Girolamo de Liguori e Karl Carstens: differenze tra le pagine

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{{Carica pubblica
[[File:Ritratto di Girolamo de Liguori.jpg|miniatura|[[Ritratto]] di Girolamo de Liguori|350x350px]]
|nome = Karl Carstens
|immagine = Karl_Carstens.jpg
|carica = 5º [[Presidenti federali della Germania|Presidente della Repubblica Federale Tedesca]]
|mandatoinizio = 1º luglio [[1979]]
|mandatofine = 30 giugno [[1984]]
|predecessore = [[Walter Scheel]]
|successore = [[Richard von Weizsäcker]]
|carica2 = [[Presidenti del Bundestag|Presidente del Bundestag]]
|mandatoinizio2 = 14 dicembre [[1976]]
|mandatofine2 = 31 maggio [[1979]]
|predecessore2 = [[Annemarie Renger]]
|successore2 = [[Richard Stücklen]]
|partito = [[Unione Cristiano-Democratica di Germania|Unione Cristiano-Democratica]] <br /> (1955-1992) <br /> [[Partito nazista]] <br /> (1940-1945)
|}}
{{Bio
| Nome = GirolamoKarl
| Cognome = de LiguoriCarstens
| Sesso = M
| LuogoNascita = RomaBrema
|GiornoMeseNascita = 14 dicembre
| LuogoNascitaLink =
|AnnoNascita = 1914
| GiornoMeseNascita = 30 novembre
|LuogoMorte = Meckenheim
| AnnoNascita = 1933
|LuogoMorteLink = Meckenheim (Nord Reno-Westfalia)
| LuogoMorte =
| GiornoMeseMorte = 30 maggio
| AnnoMorte = 1992
|Epoca = 1900
| Attività = saggista
|Attività = politico
| Attività2 = scrittore
|Nazionalità = tedesco
| Attività3 = docente
|Immagine = Bundesarchiv B 145 Bild-F039719-0021, Bonn, CDU-CSU Bundestagsfraktion, Karl Carstens.jpg
| AttivitàAltre =, studioso e storico del pensiero filosofico e scientifico
| Epoca = 1900
| Epoca2 = 2000
| Nazionalità = italiano
| PostNazionalità = ; si è dedicato in gioventù anche alla [[pedagogia]], all'impegno politico e al teatro
}}
Già [[Presidenti del Bundestag|Presidente del Bundestag]] dal 14 dicembre [[1976]] al 31 maggio [[1979]], è stato il quinto [[Presidenti federali della Germania|Presidente della Repubblica Federale Tedesca]] dal 1º luglio [[1979]] al 30 giugno [[1984]]. È stato membro della [[Unione Cristiano-Democratica di Germania|CDU]].
 
