Stan Getz e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 maggio 15: differenze tra le pagine

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{{Conteggio cancellazioni}}
{{Artista musicale
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|01:16, 19 mag 2019 (CEST)}}
|nome = Stan Getz
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = L'amica sbagliata |turno = |tipo = votazione |data = 2019 maggio 15 |multipla = |argomenti = letteratura |temperatura = 11 }}
|tipo artista = strumentista
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = Joyce Summers |turno = |tipo = consensuale prorogata |data = 2019 maggio 15 |multipla = |argomenti = Televisione |temperatura = 28 }}
|nazione = Stati Uniti d'America
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Chiesa di Santa Maria Addolorata (Roma) |turno = |tipo = consensuale prorogata |data = 2019 maggio 15 |multipla = |argomenti = chiese |temperatura = 25 }}
|genere = Jazz
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Chiesa di San Romano martire (Roma) |turno = |tipo = consensuale prorogata |data = 2019 maggio 15 |multipla = |argomenti = chiese |temperatura = 49 }}
|anno inizio attività = 1940
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 5 |voce = Giorgio Federico di Prussia |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 maggio 15 |multipla = |argomenti = nobiltà |temperatura = 100 }}
|anno fine attività = 1990
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Yassin Fortune |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 maggio 15 |multipla = |argomenti = calcio |temperatura = 56 }}
|note periodo attività =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 7 |voce = Biblioteca del Sunnydale High |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 maggio 15 |multipla = |argomenti = Televisione |temperatura = 24 }}
|numero totale album pubblicati = > 100
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 8 |voce = The Pinnacle (brano musicale) |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 maggio 15 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 24 }}
|numero album studio = > 100
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
|numero album live = > 50
|numero raccolte = > 50
|immagine = Stan Getz photo.jpg
|didascalia = Stan Getz in concerto nel 1976.
}}
{{Bio
|Nome = Stan
|Cognome = Getz
|Sesso = M
|LuogoNascita = Filadelfia
|LuogoNascitaLink = Filadelfia (Pennsylvania)
|GiornoMeseNascita = 2 febbraio
|AnnoNascita = 1927
|LuogoMorte = Malibu
|LuogoMorteLink = Malibu (California)
|GiornoMeseMorte = 6 giugno
|AnnoMorte = 1991
|Attività = sassofonista
|Epoca = 1900
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = {{sp}} di musica [[jazz]]: il suo [[sassofono]] [[tenore]] ha brillato particolarmente nel fortunato periodo del [[cool jazz]], per il suo lirismo e lo straordinario calore del suo suono. Il suo vero nome era '''Stanley Gayetsky'''
}}
 
== Biografia ==
Getz nacque a [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]] il [[2 febbraio]] [[1927]] da genitori [[ebreo|ebrei]] di origine [[ucraina]] e cominciò a suonare giovanissimo. Già a sedici anni suonava professionalmente per [[Jack Teagarden]] ([[trombone|trombonista]] dei [[Louis Armstrong All Stars]]). Nei primi anni di carriera militò nelle principali orchestre del tempo; quella di [[Stan Kenton]] nel [[1944|'44]], nella formazione di [[Jimmy Dorsey]] nel [[1945|'45]] e nell'orchestra di [[Benny Goodman]] nel biennio 1945-[[1946]].
 
Nel [[1947]] si trovò nel complesso di [[Tommy De Carlo]] con altri tre tenorsassofonisti, [[Jimmy Giuffre]], [[Herbie Steward]] e [[Zoot Sims]]. I quattro vennero notati da [[Ralph Burns]], [[arrangiatore]] di [[Woody Herman]], e scritturati in blocco per la costituzione della seconda grande orchestra del musicista di [[Milwaukee]]. [[Serge Chaloff]], [[sax baritono]], entrò nel gruppo per la defezione di Giuffre.
 
Getz in quegli anni rappresentò la voce solista del gruppo di Herman. Il suo ruolo viene immortalato nella travolgente ''Four Brothers'', nome del brano, ma anche nomignolo dei quattro sassofonisti creatori del [[Four Brothers Sound]].
 
La stagione d'oro di Getz è la decade [[1950]]-[[1960]]. Getz, utlilzzando un [[fraseggio]] limpido e pacato, contribuì a proseguire e a rivalutare l'opera di [[Lester Young]], ispiratore dei più grandi sassofonisti di quegli anni. L'influenza di Stan Getz sui tenorsassofonisti che suonarono dopo di lui non è evidentissima, dato che poco dopo Stan Getz si affermarono due colossi come [[Sonny Rollins]] e [[John Coltrane]] che attirarono subito l'attenzione e gli applausi dei più giovani, oscurandone un poco la fama.
Ma sbaglia chi pensa che Getz non abbia avuto un seguito ed una eredità musicale.
 
