Enea Venturi e Bernardo Oddo: differenze tra le pagine

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{{S|chimici italiani}}
{{Bio
|Nome = EneaBernardo
|Cognome = VenturiOddo
|Sesso = M
|LuogoNascita = MalalbergoCaltavuturo
|GiornoMeseNascita = 222 settembregennaio
|AnnoNascita = 18881882
|LuogoMorte = BolognaMilano
|GiornoMeseMorte = 219 agostomaggio
|AnnoMorte = 19631941
|Attività = imprenditorechimico
|Attività2 = pubblicista
|Attività3 = politico
|Epoca1 = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =. È ricordato per importanti opere di [[bonifica agraria]], ma anche per il suo atteggiamento [[reazionario]] nei confronti del [[movimento operaio]]
}}
 
Fratello di [[Giuseppe Oddo (chimico)|Giuseppe Oddo]], insegnò nell'[[università di Pavia]],<ref>[http://prosopografia.unipv.it/index.php?page=view_img&idsoggetto=1&idimg=181&i=159 I professori dell'Università di Pavia (1859-1961)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> conducendo vari studi sui [[composti eterociclici]].
== Biografia ==
Era figlio di Giuseppe Vittorio Venturi ([[1860]]-[[1936]]), proprietario di vasti [[latifondi]] nei comuni di [[Galliera]], [[Malalbergo]] e [[San Pietro in Casale]].<ref>Cfr. [[Agostino Bignardi]], <i>Costruttori di terre</i>, Edizioni Bandiera, [[Bologna]], 1958, pagg. 38-40.</ref> <ref>Cfr. Luigi Zerbini, <i>Illustrazione delle principali aziende agrarie del Bolognese</i>, Società Tipografica già Compositori, Bologna, 1913.</ref><br />Prese parte alla [[Grande Guerra]] e ottenne il grado di capitano. Dopo la guerra aderì al [[Fasci italiani di combattimento|Fascio di combattimento]] bolognese, stringendo amicizia con [[Leandro Arpinati]]. Venturi rappresenta un caso di identificazione completa tra [[fascismo]] e agraria. Non si limita a "usare" i fascisti come una milizia mercenaria antisocialista, ma veste egli stesso i panni dello squadrista e partecipa in prima persona alle azioni.<ref>Cfr. [[Renato Zangheri]], <i>Bologna</i>, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 1986, pag. 142.</ref><br /> A capo di una compagnia armata di fascisti<ref>Cfr. Nazario Sauro Onofri, <i>La strage di Palazzo d'Accursio. Origine e nascita del fascismo bolognese. 1919-1920</i>, [[Feltrinelli]], [[Milano]], 1980, pag. 271 [http://parridigit.istitutoparri.eu/public/multimediale/1/Monografie/multimedia_source/La_/st/La_strage_di_palazzo_d_Accursio.pdf#272].</ref>, prese parte agli scontri che il [[21 novembre]] [[1920]] culminarono con la [[strage di Palazzo d'Accursio]].<br />
 
Scoprì due [[reattivi di Grignard]]: il [[magnesilpirrolo]] (nel [[1909]])<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo-oddo/ Bernardo Oddo nell'Enciclopedia Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name=unipd>{{Cita web |url=http://www.chimica.unipd.it/gianfranco.scorrano/pubblica/la_chimica_italiana.pdf |titolo=La_chimica_italiana.doc<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=10 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120313131900/http://www.chimica.unipd.it/gianfranco.scorrano/pubblica/la_chimica_italiana.pdf |dataarchivio=13 marzo 2012 |urlmorto=sì }}</ref> e il c-[[magnesilindolo]] (nel [[1911]]).<ref name=unipd/>
Nel biennio [[1921]]-[[1922]], Venturi è considerato tra i principali animatori dello [[squadrismo]] a [[Galliera]] e nei comuni limitrofi, all'epoca teatro di duri scontri tra socialisti e fascisti.<ref>Cfr. Fulvio Simoni, <i>San Pietro in Casale, un secolo di storia</i> - San Pietro In Casale 1990.</ref> La sua carriera politica fu bruscamente interrotta nel maggio [[1933]]: in conseguenza dell'epurazione di [[Leandro Arpinati]], fu rimosso dalle cariche che ricopriva nel comune di [[Galliera]]. Continuò a frequentare Arpinati quando questi fu in confino a Malacappa di [[Argelato]].<ref>Ciò è testimoniato, tra gli altri, dalla figlia dell'ex gerarca, Giancarla Arpinati (Cfr. <i>Malacappa. Diario di una ragazza 1943-1945</i>, [[Il Mulino]] Intersezioni, [[Bologna]], 2004).<br />Sia [[Giorgio Pini]] sia [[Agostino Bignardi]] ricordano anche che Arpinati, allora in difficoltà finanziarie, accettò un prestito dall'amico Venturi. Per la testimonianza di Pini cfr. Nazario Sauro Onofri, <i>I giornali bolognesi nel ventennio fascista</i>, pag. 133.</ref><br />
 