== Biografia ==
Carstens è nato nella città di Brema, era figlio di un insegnante di scuola commerciale, che rimase ucciso al fronte occidentale nella prima guerra mondiale poco prima della sua nascita. Ha studiato legge e scienze politiche presso l'[[Università Goethe di Francoforte|Università di Francoforte]], [[Università della Borgogna|Digione]], [[Università Ludwig Maximilian di Monaco|Monaco di Baviera]], [[Università di Königsberg|Königsberg]] e [[Università di Amburgo|Amburgo]] nel [[1933]]-[[1936]], ottenendo un dottorato nel [[1938]] e svolgendo il secondo esame di Stato nel [[1939]]. Nel [[1949]] ha ricevuto un Master of Laws (LL .M.) presso la Yale Law School.
Girolamo de Liguori ha frequentato il liceo classico presso i padri gesuiti dell’[[Istituto Massimo]] di Roma. Studia poi giurisprudenza all'università [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|La Sapienza]] e durante gli anni universitari si impegna anche in una intensa attività teatrale raccontata nel libro ''Scherzi della memoria''<ref name=":4">{{Cita libro|autore=Girolamo de Liguori|titolo=Scherzi della memoria. Mappa di un itinerario non turistico tra politica e cultura in una provincia del Sud, (1963-1999). Prefazione di Franco Ferrarotti; Postafazione di Nicola Siciliani de Cumis.|anno=2008|editore=Salvatore Sciascia editore|città=Caltanissetta}}</ref> prefatto da [[Franco Ferrarotti]]. Nel 1959 è tra i fondatori del CUT (Centro Universitario Teatrale) di Roma, stabilendo contatti con attori e registi quali [[Giorgio Albertazzi]], [[Anna Proclemer]], [[Vittorio Gassman]], [[Evi Maltagliati]]  e molti altri attori e registi, organizzando nel 1960 un grande convegno nell’aula magna dell’Università di Roma con [[Vittorio Gassman|Gassman]] e Lucignani su ''La Messinscena dell'Adelchi'' di Manzoni. Si laurea nello stesso ateneo nel 1962 con una tesi in Filosofia del diritto sullo scetticismo giuridico. Fresco di laurea viene nominato assistente della disciplina alla cattedra di nuova istituzione presso l’Università degli Studi di Lecce. Sposa Aurora, dalla quale avrà tre figli (Enrico, Eclita e Mario). Vince per concorso la cattedra di storia e filosofia nei Licei e inizia la carriera di docente nel Liceo Classico Calamo di Ostuni (BR). Contemporaneamente si impegna nell'insegnamento nelle scuole secondarie superiori e nell'attività pedagogica<ref name=":4" />, si dedica all' impegno politico<ref name=":4" /> e alla ricerca storica del pensiero filosofico, pubblicando saggi, articoli e monografie per importanti editori, stabilendo collaborazioni continuative culturali e scientifiche con specialisti e centri di ricerca. Prende succesivamente il titolo di dottore di ricerca in filosofia presso le consorziate università di Bari, Urbino e Ferrara. Ha ricoperto nel corso della sua carriera diversi incarichi universitari presso l'università di Trento, del Salento ed ha partecipato come relatore a convegni scientifici internazionali presso le Univ, di Torino, Firenze, Lecce, Cassino, Napoli, ecc.
[[File:De Liguori e Gassman.jpg|miniatura|350x350px|Primi anni Sessanta. Aula Magna dell'Università La Sapienza, Roma. G. de Liguori interviene al convegno da lui organizzato insieme al CUT di Roma. Alle sue spalle seduto in primo piano, Vittorio Gassmann. ]]
Dopo aver vissuto per parecchi anni in Puglia ad Ostuni, nel 1999 si trasferisce a Noceto (PR), dove vive ancor'oggi, vedovo dal 2007. Attualmente ha messo a disposizione il suo vissuto culturale a supporto della cittadina, nell'ideazione e nell'organizzazione di attività culturali, nell'ambito della poesia e del teatro, promosse dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Noceto. [[File:Albertazzi e de liguori.jpg|miniatura|350x350px|Primi anni Sessanta. Aula magna dell'Università La Sapienza, Roma, G. de Liguori (in piedi) con Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer (di spalle) ed il regista Amedeo Fago.]]
== Studi e ricerche ==
Nella sua intensa attività di ricerca si è occupato di storia del pensiero moderno - storia della filosofia e storia della scienza. Con I ''baratri della ragione'', viene riconosciuto come uno dei massimi studiosi] dell'opera di [[Arturo Graf]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Girolamo de Liguori|titolo=I baratri della ragione. Arturo Graf e la cultura del secondo Ottocento, Prefazione di E. Garin|url= http://www.lacaita.com/biblioteca-di-studi-moderni/448-i-baratri-della-ragione.html|anno=1988|editore=Lacaita|città=Manduria (TA), Bari, Roma|p=|pp=463|ISBN=}}</ref>, importante autore italiano del quale de Liguori ha contribuito per primo a rivalutare il valore storico e culturale; ha scritto di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], [[Immanuel Kant|Kant]], e [[Cartesio]]. Ha trattato il [[Positivismo]] italiano di [[Giuseppe Sergi]], [[Cesare Lombroso]], [[Enrico Morselli]] e [[Tito Vignoli]]; dello scetticismo di [[Giuseppe Rensi]] ponendolo in critica relazione tra [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] e [[Luigi Pirandello|Pirandello]]; ha scritto del suo avo [[Alfonso Maria de' Liguori|S. Alfonso M. de' Liguori]] e di altri autori noti e meno noti come il gesuita anticartesiano Giovan Battista De Benedictis, detto l'''Aletino''. Ha collaborato con l'Istituto della [[Enciclopedia Italiana Treccani]]<ref>{{Cita libro|autore=Girolamo de Liguori|titolo=«voce» Gemoynat Ludovico|anno=2000|editore=DBI Treccani|volume=LIII}}</ref>, con la [[Domus Galilaeana|Domus Galileana di Pisa]] e con l'[[Istituto italiano per gli studi filosofici|Istituto Italiano per gli Studi filosofici]] di Napoli nonchè con le più importanti riviste filosofiche, storiche e letterarie nazionali.
 
Dal [[1939]] al [[1945]] durante la [[Seconda guerra mondiale]], Carstens è stato un membro di un'unità di artiglieria antiaerea (Flak) nelle Forze Armate, raggiungendo il grado di tenente (sottotenente) dalla fine della guerra. Nel [[1940]] entra a far parte del [[Partito nazista]]; Secondo quanto riferito, aveva chiesto l'ammissione nel [[1937]] per evitare il trattamento a danno da quando lavorava come impiegato nella legge. Egli, tuttavia, si è unito l'organizzazione paramilitare nazista [[SA]] già nel [[1934]].
Ha pubblicato per Editori quali [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], [[Le Monnier]], [[Città del Sole edizioni|La città del Sole]] - [[Istituto italiano per gli studi filosofici|Istituto italiano per gli Studi Filosofic]]<nowiki/>i, [[Piero Lacaita|Lacaita]] e molte altre.
 
Nel [[1944]] Carstens sposò a Berlino la studentessa di medicina Veronica Prior. Dopo la guerra divenne un avvocato nella sua città natale Brema e dal [[1949]] è stato consigliere del Senato della città. Dal [[1950]] ha lavorato come docente presso l'[[Università di Colonia]], dove è stato abilitato due anni più tardi.
Nel corso dei suoi studi ha tenuto diversi rapporti epistolari con eminenti personalità della letteratura, della filosofia e della scienza, quali: [[Eugenio Garin]], [[Norberto Bobbio]], [[Corrado Augias]], [[Walter Binni]], [[Ambrogio Donini]], [[Franco Ferrarotti]] e [[Sebastiano Timpanaro]], del quale sono state pubblicate 12 lettere sula rivista Il Ponte<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.ilponterivista.com/rivista/2004/10/10/la-morte-di-spinoza/#more-6|titolo=Lettere di S. Timpanaro a Girolamo de Liguori|pubblicazione=Il Ponte|data=2004|cid=Il Ponte|edizione=a.l, nn 10-11|pagine=160-181}} </ref>.
 
