Etiopia e Ilaria Bernardini: differenze tra le pagine

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{{S|scrittori italiani}}
{{avvisounicode}}
{{Bio
{{nota disambigua||Abissinia (disambigua)|Abissinia}}
|Nome = Ilaria
{{correggere|geografia|novembre 2015|commento=in seguito a un inserimento massivo derivante da en.wiki parte della voce appare tradotta automaticamente.}}
|Cognome = Bernardini
{{organizzare|per lo stesso motivo l'incipit è cresciuto a dismisura e così anche alcune sezioni, mentre sono mancanti alcune informazioni e immagini precedentemente inserite.}}
|Sesso = F
{{Stato
|LuogoNascita = Milano
|nomeCorrente = Repubblica federale democratica dell'Etiopia<br />የኢትዮጵያ ፌዴራላዊ ዴሞክራሲያዊ ሪፐብሊክ<br />ye-Ītyōṗṗyā Fēdēralāwī Dēmōkrāsīyāwī Rīpeblīk
|GiornoMeseNascita = 22 Settembre
|nomeCompleto = Repubblica Federale Democratica d'Etiopia
|AnnoNascita = 1977
|nomeUfficiale = Ityop'iya Federalawi Demokrasiyawi Ripeblik
|NoteNascita = <ref>{{cita web|http://www.feltrinellieditore.it/autori/autore/bernardiniilaria/|Profilo della scrittrice|19 ottobre 2017}}</ref>
|linkBandiera = Flag of Ethiopia.svg
|LuogoMorte =
|paginaBandiera = Bandiera dell'Etiopia
|GiornoMeseMorte =
|linkStemma = Coat_of_arms_of_Ethiopia.svg
|AnnoMorte =
|paginaStemma = Stemma dell'Etiopia
|Attività = scrittrice
|linkLocalizzazione =Ethiopia (Africa orthographic projection).svg
|Attività2 = autrice televisiva
|linkMappa = IT Etiopia map.png
|AttivitàAltre = e [[sceneggiatrice]]
|motto = <!-- il motto dello stato (se esiste) -->
|Epoca = 2000
|lingua = [[lingua amarica|amarico]]<ref name=Constitution>{{Cita web|titolo=Article 5|url=http://www.wipo.int/edocs/lexdocs/laws/en/et/et007en.pdf|sito=Ethiopian Constitution|editore=WIPO|accesso=2 luglio 2015}}</ref><ref name=autogenerato1>[http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/---ed_protect/---protrav/---ilo_aids/documents/legaldocument/wcms_125376.pdf Costituzione dell'Etiopia]</ref>
|Nazionalità = italiana
|altrelingue= [[lingua tigrina|tigrino]], [[lingua oromo|oromo]], [[lingua somala|somalo]]<ref group="nota">L'[[Lingua inglese|inglese]] è studiata come lingua secondaria insieme all'[[lingua amarica|amarico]] ed è la principale lingua utilizzata per gli affari esteri.</ref><ref>https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/et.html</ref>
|capitale = [[Addis Abeba]]
|capitaleAbitanti = 3.041.000
|capitaleAbitantiAnno = 2012
|governo = [[Repubblica semipresidenziale]]
|elenco capi di stato = [[Presidenti dell'Etiopia|Presidente]]
|presidente = [[Mulatu Teshome]]
|elenco capi di governo = [[Primi ministri dell'Etiopia|Primo ministro]]
|primoMinistro = [[Haile Mariam Desalegn]]
 
|ingressoONU = 13 novembre [[1945]]<ref group="nota">È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel [[1945]].</ref>
|superficieTotale = 1.127.127
|superficieOrdine = 27
|superficieAcqua = 0,7
|popolazioneTotale = 85.949.541
|popolazioneAnno = 2012
|popolazioneOrdine = 14
|popolazioneDensita = 76
|popolazioneCrescita = 2,9% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en}}</ref>
|confini = [[Eritrea]], [[Gibuti]], [[Somalia]], [[Kenya]], [[Sudan]], [[Sudan del Sud]]
|nomeAbitanti = [[Etiopi]]
|continente = [[Africa]]
|orario = [[Tempo Coordinato Universale|UTC]] +3
|valuta = [[Birr etiope]]
|PIL = 42516<ref name=IMF>[http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/index.aspx Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013]</ref>
|PILValuta = $
|PILAnno = 2012
|PILOrdine = 83
|PILprocapite = 490
|PILprocapiteValuta = $
|PILprocapiteAnno = 2012
|PILprocapiteOrdine = 179
|PILPPA = 108954
|PILPPAValuta = $
|PILPPAAnno = 2012
|PILPPAOrdine = 67
|PILPPAprocapite = 1365
|PILPPAprocapiteValuta = $
|PILPPAprocapiteAnno = 2013
|PILPPAprocapiteOrdine = 168
|HDI= 0,328 (basso)
|HDIAnno= 2012
|HDIOrdine= 157
|TFT= 4,0 (2011)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2011|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
|energia = <!-- consumo di energia pro capite - non scrivere kW/ab. che viene scritto già dal template - (consumo annuo totale in kWh diviso gli abitanti/365gg/24h) -->
|tld = .et
|telefono = +251
|targa = ETH
|inno = [[File:Wedefit Gesgeshi Widd Innat Ittyoppya.ogg]]<br />[[Whedefit Gesgeshi Woude Henate Ethiopia]]
|festa = 5 maggio
|note = <references group="nota"/>
|stato precedente = [[File:Flag of Ethiopia (1987–1991).svg|20px|border]][[Repubblica Popolare Democratica d'Etiopia]]
}}
'''Etiopia''' (amarico : ኢትዮጵያ ? ,'''Ītyōṗṗyā'', /ioθioʊpiə/ {{Link audio|Ityopya.ogg}}), ufficialmente denominata '''Repubblica federale democratica dell'Etiopia''' (የኢትዮጵያ ፌዴራላዊ ዲሞክራሲያዊ ሪፐብሊክ, ''ye-Ītyōṗṗyā Fēdēralāwī Dīmōkrāsīyāwī Rīpeblīk'' {{Link audio|Ye_Ityopya_Federalawi_Dimokrasiyawi_Ripeblik.ogg}}), è una nazione situata nel [[Corno d'Africa]]. Confina a nord con l'[[Eritrea]], a nord-est con [[Gibuti]], ad est con la [[Somalia]], ad ovest con il [[Sudan]] e il [[Sudan del Sud|Sud Sudan]] e a sud con il [[Kenya]]. Con oltre 90 milioni di abitanti,<ref>name= "Federal Demographic Republic of Ethiopia Central Statistical Agency"</ref> l'Etiopia è il più popoloso [[Stato senza sbocco al mare|Stato senza sbocco sul mare]] al mondo, e la seconda nazione più popolosa del continente africano dopo la [[Nigeria]]. Occupa una superficie totale di 1.100.000 chilometri quadrati e la sua capitale e maggiore città è [[Addis Abeba]].<ref name=CIA>{{Cita web|titolo=Ethiopia|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/et.html|sito=The World Factbook|editore=CIA|accesso=18 gennaio 2013}}</ref>
 
== NomeBiografia ==
Laureata in Filosofia della Scienza, con un'intervista lunga un anno alla poetessa [[Alda Merini]], esordisce nella narrativa nel 2005 con il romanzo ''Non è niente''<ref>{{cita web|http://www.milanonera.com/whiteside-intervista-ilaria-bernardini/|Intervista di Ambretta Sampietro|19 ottobre 2017}}</ref>.
In [[Lingua greca|greco]] il nome [[Αἰθιοπία]] (da Αἰθίοψ, Aithiops, 'un etiope') appare due volte nella [[Iliade]] e tre volte nel dell'[[Odissea]] .<ref>Histories, book 2, chapters 29 and 146; book 3 chapter 17 Odyssey, book 1, lines 22–23; book 4, line 84</ref> Lo storico [[Greci|greco]] [[Erodoto]] usa specificamente il nome per tutte le terre a sud dell'Egitto,<ref>Histories, II, 29–30; III, 114; IV, 197</ref> tra cui il Sudan e la moderna Etiopia. [[Plinio il Vecchio]] dice che il nome del paese deriva da un figlio di [[Efesto]] (o Vulcano) denominato Aethiops.<ref>''Nat. Hist.'' 6.184–187; ''son of Hephaestus'' was also a general Greek epithet meaning "blacksmith"</ref> Nell'[[Iliade]]<ref>Histories, libro 2, capitoli 29 e 146; libro 3, capitolo 17</ref> e nell'[[Odissea]]<ref>Odissea, libro 1, righe 22-23; libro 4, riga 84</ref> i greci chiamavano Αἰθιοπία (Etiopia) le terre abitate dagli Αἰθίοψ (Etiopi), cioè gli uomini “dal viso arso”,<ref>{{Cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0057%3Aentry%3D%232329 |titolo=Aithiops, Henry George Liddell, Robert Scott, '&#39;A Greek-English Lexicon'&#39;, at Perseus |editore=Perseus.tufts.edu |data= |accesso=16 marzo 2009}}</ref> mentre lo storico [[Erodoto]] utilizzava il nome ''Etiopia'' per riferirsi a tutte le terre a sud dell'Egitto.<ref>Histories, II, 29-30; III, 114; IV, 197</ref>
Allo stesso modo, nel 15 ° secolo secondo il [[Libro di Axum]] in [[Lingua ge'ez|ge'ez]], il nome è attribuito a un individuo leggendario chiamato [[Ityopp'is]], un figlio extrabiblico di [[Cush (Bibbia)|Cush, figlio di Cam]] che avrebbe fondato la città di [[Axum]] . In aggiunta a questa due dei primi re semitici avrebbero portato il nome Ityopp'is in base alle liste tradizionali re etiopi e per altri studiosi accademici dalle fonti rlascate sin dal 850 d.c,<ref>[[Etymologicum Genuinum]] s.v. Αἰθιοπία; see also [[Aethiopia]]</ref> studiosi europei considerano che il nome deriva dalle parole greche aitho "brucio" + ops "faccia".<ref>{{Cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0057%3Aentry%3D%232329&redirect=true |titolo=Aithiops, Henry George Liddell, Robert Scott, '&#39;A Greek-English Lexicon'&#39;, at Perseus |editore=Perseus.tufts.edu |accesso=16 marzo 2009}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=When Black First Became Worth Less |rivista=[[International Journal of Comparative Sociology]] |volume=34 |numero=1–2 |url=http://books.google.com/books?id=Mms33VopsQQC&lpg=PA336 |autore=Allahar, Anton L. |isbn=978-1-4462-2417-5 |anno=2001}}</ref>
Il nome Etiopia si verifica anche in molte traduzioni del [[Antico Testamento|Vecchio Testamento]], ma nei testi ebraici i [[Kush]] si riferisce principalmente alla [[Nubia]] .<ref>Cp. Ezekiel 29:10</ref> Nel [[Nuovo Testamento]], tuttavia, il termine greco Aithiops, 'un etiope verifica,<ref>Acts 8:27</ref> riferendosi a un servo di Candace o Kentakes , forse un abitante di Meroe che fu poi conquistata e distrutta dal [[Regno di Axum]] . Il primo uso attestato del nome Ityopya nella regione stessa è come un altro nome per il Regno di Axum nel 4 ° secolo con le iscrizioni sulla pietra di re [[Ezanà di Axum|Ezana]], che per primo ha cristianizzato l'intero regno e in generale al di fuori dell'Etiopia.
Il paese è stato anche storicamente conosciuto, durante il periodo coloniale europeo, come [[Impero d'Etiopia|Abissinia]], parola derivata da Habesh uno dei primi forme popolazione [[Lingue semitiche dell'Etiopia|semitiche]] Etiopi con il nome "Ḥabaśāt" (articolato in "ḤBŚT"). La forma moderna di [[Habesha]] è il nome nativo per gli abitanti del paese mentre il paese è stato chiamato "Ityopp'ya" in alcune lingue, l'Etiopia è ancora indicato come "Abissinia", ad esempio, nella lingua araba moderna Al-Ḥabashah.
 
L'anno successivo la raccolta di racconti ''La fine dell'amore'' è finalista al [[Premio Chiara]]<ref>{{cita web|http://ilfestivaldelracconto.it/premiochiara/Edizione_2007.asp|Premio Chiara 2007|19 ottobre 2017}}</ref>, mentre il romanzo ''Domenica'' del 2012 giunge secondo al [[Premio Letterario Chianti|Premio Chianti]]<ref>[http://www.premioletterariochianti.it/lin.asp?l=3 Albo d'oro] su www.premioletterariochianti.it</ref>. ''Faremo Foresta'' è stato segnalato per il [[premio Strega]] 2018. La versione per bambini di questo romanzo si chiama "Facciamo Fo(re)sta" ed è pubblicato da Hop Edizioni.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia d'Etiopia}}
[[File:Yeha Tigray Ethiopia.jpg|left|thumb|Rovine del tempio a Yeha, [[Regione dei Tigrè|Tigrè]]]]
Anticamente, con ''Etiopia'' si individuava un'area del nord-est dell'[[Africa]], confinante a [[nord]] con l'[[Egitto]] ed a [[est]] col [[Mar Rosso]]. L'utilizzo di questo termine, tuttavia, è variato considerevolmente durante le varie epoche fino ad arrivare ad indicare l'attuale stato. Con lo sviluppo scientifico della geografia, gli etiopi iniziarono ad essere allocati in maniera meno vaga ed il loro nome fu utilizzato come equivalente dell'[[Assiria]], del [[Kush]] ebraico e del [[Kesh]] uniti insieme.<ref>[http://encyclopedia.jrank.org/EMS_EUD/ETHIOPIA_or_AETHIOPIA_Gr_AlOtoa.html ETHIOPIA, or AETHIOPIA... - Online Information article about ETHIOPIA, or AETHIOPIA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
''Corpo Libero'' e ''Faremo Foresta'' {{Senza fonte|sono in sviluppo nella loro versione cinematografica}}.
=== Preistoria ===
L'Etiopia è ampiamente considerata il luogo della nascita degli esseri umani anatomicamente moderni come l'[[Homo sapiens|Homo sapiens sapiens]] del [[Paleolitico medio|Medio Paleolitico]] vecchio di 200.000 anni fa. Le prime ossa umane moderne sono state trovate nel Sud dell'Etiopia, e sono chiamati i [[resti della valle dell'Omo]].<ref name=Mcdougall2005>{{Cita pubblicazione|nome1= I.|cognome2= Brown|cognome3= Fleagle |nome2= H. |nome3= G. |rivista= Nature |volume= 433|cognome1= Mcdougall |titolo= Stratigraphic placement and age of modern humans from Kibish, Ethiopia|numero= 7027 |pp= 733–736 |data=Feb 2005 | issn = 0028-0836| pmid = 15716951 | doi = 10.1038/nature03258|bibcode = 2005Natur.433..733M }}</ref> Inoltre resti di scheletrici dell'[[Homo sapiens idaltu]] sono stati trovati in un sito dell'Awash in Etiopia datato circa 160.000 anni fa, possono rappresentare una estinta sottospecie dell'Homo sapiens sapiens o gli antenati più primissimi degli esseri umani anatomicamente moderni.<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1038/nature01669|titolo= Pleistocene Homo sapiens from Middle Awash, Ethiopia|rivista= Nature|volume= 423|numero= 6941|pp= 742–7|anno= 2003|cognome1= White |nome1= T. D. |cognome2= Asfaw |nome2= B. |cognome3= Degusta |nome3= D. |cognome4= Gilbert |nome4= H. |cognome5= Richards |nome5= G. D. |cognome6= Suwa |nome6= G. |cognome7= Clark Howell |nome7= F. | pmid=12802332}}</ref>
 
''The Portrait'' ({{Senza fonte|in Italia verrà edito da Mondadori a gennaio 2020 e da Atlantic Books ( Allen and Unwin) ad aprile 2020}}) è il primo romanzo dell’autrice scritto direttamente in lingua inglese. Con Ludovica Rampoldi ha scritto ''The Echo Chamber'', l'ultimo film di Bernardo Bertolucci.
Secondo gli studiosi linguistici, la prima popolazione di [[Lingue afro-asiatiche|lingua afro-asiatiche]] arrivarono nella regione durante la conseguente epoca [[Neolitico|Neolitica]] dalla famiglia Urheimat ("patria originaria") nella [[valle del Nilo]] ,<ref name="Zarins">{{Cita pubblicazione|autore=Zarins, Juris |anno=1990|titolo=Early Pastoral Nomadism and the Settlement of Lower Mesopotamia|rivista=Bulletin of the American Schools of Oriental Research|jstor=1357309|volume=280|pp=31–65}}</ref> o dal [[Vicino Oriente]] .<ref name="Aane">{{Cita pubblicazione| doi = 10.1126/science.1078208 |cognome1= Diamond |nome1= J. |cognome2= Bellwood |nome2= P. |titolo= Farmers and Their Languages: The First Expansions |rivista= Science |volume= 300 |numero= 5619 |pp= 597–603 |anno= 2003 | pmid = 12714734|bibcode = 2003Sci...300..597D }}</ref> Altri studiosi supongono che si sia sviluppato nel sito del Corno d'Afrca e successivamente si sia disperso in tutto il mondo.<ref name="Blench143144">{{Cita libro|cognome1=Blench|nome1=R.|titolo=Archaeology, Language, and the African Past|data=2006|editore=Rowman Altamira|isbn=0-7591-0466-2|pp=143–144|url=http://www.google.com/books?id=esFy3Po57A8C}}</ref>
=== Antichità ===
{{Vedi anche|D'mt}}
{{Vedi anche|Regno di Axum}}
[[File:KingEndybisEthiopia227-235CE.jpg|thumb|[[Monetazione axumita|Monete]] del re [[Regno di Axum|Axumita]] [[Endubis]], 227-235 d.C, conservata al [[British Museum]] con iscrizioni in [[Lingua greca antica|greco antico]] "AΧWMITW BACIΛEYC" ("il re di Axum") e "ΕΝΔΥΒΙC ΒΑCΙΛΕΥC" ("Re Endybis").]]
Intorno all'VIII secolo a.C, un regno conosciuto come [[D'mt]] è stato fondato nel nord dell'Etiopia e dell'[[Eritrea]]. La capitale era situata vicino alla città di [[Yeha]] nel nord dell'Etiopia. La maggior parte degli storici moderni considerano questa civiltà la nascita della cultura etiope con influenze sabee .<ref name="Munro-Hay57"/>
 
Speaker di [[MTV (Italia)|MTV]] e di vari canali e brand, ha scritto/scrive per [[Rolling Stone]], Gq, Vogue, Amica, Ciak, Cabana, Tutto Musica, Ilpost.it, Linus ed è autrice ed ideatrice di programmi televisivi e reality<ref>{{cita web|http://www.mangialibri.com/interviste/intervista-ilaria-bernardini|Intervista di Benedetta Ferrucci|19 ottobre 2017}}</ref>.
Altri studiosi considerano [[D'mt]] come il risultato di una unione di culture afro-asiatiche con derivazione sia Cuscitiche che semitiche, vale a dire i popoli Agaw locali e sabei dell'Arabia meridionale . Tuttavia il [[Lingua ge'ez|Ge'ez]] l'antica lingua semitica dell'Etiopia si è sviluppata in modo indipendente dalla cultura dei [[Sabei (Etiopia)|Sabei]]. Già nel 2000 a.C altri oratori semitici vivevano in Etiopia ed Eritrea dove il Ge'ez si era sviluppato.<ref>Tamrat, Taddesse (1972) ''Church and State in Ethiopia: 1270–1527''. London: Oxford University Press, pp. 5–13.</ref><ref>Uhlig, Siegbert (ed.) (2005) ''[[Encyclopaedia Aethiopica]]'', "Ge'ez". Wiesbaden: Harrassowitz Verlag, p. 732.</ref> L'influenza sabea ora si pensa che sia stata minore, limitata a pochi luoghi e scomparsa dopo alcuni decenni o un secolo. Potrebbe essere stata usata per il commercio o da una colonia militare in alleanza con la civiltà etiopica di D'mt o di qualche altro stato proto-axumita..<ref name="Munro-Hay57"/>
 
== Opere ==
Dopo la caduta della civilta dei D'mt nel IV secolo a.C., l'altopiano venne dominato da altri regni successivi. Nel I secolo d.C [[Regno di Axum|l'Impero aksumita]] emerse in quello che è oggi è il nord dell'Etiopia ed dell'Eritrea. Secondo un Libro Axumita medievale (il Libro di Axum) la prima capitale del Regno fù Mazaber ed è stata costruita dagli Etiopi, figli di [[Cush (Bibbia)|Cush]].<ref name="Agrvt">{{Cita libro|titolo=Africa Geoscience Review, Volume 10|data=2003|editore=Rock View International|p=366|url=http://www.google.com/books?id=QWBPAQAAIAAJ|accesso=9 agosto 2014}}</ref> [[Axum]] poi estese il suo dominio nello [[Yemen]] sull'altra sponda del [[Mar Rosso]].<ref>{{Cita libro|nome=David W. |cognome=Phillipson |titolo=Ancient Ethiopia. Aksum: Its Antecedents and Successors |editore=The British Museum Press |anno=1998 |pp=7, 48–50 |isbn=0-7141-2763-9}}</ref> La figura religiosa persiana di [[Mani (teologo)|Mani]] ha elencato [[Axum]] con [[Roma]], la [[Persia]] e la [[Cina]] come una delle quattro grandi Potenze del Suo tempo nel 3 ° Secolo.<ref>[[#Munro-Hay|Munro-Hay]], p. 13</ref>
=== Romanzi ===
* ''Non è niente'', Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2005 ISBN 88-8490-559-1.
* ''I supereroi'', Milano, Bompiani, 2009 ISBN 978-88-452-6209-8.
* ''Corpo libero'', Milano, Feltrinelli, 2011 ISBN 978-88-07-01836-7.
* ''Domenica'', Milano, Feltrinelli, 2012 ISBN 978-88-07-01919-7.
* ''Faremo Foresta'', Milano, Mondadori 2018 ISBN 978-88-04-68566-1.
=== Racconti ===
* ''La fine dell'amore'', Milano, Isbn, 2006 ISBN 88-7638-049-3.
* ''L'inizio di tutte le cose'', Milano, Indiana, 2009 ISBN 978-88-97404-43-9.
=== Graphic Novel ===
* ''La fine dell'amore'', Pavia, Hop!, 2014 ISBN 978-88-97698-18-0.
 
