Bellum Iugurthinum e Kill Phil 2: differenze tra le pagine

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{{F|album hip hop|giugno 2017}}
{{WIP open|Glauco92|riscrivendo|3 aprile}}
{{Album
|titolo = Kill Phil 2
|artista = Mr. Phil
|tipo album = Studio
|giornomese = 20 marzo
|anno = 2017
|durata = 69:09
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 22
|genere = Hip hop
|etichetta =
|produttore = Mr. Phil
|registrato = Lo Studio, [[Roma]] ([[Italia]])
|formati = [[Compact disc|CD]], 2 [[Long playing|LP]], [[Musica digitale|download digitale]]
|precedente = [[NXN (album)|NXN]]
|anno precedente = 2014
|successivo = [[Neomelodicgangstabeats]]
|anno successivo = 2018
|singolo1 = Tabula rasa/Another World
|data singolo1 = 20 marzo 2017
}}
'''''Kill Phil 2''''' è il quinto [[album in studio]] del [[Disc jockey|DJ]] [[italia]]no [[Mr. Phil]], autoprodotto e pubblicato il 20 marzo 2017.<ref>{{Cita web|url = http://www.rapburger.com/2017/01/20/mr-phil-kill-phil-2/|titolo = Mr. Phil annuncia l'uscita e i feat di "Kill Phil Vol. 2"|autore = Francesco Zendri|editore = RapBurger|data = 20 gennaio 2017|accesso = 18 marzo 2018}}</ref>
 
== Il disco ==
[[Immagine:Sallust Austria.GIF|300px|thumb|right|Una statua di [[Gaio Sallustio Crispo]], autore del ''Bellum Iugurthinum'', del ''[[De Catilinae coniuratione]]'' e delle ''[[Historiae (Sallustio)|Historiae]]''.]]
Sequel dell'[[Kill Phil|album del 2005]], l'album è stato annunciato ufficialmente con il teaser il 20 gennaio dove ha rivelato alcuni nomi importanti della scena come i [[Colle der Fomento]], [[Sparo Manero|Il Turco]], [[Egreen|E-Green]], [[Jack the Smoker]], [[Ensi (rapper)|Ensi]] e Lucci dei [[Brokenspeakers]]
 
L'album è stato preceduto da videoclip dei brani ''Another World'' con John Princekin e ''Tutto già fatto'' con Il Turco, Ensi, Nex Cassel e DJ Lil Cut, usciti rispettivamente il 20 febbraio e il 20 marzo. In concomitanza con l'uscita dell'album è stato pubblicato il doppio singolo ''Tabula rasa/Another World'' nel formato 7".
Il '''''Bellum Iugurthinum''''' (in italiano '''''La guerra giugurtina''''')<ref>Oltre alla traduzione letterale ''La guerra giugurtina'', il titolo dell'opera è noto in italiano anche come ''La guerra contro Giugurta''</ref> è la seconda delle due monografie storiche scritte dallo storico latino [[Gaio Sallustio Crispo]] ([[86 a.C.|86]] - [[34 a.C.]]), dopo il ''[[De Catilinae coniuratione]]''.
 
== Tracce ==
L'opera, suddivisa in 114 capitoli e dunque più lunga della precedente monografia, narra le alterne vicende della guerra condotta dai Romani contro il re di [[Numidia]], [[Giugurta]], tra il [[111 a.C.|111]] e il [[105 a.C.]], e conclusasi con la vittoria del [[console (storia romana)|console]] [[Roma|romano]] [[Gaio Mario]].
{{Tracce
 
|Titolo1 = Kill Phil 2 Intro
Attraverso la narrazione di vicende che rivestono comunque grande interesse storico, Sallustio si preoccupa di affrontare la decadenza morale e sociale che portò al crollo della [[Repubblica romana|''res publica'' romana]] e alla nascita dell'[[Impero romano|Impero]].
|Note1 = featuring Dario De Luca
 
|Durata1 = 0:50
==Caratteristiche==
|Titolo2 = 3 tempeste
[[immagine:Numidia.jpg|thumb|right|300px|Cartina della [[Numidia]] all'epoca di [[Giugurta]].]]
|Note2 = featuring [[Egreen|E-Green]], Danno & DJ Yaner
 
