Federico Marconcini e Parochialkirche: differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
{{Bio
|Nome = FedericoParochialkirche
|Immagine = Mitte Parochialkirche mit Turm.jpg
|Cognome = Marconcini
|SessoSiglaStato = MDEU
|Città = [[Berlino]]
|LuogoNascita = Collegno
|Religione = [[Chiesa evangelica in Germania|evangelica]]
|GiornoMeseNascita = 2 aprile
|Diocesi = [[Chiesa regionale di Berlino, Brandeburgo, Slesia e Alta Lusazia]]
|AnnoNascita = 1883
|AnnoConsacr = [[1702]]
|LuogoMorte = Bruino
|Architetto = [[Johann Arnold Nering]], [[Martin Grünberg]]
|GiornoMeseMorte = 29 giugno
|InizioCostr = [[1695]]
|AnnoMorte = 1974
|FineCostr = [[1703]]
|Attività = docente
|Sito =
|Attività2 = politico
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , sin dalla fondazione, professore presso la [[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di [[Milano]]
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome=Federico Marconcini
|istituzione=Camera
|luogo_nascita = [[Collegno]]
|data_nascita = [[2 aprile]] [[1883]]
|luogo_morte = [[Bruino]]
|data_morte = [[29 giugno]] [[1974]]
|titolo = Laurea in Giurisprudenza
|professione = Docente universitario
|partito= [[Partito Popolare Italiano]]
|legislatura = [[XXV Legislatura del Regno d'Italia|XXV]] - [[XXVI Legislatura del Regno d'Italia|XXVI]] - [[XXVII Legislatura del Regno d'Italia]]
|gruppo_parlamentare = Partito Popolare Italiano
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|incarichi =
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Federico Marconcini
|istituzione= Senato
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|didascalia =
|luogo_nascita = [[Collegno]]
|data_nascita = [[2 aprile]] [[1883]]
|luogo_morte = [[Bruino]]
|data_morte = [[29 giugno]] [[1974]]
|titolo = Laurea in Giurisprudenza
|professione = Docente universitario
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|gruppo_parlamentare = Democrazia Cristiana
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|circoscrizione =
|nomina_senatore_a_vita =
|data_nomina_senatore_a_vita =
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}}
La '''Parochialkirche''' (letteralmente: "chiesa parrocchiale") è una [[Chiesa (architettura)|chiesa]] [[Luteranesimo|luterana]] di [[Berlino]], posta nell'antico [[centro storico]] della città, nel quartiere di [[Mitte]].
 
Importante esempio di [[architettura barocca]], è posta sotto tutela monumentale (''Denkmalschutz'').<ref>{{cita web |url = http://www.stadtentwicklung.berlin.de/denkmal/liste_karte_datenbank/de/denkmaldatenbank/daobj.php?obj_dok_nr=09011257 |titolo = Parochialkirche & Kirchplatz |lingua = de}}</ref>
 
== Storia ==
[[File:Berlin Mitte Parochialkirche-Innenraum (1).JPG|thumb|L'interno]]
La costruzione della chiesa, a [[pianta centrale]] ispirata a [[Santa Maria della Consolazione (Todi)|Santa Maria della Consolazione]] di [[Todi]], iniziò nel [[1695]] su progetto di [[Johann Arnold Nering]], il quale però morì [[1696|l'anno successivo]]. La costruzione proseguì fino al [[1698]], quando in seguito a un crollo si decise di affidare il cantiere a [[Martin Grünberg]], allievo del Nering, che modificò il progetto d'origine semplificandolo. La chiesa fu [[Consacrazione|consacrata]] l'8 luglio [[1702]] e compiuta l'[[1703|anno successivo]].
 
