Foresta pluviale tropicale e Porta Ognissanti: differenze tra le pagine

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[[Image:Paolo Monti - Servizio fotografico (Padova, 1967) - BEIC 6329335.jpg|thumb|Porta Ognissanti in una foto di [[Paolo Monti]] del 1967. Fondo Paolo Monti, [[BEIC]].]]
{{nota disambigua|l'omonimo album del 2013 di [[Paola & Chiara]]|[[Giungla (album)]]|Giungla}}
[[Image:South American jungle photograph.jpg|thumb|340px|Giungla del Sud America]]
Le '''foreste pluviali tropicali''' sono un tipo di [[foresta pluviale]] localizzate nella fascia [[equatore|equatoriale]] della [[Terra]]. Sono comuni in [[Asia]], [[Australia]], [[Africa]], [[Sud America]], [[America Centrale]], [[Messico]] meridionale e in numerose isole del [[Oceano Pacifico|Pacifico]].<ref>[http://www.radford.edu/~swoodwar/CLASSES/GEOG235/biomes/rainforest/rainfrst.html Tropical broadleaf Evergreen Forest: The rainforest.] in [[2008-03-14]].</ref> Rappresentano il [[bioma]] terrestre con la massima [[biodiversità]], dato che ospitano da sole circa una metà delle specie viventi [[animali]] e [[vegetali]] terrestri.<ref name="MI">The Regents of the [[University of Michigan]]. [http://www.globalchange.umich.edu/globalchange1/current/lectures/kling/rainforest/rainforest.html The Tropical Rain Forest.] in [[2008-03-14]].</ref>
 
[[File:Porta portello 1.JPG|thumb|Il [[canale Piovego]] e porta Portello.]]
Le foreste pluviali tropicali hanno uno scarso [[sottobosco]], in quanto la [[luce]] del [[Sole]] difficilmente raggiunge il livello del [[suolo]].<ref>Michael Ritter. [http://www.uwsp.edu/geo/faculty/ritter/geog101/textbook/biogeography/biomes_tropical_forests_page_1.html The Forest Biome.] in [[2008-03-14]].</ref> Questo rende più agevole il movimento nella foresta per uomini e animali. Quando il tessuto forestale è interrotto, il suolo è rapidamente colonizzato da [[specie pioniera|piante pioniere]] e da un fitto intreccio di [[liana|liane]] e giovani alberi, denominato '''giungla'''.<ref>{{cite encyclopedia | title = Tropical Rain Forest | encyclopedia = Glossary of Meteorology | publisher = [[American Meteorological Society]] | url = http://amsglossary.allenpress.com/glossary/search?p=1&query=tropical+rain+forest | accessdate = 2008-05-14 }}</ref>
 
La '''Porta Ognissanti''' (''Omnium Sanctorum'' in [[lingua latina|latino]], detta anche ''Portello Nuovo'' o ''Venezia'') è una delle [[porta|porte]] tuttora esistenti nell'ambito delle [[Cinta muraria di Padova#Mura cinquecentesche|mura cinquecentesche]] di [[Padova]], notoriamente [[Storia di Venezia#L'espansione nella Pianura padano-veneta|realizzate]] dalla [[Serenissima|Repubblica Serenissima]].
Le foreste pluviali tropicali sono considerate "la più grande farmacia del pianeta" in quanto circa un quarto dei [[principio attivo|principi attivi]] impiegati in [[farmacologia]] deriva da vegetali.<ref>Rainforest Concern.[http://www.rainforestconcern.org/rainforest_facts/why_the_importance/ Why are rainforests important?] in [[2008-03-14]].</ref>
[[File:800px-tropical wet forests.png|340px|thumb|right|Distribuzione della foresta pluviale tropicale]]
 
