Calatafimi Segesta e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 maggio 15: differenze tra le pagine

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|Stato=ITA
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Sicilia
|Divisione amm grado 2=Trapani
|Amministratore locale=Vito Sciortino
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione=<!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->25/05/2014
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Superficie=154.86
|Note superficie=
|Abitanti=6712
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/pop2011/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 1º gennaio 2011.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2015
|Sottodivisioni=Sasi
|Divisioni confinanti=[[Alcamo]], [[Buseto Palizzolo]], [[Castellammare del Golfo]], [[Gibellina]], [[Monreale]] (PA), [[Salemi]], [[Santa Ninfa]], [[Trapani]], [[Vita (Italia)|Vita]]
|Prefisso=[[0924]]
|Targa=TP
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=calatafimesi
|Patrono=Santissimo Crocifisso, Maria Santissima di Giubino
|Festivo=3 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Calatafimi Segesta (province of Trapani, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Calatafimi Segesta nella provincia di Trapani
|Sito=http://www.comune.calatafimisegesta.tp.it/
}}
'''Calatafimi Segesta''' è un [[comune italiano]] di 6.712 abitanti della [[provincia di Trapani]] in [[Sicilia]].
 
Situato fra le colline dell'agro segestano, il paese, più conosciuto con l'originario nome di '''Calatafimi''', ha assunto la denominazione attuale soltanto nel [[1997]]<ref name=proloco/> grazie a una legge regionale presentata dall'allora sindaco e presidente dell'[[Assemblea Regionale Siciliana]] [[Nicola Cristaldi]], in quanto nel suo territorio è ricompreso il sito archeologico di [[Segesta]].
 
== Storia ==
[[File:Vecchia stampa di Calatafimi.jpg|thumb|left|La città di Calatafimi in una vecchia stampa.]]
Questo piccolo paese è al centro di un [[territorio]] che fu toccato dapprima dal [[mitologia|mito]], che narra come [[Eracle]], attraversandolo, durante una delle sue fatiche, si sia ristorato presso le Terme Segestane.<ref name=proloco>[http://www.proloco-calatafimisegesta.it/pagine_link/originiestoria.html Pro Loco Calatafimi Segesta - Origini e storia della città]</ref> Il mito poi si fuse con la storia e in questo stesso territorio il troiano [[Enea]], diretto verso il [[Lazio]] (dove i suoi discendenti avrebbero eretto [[Roma]]), avrebbe fondato la città di [[Acesta]].<ref name=proloco/>
===Il periodo elimo ===
{{Vedi anche|Segesta}}
Calatafimi Segesta resta il centro abitato odierno più vicino, sia dal punto di vista [[geografico]], che da quello [[etno-antropologico]], all'antica civiltà degli [[Elimi]], che popolarono [[Segesta]]. Calatafimi Segesta è infatti l'unico sopravvissuto dei tre insediamenti, che recentemente sono stati definiti le tre "''Segeste medievali''". Questi tre centri sorsero sul territorio di [[Segesta]] dopo il suo dissolvimento, ed in essi, nel [[Medioevo]], si stabilì la popolazione che abitavo il territorio segestano. Queste tre Segeste medievali furono:
* [[Calathamet]], nei pressi delle attuali Terme Segestane;<ref>[http://www.castellammareonline.com/segesta/calathamet.html castellammareonline - Calathamet]</ref>
* [[Calatabarbaro]], sull'acropoli nord di Segesta, in cima al monte Barbaro;<ref name=virt>[http://www.virtualsicily.it/Monumento-Castello%20di%20Calatabarbaro-TP-1141 virtualsicily.it - Castello di Calatabarbaro a Calatafimi Segesta]</ref>
* Calatafimi.
L'unica sopravvissuta delle tre fu proprio Calatafimi, mentre delle altre due non rimangono che i resti archeologici conservati, come quelli di Segesta, nel territorio di Calatafimi Segesta.
=== Nel medioevo ===
Nell'antichità Calatafimi sorgeva alle pendici di una collina dove sorgeva un castello, che cadde in abbandono; tra il VII e l'VIII secolo sui ruderi di tale castello venne edificato un nuovo castello, il [[Castello Eufemio]], chiamato originariamente in [[lingua latina|latino]] ''"Castrum Phimes"'' (ossia "Castello di Phimes").<ref name=proloco/>
 
