Frederik de Klerk e Baraggia di Bellinzago: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
{{F|politici sudafricani|settembre 2017|arg2=Sudafrica}}
|nome edificio = Molinacio
{{Carica pubblica
|paese = ITA
|prefisso onorifico =
|città = Lonate Pozzolo
|nome = Frederik Willem de Klerk
|stato=
|immagine = F._W._de_Klerk_2012.jpg
|periodo costruzione = [[secolo XV|XV]]-[[secolo XX]]
|didascalia = Frederik de Klerk nel 2012
|carica = 7° [[Presidenti del Sudafrica|Presidente del Sudafrica]]
|mandatoinizio = 15 agosto 1989
|mandatofine = 10 maggio 1994
|predecessore = [[Pieter Willem Botha]]
|successore = [[Nelson Mandela]]
|carica2 = Vicepresidente del Sudafrica
|cotitolare2 = [[Thabo Mbeki]]
|mandatoinizio2 = 10 maggio 1994
|mandatofine2 = 30 giugno 1996
|presidente2 = [[Nelson Mandela]]
|predecessore2 =
|successore2 = [[Thabo Mbeki]]
|partito = [[Partito Nazionale (Sudafrica)|NP]] <small>(fino al 1997)</small><br />[[Nuovo Partito Nazionale (Sudafrica)|NNP]] <small>(1997-2005)</small>
|alma mater = Università di Potchefstroom|
}}
{{Bio
|Nome = Frederik Willem
|Cognome = de Klerk
|Sesso = M
|LuogoNascita = Johannesburg
|GiornoMeseNascita = 18 marzo
|AnnoNascita = 1936
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Nazionalità = sudafricano
|PostNazionalità = , [[presidenti del Sudafrica|presidente del Sudafrica]] dal 1989 al 1994
|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|pace|1993|x}}
}}
 
Il '''Molinaccio''' o '''Molinazzo''' è un [[mulino]].
A capo del [[Partito Nazionale (Sudafrica)|National Party]] (poi diventato New National Party) dal 1989 al 1997, in qualità di capo di Stato accompagnò il Paese dall'''[[apartheid]]'' al post-segregazione razziale, avviando negoziati che si conclusero con l'estensione degli stessi diritti civili dei bianchi a tutte le etnie del Sudafrica e ponendo fine alla trentennale carcerazione di [[Nelson Mandela]], attivista per i diritti delle persone di colore nel Paese.
Si trova nel territorio di [[Lonate Pozzolo]] in [[Lombardia]] a circa 2400 metri a sud del [[Ponte di Oleggio]].
 
==Descrizione==
In ragione di tali riforme sociali e civili fu destinatario del [[premio Nobel per la pace]] del 1993 insieme allo stesso Mandela.
Si presume risalga al 1600 e si trova tra due rami della Roggia Molinara, dove si forma un piccolo isolotto che tra i [[secolo XVI|secoli XVI]] e [[secolo XVII|XVII]] varia di dimensione tra i 130 e gli 80 metri.
Quando quest'ultimo divenne suo successore alla presidenza del Sudafrica, de Klerk ne divenne il vice tra il 1994 e il 1996; si ritirò dalla politica attiva nel 1997.
L'edificio è di circa 25 metri di lunghezza per 8 a cui vanno aggiunti due piccoli edifici, uno sull'isolotto e l'altro a est della roggia. A nord del molino ci sono i nervili da cui entra l'acqua, le ruote sono due lati. All'inizio del '900 le ruote a sinistra vengono sostituite con una turbina verticale che riesce a muovere 50 telai per [[cotone]] e dal 1939 aziona anche un generatore di corrente alimentante delle pompe di [[irrigazione]].
In seguito l'edificio viene viene trasformato in un'azienda aggiungendo un fabbricato parallelo ad est e chiudendo il ramo sinistro della roggia.
Ad oggi il Molinazzo non viene più utilizzato come mulino, infatti l'edificio più antico è stato convertito a stalla, mentre quello più recente è adibito ad abitazione.
 