Come facilmente si comprende da una delle denominazioni del monumento, sorge nella zona chiamata [[Padova#Quartieri|Portello]]<ref>Amministrativamente parlando, si tratta del [[Quartiere]] 3, Brenta-Venezia.</ref> (ossia "piccolo porto", perché detta zona ospitava una sorta di ''arrivo'' - recentemente restaurato - per le [[imbarcazione|imbarcazioni]] che collegavano<ref>[http://www.ilburchiello.it/site_it/itinerario.html L'odierna versione turistica] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070513052500/http://www.ilburchiello.it/site_it/itinerario.html |data=13 maggio 2007 }}</ref> lungo la [[Riviera del Brenta]] Padova con Venezia, ma è più probabile la recente ipotesi nel farla derivare al fatto che, precedentemente all'attuale porta, c'era un "Portello" (semplice porta pedonale o quasi).
== Descrizione ==
[[File:7 - Itahuania - Août 2008.JPG|250px|thumb|right|Foresta pluviale tropicale nella [[Regione di Madre de Dios]] in [[Perù]]]]
Il [[clima]] della foresta pluviale tropicale fa parte del [[clima equatoriale]] caratterizzato da stabilità per tutto l'anno e assenza di variazioni [[stagione|stagionali]]. La [[temperatura]] media è costante e l'[[escursione termica]] [[anno|annuale]] si mantiene entro i 2-3 [[Temperatura|gradi]]. Alto è il livello di [[umidità relativa]] e consistenti sono le [[precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] [[pioggia|piovose]] sotto forma di [[rovescio (meteorologia)|rovesci]] e [[temporali]]. L'insieme di tutti questi fattori climatici favorisce lo sviluppo della [[vegetazione]] rigogliosa in essa presente.
 
La porta in questione risale, per l'esattezza, al [[1519]], anno in cui prese il posto della porta ''Portello Vecchio'', situabile nell'odierna via [[San Massimo]]. Presenta caratteristiche piuttosto diverse rispetto alle altre porte di Padova del medesimo periodo. Nella facciata che guarda all'esterno della [[città]], è adornata da candida pietra d'[[Istria]], con quattro coppie di [[colonna|colonne]] a loro volta sormontate da un [[architrave]] abbellito da quattro [[proiettile|palle]] di [[cannone]] in [[Trachite euganea|trachite]]. A fianco alla base dell'antistante [[ponte]]<ref>Realizzato nel [[1784]] in sostituzione di un precedente manufatto [[legno|ligneo]].</ref> sul [[canale Piovego]] a tre [[arcata|arcate]], due [[San Marco Evangelista#Simbolo del leone|leoni]] in pietra bianca montano perennemente di guardia.
Le grandi foreste pluviali ospitano più [[specie]] o popolazioni di tutti gli altri biomi messi insieme. Circa l’82% della [[biodiversità]] conosciuta è rilevabile nelle foreste tropicali.<ref>[http://www.reuters.com/article/environmentNews/idUSMAN18800220080620 U.N. calls on Asian nations to end deforestation], Reuters</ref> Le fronde degli [[alberi]] - si innalzano fino a 50 - 85 [[metri]] dal suolo della [[foresta]]. La materia organica cade al suolo e si decompone rapidamente a causa della temperatura e dell’umidità, in un rapido ciclo dei nutrienti.
 
Nel complesso si tratta di un edificio che dissimula assai bene la sua natura di presidio [[fortificazione alla moderna|tattico]]<ref>In effetti, l'unico elemento funzionalmente collegabile alla [[guerra]] è rinvenibile in un paio di "cannoniere" che sfiorano l'[[acqua]].</ref>. Ancora oggi sono leggibili talune [[lapide|lapidi]] che commemorano le antiche [[Padova#Storia|origini]] della città, elogiandone al contempo il [[Repubblica di Venezia|buon governo]]. A complemento di tanto splendore, dal [[1535]] un [[orologio]] svetta da una sorta di "[[torre|torrino]]" (vagamente simile a quello del [[palazzo del Quirinale|Quirinale]]), realizzato in pietra di [[Nanto]], costituente la sommità dell'intera costruzione.
Le foreste pluviali sono caratterizzate da abbondanti [[precipitazioni]]. Il [[suolo]] è quindi spesso povero di nutrienti dilavati dalle piogge torrenziali, mentre la rapida decomposizione della materia organica da parte dei batteri impedisce l’accumulo di strati di [[humus]]. L’alta concentrazione di ossidi di [[ferro]] e [[alluminio]] produce il caratteristico colore rosso del suolo. In aree di più recente formazione geologica, come nel caso di terreni di origine vulcanica, il [[suolo]] tropicale può risultare più fertile, così come nel caso della [[foresta inondata]], in cui la piena annuale deposita un fertile strato di [[limo]].
 
