Olivier Messiaen e Codice internazionale di nomenclatura zoologica: differenze tra le pagine

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Il '''Codice internazionale di nomenclatura zoologica''' o '''''International Code of Zoological Nomenclature''''' (denominazione ufficiale, in [[lingua inglese|inglese]]), familiarmente detto ''The Code'' ("Il Codice") fra gli zoologi, è un insieme di regole nella [[zoologia]] che hanno l'intento fondamentale di provvedere alla massima universalità e continuità nella classificazione di tutti gli [[Animalia|animali]], secondo giudizio [[tassonomia|tassonomico]]<ref>{{en}} [http://www.nhm.ac.uk/hosted-sites/iczn/code/ ''International Code of Zoological Nomenclature''] 4th Edition, adopted by International Union of Biological Sciences, 2005</ref>.<br />
{{Bio
Il Codice è considerato una guida per la [[nomenclatura]] degli [[animali]], ma lascia agli [[zoologo|zoologi]] un certo margine di libertà nel denominare e descrivere nuove [[specie]].
|Nome = Olivier Eugène Prosper Charles
|Cognome = Messiaen
|Sesso = M
|LuogoNascita = Avignone
|GiornoMeseNascita = 10 dicembre
|AnnoNascita = 1908
|LuogoMorte = Clichy
|GiornoMeseMorte = 27 aprile
|AnnoMorte = 1992
|Attività = compositore
|Epoca = 1900
|Attività2 = organista
|Attività3 = ornitologo
|Nazionalità = francese
}}
 
Le regole all'interno del Codice determinano quali nomi sono potenzialmente validi, per qualunque ''[[taxon]]'', inclusi i livelli di [[sottospecie]] e di [[superfamiglia (tassonomia)|superfamiglia]]. Le sue misure possono essere modificate o adattate a un particolare caso quando l'aderenza stretta ad esse potrebbe causare confusione. Eccezioni di questo tipo non possono mai essere svolte ad opera di un singolo scienziato (per quanto bravo e rispettato possa essere nel suo campo) ma solo dalla Commissione internazionale di nomenclatura zoologica (ICZN), che agisce al di sopra di tutti gli zoologi. La Commissione prende provvedimenti in conseguenza a questioni che le vengono proposte.
Si iscrisse al [[Conservatoire de Paris|conservatorio di Parigi]] all'età di 11 anni ed ebbe tra i suoi professori musicisti del calibro di [[Paul Dukas]], [[Maurice Emmanuel]], [[Charles-Marie Widor]] e [[Marcel Dupré]]. Nel 1931 ottenne il posto di organista della [[Chiesa de la Sainte-Trinité]] a Parigi, incarico che mantenne fino alla morte. Nel 1940, durante l'[[Campagna di Francia|invasione tedesca della Francia]] venne fatto [[prigioniero di guerra]] ed internato nello [[Stalag VIII-A]], un [[Campo di concentramento|campo di lavoro]] presso [[Görlitz]]. Qui, trovando casualmente tra i suoi compagni di prigionia tre musicisti, compose, col beneplacito del responsabile del campo appassionato di musica, una delle sue composizioni più note, il ''[[Quatuor pour la fin du temps|Quatuor pour la fin du Temps]]'' (Quartetto per la fine del Tempo) per [[clarinetto]], [[violino]], [[violoncello]] e [[pianoforte]]. La prima venne eseguita il 15 gennaio 1941 davanti ad un pubblico di circa quattrocento persone composto da prigionieri e guardie<ref name="quatuor">{{Cita|Rischin|p. 62}}. Il numero esatto degli spettatori è tuttora oggetto di discussioni. Messiaen affermò che il pubblico doveva aggirarsi su alcune migliaia, forse 5 000, ma Le Boulaire e Pasquier, il violinista e il violoncellista, esclusero in varie interviste tale possibilità, facendo una stima tra le 200 e 350 persone. Di certo è noto che il concerto avvenne in una baracca destinata a teatro e poiché la capienza massima di tale locale è di 400 persone, e molti testimoni oculari riferirono che il "teatro" era pieno, sembra questa una stima piuttosto realistica. Anche altri dettagli, ormai leggendari, riportati dal compositore, come il fatto che la prima avvenne all'aperto sotto la neve o che il violoncellista suonò con solo tre corde, sono falsi e furono più volte smentiti anche dagli stessi esecutori, nonostante ciò Messiaen non cambiò mai la propria versione dei fatti.</ref>. Poco dopo la sua liberazione nel 1941 ottenne l'incarico di professore di [[Armonia (musica)|armonia]] al conservatorio di Parigi e a cui si aggiuse nel 1966 quello di professore di [[Composizione musicale|composizione]], posti che mantenne fino al proprio pensionamento nel 1978. Tra i suoi numerosi allievi si distinserso particolarmente [[Pierre Boulez]], [[Yvonne Loriod]] (che divenne poi la sua seconda moglie), [[Karlheinz Stockhausen]], [[Iannis Xenakis]] e [[George Benjamin]].
 
Il Codice regolamenta i nomi dei [[Taxon|taxa]] di animali (regno [[Animalia]]) e di altri [[clade|cladi]] di eucarioti tradizionalmente considerati "protozooi" e consta di Articoli (che sono obbligatori) e Raccomandazioni. Gli Articoli vennero progettati con lo scopo di permettere agli zoologi di poter far sì che i nomi dei taxa siano corretti in circostanze tassonomiche concrete. L'uso del Codice permette a uno zoologo di determinare il nome valido di qualsiasi taxon al quale un [[animale]] appartenga in qualunque categoria delle gerarchie [[specie]], [[Genere (tassonomia)|genere]] e [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] (includendo sottospecie, sottogenere e categorie del livello famiglia tali come sottofamiglia e [[Tribù (tassonomia)|tribù]]). Il Codice non regola interamente i nomi dei taxa in alto al livello famiglia ([[ordine (tassonomia)|ordine]], [[Classe (tassonomia)|classe]], [[phylum]]) e non fornisce regole per l'uso sotto la categoria di [[sottospecie]] (varietà, aberrazione, ''natio'', ecc.), poiché mancano di entità tassonomica.
[[Immagine:Ondes martenot.jpg|thumb|upright|right|200px|Un ''ondes Martenot'', strumento spesso presente nelle composizioni di Messiaen.]]
 
== Antecedenti storici ==
Messiaen si interessò alla musica [[Musica classica indiana|indiana]] (più precisamente alla [[musica carnatica]]) e dell'[[Musica nell'antica Grecia|antica Grecia]], e in particolare al loro [[Ritmo (musica)|ritmo]]; questo interesse si riscontra nelle sue opere che hanno spesso una struttura ritmica molto complessa o inusuale. Dal punto di vista armonico e [[melodia|melodico]] si distinse per l'introduzione e l'uso di particolari [[Scala musicale|scale musicali]] a cui diede il nome di [[modi a trasposizione limitata]]. L'impiego di questi modi gli permise di esplorare le relazione tra l'udito e gli altri sensi, realizzando una musica [[Sinestesia (psicologia)|sinestetica]], in cui l'incontro e la sovrapposizione di accordi doveva creare l'impressione di vedere certi ben determinati accostamenti di colore. Per un breve periodo sperimentò anche il [[Serialismo|serialismo integrale]], anticipando per certi aspetti l'opera del suo allievo Boulez. A rendere ancora più [[Eclettismo|eclettico]] ed inconfondibile il suo stile è l'uso di strumenti esotici o curiosi come il [[gamelan]] e le [[onde Martenot]] (Jeanne Loriod, sorella della sua seconda moglie, era una virtuosa di questo strumento). A dispetto dello stile così vario e inusuale, la maggior parte delle sue composizioni (con la notevole eccezione di quelle ispirate al canto degli uccelli) sono di carattere sacro o mistico e dipingono quello che egli stesso chiamava «l'aspetto meraviglioso della [[fede]]», testimoniando il suo incrollabile credo nella [[Chiesa cattolica|religione cattolica]]<ref name="fede">Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/mesrapportsaveclafoi.mp3].</ref>.
 
La necessità dell'esistenza di un Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica accettato internazionalmente è una conseguenza della confusione di nomi che presero posto nella letteratura zoologica a partire da [[Carlo Linneo]] e durante il secolo XIX, in parte dovuto al [[principio di autorità]], per il quale il nome valido di una specie era quello che le attribuiva il massimo specialista del tempo.
Messiaen era affascinato dal [[canto degli uccelli]], era suo convincimento che essi fossero i più grandi musicisti sulla terra e considerava se stesso più un ornitologo<ref name="quattrodrammi">I quattro "drammi" della mia vita artistica [http://www.messiaen2008.com/Audio/7%20les4dramesducompositeur.mp3].</ref> che un compositore. Nei suoi numerosi viaggi in tutto il mondo, ebbe modo di ascoltare e registrare il canto di numerosi uccelli, realizzando delle [[Trascrizione (musica)|trascrizioni]] (soprattutto per pianoforte ma anche per orchestra), tra cui la più celebre è il ''[[Catalogue d'oiseaux]]'' (Catalogo d'uccelli), composta tra il 1956 e il 1958. Oltre ad essere composizioni a se stanti, tali trascrizioni vennero inserite in gran parte delle sue opere più famose, come nella [[Sinfonia Turangalîla]] e nel [[San Francesco d'Assisi (opera)|San Francesco d'Assisi]].
 
Il caos nella nomenclatura raggiunse tale dimensione che, nel 1842 il paleontologo inglese [[Hugh Strickland]] promosse la formazione di un comitato di esperti per creare un codice di norme che regolassero la nomenclatura zoologica, con membri illustri come [[Charles Darwin]] o [[Richard Owen]]. Questo primo embrione del Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica, apparso nel 1843, si conosce come [[Codice di Strickland]].
L'uso innovativo di ritmo, melodia e armonia, la sua personale concezione delle relazioni tra tempo, musica e colore, la passione per il canto degli uccelli e la sua sincera e profonda ispirazione religiosa, nonché il suo ruolo di didatta, hanno contribuito a fare di Messiaen uno dei più grandi ed influenti compositori del XX secolo.
 
A questo primo codice seguirono altri, dentro e fuori della [[Gran Bretagna]]. Al momento della celebrazione del Terzo Congresso Internazionale di Zoologia ([[Leida]], 1895) esistevano tre complessi di regole nomenclaturali in uso, parzialmente incompatibili. In questo congresso si prospettò la necessità di un consenso e nacque la Commissione Internazionale di Nomenclatura Zoologica con lo scopo di riunire in un unico codice trilingue delle regole di nomenclatura accettabili da tutti gli zoologi. Il risultato dei lavori di questa venne pubblicato, dopo numerose vicissitudini, nel 1905 con il titolo di Regole Internazionali, essendo il primo Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica<ref>{{Es}} Ebbe un'unica versione in [[Lingua spagnola|spagnolo]]: [[Ángel Cabrera Latorre|Cabrera, A.]] (1914): «Codice di nomenclatura zoologica vigente attualmente con una introduzione storica». ''Bol. R. Soc. Esp. Hist. Nat., 14'': 311-337</ref>.
==Biografia==
 
Nel 1961 venne pubblicata la seconda edizione del Codice<ref>{{En}}[[Rafael Alvarado Ballester|Alvarado, R.]] (1962): ''Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica.''. Real Sociedad Española de Historia Natural e Instituto "José de Acosta" de Zoología, [[Madrid]], 117 pagg. - ISBN 84-00-02735-3</ref> e nel 1985 la terza edizione. Attualmente la nomenclatura zoologica si dirige verso la quarta edizione del Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica, pubblicata nel 1999 ed entrata in vigore il 1º gennaio del 2000, del quale si ha, per la prima volta, una versione in spagnolo autorizzata ufficialmente dalla Commissione.
===La giovinezza e gli studi===
 
== Nomenclatura e tassonomia ==
'''Olivier Eugène Prospe wuwqeOEQ-8HYr Charles Messiaen''' nacque ad [[Avignone]] da una famiglia di letterati: Pierre, suo padre, era insegnante di [[lingua inglese|inglese]] e curò la traduzione di opere di [[William Shakespeare|Shakespeare]] in [[Lingua francese|francese]], mentre la madre era la poetessa [[Cécile Sauvage]] che dedicò al figlio ancora il grembo la raccolta di poesie ''L'âme en bourgeon'' (L'anima in gemma). Diversi anni dopo Messiaen disse che la lettura di tale opera lo influenzò profondamente<ref>{{Cita|Samuel|p.15}}.</ref> e la considerava come profetica<ref>Dialogo con Claude Samuel: [http://www.messiaen2008.com/Audio/10%20toutsurmamere.mp3] e [http://www.messiaen2008.com/Audio/10%20bis%20toutsurmamere.mp3].<HDOWHHHUDUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUHDFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS/ref> della sua carriera futura, e in seguito registrò una serie di improvvisazioni organistiche ispirate a questa raccolta.
 
La parte della [[sistematica (biologia)|sistematica]] che si occupa dell'ordinamento degli organismi in differenti gruppi chiamati [[taxon|taxa]] è la '''[[tassonomia]]'''. La parte della tassonomia nella quale viene regolata l'aggiudicazione precisa e inequivocabile dei nomi assegnati ai differenti taxa è quella che si chiama '''[[nomenclatura]]'''.
[[Immagine:Messiaen1910.jpg|thumb|upright|right|200px|Il giovane Olivier con la madre e il padre ad [[Avignone]] nel [[1910]].]]
 
L'unità di base della classificazione è la [[specie]]. L'insieme delle specie con certe caratteristiche comuni si raggruppano in una categoria tassonomica di maggior gerarchia denominata [[Genere (tassonomia)|genere]]. L'insieme di generi con caratteristiche similari si raggruppano in una categoria tassonomica di rango superiore denominata [[Tribù (tassonomia)|tribù]]. L'insieme di tribù somiglianti si raggruppano in una stessa [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]]. A loro volta, le famiglie si raggruppano in [[Ordine (tassonomia)|ordini]], questi in [[Classe (tassonomia)|classi]] e, a loro volta, le classi in [[Phylum|fili, tronchi o tipi di organizzazione]].
Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] il padre partì soldato e la madre si trasferì con i figli Olivier e Alain, nato nel 1913, dal fratello che abitava a [[Grenoble]]<ref>{{Cita|Pozzi|p. 27}}.</ref>. Qui Messiaen, grazie all'influsso delle letture appassionate delle traduzioni di Shakespeare che il padre gli faceva prima di partire in guerra, cominciò ad interessarsi al [[dramma]] e costruì una specie di teatro giocattolo dove inscenava le opere del drammaturgo inglese per il fratello<ref>{{Cita|Pozzi|p. 28}}.</ref>; allo stesso momento, pur non essendo la sua una famiglia di credenti, abbracciò la fede cattolica<ref name= "fede" />. Più tardi si fece sentire l'influenza di questo soggiorno: egli consideraUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU9EIWOIEIR9WRUW4IR3QRLIHva la sua vera casa le alpi del [[Delfinato]], ed è proprio durante le estati passate nella sua residenza a sud di Grenoble, lontano dai molti impegni della vita parigina, che compose la maggior parte delle proprie opere a partire dagli abbozzi scritti durante l'inverno<ref>Intervista a Yvonne Loriod in {{cita|Hill|p. 245}}.</ref>.
 
