Intercettatore sonar e Baraggia di Bellinzago: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
|nome edificio = Molinacio
|paese = ITA
|città = Lonate Pozzolo
|stato=
|periodo costruzione = [[secolo XV|XV]]-[[secolo XX]]
}}
 
Il '''Molinaccio''' o '''Molinazzo''' è un [[mulino]].
'''Funzioni di correlazione''', nome coniato nel 1952 dai ricercatori JAMES J. FARAN e VJR. ROBERT HILLS (note 1 e 2) che per primi hanno sviluppato gli algoritmi di correlazione per la ricerca dei segnali elettrici coperti dai disturbi.
Si trova nel territorio di [[Lonate Pozzolo]] in [[Lombardia]] a circa 2400 metri a sud del [[Ponte di Oleggio]].
 
==Descrizione==
Un algoritmo caratteristico di tali funzioni, studiato per la ricerca della correlazione tra due [[segnali elettrici]] mascherati dal rumore, si presenta in modo esplicito con
Si presume risalga al 1600 e si trova tra due rami della Roggia Molinara, dove si forma un piccolo isolotto che tra i [[secolo XVI|secoli XVI]] e [[secolo XVII|XVII]] varia di dimensione tra i 130 e gli 80 metri.
l'espressione:
L'edificio è di circa 25 metri di lunghezza per 8 a cui vanno aggiunti due piccoli edifici, uno sull'isolotto e l'altro a est della roggia. A nord del molino ci sono i nervili da cui entra l'acqua, le ruote sono due lati. All'inizio del '900 le ruote a sinistra vengono sostituite con una turbina verticale che riesce a muovere 50 telai per [[cotone]] e dal 1939 aziona anche un generatore di corrente alimentante delle pompe di [[irrigazione]].
In seguito l'edificio viene viene trasformato in un'azienda aggiungendo un fabbricato parallelo ad est e chiudendo il ramo sinistro della roggia.
Ad oggi il Molinazzo non viene più utilizzato come mulino, infatti l'edificio più antico è stato convertito a stalla, mentre quello più recente è adibito ad abitazione.
 
==Bibliografia==
<math> C(\tau) = (2/\pi)\cdot Arcsen \left \{ k \cdot [ sin ( 2\cdot \pi \cdot DF \cdot \tau) / (2\cdot \pi\cdot DF\cdot \tau) ]\cdot cos (2 \cdot \pi \cdot Fo \cdot \tau) \right \} </math>
* {{cita libro|autore=Autori vari|anno=1989|titolo=Il Ticino strutture storia e società nel territorio tra Oleggio e Lonate Pozzolo|editore= Nicolini Editore}}
 
==Collegamenti==
Dove:
 
<math>DF</math> = metà della [[larghezza di banda]] che definisce i segnali.
 
<math>Fo</math> = frequenza media della banda.
 
<math>K</math> = funzione che dipende dal rapporto tra le ampiezze dei segnali “S” e l’ampiezza del disturbo “N” secondo l’espressione: <math> K = 1 / [1 + (N/S) ^ 2 ]</math>
<math>C(\tau) </math> mostra come varia la correlazione tra due segnali elettrici al variare, sia del tempo di ritardo <math> \tau </math> di un segnale rispetto all’altro, sia al variare del rapporto <math>S/N.</math>
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delturcocorrelazione.jpg|Grafico di <math> C(\tau) </math> tracciato per <math> N = 0 .</math>
 
</gallery>
Le funzioni di correlazione giocano un ruolo importante nella navigazione subacquea dei sottomarini incrementando le capacità di scoperta del [[sonar]] necessarie sia per la mobilità del semovente, sia per la difesa dello stesso.
 
Le strutture idrofoniche ( [[ idrofono]] ), installate a scafo, forniscono i segnali da inviare a macchine (correlatori) che, tramite le funzioni citate consentono,
con opportuni livelli numerici o di tensione, l’individuazione di segnali mascherati da disturbi a carattere casuale con rapporti limite di rivelazione pari a <math>
 
S/N = 1 / 10 </math>
 
 
Il comportamento del [[correlatore]] segue la formula indicata:
 
-Se i segnali sono presenti tra i disturbi le funzioni di correlazione ne denunciano la presenza con un livello numerico o di tensione normalizzato <math>C (\tau) \pm \varepsilon</math> tale che:
 
<math> 0 < C (\tau) \pm \varepsilon <= 1 </math>
 
-Se i segnali sono assenti la presenza dei disturbi è evidenziata con un livello numerico o di tensione di rumore N che ondula di <math> \pm \varepsilon </math> attorno al livello 0.
 
