Louis de Broglie e Pío Baroja: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Foto|foto=Broglie Big.jpg|lato=right|didascalia=Louis-Victor Pierre Raymond de Broglie|nobel1=fisica|anno1=1929}}
|Nome = Pío
Il duca ''Louis Victor Pierre de Broglie'', usualmente chiamato '''Louis de Broglie'''<ref>La pronuncia originale del cognome era <nowiki>[brɔʎe]</nowiki>, con l'accento sulla "o", come per l'italiano Broglia da cui deriva, ma nel XVII secolo la famiglia, ormai definitivamente radicata in Francia, per contrastare la tendenza alla pronuncia <nowiki>[bʁɔgli]</nowiki> (con l'accento sulla "i" finale) impose la pronuncia <nowiki>[bʁœj]</nowiki> (''breuil''): quest'ultima si deve quindi considerare la pronuncia corretta.</ref> ([[Dieppe]], [[15 agosto]] [[1892]] - [[Louveciennes]], [[19 marzo]] [[1987]]) è stato un [[Matematica|matematico]], [[Fisica|fisico]] [[Premio Nobel per la fisica|Premio Nobel]] [[Francia|francese]] e accademico di [[Francia]].
|Cognome = Baroja y Nessi
|Sesso = M
|LuogoNascita = San Sebastián
|GiornoMeseNascita = 28 dicembre
|AnnoNascita = 1872
|LuogoMorte = Madrid
|GiornoMeseMorte = 30 ottobre
|AnnoMorte = 1956
|Attività = scrittore
|Nazionalità = spagnolo
|Immagine = Portrait of Pío Baroja (cropped).jpg
}}
È stato uno degli scrittori più importanti della [[Generazione del '98]].
 
== Cenni biograficiBiografia ==
 
"Pío Baroja y Nessi" appartenne ad una famiglia distinta e molto conosciuta a [[San Sebastián]], legata al giornalismo e alla stampa. Il suo bisnonno paterno, Rafael, stampò, ad Oiartzun, il giornale ''La Papeleta de Oyarzun'' e altri testi durante la guerra contro [[Napoleone Bonaparte]]. Suo nonno, che aveva il suo stesso nome, Pío Baroja, fu editore a San Sebastian del giornale ''El Liberal Guipuzcoano''(1820-1823) durante il Triennio Liberale, e stampò la ''Storia della Rivoluzione Francese'' di [[Thiers]] in dodici volumi, con la traduzione di [[Sebastián de Miñano]] e [[Bedoya]]. I figli di Rafael Baroja, Ignacio Ramón e Pío, continuarono con l'azienda di stampa e un figlio di quest'ultimo, Ricardo, zio dello scrittore, sarà, col tempo, editore e ''factotum'' del giornale ''El Urumea''. Tra gli antenati della madre c'era un ramo lombardo, i Nessi, a cui lo scrittore deve il suo secondo nome.
Louis de Broglie nacque in una nobile famiglia di origine [[Piemonte|piemontese]], trasferitasi in [[Francia]] nel XVII secolo.
 
Pío fu il terzo di tre fratelli: Darío, che morì giovane nel 1894; Ricardo, che sarà anch'esso un futuro scrittore e un importante pittore, e lui, il fratello minore, che lascerà la professione di medico per quella di scrittore. Più lontana rispetto a loro, nacque Carmen, che sarà l'inseparabile compagna dello scrittore e la moglie del futuro editore di suo fratello, [[Rafael Caro Raggio]] e anche occasionale scrittrice.
Studiò dapprima lettere per poi ottenere una laurea in [[Storia|storia]] e [[Diritto|diritto]] nel [[1910]].
 
