822569/index.html?ref=search</ref>.
 
Il concerto, che in breve tempo diventa "tutto esaurito" in prevendita<ref>http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/01/20/news/concerti-22genn-2017084/index.html?ref=search</ref> fa da preludio ad una serie di concerti insieme che vengono annunciati proprio in occasione della data di Nonantola e che si svolgeranno nel mese di maggio a [[Milano]] e [[Roma]]<ref>[[Gino Castaldo]], ''Dalla e De Gregori, meglio dopo 30 anni
"E ora faremo anche un disco"'', pubblicato su [[la Repubblica]] del 23 gennaio [[2010]] http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/01/23/news/dalla_de_gregori-2050667/</ref>; nel corso della serata i due presentano, oltre alle canzoni note, un inedito intitolato ''Non basta saper cantare'' ed annunciano l'uscita, in occasione del tour, di un album realizzato insieme<ref>[[Marinella Venegoni]], ''Vox: Dalla&De Gregori, do it again. Un amaro inedito e cascata di hit '', pubblicato su [[La Stampa]] del 23 gennaio 2010 http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=1068&ID_sezione=12&sezione=</ref>.
 
==Curiosità==
 
*Con il bizzarro pseudonimo di Domenico Sputo, Dalla ha partecipato in vesti di corista, tastierista e sassofonista a diversi album degli [[Stadio]], [[Ron]], [[Luca Carboni]] fino ad autocitarsi nel brano "Domenico Sputo" presente nell'album [[Luna Matana]].
 
*Negli anni 90 viene insignito anche della laurea ad honorem in Lettere e Filosofia (Discipline di arte musica e spettacolo) dall'Università di Bologna.
 
*È un appassionato di auto sportive, in particolare [[Porsche]] e attualmente, come dichiarato in una recente intervista, possiede una [[Porsche 911]] Carrera.
 
*La barca di Lucio Dalla si chiama "catarro".
 
*La canzone ''Il motore del 2000'' è stata colonna sonora dello spot pubblicitario della [[Fiat Uno|Fiat Uno Fire]]<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=lZ2CXYgWZno Spot pubblicitario Fiat Uno Fire, anno 1992]</ref> nel 1992.
 
*La canzone ''Nuvolari'' è stata colonna sonora dello spot pubblicitario istituzionale della [[Alfa Romeo]] nel [[2008]]-[[2009]]<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=ABNgSHnM6sk Spot pubblicitario istituzionale Alfa Romeo 2008-2009]</ref>.
 
* Nel 2008, essendo grande amico di Marcello Aversa, egli si è recato a Maiano nella penisola sorrentina, per partecipare alla festa rionale.
 
==Cittadinanza onoraria==
 
La madre di Lucio Dalla è di [[Manfredonia]], e Lucio ha trascorso parecchi anni della sua infanzia nella cittadina pugliese, di cui gli è stata conferita la [[Cittadinanza onoraria]].
 