== Impegno PoliticoFamiglia ==
[[File:Bundesarchiv Bild 146-2008-0320, Karl Carstens, Veronica Carstens.jpg|thumb|right|Karl e Veronica Carstens nel [[1949]]]]
[[File:Convegno marxisti e cattolici de liguori donini.jpg|miniatura|350x350px|1967. Comune di Ostuni (BR) Intervento di G. de Liguori al convegno da lui organizzato sul tema del ''Dialogo tra Maristi e Cattolici.'' Seduto il Senatore Prof. Ambrogio Donini.]]
Carstens sposò nel [[1944]] Veronica Erste nella caserma antiproiettile a Berlino-Schulzendorf. Veronica Carstens in seguito divenne Specialista in medicina interna. Non ebbero figli. La coppia Karl e Veronica Carstens fondarono nel [[1982]] una Fondazione con l'obiettivo di promuovere la naturopatia e l'omeopatia.
Nel 1967 G. de Liguori, insieme ad altri giovani intellettuali, fonda ad Ostuni (BR) il Circolo Culturale “Sic et Non”, cui aderiscono e collaborano note personalità della politica e della cultura quali il senatore prof. [[Ambrogio Donini]], il meridionalista letterato [[Tommaso Fiore]], [[Lucio Lombardo Radice]],  matematico e fondatore e direttore di “Riforma della scuola” e docenti delle università di Bari, Roma e e Lecce . Il circolo si impegna in complesse battaglie civili come quella per un dialogo tra marxisti e cattolici, ed altre incombenti questioni sociali come la campagna per il divorzio,  stringendo intese oltre che con moti uomini politici e studiosi di chiara fama, con il gruppo dei cattolici del ''Gallo'' di Genova e coi fiorentini seguaci di [[Giorgio La Pira]], i quali si riunivano intorno alla rivista “Testimonianze” diretta da padre [[Ernesto Balducci|Ernesto Balducc]]<nowiki/>i e [[Danilo Zolo]], nonché e coi ragazzi della [[Scuola di Barbiana]], diretta da don [[Lorenzo Milani]]. Manifesto editoriale del "Sic et Non" è la rivista ''Presenza'', da lui diretta, che testimonia questa attività politica allora pionieristica per una piccola provincia del Sud Italia. I sette numei usciti della rivista ''Presenza'' e altra documentazione di tale impegno politico, sono attualmente depositati presso la Biblioteca Comunale di Ostuni (BR) intitolata a [[Francesco Trinchera]] o in possesso del'autore, e comunque ampiamente documentati nel'unico libro autobiografico dello stesso autore<ref name=":4" />.
 
== Carriera politica ==
== Critica e commenti sull'opera di Girolamo de Liguori ==
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-P112357, Washington, Karl Carstens, John F. Kennedy.jpg|thumb|Carstens come segretario di stato nel [[1963]] in un'intervista con il [[John F. Kennedy|presidente americano Kennedy]]]]
Nel [[1954]] entra a far parte del servizio diplomatico del Ministero degli Esteri tedesco, che serve come rappresentante tedesco-occidentale presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo. Nel [[1955]] entra a far parte dell'[[Unione Cristiano-Democratica di Germania|Unione Cristiano-Democratica]] (CDU) sotto il cancelliere [[Konrad Adenauer]].
 
Nel luglio [[1960]] Carstens raggiunse la posizione di segretario di Stato presso il Ministero degli Esteri e nello stesso anno è stato nominato professore di diritto pubblico e internazionale presso l'Università di Colonia. Durante il governo di grande coalizione del 1966-1969 sotto il cancelliere [[Kurt Georg Kiesinger]], ha prima servito come segretario di stato nel Ministero della Difesa, e dopo il 1968 come capo della Cancelleria tedesca.
=== Carteggio con illustri studiosi<ref>Carteggio privato (corrispondenza autografa) tra Girolamo de Liguori e i singoli autori citati</ref> ===
* [[Norberto Bobbio|''Norberto Bobbio'']]: «[…]  Il libro<ref name=":0" /> mi pare di grande interesse, per l’ampiezza e la serietà della ricerca su un tema, se non sbaglio, mai scandagliato a fondo, eppure importante nell'ambito più vasto della storia della filosofia positiva, della critica letteraria e della cultura torinese (argomento a me particolarmente caro). Sono convinto che si tratta di un lavoro di prim'ordine, che  rende giustizia a uno studioso e a a uno scrittore (e poeta) che è stato sì, ricordato più volte dai suoi discepoli, ma  è stato poi dimenticato dagli storici. Credo che questo libro sia un effettivo contributo alla migliore di quel periodo della nostra storia che la cultura idealistica aveva disdegnato: un contributo di cui soprattutto noi piemontesi dobbiamo essere  grati».
* [[Sebastiano Timpanaro|''Sebastiano Timpanaro'']]: «[…] Mi sembra, e non lo dico per adulazione, ma con piena sincerità, un'opera<ref name=":0" /> di livello davvero eccezionalmente alto, per la caratterizzazione del protagonista e di tutto il suo ambiente, per tutto ciò che fionora ignoto essa porta alla luce. E’ venuto fuori cosi un lavoro che molto di rado accade di leggere».
*[[Ambrogio Donini|''Ambrogio Donini'']]: «[…] Mi pare, ad un primo esame, fondamentale per la conoscenza del periodo ancora poco conosciuto. Apprezzo moltissimo tale metodo di indagine e la serietà della  documentazione. Uno studio di questo genere<ref name=":0" /> è certamente costato decenni di intensa documentazione».
* ''Guido Oldrini:'' […]  ho letto subito il volume<ref name=":0" /> su Arturo Graf così ricco e con non poco profitto. Quando l’autore, in un punto se la prende con gli storici della filosofia italiana che trascurano il Arturo Graf, anzi noni menzionano affatto, mi sento in colpa; e tanto più in quanto io, studioso della cultura napoletana, mi son lasciato sfuggire quei nessi di Arturo Graf con Napoli che il volume di de Liguori illustra con tanta passione».
* ''Franco Contorbia:'' «[…]  poche volte accade di fare i conti con un libro<ref name=":0" /> così fatto, stratificato, totalizzante […]; ad apertura di pagina si avverte l’impegno, il grado di coinvolgimento appassionato con cui lei ha condotto avanti negli anni una così impegnativa ricerca peculiare, quasi il centro della sua esistenza intellettuale, il punto di arrivo (e a un tempo di partenza) di un confronto che è culturale ma anche morale e politico. […]  La qualità di un tale lavoro, mi pare, fuori dell’ordinario».
* ''Donato Valli:'' «L’autore ha consegnato alla critica e alla conoscenza uno studio<ref name=":0" /> così complesso da poter esere considerato un esaustivo panorama della cultura della secondo Ottocento italiano e non solo italiano […]».
 
