Candela di accensione e Fabrizio Santafede: differenze tra le pagine

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{{Bio
[[Immagine:Sparkplug.jpg|right|thumb|Classica candela d'accensione]]
|Nome = Fabrizio
Nei [[motore ad accensione comandata|motori ad accensione comandata]] (a [[ciclo Otto]]) la '''candela d'accensione''' è il dispositivo elettrico inserito nella testa di ognuno dei [[cilindro (meccanica)|cilindri]] atto a generare una scintilla che avvii la combustione della carica fresca.
|Cognome = Santafede
Nei [[Motore Diesel|motori ad accensione spontanea]] la combustione è invece avviata da una compressione, e le cosiddette ''[[candeletta|candelette]]'' hanno il solo scopo di riscaldare il combustibile in una precamera durante gli avviamenti a freddo.
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1555 circa
|NoteNascita = <ref name=ReferenceA>{{DBI}}</ref>
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1626
|NoteMorte = <ref name=ReferenceA />
|Epoca = 1500
|Epoca2 = 1600
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , dell'epoca [[barocca]]
}}
[[File:Cristoospitato.jpg|thumb|''[[Cristo in casa di Marta e Maria (Santafede)|Cristo in casa di Marta e Maria]]'' (1612), [[Pio Monte della Misericordia]]]]
[[File:Madonna col Bambino ed i santi Benedetto, Mauro e Placido.gif|thumb|Fabrizio Santafede, ''Madonna col Bambino ed i santi Benedetto, Mauro e Placido'', 1593, [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio]], cappella Medici<ref>Opera firmata e datata, olio su tavola, cm 270×190.</ref>]]
== Biografia ==
Allievo dell'artista senese [[Marco Pino]], che operò a Napoli nell'ultima parte della sua vita, tra il [[1580]] e il [[1600]] i suoi dipinti risentirono dell'impronta [[manierismo|manierista]] tosco-veneta, calibrata e addolcita negli anni da un recupero di modelli lontani nel tempo, tanto da fargli meritare il "plauso universale, sì che ne fu chiamato il Raffaello napoletano".<ref>{{Cita libro |curatore = Giovan Battista Chiarini <!--|autore = Carlo Celano--> |titolo = Delle notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli raccolte dal canonico Carlo Celano |volume = Vol. I |città = Napoli |editore = Stamperia Floriana |anno = 1856 |p = 154 |accesso = 17 dicembre 2015 |url = http://books.google.it/books?id=t3w5AAAAcAAJ&pg=PA3&dq=Carlo+Celano,+Delle+notizie+del+bello,+dell%27antico,+e+del+curioso&hl=it&ei=zS2bTMGoPMTJswbTmeGCBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CC0Q6AEwAQ#v=onepage&q&f=false}}</ref>
 