Il padre dei Baroja, Serafin, era, oltre che un uomo inquieto e giornalista di idee liberali, ingegnere di guerra, e ciò costrinse la famiglia a continui cambi di residenza per tutta la [[Spagna]], sicché il futuro scrittore conobbe i più disparati luoghi della sua Nazione e sviluppò la sua caratteristica propensione ai viaggi. A sette anni si trasferì con la sua famiglia a [[Madrid]], dove il padre ottenne un posto nell'Istituto Geografico e Statistico; poi tornarono a Pamplona e successivamente di nuovo a Madrid. Il giovane Baroja già aveva letto classici giovanili ([[Jules Verne]], [[Thomas Mayne Reid|Mayne Reid]] e [[Daniel Defoe]]). Non fece il servizio militare, cosa che lo ripugnava, e nel 1891 finì gli studi di medicina a [[Valencia]] e si laureò a Madrid con una tesi su ''Il dolore, studio psicofisico''.
In seguito prevalse il suo interesse per la [[Fisica|scienza]] e conseguì anche la laurea in scienze nel [[1913]].
[[File:001882 - Madrid (4357322726).jpg|thumb|left|Statua di Pío Baroja a Madrid.]]
Chiamato nel [[1914]] per svolgere il servizio militare, fu distaccato presso la postazione di ascolto radio della [[Torre Eiffel]] (era incaricato di captare e decodificare i messaggi [[Germania|tedeschi]]).
Come studente fu pessimo, più per mancanza di interesse che per talento, e non simpatizzò con nessun professore, mostrandosi ipercritico con tutto; nessuna professione lo attraeva, solamente scrivere non lo disgustava. La sua formazione scientifica emergerà comunque nella produzione letteraria. Non si sposò mai, e quando nel 1894 si trasferì a [[Cestona]], in [[Guipúzcoa]], lavorando come medico, ottenne l'antipatia del parroco del paese e dell'intero settore cattolico del posto, che lo accusava di lavorare le domeniche nel suo giardino anziché andare a messa.
Vi restò per l'intera durata dei 5 anni di [[Prima_Guerra_Mondiale|guerra]].
 
Dopo un anno tornò a San Sebastian, disposto a fare qualunque cosa a eccezione del medico, e trovò la sua opportunità con il fratello Ricardo, che dirigeva una panetteria a Madrid poiché una zia gli aveva lasciato il negozio. Pío cominciò così a lavorare lì, cosa sulla quale lo presero un po' in giro: "''Es un escritor de mucha miga, Baroja''" -disse di lui [[Rubén Darío]] a un giornalista. Al quale lo scrittore rispose: "''También Darío es escritor de mucha pluma: se nota que es indio.''". Installatosi a Madrid, cominciò a collaborare con giornali e riviste, simpatizzando con le dottrine sociali anarchiste, ma senza militare apertamente in nessuna di esse. Così come il suo conterraneo [[Miguel de Unamuno]], abominò il nazionalismo vasco, contro il quale scrisse la satira ''Momentum catastrophicum''.
Suo fratello [[Maurice de Broglie]], già noto per i suoi lavori in fisica sperimentale, lo impiegò come segretario all'incontro di fisica di Solvay, che accrebbero il suo interesse per la fisica. Si specializzò in fisica teorica, interessandosi particolarmente alla [[Meccanica_quantistica|teoria dei quanti]].
 
Nel 1900 pubblicò il suo primo libro, una raccolta di racconti intitolata ''Vidas sombrías'', la maggior parte dei quali furono composti a Cestona sulla gente del posto e sulla sua personale esperienza come medico. In quest'opera si incontrano per la prima volta tutte le ossessioni che caratterizzeranno i suoi scritti seguenti. Il libro fu molto letto e commentato da prestigiosi scrittori come Unamuno, che si entusiasmò e volle conoscerne l'autore di persona, da [[Azorín]] e da [[Benito Pérez Galdós]]. Baroja così si avvicinò sempre di più al mondo letterario, abbandonando la panetteria. Diventò molto amico dell'anarchico [[Josè Martinez Ruiz]], meglio conosciuto come Azorín, e fece, spinto da lui, qualche tentativo di entrare in politica, ma senza successo. Con l'avvicinarsi da parte di Azorín al partito di Antonio Maura, ruppe la loro vecchia amicizia. Allo stesso modo fece amicizia con [[Ramiro de Maeztu]], insieme al quale, con anche Azorín, formarono per breve periodo il gruppo dei Tre. Fu corrispondente da [[Tangeri]] per il giornale ''Globo''. Era un apprezzato critico letterario.
Nel [[1924]], Louis de Broglie conseguì il dottorato con una tesi dal titolo ''Recherches sur la Théorie des Quanta'' (Ricerche sulla Teoria dei Quanti).
La tesi contiene importanti nuovi risultati, che sono le basi della [[Dualità onda-corpuscolo|meccanica ondulatoria]] (integrata nella ''vecchia teoria quantistica'', poi sviluppatasi nella [[Meccanica_quantistica|meccanica quantistica]]).
 