Nel [[1972]] Carstens è stato eletto per la prima volta nel [[Bundestag]], dove ha fatto parte fino al [[1979]]. Dal maggio [[1973]] al ottobre [[1976]] è stato presidente del gruppo parlamentare CDU / CSU, succedendo a [[Rainer Barzel]]. Durante quel periodo era un aperto critico di tendenze di sinistra nel movimento studentesco tedesco e particolarmente ha accusato il governo del [[Partito Socialdemocratico di Germania|Partito Socialdemocratico tedesco]] (SPD) di essere troppo estremista di sinistra. Egli è noto per aver denunciato l'autore e il premio Nobel [[Heinrich Böll]] come un sostenitore del [[Terrorismo rosso|terrorismo di sinistra]] (in particolare, la [[Rote Armee Fraktion|Baader-Meinhof]]) per il suo romanzo nel 1974 [[L'onore perduto di Katharina Blum]].
=== Recensioni di illustri studiosi ===
* ''[[Paolo Rossi Monti|Paolo Rossi]]'', «[…] L’autore… ha fatto emergere un quadro ricco e articolato dove accanto alle ombre brillano alcune luci importanti». Recensione sulla rivista «[[Panorama (periodico)|Panorama]] […]»<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Paolo Rossi|data=24 aprile, 1988|anno=XXVI|titolo=Viaggio nel Positivismo|rivista=Panorama|editore=Arnoldo Mondadori Editore|volume=|numero=1149|pp=21-22}}</ref> riguardante il vol. di de Liguori ''Materialismo inquieto''<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Girolamo de Liguori|titolo=Materialismo inquieto. Vicende dello scientismo in Italia nell’età del positivismo (1868-1911)|anno=1988|editore=Laterza|città=Bari, Roma|p=|pp=238|ISBN=}}</ref>, edito da [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] .
* ''[[Giorgio Cosmacini]]'', «[…] Il lavoro di de Liguori è largamente meritorio oltreché ampiamente documentato». Recensione uscita su «Il [[Corriere della Sera|Corriere della sera]] […]»<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Giorgio Cosmacini|data=4 sett. 1988|titolo=Povero medico condannato al materialismo|rivista=Corriere della Sera|p=4}}</ref> riguardante il vol. di de Liguori ''Materialismo inquieto''<ref name=":1" />, edito da [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]].
* ''[[Mario Marti]]:'' «Dalle appassionate e diuturne indagini dell’autore su Arturo Graf e il suo tempo è venuto fuori il ponderoso, massiccio volume<ref name=":0" />, che ho ricevuto come caro e preziosissimo dono. Davvero lusinghiera la “presentazione” di un grande Maestro come [[Eugenio Garin]], e accattivante e simpatica l’”Avvertenza”. Tutto il resto è ''da leggere'' […]». Recensione al volume di de Liguori su Graf<ref name=":0" />, uscita sul «[[Giornale storico della letteratura italiana]]».<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mario Marti|anno=1987|titolo=Recensione a I baratri della ragione , 1986|rivista=Giornale storico della letteratura itliana|volume=CLXIV|numero=525|pp=154-155}}</ref>
* [[Corrado Augias]]: «[…] Quella di De Liguori è infatti una storia meridionale che parte da una finzione narrativa di gusto classico ma così classico da poterla ritrovare in alcuni capolavori tanto celebri che non vale nemmeno la pena di citarli […]»<ref>{{Cita libro|autore=Girolamo de Liguori|altri=Prefazione di Corrado Augias|titolo=Le sorelle Vadalà. Quattro storie più una, [Romanzo]|anno=2010|editore=Movimedia|città=Lecce|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.
 