|Durata2 = 3:48
===Titolo e scansione narrativa===
|Titolo3 = AK47 Rap
{{...}}
|Note3 = featuring Gast, Mystic One & Sedato Blend
 
|Durata3 = 3:19
===Vicenda storica===
|Titolo4 = Another World
{{vedi anche|Guerre contro Giugurta}}
|Note4 = featuring John Princekin
L'argomento della seconda monografia sallustiana, composta presumibilmente intorno al [[40 a.C.]], è la logorante guerra che, tra il [[111 a.C.|111]] ed il [[105 a.C.|105]], Roma combatté in Africa contro il re di [[Numidia]] Giugurta e che si concluse con la vittoria romana. Non si trattò in questo caso di una guerra voluta dalla rapacità (o dall'''avaritia'' per usare un termine sallustiano) della ''nobilitas'': infatti il senato non aveva realmente alcun interesse in essa e non avrebbe tratto grandi giovamenti a combattere sul fronte africano, lasciando invece il fianco scoperto sul fronte settentrionale, dove, pochi anni dopo,si sarebbe verificata la pericolosa invasione dell'Italia per mano di [[Cimbri]] e [[Teutoni]]. Piuttosto, i ceti più interessati alla campagna africana erano gli ''equites'' (i cavalieri), sostenitori di una politica di sfruttamento delle risorse commerciali disponibili nel bacino del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], i ricchi ''mercatores'' (mercanti) italici (dalle cui fila provenivano i ''negotiatores'' massacrati nel [[112 a.C.]] da Giugurta),<ref>Sallustio, ''Bellum Iugurthinum'', 26, 3</ref> la plebe romana ed italica che sperava che, dopo la conquista, le terre africane venissero distribuite secondo l' ''usus'' (la prassi) istituito dieci anni prima da [[Gaio Sempronio Gracco|Gaio Gracco]], quando sulle rovine di [[Cartagine]] era stata fondata la prima colonia romana d'oltremare.
|Durata4 = 3:43
 
|Titolo5 = Ombre
In un quadro del genere è comprensibile come, dopo anni di guerriglia inconcludente, il "problema Giugurta" fosse destinato ad essere liquidato da un rappresentante delle forze interessate alla conquista, l'''homo novus'' [[Gaio Mario]], e non da generali aristocratici, che Sallustio inevitabilmente (ed ovviamente) accusa di corruzione, incapacità e superbia.
|Note5 = featuring DSA Commando
 
|Durata5 = 4:00
===Riassunto dei capitoli===
|Titolo6 = Tevere in piena
{{trama}}
|Note6 = featuring Balo1, Suarez & Grezzo Esselover
 
|Durata6 = 3:03
==== Capitoli 1 - 4 (proemio) ====
|Titolo7 = Tabula rasa
{{quote|A torto il genere umano si lamenta perchè la sua natura, debole e di breve durata, è retta dal caso più che dalla virtù. A ben vedere infatti, si scoprirà al contrario che non c'è nulla di più grande e nobile, e che alla natura umana manca la volontà di agire più che la forza o il tempo. Ma è lo spirito a guidare e dominare la vita degli uomini. Quando esso tende alla gloria attraverso la via della virtù, possiede vigore, forza e fama in abbondanza e non ha bisogno della fortuna.|[[Gaio Sallustio Crispo|Sallustio]], ''Bellum Iugurthinum'', 1, 1-3; trad. di Lisa Piazzi, ''La guerra contro Giugurta''|Falso queritur de natura sua genus humanum, quod inbecilla atque aevi brevis forte potius quam virtute regatur. Nam contra reputando neque maius aliud neque praestabilius invenias magisque naturae industriam hominum quam vim aut tempus deesse. Sed dux atque imperator vitae mortalium animus est. Qui ubi ad gloriam virtutis via grassatur, abunde pollens potensque et clarus est neque fortuna eget, quippe quae probitatem, industriam aliasque artis bonas neque dare neque eripere cuiquam potest.|lingua=la}}
|Note7 = featuring Masito & Danno
 
