Pallavolo Femminile Matera e Assedio di Gaeta (1806): differenze tra le pagine

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{{Infobox conflitto
{{Squadra di pallavolo
|Tipo=Battaglia
<!-- Introduzione -->
|Nome del conflitto=Assedio di Gaeta
|nome=PVF Matera
|Parte_di=della [[Terza coalizione|guerra della Terza Coalizione]]
|sesso = F
|Immagine=GaetaCastello.jpg
|detentore scudetto=
|Didascalia=Il [[castello di Gaeta]]
|detentore coppa italia=
|Luogo=[[Gaeta]], [[Regno di Napoli]]
|detentore supercoppaitaliana=
|Data=26 febbraio – 18 luglio [[1806]]
|nomestemma=
|Esito=Vittoria francese
|soprannomi=
|Schieramento1={{FRA 1IMPERO}}<br>{{ITA 1805-1814}}<br>[[File:Flag of the Kingdom of Etruria.svg|20px|border]] [[Regno di Etruria]]<br>[[File:Flag of Poland.svg|20px|border]] [[Legione polacca]]<br>[[File:Flag of Switzerland.svg|20px|border]] [[Svizzera]]
<!-- Livrea delle divise -->
|Schieramento2=[[File:Flag of the United Kingdom.svg|20px|border]] [[Regno Unito]]<br>[[File:Flag of the Kingdom of Naples.svg|20px|border]] [[Regno di Napoli]]
|kit=
|Comandante1= [[Andrea Massena]]
|squadra1=
|Comandante2= [[Luigi d'Assia-Philippsthal]]
|squadra2=
|Effettivi1=12.000
|squadra3=
|Effettivi2=7.000
<!-- Posizione dello stemma -->
|Perdite1=1.000
|stemma kit y=
|Perdite2=1.000 morti <br /> 6.000 prigionieri
|stemma kit x=
<!-- Divisa casalinga -->
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<!-- Divisa da trasferta -->
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<!-- Terza divisa -->
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<!-- Segni distintivi -->
|colori=[[File:600px Bianco e Verde.png|20px]] [[Bianco]] e [[verde]]
|simboli=
<!-- Dati societari -->
|città=[[Matera]]
|nazione={{ITA}}
|confederazione=[[Confédération Européenne de Volleyball|CEV]]
|federazione=[[Federazione Italiana Pallavolo|FIPAV]]
|categoria=Serie C
|annofondazione=1976
|annoscioglimento=2000
|rifondazione=2012
|presidente=
|allenatore=
<!-- Palmarès -->
|scudetti=4
|coppe Italia=3
|supercoppe italiane=
|coppe nazionali=
|coppe Campioni=2
|challenge Cup=2
|titoli europei= 1 [[Supercoppa europea di pallavolo femminile|Supercoppa Europea]]
|altri titoli=
<!-- Impianto di gioco -->
|impiantogioco=[[PalaSassi]]
|capienza= 2.000
|immagineimpianto=
<!-- Contatti -->
|sito=www.pvfmatera.it
}}
{{Campagnabox Guerra della terza coalizione}}
La '''Pallavolo Femminile Matera''', o semplicemente '''PVF Matera''', è una società [[pallavolo|pallavolistica]] femminile di [[Matera]], tra le protagoniste del [[campionato italiano di pallavolo femminile|campionato]] [[Italia|italiano]] negli [[Anni 1990|anni novanta]].
 
L''''assedio di Gaeta''' del 1806 fu un assedio effettuato alla fortezza di [[Gaeta]] dall'armata francese, al cui comando vi era [[Andrea Massena]], che iniziò alla fine di febbraio durante le guerre della [[terza coalizione]].
==Storia della società==
Il club nacque nel [[1976]] come ''Polisportiva Libertas Materana'', con i colori sociali [[bianco]] e [[celeste (colore)|celeste]]. Nel [[Serie A2 italiana di pallavolo femminile 1985-1986|1985-86]] esordì in Serie A2 e due anni dopo, nella stagione [[Serie A2 italiana di pallavolo femminile 1987-1988|1987-88]] con il nome di Landsystem Matera, festeggiò la sua prima promozione in Serie A1<ref name="pvf story">[http://pvfmatera.com/2016/02/11/pvf-matera-story/ PVF Matera story] pvfmatera.com</ref>. Già nel campionato [[Serie A1 italiana di pallavolo femminile 1989-1990|1989-90]], seconda stagione in massima categoria, l'ambizioso club (che nel frattempo aveva mutato i propri colori sociali in bianco-verde) sponsorizzato dalla [[Banca Popolare di Pescopagano]] disputò un campionato di vertice arrivando alle semifinali scudetto<ref name="pvf story"/>; al mese di ottobre del [[1991]] risale il primo trofeo internazionale, la [[Coppa CEV di pallavolo femminile|Coppa CEV]], vinta in finale contro la [[Pallavolo Reggio Emilia|Braglia]] di [[Reggio Emilia]], mentre nel febbraio 1992 le materane concessero il bis in Coppa CEV sconfiggendo in finale l'[[Volley Modena|Isola Verde Modena]]<ref name="primo dominio 1991">[http://pvfmatera.com/2016/03/03/il-primo-dominio-1991/ L'inizio del primo dominio: 1991] pvfmatera.com</ref>.
 