La città si sviluppò durante la [[Arabi|dominazione araba]] in [[Sicilia]] ([[827|827 d.c.]] – [[1061|1061 d.c]].), diventando uno dei principali centri musulmani della Sicilia occidentale. In questo periodo la collina nei pressi di Calatafimi fu chiamata in [[lingua araba|arabo]] Qal'at Fîmî, che vuol dire ''rocca di Eufemio'',<ref name=comune1>[http://www.comune.calatafimisegesta.tp.it/index.php?area=1 Città di Calatafimi Segesta - Cenni Storici, p. 1.]</ref> da cui derivò il nome della città.<ref name=proloco/>
 
In seguito alla conquista del territorio da parte dei [[Normanni]], avvenuta nel XII secolo,<ref name=virt/> e per tutto il [[Medioevo]] fu un importante centro sia per la difesa del territorio che per la sua densità demografica. Il borgo fece parte del regio demanio fino a quando, nel [[1336]] [[Federico III di Aragona]] la concesse in feudo al figlio [[Guglielmo d'Aragona|Guglielmo]].<ref name=comune1/> Dopo la morte di Guglielmo, la città di Calatafimi passò in mano al fratello Giovanni<ref name=proloco/> e nel 1340 ad Eleonora, figlia di Giovanni,<ref name=proloco/> la quale si sposò con [[Guglielmo Peralta]], detto "Guglielmone".<ref name=proloco/> Alla morte di Eleonora la città venne ceduta dunque dagli [[Aragona]] ai [[Peralta (famiglia)|Peralta]].<ref name=comune1/>
===Periodo aragonese-spagnolo ===
Portata in dote matrimoniale come baronia da Donna Violante de Prades a [[Bernardo Cabrera]], Calatafimi appartenne alla [[Contea di Modica]], insieme ad [[Alcamo]], dal [[1420]] al [[1802]], quando fu incamerata nel demanio del [[Regno delle Due Sicilie]] ai [[Cabrera (famiglia)|Cabrera]] (dal [[1407]]) ed in seguito agli [[Enriquez]] (dal [[1565]] fino al [[1741]]<ref name=comune1/>) ed infine ai [[duchi d'Alba]].<ref name=comune1/> Intanto nel 1693 la città di Calatafimi venne scossa da un violento [[Terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto]], che interessò anche altre città della Sicilia,<ref name=proloco/> soprattutto sulla costa orientale dell'isola.
=== Dai borbone ai giorni nostri===
{{Vedi anche|Battaglia di Calatafimi}}
Nel 1837 un'epidemia di [[colera]] colpì la popolazione calatafimese, mietendo molte vittime.<ref name=proloco/> Nel 1838 l'architetto [[Emmanuele Palazzotto]] fu incaricato di progettare un Monte di Pietà.
La città di Calatafimi venne annessa al Regno di Sardegna in seguito alla [[spedizione dei Mille]], che proprio nel vicino colle di [[Pianto Romano]] affrontò, il 15 maggio [[1860]] in una celebre battaglia le truppe [[Borboni|borboniche]], la prima delle tante vittorie che porteranno [[Unità d'Italia|all'unificazione d'Italia]].<ref name=proloco/> Sul luogo dove avvenne lo scontro venne eretto un grande [[mausoleo]], dove si conservano le spoglie dei caduti. Il [[mausoleo]] conosciuto come [[sacrario di Pianto Romano]], fu progettato dal celebre architetto [[Ernesto Basile]].
 
Nel [[1968]] fu colpita dal [[Terremoto del Belice del 1968|terremoto]] che si abbatté nella [[Valle del Belice]] e che causò molte vittime. Questo avvenimento ha portato come conseguenza la nascita di un nuovo popoloso agglomerato di case nella contrada "Sasi" e la divisione fisica fra il vecchio paese (con il Borgo) e quello nuovo.
 