|Durata7 = 3:48
Come anche il ''De Catilinae coniuratione'',<ref>Sallustio, ''De Catilinae coniuratione'', 1-4</ref> il ''Bellum Iugurthinum'' si apre con un proemio che esula dalla vicenda storica narrata nell'opera, ma che mette in luce l'ideologia dell'autore riguardo la natura umana: l'essere umano, infatti, è costituito da corpo e anima,<ref>Sallustio, ''Bellum Iugurthinum'', 2, 1</ref> ma soltanto il solido possesso della virtù è garanzia di gloria eterna. L'uomo deve dunque esercitare l'anima più del corpo, poiché i beni del corpo sono effimeri e destinati a scomparire, mentre quelli dell'anima permettono di avere il reale controllo della propria vita, e portano alla grandezza immortale.<ref>Sallustio ''Bellum Iugurthinum'', 1, 5</br>Sallustio, ''De Catilinae coniuratione'', 1, 2-4</ref>
|Titolo8 = God Fetish
 
|Note8 = featuring [[Lanz Khan]] & Blob
Il messaggio sallustiano, universalmente valido, assume particolare rilevanza nell'ambito della crisi della ''res publica'', quando proprio l'attaccamento alla ''virtus'' sembra essere l'unica via in grado di riportare alla pace e alla stabilità.
|Durata8 = 3:08
 
|Titolo9 = Tutto già fatto
{{quote|Tra queste, tuttavia, le magistrature e i comandi militari, insomma ogni carica pubblica, non sembrano affatto desiderabili in questo periodo, perchè l'onore non viene dato al merito e anche quelli che l'hanno ottenuto con gli intrighi non sono per questo più sicuri o onorati.|[[Gaio Sallustio Crispo|Sallustio]], ''Bellum Iugurthinum'', 3, 1; trad. di Lisa Piazzi, ''La guerra contro Giugurta''|Verum ex iis magistratus et imperia, postremo omnis cura rerum publicarum minime mihi hac tempestate cupienda videntur, quoniam neque virtuti honor datur neque illi, quibus per fraudem iis fuit uti, tuti aut eo magis honesti sunt.|lingua=la}}
|Note9 = featuring [[Sparo Manero|Il Turco]], [[Ensi (rapper)|Ensi]] & Nex Cassel
 
|Durata9 = 4:05
Sallustio critica dunque apertamente il sistema politico, che permette di raggiungere il potere a chi non lo merita;<ref>Esemplare è il caso di [[Marco Porcio Catone Uticense]], che invece, pur meritando l'elezione al consolato, non poté mai ottenerla, nonostante fosse già allora simbolo di moralità e onestà totale (''De Catilinae coniuratione'', 54): il sistema politico respinge dunque coloro che esercitano pienamente la ''virtus''.</ref> in una tale situazione, fondamentale è l'importanza rivestita dall'attività dello storico, che rischia invece di essere considerata come ''otium''. Attraverso il proemio, dunque, Sallustio può anche nobilitare la sua attivita, come fa, analogamente, nel ''De coniuratione Catilinae''.<ref>Sallustio, ''De Catilinae coniuratione'', 4</ref><ref>L'elogio dell'attività storiografica costituisce un vero e proprio ''topos'' nei proemi storici: [[Polibio]] (1, 1-2) sostiene che ''gli storici si siano sempre serviti dell'elogio, dicendo che l'insegnamento della storia è l'educazione e l'esercizio migliore per le attività politiche''.</ref>
|Titolo10 = Vecchia maniera
 