=== Presidente del Bundestag ===
== Pubblicazioni (di Girolamo de Liguori) ==
Dopo le [[Elezioni federali in Germania del 1976|elezioni federali del 1976]], che ha reso tutta la CDU / CSU il più grande gruppo in parlamento, Carstens è stato eletto presidente del Bundestag, il 14 dicembre [[1976]]. La CDU / CSU aveva raggiunto una maggioranza della Convenzione federale all'elezione del Presidente della Germania, e nel 1979 il partito ha nominato Carstens, dopo che il presidente uscente [[Walter Scheel]] (FDP) ha scelto di rinunciare ad un secondo mandato, Presidente federale.
*1966, ''Trasimaco aveva ragione'', «La Rassegna pugliese», I, n 7/8
*1966, ''Giustizia e carità  fra filosofia e vita'', Ivi, n° 12
*1967, ''Lo scetticismo giuridico di [[Giuseppe Rensi]]'', «Rivista Internazionale di Filosofia del diritto», a. XLIV, fasc.II
*1968, ''Una moderna enciclopedia del sapere'', «La Rassegna pugliese», III, n° ¾
*1971, ''Efirov e la filosofia italiana'', «Problemi», gennaio-aprile, n° 25, pp. 1130-1132
*1971, ''Un [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] antiprogressivo'', «Dimensioni», a. XV, n°1
*1971, ''In tema di materialismo marxista'', Ivi, a. V, n° 2
*''Vincenzo Gioberti e la filosofia leopardiana. Momenti del conflitto tra l’ideologia cattolico borghese e la protesta [[Giacomo Leopardi|leopardi]]<nowiki/>ana'', «Problemi», n° 28, pp. 1178-1185
*1980, ''Un episodio di solitudine. Rassegna di studi su Arturo Graf Ivi, settembre-dicembre, n° 59, pp. 246-265
*1981, ''[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] e i gesuiti. Appunti per la storia della censura leopardiana'', «[[La Rassegna della letteratura italiana|La Rassegna della Letteratura italiana]]», a. LXXXV, n° 1/2, gennaio-agosto
*1981 ''Quel povero “Diavolo” di [[Arturo Graf]], «[[Giornale critico della filosofia italiana|Giornale critico della Filosofia italiana]]», a. LX, fasc. III, sett.-dic.''
*1982, ''Le «Scandalose razzie». Scienza, politica, fede in Arturo Graf Ivi, fasc. III, gennaio-aprile, pp. 66-106
*1982, ''Scetticismo e religiosità in una rivista militante: «Pietre» (1926-1928)'', in, AA. VV., ''La filosofia italiana attraverso le riviste'', a cura di A. Verri, Micella, Lecce, pp. 259-257
*1983, ''La condizione del senso. Per una riconsiderazione della lettura grafiana di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] (1890-1898)'', «La Rassegna della Lett. It.», a. LXXXVII, n° 1/2, genn.-ag., pp. 125-161
*1983, ''Il mito e la storia. Le ragioni dell’irrazionale in Arturo Graf, «Problemi», n° 66, pp. 58-75
*1983, ''Quella «dubitante religiosità». Arturo Graf e il modernismo'', «Giornale cr. della fil. It.», fasc. I, genn.-apr., pp. 91-107
*1983, ''Mattia Doria tra platonismo e riformismo'', «GCFI», fasc. II, pp. 226-233
*1983, ''Il sodalizio [[Antonio Labriola|Labriola]]-Arturo Graf negli anni della loro formazione (1868-1876)'', «Studi Piemontesi», vol. II
*1983, ''Un anticartesiano di Terra d’Otranto: Giovambattista De Benedictis'', in, Miscellanea di Storia Ligure, Univ. di Genova a. V, n° 2, vo lII
*1984, ''Materialismo e positivismo. Questioni di metodo'', in, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Univ. di Bari, voll. XII-XIII
*1985, ''Nota su Benedetto Aletino e le polemiche anticartesiane a Napoli tra i secoli XVII e XVIII'', «Rivista di storia della filosofia», n° 2
*1986, ''L’araba fenice: ossia la filosofia nella secondaria'', «Idee», n° 1
*1986, ''I baratri della ragione. Arturo Graf e la cultura del secondo Ottocento'', Prefazione di E. [[Eugenio Garin|Garin]], [[Piero Lacaita|Lacaita]], Manduria, pp. 463
*1986, ''Le ambiguità della ragione''. «Idee», n° 2/3
*1986-1988, ''Per la storia della psicofisica in Italia. Il materialismo psicofisico e il dibattito sulle teorie parallelistiche in Italia tra Ottocento e Novecento: Filppo Masci e Adolfo Faggi'', parte I, «Teorie e modelli», n° triplo, 1/2/3, pp. 69-84; parte II, n° 1, pp. 63-83
*1987, ''Di una rinnovata attenzione al materialismo ottocentesco'', «Idee», n° 3/6
*1987, ''Mito e scienza nell’antropologia e nella storiografia del positivismo italiano'', in, AA. VV., ''La filosofia tra tecnica e mito'', Atti del Convegno della SFI, Assisi ediz. Porziuncola, pp. ; poi in «Dimensioni», Livorno, n° 42
*1988, ''Materialismo inquieto. Vicende dello scientismo in Italia nell’età del positivismo (1868-1911)'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] Bari
*1988, ''Salvatore Tommasi e  la filosofia zoologica di Siciliani'', in AA. VV., ''Rileggere Siciliani'', a cura di G. Invitto e N. Paparella, Capone, Lecce, vol. I
*1988, ''Presupposti epistemologici e immagine della scienza in [[Enrico Morselli]] e Arturo Graf in AA. VV., ''Filosofia e politica a Genova nell’età del positivismo'', Atti del Conv. dell’Associazione filosof. Ligure, 14-16 maggio 1987, a cura di D. Cofrancesco, vol. I, Compagnia dei Librai, Genova, pp. 21-40; poi in ''Materialismo e scienze dell’uomo'' (v. n° 32 seguente, 1990)
*1989, ''[[Immanuel Kant|Kant]] e la religiosità filosofica di [[Piero Martinetti]]'', in, ''A partire da [[Immanuel Kant|Kant]]. L’eredità della “Critica della ragion pura”'', a cura di A. Fabris e L. Baccelli. Introduzione di S. Marcucci, Angeli, Milano
*1990, ''Materialismo e scienze dell’uomo. Il dibattito su scienze e filosofia del secondo Ottocento'', [[Piero Lacaita|Lacaita]], Manduria
*1990, ''La fondazione razionale della fede in [[Piero Martinetti]]'', «Dimensioni», Livorno, n° 56/57, dicembre
*1991, ''Darwinismo e teorie dell’evoluzione nella prospettiva monistica di E. [[Enrico Morselli|Morselli]],'' in. AA.VV., ''Il nucleo filosofico della scienza,'' a cura di Guido Cimino, Congedo, Galatina
*1992, ''L’immagine della donna nel paradigma positivistico della “degenerazione”'', in. AA. VV., ''Salvatore Morelli. Emancipazione e democrazia nell’Ottocento europeo'', a cura di G. Conti Odorisio, Ed. Scientif. Ital., Napoli
*1993, ''La cultura filosofica nella Torino di fine Ottocento'', «Rivista di filosofia», vol. XXXIV, n° 3, dic.
*1994, ''Presupposti torinesi della singolarità filosofica di P. [[Piero Martinetti|Martinetti]]'', «Studi Piemontesi», vol. LXXXIV, n° 3, dicembre
*1995, ''E’ possibile la storia dello scetticismo?'', «Segni e comprensione», a. IX, n°26
*1993-1995, ''«I filosofi delle bancarelle». Per la critica della storiografia filosofica del Novecento'', «Lavoro critico», nuova serie, n° 25/26/27
*1995, ''Il sentiero dei perplessi. Scetticismo, nichilismo e critica della religione in Italia da Nietzsche a [[Luigi Pirandello|Pirandello]]'', [[Città del Sole edizioni|La città del Sole]], Napoli
*1995, ''La reazione a [[Cartesio]] nella Napoli del Seicento. Giovambattista De Benedictis'', «GCFI», a. LXXV, fasc.III