==Discografia==
{{vedi anche|Discografia di Lucio Dalla}}
===33 giri e CD===
 
* [[1966]] - ''[[1999 (Dalla)|1999]]'' ([[ARC (casa discografica)|ARC]], SA 16)
* [[1970]] - ''[[Terra di Gaibola]]'' ([[RCA Italiana]], PSL 10462)
* [[1971]] - ''[[Storie di casa mia]]'' (RCA Italiana, PSL 10506)
* [[1973]] - ''[[Il giorno aveva cinque teste]]'' (RCA Italiana, DPSL 10583)
* [[1975]] - ''[[Anidride solforosa (album)|Anidride solforosa]]'', (RCA Italiana, TPL 1-1095)
* [[1975]] - ''[[Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo)]]'', (RCA Italiana, TCL 2-1110; con [[Francesco De Gregori]], [[Antonello Venditti]] e [[Maria Monti]])
* [[1976]] - ''[[Automobili (album)|Automobili]]'' (RCA Italiana, TPL 1-1202)
* [[1977]] - ''[[Come è profondo il mare]]'' (RCA Italiana, PL 31321)
* [[1979]] - ''[[Lucio Dalla (album)|Lucio Dalla]]'' (RCA Italiana, PL 31424)
* [[1979]] - ''[[Banana Republic]]'' (RCA Italiana, PL 31466; con [[Francesco De Gregori]])
* [[1980]] - ''[[Dalla (album)|Dalla]]'' (RCA Italiana, PL 31537)
* [[1981]] - ''[[Lucio Dalla (Q Disc)]]'' (RCA Italiana; PG 33420)
* [[1983]] - ''[[1983 (album)|1983]]'' (RCA Italiana, PL 31692)
* [[1984]] - ''[[Viaggi organizzati]]'' ([[Pressing (casa discografica)|Pressing]])
* [[1985]] - ''[[Bugie]]'' ([[Pressing (casa discografica)|Pressing]])
* [[1985]] - ''[[Lucio Dalla Marco Di Marco]]'' ([[Fonit Cetra]], ALP 2008; inciso insieme a [[Marco Di Marco]])
* [[1986]] - ''[[DallAmeriCaruso]]'' ([[RCA Italiana]])
* 1987 - ''Per gioco e per amore'' RCA
* [[1988]] - ''[[Dalla/Morandi]]'' (RCA, con [[Gianni Morandi]])
* [[1988]] - ''[[In Europa]]'' (Ariola, con [[Gianni Morandi]])
* [[1990]] - ''[[Cambio (album)|Cambio]]'' ([[Pressing (casa discografica)|Pressing]])
* [[1991]] - ''[[Geniale?]]'' (RCA; registrazioni dal vivo del 1969-1970 con alcuni inediti)
* [[1992]] - ''[[Amen (Lucio Dalla)|Amen]]'' ([[Pressing (casa discografica)|Pressing]]; dal vivo)
* [[1993]] - ''[[Henna]]'' ([[Pressing (casa discografica)|Pressing]])
* [[1996]] - ''[[Canzoni (Lucio Dalla)|Canzoni]]
* [[1999]] - ''[[Ciao (album)|Ciao]]''
* [[2000]] - ''[[Live @ RTSI]]'' (registrazioni dal vivo del 1978)
* [[2001]] - ''[[Luna Matana (album)|Luna Matana]]''
* [[2003]] - ''[[Lucio (album)|Lucio]]
* [[2006]] - ''[[12000 lune]]''
* [[2007]] - ''[[Il contrario di me (album)|Il contrario di me]]''
* [[2008]] - ''[[LucioDallaLive - La neve con la luna]]''
* [[2009]] - ''[[Angoli nel cielo]]''
 
===45 giri ===
 
* [[1964]] - ''[[Lei (non è per me)/Ma questa sera]]'' ([[ARC (casa discografica)|ARC]], AN 4008)
* [[1965]] - ''[[L'ora di piangere/Io al mondo ho solo te]]'' (ARC, AN 4037)
* [[1966]] - ''[[Paff... bum!/Io non ho pianto mai così]]'' (ARC, AN 4072)
* [[1966]] - ''[[Questa sera come sempre/Io non ci sarò]]'' (ARC, AN 4084)
* [[1966]] - ''[[See-saw/Cool jerk]]'' (ARC, AN 4091, pubblicato come ''The Group'')
* [[1966]] - ''[[Quando ero soldato/Tutto il male del mondo]]'' (ARC, AN 4101)
* [[1967]] - ''[[Bisogna saper perdere/Lucio dove vai]]'' (ARC, AN 4113)
* [[1967]] - ''[[Non è un segreto/Passerà passerà]]'' (ARC, AN 4119)
* [[1967]] - ''[[Il cielo/1999]]'' (ARC, AN 4128)
* [[1968]] - ''[[E dire che ti amo/Se non avessi te]]'' (ARC, AN 4148)
* [[1968]] - ''[[Hai una faccia nera nera/Cos'è Bonetti?]]'' (ARC, AN 4154)
* [[1969]] - ''[[Per fare un uomo basta una ragazza / ...e invece no]]'' (ARC, AN 4171)
* [[1970]] - ''[[Sylvie/Orfeo bianco]]'' ([[RCA Italiana]], PM 3522)
* [[1971]] - ''[[4-3-1943/Il fiume e la città]]'' ([[RCA Italiana]], PM 3578)
* [[1971]] - ''[[La casa in riva al mare/Itaca]]'' ([[RCA Italiana]], PM 3588)
* [[1971]] - ''[[Il colonnello/Il gigante e la bambina]]'' ([[RCA Italiana]], PM 3610)
* [[1972]] - ''[[Piazza Grande/Convento di pianura]]'' (RCA Italiana, PM 3638)
* [[1972]] - ''[[Sulla rotta di Cristoforo Colombo/Un uomo come me]]'' (RCA Italiana, PM 3651)
* [[1974]] - ''[[Anna bell'Anna/Pezzo zero]]'' (RCA Italiana, TPBO 1003))
* [[1975]] - ''[[Anidride solforosa/Tu parlavi una lingua meravigliosa]]'' (RCA Italiana, TPBO 1105)
* [[1976]] - ''[[Nuvolari/Il motore del duemila]]'' (RCA Italiana, TPBO 1189)
* [[1977]] - ''[[Quale allegria/Il cucciolo Alfredo]]'' (RCA Italiana, PB 6157)
* [[1978]] - ''[[Ma come fanno i marinai/Cosa sarà]]'' (RCA Italiana, PB 6265; con [[Francesco De Gregori]])
 
