Provincia autonoma di Bolzano e Omissione di soccorso: differenze tra le pagine

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{{Reato
{{nota disambigua|altri significati|[[Alto Adige (disambigua)]]|Alto Adige}}
|TitoloReato = Omissione di soccorso
{{Divisione amministrativa
|TipoReato = Delitto
|Nome=Provincia autonoma di Bolzano<br />Alto Adige
|Norma = art. 593
|Nome ufficiale={{it}} Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige<br />{{de}} ''Autonome Provinz Bozen - Südtirol''<br />{{lld}} ''Provinzia Autonoma de Balsan/Bulsan - Südtirol
|Partizione1 = Libro II
|Panorama=Mappa provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige).png
|Partizione2 = Titolo XII
|Didascalia=Alto Adige
|Partizione3 = Capo I
|Bandiera=Flag of South Tyrol.png
|Competenza = [[tribunale in composizione monocratica (processo penale italiano)|tribunale monocratico]]
|Stemma=Stemma Südtirol.svg
|Procedibilità = [[procedibilità d'ufficio|d'ufficio]]
|Stato=ITA
|Arresto = non consentito
|Grado amministrativo=2
|Fermo = non consentito
|Tipo = [[province d'Italia|provincia a statuto speciale]]
|Pena = [[reclusione]] fino ad un anno o [[multa]] fino a {{TA|2 500}} euro}}
|Divisione amm grado 1=Trentino-Alto Adige
|Capoluogo=[[Bolzano]]
|Amministratore locale=[[Luis Durnwalder]] ([[Südtiroler Volkspartei|SVP]])
|Partito=
|Data elezione=17-3-1989
|Lingue ufficiali=[[Lingua italiana|Italiano]], [[Lingua tedesca|tedesco]], in alcune aree [[Lingua ladina|ladino]]
|Data istituzione=
<!-- Coordinate di: Bolzano -->
|Latitudine gradi=46
|Latitudine minuti=30
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=11
|Longitudine minuti=21
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=
|Superficie=7399.97
|Note superficie=
|Abitanti=510016
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=31-07-2010
|Sottodivisioni=[[Categoria:Comuni_della_provincia_di_Bolzano|116 comuni]]
|Divisioni confinanti= [[Provincia di Sondrio]], [[Provincia autonoma di Trento]], [[Provincia di Belluno]], [[Tirolo (Austria)|Tirolo]] ([[Austria|AUT]]), [[Salisburghese]] ([[Austria|AUT]]), [[Cantone dei Grigioni|Grigioni]] ([[Svizzera|CHE]])
|Codice postale=39010-39100
|Prefisso=[[0471]], [[0472]], [[0473]], [[0474]], [[0463]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=021
|Codice catastale=
|Targa=BZ
|Immagine localizzazione=Bolzano in Italy.svg
|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.provincia.bz.it/index_i.asp
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Provincia -->
 
L<nowiki>'</nowiki>'''omissione di soccorso''', nell'ordinamento giuridico italiano, è un [[reato]] contro la persona, e più specificamente contro la vita e l'incolumità individuale.
La '''provincia autonoma di Bolzano — Alto Adige''' ([[lingua tedesca|ted.]] '''Autonome Provinz Bozen — Südtirol'''; [[lingua ladina|lad.]] '''Provinzia Autonoma de Balsan/Bulsan — Südtirol''') è la più settentrionale delle [[province d'Italia|province]] del [[Trentino-Alto Adige]].
 
Si configura come un [[Omissione (diritto)#reato omissivo|reato omissivo]], nel quale il legislatore viene a reprimere il mancato compimento di una azione giudicata come doverosa, indipendentemente dal verificarsi o meno di un evento come conseguenza di tale omissione.
Conta più di 500&nbsp;000 abitanti e una superficie di quasi 7&nbsp;400 km², che ne fanno la [[provincia]] più estesa d'Italia.
Assieme alla [[Provincia autonoma di Trento|provincia di Trento]] e al [[Tirolo (Austria)|Tirolo]], l'Alto Adige costituisce l'[[euroregione]] [[Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino|Tirolo-Alto Adige-Trentino]], corrispondente (con buona approssimazione) al territorio della regione storica del [[Tirolo]], a cui è legato da motivi storici e culturali.
== Toponomastica ==
La denominazione riportata nello Statuto di Autonomia del [[1972]] (legge costituzionale dello Stato) e nelle successive norme statali di attuazione è quella di ''Provincia di Bolzano'' o di ''Provincia Autonoma di Bolzano'', da accompagnarsi con l'omologa traduzione ufficiale in tedesco (''Provinz Bozen'' o ''Autonome Provinz Bozen''). L'articolo 116 della [[Costituzione della Repubblica Italiana]] recita: "La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle Province autonome di Trento e di Bolzano". L'ente pertanto utilizza in tutti i suoi atti la doppia denominazione ''Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige'' (ufficialmente tradotta in tedesco nella forma ''Autonome Provinz Bozen – Südtirol''). I suoi abitanti sono detti ''altoatesini'' (o ''Südtiroler'' in tedesco).
La forma [[ladino|ladina]] non è riportata nello statuto di autonomia o in altre leggi dello Stato, ma sugli atti viene abitualmente resa dall'ente come ''Provinzia Autonoma de Balsan – Südtirol'' (nella variante [[Dialetto badioto|badioto-marebbana]]) ovvero ''Provinzia Autonoma de Bulsan – Südtirol'' (nella variante [[Dialetto gardenese|gardenese]]).
Durante la dominazione asburgica il territorio dell'odierna provincia di Bolzano era anche conosciuto come ''Mitteltirol'', cioè Tirolo centrale,<ref>Cfr. ad es. Theodor Trautwein, ''Wegweiser durch Süd-Baiern, Nord- und Mittel-Tirol und die angrenzenden Theile von Salzburg. Mit den Städten München, Augsburg, Salzburg, Innsbruck, Bozen und Meran'', Monaco di Baviera, Lindauer, 1868.</ref> mentre con ''Südtirol'' si designava propriamente l'odierno [[Trentino]] o l'intera regione [[Trentino-Alto Adige]].<ref>Ove si differenziava fra il Tirolo meridionale italiano (''italienisches Südtirol'', ''Welschsüdtirol'' o ''Welschtirol'', il Trentino) e tedesco (''Deutschsüdtirol'', l'odierno Alto Adige). Si veda numerosa la letteratura in lingua tedesca del XIX secolo, [http://www.google.de/search?q=s%C3%BCdtirol%20inklusive%20trentino&oe=utf-8&rls=org.mozilla:de:official&client=firefox-a&channel=np&um=1&ie=UTF-8&hl=de&tbo=u&tbm=bks&source=og&sa=N&tab=Tp#q=s%C3%BCdtirol&hl=de&client=firefox-a&rls=org.mozilla:de:official&channel=np&tbs=cdr:1,cd_min:1800,cd_max:1899&tbm=bks&psj=1&ei=irtcT8nzPMnmtQbB_rDpCw&start=0&sa=N&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_qf.,cf.osb&fp=1e57b59faacf182b&biw=1280&bih=661].</ref> Si può tuttavia constatare anche in italiano l'utilizzo della denominazione ''Sudtirolo''<ref>Si tratta di un toponimo storicamente non attestato, essendo il corrispondente italiano di ''Südtirol'' per tradizione ''Tirolo meridionale''; cfr. comunque [[Fabrizio Bartaletti]], ''Geografia, toponomastica e identità culturale: il caso del Sudtirolo''. In: “Miscellanea di storia delle esplorazioni XXVII”, Genova, 2002, pp. 271-315.</ref> per la provincia di Bolzano e ''sudtirolesi'' per i suoi abitanti di lingua tedesca.<ref>Cfr., ad esempio, Simone Ciccolone, ''Lo standard tedesco in Alto Adige: l'orientamento alla norma dei tedescofoni sudtirolesi'', Milano, LED, 2010. ISBN 978-88-791-6463-4</ref><ref>John Cole, ''[http://books.google.com/books?id=Pitr21-JrOIC&pg=PA263&dq=%22South+tyrol%22+%22more+common%22&hl=en&ei=g2EoTtq9Ha220AHUo-jRCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCkQ6AEwAA#v=onepage&q=%22South%20tyrol%22%20%22more%20common%22&f=false The Last Become First: The Rise of Ultimogeniture in Contemporary South Tyrol]'', in Hannes Grandits e Patrick Heady, ''Distinct Inheritances: Property, Family and Community in a Changing Europe'', Münster, Lit Verlag, 2003, p. 263, ISBN 3-8258-6961-X: ''the South Tyrol is Südtirol in German and is officially known as Alto Adige in Italian, although Sudtirolo is becoming more common in vernacular Italian and even in print''.</ref><ref>[http://www.stol.it/content/download/152939/1808238/file/Der%20Bondi-Brief.pdf Lettera del ministro Sandro Bondi al presidente della provincia Luis Durnwalder] (PDF)</ref>
Secondo lo Statuto di Autonomia la toponomastica deve essere [[bilinguismo|bilingue]]. I toponimi ufficiali dell'Alto Adige sono quelli raccolti dal senatore [[Ettore Tolomei]] nel [[Prontuario dei nomi locali dell'Alto Adige]], in italiano, affiancati dai corrispettivi toponimi tedeschi e ladini, che non sono però ancora stati approvati da una legge provinciale prevista dallo Statuto.<ref>Soprattutto nella cartellonistica di montagna, illegalmente, spesso vengono omesse le indicazioni in italiano: [http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2010/01/18/news/toponomastica-bilingue-illegali-tre-cartelli-su-quattro-1831817 Toponomastica bilingue, illegali tre cartelli su quattro, Alto Adige, 18 gennaio 2010]</ref> L'amministrazione di alcuni comuni a maggioranza di lingua tedesca ha inoltre disposto che il toponimo "Alto Adige", già ufficiale al tempo del napoleonico [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] (per indicare la suddivisione amministrativa detta appunto [[Dipartimento dell'Alto Adige]]), non venga più usato negli atti pubblici.<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_maggio_07/bolzano_campagna_anti_italiana_svp_solo_candidati_tedeschi_741d8fe2-3ac8-11de-b512-00144f02aabc.shtml Bolzano, riparte la campagna anti-italiani] Corriere della Sera, 7 maggio 2009: "E an­che nelle valli, in paesi come [[Montagna (Italia)|Montagna]] e [[Termeno]], i voti del [[Südtiroler Volkspartei]], il parti­to di maggioranza, vengono usati per cancellare la denomi­nazione Alto Adige da docu­menti, timbri e cartelli comuna­­li, accontentando la [[Eva Klotz|Klotz]] e le al­tre formazioni di estrema de­stra."</ref><ref>[http://www.vb33.it/politica/auch-tramin-verbannt-alto-adige.html Anche Termeno mette al bando l'Alto Adige, Video Bolzano 33, 5 maggio 2009]</ref>
 
== GeografiaDisciplina normativa ==
=== MorfologiaCodice penale ===
Il [[diritto penale italiano]] prevede la fattispecie all'art. 593 del [[Codice penale italiano|codice penale]], ma in particolare prevede due distinte ipotesi:
==== Confini ====
La provincia di Bolzano confina a nord e a est con l'[[Austria]] ([[Tirolo (Austria)|Tirolo]] e [[Salisburghese]]), a ovest con la [[Svizzera]] ([[Canton Grigioni]]), a sud-est con il [[Veneto]] ([[provincia di Belluno]]), a sud con la provincia autonoma di [[Trento]] ([[Trentino]]) e a sud-ovest (presso il passo dello [[Stelvio]]) con la [[Lombardia]] ([[provincia di Sondrio]]). La provincia comprende innumerevoli [[Valle|valli]], [[Passo di montagna|passi]], [[Fiume|fiumi]] e [[Lago|laghi]] che circondano l'intero [[territorio]] altoatesino. La [[Valle Aurina]] è la valle più a nord di tutta l'[[Italia]] e [[Predoi]] il centro abitato più a settentrione situato tra i piedi della [[valle]] e la [[Vetta d'Italia]], al confine [[austria]]co.
 