Nel 1997 assunse la denominazione di Calatafimi Segesta e il 2 aprile 2009 gli fu riconosciuto il titolo di "città".<ref name=proloco/>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Area archeologica di Segesta ===
L'area archeologica di [[Segesta]], comprendente diversi siti. L'area, dagli anni novanta, è stata enormemente rivalutata grazie a numerose scoperte che hanno riguardato le rovine dell'antica città [[elima]].
*il [[Tempio di Segesta|tempio dorico]],
*il [[Teatro di Segesta|teatro]]
* il santuario.
=== Architetture civili ===
Tra gli edifici civili e i monumenti di interesse storico, si annoverano:
[[File:Segesta-tempel.JPG|thumb|Tempio di Segesta]]
*Il mausoleo di [[Pianto Romano]]: si trova a pochi chilometri da Calatafimi in direzione sud-ovest su un colle: in documenti dei primi anni del XVII secolo la contrada veniva chiamata Chianti di Rumanu (vigneto di giovani piante della famiglia Romano), ma oggi è nota come Pianto Romano. Su questo colle, a ricordo della famosa battaglia di Calatafimi tra i Garibaldini e l'esercito Borbonico, si erge il Monumento che custodisce i resti dei volontari garibaldini e dei soldati borbonici caduti nella battaglia del 15 maggio 1860. L'attuale Mausoleo, costruito su progetto dell'architetto Enrico Basile, è stato inaugurato il 15 maggio 1892.
[[File:Pianto Romano, monumento Battaglia di Calatafimi.jpg|thumb|Pianto Romano, il memoriale della battaglia di Calatafimi]]
*il [[castello Eufemio]], tipico esempio di architettura normanno-sveva, costruito a scopo difensivo. Si trova su uan collina che sovrasta tutto il paese. Di esso si hanno documenti scritti solo a partire della metà del XII secolo, allorché il viaggiatore e geografo Edrisi lo descrive come "un castello antico, primitivo con un borgo popolato". Nella metò del XII secolo è uno dei castelli imperiali utilizzati dalle truppe di Federico II nella lotta contro i ribelli musulmani; fu poi il castello dei feudatari di Calatafimi e dei governatori che in alcuni periodi lo amministrarono per conto della Corona. Nel 1282, durante la rivolta dei Vespri, dimorava in esso il feudatario, il provenzale Gugliemo Porcelet, che, essendo amato dai suoi sudditi, fu risparmiato dai rivoltosi e rimandato incolume con i suoi familiari in Provenza. Fu poi presidio militare e prigione fino al 1868, anno in cui fu abbandonato.
*il Teatro Comunale Felice Cavallotti: provvisto di due file di palchi, del loggione e della platea, ha subìto diversi restauri. Si trova di fronte all'ex convento di San Francesco e fu fondato nel 1881 su iniziativa dell'illustre cav. Nicolò Rindello, patriota e pittore. Intitolato a Felice Cavallotti (1842-1898), letterato, giornalista e deputato, è stato aperto fino al 1962, ristrutturato dopo il sisma del 1968, e riaperto nel 2016.
*la Casa-museo Garibaldi: si trova nella via Marconi, a pochi passi dal Palazzo Municipale. era la casa del Parroco Antonino Pampalone (1810-1866), fervente liberale e deputato per Calatafimi al Parlamento Siciliano del 1848. in questa casa furono ospitati Garibaldi e quattro suoi ufficiali il 16 maggio 1860. Dal suo balcone quel giorno il Generale parlò, fra gli applausi alla gente di Calatafimi, dell'unità d'Italia. Nel luglio 1862.Garibaldi fu di nuovo ospite in questa casa e vistò a Pianto Romano i luoghi della battaglia e la fossa comune, segnata da una semplice croce, che raccoglieva i resti dei caduti di entrambe le parti. da questo stesso balcone parlò poi ai Calatafimesi, pronunciando, pare, per la prima volta il famoso motto "O Roma o morte".
*il palazzo Zuaro
*la fontana di "li cannola"
*la ruota dei Proietti: scendendo per la piccola via Ospedale dal piazzale del SS. Crocifisso, dopo pochi passi, vicino ad una porta secondaria dell'ex Ospedale Civico, s'incontra "la ruota dei Proietti". In questo luogo venivano abbandonati alla pubblica assistenza i neonati non desiderati.
 