===Partecipazioni===
 
* [[1962]] con la ''[[Seconda Roman New Orleans Jazz Band]]'': [[Telstar/Madison: a swingin' time]] ([[RCA Italiana]], PM 3164)
* [[1975]] nell'album collettivo dal vivo ''Trianon '75 - Domenica Musica'': ''Passato, presente''(RCA Italiana)
* [[1976]] nell'album ''Progetto per un inno l'internazionale'' di [[Mario Schiano]] (canta ''L'Internazionale'' insieme a [[Antonello Venditti]] e [[Francesco De Gregori]]
* [[1977]] nell'album ''[[L'Eliogabalo]]'' di [[Emilio Locurcio]]
* [[1990]] nell'album collettivo live dedicato a Piero Ciampi ''Te lo faccio vedere chi sono io'' interpreta ''Ha tutte le carte in regola' (edizioni Blu) - serata ripresa integralmente in TV
* [[2005]] nel [[DVD]] ''[[Pierino e il lupo]]'' di [[Sergej Prokofiev]], prodotto da [[Fabula Classica]] (voce narrante e regista)
* [[2009]] nell'album ''Extended Play 2009'' della band SpaccailSilenzio in veste di clarinettista su "Da questo muro"
 
===Duetti===
* Con [[Ana Belén]]: ''Canción'' (cover di ''Canzone'') - ''Respondeme''
* Con [[Edoardo De Angelis]] ''Sulla rotta di Cristoforo Colombo'' (Fonit Cetra, 1992)
* Con [[Elio e le Storie Tese]]: ''Psichedelia''
* Con [[Fabio Concato]]: ''051-222525'' (live)
* Con [[Francesco De Gregori]]: ''4/3/1943 - Addio a Napoli - Banana Republic - Ma come fanno i marinai - Quattro cani - Un gelato al limon'' (in [[Banana Republic]], 1979); ''Ma come fanno i marinai'' (45 giri); ''Cosa sarà'' (45 giri)
* Con [[Gianni Morandi]]: ''Dimmi dimmi - [[Vita (Dalla/Morandi)|Vita]]''
* Con [[Gianni Morandi]] e [[Francesco Guccini]]: ''Emilia''
* Con [[Gigi D'Alessio]]: Medley live TV 2002
* Con [[Gigi D'Alessio]], [[Gigi Finizio]] e [[Sal Da Vinci]]: ''Napule'' (in [[Quanti Amori]] di [[Gigi D'Alessio]], 2004)
* Con [[Gigi D'Alessio]], [[Gigi Finizio]] e [[Sal Da Vinci]]: ''Caruso'' (Live Piazza Plebiscito 30-09-2005 Diretta Rtl)
* Con [[Julio Iglesias]]: ''[[Caruso (brano musicale)|Caruso]]'' (Dalla interviene nel finale)
* Con [[Luciano Pavarotti]]: ''[[Caruso (brano musicale)|Caruso]]''
* Con [[Luciano Pavarotti]], [[Sting]], [[Brian May]], [[Zucchero]]: ''[[La donna è mobile]]''
* Con [[Mango (cantante)|Mango]]: ''Forse che sì, forse che no''*
* Con [[Mina (cantante)|Mina]]: ''Amore disperato''
* Con [[Ornella Vanoni]]: ''Senza Fine''
* Con [[Renato Zero]]: ''La sera dei miracoli'' (live)
* Con [[Renzo Zenobi]]: ''Telefono elettronico''
* Con [[Rita Pavone]]: ''Pirupirupirulì'' (dalla colonna sonora del film "Little Rita nel west", [[1967]])
* Con [[Ron]]: ''Le ragazze'' (in [[Ma quando dici amore]] di Ron, 2005)
* Con [[Ron]] e [[Francesco De Gregori]]: ''Una città per cantare''
* Con [[Stadio]]: ''Un fiore per Hal'' (dall'album ''Stadio'', 1982)
* Con [[Tosca (cantante)|Tosca]]: ''Rispondimi''
* Con [[Loredana Errore]]: ''Anna e Marco''
 