* Al primo [[Comma (legge)|comma]] l'omissione consiste nel non dare avviso immediato all'autorità di aver trovato abbandonato o smarrito un fanciullo minore di anni dieci o altra persona incapace di provvedere a sé stessa.
==== Monti ====
In proposito, il termine utilizzato dal legislatore: "''trovando''" allude all'imbattersi nella persona in pericolo, attraverso un contatto materiale e diretto, solo un orientamento minoritario afferma la rilevanza della semplice conoscenza del fatto. La distinzione effettuata tra abbandono e smarrimento presuppone la volontarietà o meno del soggetto che sul minore ha un potere-dovere di custodia.
L'Alto Adige è completamente montuoso. Sul suo territorio si elevano le [[Alpi Centrali]], a cui appartiene l'[[Ortles]], il monte più alto della provincia autonoma di Bolzano (nonché dell'intera regione [[Trentino-Alto Adige]]) con i suoi 3.902 m, e le [[Alpi Orientali]]. Tra i principali rilievi si contano anche la [[Palla Bianca]], il [[Similaun]], la [[Cima Altissima]], il [[Gran Pilastro]].
 
* Al secondo [[Comma (legge)|comma]] del suddetto articolo l'omissione penalmente rilevante è quella di non prestare assistenza o di dare avviso all'autorità di aver trovato un corpo umano che sembri inanimato ovvero una persona ferita o che necessiti assistenza.
Appartiene all'Alto Adige anche una parte delle [[Dolomiti]], dichiarate patrimonio dell'umanità nel 2009. Tra i rilievi dolomitici si annoverano le [[Dolomiti di Sesto]] con la [[Punta Tre Scarperi]], la [[Croda dei Baranci]], e le [[Tre Cime di Lavaredo]], le [[Dolomiti di Gardena]] ([[Sassolungo]], [[Sassopiatto]], [[gruppo del Sella|Sella]], [[Piz Boè]]) e gli altri rilievi dolomitici come [[Plan de Corones]], [[Latemar]], [[Plose]], [[Catinaccio]], [[Sciliar]].
 
Le aggravanti di tale norma penale derivano da eventuali lesioni personali: la pena è aumentata ex art. 64 c.p. se dal comportamento omissivo colpevole derivano lesioni, mentre nel caso di morte del soggetto in pericolo la pena è raddoppiata.
<gallery>
File:Schlern 3.jpg|Lo [[Sciliar]]
File:tre cime di lavaredo.jpg|Le [[Tre Cime di Lavaredo]]
File:Rosengarten (Berg).jpg|Il [[Catinaccio]]
File:Birkenkofel0001.jpg|La [[Croda dei Baranci]]
File:Langkofel_Gipfelregion.jpg|Panorama del [[Sassolungo]]
File:Gruppo Sella dalla Marmolada.JPG|Il [[Gruppo del Sella]]
File:Similaun 1.jpg|[[Similaun]]
File:070406-10 Latemar.jpg|Il [[Latemar]]
File:Torri_del_Vaiolet.JPG|Le [[Torri del Vajolet]]
</gallery>
 
{{Citazione necessaria|I due obblighi di avviso o di prestare soccorso tuttavia non costituiscono la possibilità di tenere due condotte alternative in quanto l'obbligo di darne avviso all'Autorità ricorre esclusivamente qualora non sia possibile prestare effettiva assistenza.}} Tali obblighi tuttavia cessano nel caso in cui un soggetto, per la sua età o per le sue condizioni sia impossibilitato ad adempierli.
==== Passi ====
Il [[Passo del Brennero]] rappresenta il principale valico di frontiera fra l'Italia e l'Austria. Si pone sullo spartiacque fra i bacini del Mare Adriatico e del Mar Nero. Sul lato italiano vi discende la valle dell'Isarco, su quello austriaco il fiume Sill.
 
La norma ha subito una recente modifica dalla legge 9 aprile [[2003]] n. 72 tesa da un lato ad un inasprimento del trattamento sanzionatorio, dall'altro sottraendone la competenza al [[Giudice di Pace]].
Tra gli altri numerosi valichi alpini si ricordano: [[Passo Gardena]], [[Passo Nigra]], [[Passo Sella]], [[Passo Stalle]], [[Passo del Rombo]], [[Passo della Mendola]], [[Passo delle Erbe]], [[Passo delle Palade]], [[Passo dello Stelvio]], [[Passo di Campolongo]], [[Passo di Costalunga]], [[Passo di Monte Croce di Comelico]], [[Passo di Monte Giovo]], [[Passo di Pampeago]], [[Passo di Pennes]], [[Passo di Resia]], [[Passo di Valparola]], [[Passo San Lugano]].
 
=== Le novità introdotte dalla legge 72/2003 ===
==== Valli ====
La legge 9 aprile 2003 n. 72 ha apportato le modifiche al [[codice penale italiano]] e al decreto legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, in materia di omissione di soccorso. Essa introduce l'allargamento della fattispecie nell'ambito della circolazione stradale. La norma è stata pubblicata nella [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] n. 88 del 15 aprile 2003.
La Val d'Adige identifica il tratto della valle percorsa dal fiume Adige che va da Merano a Rovereto, in Trentino. La Val d'Adige è l'area più densamente popolata della provincia, sorgendovi l'area metropolitana di Bolzano. Segue un elenco delle principali valli e loro tributarie.
* [[Val d'Adige]]: [[Val Passiria]], [[Val d'Ultimo]]
* [[Valle Isarco]]: [[Val di Tires]], [[Val Gardena]], [[Val Ridanna]], [[Val Sarentino]], [[Val d'Ega]], [[Val di Vizze]], [[Val Racines]], [[Val di Giovo]], [[Val di Fleres]]
* [[Val Pusteria]]: [[Val di Tures]], [[Valle Aurina]], [[Val Badia]], [[Valle di Casies]], [[Val Fiscalina]], [[Valle di Anterselva]], [[Val di Landro]], [[Valle di Braies]]
* [[Val Venosta]]: [[Val Monastero]], [[Val Martello]], [[Val di Senales]]
 
Le principali modifiche possono essere così riassunte:
=== Idrografia ===
==== Fiumi ====
Il territorio è attraversato da diversi corsi d'acqua: [[Adige]] (ted. ''Etsch''), [[Isarco]] (''Eisack''), [[Rienza]] (''Rienz''), [[Passirio]] (''Passer''), [[Talvera]] (''Talfer''), le fonti della [[Drava]] (''Drau'') e altri più piccoli.
 
1. Al primo comma dell'art. 593 del Codice Penale, le parole:
==== Laghi ====
"è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a lire seicentomila" sono sostituite dalle seguenti: "è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro".
[[File:Reschensee.jpg|200px|thumb|left|Il [[lago di Resia]] ]]
[[File:Lago di Dobbiaco.jpg|thumb|right|200px|Il [[lago di Dobbiaco]] ]]
Nella Provincia di Bolzano vi sono 176 bacini d'acqua naturali con lunghezza maggiore o uguale a 100 metri. Gran parte di tali bacini si trova a quote superiori ai 2000 m. I laghi naturali con una superficie maggiore di 5 ettari sono 13: di questi solo tre (il [[Lago di Caldaro]], ted. ''Kalterer See'', e i due [[laghi di Monticolo]], ''Montiggler Seen'') sono situati al di sotto dei 1000 m.
I restanti 10 laghi maggiori sono il [[lago di Anterselva]] (''Antholzer See''), [[lago di Braies]] (''Pragser Wildsee''), il [[lago di Carezza]] (''Karersee''), il [[lago di Costalovara]] (''Wolfsgrubener See''), il [[lago di Dobbiaco]] (''Toblacher See''), il [[lago di Favogna]] (''Fennberger See''), il [[lago di Fiè]] (''Völser Weiher''), il [[lago di Santa Maria (Bolzano)|Lago di Santa Maria]] (''St. Felixer Weiher'' oppure ''Tretsee''), il [[lago di San Valentino alla Muta]] (''Haidersee''), il [[lago di Landro]] (''Dürrensee'') e il [[lago di Varna]] (''Vahrner See'').
 
2. All'articolo 189 del decreto legislativo 30 aprile [[1992]], n. 285, sono apportate le seguenti modificazioni:
Vi sono anche laghi artificiali, alcuni dei quali di dimensione ragguardevole. Tra i principali ricordiamo il [[lago di Resia]] (''Reschensee''), il [[lago di Zoccolo]] (''Zoggler Stausee''), il [[lago di Fortezza]] (''Franzensfester See''), il [[lago di Rio di Pusteria]] (''Mühlbacher See'') e il [[lago di Valdaora]] (''Olanger Stausee'').
a) il comma 5 è sostituito dal seguente:
"5. Chiunque, nelle condizioni di cui al comma 1, non ottempera all'obbligo di fermarsi in caso di incidente, con danno alle sole cose, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da duecentocinquanta euro a mille euro. In tale caso, se dal fatto deriva un grave danno ai veicoli coinvolti tale da determinare l'applicazione della revisione di cui all'articolo 80, comma 7, si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi, ai sensi del capo I,
sezione II, del titolo VI";
 
b) il comma 6 è sostituito dal seguente:
==== Cascate ====
"6. Chiunque, nelle condizioni di cui al comma 1, in caso di incidente con danno alle persone, non ottempera all'obbligo di fermarsi, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre anni, ai sensi del capo II, sezione II, del titolo VI. Nei casi di cui al presente comma sono applicabili le misure previste dagli articoli 281, 282, 283 e 284 del codice di procedura penale, anche al di fuori dei limiti previsti dall'articolo 280 del medesimo codice, ed è possibile procedere all'arresto, ai sensi dell'articolo 381 del codice di procedura penale, anche al di fuori dei limiti di pena ivi previsti";
[[File:Cascate Stanghe.jpg|thumb|right|180px|L'[[Gola (geografia)|orrido]] delle [[cascate di Stanghe]]]]
{{vedi anche|Cascate in Alto Adige}}
Terra di Alpi e Dolomiti, ricca di corsi d'acqua, l'Alto Adige può vantare numerose cascate. Tra le più belle si annoverano: le [[Cascate di Stanghe]], a Racines, nei pressi di Vipiteno, le [[Cascate di Riva]], a Campo Tures in Valle Aurina, la [[Cascata di Parcines]], a Parcines in Val Venosta, la più alta dell'Alto Adige.
 
c) il comma 7 è sostituito dal seguente:
== Natura ==
"7. Chiunque, nelle condizioni di cui al comma 1, non ottempera all'obbligo di prestare l'assistenza occorrente alle persone ferite, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad un anno e sei mesi e non superiore a cinque anni, ai sensi del capo II, sezione II, del titolo VI";
=== Parchi naturali ===
Rientra in territorio altoatesino una parte significativa del [[Parco nazionale dello Stelvio]], istituito nel 1935 allo scopo di tutelare la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso [[Ortles-Cevedale]] e di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine dell'Alto Adige.
 
d) dopo il comma 8 è inserito il seguente:
Tra i parchi della provincia si contano anche il [[Parco naturale Dolomiti di Sesto]], [[Parco naturale Fanes - Sennes e Braies]], [[Parco naturale Gruppo di Tessa]], [[Parco naturale Monte Corno]], [[Parco naturale Puez-Odle]], [[Parco naturale dello Sciliar]], [[Parco naturale Vedrette di Ries - Aurina]].
"8-bis. Nei confronti del conducente che, entro le ventiquattro ore successive al fatto di cui al comma 6, si mette a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, non si applicano le disposizioni di cui al terzo periodo del comma 6".
 
3. All'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto [[2000]], n. 274, sono apportate le seguenti modificazioni:
Il [[Parco delle Alpi Sarentine]] è ancora in fase di attivazione.
a) al comma 1, lettera a), le parole: "593, primo e secondo comma," sono soppresse;
b) al comma 2, lettera q), le parole "e 189, comma 6," sono soppresse.
 