|Note10 = featuring [[Jack the Smoker]] & Asher Kuno
==== Capitoli 5 - 16 ====
|Durata10 = 1:50
{{quote|Mi accingo a raccontare la guerra che il popolo romano combattè con giugurta, re dei Numidi, in primo luogo perchè essa fu lunga, aspra e con alterne vicende, poi perchè allora per la prima volta fu contrastata l'arroganza dei nobili.<ref>Dopo il fallimento politico di [[Tiberio Gracco|Tiberio]] e [[Gaio Gracco]], la ''nobilitas'' senatoriale aveva detenuto il potere ininterrottamente fino al periodo della guerra giugurtina e dell'ascesa di [[Gaio Mario]].</ref>|[[Sallustio]], ''Bellum Iugurthinum'', 5, 1; trad. di Lisa Piazzi, ''La guerra contro Giugurta''|Bellum scripturus sum, quod populus Romanus<ref>La frase iniziale del quinto capitolo è un [[esametro]]: secondo E. Skard (''Ennius und Sallustius: eine sprachliche Untersuchung'', Oslo, 1933, p. 63), anzi, si tratterebbe di una citazione del VI libro degli ''Annales'' di [[Quinto Ennio]]. Benchè l'uso di versi nella scrittura in prosa era considerata cosa da evitarsi, era tuttavia diffuso l'uso di esametri (che ricordavano la poesia epica) negli ''incipit'' di opere di argomento storico. Ne sono un esempio l'''incipit'' con andamento esametrico degli ''Annales'' di [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]]:{{quote|I re tennero per primi il governo di Roma.|[[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], ''Annales'', I, 1; trad. di Bianca Ceva, ''Annali''|Urbem Romam a principio reges habuere; [...]|lingua=la}}e quello degli ''[[Ab Urbe condita libri]]'' di [[Tito Livio|Livio]]:{{quote|Non so se valga davvero la pena [...]|[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', ''Praefatio''; trad. di Guido Reverdito, ''Storia di Roma''|Facturusne operae pretium sim [...]|lingua=la}}
|Titolo11 = Hattori hanzo
</ref> cum Iugurtha rege Numidarum gessit, primum quia magnum et atrox variaque victoria fuit, dein quia tunc primum superbiae nobilitatis obviam itum est.|lingua=la}}
|Note11 = featuring Dunk & Whiteboy
 
|Durata11 = 3:34
Dopo aver introdotto la narrazione storica vera e propria, Sallustio racconta, ''perchè l'insieme degli avvenimenti risulti più chiaro e comprensibile'',<ref>Sallustio, ''Bellum Iugurthinum'', 5, 3</ref> la storia del [[Numidia|regno di Numidia]]: durante la [[seconda guerra punica]], il [[re]] numida [[Massinissa]] aiutò [[Publio Cornelio Scipione]] contro il [[cartaginese]] [[Annibale]], e, dopo la [[battaglia di Zama]] e i [[Seconda guerra punica#Dopo la guerra|successivi trattati]], Roma decise di ricompensarlo concedendogli la sovranità su molte delle terre strappate ai Cartaginesi, dando così vita ad un forte rapporto di amicizia con la Numidia.<ref>Sallustio, ''Bellum Iugurthinum'', 5, 4-5</ref><ref>L'alleanza con la Numidia divenne, in realtà, la vera chiave della politica africana di Roma: la presenza di un re amico permetteva infatti a Roma di evitare interventi militari diretti, ma, allo stesso tempo, anche di contenere un eventuale nuovo espansionismo cartaginese.</ref> Alla morte di Massinissa, ereditarono il regno i suoi tre figli, [[Gulussa]], [[Mastanabal]] e [[Micipsa]], ma quest'ultimo rimase come unico sovrano a causa della prematura morte dei fratelli. A sua volta, Micipsa lasciò il regno ai figli, [[Aderbale (re)|Aderbale]] e [[Iempsale I|Iempsale]], ed al nipote [[Giugurta]], figlio di Mastanabale e di una concubina.<ref>Sallustio, ''Bellum Iugurthinum'', 5, 6-7</ref>
|Titolo12 = Cash Burnin'
 
|Note12 = featuring [[Francesco Paura]], Lucci & DJ Delta
== Le differenze del ''Bellum Iugurthium'' rispetto al ''[[De Catilinae coniuratione]]''==
|Durata12 = 3:26
Rispetto alla prima monografia sallustiana, il ''Bellum Iugurthinum'' appare nettamente più variegato: il motivo principale è il cambiamento delle coordinate spaziotemporali. A differenza del ''De Catilinae coniuratione'' - in cui la congiura durava circa un anno e mezzo, con gli eventi principali localizzati tra il novembre del [[63 a.C.|63]] ed il gennaio del [[62 a.C.]], e si svolgevano a Roma e nell'Etruria, quindi in un'area abbastanza limitata -, nel ''Bellum Iugurthinum'' il teatro delle vicende cambia spesso, con repentini passaggi tra Roma e l'Africa, e la logorante guerra che scaturisce dura per ben 7 anni, dal [[111 a.C.|111]] al [[105 a.C.]]. Anche il sistema dei personaggi è più complesso: ai romani Scipione, Metello, Scauro, Bestia, Mario e Silla si contrappongono i numidi Micipsa, Aderbale, Giugurta e Bocco, e ad ogni modo la narrazione risulta più movimentata e ricca poiché i personaggi principali presentano un'indole ambigua, sfaccettata e perfino mutevole.
|Titolo13 = E' cos' nostr'
 