*1996, ''La revisione della storiografia sul Mezzogiorno'', «Segni e comprensione», a. X, n° 29
*1996, ''Positivismo e letteratura''. Antologia di testi, con Introd. e note, Graphis Bari
*1997, ''La lezione scettica di [[Giuseppe Rensi|Rensi]]'', «[[Critica Liberale|Critica liberale]]», vol. IV, n°33, pp. 101-102
*1998, ''La psicofisica in Italia dal 1860 al 1901'', in AA. VV., ''La psicologia in Italia'', a cira di G. Cimino e N. Dazzi, Led, Milano
*1998, ''Tito [[Tito Vignoli|Vignoli]] e la psicologia animale e comparata'', Ivi
*1998, ''Pensatori dell’area torinese tra i due secoli'', «Percorsi», Quaderni del Centro Frassati, Torino, n°2
*1999, ''Il ritorno di Stratone. Per la collocazione del materialismo leopardiano nel pensiero ottocentesco'', in M. Biscuso e F. Gallo, ''[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] antitaliano'', Manifesto libri, Roma
*1999, ''[[Immanuel Kant|Kant]] e le scienze della natura. Notazioni in margine alle lezioni [[Immanuel Kant|kant]]<nowiki/>iane di Geografia fisica'', in, Annali del Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofiche e Geografiche dell’Univ. di Lecce, [[Piero Lacaita|Lacaita]] Manduria
*2000, C. Cattaneo, ''Psicologia delle menti associate'', a cura di G. de L., [[Editori Riuniti]], Roma
*2000, ''Antropologia, psicologia comparata e scienze naturali in [[Tito Vignoli]]''[[Tito Vignoli|,]] «Teorie e modelli»,vol. V, n° 1/2
*2000, {{Cita libro|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ludovico-geymonat_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Geymonat, Ludovico|edizione=«voce» in DBI|editore=Treccani|volume=LIII|cid=Treccani}}
*''Antropologia e tassonomia in [[Immanuel Kant|Kant]]. Da Blumembach a Buffon'', Atti del Convegno per il Bicentenario della Geo-fisica [[Immanuel Kant|kant]]<nowiki/>iana, 1797-1997, Congedo Lecce
*2000, ''Antropologia, psicologia comparata e scienze naturali in [[Tito Vignoli]]''[[Tito Vignoli|,]] «Teorie e modelli», vol. V, n. 1-2
*2002, ''Cronache di filosofia del diritto in Italia. Widar Cesarini Sforza e i suoi corrispondenti'', in «Quaderni di Storia dell’Università di Torino», a. VII, n°6, pp. 203-334
*2002, ''Per Giuseppe Mucciarelli: positivismo psicologia e storia,'' «Segni e comprensione», 47, pp. 70-74
*2003, ''Geymonat e il “materialismo verso il basso”,'' GCFI, fasc. III, sett.-dic., pp. 484-498
*2004, ''Il materialismo di Timpanaro'', «[[Critica Liberale|Critica liberale]]», vol. XI, n° 102, pp. 77-78
*2004, {{Cita news|autore=|url=http://www.ilponterivista.com/rivista/2004/10/10/la-morte-di-spinoza/#more-6|titolo=Lettere di S. Timpanaro a Girolamo de Liguori|pubblicazione=Il Ponte|data=|cid=Il Ponte rivista|edizione=a.l, nn 10-11|pagine=160-181}}
*2004-2005, ''Da Teofrasto a Stratone. L’itinerario filosofico di Giacomo [[Giacomo Leopardi|Leopardi]]'', «Quaderni materialisti», n° ¾, pp. 195-223
*2005, ''Antonio [[Antonio Labriola|Labriola]] e Arturo Graf. Principio e fine di un sodalizio di vita e di pensiero'', in ''Antonio [[Antonio Labriola|Labriola]] e la sua università. Mostra documentaria per settecento anni della “Sapienza” (1383-2003) a cento anni dalla morte di [[Antonio Labriola|Labriola]] (1904-2004)'', Aracne, Roma , pp. 235-248
*2005, ''A. Arturo Graf, Memorie giovanili (1848-1876)'', Introduzione, commento e cura , “Gli Arsilli”, Edizioni dell’Orso, Alessandria
*2005, ''Un catalogo per [[Antonio Labriola|Labriola]]'', «Critica Sociologica», 154-155, estate-autunno, pp. 203-2
*2005, ''Utilità dell’inutile. Dalla elaborazione concettuale alla programmazione e alla costruzione'' ''di un catalogo'', «Itinerari»,1/2, pp.141-157.
*2005, ''I Gesuiti e la Cina. Le polemiche sui riti confuciani tra l’Aletino e i missionari domenicani'', «Studi filosofici», XXVIII
*2006, ''Le «imbrogliate bestemmie germaniche». Jacopo Moleschott e la medicina materialistica'', «Physis», n° 2
*2006, ''La fucina del filosofo''. «Segni e comprensione», n. 58.   maggio-agosto
*2006, ''Filosofia teologia e fisica di [[Cartesio]] nella Difesa della Terza lettera apologetica dell’Aletino (1705),'' «Il Cannocchiale», n° 2
*2006, ''[[Alfonso Maria de' Liguori|Alfonso de’Liguori]] e la filosofia del suo tempo: [[Baruch Spinoza|Spinoza]], Bayle, Hobbes e Locke'', «Rivista di Storia della Filosofia», n.4, pp. 891 – 916
*2006, ''“Libido Sciendi”. Immagini dell’empietà nell’apologetica cattolica tra Sei e Settecento (dal Magalotti al Valsecchi)'', GCFI, fasc.II
*2008,  ''Scherzi della memoria. Mappa di un itinerario non turistico tra politica e cultura in una provincia del Sud, (1963-1999).'' Prefazione di Franco [[Franco Ferrarotti|Ferrarotti]]; Postafazione di Nicola Siciliani de Cumis, Salvatore Sciascia editore
*2008, ''Medicina e filosofia in Italia tra evoluzionismo e scientismo. Da Salvatore Tommasi ad [[Enrico Morselli]] (1839-1911),''  «Il cannocchiale»,2-3, pp. 47-70
*2009, ''L’”alambicco dell’anima”. Note sul Mind body problem in Italia nell’età del positivismo'',in, ''Anima, mente e cervello. Alle origini del problema mente-corpo da Descartes all’Ottocento'', a cura di Paolo Quintili, Unicopoli, pp. 283-308
*2009, ''L’ateo smascherato. Immagini dell’ateismo e del materialismo nell’apologetica cattolica da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]'', [[Le Monnier]] /Università
*2010, ''Le sorelle Vadalà. Quattro storie più una,'' [Romanzo] con pefazione di [[Corrado Augias]] Movimedia, Lecce
*2010, ''Pensatori dell’area torinese tra i due secoli'', in ''Quaderni [[Augusto Del Noce]]'', Marco editore,  Lungro di Cosenza,pp.13-41
*2011, ''Ateismo e filosofia. Considerazioni sull’ateismo latente nel pensiero moderno e sul rapporto tra fede e ragione,'' «Il Cannocchiale», n.1, pp. 15 – 44
*2011, ''Le metamorfosi del linguaggio nella controversistica e nella pratica missionaria di [[Alfonso Maria de' Liguori|Alfonso de’ Liguori]]''[[Alfonso Maria de' Liguori|,]] in, ''Le metamorfosi dei linguaggi nel Settecento'', a cura di Carlo Borghero e Rosamaria Loretelli, [[Edizioni di Storia e Letteratura|Edizioni di Storia e letteratura,]] Roma, pp.189-209
*2014, ''Dannazione  e redenzione dell'Eros. Soggetti e figure  dell'emarginazione: la donna come oggetto determinante nella invenzione cattolica del “peccato”di lussuria.,'' in «Bollettino della Società filosofica italiana», n.211, gennaio-aprile 2014, pp. 29-45
*2015, ''Le cose che non sono'', in «Critica Liberale», vol. XXI, aprile-giugno, pp. 104 e segg.
*[http://www.internetculturale.it/opencms/ricercaExpansion.jsp?q=&searchType=avanzato&channel__creator=De+Liguori%2C+Girolamo&channel__contributor=De+Liguori%2C+Girolamo&opCha__contributor=OR&opCha__creator=OR Bibliografia completa degli scritti di Girolamo de Liguori da: Cataloghi e Collezioni digitali delle biblioteche italiane]
 