== Nel codice della strada ==
=== Monumenti naturali ===
{{Aggiornare|anno=2009|commento = l'art. 189 è stato modificato nel 2008, nel 2010 e nel 2014. incluso l'aumento delle sanzioni e la discrezionalità del giudice.|arg=diritto}}
L'Alto Adige offre nelle sue montagne e valli innumerevoli monumenti naturali, come le [[piramidi di terra in Alto Adige|piramidi di terra]]; le più famose sono le [[piramidi di Plata]] e le [[piramidi di Renon]].
{{Reato
|TitoloReato = Omissione di soccorso
|TipoReato = Delitto
|Norma = art. 189
|Competenza = [[tribunale in composizione monocratica (processo penale italiano)|tribunale monocratico]]
|Procedibilità = [[procedibilità d'ufficio|d'ufficio]]
|Arresto =
*(comma 6) facoltativo;
*(comma 7) non consentito
|Fermo = non consentito
|Pena =
*(comma 6) [[reclusione]] da 6 mesi a 3 anni;
*(comma 7) reclusione da uno a 3 anni
|Fonte = [[Codice della strada]]
|Stemma = Emblem of Italy.svg
}}
 
Il [[Codice della strada]] all'art. 189 regola il comportamento degli utenti della strada in caso di incidente (imponendo, in primo luogo, di fermarsi).
Altri monumenti naturali presenti in provincia sono il canyon di ''[[Bletterbach]]'', la [[gola Rastenbachklamm|gola ''Rastenbachklamm'']] e la [[fossa di Bronzolo]].
Qualora qualcuno, a seguito dell'incidente, abbia riportato delle lesioni, l'inosservanza di tali obblighi è sanzionata penalmente.
 
=== I soggetti responsabili ===
== Storia ==
Il vecchio Codice della Strada imponeva determinati comportamenti al “conducente, in caso di investimento di persona”. L'art. 189 del nuovo Codice – innovando positivamente la norma, in modo tale da estenderne la portata applicativa e da chiarire alcuni dubbi interpretativi – disciplina, viceversa, gli obblighi imposti a tutti gli utenti della strada in caso di incidente che sia comunque ricollegabile al loro comportamento.
{{Vedi anche|Storia dell'Alto Adige|Storia del Tirolo|Principato vescovile di Bressanone|Principato vescovile di Trento}}
Tenuto conto della lettera della legge e seguendo l'evoluzione normativa e giurisprudenziale della fattispecie, il soggetto attivo del presente reato deve quindi individuarsi, in primo luogo, nel conducente del mezzo coinvolto in un incidente stradale in cui taluno abbia subito dei danni fisici (qualora il sinistro abbia provocato soltanto danni alle cose, permangono i medesimi obblighi, ma la loro violazione integra una semplice sanzione amministrativa).
[[File:Tirol Schloss 02.jpg|thumb|100px|[[Castel Tirolo]], presso il comune di [[Tirolo (comune)|Tirolo]]]]
[[File:AbbaziaMonteMaria2.JPG|100px|thumb|L'[[abbazia di Monte Maria]], presso [[Burgusio]] di [[Malles]]]]
[[File:Siegesdenkmal Bozen east.JPG|100px|thumb|Il [[monumento alla Vittoria]] sul lato est verso il ponte [[Talvera]]]]
Il territorio dell'odierno Alto Adige, già abitato da [[Reti]], venne latinizzato e cristianizzato ai tempi dell'[[Impero Romano]]. Successivamente venne colonizzato da [[Germani|popoli germanici]], in particolare dai [[Baiuvari]]. Dopo essersi costituito in [[contea]] del [[Tirolo]] nel primo [[XIII secolo]], fu a lungo un possesso della casata degli [[Asburgo]], come parte della [[contea del Tirolo]]: con essa appartenne al [[Sacro Romano Impero Germanico]], all'[[Impero Austriaco]] (dal 1814) e in ultimo all'[[Impero Austro-Ungarico]] (dal 1867). Tra il 1810 e il 1814 Bolzano e la Bassa Atesina avevano fatto parte del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] napoleonico e del [[Dipartimento dell'Alto Adige]].
 
Al conducente devono nondimeno aggiungersi tutti gli altri “utenti della strada”, ogni volta che un loro comportamento (peraltro, non necessariamente illecito) abbia dato causa ad un incidente con feriti, e, quindi, anche il pedone (che, per esempio, abbia attraversato una strada urbana lontano dagli attraversamenti zebrati ed abbia avuto uno scontro con un ciclomotore o una bicicletta, il cui guidatore sia rimasto ferito) e persino il trasportato a bordo di altro veicolo (ad esempio, il passeggero di un'auto o di una moto che, per scherzo o per imprudenza, sporgendosi o in altro modo, abbia colpito un pedone o abbia comunque causato il sinistro).
In seguito alla vittoria italiana nella [[Prima Guerra Mondiale]] il territorio dell'attuale provincia, quasi completamente germanofono, venne scorporato dal dissolto [[Impero austro-ungarico]], e annesso al [[Regno d’Italia]] secondo gli ideali dell'[[irredentismo italiano]], come sancito nel [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)]], seppure contro la volontà della sua popolazione.<ref>Martha Stocker, ''La storia della nostra terra. Il Sudtirolo dal 1914 al 1992. Cenni storici'', Athesia</ref> Dopo l'avvento del [[fascismo]], la popolazione di lingua tedesca fu sottoposta a un intenso tentativo di [[italianizzazione (fascismo)|snazionalizzazione e italianizzazione]] (divieto della lingua tedesca), mentre fu promossa l'immigrazione di molte decine di migliaia di italiani che si stabilirono principalmente nelle aree urbane di Bolzano e Merano.
 
Benché la norma tenda ad estendere la portata applicativa dell'obbligo di prestare soccorso, il requisito per cui l'utente della strada deve avere un comportamento (anche non illecito) riconducibile all'incidente, esclude dalle sanzioni amministrative e penali condotte degli utenti della strada non coinvolti e moralmente deprecabili: come quella di quanti "lasciano" i feriti per strada a loro volta (senza segnalarne la presenza e chiamare/prestare soccorso), già in presenza di omissione di soccorso da parte di chi ha una condotta riconducibile all'incidente.
Alla fine della [[seconda guerra mondiale]] l'[[accordo De Gasperi-Gruber]] prevedeva per la provincia un certo livello di autonomia per tutelare le minoranza di lingua tedesca. Il primo statuto di autonomia del [[1948]] ripristinava il bilinguismo e dava ampie competenze alla regione Trentino-Alto Adige, dove però gli italiani erano in maggioranza. Ciò fu considerato insoddisfacente dalla popolazione di lingua tedesca, guidata dalla [[Südtiroler Volkspartei]], fautrice di una politica contraria all'immigrazione italiana, all'industrializzazione e ai matrimoni misti.<ref>Gianni Bianco, ''La guerra dei tralicci'', Manfrini, Rovereto 1963, pp. 42-43</ref> Negli anni successivi si registrarono una serie di [[Terrorismo|azioni terroristiche]] contro la popolazione e le istituzioni italiane per opera del ''[[Befreiungsausschuss Südtirol]]''. Nel [[1972]] fu approvato il secondo statuto di autonomia, che trasferì buona parte delle competenze direttamente alle province di Trento e Bolzano.
 
=== Le condotte punite ===
Grazie al livello di benessere acquisito, l'Alto Adige è oggi un esempio di [[Convivenza pacifica|pacifica convivenza]] fra gruppi etnici. Le tensioni non sono state però definitivamente sopite<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_maggio_07/bolzano_campagna_anti_italiana_svp_solo_candidati_tedeschi_741d8fe2-3ac8-11de-b512-00144f02aabc.shtml Bolzano, riparte la campagna anti-italiani] Corriere della Sera, 7 maggio 2009: Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ammette: Sono preoccupato. È in corso un gio­co al massacro. La contrapposi­zione tra le due etnie è sempre più radicale.</ref>: da un lato il disagio della popolazione di lingua italiana, che dagli [[Anni 1970|anni settanta]] ha visto progressivamente calare la propria consistenza numerica; dall'altro aumenta il numero dei partiti dell'area tedescofona, soprattutto di estrema destra, che propagandano l'annessione all'[[Austria]] o la creazione di un'Alto Adige libero.<ref>''[http://www.ladige.it/articoli/2012/01/01/alto-adige-libero#comment-190413 Alto Adige libero]'' articolo sul "L'Adige".</ref>
L'art. 189, per quanto penalmente rilevante, disciplina obblighi di duplice natura (che rispondono infatti a due finalità distinte, come è chiaramente desumibile dalla previsione di due diverse norme incriminatrici – rispettivamente ai comma 6 e 7 – con due diverse pene edittali).<br />
;Monumenti storici
Da una parte, l'utente della strada (nel senso sopra meglio precisato) deve comunque fermarsi, al fine di permettere agli operanti di identificare lui ed il suo veicolo (e, in genere, di procedere a tutti gli opportuni accertamenti di fatto). Dall'altra, è altresì necessario che costui faccia quanto in proprio potere per prestare l'assistenza occorrente alle persone ferite (delitto più grave, anche come sanzione prevista, poiché evidentemente l'integrità fisica è protetta in maniera più stringente della efficacia delle investigazioni, anche se, dopo la Novella del 2003, che ha irrigidito notevolmente le pene, questa differenza si è notevolmente ridotta, limitandosi soltanto ad un più basso minimo edittale).
L'odierna provincia di Bolzano nel corso della storia è passata sotto diverse dominazioni, ciascuna delle quali ha lasciato le proprie tracce.<ref>Fondamentale è il censimento storico-artistico di Josef Weingartner, ''Die Kunstdenkmäler Südtirols'', 2 voll., Bolzano-Innsbruck, Athesia-Tyrolia, 1989-90.</ref> Più duratura comunque risulta la lunga dominazione [[Asburgo|asburgica]], all'interno dell'assetto comitale [[Tirolo|tirolese]], che durò più di cinque secoli, prendendo avvio nel [[1363]] e terminando nel [[1918]], e segnando profondamente sia le popolazioni sia le espressioni storico-artistiche della regione.<ref>Cfr. a riguardo l'esaustiva monografia di Leo Andergassen, ''Kunstraum Südtirol - bildende Kunst im Spiegel europäischer Epochen'', Bolzano, Athesia, 2007. ISBN 978-88-8266-231-8</ref>
I due distinti reati normalmente concorrono (ma, secondo una minoranza di interpreti, il delitto più grave assorbe il minore); ad esempio, Tizio investe un pedone e si allontana, senza fermarsi, e così viola entrambe le disposizioni in esame. Non può escludersi, però, quantomeno in astratto, che sia commesso uno solo dei due delitti (ad esempio, Tizio si ferma e offre ogni utile indicazione agli operanti, ma si astiene immotivatamente dal soccorrere il ferito; oppure Tizio carica velocemente a bordo della propria vettura il pedone investito, si allontana velocemente e lo lascia davanti al pronto Soccorso, poi dileguandosi senza farsi riconoscere).
<br />
 
=== L'elemento psicologico ===
Del periodo medievale sono testimonianza numerosi castelli,<ref>Cfr. l'opera monumentale di Oswald Trapp (a cura di), ''Tiroler Burgenbuch'', 9 voll., Bolzano-Innsbruck-Vienna, Athesia-Tyrolia, 1978-2010.</ref> tra i quali il più importante è [[castel Tirolo]]: dai suoi signori, i [[conti di Tirolo]], ha preso il nome l'intera regione. A [[Castel Roncolo]] si trovano affreschi di soggetto cavalleresco, [[castel Coira]] alloggia un'importante collezione di armature. Sotto l'[[impero austro-ungarico]] furono costruiti diversi forti, tra cui [[Forte di Fortezza|Fortezza]].
Il Legislatore del 1993 ha disegnato i due reati in argomento come delitti dolosi (mentre il Codice previgente prevedeva la fuga come contravvenzione e l'omessa assistenza come delitto). Occorre pertanto per integrare le due fattispecie la piena consapevolezza in capo al presunto autore del fatto stesso che ci sia stato un incidente, che questo sia a lui ricollegabile e che taluno abbia riportato lesioni personali ed abbia conseguentemente bisogno di assistenza, unitamente alla volontà di non fermarsi e di non prestare soccorso<br />
<br />
Alcune pronunce, particolarmente rigorose (ma ragionevolmente fondate sulla argomentazione per cui la diversa interpretazione limiterebbe illogicamente l'ambito di operatività della fattispecie ai soli casi di macroscopica e immediata evidenza di lesioni o di morte), affermano tuttavia che, trattandosi di un reato omissivo di pericolo, il dolo debba investire il solo evento dell'incidente comunque ricollegabile al comportamento del conducente e non anche il danno alle persone (quale avvenimento esterno, distinto sia dalla condotta criminosa sia dall'evento tipico, che costituisce la condizione obiettiva di punibilità).
 