Nel [[1713]]-[[1714|14]] sopra la [[facciata]] fu costruita una [[torre]], progettata da [[Jean de Bodt]] e realizzata da [[Philipp Gerlach]]; la torre fu resa necessaria per ospitare il [[Carillon (batteria di campane)|carillon di campane]] donato dal re [[Federico Guglielmo I di Prussia|Federico Guglielmo I]] e in origine destinato alla [[Münzturm|Torre della Zecca]], che venne installato nel [[1715]]. Tuttavia, a causa del suo suono sgradevole, esso venne sostituito già nel [[1717]] da un carillon completamente nuovo, formato di 37 [[Campana|campane]] fuse nei [[Paesi Bassi]] da [[Jan Albert de Grave]].
 
La chiesa fu restaurata nel [[1884]]-[[1885|85]] da [[Gustav Knoblauch]] ed [[Eduard Wex]]; in tale occasione vennero rimossi i [[Matroneo|matronei]].
 
L'edificio subì gravi danni durante la [[seconda guerra mondiale]]; in particolare, il 24 maggio [[1944]] la torre crollò in seguito all'incendio delle strutture. La chiesa venne restaurata sommariamente nel [[1950]]-[[1951|51]], con la costruzione di un nuovo [[Copertura|tetto]]: tuttavia nei decenni successivi lo spazio ecclesiale venne usato come [[magazzino]], mentre le [[Messa|funzioni sacre]] si tenevano in una stanza adattata a [[cappella]], posta al primo piano della facciata.
 
Il 1º agosto [[1968]] la [[parrocchia]] della Parochialkirche venne unita alla [[Chiesa di San Giorgio (Berlino)|parrocchia di San Giorgio]], formando la nuova ''St.-Georgen-Parochial-Kirchengemeinde''.
 
Dopo la [[riunificazione tedesca]] l'interno della chiesa tornò alla sua originaria funzione ecclesiale. Negli [[Anni 2010|anni dieci]] del [[XXI secolo]], dopo una raccolta di fondi, venne ricostruita la torre distrutta nel [[1944]]; essa venne inaugurata il 1º luglio [[2016]],<ref>{{Cita news |lingua = de |autore = Uta Stiller |url = http://www.bz-berlin.de/berlin/mitte/die-berliner-parochialkirche-hat-wieder-einen-turm |titolo = Die Berliner Parochialkirche hat wieder einen Turm |pubblicazione = [[B.Z.]] |data = 1º luglio 2016 |p = }}</ref> mentre l'accensione del nuovo carillon seguì il successivo 23 ottobre.<ref>{{cita web |url = http://www.rbb24.de/kultur/beitrag/2016/10/neues-glockenspiel-fuer-berliner-parochialkirche.html |titolo = Neues Glockenspiel erklingt an Berliner Parochialkirche |lingua = de |urlmorto = sì |accesso = 7 settembre 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170907171956/http://www.rbb24.de/kultur/beitrag/2016/10/neues-glockenspiel-fuer-berliner-parochialkirche.html |dataarchivio = 7 settembre 2017 }}</ref>
 
== BiografiaCaratteristiche ==
La chiesa, posta sul lato orientale della Klosterstraße, all'angolo con la Parochialstraße, ha la [[facciata]] sul lato ovest e il [[presbiterio]] sul lato est.
 
Si tratta di un edificio in [[Architettura barocca|stile barocco]] a [[pianta centrale]], con uno spazio interno quadrangolare contornato da quattro [[Abside|absidi]]; nell'abside occidentale si innesta l'[[avancorpo]] d'ingresso, sormontato esternamente da una [[torre]] che contiene il [[Carillon (batteria di campane)|carillon di campane]].
Crebbe fra [[Collegno]] e la [[Valle di Susa]], presso il [[Castello di Bruzolo]], che la sua famiglia possedeva da più di un secolo e dove si stabilì nel 1919, dopo le nozze con Lidia Marconcini Torretta. Lì Federico Marconcini risiedette per gran parte della sua vita, quando non era impegnato con le lezioni universitarie o gli incarichi parlamentari. Uomo dalla profonda fede cristiana, aderì all' [[Azione Cattolica]], nella quale ebbe incarichi rilevanti a livello regionale nel campo della formazione.
Durante la [[Prima guerra mondiale]] venne decorato al valore militare e creato successivamente cavaliere "per merito di guerra" e poi nel 1957 Grande ufficiale dell'[[Ordine al merito della Repubblica Italiana]].
 
