Alain d'Albret e Grattacielo Pirelli: differenze tra le pagine
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{{Edificio civile
|nome edificio = Grattacielo Pirelli
|immagine = Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6338549.jpg
|didascalia = Il grattacielo nel 1965. Foto di [[Paolo Monti]]
|
|divamm1 = {{IT-LOM}}
|città = Milano
|cittàlink =
|
|
|
|
|distrutto =
|periodo costruzione = [[1956]]-[[1960]]
|inaugurazione = 4 aprile [[1960]]
|stile = [[razionalismo italiano]]
|uso =
|
|altezza antenna/guglia =
|altezza tetto = 127
|altezza ultimo piano =
|piani = 32
|area calpestabile = 24.000 m²
|ascensori =
|costo =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = Regione Lombardia e Comune di Milano
|committente = [[Pirelli (azienda)|P{{maiuscoletto|irelli}}]]
}}
Il '''grattacielo''' (o '''palazzo''') '''Pirelli''', chiamato comunemente '''Pirellone''', è l'edificio di [[Milano]] dove ha sede il Consiglio regionale della Lombardia. Si innalza all'angolo sud-ovest di piazza Duca d'Aosta, dove si trova anche la [[stazione di Milano Centrale]].
Ha detenuto il record di [[Grattacieli più alti dell'Unione europea|edificio più alto dell'Unione europea]] dal [[1958]] al [[1966]], anno di costruzione della [[Torre del Sud|Tour du Midi]] di [[Bruxelles]].
== Storia e caratteristiche ==
[[File:Il grattacielo Pirelli in costruzione alla fine degli anni 1950 (2).jpg|thumb|left|Il grattacielo Pirelli in costruzione in una foto della fine degli anni cinquanta del XX secolo]]
[[File:Il grattacielo Pirelli in costruzione alla fine degli anni 1950.jpg|thumb|left|Il grattacielo Pirelli in costruzione in una foto della fine degli anni cinquanta del XX secolo]]
[[File:Pirelli 1959.jpg|thumb|Un operaio sulle [[impalcature]] durante la costruzione del grattacielo, nel 1959]]
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6338552.jpg|thumb|Il grattacielo nel 1960, durante le ultime fasi di costruzione, in una foto di [[Paolo Monti]]]]
Il grattacielo Pirelli fu progettato nel [[1950]] e incluso nel nascente "[[Centro Direzionale di Milano|Centro Direzionale]]".
Fu costruito tra il [[1956]] e il [[1961]] su progetto di [[Gio Ponti]], Giuseppe Valtolina, [[Pier Luigi Nervi]], Antonio Fornaroli, [[Alberto Rosselli (architetto)|Alberto Rosselli]], Giuseppe Rinardi e Egidio Dell'Orto; Gio Ponti diresse anche tutte le fasi costruttive. L'aspetto strutturale venne curato da Giuseppe Valtolina, in collaborazione con i consulenti [[Pier Luigi Nervi]], [[Arturo Danusso]], Piero Locatelli e [[Guglielmo Meardi]]. Il ruolo di Nervi fu fondamentale nella progettazione di una struttura che, per il suo ridotto rapporto larghezza/altezza, è particolarmente soggetta alle azioni del vento e condusse ad uno schema strutturale composto da setti rigidi triangolari alle estremità, pilastri cavi, e quattro grandi pilastri-parete centrali, tutti in calcestruzzo armato.<ref>{{Cita web|url=http://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6102/grattacielo-pirelli-in-piazza-duca-daosta|titolo=Grattacielo Pirelli in Piazza Duca d'Aosta|autore=|editore=Gio Ponti Archives|data=|accesso=6 aprile 2016}}</ref> La realizzazione venne affidata all'impresa della [[Anna Bonomi Bolchini|Bonomi]] in collaborazione con Comolli e Silce. È un'opera architettonica importante, propria del [[razionalismo italiano]]<ref name="Bersano2013">{{Cita libro|autore=Giorgio Bersano|titolo=Introduzione al moderno. Breve storia dell'architettura contemporanea 1750-2000|url=https://books.google.com/books?id=v0kekJK1joMC&pg=PT182|anno=2013|editore=Editrice Compositori|isbn=978-88-7794-766-6|pp=182–}}</ref>; con i suoi 127 metri di altezza, distribuiti su 31 piani (altri 2 piani sono sotterranei) è uno degli edifici in [[calcestruzzo armato]] più imponenti al mondo.<ref name="FarrautoGarofalo2015">{{Cita libro|autore1=Luigi Farrauto|autore2=Mauro Garofalo|autore3=Giacomo Bassi|titolo=Milano e Lombardia|url=https://books.google.com/books?id=aXaMCgAAQBAJ&pg=PT126|data=2015-07-20T00:00:00+02:00|editore=Lonely Planet Italia|isbn=978-88-592-0803-7|p=126}}</ref>