In ogni caso, quando il conducente consapevolmente rifiuti di accertare la sussistenza degli elementi in presenza dei quali il suo comportamento costituisce reato, a titolo di dolo eventuale, essendosi accettato il rischio che si siano verificati eventi lesivi. Resta quindi esclusa la punibilità soltanto per i casi di semplice responsabilità colposa, quando cioè l'allontanamento sia effetto di negligenza, imperizia, inosservanza di norme o addirittura di mancata percezione o di mancata conoscenza della situazione di fatto che è alla base dell'obbligo di fermarsi (ad esempio, il guidatore disattento o distratto non si avvede che, omettendo di dare la precedenza ad altro veicolo, ne ha costretto il conducente ad una brusca frenata, seguita dal tamponamento da parte di un terzo soggetto).
Oltre a castelli e fortezze nella provincia di Bolzano si trovano innumerevoli chiese, abbazie e monasteri, di stile romanico, gotico e barocco: tra questi l'[[abbazia di Monte Maria]], l'[[abbazia di Novacella]], il [[monastero di Sabiona]], la [[Collegiata di San Candido]], il [[duomo di Bressanone]] e il [[duomo di Bolzano]].<ref>Cfr. il manuale di Hannes Obermair, Klaus Brandstätter, Emanuele Curzel (eds.), ''Dom- und Kollegiatstifte in der Region Tirol - Südtirol - Trentino in Mittelalter und Neuzeit / Collegialità ecclesiastica nella regione trentino-tirolese dal medioevo all'età moderna'' (Schlern-Schriften, 329), Innsbruck, Wagner, 2006. ISBN 3-7030-0403-7</ref>
Durante il [[Ventennio]] furono eretti numerosi monumenti in sintonia con l'iconografia e ideologia del [[regime fascista]], tra essi il [[monumento alla Vittoria]] di Bolzano e il [[monumento all'Alpino]] di [[Brunico]].
<br />
 
=== DemografiaCasistica ===
Avuto riguardo alla funzione della norma, non si può ritenere “fermato” o comunque ottemperante alle disposizioni di legge, chi si soffermi brevemente sul luogo del sinistro e poi se ne allontani, senza essere stato identificato ovvero senza che sia stata rilevata la targa del veicolo. Del pari, risponde del delitto in questione anche chi lascia sul posto l'[[autovettura]] (con i documenti) e si allontana a piedi, dal momento che, evidentemente, a séguito di un simile comportamento, permangono dubbi e difficoltà di non poco momento in merito all'identità del conducente ed alla dinamica dei fatti (esclude però la punibilità del reato di cui al comma 7, permanendo quella di cui al comma 6, il fatto che il conducente deleghi ad altri – che siano idonei e che accettino – i compiti di assistenza, prima di darsi alla fuga).
Alla fine del 2011 si contavano 510.851 abitanti, di cui 41,597 stranieri (8,14 %, sopra la media nazionale ma sotto quella dell'Italia settentrionale).<ref>http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2012/04/03/news/ma-quanti-pregiudizi-sugli-stranieri-5750328</ref>
 
È dubbio – ma in genere si propende per la risposta negativa – se il reato di cui al comma 7 sussista anche nel caso di assenza di lesioni (è stato ritenuto insussistente il reato dove l'infortunato si era rialzato subito, senza farsi identificare e mancava agli atti un qualsiasi certificato medico che attestasse le eventuali lesioni subite) oppure in cui l'assistenza sia stata immediatamente prestata da altri soggetti ovvero l'investito sia morto sul colpo (cosicché non sarebbe comunque stata di fatto possibile assistenza alcuna).<br />
Le più grandi comunità di stranieri oltre le 1.500 persone sono:<ref>[[ASTAT]], Annuario statistico 2010, popolazione e aspetti sociali, pag. 11</ref>
Poiché, però, tali fatti devono essere accertati prima che l'indagato si allontani dal luogo dell'incidente, il reato è configurabile tutte le volte che questi non si fermi e si dia alla fuga a nulla rilevando che in concreto l'assistenza sia stata prestata da altri, se l'investitore ignori la circostanza essendo fuggito. Non si è esonerati dall'obbligo di assistenza sulla sola base di una presunta carenza di cognizione mediche. Se è vero che maldestre cure sanitarie possono rilevarsi più nocive di una totale omissione di soccorso, si ritiene concordemente che l'assistenza imposta dalla norma possa essere prestata anche in modi diversi (richiedere o far richiedere l'intervento di professionisti, provvedere al loro trasporto in ospedale con mezzi propri o altrui, curare che i feriti intrasportabili non siano investiti da altri veicoli, etc.). Il [[codice penale italiano]] prevede la pena della reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro “chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'autorità. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata” (art. 593 comma 2 e 3).
* {{bandiera|Albania}} Albanesi: 5.138 persone
* {{bandiera|Germania}} Tedeschi: 4.560 persone
* {{Bandiera|Marocco}} Marocchini: 3.174 persone
* {{bandiera|Pakistan}} Pakistani: 2.543 persone
* {{bandiera|Macedonia}} Macedoni: 2.185 persone
* {{Bandiera|Serbia}} Serbi: 2.026
* {{bandiera|Slovacchia}} Slovacchi: 1.893 persone
* {{bandiera|Romania}} Romeni: 1.681 persone
* {{bandiera|Austria}} Austriaci: 1.556 persone
 
Appare evidente la diversa portata delle due norme e la precisa intenzione della legge speciale di intensificare la tutela della vita e della incolumità personale in un settore ad alto rischio come quello della circolazione stradale. In caso di sinistro stradale, si prescinde, infatti, dal “ritrovamento” (concetto in qualche modo ambiguo e in ogni caso non applicabile a chi abbia provocato direttamente o indirettamente la lesione) e, ad ogni buon conto, è sensibilmente maggiore la pena prevista. Secondo la Suprema Corte, tuttavia, integra il reato di omissione di soccorso previsto dal codice penale la condotta dell'automobilista che, imbattutosi in un incidente stradale, si allontani da tale luogo dopo essersi fermato ed avere avvisato telefonicamente la competente autorità di polizia, in quanto, ai fini della prestazione della “assistenza occorrente”, non è sufficiente contattare la polizia e le autorità sanitarie, ma occorre anche presidiare il luogo dell'incidente allo scopo di adottare tutte le cautele necessarie a limitare il danno riportato dalla vittima, e soprattutto a scongiurare la sua esposizione al pericolo di essere investito ulteriormente da parte di altre vetture.
=== Lingue e gruppi linguistici ===
{{Vedi anche|Lingue della provincia autonoma di Bolzano|Dialetto sudtirolese|Proporzionale etnica}}
[[File:Language distribution in South Tyrol, Italy 2001.png|300px|thumb|<br />'''Colore verde''': ''Maggioranza di lingua tedesca''
<br />'''Colore rosso''': ''Maggioranza di lingua italiana''
<br />'''Colore blu''': ''Maggioranza di lingua ladina''<br />(ingrandire per visualizzare una legenda più dettagliata)]]
[[File:Carta identita Alto Adige.jpg|thumb|150px|Carta d'identità bilingue italiano-tedesco]]
 
==Nel diritto marittimo==
La provincia autonoma di Bolzano è un'area trilingue. L'italiano e il tedesco sono lingue ufficiali della provincia, a cui si aggiunge il ladino in due valli orientali.
=== In Italia ===
 
Il reato di omissione di soccorso dal [[Codice della navigazione]] italiano<ref>art. 1113: [https://www.fog.it/legislaz/cn-1088-1160.htm/ fog.it]</ref>, pur non avendo un riscontro nell'origine del diritto marittimo che furono le [[Tavole amalfitane|Tavole di Amalfi]]<ref>{{cita pubblicazione|autore=Alfonso Mignone|titolo=Le fonti del diritto della navigazione|urlarchivio=http://archive.is/ajjye/|dataarchivio=1 maggio 2019|urlmorto=no}}</ref>.
Oltre due terzi degli abitanti sono di madrelingua tedesca. Nella vita privata e anche pubblica predomina il [[dialetto sudtirolese|sudtirolese]], un dialetto di ceppo [[Lingua bavarese|austrobavarese]], che vanta anche una certa presenza di vocaboli di origine italiana. Il tedesco standard nella sua [[Tedesco austriaco|variante austriaca]] rimane l'idioma insegnato a scuola, usato nella comunicazione scritta e nelle occasioni ufficiali. Il gruppo tedescofono è maggioritario in 103 comuni su 116 (con una punta del 99,81% a [[San Pancrazio (Italia)|San Pancrazio]]).
 
Poco più del 4% degli altoatesini è di madrelingua [[lingua ladina|ladina dolomitica]]. I ladinofoni sono concentrati soprattutto nella [[Val Gardena]] e in [[Val Badia]] e costituiscono la maggioranza in 8 comuni: [[La Valle]] (punta del 97,67%), [[Badia]], [[Corvara in Badia]], [[Marebbe]], [[San Martino in Badia]], [[Santa Cristina Valgardena]], [[Selva di Val Gardena]], [[Ortisei]].
 
Gli [[lingua italiana|italofoni]], circa un quarto della popolazione provinciale, sono maggioritari in cinque comuni: [[Bolzano]] (73,00%), [[Laives]] (70,42%), [[Salorno]] (62,19%), [[Bronzolo]] (59,85%), [[Vadena]] (57,10%). Il comune di [[Merano]] è quasi per metà di madrelingua italiana (48,01%), a [[Bressanone]], terzo comune della provincia, il 25,65% della cittadinanza appartiene al gruppo italiano. Nella maggior parte dei comuni la popolazione di lingua italiana è comunque al di sotto del 10%.<ref name="provinz.bz.it">[http://www.provinz.bz.it/astat/download/jb_k03.pdf Autonome Provinz Bozen - Südtirol | Landesinstitut für Statistik (Astat) | Suche<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> I madrelingua italiani vengono ricorrentemente definiti ''Walsche'' e la lingua italiana ''Walsch'', entrambi termini che derivano dal germanico antico (''Walh'', straniero, cfr. [[Valacchi]]) e hanno acquisito connotazione negativa.<ref>[http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/03/20/news/il-walsch-heft-3736664 Il «Walsch-Heft»], Alto Adige, 20 marzo 2011</ref><ref>[http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/04/21/news/sopra-naturno-si-arriva-all-insulto-4007824 Sopra Naturno si arriva all'insulto], Alto Adige, 21 aprile 2011</ref><ref>"walsch in dialetto altoatesino: qualcosa di simile, ma più calcato, al nostro terrone", [[Alberto Asor Rosa]], Letteratura italiana: storia e geografia. L'età contemporanea, Einaudi 1989, pagg. 864 ss.</ref><ref>Alessandro Costazza, ''Südtirol'', in ''Atlante della letteratura tedesca''. A cura di Francesco Fiorentino e Giovanni Sampaolo, Macerata 2009, pag. 266.</ref>
 
Gli italofoni, provenienti da regioni diverse, nella vita quotidiana usano per lo più l'italiano standard, mentre nella [[Bassa Atesina]] è diffuso anche il [[dialetto trentino]].<ref>Ad esempio: http://www.comune.bronzolo.bz.it/gemeindeamt/download/Notiziario_1_2007.pdf Notiziario del comune di Bronzolo, 1/2007, pag. 13 e 14</ref>
 
In occasione del censimento decennale della popolazione, ogni cittadino maggiore di 14 anni è chiamato a dichiarare la propria appartenenza a uno dei tre gruppi linguistici. In base ai risultati si procede all'assegnazione dei posti negli impieghi pubblici, delle case popolari, dei contributi per enti e associazioni, secondo il sistema della [[proporzionale etnica]], già previsto dall'[[Accordo De Gasperi-Gruber]] del 1946 per riequilibrare le sorti delle minoranze linguistiche.<ref>Cfr. Antony E. Alcock, ''The History of the South Tyrol Question'', London,
1970, p. 77ss.</ref> L'autonomia altoatesina si basa infatti sul principio del separatismo linguistico. Asili, scuole, case di riposo sono distinti per gruppo linguistico. Anche alcune associazioni attirano soci prevalentemente di un solo gruppo linguistico, come il [[Club Alpino Italiano]] e l'[[Alpenverein Südtirol]], e anche la [[Caritas]] intrattiene sezioni separate.
 
