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|corazzatura= 15-25 (massima)
|velocità= 35
|autonomia= 10-14 ore (a seconda se su strada o terreno vario)
|primario= 45 mm L/46 (165 colpi) (versione S)
|secondario=2 x MG (3645 colpi) (versione S)
|motore= GAZ T-26 8 cilindri a benzina
|hp= 91
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|trazione=ruote di trazione anteriori
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|note=I dati si riferiscono al T 26A, salvo diversa indicazione
}}
 
 
Il '''T 26''' era un carro armato leggero prodotto in [[Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche|URSS]] a partire dal [[1931]].
 
===Origini ed evoluzione===
Esso non era un progetto autonomo, perchè, come praticamente tutti i tipi sovietici dell'epoca era il frutto dell'attenzione che l'URSS poneva rispetto alle realizzazioni tecniche che in Occidente stavano apparendo, con una serie di carri armati post-bellici sempre più sofisticati e mobili. Per riguardagnare il tempo perduto e l'inferiorità tecnica i sovietici, dopo aver tentato sviluppi autoctoni (dopotutto, per dissodare il loro territorio, avevano allora una fiorente industria di trattori agricoli cingolati, la base tecnologica per i carri armati) comprarono sopratutto licenze di produzione e veicoli campione di carri inglesi, ma anche americani.
 
Tra i primi, vi era il Vickers Six ton, o Vickers Type E, allora considerabile come un carro armato medio. Esso aveva prestazioni modeste, ma non tanto da non risultare vantaggioso e la Vickers, che presto sarebbe stata surclassata da altri costruttori durante la Seconda guerra mondiale, ottenne allora l'ennesimo successo commerciale per i propri prodotti, nell'asfittico panorama dei carri armati interbellici.
[[Immagine:T26_19-1-.jpg|300px|left|thumb|i primi T-26 erano bitorretta]]
 
I carri armati T-26, che derivavano direttamente dal Vickers erano apparsi nel 1931 ed erano armati di 2 torrette parallele, al centro dello scafo, dotate di una mitragliatrice leggera l'una. La versione, triposto, non era certo l'optimum per una macchina leggera, e a cominciare dalla sostituzione di una mitragliatrice leggera con una pesante nel T-26A-3 iniziò il potenziamento del modello. Il passo successivo fu quello di istallare, su di una torretta, un cannone da 27mm (T-26A-4) o da 37mm.(T-26A-5).
 
Ma la soluzione più ovvia per questo carro era il passaggio da una torretta multipla a una singola, e così avvenne nel T-26B-1 ebbe una singola, grande torre con cannone da 37mm.
 
Essa passò cioè da 2 torri monoposto a una biposto, sebbene questo impediva di ingaggiare 2 bersagli contemporaneamente, cosa importante per un mezzo lento, di appoggio fanteria. Ma questo significava anche avere sforzi meglio diretti e un'armamento migliore.
 
Rapidamente, il cannone da 37mm, derivato dal Rehinnmetall dello stesso calibro, venne sostituito da uno da 45mm con canna da 46 calibri. Questo aumentò la potenza perforante ma sopratutto esplosiva maggiore (granata da 1,4kg a 700ms). >Questo modello era noto come '''Modello 1933''' (il precedente T-26A nelle sue varie declinazioni era noto come '''Modello 1931'''), e venne prodotto, da solo, in circa 5500 esemplari.
 
La cosa straordinaria è che esso venne prodotto in appena 3 anni, per cui la cadenza produttiva arrivò a livelli eccezionali per l'epoca.
 
Ma l'avventura produttiva non terminò qui, benchè era chiaro che il carro armato in parola era progressivamente decaduto di importanza.
 
Il T-26 venne sottoposto ad ulteriori evoluzioni, allorchè apparve il '''T-26S Modello 1937''', dotato, come gli ultimi Modello 1933 di corazza di tipo saldato anzichè rivettato.
 
L'esperienza fatta in seguito all'impiego bellico del mezzo evidenziava il pericolo che i rivetti, se anche la corazza colpita non veniva perforata, saltavano talvolta verso l'interno come proiettili. La rivettatura era necessaria per assicurare la tenuta in sede di corazze tanto leggere, ma per migliorare la loro effettiva affidabilità vennero concepite le corazze saldate, appena esse furono tecnicamente realizzabili.
 
In pratica, tale realizzazione anticipò i risultati bellici ma non si fece certo in tempo a sostituire i vecchi carri con quelli di nuova produzione prima di inviarli al fronte.
 
LA astruttura del T-26S era in generale migliorata, come forma oltre che come tecnologia, con forme molto più arrotondate e balisticamente resistenti.
 