Nella parte interna della porta, sono ravvisabili tracce di [[affresco|affreschi]].
Le foreste tropicali sono soggette a un intensivo taglio e alla conseguente [[deforestazione]], soprattutto nel ventesimo secolo, che ha visto la superficie delle foreste ridursi quasi della metà.<ref>[http://www.guardian.co.uk/environment/2008/sep/01/forests.brazil Brazil: Deforestation rises sharply as farmers push into Amazon], The Guardian, September 1, 2008</ref><ref>[http://www.asianews.it/index.php?l=en&art=5728 China is black hole of Asia's deforestation], Asia News, 24 March, 2008</ref>
 
==Galleria d'immagini==
La gran parte delle [[specie]] [[vegetali]], di [[insetti]], e di [[microorganismi]] ancora non sono stati scoperti e catalogati dagli scienziati.{{Citazione necessaria|date=November 2008}} Le foreste pluviali tropicali sono anche chiamate "i polmoni della terra," ma questa definizione non ha una reale base scientifica, in quanto le foreste sono considerate neutrali dal punto di vista dell’[[ossigeno]].<ref>Broeker, W.S., 2006 "Breathing easy, Et tu, O2" Columbia University http://www.columbia.edu/cu/21stC/issue-2.1/broecker.htm.</ref><ref>Moran, E.F., "Deforestation and Land Use in the Brazilian Amazon", Human Ecology, Vol 21, No. 1, 1993</ref>
<gallery>
Alte [[latifoglie]] [[sempreverdi]] sono le forme dominanti. Gli alberi più alti emergono dal manto forestale e ospitano tra i propri rami una ricca flora di epifite ([[orchidea]], [[bromelia]], muschio, lichene). Il sottobosco in una [[foresta pluviale]] è limitato dalla carenza di luce, e consiste prevalentemente in [[piante]], felci e giovani alberi in grado di vivere alla semi oscurità, oltre che dalle [[liana|liane]] che catturano la luce arrampicandosi sugli alberi. Nella foresta [[decidua]] o semi-decidua, o dove è intervenuto un fattore di disturbo, il suolo è colonizzato da liane e piante pioniere a rapida crescita, e la densa vegetazione è chiamata [[giungla]].
Image:Porta-ognis-nord.jpg|Veduta da nord
Image:Porta-ognis-sudest.jpg|Veduta da sud-est
Image:Porta-ognis-sud2.jpg|Veduta da sud
Image:Porta-ognis-ovest2.jpg|Veduta da ovest
Image:Scale-portello.jpg|Le ''Scalette del Portello'' viste da Porta Ognissanti
Image:Affresco-ognis.jpg|Particolare degli affreschi interni alla Porta
Image:Porta-ognis-dettaglio.jpg|Particolare della veduta da nord
</gallery>
 
==FaunaNote==
<references/>
Gli animali presenti nella foresta tropicale sono molti, fra i più importanti troviamo i [[Chiroptera|pipistrelli]] e numerose specie di [[Aves|uccelli]] fra i quali [[Psittacidae|pappagalli]], [[colibrì]] e l'[[Paradisaeidae|uccello del Paradiso]]; numerosi [[Serpentes|serpenti]] e altri [[Reptilia|rettili]] quali le [[iguana|iguane]], i [[Chamaeleonidae|camaleonti]] e i [[Gekkonidae|gechi]] o [[Anphibia|anfibi]] come i [[Bufo bufo|rospi]] giganti e le [[ranidae|rane]]; varie specie di [[Primates|scimmie]] quali il [[mandrillo]], lo [[Pan troglodytes|scimpanzé]], il [[Gorilla gorilla|gorilla]] e l'[[Pongo pygmaeus|orango]]; infine grossi [[carnivoro|carnivori]] quali il [[Panthera onca|giaguaro]], il [[Panthera pardus|leopardo]] e la [[tigre]]. Infine il mammifero erbivoro più noto è il [[tapiro]].e molti insetti
 
