Cristiano di Brunswick e Baraggia di Bellinzago: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
{{Bio
|nome edificio = Molinacio
|Nome = Cristiano di Brunswick-Lüneburg
|Cognomepaese = ITA
|città = Lonate Pozzolo
|PostCognomeVirgola = detto ''il Giovane''
|stato=
|ForzaOrdinamento = Cristiano di Brunswick
|periodo costruzione = [[secolo XV|XV]]-[[secolo XX]]
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 20 settembre
|AnnoNascita = 1599
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 16 giugno
|AnnoMorte = 1626
|Attività = condottiero
|Attività2 = vescovo luterano
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = {{sp}}durante la [[Guerra dei trent'anni (fase boema)|fase boemo-palatina]] della [[Guerra dei trent'anni]]
|Immagine = Herzog Christian von Braunschweig-Lüneburg.jpg
|Didascalia = Ritratto di Cristiano di Brunswick-Lüneburg, eseguito da [[Jan Anthonisz van Ravesteyn]] (1620).
}}
 
Il '''Molinaccio''' o '''Molinazzo''' è un [[mulino]].
Duca di Brunswick-Lüneburg e [[vescovato di Halberstadt|vescovo di Halberstadt]], le sue azioni gli valsero la reputazione di comandante fanatico e spietato.
Si trova nel territorio di [[Lonate Pozzolo]] in [[Lombardia]] a circa 2400 metri a sud del [[Ponte di Oleggio]].
 
== Biografia Descrizione==
Si presume risalga al 1600 e si trova tra due rami della Roggia Molinara, dove si forma un piccolo isolotto che tra i [[secolo XVI|secoli XVI]] e [[secolo XVII|XVII]] varia di dimensione tra i 130 e gli 80 metri.
=== Giovinezza e campagne sotto Federico V del Palatinato ===
L'edificio è di circa 25 metri di lunghezza per 8 a cui vanno aggiunti due piccoli edifici, uno sull'isolotto e l'altro a est della roggia. A nord del molino ci sono i nervili da cui entra l'acqua, le ruote sono due lati. All'inizio del '900 le ruote a sinistra vengono sostituite con una turbina verticale che riesce a muovere 50 telai per [[cotone]] e dal 1939 aziona anche un generatore di corrente alimentante delle pompe di [[irrigazione]].
Cristiano nacque a [[Gröningen]], nell'attuale ''länder'' della [[Sassonia-Anhalt]], nel [[1599]], terzogenito del duca [[Enrico Giulio di Brunswick-Lüneburg]] e [[Elisabetta di Danimarca (1573-1625)|Elisabetta di Danimarca]]. In seguito alla morte del padre, fu educato dallo zio materno, il re di [[Danimarca]] [[Cristiano IV di Danimarca|Cristiano IV]], e frequentò l'università di [[Helmstedt]]. Nel [[1616]], con la morte del fratello Rudolf, vescovo di Halberstadt, ne fu eletto successore; questa carica gli fornì le risorse finanziarie necessarie ad iniziare una carriera militare.
In seguito l'edificio viene viene trasformato in un'azienda aggiungendo un fabbricato parallelo ad est e chiudendo il ramo sinistro della roggia.
Ad oggi il Molinazzo non viene più utilizzato come mulino, infatti l'edificio più antico è stato convertito a stalla, mentre quello più recente è adibito ad abitazione.
 
==Bibliografia==
Nel [[1621]] Cristiano entrò nell'esercito [[Olanda|olandese]] di [[Maurizio di Nassau|Maurizio d'Orange]], e combatté nei Paesi Bassi contro le truppe [[Spagna|spagnole]]. In seguito arruolò un proprio esercito di circa 10.000 uomini e si mise al servizio dell'[[Elettorato Palatino|Elettore Palatino]] [[Federico V Elettore Palatino|Federico V]], precedentemente nominato re di [[Boemia]], ed ora impegnato in un'aspra lotta con l'[[Imperatore del Sacro Romano Impero|Imperatore]] e la [[Lega Cattolica (Germania)|Lega Cattolica]]. La situazione di Federico, dopo la sconfitta subita del [[1620]] nella [[battaglia della Montagna Bianca]], era molto difficile, e non è chiaro cosa possa avere spinto Cristiano ad appoggiare la sua causa; forse ha rilevanza il fatto che, prima di offrire i suoi servigi a Federico, Cristiano dichiarò un amore cavalleresco per [[Elisabetta Stuart (1596-1662)|Elisabetta di Boemia]], moglie di Federico e figlia del re di [[Inghilterra]] [[Giacomo I di Inghilterra|Giacomo I]], che in quel periodo appoggiava Federico con alcune migliaia di uomini.
* {{cita libro|autore=Autori vari|anno=1989|titolo=Il Ticino strutture storia e società nel territorio tra Oleggio e Lonate Pozzolo|editore= Nicolini Editore}}
 