 
<gallery>
Funzione.jpg|Immagine oscilloscopica di <math> C(\tau) ; S/N = 1/3 </math> realizzata in laboratorio.
 
</gallery>
Le caratteristiche peculiari delle funzioni di correlazione sono definite con la dizione:
differenziale di riconoscimento <big>Δ</big> (note 3 e 8).
 
Il differenziale di riconoscimento è caratterizzato da tre variabili:
 
<math>(Si / Ni)</math> ( rapporto segnale/rumore all’ingresso del correlatore)
 
<math>Priv. = X % </math> ( percentuale di probabilità di rivelare il segnale)
 
<math>Pfa. = y % </math> ( percentuale di probabilità che il rumore provochi una falsa presenza di un segnale )
 
Il legame tra le variabili dipende da un caratteristico parametro probabilistico indicato con la lettera
<math> d </math>.
 
Il legame tra <math> (Si / Ni)</math> e <math>(Priv.) ; (Pfa.) </math> dipende dal parametro <math>d</math> secondo le due funzioni:
 
<math>d = f(Priv; Pfa)</math>
 
<math>Si/Ni = { d / [ 2 RC (f2-f1) ] }</math>
il valore del parametro <math> d </math> è fondamentale nel calcolo delle portate di scoperta del sonar.
 
Con l'impiego di molteplici correlatori si moltiplicano le funzioni di correlazione (sistemi a fasci preformati) e il sonar può esplorare tutto l'orizzonte ad ogni istante (Nota 7).
 
 
NOTE:
 
<small>1) OFFICE OF NAVAVAL RESEARCH CONTRACT N5 ORI-76 PROJECT ORDER X TECHNICAL MEMORANDUM NO. 27
 
CORRELATORS - FOR SIGNAL RECEPTION
 
By JAMES J. FARAN VJR. ROBE RT HILLS 11JR. SEPTEMBER 15, 1952
 
ACOUSICS RESEARCH LABORATORY DIVISION OF APPLIED SCIENCE HARVARD UNIVERSITY – CAMBRIDGE, MASSACHUSETTS
[http://www.sonar-info.info/p02/02pagina.html
 
2) OFFICE OF NAVAVAL RESEARCH CONTRACT N5 ORI-76 PROJECT ORDER X TECHNICAL MEMORANDUM NO. 28
 
THE APPLICATION OF CORRELATION TECHNIQUES TO ACOUSTIC RECEIVING SYSTEMS By JAMES J. FARAN VJR. ROBERT HILLS 11JR. NOVEMBER 1, 1952
 
ACOUSICS RESEARCH LABORATORY DIVISION OF APPLIED SCIENCE HARVARD UNIVERSITY – CAMBRIDGE, MASSACHUSETTS
 
[http://www.sonar-info.info/p03/03pagina.html
 
3) PRINCIPLES OF UNDERWATER SOUND 3^ ed. By Robert j. Urick Mc Graw - Hill 3^ ed.
 
4) THE APPLICATION OF CORRELATION FUNCTIONS IN THE DECTION OF SMALL SIGNALS IN NOISE
 
By: Y.W. LEE; T.P. - CHEATHM JR- B. WIESNER
 
RESEARCH LABORATORY OF ELECTRONICS MASSACHUSETTS INSTITUTE OF TECNOLOGY
 
5) ON THE IMPROVEMENT OF DETECTION AND PRECISION CAPABILITIES OFSONAR SYSTEM
 
By: Prof. Maurizio Federici -Simposium on sonar system-
 
6) PRINCIPI ED APPLICAZIONI DEI METODI CORRELAZIONE
 
C. Del turco - L’antenna n° 6 1960
 
7)SUL CALCOLO DEL MINIMO NUMERO DI FASCI PREFORMATI
PER IL SONAR
 
C. Del Turco - Rivista Tecnica Selenia vol. 3- 1990
 
8)LA CORRELAZIONE 1993
C. Del Turco - Ed. Moderna Sp.
 
</small>
 
== Voci correlate ==
* [[Sottomarini]]
* [[Rumore gaussiano]]
* [[Analisi matematica]]
 
[[Categoria:Strumenti di navigazione]]