Anche nel periodo d'oro del [[cool jazz]] Stan Getz ebbe la sua stella offuscata dalla ingombrante figura di [[Gerry Mulligan]], quale sassofonista simbolo del periodo. Mulligan fu un grandioso innovatore e sperimentatore ma come strumentista, anche per le differenze strutturali e timbriche fra sax baritono e sax tenore, non raggiunse le vette di creatività e di ispirazione proprie di Stan Getz.
Le registrazioni con [[Chet Baker]], compagno storico di Mulligan, rendono giustizia al musicista di Filadelfia.
 
Nel [[1958]] Getz lasciò gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per l'[[Europa]] stabilendosi in [[Danimarca]]. Riuscì così a sfuggire alla legge americana che lo perseguiva per consumo di droga. Ritornò dopo tre anni, ma faticò parecchio a trovare ingaggi e una band stabile. Dopo 10 anni di ininterrotto dominio delle classifiche come miglior sassofonista nelle riviste specializzate (''Down Beat'' e ''Metronome''), Getz era passato di moda e suonava prevalentemente in locali semivuoti. Dove una settimana prima aveva suonato [[Miles Davis]] facendo il pienone tutte le sere, Getz si dovette accontentare di suonare solo nei week-end e a paga decurtata.
 
L'affermazione del movimento [[Hard Bop]] e le avvisaglie dell'approssimarsi del [[free jazz]] misero in crisi tutti i canoni del [[cool jazz]]. Il [[mainstream]], ''la strada maestra'' del jazz, venne perduta improvvisamente. Per molti artisti una via di innovazione sembrava essere la contaminazione tra [[jazz]] e altri generi, tra i quali la musica popolare brasiliana.
 
Si aprì pertanto, all'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]], la stagione della [[bossa nova]] di cui Stan Getz diventò uno dei più fervidi sostenitori. Durante una tournée sponsorizzata dal Dipartimento di Stato in [[Brasile]], il chitarrista [[Charlie Byrd]] rimase colpito dal nuovo stile imperante in quel paese e in particolare dal cantante/chitarrista [[João Gilberto]] e dal suo modo di suonare la chitarra, con la caratteristica "batida" da lui inventata. Tornato negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], fece ascoltare a Getz i dischi che si era portato dal Brasile. I due si incontrarono, a [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]], per registrare l'album ''[[Jazz Samba]]'', che conteneva brani di [[Antonio Carlos Jobim]]. Il disco, e in particolare il singolo ''[[Desafinado]]'' (che valse a Getz il ''Grammy for Best Instrumental Jazz Performance'' nel [[1963]]), ebbero uno straordinario successo commerciale al punto che l'album è considerato il disco di [[jazz]] più venduto di ogni tempo.
 
Dopo il periodo di oscuramento precedente, durante il quale il celebre sassofonista faticava a trovare scritture e durante il quale perse lo scettro di sassofonista più popolare in favore di [[John Coltrane]], Getz disse di quel disco che sarebbe servito a pagare l'università ai suoi figli. Servì anche a rilanciare il suo precedente ''[[Focus (Stan Getz)|Focus]]'' (del [[1961]]) che Getz reputava la sua opera più importante, ma che, inizialmente, non aveva avuto un grande riscontro di critica e di pubblico. In ''Focus'', Getz improvvisa su un arrangiamento di archi di [[Eddie Sauter]] (già arrangiatore per le [[Benny Goodman]] e altre celebri orchestre).
 
Grazie al successo ottenuto, Stan Getz proseguì la sua ricerca nel mondo della [[bossa nova]] affiancandosi a musicisti brasiliani, in particolare al [[chitarrista]] [[João Gilberto]] e a [[Luiz Bonfá]].
 
Con [[João Gilberto]], chiamato dal Brasile insieme alla moglie [[Astrud Gilberto|Astrud]] e all'altra grande star della [[bossa nova]] [[Antonio Carlos Jobim|"Tom" Jobim]], realizzò nel [[1963]] lo storico album ''Getz/Gilberto''.
La [[bossa nova]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], l'aveva portata lui e quindi, anticipando tutti, raccolse attorno a sé i migliori interpreti del genere.
 
La canzone ''[[The Girl From Ipanema]]'' (''Garota de Ipanema'' di [[Antonio Carlos Jobim|Jobim]] e [[Vinicius de Moraes|de Moraes]]), cantata in inglese da [[Astrud Gilberto]] (che fino a quel giorno faceva la casalinga e aveva accompagnato il marito solo per fargli da interprete), bissò il successo di ''[[Desafinado]]'', vinse parecchi [[Grammy Award]], diventando la più popolare e interpretata canzone brasiliana, ma anche jazz, di ogni tempo.
 
L'album rimase 96 settimane nella classifica di [[Billboard]] e raggiunse la posizione n°2 preceduto solo dai [[The Beatles|Beatles]]). Il singolo ''The Girl From Ipanema'' arrivò al 5º posto della classifica a metà del [[1964]].
 