Nel [[1593]] il pittore - forse il maggiore del momento a Napoli, se appena un anno prima, per dirla col Previtali, «appare assunto nell'Olimpo degli ''arrivati''», con la commissione dell<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'' di Santa Maria de La Vid, a [[Burgos (Spagna)|Burgos]]<ref>{{Cita libro |autore = Giovanni Previtali |titolo = La pittura del Cinquecento a Napoli e nel vicereame |città = Torino |editore = Einaudi |anno = 1978 |p = 110}} Nel biennio 1591-1592 il pittore collaborò con Girolamo Imparato, Wenzel Cobergher e [[Giovan Battista Cavagna]] alla realizzazione di un gruppo di tele commissionate da [[Juan de Zúñiga y Avellaneda|don Juan de Zùñiga]] conte di Miranda, viceré dal 1586 al 1594, destinate all'altare maggiore della chiesa di Santa Maria de La Vid, un minuscolo villaggio sito a poca distanza da Aranda de Duero, in Castiglia (a sud di Burgos). La chiesa era stata scelta sin dagli anni trenta del Cinquecento come luogo di sepoltura per la famiglia da un illustre antenato del viceré di Napoli, don Íñigo Lòpez de Mendoza. La paternità al Santafede, la data e la notizia della commissione dell'Annunciazione da parte del viceré si ricava dall'iscrizione che corre sul gradino marmoreo nella tela.</ref> - eseguiva per la cappella Medici di Gragnano, nella chiesa napoletana dei [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio|Santi Severino e Sossio]], la ben conosciuta [[pittura su tavola|tavola]] della ''Madonna col Bambino e i santi [[Benedetto da Norcia|Benedetto]], [[San Mauro|Mauro]] e [[San Placido (monaco)|Placido]]''.<ref>Dimensioni 270x190 cm, siglata sul gradino, in basso a destra, ''Fabr(itius) S(ancta) Fede 1593''. L'attribuzione della pala a Fabrizio Santafede si trova registrata per la prima volta in [[Camillo Tutini]] (1664), che la giudicò "pittura assai degna". Camillo Tutini, ''De' pittori, scultori, architetti, miniatori e recamatori napoletani'', ms del 1664 ca, ed. a cura di {{Cita pubblicazione |autore = [[Benedetto Croce]] |titolo = Il manoscritto di Camillo Tutini sulla storia dell'arte napoletana |rivista = [[Napoli Nobilissima]] |serie = s. I, VII |anno = 1898 |numero = 8 |p = 126 |sbn = IT\ICCU\NAP\0580067}} Si ricordi a titolo di cronaca l'invenzione nel vicino 1588, in un sepolcro posto nel coro di San Giovanni a Messina, dei corpi di San Placido, dei due fratelli e della sorella. C. Colafranceschi, ''Placido'', in ''Bibliotheca sanctorum'', vol. X, Roma 1968, col. 949. Sulla cappella Medici si veda: {{Cita pubblicazione |autore = Lawrence d'Aniello |titolo = La cappella Medici di Gragnano nella chiesa dei Santi Severino e Sossio a Napoli |rivista = "Napoli Nobilissima" |serie = 5 |volume = vol. 6, fasc. 1/4 |data = genn.-ago. 2005 |sbn = IT\ICCU\NAP\0525433}}</ref> Le molteplici esperienze formative del pittore, da Marco Pino (attivo in passato per la stessa chiesa) a [[Raffaello]], fino al manierismo internazionale, neo-parmigianesco di [[Francesco Curia]], paiono qui raggiungere una loro unitaria convergenza, e a livello assai nobile di qualità. Osserviamo i personaggi inseriti in una equilibrata scenografia, di poche e solide figure solennemente atteggiate in primo piano, che non lasciano alcuno spazio ad elementi secondari quali il paesaggio. È chiaro che siamo di fronte ad un tentativo di interpretare le immagini sacre con serietà [[controriforma|contro-riformata]] di linguaggio, ma in modo accostante e 'domestico', vicino alla religiosità dei devoti.
==Storia==
I primi brevetti riguardanti un sistema di sincronizzazione di accensione risalgono al [[1898]] a nome di [[Nikola Tesla]] ([[Stati Uniti d'America|USA]]), [[Richard Simms]] ([[Gran Bretagna]]) e [[Robert Bosch]] ([[Germania]]), ma l'invenzione viene attribuita anche a [[Carl Benz]] ([[Germania]]). Serve a generare una scintilla che avvii la combustione della carica fresca.
 
In seguito il nostro si avvicinò allo studio dell'opera del [[Caravaggio]] e a quella di altri toscani come [[Santi di Tito]] e Domenico Crespi detto il [[Passignano]].
==Funzionamento==
Alla candela viene applicata una tensione di migliaia di [[volt]] generata dalla [[Bobina d'accensione|bobina]]: la differenza di tensione fra i due elettrodi è crescente fino a superare la capacità isolante della miscela di aria e benzina, che al ridursi della [[resistenza dielettrica]] incomincia a ionizzarsi. Un gas ionizzato diviene conduttore, generando una breve ma intensissima scarica di elettroni con un meccanismo analogo a quello dei [[Fulmine|fulmini]]: la scintilla, che induce un riscaldamento locale della carica fresca fino a temperature che vanno dai 700 ai 1000 C° (a seconda della bontà della candela).
 