Versioni derivate del T-26 furono il lanciafiamme '''OT-26''' con lanciafiamme al posto del cannone, l''''OT-33''' che aveva sia l'uno che l'altro, il gettaponte ST-26 per dare la indispensabile mobilità attraverso gli ostacoli ai reparti carri, il carro comando, munito di radio a ringhiera '''T-26A-4(U)''', e '''T-26B-2(U)'''.
 
Altri tentativi furono quelli per un carro semovente con cannone da 76mm, ma senza seguito.
 
 
==Tecnica==
 
Si trattava di un carro armato leggero, con una funzione di appoggio truppe, e che era di conseguenza non particolarmente ben dotato in termini di mobilità, con un motore e trasmissione di modesta potenza complessiva, che dava una velocità relativamente bassa, ma non molto più bassa di quanto non avrebbero poi avuto mezzi come i M13/40, per esempio, e più alta di quanto non avessero i carri da fanteria R.35.
[[Immagine:T26_parola_9.jpg|230px|left|thumb|L'interno della torre del T-26]]
La '''corazzatura''' era data da lamiere piane, quantomeno nel modello 1933/T-26B, il più diffuso e noto carro di questa famiglia. La struttura interna era assai simile a quella di un veicolo di tipo convenzionale: pilota avanti, capocarro e cannoniere in torretta. Quest'ultima, di struttura cilindrica o rettangolare, era spostata sensibilmente sulla sinistra dello scafo. Non vi era spazio per il caricatore, ma anche con 2 uomini di equipaggio (come i carri italiani e meglio che in quelli francesi), l'ergonomia era accettabile, come anche il volume interno, almeno considerando che si tratta di un carro leggero. Il motore è sistemato dietro, ma la trasmissione era probabilmente anteriore.
 
L''''armamento''' era molto interessante, apparentemente nella loro ricerca di un carro leggero da fanteria i sovietici si sono concentrati su di un mezzo meno corazzato ma meglio armato e veloce di molti tipi considerabili come 'appoggio fanteria'. Questo dava al T-26 una maggiore vulnerabilità di fronte al fuoco controcarri di postazioni ben preparate, ma la potenza del cannone e la precisione erano tali da mettere fuori uso molte postazioni che altrimenti, con carri diversi, non avrebbero potuto esserlo.
[[Immagine:T26_parola_6.jpg|220px|left|thumb|L'entrata del pilota, con sportelli anteriori, mette in evidenza la sottile corazza protettiva]]
Il cannone da 45mm, lungo 46 calibri era un'arma di tutto rispetto, capace di avere ragione di ogni carro dell'epoca, spesso con un tiro preciso oltre i 1000m. Avendo una massa 2 volte maggiore di quella di un proiettile da 37mm aveva anche molta più potenza esplosiva, quindi era un'arma ragionevolmente polivalente. 2 mitragliatrici, una anteriore e una rivolta verso la parte posteriore della torre, erano presenti come armamenti ausiliari. I 2 uomini di equipaggio avevano portelli superiori sulla torretta, ma anche 2 periscopi di osservazione e di mira, anche se non una cupola per il capocarro.
 
La corazza era rivettata, ma gli ultimi tipi, come si è visto, erano dotati di una più affidabile corazza saldata, evento raro a quei tempi, e che dava una migliore resistenza a parità di peso. La struttura era scarsamente o nulla inclinata nello scafo, meglio conformata in torretta. L'acciaio usato era di ottima qualità e valorizzava molto gli spessori, anche se essi erano intesi solo come idonei a contrastare la minaccia di schegge e proiettili leggeri.
 
La '''mobilità''' non era eccezionale, ma nemmeno sottovalutabile. Essa era migliore di quella di molti carri da fanteria su strada, ma ne lsuperamento degli ostacoli e fossati era inferiore a causa della limitata capacità di superare fossati e scalini (1,9 e 0,8m). Il treno di rotolamento, potenziato da un motore a benzina, era costituito da sottili cingoli metallici con ruota anteriore, posteriore, 3 rulli reggicingolo e 4 carrelli a 2 ruote reggicingolo per parte.
 
