Papa Marcello II e Castelferretti: differenze tra le pagine

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{{Papa della Chiesa cattolica
{{Divisione amministrativa
|nome=Papa Marcello II
|Nome=Castelferretti
|immagine=[[File:Pope Marcellus II.PNG|250px|Papa Marcello II]]
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|didascalia=Marcello II ritratto da Onofrio Panvinio
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|stemma=[[File:C o a Marcelus II.svg|100px]]
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|titolo=222º papa della Chiesa cattolica
|Stato=ITA
|elezione=9 aprile [[1555]]
|Grado amministrativo=4
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|Divisione amm grado 1=Marche
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|creato=19 dicembre [[1539]] da [[papa Paolo III]]
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|luogo di morte=[[Roma]]
|Festivo=
|data di morte=1º maggio [[1555]]
|sepoltura=[[Grotte Vaticane]]
}}
{{Bio
|Nome = Marcello II
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = nato '''Marcello Cervini degli Spannocchi'''
|ForzaOrdinamento = Marcello 02
|PreData = in [[lingua latina|latino]]: ''Marcellus II''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Montefano
|GiornoMeseNascita = 6 maggio
|AnnoNascita = 1501
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 1º maggio
|AnnoMorte = 1555
|Attività = papa
|Attività2 = vescovo cattolico
|Attività3=cardinale
|Nazionalità = italiano
|Categorie =
|FineIncipit = è stato il 222º [[papa]] della [[Chiesa cattolica]]. Venne eletto [[papa]] per acclamazione il 9 aprile [[1555]]. Il suo pontificato durò solamente 22 giorni. Alla data attuale, è l'ultimo pontefice ad avere usato come [[nome pontificale]] il proprio nome di battesimo
}}
 
'''Castelferretti''' (''Castalfrett'' in [[dialetto gallo-piceno]]) è una frazione del Comune di [[Falconara Marittima]], in [[Provincia di Ancona]], nelle [[Marche]], sita nella bassa valle del [[Esino (fiume)|fiume Esino]]. La frazione conta circa 5 500 abitanti.
==Biografia==
Marcello Cervini nacque da una nobile famiglia toscana originaria di [[Montepulciano]]<ref>{{cita web|url=http://www.archiviodistato.firenze.it/siasfi/cgi-bin/RSOLSearchSiasfi.pl?_op=getsprod&id=IFDC450XXX&_language=eng&curwin=thirdwindow|titolo=Marcello Cervini|accesso=17 maggio 2015}}</ref>. Il padre Ricciardo (Riccardo) era stato inviato per lavoro nella [[Marca anconitana]]. La madre, Cassandra Benci, lo diede alla luce a [[Montefano]], nella valle del fiume [[Musone (Marche)|Musone]]. Tornato in Toscana con la famiglia, trascorse l'infanzia e la fanciullezza a Montepulciano. Il padre era funzionario della [[Penitenzieria Apostolica]]; la sorella, Cinzia Cervini, fu la madre di san [[Roberto Bellarmino]], [[cardinale]] e [[dottore della Chiesa]].
 