== Televisione ==
Intorno al 316 d.C , [[Frumenzio d'Etiopia|Frumenzio]] con suo fratello Edesio da [[Tiro (Libano)|Tiro]] accompagnarono il loro zio per un viaggio in Etiopia. Quando la nave attracò nel porto axumita del Mar Rosso tutti gli viaggiatori vennero uccisi, tranne i due fratelli che vennerò portati alla corte axumita e divennero schiavi. Frumenzio riusci ad ottenere incarichi di fiducia da parte del monarca e converti i membri della corte reale al [[Chiesa ortodossa etiope|cristianesimo]]. Frumenzio divenne il primo vescovo di Axum.<ref name="isbn0-313-32273-2">{{Cita libro|autore=Adejumobi, Saheed A. |titolo=The history of Ethiopia |editore=Greenwood Press |città=Westport, Conn |anno=2007 |p=171 |isbn=0-313-32273-2|url= http://books.google.com/books?id=3Un6_LGIEyQC&pg=PA171}}</ref> Una moneta datata nel 324 d.c indica che l'Etiopia era il secondo paese ad adottare ufficialmente il cristianesimo (dopo l'[[Armenia]]), Anche se la religione può essere stata in un primo momento limitata agli ambienti di corte; ma fù la prima grande potenza mondiale a farlo.
* ''[[Very Victoria]]'' (2005-2008) (co-autrice)
* ''[[Victor Victoria - Niente è come sembra]]'' (2009-2011) (co-autrice)
* ''[[Ginnaste - Vite parallele]]'' (2011-2016) (ideatrice)
* ''[[Ballerini - Dietro il sipario]]'' (2013) (ideatrice)
* ''[[In Treatment (serie televisiva 2013)|In Treatment]]'' (2013-2017) (co-autrice)
 
== Filmografia ==
=== Durante l'epoca di Maometto ===
* ''Che cosa vuol dire pensare'' (2002) (regia e sceneggiatura)
 
* ''Chalk'' (2011) regia di [[Martina Amati]] (sceneggiatura e candidatura ai BAFTA)
La prima interazione che il profeta islamico [[Maometto]] ebbe con l'Etiopia fu durante il regno di [[Aṣḥama ibn Abjar]], che era al momento l'imperatore di Axum e diede rifugio a numerosi musulmani perseguitati nel mondo nel suo [[Regno di Axum]] nel 614 dC.<ref>Fiaccadori, Gianfranco (2005) "Ellä Säham" in ''Encyclopaedia Aethiopica'', vol. 2, Wiesbaden</ref><ref>Hable Sellassie, Sergew (1972). ''Ancient and Medieval Ethiopian History to 1270''. Addis Ababa: United Printers, p. 185.</ref> Taddesse Tamrat registra che Ashamat al-Negashi abbia risieduto a [[Ugorò|Wuqro]] e che la sua tomba si trova in questa cttà.<ref>Tamrat, Taddesse (1972) ''Church and State in Ethiopia (1270–1527)''. Oxford: Clarendon Press, p. 34.</ref><ref>Zakaria, Rafiq (1991) ''Muhammad and The Quran'', New Delhi: Penguin Books, pp. 403–4. ISBN 0-14-014423-4</ref>
La seconda interazione di Maometto con l'Etiopia fu durante la [[spedizione di Zayd Ibn Haritha]], quandò mandò una lettera ad [[Amir bin Umayyah al-Damrial]] al re d'Etiopia (poi Abissinia).<ref>{{Cita libro|autore1=Al-Mubarakpuri, Safiur-Rahman |titolo=الرحيق المختوم: بحث في السيرة النبوية على صاحبها افضل الصلاة و السلام|url=http://books.google.com/books?id=-ppPqzawIrIC&pg=PA221|data=2002|editore=ideas4islam|p=221}}</ref> Nella lettera di Maometto al Re (Negus) Di Axum, Maometto invita il sovrano e i suoi uomini di seguire il suo messaggio e credere in [[Allah]].<ref>Ibn al-Qayyim – Zad al-Ma'ad 3/60.</ref> Quando questa lettera fù presentata al re, prese la pergamena e la mise vicino ai suoi occhi, scese in terra e confessò la sua fede incontrastata al cristanesimo.<ref>[[Ibn al-Qayyim]] – Zad al-Ma'ad 3/61</ref>
 
Attorno al [[970]] la regina Gudit (detta Mishkinzana VII) perseguitò i cristiani che si trovavano in Etiopia e aiutò a far crollare il [[Regno di Axum]]. Sebbene sia presentata dalle cronache etiopi come ebrea, alcuni studiosi moderni hanno qualche dubbio al riguardo, suggerendo che potrebbe essere stata una pagana.<ref>[http://www.gospelcom.net/dacb/stories/ethiopia/gudit_.html BibleGateway.com: A searchable online Bible in over 100 versions and 50 languages<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> All'inizio del basso medioevo nasce il regno di Etiopia, unico regno cristiano in Africa.
 
=== Medioevo ===
{{Vedi anche|Dinastia Zagwe}}
{{Vedi anche|Impero d'Etiopia}}
[[File:Cristofano dell’Altissimo, Portrait of Lebnä-Dengel. c. 1552-1568.jpg|thumb|right|upright|[[Dawit II]] (Lebna Dengel), [[Impero d'Etiopia|Etiopia]] ([[Negus|nəgusä Nagast]]) (Imperatore), dell'Etiopia e membro della [[Dinastia Salomonide|dinastia salomonica]].]]
La [[Dinastia Zaguè|dinastia Zagwe]] governò molte regioni dell'odierna Etiopia ed Eritrea dal 1137-1270 d.c. Il nome della dinastia deriva dal ramo Cusitico. Gli [[Agaw]] del nord dell'Etiopia fecero parte del governo del paese fino al 1270 e anche durante il [[Zemene Mesafint]] (Gli anni dei principi), la [[Dinastia Salomonide|dinastia salomonica]] governò l'impero etiopico dal 1270 d.C in poi
Nei primi anni del 15 ° Secolo, l'Etiopia ha cercato di entrare in contatto diplomatico con regni Europei per la prima volta da l'era axumita. Una lettera del re [[Enrico IV d'Inghilterra]] all'Imperatore dell'Abissinia sopravvive.<ref>Mortimer, Ian (2007) ''The Fears of Henry IV'', p.111. ISBN 1-84413-529-2</ref> Nel 1428, l'imperatore [[Yeshaq I]] inviò degli emissari ad [[Alfonso V d'Aragona]], che inviò emissari di ritorno.<ref>[[#Beshah|Beshah]], pp. 13–4.</ref> I primi rapporti continui con un paese europeo fù nel 1508 con il [[Portogallo]] sotto l'imperatore [[Dawit II]] (Lebna Dengel), che aveva appena ereditato il trono da suo padre.<ref>[[#Beshah|Beshah]], p. 25.</ref>
[[File:Fasilides Palace 02.jpg|thumb|left|[[Fasil Ghebbi]] [[Imperatori d'Etiopia|Imperatore]] [[Fāsiladas]]]]
Egli si è rivelato un importante imperatore per l'[[Impero d'Etiopia|Impero etiopico]] quando è stato sottoposto agli attacchi del [[Sultanato di Adal]] del Generale e [[imam]], [[Ahmad ibn Ibrihim al-Ghazi|Ahmad ibn Ibrahim al-Ghazi]] (Chiamato " il Gragn ", o" Il Mancino "), il Portogallo ha assistito l'Etiopa inviando quattrocento uomini armati che hanno aiutato il figlio dell'imperatore [[Gelawdewos]] a sconfiggere Ahmad e ristabilire il suo dominio.<ref>[[#Beshah|Beshah]], pp. 45–52.</ref> Questa guerra tra l'Abissinia e l'Adal fù una delle prime guerre nella regione in cui hanno partecipato l'[[Impero ottomano]] e il [[Portogallo]].
Quando l'Imperatore [[Susenyos]] si convertiti al [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]] nel 1624, ci furono anni di rivolta e di disordini civili provocando migliaia di morti.<ref>[[#Beshah|Beshah]], pp. 91, 97–104.</ref> I [[Compagnia di Gesù|missionari gesuiti]] avevano offeso la fede ortodossa degli etiopi. Il 25 giugno del 1632 l'imperatore [[Fāsiladas|Fasilides]] figlio di Susenyos dichiarò che la religione di stato in Etiopa era il [[Chiesa ortodossa etiope|cristianesimo ortodosso etiope]] cosi furono espulsi i missionari Gesuiti e gli altri Europei.
 
=== Sultanato di Aussa ===
{{Vedi anche|Sultanato di Aussa}}
[[File:Red Red.svg|thumb|upright|Bandiera dello stato del [[Sultanato di Aussa]].]]
Il Sultanato di Aussa (Sultanato degl [[Afar (popolo)|Afar]]) ha come capitale Aussa (Imamato di AWSA). Quest'ultimo sistema politico è venuto alla luce nel 1577, quando Muhammad Jasa trasferì la sua capitale da [[Harar]] ad Aussa (Asaita), con la scissione del [[Sultanato di Adal]] e del [[Sultanato di Aussa]] e il [[Harar|Sultanato di Harar]] quando dopo il 1672 il Sultanato di Aussa ha diminuito temporaneamente il suo potere.<ref>[[#Abir|Abir]], p. 23 n.1.</ref>
Il Sultanato è stato successivamente ristabilito da [[Kedafu]] intorno al 1734 ed è stato in seguito governato dalla [[dinastia dei Mudaito]].<ref>[[#Abir|Abir]], pp. 23–26.</ref> Il simbolo Primario del Sultano era un [[Bastone da feldmaresciallo|testimone]] di argento.<ref>Trimingham, p. 262.</ref>
=== Zemene Mesafint (l'era dei principi) ===
[[File:SMITH(1890) p211 JOHANNIS, KING OF ABYSSINIA.jpg|thumb|left|La [[Battaglia di Gallabat]] e la [[Battaglia di Gundet]] sono alcune delle battaglie per la difesa dell'Etiopia in cui l'[[Impero d'Etiopia|Imperatore]] [[Giovanni IV d'Etiopia|Yohannes IV]] ha guidato le truppe etiopi.]]
Tra 1755 e il 1855, l'Etiopia visse un periodo di isolamento denominato [[Zemene Mesafint]] "Età dei Principi". Gli Imperatori erano controllati dai principi [[Ras Mikael Sehul]] del [[Provincia del Tigrè|Tigre]], [[Ras Wolde Selassie]] del [[Provincia del Tigrè|Tigre]] e dalla dinastia [[Oromo]] dei [[Yejju]], da [[Ras Gugsa]] del Begemder.<ref>Pankhurst, Richard, ''The Ethiopian Royal Chronicles'', (London:Oxford University Press, 1967), pp. 139–43.</ref><ref>{{Cita web|url=http://web.archive.org/web/20090307213227/http://gargaaraoromopc.org/OPC_Program.aspx |titolo= POLITICAL PROGRAM OF THE OROMO PEOPLE'S CONGRESS (OPC) |editore=Gargaaraoromopc.org |data=23 aprile 1996 |accesso=16 marzo 2009}}</ref>
 
[[File:Téwodros II - 2.jpg|thumb|right|upright|ll regno dell'[[Impero d'Etiopia|imperatore]] [[Teodoro II d'Etiopia|Tewodros II]] è spesso collocato come l'inizio della moderna Etiopia, ponendo fine alla decentrata [[Zemene Mesafint]] ("Era dei Principi").]]
L'isolazionismo etiope è stato chiuso, in seguito alla missione britannica che ha concluso un'alleanza tra le due nazioni, l'Etiopia era completamente unità e il potere dell'Imperatore restaurato. L'imperatore [[Teodoro II d'Etiopia|Tewodros II]] al momento della sua ascesa ha iniziato a modernizzare il paese e centralizare il potere. L'Etiopia ha iniziato a prendere parte alle questioni mondiali, ancora una volta.
 
Tewodros subi diverse ribellioni all'interno del suo impero. Le milizie del Nord Oromo, le ribellioni del Tigre e l'incursione costante dell'Impero Ottomano e delle forze Egiziane vicino al mar Rosso ha portato l'indebolimento e la caduta finale dell'Imperatore Tewodros II, che si suicidò nel 1868 dopo la sua ultima [[battaglia con un corpo di spedizione britannico]].
 
Dopo la morte Tewodros, [[Teclè Ghiorghìs II|Tekle Giyorgis II]] fu proclamato imperatore. Fù sconfitto nella Battaglie di Zulawu (21 giugno 1871) e Adua (11 luglio 1871).da ras Kassa che fù successivamente dichiarato l'imperatore [[Giovanni IV d'Etiopia|Giovanni IV]], Il 21 gennaio 1872. Nel 1875 e il 1876, le forze turche ed egiziane, accompagnate da molti 'consulenti' Europei e Americani, invasero due volte l'Abissinia, inizialmente furono sconfitti nella battaglia di Gundet dove persero 800 uomini, e poi dopo la seconda invasione furono sconfitti decisamente dall'Imperatore Giovanni IV nella Battaglia di Gurail 7 marzo del 1875, perdendo almeno 3.000 uomini uccisi o catturati.<ref>[http://vislardica.com/VisImperica/Wars/vi_egypt_abyssinia.htm The Egyptians in Abyssinia]. Vislardica.com. Retrieved on 3 March 2012.</ref> Dal 1885 al 1889, l'Etiopia combatté la [[Guerra mahdista|guerra]] contro lo Stato sudanese mahdista alleato con la Gran Bretagna, Turchia ed Egitto. Il 10 marzo 1889, Giovanni IV venne ucciso dall'esercito dei sudanesi di Khalifah Abdullah mentre condusse il suo esercito nella [[battaglia di Gallabat]] (detta anche Battaglia di Metemma) dove poi li sconfisse.
 
=== Da Menelik II ad Adua (1889-1913) ===
{{Immagine multipla
|titolo = Mappe dell'Etiopia di fine secolo XIX, si osserva una non precisa identità dei confini
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|didascalia1 = Mappa dell'Etiopia nel 1891
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|didascalia2 = Mappa dell'Eritrea ed Etiopia (Abissinia) dell'anno 1896.<ref>Meyers Konversations Lexikon</ref>
}}
 
[[File:Emperor Menelik II.png|thumb|L'[[Imperatori d'Etiopia|imperatore]] [[Menelik II]], l'ex governatore dello [[Scioà]].|left|225x225px]]
Etiopia nella sua forma più moderna inizio sotto il regno di [[Menelik II]], che fù l'imperatore dal 1889 fino alla sua morte nel 1913. Dalla sua base nella provincia centrale dell [[Scioa|Shoa]], Menelik decise di annettere all'Etiopia i territori del sudest e sudovest,<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1080/01436599814415|titolo= Regionalism and democracy in Ethiopia|rivista= Third World Quarterly|volume= 19|numero= 2|pp= 191|anno= 1998|cognome1= Young |nome1= J. }}</ref> Le zone abitate dagli [[Oromo]], [[Sidama|Sidamo]], [[Guraghé (popolo)|Guraghe]], [[Wolaytae]] e altri gruppi.<ref name=igg/> Egli venne aiutato dallo shoano [[Ras Gobena]] della milizia Oromo che occupava le terre che non erano state occupate da [[Ahmad ibn Ibrihim al-Ghazi|Ahmad ibn Ibrahim al-Ghazi]] (Ahmed Gragn) che cercò di conquistare l'Abissinia, cosi come le altre aeree che non erano mai state sotto la sovranità etiopica.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Great Britain and Ethiopia 1897–1910: Competition for Empire |autore=Keefer, Edward C. |rivista=International Journal of African Studies |volume=6 |numero=3 |anno=1973 |p=470 |jstor=216612}}</ref> La campagna di Menelik contro gli Oromo con il suo esercito era in gran parte in rappresaglia per secoli dell'espansionismo Oromo graze allo [[Zemene Mesafint]] ("l'Era dei Principi"), un periodo durante il quale una successione di Sovrani feudali Oromo dominarono le montagne.<ref name="Kanno">{{Cita libro|cognome=Martial (de Salviac, père.)|nome=Ayalew Kanno|titolo=An Ancient People in the State of Menelik: The Oromo (said to be of Gallic Origin) Great African Nation|anno=2005|editore=Ayalew Kanno|isbn=1-59975-189-5|p=8|url=http://books.google.com/books?id=pZpyAAAAMAAJ}}</ref> Primo fra questi è la dinastia Yejju, che comprendeva Aligaz di Yejju e suo fratello Ali I di Yejju. Ali Fondo la città di [[Debre Tabor]] nella regione degli Amara che divenne la capitale della dinastia.<ref>[[#Abir|Abir]], p. 30</ref>
 