Nell'area retrostante è posto il [[cimitero]], anch'esso sotto tutela monumentale,<ref>{{cita web |url = http://www.stadtentwicklung.berlin.de/denkmal/liste_karte_datenbank/de/denkmaldatenbank/daobj.php?obj_dok_nr=09010225 |titolo = Parochialkirchhof mit Einfriedungsmauern, Gitter, Grabstätten, Grabdenkmalen und Mausoleen |lingua = de}}</ref> con molte [[Tomba|sepolture]] dei secoli [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XIX secolo|XIX]].
=== Attività scientifica e professionale ===
 
== Note ==
Si laureò in giurisprudenza nel 1907 all'[[Università di Torino]] dove insegnava il professor [[Achille Loria]].
<references/>
Fu poi docente, dalla sua fondazione, di Scienza delle Finanze all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di Milano.
Ottenne incarichi (solo annuali per problemi politici durante il [[fascismo]]) come professore universitario di Politica Economica e Politica Finanziaria all'[[Università di Torino]].
Libero docente di Economia Politica, scrisse oltre venti testi scientifici di economia, alcuni saggi storici (come Bruzolo e i suoi Trattati sul [[Trattato di Bruzolo]] del 1610 e Cavalcata di secoli attraverso il Valico del Cenisio, editi dalla Società di Studi Storici Segusium) e negli [[anni 1920|anni '20]] un importante profilo su [[Giuseppe Toniolo]], ispiratore di un impegno attivo dei cattolici nella politica e nel sociale.
 
== Bibliografia ==
=== Attività politica e incarichi ===
* {{Cita libro |titolo = Evangelische Kirchen in Berlin |autore = Günther Kühne ed Elisabeth Stephani |editore = C•Z•V•Verlag |città = Berlino (Ovest) |anno = 1978 |lingua = de |p = 369-370 |ISBN = 3-7674-0158-4}}
* {{Cita libro |titolo = Architekturführer DDR. Berlin Hauptstadt der Deutschen Demokratischen Republik |autore = Joachim Schulz, Werner Gräbner |editore = VEB Verlag für Bauwesen |città = Berlino (Est) |anno = 1981 |lingua = de |edizione = 3 |p = 84 |posizione = scheda 117 |ISBN = {{NoISBN}} }}
* {{Cita libro |titolo = Die Bau- und Kunstdenkmale in der DDR. Hauptstadt Berlin • I | curatore = Institut für Denkmalpflege |editore = Henschelverlag Kunst und Gesellschaft |città = Berlino (Est) |anno = 1984 |lingua = de |edizione = 2 |pp = 66-68 |ISBN = {{NoISBN}} }}
* {{Cita libro |titolo = Berlin. Architektur von Pankow bis Köpenick |autore = Joachim Schulz, Werner Gräbner |editore = VEB Verlag für Bauwesen |città = Berlino (Est) |anno = 1987 |lingua = de |p = 95 |posizione = scheda 137 |ISBN = 3-345-00145-4 }}
* {{Cita libro |titolo = Architekturführer Berlin |autore = Martin Wörner, Doris Mollenschott, Karl-Heinz Hüter e Paul Sigel |editore = Dietrich Reimer Verlag |città = Berlino |anno = 2001 |lingua = de |edizione = 6 |p = 11 |ISBN = 3-496-01211-0}}
* {{Cita libro |titolo = Kirchen Berlin Potsdam |autore = Christine Goetz e Matthias Hoffmann-Tauschwitz |editore = Morus Verlag e Wichern-Verlag |città = Berlino |anno = 2003 |lingua = de |pp = 130-131 |ISBN = 3-87554-368-8 e 3-88981-140-X }}<!-- Il libro ha due codici ISBN perché è stato pubblicato in collaborazione fra due case editrici; in particolare, il codice 3-87554-368-8 si riferisce alla Morus, il codice 3-88981-140-X alla Wichern -->
 