==L'assedio==
Nel [[Serie A1 italiana di pallavolo femminile 1991-1992|1991-92]] la [[Calia|Calia Salotti]] festeggiò il primo [[scudetto]], interrompendo il primato decennale dell'[[Olimpia Teodora]] di [[Ravenna]]<ref name="primo dominio 1991"/><ref>[http://pvfmatera.com/2016/03/07/1992-pvf-matera-campione-ditalia/ 1992: PVF Matera campione d'Italia] pvfmatera.com</ref>. Successivamente la presenza della [[Parmalat]] tra gli investitori rese Matera un importante punto di riferimento per la pallavolo di tutto il Sud Italia; il nuovo sponsor sulle maglie biancoverdi divenne Latte Rugiada<ref>[http://pvfmatera.com/2016/03/21/la-pvf-matera-nella-stagione-1992-93/ La PVF Matera nella stagione 1992-93] pvfmatera.com</ref>. La PVF, guidata prima da [[Giorgio Barbieri]] e poi da [[Massimo Barbolini]], schierando giocatrici come [[Consuelo Mangifesta]], [[Annamaria Marasi]] e [[Prikeba Phipps]], s'impose all'attenzione internazionale come uno dei ''team'' più forti d'[[Europa]] vincendo altri tre scudetti consecutivi, tre [[Coppa Italia di pallavolo femminile|Coppe Italia]] e due [[European Champions League femminile|Champions League]] (nel [[Coppa dei Campioni di pallavolo femminile 1992-1993|1992-93]] contro Ravenna e nel [[Coppa dei Campioni di pallavolo femminile 1995-1996|1995-96]] contro l'Uralochka di [[Ekaterinburg]]).
Anche se dopo la fuga del re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] il principe ereditario [[Francesco I delle Due Sicilie|Francesco]], cui era stata data la reggenza, si accordò con i francesi per la cessione delle piazzaforte di Gaeta, insieme a quelle di [[Napoli]] e [[Pescara]], il governatore principe di [[Luigi d'Assia-Philippsthal]] rifiutò di consegnare la fortezza; egli fece rispondere a Massena che: «Gaeta non è [[Battaglia di Ulma|Ulm]] e il principe di Assia non è il [[Karl Mack von Leiberich|generale Mack]]»<ref>''The Life of Napoleon Buonaparte'', pag. 230</ref> Ebbe quindi inizio un lungo assedio durante il quale la guarnigione dimostrò una fiera resistenza e Massena ebbe gran parte della responsabilità se il suo ''esercito napoletano'' restò impegnato in questo assedio per i successivi cinque mesi. Questo impedì a Massena di spedire rinforzi per reprimere la sollevazione scoppiata in [[Calabria]] il che permise agli inglesi di sbarcare nella [[piana di Sant'Eufemia]] e di ottenere la vittoria nella [[battaglia di Maida]]. Comunque i britannici non riuscirono a mettere a frutto questa vittoria o a inviare rinforzi agli assediati e di conseguenza, dopo che Philippsthal (gravemente ferito mentre sulle mura incoraggiava i suoi soldati) il 10 luglio fu evacuato da una fregata inglese e il comando passò al colonnello Holtz,<ref>''The History of Modern Europe'', pag. 412</ref><ref>''France, dictionnaire encyclopédique'', pagg. 559-560</ref> la città venne catturata il 18 luglio [[1806]] quando l'artiglieria francese riuscì ad aprire una breccia nelle sue difese.
 
