Paul Cassirer e Baraggia di Bellinzago: differenze tra le pagine

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{{Edificio civile
{{F|imprenditori tedeschi|luglio 2013}}
|nome edificio = Molinacio
{{Bio
|Nomepaese = PaulITA
|città = Lonate Pozzolo
|Cognome = Cassirer
|stato=
|Sesso = M
|periodo costruzione = [[secolo XV|XV]]-[[secolo XX]]
|LuogoNascita = Berlino
|GiornoMeseNascita = 21 febbraio
|AnnoNascita = 1871
|LuogoMorte = Berlino
|GiornoMeseMorte = 7 gennaio
|AnnoMorte = 1926
|Attività = collezionista d'arte
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , noto soprattutto per aver promosso le opere degli artisti della ''[[Secessione di Berlino|Berlin secession]]'' e di altri grandi innovatori nel mondo dell'arte pittorica come [[Vincent van Gogh]] e [[Paul Cézanne]].
|Immagine = 1912_von_Kalckreuth_Portrait_Paul_Cassirer_anagoria.JPG
}}
 
Il '''Molinaccio''' o '''Molinazzo''' è un [[mulino]].
== Biografia ==
Si trova nel territorio di [[Lonate Pozzolo]] in [[Lombardia]] a circa 2400 metri a sud del [[Ponte di Oleggio]].
Nato a [[Berlino]], la sua famiglia contava nomi importanti come il celebre neurologo [[Richard Cassirer]] e il filosofo [[Ernst Cassirer]]. Suo padre, Louis Cassirer, era un ingegnere ed un imprenditore industriale, e possedeva la compagnia ''Kabelwerke Dr. Cassirer & Co'', che produceva cavi telegrafici, che venne più tardi assorbita dalla [[Siemens (azienda)|Siemens]]. Dopo aver studiato [[storia dell'arte]] a [[Monaco di Baviera]], a partire dal [[1890]] iniziò a collaborare con la rivista satirica tedesca ''[[Simplicissimus (settimanale satirico)|Simplicissimus]]'', dove pubblicò anche due racconti.
 
==Descrizione==
Dopo essersi trasferito nuovamente a [[Berlino]] fondò con suo cugino [[Bruno Cassirer|Bruno]] una galleria d'arte e una rivista, entrambe con sede al primo piano della propria casa presso Viktoriastrasse al n°35.
Si presume risalga al 1600 e si trova tra due rami della Roggia Molinara, dove si forma un piccolo isolotto che tra i [[secolo XVI|secoli XVI]] e [[secolo XVII|XVII]] varia di dimensione tra i 130 e gli 80 metri.
L'edificio è di circa 25 metri di lunghezza per 8 a cui vanno aggiunti due piccoli edifici, uno sull'isolotto e l'altro a est della roggia. A nord del molino ci sono i nervili da cui entra l'acqua, le ruote sono due lati. All'inizio del '900 le ruote a sinistra vengono sostituite con una turbina verticale che riesce a muovere 50 telai per [[cotone]] e dal 1939 aziona anche un generatore di corrente alimentante delle pompe di [[irrigazione]].
In seguito l'edificio viene viene trasformato in un'azienda aggiungendo un fabbricato parallelo ad est e chiudendo il ramo sinistro della roggia.
Ad oggi il Molinazzo non viene più utilizzato come mulino, infatti l'edificio più antico è stato convertito a stalla, mentre quello più recente è adibito ad abitazione.
 
==Bibliografia==
Nel [[1895]] sposò Lucie Oberwarth dalla quale ebbe due figli, Peter e Suzanne Aimée, e dalla quale divorziò il 21 maggio [[1921]].
* {{cita libro|autore=Autori vari|anno=1989|titolo=Il Ticino strutture storia e società nel territorio tra Oleggio e Lonate Pozzolo|editore= Nicolini Editore}}
 
==Collegamenti==
Nel [[1901]] fece visita alla retrospettiva su Van Gogh organizzata dal poeta e critico d'arte [[Julien Leclercq]] e nello stesso anno organizzò l'esposizione di cinque opere dell'artista in un'esposizione di artisti appartenenti della Berlin Secession. Grazie alla sua attività promosse e fece conoscere artisti come [[Lovis Corinth]], [[August Gaul]] e [[Ernst Barlach]].
Nel [[1909]] Cassirer divenne proprietario di una casa editrice, la ''Pan Press'', con la quale pubblicò opere divulgative in favore degli artisti dell'[[Espressionismo]] e delle altre avanguardie artistiche dell'epoca. A partire dal [[1910]] pubblicò la rivista ''[[Pan (rivista)|Pan]]'' diretta da [[Alfred Kerr]].
 
Sempre nello stesso anno sposò l'artista [[Tilla Durieux]] della quale era profondamente innamorato ma con la quale ebbe un rapporto sempre molto burrascoso.
 
All'inizio della [[prima guerra mondiale]] Cassirer espresse pubblicamente il suo consenso per l'intervento in guerra e come testimonianza della sua posizione si arruolò volontario. Tuttavia poco dopo venne allontanato dal fronte perché giudicato inadatto e tornò in patria con convinzioni profondamente pacifiste, probabilmente forte dell'esperienza fatta nelle trincee.
 
Poiché espresse di nuovo pubblicamente le sue idee contro la guerra, subì la repressione delle autorità tedesche, che lo costrinsero a chiudere numerose delle mostre organizzate dalla sua galleria d'arte, e le pressioni su di lui divennero così pressanti da costringere Cassirer a trasferirsi in [[Svizzera]], presso [[Berna]], dove si unì ad altri attivisti contro il conflitto, soprattutto francesi e tedeschi.
 
Di ritorno in patria alla fine della guerra, Cassirer si schierò contro le posizioni dell'[[Partito Social Democratico Tedesco Indipendente|USPD]], e iniziò a promuovere nella sua galleria d'arte le opere di [[Karl Kautsky]] e [[Eduard Amber]].
 
Nel [[1926]] ci fu il tragico epilogo nell'esistenza di Cassirer, allorquando, ormai costretto a cedere alla richiesta di divorzio voluta dalla Durieux, il 7 gennaio, spinto dalla disperazione si sparò un colpo di pistola a bruciapelo nella sala d'attesa del loro legale; Cassirer morì poche ore dopo in ospedale.
 
== Altri progetti ==
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