Originariamente il palazzo fu costruito per ospitare gli uffici della celebre azienda italiana di pneumatici [[Pirelli&C|Pirelli]]: nell'area su cui sorge esistevano degli stabilimenti del gruppo, distrutti dai bombardamenti aerei durante la [[seconda guerra mondiale]]. Nel [[1978]] il grattacielo venne acquistato dalla [[Regione Lombardia]], per farne la propria sede principale dopo una ristrutturazione ad opera dell'architetto [[Bob Noorda]].
Peculiare la scelta progettuale dei materiali: l'intera struttura portante è in [[calcestruzzo armato]], materiale raramente preferito all'[[acciaio strutturale|acciaio]] per edifici di considerevole altezza. Gli elementi verticali dell'ossatura sono quattro piloni, visibili anche dall'esterno poiché percorrono a coppie l'altezza delle facciate. Sono pilastri rastremati: alla base sono larghi 2 metri, che diventano 50 cm in sommità. Travi orizzontali, colleganti i pilastri, fungono da basi per i solai dei piani.
L'ingresso che per molto tempo è rimasto l'accesso principale, si trova in piazza Duca d'Aosta: è rialzato rispetto al piano della piazza tramite una struttura detta "collina", che contiene al suo interno uno spazio adibito ad auditorium. Oggi si accede alla sede della Regione dal retro dell'edificio.
La superficie del grattacielo è di 1.900 m², la sua pianta è lunga 75,5 metri e larga 20,5 metri<ref>Dati contenuti in ''Il cielo in una stanza'', foglio informativo distribuito dalla regione Lombardia</ref>. Si stima che per la sua costruzione siano stati usati 30.000 m³ di calcestruzzo e l'edificio complessivamente pesi 70.000 tonnellate per un volume di 125.324 m³.
All'epoca della sua costruzione, era il grattacielo in [[calcestruzzo armato]] più alto d'Europa e il terzo nel mondo.<ref>{{Cita libro|titolo=Dinámica social|url=https://books.google.com/books?id=1c0cAQAAMAAJ|anno=1958|editore=Centro de Estudios Económico-Sociales.|p=44}}</ref>
Il Grattacielo Pirelli è uno dei più celebri simboli di [[Milano]] ed è stato per quasi 50 anni l'edificio più alto della città, superato nel [[2010]] dal [[Palazzo Lombardia]] alto 161 m, la nuova sede della Regione Lombardia, che sorge poco lontano, e nel [[2011]] dalla [[Torre Cesar Pelli A]], alta 231 metri. Resta in ogni caso nel novero delle costruzioni più alte d'Italia.
Il design del [[grattacielo]] sarebbe stato inoltre d'ispirazione per la costruzione del [[Pan Am Building]] (oggi [[MetLife Building]]) a [[New York]], della torre del Banco Atlantico di [[Barcellona]] e il grattacielo della Lonza Group di [[Basilea]]. È invece certo che gli architetti [[Paul Schwebes|Schwebes]] e [[Hans Schoszberger|Schoszberger]], dopo aver visitato il cantiere, ne rimasero impressionati e vi si ispirarono per il [[Telefunken-Hochhaus|grattacielo Telefunken]] di [[Berlino]]<ref>{{Cita libro |titolo = Baukunst der Nachkriegsmoderne. Architekturführer Berlin 1949–1979 |autore = Adrian von Buttlar |curatore = Adrian von Buttlar, Kerstin Wittmann-Englert e Gabi Dolff-Bonekämper |editore = Dietrich Reimer Verlag |città = Berlino |anno = 2013 |lingua = de |capitolo = Ehem. Telefunken-Hochhaus (seit 1974 TU Berlin) |pp = 192-193 |ISBN = 978-3-496-01486-7 }}</ref>.