=== Architetture religiose ===
Calatafimi Segesta ha circa 30 chiese che, al loro interno, conservano numerose statue marmoree della scuola di [[Antonello Gagini]] e svariate tele. Di ottima fattura sono gli affreschi neoclassici della chiesa della [[Madonna del Giubino]].
 
====Chiesa madre San Silvestro Papa====
 
La sua origine risale al [[XII secolo]]. È intitolata a [[Papa Silvestro I|San Silvestro Papa]], il più antico patrono di Calatafimi Segesta, che secondo la tradizione popolare protesse la cittadina dalle incursioni dei musulmani ribelli al potere imperiale. Con l'ampliarsi nel tempo del primitivo nucleo urbano e l'aumentare della sua popolazione, l'edificio originario, essendo troppo piccolo per contenere i fedeli, fu sottoposto tra il [[XV secolo|XV]] e il [[XVIII secolo]] a ripetuti ampliamenti e modifiche. Per la sua larghezza è stata il luogo delle grandi assemblee popolari, come quella del 1655 che portò all'elezione di Maria Santissima di Giubino come Patrona di Calatafimi contro l'invasione di cavallette che stava distruggendo i raccolti.
[[File:Calatafimi custodia in marmo nella tribuna della chiesa matrice xilografia di Barberis 1892.jpg|thumb|left|Polittico marmoreo all'interno della chiesa madre San Silvestro Papa]]
La facciata è spoglia di decorazioni. Nell'interno a tre ampie [[Navata|navate]], separate da [[Colonna|colonne]], prevale lo [[Arte del Rinascimento|stile rinascimentale]], anche se non mancano elementi di sobrio [[Architettura barocca|barocco]].
Nell'abside si trova un [[polittico]] marmoreo, opera degli scultori carraresi [[Bartolomeo Berrettaro]] e [[Giuliano Mancino]] nel [[1516]].
La chiesa custodisce inoltre un [[sarcofago]] in marmo con le spoglie di Giuliano Truglio, risalente al XVIII secolo.<ref name=chiese/>
 
==== Chiesa di San Michele Arcangelo ====
Il culto di [[Arcangelo Michele|san Michele]] fu un tempo assai vivo a Calatafimi e la sua festa, che cadeva l'[[8 maggio]], era accompagnata da ''"iorni quindici di franchezza di ogni gabella"'', cioè per quindici giorni non si pagava la [[gabella]] sulle merci.
Questa chiesa, che fu in origine della confraternita di San Michele Arcangelo,<ref name=chiese/> ospitò per qualche tempo le spoglie del beato [[Arcangelo Placenza]] da Calatafimi, che vennero successivamente trasferite nella [[Chiesa di Santa Maria di Gesù (Alcamo)|Chiesa di Santa Maria di Gesù]] ad [[Alcamo]]. Nel [[1596]] la confraternita concesse la chiesa ai [[Terzo ordine secolare|Frati di Terz'Ordine di San Francesco]] che la ampliarono e accanto vi edificarono il loro convento.
Avendo subito notevoli danni durante il [[terremoto del Belice del 1968]], l'attuale tetto in legno a capriate è opera di una ricostruzione successiva.<ref name=comune3>[http://www.comune.calatafimisegesta.tp.it/index.php?area=1&link=0&pag=2 Città di Calatafimi Segesta - Cenni Storici, p. 2]</ref>
L'interno della chiesa è diviso in tre navate, in stile [[neoclassico]] e [[barocco]], ciascuna provvista di un portale.<ref name=chiese/>
La chiesa contiene un'acquasantiera del XVI secolo<ref name=chiese/>, una statua di san Michele Arcangelo del 1490 e diversi stucchi e dipinti.<ref name=chiese/>
 