==Storia==
Intorno al [[1520]] il Cervini venne inviato a Siena e fu affidato alla protezione del cardinale [[Giovanni Piccolomini]]<ref name="Treccani">{{DBI | nome = Marcello Cervini | nomeurl = papa-marcello-ii_(Dizionario-Biografico)/ | autore = Giampiero Brunelli | accesso = 17/05/2015}}</ref>. Nella locale [[Università di Siena|università]] studiò greco antico, matematica e astronomia. Frequentò le riunioni dell'Accademia senese, prestigioso sodalizio letterario<ref name="Bragnagnolo">{{cita pubblicazione | nome= Manuela|cognome= Bragagnolo|titolo= Chiara Quaranta, "Marcello II Cervini (1501-1555). Riforma della Chiesa, concilio, Inquisizione"|rivista= Laboratoire italien|editore= ENS Éditions|città= [[Lione]]|numero= 11|anno= 2011|pp= 338-341|url= http://laboratoireitalien.revues.org/606|accesso= 17 maggio 2015}}</ref>. Dopo la morte del padre nel [[1534]], si stabilì a [[Roma]].
===Medioevo===
La costruzione del castello, intorno al quale si è poi sviluppato il primo nucleo urbano della frazione, risale al [[1384]]-[[1386]] ed è legata alla famiglia dei conti Ferretti<ref name=Ferretti>vedi [http://www.musan.it/cms/vis_cms.php?id_cms=82 la storia dei conti Ferretti nel sito del Sistema Museale della Provincia di Ancona] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304212916/http://www.musan.it/cms/vis_cms.php?id_cms=82 |date=4 marzo 2016 }}, basata sul testo de "''La nobiltà dei natali''" di Francesco Maria Ferretti.</ref> che, a partire dalla originaria località alsaziana di Ferrette<ref>La località di Ferreto, secondo Albert Dauzat e Charles Rostaing (in ''Dictionnaire étymologique des noms de lieux en France'', Librairie Guénégaud, 1979, p. 287), sarebbe una forma latina che significherebbe "castello, fortezza", riferita al Castello di Ferrette (in lingua francese), che tuttora domina dall'alto l'abitato del comune di Ferrette (in lingua tedesca “Pfirt”), sito attualmente in Francia, nel sud del dipartimento dell'Alto Reno, nella regione Alsace-Champagne-Ardenne-Lorraine, al confine con la Svizzera.</ref>, da cui presero il nome, si erano insediati nella zona sin dal [[Duecento]].
Infatti, in un documento del [[1255]], per la prima volta viene citato Antonio Ferretti, generalmente riconosciuto quale capostipite della casata<ref>Antonio, per quanto tramanda la tradizione familiare e non pochi scrittori genealogici, si ritiene appartenesse all'antica stirpe alsaziana dei conti di Ferretto, che esercitò il proprio dominio sulla contea di [[Ferrette]] (in lingua tedesca “Pfirt”), per oltre cinque secoli. </ref>, il quale, valoroso guerriero di origine svizzero-tedesca, si dice fosse venuto dalla [[Germania]] in Italia verso il [[1225]] per mettersi al servizio del pontefice [[Gregorio IX]], dal quale fu ricompensato con il dono di ampi possedimenti terrieri, posti tra Falconara e [[Chiaravalle]], in località detta "Piana dei Ronchi" (cioè un’area roncata, disboscata per essere assoggettata a produzione agricola).
 
Nel [[1384]] Francesco Ferretti, discendente di Antonio, membro della nobiltà anconitana, chiese al vicario generale della Marca Anconitana, Andrea Bontempi, di poter trasformare una torre di guardia già esistente nella “piana dei ronchi” in un luogo fortificato capace di contenere armati e riserve alimentari. Fino a quel momento la torre aveva avuto per lo più la funzione di sorvegliare i confini segnati dal [[Esino (fiume)|fiume Esino]], soggetto a frequenti inondazioni, motivo di attriti continui tra [[Jesi]]ni e [[Ancona|Anconitani]].
Negli anni Trenta del Cinquecento Roma era un ambiente culturale ricco di forti personalità: il Cervini entrò in contatto con [[Annibale Caro]], [[Angelo Colocci]], [[Carlo Gualteruzzi]], [[Giovanni Della Casa]], [[Bernardino Maffei]] (di cui divenne amico), [[Francesco Molza]], [[Sebastiano Delio]], ed entrò in corrispondenza con [[Benedetto Varchi]], [[Piero Vettori]] e [[Pietro Bembo]]<ref name="Treccani"/>. Dimostratosi "un valente giovane"<ref>Così lo definì [[Annibal Caro]] in una lettera a [[Benedetto Varchi]] del 10 dicembre 1534; cfr. l'edizione critica delle ''Lettere familiari'' del Caro a cura di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 1957, vol. 1 ("dicembre 1531 - giugno 1546"), p. 24.</ref> godette ben presto di un'alta reputazione per la sua integrità morale e per le sue grandi doti spirituali. Fu membro della commissione istituita da [[papa Clemente VII]] per la riforma del [[calendario giuliano]]. Conobbe e collaborò con il francese [[Philibert de l'Orme]], che soggiornò a Roma tra il 1533 e il 1536.
Probabilmente l’edificazione di un castello era divenuta necessaria per difendere i territori e i contadini dalle scorrerie delle armate [[Luigi I d'Angiò|angioine]] che proprio in quegli anni dilagavano nella [[Marca anconitana]], impegnate nella lotta tra il [[papa Urbano VI]] e l’antipapa [[Avignone|avignonese]] [[Antipapa Clemente VII|Clemente VII]]. In questo periodo vennero ristrutturate anche le altre rocche del circondario, quelle di Bolignano, del Cassero e di Fiumesino.
 