Secondo le necessità di classificazione possono intercalarsi altre categorie che usano i prefissi '''super-''' ([[superfamiglia (tassonomia)|superfamiglia]], [[superclasse (tassonomia)|superclasse]]), '''sotto-''' ([[sottordine]], [[sottospecie]]) o '''infra-''' ([[infraclasse]], [[infraordine]]).
Dopo i primi studi da autodidatta, decise di prendere lezioni di piano. Era interessato alla musica a lui contemporanea, in particolare a quella di [[Claude Debussy|Debussy]] e [[Maurice Ravel|Ravel]], e per Natale chiese in regalo le [[Partitura|partiture]] di opere vocali<ref>{{Cita|Samuel| p. 109}}.</ref><ref>Dalla madre ricevette le partiture del [[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]] e del [[Il flauto magico|Flauto magico]] di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], l'[[Alceste (Gluck)|Alceste]] e l'[[Orfeo ed Euridice (Gluck)|Orfeo]] di [[Christoph Willibald Gluck|Gluck]], la [[La damnation de Faust|Dannazione di Faust]] di [[Hector Berlioz|Berlioz]] e la [[La Valchiria|Valchiria]] e il [[Sigfrido (opera)|Sigfrido]] di [[Richard Wagner|Wagner]]. Da amici di famiglia ottenne invece [[Estampes (Debussy)|Estampes]] di [[Claude Debussy|Debussy]] e [[Gaspard de la nuit]] di [[Maurice Ravel|Ravel]]. {{Cita|Pozzi|p. 28}}.</ref>; in questo periodo cominciò anche a comporre. Nel 1918 il padre tornò dal fronte e la famiglia si trasferì a [[Nantes]]. Qui continuò a prendere lezioni di musica e fu uno dei suoi insegnanti, Jehan de Gibon, a dargli la partitura del ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]'' di Debussy: per il giovane Olivier fu una "folgorazione" e, come disse in seguito, "probabilmente la più decisiva influenza che abbia avuto"<ref>{{Cita|Samuel|p. 110}}.</ref><ref name="debussy">Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/3%20influencesdebussystes.mp3].</ref>. L'anno successivo il padre ottenne un posto da insegnante a Parigi, dove si trasferì con tutta la famiglia. Nel 1919, ad 11 anni, Messiaen entrò in [[conservatorio]].
 
== Nomi scientifici ==
Al conservatorio conseguì eccellenti progressi accademici, figurando spesso come primo della classe. Nel 1924, all'età di 15 anni, ottenne il secondo posto in un concorso di armonia<ref>{{Cita|Pozzi|p. 191}}.</ref> (il primo fu assegnato a [[Maurice Duruflé]]), nel 1926 vinse il primo premio in [[contrappunto]] e [[Fuga (musica)|fuga]] e nel 1927 quello per [[accompagnamento]] al pianoforte. Nel 1928, dopo gli studi conseguiti con [[Maurice Emmanuel]], ottenne un primo premio in [[storia della musica]] e cominciò ad interessarsi ai ritmi della musica dell'antica Grecia e ai [[Modo musicale|modi]] extraeuropei. Dopo aver mostrato il suo talento nell'[[Improvvisazione (musica)|improvvisazione]] pianistica, si dedicò allo studio dell'[[Organo (musica)|organo]] con [[Marcel Dupré]], da cui apprese la tradizione dei grandi organisti francesi<ref>Dupré fu allievo di Widor e di [[Louis Vierne|Vierne]], quest'ultimo ebbe per maestro [[César Franck]].</ref>, e nel 1929 vinse nuovamente un primo premio, questa volta in esecuzione organistica ed improvvisazione. Nel frattempo continuava gli studi in composizione: nel 1927 studiò sotto la guida di [[Charles-Marie Widor]]<ref>{{Cita|Hill e Simeone|p. 20}}.</ref>, e nell'autunno dello stesso anno entrò nella classe di [[Paul Dukas]] che era stato appena assunto e che instillò in Messiaen la padronanza nell'[[orchestrazione]]. Ancora una volta gli studi diedero buoni frutti, infatti nel 1930 vinse il primo premio in composizione. Tra gli insegnanti di Messiaen figurano inoltre [[Jean Gallon|Jean]] e [[Noël Gallon]] (armonia), [[Georges Caussade]] (contrappunto e fuga) e [[Joseph Baggers]] ([[Timpano (musica)|timpani]] e [[Strumento a percussione|percussioni]]).
 
Il Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica stabilisce norme che riguardano i livelli specie, genere e famiglia. Il '''livello specie''' include tutti i taxa nominali delle categorie '''specie''' e '''sottospecie''' (Art. 45.1); il '''livello genere''' abbraccia tutti i taxa nominali delle categorie '''genere''' e '''sottogenere''' (Art. 42.1); il '''livello famiglia''' include tutti i taxa nominali delle categorie '''superfamiglia''', '''famiglia''', '''tribù''', '''sottotribù''', e qualunque altra categoria sotto la superfamiglia e sopra il genere che si desidera (Art. 35.1).
Ancora studente pubblicò la sua prima opera, ovvero gli ''[[Otto preludi]]'' (''Huit Préludes'') per pianoforte, composti tra il 1928 e il 1929<ref>Tra le opere pubblicate in vita non si tratta di quella cronologicamente più antica: la composizione per organo ''Le banquet céleste'' risale all'estate del 1928 ma venne pubblicata successivamente.</ref>. Questi pezzi mostrano già l'uso dei ''modi a trasposizione limitata'', che diverranno uno dei suoi tratti di riconoscimento, insieme ai ritmi [[Palindromo|palindromi]], che l'autore chiamava "ritmi non retrogradabili". La prima esecuzione pubblica dell'opera avvenne il primo marzo 1931 nella ''[[sala Érard]]'' in un concerto organizzato della [[Société Nationale de Musique]], di cui poi Messiaen divenne membro e rinnovatore, e fu seguita dalla suite orchestrale ''[[Les offrandes oubliées]]'' (Le offerte dimenticate). Quello stesso anno ebbe l'occasione di ascoltare per la prima volta un gruppo di [[gamelan]]<ref>{{Cita|Pozzi|p. 192}}.</ref>, che accese il suo interesse per l'uso delle [[Membranofoni#A suono determinato|percussioni intonate]].
 
Per i livelli superiori esistono differenze secondo le diverse scuole o nazioni. I livelli sotto la sottospecie non sono contemplati dal Codice, dato che fornire nomi scientifici a qualunque variazione fenotipica, pratica frequente in alcuni gruppi ([[Lepidoptera|lepidotteri]], [[Coleoptera|coleotteri]], ecc.), viene considerata di nessuna utilità scientifica.
=== La Trinité, ''La Jeune France'' e la guerra ===
 
Le norme stabilite dal Codice devono essere assunte e rispettate da tutti gli zoologi, costituendo qualcosa di simile a una grammatica che permetta a tutti di parlare uno stesso idioma scientifico universale.
[[Immagine:Eglise de la Sainte-Trinite Paris.jpg|thumb|upright|left|200px|Chiesa de la Sainte-Trinité a Parigi. Messiaen vi fu organista titolare per 61 anni]]
 
La [[nomenclatura zoologica]] richiede che ad ognuno dei nomi scientifici, indipendentemente dalla loro origine linguistica, venga assegnato un nome in [[Lingua latina|latino]], per cui si usano le 26 lettere dell'[[alfabeto latino]] (incluse ''j, k, w, y'') e le [[Grammatica latina|norme grammaticali]] di questa lingua. Non possono usarsi [[segni diacritici]] ([[Accento ortografico|accenti]], [[dieresi]], [[tilde|tildi]], ecc.).<ref>Per quanto riguarda la lingua spagnola, la ''[[ñ]]'' deve trasformarsi in ''[[n]]'' o nei digrafi ''ni, ny'' o ''gn'' se si desidera conservare il suono</ref>.
Il legame tra Messiaen e l'organo iniziò nell'autunno 1927, quando si iscrisse al corso di Marcel Dupré. Dupré ricorderà che Messiaen, non avendo mai visto prima di allora una [[Consolle (organo)|console]], rimase seduto tranquillamente per un'ora mentre spiegava e mostrava il funzionamento dello strumento e che la settimana successiva eseguì la ''Fantasia in Do minore'' di [[Johann Sebastian Bach|Bach]] in modo magistrale<ref>{{Cita|Hill e Simeone|p. 22}}.</ref>.
 
=== Nomi uninominali ===
Dal 1929 Messiaen cominciò a sostituire [[Charles Quef]], spesso malato, come organista della Chiesa de la Sainte-Trinité a Parigi. Alla morte di questo, nel 1931, il posto divenne vacante e Dupré, [[Charles Tournemire|Tournemire]] e Widor sostennero la candidatura di Messiaen a successore. Insieme alla propria candidatura ufficiale allegò anche la lettera di raccomandazione di Widor, e ottenne il posto quello stesso anno<ref>{{Cita|Hill e Simeone|p. 34}}.</ref>. Messiaen fu estremamente legato a quest'incarico e fu organista titolare della Chiesa de la Sainte-Trinité fino alla morte, ovvero per 61 anni. Su sua richiesta venne modificato l'organo [[Aristide Cavaillé-Coll|Cavaillé-Coll]] della ''Trinité'', aggiungendo alcuni [[Registro (organo)#Registri "ad ancia"|registri ad ancia]] e di [[Registro (organo)#Registri di mutazione|mutazione]] ed elettrificando la tastiera. Rifiutò quasi sempre di esibirsi su organi differenti<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/messiaenetlorgue.mp3]. Messiaen era spesso invitato ad esibirsi su altri organi in tutto il mondo, ma declinava l'offerta perché il proprio repertorio (essenzialmente composto di proprie opere o di altri compositori contemporanei) richiedeva una conoscenza approfondita dello strumento su cui erano eseguite. Accettò di esibirsi una sola volta nella [[Basilica del Santuario Nazionale dell'Immacolata Concezione]] di [[Washington]] e per questo unico concerto, la prima mondiale delle ''Méditations sur le Mystére de la Sainte Trinité'', ebbe bisogno di dieci giorni di preparazione.</ref> e affermò che avrebbe rifiutato posti ben più prestigiosi come quello di organista a [[Chiesa di Saint Sulpice|Saint-Sulpice]] e di [[Cattedrale di Notre-Dame|Notre-Dame]]<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/lorguedelatrinite.mp3].</ref>.
 
I nomi dei livelli famiglia e genere sono uninominali, vale a dire, constano di un'unica [[parola]].
Nel 1932 sposò la violinista e compositrice [[Louise Justine Delbos]], detta Claire. Il loro matrimonio fu la fonte di ispirazione di alcune opere tra cui il [[Tema e variazioni]] (''Thème et variations'') (1932) per pianoforte e violino e la raccolta di [[Lied|Lieder]] ''[[Poèmes pour Mi]]'' (Poesie per Mi) (1936, orchestrati nel 1937): ''Mi'' era il nomignolo affettuoso con cui Messiaen chiamava la moglie. Il 14 luglio 1937 nacque il suo unico figlio, Pascal<ref>{{Cita|Hill|p. 459}}.</ref>, ma a dispetto dell'armonia di coppia il matrimonio finirà in tragedia: nel 1947 Claire dovette essere operata per un tumore cerebrale, l'intervento chirurgico le salvò la vita ma le fece perdere la memoria<ref>Intervista a Yvonne Loriod in {{Cita|Hill|p. 251}}.</ref> e dovette essere ricoverata in un ospedale psichiatrico<ref>Jane Manning in {{cita|Hill|p. 123}}.</ref> per dodici anni fino alla morte, nel 1959<ref>{{cita|Hill|p. 461}}.</ref>.
 
==== Nomi di livello famiglia ====
Nel 1936 fondò insieme con [[André Jolivet]], [[Jean-Yves Daniel-Lesur]] e [[Yves Baudrier]] il gruppo ''La Jeune France'' (La giovane Francia). Nel loro manifesto programmatico attaccano implicitamente il gusto musicale parigino dell'epoca, tacciandolo di frivolezza e rifiutando il manifesto di [[Jean Cocteau]] (e quindi in polemica con la moda neoclassica propugnata da [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] e dal [[Gruppo dei Sei|gruppo dei sei]]) ''Le coq et l'arlequin'' del 1918 in favore di "una musica vivente, avente l'impeto della sincerità, della generosità e della coscienziosità artistica"<ref>Dal programma del concerto inaugurale della ''La Jeune France'', in {{Cita|Griffiths|p. 72}}.</ref>. Tuttavia negli anni successivi Messiaen prese le distanze da questo aspetto pubblico della musica, preferendo l'ispirazione privata alle commissioni per concerti "convenzionali".
 
I nomi di livello famiglia sono [[plurale|plurali]], devono iniziare sempre con [[maiuscola]] e devono presentare terminazioni concrete per ogni categoria, che sono obbligatorie e specifiche di essa, affinché risulti facile riconoscere a quale categoria tassonomica appartengano. Le terminazioni delle categorie del livello famiglia sono:
Nel 1937 inviò le ''Fêtes des belles eaux'' per sei esecutori<ref>{{Cita|Hill e Simeone|p. 73}}.</ref> in risposta ad un concorso pubblico per una musica di accompagnamento ad uno spettacolo di luci e suoni sulla [[Senna]] durante l'[[Expo 1937|esposizione universale di Parigi]]. L'opera rimase non pubblicata, tuttavia la sua importanza risiede nel fatto che è la prima<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/6%20ondesmetmusikelectro.mp3]. Tra l'altro l'autore aggiunge che si tratta di un'opera particolarmente non riuscita.</ref> in cui il compositore fece uso delle onde Martenot, uno strumento elettronico che utilizzerà in molte altre composizioni successive.
 
{| class="wikitable"
Nello stesso periodo compose vari brani per organo, generalmente in più movimenti. Riarrangiò la sua suite orchestrale ''[[L'Ascension]]'' (L'Ascensione) per organo, sostituendo il terzo movimento della versione originale con un brano interamente nuovo, il ''Transports de joie d'une âme devant la gloire du Christ qui est la sienne'' (Trasporto di gioia di un'anima di fronte alla gloria di Cristo che è la sua), che divenne uno dei suoi pezzi più famosi. Scrisse inoltre il ciclo ''La Nativité du Seigneur'' (La Natività del Signore) e ''Les corps glorieux'' (I corpi gloriosi). In particolare il brano finale della ''natività'', la [[toccata]] ''Dieu parmi nous'' (Dio tra noi), divenne un altro brano di grande diffusione.
! Categoria
! Terminazione
! italianizzazione
! esempi
|-----
| Superfamiglia
| '''-oidea'''
| -oidei
| [[Hominoidea]] (ominoidei)
|-bgcolor="#EFEFEF"
| Famiglia
| '''-idae'''
| -idi
| [[Hominidae]] (ominidi)
|-----
| Sottofamiglia
| '''-inae'''
| -ine (o -ini)
| [[Homininae]] (ominine)
|-bgcolor="#EFEFEF"
| Tribù
| '''-ini'''
| -ini
| [[Hominini]] (ominini)
|-----
| Sottotribù
| '''-ina'''
|
| [[Hominina]]
|-bgcolor="#EFEFEF"
|}
 
Se un autore utilizza altra categoria intercalata per convenienza, è libero di utilizzare la terminazione latina che desidera, differente dalle obbligatorie. È frequente utilizzare, per esempio la terminazione '''-itae''' per le supertribù.
Dal 1939 cominciò ad insegnare lettura della partitura alla ''[[École normale de musique di Paris|École Normale de Musique]]'' e improvvisazione organistica alla ''[[Schola Cantorum di Parigi|Schola Cantorum]]'' di [[Parigi]], ma nel 1940, in seguito allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], venne chiamato nell'esercito francese come ausiliario medico, visto che era stato scartato per il combattimento a causa dei suoi problemi di vista<ref>{{Cita|Griffiths|p. 139}}.</ref>. Nel maggio 1940 venne fatto prigioniero a [[Verdun (Mosa)|Verdun]] e internato nel campo di lavoro [[Stalag VIII-A]] di [[Görlitz]]. Qui conobbe un clarinettista, per il quale scrisse l'''Abîme des Oiseaux'' (Abisso degli uccelli), poi un violinista e un violoncellista e per questo [[trio]] "anomalo" cominciò a scrivere alcuni brani. Il materiale venne poi integrato nel celeberrimo ''[[Quatuor pour la fin du temps]]'', che fu eseguito nello stesso campo il 15 gennaio del 1941<ref name="quatuor" />. L'introspezione forzata e la meditazione sulla vita nelle atroci condizioni di un campo di lavoro ebbero incredibilmente come frutto uno dei capolavori della musica classica del XX secolo. Il riferimento alla "fine del tempo" nel titolo, non allude solo all'[[Apocalisse]], a cui la composizione è palesemente dedicata, ma anche all'uso che Messiaen faceva del tempo musicale, ritenendo che la tradizionale struttura ingabbiata in battute ed organizzata per accenti fissi a seconda del metro notato fosse decisamente insufficiente alle sue necessità espressive<ref>{{Cita|Griffiths|pp. 104-106}}.</ref>.
 