== Altri progetti ==
Federico Marconcini compì tutta la sua attività politica nell'ambito del [[Partito Popolare Italiano]] prima e della [[Democrazia Cristiana]] poi. Aderì alle idee di don [[Luigi Sturzo]] fin dalle origini e pose un forte accento sulla politica economica e sulle autonomie locali, anche nel dopoguerra.
{{Interprogetto|preposizione=sulla}}
Iniziò giovanissimo l'attività politica, sulla scorta della [[Enciclica|Lettera Enciclica]] [[Rerum Novarum]]. Proprio nella chiave della polìs, l'amore per il territorio in cui viveva, va letto l'impegno giornalistico nel settimanale diocesano [[La Valsusa]], fondato nel 1897. Valente oratore, fu tra i fondatori del Partito Popolare Italiano in [[Piemonte]] nel 1919, nel quale ricoprì le cariche di consigliere provinciale, Deputato nella [[XXV Legislatura del Regno d'Italia]] (1919-21), poi della [[XXVI Legislatura del Regno d'Italia|XXVI]] (1921-24) e [[XXVII Legislatura del Regno d'Italia|XXVII]]. Vicino alla [[Casa Savoia|Famiglia Reale]], partecipò alla [[Secessione aventiniana]], fu fermo oppositore del [[fascismo]] e per questo venne perseguitato dal Regime, dichiarato decaduto dalla carica di deputato nel 1926 e costretto a ritirarsi dalla vita politica attiva come [[Alcide de Gasperi]]. Nel 1946 venne eletto consigliere comunale a Torino, poi Senatore nella [[I Legislatura della Repubblica Italiana]] dal 1948 al 1953, e deputato del Collegio di Torino/Novara Vercelli. Optò per il Senato e si dimise dalla carica di consigliere comunale. Nel 1953 ottenne il successo elettorale nel collegio di Torino Centro, ma non venne eletto per via del meccanismo della legge elettorale. Tra il 1951 e il 1965 fu consigliere della Provincia di Torino, sempre con la Democrazia cristiana.
Tra gli incarichi, nel secondo dopoguerra sono da rimarcare la funzione di Capo Delegazione del [[Governo Italiano]] a [[Londra]] per la sistemazione del debito pubblico dell'[[Austria]] e l'essere stato uno dei primi membri italiani del [[Consiglio d'Europa]] a [[Strasburgo]].
 
{{Controllo di autorità}}
Ricoprì anche gli incarichi di:
{{portale|architettura|cristianesimo|Germania}}
* presidente della Commissione parlamentare di vigilanza per il debito pubblico;
* vice presidente della Commissione speciale del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro;
* consigliere nazionale della Confederazione italiana delle Cooperative;
* membro del Consiglio Interministeriale per le agevolazioni alla media e piccola industria;
* membro del Consiglio di Amministrazione dell'[[ATIVA]] (Autostrada Torino - Ivrea - Aosta)
 
[[Categoria:Deputati della XXV Legislatura del Regno d'ItaliaBerlino-Mitte]]
[[Categoria:DeputatiChiese dellaluterane XXVIdi Legislatura del Regno d'ItaliaBerlino]]
[[Categoria:DeputatiArchitetture dellabarocche XXVIIdi Legislatura del Regno d'ItaliaBerlino]]
[[Categoria:SenatoriChiese della I Legislaturabarocche della Repubblica italianaGermania]]
[[Categoria:Architetture di Philipp Gerlach]]