|Note13 = featuring Kimicon Twinz & [[DJ Double S]]
Anche se diluita in un testo più lungo (114 capitoli), la tecnica narrativa si mantiene la stessa del ''Bellum Catilinae''. Infatti dopo il proemio, il ritratto del protagonista e gli antefatti («archeologia») che lo collegano con la storia di Roma, lo storico comincia a narrare gli eventi intervallandoli con digressioni e discorsi che segnano pause di riflessione ed offrono l'occasione per sfoggi di retorica e giudizi storici particolarmente pregnanti.
|Durata13 = 3:37
 
|Titolo14 = Diamanti sporchi
È stato notato da molti come nel ''Bellum Iugurthinum'' siano assenti gli elementi di descrizione etnografica, essenziali per una opera storiografica che si rispetti. La digressione geografica presente nei capitoli dal 17 al 19 è assai deludente per uno storico che, pur essendo stato governatore della provincia d'Africa, sembra attingere a fonti scritte piuttosto che all'osservazione personale; ugualmente il ritratto di Giugurta ha tratti barbarici per quel che riguarda l'educazione ed i comportamenti giovanili (''Bellum Iugurthinum'',6), ma questa sfumatura sembra più che altro esser presa in prestito dalla tradizione (vedi ad esempio l'educazione di Ciro nella Κυροπαιδεὶα [pron:''Kyropaidèia'',Ciropedìa] di [[Senofonte]]) che non un fatto reale.
|Note14 = featuring [[Amir|Amir Issaa]] & Kris Kolo
 
|Durata14 = 3:20
<center>
|Titolo15 = Disco d'odio
{| {{prettytable}}
|Note15 = featuring Don Diegoh & Easy One
|+ '''Struttura del ''Bellum Iugurthinum'''''
|Durata15 = 3:23
|capp. 1-4||proemio||Incipit
|Titolo16 = Rendez-vous
|-
|Note16 = featuring Ciunno Boyz
|cap. 5||motivazione della scelta dell'argomento||
|Durata16 = 3:09
|-
|Titolo17 = Ready 2 Kill
|capp. 6-16|| avvenimenti dal [[120 a.C.|120]] al [[117 a.C.]]||ritratto di Giugurta
|Note17 = featuring Romanderground
|-
|Durata17 = 3:18
|capp. 17-19||1° excursus ||trattazione sulla geografia della Numidia, trascurando però la descrizione etnografica del popolo numida
|Titolo18 = Come Dio comanda
|-
|Note18 = featuring Paolito, Claver Gold & DJ P-Kut
|capp 20-40||avvenimenti dal [[116 a.C.|116]] al [[110 a.C.]]||
|Durata18 = 3:10
|-
|Titolo19 = 1 Shot 1 Kill
|capp. 41-42||2° excursus ||età dei Gracchi
|Note19 = featuring Leslie
|-
|Durata19 = 2:33
|capp. 43-77||avvenimenti dal [[109 a.C.|109]] al [[108 a.C.]]||
|Titolo20 = Beatrix Kiddo
|-
|Note20 = featuring Bariyoungunz
|capp. 78-79||3° excursus|| ulteriore trattazione geografica
|Durata20 = 3:38
|-
|Titolo21 = 7 samurai
| capp 80-114||avvenimenti dal [[107 a.C.|107]] al [[104 a.C.]]||
|Note21 = featuring Johnny Roy, Don Diegoh, Blob, Brenno, Barile & Kento
|}
|Durata21 = 2:57
</center>
|Titolo22 = Kill Phil 2 Outro
 
|Durata22 = 1:30
In sostanza manca nell'opera qualsiasi interesse che non sia necessariamente legato all'ossessiva ricerca delle cause del declino (e della fine di lì a poco) della ''res publica'' romana, ed il trasferimento di questa indagine nella politica estera non cambia nulla nella prospettiva dello storico. La conseguenza è che quando lo storico cerca di individuare le cause dell'espansionismo di Roma si comporta allo stesso modo e non fa altro che ritornare ancora una volta, in un'analisi piuttosto deludente, alle cause morali che muovono la politica interna: l' ''avarita'' (avidità di denaro) e la ''lubido imperitandi'' (brama di potere) (così si ricava dal discorso di Giugurta a [[Bocco]], ''Bellum Iugurthinum'',cap.81)
}}
 