I nomi del livello famiglia debbono formarsi obbligatoriamente sopra la radice del [[genitivo]] di un nome di livello genere considerato valido e contenuto nel taxon che si nomina. Così, se prendiamo il genere ''[[Homo]]'', il cui genitivo è ''Hominis'', la cui radice è ''Homin-'', si formano tutti i nomi del livello famiglia visti anteriormente (''Homin''-'''idae''', ''Homin''-'''inae''', ecc.). I nomi Homidae, Hominae, ecc., formati sopra il nominativo sarebbero sbagliati.
=== ''Tristano'' e il serialismo ===
 
==== Nomi di livello genere ====
Poco dopo la propria la liberazione, nel maggio 1941, assunse la cattedra di professore di armonia al conservatorio di Parigi, che mantenne fino al pensionamento nel 1978.
 
I nomi di livello genere sono [[sostantivi]] singolari di due o più lettere, nel caso [[nominativo]]. Devono essere riferiti a uno dei [[Genere grammaticale|generi grammaticali]] latini (maschile, femminile o neutro) e scritti sempre con un [[tipo di carattere]] differente dal testo normale nel quale si trovano, in [[corsivo]] quando il testo è scritto normale e normale quando il testo è scritto in corsivo.
Tra i primi studenti di Messiaen spiccano i nomi di [[Pierre Boulez]], [[Karel Goeyvaerts]] e la pianista [[Yvonne Loriod]]. Seguirono [[Karlheinz Stockhausen]] nel 1952, [[György Kurtág]] nel 1957 e [[George Benjamin]] nella seconda metà degli anni 1970. Il compositore greco [[Iannis Xenakis]] entrò brevemente in contatto col maestro nel 1951: egli lo incoraggiò ed esortò a usare le sue conoscenze di matematica ed architettura nella composizione musicale. Sebbene fosse solo poco più che trentenne, i suoi studenti dell'epoca lo ricordarono come un maestro eccezionale<ref>Pierre Boulez in {{cita|Hill|pp. 229-231}}.</ref> che li incoraggiava a trovare una via personale piuttosto che imporre le proprie idee<ref>George Benjamin in {{cita|Hill|pp. 232}}.</ref>.
 
Il genere deve avere associato almeno una specie, il nome della quale dovrà concordare con il suo genere grammaticale. Il genere grammaticale è quello fornito dai dizionari usuali di latino e [[greco classico]]. Conviene consultare tali [[dizionario|dizionari]] e non fidarsi delle apparenze; così, ''Felis'' è femminile (e da qui il nome ''Felis marginata'' - non ''marginatus'', che sarebbe maschile), ''[[Lepisma]]'' è neutro e ''[[Sitona]]'' è maschile.
Approfittando del suo ruolo di didatta, incominciò a riunire attorno a sé con corsi privati di analisi musicale i suoi studenti più promettenti. In tale occasione ebbe modo di approfondire la conoscenza con [[Yvonne Loriod]], allieva dotata di immediata sintonia intellettuale con il maestro, notevole memoria e virtuosismo pianistico: Messiaen cominciò a dedicarle diverse composizioni. È così che nel 1944 compose le ''Visions de l'Amen'' (Visioni dell'Amen) per due pianoforti, seguite poco dopo dal grande ciclo ''[[Vingt regards sur l'enfant-Jésus]]'' (Venti sguardi su Gesù bambino) per pianoforte solo. Dello stesso anno sono anche le ''Trois petites liturgies de la Présence Divine'' (Tre piccole liturgie della Presenza Divina) per coro femminile e orchestra, che includono un passaggio virtuosistico per pianoforte, ancora dedicato a Loriod. Si noti come il maestro continuasse a scrivere musica su soggetto liturgico, sebbene tale opere fossero pensate per essere eseguite in sale di concerto.
 
I nomi sottogenerici si scrivono tra parentesi intercalate fra il nome del genere e quello della specie. Così, in '''''Buprestis (Yamina) sanguinea''''', ''Buprestis'' è il genere, ''Yamina'' è il sottogenere e ''sanguinea'' è la specie (notate che viene usato il corsivo sempre quando si scrive un nome scientifico).
[[Immagine:John william waterhouse tristan and isolde with the potion.jpg|thumb|right|200px|''Tristano e Isotta con la Pozione'', [[John William Waterhouse]], 1916. Il mito di Tristano e Isotta ispirò a Messiaen il cosiddetto ''ciclo del Tristano'' composto da ''Harawi'', ''Turangalîla-Sinphonie'' e ''Cinq rechants''.]]
 
=== Nomi binomiali e trinomiali ===
Nel 1944 scrive il trattato ''Technique de mon langage musical'' (Tecnica del mio linguaggio musicale), in cui espone la sua arte attraverso passi delle proprie opere, e principalmente dal ''Quatuor'', mentre nel 1945 compose il ciclo liederistico ''[[Harawi]]'', la prima di tre opere aventi per tema l'amore umano (in contrapposizione a quello divino che aveva cantato fino a quel momento) ispirate dal mito di [[Tristano e Isotta (mito)|Tristano e Isotta]]. La seconda opera è il frutto di una commissione del direttore d'orchestra [[Serge Koussevitzky]] per un brano di cui non si specificava durata, organico e stile. Messiaen presentò la sinfonia per grande orchestra in dieci movimenti ''[[Sinfonia Turangalîla|Turangalîla]]''. L'opera è assolutamente non convenzionale sia per la struttura che per lo stile, e più che una sinfonia si tratta di una lunga meditazione sulla gioia dell'amore umano, sia esso spirituale o fisico. In essa manca il senso di colpa nei confronti del sesso che caratterizza il [[Tristano e Isotta (Wagner)|Tristano e Isotta]] [[Richard Wagner|wagneriano]], poiché nella concezione di Messiaen anche l'amore fisico è un dono divino<ref>{{Cita|Griffiths|p. 139}}.</ref>. La terza opera del ciclo di Tristano è la raccolta ''Cinq rechants'' per dodici cantanti a cappella, che Messiaen disse ispirata alle [[Alba (componimento)|albe]] dei [[Trovatore|trovatori]]<ref>{{Cita|Griffiths|p. 142}}.</ref>.
 
I nomi dei taxa di livello specie sono [[Nomenclatura binomiale|binomiali]] per la specie e [[Nomenclatura trinomiale|trinomiali]] per la sottospecie, vale a dire, formati da due e tre parole rispettivamente.
Nel 1947 visitò gli [[Stati Uniti d'America]] dove alcune sue composizioni vennero eseguite sotto la direzione di Koussevitsky e [[Leopold Stokowski|Stokowski]], mentre nel 1949 la [[Boston Symphony Orchestra]] diretta da [[Leonard Bernstein]] diede la prima esecuzione pubblica di Turangalîla. Pur continuando a curare il corso di [[analisi musicale]] al conservatorio di Parigi, insegnò a [[Budapest]] nel 1947, a [[Tanglewood (centro musicale)|Tanglewood]] nel 1949 e nelle estati del 1949 e 1950 ai [[corsi estivi di Darmstadt]]. Sebbene non avesse mai utilizzato la [[Dodecafonia|tecnica dodecafonica]] nelle sue composizioni, avendo insegnato per tre anni analisi musicale di opere che ne facevano uso, come quelle di [[Arnold Schönberg]], cominciò a sperimentare la costruzione di "scale" costruite non più di suoni, ma di durate, espressioni e [[Dinamica (musica)|dinamiche]]. Il risultato di questa ricerca fu il brano ''Mode de valeurs et d'intensité'' (Modo di valori e intensità) poi inserito nei ''[[Quatre études de rythme|Quatre Études de Rhythme]]'' (Quattro studi del ritmo) per pianoforte (1949-1950). Tale opera viene spesso indicata come primo esempio di [[Serialismo|serialismo integrale]]<ref>«Nei suoi ''Quatre Etudes de Rythme'', Olivier Messiaen utilizza la tecnica seriale, non più solamente come era stata messa a punto da Schoenberg, ma estendendola a tutti i parametri del suono. Questo studio utilizza quattro "modi": un modo melodico di 36 suoni, un modo delle durate di 24 valori, un modo degli attacchi di 12 tipi e un modo delle intensità di 7 sfumature. Una regola: nello sviluppo dell'opera ogni suono deve comparire sempre con la stessa durata, la stessa intensità e la stesso attacco. A causa dell'invarianza dei suoni, l'opera lascia all'ascolto una certa impressione di monotonia, ma sono questi tre minuti di musica per pianoforte, svelati nel corso di una memorabile serata delle sessioni estive di Darmstadt, che prese vita tutto il movimento post-[[Anton Webern|weberniano]] del dopoguerra e che avrebbe presto conquistato il mondo intero.» ''Programma del concerto del 3 ottobre 1981 al [[Centro Georges Pompidou|Centre Georges-Pompidou]].</ref> e avrà una grande influenza sui giovani compositori seriali europei quali Pierre Boulez<ref>Boulez la definisce «"Opera senza sviluppo", dal carattere essenzialmente sperimentale indirizzò tutti i giovani compositori del dopoguerra verso il campo, estremamente fertile all'inizio, della rigorosa quantificazione di tutti i dati dello spazio sonoro.» ''Programma del concerto del 3 ottobre 1981 al Centre Georges-Pompidou.</ref>, Karel Goeyvaerts e Karlheinz Stockhausen, tuttavia bisogna osservare che definire il brano di Messiaen seriale è improprio in quanto non è previsto l'esaurirsi di tutti gli elementi della serie prima della loro ripetizione<ref name="ritmo">Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/levolutiondurythmedansmesoe.mp3]. Messiaen descrive le sue principali tecniche in ambito ritmico e sminuisce il valore storico di ''Mode de valeurs et d'intensité'', ritenendolo un naturale prodotto di quei tempi.</ref>. Durante lo stesso periodi sperimenta la [[musica concreta]], come in ''Timbres-Durées'' (Timbri-Durate) per [[nastro magnetico]] (1952-1953).
 
Per i nomi delle specie, delle due parole citate, la prima corrisponde al nome del genere al quale appartiene e si scrive sempre con l'iniziale maiuscola; la seconda parola è il nome specifico e deve scriversi interamente in minuscolo e concordare grammaticalmente con il nome generico. Così, in ''Mantis religiosa'', ''Mantis'' è il nome generico, ''religiosa'' il nome specifico e il [[binomio]] ''Mantis religiosa'' è il "nome scientifico", conferito a una certa specie di insetto dell'ordine [[Mantodea]].
=== Il ''Canto degli uccelli'' e gli anni 1960 ===
 
Nel nome scientifico assegnato alle specie, il nome specifico non deve mai andare isolato dal generico poiché manca di identità propria e può coincidere con specie differenti. Se si è citato precedentemente il nome completo e non vi è alcun dubbio a quale genere ci si riferisce, il nome del genere può abbreviarsi con la sua iniziale (''M. religiosa'').
Nel 1951 venne chiesto a Messiaen di scrivere un brano per testare l'abilità dei flautisti che desideravano accedere al conservatorio di Parigi, è per questa occasione che compose ''[[Le merle noir]]'' (Il merlo) per flauto e pianoforte. Il maestro era da lungo tempo affascinato dal canto degli uccelli, che aveva già fatto la sua comparsa in opere anteriori come nella ''Nativité'', nel ''Quatuor'' e nei ''Vingt regards'', ma si tratta qui della prima opera basata interamente sul canto di un uccello, in questo caso particolare il verso del [[Turdus merula|merlo]].
 
Se una specie presenta due o più sottospecie, si formerá un [[trinomio]]. Per esempio, ''[[Felis|Felis silvestris]]'' presenta numerose sottospecie, tra esse ''[[Felis silvestris|Felis silvestris silvestris]]'', il gatto selvatico europeo e ''[[Felis silvestris catus]]'', il gatto domestico. Notate che se ci riferiamo in concreto al gatto selvatico, dobbiamo utilizzare la forma trinomiale ''Felis silvestris silvestris'', che significa ''Felis silvestris'' sottospecie ''silvestris'', per cui ripetere la parola ''silvestris'' non è ridondanza.
[[Immagine:Sylvia borin.jpg|thumb|left|200px|Il [[Sylvia borin|beccafico]] donò il titolo e il tema al brano ''La fauvette des jardins''.]]
 
Quando si fa riferimento a un taxon del livello specie si raccomanda di indicare, dopo il binomio o il trinomio, il nome dell'autore (senza abbreviazione) che lo descrisse, e l'anno della sua pubblicazione, separati da una virgola. Per esempio, ''Sparedrus lencinae'' Vázquez, 1988.
Nel 1953 compose ''Réveil des oiseaux'' (Il risveglio degli uccelli) per orchestra, composto quasi esclusivamente di trascrizioni dei canti degli uccelli che l'autore poteva ascoltare tra mezzanotte e mezzogiorno tra le montagne del [[Massiccio del Giura]]. A partire da questo periodo prese l'abitudine di incorporare queste trascrizioni in tutte le sue opere, oltre a scrivere raccolte interamente dedicate a questo soggetto (''Oiseaux exotiques'' (Uccelli esotici) per pianoforte e orchestra da camera, 1955-1956, ''La Chouette hulotte'' (L'[[Strix aluco|allocco]]) per pianoforte, 1956, ''Catalogue d'oiseaux'' (Catalogo di uccelli) per pianoforte, 1956-1958, ''La Fauvette des Jardins'' (Il beccafico) per pianoforte, 1970-1972, ''Un Vitrail et des oiseaux'' (Una vetrata e degli uccelli) per pianoforte e orchestra, 1986, ''Petites esquisses d'oiseaux'' (Piccoli abbozzi d'uccelli) per uno e due pianoforti, 1985-1987). Come opere non si tratta di semplici raccolte di trascrizioni, ma veri e propri [[Poema sinfonico|poemi sinfonici]]. Paul Griffiths osservò che Messiaen fu un ornitologo più coscienzioso di tutti i compositori che lo avevano preceduto, e un più attento osservatore musicale del canto degli uccelli di tutti gli ornitologi precedenti<ref>"Messiaen was a more conscientious ornithologist than any previous composer, and a more musical observer of birdsong than any previous ornithologist", {{Cita|Griffiths|p. 168}}.</ref>.
 