==In seguito==
Sul finire degli anni novanta il cammino della PVF Matera fu interrotto dal nascere di nuove realtà nazionali, prima tra tutte la [[Volley Bergamo|Foppapedretti Bergamo]]. Fu poi la crisi finanziaria che colpì la Parmalat a decretare la fine della storia della PVF, che nel [[2000]] cedette il titolo a Reggio Emilia, interrompendo l'attività. Negli anni seguenti varie realtà si sono alternate nel mondo della pallavolo femminile a Matera, la ''[[Spes]]'', che ha giocato alcune stagioni in Serie A2 senza riuscire però a ripetere la parabola della PVF, e più recentemente dalla ''Time Volley'' che ha disputato il campionato di Serie A2 femminile fino al 2011-2012.
Gaeta fu trasformata in un [[Ducato (feudo)|ducato]] del [[Regno di Napoli#Il periodo napoleonico|Regno napoleonico di Napoli]], con il nome francese di ''Gaete'', di cui fu investito nel 1809 il ministro delle finanze [[Martin-Michel-Charles Gaudin]]. Gaeta fu l'ultima città in Italia a rimanere fedele a Napoleone; fu solo con il successivo [[Assedio di Gaeta (1815)|assedio]] operato da una forza anglo-austriaca, ultima azione della [[guerra austro-napoletana]], che la città fu infine riconquistata.
 
Nell'estate del 2012 viene rifondata con la denominazione di ''A.S.D. PVF Matera'': riparte dal campionato regionale di Serie C<ref>{{cita web|url=http://www.sassilive.it/sport/volley/rinasce-la-pvf-matera-il-volley-rosa-riparte-dalla-serie-c/|titolo=Rinasce la PVF Matera|editore=Sassilive.it}}</ref> guidata da [[Nicola Moliterni]] e [[Daniela Biamonte]]<ref>{{cita web|url=http://www.sassiland.com/notizie_matera/notizia.asp?id=18292&t=pvf_moliterni_e_biamonte_guideranno_la_squadra|titolo=PVF: Moliterni e Biamonte guideranno la squadra|editore=Sassiland.com}}</ref>.
 
==Palmarès==
*{{Pallavolopalm|Campionato italiano femminile|4}}
:[[Serie A1 italiana di pallavolo femminile 1991-1992|1991-92]], [[Serie A1 italiana di pallavolo femminile 1992-1993|1992-93]], [[Serie A1 italiana di pallavolo femminile 1993-1994|1993-94]], [[Serie A1 italiana di pallavolo femminile 1994-1995|1994-95]]
 
*{{Pallavolopalm|Coppa Italia femminile|3}}
:[[Coppa Italia di pallavolo femminile 1992-1993|1992-93]], [[Coppa Italia di pallavolo femminile 1993-1994|1993-94]], [[Coppa Italia di pallavolo femminile 1994-1995|1994-95]]
 
*{{Pallavolopalm|Champions League femminile|var=cc|2}}
:[[Coppa dei Campioni di pallavolo femminile 1992-1993|1992-93]], [[Coppa dei Campioni di pallavolo femminile 1995-1996|1995-96]]
 
*{{Pallavolopalm|Challenge Cup femminile|var=cev|2}}
:[[Coppa CEV di pallavolo femminile 1990-1991|1990-91]], [[Coppa CEV di pallavolo femminile 1991-1992|1991-92]]
 
*{{Pallavolopalm|Supercoppa europea femminile|1}}
:[[1993]]
 
===Altri piazzamenti===
*[[Champions League di pallavolo femminile|Coppa dei Campioni]]
:terzo posto: [[Coppa dei Campioni di pallavolo femminile 1993-1994|1993-94]]
 
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{en}} Walter Scott, ''The Life of Napoleon Buonaparte, Emperor of the French: With a Preliminary View of the French Revolution'', Volume V, Ballantyne and co. per Longman, Rees, Orme, Brown, & Green, 1827
* {{en}} Thomas Henry Dyer, ''The History of Modern Europe: from the Fall of Constantinople in 1453 to the War in the Crimea in 1857'', Volume IV, J. Murray, 1864
* {{fr}} Philippe Le Bas, ''France, dictionnaire encyclopédique'', Volume VIII (Fet-God), Fratelli Firmin Didot, 1842
 
{{Controllo di autorità}}
{{Club campioni europei di pallavolo femminile}}
{{Portale|guerra|guerre napoleoniche}}
{{Club femminili vincitori della challenge cup}}
{{Club campioni italiani di pallavolo femminile}}
{{Club vincitori della Coppa Italia di pallavolo femminile}}
{{Portale|basilicata|pallavolo}}
 
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[[Categoria:Storia di Gaeta]]