In seguito viaggiò per tutta Europa (abitò varie volte a [[Parigi]], un po' a [[Londra]] e passò per l'[[Italia]] (dove si recò diverse volte, il nonno della madre era di [[Como]]), il [[Belgio]], la [[Svizzera]], la [[Germania]], la [[Norvegia]], i [[Paesi Bassi]] e la [[Danimarca]]) accumulando un impressionante biblioteca specializzata in occultismo e storia del XIX secolo, che sistemò in un vecchio castello che comprò a Vera de Bidasoa e ristrutturò facendolo diventare il famoso castello di [[Itzea]], dove passava le estati con la sorella Carmen e il fratello Ricardo, che lo accompagnavano sempre anche nei suoi viaggi.
L'idea di fondo era di associare agli [[elettrone|elettroni]], una [[lunghezza d'onda]] secondo la relazione: <math> \lambda = {h\over\ p } </math>.
In cui: λ è la lunghezza d'onda, h la [[costante di Planck]] e p la [[quantità di moto]].
 
Nonostante fosse un simpatizzante anarchico e ateo, quando morì si recò ai suoi funerali il ministro franchista dell'Educazione nazionale e a portare la bara furono [[Ernest Hemingway]] e [[Camilo José Cela]].
Secondo de Broglie anche la materia riscontrava il [[dualismo onda-particella|doppio aspetto ondulatorio-corpuscolare della radiazione elettromagnetica]].
Quindi anche alla materia, come ad un onda elettromagnetica di frequenza v, e di lunghezza d'onda: <math>\lambda = {c\over\ \nu }
</math> (proprietà delle onde), è associato un fotone (o quanto) di energia: <math>\ E = h\nu</math>, e di quantità di moto: <math>\ p = {h\nu\over\ c }</math> (momento di un fotone), in cui c, è la velocità della luce, così ad una particella di energia E, e di quantità di moto:<math>\ p = mv</math>, doveva essere associata un'onda di lunghezza d'onda: <math>\lambda = {c\over\ \nu }</math> .
 
== Opere ==
Mise così in relazione la massa m, con la frequenza v, nell'equazione: <math>\lambda = {h\over\ mv }
Tra le sue opere: ''Camino de perfección (pasión mística)'' (1901), Aurora roja (1905), ''Zalacaín el aventurero'' (1909), ''El árbol de la ciencia'' (1912), ''Memorias de un hombre de acción'' (1913-1928), ''Ciudades de Italia'' (1949).
</math>.
La sua tesi, fu immediatamente appoggiata da [[Albert Einstein|Einstein]] che da parte sua utilizzando l'ipotesi dei quanti di [[Max Planck|Planck]]: <math>\ E = h\nu </math>, aveva messo in relazione la massa m, con l'energia E, determinando la quantità di moto: <math>\ p = {h\nu\over\ c }
</math>
di un fotone e la sua massa: <math>\ m = {E\over\ c ^2}
</math>,
e fu ben presto confermata dagli [[esperimento di Davisson e Germer|esperimenti]] sulla diffrazione degli elettroni di [[Clinton Joseph Davisson|Davisson]] et [[Lester Germer|Germer]].
 
La sua opera letteraria è caratterizzata da:
Ottenne quindi, per questa scoperta, il [[Premio Nobel]] nel [[1929]].
* impiego del periodo breve;
Nel [[1932]] gli fu affidata la cattedra di fisica teorica all'Institut Henri Poincaré e divenne, nel [[1933]], membro dell'[[Accademia_delle_Scienze_di_Lione|Accademia delle Scienze]] (il più giovane, all'epoca), della quale divenne Segretario Permanente per le Scienze nel [[1942]].
* economia espressiva ("''Lo scrittore che con meno parole da una sensazione è il migliore''");
* impressionismo descrittivo, riproduzione fotografica delle scene, descrizione minuziosa secondo le caratteristiche del [[Realismo (letteratura)|Realismo]];
* tempo narrativo veloce;
* dialoghi che rispettano il linguaggio orale con naturalezza;
* desiderio di esattezza e precisione, scelte stilistiche che conferiscono sensazione di dinamismo e naturalezza.
 