Se il descrittore di una specie la collocò in un genere differente da quello che le viene assegnato attualmente, il suo nome e la data devono andare fra parentesi. Così, il nome scientifico della tortora comune deve scriversi ''[[Streptopelia turtur]]'' (Linnaeus, 1758); con questa parentesi si indica che la specie citata non fu originalmente descritta dentro al genere ''Streptopelia'', nella quale attualmente si trova; in effetti, [[Carlo Linneo]] collocò questa specie nel genere ''[[Columba (zoologia)|Columba]]''.
Nel 1959 la moglie di Messiaen morì dopo una lunga e invalidante malattia e nel 1961 si risposò con la sua ex studentessa Yvonne Loriod. Iniziò a viaggiare intesamente, sia per partecipare agli eventi musicali, sia per scovare e trascrivere il canto di sempre più uccelli esotici. La seconda moglie accompagnava spesso il marito in queste dettagliate ricerche facendo anche registrazioni dei canti per poterli ascoltare successivamente a confronto con la trascrizione pianistica<ref name="uccelli">Conversazione con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/magnetochantsdoiseaux.mp3].</ref>. Nel 1962 giunse in [[Giappone]] dove, ispirato dal [[Musica giapponese#Musica classica|gagaku]] e dalle rappresentazioni [[nō]], compose la raccolta ''Sept haïkaï'' (Sette [[haiku]]) per piano e piccola orchestra, in cui appare una imitazione stilizzata delle sonorita degli [[Musica giapponese#Strumenti tradizionali|strumenti tradizionali giapponesi]].
 
== Principio di priorità e sinonimia ==
La musica di Messiaen venne eseguita, tra gli altri, da Boulez: durante i concerti del [[Domaine Musical]] e dei [[Festival di Donaueschingen]] presentò in programma brani come ''Réveil des oiseaux'', ''Chronochromie'' per orchestra (1959-1960) e ''Couleurs de la cité céleste'' (Colori della città celeste) per ensemble di fiati e percussioni (1963). Quest'ultima opera in particolare è il frutto di una commissione per un brano per tre tromboni e tre xilofoni; Messiaen aggiunse all'organico altri strumenti a fiato, percussioni e pianoforte e sostituì i tre xilofoni con uno xilofono, una xilomarimba e una marimba. Nella prefazione all'opera l'autore esplicitò l'uso della tecnica sinestetica ed espresse l'idea dei ''personaggi ritmici'':
 
Frequentemente uno stesso taxon possiede più di un nome, il che può creare molta confusione tra la comunità scientifica. Il [[Principio di autorità]] utilizzato prima dell'apparizione del Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica contribuì alla proliferazione di nomi e all'uso interessato degli stessi dai sostenitori di questo o quell'altro zoologo.
{{quote|La forma di questa opera dipende integralmente dai colori. I temi melodici o ritmici, il complesso dei suoni e dei timbri, evolvono tutti secondo i colori. Nelle loro variazioni perpetuamente rinnovate si possono trovare (per analogia) i colori caldi e freddi, i colori complementari che influenzano quelli vicini, i colori degradanti verso il bianco e quelli tendenti al nero. Si possono anche accostare queste trasformazioni a dei personaggi che agiscono su più scene sovrapposte e recitano contemporaneamente più storie differenti.|Prefazione a ''Couleurs de la cité céleste'', Olivier Messiaen|La forme de cette oeuvre dépend entièrement des couleurs. Les thèmes mélodiques ou rythmiques, les complexes de sons et de timbres, évoluent à la façon des couleurs. Dans leurs variations perpétuellement renouvelées, on peut trouver (par analogie) des couleurs chaudes et froides, des couleurs complémentaires influençant leurs voisines, des couleurs dégradées vers le blanc, rabattues par le noir. On peut encore comparer ces transformations à des personnages agissant sur plusieurs scènes superposées et déroulant simultanément plusieurs histoires différentes<ref>''Couleurs de la cité céleste'', partitura, Leduc.</ref>.|lingua=fr}}
 
Dopo l'apparizione del Codice, tutti i nomi scientifici vigono con il '''principio di priorità''', ovvero, il nome valido di un taxon è il nome più antico. Tutti gli altri nomi che gli sono attribuiti si considerano '''sinonimi'''.
Circa allo stesso periodo risale la stesura di ''Et exspecto resurrectionem mortuorem'' per orchestra di fiati e percussioni (1964). Si tratta di una commissione di [[André Malraux]]<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/mesrapportsaveclafoi.mp3]. Messiaen ricorda l'incontro con Malraux e il suo rapporto con la fede.</ref>, all'epoca [[Elenco dei ministri della cultura francesi|ministro della cultura]] francese, per la commemorazione delle vittime delle due guerre mondiali. La prima esecuzione venne data in forma semi-privata il 7 maggio 1965 all'interno della cornice dei concerti del ''Domaine Musical'' alla [[Sainte-Chapelle]] sotto la direzione di [[Serge Baudo]], seguita poi da un grande concerto pubblico nella [[cattedrale di Chartres]] con il [[Capi di stato francesi|presidente]] [[Charles de Gaulle|de Gaulle]] tra il pubblico.
 
== Omonimia ==
Nel frattempo la sua reputazione come compositore continuò a crescere: nel 1959 venne nominato ufficiale della [[legion d'onore]]<ref>{{Cita|Hill e Simeone|p. 245}}.</ref>, nel 1966 ricevette la nomina ufficiale come professore di composizione al conservatorio di Parigi (sebbene di fatto insegnasse tale materia da quasi trent'anni, ma sotto la cattedra di analisi musicale) e nel 1967 fu eletto membro dell'[[Institut de France]]<ref>{{Cita|Pozzi|p. 194}}.</ref>. Gli vennnero inoltre attribuiti anche riconoscimenti internazionali quali il [[premio Erasmo]] nel 1971, la medaglia d'oro della [[Royal Philharmonic Society]] nel 1975, il [[premio musicale Léonie Sonning]] nel 1977 e la ''croce di comandante'' dell'[[Ordine della Corona (Belgio)|ordine della corona]] del [[Belgio]] nel 1980<ref>{{Cita|Hill e Simeone|p. 333}}.</ref>.
Se due taxa dello stesso livello hanno lo stesso nome, sono '''omonimi'''. In tutti gli altri casi deve applicarsi il principio di priorità che concede validità al nome descritto per prima rispetto a quelli descritti posteriormente. La differenza in una lettera è sufficiente per disfare la omonimia (''calidus'' che significa caldo in latino e ''callidus'' che significa abile, non sono omonimi).
 
Per il livello genere, bisogna considerare che in esso vi sono incluse le categorie tassonomiche genere e sottogenere e per tanto i nomi di entrambe le categorie possono cadere nell'omonimia.
=== La ''Trasfigurazione'', i ''Canyons'', ''San Francesco'' e oltre ===
 
Per esempio, Linneo (1758) denominò ''[[Bubo bubo|Bubo]]'' un genere di [[Aves|Uccelli]] della famiglia [[Strigidae]]; più tardi, Rambur (1842) descrisse il genere ''Bubo'', genere di [[Insetti]] della famiglia [[Ascalaphidae]]. Entrambi i nomi sono del livello genere ed entrano in omonimia. McLachlan (1898) scoprì l'omonimia e creò il genere ''Bubopsis'' per sostituire il nome più recente (quello di Rambur); per tanto, il nome valido per questo genere di insetti è ''Bubopsis'' McLachlan, 1898. In definitiva, non possono esistere due nomi generici uguali in tutto il regno animale. Perciò, uno zoologo che descriva un genere nuovo per la scienza deve assicurarsi che il nome che sceglie non esista già. È, dunque, relativamente facile cadere nella omonimia. Uno strumento utile a questo proposito è il [http://www.ubio.org/NomenclatorZoologicus/ Nomenclatore Zoologico on line], che raccoglie più di 340.000 nomi di livello genere (generi e sottogeneri) del Regno Animale. Inoltre, è di consultazione obbligata [http://www.zoobank.org/query.htm Zoobank].
Tra il 1965 e il 1969 fu occupato dalla composizione del grande affresco di ''[[La Transfiguration de Notre Seigneur Jésus-Christ]]'' (La Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo). L'opera, enorme per organico (coro misto di cento elementi divisi in dieci voci, grande orchestra e sette solisti strumentali per un totale di circa duecento esecutori) e struttura (quattordici movimenti suddivisi in due gruppi di sette, per una durata di circa cento minuti), è una lunga meditazione sulla [[Trasfigurazione di Gesù|trasfigurazione di Cristo]] e il suo testo è attinto principalmente dal [[Vangelo secondo Matteo]] e dalla [[Summa Theologiae]] di [[Tommaso d'Aquino]].
 
Per ciò che si riferisce al livello specie, il sistema è lo stesso, ma possono aversi casi più complessi, in cui si dà omonimia e sinonimia contemporaneamente. Per esempio:
[[Immagine:Bryce Canyon-Utah-USA.jpg|thumb|left|200px|Il Bryce Canyon fu la fonte di ispirazione di ''Des canyons aux étoiles…'']]
 
La mosca azzurra comune si è chiamata per lungo tempo ''[[Calliphora erytrocephala]]'' (Meigen, 1826) e sotto questo nome sono stati pubblicati la maggioranza dei lavori sopra la [[fisiologia]] di questa specie e specialmente alcuni molto importanti sopra la sua [[metamorfosi (zoologia)|metamorfosi]].
Poco dopo ricevette una commissione dalla [[Filantropia|filantropa]] americana [[Alice Tully]]<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/lespaysagesamericains.mp3]. Messiaen ricorda come solo dopo molte insistenze si convinse ad accettare la commissione e del suo viaggio in America. Nella sua biblioteca trovò un libro intitolato ''Les merveilles du monde'' dove veniva indicato il Bryce Canyon come il luogo più bello degli Stati Uniti. Il compositore passò due settimane nel canyon annotando i colori e il canto degli uccelli, visitò poi il [[Cedar Breaks National Monument]] e il [[Parco nazionale di Zion|Zion National Park]]. In ricordo della sua visita, nel 1978 il White Cliffs, nei pressi di [[Parowan]], venne ribattezzato Mount Messiaen [http://history.utah.gov/apps/markers/detailed_results.php?markerid=2959].</ref> per la creazione di un'opera che celebrasse il bicentenario della [[Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti]]. Messiaen decise allora di partire per gli Stati Uniti nella primavera del 1972 per visitare il [[Parco nazionale del Bryce Canyon|Bryce Canyon]] nello [[Utah]], dove annotò i colori del luogo e, come d'abitudine, il canto degli uccelli. Il risultato fu il brano per orchestra e quattro solisti (corno, pianoforte, glockenspiel e xilorimba) in dodici movimenti ''[[Des canyons aux étoiles...]]'' (Dai canyon alle stelle…) la cui prima ebbe luogo a [[New York]] il 20 novembre 1974.
 
In realtà, Meigen descrisse la sua specie sotto il nome generico di ''[[Mosca (zoologia)|Musca]]'', usato in un significato ampio, linneano. Ma De Geer aveva descritto precedentemente (1776) una ''Musca erytrocephala'' distinta dalla mosca azzurra comune. Due specie differenti avevano, dunque, lo stesso nome (omonimi) e il principio di priorità obbligava che il nome più recente fosse cambiato. Il nome di Meigen, sebbene oggi sia riferito ad altro genere distinto di ''Musca'', doveva essere perciò scartato. In tali casi, o si crea un nome nuovo o si utilizza il sinonimo più antico della specie in questione.
Agli inizi del 1971 gli venne anche chiesto di comporre un brano per l'[[Opéra Garnier]]. Inizialmente riluttante ad assumersi un impegno così gravoso, nel 1975 si decise finalmente ad accettare la commissione ed iniziò la stesura di un'opera cantata ispirata alla figura di [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]]. La composizione si protrasse per quasi otto anni: dal 1975 al 1979 per la scrittura del [[libretto]] e della struttura musicale e dal 1979 al 1983 per l'orchestrazione<ref>{{Cita|Samuel|p. 24}}.</ref>. Ne risultò un'opera gigantesca in tre atti e di ben oltre quattro ore di durata, per sette voci soliste, coro misto a dieci voci di 150 elementi e una grande orchestra di 125 musicisti. Il lavoro, che l'autote preferiva chiamare "spettacolo" piuttosto che [[opera]] venne eseguito il 28 novembre 1983 all'Opéra Garnier sotto la direzione di [[Seiji Ozawa]] e vantava solisti del calibro di [[Christiane Eda-Pierre]] (l'Angelo), [[José van Dam]] (san Francesco), [[Kenneth Riegel]] (il lebbroso) e [[Michel Philippe]] (frate Leone). Alcuni commentatori dell'epoca credettero che fosse il pezzo d'addio del compositore settantacinquenne, e tale era il parere dello stesso Messiaen<ref>Intervista a Yvonne Loriod in {{Cita|Hill|p. 256}}.</ref><ref>Conversazione del 1992 con Jean-Cristophe Marti, citata a pagina 29 del libretto che accompagna l'incisione dell'opera diretta da [[Kent Nagano]] (Deutsche Grammophon/PolyGram 445 176).</ref><ref>{{Cita|Hill e Simeone|pp. 340-342}}.</ref>, tuttavia continuò a comporre portando a termine nel 1984 la sua più grande raccolta di pezzi per organo, il ''Livre du Saint Sacrement'' (Libro del Santo Sacramento), oltre ad altre trascrizioni di canti d'uccelli per pianoforte solo o pianoforte e orchestra (''Un Vitrail et des oiseaux'', 1986, ''Petites Esquisses d'oiseaux'', 1985-1987).
 
Se la ''[[Calliphora erytrocephala]]'' (Meigen, 1826) non avesse avuto sinonimi più recenti, il primo tassonomo che avesse constatato la omonimia avrebbe potuto ribattezzarla con un nome appositamente selezionato, per esempio, ''Calliphora meigeni'' o ''Calliphora rubrocapitata''. Ma Robineau-Desvoidy aveva descritto nel 1830 una ''Musca vicina'' che realmente era la stessa specie di quella di Meigen (la mosca azzurra comune). Per cui la situazione era la seguente:
Messiaen si era già ritirato dall'insegnamento nell'estate del 1978, per raggiunti limiti d'età. Nel 1987 viene insignito con la ''gran croce'', il più alto grado della legion d'onore<ref>{{Cita|Hill e Simeone|p. 357}}.</ref>. Un intervento chirurgico gli aveva impedito di partecipare alla manifestazione in onore dei sui settant'anni, ma nel 1988 poté assistere all'esecuzione del suo ''San Francesco d'Assisi'' nella [[Royal Festival Hall]] di [[Londra]], proposto nell'ambito di una serie di manifestazioni svolte in tutto il mondo per festeggiare il suo ottantesimo compleanno. Per la stessa occasione la casa discografica [[Erato (casa discografica)|Erato]] pubblicò una raccolta di 17 CD della musica di Messiaen comprendendo anche alcune registrazioni storiche di Loriod e la registrazione di alcune conversazioni tra il maestro e il compositore [[Claude Samuel]]<ref>Le conversazioni sono disponibili [http://www.messiaen2008.com/messiaen2008/permanences.php#th in linea].</ref>.
 