Nel [[1603]] e nel [[1608]] gli furono commissionate due opere per il [[Pio Monte della Misericordia]] di Napoli, ''[[Cristo in casa di Marta e Maria (Santafede)|Cristo in casa di Marta e Maria]]'' e ''[[San Pietro che resuscita Tabitha]]''.
Le candele possono essere utilizzate anche in altri campi, come i [[forno|forni]] e le fornaci, nei quali la miscela combustibile può dover essere innescata. In questo caso, vengono detti "candele" gli ''innescatori a fiamma''.
 
Tra le altre tele di rilievo vanno menzionate ''L'incoronazione della Vergine'' ([[1601]]-[[1602|02]]) nella [[Chiesa di Santa Maria la Nova (Napoli)|Chiesa di Santa Maria la Nova]], la ''Madonna e Santi'' ([[1606]]) a [[Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi|Monteoliveto]], e le opere commissionate da privati come ''I figli di Zebedeo davanti a Cristo'' ([[1625]]) ai [[Chiesa dei Girolamini|Gerolamini]] e la ''Lavanda del Bambino'', tela menzionata da [[Bernardo De Dominici]] nel [[1742]]. Di probabile sua attribuzione sarebbe la ''Madonna con angeli e san Bonaventura, san Francesco e Ludovico d'Angiò'' opera collocata sull'altare maggiore nella [[Chiesa di San Bonaventura (Napoli)]] situata in via San Giovanni Maggiore Pignatelli.
==Parti della candela==
[[Immagine:Spark plug construction.jpg|right|thumb|Schema di una candela d'accensione]]
La candela si può schematizzare in varie parti. Dall'alto della foto:
 
Lavorò anche in altre città dell'Italia meridionale, ma anche al Nord e in [[Spagna]].
===Terminale===
La parte superiore della candela ha un '''terminale''', che viene connesso alla pipetta (componente dell' [[impianto d'accensione]]). La costruzione del terminale varia in funzione dell'impiego della candela stessa e generalmente ogni candela ha il terminale dotato di un adattatore che si svita, in modo da permettere l'adattamento del terminale a più tipi di pipetta.
 
Fra i suoi allievi vi fu [[Giovanni De Gregorio]] detto il Pietrafesa.
Questo terminale fa parte di un estremo dell'anima metallica della candela, dove all'altro capo si trova l'elettrodo centrale.
 
===Corpo ceramico===
Percorre per tutta la lunghezza la candela, tale corpo viene classificato in varie parti:
*'''Corpo''', costituisce la parte superiore del corpo, realizzato in ceramica a base di ossido di [[alluminio]], presenta il tipico aspetto dotato di risalti circonferenziali smussati.
**'''Coste''', esse hanno la funzione di incrementare il potere isolante e di impedire che una scarica elettrica si instauri tra il terminale e l'involucro metallico muovendosi parallelamente alla superficie del corpo isolante. Infatti, i risalti allungano il percorso che la scarica dovrebbe seguire e lo rendono tortuoso, in modo da incrementare la resistenza incontrata.
*'''Isolatore''', costituisce la parte inferiore del corpo ceramico, giunge fino alla base dell'elettrodo centrale ed è quindi all'interno della camera di combustione, per questo deve resistere fino a 1500º&nbsp;[[Celsius|C]] e 60.000&nbsp;[[Volt|V]], le sue misure sono importanti per determinare il grado termico della candela.
 
== Opere (lista non esaustiva) ==
===Corpo metallico===
* ''La Madonna con il Bambino e Santi'' (tela, 1580 circa), [[Cattedrale di Matera]]
Costituisce la parte della candela che permette l'avvitamento sulla [[testata (meccanica)|testata]] del motore e il collegamento di un elettrodo a massa, in modo da poter generare la scintilla e supportare il corpo ceramico che ingloba l'altro elettrodo, esso è costituito anche da:
 