==Filmografia==
[[File:Sovversivi-1967-Dalla.png|thumb|''[[I sovversivi]]'' ([[1967]])]]
 
* [[1965]] - ''[[Questo pazzo, pazzo mondo della canzone]]'', regia di [[Bruno Corbucci]] e [[Giovanni Grimaldi]]
* [[1965]] - ''[[Altissima pressione]]'', regia di [[Enzo Trapani]]
* [[1966]] - ''[[Europa canta]]'', regia di [[José Luis Merino]]
* [[1967]] - ''[[I sovversivi]]'', regia di [[Paolo e Vittorio Taviani]]
* [[1967]] - ''[[Little Rita nel West]]'', regia di [[Ferdinando Baldi]]
* [[1967]] - ''[[I ragazzi di Bandiera Gialla]]'', regia di [[Mariano Laurenti]]
* [[1967]] - ''[[Franco, Ciccio e le vedove allegre]]'', regia di [[Marino Girolami]]
* [[1967]] - ''[[Quando dico che ti amo]]'', regia di [[Giorgio Bianchi]]
* [[1968]] - ''[[Questi fantasmi]]'', regia di [[Renato Castellani]]
* [[1969]] - ''[[Amarsi male]]'', regia di [[Fernando Di Leo]]
* [[1972]] - ''[[Il Santo Patrono]]'', regia di [[Bitto Albertini]]
* [[1973]] - ''[[Il prato macchiato di rosso]]'', regia di [[Riccardo Ghione]]
* [[1975]] - ''[[La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone]]'', regia di [[Pupi Avati]]
* [[1979]] - ''[[Banana republic]]'', regia di [[Ottavio Fabbri]]
* [[1996]] - ''[[Dalla mondino]]'', regia di [[Luca Facchini]] e [[Antonio Mondino]]
* [[2006]] - ''[[Quijote]]'', regia di [[Mimmo Paladino]]
 