::::::::::* 1776: ''Musca erytrocephala'' De Geer (non mosca azzurra)
L'ultima composizione di Messiaen integralmente compiuta ebbe origine da una commissione della [[New York Philharmonic|New York Philharmonic Orchestra]]: sebbene negli ultimi tempi della sua vita fosse prostrato dalla sofferenza dovuta ad una serie di interventi alla schiena a cui si dovette sottoporre<ref>Intervista a Yvonne Loriod in {{cita|Hill|p. 257}}.</ref>, fu comunque in grado di portare a termine il compito e realizzò gli ''[[Éclairs sur l'au-delà...]]'' (Bagliori sull'aldilà, 1988-1991) per grande orchestra, la cui prima avvenne sotto la direzione di [[Zubin Mehta]] il 5 novembre 1992 in occasione del centocinquantenario di fondazione della New York Philharmonic Orchestra, ovvero circa sei mesi dopo la scomparsa del maestro. Messiaen stava anche lavorando ad un concerto per quattro strumenti solisti e orchestra dedicato ai cinque musicisti verso cui si sentiva più debitore, ovvero la pianista e sua seconda moglie Yvonne Loriod, il violoncellista [[Mstislav Leopol'dovič Rostropovič|Mstislav Rostropovich]], l'oboista [[Heinz Holliger]], la flautista [[Catherine Cantin]] e il direttore d'orchestra [[Myung-Whun Chung]]. Rimase incompiuta l'orchestrazione del quinto e ultimo movimento che Loriod portò a termine seguendo i consigli di George Benjamin e Heinz Holliger.
::::::::::* 1826: ''Musca erytrocephala'' Meigen (mosca azzurra)
::::::::::* 1830: ''Musca vicina'' Robineau-Desvoidy (mosca azzurra)
 
Il nome di Meigen doveva, secondo il Codice, essere rifiutato e rimpiazzato con il primo sinonimo valido, quello di Robineau-Desvoidy:
Morì il 27 aprile 1992 all'ospedale Beaujon di [[Clichy]] e venne sepolto nel cimitero di [[Saint-Théoffrey]] a sud di Grenoble dove possedeva una casa. Il suo monumento funebre è facilmente riconoscibile: la stele del suo monumento funebre rappresenta un uccello con le ali spiegate<ref>Intervista a Yvonne Loriod in {{Cita|Hill|p. 255}}.</ref>.
 
::::::::::* ''Calliphora vicina'' (Robineau-Desvoidy, 1830)
Dal 1998 ogni luglio si svolge nel paesino di [[La Grave]], ai piedi del massiccio della [[Meije]] che tanto amava<ref>Dialogo con Claude Samuel[http://www.messiaen2008.com/Audio/9%20conditionsoptiexeduneoeuvre.mp3].</ref>, il ''Festival Messiaen au pays de la Meije'', dedicato alla memoria del maestro.
:::::::::::='' Musca erytrocephala'' Meigen, 1826 (non De Geer, 1776).
 
== La musicaTipi ==
Secondo il Codice Internazionale di Nomenclatura Zooloogica tutto il taxon di livello specie deve avere almeno un esemplare dello stesso che serva come elemento di riferimento e confronto per altri zoologi, che sarà il '''tipo''' o '''esemplare tipico''' della specie o sottospecie. L'insieme di esemplari sopra i quali si basa la descrizione originale del taxón si chiama '''serie tipo''' o '''serie típica'''. I tipi possono essere esemplari di qualunque sesso o fase di sviluppo (uovo, larva, adulto), completi o parziali, fossili o no e, fino al [[1930]] una esibizione dell'opera di un animale (fossile o no), come una [[branchia]] o un resto ([[icnofossile]]).
{{vedi anche|Opere di Olivier Messiaen}}
 
Il Codice riconosce i seguenti tipi:
[[Immagine:classe-dukas.jpg|thumb|center|600px|La classe di composizione di [[Paul Dukas]] nel 1929; da sinistra a destra, in piedi: Pierre Maillard-Verger, Elsa Barraine, Yvonne Desportes, Tony Aubin, Pierre Revel, Georges Favre, [[Paul Dukas]], René Duclos, Georges Hugon, [[Maurice Duruflé]]. Seduti: Claude Arrieu e Olivier Messiaen<ref>{{Cita|Dingle|p. 18}}.</ref>.]]
 
* '''[[Sintipo|Sintipi]]'''. La descrizione di una nuova specie può essere fatta su una serie di esemplari che hanno lo stesso valore. Questa designazione era frequente prima dell'introduzione del concetto di olotipo
=== Lo stile: descrizione sintetica ===
* '''[[Olotipo]]'''. Un esemplare unico, scelto dall'autore per descrivere la specie e designato esplicitamente.
* '''[[Allotipo (tassonomia)|Allotipo]]'''. Campione designato dalla serie tipo che è del sesso opposto all'olotipo. Si tratta sostanzialmente di un paratipo di sesso opposto all'olotipo designato esplicitamente dall'autore della descrizione
* '''[[Paratipo|Paratipi]]'''. Il resto di esemplari della serie tipo, escluso l'olotipo e l'allotipo. Possono essere anche molto numerosi.
* '''[[Lectotipo]]'''. Se l'autore della descrizione originale non sceglie un olotipo ma si limita a indicare una serie di sintipi (pratica comune fino alla metà degli anni quaranta o cinquanta del [[XX secolo]]), qualunque autore posteriore può designare esplicitamente tra i sintipi un esemplare unico che si converta nell'esemplare tipico della specie, e che riceve il nome di Lectotipo. Equivale all'olotipo quando esso non ebbe designazione originale. Per essere valido il lectotipo deve essere designato in una pubblicazione scientifica e deve essere accompagnato da una dichiarazione esplicita che lo scopo della designazione sia chiarire l'applicazione del nome a un taxon.
* '''[[Paralectotipo|Paralectotipi]]'''. Il resto di esemplari della serie tipo (originariamente indicati come sintipi), dopo la designazione del lectotipo.
* '''[[Neotipo]]'''. Quando si ritiene che l'olotipo, il lectotipo, i neotipi precedenti o i sintipi siano perduti ed è necessario individuare un tipo per chiarire il nome di un taxon è possibile designare un neotipo. Per essere valido il lectotipo deve essere designato in una pubblicazione scientifica e a precise condizioni stabilite dal codice di nomenclatura zoologica. L'esistenza di paratipi o paralectotipi non preclude la designazione di un neotipo.
 
Tutti i tipi devono essere intitolati adeguatamente con un'etichetta cospicua e sorvegliati in modo speciale dalle persone o istituzioni che li sostengono, permettendo il loro studio a tutti gli zoologi, poiché sono patrimonio della [[zoologia]].
Come accade per i contemporanei [[Benjamin Britten]] e [[Dmitrij Dmitrievič Šostakovič|Dmitrij Šostakovič]], Messiaen riesce a combinare una tecnica compositiva immensamente sofisticata con un'espressività diretta e praticamente ingenua, rendendosi accettabile anche al grande pubblico, il che d'altra parte gli valse critiche sia di cerebralismo che di sentimentalismo. In un'intervista<ref name="forma">Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/4%20formevsexpression.mp3]. Messiaen ricorda anche un annedoto legato a Xenakis: gli capitò alcune volte di assistere dei concerti di musica classica in sua presenza, tuttavia quest'ultimo si annoiava poiché ricercava nella musica una struttura matematica. L'unica opera per cui mostrò interesse fu la [[Missa Solemnis (Beethoven)|Messa in Re maggiore]] di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], da lui ritenuta un'opera "combinatoria", che Messiaen considerava l'unica opera "brutta" (per l'esattezza dice "vilaine comme musique") del compositore.</ref>, alla domanda se il suo progetto giovanile della ''Jeune France'' si fosse infine avverato, ovvero il passaggio dalla "frivolezza" della musica degli anni venti alla ricerca dell'"umano", rispose che piuttosto era avvenuto una svolta a favore dell'"intellettualismo". Arriva dunque a formulare le tre caratteristiche di una composizione musicale riuscita:
 
{{quote|... anch'io ho fatto della combinatoria, anch'io ho fatto della ricerca [musicale], ma cerco sempre che questa non nuoccia alla qualità sonora [...] non è sufficiente [che un'opera sia interessante], essa deve essere interessante, deve essere gradevole da ascoltare e deve essere toccante. Sono queste tre qualità differenti...|Dialogo con Claude Samuel<ref>Si veda anche {{Cita|Samuel|p. 72}}.</ref>|... j'ai fait moi-même de la combinatoire, j'ai fait moi-même de la recherche, mais j'essaie toujours que ça ne nuise pas à la qualité sonore [...] ce n'est pas suffisant, elle dois être intéressante, et elle doit être belle à entendre, elle doit toucher. Ce sont trois qualités différentes...|lingua=fr}}
 
Nel corso degli [[anni 1950|anni cinquanta]] in risposta alle critiche di sentimentalismo approfondì all'estremo le ricerche in campo ritmico pervenendo ad opere di eccezionale astrazione e complessità che lo resero ancora una volta capofila delle avanguardie sperimentali contemporanee. Egli insegnò anche nei famosi ''Ferienkurse'' di [[Darmstadt]]. Il suo influsso forgiò due generazioni di compositori, tra cui [[Pierre Boulez]], [[Iannis Xenakis]], [[Serge Nigg]] e [[Karlheinz Stockhausen]].
 
La fase conclusiva della sua parabola creativa si può definire come una sintesi delle tendenze da lui sviluppate precedentemente, con un ritorno esplicito ai contenuti musicali della giovinezza espressi però con l'impiego di tutti i ritrovati tecnici e teorici frutto di una vita di sperimentazione, sconcertando e deliziando estimatori e detrattori. Le ultime opere si giovano di masse orchestrali sempre più poderose e di affreschi sempre più elaborati, commisurando i mezzi alle visioni vertiginose e abissali tipiche della sua produzione.
 
===Il linguaggio musicale: forma===
 
{{quote|[...] Ma [nella mia opera] c'è anche l'impiego della metrica greca, dei ritmi indiani antichi o "deçî-tâlas", altri procedimenti ritmici personali quali i ''personaggi ritmici'', i ''ritmi non retrogradabili'', le ''permutazioni simmetriche''. Infine, c'è la mia ricerca tra suono e colore, che è la più importante caratteristica del mio linguaggio.|Dialogo con Claude Samuel<ref>{{Cita|Samuel|p. 25}}.</ref>|[...] Mais il y a aussi l'emploi de la métrique grecque, des rythmes provinciaux de l'Inde antique ou "deçî-tâlas", plusieurs procédés rythmiques personnels tels que les personnages rythmiques, les rythmes non rétrogradables, le permutations symétriques. Enfin, il y a ma recherche du son-couleur, qui est la plus grande caractéristique de mon langage.|lingua=fr}}
 
==== Ritmo ====
 
Messiaen, a seguito dello studio della [[metrica classica|metrica greca]], delle tradizioni musicali orientali e della [[musica medioevale|musica medievale]], portò alle estreme conseguenze ed integrò nel suo pensiero filosofico la ricerca sul concetto di tempo musicale iniziata da [[Claude Debussy]]. Fu sempre affascinato dall'uso di [[Numero primo|numeri primi]] e [[Simmetria (matematica)|simmetrie]]. Introdusse nella musica del XX secolo il definitivo affrancamento dal ritmo per [[Misura (musica)|battute]].
 
Dal punto di vista tecnico<ref name="ritmo" /> fece sovente uso di una particolare classe di strutture ritmiche, i [[deçî-tâla|tala]], appartenenti alla musica carnatica e, a partire da questi, concepì ed utilizzò la tecnica dei "ritmi non retrogradabili", ovvero aventi una struttura palindroma e dunque non invertibile<ref>L'inversione, sia essa ritmica, armonica o melodica, è una tecnica classica nella realizzazione di variazioni su un tema dato, almeno a partire dal XVI secolo. Esempio massimo della sua applicazione si trova nell'[[L'arte della fuga|Arte della fuga]] di [[Johann Sebastian Bach|Bach]] (i ''Contrapunctus XVII'' e ''Contrapunctus XVIIIl'', per esempio, vengono eseguiti nei due sensi, ''rectus'' e ''inversus'').</ref>.
 
Introdusse anche il concetto di "ritmo additivo", che consiste nell'interpolare (''ritmo aumentato'') o sopprimere (''ritmi diminuiti'') una breve nota in una struttura ritmica altrimenti regolare (come nella ''Danse de la fureur, pour les sept trompettes '' del ''Quatuor''), per esempio aggiungendo una [[semicroma]] nella ripresa di un tema. Questo porta l'autore ad alternare ritmi binari e ternari (o piuttosto celle ritmiche binarie e ternarie) come già aveva fatto Stravinsky nella ''Sagra della primavera'', opera che Messiaen apprezzava particolarmente, o a costruire ritmi sovrapposti per creare quello che definiva un "politempo"<ref>Nel dialogo citato Messiaen considera come la prima, e d'altra parte unica, esperienza di "politempo" il ''festino'' dal II atto del [[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]] di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], quando tre piccole orchestre sono sul palco e suonano contemporaneamente alla grande orchestra.</ref>. Ancor più curioso è il concetto di "durata cromatica", che lega tempo e melodia. Nella sezione ''Soixante-quatre durées'' del ''Livre d'orgue'', per esempio, assegna una durata prestabilita per ognuno dei 64 suoni utilizzati nella composizione, più lunga per quelli gravi, più corta per quelli acuti.
 
Tutto ciò, insieme con l'uso di tempi a volte incredibilmente lenti (il quinto movimento del ''Quatuor'', ''Louange à l’Éternité de Jésus'', porta l'agogica ''infiniment lent''), contribuisce alla sospensione della percezione convenzionale del tempo e ad una dimensione quasi estatica della musica. Lo stesso titolo del ''Quatuor pour la fin du temps'' rimanda non solo all'apocalisse, ma anche al tentativo di abolire il tempo stesso, non per spregio, ma al contrario perché da qui potesse partire una riflessione su questo tema.
 
Impropriamente il suo linguaggio ritmico e armonico è stato associato da [[Armando Gentilucci]]<ref>{{Cita|Gentilucci|p. 287}}.</ref> a quello del [[jazz]]<ref>Nella [http://www.messiaen2008.com/Audio/7%20les4dramesducompositeur.mp3 conversazione] con Claude Samuel, Messiaen include tra i quattro "drammi" della sua carriera musicale il fatto che troppo spesso critici e ascoltatori confondono la parola "ritmo" con la regolarità di una marcia militare o con la struttura alternante tempi forti e sincopi del jazz, mentre per l'autore il ritmo è anche nelle fluttuazioni ineguali del suono del mare o del vento.</ref>, genere musicale verso il quale Messiaen manifestò più diffidenza che curiosità.
 
==== Melodia ====
 
Messiaen elaborò il suo linguaggio melodico da ispirazioni apparentemente lontanissime. Il [[canto gregoriano]] gli fornì una serie di melopee, [[neuma|neumi]] e contorni melodici, così come la [[salmodia]] gli ispirò l'uso del declamato sillabico; da [[Aleksandr Nikolaevič Skrjabin|Skrjabin]] trasse una scrittura pianistica efflorescente e a partire dagli esperimenti con la [[scala esatonale]] di [[Claude Debussy|Debussy]] ebbe l'idea di utilizzare, ora in unione con il sistema [[Tonalità (musica)|tonale]] classico, ora per conto proprio, nuove scale ottenendo quelli che definì ''modi a trasposizione limitata''. Infine la costruzione dei ''ritmi additivi'' trova l'analogo melodico nei cosiddetto ''ingrandimento asimmetrico'', un processo "algoritmico", ovvero matematicamente predeterminato, di inserzione o soppressione di suoni nella frase melodica.
 
Le ricerche ornitologiche di Messiaen lo portarono a trascrivere, adattare ed inserire nella sua musica centinaia di canti di uccelli. Le sue raccolte [[pianoforte|pianistiche]], ''Catalogue des oiseaux'', ed [[orchestra]]li, ''Oiseaux exotiques'', sono basati interamente su canti d'uccelli, ma praticamente tutti i suoi lavori ne riportano frammenti.
 