Durante il Suo regno, Menelik II ha fatto molti progressi nella costruzione di strade, la distribuzione dell'elettricità e l'istruzione; lo sviluppo di un sistema di tassazione centrale; e la fondazione e la costruzione della città di [[Addis Abeba]] che divenne la capitale della provincia Shoa nel 1881. Dopo esser salito al trono nel 1889 proclamò Addis Abeba, la nuova capitale dell'Etiopia. La fine del [[XIX secolo]] è segnata dall'inizio della colonizzazione europea del continente africano. Con l'apertura del [[canale di Suez]] aumenta l'interesse europeo per il Paese. Nel [[1870]] il porto di [[Assab]], presso l'entrata meridionale del [[Mar Rosso]], è comprato da una compagnia italiana come cessione di un sultano locale. Questo evento pone le basi per la fondazione di una colonia italiana in [[Eritrea]].
L'espansione della colonia italiana verso l'interno portò a un conflitto con l'Impero Etiope, governato dal negus [[Menelik II d'Etiopia|Menelik II]], conclusosi con la battaglia di [[Adua]] del [[1896]], quando l'esercito abissino sconfisse pesantemente l'aspirante potenza coloniale<ref name=igg>International Crisis Group, "Ethnic Federalism and its Discontents". Issue 153 of ''ICG Africa'' report (4 September 2009) p. 2; Italy lost over 4.600 nationals in this battle.</ref><ref>Negash, Tekeste. [http://books.google.com/books?id=txsoS39UplMC&printsec=frontcover Eritrea and Ethiopia : The Federal Experience]. Uppsala, Sweden: Nordiska Afrikainstitutet (2005) ISBN 1-56000-992-6 pp. 13–14</ref> e l'Etiopia riusci' a rimanere indipendente. L'[[Italia]] e l'Etiopia firmarono nel maggio 1889 il [[trattato di Uccialli]] che sanciva le relazioni fra i due paesi:l'Italia riconobbe la sovranità etiopica e avrebbe continuato a controllare una zona a Nord dell'Etiopia (parte dell'Eritrea moderna), in cambio l'Italia avrebbe fornito armi a Menelik.
Dal (1888-1892) in Etiopia ci fu una Grande Carestia.<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,966291-3,00.html Famine Hunger stalks Ethiopia once again – and aid groups fear the worst]. ''Time''. 21 December 1987</ref><ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1093/jhmas/XXI.2.95|titolo= The Great Ethiopian Famine of 1888–1892: A New Assessment|rivista= Journal of the History of Medicine and Allied Sciences|numero= 2|pp= 95|anno= 1966|cognome1= Pankhurst |nome1= R. }}</ref>
 
=== Regno di Haile Selassie I (1916-1974) ===
[[File:Addis Ababa-8e00855u.jpg|thumb|[[Haile Selassie]] fu incoronato imperatore il 2 novembre 1930 |180x180px]]
[[File: Abebe-Aregai.jpg | left | thumb | 183x183px | [[Abebe Aregai]] ([[Oromo|origini Oromo]]) è stato uno dei principali leader della resistenza contro l'occupazione italiana dell'Etiopia nel 1935 , ha guidato la resistenza ed è stato uno dei principali leader degli [[arbegnuoc]] (patrioti etiopi) fino alla sconfitta degli italiani nel 1941. Egli fu capo della polizia di [[Addis Abeba]] e venne nominato ministro della guerra [[imperatore d'Etiopia|dall'Imperatore]]. [[Haile Selassie]]]]
Il 20 ° secolo è stato caratterizzato dal regno dell'Imperatore [[Hailé Selassié|Haile Selassie I]], dopo che [[Ligg Iasù|Iyasu V]] fù deposto. Haile Selassie I intraprese una campagna di modernizzazione a livello nazionale dal 1916 quando era ancora un Ras, solo dopo la morte di [[Zauditù d'Etiopia|Zewditu]] egli divenne di fatto sovrano dell'Impero etiopico, il 2 novembre 1930 gli succedette e divenne l'imperatore.
 
A seguito dell'[[incidente di Ual Ual]] avvenuto nel dicembre del '34, l'Italia il 3 ottobre 1935 [[Campagna d'Africa Orientale|aggredisce nuovamente l'impero etiope]]. Gli italiani, agli ordini del generale [[Pietro Badoglio]], [[Guerra d'Etiopia|riescono a sconfiggere]] la resistenza degli etiopi e a spingersi fino alla capitale [[Addis Abeba]], nella quale entrano il 5 maggio 1936. La guerra fu piena di crudeltà: gli etiopi usarono i proiettili [[dum-dum]] (proibiti dalle [[convenzioni dell'Aia]] del 1899 e 1907, Dichiarazione IV, 3) e gli italiani usarono i gas (proibiti dal [[protocollo di Ginevra]] del 1922).<ref>Antonicelli, Franco. ''Trent'anni di storia italiana 1915 - 1945'', p. 79.</ref> Molti etiopici morirono durante l'invasione. Il [[Negus]] affermò che più di 275.000 combattenti etiopi furono uccisi contro solo 1.537 italiani, mentre le autorità italiane stimarono che 16.000 etiopi e 2.700 italiani (incluse le truppe coloniali) morirono in battaglia.<ref>Antonicelli, Franco. ''Trent'anni di storia italiana 1915 - 1945'', p. 133.</ref>
L'Etiopia viene annessa all'[[Africa Orientale Italiana]]<ref>Clapham, Christopher, "Ḫaylä Śəllase" in Siegbert von Uhlig, ed., ''Encyclopaedia Aethiopica: D-Ha'' (Wiesbaden:Harrassowitz Verlag, 2005), pp. 1062–3.</ref>.
In questo frangente, Haile Selassie si appellò alla [[Società delle Nazioni]] nel 1935, divenendo noto in tutto il mondo, con una copertina su [[TIME]] come [[Persona dell'anno]].<ref>{{Cita news|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,755559-1,00.html |titolo=Man of the Year |editore=TIME |data=6 gennaio 1936 |accesso=16 marzo 2009}}</ref> Anche in questo periodo 1937 ci fu il massacro degli italiani ricordato dal monumento [[Yekatit 12 (monumento)|Yekatit 12]]. Dopo l'entrata dell'[[Italia]] nella [[Seconda guerra mondiale|seconda guerra Mondiale]] le forze dell'[[Impero britannico|Impero Britannico]] insieme ai combattenti etiopi [[arbegnuoc]] liberarono l'Etiopia nel corso della [[Campagna dell'Africa Orientale Italiana|campagna dell'Africa orientale nel 1941]]. L'Etiopia viene [[Campagna dell'Africa Orientale Italiana (1940-1942)|occupata dagli inglesi]] nel [[1941]] e l'Imperatore [[Haile Selassie I]] tornò al potere rimanendovi fino al [[1974]]. Una campagna di guerriglia italiana continuo fino al 1943. Questo seguì il riconoscimento Britannico della piena sovranità dell'Etiopia (vale a dire senza alcun speciale privilegio britannico), con la firma del trattato degli anglo-etiopi nel dicembre 1944.<ref>Clapham,"Ḫaylä Śəllase", ''Encyclopaedia Aethiopica'', p. 1063.</ref> Il 26 agosto 1942 Haile Selassie I ha emesso un proclama dell'abolizione della schiavitù.<ref>{{Cita web|url=http://www.globalmarch.org/resourcecentre/world/ethiopia.pdf |titolo=Ethiopia |formato=PDF |accesso=2 giugno 2010 |sito=globalmarch.org}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://mertsahinoglu.com/research/chronology-of-slavery/ |titolo=Chronology of slavery |editore=MertSahinoglu.com |data=23 febbraio 1994 |accesso=29 settembre 2009}}</ref>
 
[[File:Flag of Ethiopia (1897).svg|thumb|left|La [[Bandiera dell'Etiopia|bandiera etiope]] nel 1897 con il [[Leone di Giuda]].]]
Nel 1952, Haile Selassie fece una federazione con l'Eritrea, che venne sciolta nel 1962 con l'annessione di quest'ultima (sarebbe durata fino al 1991). Haile Selassie ha svolto un ruolo di primo piano nella formazione dell'[[Organizzazione dell'unità africana|Organizzazione per l'Unità Africana]] (OUA). Nel 1963.
L'Etiopia si ribellò contro Haile Selassie I a causa della [[Crisi petrolifera del 1973|crisi petrolifera mondiale del 1973]] (che causò un forte aumento dei prezzi della benzina a partire dal 13 febbraio 1974), la carenza di cibo, l'incertezza per quanto riguarda la successione al trono, le guerre di confine e il malcontento della classe media creata attraverso la modernizzazione<ref name="Black Book">[[Black Book of Communism]] pp. 687–695</ref> portò la popolazione allo sciopero il 18 febbraio 1974. Gli studenti e i lavoratori di Addis Abeba hanno manifestato contro il Governo il 20 febbraio 1974.<ref>[[#Valdes Vivo|Valdes Vivo]], p. 115.</ref> L'oligarchia feudale venne rovesciata da [[Akilou Habte Wolde]] e un nuovo governo e stato formato con [[Endelkachew Makonnen]] come primo ministro.<ref>[[#Valdes Vivo|Valdes Vivo]], p. 21.</ref>
 
=== Dittatura del Derg (1974-1991) ===
{{Vedi anche|Guerra d'indipendenza dell'Eritrea}} {{Vedi anche|Guerra civile in Etiopia}}
[[File:Provinces Ethiopie.png|thumb|Province dell'Etiopia durante la dittatura del Derg]]
[[File:EPRP.jpg|thumb|Partito Rivoluzionario del Popolo Etiope (EPRP) che si scontrò con il [[Derg]] durante il [[Terrore rosso (Etiopia)|Terrore Rosso]]]]
Il regno di Haile Selassie si concluse il 12 settembre 1974, quando una [[Dittatura militare|giunta militare]] filo-sovietico [[Marxismo-leninismo|marxista-leninista]], Il " [[Derg]] "Condotto da [[Menghistu Hailè Mariàm|Mengistu Haile Mariam]], lo depose.<ref>[[#Valdes Vivo|Valdes Vivo]], p. 25.</ref> Il Consiglio d'Amministrazione militare provvisorio istitui' un Partito comunista che chiamò l'Etiopia, [[Repubblica Democratica Popolare d'Etiopia|Repubblica democratica popolare dell'Etiopia]] nel marzo 1975.
Il regime conseguente subi' diverse insurrezioni e su vasta scala, la siccità era un problema enorme dei rifugiati. Nel 1977, la [[guerra dell'Ogaden]] ha portato a catturare alla [[Somalia]] una parte della Regione dell'[[Regione dei Somali|Ogaden]] con l'aiuto militare dell'[[Unione Sovietica|URSS]], [[Cuba]], [[Repubblica Democratica Popolare dello Yemen|Yemen del Sud]], [[Germania Orientale|Germania orientale]]<ref>{{Cita libro|cognome=Dagne |nome=Haile Gabriel |titolo=The commitment of the German Democratic Republic in Ethiopia: a study based on Ethiopian sources |editore=Lit; Global |anno=2006 |città=Münster, London |isbn=978-3-8258-9535-8}}</ref> e la [[Corea del Nord]], inclundendo circa 15.000 truppe da combattimento cubano.
Fino a 500.000 persone sono stati uccise a causa del [[Terrore rosso (Etiopia)|terrore rosso]],<ref name=Mengistu/> le deportazioni forzate o l'uso della fame come un'arma sotto il Governo di Mengistu.<ref name="Black Book"/><ref name=Mengistu>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/575405.stm "US admits helping Mengistu escape"], [[BBC]], 22 December 1999</ref>
Nel 2006, dopo tutto un processo durato 12 anni, l'alta corte federale dell'Etiopia annunciò ad Addis Abeba Mengistu colpevole in contumacia di [[genocidio]].<ref>{{Cita news|titolo=Mengistu found guilty of genocide |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/6171429.stm |citazione=Ethiopia's Marxist ex-ruler, [[Mengistu Haile Mariam]], has been found guilty of genocide after a 12-year trial. |editore=BBC |data=12 dicembre 2006 |accesso=21 luglio 2007}}</ref> Numerosi altri alti dirigenti della suo regime vennero trovati colpevoli di crimini di guerra. Lui e altri hanno lasciato il paese prima di essere processati e condannati in contumacia. Numerosi ex funzionari hanno ricevuto la condanna a morte e decine di altri hanno trascorso i prossimi 20 anni in carcere, prima di essere graziati dall'ergastolo.
Nel biennio [[1984]]-[[1985]] il paese viene colpito da una [[Carestia etiope del 1984-1985|carestia]] di vastissime proporzioni che provoca la morte di 400.000 persone.<ref>de Waal|1991|p=[http://books.google.co.uk/books?id=RcVFXUwraxsC&pg=PA5 5]</ref><ref>de Waal|1991|p=[http://books.google.co.uk/books?id=RcVFXUwraxsC&pg=PA2 2]</ref><ref>[[#GebruT_2009|Gebru 2009]], p.&nbsp;20</ref><ref>https://books.google.it/books?id=dRIfYPTZxJsC&redir_esc=y</ref> Contro il dominio comunista sorsero in particolare nelle regioni settentrionali del Tigre e l'Eritrea delle insurrezioni. Nel 1989, il [[Fronte di Liberazione del Tigrè]] (TPLF) si fuserò con altri movimenti di opposizione senza una base etnica solo per formare una coalizione conosciuta come [[Fronte Democratico Rivoluzionario del Popolo Etiope]] (EPRDF).
[[File:Flag of Ethiopia (1987–1991).svg|thumb|left|Bandiera della [[Repubblica Democratica Popolare d'Etiopia|Repubblica democratica popolare di Etiopia]].]]
Contemporaneamente l'Unione Sovietica ha cominciato a ritirarsi dalla costruzione del comunismo mondiale sotto [[Michail Gorbačëv|Mikhail Gorbachev]] con la politica della [[Perestrojka|perestroika]] segnando una drammatica riduzione degli aiuti all'Etiopia e a paesi socialisti del blocco. Cio ha provocato più difficoltà economiche e il crollo dei militari del fronte a determinati attacchi da parte delle forze della guerriglia nel nord. Il crollo del comunismo in generale, e in Europa orientale durante le rivoluzioni del 1989 coincise con l'Unione Sovietica fermando gli aiuti all'Etiopia del tutto nel 1990. La prospettiva strategica per Mengistu rapidamente venne deteriorata.
Nel maggio 1991, le Forze EPRDF avanzarono su [[Addis Abeba]] e l'Unione Sovietica non intervenne per salvare la parte del governo. Mengistu fuggi' dal paese e chiese asilo in Zimbabwe dove tuttora risiede. Il governo di transizione dell'Etiopia, composto da un Consiglio di 87 Membri dei rappresentanti e guidato da una carta nazionale che ha funzionato come una costituzione di transizione venne istituito. Nel giugno del 1992, il [[Fronte di liberazione degli Oromo]] si ritirò dal governo e nel marzo del 1993 i membri delle [[coalizione democratiche popolare del sud]] dell'Etiopia lasciò il governo. Nel 1994, una nuova costituzione e stato scritta e sì formò una legislatura bicamerale e un nuovo sistema giudiziario. La prima elezione formalmente pluripartitica si è svolta nel maggio 1995 in cui [[Meles Zenawi]] e Stato eletto primo ministro e [[Negasso Gidada]] e stato eletto presidente.
 
=== Repubblica federale Democratica (1991-presente) ===
[[File:Meles Zenawi - World Economic Forum Annual Meeting 2012.jpg|thumb|L'ex primo ministro dell'Etiopia [[Meles Zenawi]] a [[Forum economico mondiale|World Economic Forum]] riunione annuale del 2012.]]
Nel 1994 fu adottata una nuova costituzione che portò l'Etiopia alle prime elezioni multipartitiche, tenutesi l'anno successivo. Nel maggio del 1998 una disputa di confine con l'Eritrea fu il pretesto che diede il via alla [[guerra Etiopia-Eritrea]], che si protrasse fino al giugno 2000: si stima che il costo della guerra per entrambe le parti si aggirasse attorno al milione di dollari al giorno.<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/750789.stm Will arms ban slow war?] BBC. (18 May 2000)</ref> Questa guerra, sicuramente nociva per l'economia etiope, permise d'altro canto alla coalizione di Governo di rafforzare il proprio consenso.
Il 15 maggio 2005 l'Etiopia tenne una [[Elezioni parlamentari in Etiopia del 2005|terza elezione multipartitica]] che fu comunque molto contestata da alcuni gruppi di opposizione, i quali sostenevano che fossero avvenuti dei brogli. Anche se il [[Carter center|Carter Center]] ha approvato le condizioni pre-elettorali ha tuttavia espresso la sua insoddisfazione per le questioni post-elettorali. I partiti di opposizione hanno guadagnato piu di 200 seggi parlamentari rispetto ai 12 delle elezioni del 2000. Nonostante la maggior parte dei rappresentanti dell'opposizione abbiano aderito al parlamento, alcuni si rifiutarono di prendere i loro seggi parlamentari e vennero perciò accusati di incitare quella violenza che si scatenò nel periodo successivo alle elezioni, e vennero per questo imprigionati. [[Amnesty International]] li considerò "prigionieri di coscienza". Vennero comunque rilasciati successivamente.
Una coalizione di partiti di opposizione fu creata nel 2009 con lo scopo di spodestare l'[[Fronte Democratico Rivoluzionario del Popolo Etiope|EPRDF]] nelle elezioni legislative del 2010, il partito di [[Meles Zenawi]], che era al potere dal 1991. La nuova coalizione pubblicò un [[Manifesto (programma)|programma]] di 65 pagine ad Addis Abeba il 10 ottobre 2009. L'Opposizione vinse la maggior parte dei voti ad [[Addis Abeba]], ma l'EPRDF fermò lo spoglio dei voti per diversi giorni. Dopo l'elezione seguirono accuse di brogli e intimidazioni.
Alcuni degli otto partiti membri del forum etiope operano oggi in un contesto di dialogo democratico (FDD o Medrek in amarico) ed includono il Congresso Federalista Oromo (Organizzato dal Movimento Oromo federalista democratico e il Congresso del Popolo Oromo ), L'Arena del Tigray (Organizzato da ex Membri del Partito di Governo TPLF), l'Unità per la democrazia e la giustizia (UDJ, il cui capo è in carcere), e la Coalizione delle Forze Democratiche somale.
Nella meta del 2011, a causa della scarsità delle piogge portate dalla stagione delle piogge ci fu la [[Carestia del Corno d'Africa del 2011|peggiore siccità]] in Africa orientale degli ultimi 60 anni. Il piano di recupero per gli effetti della siccità vennero previsti fino al 2012 con strategie di lungo periodo da parte del governo nazionale in collaborazione con le agenzie di sviluppo, le quali offrivano risultati più sostenibili.<ref name="Twdisyihoa">{{Cita web|titolo=The worst drought in 60 years in Horn Africa |url=http://www.africa-eu-partnership.org/node/2158 |editore=Africa and Europe in Partnership |accesso=2 agosto 2011}}</ref>
Il primo ministro Meles Zenawi morì il 20 agosto 2012 a Bruxelles,<ref>{{Cita news|titolo=Ethiopian Prime Minister Meles has died: state television |url=http://www.reuters.com/article/2012/08/21/us-ethiopia-meles-idUSBRE87K04K20120821 |editore=Reuters |data=21 agosto 2012}}</ref> ed il vice-primo ministro [[Haile Mariam Desalegn|Hailemariam Desalegn]] è stato nominato come nuovo primo ministro fino alle elezioni del 2015,<ref>{{Cita news|titolo=Ethiopia acting PM to remain at helm until 2015 |url=http://www.reuters.com/article/2012/08/22/us-ethiopia-meles-leader-idUSBRE87L0B820120822 |editore=Reuters |data=22 agosto 2012 |nome=Richard |cognome=Lough}}</ref> dopo le quali rimase con il suo partito nel controllo di un seggio parlamentare.<ref name = "AJE HD holds">{{Cita web|cognome= Malone |nome= Barry |data= 27 maggio 2015 |titolo= Profile: Ethiopia's 'placeholder' PM quietly holds on |url= http://www.aljazeera.com/news/2015/05/profile-ethiopias-placeholder-pm-quietly-holds-150527172136197.html |sito= aljazeera.com |editore= [[Al Jazeera English]] |accesso= 28 luglio 2015 }}</ref> Nel 2013 in [[Arabia Saudita]] ci furono tensioni nei confronti dei lavoratori migranti etiopi che portò a un [[Deportazione|ritorno forzato]] dei migranti in Etiopia.
 