Tra il 1971 e il 2001 il gruppo linguistico italiano, in costante crescita dal primo dopoguerra fino agli anni Sessanta, è calato da 137.759 a 113.494 residenti.
{| border="0"
|-
| align="left" |
{| class="prettytable"
|- bgcolor="#DDDDDD"
! Gruppo linguistico
! 1991
! 2001
|-
| Tedesco
| align="right" | 67,99 %
| align="right" | 69,15 %
|-
| Italiano
| align="right" | 27,65 %
| align="right" | 26,47 %
|-
| Ladino
| align="right" | 4,36 %
| align="right" | 4,37 %
|}
|}
 
=== Religione ===
[[File:DOM Bozen.JPG|thumb|left|230px|Il [[Duomo di Bolzano]]]]
[[File:BrixnerDom.jpg|thumb|right|230px|Il [[Duomo di Bressanone]] ]]
La maggioranza della popolazione, sia italofona che germanofona, è di religione [[Chiesa cattolica|cattolica romana]]. La messa viene celebrata in lingua italiana o tedesca, come effetto del separatismo linguistico. Anche le parrocchie si dividono in italiane e tedesche, ma si trovano anche parrocchie bilingui (a Bolzano sono 10 su 18).
Bolzano è dal [[1964]] sede vescovile della [[Diocesi di Bolzano-Bressanone]].
 
A Bolzano è presente da più di un secolo la più numerosa comunità [[luteranesimo|evangelico-luterana]] della provincia composta da circa 600 fedeli con una propria chiesa e un proprio pastore. La Comunità fa parte della [[Chiesa Evangelica Luterana in Italia]] e il territorio della comunità di Bolzano va dal [[Brennero]] alla riva orientale del [[Lago di Garda]]; ha a disposizione uno spazio sulla radio del Sender Bozen della RAI. La chiesa evangelico-luterana è il luogo di culto anche per la comunità [[Vetero-cattolicesimo|veterocattolica]] di Bolzano, facente parte della [[Chiesa vetero-cattolica d'Austria]]; un'altra comunità vetero-cattolica, facente riferimento alla [[Chiesa vetero cattolica dell'Unione di Utrecht in Italia]], è presente a [[Vandoies]] (nei pressi di Bressanone). A [[Merano]] la comunità evangelico-luterana conta ca. 320 fedeli con una propria chiesa e un proprio pastore. Il territorio di competenza si estende dal [[Passo di Resia]] sino alla costa settentrionale del Lago di Garda e dal [[Passo di Monte Giovo]], includendo [[Nalles]], fino alla foce del fiume [[Sarca]] nel Lago di Garda. Sono presenti anche molti [[testimoni di Geova]], con 12 congregazioni di lingua italiana e 9 di lingua tedesca, e seguaci di altre confessioni libere come quelli della [[Chiesa cristiana avventista del settimo giorno]], [[Chiesa Neo-Apostolica]] e della [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] (mormoni), tutte con una sede a Bolzano. Anche il buddismo è presente in provincia con circa 150 membri della Soka Gakkai, a Merano si trova anche un piccolo tempio tibetano.
 
La comunità ebraica più importante è quella di [[Merano]] (falcidiata negli ultimi anni della seconda Guerra Mondiale dai nazisti, con gravi complicità locali) dove è presente una [[sinagoga]] e alla quale fanno capo tutte le famiglie ebraiche dell'Alto Adige (circa 60 membri). A Bolzano si trova invece il più grande cimitero ebraico della provincia.
 
Con l'immigrazione sono giunte anche persone di fedi orientali e cristiano-ortodosse (una comunità russo-ortodossa storica è presente a Merano), ma la parte più rilevante è costituita dagli [[islamismo|islamici]] che probabilmente superano le 10.000 unità (ossia circa il 2% della popolazione) rendendo la comunità islamica la più numerosa tra le fedi minoritarie. Non sono ancora ufficialmente presenti luoghi di culto stabili per musulmani.
 
== Suddivisione amministrativa ==
=== Comuni più popolosi ===
L'Alto Adige conta [[Categoria:Comuni_della_provincia_di_Bolzano|116 comuni]], i più popolosi dei quali sono:
 
(dati 31/07/2011<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>):
 
{| {{prettytable|text-align=center}}
|- bgcolor="#EFEFEF"
!style="background:#CCF"| Pos.
!style="background:#CCF"| Stemma
!style="background:#CCF"| Comune di
!style="background:#CCF"| Popolazione<br /> (ab)
!style="background:#CCF"| Superficie<br /> (km²)
!style="background:#CCCCFF"|Densità<br /> (ab/km²)
!style="background:#CCCCFF"|Altitudine<br /> ([[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]])
|-
|'''1º'''
|[[File:Bozen.svg|center|30px]]
|[[Bolzano]]
|104.483
|52,34
|1.996
|262
|-
|'''2º'''
|[[File:Merano-Stemma.png|center|30px]]
|[[Merano]]
|38.693
|26,33
|1.469
|325
|-
|'''3º'''
|[[File:Bressanone-Stemma.png|center|30px]]
|[[Bressanone]]
|20.747
|84,86
|244
|560
|-
|'''4º'''
|[[File:Laives-Stemma.png|center|30px]]
|[[Laives]]
|17.278
|24,25
|712
|258
|-
|'''5º'''
|[[File:Brunico-Stemma.png|center|30px]]
|[[Brunico]]
|15.609
|45,06
|346
|838
|-
|'''6º'''
|[[File:Appiano sulla strada del vino-Stemma.png|center|30px]]
|[[Appiano sulla Strada del Vino]]
|14.307
|59,7
|240
|416
|-
|'''7º'''
|[[File:Lana-Stemma.png|center|30px]]
|[[Lana (Italia)|Lana]]
|11.265
|36,08
|312
|310
|-
|'''8º'''
|[[File:Caldaro sulla Strada del Vino-Stemma.png|center|30px]]
|[[Caldaro sulla Strada del Vino]]
|7.684
|47,95
|160
|425
|-
|'''9º'''
|[[File:Renon-Stemma.png|center|30px]]
|[[Renon]]
|7.646
|111,48
|69
|1000
|-
|'''10º'''
|[[File:Sarentino-Stemma.png|center|30px]]
|[[Sarentino]]
|6.903
|302,49
|23
|900
|}
 
<gallery>
File:AerealViewOfBolzanoBozen-Italy.JPG|[[Bolzano]]: vista aerea della città in direzione est
File:City of Meran.jpg|[[Merano]]: vista dalle montagne sulla città
File:Brixen 2.jpg|[[Bressanone]]: panoramica
File:Laives-conLaghiMonticolo-vistiDallaMendola-small.jpg|[[Laives]]: panorama dal [[Passo della Mendola]]
File:Bruneck.jpg|[[Brunico]]: vista della città
File:Hadenburg - Castello di Salorno.JPG|[[Salorno]]: [[Castello di Salorno|Haderburg]]
File:Lana Pano 99.jpg|Panorama di [[Lana (Italia)|Lana]]
File:KalternUndSeeVonPenegal.jpg|[[Caldaro sulla strada del vino]]
File:Ritten 1.jpg|Veduta dell'altopiano del [[Renon]]
</gallery>
 
=== Comunità comprensoriali ===
[[File:Comunità comprensoriali Alto Adige.svg|300px|thumb|right|Comunità comprensoriali dell'Alto Adige]]
{{vedi anche|Comunità comprensoriale}}
I 116 comuni sono raggruppati in 8 comunità comprensoriali (ted. ''Bezirksgemeinschaften''), unità amministrative poste tra la provincia autonoma e i comuni. Svolgono funzioni delegate dalla provincia stessa, in particolare coordinano le attività dei comuni. Sono rette da una giunta comprensoriale (''Bezirksausschuss''), presieduta da un presidente comprensoriale (''Bezirkspräsident''), entrambi eletti dal consiglio comprensoriale (''Bezirksrat''), i cui membri sono scelti dai comuni con un complesso sistema di voto, per la rappresentanza di tutti i gruppi linguistici e politici.
{| {{prettytable}}
|-
!'''Comunità comprensoriale'''
!'''Capoluogo'''
!'''Superficie'''
!'''Popolazione'''
|-
|[[Bolzano]]<br />''Bozen'' ||[[Bolzano]]||52,34 km²||99.229
|-
|[[Burgraviato]]<br />''Burggrafenamt'' ||[[Merano]]||1.101 km²||88.300
|-
|[[Oltradige-Bassa Atesina]]<br />''Überetsch-Unterland'' ||[[Egna]]||424 km²||63.000
|-
|[[Salto-Sciliar]]<br />''Salten-Schlern''|| [[Bolzano]] || 1.037 km²||44.400
|-
|[[Valle Isarco]]<br />''Eisacktal'' || [[Bressanone]] || 624 km²||44.500
|-
|[[Val Pusteria]]<br />''Pustertal'' ||[[Brunico]]||2.071 km²||73.000
|-
|[[Val Venosta]]<br />''Vinschgau'' ||[[Silandro]]||1.441,68 km²||34.307
|-
|[[Alta Valle Isarco]]<br />''Wipptal'' ||[[Vipiteno]]||650 km²||18.220
|}
 
== Politica ==
Sin dalla sua costituzione, nel [[1948]], la provincia autonoma di Bolzano viene governata dalla [[Südtiroler Volkspartei]]. Il partito di raccolta (''Sammelpartei'') dei cittadini di lingua tedesca e ladina ha potuto sempre contare sulla maggioranza assoluta dei seggi. A livello locale nei centri a maggiore presenza italofona la SVP si è presentata a lungo in alleanza con la [[Democrazia Cristiana]]; dagli anni Novanta ha preferito associarsi con il centrosinistra, attualmente con il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (mantenendo però sempre autonomia decisionale). Attualmente il capoluogo provinciale è governato da tale coalizione. In ben 107 comuni il sindaco è espresso dalla SVP.
 
Il secondo partito della provincia sono [[Die Freiheitlichen]] (I Libertari), che sono espressamente favorevoli alla secessione dall'Italia, sia pure in una prospettiva di maggior collaboratività rispetto ai più radicali [[Süd-Tiroler Freiheit]], il partito di [[Eva Klotz]] (la leader più rappresentativa dell'irredentismo sudtirolese), e [[Union für Südtirol]]. Alle ultime elezioni del 2008 tali partiti hanno totalizzato il 21,5% dei voti.
 
Nel gruppo linguistico italiano raccoglievano forti consensi la [[Democrazia Cristiana]] e il [[Movimento Sociale Italiano]]. Alle elezioni provinciali del 2003 il partito più forte è stato [[Alleanza Nazionale]], a quelle del 2008 [[Il Popolo della libertà]] (che però ha raccolto meno voti di Alleanza Nazionale e Forza Italia insieme). Degni di nota anche il movimento di destra [[Unitalia]] (che si propone come difensore della comunità di lingua italiana) e la [[Lega Nord]] Sudtirolo.
 
I partiti più rappresentativi del gruppo ladino sono la [[Südtiroler Volkspartei]] (SVP) e i [[Ladins]] (che però non hanno raggiunto alcun seggio in consiglio provinciale).
 
Partito trasversale, non legato all'appartenenza a gruppi linguistici, sono i [[Verdi del Sudtirolo]].
 