==== Chiesa del Santissimo Crocifisso ====
Il santuario del Santissimo Crocifisso, in stile barocco con influenze neoclassiche,<ref name=chiese/> si erge là dove un giorno sorgeva la piccola ed antichissima chiesa di [[Caterina d'Alessandria|S. Caterina d'Alessandria]]. Nella sacrestia di quella piccola chiesa nei giorni 23, 24, 25 giugno del [[1657]] un antico Crocifisso ligneo produsse una serie di miracolose guarigioni, la cui autenticità è attestata dai documenti dell'epoca e dall'edificazione dell'attuale santuario (dal [[1741]] al [[1759]]<ref name=chiese>[http://www.castellammareonline.com/segesta/chiese.html castellammareonline.com - Le Chiese di Calatafimi]</ref>), che sostituì l'antica chiesetta.
Il progetto fu commissionato all'architetto trapanese [[Giovanni Biagio Amico]] e la sua edificazione fu sostenuta interamente dal popolo calatafimese. In seguito alle manifestazioni miracolose del [[1657]], ebbe inizio la solenne singolare [[Festa del Santissimo Crocifisso a Calatafimi|festa del Santissimo Crocifisso]], nella quale confluirono assieme fede religiosa e antichissime tradizioni, e che si ripete da più di tre secoli.
La chiesa presenta una pianta longitudinale a [[navata]] unica;<ref name=chiese/> lungo le pareti si trovano tre altari per lato. L'altare principale è chiuso da un'edicola classica dal timpano curvilineo, che si inserisce armonicamente nel complesso, reso omogeneo dagli stucchi e dalle dorature sulle pareti.
All'interno sono conservati:
* il busto in marmo di Nicolò Mazzara, opera del 1882 del palermitano Domenico Costantino;
* il quadro raffigurante Sant'Eligio e Sant'Atanasio, con la Madonna ed il Bambino Gesù in una corona di angeli, opera di Gaetano Mercurio del 1768;<ref name=chiese/>
* un dipinto di Santa Caterina di Alessandria, opera di Gaetano Mercurio;
* il dipinto del simulacro della Madonna di Trapani, con San Nicola e Sant'Alberto, circondati dagli angeli, opera del trapanese Domenico La Bruna;<ref name=chiese/>
* un dipinto dei Santi Crispino e Crispiniano, opera di Gaetano Mercurio del 1767;<ref name=chiese/>
* gli affreschi sulle volte, sulla navata e sulla tribuna, dipinti da Diego Norrito nel 1772;<ref name=chiese/>
* un dipinto del Cuore di Gesù, opera del [[Gianbecchina]] del 1961;<ref name=chiese/>
* due dipinti che rappresentano scene del [[Vecchio Testamento]], opere di Gaetano Mercurio.<ref name=chiese/>
 
==== Santuario di città di Maria Santissima di Giubino ====
La Chiesa del Giubino, dedicata alla patrona della città, fu costruita tra il 1721 e il 1734. E ad unica navata, con un’elegante volta a botte decorata con affreschi e motivi ornamentali. All’interno ci sono alcune opere di rilievo: la tela dell’Assunta, una Madonna degli Angeli con i Santi del 1617, la pala di Tutti i Santi, un organo in legno del ‘700 e un altorilievo in marmo del ‘400 che rappresenta la Madonna del Giubino con Bambino.
Nel 1655 un'invasione di cavallette stava distruggendo tutto il raccolto nelle campagne di Calatafimi: il popolo, riunitosi in chiesa, decise che, dopo aver messo in un'urna i nomi di tutti i santi che avevano un altare nelle chiese del paese, sarebbe stato scelto come patrono quello estratto. Invocato lo [[Spirito Santo]], venne sorteggiato il biglietto con il nome di Maria Santissima di Giubino.
La parte centrale del [[trittico]] con l'immagine della Vergine fu dunque tolta in tutta fretta dalla parete nella chiesa campestre di Giubino e portata in processione: Calatafimi fu libera dalle cavallette, Maria Santissima di Giubino fu eletta patrona della città (25 aprile 1655) e il [[bassorilievo]] della Vergine di Giubino fu poi posizionato sull'altare maggiore della nuova chiesa, progettata da Giovanni Biagio Amico (lo stesso progettista della chiesa del Santissimo Crocifisso) nel 1721. Nel 1931 il [[trittico]] venne ricomposto nel santuario di città e restaurato. La chiesa fu sottoposta ad un restauro nel 1978.
 