==Bibliografia==
È stato l'ultimo presidente [[Afrikaner|bianco]] del Sudafrica.
* {{cita libro|autore=Autori vari|anno=1989|titolo=Il Ticino strutture storia e società nel territorio tra Oleggio e Lonate Pozzolo|editore= Nicolini Editore}}
 
==Collegamenti==
== Anni giovanili e ascesa politica ==
Nato a Johannesburg il 18 marzo 1936 da una famiglia insediata nel paese da quasi tre secoli e appartenente alla [[Chiesa Riformata Olandese]], è figlio di Hendrina Cornelia Coetzer e di [[Jan de Klerk]] ([[1903]]-[[1979]]), ex direttore scolastico ma soprattutto presidente del [[Senato]] e più volte ministro, e inoltre nipote di [[Johannes Gerhardus Strijdom]] ([[1893]]-[[1958]]), primo ministro dal [[1954]] al [[1958]]. Inoltre il suo bisnonno era un Senatore e suo nonno si candidò due volte senza successo al Parlamento.
 
Cresciuto a Johannesburg, la capitale economica del paese, frequentò in seguito le scuole superiori alla ''Monument High School'' di [[Krugersdorp]]. Si iscrisse poi alla [[Potchefstroom University for Christian Higher Education]] dove si [[laurea|laureò]] nel [[1958]] con i gradi di B.A. (Bachelor of Arts) e di LL.B. (Bachelor of Laws), quest'ultimo ''cum laude''. Durante gli anni universitari partecipò attivamente alle iniziative studentesche e si unì alle organizzazioni vicino al National Party come il [[Broederbond]].
 
Dopo la laurea de Klerk si unì ad uno studio di procuratori a [[Vereeniging]], studio che divenne ben presto uno dei principali del Sudafrica. Nel [[1969]] sposò [[Marika Willemse]], dalla quale ha avuto due figli e una figlia. Nel [[1972]] gli fu offerta la cattedra di [[diritto costituzionale]] all'[[università di Potchefstroom]] ma egli rifiutò per entrare nella politica attiva: infatti nel novembre dello stesso anno abbandonò la professione di [[avvocato]] e venne eletto nelle file del NP in [[Parlamento]] come rappresentante del collegio di Vereeniging.
 
Nel [[1978]], dopo essere stato per cinque anni e mezzo un parlamentare senza incarico, fu nominato membro del Governo, incarico che non lasciò mai più nei successivi 11 anni durante i quali fu responsabile dei seguenti dicasteri:
* Poste, Telecomunicazioni, Assistenza e Pensioni.
* Sport e Spettacolo.
* Ambiente e Attività Minerarie.
* Energia e Miniere.
* Interno.
* Pubblica Istruzione (dal [[1984]] al [[1989]]).
 
Intanto nel [[1982]] diventa leader del National Party per la provincia del [[Transvaal]]; nel luglio del [[1985]] divenne portavoce del Consiglio dei ministri alla [[House of Assembly]] e nel dicembre del [[1986]] ebbe l'incarico di presidente di quest'ultimo ramo del Parlamento.
 
Dopo una carriera politica spesa con la reputazione di conservatore, nel [[1989]] si mise a capo delle forze illuminate (''verligte'') del partito di governo e questo lo portò ad essere eletto, il 2 febbraio [[1989]], leader del National Party, succedendo a [[Pieter Willem Botha]], che manteneva la carica di presidente dello stato. Sostenuto dalla maggioranza del partito e del Governo, egli entrò in crisi aperta col presidente Botha il quale fu costretto a dimettersi il 14 agosto 1989. Il giorno seguente de Klerk assunse la carica di presidente dello stato ''ad interim'' e organizzò le elezioni generali per il 6 settembre.
 
Il National Party affrontò queste elezioni con un programma [[riformismo|riformista]] e per questo fu seriamente attaccato da [[destra (politica)|destra]] dal [[Conservative Party]] di [[Andries Treurnicht]]. Fu questo il motivo per il quale l'NP non ottenne la maggioranza assoluta ma quella relativa e per formare il governo fu costretto ad allearsi con il [[Democratic Party]]. In seguito alle elezioni de Klerk assunse ufficialmente la carica di presidente dello stato il 20 settembre 1989, carica che mantenne fino al 10 maggio 1994: durante questi anni egli iniziò e guidò i negoziati che portarono in modo pacifico alla caduta del regime dell’''apartheid'' e all'adozione, nel dicembre [[1993]], della prima [[costituzione]] pienamente democratica della storia sudafricana.
 