== Politica ==
{{Vedi anche|Imperatori d'Etiopia}}
=== Politica interna ===
[[File:EthiopianEmbassyWashingtonDC.jpg|thumb|right|Ambasciata della Repubblica Federale Democratica di Etiopia in [[Washington|Washington, DC]]]]
La politica d'Etiopia si svolge in un contesto di una [[repubblica]] [[Sistema parlamentare|parlamentare]] [[Stato federale|federale]], per cui il [[primo ministro]] è il [[capo del governo]]. Il [[potere esecutivo]] è esercitato dal governo. Federale e l [[potere legislativo]] è esercitato sia il governo e le due camere del parlamento. Sulla base dell'articolo 78 della Costituzione etiope del 1994, la [[Potere giudiziario|magistratura]] è completamente indipendente dal potere esecutivo e legislativo.
Il Paese fa parte dal 1986 dell'[[Autorità intergovernativa per lo sviluppo]], organizzazione politico-commerciale formata dai paesi del [[Corno d'Africa]].
L'elezione dell'assemblea costituente etiopica, che contava 549 membri venne tenuta nel giugno [[1994]]. Questa assemblea approvò nel dicembre 1994 la costituzione della Repubblica Democratica Federale di Etiopia. Le elezioni per il primo parlamento etiopico nazionale frutto di elezioni veramente popolari e per vari parlamenti regionali vennero tenute a maggio e giugno del [[1995]]. La maggior parte dei partiti di opposizione scelse di boicottare queste elezioni. Vi fu una vittoria travolgente per il partito [[Fronte Democratico Rivoluzionario del Popolo Etiope|EPRDF]] (484 seggi su 547). Osservatori internazionali e di agenzie indipendenti non governative fecero notare che i partiti di opposizione avrebbero potuto partecipare, se lo avessero voluto.
[[File:Addis Abeba City hall.jpg|thumb|left|Municipio di [[Addis Abeba]].]]
Il governo della Repubblica Federale Democratica dell'Etiopia venne insediato nell'agosto 1995. Il primo Presidente eletto è stato [[Negasso Gidada]]. Il governo guidato dal EPRDF del Primo Ministro [[Meles Zenawi]] ha promosso una politica di federalismo etnico, devolvendo poteri significativi alle autorità regionali, basate sulla composizione etnica. L'Etiopia oggi ha 9 regioni amministrative semi-autonome che hanno il potere di raccogliere tasse e spenderle in maniera autonoma. Sotto l'attuale governo, gli etiopi godono di maggiore partecipazione politica e di dibattito politico più libero rispetto ad ogni altro momento anteriore della loro storia, anche se alcuni fondamentali diritti, fra cui la [[libertà di stampa]], sono, in pratica, alquanto limitati.
Il governo di Zenawi venne rieletto nel [[2000]] nelle prime vere elezioni multipartitiche nella storia dell'Etiopia, vincendo 481 seggi su 547. L'ex presidente [[Girma Wolde-Giorgis]] fu rieletto per un secondo mandato di sei anni dai due rami del Parlamento il 9 ottobre 2007.
Nel [[2004]] il governo cominciò a trasferire più di due milioni di persone dagli altopiani aridi dell'est, adducendo come ragione che queste risistemazioni avrebbero diminuito la scarsità di cibo.<ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/in_pictures/3640227.stm In immagini: il grande riassetto dell'Etiopia] [[BBC]] 22 April 2004</ref>
In Etiopia si sono tenute nuovamente le elezioni nel maggio 2005, occasione in cui si è avuta una percentuale record di votanti (circa il 90%). Sebbene gli osservatori dell'Unione Europea abbiano segnalato che in tali elezioni siano state violate le regole internazionali per giuste e libere votazioni, altri gruppi sono arrivati a conclusioni differenti. La dichiarazione pubblicata il 14 settembre dall'Unione Africana, infatti, loda "il mostrare, da parte della popolazione etiope, un sano impegno negli ideali democratici"; il giorno successivo lo "US Carter Center" concluse "''the majority of the constituency results based on the May 15 polling and tabulation are credible and reflect competitive conditions''". L'EPRDF (formato da 4 partiti) ha nuovamente vinto le elezioni, ma solo con il 59,8% dei voti e quindi 327 seggi. La principale forza di opposizione (Coalizione per l'Unità e la Democrazia, formata da 4 partiti) ha ottenuto il 19,9% e 109 seggi, la seconda forza di opposizione (Forze Democratiche Etiopi Unite, formata da 5 partiti) il 9,5% e 52 seggi, mentre i 58 seggi restanti sono andati a nove formazioni localistiche minori.
[[File:Ethiopian general elections 2005.jpg|thumb|[[Elezioni parlamentari in Etiopia del 2005|Elezioni politiche etiopi 2005]]. l partiti nei primi 10 posti sono<br />Rosso: [[Fronte Democratico Rivoluzionario del Popolo Etiope|EPRDF]]<br />Verde: [[Coalizione per l'unità e la democrazia|CUD]]<br />Viola: [[Stati etiope Forze Democratiche|UEDF]]<br />blu scuro: [[Partito Democratico del Popolo Somalo|SPDP]]<br />Arancione: [[Oromo Movimento Democratico federalista|OFDM]]<br />azzurre: Altro]]
Nelle ultime elezioni che si sono svolte nel 2006 il governo in carica è stato sconfitto per quanto riguarda i seggi nella capitale, con una differenza di circa l'80% dei voti, ma è rimasto in carica sostenendo di aver vinto grazie ai voti provenienti dalle campagne. Numerose proteste da parte dei cittadini di Addis Abeba e delle altre città si sono concluse in scontri a fuoco dove hanno perso la vita decine, forse centinaia di persone.
Alcune manifestazioni studentesche sono state represse nel sangue dalla polizia federale. Gli organi di stampa (sotto il completo controllo governativo) hanno dato comunicazione di scontri tra polizia e "banditi" nella zona di Mercato.
Attualmente quasi tutti i leader dell'opposizione sono incarcerati o dispersi.
 
=== Politica estera ===
La politica estera è dominata dalla tensione con la vicina [[Eritrea]]: il conflitto sul confine tra i due paesi, terminato nel [[2000]] col trattato d'[[Algeri]], non è stato superato da rapporti pacifici stabilitisi tra i due paesi e permangono disaccordi sulla demarcazione del confine.
Uno dei problemi comuni ai due paesi è rappresentato dalla presenza di un numero considerevole di vari tipi di ordigni non esplosi (UXO) e [[Mina terrestre|mine]] antiuomo e anticarro.
Sin dal [[1991]] l'Etiopia ha stabilito buone relazioni con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e l'[[Europa occidentale]] e cercato un sostegno economico sostanziale dai paesi occidentali e dalla [[Banca Mondiale]].
Il forte legame con gli Stati Uniti (fornitori di alimenti e armi) ha portato l'esercito etiope a intervenire in [[Somalia]] nel [[2007]] contro le [[Corti islamiche]], a sostegno del governo provvisorio somalo rifugiato a [[Baidoa]]. Nonostante i successi iniziali e l'appoggio aereo statunitense, le Corti islamiche hanno ripreso l'offensiva e gli scontri continuano tuttora. I rapporti sono tesi anche con il vicino [[Sudan]].
Nel luglio 2015, durante un viaggio che il [[Barack Obama|presidente Obama]] ha preso in Kenya, ha sottolineato il ruolo dell'Etiopia nella lotta contro il terrorismo islamico.
 
== Divisioni amministrative ==
{{Vedi anche|Woreda}} {{Vedi anche|Regioni dell'Etiopia}}
[[File:Ethiopia zone region.jpg|thumb|right|300px|Una mappa delle [[Regioni dell'Etiopia|regioni]] e zone dell'Etiopia.]]
Prima del 1996, l'Etiopia era suddivisa in tredici province, molti derivate ​​da regioni storiche. La nazione ha ora un sistema di governo a più livelli composto da un governo federale formato da stati su base etnica regionale, zone, [[circoscrizione|distretti]] ([[woreda]]) e [[Quartiere|quartieri]] (Kebele).
Dal 1996, l'Etiopia è stata divisa in nove [[Regioni dell'Etiopia|stati regionali]] etnicamente e politicamente autonome basate (kililoch, singolare Kilil) e due città autonome (astedader akababiwoch e astedader akababi), quest'ultima è [[Addis Abeba]] e [[Dire Daua|Dire Dawa]]. Il kililoch sono suddivisi in sessantotto zone, e poi ulteriormente in 550 woredas e diverse speciali woredas.
La Costituzione attribuisce ampi poteri agli stati regionali che possono stabilire il proprio governo e la democrazia secondo la costituzione del governo federale. Ogni regione ha il suo apice nel Consiglio regionale dove i membri sono eletti direttamente per rappresentare i quartieri e il Consiglio, esso ha potere legislativo ed esecutivo per dirigere gli affari interni delle regioni.
L'articolo 39 della Costituzione etiope dà ulteriore tutti gli stati regionali il diritto di secessione dall'Etiopia. C'è un dibattito, tuttavia, di come la maggior parte del potere garantito dalla Costituzione è in realtà dato agli stati. I consigli implementano il proprio mandato attraverso un comitato esecutivo e uffici settoriale regionale. Tale struttura elaborata del consiglio esecutivo e le istituzioni pubbliche settoriali si replica al livello successivo (woreda).
{| class="sortable wikitable" style="text-align:right;"
|-
!rowspan="2" colspan="2"| Regioni o città (ክልል/የከተማ አስተዳድር)
!rowspan="2"| Capitale
!rowspan="2"| Area (km)
!colspan="3"| Popolazione<ref>[http://www.csa.gov.et/Central Statistical Agency of Ethiopia, 2005 – 2013]</ref>
|-
! Ottobre 1994 censimento !! Maggio 2007 censimento !! luglio 2012 stima
|-
|align="left"| [[Addis Abeba]] (አዲስ አበባ) ||align="left"| ''astedader''
|align="left"| [[Addis Abeba]]
| 526.99 || 2,100,031 || 2,738,248 || 3,041,002
|-
|align="left"| [[Regione degli Afar|Afar]] (ዓፋር) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Semera]]
| 72,052.78 || 1,051,641 || 1,411,092 || 1,602,995
|-
|align="left"| [[Regione degli Amara|Amara]] (አማራ) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Bahar Dar]]
| 154,708.96 || 13,270,898 || 17,214,056 || 18,866,002
|-
|align="left"| [[Regione Benisciangul-Gumus|Benishangul-Gumuz]] (ቤ/ጉሙዝ) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Asosa]]
| 50,698.68 || 460,325 || 670,847 || 982,004
|-
|align="left"| [[Dire Daua]] (ድሬዳዋ) ||align="left"| ''astedader''
|align="left"| [[Dire Daua]]
| 1,558.61 || 248,549 || 342,827 || 387,000
|-
|align="left"| [[Regione di Gambella|Gambela]] (ጋምቤላ) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Gambella]]
| 29,782.82 || 162,271 || 306,916 || 385,997
|-
|align="left"| [[Regione di Harar|Harari]] (ሐረሪ) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Harar]]
| 333.94 || 130,691 || 183,344 || 210,000
|-
|align="left"| [[Oromia]] (ኦሮምያ) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Addis Ababa|Finfinne]]
| 284,538 || 18,465,449 || 27,158,471 || 31,294,992
|-
|align="left"| [[Regione dei Somali|Somali]] (ሶማሌ) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Giggiga]]
| 279,252.00 || 3,144,963 || 4,439,147 || 5,148,989
|-
|align="left" style="line-height:1.25em;"| [[Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud]] (ደቡብ ብ/ብ/ሕ) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Auasa]]
| 105,887.18 || 10,377,028 || 15,042,531 || 17,359,008
|-
|align="left"| [[Regione dei Tigrè]] (ትግራይ) ||align="left"| ''kilil''
|align="left"| [[Macallè]]
| 41,410 || 3,134,470 || 4,314,456 || 4,929,999
|-
|align="left" colspan="2"| Zone speciali numerate
|align="left"|
| || || 96,570 || 112,999
|-
|align="left" colspan="3"| '''Totale'''
| '''1,127,127.00''' || '''51,766,239''' || '''73,918,505''' || '''84,320,987'''
|}
 
== Geografia ==
{{Vedi anche|Geografia dell'Etiopia}}
[[File:Ethiopia shaded relief map 1999, CIA.jpg|thumb|right|Mappa dell'Etiopia.]]
L'Etiopia 1.126.829 chilometri quadrati (435.071 sq mi),<ref>{{Cita web|titolo=CIA World Factbook – Rank Order – Area |url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2147rank.html |accesso=2 febbraio 2008}}</ref> L'Etiopia è il 27essimo paese più grande del mondo di dimensioni paragonabili alla [[Bolivia]]. Si trova tra le latitudini di 3 ° e 15 ° N, e longitudini 33 ° e 48 ° E.
La maggior parte della dell'Etiopia si trova sul [[Corno d'Africa]], che è la parte più orientale del [[Africa|continente africano]]. Confinante con l'Etiopia sono il [[Sudan]] e il [[Sudan del Sud|Sud Sudan]] ad ovest, [[Gibuti]] e l'[[Eritrea]] a nord, la [[Somalia]] ad est e il [[Kenya]] a sud. All'interno dell'Etiopia c'è un vasto complesso altopiano di montagne e altipiani sezionati diviso per il [[Rift Valley etiopica|Great Rift Valley]], che si estende a nord-est generalmente sud-ovest ed è circondato da pianure, [[Steppa|steppe]], o semi-deserto. La grande diversità di terreno determina ampie variazioni di clima, suolo, vegetazione naturale, e modelli di insediamento.
L'Etiopia è un paese con diversità ecologica, che vanno dai deserti lungo il confine orientale alle foreste tropicali del sud ad ampie Afromontane nelle parti settentrionali e sud-ovest. [[Lago Tana]] nel nord è la fonte del [[Nilo Azzurro]]. Essa ha anche un gran numero di [[Endemismo|specie endemiche]], in particolare il [[Theropithecus gelada|Gelada]], il [[Capra walie|Walia Ibex]] e il [[Canis simensis|lupo etiope]] (o [[Canis simensis|Simien volpe]]). La vasta gamma di altitudine ha dato al paese una serie di aree ecologicamente distinte, ciò ha contribuito a favorire l'evoluzione delle specie endemiche in isolamento ecologico.
=== Clima ===
 
[[File:Semien Mountains 13.jpg|thumb|right|[[Monti Semien]].]]
Il tipo di clima predominante è tropicale monsonico, con variazione topografico-indotta di larghezza. Gli [[Acrocoro Etiopico|altopiani etiopi]] coprono la maggior parte del paese e hanno un clima che è generalmente molto più fresco rispetto ad altre regioni a vicinanza simile all'Equatore. La maggior parte delle principali città del paese si trovano ad altitudini di circa 2.000-2.500 m (6,562-8,202&nbsp;ft) sul livello del mare, tra cui le capitali storiche come [[Gondar]] e [[Axum]].
[[File:Wonchi Lake of Ethiopia.jpg|thumb|left|Lago Wonchi]]
La moderna capitale [[Addis Abeba]] si trova ai piedi del [[Monte Entoto]], ad un'altitudine di circa 2.400 metri dove si sperimenta un clima mite tutto l'anno. Con temperature tutto l'anno abbastanza uniformi, le stagioni in Addis Abeba sono in gran parte definite da pioggia, con una stagione secca da ottobre-febbraio, una stagione delle piogge luce da marzo-maggio, e una stagione pesante piogge da giugno a settembre. La piovosità media annua è di circa 1.200&nbsp;mm (47.2&nbsp;in).
Ci sono in media 7 ore di sole al giorno. La stagione secca è il periodo più soleggiato dell'anno anche se anche al culmine della stagione delle piogge nel mese di luglio e agosto ci sono ancora di solito diverse ore al giorno di sole luminoso. La temperatura media annuale di Addis Abeba è di 16&nbsp;°C (60,8&nbsp;°F), con temperature giornaliere massime in media 20-25&nbsp;°C (68,0-77,0&nbsp;°F) tutto l'anno, e livelli bassi di notte in media 5-10&nbsp;°C (41.0- 50,0&nbsp;°F).
Maggior parte delle città e siti turistici in Etiopia si trovano ad una quota simile a Addis Abeba e hanno un clima simile. Nelle regioni meno elevate, in particolare il più basso che si trova praterie xeriche etiopi e arbusteti nella parte orientale del paese, il clima può essere molto più caldo e secco. [[Triangolo di Afar|Dallol]], nella [[Deserto dei Dancali|depressione della Dancalia]] in questa zona orientale, ha più alta temperatura media annuale mondiale di 34&nbsp;°C (93,2&nbsp;°F).
 