=== Consiglio provinciale ===
[[File:Stemma Südtirol.svg|thumb|120px|Lo stemma della provincia autonoma di Bolzano]]
{{vedi anche|Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano}}
Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano<ref>[[Lingua tedesca|ted.]] ''Südtiroler Landtag'', [[Lingua ladina|lad.]] ''Cunsëi dla Provinzia autonoma de Bulsan''</ref> è l'organo legislativo dell'Alto Adige e consta di 35 membri. Esso esercita inoltre la funzione di controllo nei confronti della [[giunta provinciale]].
Spetta al consiglio anche decidere il sistema di voto: si tratta attualmente di un proporzionale, senza elezione diretta del presidente della provincia.
 
{| border="0"
|-
| align="left" |
{| class="prettytable"
|- bgcolor="#DDDDDD"
! Partito
! Voti 2008
! Seggi 2008
|-
| [[Südtiroler Volkspartei]] (SVP)
| align="right" | 48,1 %
| align="right" | 18
|-
| [[Die Freiheitlichen]]
| align="right" | 14,3 %
| align="right" | 5
|-
| [[Popolo della Libertà]] (PDL)
| align="right" | 8,3 %
| align="right" | 3
|-
| [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (PD)
| align="right" | 6,0 %
| align="right" | 2
|-
| [[Verdi del Sudtirolo]]
| align="right" | 5,8 %
| align="right" | 2
|-
| [[Süd-Tiroler Freiheit]]
| align="right" | 4,9 %
| align="right" | 2
|-
| [[Union für Südtirol]] (UfS)
| align="right" | 2,3 %
| align="right" | 1
|-
| [[Lega Nord]]
| align="right" | 2,1 %
| align="right" | 1
|-
| [[Unitalia]]
| align="right" | 1,9 %
| align="right" | 1
|}
|}
 
=== Giunta provinciale ===
[[File:Durni.jpg|thumb|right|150px|[[Luis Durnwalder]], "governatore" dell'Alto Adige]]
{{vedi anche|Presidenti della Provincia autonoma di Bolzano}}
Presidente della giunta provinciale (''Landeshauptmann'') è dal [[1989]] [[Luis Durnwalder]], esponente della [[Sudtiroler Volkspartei|SVP]], di madrelingua tedesca. Il suo predecessore [[Silvius Magnago]] ha governato l'Alto Adige per quasi trent'anni (dal [[1960]] al [[1989]]).
 
La giunta provinciale è costituita da:
* [[Südtiroler Volkspartei]]
* [[Partito Democratico (Italia)|Partito democratico]].
 
I due partiti rappresentano una maggioranza del 54,1% e contano su 20 seggi in consiglio provinciale.
 
La legislatura provinciale scade nel [[2013]]. Nell'[[agosto]] [[2011]] Durnwalder ha annunciato la sua intenzione di non ricandidarsi alla presidenza della provincia per il successivo mandato.
 
== Autonomia ==
Dopo la riforma dello statuto regionale del Trentino-Alto Adige, risalente al [[1972]], la provincia è stata investita di un ampio potere di legiferare (nello statuto del [[1948]] questo potere era marginale).
 
Mentre tutte le altre province italiane hanno mere funzioni amministrative, le province autonome di Trento e Bolzano hanno potere legislativo in molte materie normalmente di competenza statale o regionale. Particolarmente importanti sono le competenze in materia di ''sanità, scuola, formazione, lavoro, trasporti e viabilità''.
 
Molto ampia è anche l'autonomia finanziaria, per cui il 90% dei tributi riscossi in ambito provinciale resta nel territorio. La provincia autonoma dispone di 9.000 euro di risorse all'anno per ognuno dei suoi oltre 500.000 abitanti (contro i 2.000 della [[Lombardia]], superati però dai 12.000 della [[Valle d'Aosta]]). Complessivamente il bilancio dell'Alto Adige si aggira sui 5 miliardi di euro all'anno.
 
=== Autonomia legislativa ===
La Provincia possiede la competenza ''esclusiva'' a legiferare nelle seguenti materie: ordinamento degli uffici provinciali e del personale ad essi addetto; [[toponomastica]], fermo restando l'obbligo della bilinguità nel territorio della provincia di Bolzano; tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e popolare; usi e costumi locali ed istituzioni culturali (biblioteche, accademie, istituti, musei) aventi carattere provinciale; manifestazioni ed attività artistiche, culturali ed educative locali, e anche con i mezzi radiotelevisivi, esclusa la facoltà di impiantare stazioni radiotelevisive; [[urbanistica]] e piani regolatori; tutela del paesaggio; usi civici; ordinamento delle minime proprietà colturali, anche agli effetti dell'art. 847 del codice civile; ordinamento dei "[[maso chiuso|masi chiusi]]" (''Erbhof'') e delle comunità familiari rette da antichi statuti o consuetudini; [[artigianato]]; edilizia comunque sovvenzionata, totalmente o parzialmente, da finanziamenti a carattere pubblico, comprese le agevolazioni per la costruzione di case popolari in località colpite da calamità e le attività che enti a carattere extra provinciale, esercitano nella provincia con finanziamenti pubblici; porti lacuali; [[fiera|fiere]] e mercati; opere di prevenzione e di pronto soccorso per calamità pubbliche; [[miniere]], comprese le acque minerali e termali, cave e torbiere; [[caccia]] e [[pesca (attività)|pesca]];
alpicoltura e parchi per la protezione della flora e della fauna; [[infrastrutture|viabilità]], [[acquedotto|acquedotti]] e lavori pubblici di interesse provinciale; comunicazioni e trasporti di interesse provinciale, compresi la regolamentazione tecnica e l'esercizio degli impianti di funivia; assunzione diretta di servizi pubblici e loro gestione a mezzo di aziende speciali; [[turismo]] e industria alberghiera, compresi le guide, i portatori alpini, i maestri e le scuole di sci; [[agricoltura]], foreste e corpo forestale, patrimonio zootecnico e ittico, istituti fitopatologici, consorzi agrari e stazioni agrarie sperimentali, servizi antigrandine, bonifica; espropriazione per pubblica utilità per tutte le materie di competenza provinciale; costituzione e funzionamento di commissioni comunali e provinciali per l'assistenza e l'orientamento dei lavoratori nel collocamento; opere idrauliche della terza, quarta e quinta categoria; assistenza e beneficenza pubblica; [[scuola materna]]; assistenza scolastica per i settori di istruzione in cui la provincia ha competenza legislativa; edilizia scolastica; addestramento e formazione professionale.
 
Nei seguenti ambiti l'Alto Adige dispone di una competenza legislativa ''concorrente'' con lo Stato centrale: [[polizia]] locale urbana e rurale; [[istruzione]] elementare e secondaria (media, classica, scientifica, magistrale, tecnica, professionale e artistica); [[commercio]]; [[apprendistato]]; libretti di lavoro; categorie e qualifiche dei lavoratori; costituzione e funzionamento di commissioni comunali e provinciali di controllo sul collocamento; spettacoli pubblici per quanto attiene alla pubblica sicurezza; esercizi pubblici, fermi restando i requisiti soggettivi richiesti dalle leggi dello Stato per ottenere le licenze, i poteri di vigilanza dello Stato, ai fini della pubblica sicurezza, la facoltà del Ministero dell'interno di annullare d'ufficio, ai sensi della legislazione statale, i provvedimenti adottati nella materia, anche se definitivi. La disciplina dei ricorsi ordinari avverso i provvedimenti stessi è attuata nell'ambito dell'autonomia provinciale; incremento della produzione industriale; utilizzazione delle acque pubbliche, escluse le grandi derivazioni a scopo idroelettrico; [[igiene]] e [[sanità]], ivi compresa l'assistenza sanitaria e ospedaliera; [[attività sportive]] e ricreative con i relativi impianti e attrezzature.
 
=== Autonomia finanziaria ===
In base all'articolo 75 dello statuto del [[1972]], spettano alla Provincia di Bolzano:
# i ''nove decimi delle imposte di registro e di bollo, nonché delle tasse di concessione governativa'';
# i ''nove decimi delle tasse di circolazione'' relative ai veicoli immatricolati;
# i ''nove decimi dell'imposta sul consumo dei tabacchi'' ;
# i ''sette decimi dell'imposta sul valore aggiunto'', esclusa quella relativa all'importazione;
# i ''quattro decimi dell'[[imposta sul valore aggiunto]] relativa all'importazione'' riscossa nel territorio regionale, da ripartire nella proporzione del 53% alla Provincia di Bolzano (e del 47% alla [[Provincia di Trento]]);
# i ''nove decimi del gettito dell'imposta di fabbricazione sulla benzina'';
# i ''nove decimi di tutte le altre entrate tributarie erariali, dirette o indirette, comunque denominate, inclusa l'imposta locale sui redditi'' (quindi [[IRPEF]], [[Imposta sul reddito delle società|IRES]] e via discorrendo), ad eccezione di quelle di spettanza regionale o di altri enti pubblici (comuni in primis).
 
== Economia ==
[[File:Forst 01.JPG|thumb|180px|Un esempio di bottiglia di birra [[Forst]]]]
[[File:Loacker.jpg|Alcuni prodotti [[Loacker]]|thumb|left|180px]]
L'economia altoatesina è fortemente diversificata.
 
Molto sviluppata è la [[frutticultura]]: Il 10% delle mele dell'Unione Europea, ovvero il 2% della produzione mondiale, si coltiva in Alto Adige, su una superficie di 18.000 ettari. Grazie al clima mite, soprattutto lungo la ''Strada del Vino'', la vite cresce particolarmente bene. Numerosi vini portano il contrassegno D.O.C. ([[Denominazione di Origine Controllata]]).
Tra i più conosciuti ricordiamo il [[Alto Adige Traminer aromatico|Gewürztraminer dell'Alto Adige]], il [[Caldaro (vino)|Kalterersee Auslese]] (vino di Caldaro), il [[Alto Adige Santa Maddalena|St. Magdalener]], il Weissburgunder e il Blauburgunder dell'Alto Adige. Da non dimenticare lo [[Alto Adige Schiava|Schiava]] (o Vernatsch) e il [[Lagrein]], vino [[autoctono (biologia)|autoctono]]. L'area coltivata a vite non supera i 5.100 ettari, cioè appena l'1% dell'intera superficie vitivinicola italiana. Ciò non impedisce ai vini altoatesini di essere universalmente apprezzati e di ben figurare nei concorsi internazionali di qualità. È altoatesina anche la [[birra Forst]].
 
Anche l'industria ha conosciuto un importante sviluppo. Tra i gruppi più importanti ricordiamo [[Fercam]] (autotrasporti), [[Leitner]] (funivie), [[Loacker]] e [[Senfter]] (alimentari), [[Salewa]] (abbigliamento da montagna). Pure la [[Zuegg]] (alimentari) è un'impresa di origine altoatesina. Molti sforzi vengono fatti per coniugare la crescita con la sostenibilità ambientale. La provincia punta in particolare sulle fonti di energia alternativa: biomasse, energia idrica, energia solare, e nei prossimi anni sull'idrogeno.
 
[[File:Unibozen.JPG|180px|thumb|left|La [[Libera Università di Bolzano]]]]
[[File:EURAC.jpg|thumb|180px|right|L'[[EURAC]] a [[Bolzano]]]]
Nel campo dell'istruzione e della ricerca spiccano la [[Libera Università di Bolzano]], fondata nel [[1997]], l'Accademia Europea ([[EURAC]]), il Techno Innovation Park South Tyrol ([[Techno Innovation Park South Tyrol|TIS]]) e la [[Fraunhofer Italia Research]].
Ma il settore economico di gran lunga più importante è il [[turismo]]: rinomate stazioni sciistiche ([[Plan de Corones]], [[Sellaronda]], [[Plose]]), le terme a [[Merano]], l'offerta culturale di [[Bolzano]] (con il famoso [[Mummia del Similaun|Ötzi]]), la bellezza del paesaggio e l'ottima [[cucina altoatesina]] attirano ogni anno milioni di turisti. La provincia di Bolzano è la prima in Italia quanto a pernottamenti, davanti a [[Rimini]] e [[Venezia]].
 
Tutto ciò ha creato un notevole benessere, in una regione che ancora qualche lustro fa era poverissima. Con un tasso di disoccupazione al 2,7% nel primo trimestre [[2007]], l'Alto Adige può vantare una piena [[occupazione]]. Con un [[PIL]] pro capite oltre i 31.000€ l'Alto Adige si colloca al secondo posto dopo la Lombardia in Italia.
 