==== Chiesa di San Giuliano Martire ====
Si affaccia sulla piazza Francesco Cangemi ed è una chiesa antichissima, eretta a [[parrocchia]] nel 1619. All'esterno presenta una facciata con vetrata a motivi sacri e il portone incorniciato da paraste a capitelli corinzi, sormontati da un [[frontone]] triangolare. All'interno ci sono diverse statue lignee e dipinti.
 
==== Santuario di Maria SS. di Giubino ====
Si trova a circa due km. da Calatafimi Segesta, sul versante settentrionale del colle Tre Croci. È uno dei più noti santuari mariani della Sicilia, la cui fama è legata alla memoria del Beato Arcangelo Placenza da Calatafimi, che vi dimorò per qualche tempo e, soprattutto, al culto di Maria Santissima di Giubino, patrona della cittadina.
 
==== Ex Convento di San Francesco d'Assisi ====
 
Fondato nel 1543 da Giovan Giacomo Gullo, barone di Arcauso, apparteneva ai [[Frati minori conventuali]]. Dopo l'abolizione del convento, l'edificio fu adibito a scuola pubblica. Oggi è la sede del pittoresco ed interessante Museo Etno-Antropologico ed espone strumenti e antichi attrezzi di lavoro, oggetti di uso domestico e mobilio. Trasmette così, in maniera diretta e efficace, il patrimonio, le consuetudini e le memorie delle generazioni passate.
 
=== Altri luoghi d'interesse ===
*antichi ruderi delle mura medievali.
*il bosco Angimbè (dove si trovano [[Quercia da sughero|querce da sughero]] e [[Leccio|lecci]]<ref>[http://www.comune.calatafimisegesta.tp.it/index.php?area=1&link=0&pag=2 Città di Calatafimi Segesta - La sughereta di Angimbé]</ref>)
*la pineta di Santa Maria.
*Chiesa del Carmine
*Chiesa di [[Maria Maddalena]] ( ex Chiesa di Sant'Agostino )
*Chiesa della Vergine del Soccorso
*Chiesa di [[San Isidoro]] Agricola
*Chiesa di [[San Rocco]]
*[[Chiesa di Maria Santissima Immacolata (Calatafimi Segesta)|Chiesa Maria SS. Immacolata]]
*Chiesa di [[San Vito]]
*Itinerario dei Vicoli: da alcuni anni tanti angoli suggestivi del centro storico di Calatafimi sono stati tolti al degrado, ristrutturati e destinati ad illustrare la sua storia e le sue tradizioni. Sulle pareti di alcuni vicoli si possono rivedere le imprese di Garibaldi, i proverbi dei contadini e le variopinte farfalle in ceramica o le acquasantiere.
 
Nel seguente elenco sono riportati tutti i vicoli della città:<ref>[http://www.comune.calatafimisegesta.tp.it/index.php?area=1&link=19 Città di Calatafimi Segesta - Calatafimi Segesta e i suoi vicoli.]</ref>
* Vicolo dei Proverbi
* Vicolo di Certeze
* Vicolo del Sole
* Vicolo della Luna
* Vicolo delle Acquasantiere
* Vicolo dei Nobili
* Vicolo delle Farfalle
* Vicolo delle Origini
* Vicolo dei Commercianti
* Vicolo dei Mugnai
* Vicolo della Poesia
* Vicolo della Sciabica
* Vicolo della Maestranza
* Vicolo degli Ortolani
* Vicolo dei Borgesi di S. Giuseppe
* Vicolo dell'Epopea Garibaldina
* Vicolo dei Cavallari
* Vicolo dei Massari
* Vicolo dei Borgesi del SS. Crocifisso
* Vicolo dei Pecorai e Caprai
* Vicolo dei Macellai
* Vicolo (o viale) del Clero
* Vicolo dell'Aratro
* Vicolo Chiosco della Fontana.
 