== Ambiente ==
[[File:Canis simensis -Simien Mountains, Ethiopia-8.jpg|thumb|right|[[lupo etiope]].]]
[[File:Hyenaharareth.jpg|thumb|right|[[Hyaenidae]] ad [[Harar]].]]
L'Etiopia ha 31 specie [[Endemismo|endemiche]] di mammiferi.<ref name="Massicot"/> Il [[Lycaon pictus|cane selvaggio africano]] dalla preistoria avuto distribuzione capillare sul territorio. Tuttavia, con gl ultimi avvistamenti a Fincha, questo canide si pensa che stà per essere potenzialmente estirpato in Etiopia. Il [[Canis simensis|lupo etiope]] è forse il più ricercato di tutte le specie in via di estinzione in Etiopia.
L'Etiopia è un centro globale di diversità volatile. Ad oggi più di 856 specie di uccelli sono stati registrati in Etiopia, 20 delle quali sono endemiche del paese.<ref>{{Cita web|cognome=Lepage|nome=Denis|titolo=Bird Checklists of the World|url=http://avibase.bsc-eoc.org/checklist.jsp?region=et&list=clements|editore=Avibase|accesso=6 ottobre 2013}}</ref> Sedici specie sono in pericolo o gravemente in pericolo. Un gran numero di questi uccelli si nutrono di farfalle, come la anynana Bicyclus.<ref>Bicyclus, Site of Markku Savela</ref>
Storicamente, in tutto il continente africano, la [[Fauna|fauna selvatica]] è in rapido declino a causa di guerre civili, l'inquinamento, il bracconaggio e altre interferenze umane.<ref>Bakerova, Katarina et al. (1991) Wildlife Parks Animals Africa. Retrieved 24 May 2008, from the [http://www.africanculturalcenter.org/3_0wildlife.html African Cultural Center].</ref> Una guerra civile di 17 anni, lungo insieme a una grave siccità ha influenzato negativamente le condizioni ambientali dell'Etiopia portando ad una maggiore degrado degli habitat.<ref>Encyclopedia of Nations. [http://www.nationsencyclopedia.com/Africa/Ethiopia-ENVIRONMENT.html Ethiopia Environment].</ref> La distruzione dell'habitat è un fattore che porta alla messa in pericolo della fauna. Quando si trasforma rapidamente un habitat gli animali non hanno il tempo di adeguarsi. L'impatto dell'uomo minaccia molte specie, con maggiori minacce attese come risultato del cambiamento climatico indotto dalle emissioni di [[Gas serra|gas a effetto serra]].<ref>Kurpis, Lauren (2002). [http://www.endangeredspecie.com/Ways_To_Help.htm How to Help Endangered Species]. Endageredspecie.com</ref> Con emissioni di anidride carbonica nel 2010 di 6,494,000 tonnellate, Etiopia contribuisce solo 0,02% per il rilascio causato dall'uomo annuale di gas a effetto serra .<ref>United Nations Statistics Division, [http://mdgs.un.org/unsd/mdg/SeriesDetail.aspx?srid=749&crid= Millennium Development Goals indicators]: Carbon dioxide emissions (CO2), thousand tonnes of CO2 (collected by CDIAC) Human-produced, direct emissions of carbon dioxide only. Excludes other greenhouse gases; land-use, land-use-change and forestry (LULUCF); and natural background flows of CO2 (See also: Carbon cycle)</ref>
L'Etiopia ha un gran numero di specie classificate come in pericolo critico e in pericolo e rischio di estinzione globale. Le specie minacciate in Etiopia possono essere suddivisi in tre categorie (sulla base del sondaggio [[Unione Internazionale per la Conservazione della Natura|IUCN]]): in [[Specie in pericolo critico|pericolo critico]], in [[Specie in pericolo|pericolo d'estinzione]] e [[Specie vulnerabile|vulnerabile]].<ref name="Massicot">Massicot, Paul (2005). [http://www.animalinfo.org/country/ethiopia.htm Animal Info-Ethiopia].</ref>
{| class="wikitable"
|-
! Mammiferi in pericolo di estinzione<ref>[http://www.iucnredlist.org IUCN Red List of Threatened Animals]. iucnredlist.org</ref>
! mammiferi in via di estinzione
! colspan="3"| mammiferi vulnerabili
|-
| [[Cushioned Gerbil|Bilen gerbil]]
| [[Equus grevyi|zebra di Grévy]]
| [[Elefante africano]]
| [[Otomops martiensseni]]
| [[Eudorcas rufifrons|La gazzella dalla fronte rossa]]
|-
| [[Diceros bicornis|rinoceronte nero]]
| [[Tragelaphus buxtoni|nyala di montagna]]
| [[Ammodillus imbellis|L'Ammodillo]]
| [[Rhinolophus hipposideros]]
| [[Stenocephalemys ruppi]]
|-
| [[Canis simensis|lupo etiope]]
| [[Capra nubiana|stambecco della Nubia]]
| [[Bailey's shrew]]
| [[Leone]]
| [[Myotis scotti]]
|-
| [[Guramba shrew]]
| [[Lycaon pictus|licaone]]
| [[Bale shrew]]
| [[Lucina's Shrew|Moorland shrew]]
| [[Nanger soemmerringii|La gazzella di Soemmerring]]
|-
| [[Crocidura harenna]]
|
| [[Dorcatragus megalotis|L'antelope Beira]]
| [[Myotis morrisi]]
| [[Gazella spekei|La gazzella di Speke]]
|-
| [[MacMillan's shrew]]
|
| [[Acinonyx jubatus|Il ghepardo]]
| [[Rhinopoma]] specie
| [[Hydrictis maculicollis|La lontra dalla gola macchiata]]
|-
| [[Capra walie|stambecco del Semien]]
|
| [[Ammodorcas clarkei|Il dibatag]]
| [[Mormopterus acetabulosus]]
| [[Muriculus imberbis]]
|-
|
|
| [[Gazella dorcas|La gazzella dorcade]]
| [[Megadendromus nikolausi]]
|
|-
|
|
| [[Glass's shrew]]
| [[Asellia patrizii]]
|
|}
 
=== Morfologia ===
{{Vedi anche|Geologia dell'Etiopia}}
La maggior parte dell'Etiopia è localizzata nel [[Corno d'Africa]], che è la parte più orientale del continente africano. All'interno dell'Etiopia si trova un vasto complesso di montagne e scoscesi altopiani divisi dalla [[Rift Valley]], che attraversa il paese da sud-ovest a nord-est ed è circondata da [[bassopiano|bassopiani]], [[steppa|steppe]] e zone [[deserto|semidesertiche]]. La grande diversità del territorio determina una grande varietà di [[clima|climi]], terreni, [[vegetazione]] naturale e di aree abitate.
 
=== Paesaggio ===
Le fasce altimetriche dell'altopiano Etiopico sono quattro: zona inferiore (acacie, euforbie, palme, tamarindi e, bambù); zona intermedia (alberi e arbusti sempreverdi, aloe e, ginepri) zona superiore (prati e i pascoli sfruttati dalla pastorizia) e aree cacuminali (vegetazione di tipo alpino). Esistono differenze floristiche rilevanti, legate ai diversi regimi delle precipitazioni, tra la parte settentrionale e quella meridionale dell'altopiano, come anche tra il versante del bacino del Nilo e quello della scarpata del Mar Rosso.
La fauna selvatica presenta numerose specie, soprattutto di animali di grossa taglia, come leoni, leopardi, elefante, ippopotami, rinoceronti e antilopi. Sono molto comuni anche la iena, lo sciacallo, la lince e numerose varietà di scimmie e di uccelli, tra cui l'airone, il pappagallo, l'aquila, il falco e l'avvoltoio. La deforestazione per ottenere legname da combustione e lo sfruttamento intensivo dei pascoli per l'allevamento sono tra i maggiori problemi ambientali che il Paese deve affrontare in questi anni.
 
=== Idrografia ===
Alcuni fiumi sfociano direttamente nell'Oceano Indiano. Le valli principali, sono dirette prevalentemente verso Ovest e Nord Ovest nelle alte terre nordoccidentali, verso Sud Est in quelle meridionali; a Nord (alto Tacazzè) o addirittura a Sud (Nilo Azzurro). I maggiori corsi d'acqua sono però in genere navigabili solo per brevi tratti, date le forti variazioni di portata; I principali fiumi che solcano la sezione settentrionale dell'altopiano sono: il Barka, che attraversa l'Eritrea e si perde nelle sabbie prima di arrivare al Mar Rosso; il Tacazzè, che scorre in un canyon grandioso, scende verso la depressione nilotica e confluisce, uno dei maggiori tributari del Nilo è soprattutto il Nilo Azzurro, emissario del lago Tana, che piega verso O e raggiunge, in territorio sudanese, il Nilo Bianco. Solcano invece gli altopiani meridionali l'Omo e, il Giuba (Insieme di Genale, Dawa e Weyb). Il lago maggiore dell'Etiopia è il [[lago Tana]] nel cuore dell'acrocoro poi sono di una certa rilevanza il lago [[Lago Margherita|Abaya]], il [[lago Abbe]] e il [[lago Turkana]].
== Economia ==
[[File:Ethiopia, Trends in the Human Development Index 1970-2010.png|thumb|left|Valutazione dell'Etiopia [[indice di sviluppo umano]] 1970-2010.]]
[[File:Ethiopian Commercial Bank Addis Abeba.jpg|thumb|right|[[Banca nazionale d'Etiopia|Commercial Bank of Ethiopia]] in [[Addis Abeba]].]]
Secondo il [[Fondo monetario internazionale]], l'Etiopia è uno delle economie in più rapida crescita al mondo, registrando una crescita economica del 10% dal 2004 al 2009. L'Etiopia è l'economia africana in più rapida crescita non dipendente dal petrolio negli anni 2007 e 2008.<ref>http://www.ice.it/paesi/pdf/etiopia.pdf</ref>. La crescita si è rallentata leggermente nel 2012 al 7%<ref name="Outlook 2012">{{Cita web|titolo=World Economic Outlook|url=http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2012/02/pdf/text.pdf|editore=[http://www.imf.org IMF]|accesso=13 gennaio 2013}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Ethiopia: IMF Positive on Country's Growth Outlook|url=http://allafrica.com/stories/200706181790.html|editore=[http://www.allAfrica.com allAfrica]|accesso=13 gennaio 2013}}</ref> e si prevede al 6,5% per il futuro riflettendo una più debole domanda estera e un ambiente sempre più vincolato per l'attività del settore privato<ref name=statement>{{Cita web|titolo=Statement by an IMF Staff Mission on the 2012 Article IV Consultation with Ethiopia|url=http://www.imf.org/external/np/sec/pr/2012/pr12224.htm|editore=[http://www.imf.org IMF]|accesso=13 gennaio 2013|data=14 giugno 2012}}</ref>
 
Nonostante la rapida crescita degli ultimi anni, il PIL pro capite è tra i più bassi al mondo e l'economia deve affrontare una serie di gravi problemi strutturali anche se il governo ha intenzione di creare nel paese una classe media nei prossimi anni. La produttività agricola è bassa e frequenti siccità affliggono ancora il paese.<ref>{{Cita web|titolo=Ethiopia Overview|url=http://www.worldbank.org/en/country/ethiopia/overview|editore=World Bank|accesso=13 gennaio 2013}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://reportage.corriere.it/esteri/2014/made-in-ethiopia-la-nuova-fabbrica-del-mondo/?refresh_ce-cp}}</ref>
Le telecomunicazione sono sotto il monopolio statale in quanto il governo etiope ritiene che la proprietà statale in questo settore sia vitale ed essenziale per assicurare che le infrastrutture, le telecomunicazione e servizi siano estesi in tutta l'Etiopia rurale.<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/this_world/3359367.stm |titolo=Water tower of east africa |editore=BBC News |data=9 gennaio 2004 |accesso=2 giugno 2010}}</ref>
La [[costituzione]] etiope definisce il diritto di possedere i terreni solo per "lo Stato e il popolo", ma i cittadini possono affittare la terra (fino a 99 anni), che non possono ipotecare o vendere. Il {{chiarire|noleggio|differenza fra affitto e noleggio di terreni?}} dei terreni è consentito per un massimo di 20 anni e ciò {{chiarire|dovrebbe garantire che il terreno sia più produttivo}}.<ref>{{Cita web|titolo=Business Corruption in Ethiopia|url=http://www.business-anti-corruption.com/country-profiles/sub-saharan-africa/ethiopia/business-corruption-in-ethiopia.aspx|editore=Business Anti-Corruption Portal|accesso=8 aprile 2014}}</ref>
 
=== Agricoltura ===
[[File:Tef in Ethiopia 01.jpg|thumb|right|Campo di [[Eragrostis tef|Tef]] vicino a Mojo]]
L'agricoltura è praticata con metodi tradizionali; sugli [[altopiano|altopiani]] si coltivano il [[caffè]] per l'esportazione, ortaggi, legumi e frumento; nelle zone più umide si coltivano [[cotone]] e [[tabacco]]. L'allevamento del bestiame è abbastanza sviluppato, le risorse forestali sono il 25%, il governo ha l'intenzione di rimboscare il paese, {{citazione necessaria|e nel sottosuolo si trovano giacimenti di [[platino]] e [[oro]]}}.
 
===Industria===
Presente l'industria cementiera, tessile ed alimentare. {{citazione necessaria|Nel sud dell'Etiopia si stanno verificando l'esistenza di giacimenti di petrolio.}} Il governo in questi ultimi anni ha dato il via alla costruzione di varie dighe nel paese tra le quali: Grand Ethiopian Renaissance Dam (al termine dei lavori sarà la diga più grande d'Africa: lunga 1800m, alta 170m e del volume complessivo di 10 milioni di m³)la Diga Gilgel Gibe III, Gibe I e Gibe II,<ref>http://www.salini-impregilo.com/it/lavori/in-corso/dighe-impianti-idroelettrici/grand-ethiopian-renaissance-dam-project.html</ref><ref>http://www.pietrangeli.it/gibe-3-diga-gravita-rcc-impianto-idroelettrico-etiopia-africa</ref>
=== Esportazioni ===
 
Le esportazioni provenienti dall'Etiopia nell'anno 2009/2010 sono stati pari a 1.4 miliardi di dollari.<ref>''The Economist'' 22 May 2010, page 49</ref> Il paese produce più caffè di qualsiasi altra nazione del continente africano.<ref>{{Cita news|titolo=Starbucks in Ethiopia coffee vow |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/6225514.stm |editore=BBC |data=21 giugno 2007 |accesso=21 giugno 2007 }}</ref>
 
[[File:Ethiopia Export Treemap.jpg|thumb|right|lndicatore dell'esportazne dell'Etiopia nel Treemap dal [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]]-[[Università di Harvard|Harvard]] Complessità della Complessità Economica.]]
 
L'Etiopia è il decimo produttore di bestiame al mondo<ref>http://ethioagp.org/download/reports/Ethiopia%20EMA-VCA%20Summary%20Note%20%28AGP-LMD%29.pdf</ref>. Altri principali prodotti di esportazione sono [[Catha edulis|khat]], [[oro]], prodotti in pelle e semi oleosi. Il recente sviluppo della [[floricoltura]] in Etiopia potrebbe portare il paese a divenire maggior esportatore al mondo.<ref>{{Cita news|titolo=Ethiopia's flower trade in full bloom |url=http://web.archive.org/web/20060225184454/http://www.mg.co.za/articlePage.aspx?articleid=264689&area=/breaking_news/breaking_news__business/ |citazione=Floriculture has become a flourishing business in Ethiopia in the past five years, with the industry's exports earnings set to grow to $100-million by 2007, a five-fold increase on the $20-million earned in 2005. Ethiopian flower exports could generate an estimated $300-million within two to three years, according to the head of the government export-promotion department, Melaku Legesse. |pubblicazione=[[Mail & Guardian]] |data=19 febbraio 2006 |accesso=21 giugno 2007}}</ref>
Il commercio transfrontaliero dei pastori è spesso informale e sfugge il controllo statale e non è ben regolamentato. In [[Africa orientale]] oltre il 95% del commercio transfrontaliero avviene attraverso canali non ufficiali, il commercio non ufficiale di bestiame vivo, cammelli, pecore e capre dall'Etiopia verso [[Somalia]], [[Gibuti]] e [[Kenya]] genera un valore totale stimato compreso tra 250 e 300 milioni di dollari all'anno (100 volte di più rispetto al dato ufficiale).<ref name=ODI>Pavanello, Sara 2010. [http://www.odi.org.uk/resources/details.asp?id=4997&title=working-across-borders-harnessing-potential-cross-border-activities-improve-livelihood-security-horn-africa-drylands Working across borders – Harnessing the potential of cross-border activities to improve livelihood security in the Horn of Africa drylands]. London: [[Overseas Development Institute]]</ref>
Questo commercio aiuta i prezzi dei prodotti alimentari a rimanere più bassi ed aumenta la sicurezza alimentare e ad allevia le tensioni di frontiera e promuove l'integrazione regionale<ref name=ODI/> Tuttavia, presenta dei rischi come il diffondersi di malattie tra animali più facilmente attraverso confini nazionali. Inoltre, il governo etiope risente del mancato gettito fiscale e delle entrate in valuta estera.<ref name=ODI/> Le recenti iniziative hanno cercato di documentare e regolamentare questo commercio.<ref name=ODI/>
 
[[File:Blesscofethtacom.jpg|thumb|left|Borse di una marca di caffè a [[Takoma Park]] nel Maryland. Il caffè è una delle principali esportazioni dell'Etiopia.]]
 
Nel settore privato sono in crescita lenta i prodotti in pelle di design come borse stanno diventando un grande business di esportazione, [[Taytu]] stà diventando la prima griffe di lusso del paese.<ref>{{Cita news|nome=Victoria |cognome=Averill |titolo=Ethiopia's designs on leather trade |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/6703551.stm |citazione=The label inside the luxuriously soft black leather handbag reads Taytu: Made In Ethiopia. But the embroidered print on the outside, the chunky bronze rings attached to the fashionably short straps and the oversized "it" bag status all scream designer chic. |editore=BBC |data=31 maggio 2007 |accesso=21 giugno 2007}}</ref> Ulteriori prodotti di esportazione su piccola scala sono i cereali, legumi, cotone, canna da zucchero, patate e pellame. Con la costruzione di diverse nuove dighe e di crescita dei progetti idroelettrici in tutto il paese, l'Etiopia prevede inoltre di esportare energia elettrica per i suoi vicini.<ref>{{Cita web|url=http://english.people.com.cn/200604/12/eng20060412_257767.html |titolo=Largest hydro electric power plant goes smoothly |editore=English.people.com.cn |data=12 aprile 2006 |accesso=2 giugno 2010}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.addistribune.com/Archives/2004/02/27-02-04/New.htm |titolo=Hydroelectric Power Plant built |editore=Addistribune.com |accesso=16 marzo 2009}}</ref>
Caffè rimane il suo più importante prodotto di esportazione, con nuove offerte di marchi in tutto il mondo, incluse le recenti offerte con [[Starbucks]], il paese prevede di aumentare le proprie entrate dal caffè.<ref>{{Cita web|cognome=Foek |nome=Anton |url=http://www.alternet.org/story/51936/ |titolo=new coffee deal with Starbucks |editore=Alternet.org |data=16 maggio 2007 |accesso=16 marzo 2009}}</ref> La maggior parte riguardano le grandi risorse idriche dell'Etiopia e del potenziale come il suo "olio bianco" e le sue risorse di caffè come "oro nero".<ref>{{Wayback |df=yes|date=20070928055936 |url=http://www.ethiopianreporter.com/modules.php?name=News&file=article&sid=7303 |title=The "white oil" of Ethiopia}}. ethiopianreporter.com</ref><ref>{{Cita web|autore=Independent Online |url=http://web.archive.org/web/20060612203747/http://www.int.iol.co.za/index.php?set_id=1&click_id=87&art_id=qw1145360700509B231|data=18 aprile 2006 |titolo=Ethiopia hopes to power neighbors with dams |editore=Int.iol.co.za |accesso=16 marzo 2009}}</ref>
Il paese ha anche grandi risorse minerarie e le potenzialità di petrolio in alcune delle regioni meno abitate. L'instabilità politica in quelle regioni, tuttavia, ha inibito lo sviluppo. Geologi etiopi sono stati implicati in una grande truffa d'oro nel 2008. Quattro chimici e geologi del Servizio Geologico etiope sono stati arrestati in relazione a uno scandalo oro falso a seguito di denunce da parte degli acquirenti in Sudafrica. Lingotti d'oro della Banca nazionale dell'Etiopia sono stati trovati ad essere in metallo dorato dalla polizia, che costano allo stato intorno a US $ 17 milioni di dollari, secondo il sito web della Scienza e dello sviluppo della rete.<ref>{{Cita web|url=http://www.scidev.net/en/sub-suharan-africa/news/sub-saharan-africa-news-in-brief-13-25-march.html |titolo=Sub-Saharan Africa news in brief: 13–25 March |editore=SciDev.Net |data=28 marzo 2008 |accesso=16 marzo 2009}}</ref>
Nel 2011, il progetto Grand Ethiopian Renaissance Dam è stato avviato. Una volta completato, offrirà surplus energetico in Etiopia che sarà disponibile per l'esportazione verso i paesi vicini.
 