Si dedicò inoltre alla preparazione di farmaci, tra cui: ''[[Fenobarbital|Alfa Bertelli]]'', ''Emopirrolo'' e ''Auritiolo''.<ref name=unipd/>
Nel contempo proseguì l'attività di [[latifondista]] agricolo, completando la [[bonifica agraria]] di duemila ettari di terreni adibiti a [[risaia]].<ref>Cfr. Federico Orlando, <i>L'agricoltore</i> (vedi bibliografia).</ref><br />
A partire dal [[1928]] (per primo in Italia) intraprese l'allevamento della [[Karakul (pecora)|pecora Karakul]]<ref>Cfr. [[Agostino Bignardi]], <i>In ricordo di Enea Venturi</i> (vedi bibliografia).</ref>, dalla quale si ricava la pelliccia [[Astrakan]].<ref>Nel suo allevamento di Galliera fu realizzato un documentario [http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/schedaCine.jsp?db=cinematograficoDOCUMENTARI&section=/&physDoc=3163&theTerm=Enea+Venturi&qrId=3se053ff037a132c&findCine=true&findFoto=true#] dell'[[Istituto Luce]].</ref><ref>Cfr. A. Sirri, <i>Contributo autarchico della zootecnia bolognese</i>, in "Il comune di Bologna", agosto-settembre-ottobre 1939, pag. 35. Sirri scrive: 'A proposito di ovini, va segnalato che la provincia di Bologna è forse quella che alleva attualmente il maggior numero di pecore Caracul, le produttrici delle famose pelliccie. Gli allevamenti bolognesi hanno fornito a tutta Italia molte decine di riproduttori.'</ref> Il suo allevamento divenne presto rinomato<ref>Cfr. <i>Rivista di zootecnia: rassegna mensile di scienza e pratica zootecnica</i>, Volume 17, 1940, pag. 195.</ref>, ed è spesso citato come esempio di realizzazione della [[autarchia|politica autarchica]] del regime.
<br />
 
==Opere==
Dagli anni Venti fino alla sua morte ricoprì numerose cariche in associazioni agricole, tra le quali il [[Consorzio della bonifica renana]].
* [http://books.google.it/books?id=W5dNOQAACAAJ ''Il magnesilpirrolo ed il suo impiego per la sintesi di composti pirrolici''], Tipografia della Reale Accademia Nazionale dei Lincei, 1924.
 