Con [[Luiz Bonfá]], altra star della musica brasiliana del periodo, conosciuto soprattutto per la canzone ''Manhã de Carnaval'', tema principale del film ''Orfeu Negro'', e reduce dal celebre concerto alla [[Carnegie Hall]] del [[21 novembre]] [[1962]] che sancì il successo della [[bossa nova]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], incise, sempre nel [[1963]], l'ottimo ''Jazz Samba Encore!'' (che vede ancora la partecipazione di [[Antonio Carlos Jobim|Jobim]] come compositore e pianista).
 
Nel [[1966]] venne pubblicato ''Getz/Gilberto#2'', registrato dal vivo e che raccoglie la testimonianza dei fortunati concerti che Getz e [[João Gilberto]] tennero negli [[Stati Uniti d'America|USA]] e in [[Europa]] dopo il successo del primo album. Il disco è anch'esso stato registrato alla [[Carnegie Hall]] di [[New York]], il [[9 ottobre]] [[1964]], durante un famoso concerto "tutto venduto" che fu l'apice dell'avventura brasiliana di Getz e dell'avventura americana dei coniugi (ancora per poco) Gilberto.
 
Gli anni sessanta videro Stan Getz famoso in tutto il mondo per le esecuzioni di ''[[Desafinado]]'' e di ''La Ragazza de Ipanema'', ma la collaborazione con Gilberto si interruppe bruscamente a seguito della sua scoperta di una relazione tra lui e Astrud.
 
Da sperimentatore, qual è ogni stella del jazz, Getz continuò a ricercare strade nuove; con [[Chick Corea]] e [[Stanley Clarke]] fece una incursione nel campo della [[fusion]] e provò l'elettrificazione del proprio strumento con l'[[Echoplex]], ma fu pesantemente bersagliato dai critici.
 
Dal [[1987]] in poi, decise seriamente di impegnarsi per la sua disintossicazione. È di questo periodo la collaborazione con il pianista [[Kenny Barron]], che Getz definì "la sua metà musicale".
 
Morì per un male incurabile nel [[1991]] a [[Malibu]], ([[California]]).
 
== Discografia ==
* ''[[West Coast Jazz]]'' ([[1955]])
* ''[[Hamp and Getz]]'' ([[1955]])
* ''[[The Steamer]]'' ([[1956]])
* ''[[For Musicians Only]]'' ([[1956]])
* ''[[Stan Getz and The Oscar Peterson Trio]]'' ([[1957]])
* ''[[At The Opera House]]'' ([[1957]])
* ''[[Getz Meets Mulligan In Hi-Fi]]'' ([[1957]])
* ''[[Focus (Stan Getz)|Focus]]'' ([[1961]])
* ''[[Jazz Samba]]'' ([[1962]]) – Remasterizzato nel [[1997]]
* ''[[Stan Getz with Cal Tjader]]'' ([[1963]])
* ''[[Stan Getz and Luiz Bonfa Jazz Samba encore!]]'' ([[1963]])
* ''[[Getz/Gilberto]]'' ([[1964]]) – Vincitore di tre [[Grammy Awards]]
* ''[[Getz/Gilberto 2|Getz/Gilberto #2]]'' ([[1965]])
* ''[[Getz Au-Go-Go]]'' ([[1964]])
* ''[[Stan Getz & Bill Evans]]'' ([[1964]])
* ''[[Sweet Rain]]'' ([[1967]])
* ''[[Marrakesh Express]]'' ([[1969]])
* ''[[Capitan Marvel (album)|Captain Marvel]]'' ([[1972]])
* ''[[The Best of Two Worlds]]'' ([[1976]])
* ''[[The Peacocks (album)]]'' ([[1977]])
* ''Apasionado (album) (1990) con Eddie del Barrio e Kenny Barron; prodotto da Herb Alpert''
* ''[[Serenity (Stan Getz)|Serenity]]'' ([[1991]])
* ''[[Anniversary]]'' ([[1991]])
* ''[[People Time]]'' ([[1991]]) – con [[Kenny Barron]]
* ''[[Bossas & Ballads - The Lost Sessions]]'' ([[2003]]) – Registrato nel 1989
* ''[[Cafè Montmartre]]'' ([[1991]]) con [[Kenny Barron]]
 
== Bibliografia ==
* Leonard Feather, ''Stan Getz'', I grandi del jazz n°33, Fabbri Editori, 1979
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Stan Getz}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://www.vervemusicgroup.com/artist.aspx?ob=art&src=rslt&aid=2856 Dal sito Verve Music Group]
* [http://www.storiadellamusica.it/Stan_Getz_-_Joào_Gilberto_-_Getz-Gilberto_(Verve,_1963).p0-r2289 recensione Getz/Gilberto www.storiadellamusica.it]
 
{{Portale|biografie|jazz}}
 
[[Categoria:Sassofonisti jazz|Getz, Stan]]
[[Categoria:Musicisti cool jazz|Getz, Stan]]
[[Categoria:Vincitori di Grammy|Getz, Stan]]
 
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