Al completamento della costruzione del castello, nel [[1397]], [[papa Bonifacio IX]] nominò Francesco Ferretti [[conte]] di Castelfrancesco; il territorio della contea consisteva in una pianura fertile che si estendeva dal [[Esino (fiume)|fiume Esino]], di cui era stato parzialmente deviato il corso per recuperare terreno coltivabile, sino ai confini con [[Ancona]] che, all'epoca, comprendeva anche il territorio dell'odierna [[Falconara Marittima]], ovvero quello del castello di Falconara Alta, ceduto alla città dorica dai conti Cortesi nel [[1225]]. Tale riconoscimento del feudo ai Ferretti, famiglia appartenente alla nobiltà di Ancona, incrinò ulteriormente le relazioni tra Anconetani e Jesini, fra i quali la disputa territoriale per il possesso delle terre al di qua e al di là dell’Esino si chiuderà solo nei primi decenni del [[XVI secolo]].
Grazie ai legami della propria famiglia con quella dei [[Farnese]], fu accolto da questi ultimi. L'elezione di [[Paolo III]] Farnese (1534) diede l'avvio alla carriera curiale del Cervini<ref name="Bragnagnolo"/>. Divenuto segretario del "gran cardinale" [[Alessandro Farnese il Giovane|Alessandro Farnese]]<ref>Precettore in realtà, poiché Alessandro Farnese fu creato cardinale il 18 dicembre 1534, a soli 14 anni.</ref>, fu ordinato sacerdote nel [[1535]]<ref name="Treccani"/>.
=== Età moderna ===
Fino al 1600 tutti gli abitanti di Castelferretti vivevano all'interno del castello, dove furono costruiti una chiesa, un forno e dei magazzini usati per ricoverare i raccolti.
Infatti, l’area della "Piana dei Ronchi", “paludosa e selvata”, era stata messa a coltura da maestranze immigrate dall’Albania durante il frequente esodo dovuto alla pressione turca sull’area balcanica.
 
La fertilità dei terreni consentì un notevole incremento demografico di Castelfrancesco nel XVI e XVII secolo, quando si contavano solo cinquecento abitanti distribuiti su un territorio di circa milletrecento ettari. In questo periodo il capitano Francesco Ferretti intraprese l’ampliamento della rocca, la costruzione di un “casino” nel borgo, con logge e giardino, l’edificazione della chiesa di S. Stefano e il completamento della villa di Monte Domini utilizzata come residenza estiva dalla sua famiglia.
Nel [[1538]] Alessandro Farnese fu nominato direttore della Segreteria pontificia. Marcello Cervini era il segretario personale di Alessandro: non sfuggì ai più valenti osservatori che, in realtà, era il Cervini a essere chiamato "al maneggio delle cose di Sua Santità, e al servigio di tutta la Romana corte"<ref name="Treccani"/>.
I Ferretti riuscirono a conservare il controllo feudale sul castello contro i tentativi di Ancona di considerarlo parte del proprio territorio, che proseguirono fino al [[1760]], quando la disputa viene risolta a favore della famiglia.
In questa veste fu impegnato in diverse missioni diplomatiche. Nel giugno [[1538]] si recò a Nizza con Paolo III per discutere con il re di Francia [[Francesco I di Francia|Francesco I]] della pace con l'impero. Nel [[1539]] fu al seguito del cardinal Farnese in due legazioni: la prima in Spagna presso l'imperatore [[Carlo V]]<ref name="santiebeati">{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/89222|titolo=Marcello II Papa|accesso=17 maggio 2015}}</ref>; la seconda, in novembre, dove prese parte agli incontri tra Francesco I e Carlo V.
 