La provincia autonoma di Bolzano controlla il 93,88% di ''[[SEL (azienda)|SEL]] Spa'', società che partecipa in ''Delmi S.p.A.'' (10%). Il resto del capitale di SEL (6,12%) è detenuto da SELFIN Srl, una società formata da 102 comuni dell'[[Alto Adige]] e 4 comunità comprensoriali.
 
Delmi partecipa pariteticamente con [[Électricité de France]] in ''Transalpina di Energia Srl'', la società che controlla il 61,282% di [[Edison]].
 
== Trasporti e vie di comunicazione ==
L'Alto Adige, per la posizione al centro delle Alpi e in particolare grazie al [[passo del Brennero]] – il più basso dell'intero arco alpino – è un fondamentale snodo viario.
 
=== Strade ===
Nel senso nord-sud è attraversato da:
* l'[[Autostrada A22 (Italia)|autostrada A22 del Brennero]], che fa parte della [[Strada Europea E45]], da [[Karesuando]] (in [[Svezia]]) ad [[Agrigento]], in Sicilia
* la [[Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero]]
* la [[Strada del Vino in Alto Adige]] (SP 14)
 
Trasversalmente a ovest:
* [[Strada statale 38 dello Stelvio]] dalla [[Valtellina]] attraverso Spondigna di [[Sluderno]], e quindi il resto della [[Val Venosta]] fino a [[Bolzano]] con alcune ramificazioni (ad esempio la nuova super-strada [[Strada statale 38 dello Stelvio#Superstrada Merano-Bolzano (MEBO)|Me-Bo]]).
* [[Strada statale 41 di Val Monastero]] da [[Sluderno]] al confine [[Svizzera|svizzero]] presso [[Tubre]]
* [[Strada statale 40 di Resia]] da Spondigna di [[Sluderno]], al confine [[austria]]co presso il [[passo Resia]] di [[Curon Venosta]]
 
A est:
* [[Strada statale 49 della Pusteria]] da [[Bressanone]] al confine [[austria]]co di [[Prato alla Drava]]
 
Da annotare che tutte le statali dal [[1998]] sono passate sotto proprietà e gestione diretta della Provincia autonoma, ma hanno comunque mantenuto la loro denominazione di "strade statali".
 
=== Ferrovie ===
[[File:BozenBahnhof05.jpg|thumb|left|La [[Stazione di Bolzano|stazione ferroviaria di Bolzano]]]]
[[File:FerroviaDellaPusteriaAle840aValdaora.jpg|thumb|right|200px|La [[ferrovia della Val Pusteria]], presso [[Valdaora]]]]
La principale strada ferrata è la [[ferrovia del Brennero|linea ferroviaria del Brennero]] che collega [[Verona]] a [[Monaco di Baviera]] dalla quale si diramano, a Fortezza la [[ferrovia della Val Pusteria]] e a Bolzano la [[ferrovia Bolzano-Merano]], tutte elettrificate. Quest'ultima prosegue come [[ferrovia della Val Venosta]] – a trazione termica – lungo la [[val Venosta]] fino a [[Malles]]. Chiusa nel [[1991]], è stata riaperta nel maggio [[2005]] e appartiene alla Provincia Autonoma di Bolzano, tramite la propria società di trasporto pubblico [[SAD]].
 
È in costruzione la [[galleria di base del Brennero|galleria di base del Brennero-BBT]] di circa 50&nbsp;km che collegherà [[Fortezza (Italia)|Fortezza]] ad [[Innsbruck]] ed è in progetto una nuova linea verso sud che realizzerà un sistema a 4 binari.
 
Una interessante linea di tipo tramviario è la [[ferrovia del Renon]] sull'omonimo altopiano, fino al [[1966]] collegata a Bolzano mediante un tratto a [[Ferrovia a cremagliera|cremagliera]] e oggi servita dalla [[funivia del Renon]].
 
La [[ferrovia marmifera di Lasa]], a scartamento ridotto, è adibita a uso industriale.
 
Tra le linee storiche e ormai dismesse si ricordano: la [[ferrovia Bolzano-Caldaro]], la [[ferrovia Brunico-Campo Tures]], la [[ferrovia Lana-Postal]], la [[ferrovia della Val Gardena]], la [[ferrovia della Val di Fiemme]] e la [[ferrovia delle Dolomiti]] [[Dobbiaco]]-[[Cortina d'Ampezzo]]-[[Calalzo]].
 
=== Funivie e Funicolari ===
[[File:A90523cabinaRenonAaa.jpg|thumb|220px|La nuova [[funivia del Renon]]]]
L'Alto Adige, per la sua conformazione orografica, ospita un numero considerevole di [[Impianto a fune|impianti a fune]].
 
Oltre alle innumerevoli realizzazioni di tipo turistico – in particolare di risalita per la pratica dello sci quali [[Cabinovia|cabinovie]], [[Sciovia|sciovie]] e simili – sono presenti vari impianti utilizzati per collegare gli abitati in quota con il rispettivo fondovalle.
 
Fra le [[Funivia aerea|funivie]] si citano quelle con stazione a valle presso la città di Bolzano:
* [[Funivia del Colle]]: ristrutturata nel [[2006]], risale le pendici del [[monte Pozza]] fino alla località Colle di Villa (''Bauernkohlern'') a 1.134 m. Il percorso dura 7 minuti e supera un dislivello di 872 m. È la prima funivia per trasporto persone del mondo, inaugurata nel [[1908]].
* [[Funivia del Renon]]: attiva dal [[1966]], raggiunge l'abitato di [[Soprabolzano]] ed è stata sostituita nel maggio del [[2009]] da una moderna [[cabinovia]] con portata oraria aumentata e frequenza di 4 minuti.
* [[Funivia di San Genesio]]: realizzata negli [[anni 1930|anni trenta]], collega il capoluogo con l'omonimo paese e l'altopiano del Salto (''Salten'').
 
Anche le [[Funicolare|funicolari]] sono ben rappresentate:
* [[Funicolare della Mendola]]: caratterizzata dalla notevole lunghezza e dal ripido tracciato, unisce l'abitato di [[Caldaro]] al [[passo della Mendola]].
* [[Gardena Ronda Express]], in [[val Gardena]] raggiunge due comprensori sciistici.
 
Appartengono al passato della città di Bolzano la [[funicolare del Virgolo]] – distrutta durante la seconda guerra mondiale – e quella del [[Funicolare del Guncina|Guncina]], dismessa negli anni '60.
 
=== Piste ciclabili ===
[[File:Drauradweg3.jpg|thumb|220px|Un tratto di ciclabile in Alto Adige]]
{{vedi anche|Piste ciclabili dell'Alto Adige}}
L'intera Provincia è percorsa da una fitta rete di [[Pista ciclabile|piste ciclabili]] – cittadine ed extraurbane – in continuo ampliamento con prosecuzioni oltre i confini di [[Brennero]], [[San Candido]]/[[Prato alla Drava]] e [[Salorno]] a sud.
Negli ultimi anni in [[Alto Adige]], è stato dato il via per una rete di ''piste ciclabili'' che colleghino tutte le principali vallate tra di loro e con le regioni confinanti.
 
== Mezzi di informazione ==
=== Stampa ===
Fra i quotidiani, il più antico e diffuso è il giornale di lingua tedesca ''[[Dolomiten]]'', seguito dall'italiano ''[[Alto Adige (quotidiano)|Alto Adige]]'', del gruppo editoriale L'Espresso-Repubblica. Vi è poi l'inserto locale del [[Corriere della Sera]], il ''[[Corriere dell'Alto Adige]]''; in lingua tedesca troviamo anche la ''[[Neue Südtiroler Tageszeitung]]''.
 
Tra i settimanali di lingua tedesca troviamo il ''ff – [[Südtiroler Wochenmagazin]]'', il ''[[Katholisches Sonntagsblatt]]'' (a cura della [[diocesi di Bolzano-Bressanone]]), la ''[[Südtiroler Wirtschaftszeitung]]'' (settimanale di economia); in lingua italiana si trova ''[[Il Segno (rivista)|Il Segno]]'' (anche questo a cura della diocesi di Bolzano-Bressanone).
 
La [[Union Generela di Ladins]] è editrice di un settimanale in lingua ladina, la ''[[Usc di Ladins]]'' (''La Voce dei Ladini''). Le pagine dedicate alle varie valli sono scritte ciascuna nei rispettivi ladini (non esiste infatti un ladino standard).
 
=== Radiotelevisione ===
[[File:RAI Bolzano Bozen.JPG|right|thumb|La sede RAI di Bolzano]]
La [[RAI Alto Adige Südtirol|sede RAI di Bolzano]] trasmette programmi radiotelevisivi in tutte e tre le lingue della provincia, mediante il canale televisivo [[RAI Sender Bozen]], che affianca [[Rai 1]], [[Rai 2]] e [[Rai 3]].
 
La televisione di stato austriaca [[Österreichischer Rundfunk|ORF]] ha una sede distaccata a Bolzano.
 
La RAS ([[Radiotelevisione Azienda Speciale]] per la Provincia autonoma di Bolzano) garantisce la ricezione gratuita sul territorio provinciale delle reti radiotelevisive degli stati limitrofi: le austriache [[Österreichischer Rundfunk|ORF1]] e [[Österreichischer Rundfunk|ORF2]], i canali germanici Bayerisches Fernsehen, [[Das Erste]], [[KI.KA]] e [[ZDF]], i canali svizzeri di lingua tedesca [[SF 1]]e [[SF zwei]] e il canale svizzero in lingua italiana [[RSI LA1]]. Per quanto riguarda la radio in formato digitale ([[Digital Audio Broadcasting|DAB]]) si ricevono: [[Rai Radio Uno]], [[Rai Radio Due]], [[Rai Radio Tre]], [[Rai Sender Bozen]]; gli austriaci Ö1, Radio Tirol, Hitradio Ö3, FM4; i germanici Bayern 1, Bayern 2, Bayern 3, Bayern 4 Klassik, B5 aktuell, Radijojo; gli svizzeri Radio Rumantsch e Radio Swiss Jazz. A ciò si aggiungono le stazioni radio private (tra cui [[Südtirol 1]]).
 
Ci sono anche canali televisivi locali privati, di cui in lingua italiana [[Video 33]] e [[Alto Adige TV]], in lingua tedesca [[Südtirol Digital Fernsehen|SDF]] e [[Tv3-Sender Meran]].
 
== Sport ==
[[File:HC Bolzano - SV Renon 6-2 (30 dic 2006).jpg|thumb|right|Il Hockey Club di Bolzano]]
Date le caratteristiche geografiche, in provincia di Bolzano prevalgono gli sport invernali. Tra gli sportivi di maggiore successo si ricordano il pluricampione di sci [[Gustav Thöni]], l'alpinista [[Reinhold Messner]], lo slittinista [[Armin Zöggeler]] e la pattinatrice [[Carolina Kostner]].
 
In provincia hanno un buon seguito anche numerosi sport di squadra: esistono squadre di [[hockey su ghiaccio]] (per citare solo le squadre che si sono aggiudicate almeno una volta il campionato italiano: [[Hockey Club Bolzano]], [[Hockey Club Gherdëina]], [[Hockey Club Merano]] a livello maschile, [[Hockey Club Eagles Bolzano]] a livello femminile), di [[pallacanestro]] ([[Basket Club Bolzano]]), di [[football americano]] ([[Giants Bolzano]]), di calcio ([[Fussball Club Südtirol-Alto Adige]], unica squadra nel calcio professionistico, e [[Football Club Bolzano 1996]], già AC Bolzano, con un passato in serie B), di [[pallamano]] ([[SC Meran Handball]], [[SSV Brixen Handball]]).
 
A livello storico invece è ben radicato in tutta l'area del Tirolo il [[Ranggeln]], un tipo di [[lotta]], simile allo [[Judo]].
 