====Filettatura=Napoli===
* ''La Madonna del Rosario'' (tela), [[Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Forcella]]
È la parte del corpo metallico, che viene avvitata all'interno della [[testata (meccanica)|testata]].
* ''La Madonna del Rosario'' (tela), [[Basilica di San Domenico Maggiore]]
* ''L'Annunciazione'' (tela), [[Basilica di San Domenico Maggiore]]
* ''La Deposizione''(tela), [[Eremo dei Camaldoli]]
* ''San Pietro che resuscita Tabitha'' (tela, 1611), Chiesa del [[Pio Monte della Misericordia]]
* ''Cristo in casa di Marta e Maria'' (tela, 1612), Chiesa del [[Pio Monte della Misericordia]]
* ''La Sacra Famiglia con Santa Lucia'' (tela, 1620 circa), Quadreria del [[Pio Monte della Misericordia]]
* ''La Visitazione'' (tela), [[Chiesa di Santa Teresa a Chiaia]]
* ''L'Annunciazione'' (tela), [[Chiesa di Santa Maria in Portico]]
* ''La Santissima Trinità con la Vergine, San Giuseppe e Santi'' (tela, 1618-1619), [[Chiesa di Santa Maria di Monteverginella]]
* ''La Madonna del Rosario'' (tela), [[Chiesa del Gesù Nuovo]]
* ''La Madonna del Soccorso'' (tela, 1607), [[Basilica dello Spirito Santo]]
* ''La Natività'' (tela, 1590), Oratorio dell'Arciconfraternita di Santa Restituta dei Neri nel [[Duomo di Napoli]]
* ''La Madonna con il Bambino e i Santi Benedetto, Mauro e Placido'' (tela, 1593), [[Chiesa dei Santi Severino e Sossio]]
* ''I Figli di Zebedeo davanti a Cristo'' (tela), [[Quadreria dei Girolamini]]
* ''La Lavanda del Bambino'' (tela), [[Quadreria dei Girolamini]]
* ''L'Annuncio ai pastori'' (tela, 1606), [[Chiesa dei Girolamini]]
* ''
 
====Guarnizione== Note ==
<references />
Tale guarnizione è un elemento deformabile, situata tra il corpo metallico e la filettatura dello stesso, evita il trafilamento verso l'esterno dei gas dalla camera di combustione evitando così perdite di pressione.
 
===Elettrodi= Bibliografia ==
* {{Cita libro |url = http://books.google.it/books?id=kgNAAAAAcAAJ&pg=PA885&dq=capaccio+santafede&hl=it&ei=1TSiTLXELoGROLbj7OYE&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CEoQ6AEwBw#v=onepage&q&f=false |autore = Giulio Cesare Capaccio |titolo = Il forastiero |città = Napoli |editore = |anno = 1634 |p = 859 |accesso = 17 dicembre 2015}}
Gli elettrodi sono due:
* {{Cita libro |autore = Niccolò Morelli di Gregorio |autore2 = Pasquale Panvini |titolo = Biografia degli uomini illustri del regno di Napoli, ornata de loro rispettivi ritratti |città = Napoli |editore = |anno = 1820 |accesso = 17 dicembre 2015 |url = http://books.google.it/books?id=Z1oq-b8kNioC&pg=PT263&dq=santafede+%22severino%22+medici&hl=it&ei=hUqbTIKeONO44AbExfQ8&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CEgQ6AEwBg#v=onepage&q=santafede%20%22severino%22%20medici&f=false}}
*''Elettrodo centrale'' (polo positivo) che sbuca dall'isolatore e da dove parte la scintilla elettrica. Con maggiori diametro e lunghezza viene garantita una maggiore durata; restringendo questi valori si ha una maggiore affidabilità nello scoccare della scintilla a svantaggio della durata del pezzo. I motori da competizione utilizzano generalmente candele con elettrodi molto sottili realizzati in leghe speciali.
* {{Cita libro |autore = Giovanni Battista Gennaro Grossi |titolo = Le belle arti |città = Napoli |editore = Tipografia del giornale enciclopedico |anno = 1820 |pp = 91-92 |accesso = 17 dicembre 2015 |url = http://books.google.it/books?id=qxsTAAAAQAAJ&dq=belisario%20corenzio&pg=RA1-PA91#v=onepage&q=santafede&f=false}}
*''Elettrodo di massa'', viene saldato o ricavato dal corpo metallico; regolando la sua apertura o chiusura è possibile decidere la distanza dall'altro elettrodo.
* {{Cita libro |autore = Adolfo Venturi |titolo = Storia dell’arte italiana. La pittura del Cinquecento |volume = vol. IX, parte quinta |città = Milano |editore = |anno = 1932 |pp = 746-748 |sbn = IT\ICCU\RMS\0186380}}
* {{Cita libro |autore = Giovanni Previtali |titolo = La pittura del Cinquecento a Napoli e nel vicereame |città = Torino |editore = Einaudi |anno = 1978 |p = 120 |sbn = IT\ICCU\RAV\0079351}}
* Concetta Restaino, ''La giovinezza di Fabrizio Santafede'', in «Prospettiva», 1989-1990, 57-60, ''Scritti in ricordo di Giovanni Previtali'', vol. II, pp.&nbsp;95–96.
* {{Cita libro |autore = Pierluigi Leone De Castris |titolo = Pittura del Cinquecento a Napoli (1573-1606) |volume = 3 (''L’ultima maniera'') |città = Napoli |editore = Electa |annooriginale = 1991 |anno = 2001 |p = 262 |isbn = 88-510-0017-4 |sbn = IT\ICCU\NAP\0014086}}
* {{Cita libro |autore = Francesco Abbate |titolo = Storia dell’arte nell’Italia meridionale |volume = 3 (''Il Cinquecento'') |città = Roma |editore = Donzelli |anno = 2001 |p = 233 |isbn = 88-7989-653-9}}
 