L'ultimo piano (32º) del grattacielo, raggiungibile tramite scale dal 31º piano (l'ultimo a cui arrivano gli ascensori), è aperto al pubblico in alcune giornate speciali, funge da [[Belvedere (architettura)|belvedere]] con ampia vista panoramica sulla città e può ospitare mostre temporanee come spazio multifunzionale.
Oggi il grattacielo, con i suoi 710 scalini è inserito nelle [[Corsa Run up|corse "run up"]], in cui gli atleti gareggiano salendo di corsa fino all'ultimo piano del grattacielo lungo le [[scala (architettura)|scale]].<ref>L'edizione 2009 è stata vinta da [[Marco De Gasperi]] con un tempo di 3'42"</ref>
== Incidente aereo e successivo ripristino ==
{{Vedi anche|Incidente aereo al Grattacielo Pirelli}}
[[File:Incidente_pirelli.JPG|thumb|La facciata del Pirellone, squarciata dall'incidente aereo del [[2002]].]]
Il 18 aprile [[2002]] un [[aereo da turismo]] pilotato dall'italo-svizzero Luigi Fasulo, 67 anni, si schiantò contro il 26º piano del palazzo, danneggiando gravemente la struttura esterna e sventrando due piani. La collisione causò tre vittime: il pilota e due donne, dipendenti della Regione Lombardia.<ref>{{cita libro|url=http://www.ansv.it/cgi-bin/ita/Rel.%20A_18_02HB-NCX.pdf |data=12 dicembre 2002 |autore=ANSV |titolo=Relazione d'inchiesta - INCIDENTE OCCORSO ALL'AEROMOBILE Rockwell Commander 112TC, MARCHE HB-NCX Località Milano – Palazzo della Regione (“Grattacielo Pirelli”) 18 aprile 2002 |città=Roma |editore=ASNV |accesso=11 novembre 2012}} Consultabile sul sito dell'[http://www.ansv.it Agenzia Nazionale per la Sicurezza al Volo].</ref> Oggi il 26º piano ospita il "Luogo della memoria" dedicato alle due vittime, Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito.
Dall'edificio, dopo un completo restauro conservativo<ref>Per una descrizione dell'intervento di restauro v. Alessandro Pergoli Campanelli, [https://www.academia.edu/3522586/Il_restauro_del_grattacielo_Pirelli_a_Milano Il restauro del grattacielo Pirelli a Milano] ''<meta />'', in ''Una didattica per il restauro'', a cura di C. Bellanca, Roma 2008, pp. 33-36, ISBN 9788890791413.
</ref> dei prospetti esterni in [[facciata continua]] e degli spazi interni, sono state rimosse le antenne radio e installate [[Luce stroboscopica|luci stroboscopiche]] [[luci di segnalazione ostacoli al volo|di segnalazione agli aerei]]. Il grattacielo è stato riaperto e da fine maggio [[2005]] è tornato ad ospitare il [[Consiglio regionale (Lombardia)|Consiglio regionale]]; la [[Giunta regionale della Lombardia|Giunta regionale]] invece si è trasferita nel [[2011]] a [[Palazzo Lombardia]]. Al sesto piano l'edificio ospita la [[Biblioteca del Consiglio regionale della Lombardia]].
