Boeing P-26 e Baraggia di Bellinzago: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
{{F|aeronautica|agosto 2009}}
|nome edificio = Molinacio
{{WIP open|Leo Pasini}}
|paese = ITA
{{Aereo militare
|città = Lonate Pozzolo
|nome=Boeing P-26 Peashooter
|stato=
|immagine=Boeing P-26.jpg
|periodo costruzione = [[secolo XV|XV]]-[[secolo XX]]
|didascalia=Il Boeing P-26 in volo
|ruolo=[[Aereo da caccia|caccia]]
|equipaggio=1
|data_primo_volo=[[marzo]] [[1932]]
|data_entrata_in_servizio=[[1934]]
|costruttore=[[Boeing]]
|esemplari=162
|lunghezza= 7,19 [[metro|m]]
|altezza= 3,06 [[metro|m]]
|apertura_alare= 8,52 [[metro|m]]
|superficie_alare= 14,00 [[metro quadro|m²]]
|peso_a_vuoto= 996 kg
|peso_carico= 1.524 kg
|peso_max_al_decollo=1.524 [[kilogrammo|kg]]
|motore=[[Motore radiale]] 9 cilindri <br/> [[Pratt & Whitney R-1340|Pratt & Whitney R-1340-7]]
|potenza=600 [[Cavallo vapore|CV]]
|velocità_max= 364-370 [[km/h]] ca.
|autonomia= 917 [[Chilometro|km]]
|tangenza= 8.350 [[metro|m]]
|mitragliatrici=2 mitragliatrici [[Browning]]
cal. 7,7
|note=
}}
Il '''Boeing P-26''' è un [[aereo da caccia]] {{cn|importante per la storia aeronautica [[Stati Uniti d'America|statunitense]] perché è stato il suo primo intercettore [[monoplano]]}} e il primo monoplano statunitense di costruzione interamente metallica, anche se quando entrò in servizio era già tecnicamente datato. La macchina inoltre era prodotta dalla [[Boeing]], che per la prima volta usò la sua esperienza per costruire un caccia monomotore.
 
Il '''Molinaccio''' o '''Molinazzo''' è un [[mulino]].
== Origini ==
Si trova nel territorio di [[Lonate Pozzolo]] in [[Lombardia]] a circa 2400 metri a sud del [[Ponte di Oleggio]].
Il velivolo partecipò come modello 248 alla proposta dell' [[United States Army Air Corps|USAAC]] per un nuovo caccia. Il prototipo volò nel [[1932]] e l'USAAC lo testò per capire se potesse validamente ricoprire il ruolo di [[caccia intercettore]] di nuova generazione. Ai piloti non piacque la tendenza dell'aereo in fase di [[atterraggio]] ad arrivare troppo veloce ed a cappottare. Un poggiatesta con struttura anticappottamento, simile a quello delle macchine da [[Formula 1]] moderne venne aggiunto subito dopo un incidente mortale; gli aerofreni per diminuire la velocità all'atterraggio vennero invece aggiunti nel [[1936]].
 
== Tecnica Descrizione==
Si presume risalga al 1600 e si trova tra due rami della Roggia Molinara, dove si forma un piccolo isolotto che tra i [[secolo XVI|secoli XVI]] e [[secolo XVII|XVII]] varia di dimensione tra i 130 e gli 80 metri.
Il velivolo era con struttura monoplana ma senza ala a sbalzo: i numerosi montanti in acciaio che gli permettevano di sopportare le manovre e le sollecitazioni del [[volo]], erano pochi e non riuscivano a ridurre i vantaggi di un minore livello di resistenza aerodinamica rispetto ai vecchi progetti [[biplani]], ma non c’era modo all'epoca, di assicurare la necessaria robustezza senza raggiungere pesi eccessivi della struttura alare, di fatto quest'aereo era alquanto simile ai primissimi monoplani come l'Einedecker della [[Fokker]].
L'edificio è di circa 25 metri di lunghezza per 8 a cui vanno aggiunti due piccoli edifici, uno sull'isolotto e l'altro a est della roggia. A nord del molino ci sono i nervili da cui entra l'acqua, le ruote sono due lati. All'inizio del '900 le ruote a sinistra vengono sostituite con una turbina verticale che riesce a muovere 50 telai per [[cotone]] e dal 1939 aziona anche un generatore di corrente alimentante delle pompe di [[irrigazione]].
In seguito l'edificio viene viene trasformato in un'azienda aggiungendo un fabbricato parallelo ad est e chiudendo il ramo sinistro della roggia.
Ad oggi il Molinazzo non viene più utilizzato come mulino, infatti l'edificio più antico è stato convertito a stalla, mentre quello più recente è adibito ad abitazione.
 