== Altri progetti ==
====Distanza degli elettrodi====
{{interprogetto|commons=Category:Fabrizio Santafede}}
La distanza degli elettrodi è un parametro di settaggio della candela, l'unico che può essere modificato, questo valore deve essere piuttosto preciso, dato che modificandolo si possono avere comportamenti anche molto differenti, per questo bisogna utilizzare uno [[spessimetro]] e verificare che la distanza degli elettrodi sia quella prescritta dal costruttore del motore.
 
== Collegamenti esterni ==
Condizioni di gap (distanza elettrodi):
* {{collegamenti esterni}}
* Gap troppo stretto: la scintilla potrebbe essere troppo piccola per incendiare la miscela carburante e consuma/surriscalda in modo eccessivo gli elettrodi.
* {{Treccani|fabrizio-santafede|Santaféde, Fabrizio|accesso=17 dicembre 2015}}
* Gap stretto: scintilla sempre presente.
* {{Cita web |url = http://www.europeana.eu/portal/brief-doc.html?start=1&view=table&query=santafede |titolo = Scheda Santafede, Fabrizio |accesso = 17 dicembre 2015 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151030021924/http://www.europeana.eu/portal/brief-doc.html?start=1&view=table&query=santafede |dataarchivio = 30 ottobre 2015 }}
* Gap ampio: la scintilla è più forte, garantendo una migliore combustione.
* Gap troppo ampio: difficoltà nello scoccare della scintilla, porta a riduzioni della potenza, soprattutto ad alti regimi, portando a un mancato raggiungimento del regime massimo.
 
{{Controllo di autorità}}
Il costruttore del motore fornisce un range del gap, al cui interno la candela riesce a funzionare a dovere, il dato più importante per la determinazione di questo parametro è l'energia di scarica del sistema d'accensione, dove maggiore sarà tale energia di scarica e maggiore potrà essere la distanza tra gli elettrodi, in modo da poter velocizzare la combustione dato che così si avrà un arco elettrico più grande e di conseguenza una maggiore quantità di miscela incendiata all'istante dell'accensione, avendo come risultato una combustione più rapida, che permette di poter ridurre l'anticipo d'accensione e migliorare il rendimento termico.<br>
{{Portale|biografie|pittura}}
Generalmente i meccanici installano candele nuove con la distanza (gap) al valore minimo, in modo che con l'usura e la formazione di depositi non perdano subito la loro funzione, ma anzi in un primo momento la migliorino leggermente, così da permettere intervalli fra gli interventi di manutenzione più lunghi, sebbene i principali produttori forniscano le candele già predisposte con una distanza degli elettrodi ottimale per il motore su cui andranno installate.
 