=== Trasporti ===
{{Vedi anche|Trasporti in Etiopia}}
[[File:Ethiopian Airlines Boeing 737-700 ET-ALM ADD 2010-6-14.png|thumb|right|[[Ethiopian Airlines]] [[Boeing 737|Boeing 737-700]] sulla pista dell'[[Aeroporto di Addis Abeba-Bole]].]]
Fino a pochi anni fa l'Etiopia aveva un sistema viario piuttosto debole, in gran parte basato su strade costruite dagli italiani durante l'occupazione; l'insufficienza del sistema viario ha tra l'altro contribuito al determinarsi e all'aggravarsi di alcune delle crisi alimentari che il paese ha attraversato.<br />
Negli ultimi anni, in particolare in seguito alle risorse liberate dalla cessazione delle ostilità con l'Eritrea e nel quadro di un processo più generale di ammodernamento, il Paese ha visto la costruzione di un notevole numero di strade, soprattutto nei dintorni di Addis Abeba e delle città maggiori. Come la prima parte di una decennale Programma di sviluppo stradale del settore, tra il 1997 e il 2002 il governo etiope ha iniziato uno sforzo continuo per migliorare le sue infrastrutture stradali. Di conseguenza, a partire dal 2002 l'Etiopia ha un totale (federale e regionale) 33,297&nbsp;km di strade, sia asfaltate e ghiaia.<br />
 
La prima ferroviaria in Addis Abeba fu costruita dagli etiopi e francesi per ordine di Menelik II nel 1917 e [[ferrovia Addis Abeba-Gibuti|collega Addis Abeba con Gibuti]], passando per Dire Dawa, ora si sta concludendo la costruzione di una nuova rete ferroviaria che colleghera addis abeba con gibuti e anche nuove linee in tutto il paese, inoltre il governo in questi ultimi anni ha dato il via alla costruzione di una metropolita leggera in Addis Abeba che soddisferà la viabilita della città.<ref>[http://www.ilmondodeitreni.it/blog/2015/02/03/etiopia-inaugurata-la-nuova-metropolitana-leggera-di-addis-abeba/ Etiopia: inaugurata la nuova metropolitana leggera di Addis Abeba – Il Blog de Ilmondodeitreni.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=51176 Gibuti. Prospettive di sviluppo grazie agli investimenti cinesi - Geopolitica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><br />
L'Etiopia ha 681&nbsp;km di ferrovia che consiste principalmente nella [[Ferrovia Addis Abeba-Gibuti|ferroviaria Addis Abeba - Gibuti]] con 1.000 millimetri (3&nbsp;ft 3 3/8 in) a [[scartamento metrico]]. Attualmente la stazione è sotto il controllo congiunto di Gibuti ed Etiopia ma sono in corso trattative per [[Privatizzazione|privatizzare]] questa utility per il trasporto. La ferrovia è attualmente in fase di ricostruzione e elettrificata da società cinesi, turche e etiopi dovrebbe essere completato entro settembre 2015. La nuova ferrovia sarà 756&nbsp;km di lunghezza e si prevede di ridurre il tempo di percorrenza da Addis Abeba a Gibuti da metà a meno di dieci ore con la velocità prestabilita di 120&nbsp;km / ora.<ref>Ethiosports, Track laying commences on section of Ethio-Djibouti Railway project, Published By Markos Berhanu On Sunday, 11 May 2014 Under, http://www.ethiosports.com/2014/05/11/track-laying-commences-on-section-of-ethio-djibouti-railway-project/</ref>
 
L'Etiopia ha 58 aeroporti a partire dal 2012.<ref name="CIA"/> Tra queste, l'[[Aeroporto di Addis Abeba-Bole|aeroporto internazionale Bole]] di [[Addis Abeba]] che è stato rimodernato negli ultimi anni e può considerarsi un ottimo aeroporto per gli standard africani e quelli europei, e l'aeroporto internazionale di Aba Tenna Dejazmach Yilma a [[Dire Daua|Dire Dawa]] che ospitano i voli internazionali. L'[[Ethiopian Airlines]] è la compagnia di bandiera del paese ed è interamente di proprietà della governo etiope.<ref name="Eaeacp">{{Cita web|url= http://www.ethiopianairlines.com/en/corporate/default.aspx|titolo= Ethiopian Airlines: Company Profile|editore= Ethiopian Airlines|urlarchivio= http://www.webcitation.org/6BOESENPM|dataarchivio= 13 ottobre 2012|accesso= 13 ottobre 2012}}</ref> Dal suo hub all'aeroporto internazionale di Bole, la compagnia aerea serve un network di 62 destinazioni internazionali e 16 quelle nazionali.<ref name="Bpea">{{Cita news|titolo= Profile: Ethiopian Airlines|url= http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8478290.stm|editore= [[BBC News]]|data= 25 gennaio 2010|urlarchivio= http://www.webcitation.org/67DEVqWiN|dataarchivio= 26 aprile 2012|accesso= 26 aprile 2012}}</ref><ref name="Naibea">{{Cita web|url= http://www.norway.org.et/News_and_events/business/Ambassador-impressed-by-Ethiopian-Airlines/|titolo= Ambassador impressed by Ethiopian Airlines|data= 22 settembre 2009|editore= Royal Norwegian Embassy in Addis Ababa|urlarchivio= http://www.webcitation.org/67DPd03yL|dataarchivio= 26 aprile 2012|accesso= 26 aprile 2012}}</ref> E 'anche uno dei più rapida crescita dei vettori nel settore<ref name="Ceabtdta">{{Cita news|titolo= Ethiopian Airlines – Bringing the Dreamliner to Africa|editore= [[CNN]]|data= 3 settembre 2012|url= http://edition.cnn.com/2012/09/03/world/africa/ethiopian-airlines-ceo/index.html|urlarchivio= http://www.webcitation.org/6AqkPd9oW|dataarchivio= 21 settembre 2012|accesso= 21 settembre 2012}}</ref> e una delle più grandi compagnie aeree dell'[[Africa]].
L'Etiopia gode di un discreto sistema di collegamenti aerei interni, avendo aeroporti non solo nelle città più importanti, ma anche in piccoli centri come [[Lalibela]], tradizionale centro di pellegrinaggio e, più di recente, meta turistica.
 
== Demografia ==
 
{| class="wikitable" style="float: left; margin-right: 10px; text-align:center"
! colspan="4" style="background:#cfb;"| Popolazione in Etiopia<ref>[http://esa.un.org/wpp/Documentation/WPP%202010%20publications.htm World Population Prospects, the 2010 Revision]. UN.org</ref>
|-
! style="background:#cfb;"| Anni
! style="background:#cfb;"| Milioni
! style="background:#cfb;"| Differenze
|-
| 1950 || 18.4 || –
|-
| 1960 || 22.5 ||4.1
|-
| 1970 || 29.0 ||6.5
|-
| 1980 || 35.4 ||6.4
|-
| 1990 || 48.3 ||12.9
|-
| 2000 || 65.6 ||17.3
|-
| 2010 || 82.9 ||17.3
|-
| 2013 || 93.8 ||>10.9
|}
La popolazione etiope è cresciuta da 33,5 milioni nel 1983-87.900.000 nel 2014.<ref>name="Federal Demographic Republic of Ethiopia
Central Statistical Agency"</ref> La popolazione era solo circa 9 milioni nel 19 ° secolo.<ref>W. G. Clarence-Smith [http://books.google.com/books?id=9Hfl5rpXM1sC&pg=PA100 The Economics of the Indian Ocean slave trade in the nineteenth century] (1989). p.100. ISBN 0-7146-3359-3</ref> Il risultato del censimento demografico del 2007 mostra che la popolazione dell'Etiopia è cresciuta ad una media del tasso annuo del 2,6% tra il 1994 e il 2007, in calo dal 2,8% nel periodo 1983-1994. Attualmente, il tasso di crescita della popolazione è tra i primi dieci paesi del mondo. La popolazione si prevede una crescita a oltre 210 milioni entro il 2060, che sarebbe un aumento da 2011 stime di un fattore di circa 2,5.<ref>[http://www.google.com/publicdata/explore?ds=n4ff2muj8bh2a_#ctype=l&strail=false&bcs=d&nselm=h&met_y=POP&fdim_y=scenario:1&scale_y=lin&ind_y=false&rdim=world&idim=country:ET&ifdim=world&hl=en&dl=en Forecast provided] by [[International Futures]] and hosted by [[Google Public Data Explorer]]</ref>
 
=== Etnie ===
{{bar box
|width=380px|float=right |titlebar=#ddd
|title=[[Gruppi etnici in Etiopia]]
|left1=Gruppo etnico |right1=Popolazione
|bars =
{{bar percent|[[Oromo]] |Green|100| 25.4 (34.4%)}}
{{bar percent|[[Amhara (popolo)|Amara]] |Yellow|78.37| 19.9 (27.0%)}}
{{bar percent|[[Somali (gruppo etnico)|Somali]] |Red|18.08|4.59 (6.22%)}}
{{bar percent|[[Tigrini]] |Blue|17.67|4.49 (6.08%)}}
{{bar percent|[[Sidama]]|Purple|11.63|2.95 (4.00%)}}
{{bar percent|[[Guraghé (popolo)|Guraghè]] |Brown|7.32|1.86 (2.52%)}}
{{bar percent|[[Welayta people|Welayta]]|Black|6.60|1.68 (2.27%)}}
{{bar percent|[[Afar (popolo)|Afar]] |Orange|5.03|1.28 (1.73%)}}
{{bar percent|[[Hadiya people|Hadiya]]|Teal|5.00|1.27 (1.72%)}}
{{bar percent|[[Gamo people|Gamo]]|Gray|4.33|1.10 (1.49%)}}
{{bar percent|[[List of ethnic groups in Ethiopia|altri]]|Silver|36.67| 9.30 (12.6%)}}
|caption=Popolazione in milioni secondo il censimento 2007<ref name=2007Census />
}}
[[File:Omo River Valley IMG 0915.jpg|thumb|Vita quotidiana nel sud in un villaggio della valle dell'Omo]]
[[File:Monday market, Mek'ele 04.jpg|thumb|Area mercatale [[Adi Haki]] a [[Macallè|Macalle]].]]
La popolazione del paese è molto diversificata e contiene più di 80 diversi gruppi etnici.<br />
Secondo il censimento nazionale etiope del 2007, l'[[Oromo]] o Galla sono il più grande gruppo etnico in Etiopia, al 34,4% della popolazione nazionale, sono presenti nella zona centro-meridionale, prevalentemente dediti alla pastorizia e all'agricoltura. L'[[Amhara (popolo)|Amara]] rappresentano 27,0% degli abitanti e vivono sull'altopiano a nord di Addis Abeba. I [[Tigrini|Tigre]] rappresentano 6,22% della popolazione e si trovano nel nord del paese. Altri gruppi etnici importanti sono i seguenti: [[Sidama|Sidamo]] 4,00% risiedenti principalmente nelle regioni sudoccidentali, [[Guraghé (popolo)|Guraghe]] 2,52% viventi nel sud-ovest, [[Welayta]] 2,27%, [[Afar (popolo)|danachili]]1,73% (dancali o afar), stanziati nelle pianure semidesertiche della zona nordorientale del paese, Hadiya 1,72%, Gamo 1,49% e altri 12,6%, tra cui i [[Somali (gruppo etnico)|somali]] viventi a oriente nella regione dell'Ogaden, [[shankella]] (6%), [[nilotici]] ([[nuer]] e altri).
La comunità Afro-asiatica costituiscono la maggioranza della popolazione. Tra questi spesso c'è l riferimento collettivamente a se stessi come [[Habesha]] o Abesha. Inoltre nelle zone Nilo-sahariana si parla nilotico che sono minoranze etniche che abitano le regioni meridionali del Paese; in particolare nelle aree della [[Gambela|regione Gambela]] che confina con il [[Sudan del Sud|Sud Sudan]]. I più grandi gruppi etnici, tra questi includono il [[Nuer]] e [[Anuak]].<ref>{{Wayback |df=yes|date=20040206124546 |url=http://www.time.com/time/europe/timetrails/selassie/hs260809.html |title=Time Europe&nbsp;– Abyssinia: Ethiopian Protest}}. 9 August 1926</ref>
 
Tra i gruppi non autoctoni si segnalano yemeniti, indiani, armeni, greci, italiani e, singolarmente, una piccola comunità di rastafariani provenienti dalla [[Giamaica]]. Nel paese è presente una piccola comunità di immigrati [[italiani]] in Etiopia anche dopo il [[1941]].<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/1639646.stm|autore=Nita Bhalla|titolo=The town that Rastafarians built|editore=BBC News|data=5 novembre 2001|accesso=7 aprile 2010}}</ref><ref>{{cita web |url=http://www.ethiopianembassy.org/population.shtml |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080130033851/http://www.ethiopianembassy.org/population.shtml |dataarchivio=30 gennaio 2008 |lingua=en |editore=Ambasciata d'Etiopia a Washington}}</ref>
 
Nel 2009, l'Etiopia ha ospitato una popolazione di rifugiati e richiedenti asilo di circa 135.200 persone. La maggior parte di questa popolazione è venuta dalla [[Somalia]] (circa 64.300 persone), [[Eritrea]] (41.700) e [[Sudan]] (25.900).<ref name="World Refugee Survey 2009">{{Cita news|titolo=World Refugee Survey 2008 |editore=U.S. Committee for Refugees and Immigrants |data=19 giugno 2008 |url=http://www.refugees.org/resources/refugee-warehousing/archived-world-refugee-surveys/2009-wrs-country-updates/ethiopia.html}}</ref>
 
=== Lingue ===
{{Pie chart
|allineamento = right
|legenda = [[Lingue dell'Etiopia]] a partire dal censimento del 2007.
|altri = si
|valori = 33.8,29.3,6.25,5.86,4.04,2.21,2.01,1.74,1.70,1.45
|colori =
|etichetta1 = [[Lingua oromo|Oromo]]
|etichetta2 = [[Lingua amarica|Amarico]]
|etichetta3 = [[Lingua somala|Somalo]]
|etichetta4 = [[Lingua tigrina|Tigrino]]
|etichetta5 = [[Sidamo]]
|etichetta6 = [[Lingua Welaytta]]
|etichetta7 = [[Lingua sebat bet guraghé|Guraghe]]
|etichetta8 = [[Lingua Hadiyya]]
|etichetta9 = [[LinguaGamo]]
}}
 
Secondo [[Ethnologue]], ci sono novanta lingue distinte parlate in Etiopia.<ref name="Ethnologue">{{Cita web|titolo=Languages of Ethiopia|url=http://www.ethnologue.com/country/ET|sito=Ethnologue|editore=SIL International|accesso=9 febbraio 2013}}</ref> La maggior parte delle persone nel paese parlano [[lingue afro-asiatiche]] e [[Lingue cuscitiche|cuscitiche]] o con rami [[Lingue semitiche|semitici]] . Il primo comprende [[Lingua oromo|Oromiffa]], parlata dal popolo degli [[Oromo]] e [[Lingua amarica|l'amarico]], parlata dal [[Amhara (popolo)|popolo Amhara]] e [[Lingua tigrina|tigrino]] parlata dal popolo [[Tigrini|Tigray-Tigrinya]]. Insieme, questi tre gruppi costituiscono circa i tre quarti della popolazione dell'Etiopia. Altre lingue afro-asiatiche con un numero significativo di relatori comprende il Cuscitico [[Sidama|Sidamo]], [[Afar (popolo)|Afar]], [[Hadiyya]] e le lingue [[Agaw]] così come le lingue semitiche [[Guraghé (popolo)|Guraghe]], [[Regione di Harar|Harari]], [[Silt'e]] e [[Argobba]] e [[Lingua somala|lingue somalo]] parlata dal [[Somali (gruppo etnico)|popolo somalo]]<ref name=2007Census />
 
Inoltre, [[Lingue omotiche|lingue Omotiche]] sono parlate dagl [[Omotici]] e le minoranze etniche che abitano le regioni meridionali. Tra questi idiomi sono Aari, [[Bench]], [[Dawro]], Dime, Dizi, Gamo, [[Gofa]], [[Maale]], Hamer e [[Wolaytta]].<ref name=2007Census />
 
Le [[Lingue nilo-sahariane|lingue del Nilo-sahariana]] sono parlate anche dalla [[Nilotici|popolazioni nilotiche]] che sono minoranze etniche e sono concentrati nelle zone del sud-ovest del paese. Queste lingue includono [[Nuer]], [[Anuak]], [[Nyangatom]], [[Majang]], [[Surma]], [[Me'en]] e [[Mursi]].<ref name=2007Census />
 
L'inglese è la lingua straniera più parlata ed è il mezzo di insegnamento nelle scuole secondarie. L'[[Lingua amarica|Amarico]] è la lingua di insegnamento della scuola primaria ma è stato sostituito in molte aree per le lingue regionali come l'Oromiffa, il tigrino e il somali..<ref name="Llicuv">{{Cita libro|curatore=Mpoche, Kizitus and Mbuh, Tennu |titolo=Language, literature, and identity|anno=2006|editore=Cuvillier|isbn=3-86537-839-0|pp=163–164|url=http://books.google.com/books?id=PNEiAQAAMAAJ}}</ref> Mentre tutte le lingue godono di riconoscimento statale nella Costituzione dell'Etiopia del 1995 l'amarico è riconosciuto come lingua di lavoro del governo federale. Le varie [[regioni dell'Etiopia]] sono liberi di determinare le proprie lingue di lavoro<ref name=Constitution /> con l'Oromiffa, il tigrino e il somalo è riconosciuto come lingue di lavoro ufficiali nelle loro rispettive regioni.<ref name="Llicuv"/>
 
=== Scrittura ===
In termini di [[Sistema di scrittura|sistemi di scrittura]], l'ortografia principale di Etiopia è il [[Lingua ge'ez|ge'ez]] o etiopica. Impiegato come [[alfasillabario]] per molte delle lingue del paese e venne usato per la prima volta nel 6 ° e 5 ° secolo a.C come un [[abjad]] per trascrivere la [[Lingua ge'ez|lingua Ge'ez]].<ref>Fattovich, Rodolfo (2003) "Akkälä Guzay" in von Uhlig, Siegbert, ed. ''Encyclopaedia Aethiopica: A-C''. Weissbaden: Otto Harrassowitz KG, p.169.</ref> Il ge'ez ora serve come lingua liturgica della [[Chiesa ortodossa etiope|Chiese etiope]] e [[Chiesa ortodossa eritrea|eritrei ortodosse]]. Durante il 1980 il set dei [[Lingua ge'ez|caratteri etiopica]] era computerizzato e oggi parte del [[Unicode]] standard etiopica,
 
Altri sistemi di scrittura sono stati utilizzati anche nel corso degli anni da diverse comunità etiopi. Questi ultimi includono la scrittura inventata dallo sceicco [[Bakri Sapalo]] per gli Oromo.<ref name=HH-551>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1017/S0041977X00144209|jstor=616613|titolo= The Oromo orthography of Shaykh Bakri Saṗalō|rivista= Bulletin of the School of Oriental and African Studies|volume= 44|numero= 3|pp= 550|anno= 2009|cognome1= Hayward |nome1= R. J.|cognome2= Hassan |nome2= M. }}</ref>
 