==== Armonia ====
 
Messiaen esplorò ampiamente il campo della ricerca armonica: dai lavori pionieristici di [[Darius Milhaud|Milhaud]] e [[Charles Ives]]<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/1%20compositeursamericains.mp3].</ref> trasse la tecnica di sovrapposizione di armonie appartenenti ad ambiti estranei (''polimodalità''), mentre a partire dalle sperimentazioni di Debussy<ref name="debussy" /> elaborò accordi che ampliano le tradizionali [[triade (musica)|triadi]] con numerosi suoni aggiunti. Giunse infine all'elaborazione di quella che definiva la "risonanza". Questa consiste nella sovrapposizione ad una nota fondamentale della nota più acuta dell'accordo, ma suonata molto più piano. Tale nota acuta non è percipita come facente parte dell'accordo, ma serve piuttosto a modificare la struttura timbrica della nota fondamentale, in modo analogo a ciò che accade nei registri di mutazione dell'organo<ref>Tale tecnica è per esempio utilizzata nel brano ''Le loriot'' dal ''Catalogue d'oiseaux'' per pianoforte: la mano sinistra esegue le fondamentali in ''fortissimo'', mentre la destra le armoniche superiori in ''mezzoforte'', alterando così l'impressione timbrica dello strumento.</ref>.
 
Messiaen utilizza comunque gli accordi diatonici, ma in modo personale, per esempio peculiare è l'interesse per il [[tritono]], presentato come undicesimo [[armonici naturali|armonico]], ma anche come [[intervallo (musica)|intervallo melodico]] pienamente paritario rispetto ad altri e come presenza comune nelle armonie dei suoi brani, o per l'armonia per quarte già esplorata a suo tempo da Schönberg e l'uso dell'accordo di sesta come [[Consonanza e dissonanza|consonaza ''imperfetta'']].
 
==== Timbrica ====
 
Messiaen fu innovatore in campo pianistico, organistico e orchestrale.
 
Il suo linguaggio pianistico prende le mosse dagli stilemi di [[Frédéric Chopin|Chopin]], [[Claude Debussy|Debussy]], Skrjabin e [[Maurice Ravel|Ravel]] per pervenire ad effetti coloristici di inesauribile fantasia che con termini sinestetici chiama ora "accordi - vetrata", "arcobaleni teologici".
 
Le risorse dell'organo della [[Chiesa de la Sainte-Trinité]], come già detto un ottimo Cavaillié-Coll opportunamente modificato secondo le sue indicazioni, gli ispirarono combinazioni di registri inedite e ardite, che a partire da una concezione "sinfonica" della musica organistica (in linea con la scuola di [[César Franck]] e dei suoi maestri Charles-Marie Widor e Marcel Dupré) avvicinarono successivamente alcune sue composizioni alla [[musica elettronica]].
 
I suoi modelli d'orchestrazione sono Wagner e Dukas, ma fu anche un pioniere nell'uso di inedite formazioni strumentali. Da Stravinskij e dai suoi studi giovanili mutuò l'uso intensivo delle percussioni e, primo nella musica europea, introdusse il suono dell'orchestra [[gamelan]] [[indonesia]]na. Fu anche attivo<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/6%20ondesmetmusikelectro.mp3].</ref> promotore dell'uso delle onde Martenot, particolare strumento elettronico di cui la sua nuora, [[Jeanne Loriod]], fu virtuosa divulgatrice, ma fece uso, per esempio in ''Des canyons aux étoiles...'', di strumenti ancor più curiosi quali l'"eolofono" e il "geofono" (o anche ''macchina del vento'' e ''macchina della sabbia''), e dell'ultimo in particolare curò anche la progettazione<ref>{{Cita|Samuel|p. 371}}.</ref>.
 
==== Simmetria ====
 
Fin dai suoi lavori di gioventù, Messiaen fu affascinato dall'uso di strutture simmetriche in musica, per esempio già negli ''[[Otto preludi]]'' fece uso di strutture ritmiche palindrome (i cosiddetti ''ritmi non retrogradabili''). A partire da ''Chronochromie''<ref name="ritmo" /> farà un uso sistematico nella sua opera delle ''permutazioni simmetriche'', ovvero un legame matematicamente predeterminato tra tutti gli elementi sonori, potenzialmente in grado di predeterminare a priori la struttura di un'opera. Egli riufitò però la mancanza di un intervento umano nel processo compositivo e per questo elaborò un sistema che gli permetteva di selezionare le permutazioni ritenute "interessanti". Tuttavia, come già osservato<ref name="forma" />, questo aspetto "interessante" non esaurisce la sua ricerca musicale, come nel caso di Xenakis, si tratta ovvero di una tecnica compositiva che non deve prendere il sopravvento sul messaggio e sull'estetica di un brano.
 
==== Serialismo ====
 
Il brano ''Mode de valeurs et d'intensité'' che compare nei ''[[Quatre études de rythme|Quatre Études de Rhythme]]'' viene spesso considerato l'atto di fondazione del ''serialismo integrale'', fatto che Messiaen ebbe modo di smentire più volte<ref name="ritmo" /><ref name="linguaggioarmonico">Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/1%20basesmonlangageharmonik.mp3].</ref>. Pur apprezzando particolarmente l'opera seriale di Webern e il [[Wozzeck]] di [[Alban Berg|Berg]] (ma senza risarmire aspre critiche alle opere seriali di [[Arnold Schönberg|Schönberg]] e alla [[Lulu (opera)|Lulu]] di Berg, da egli ritenute troppo "accademiche"), ritenne tale esperienza di fatto conclusa (ad eccezione forse dei lavori di Boulez in cui però la serie è un modo espressivo e non il fine), soprattutto perché basata su un sistema progettato a tavolino e quindi incapace di superare il sistema tonale, che invece si basa su una "risonanza naturale".
 
===Il linguaggio musicale: contenuti===
 
{{quote|La prima idea che ho voluto esprimere, quella che è la più importante poiché è posta al di sopra di ogni cosa, è l'esistenza delle verità della fede cattolica. [...] Questo è il primo aspetto della mia opera, il più nobile, senza dubbio il più utile, il più solido, il solo forse di cui non mi pentirò al momento della mia morte. Ma io sono un essere umano e come tutti gli esseri umani sono sensibile all'amore umano che ho voluto esprimere in tre mie opere per mezzo del più grande mito amoroso, quello di Tristano e Isotta. Infine, ammiro profondamente la natura. Penso che essa sia infinitamente superiore a noi e le ho sempre chiesto lezioni: personalmente amo gli uccelli, e così ho interrogato in particolar modo il loro canto: ho fatto dell'ornitologia. C'è nella mia musica questa sovrapposizione della fede cattolica, del mito di Tristano e Isotta, e l'utilizzo quasi esagerato del canto degli uccelli.|Dialogo con Claude Samuel<ref>{{Cita|Samuel|p. 24}}.</ref>|La première idée que j'ai voulu exprimer, celle qui est la plus importante parce qu'elle est placée au-dessus de tout, c'est l'existence des vérités de la foi catholique. [...] C'est là le premier aspect de mon œuvre, le plus noble, sans doute le plus utile, le plus valable, le seul peut-être que je ne regretterai pas à l'heure de ma mort. Mais je suis un être humain: comme tous les être humains je suis sensible à l'amour humain que j'ai voulu exprimer dans trois de mes œuvres par l'intermédiaire du plus grand mythe de l'amour humain, celui de Tristan et Yseult. Enfin, j'admire profondément la nature. Je pense que la nature nous surpasse infiniment et je lui ai toujours demandé des leçons; par goût, j'ai aimé les oiseaux, j'ai donc spécialement interrogé les chants des oiseaux: j'ai fait de l'ornithologie. Il y a dans ma musique cette juxtaposition de la foi catholique, du mythe de Tristan et Yseult, et l'utilisation excessivement poussée des chants d'oiseaux.|lingua=fr}}
 
L'aspetto più controverso della personalità musicale di Olivier Messiaen consiste nell'ardore rivoluzionario con cui egli dà voce nuova a contenuti tradizionali, e compone aspetti apparentemente lontani tra loro in un crogiolo in grado di provocare disappunto sia nei puristi tradizionalisti che negli avanguardisti incendiari: in realtà tale disappunto risiede nell'impossibilità di iscrivere l'autore nelle facili catalogazioni storico-critiche o ideologiche prevalenti nel Novecento musicale.
 
Al di là delle componenti comunicative la musica di Messiaen si impone di per sé all'ascolto per la sua estroversione ed efficacia coloristica senza soggiacere a un programma predefinito. Ma essa non manca mai di esprimere idee ben definite che l'autore si impegna a divulgare con mezzi anche extramusicali di complemento, e in particolare:
 
* i titoli stessi dei componimenti;
* le annotazioni introduttive che l'autore premette ai suoi brani;
* i testi della musica vocale, quasi sempre composti dall'autore stesso;
* anche se solo parzialmente, il suo ''Traitè de mon langage musical'', in cui, prendendo esempi dalle proprie composizione, fornisce indicazioni indirette per la loro esecuzione;
* le indicazioni agogiche e dinamiche "alla Skrjabin", ovvero ricche di connotazioni extramusicali<ref>A titolo di esempio la partitura di ''Le loriot'', dal ''Catalogue d'oiseaux'', porta indicazioni quali "''coulé, doré''" (''colato, dorato''), mentre in ''Oiseaux exotiques'' si troivano indicazioni quali "''vociferé''" (''sbraitato'').</ref>.
 
La produzione musicale di Messiaen, lungo l'arco di oltre sessant'anni evidenzia come costanti normalmente intrecciate tra loro la fede cattolica, l'amore per la natura e in particolar modo per i canti degli uccelli, il colore, la poesia e la cultura dei paesi extraeuropei.
 
==== La fede ====
 
{{quote|Ho la fortuna di essere cattolico; sono nato credente ed è successo che i testi sacri mi hanno colpito fin dalla prima infanzia. Un certo numero delle mie opere è dunque destinato a mettere in luce le verità teologiche della fede cattolica.|Dialogo con Claude Samuel<ref>{{Cita|Samuel|p. 24}}.</ref>|
J'ai la chance d'être catholique; je suis né croyant et il se trouve que les textes sacrés m'ont frappé dès mon enfance. Un certain nombre de mes œuvres sont donc destinées à mettre en lumière les vérités théologiques de la foi catholique.|lingua=fr}}
 
Di gran lunga fu il suo più cospicuo scrigno di pensieri, temi, immagini, fulgori, campiture sonore, distese sinfoniche. Con grande scandalo degli ideologi a lui contemporanei, Messiaen radicò la sua fonte d'ispirazione alla panca dell'organo della Chiesa de la Sainte-Trinité, su cui restò assiso finché visse. Nei suoi scritti egli proclamò la sua fede cattolica, ma mentre a Stravinskij o a [[Franz Liszt|Liszt]] la fede cattolica ispirò musica essenziale e castigata, Messiaen trasse dalla sua esperienza di cristiano una fastosità e una sovrabbondanza espressiva tali da farlo erroneamente definire "[[panteismo|panteista]]" o "sentimentale". I testi delle ''[[Trois petites liturgies de la présence divine|Trois petites Liturgies]]'' rivelano una conoscenza profonda<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/mesrapportsaveclafoi.mp3]. Messiaen cita le sue principali letture teologiche e afferma di essere una dei rari francesi ad aver letto quasi per intero l'opera di Tommaso d'Aquino.</ref> della [[Tomismo|filosofia tomistica]] e musicalmente del [[Movimento Ceciliano|movimento ceciliano]] e del [[canto gregoriano]]<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/lechantgregorien.mp3]. Messiaen ebbe un rapporto contrastato con il canto gregoriano, o meglio con i tentativi di riproposizione fatti nel XX secolo, soprattutto in traduzione francese. Riteneva infatti che si trattasse di una forma espressiva raffinata prodotta da "intellettuali", ovvero i monaci medievali, e aborriva le esecuzioni moderne con accompagnamento organistico, poiché introducevano una struttura armonica e modale sconosciuta in epoca medievale. L'unica esperienza positiva poteva essere considerata quella [[Abbazia di Solesmes#Riscoperta e restaurazione del canto gregoriano|solesmesiana]], filologicamente corretta nel riportare un canto esclusivamente [[Monodia|monodico]].</ref>. La trascrizione musicale delle sue esperienze religiose si rivela così troppo concentrata e complessa per chi si aspetta da esse facili ascolti, ma inspiegabilmente mantiene di volta in volta freschezza, tenerezza o ferocia che possono provenire solo da chi non fa del misticismo intellettuale l'unica forma di ispirazione. E forse questa attitudine di Messiaen può spiegarsi con la considerazione che nussuna arte può essere veramente adatta a rappresentare Dio<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/musiketrepresreligieuse.mp3].</ref>, sebbene, nel suo giudizio, la musica, essendo dotata di un lato "immateriale", parli in modo più diretto all'intelletto stimolando la riflessione religiosa.
 
==== La natura, il canto degli uccelli ====
 
Messiaen era un [[Ornitologia|ornitologo]]: in molte sue composizioni egli scrive sul pentagramma il risultato di accurate operazioni trascrittorie che portò avanti con meticolosità certosina per decenni. Egli spiega la sua tecnica in tal modo:
 
{{quote|L'uccello, essendo molto più piccolo di noi, con un cuore che batte più rapidamente e delle reazioni nervose assai più rapide, canta a tempi estremamente veloci che sono assolutamente impossibili per i nostri strumenti; dunque sono obbligato a trascriverlo ad un tempo più lento. Per di più, questa rapidità è associata ad una estrema acutezza, essendo un uccello in grado di cantare in registri così alti da essere inaccessibili ai nostri strumenti; perciò trascrivo il canto una, due o anche tre [[Ottava (musica)|ottave]] sotto. E non è tutto: per la medesima ragione sono obbligato a sopprimerne quegli intervalli troppo piccoli che i nostri strumenti non potrebbero suonare. Allora rimpiazzo questi intervalli dell'ordine di uno o due [[Comma (musica)|commi]] con dei [[Semitono|semitoni]], ma rispettando la scala dei valori tra i diversi intervalli, ovvero, se qualche comma corrisponde ad un semitono, allora ad un vero semitono corrisponderà un tono intero o un intervallo di [[Terza minore|terza]]; tutto è ingrandito, ma i rapporti restano inalterati, ciò nonostante quello che restituisco è esatto.|Dialogo con Claude Samuel<ref>{{Cita|Samuel|pp. 138-139}}.</ref>|L'oiseau étant beaucoup plus petit que nous, avec un cœur qui bat plus vite et des réactions nerveuses bien plus rapides, il chante dans des tempos excessivement vifs, absolument impossibles pour nos instruments; je suis donc obligé de transcrire le chant dans un tempo moins rapide. Par ailleurs, cette rapidité est liée à une acuité extrême, l'oiseau pouvant chanter dans des registres excessivement aigus, inaccessibles à nos instruments; j'écris donc une, deux, trois octaves plus bas. Et ce n'est pas tout: pour les même raisons, je suis obligé de supprimer des intervalles très petits que nos instruments ne peuvent pas exécuter. Je remplace ces intervalles de l'ordre de un ou deux commas par de semi-tons, mais je respecte l'échelle des valeurs entre les différents intervalles, c'est-à-dire que si quelques commas correspondent à un demi-ton, au vrai demi-ton correspondra un ton entier ou une tierce; tout est agrandi mais les rapports restent identiques et, par conséquent, ce que je restitue est tout de même exact.|lingua=fr}}
 
Il processo di trascrizione era il processo di una serie di necessarie approssimazioni<ref name="uccelli" />: per prima la registrazione su nastro o l'annotazione su carta del canto di diversi uccelli<ref>{{Cita|Samuel|pp. 45-46}}.</ref>, nel tentativo di cogliere il "canto di un uccello ideale"; seguita poi ai problemi di orchestrazione per i limiti fisici degli strumenti utilizzati. Ma mentre i canti entravano nel reame compositivo queste approssimazioni cominciarono a superare le necessità immediate dell'eseguibilità, trasformandosi in creazioni musicali originali, e non quindi a mere copie (imperfette) della realtà.
 