==T-26 vs R.35==
 
Tra questi 2 carri leggeri vi sono delle analogie in termini di ruoli
operativi (appoggio alle truppe) e produttivi (migliaia) ma una totale difformità in termini di tecnica. Partendo dai carri leggeri T-26B, coevi dei primi mezzi francesi si possono tentare, nell'ambito di questi mezzi classe 10 tonnellate, degli interassanti paralleli. Tra l'altro, in teoria essi avrebbero potuto scontrarsi in quanto i sovietici usarono i T-26 contro i polacchi, che avevano i carri francesi, ome anche contro i tedeschi, che ne avevano alcuni trasformati in Panzejager.
[[Immagine:R35-Saumur.00047t4x.jpg|230px|left|thumb|Il R.35 ea l'equivalente francese del T-26, ancorchè molto diverso]]
I carri R.35 erano leggermente più pesanti, circa 10 tonnellate, più o meno come i T-26 ultima produzione. Essi avevano sospensioni del tutto diverse, basate su principi diversi, mentre la cingolatura era, nella disposizione, non tanto dissimile. La velocità lo era in parte, con un massimo di appena 20kmh per i Renault contro 30. La corazzatura era, per i carri francesi, molto migliore, con un massimo di 40mm, di acciaio in fusione (ben inclinato nella torretta almeno) contro 15mm, 25 nel caso del Modello 1937. Questo significava che il carro francese era a prova di cannone anticarro fino al 37mm.
 
Ma questo non spiegava tutto, perchè dall'altro canto, in termini di armamento, il cannone da 37mm (riferendosi all'armamento standard e non ai veicoli apparsi più tardi, con in alcuni casi, cannoni migliorati), da 21 calibri appena di lunghezza, era capace di perforare una corazza di circa 20mm a 400m, anche se forse erano prestazioni alquanto ottimistiche perchè in pratica esso si dimostrò alquanto inutile. In ogni caso, non era migliore di una mitragliatrice pesante e peggiore di una mitraglierea da 20mm.
 
Il T-26 perforava almeno 40mm a circa 400-500m. Questo significa che esso era in termini anticarro, molto migliore. Le munizioni, originariamente di alta qualità, decaddero successivamente in termini di capacità perforanti, ma poi vennero introdotte nuovamente munizioni migliorate, persino con proiettili decalibrati.
 
Inoltre, se il carro francese aveva una cupola di osservazione, quello sovietico aveva una torre biposto, cosa ben più utile in combattimento. La precisione dell'arma russa era inoltre maggiore. Così, sebbene in teoria il carro francese era pari nel rapporto perforazione-distanza con quello sovietico, quest'ultimo aveva una sensibile superiorità in termini di combattimento contro il massiccio ma lento e poco armato R.35. In caso di guerra movimento la scarsa affidabilità del carro francese era pure un problema di difficile soluzione. In caso di attacco a postazioni fortificate, è probabile che invece fosse il mezzo francese ad essere in vantaggio.
 
 
In termini di competizione diretta tra i 2, i primi T-26 erano chiaramente inferiori al R.35, non avendo nemmeno un cannone, ma con il Modello 1933 le cose cambiarono, e con i tipi successivi migliorarono ulteriormente. Questo a maggior ragione se si considera che, sebbene i primi T-26 erano ancora largamente inservizio ai tempi dei primi carri francesi, questi erano nondimeno coevi delle versioni più avanzate, apparendo nel 1935 e divenendo operativi solo qualche tempo dopo a causa di molti problemi.
 
Solo gli ultimissimi R.35 con cannone da 37 o 47mm e sospensioni migliorate risultarono una miglioria di rilievo, ma erano troppo lenti e ancora con torre monoposto.
 
Ma il fatto che il R.35 fosse sostanzialmente un FT-17 ammodernato ma ancora con gli stessi impieghi operativi indica chiaramente che esso era un'estrema evoluzione di un concetto obsoleto, con molte nuove tecnologie ma ancora praticamente lo stesso cannone, mentre il T-26, pur non essendo eccezionale e anch'esso dedicato all'appoggio fanteria, era concepito molto tempo dopo come progetto base e portava pertanto tutti gli elementi che definivano un carro armato come 'moderno' a tutti gli effetti.
 
 
 
==Impiego==
 
Il T-26 ha partecipato a numerose battaglie e campagne tra il 1937 e il 1942 almeno. La sua apparizione in [[Spagna]] fu schoccante, perchè i carri L3 e Panzer I erano semplicemente incapaci di contrastarlo, armati com'erano solo di mitragliatrici leggere. Il carro sovietico poteva competer anche con il più massiccio Panzer II, e aveva un cannone micidiale anche oltre il chilometro.
[[Immagine:T-26tankinSpain.jpg|290px|thumb|T-26 in Spagna, notare la mitragliatrice antiaerea e per la difesa ravvicinata sulla torretta, all'epoca assai rara]]
 
In pratica, i carri nazionalisti potevano solo scappare, essendo più veloci. Ma i T-26 pur avendo una corazza di qualità, erano troppo leggeri per resistere all'artiglieria campale e controcarro, che spesso li misero fuori uso. Si dice che i piccoli L3 spesso trainassero un cannone da 47mm e lo azionassero in imboscate. Era un sistema che poteva funzionare, dopotutto il carro L3 era alto appena 1,28m e andava a oltre 40kmh.
 