== Note ==
{{<references|1}} />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |url = http://books.google.it/books?id=kgNAAAAAcAAJ&pg=PA885&dq=capaccio+santafede&hl=it&ei=1TSiTLXELoGROLbj7OYE&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CEoQ6AEwBw#v=onepage&q&f=false |autore = Giulio Cesare Capaccio |titolo = Il forastiero |città = Napoli |editore = |anno = 1634 |p = 859 |accesso = 17 dicembre 2015}}
* [[Roberto Roversi]] "Il Futuro dell'Automobile" 12 testi per Lucio Dalla con otto tavole del pittore Luciano Buttiglia. [[Anteditore]]- Verona 1976
* {{Cita libro |autore = Niccolò Morelli di Gregorio |autore2 = Pasquale Panvini |titolo = Biografia degli uomini illustri del regno di Napoli, ornata de loro rispettivi ritratti |città = Napoli |editore = |anno = 1820 |accesso = 17 dicembre 2015 |url = http://books.google.it/books?id=Z1oq-b8kNioC&pg=PT263&dq=santafede+%22severino%22+medici&hl=it&ei=hUqbTIKeONO44AbExfQ8&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CEgQ6AEwBg#v=onepage&q=santafede%20%22severino%22%20medici&f=false}}
* [[Luigi Manconi|Simone Dessì]] (a cura di), ''Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose'', edizioni Savelli, 1977
* {{Cita libro |autore = Giovanni Battista Gennaro Grossi |titolo = Le belle arti |città = Napoli |editore = Tipografia del giornale enciclopedico |anno = 1820 |pp = 91-92 |accesso = 17 dicembre 2015 |url = http://books.google.it/books?id=qxsTAAAAQAAJ&dq=belisario%20corenzio&pg=RA1-PA91#v=onepage&q=santafede&f=false}}
* Claudio Bernieri, ''Non sparate sul cantautore, vol. 2°'', edizioni Mazzotta, 1978 (per quel che riguarda gli interventi di Lucio Dalla, alle pagg. 79-85, e di Roberto Roversi, alle pagg. 104-113
* {{Cita libro |autore = Adolfo Venturi |titolo = Storia dell’arte italiana. La pittura del Cinquecento |volume = vol. IX, parte quinta |città = Milano |editore = |anno = 1932 |pp = 746-748 |sbn = IT\ICCU\RMS\0186380}}
* Stefano Micocci, ''Lucio Dalla - Canzoni'', edizioni *[[Lato Side]], 1979
* {{Cita libro |autore = Giovanni Previtali |titolo = La pittura del Cinquecento a Napoli e nel vicereame |città = Torino |editore = Einaudi |anno = 1978 |p = 120 |sbn = IT\ICCU\RAV\0079351}}
* [[Gianfranco Baldazzi]], ''Lucio Dalla'', edizioni Muzio, 1990
* Concetta Restaino, ''La giovinezza di Fabrizio Santafede'', in «Prospettiva», 1989-1990, 57-60, ''Scritti in ricordo di Giovanni Previtali'', vol. II, pp.&nbsp;95–96.
* Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ''Il dizionario della canzone italiana'', edizioni Curcio, 1990; alla voce Dalla Lucio, di Gianfranco Baldazzi, pagg. 466-468
* {{Cita libro |autore = Pierluigi Leone De Castris |titolo = Pittura del Cinquecento a Napoli (1573-1606) |volume = 3 (''L’ultima maniera'') |città = Napoli |editore = Electa |annooriginale = 1991 |anno = 2001 |p = 262 |isbn = 88-510-0017-4 |sbn = IT\ICCU\NAP\0014086}}
* Autori Vari (a cura di [[Enrico Deregibus]]), ''Dizionario completo della canzone italiana'', Giunti editore ([[2006]])
* {{Cita libro |autore = Francesco Abbate |titolo = Storia dell’arte nell’Italia meridionale |volume = 3 (''Il Cinquecento'') |città = Roma |editore = Donzelli |anno = 2001 |p = 233 |isbn = 88-7989-653-9}}
* Vincenzo Mollica, ''Lucio Dalla. Parole e canzoni'', edizioni Einaudi, 2001
* Ursus (Salvo D'Urso), ''Manifesto beat'', edizioni Juke Box all'Idrogeno, Torino, 1990 (alla voce ''Dalla Lucio'', pag. 41)
* Maria Laura Giulietti, ''Come è profondo il mare'', edizioni Rizzoli, Milano 2007
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
*[http://www.luciodalla.it/ Sito ufficiale]
* {{Treccani|fabrizio-santafede|Santaféde, Fabrizio|accesso=17 dicembre 2015}}
*[http://www.italica.rai.it/index.php?categoria=discografie&scheda=dalla Informazioni sulla discografia dal sito della RAI]
* {{Cita web |url = http://www.europeana.eu/portal/brief-doc.html?start=1&view=table&query=santafede |titolo = Scheda Santafede, Fabrizio |accesso = 17 dicembre 2015 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151030021924/http://www.europeana.eu/portal/brief-doc.html?start=1&view=table&query=santafede |dataarchivio = 30 ottobre 2015 }}
*[http://www.myspace.com/agnesedellecocomere Agnese Delle Cocomere]
 
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