[[Categoria:Fabrizio Santafede| ]]
====Materiale elettrodo centrale====
Il materiale degli elettrodi è molto importante, perché determina le caratteristiche della candela, infatti maggiore sarà la temperatura a cui questo può essere sottoposto, così come la resistenza alla corrosione, in modo da adoperare un diametro minore e più si avrà una candela per uso sportivo, la quale riesce a entrare rapidamente in temperatura, fornire una scintilla più costante e resistere alle elevate temperature che generalmente si generano in questi motori e a cui si tengono queste candele, in modo che rimangano più pulite possibili, in modo da non perdere qualità nella scarica.
 
Leghe più utilizzate:
*[[Acciaio]]/[[Nichel]], viene utilizzato fin dagli albori e tuttora utilizzato sulla maggior parte degli equipaggiamenti base, per via della sua economicità, principalmente con diametri standard (2,5mm) ma può essere presente anche su alcune candele per uso sportivo con diametro pari o inferiori al millimetro.
*[[Platino]], lega usata unicamente su candele per uso sportivo con elettrodo centrale sottile, permette di sopportare meglio le alte temperature e resiste in modo migliore all'usura.
*[[Iridio]] o più comunemente noto con il nome latino iridium, sta soppiantando le vecchie candele al platino.
 
====Diametro elettrodo centrale====
L'elettrodo centrale può essere creato con diversi diametri a seconda del tipo di candela
*''Standard'' il diametro si attesta a 2,5&nbsp;mm, permette un'elevata vita della candela.
*''Racing'' il diametro è pari o inferiore al millimetro, fino ad arrivare a soli 0,4&nbsp;mm, queste candele permettono una scintilla più vigorosa e costante, ma hanno anche una vita più breve a parità di materiale con la candela standard.
 
====Forme dell'elettrodo di massa====
L'elettrodo di massa può essere di diverso tipo:
*''Standard'', è costituito da un linguetta relativamente spessa che permette una facile regolazione della distanza elettrodi
*''V'', è del tutto simile alle standard, ma ha la parte terminale a V
*''Sottile'', utilizzate su alcune candele racing, dove l'elettrodo è costituito da una semplice barretta dritta e sottile
*''Periferico'', utilizzate su alcune candele racing, l'elettrodo si trova tutto attorno all'elettrodo centrale e crea una scintilla a effetto di campo, ma per poter utilizzare al meglio tale candela si richiede un'elevata energia di scarica
 
==Variazioni sul modello di base==
[[Immagine:Spark plug.jpg|right|thumb|Candele d'accensione, con diversi elettrodi di massa]]
Nel corso degli anni le modifiche progettuali e costruttive sulle candele sono state indirizzate ad ottenere una migliore ignizione o una maggiore durata (o entrambe):
*''Multielettrodo'', l'uso di due, tre, o quattro elettrodi di terra equamente distanziati fra di loro e posti intorno ad un elettrodo centrale
*''Candela a scarica semisuperficiale'', la scintilla elettrica che si genera tra i due elettrodi scorre sulla superficie del rivestimento ceramico dell'elettrodo centrale, garantendo una maggiore pulizia dello stesso.
*''Schermatura della candela'', accorgimento che permette l'annullamento quasi totale delle interferenze generate da apparecchiature elettriche, tra cui i cavi dell'alta tensione. Tali candele tuttavia richiedono che anche l'intero [[impianto d'accensione]] (o di [[impianto di alimentazione|alimentazione]], se integrati) sia schermato, perché altrimenti non si avrà alcun beneficio.
*''Resistenza per radiofrequenze'', si utilizza una resistenza che assorbe i disturbi elettromagnetici, che sono causa dei disturbi di radiofrequenza
*''Elettrodo resistivo'': l'elettrodo centrale è munito di una resistenza collegata in serie, che permette l'aumento della vita della candela, dato che si riducono l'intensità dell'arco elettrico e i disturbi radio prodotti da eventuali apparecchiature elettroniche.
 