==Collegamenti==
Con le proprie truppe egli svernò in [[Vestfalia]], raccogliendo molte ricchezze dai vescovadi di [[diocesi di Münster|Münster]] e [[arcidiocesi di Paderborn|Paderborn]]; le operazioni militari cominciarono nel [[1622]], quando le sue forze si unirono a quelle del conte [[Ernst von Mansfeld]], rimasto pressoché isolato dopo la sconfitta di [[Giorgio Federico di Baden-Durlach]] nella [[battaglia di Wimpfen]]. Nel tentativo di impedire la riunione dei protestanti, Cristiano fu affrontato dal [[Johann Tserclaes, conte di Tilly|conte di Tilly]] nella [[battaglia di Höchst]]; egli ne fu sconfitto, ma riuscì comunque a mettere in salvo la maggior parte delle sue forze, nonostante la perdita delle salmerie durante il difficile attraversamento di un corso d'acqua. In seguito, le forze protestanti riunite si spostarono in [[Alsazia]], che fu sottoposta a pesanti saccheggi, abbandonando la capitale del Palatinato, [[Heidelberg]], nelle mani delle forze cattoliche, che la catturarono nel settembre dello stesso anno; ciò segnò di fatto l'uscita di Federico dal conflitto.
 
=== Ultime campagne ===
Le truppe protestanti, ora al servizio delle [[Province Unite]], si spostarono quindi in [[Ducato di Lorena|Lorena]], e si diressero a nord per rilevare l'assedio della città di [[Bergen op Zoom]] da parte di Tilly; le due armate si scontrarono nella [[battaglia di Fleurus (1622)|battaglia di Fleurus]], dove Cristiano dimostrò il suo coraggio e la sua testardaggine guidando inutilmente quattro cariche di cavalleria contro le linee cattoliche, finché una quinta carica non riuscì a spezzare il fronte avversario ed aprire la strada verso la fortezza assediata. Il successo costò tuttavia a Cristiano la perdita di un braccio e della quasi totalità della sua fanteria. Durante l'inverno del 1622-[[1623]], egli fu in grado di ricostruire il suo esercito, che raggiunse la consistenza numerica di circa 15.000 uomini.
 
Nella primavera del 1623, i piani protestanti prevedevano la collaborazione tra le armate di Cristiano, di Mansfeld, del voivoda di [[Transilvania]] [[Gabriele Bethlen]] e del [[Enrico Matteo von Thurn-Valsassina|conte di Thurn]] per la liberazione della [[Boemia]]; il piano fu tuttavia vanificato dai movimenti di Tilly, che si portò nella [[Bassa Sassonia]] in posizione difensiva, e dal fatto che le truppe di Mansfeld, senza paga e rifornimenti, non potevano affrontare una campagna. Cristiano si trovò di fatto isolato nella Germania nord-occidentale, e tentò di mettere in salvo le proprie truppe dirigendosi verso l'Olanda, ma fu intercettato prima di raggiungere il confine dalle forze di Tilly; nella conseguente [[battaglia di Stadtlohn]], nonostante il coraggio dimostrato, egli subì una pesante sconfitta, riuscendo a fuggire verso [[L'Aia]] con soli 2.000 dei suoi 15.000 uomini.
 
Questa sconfitta segnò, di fatto, il termine del [[Guerra dei trent'anni (fase boema)|periodo boemo-palatino]] della [[guerra dei trent'anni]], e la fine della ribellione protestante nell'Impero. Tre giorni dopo la battaglia, Federico V firmò un armistizio con l'Imperatore [[Ferdinando II del Sacro Romano Impero|Ferdinando II]], inaugurando una fase di dominio cattolico nell'Impero. La situazione mutò nel [[1625]], con l'ingresso nel conflitto della [[Danimarca]], appoggiata da [[Francia]] e [[Inghilterra]]; Cristiano e Mansfeld furono arruolati per partecipare all'offensiva danese, e a Cristiano furono concessi notevoli fondi per arruolare nuove truppe e sferrare un'offensiva in [[Renania]]; ancora una volta, tuttavia, il conte di Tilly si interpose sul suo cammino ad [[Hesse (Mosella)|Hesse]] e lo costrinse a ritirarsi; nel frattempo cadde ammalato, e morì a [[Wolfenbüttel]], il [[16 giugno]] del [[1626]], all'età di 26 anni.
 
Cristiano guadagnò, in seguito ai saccheggi e alle violenze perpetrate dalle sue truppe, una reputazione di comandante spietato e violento, specialmente verso la chiesa [[Cattolicesimo|cattolica]]; i cattolici lo soprannominarono ''der Tolle'' ("Il pazzo"), a causa dei suoi eccessi. Tuttavia queste azioni violente sono state messe in dubbio, e la sua pessima fama potrebbe derivare almeno in parte da una propaganda discriminatoria messa in atto dai suoi nemici.
 
== Riferimenti ==
*[http://www.britannica.com/eb/article?tocId=9082398 "Christian." ''Encyclopædia Britannica. 2004''. Encyclopædia Britannica Premium Service. 2 Dec. 2004]
* [http://mdz.bib-bvb.de/digbib/lexika/adb/images/adb004/@ebt-link?target=idmatch(entityref,adb0040679) Allgemeine Deutsche Biographie, vol. 4, p. 677-683]
 
== Altri progetti ==
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