Con rare eccezioni (come il sesto movimento di ''Chronochromie'') Messiaen evoca non solo i canti di uno o più uccelli rispettandone le provenienze e la compatibilità di habitat, ma li connota di significati poetici: dall'intensità dei colori del loro piumaggio (secondo le relazioni sinestetiche tra suono e colore) alla valenza religiosa della loro presenza (essi rappresentano il divino con la loro multiforme bellezza e semplicità). Come conseguenza, nel corso della sua opera Messiaen associò canti di uccelli di diverse provenienze, oppure orchestrò tali canti con strumenti normalmente non associati ad essi.
 
==== Colori ====
 
{{quote|Io vedo dei colori mentre ascolto dei suoni; l'ho detto alla critica, l'ho detto al pubblico, l'ho detto persino ai miei allievi a lezione, e bene, nessuno vede nulla!|Dialogo con Claude Samuel<ref name="quattrodrammi" />|Je vois des couleurs quand j'enteds des sons; je dis à la critique, je dis au publique qu'il y a des couleurs, je l'ai même dit à mes éléves de ma classe, et bien, les gens ne voient rien!|lingua=fr}}
 
Messiaen fin dalle sue prime opere appone titoli delle sue composizioni (''Arc-en-ciel d'innocence'') connotati da indicazioni sinestetiche (associanti cioè percezioni visive ed uditive) che si fanno nel tempo sempre più precise. Esse non si rivelano solo suggestioni [[Sinestesia (linguistica)|poetiche]], ma anche fisiologiche. Il suo precedente più vicino, Skrjabin, prescrisse la proiezione dei colori che egli associava ai suoni durante l'esecuzione del suo ''Prometheus'', ma in Messiaen questo aspetto divulgativo appare raramente: nella prefazione alle ''Trois Liturgies'' egli descrive anche minutamente i colori da lui associati al suono di scale, accordi, timbri strumentali, ma lascia alla musica il compito di suggerirli e ricrearli.
 
==== La poesia ====
 
Non sorprende il fatto che Messiaen fu autore di quasi tutti i testi, ad eccezione del mottetto ''[[O sacrum convivium (Messiaen)|O Sacrum convivium]]'' il cui testo è liturgico, che rivestì di musica: in un certo senso la sua vita artistica iniziò prima della sua nascita, in quanto sua madre, Cécile Sauvage, scrisse durante la sua gravidanza un ciclo di poemi, ''L'âme en bourgeon'' in cui fece riferimento al suo futuro bambino.
 
La parola poetica non difettò al musicista né come prosatore (alcuni passaggi della ''Technique'' trascendono l'immediato intendimento didattico per evocare immagini suggestive) né come autore di testi da affidare alla musica. Coerentemente con la sua [[sinestesia (psicologia)|sinestesia]] e con la temperie letteraria della Parigi di metà [[XX secolo|Novecento]] la sua poesia è fortemente impregnata di [[simbolismo]] e [[surrealismo]], e accosta immagini arditissime familiari ai lettori di [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]] e [[Eugenio Montale|Montale]] in versi quali:
 
{{quote|Il tuo occhio e il mio occhio tra le statue che camminano<br />tra le nere urla,<br /> i crolli di sulfuree geometrie|Olivier Messiaen, ''Poèmes pour Mi '', VII. Les deux guerriers<ref name="Mi">Testo integrale [http://brahms.ircam.fr/documents/document/4316/].</ref>.|Ton œil et mon œil parmi les statues qui marchent&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; <br /> Parmi les hurlements noirs,<br /> les écroulements de sulfureuses géométries|lingua=fr}}
 
o anche
 
{{quote|Degli stracci sanguinanti ti seguirebbero nelle tenebre<br /> come un vomito triangolare,<br />e il clangore fragoroso dei battenti sul pentagramma irreparabile<br />scandirà la tua disperazione<br />per saziare i poteri del fuoco.<br />Ha! Ho! Ha!|Olivier Messiaen, ''Poèmes pour Mi '', IV. Epouvante<ref name="Mi" />.|Des lambeaux sanglants te suivraient dans les ténèbres<br />Comme une vomissure triangulaire,<br />Et le choc bruyant des anneaux sur la portée irréparable<br />Rythmerait ton désespoir<br />Pour rassasier les puissances du feu.<br />Ha! Ho! Ha!
|lingua=fr}}
 
A questi si contrappongono versi di semplicità quasi naïf la cui connotazione è affidata alla musica, altrove il lettore ritrova tanto versi liberi quanto i più tradizionali [[alessandrino (metrica)|alessandrini]]. L'attenzione di Messiaen per i valori fonici della lingua poetica lo portò ad inventare appositamente per i suoi ''[[Cinq réchants]]'' una lingua astratta combinante suoni dalle più lontane provenienze (dal [[Lingua giapponese|giapponese]] al [[lingua quechua|quechua]]).
 
{{quote|ha kapritama la li la li la li la ssaréno;<br />um<br />gli innamorati prendono il volo<br />
Brangania<ref>Brangania è l'ancella che fa bere a Tristano ed Isotta il filtro d'amore.</ref> nello spazio tu soffi<br />gli innamorati prendono il volo<br />verso le stelle della morte<br />
t k t k t k t k t k t k t k t k<br />ha ha ha ha ha sete<br />l‘esploratore Orfeo trova il suo cuore nella morte<br />specchio di stella castello di stella<br />Isotta d'amore separata<br />bolla di cristallo di stella mio ritorno<br />Barba Blu castello della settima porta|Olivier Messiaen, ''Cinq Rechants '', 1. hayo kapritama la li la li la li la ssaréno.|ha kapritama la li la li la li la ssaréno&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;<br />um<br />les amoureux s‘envolent<br />Brangien dans l‘espace tu souffles<br />les amoureux s‘envolent<br />vers les étoiles de la mort<br />t k t k t k t k t k t k t k t k<br />ha ha ha ha ha soif<br />l‘explorateur Orphée trouve son coeur dans la mort<br />miroir d‘étoile château d‘étoile<br />
Yseult d‘amour séparé<br />bulle de cristal d‘étoile mon retour<br />Barbe Bleue château de la septième porte|lingua=fr}}
 
Non gli furono estranee le suggestioni di un altro musicista poeta, [[Richard Wagner]], da cui mutuò la ricerca di un'integrazione di linguaggi diversi culminata nel suo ''[[San Francesco d'Assisi (opera)|San Francesco d'Assisi]]'', magistrale fusione di orchestrazione, filosofia teologica, poesia e scenografia.
 
=== Influenze musicali ===
 
==== La musica occidentale ====
 
L'influenza maggiore su Messiaen, specialmente in gioventù, provenne dalla musica francese a lui contemporanea, e soprattutto da quella dell'amato Debussy, e lo sviluppo dei ''modi a trasposizione limitata'' è certamente connesso al largo uso che fece questo compositore della [[scala esatonale]] e che Messiaen chiamò nel suo sistema ''Modo 1''. Tuttavia Messiaen usò raramente questa scala, perché, come diceva, "dopo Debussy e Dukas non c'è nulla da aggiungere"<ref>{{Cita|Tecnica del mio linguaggio musicale}}</ref>.
 
Egli aveva anche una grande ammirazione per Stravinskij<ref>Dialogo con Claude Samuel [http://www.messiaen2008.com/Audio/6%20Stravinsky.mp3].</ref> che, almeno per la produzione che va dal [[Petruška (balletto)|Petruška]] a [[Les noces]], riteneva il più grande genio musicale della sua epoca. Nel suo giudizio i principali meriti del compositore russo risiedevano nell'abiltà dell'orchestrazione e nel suo gusto "buffonesco" e "crudele" che percepiva soprattutto nel Petruška; tuttavia la sua opera preferita rimase sempre la [[La sagra della primavera|Sagra della primavera]], di cui ammirava l'uso del ritmo e del colore.
 
Apprezzava inoltre [[Heitor Villa-Lobos]], che ebbe modo di ascoltare negli anni 1920 a Parigi in una serie di acclamati concerti, come orchestratore e [[Jean-Philippe Rameau]], [[Domenico Scarlatti]], [[Frédéric Chopin]] e [[Isaac Albéniz]] per la tecnica pianistica<ref>{{Cita|Samuel|p. 114}}.</ref>. Era anche un appassionato della musica di [[Modest Petrovič Musorgskij|Modest Musorgskij]], e anzi utilizzò più volte un tema del [[Boris Godunov (opera)|Boris Godunov]], il cosiddetto ''tema ad M''<ref>Si tratta del tema DO-MI-MI♭-Fa♯-DO, il nome ''tema ad M'' proviene dal fatto che scrivendo le note su un foglio secondo la loro altezza e unendo i punti ottenuti, si ottiene una forma simile ad una M maiuscola. Si noti che l'ultimo intervallo, Fa♯-DO, consta di tre toni, mentre nella versione originale è FA-DO, ovvero una quarta giusta.</ref> nelle sue composizioni, modificando però l'intervallo finale da una [[quarta giusta]] in una [[Tritono|quarta aumentata]]<ref>{{Cita|Tecnica del mio linguaggio musicale}}</ref>.
 
Un'inflenza minore è quella dovuta al [[surrealismo]] e si riscontra piuttosto in alcune sue poesie o nei titoli di alcune composizioni, come ''Le nombre léger'' o ''Instants défunts'' dagli ''Otto Preludi'' per pianoforte oppure ''La tristesse d'un grand ciel blanc'' per pianoforte (1925) e ''La jeunesse des vieux'' per coro e orchestra (1931).
 
==== Dall'India al Giappone passando per l'Indonesia ====
 
Autore affascinato dalla bellezza come specchio della Verità, Messiaen si dimostrò pronto ad assorbire le influenze [[cultura]]li più diverse ed esotiche, incontrandole ora per via mediata (la [[metrica classica|metrica greca antica]], la ritmica indiana, l'orchestra [[gamelan]] [[indonesia]]na) ora direttamente: nel corso degli anni la sua musica si arricchisce di paesaggi, canti di uccelli, allusioni al [[Giappone]] (''Harawî'', ''Sept Haïkaï'') e alle [[Americhe]] (''Cinq Réchants'', ''Sinfonia Turangalîla'', ''Des Canyons à l'étoiles'').
 
== Premi e onorificenze ==
 
Già in vita, ad Olivier Messiaen furono tributati numerosi riconoscimenti. Di seguito sono elencati i principali tra quelli riportati dal catalogo dell'esposizione ''Portrait(s) d'Olivier Messiaen'' organizzata nel 1996 dalla [[Bibliothèque nationale de France|Biblioteca nazionale di Francia]]<ref>Si veda anche {{Cita|Samuel|pp. 58-60}}.</ref>.
 
; Onorificenze cavalleresche
 
{{Onorificenze
|immagine=Ruban de l'Ordre national du mérite (france).PNG
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordre national du mérite
|collegamento_onorificenza=Ordre national du mérite
|motivazione=
|luogo=[[1964]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ruban de l'Ordre des Arts et des Lettres.PNG
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordre des Arts et des Lettres
|collegamento_onorificenza=Ordre des Arts et des Lettres
|motivazione=
|luogo=[[1980]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Aquila Tedesca.png
|nome_onorificenza=Commendatore del Bundesverdienstkreuz
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=
|luogo=[[1980]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordine_della_corona_di_quercia.jpg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine della Corona di Quercia del Lussemburgo
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona di Quercia
|motivazione=
|luogo=[[1982]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ruban de l'Ordre national du mérite (france).PNG
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordre national du mérite
|collegamento_onorificenza=Ordre national du mérite
|motivazione=
|luogo=[[1983]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur GC ribbon.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce della Legion d'onore
|collegamento_onorificenza=Legion d'onore
|motivazione=
|luogo=[[1986]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Belgium Order Crown rib.png
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine della Corona Reale del Belgio
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona (Belgio)
|motivazione=
|luogo=[[1990]]
}}
 
; Premi
{{Div col|cols=2}}
*marzo [[1941]], di ritorno dalla prigionia - Premio Blumenthal (Fondazione americana per l'arte francese)
*[[1963]] - Premio Schmitt
*ottobre 1963 - Premio Westfalia
*ottobre [[1966]] - Premio Torner-Loffer
*dicembre [[1967]] - Premio Koussewitzky
*novembre [[1969]] - Premio Gulbenkian
*giugno [[1971]] - [[Premio Erasmo]]
*[[1973]] - Premio del Comitato internazionale delle arti e lettere cinematografiche (per il film ''Olivier Messiaen et les oiseaux'')
*dicembre [[1974]] - [[Premio Ernst von Siemens]]
*[[1977]] - Gran Premio nazionale della musica, Parigi
*1977 - Gran Premio della musica della città di Parigi
*maggio 1977 - [[Premio musicale Léonie Sonning]]
*ottobre [[1978]] - Premio Bach, Amburgo
*gennaio [[1979]] - Premio Master 7, Barcellona
*maggio [[1983]] - [[Premio Wolf]]
*settembre 1983 - Premio Liebermann, Amburgo
*dicembre 1983 - Premio della Critica italiana cattolica (per l'opera ''San Francesco d'Assisi''), Roma
*[[1984]] - Premio SACD (Société des auteurs et compositeurs dramatiques)
*marzo 1984 - Premio dell'Accademio di Berlino
*ottobre 1984 - Gran Premio dell'Accademia di Vaucluse, Avignone
*[[1985]] - [[Premio Kyōto per le arti e la filosofia]]
*giugno 1985 - Premio europeo della musica, Vienna
*ottobre 1985 - Premio del Consiglio internazionale della musica Unesco, Berlino
*[[1986]] - Premio delle Vittorie della musica, Parigi
*1986 - Gran Premio della città di Parigi
*marzo [[1989]] - Premio Paolo VI
*maggio 1989 - Premio Evening Standard, Londra
*luglio 1989 - Prix Awards, New York
*ottobre 1989 - Premio Sibelius, Finlandia
*[[1990]] - Premio Braunschweig
*[[1996]] - [[Miglior composizione di musica contemporanea (Grammy)|Grammy Award for Best Classical Contemporary Composition]]
{{Div col end}}
 
; Onorificenze accademiche
*Membro dell'Accademia delle Belle Arti di Baviera, Berlino e Amburgo
*Membro dell'[[Accademia nazionale di Santa Cecilia]]
*Membro dell'Accademia americana di arti e lettere
*Membro onorario della [[Real Academia de Bellas Artes de San Fernando]]
*Membro onorario dell'Accademia delle arti e scienze di Boston
*1968 - Membro dell'[[Institut de France]]
*18 maggio 1970 - Membro della [[Royal Academy of Arts]]
*gennaio 1975 - Membro associato dell'Accademia di scienze, lettere e belle arti del Belgio
 
; Lauree ''honoris causa''
*Dottore ''[[Laurea honoris causa|honoris causa]]'' dell'Università cattolica americana
*Dottore ''honoris causa'' dell'Università di [[Lovanio|Louvain]], Belgio
*Dottore in lettere ''honoris causa'' del Cornell College, Iowa
 
== Festival e concorsi ==
 
* dal [[1998]], in luglio - ''Festival Messiaen au pays de la Meije''
*[[2000]], [[2003]] e [[2007]] - ''Olivier Messiaen competition'', concorso internazionale per pianisti di musica contemporanea della città di Parigi
 
== Note ==
<references />
 
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{en}} International Commission on Zoological Nomenclature, 1999. ''International Code of Zoological Nomenclature.'' International Trust for Zoological Nomenclature. ISBN 0-85301-006-4
 
* {{fr}} Matile, L., Tassy, P. & Goujet, D., 1987. Introduction a la Systematique Zoologique (Conceptes, Principes, Méthodes). ''Biosystema'', '''1''': 1-126.
{{vedi anche|Bibliografia su Olivier Messiaen}}
* {{es}} Monserrat, V. J. & Alonso-Zarazaga, M. A., 2004. Fundamentos de la nomenclatura zoológica. En: Barrientos, A. (ed.): ''Curso práctico de Entomología''. Manuals de la Universitat Autònoma de Barcelona, '''41''': 13-26. ISBN 84-490-2383-1
 
* Cianferoni, F., 2012. Nuove modifiche al Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica. ''Onychium'', '''9''': 3-9.
Si riportano di seguito solo i testi utilizzati per la stesura della voce. Per un elenco più approfondito dei documenti scritti e audio-visuali relativi al compositore, si rimanda alla voce dedicata.
 