== Vigili del fuoco volontari ==
{{vedi anche|Vigili del Fuoco Volontari - Alto Adige}}
 
In ogni comune della provincia autonoma di Bolzano sono presenti corpi di vigili del fuoco volontari. A seguito della legge regionale del 20 agosto 1954 n.24 ogni comune del Trentino-Alto Adige deve dotarsi di uno o più corpi di vigili del fuoco volontari. Secondo la legge provinciale del 18 dicembre 2002 n. 15 spettano loro in particolare la protezione antincendi e in generale tutte le misure di soccorso necessarie in occasione di calamità di ogni tipo.
 
== Onorificenze ==
 
{{Onorificenze
|immagine=ProtezioneEcc1.png
|nome_onorificenza= Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile
|collegamento_onorificenza=Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|motivazione=Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
|luogo=D.P.C.M. 11 ottobre 2010
}}
 
== Personalità legate all'Alto Adige ==
Questo è un elenco di alcune personalità che per nascita o per la loro storia personale hanno instaurato un solido legame con l'Alto Adige. L'elenco comprende personaggi attivi nei più diversi settori: arte, cultura e scienza, sport, politica, religione.
{{cassetto
|larghezza=98%
|colore=red
|titolo=<span style="color:white">Personalità legate all'Alto Adige</span>
|testo=
[[File:Oswald von Wolkenstein 2.jpg|100px|right|thumb|[[Oswald von Wolkenstein]]]]
[[File:Codex Manesse Walther von der Vogelweide.jpg|100px|right|thumb|[[Walther von der Vogelweide]]]]
[[File:Reinhold Messner.jpg|100px|right|thumb|[[Reinhold Messner]]]]
[[File:Antonella Bellutti.jpg|thumb|right|100px|[[Antonella Bellutti]]]]
'''Artisti'''
* [[Carl Henrici]], pittore
* [[Hans Klocker]], scultore
* [[Giorgio Moroder]], produttore discografico e compositore
* [[Carl Moser]], pittore
* [[Michael Pacher]], pittore e scultore
* [[Ottavia Piccolo]], attrice
* [[Karl Plattner]], pittore
* [[Albert Stolz]], pittore
* [[Gilbert & George|Gilbert Prousch]], artista contemporaneo
* [[Ignaz Stolz]], pittore
* [[Luis Trenker]], architetto, regista e attore
* [[Franz von Defregger]], pittore
 
'''Combattenti'''
* [[Andreas Hofer]], condottiero nelle guerre ottocentesche contro le truppe francesi e bavaresi
* [[Manlio Longon]], capo partigiano antifascista, impiccato a Bolzano dalla Gestapo
* [[Josef Mayr-Nusser]], che pagò con la vita il rifiuto di giurare per le SS
* [[Franz Thaler]], eroe della resistenza al Nazismo
 
'''Politici'''
* [[Lilli Gruber]], giornalista e deputata europea, indipendente nel gruppo PSE<ref>[http://www.telegiornaliste.com/gruber.htm Lilli Gruber telegiornalista<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Alexander Langer]], giornalista e uomo politico
* [[Silvius Magnago]], presidente della giunta provinciale per molti anni
* [[Friedrich Tessmann]], giurista, storico e uomo politico
 
'''Santi, religiosi e persone legate alla Chiesa '''
* [[Arbeo di Frisinga]], vescovo e letterato
* [[Arrigo da Bolzano]], venerato come [[Beatificazione|beato]] dalla [[Chiesa cattolica]]
* [[Michael Gaismair]], rivoluzionario
* [[Michael Gamper]], canonico
* [[Jakob Hutter]], capo degli anabattisti tirolesi
 
'''Sportivi'''
[[File:Kostner 2008SC by Carmichael.jpg|thumb|100px|[[Carolina Kostner]]]]
[[File:Denise Karbon Semmering 2008.jpg|thumb|100px|[[Denise Karbon]]]]
[[File:Rodel-Weltcup-2005-Oberhof-Zoeggeler cropped.jpg|thumb|100px|[[Armin Zöggeler]]]]
* [[Antonella Bellutti]], giornalista, campionessa olimpica di ciclismo e bobbista.
* [[Tania Cagnotto]], campionessa di [[tuffi]]
* [[Maria Canins]], campionessa di ciclismo e di sci di fondo
* [[Klaus Dibiasi]], pluricampione olimpico di tuffi
* [[Lisa Fissneider]], campionessa di nuoto
* [[Raphaela Folie]], pallavolista
* [[Franz Haller]], più volte campione mondiale di Kick Boxing
* [[Denise Karbon]], campionessa di [[sci]]
* [[Carolina Kostner]], campionessa di [[pattinaggio artistico su ghiaccio]]
* [[Isolde Kostner]], campionessa di [[sci]]
* [[Eva Lechner]], campionessa europea di ciclismo
* [[Laura Letrari]], campionessa di nuoto
* [[Beppe Merlo]], campione di tennis
* [[Reinhold Messner]], arrampicatore estremo ed ex deputato europeo, Verdi
* [[Eugenio Monti]]. pluricampione mondiale e olimpico di bob
* [[Norberto Oberburger]], campione olimpico del sollevamento pesi
* [[Josef Polig]], campione olimpico di [[sci alpino]]
* [[Kathrin Ress]], giocatrice pallacanestro
* [[Tomas Ress]], giocatore pallacanestro
* [[Maria Teresa (Resi) Riedl]], campionessa di tennis
* [[Ylenia Scapin]], campionessa di judo
* [[Alex Schwazer]], campione olimpico di [[marcia (atletica)|marcia]]
* [[Stefan Schwoch]], calciatore professionista
* [[Andreas Seppi]], giocatore di tennis
* [[Gustav Thöni]], campione olimpico di [[sci alpino]]
* [[Karl Unterkircher]], alpinista
* [[Gerda Weißensteiner]], campionessa olimpica di [[slittino]]
* [[Armin Zöggeler]], campione olimpico di [[slittino]]
 
'''Uomini di cultura '''
* [[Wolfgang Gröbner]], matematico
* [[Josef Andreas Jungmann]], teologo
* [[Norbert Conrad Kaser]], scrittore
* [[Peter Mitterhofer]], inventore
* [[Leo Santifaller]], storico
* [[Max Valier]], astronomo e precursore del volo spaziale
* [[Valentino von Braitenberg]], scienziato
* [[Walther von der Vogelweide]], poeta
* [[Oswald von Wolkenstein]], politico e poeta
* [[Joseph Zoderer]], scrittore
 
'''Altri'''
* [[Matteo Albani]], famoso liutaio del XVIII secolo
* [[Franco Bernabè]], banchiere e dirigente d'azienda
* [[Claudia de' Medici]], fondatrice del Magistrato Mercantile di Bolzano
* [[Mummia del Similaun|Ötzi]], uomo preistorico
}}
 
== Curiosità ==
Le scuole di lingua italiana della provincia e parte della [[pubblica amministrazione]] sono passate al [[software libero]]<ref>[http://punto-informatico.it/1300856/PI/News/bolzano-open-source-irrompe-scuola.aspx PuntoInformatico.it - Bolzano: l'open-source irrompe a scuola]</ref> riducendo sensibilmente i costi legato all'acquisto di [[Licenza (informatica)|licenze software]].
 
== Portali internet ==
Il ''Portale cultura in Alto Adige'' è il calendario online della vita culturale altoatesina. Una piattaforma aperta e gratuita sulla quale vengono pubblicati gli appuntamenti culturali promossi dai membri della community. Dal teatro al party, dalla letteratura al folclore, sulla pagina iniziale sono visibili gli appuntamenti del giorno nel raggio di tutta la provincia.<ref>[http://www.cultura.bz.it Oggi | Cultura in Alto Adige | Cinema, concerti, mostre, danza e teatro | Bolzano e provincia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{en}} Antony E. Alcock, ''The History of the South Tyrol Question'', London: Michael Joseph, 1970. 535 pp.
* {{de}} Gottfried Solderer (a cura di), ''Das 20. Jahrhundert in Südtirol'', 6 voll., Bolzano: Raetia, 1999-2004
** 1 ''Abschied vom Vaterland (1900-1919)''. - 1999. - 328 p.&nbsp;ISBN 88-7283-130-X
** 2 ''Faschistenbeil und Hakenkreuz (1920-1939)''. - 2000. - 320 p.&nbsp;ISBN 978-88-7283-148-9
** 3 ''Totaler Krieg und schwerer Neubeginn (1940-1959)''. - 2001. - 331 p.&nbsp;ISBN 88-7283-152-0
** 4 ''Autonomie und Aufbruch (1960-1979)''. - 2002. - 336 p.&nbsp;ISBN 88-7283-183-0
** 5 ''Zwischen Europa und Provinz (1980-2000)''. - 2003. - 336 p.&nbsp;ISBN 88-7283-204-7
** (6) ''Alto Adige/Südtirol: XX secolo. Cent'anni e più in parole e immagini'' / a cura di [[Carlo Romeo]]. - 2004. - 400 p.&nbsp;ISBN 978-88-7283-197-7
* Carlo Romeo et al., ''Passaggi e prospettive. Lineamenti di storia locale'', vol. 1: ''L'area tirolese dalla preistoria al tardo Medioevo'', Bolzano: Athesia, 2010. ISBN 978-88-8266-741-2
* Carlo Romeo et al., ''Passaggi e prospettive. Lineamenti di storia locale'', vol. 2: ''Il Tirolo nell'età moderna'', Bolzano: Athesia. 2011. ISBN 978-88-8266-742-9
* {{en}} Rolf Steininger, ''South Tyrol: A Minority Conflict of the Twentieth Century'', New Brunswick, New Jersey: Transaction Publishers, 2003. ISBN 978-0-7658-0800-4
* Rolf Steininger, ''La questione sudtirolese'', in ''La regione Trentino-Alto Adige/Sudtirol nel XX secolo'', a cura della Regione Trentino-Alto Adige, Trento, Temi, 2007, pp. 159-201.
 
== Voci correlate ==
* [[Condotta (diritto)]]
* [[Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino]]
* [[StoriaOmissione dell'Alto Adige(diritto)]]
* [[MinoranzeReato diomissivo lingua tedescaimproprio]]
* [[Principato vescovileDelitti di Bressanoneomessa solidarietà]]
* [[PrincipatoDelitti vescovilecontro dila Trentovita]]
* [[Delitti contro l'incolumità individuale]]
 
*Monumenti:
** [[:Categoria:Castelli della provincia di Bolzano|Castelli della provincia di Bolzano]]
** [[Vallo Alpino in Alto Adige]]
*Toponomastica:
** [[Segnaletica bilingue#Alto Adige / Südtirol|Segnaletica bilingue in Alto Adige]]
** [[Prontuario dei nomi locali dell'Alto Adige]]
** [[Toponomastica in lingua italiana dell'Alto Adige]]
*Politica:
** [[Presidenti della Provincia autonoma di Bolzano]]
*Diritto:
** [[Sistema catastale tavolare]]
*Altro:
** [[Armoriale dei comuni della provincia di Bolzano]]
** [[Aiutare senza Confini]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Province of South Tyrol}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.provincia.bz.it/ La rete civica dell'Alto Adige]
* [http://www.consiglio-bz.org/ Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano]
* [http://www.europaregion.info/ Euregio]
* [http://www.oew.org/it/suedtirolartikel.php?id=226 Gli stranieri in Alto Adige (articolo)] Fonte:[[Organizzazione per un mondo solidale|OEW]]
* [http://www.european-journalists.eu/The%20South%20Tyrol%20Autonomy.pdf Anthony Alcock, The South Tyrol Autonomy]
* [http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=21023 Sergio Bertelli, Tirolesi, italiani, trentini: tre diversi approcci ad un unico territorio]
* [http://www.cultura.bz.it/ Portale Cultura in Alto Adige]
* [http://tempo.bz.it/ Il tempo attuale in Alto Adige]
{{Province d'Italia}}
{{Portale|Alto Adige|Italia|Trentino-Alto Adige}}
 
{{Delitti contro la persona}}
[[Categoria:Provincia di Bolzano| ]]
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[[sq:Provinca Autonome e Bolzanos]]
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[[uk:Провінція Больцано]]
[[vec:Alto Àdexe]]
[[vi:Bolzano-Bozen (tỉnh)]]
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