==Grado termico==
[[Immagine:Dilatation-spark plug-bougie allumage-fr.svg|thumb|right|La graduazione termica]]
Il grado termico della candela è molto importante, perché definisce la capacità della candela di dissipare il calore, che altrimenti porterebbe a un surriscaldamento e a un decadimento delle prestazioni e della vita utile della candela, o a temperature troppo basse dell'elettrodo centrale che comportano un più difficile avviamento a motore freddo e formazioni di depositi sulla candela.
Inoltre se la candela non disperde sufficientemente il calore, potrebbe provocare l'[[autoaccensione]] della miscela, che in pratica non verrebbe incendiata dalla scintilla ma dal corpo della candela stessa, molto caldo. Il grado termico della candela dipende prevalentemente dall'isolante (porcellana), che impedisce la dissipazione del calore dalla candela alla testata motore. Una candela si dice ''calda'' se ha bassa attitudine a disperdere calore, ed è idonea per motori di bassa potenza; si dice ''fredda'' se ha alta attitudine a disperdere calore ed è idonea per motori di elevata potenza.
 
Il grado termico si può identificare dal valore numerico del codice stampato sulla candela. I costruttori per definire la capacità dissipante usano scale differenti: per esempio il costruttore NGK utilizza una scala che all'aumentare del valore, aumenta il potere dissipante della candela (valore alto, candela fredda), mentre i costruttori [[Robert Bosch GmbH|Bosch]] e Champion utilizzano una scala inversa (valore alto, candela calda).
 
==Dimensioni==
[[Immagine:67d2scd.jpg|thumb|right|Tre esempi differenti]]
Le candele non sono tutte uguali, possono variare per:
*''Diametro'': nei [[motore a quattro tempi|quattro tempi]] più performanti e con [[valvola a fungo|valvole a fungo]] molto larghe, si utilizzano candele di diametro ridotto, mentre in quasi tutte le altre condizioni si utilizzano candele con diametro largo, ovviamente oltre a variare la filettatura si variano le misure dell'esagono utilizzato per l'avvitamento.
*''Lunghezza filettatura'': le candele hanno varie misure per la lunghezza del filetto, generalmente le filettature lunghe vengono utilizzate sui mezzi più grandi, mentre per le apparecchiature più piccole come le motoseghe o i ciclomotori più semplici come il [[Piaggio Ciao]] si utilizzano candele con filettatura corta.
*''Tipo di sede'': la sede per la candela può essere cilindrica o conica.
*''Lunghezza corpo ceramico'': in alcuni modelli la lunghezza del corpo ceramico è più corta rispetto al normale, questo formato si chiama compatto e viene utilizzato su piccole apparecchiature come tosaerba, motoseghe, ecc.
 
==Lettura della candela==
Tramite la visualizzazione della candela dopo un determinato periodo d'utilizzo è possibile comprendere come il motore lavora e se la candela installata è o meno quella corretta:<ref>[http://www.aa1car.com/library/reading_spark_plugs.jpg Lettura della candela]</ref><ref>[http://www.ngk.it/it/dettagli-tecnici/candele-di-accensione/diagnosi/danni-riscontrabili/ NGK: Danni riscontrabili]</ref><ref>[http://www.beru.com/products/ignition-technology/spark-plugs/diagnostic-aid BERU: Guida alla diagnosi per candele di accensione]</ref>
 