===Saggistica e opere teoriche di Messiaen===
 
* ''Traité de rythme, de couleur, et d’ornithologie (1949-1992)'' 7 volumi in 8 tomi, Parigi, Leduc, 1994-2002. ISBN 2856890474 (tomo 1)
*{{cita libro | altri= tradotto da Lucia Ronchetti | titolo= Tecnica del mio linguaggio musicale: testo con esempi musicali|città= Parigi| editore= Leduc| anno= 1999| ISBN= ISBN 2856890504|cid= Tecnica del mio linguaggio musicale}}
 
=== Saggistica e opere teoriche su Messiaen ===
 
; In italiano
 
*{{cita libro | autore= Pierre Boulez| wkautore= Pierre Boulez | curatore= Jean-Jacques Nattiez | titolo= Punti di riferimento|città= Torino| editore= Einaudi| anno= 1984| ISBN= ISBN 8806571826}}
*{{cita libro | autore= Paolo Castaldi| wkautore= Paolo Castaldi | capitolo= Digressioni sul pianismo di Messiaen| titolo= Nuova rivista musicale italiana: bimestrale di cultura e informazione|città= Torino| editore= Nuova ERI| anno= 2001| pagine= pp. 77-86}}
*{{cita libro | autore= Roberto Fabbi|capitolo= Olivier Messiaen e lo "charme des impossibilités": «La Fauvette des Jardins» |titolo= Rivista italiana di musicologia Vol. XXIV|città= Firenze| editore= L.S. Olschki| anno= 1989| pagine= 153-184}}
*{{cita libro | autore= Armando Gentilucci| wkautore= Armando Gentilucci| capitolo= Olivier Messiaen| titolo= Guida all'ascolto della musica contemporanea|città= Milano| editore= Feltrinelli| anno= 1992| pagine= pp. 286-290 | annooriginale= 1969| ISBN= ISBN 8807811219|cid= Gentilucci}}
*{{cita libro | curatore= Peter Hill|titolo= Olivier Messiaen. Dai canyon alle stelle|città= Milano| editore= Il Saggiatore| anno= 2008| ISBN= ISBN 8842814856|cid= Hill}}
*{{cita libro | autore= Paolo Isotta| titolo= Protagonisti della musica|città= Milano| editore= Longanesi| anno= 1988| ISBN= ISBN 8830408107}}
*{{cita libro | autore= Leonardo Pinzauti| capitolo= Olivier Messiaen| titolo= Musicisti d'oggi, venti colloqui|città= Torino| editore= ERI| anno= 1978| pagine= pp. 187-194}}
*{{cita libro | autore= Attilio Piovano| capitolo= Misticismo e modernità linguistica nella produzione di Messiaen| titolo= Rassegna musicale Curci: Periodico di cultura e attività musicali|città= Milano| editore= Curci| data= anno| pagine= pp. 17-22}}
*{{cita libro | autore= Raffaele Pozzi| titolo= Il suono dell'estasi: Olivier Messiaen dal Banquet céleste alla Turangalîla-symphonie|città= Lucca| editore= Libreria musicale italiana| anno= 2007| annooriginale= 2002 | ISBN= ISBN 8870964833| cid= Pozzi}}
*{{cita libro | autore= Raffaele Pozzi| capitolo= Il suo tempo verrà: Messiaen musicista inattuale| titolo= Musica e dossier|città= Firenze| editore= Giunti| anno= 2001| pagine= pp. 72-75}}
*{{cita libro | autore= Raffaele Pozzi| capitolo= Note sulla genesi dei «personaggi ritmici» nell’opera di Olivier Messiaen| titolo= L’analisi musicale, atti del convegno di studi (Reggio Emilia, 16-19 marzo 1989)|città= Milano| editore= Unicopli| anno= 1991| pagine= pp. 207-220}}
 
; In inglese
 
*{{cita libro | autore= Jonathan W. Bernard| capitolo= Messiaen’s Synæsthesia: the correspondence between color and sound structure in his music| titolo= Music Perception, vol.4 n.1|città= Berkeley| editore= University of Califoria Press| anno= 1986| pagine= pp. 41-68}}
*{{cita libro | autore= Siglind Bruhn| titolo= Messiaen’s language of mystical love|città= New York e Londra| editore= Garland| anno= 1998| ISBN= ISBN 0815327471}}
*{{cita libro | autore= Christopher Dingle| titolo= The life of Messiaen|città= Cambridge| editore= Cambridge University Press| anno= 2007| ISBN= ISBN 052163220X|cid= Dingle}}
*{{cita libro | autore= Paul Griffiths| titolo= Olivier Messiaen and the music of time|città= Boston| editore= Twayne Publishers| anno= 1984| ISBN= ISBN 0801418135|cid= Griffiths}}
*{{cita libro | autore= Paul Hill|coautori= Nigel Simeone| titolo= Messiaen|città= New Haven | editore= Yale University Press| anno= 2005| ISBN= ISBN 0300109075|cid= Hill e Simeone}}
*{{cita libro | autore= Carla Huston Bell| titolo= Olivier Messiaen|città= Boston| editore= Twayne Publishers| anno= 1984| ISBN= ISBN 0805794573}}
*{{cita libro | autore= Robert Sherlaw Johnson| titolo= Messiaen|città= Londra, Melbourne e Toronto| editore= J.M. Dent & Sons| anno= 1975| ISBN= ISBN 0460041983}}
*{{cita libro | autore= Roger Nichols| titolo= Messiaen|città= Londra| editore= Oxford University Press| anno= 1975| ISBN= ISBN 0193154285}}
*{{cita libro | autore= Rebecca Rischin| titolo= For the end of time : the story of the Messiaen quartet|città= Ithaca, N.Y. | editore= Cornell University Press| anno= 2003| ISBN= ISBN 0801441366|cid= Rischin}}
 
; In francese
 
*{{cita libro | autore= Antoine Goléa| titolo= Rencontres avec Olivier Messiaen |città= Parigi| editore= Juillard| anno= 1960}}
*{{cita libro | autore= Harry Halbreich| titolo= Olivier Messiaen |città= Parigi | editore= Fayard| anno= 1980| ISBN= ISBN 221300790X}}
*{{cita libro | autore= Catherine Lechner-Reydellet| titolo= Messiaen: l’empreinte d’un géant |città= Parigi| editore= Séguier| anno= 2008| ISBN= ISBN 9782840495116}}
*{{cita libro | autore= Pierrette Mari| titolo= Messiaen: l’empreinte d’un géant |città= Parigi| editore= Éditions Seghers| anno= 1965}}
*{{cita libro | autore= Catherine Massip| titolo= Portrait(s) d’Olivier Messiaen |città= Parigi| editore= Bibliothèque nationale de France| anno= 1996| ISBN= ISBN 2717719857}}
*{{cita libro | autore= Alain Perier| titolo= Messiaen |città= Parigi| editore= Seuil| anno= 1979}}
*{{cita libro | autore= Claude Rostand| titolo= Olivier Messiaen |città= Parigi| editore= Ventadour| anno= 1957}}
*{{cita libro | autore= Claude Samuel| titolo= Permanences d'Olivier Messiaen : dialogues et commentaires |città= Arles| editore= Actes Sud| anno= 1999| ISBN= ISBN 2742723765|cid= Samuel}}
 
== Voci correlate ==
* [[Codice internazionale di nomenclatura botanica]]
*[[Opere di Olivier Messiaen]]
*[[Modi a trasposizione limitata]]
 
== Altri progetti ==
 
{{Interprogetto|commons=Category:Messiaen musical scales}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.iczn.org/iczn/index.jsp|Il codice online|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.iczn.org/|Sito ufficiale della Commissione Internazionale di Nomenclatura Zoologica (''International Commission on Zoological Nomenclature'')|lingua=en}}
* {{en}} [http://www.iczn.org Commissione Internazionale di Nomenclatura Zoologica].
* {{en}} [http://www.ubio.org/NomenclatorZoologicus/ Nomenclatore Zoologicico on line], con nomi di livello genere del regno animale.
* {{en}} [http://www.zoobank.org/ Zoobank], con 1,5 milioni di nomi scientifici di animali.
 
{{Zoologia}}
; Argomenti generali
{{Portale|animali}}
 
*{{cita web|url= http://www.oliviermessiaen.org/messiaen2index.htm |titolo= The Olivier Messiaen page|GG-MM-AAAA= 13-12-1999}} curato da Malcolm Ball
*{{cita web|url= http://brahms.ircam.fr/composers/composer/2276/ |titolo= Biografia e catalogo di opere|GG-MM-AAAA= 13-12-1999}} sul sito dell'IRCAM
*{{cita web|url= http://www.sospeso.com/contents/composers_artists/messiaen.html |titolo= Riassunto biografico|GG-MM-AAAA= 13-12-1999}} di Paul Griffith tratto dal New Grove Dictionary
*{{cita web|url= http://www11.ocn.ne.jp/~messiaen/index.html |titolo= Regards sur Olivier Messiaen|GG-MM-AAAA= 13-12-1999}} di Eiji Nishimura (in inglese e giapponese)
*{{cita web|url= http://oliviermessiaen.net/ |titolo= Messiaen Project|GG-MM-AAAA= 13-12-1999}} della Boston University
*{{cita web|url= http://books.google.com/books?id=uoEUdK_KlFUC&pg=PA65&lpg=PA65&dq=Technique+de+mon+langage+musica&source=web&ots=Vh-PpWPGnW&sig=UBgDCB1YIMcMsf0ADYAoCNzb2wE&hl=it&sa=X&oi=book_result&resnum=5&ct=result#PPA64,M1 |titolo= Biografia |GG-MM-AAAA= 14-12-1999}} da ''Il secondo Novecento'' di Andrea Lanza su Google Books
* {{BrahmsOnline|2276}}
 
; Manifestazioni
 
*{{cita web|url= http://www.festival-messiaen.com/ |titolo= Messiaen au pays de la Meije|GG-MM-AAAA= 13-12-1999}}
*{{cita web|url= http://www.automnemessiaen.net78.net//index.htm |titolo= Automne Messiaen 2008 Montréal|GG-MM-AAAA= 13-12-1999}}
 
; Audio
 
*{{cita web| url= http://orgelconcerten.ncrv.nl/ncrv?nav=gkrpuCsHtGAkBbCeBeJ&popup=flashconcert |titolo= ''La Messe de Pentecôte'' |GG-MM-AAAA= 13-12-2008}} eseguita da Louis Thiry sull'organo della [[Chiesa di San Bavo]] di [[Haarlem]]
*{{cita web| url= http://www.lunanova.org/podcasts/MessiaenVar.mp3 |titolo= ''Thème et variations'' |GG-MM-AAAA= 13-12-2008}} eseguito dal [http://www.lunanova.org/ Luna Nova New Music Ensemble]
*{{cita web| url= http://www.lunanova.org/podcasts/MerleNoir.mp3 |titolo= ''Le merle noir'' |GG-MM-AAAA= 13-12-2008}} eseguito dal [http://www.lunanova.org/ Luna Nova New Music Ensemble]
*{{cita web| url=http://www.lunanova.org/podcasts/quatuor.mp3 |titolo=''Quatuor pour la fin du temps'' |GG-MM-AAAA= 13-12-2008}} eseguito dal [http://www.lunanova.org/ Luna Nova New Music Ensemble]
*{{cita web| url= http://www.oliviermessiaen.org/messiaen2index.htm |titolo=Audio e video |GG-MM-AAAA= 13-12-2008}} sul sito [http://www.oliviermessiaen.org/messiaen2index.htm http://www.oliviermessiaen.org/]
*{{cita web| url= http://oliviermessiaen.net/resources/audio |titolo=Estratti audio |GG-MM-AAAA= 13-12-2008}} dal sito del Messiaen Project della Boston University
*{{cita web| url= http://www.messiaen2008.com/messiaen2008/permanences.php |titolo= Dialoghi con Clade Samuel |GG-MM-AAAA= 13-12-2008}}
* {{ContemporaryMusicOnline|{{PAGENAME}}}}
 
; Testi e spartiti
 
*{{cita web| url= http://www.bso.org/images/program_notes/messiaen_divine.pdf;jsessionid=CAOTCVY2LJDXICTFQMGCFEQ |titolo= Testo delle ''Trois Petites Liturgies de la Présence divine'' |GG-MM-AAAA= 14-12-2008}} in versione originale e traduzione inglese
 
; Filmografia
 
*{{cita web|url= http://oliviermessiaen.net/resources/filmography |titolo=Filmografia |GG-MM-AAAA= 13-12-2008}} dal sito del Messiaen Project della Boston University
 
 
 
{{Olivier Messiaen}}
{{Premio Ernst von Siemens}}
{{Premio musicale Léonie Sonning}}
{{Premio Wolf Arti}}
{{Premio Kyōto per le arti e la filosofia}}
{{Erasmus Prize}}
{{Best Classical Contemporary Composition}}
{{Portale|biografie|Musica/Classica}}
{{Vetrina|22|11|2005|Wikipedia:Articoli in vetrina/Segnalazioni/Olivier_Messiaen}}
 
{{Link AdQ|en}}
 
[[Categoria:Olivier Messiaen]]
[[Categoria:Compositori classici]]
[[Categoria:Compositori di musica contemporanea]]
[[Categoria:Compositori d'opera]]
[[Categoria:Decorati con la Legion d'Onore]]
[[Categoria:Organisti classici]]
 
[[Categoria:Zoologia]]
[[ca:Olivier Messiaen]]
[[Categoria:Classificazione scientifica]]
[[cs:Olivier Messiaen]]
[[Categoria:Termini zoologici]]
[[da:Olivier Messiaen]]
[[Categoria:Codici di zoologia]]
[[de:Olivier Messiaen]]
[[Categoria:Codici Internazionali di Nomenclatura]]
[[en:Olivier Messiaen]]
[[eo:Olivier Messiaen]]
[[es:Olivier Messiaen]]
[[fa:الیویه مسیان]]
[[fi:Olivier Messiaen]]
[[fr:Olivier Messiaen]]
[[he:אוליביה מסייאן]]
[[hu:Olivier Messiaen]]
[[ja:オリヴィエ・メシアン]]
[[ko:올리비에 메시앙]]
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