== Strati Bibliografia==
*[[Giuliana Mazzi]], [[Adriano Verdi]], [[Vittorio Dal Piaz]], ''Le mura di Padova'', [[Il Poligrafo]] editore, Padova 2002 - ISBN 88-7115-135-6
Le foreste pluviali tropicali si dividono in cinque diversi strati, ciascuno dei quali ospita diversi habitat e diverse specie: suolo, arbusti, i tronchi e rizomi, la volta delle fronde e lo strato emergente. Quest’ultimo si trova solo nelle foreste tropicali, ed è composto da alberi alti fino a 70-80 metri, in grado di resistere al calore del sole e alla forza del vento. Lo abitano animali come l’[[aquila arpìa]], la [[farfalla]], il [[pipistrello]] e alcuni tipi di [[scimmia]].
*Alessandro Baldan, ''Studio storico ambientale artistico della [[Riviera del Brenta]] (da [[Fusina]] al Portello di Padova)'', Edizioni Bertato, [[Villa del Conte]], 1995
 
== Voci correlate ==
La volta delle fronde ospita la maggior parte della vita animale, dalle rane arboricole, alle scimmie, agli uccelli, agli insetti.
*[[Mura di Padova]]
 
== PopoliAltri di forestaprogetti ==
{{interprogetto|commons=Rainforest}}
Le foreste pluviali tropicali ospitano numerose comunità indigene <ref>Bailey, R.C., Head, G., Jenike, M., Owen,B., Rechtman, R., Zechenter, E., 1989 "Hunting and gathering in tropical rainforest: is it possible." American Anthropologist, 91:1 59-82</ref> L’alta biodiversità determina una forte dispersione delle risorse alimentari, e le popolazioni di foresta, soprattutto se composte da cacciatori-raccoglitori, conducono spesso uno stile di vita seminomadico, su base stagionale, alternando talvolta la vita in foresta a quella in savana. Altri gruppi vivono commerciando i preziosi prodotti della foresta.<ref>Bailey, R.C., Head, G., Jenike, M., Owen, B., Rechtman, R., Zechecnter, E., 1989 "Hunting and gathering in tropical rainforest: is it possible." American Anthropologist, 91:1 59-82</ref>
 
== Collegamenti esterni ==
=== Principi attivi e piante medicinali ===
* {{cita web|http://www.muradipadova.it|Sito dell'associazione "Comitato Mura di Padova"}}
Le foreste pluviali tropicali sono spesso considerate "la più grande farmacia del mondo" perché una gran parte dei prodotti medicinali comunemente impiegati contiene principi attivi provenienti dalla foresta, come quelli per [[contraccezione]] ormonale, la [[cocaina]], numerosi principi attivi con funzionalità [[stimolante]], o [[tranquillante]]. Dalle foreste pluviali tropicali provengono anche il [[curaro]] (un potente paralizzante utilizzato per i medici come anestesie) e il [[chinino]] (una cura per la [[malaria]]).
* {{cita web|http://digilander.libero.it/clapad5/padova/mura.html|Foto delle Mura di Padova}}
* {{cita web|http://digilander.libero.it/clapad5/padova/porte.html|Foto delle Porte della città di Padova}}
 
{{Portale|Padova}}
=== Servizi ambientali ===
Oltre alle funzionalità estrattive, le foreste pluviali tropicali svolgono numerosi servizi non legati alle funzioni estrattive. Esse svolgono un ruolo essenziale nel preservare la biodivesità, nel regolare le precipitazioni, nella conservazione del suolo, oltre al valore paesaggistico e culturale (o specificamente religioso) per le popolazioni che le abitano.
 
=== La perdita di foreste ===
Secondo la [[FAO]], la perdita netta di foreste (ossia sottraendo le nuove piantagioni) è stimata intorno a 7,3 milioni di ettari l'anno, pari a ventimila ettari al giorno.<ref>[http://www.fao.org/forestry/site/sofo/en/ FAO, State of the world’s Forests, Global Forest Resources Assessment update 2007]</ref>
In America Latina, l'Amazzonia perde 25.276 chilometri quadrati di foresta, un'area grande quanto la Sicilia. In Indonesia ogni giorno sono perduti 49 chilometri quadrati di foreste, per un tasso di deforestazione del 2 per cento annuo. Gli ecosistemi più fragili sono tutti in via d'estinzione, basta pensare alle foreste palustri e salmastre. Il 20% delle foreste di mangrovie è scomparso dal 1980 ad oggi.
 