* [http://books.google.it/books?id=H1oFfAEACAAJ ''Trattato di chimica farmaceutica e tossicologia''], F. Vallardi, 1930.
Anche nel secondo dopoguerra si oppose con violenza alle rivendicazioni del [[movimento operaio]]<ref>Probabilmente questo suo atteggiamento fu rafforzato dalle rappresaglie che colpirono i suoi amici e parenti nel [[1945]]: il [[22 aprile]] [[Leandro Arpinati]] fu ucciso a Malacappa, e il [[23 luglio]] la stessa sorte toccò all'agricoltore Francesco Testoni di Galliera. Quest'ultimo era stato un collaborazionista dei tedeschi negli anni della [[Repubblica Sociale Italiana]], ed era cognato di Enea Venturi.</ref>: l'[[8 aprile]] [[1949]] fece intervenire le forze dell'ordine contro gli operai dei suoi possedimenti in [[sciopero]].
* ''Synthesis of Schiff bases from anilines. Chemical Abstract'', 1924, 17<sup>a</sup> ed., pp. 1631-1634.
<ref>Cfr. l'articolo <i>Due braccianti feriti in una carica della polizia</i>, in "L'Unità", 9 aprile 1949, pag. 4.</ref>
Questo grave episodio, in cui rimasero feriti due scioperanti, fu oggetto di un'[[interrogazione parlamentare]].<ref>Atti Parlamentari - Camera dei Deputati - Seduta di lunedì [[11 luglio]] [[1949]] [http://www.camera.it/_dati/leg01/lavori/stenografici/sed0273/sed0273.pdf#16].</ref><br />
Proprio a partire dal [[1949]], si hanno le testimonianze dell'esistenza a Galliera di un "covo di picchiatori fascisti"<ref>Cfr. <i>Il popolo e la festa</i>, pag. 27 (vedi bibliografia).</ref> da lui protetti e finanziati. Il [[13 novembre]] questi aggredirono e ferirono un ex partigiano.<ref>Cfr. l'articolo <i>Sciopero a Bologna per l'aggressione di Galliera</i>, in "L'Unità", 15 novembre 1949, pag. 1.</ref><br />
Il [[10 marzo]] [[1950]] nelle sue tenute avvenne uno scontro tra braccianti e [[crumiro|crumiri]] da lui reclutati<ref>Cfr. l'articolo <i>Severa lezione ai crumiri nelle campagne bolognesi</i>, in "L'Unità", 11 marzo 1950, pag. 4.</ref> <ref>Cfr. <i>Il popolo e la festa</i>, pagg. 30-33 (vedi bibliografia).</ref>, e l'anno seguente, il [[19 giugno]] [[1951]], il deputato Andrea Marabini dichiarò in Parlamento che:
{{quote|l’agrario Enea Venturi [...] non nasconde la formazione di certe squadre volontarie. Costui fa addirittura esercitare queste squadre. In occasione di una festa del patrono, a Gal[l]iera si sono uditi numerosi spari. Non si trattava di mortaretti: erano 80 squadristi che sparavano i propri fucili dalle tenute o ai margini delle tenute di questo agrario. Con questi spari non si voleva festeggiare il patrono, ma si voleva fare opera di intimidazione contro i lavoratori. Questo agrario ha già avuto piena libertà di sparare contro braccianti e contadini.<ref>
Atti Parlamentari - Camera dei Deputati - Resoconto della seduta pomeridiana di martedì [[19 giugno]] [[1951]] [http://www.camera.it/_dati/leg01/lavori/stenografici/sed0704/sed0704.pdf].<br />Ancora nel [[1953]], nella relazione dattiloscritta di un militante del P.C.I. di Galliera conservata all'Istituto Gramsci dell'Emilia Romagna, si fa riferimento alle azioni intimidatorie ispirate da Venturi.</ref>
}}
Morì a [[Bologna]] il [[2 agosto]] [[1963]]. Alla sua commemorazione funebre, [[Agostino Bignardi]] citò la frase catoniana:
"Dagli agricoltori escono uomini fortissimi e soldati valorosi."<br />
È sepolto alla [[Cimitero_Monumentale_della_Certosa_di_Bologna|Certosa di Bologna]].
 
== Onorificenze ==
 
{{Onorificenze
|immagine=Rural Merit Star G.png
|nome_onorificenza=Stella d'oro al merito rurale
|collegamento_onorificenza=Distinzione_al_merito_rurale
}}
 
== Pubblicazioni ==
 
*''Risicoltura bolognese'', estratto dal Volume III - nuova serie - degli annali della R. Accademia di Agricoltura di Bologna, Tipografia Paolo Cuppini, [[Bologna]], [[1943]].
*''La pecora Karakul in Italia - allevamento e sua tecnica (terza edizione)'', Soc. Tip. Mareggiani, [[Bologna]], [[1946]].
 
== Note ==
 
== Note ==
<references/>
 
{{Controllo di autorità}}
== Bibliografia ==
{{portale|biografie|chimica|medicina}}
 
*{{cita libro| cognome=Arbizzani |nome=Luigi |titolo=L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione. Volume terzo - Azione operaia, contadina, di massa |editore=De Donato Editore, [[Bari]] |anno=1976}}
*{{cita libro| cognome=Bignardi |nome=Agostino |titolo=In ricordo di Enea Venturi - commemorazione tenuta nella Giunta direttiva dell'Unione agricoltori di Bologna il 3-9-1963 |editore=Tip. Il Resto del Carlino, [[Bologna]] |anno=1963}}
*{{cita libro| cognome=Garuti |nome=Maurizio |titolo=Il popolo e la festa: sessant'anni di feste dell'Unità a Galliera (1946-2006) |editore=[[Edizioni_Pendragon|Pendragon]], [[Bologna]] |anno=2006}}
*{{cita libro| cognome=Orlando |nome=Federico|titolo=L'agricoltore|editore=[[Vallecchi]], [[Firenze]]|anno=1960}}
 
{{Portale|agricoltura|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Decorati con la Stella al merito rurale]]