=== NotePresidente Bibliografichefederale ===
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F063645-0033, Pullach, Besuch Carstens beim BND.jpg|thumb|Carstens parla come Presidente federale il 28 giugno [[1982]] al [[Bundesnachrichtendienst]]]]
<references />
Il 23 maggio [[1979]] Carstens è stato eletto come quinto Presidente della Repubblica federale di Germania, in vigore contro il candidato SPD Annemarie Renger nel primo scrutinio. Durante il suo mandato, Carstens era noto per le escursioni in Germania al fine di ridurre il divario tra la politica e la gente.
 
Nel dicembre [[1982]] il nuovo cancelliere [[Helmut Kohl]] (CDU), recentemente eletto in un movimento di successo di sfiducia contro [[Helmut Schmidt]] (SPD) risolse volutamente un voto di fiducia al Bundestag, al fine di ottenere una maggioranza chiara nelle nuove elezioni generali. Anche se già l'ex cancelliere Willy Brandt fu simile. Fu preceduto nel 1972, l'aumento dell'azione per una discussione se tale passo costituisse una "manipolazione della Costituzione." Il 7 gennaio [[1983]] il presidente Carstens tuttavia sciolse il [[Bundestag]] e invitò a nuove elezioni. Nel febbraio [[1983]] la sua decisione è stata approvata dalla Corte costituzionale federale così che nel [[1983]] le elezioni generali poterono aver luogo il 6 marzo.
{{Portale|biografie|letteratura}}
 
Nel [[1984]] Carstens ha deciso di non correre ad un secondo mandato a causa della sua età e l'ufficio di sinistra, il 30 giugno [[1984]]. Il suo successore fu [[Richard von Weizsäcker]].
 