== Cronologia ==
* 12 luglio [[1956]]: posa ufficiale della prima pietra - inizia la costruzione del grattacielo
* 4 aprile [[1960]]: terminano i lavori - inaugurazione ufficiale
* giugno [[1978]]: il grattacielo viene acquistato dalla [[Lombardia|Regione Lombardia]]
* 2 giugno [[1980]]: prima seduta del [[Consiglio regionale (Italia)|Consiglio Regionale]] nel grattacielo
* 18 aprile [[2002]]: incidente aereo - il palazzo viene gravemente danneggiato e viene chiuso
* [[primavera]] [[2003]]: iniziano i lavori di restauro
* 18 aprile [[2004]]: il palazzo viene inaugurato con le sue facciate restaurate - viene inaugurato il rinnovato auditorium sotterraneo intitolato a [[Giorgio Gaber]]
* 18 maggio [[2005]]: prima seduta della Giunta regionale nel grattacielo restaurato
* 31 maggio [[2005]]: terminati i lavori interni, il palazzo viene occupato nuovamente dagli uffici regionali
* gennaio [[2010]]: inaugurazione nuovo Belvedere<ref>[http://www.edilportale.com/news/2010/02/architettura/conclusi-i-lavori-di-costruzione-del-pirellone-bis_17782_3.html Conclusi I Lavori Di Costruzione Del Pirellone Bis<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Altezza ==
La tradizione vuole che nessun edificio a Milano possa essere più alto della [[Madonnina]] del [[Duomo di Milano|Duomo]], tradizione che divenne negli anni trenta anche legge comunale, salvo deroghe. Quando fu realizzato l'edificio e quindi violata la tradizione, si decise di porvi in sommità, in segno di rispetto, una piccola replica<ref>Alta 85 cm contro gli oltre 4 metri dell'originale</ref> della statua che sovrasta i marmi di [[Candoglia]] del Duomo.
Dietro la tradizione ci sono tuttavia problemi tecnici e strutturali: pochi metri sotto la superficie della città c'è la [[falda freatica]] e inoltre, poiché anticamente la pianura Padana era un mare, è assente una base rocciosa in profondità. L'aumento della popolazione nell'ultimo secolo e il conseguente aumento dell'estrazione dell'acqua ha abbassato la superficie della falda, aumentando i rischi di compattazione differenziale del sottosuolo. Di conseguenza una costruzione molto alta e molto pesante potrebbe non essere sopportata dal terreno in modo egualitario col rischio di cedere. Si poté superare questo limite solo con particolari e modernissime tecnologie per le [[fondazioni]] dell'edificio: tuttora l'intero palazzo è costantemente monitorato tramite dispositivi nei sotterranei.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* F. Brevini, ''Grattacielo Pirelli'', T.C.I., 2005.
* P. Cevini, ''Grattacielo Pirelli'', Roma 1996.
== Voci correlate ==
* [[Milano]]
* [[Lombardia]]
* [[Grattacieli più alti d'Italia]]
* [[Grattacielo]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.regione.lombardia.it|Regione Lombardia}}
* {{cita web|http://www.consiglio.regione.lombardia.it/|Consiglio Regionale della Lombardia}}
* {{cita web|http://milano.corriere.it/gallery/milano/04-2010/pirelli/1/storia-grattacielo-pirelli_8198dc5e-3e59-11df-b5a6-00144f02aabe.shtml#6|''La storia del Grattacielo Pirelli'', dall'edizione online del Corriere della Sera - Milano; storia fotografica della costruzione e del ripristino}}
* {{LombardiaBeniCulturali}}
{{Box successione
|carica = Grattacielo più alto d'Italia
|immagine =
|periodo = 1960 - 1995
|precedente = [[Grattacielo di Cesenatico]]
|successivo = [[Torre Telecom Italia (Napoli)|Torre Telecom Italia]]
}}
{{Box successione
|carica = Edificio più alto di Milano
|immagine =
|periodo = 1960 - 2009
|precedente = [[Torre Breda]]
|successivo = [[Palazzo Lombardia]]
}}
{{Grattacieli di Milano}}
{{Cronologia degli edifici più alti dell'Unione europea}}
{{Monumenti di Milano}}
{{controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|ingegneria|Milano}}
[[Categoria:Grattacieli di Milano|Pirelli]]
[[Categoria:Architetture di Giò Ponti]]
[[Categoria:Gruppo Pirelli]]
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