In ogni caso, i T-26 erano una sorta di Tiger (a cui somigliavano anche per la sagoma squadrata) ante-litteram, e continuarono ad essere un nemico di tutto rispetto. Molti finirono catturati e i nazionalisti li usarono come carri di preda bellica per rinforzare i loro reparti. I cannoni da 45mm di carri e blindo sovietici stupirono molto i nazionalisti e fu solo la loro scarsa utilizzazione in azioni di massa che non cambiatono totalmente il corso degli eventi.
 
 
Contro il [[Giappone]] l'URSS andò a combattere in maniera massiccia, e vinse l'incidente di Nomohan anche grazie ai carri ivi inviati, al comando di Zukov. In questa guerra non dichiarata dell'estate 1939 i sovietici batterono i giapponesi, subendo perdite ma infliggendone molti di più. Si trattò di una vera blitzkrieg, la prima dell'era moderna dei carri armati, e fu un peccato che in occidente non si seppe abbastanza delle capacità operative sovietiche, che si dimostrano esemplari. Tra i veicoli furono importanti, per le manovre avvolgenti, i carri veloci BT e le blindo BA, ma non mancarono i T-26, nelle azioni di ingaggio frontale. I BT erano altrettanto leggeremente corazzati e armati, ma molto più mobili e di migliore autonomia.
 
L'occidente seppe dei carri sovietici con l'Invasione della [[Polonia]], ma i sovietici non ebbero una grande parte in ciò, perdendo nondimeno oltre 400 carri, quasi tutti per incidenti (incendi a bordo?).
[[Immagine:T26_parola_1.jpg|270px|left|thumb|Un muto testimone della guerra russo-finlandese: il T-26B del museo di Parola]]
Contro la [[Finlandia]], durante la Guerra d'Inverno, i carri sovietici diedero inizialmente prestazioni men che mediocri, a causa del terreno difficile, dell'abilità dei finlandesi, del gelo tremendo che ghiacciava anche il carburante, privo di additivi, nei serbatoi. ALla fine l'URSS vinse, ma a che prezzo. Churcill disse che la Finlandia dimostò al mondo l'incapacità militare dell'Armata Rossa (anche per la rimozione della maggior parte degli ufficiali esperti, causa le terribili 'Purghe staliniane'). Anche Hitler, all'epoca formalmente alleato dell'URSS, ne prese le dovute conclusioni, vedi alla voce[[ Operazione Barbarossa]].
 
 
Il carro era ancora in produzione nel 1941, ma questa finì quando i tedeschi si impadronirono delle fabbriche che lo producevano nel corso della loro veloce avanzata. Oltre 12000 T-26 erano stati nel frattempo prodotti, ma si rivelarono, nonostante la loro straordinaria prolificità, superati in combattimento contro i Panzer tedeschi. Quando, nella [[Seconda guerra mondiale]], fu costretto a confrontarsi con i [[Panzer III (carro armato)|PzKpfw III]] e i [[Panzer IV (carro armato)|PzKpfw IV]] fu irrimediabilmente surclassato, malgrado avesse un'armamento più potente di quanto spesso avessero i primi e più preciso di quanto avessero i secondi.
 
 
Come al solito, non era però una questione di armamento, e forse nemmeno di corazza protettiva, ma sopratutto di mobilità, assai ridotta essendo il veicolo un carro leggero d'appoggio, e la condotta tattica, per cui spesso i carri sovietici non riuscivano ad anticipare i nemici nei loro movimenti e quando contrattaccavano venivano annientati dall'artiglieria controcarro ben posizionata.
 
I tedeschi non riutilizzarono il carro sovietico, se non per ruoli secondari, come il trattore d'artiglierie e poco altro.
 
Il T-26 aveva fatto il suo tempo, ma l'esperienza servì ai sovietici per organizzare una produzione di massa di mezzi corazzati e padroneggiare tecnologie di buon livello, come corazze di alta qualità, cannoni ad alta velocità, radio di bordo. Il vero sostituto, peraltro nell'ambito di un concetto (il carro appoggio fanteria) assai superato, fu l'enorme KV.
 
 
===Link esterni===
 
[http://www.Battlefield.ru] The Russian Battlefield: sito ricchissimo di informazioni sulla Seconda guerra mondiale vista dai sovietici
 
[http://www.wwiiveichles.com] I veicoli corazzati della Seconda guerra mondiale
 
[[http://www.wwiitanks.co.uk]] I carri della Seconda guerra mondiale, con molti dati tabellari.
 
===bibliografia===
 
[[Armi da guerra]], n. 53
 
 
===Voci correlate===
* [[Carro armato]]
 
[[categoria:Veicoli militari sovietici]]
[[categoria:Veicoli militari sovietici della seconda guerra mondiale]]
[[categoria:Carri armati]]