Nella cittadina sono dislocati tre piccoli musei: il museo civico-archeologico di Segesta, il museo dell'epopea garibaldina e il museo etnoantropologico.<ref>[http://www.comune.calatafimisegesta.tp.it/index.php?area=1&link=0&pag=5 Città di Calatafimi Segesta - Cenni Storici, p. 6.]</ref>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Calatafimi-Segesta}}
 
== Cultura ==
=== Eventi ===
Questi sono i più importanti eventi religiosi e culturali che si tengono a Calatafimi-Segesta:
* Festa del Santissimo Crocifisso: si svolge ogni {{citazione necessaria|5 o 7 anni}}, nei giorni che vanno dal 1º al 3 maggio. È una festa religiosa collegata ad un antico crocifisso ligneo di autore ignoto, cui sono attribuite numerose guarigioni avvenute nel [[1657]]. In tale anno il crocifisso, che si trovava nella sagrestia della chiesetta di Santa Caterina d'Alessandria, fu portato per la prima volta in processione. Tradizionalmente, {{citazione necessaria|come riporta l'etnologo [[Giuseppe Pitré]]}}, la festa non si svolgeva ogni anno, ma ogniqualvolta vi fossero abbastanza risorse per organizzarla: ogni 10 anni dapprima, ogni 5 anni a partire dal [[1800]]. I figuranti, divisi in ceti, sfilano per tre giorni in processione lanciando confetti, [[buccellato|cucciddati]] e fiori.
<gallery>
File:Mugnai.jpg|Carro dedicato al ceto dei mugnai
File:Borgesi di san giuseppe.jpg|Borgesi di San Giuseppe
File:Maestranza in marcia.jpg|Maestranza in marcia
</gallery>
*Processione del Santissimo Crocifisso: 3 maggio, ogni anno.
* Giornata dei Garibaldini: 15 maggio.
* Corpus Domini: nella chiesa di San Michele viene realizzato ogni anno, per il [[Corpus Domini]], un ''tappeto'' in segatura di legno colorato, sale grosso e gesso. L'opera, posta nella navata centrale della chiesa, misura circa 9 metri per 6. La tradizione, nata nel secondo dopoguerra, ha subito un'interruzione dagli [[anni 1990]] fino al [[2007]]. Davanti la chiesa di Maria Addolorata in Corso Garibaldi ogni anno si realizza l'"infiorata" un lungo tappeto fatto di fiori in cui può passare sopra solo il Santissimo Sacramento durante la processione.
* Processione dell'Assunta: 15 agosto.
* Processione Madonna del Giubino: quarta domenica di settembre.
* La festa in onore di Maria SS. Bambina: si svolge ogni 2 anni (dal 5 all'8 settembre), nella chiesetta di Maria SS. delle Grazie, in contrada Affacciatura, a poca distanza dal centro storico. Questa festa unisce fede e folklore ed è ricca di giochi e tradizione.
* Processione dell'Immacolata (diurna e notturna): 8 dicembre.
* Estate Calatafimese: da fine luglio ai primi di settembre.
* Calatafimi Segesta Festival Dionisiache (teatro greco di Segesta): da fine giugno ai primi di settembre.
* Il Presepe Vivente: ha luogo nelle caratteristiche stradine del centro storico di Calatafimi Segesta, tra concerti, sfilate e canti di Natale. È possibile ammirare le figuranti in costume d'epoca, le botteghe degli artigiani, i contadini e gli antichi mestieri. La manifestazione viene organizzata dall'Associazione culturale “Calatafimi è…”
 