== Fine dell’''apartheid'' ==
[[File:Frederik de Klerk with Nelson Mandela - World Economic Forum Annual Meeting Davos 1992.jpg|miniatura|Frederik de Klerk con [[Nelson Mandela]] al [[Forum economico mondiale]] di [[Davos]], gennaio 1992.]]
De Klerk comprendeva benissimo che l’''apartheid'', legge di segregazione razziale, non poteva più sopravvivere e che urgevano concessioni dirette, al massimo, alla divisione dei poteri con la maggioranza nera. Egli giunse a tali conclusioni per i seguenti motivi:
* il crescente intensificarsi delle agitazioni popolari nel paese e la consapevolezza che esse non potevano essere affrontate ancora una volta con la repressione poliziesca ma attraverso un netto cambiamento politico.
* le sempre maggiori sanzioni internazionali comminate dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] che stavano soffocando l'[[economia]] sudafricana.
* un crescente numero di sudafricani bianchi era sempre più deluso dalla politica di ''apartheid''.
* il crollo del [[comunismo]] nell'[[Europa Orientale]] faceva venir meno il pericolo rosso (''rooi gevaar'').
 
Il 28 agosto [[1989]], quando era ancora presidente ad interim, si recò nello [[Zambia]] per discutere con il presidente [[Kenneth Kaunda]] poiché il suo paese ospitava lo stato maggiore e molti campi di addestramento dell'ANC ([[African National Congress]]). In tale occasione incontrò segretamente non solo i rappresentanti dell'ANC ma ebbe un incontro anche con dei diplomatici [[Unione Sovietica|sovietici]].
 
Dopo numerosi negoziati segreti e dopo l'intervento dei paesi confinanti il Sudafrica, detti della "linea del fronte", il 2 febbraio [[1990]], nel suo discorso di apertura del Parlamento, de Klerk annunciò la legalizzazione dell'ANC, del PAC ([[PanAfrican Congress]]) e del SACP ([[South African Communist Party]]), ordinò il rilascio di molti prigionieri politici, ridusse i termini del fermo di emergenza a sei mesi e annunciò la sospensione delle sentenze di morte. Questo annuncio e le azioni che ne seguirono prepararono il terreno per i negoziati che condurranno alla fine dell’''apartheid'' e del governo del National Party.
 
Il 10 febbraio il presidente annunciò la liberazione del leader storico dell'ANC, Nelson Mandela, dopo 26 anni di detenzione.
 
Nel maggio successivo iniziarono i colloqui fra il governo e l'ANC ai quali seguirono, nel mese di giugno, l'abolizione dello stato di emergenza e il cessate il fuoco da parte dell'ANC. Nel [[1991]] le leggi che relegavano la popolazione non bianca in determinate aree del paese fu abolita, come fu abolita la classificazione del popolo sudafricano in razze. Grazie a questi provvedimenti il Sudafrica muoveva i suoi primi passi verso una piena e compiuta società multirazziale.
 
Nel marzo [[1992]] de Klerk tenne un referendum dove i sudafricani (naturalmente bianchi, gli unici aventi diritto di voto) erano chiamati a pronunciarsi sulle riforme del presidente, sia quelle già passate sia le eventuali future: nonostante le pressioni dell'[[estrema destra]], l'elettorato dette ragione al presidente con il 68% di sì.
 
Nel 1993 de Klerk fu insignito, insieme a Nelson Mandela, del [[Premio Nobel per la pace]] per gli sforzi compiuti nello smantellare pacificamente l’''apartheid'' e per aver gettato le fondamenta per un nuovo Sudafrica libero e democratico.
 
Ma tale scopo fu raggiunto non senza ostacoli: le riforme portarono molti nostalgici dell’''apartheid'' in seno al National Party ad unirsi al Conservative Party che si opponeva a molte di tali riforme. Inoltre questa nuova situazione portò da un lato alla ripresa dell'opposizione dell'estrema destra boera incarnata dall'organizzazione detta AWB ([[Afrikaner Weerstandsbeweging]], ''Fronte di Resistenza Afrikaner'') diretta da [[Eugène Terre'Blanche]], e dall'altro portò ad un intensificarsi degli scontri fra l'[[African National Congress]] e il [[Partito Inkata per la Libertà]] di [[Gatsha Mangosothu Butelezi]], alimentati da fonti che rivelavano che il governo forniva aiuti economici e militari a quest'ultimo partito.
 
Nonostante tutto i negoziati portarono, nel dicembre 1993, al varo di una costituzione provvisoria e, il 27 aprile 1994, alle prime elezioni multirazziali della storia del Sudafrica. De Klerk condusse una campagna elettorale formale e senza speranza contro Nelson Mandela: com'era prevedibile l'ANC uscì trionfante dalle urne e Mandela divenne il primo presidente non bianco del paese.
 