=== Religioni ===
{{Vedi anche|Religioni in Etiopia}}
L'Etiopia ha stretti legami storici con tutti e tre i principali [[religioni abramitiche]] del mondo. Nel 4 ° secolo, la regione è stata una delle prime al mondo ad adottare ufficialmente il [[cristianesimo]] come religione di stato. Nel 451 d.C a seguito delle risoluzioni del Consiglio di Calcedonia, i credenti in quella natura di Cristo, [[Monofisismo|monofisiti]], che comprendeva la maggior parte dei cristiani in Egitto ed Etiopia, sono stati designati come eretici sotto il nome comune di [[Copti|cristiani copti]]. ''O''ggi il cristianesimo non è più religione di Stato, la [[Chiesa ortodossa etiope]] resta la professione in maggioranza nel paese. C'è anche una sostanziale rappresentanza [[Musulmano|musulmana]] che rappresenta circa un terzo della popolazione. L'Etiopia è anche il luogo del primo [[Egira|Hijra]] nella storia islamica. Una città nella [[Regione dei Tigrè|regione del Tigre]], [[Negash]] è il più antico insediamento islamico in Africa. Fino al 1980, una popolazione consistente di ebrei etiopi ([[Falascia|Beta Israel]]) risiedeva in Etiopia.<ref name="Ofcansky">{{Cita libro|cognome=Thomas P. Ofcansky|nome=LaVerle Berry|titolo=Ethiopia: A Country Study|anno=2004|editore=Kessinger Publishing|isbn=1-4191-1857-9|pp=130–141|url=http://books.google.com/books?id=R3M0V0VfgiMC}}</ref><ref>Weil, Shalva (2008) "Zionism among Ethiopian Jews" in ''Jewish Communities in the 19th and 20th Centuries''. Salamon, Hagar (ed.). Ethiopia, Jerusalem: Ben-Zvi Institute, pp. 187–200. (Hebrew).</ref>
[[File:Bete Giyorgis 03.jpg|thumb|right|La Chiesa scavata nella roccia di [[Bet Giorgis|San Giorgio]] a [[Lalibela]] è un [[Patrimonio dell'umanità|patrimonio mondiale dell'UNESCO]].]]
Secondo il censimento nazionale del 2007, i cristiani costituiscono il 62,8% della popolazione del Paese (43,5% ortodossa etiope, il 19,3% altre confessioni), i musulmani 33,9%, i praticanti di religioni tradizionali 2,6%, e le altre religioni 0,6%<ref name="bx">Berhanu Abegaz, {{PDFlink |[http://bxabeg.people.wm.edu/Ethiopia.Census%20Portrait.pdf Ethiopia: A Model Nation of Minorities]|51.7&nbsp;KB}}. Retrieved 6 April 2006.</ref> La versione aggiornata CIA World Factbook, in cui si afferma che il cristianesimo è la religione più praticata in Etiopia. Secondo l'ultimo dato Factbook della CIA, i musulmani costituiscono il 33,9% della popolazione.<ref name=CIA/> sunniti costituiscono la maggioranza dei musulmani e [[Sciismo|sciiti]] e [[Ahmadiyya|ahmadi]] musulmani sono una minoranza. I sunniti sono in gran parte [[Sciafeismo|Shafi'is]] e [[Salafismo|salafiti]], e ci sono anche molti sufi musulmani lì.<ref>Pew Forum on Religious & Public life. 9 August 2012. Retrieved 29 October 2013</ref>
 
Il [[Regno di Axum]] è stata una delle prime nazioni ad accettare ufficialmente il [[cristianesimo]], quando [[Frumenzio d'Etiopia|San Frumenzio]] di [[Tiro (Libano)|Tiro]], chiamato Fremnatos o [[Abuna (titolo)|Abuna]] Selama ("Padre della Pace") in Etiopia, converti [[Ezanà di Axum|l'imperatore Ezana]] nel corso del 4 ° secolo dC.<ref name="isbn0-313-32273-2"/><ref name="Ofcansky"/> Secondo il [[Nuovo Testamento]], il cristianesimo era entrato in Etiopia anche prima, quando un funzionario del tesoro reale etiope fu battezzato da [[Filippo (diacono)|Filippo l'evangelista]].<ref>[https://www.biblegateway.com/passage/?search=Acts+8 "Acts 8"]. ''Bible Gateway''.</ref>
 
Oggi, la [[Chiesa ortodossa etiope|Chiesa ortodossa etiope Tewahedo]] è parte delle [[chiese ortodosse orientali]], Dal 18° secolo si è assistito relativamente la creazione di una piccola [[Chiesa cattolica etiope]] in [[piena comunione]] con [[Roma]] in cui gli aderenti costituiscono meno dell'1% della popolazione totale..<ref name="bx"/>
[[File:Mešita v Bahir Daru.jpg|thumb|left|Una moschea a [[Bahar Dar]].]]
L'Islam in Etiopia risale dalla fondazione della religione nel 615, quando un gruppo di musulmani discepoli sono stati consigliati dal profeta [[Maometto]] per sfuggire dalle persecuzioni di [[La Mecca]] in Etiopia che era allora governata da [[Aṣḥama ibn Abjar|Sahama]] un imperatore di Axum cristiano pio.<ref name="Ofcansky"/>
 
Un piccolo gruppo antico di [[ebrei]], [[Falascia|Beta Israel]] vivono nel nord-ovest dell'Etiopia anche se la maggior parte è immigrata in Israele, negli ultimi decenni del 20 ° secolo come parte delle missioni di salvataggio del governo israeliano: [[Operazione Mosè]] e [[Operazione Salomone]].<ref>{{Cita web|url=https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Judaism/ejhist.html |titolo=The History of Ethiopian Jews |editore=Jewishvirtuallibrary.org |accesso=16 marzo 2009}}</ref><ref>Weil, Shalva (2011) [http://www.isn.ethz.ch/isn/Current-Affairs/ISN-Insights/Detail?ord538=grp1&ots591=eb06339b-2726-928e-0216-1b3f15392dd8&lng=en&id=129480&contextid734=129480&contextid735=129244&tabid=129244 "Operation Solomon 20 Years On"], International Relations and Security Network (ISN). isn.ethz.ch</ref>
[[File:Flickr - Government Press Office (GPO) - IDF OFFICER HELPING ETHIOPIAN IMMIGRANTS.jpg|thumb|[[Operazione Salomone]] era un'operazione segreta militare israeliana per il trasporto aereo [[Falascia|ebrei etiopi]] in Israele nel 1991.]]
Secondo il Censimento della popolazione nel 2007, circa 1.957.944 di persone in Etiopia sono seguaci di [[Religioni africane|fedi tradizionali]]. Un ulteriore 471,861 residenti praticano altre fedi.<ref name=2007Census/>
 
Mentre i seguaci di tutte le religioni si possono trovare in ogni regione alcuni tendono a concentrarsi in alcune parti del paese. I cristiani vivono prevalentemente nelle regioni settentrionali [[Regione degli Amara|Amara]] e [[Regione dei Tigrè|Tigre]], e sono in gran parte membri della [[Chiesa ortodossa etiope|Chiesa Ortodossa Etiope]], una delle [[Chiese ortodosse orientali]]. Quelli appartenenti alla denominazione protestante o Pentay sono concentrati nella Regione delle Nazioni (SNNP) e Oromia. I musulmani in Etiopia prevalentemente aderiscono al ramo sunnita e generalmente abitano le zone orientali e nord-est; in particolare le regioni somale, Afar, Dire Dawa e Harari. I praticanti di religioni tradizionali risiedono principalmente nelle lontane terre di confine rurali del sud-ovest e ovest del paese, nelle regioni SNNP, Benishangul-Gumuz e Gambela.<ref name=2007Census/><ref name="Ofcansky"/>
 
=== Urbanizzazione ===
[[File:Senay.jpg|thumb|Vista del capitale di [[Addis Abeba]] dal [[Sheraton Hotel]].]]
La crescita della popolazione, le migrazioni, l'urbanizzazione {{chiarire|hanno reso teso}} la capacità sia dei governi e degli ecosistemi di fornire alle persone servizi di base.<ref>Racin, L. (4 March 2008) [http://www.wilsoncenter.org/event/future-shock-how-environmental-change-and-human-impact-are-changing-the-global-map "Future Shock: How Environmental Change and Human Impact Are Changing the Global Map"]. Woodrow Wilson International Center for Scholars.</ref> L'urbanizzazione è in costante aumento in Etiopia, con due periodi di crescita significativi. In primo luogo, nel 1967-1975, quando le popolazioni dei centri urbani si sono triplicate.<ref name="countrystudies1991">Ofcansky, T and Berry, L. "Ethiopia: A Country Study". Editied by Washington: GPO for the Library of Congress, 1991. [http://countrystudies.us/ethiopia Countrystudies.us]</ref><br />
Il secondo periodo di crescita è stata 1967-1975 quando popolazioni rurali e migrati dei centri urbani in cerca di lavoro e di migliori condizioni di vita.<ref name="Accessed 15 May 2008">Shivley, K. "Addis Ababa, Ethiopia" [http://www.macalester.edu/courses/geog61/kshively/index.html Macalester.edu]. Retrieved 15 May 2008.</ref>]Questo modello si rallentò a causa del programma di riforma agraria 1975 istituito dal governo, che prevedeva incentivi per le persone a rimanere nelle zone rurali. Il Reform Act<ref name="Anderson, Frank 1991. Pages 159-175">{{Cita pubblicazione| doi = 10.1016/0169-5150(91)90022-D|titolo= Development of agriculture in Ethiopia since the 1975 land reform|rivista= Agricultural Economics|volume= 6|numero= 2|pp= 159|anno= 1991|cognome1= Belete |nome1= A. }}</ref> terra è stata pensata per aumentare la produzione agricola in quanto il cibo non era al passo con la crescita della popolazione nel periodo di 1970-1983. Questo programma ha proliferato la formazione di associazioni di contadini, grandi villaggi basate sull'agricoltura. L'atto di riforma venne effettivamente determinato con un aumento della produzione alimentare, anche se vi è il dibattito sulla causa; esso può essere correlato alle condizioni meteorologiche più che l'atto di riforma. [164] Le popolazioni urbane hanno continuato a crescere con un aumento dell'8,1% dal 1975 al 2000.<ref name="Accessed 5-10-08">[http://worldbank.org Worldbank.org]. Retrieved 5 October 2008 {{nonspecific|date=November 2010}}</ref>
[[File:Gonder from the Goha hotel.jpg|thumb|right|[[Gondar]] nell'orizzonte.]]
[[File:On The Road To Simien Mountains National Park, Ethiopia (2446794591).jpg|thumb|Zona rurale nel [[Parco nazionale del Semien]].]]
 
 
{{Città principali
| nome = Le più grandi città dell'Etiopia
| fonte = CSA (Valori di proiezione della popolazione urbana nel 2015)<noinclude><ref>{{Cita web|titolo=Population Projection of Ethiopia for All Regions At Wereda Level from 2014 – 2017|url=http://www.csa.gov.et/images/general/news/pop_pro_wer_2014-2017|editore=Government of Ethiopia|accesso=9 marzo 2015}}</ref></noinclude>
| stato = Ethiopia
| liv_province =
| città_1 =Addis Abeba | div_1 = Addis Abeba | pop_1 = 3,273,000
| città_2 = Adama | div_2 =Oromia | pop_2 = 323,999
| città_3 = Gondar | div_3 = Regione degli Amara|Amara | pop_3 = 323,875
| città_4 = Macallè|Macalle | div_4 = Regione dei Tigrè|Tigre | pop_4 = 323,700
| città_5 = Auasa | div_5 = Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud|SNNPR | pop_5 = 301,514
| città_6 = Bahar Dar | div_6 = Regione degli Amara|Amara | pop_6 = 282,017
| città_7 = Dire Daua | div_7 = Dire Daua | pop_7 = 277,000
| città_8 = Dessiè | div_8 = Regione degli Amara|Amara |Amara | pop_8 = 187,917
| città_9 = Gimma | div_9 = Oromia | pop_9 = 177,943
| città_10 = Giggiga | div_10 = Regione dei Somali|Somali | pop_10 = 159,252
| città_11 = Sciasciamanna | div_12 = Oromia | pop_12 = 147,774
| città_12 = Debre Zeyit | div_11 = Oromia | pop_11 = 147,064
| città_13 = Soddo | div_13 = Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud|SNNPR | pop_13 = 145,092
| città_14 = Arba Minch | div_14 = Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud|SNNPR | pop_14 = 142,908
| città_15 = Hosaena | div_15 = Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud|SNNPR | pop_15 =133,764
| città_16 = Harar | div_16 = Regione di Harar|Harari | pop_16 = 129,000
| città_17 = Dila | div_17 = Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud|SNNPR | pop_17 = 112,874
| città_18 = Nekemte | div_18 =Oromia | pop_18 = 110,640
| città_19 = Debre Berhan | div_19 = Regione degli Amara|Amara | pop_19 = 102,114
| città_20 = Asella | div_20 =Oromia | pop_20 = 98,958
}}
 
== Formazione ==
[[File:Addis Abeba University (Sam Effron).jpg|thumb|right|L'ingresso dell'[[Università di Addis Abeba]].]]
L'istruzione in Etiopia è stata dominata dalla [[chiesa ortodossa etiope]] per molti secoli, fino a quando l'istruzione secolare è stata adottata nei primi anni del 1900 dal sistema attuale. Essa segue i programmi della scuola molto simili alle aree rurali come il precedente sistema del 1980 con l'aggiunta di più profondo regionalizzazione dell'istruzione nella lingua di partenza e con più budget stanziato per il settore dell'istruzione. La sequenza di istruzione generale in Etiopia è di sei anni di scuola primaria, quattro anni di scuola secondaria di primo e di due anni di scuola secondaria superiore.<ref>Teferra, Damtew and Altbach, Philip. G. (eds.) (2003) ''African Higher Education: An International Reference Handbook'' [[Indiana University Press]], pp. 316–325 ISBN 0-253-34186-8</ref>
L'accesso all'istruzione in Etiopia è migliorata in modo significativo. Circa 3 milioni di persone erano nella scuola primaria nel 1994/95, e dal 2008/09, l'iscrizione primaria era salita a 15,5 milioni -. Un aumento di oltre il 500%<ref>{{Cita web|cognome1=Engel|nome1=Jakob|titolo=Ethiopia’s progress in education: A rapid and equitablension of access - Summary|url=http://www.developmentprogress.org/sites/developmentprogress.org/files/case-study-summary/ethiopia_web_master_final_summary.pdf|sito=Development Progress|editore=Overseas Development Institute|accesso=13 maggio 2015}}</ref>
Il tasso di alfabetizzazione è aumentato negli ultimi anni: secondo il censimento del 1994, il tasso di alfabetizzazione in Etiopia è stato del 23,4%. Mentre era del 39% (49,1% maschi e femmine 28,9%) secondo le stime del 2007<ref>[https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2103.html "Literacy"] in ''The World Factbook''. ''cia.gov''.</ref>
 
== Cultura ==
=== Nome ===
{{Vedi anche|Onomastica abissina}}
[[File:HagerFikirTheatre.jpg|thumb|right|Il [[Teatro Hager Fikir]] in [[Addis Abeba]], fondata nel 1935.]]
Etiopi hanno un sistema di denominazione diversa da quella in uso nel sistema occidentale, ai bambini viene aggiunto il [[Prenome|nome]] del loro padre e nonno paterno consecutivamente al proprio nome di battesimo. Per ragioni di compatibilità il nome del padre è preso come [[cognome]] della prole. In situazioni ufficiali, i prefissi Ato ('''ኣቶ'''), anche Ayte ('''ኣይተ'''), è utilizzato per gli uomini; Weizero ('''ወይዘሮ''') per le donne sposate; e Weizerit ('''ወይዘሪት''') per le donne non sposate.
 
=== Calendario ===
{{Vedi anche|Calendario etiopico}}
[[File:Celebrate The Return of Axum Obelisk (Detail) (3172365788).jpg|thumb|right|Modello che commemora [[Stele di Axum|la stele di Axum]] nel suo ritorno in Etiopia, che mostra la data di partenza e ritorno secondo il [[calendario etiopico]].]]
L'Etiopia ha diversi calendari locali. Il più noto è il [[calendario etiopico]], conosciuta anche come il calendario ge'ez. Essa si basa sul più vecchio alessandrino o [[calendario copto]], che a sua volta deriva dal [[Calendario egizio|calendario egiziano]]. Come il calendario copto, il calendario etiopico ha dodici mesi di esattamente 30 giorni ciascuno più cinque o sei epagomeni giorni, che comprendono un tredicesimo mese. I mesi etiopi iniziano negli stessi giorni, come quelli del calendario copto, ma i loro nomi sono in Ge'ez.
Come il [[calendario giuliano]], il sesto giorno epagomeni - che in sostanza è un [[29 febbraio|giorno intercalare]] - si aggiunge ogni quattro anni, senza eccezioni, il 29 agosto del calendario giuliano, sei mesi prima del giorno di Julian salto. Così il primo giorno dell'anno etiope, 1 maskaram, per anni tra il 1901 e il 2099 (compreso), è di solito 11 settembre ([[Calendario gregoriano|gregoriano]]), ma cade il 12 settembre a anni prima dell'anno bisestile gregoriano. Anche un sette a distanza di otto anni tra le etiopi e gregoriani calendari i risultati di un calcolo alternativo per determinare la data della [[Annunciazione]] di [[Gesù]].
Un altro sistema calendariale di rilievo è stato sviluppato intorno al 300 a.C dagli [[Oromo]]. Esso è un calendario lunare-stellare, questo calendario si basa su osservazioni astronomiche della luna, in collaborazione con sette stelle particolari o costellazioni. Mesi Oromo (stelle / fasi lunari) sono Bittottessa (Iangulum), Camsa (Pleiadi), Bufa (Aldebarran), Waxabajjii (Belletrix), Obora Gudda (Central Orion-Saiph), Obora Dikka (Sirio), Birra (luna piena), Cikawa (la luna calante), Sadasaa (quarto di luna), Abrasa (grande mezzaluna), Ammaji (media mezzaluna) e Gurrandala (piccola mezzaluna).<ref>{{Cita web|nome=Lawrence R |cognome=Doyle|url=http://web.archive.org/web/20081029073246/http://www.tusker.com/Archaeo/art.currentanthro.htm |titolo=The Borana Calendar Reinterpreted|sito=tusker.com }}</ref>
 
=== Tempo ===
ll tempo in Etiopia viene conteggiato in modo diverso da in molti paesi occidentali. Il giorno etiopico è contabilizzato come inizio alle 06:00 al contrario di 00:00, in concomitanza con l'alba durante tutto l'anno. Per convertire tra l'orologio etiope e gli orologi occidentali, si deve aggiungere (o sottrarre) 6 ore per il tempo occidentale. Ad esempio, 02:00 ora locale Addis Abeba si chiama "8 di sera" in Etiopia, mentre 08:00 si chiama "2 la sera"
 
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Cucina etiopica}}
[[File:Alicha 1.jpg|thumb|Cucina tipica etiope: '' [[Enjera|Injera]] '' (focaccia-come il pane) e diversi tipi di (stufato) di '' wat ''.]]
Il più noto della [[Cucina etiopica|cucina etiope]] è costituito da vari [[Stufato|stufati]] di [[carne]] conosciuto come [[Wat (cucina)|wat]] nella cultura etiope la carne con i contorni di [[Verdura|verdure]] vengono serviti nell'[[Enjera|injera]], un grande [[Lievito naturale|pasta]] simil [[focaccia]] fatta da farina [[Eragrostis tef|teff]], non vengono usati gli utensili, ma invece si usa l'injera per raccogliere gli antipasti e contorni. Quasi universalmente in Etiopia è comune a mangiare nello stesso piatto al centro del tavolo con un gruppo di persone. E 'anche una usanza comune nutrire gli altri del vostro gruppo con le proprie mani - "una tradizione denominato gursha ".<ref>{{Cita web|titolo=The Simpsons Episode Well-Received by Ethiopians On Social Media|url=http://www.tadias.com/12/01/2011/the-simpsons-episode-well-received-by-ethiopians-on-social-media-elsewhere/|editore=Tadias Magazine|data=1º dicembre 2011}}</ref> La cucina tradizionale etiope non impiega maiale o [[Pesce (alimento)|frutti di mare]] di qualsiasi tipo in quanto sono vietati nelle fedi etiopi cristiani ortodossi nella religione islamica ed ebraica.
 