==Bibliografia==
Il velivolo aveva anche un'altra innovazione: la [[fusoliera]] metallica con struttura a monoguscio, ovvero con il rivestimento metallico che assicurava parte della rigidità richiesta per la sua struttura, una soluzione all'epoca largamente innovativa ed importante perché consentiva di ridurre i pesi dello scheletro interno, rendendo il rivestimento un elemento strutturale e non soltanto d'importanza aerodinamica, come lo era la tela verniciata. Per il resto non esistevano particolari innovazioni: il caccia era dotato di un robusto motore radiale R-1340, 2 [[mitragliatrice|mitragliatrici]] Browning (o 2 di piccolo calibro o 1 leggera e 1 pesante), predisposizione fino a 200 kg per bombe, una radio aggiunta successivamente con la sua lunga antenna, e un mirino “a cerbottana”.
* {{cita libro|autore=Autori vari|anno=1989|titolo=Il Ticino strutture storia e società nel territorio tra Oleggio e Lonate Pozzolo|editore= Nicolini Editore}}
 
==Collegamenti==
Il [[carrello d'atterraggio|carrello]] era fisso ma molto carenato nei suoi tre elementi per ridurre la resistenza: anche in questo modo, le prestazioni erano modeste. Il velivolo era se non altro leggero, con una superficie alare abbastanza ampia.
Il peso della macchina appariva molto concentrato attorno alla parte centrale della fusoliera e la disposizione delle masse aiutava ad avere una manovra agile e rapida nel rispondere ai comandi che questo tozzo apparecchio, nonostante l’apparenza sgraziata e goffa, offriva ai suoi piloti, che comunque non risultarono mai tranquillizzati dalle sue doti di atterraggio.
 
== Impiego Operativo ==
Totalmente superato allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], aveva una velocità leggermente inferiore a quella dei [[biplano|biplani]] coetanei e non brillava in efficacia operativa, tenendo conto che nel 1935 iniziò la produzione dello [[Messerschmitt Bf 109]] che pose le basi per i nuovi caccia moderni, venne subito relegato a ruolo di seconda linea dall'aviazione americana. Il P-26 venne prodotto in 3 versione ma in pochi esemplari, 111 nella versione '''A''', 20 nella versione '''B''' con motori ad iniezione, e 23 nella versione '''C'''.
Alcuni modelli della seria '''A''' vennero migliorati per essere venduti ad altre forze aeree, questi vennero identificati come Model 281.
I primi model 281 vennero venduti alla Cina e qui conobbero il battesimo del fuoco contro alcuni [[Mitsubishi G3M2]] dell'[[Aviazione Giapponese]], vennero usati in guerra anche da altre nazioni, troviamo i P-26 nelle [[Filippine]], combatterono con piloti di questo paese organizzati nel ''6th Pursuit Squadron'', dichiarando 7 abbattimenti (non tutti confermabili) e perdendo almeno 4 dei loro. Si fecero comunque valere, specie considerando che erano di 160 km/h più lenti delle macchine nemiche. Dopo questo impiego disperato, tra il 10 e il 24 dicembre [[1941]] gli aerei superstiti vennero dati alle fiamme per impedirne la cattura a causa l'invasione giapponese ormai in atto.
Nel 1935 un P-26 fu anche inviato in [[Spagna]] per una dimostrazione aerea ed una possibile commessa da parte dell' aeronautica Spagnola, ma non suscitò molto entusiasmo e ne acquistarono un unico esemplare, lo stesso della dimostrazione, usato poi nella [[Guerra Civile Spagnola]] ed abbattuto nel [[1938]].
Nel 1943 il [[Guatemala]] acquista dagli [[Stati Uniti]] sette P-26A che rimarranno in servizio fino al [[1957]], anno di effettivo pensionamento di tutta la linea P-26.
 