Il National Party riuscì a salvare il salvabile, ottenendo il secondo posto con il 20% dei suffragi a livello nazionale, corredati dalla maggioranza dei voti e la direzione della nuova [[provincia del Capo Occidentale]]. Alla luce dei risultati elettorali de Klerk occupò uno dei due posti di vicepresidenza previsti dalla costituzione del 1993 (l'altro fu occupato da [[Thabo Mbeki]]), carica che mantenne fino al giugno del [[1996]] quando ritirò il suo partito dal governo di unità nazionale con l'ANC. Da questa data fino al 9 settembre [[1997]], giorno in cui de Klerk annunciò il suo ritiro dalla vita politica, egli guidò l'opposizione al [[governo Mandela|governo di Mandela]].
 
Sebbene siano stati espressi dei dubbi sui motivi che guidarono il Presidente nella sua decisione di abbattere l’''apartheid'', cioè se questi motivi erano la convinzione che questo regime fosse veramente sbagliato o se i motivi che portarono a questa svolta politica furono più che altro le sempre più incessanti pressioni internazionali e interne, de Klerk ha sempre risposto che lo hanno guidato le sue convinzioni personali: cioè la convinzione che con la fine della segregazione razziale egli avrebbe portato giustizia a tutti, ovvero la convinzione che egli non avrebbe mai potuto fare l'interesse del suo popolo (i bianchi) se questo interesse si fosse basato sul commettere ingiustizia sull'altro e ben più numeroso popolo (i non bianchi) che condivideva con lui lo stesso paese.
 
== Ultimi anni ==
Nel [[1998]] destò scalpore fra l'opinione pubblica più conservatrice del paese l'annuncio dell'improvviso [[divorzio]] dell'ex Presidente con sua moglie Marika, dopo 38 anni di matrimonio, e del suo repentino matrimonio con [[Elita Georgiades]].
 
Nel [[1999]] egli ha pubblicato una sua autobiografia intitolata "''The Last Trek - A New Beginning''" e l'anno seguente fonda la [[FW de Klerk Foundation]].
 
Nel [[2001]] il paese fu scioccato dalla notizia della morte violenta della sua ex moglie uccisa probabilmente da una giovane guardia giurata nel corso di una rapina: quest'episodio è divenuto un simbolo della crescita esponenziale della criminalità nel Sudafrica post-''apartheid''. Nel marzo [[2004]] l'ex Presidente fonda la [[Global Leadership Foundation]]: essa vuole giocare in ruolo costruttivo nella promozione della pace, della democrazia e dello sviluppo. L'organizzazione, con sede a [[Londra]], vuole aiutare i leader politici nazionali ad affrontare meglio le complesse sfide economiche e politiche del mondo contemporaneo fornendo consigli specialmente ma non esclusivamente ai paesi in via di sviluppo e ai mercati emergenti. Un numero sempre maggiore di ex leader e di esperti si è unita a de Klerk per questa iniziativa.
 
Sempre nel 2004 egli ha annunciato l'abbandono del suo vecchio partito ribattezzato già da qualche anno [[National Party (Sudafrica)|New National Party]] (NNP) e che aveva subito una dèbacle storica alle elezioni del [[1999]], dichiarando di voler cercare una nuova collocazione politica dopo l'annuncio che il NNP sarebbe stato assorbito dall'ANC.
 
Nel [[2005]] egli ha denunciato l'attivismo [[revisionismo|revisionista]] e il tradimento delle promesse dell'ANC riguardo al rispetto delle minoranze. Secondo lui la procedura mirante a ribattezzare la città di [[Pretoria]] con il nome di [[Tshwane]], senza consultarne in via preliminare i residenti, è un abuso della maggioranza nera, tanto più che gli abitanti di questa città sono in maggioranza bianca.
 
Oggi de Klerk vive in una fattoria nelle campagne di [[Paarl]], a circa 60&nbsp;km da [[Città del Capo]] dove lui e la seconda moglie Elita ben presto produrranno [[vino]] dai propri vigneti. L'ex Presidente trascorre il suo tempo libero dedicandosi alla lettura, alla vita all'aperto e alle partite a [[golf]].
 
È membro onorario del [[club di Roma]]. È anche patrono onorario della [[University Philosophical Society]] con sede al [[Trinity College (Dublino)|Trinity College]] di [[Dublino]].
 