Carstens è stato un membro della [[Chiesa evangelica in Germania]].
 
==== Visite di Stato ====
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|-
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| 1984 || febbraio/marzo || {{IDN}}, {{THA}}
|}
 
== Morte ==
Carstens è morto la notte del 29-30 maggio 1992 nella sua residenza a Meckenheim a causa di un ictus. Lui riposa nel Cimitero Rien Berger a Brema (numero tomba U 612)
 
== Opere ==
* ''Der gutgläubige Erwerb von Pfandrechten an Grundstücksrechten.'' Dissertation, 1938.
* ''Grundgedanken der amerikanischen Verfassung und ihre Verwirklichung.'' Habilitation, 1952/54.
* ''Das Recht des Europarates'', 1956
* ''Politische Führung – Erfahrungen im Dienst der Bundesregierung.'' 1971.
* ''Bundestagsreden und Zeitdokumente.'' Bonn 1977.
* ''Reden und Interviews.'' 4 Bände, Bonn 1979–1983.
* ''Deutsche Gedichte.'' (Hrsg.) 1983.
* ''Erinnerungen und Erfahrungen.'' 1993.
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze tedesche ===
{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 9 Sond des Grosskreuzes.svg
|nome_onorificenza=Classe speciale della Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=
|data=1979
}}
{{Onorificenze
|immagine=DE-BY Der Bayerische Verdienstorden BAR.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine al merito bavarese
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito bavarese
|motivazione=
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=19 dicembre [[1959]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=260983 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=PRT Order of Christ - Grand Officer BAR.png
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordine del Cristo (Portogallo)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Cristo (Portogallo)
|motivazione=
|data=4 febbraio 1960
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=8 agosto [[1965]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=33563 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=PRT Order of Christ - Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine del Cristo (Portogallo)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Cristo (Portogallo)
|motivazione=
|data=13 ottobre 1966
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce di Gran Cordone OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=18 settembre [[1979]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=36130 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=PRT Order of Saint James of the Sword - Grand Collar BAR.png
|nome_onorificenza=Gran Collare dell'Ordine di San Giacomo della Spada (Portogallo)
|collegamento_onorificenza=Ordine di San Giacomo della Spada
|motivazione=
|data=23 dicembre 1980
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Charles III - Sash of Collar.svg
|nome_onorificenza=Collare dell'Ordine di Carlo III (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Carlo III
|motivazione=
|luogo=28 settembre [[1981]]<ref>{{cita web|url=https://www.boe.es/buscar/doc.php?id=BOE-A-1981-27457|titolo=Bollettino Ufficiale di Stato}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=AUT Honour for Services to the Republic of Austria - 1st Class BAR.png
|nome_onorificenza=Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Austriaca
|motivazione=
|data=1982
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Jamaica.gif
|nome_onorificenza=Membro Onorario dell'Ordine della Giamaica (Giamaica)
|collegamento_onorificenza=Ordine della Giamaica
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=ESP Isabella Catholic Order GC.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Isabella la Cattolica
|motivazione=
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Tim Szatkowski: ''Karl Carstens. Eine politische Biographie.'' Böhlau-Verlag, Köln/Weimar/Wien 2007, ISBN 978-3-412-20013-8.
* Daniel Lenski: ''Von Heuss bis Carstens. Das Amtsverständnis der ersten fünf Bundespräsidenten unter besonderer Berücksichtigung ihrer verfassungsrechtlichen Kompetenzen.'' EKF, Leipzig/Berlin 2009, ISBN 978-3-933816-41-2.
 
== Voci correlate ==
* [[Presidenti del Bundestag]]
* [[Presidenti federali della Germania]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{lingue|de|en}}
* {{lingue|de|en}} [https://www.bundespraesident.de/DE/Die-Bundespraesidenten/Karl-Carstens/karl-carstens.html Biografia] sul sito del Presidente federale
* {{en}} [http://archives.eui.eu/en/oral_history/INT494 Intervista] con Karl Carsten presso gli [http://www.eui.eu/Research/HistoricalArchivesOfEU/Index.aspx Archivi Storici dell'Unione Europea] a Firenze
 
{{Presidente tedesco|periodo= 1979-1984|precedente=[[Walter Scheel]]|successivo=[[Richard von Weizsäcker]]}}
{{Box successione
|tipologia = incarico parlamentare
|carica = [[Presidenti del Bundestag|Presidente del Bundestag]]
|immagine = Deutscher Bundestag logo.svg
|periodo = 14 dicembre [[1976]] - 31 maggio [[1979]]
|precedente = [[Annemarie Renger]]
|successivo = [[Richard Stücklen]]
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI decorati di gran cordone]]
[[Categoria:Grandi Ufficiali OMRI]]
[[Categoria:Persone legate all'Università di Colonia]]
[[Categoria:Presidenti della Repubblica Federale di Germania]]