=== Musica ===
Fra le realtà musicali presenti a Calatafimi sono da ricordare:
* L'Associazione Culturale Musicale Calatafimi Segesta che nasce nel 2006 con la fusione fra la Big Band Calatafimi-Segesta, attiva da più di 10 anni, e la storica Banda Segesta, le cui origini risalgono a prima del 1900; è quindi una tra le più antiche bande musicali della [[Provincia di Trapani]]. Oggi il suo organico è formato da circa 70 elementi: spicca in particolare una presenza femminile molto elevata pari a circa l'80%. Diversi sono i Maestri che fanno parte dell'associazione e che, attraverso la scuola musicale di base, hanno dato impulso ai giovani elementi, allargando in pochissimi anni l'organico della banda. Il repertorio musicale va dal classico al moderno, dal folkloristico al religioso e bandistico. Numerosi i concerti organizzati, sia nel periodo natalizio che in estate.
* Il Gruppo Folkloristico Elimo: elevato a gruppo istituzionale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dei festeggiamenti commemorativi dell'Unità d'Italia, è nato nel 1984. Esso è composto da circa 50 elementi, fra cui molti giovani. Il direttore artistico è il signor Giuseppe Gatto; da sottolineare fra le sue partecipazioni quella alla festa del mandorlo in fiore svoltasi ad Agrigento il 9 febbraio 2014 e all'Expo di Milano nel 2016..
 
== Persone legate a Calatafimi Segesta ==
[[File:Urna con il Beato Arcangelo Placenza da Calatafimi - Chiesa di Santa Maria di Gesù (Alcamo).jpg|thumb|upright=1.4|Urna con con le spoglie del beato Arcangelo Placenza da Calatafimi, custodita all'interno della [[Chiesa di Santa Maria di Gesù (Alcamo)|Chiesa di Santa Maria di Gesù]] ad [[Alcamo]].]]
* [[Arcangelo Placenza]] da Calatafimi ([[1390]]-[[1460]]), [[presbitero]] e [[religioso (cristianesimo)|religioso]] [[francescano]], venerato come [[beato]] dalla [[chiesa cattolica]]<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/91443 Beato Arcangelo Piacentini da Calatafimi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Domenico Saccaro (Calatafimi Segesta 1805-5.10.1881), sindaco, filantropo, fondatore dell'Albergo di Mendicità.
* [[Pietro Nocito]] (Calatafimi Segesta, [[1841]] – [[Roma]], [[1904]]), giurista, docente universitario, deputato.
* [[Francesco Vivona]] (Calatafimi Segesta, [[1866]] – [[Chieti]], [[1936]]), poeta, letterato.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Agostino Gallo |Inizio = 4 dicembre 1993 |Fine = 1 maggio 1997 |Partito = [[Alleanza Nazionale]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicolò Cristaldi |Inizio = 9 maggio 1997 |Fine = 22 maggio 2002 |Partito = [[Alleanza Nazionale]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicolò Cristaldi |Inizio = 28 maggio 2002 |Fine = 15 maggio 2007 |Partito = [[Alleanza Nazionale]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicolò Ferrara |Inizio = 15 maggio 2007 |Fine = 8 maggio 2012 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicolò Ferrara |Inizio = 8 maggio 2012 |Fine = 7 febbraio 2014 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rosaria Mancuso |Inizio = 28 marzo 2014 |Fine = 27 maggio 2014 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vito Sciortino |Inizio = 27 maggio 2014 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Cataldo | nome= Carlo | titolo= Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfo, Salemi, Vita | editore= Sarograf | città= Alcamo | ed= | anno= 1982 | id= | cid= Cataldo (1982) | url= }}
 
== Voci correlate ==
* [[Belicino]] ([[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|PAT]])
* [[Caciotta degli Elimi]] (PAT)
* [[Cofanetto (gastronomia)]] (PAT)
* [[Bastarduna di Calatafimi]] (PAT)
* [[Ericino]] (PAT)
* [[Gole di Segesta]]
* [[Segesta]]
* [[Stazione meteorologica di Calatafimi]]
* [[Pianto Romano]]
* [[Stazione di Calatafimi]]
* [[Stazione di Alcamo Diramazione]]
* [[Castello Eufemio]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Calatafimi Segesta}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://play.google.com/store/apps/details?id=appinventor.ai_unicotorecippo.Calatafimi_Segesta_APP&hl=it Calatafimi Segesta APP] - Applicazione, guida storico-turistica gratuita, per i telefonini
 
{{Comuni per la Strategia Rifiuti Zero}}
{{Provincia di Trapani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
 
[[Categoria:Calatafimi Segesta| ]]