Si genera in questo modo una curiosa distorsione, per cui la rapacità e la sete di potere che spingono ad ingrandire lo stato ne segnano anche la dissoluzione nelle ambizioni personali e nelle lotte civili: è un paradosso che rivela quanto sia, nella sostanza, inefficace l'ottica moralista di Sallustio per comprendere le vere ragioni dell'espansione romana nel Mediterraneo, ovviamente non di natura morale.
 
==Personaggi==
 
===Giugurta===
{{...}}
 
====Differenze tra Catilina e Giugurta e le cause della corruzione della nobiltà romana====
Il personaggio di Catilina può essere visto come un ''monstrum'', in quanto assomma in se diverse caratteristiche, anche tra loro completamente opposte, che lo rendono uno dei personaggi più enigmatici, assieme al re numida [[Giugurta]]. Ma mentre il personaggio di Catilina nel corso del ''De Catilinae coniuratione'' tutto sommato non subisce sostanziali mutamenti di carattere psichico, cioè nasce come personaggio dall'indole corrotta e malvagia e così resta sino alla fine, il personaggio di Giugurta subisce dei grossissimi mutamenti di carattere; infatti nasce come un giovane ragazzo, erede al trono numida, dall'animo sano e pieno di buoni principi, ma nel corso del ''Bellum Iugurthinum'' muta radicalmente, "inquinato" dall'influsso negativo che su di lui ebbe la ''nobilitas'' romana, allora profondamente corrotta, rendendolo di carattere ''pravus''. Entrambi i personaggi sono il frutto della malvagità della classe senatoria, da cui provengono (Catilina) o sono stati fortemente condizionati (Giugurta); questo «''marciumen'' interno» dal punto di vista sociale e morale ha le sue radici nel [[146 a.C.]], anno del crollo di [[Cartagine]] per mano romana. Infatti la sconfitta di Cartagine ha posto fine al cosiddetto ''metus hostilis'' (timore per il nemico), ovvero il timore che i romani avevano per i nemici cartaginesi e che li spingeva a stare compatti ed appianava le controversie interne; essendo venuto a mancare questo potente "collante", si sono acuiti i sentimenti di '''''ambitio''''' ed '''''avaritia''''' dell'oligarchia senatoria e soprattutto le ostilità presenti tra le varie ''factiones'', sfociate nelle sanguinarie guerre civili del primo secolo a.C.. Si ha infatti un passaggio da lotte tra ''hostes'' (nemici stranieri, barbari) a lotte tra ''adversarii'' ( rivali politici, lotta tra fazioni), scatenando ondate di violenza interna senza precedenti, che decretarono la fine inevitabile di tutto quell'insieme di istituzioni che costituiva la ''res publica'' romana.
 
== Note ==
{{<references|}}/>
 
==Bibliografia==
{{...}}
 
==Voci correlate==
*[[De Catilinae coniuratione]]
*[[Gaio Sallustio Crispo]]
*[[Guerre contro Giugurta]]
*[[Giugurta]]
*[[Numidia]]
*[[Gaio Mario]]
*[[Lucio Cornelio Silla]]
*[[Letteratura latina]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|testo=la:Bellum Iugurthinum}} nell'originale [[Lingua latina|latino]].
 
==Collegamenti esterni==
 
* [http://www.thelatinlibrary.com/sall.html Opere sallustiane originali Latino]: ''Bellum Catilinae'', ''Bellum Iugurthinum'', ''Fragmenta Historiarum'', ''Epistulae ad Caesarem'' ed ''Invectiva in Ciceronem'' (quest'ultima di attribuzione incerta, anche se spesso a lui attribuita).
* [http://latinae.altervista.org Latinae - Bibliotheca Maximiliana]
 
{{Sallustio}}
{{Portale|Antica Roma|Letteratura}}
 
[[Categoria:Opere letterarie latine|Bellum Iugurthinum]]
 
{{Portale|hip hop|musica}}
[[de:De bello Iugurthino]]