[[Fit-fit|Chechebsa]] (ጨጨብሣ), [[marqa]], [[chukko]], [[michirra]] e [[dhanga]] sono i piatti piu famosi delle popolazioni [[Oromo]]. [[Kitfo]] (ክትፎ), che ha avuto origine dai [[Guraghé (popolo)|Guraghe]] è uno degli alimenti ampiamente accettati e preferito in Etiopia. [[Tihlo]] (ጥሕሎ) - che è un tipo di [[Gnocchi|gnocco]] - è preparato con farina di orzo tostato ed è stato creato in [[Regione dei Tigrè|Tigre]] ed ora è molto popolare in [[Regione degli Amara|Amara]] e si è diffuso più a sud.
=== Musica ===
[[File:Mahmoud Ahmed.JPG|thumb|[[Mahmoud Ahmed]], una cantante etiope di origine [[Guraghé (popolo)|Guraghe]] nel (2005)]]
La musica dell'Etiopia è estremamente variegata, con ciascuno degli 80 gruppi etnici del paese di essere associati ai suoni unici. La musica etiope utilizza un diverso [[Musica modale|sistema modale]] che è [[Scala pentatonica|pentatonica]], con caratteristico lunghi intervalli tra alcune note. Come per molti altri aspetti della cultura etiope e della tradizione, sapori in musica e parole sono strettamente legate a quelle della vicina Eritrea, Somalia, Gibuti e Sudan.<ref name="Abdullahi">{{Cita libro|cognome=Abdullahi |nome=Mohamed Diriye |titolo=Culture and Customs of Somalia |anno=2001 |editore=Greenwood Publishing Group |isbn=0-313-31333-4 |p=170 |url=http://books.google.com/books?id=2Nu918tYMB8C&pg=PA170 |citazione=Somali music, a unique kind of music that might be mistaken at first for music from nearby countries such as Ethiopia, the Sudan, or even Arabia, can be recognized by its own tunes and styles.}}</ref><ref name="Tekle">{{Cita libro|cognome=Tekle |nome=Amare |titolo=Eritrea and Ethiopia: from conflict to cooperation |anno=1994 |editore=The Red Sea Press |isbn=0-932415-97-0 |p=197 |url=http://books.google.com/books?id=xbQTEF0rd7wC&pg=PA197 |citazione=Djibouti, Eritrea, Ethiopia, Somalia and Sudan have significant similarities emanating not only from culture, religion, traditions, history and aspirations&nbsp;... They appreciate similar foods and spices, beverages and sweets, fabrics and tapestry, lyrics and music, and jewelry and fragrances.}}</ref>. Il canto tradizionale in Etiopia presenta diversi stili di [[polifonia]] ([[eterofonia]], [[Bordone (musica)|bordone]], [[imitazione]] e [[contrappunto]]). Tradizionalmente le liriche dei compositori etiopici sono fortemente associate al patriottismo o orgoglio nazionale, al romanticismo, l'amicizia e la maggior parte in modo univoco ai rircodi conosciute come 'Tissita'.
 
=== Sport ===
[[File:Addis Ababa Stadium.jpg|thumb|right|Stadio di [[Addis Abeba]].]]
 
Gli atleti etiopi si distinguono nelle discipline atletiche del [[Fondo (atletica leggera)|fondo]] e mezzofondo<ref>{{Cita web|titolo=Ethiopian Olympic Committee|url=http://www.olympic.org/ethiopia|editore=International Olympic Committee|accesso=3 gennaio 2013}}</ref>, con una tradizione che risale agli anni sessanta del secolo scorso con il maratoneta [[Abebe Bikila]], vincitore delle maratone olimpiche di [[Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]] e [[Giochi della XVIII Olimpiade|Tokyo 1964]]<ref name="en.ethiopianreporter.com">[http://en.ethiopianreporter.com/index.php?option=com_content&task=view&id=2385&Itemid=1 Shitaye Gemechu denies taking of banned substance ]. Ethiopian Reporter (2010-03-14). Retrieved on 2010-08-30.</ref>. Altri plurivincitori di medaglie olimpiche sono stati [[Myrus Yfter]] e [[Haile Gebrselassie]], un corridore di lunga distanza di fama mondiale con diversi record del mondo nella sua carriera. Un altro sportivo, [[Kenenisa Bekele]], è un corridore che ha dominato il panorama dell'atletica mondiale, in particolare nei 5000 e 10.000 metri per cui detiene il record del mondo. Da segnalare inoltre [[Mamo Wolde]], [[Miruts Yifter]], [[Derartu Tulu]], [[Tirunesh Dibaba]], [[Meseret Defar]], [[Berhane Adere|Birhane Adere]], [[Tiki Gelana]], [[Genzebe Dibaba]] e [[Gelete Burka]]. Fra le donne, da segnalare [[Derartu Tulu]] e le sorelle Dibaba (in particolare [[Tirunesh Dibaba|Tirunesh]]). È importante segnalare che, ad oggi, l'unica mezzofondista etiope che sia stata squalificata per doping è stata la maratoneta [[Shitaye Gemechu]] nel [[2009]]<ref name="en.ethiopianreporter.com"/>
 
 
Nel 2012 la squadra nazionale di calcio (Walayia Antilopi) si è qualificata per la Coppa 2012 delle Nazioni Africane (CAF) e più recentemente ha raggiunto le ultime 10 squadre di calcio africane nell'ultima fase di qualificazione per la Coppa del Mondo FIFA 2014. i giocatori di rilievo sono il capitano [[Adane Girma]] e il capocannoniere [[Saladin Said]].
L'Etiopia ha una lunga tradizione di basket in Africa sub-sahariana già da 1949.<ref>[http://fiba.com/pages/eng/fc/FIBA/fibaStru/nfLeag/nfProf.asp?nationalFederationNumber=279 FIBA National Federations – Ethiopia], fiba.com, accessed 24 May 2014.</ref>
 
== Turismo ==
[[File:Omo River Valley IMG 9888.jpg|thumb|upright=1.6|La Valle dell'Omo]]
Il turismo in Etiopia non è sviluppato, anche a causa delle infrastrutture poco adeguate. Tuttavia il governo dell'Etiopia considera il turismo, per il futuro, come una delle fonti di entrate potenzialmente più importanti per il Paese.
Il tentativo è di puntare su turisti a reddito medio-alto, che siano attratti dalla cultura locale, e dalle bellezze naturali.
Nel [[1998]] hanno visitato l'Etiopia circa 250.000, nel 2013 ci sono stati 681mila visitatori.<ref>http://www.africarivista.it/letiopia-nominata-migliore-meta-turistica-del-mondo/63847/</ref>
 
[[File:Semien Mountains 02.jpg|thumb|upright=1.6|Il Simien]]
 
* [[Parco nazionale di Abijatta-Shalla]], intorno ai laghi di [[Lago Abijatta|Abijatta]] e [[Lago Sciala|Shalla (o Shala)]];
* [[Parco Nazionale di Awash]], limitato a sud dal fiume [[Awash]];
* [[Parco nazionale delle montagne di Bale]], che prende nome dalla catena montuosa più alta dell'Etiopia sud-orientale, con cime oltre i 4000&nbsp;m;
* [[Parco Nazionale di Gambela]];
* [[Parco Nazionale di Mago]], a cavallo del [[fiume Mago]], affluente dell'[[Omo]];
* [[Parco Nazionale di Nechisar]], bagnato dai laghi di [[Lago Abaja|Abaja]] e [[Chamo]];
* [[Parco Nazionale di Omo]], uno dei più estesi, nella valle del fiume Omo; confina con il Parco Nazionale di Mago;
* [[Parco nazionale del Simien]], che include la vetta più alta d'Etiopia, Ras Dejen (4620&nbsp;m), e ospita numerose specie endemiche;
* [[Parco Nazionale di Yangudi Rassa]], nella [[Regione degli Afar|regione di Afar]].
 
A questi si devono aggiungere altri tipi di aree protette a livello nazionale: [[santuario|santuari]] naturali, [[foresta|foreste]], [[Riserva naturale|riserve]], aree di caccia controllata, ecc.
 
== Arte ==
Ricche e abbondanti sono anche l'arte e l'architettura religiosa, che riflettono la lunga [[storia del cristianesimo]] etiope; le chiese, e gli affreschi che si trovano al loro interno, testimoniano influenze axumite [[bizantine]] e [[copte]].<ref name="aecfederazione.it">http://www.aecfederazione.it/etiopia.html</ref><ref name="debreworkmariam.com">http://debreworkmariam.com/eotc-history-%E1%89%B3%E1%88%AA%E1%8A%AD/</ref>
 
In Etiopia è diffusa soprattutto la pittura a soggetto sacro, caratterizzata da colori molto forti e caldi (un soggetto tipico è l'incontro tra [[Re Salomone|Salomone]] e la [[Regina di Saba]]); non è diffusa invece la scultura (solo la pittura può raffigurare scene sacre).
 
Vi sono poi molti quadri a soggetto magrebino del noto artista ottocentesco [[Eugène Delacroix]] ([[Charenton-Saint-Maurice]] [[1798]]-[[1863]]) che, a partire dal [[1832]], effettuò più viaggi in Africa.
 
=== Architettura ===
Intorno al [[I millennio a.C.]] nel regno di axum ci furono influenze [[Arabia Saudita|sudarabiche]] a cui si aggiunsero quelle [[asia]]tico-[[siria]]niche. A cavallo dell'era [[Cristo|cristiana]] si diffusero anche influenze indiane, si crearono templi rupestri isolati con dei motivi decorativi architettonici che ha dato forma ad una tecnica costruttiva molto particolare autoctona etiope-axumita, seguiti da elementi dell'arte [[copta]].<ref name="M">Le muse, De Agostini, Novara, 1966, Vol.IV, paG.410-411</ref>
 
L'arte etiopica si sviluppò sia nella fase medioevale, dal [[VII secolo]] al [[XVI secolo]] sia in una più moderna. Nel primo periodo furono soprattutto le zone del nord e del centro del Paese a fornire un'ampia fioritura, mentre il resto del Paese fu impegnato in aspre lotte con le forze [[islam]]iche.
 
La caratteristica principale dell'arte etiopica fu il ritmo orizzontale tipico degli edifici religiosi e civile che si diversificano tra regioni nel paese, anche in quelli alti contraddistinti dalla trasposizione della tecniche di forma circolare nell'amhara e shoa a quelli rettangolari presenti nel tigre. Il motivo ricorrente è antico, in quanto ricorda le stele paleo-etiopiche, sia a sfondo religioso-funerario, sia a fini politici per esaltare il palazzo del re.<ref name="aecfederazione.it"/><ref name="debreworkmariam.com"/>
 
Se nell'architettura paleo-etiopica gli elementi tipici furono il podio di sostegno ai gradini, la scalinata di accesso esterna a tombe, chiese e palazzi, la chiesa di [[Dabra Dammò]] testimoniò, invece, il passaggio all'architettura medievale, contraddistinta da interni a tre navate terminanti in absidi di derivazione siriaca. Famoso fu il complesso di 50 chiese di [[Lalibela]] risalenti al [[XII secolo]], dalla pianta regolare, archi ampi, soffitti a cupolette, finestrelle con griglia a croce.
 
Il [[Libro dei Re]] (III 6, 2-19) nel descrivere l'erezione del [[Tempio di Gerusalemme]] ad opera di [[Salomone]], illustra la tripartizione dello spazio sacro che trova coincidenze in una serie di chiese etiopiche: un edificio rettangolare costituito da tre vani allineati comunicanti, il primo dei quali (''qenē mahlēt'' "il luogo dove si cantano gli inni") destinato ai cantori e al popolo, il secondo (''qeddest'' "santo") al clero non officiante e alla distribuzione dell'[[Eucarestia]] al popolo, il terzo (''maqdas'' "santuario", con il ''tābot'' quale riproposizione rituale delle [[Tavole della Legge]]) ai sacerdoti officianti.<ref>''Aethiopia Porta Fidei'', Terra Ferma Edizioni, (Grafiche Antiga spa, [[Crocetta del Montello]]), 2012, pag. 34.</ref>
 
Le chiese del nord compresero nette separazioni tra il vestibolo e il tabernacolo, invece intorno al XVI secolo comparve la chiesa rotonda con tetto conico di stle amhara.<ref name="aecfederazione.it"/><ref name="debreworkmariam.com"/>
 
Dal 1600 in poi si ebbero influenze tra le quali quella etiope, indiana, araba e portoghese e si manifestò in edifici e monumenti nei castelli quadrangolari di gondar, a più piani con torrioni angolari.<ref>http://whc.unesco.org/en/list/19</ref>
 
=== Scultura ===
La scultura fu costituita prevalentemente dai fregi esterni e interni delle chiese eseguiti nella pietra o nel legno, talvolta policromi con motivi geometrici o animaleschi oppure raffigurante angeli e santi.
 
=== Pittura ===
Se la prima pittura medievale si caratterizzò di affreschi di santi o di re-santi raffigurati in modo rigido e piatto, nei secoli successivi si impose la pittura a grandi tempere su tela o su pelle, da conservare sulle pareti delle chiese.<ref name="M"/>
 
Nel [[XIV secolo]] si ebbero influenze [[siria]]co e [[Armenia|armene]] nell'impero etiopico, con in aggiunta un'ornamentazione copta; in quello seguente arrivarono influenze bizantine del ritratto dell'evangelista a piena pagina, mentre invece nei secoli successivi si diffonderanno motivi e stili occidentali con influenze del pittore [[Niccolò Brancaleone]] veneziano che è vissuto molti anni nell'impero etiopico.<ref>http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2009/03/venezia-tesori-arte-etiope.shtml</ref>
 
La più tipica e caratteristica forma pittorica è stata la [[miniatura]], che ha origine pre-cristiane.
 
== Patrimonio dell'umanità in Etiopia ==
* [[Axum]]
* [[Fasil Ghebbi]]
* [[Harar|Harar Jugol]], <small>la Città storica fortificata</small>
* <small>Valle dell'</small> [[Auash]]
* <small>Valle dell'</small> [[Omo]]
* <small>Chiese scavate nella roccia di</small> [[Lalibela|Lalibela, Etiopia]]
* [[Parco nazionale del Semien]]
* [[Tiya]]
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== BibliografiaCollegamenti esterni ==
* [http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_auth&resultForward=opac/iccu/full_auth.jsp&from=1&nentries=10&searchForm=opac/iccu/error.jsp&do_cmd=search_show_cmd&fname=none&sortquery=+BY+%40attrset+bib-1++%40attr+1%3D1003&sortlabel=Nome&saveparams=false&item:5019:VID::@frase@=LO1V296498 Scheda di autorità] sul sito OPAC-SBN
* [[Adolph Freiherr Knigge]], ''Benjamin Noldmann's Geschichte der Aufklärung in Abyssinien oder Nachricht von seinem und seines Herrn Vetters Aufenthalte an dem Hofe des großen Negus, oder Priesters Johannes'' ([http://gutenberg.spiegel.de/knigge/noldmann/noldmann.htm Volltext])
* {{imdb}}
* [[Gerhard Rohlfs (esploratore)|Gerhard Rohlfs]], ''Im Auftrage Sr. Majestät des Königs von Preussen mit dem Englischen Expeditionscorps nach Abessinien'' ([http://gutenberg.spiegel.de/rohlfs/abessin/toc.htm Volltext])
* {{cita web|http://www.ilpost.it/ilariabernardini/|Articoli|19 ottobre 2017}}
* Gerd Gräber, Angelika Gräber, Berhanu Berhe, ''Äthiopien, ein Reiseführer'', Heidelberg, Kasparek, 1997. ISBN 3-925064-21-4
* {{cita web|http://alferjeprestia.com/2016/06/08/ilaria-bernardini/|Scheda dell'autrice|19 ottobre 2017}}
* Alain Gascon, ''La Grande Éthiopie, une utopie africaine'', Parigi, CNRS éditions, 1995. ISBN 2-271-05235-1.
* Xavier van der Stapen, ''Éthiopie, au pays des hommes libres'', Tournai, La Renaissance du Livre, 2004. ISBN 2-8046-0828-X.
* Lorenzo Mazzoni, ''Kebra Nagast. La Bibbia segreta del Rastafari'', Coniglio editore, 2007. ISBN 978-88-6063-063-6.
* [[Arnaldo Mauri]], ''Il mercato del credito in Etiopia'', Giuffrè, Milano 1967.
* Clara Caselli e Arnaldo Mauri, ''Moneta e banca in Etiopia'', Giuffrè, Milano 1986, ISBN 88-14-00769-1
* Lorenzo Mazzoni. "[[Haile Selassie I]]. Discorsi scelti 1930 - 1973". [[Stampa Alternativa]] / Nuovi Equilibri, 2011. ISBN 978-88-6222-159-7
* Arnaldo Mauri, ''The re-establishment of the national monetary and banking system in Ethiopia (1941-1963), "The South African Journal of Economic History", Vol. 24 (2), 2009. WP dello stesso autore su questo tema disponibile [http://ideas.repec.org/p/mil/wpdepa/2008-11.html]
* ''Guida dell'Africa Orientale Italiana'', [[Consociazione Turistica Italiana]], Milano 1938
* Arnaldo Mauri, "Monetary Developments and Decolonization in Ethiopia", ''Acta Universitatis Danubius, Oeconomica'', n. 1, 2010. WP dello stesso autore su questo tema disponibile [http://ideas.repec.org/p/mil/wpdepa/2010-15.html]
* Arnaldo Mauri, "The short life of the Bank of Ethiopia", ''Acta Universitatis Danubius, Oeconomica'', n. 4, 2010. WP dello stesso autore su questo tema disponibile [http://ideas.repec.org/p/mil/wpdepa/2011-01.html]
* [[Paolo Palmeri]], Etiopia. L'ultimo socialismo africano. Il trasferimento forzato delle popolazioni sotto il regime di Menghistu. Una ricerca antropologica. Guerini Scientifica. 2000.
* Pippo Vigoni, [http://www.gutenberg.org/files/27919/27919-h/27919-h.htm ''Abissinia, giornale di un viaggio''], Milano 1881
 
== Voci correlate ==
* [[Menelik II]]
* [[Chiesa ortodossa etiope]]
* [[Impero d'Etiopia]]
* [[Dinastia Salomonide]]
* [[Imperatori d'Etiopia|Sovrani d'Etiopia]]
* [[Titoli nobiliari etiopici]]
* [[Zerai Deres]]
* [[Kebra Nagast]]
* [[Linea di successione al trono d'Etiopia]]
* [[Haile Selassie]]
* [[Titoli nobiliari etiopici]]
* [[Sovrani d'Etiopia]]
* [[Kebra Nagast]], il libro Etiope della 'Gloria dei Re'.
* [[Rastafarianesimo]]
* [[Lista dei vulcani etiopi]]
* [[Dancalia]]
* [[Corno d'Africa]]
* [[Croce Rossa etiope]]
* [[Guerra d'Etiopia]]
* [[Trattato italo-etiope del 1928]]
* [[Campagna d'Africa Orientale]]
* [[Africa Orientale Italiana]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?etiopia Scheda dell'Etiopia dal sito Viaggiare Sicuri] Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* [http://temi.repubblica.it/limes/category/rubriche/cornodafrica Limes sul Corno d'Africa "Gees"] Rubrica della rivista di geopolitica
* {{cita web|http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0a95e70d-4ae6-4620-b746-9cd8f6cf3d34.html|Speciale ''Ethiopia la lunga marcia'' TG2 Dossier RaiDue}}
* {{cita web|http://www.ena.gov.et/|Sito di notizie governativo|lingua=en}}
* [http://books.google.it/books?id=jX7-0ROBfyIC Harold G. Marcus, A history of Ethiopia] University of California Press, 1994, ISBN 0-520-08121-8, 9780520081215, libro completo consultabile in rete ma non di pubblico dominio
* {{YouTube|VuWFLNa3H3A|Musica e ballo etiopici|}}
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