== Velivoli comparabili ==
;{{JPN}}
* [[Mitsubishi A5M]]
;{{SUN 1923-1955}}
* [[Polikarpov I-16]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:P-26 Peashooter}}
 
== Utilizzatori ==
;{{bandiera|TWN}} [[Repubblica di Cina]]
;{{PHI}}
*[[Hukbong Himpapawid ng Pilipinas]]
;{{GUA}}
*[[Fuerza Aérea Guatemalteca]]
:operò fino al 1957.
;{{PAN}}
;{{ESP 1931-1939}}
*[[Fuerzas Aéreas de la República Española]]
;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Army Air Corps]]
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=Palt Karsten|http://www.flugzeuginfo.net/acdata_php/acdata_boeing_p26_dt.php|titolo=P-26 Peashooter
|accesso=21 gennaio 2010 |lingua=de|editore=http://www.flugzeuginfo.net|opera=das Flugzeuglexicon|data=}}
*{{cita web|autore=Maksim Starostin|http://www.aviastar.org/air/usa/boeing_p-26.php |titolo= Boeing P-26 Peashooter |accesso=21 gennaio 2010 |lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html|opera=Virtual Aircraft Museum|data=}}
*{{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=141 |titolo=Boeing P-26 Peashooter |accesso=21 gennaio 2010 |lingua=en|editore=http://www.militaryfactory.com|opera=Military dictionary|data=Data di pubblicazione 08-09-2009 }}
*{{cita web|autore=Larry Dwyer|http://www.aviation-history.com/boeing/p26.htm |Boeing P-26 Peashooter - USA |accesso=21 gennaio 2010 |lingua=en|editore=http://www.aviation-history.com|opera=The Aviation History Online Museum|data=16-11-2009}}
*{{cita web|url=http://www.nationalmuseum.af.mil/factsheets/factsheet.asp?id=2195 |titolo=BOEING P-26 |accesso=21 gennaio 2010 |lingua=en |editore=http://www.nationalmuseum.af.mil |opera=National Museum of the US Air Force |data=}}
*{{cita web|url=http://www.pimaair.org/collection-detail.php?cid=262 |titolo=Vickers 724 Viscount |accesso=25-12-2009 |lingua=en |editore=http://www.pimaair.org |opera=Pima Air & Space Museum |data=}}
*{{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/p26.html |titolo=P-26 Peashooter |accesso=21 gennaio 2010 |lingua=ru |editore=http://www.airwar.ru |opera=Уголок неба |data=21-01-2010}}
 
{{Boeing}}
{{Portale|aeronautica|guerra}}
 
[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Aerei militari della guerra civile spagnola]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945]]
[[Categoria:Aerei militari statunitensi]]
 
[[cs:Boeing P-26 Peashooter]]
[[de:Boeing P-26]]
[[en:P-26 Peashooter]]
[[fa:پی-۲۶ پی شوتر]]
[[fi:Boeing P-26]]
[[fr:Boeing P-26 Peashooter]]
[[ja:P-26 (航空機)]]
[[ms:P-26 Peashooter]]
[[nn:Boeing P-26 Peashooter]]
[[no:Boeing P-26]]
[[pl:Boeing P-26 Peashooter]]
[[ru:Boeing P-26 Peashooter]]
[[sl:Boeing P-26 Peashooter]]
[[zh:P-26戰鬥機]]