{| class="wikitable sortable"
!Candela!!Causa!!Rimedio
|-
|[[Immagine:Zündkerze rehbraun.jpg|150px]]||Il motore funziona perfettamente||non è necessaria alcuna misura di correzione
|-
|[[Immagine:Zündkerze abgebrannt.jpg|150px]]||Candela corrosa e fusa||Detonazione, controllare sia il combustibile e la candela, che siano adatti al motore
|-
|[[Immagine:Zündkerze zu heiß.jpg|150px]]||Candela surriscaldata||Controllare la carburazione (povera di benzina), il grado termico della candela
|-
|[[Immagine:Zündkerze überbrückt.jpg|150px]]||Candela ricoperta di fuliggine nera e in alcuni casi è umida||Miscela fresca troppo ricca di carburante o candela troppo fredda, controllare il grado termico della candela, la carburazione, controllare il corretto uso dello [[Starter (meccanica)|starter]]
|-
|[[Immagine:Zündkerze verölt.jpg|150px]]||Deposito d'olio sulla candela||Per i motori a due tempi, bisogna regolare il rapporto [[miscela olio-benzina]]<br>Per i motori a quattro tempi bisogna verificare la tenuta dei raschiaolio, il livello dell'olio e la pompa dell'olio
|-
|[[Immagine:Zündkerze explodiert.jpg|150px]]||Sbalzo termico della candela||verificare il tipo di candela, il grado termico, la sua qualità e l'istallazione corretta
|-
|[[Immagine:Zündkerze glasiert.jpg|150px]] ||La candela si smalta||Controllare la qualità della candela, il grado termico e le impostazioni del motore
|-
|[[Immagine:Zündkerze verkohlt.jpg|150px]]||Elettrodo centrale consumato ai bordi, mentre l'elettrodo laterale è surriscaldato e squamoso||Preaccensione del combustibile, controllare il grado termico della candela e il combustibile
|-
|[[Immagine:Zündkerze verschlissen.jpg|150px]]||Elettrodo corroso||Controllare il carburante e l'anticipo d'accensione
|-
| ||elettrodo centrale fuso||Sovraccarico termico, controllare il grado termico della candela e l'anticipo d'accensione
|-
| ||elettrodi fusi||Sovraccarico termico, controllare l'anticipo d'accensione
|-
|[[Immagine:Zündkerze verkrustet.jpg|150px]]||Depositi sulla candela||Motori a quattro tempi: Controllare il gioco tra pistone e cilindro e le varie tenute per il contenimento dell'olio motore<br>Motore a due tempi: ridotta tenuta dei paraoli, con infiltrazioni d'olio dal cambio<br/>Verificare anche la qualità della benzina
|-
|[[Immagine:Zündkerze mechanisch zerstört.jpg|150px]]||Candela danneggiata meccanicamente||Controllare i danni al motore, il pistone sbatte contro la candela
|-
|}
 
==Produttori==
I diversi produttori al mondo sono:
{{Div col|cols=2|small=no}}
*[[ACDelco]]
*[[Beru Spark Plug]]
*[[Robert Bosch GmbH|Bosch]]
*[[Champion Spark Plug|Champion]]
*[[Cleveland Spark Plug|Cleveland]]
*[[Denso]]
*[[KLG Spark Plug|KLG]]
*[[LODGE Spark Plug]]
*[[NGK Spark Plug|NGK]]
*[[Ningbo Esso Spark Plug]]
*[[Splitfire]]
*[[STITT]]
*[[WEGA]]
*[[Torque master]]
{{Div col end}}
 
==Voci correlate==
* [[Impianto d'accensione]]
 
==Bibliografia==
*Facchinelli F.L. "''Elaboriamo il 2 tempi'' - teoria e pratica per l'elaborazione dei motori a due tempi", editrice "Motor Books Tech"
 
==Note==
{{references|1}}
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.sparkplugs.com/glossaryImage.asp?imgID=430 Tabella di conversione del grado termico tra le diverse marche]
*Candela a scarica semisuperficiale [http://www.ngkntk.it/Candele_a_scarica_semi-superfi.986.0.html Candele a scarica semi-superficiale] [http://www.ngkntk.it/Il_Platino_scrive_la_storia_de.951.0.html Il Platino scrive la storia dell’auto, Nuove candele NGK a scarica semi-superficiale per tutte le VW con motori VR6]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Spark plugs}}
 
[[Categoria:Parti di motore]]
{{Link VdQ|fr}}
 
[[af:Vonkprop]]
[[ar:شمعة احتراق]]
[[bg:Запалителна свещ (автомобил)]]
[[ca:Bugia]]
[[cs:Zapalovací svíčka]]
[[da:Tændrør]]
[[de:Zündkerze]]
[[el:Αναφλεκτήρας]]
[[en:Spark plug]]
[[es:Bujía]]
[[et:Süüteküünal]]
[[eu:Buxia]]
[[fa:شمع (خودرو)]]
[[fi:Sytytystulppa]]
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[[gl:Buxía]]
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[[hi:स्पार्क प्लग]]
[[hr:Svjećica]]
[[id:Busi]]
[[ja:点火プラグ]]
[[ms:Palam pencucuh]]
[[nl:Bougie]]
[[no:Tennplugg]]
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[[pt:Vela de ignição]]
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[[sk:Zapaľovacia sviečka]]
[[sv:Tändstift]]
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[[uk:Свічка запалювання]]
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