== Voci correlate ==
Tra il [[1930]] e il [[1950]], Louis de Broglie è applicato all'estensione della meccanica ondulatoria: teoria elettronica di Dirac, nuova teoria della luce, teoria generale dello spin, applicazione della meccanica ondulatoria alla fisica nucleare, ecc...
* [[Generazione del '98]]
 
Alla morte di suo fratello, [[Maurice de Broglie]], eredita del titolo di famiglia per diventare il '''settimo duca de Broglie'''.
 
È autore di numerosi libri di [[Fisica|fisica]], ma anche su riflessioni filosofiche sul valore delle moderne scoperte scientifiche.
 
== Titoli onorifici ==
* [[1929]] medaglia [[Henri Poincaré]] (assegnata per la prima volta)
* [[1929]] [[Premio Nobel]] per la [[Fisica]] “per la sua scoperta della natura ondulatoria dell'elettrone”
* [[1932]] premio [[Alberto I di Monaco]]
* [[1933]] eletto membro dell'[[Accademia delle Scienze di Lione]]
* [[1944]] membro del Bureau des Longitudes
* [[1952]] l'[[UNESCO]] gli assegna il primo '''Kalinga Prize''' per il suo impegno nella divulgazione della fisica moderna
* [[1956]] medaglia d'oro del CNRS (Centro Nazionale della Ricerca Scientifica)
* [[1961]] Grande Croce della [[Legione d'Onore]]
 
==Pronuncia==
<references/>
 
==Curiosità==
A de Broglie è dedicato l'[[asteroide]] [[30883 de Broglie]].
 
== Opere pubblicate in Italia ==
* Materia e luce ([[1939]])
* Ottica ondulatoria e corpuscolare ([[1950]])
* Fisica e microfisica, Einaudi, Torino, [[1950]]
* Onde, Corpuscoli, meccanica ondulatoria, Bompiani, Milano, [[1951]] <br/>
:(Conferenze tenute presso la Scuola Superiore di Elettricità)
* Sui sentieri della scienza, Boringhieri, Torino, [[1962]]<br/>
:(Raccolta di saggi su temi vari)
* Interpretazioni contemporanee della meccanica ondulatoria ([[1964]])
* Quanto, spazio e tempo ([[1984]])
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=LouisCategory:Pío de BroglieBaroja}}
 
{{Box successione
|carica = Seggio 1 dell'[[Académie française]]
|periodo = [[1944]] - [[1988]]
|precedente = [[Émile Picard]]
|successivo = [[Michel Debré]]
}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Biografie|Broglie, Louis de]]
* {{cita web|http://www.cervantesvirtual.com/servlet/SirveObras/01604963214586052982257/p0000008.htm|Baroja e l'Italia}}
[[Categoria:Decorati con la Legion d'Onore|Broglie, Louis de]]
* {{cita web|http://piobaroja.gipuzkoakultura2.net/|Portale su Pio Baroja}}
[[Categoria:Fisici francesi|Broglie, Louis de]]
* {{cita web|http://www.spanisharts.com/books/literature/trespro.htm|I Tre: Maetzu, Azorìn e Baroja}}
[[Categoria:Membri dell'Académie française|Broglie, Louis de]]
* {{cita web|http://www.euskomedia.org/MusicGaler/liburuak/Baroja_Shanti_Andia.mp3|Audiolibro ''Las inquietudes de Shanti Andia''}}
[[Categoria:Premi Nobel per la fisica|Broglie, Louis de]]
* {{collegamento interrotto|1=[http://www.amarlibros.com/index.php?item=50-anivesario-de-la-muerte-de-pio-baroja 50 anniversario della morte di Pío Baroja] |date=maggio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} (Amarlibros.com)
 
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