Nel marzo 2006 in occasione dei suoi 70 anni, [[Nelson Mandela]] gli ha reso omaggio per avere evitato un bagno di sangue in [[Sudafrica]] per aver accettato il negoziato con la maggioranza nera e il principio di un paese multirazziale.
 
Tre mesi dopo ha subito un intervento chirurgico per un [[tumore maligno]] al [[colon]] scoperto dopo un esame il 3 giugno. Le sue condizioni sono bruscamente peggiorate ed è quindi stato sottoposto ad un secondo intervento a causa di problemi respiratori. Il 13 giugno è stato annunciato che il [[Presidente]] è stato sottoposto a [[tracheotomia]]. Dopo essere stato ricoverato in condizioni mediche stabili nell'[[unità di cura intensiva]] del Panorama Medi-Clinic, un ospedale privato di [[Città del Capo]] è stato dimesso dall'ospedale e l'11 settembre 2006 ha tenuto un discorso alla [[Kent State University's Stark Campus]] a [[North Canton]], nell'[[Ohio]]. Nel dicembre 2006 è tornato in ospedale per subire un intervento di triplo [[Bypass aorto-coronarico|bypass]] all'arteria coronaria.
 
Nel gennaio 2007 de Klerk fu relatore al “Towards a Global Forum on New Democracies”, incontro avvenuto a [[Taipei]] per promuovere la pace e la democrazia nel mondo insieme ad altre personalità di spicco come [[Lech Wałęsa]] e il Presidente di [[Taiwan]], [[Chen Shui-bian]].
Egli inoltre è presidente della [[Prague Society for International Cooperation]]. Egli è anche membro del Comitato Consultivo del [[Global Panel Foundation.]]
 
== Il cognome de Klerk ==
Il cognome de Klerk deriva da Le Clerc (o Le Clercq, o De Clercq) ed è di chiara derivazione francese [[Ugonotti|ugonotta]], così come un gran numero di cognomi afrikaaner che riflettono un gran numero di [[ugonotti]] francesi che colonizzarono il Capo a partire dalla seconda metà del XVII secolo e che fuggivano le persecuzioni religiose che subivano in patria.
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze sudafricane ===
{{Onorificenze
|immagine=Ord.GoodHope-ribbon.gif
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine della Buona Speranza
|collegamento_onorificenza=Ordine della Buona Speranza
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Mapungubwe (RSA) - ribbon bar.gif
|nome_onorificenza=Ordine di Mapungubwe in Oro
|collegamento_onorificenza=Ordine di Mapungubwe
|motivazione=Per il contributo eccezionale e senza precedenti alla pace, alla riconciliazione nazionale e alla costruzione della nazione della Repubblica del Sudafrica.
|luogo=10 dicembre [[2002]]<ref>[http://www.thepresidency.gov.za/pebble.asp?relid=7649 Sito web della Presidenza della Repubblica: dettaglio decorato.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141111154900/http://www.thepresidency.gov.za/pebble.asp?relid=7649 |data=11 novembre 2014 }}</ref>
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Prince of Asturias Foundation Emblem.svg
|nome_onorificenza=Premio Principe delle Asturie per la cooperazione internazionale (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Premio Principessa delle Asturie
|motivazione=
|luogo=15 maggio [[1992]]<ref>[http://www.fpa.es/es/premios-princesa-de-asturias/premiados/1992-frederick-w-de-klerk-y-nelson-mandela.html?texto=acta Acta del Jurado]</ref>
}}
 
=== Premio Nobel ===
Nel [[1993]] Frederik de Klerk e [[Nelson Mandela]] furono insigliti dal Comitato di [[Oslo]] del [[Premio Nobel per la Pace]] “per il loro lavoro per la risoluzione pacifica del regime di apartheid, e per aver gettato le basi per un nuovo Sudafrica democratico”.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Frederik Willem de Klerk}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.fwdklerk.org.za/|La Fondazione De Klerk}}
* {{en}} [http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/1993/klerk.html Biografia di Frederik Willem de Klerk] sul sito ufficiale del Premio Nobel
{{Premio Nobel per la pace}}
{{James Joyce Award}}
{{Box successione
|carica = [[Presidenti del Sudafrica|Presidente del Sudafrica]]
|immagine= Flag of South Africa 1928-1994.svg
|periodo = [[1989]] - [[1994]]
|precedente = [[Pieter Willem Botha]]
|successivo = [[Nelson Mandela]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica|Premi Nobel}}
 
[[Categoria:Afrikaner]]
[[Categoria:Presidenti del Sudafrica]]