Le cause della loro distruzione sono molte: dagli incendi, i gas naturali che nascono dalla pietra calcaree, alla conversione per uso agricolo, alla sovrappopolazione. Ma spesso l'industria del legno,anche quando pratica il taglio selettivo, è il pioniere della deforestazione, aprendo la strada agli altri fattori. Combinando l'osservazione sul campo allo studio delle immagini satellitari ad alta risoluzione il Carnegie Institution di Washington in Stanford ha determinato che i convenzionali metodi di analisi hanno sottostimato del 50% circa il danno causato dal prelievo. Inoltre, il taglio selettivo è in genere il primo passo verso la distruzione delle foreste. Un articolo apparso sulla rivista scientifica [[Science]] pubblica i risultati di uno studio compiuto in Amazzonia nell'arco di quattro anni sull'impatto del taglio selettivo. Lo studio rivela che un prelievo selettivo, ossia finalizzato a due o tre specie in un'area, crea un danno aggiuntivo che va dal 60% al 123% della stessa deforestazione.<ref>Gregory P. Asner,1* David E. Knapp, Eben N. Broadbent,1 Paulo J. C. Oliveira,1 Michael Keller, Jose N. Silva, 2005 " Selective Logging in the Brazilian Amazon" Science, Science 21 ottobre 2005:Vol. 310. no. 5747, pp. 480 - 482DOI:10.1126/science.1118051 [http://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/310/5747/480 Abstract]</ref>
 
Industria del legno, monocoltura della [[soia]] o della [[palma da olio]], industria mineraria rappresentano solitamente i primi attori di un processo di degrado. Le strade aperte da queste industrie, portano alla foresta successive ondate di sfruttamento, dal [[bracconaggio]], dagli insediamenti. Nel 2006 un team di scienziati del Carnegie Institution's Department of Global Ecology (Stanford University) ha indicato come il 16% di una foresta sottoposta a taglio selettivo sia comunemente distrutto nel giro di un anno, nei successivi quattro anni viene distrutto un ulteriore 32% e in quattro anni la foresta è completamente rimossa.<ref>The Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), 31 luglio 2006 [http://www.pnas.org/ National Academy of Sciences]</ref> Alla fine viene la conversione agricola.
 
=== Conversione agricola ===
L’espansione dell’agricoltura ha strappato tradizionalmente vaste aree di terreno alle foreste. In alcuni casi ([[Amazzonia]], [[Indonesia]]) sono grandi imprese, anche a carattere sovranazionale, del settore agricolo o bovino, a radere al suolo ampie superfici di foresta per espandere le proprie attività. In altre aree ([[Africa]]) la crescita della popolazione e la distribuzione iniqua delle terre, assieme alla miseria e alla [[fame]] spingono contadini poveri a strappare terra alla foresta, bruciandone delle parcelle. Il suolo delle foreste pluviali tropicali però non sempre è idoneo all’agricoltura. Privato della protezione assicurata dal manto forestale, il sottile strato di humus è dilavato dalle piogge torrenziali o seccato dal sole, e in poco tempo si trasforma in un suolo arido e improduttivo.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Monica Carabella, Lorenzo Fornasari, Renato Massa, ''La foresta tropicale'' (1995, Jaca Book, Collana: Il pianeta del profondo verde; ISBN 88-16-57091-1)
 
== Voci correlate ==
* [[Deforestazione]]
* [[Foresta nebulosa]]
* [[Reti trofiche di detrito]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Rainforest}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.ecuadors.org/rainforest/ Ecuador, Foresta equatoriale]
* [http://www.amazonia.org/index.it.htm Amazzonia ]
* [http://www.salvaleforeste.it/ Salva le Foreste, portale sulle foreste primarie]
* [http://www.forestepersempre.org/ Protezione delle Foreste]
* [http://www.itto.or.jp/live/PageDisplayHandler?pageId=270 ITTO, Status Of Tropical Forest Management]
* [http://www.sutrofor.net/eng/Home/home_7_26.html Master internazionale Erasmus Mundus in Sustainable Tropical Forestry](SUTROFOR)
 
[[Categoria:Mura e porte di Padova]]
{{portale|botanica|ecologia e ambiente}}
[[Categoria:ForesteArchitetture rinascimentali del Veneto]]