===Età contemporanea===
Il 19 dicembre [[1539]] Paolo III lo creò [[cardinale]]. In questa veste svolse un ruolo di prim'ordine nella legazione diplomatica che incontrò Francesco I ad [[Amiens]] il 9 febbraio 1540 e Carlo V a [[Gand]] il 24 febbraio successivo.
Pochi anni dopo, però, nel [[1797]]-[[1799|99]], con l’invasione francese, l’obbligo di provvedere alle spese di occupazione costrinse i Ferretti a ipotecare il castello finché, nel [[1817]], con la [[Restaurazione]], essi persero ogni diritto feudale sul paese, dopo cinque secoli di dominio.
Dal 1540 partecipò alle discussioni sulla riforma ecclesiastica; il cardinale Cervini non rinunciò all'impegno per una riforma radicale dell'istituzione ecclesiastica e delle sue gerarchie<ref name="Bragnagnolo"/>. La commissione di cui fece parte presentò una relazione che fu firmata anche dal cardinale [[Gasparo Contarini]]. <br/>
Fu inviato in qualità di legato nel gennaio [[1541]] alla [[Dieta di Ratisbona (1541)|Dieta di Ratisbona]]. Nel [[1542]] fu presidente dell'[[Accademia della Virtù]], sodalizio culturale che riuniva i principali intellettuali e artisti di Roma.
 
Fu elevato a Comune nel 1816 e rimase indipendente fino al 1859.
Fu uno dei tre legati papali al [[Concilio di Trento]] (assieme ai cardinali [[Giovanni Maria Ciocchi del Monte|Del Monte]] e [[Reginald Pole|Pole]]). Nel [[1547]] Cervini e Del Monte ottennero il trasferimento dei lavori del Concilio da Trento a [[Bologna]], in funzione anti-imperiale<ref name="santiebeati"/>. Durante il suo incarico come Bibliotecario apostolico (1548-1555) acquisì numerosi manoscritti risalenti ai primi secoli del [[cristianesimo]]. Dopo l'elezione al Soglio donò alla [[Biblioteca vaticana]] la sua collezione di monete, che costituì il primo nucleo del Gabinetto numismatico vaticano<ref>[https://www.vatlib.it/home.php?pag=dipartimento_numismatico BAV - Biblioteca Apostolica Vaticana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Nel [[1869]] gli abitanti abbatterono la chiesa che si trovava al centro del castello e ne costruirono una più ampia nella sede attuale, ovvero di fronte alla piazza su cui si affaccia il portone del castello, dedicata a [[Andrea apostolo|Sant'Andrea Apostolo]].
Nel [[1550]] divenne pontefice [[Giovanni Maria Ciocchi del Monte]]. Il nuovo papa, che prese il nome di Giulio III, lo nominò Presidente della Commissione per la riforma ecclesiastica.
Il cardinal Cervini, non condividendo la {{cn|politica nepotista del nuovo pontefice}}, lasciò Roma e si trasferì a [[Gubbio]], dove visse fino al 1555, anno della morte del papa. Si concentrò nell'attività di cardinale protettore di agostiniani e di serviti, dei quali favorì correzione e riorganizzazione. Sostenne anche la [[Compagnia di Gesù]]<ref name="Treccani"/>.
 
Dall'[[XIX secolo|800]] il paese si è continuamente ampliato; il suo sviluppo data soprattutto a partire dagli [[anni sessanta]] del [[XX secolo]], grazie alla sua posizione e ai servizi offerti, con lo spostamento di molte famiglie dalla campagna al centro abitato per il passaggio dall'agricoltura al lavoro operaio ed impiegatizio. A partire dagli [[anni novanta]] del [[XX secolo]] si è anche registrato il fenomeno dell'immigrazione, con l'arrivo di stranieri soprattutto dall'Est Europa e dall'Africa.
Marcello Cervini fu membro dell'[[Inquisizione]] e cardinale protettore degli [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]].
 
Attualmente gli abitanti (Castelfrettesi) sono circa 5.500.
==Cronologia incarichi==
[[File:PopeMarcellusII.jpg|thumb|upright=1.4|Ritratto di papa Marcello II]]
*1536-1538: scrittore delle lettere apostoliche, segretario delle lettere latine e [[protonotario apostolico]] ''de numero partecipantium'';
*27 agosto 1539 - 24 settembre 1540: vescovo di Nicastro (oggi [[Diocesi di Lamezia Terme|Lamezia Terme]]). Non risiedette in diocesi;
*19 dicembre [[1539]]: [[Paolo III]] lo nomina [[cardinale presbitero]] (inizialmente senza titolo);
*24 settembre 1540 - 29 febbraio 1544: vescovo di [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Reggio Emilia]]. Inviò come suo vicario [[Ludovico Beccadelli]];
*5 novembre 1540: assume il [[titolo cardinalizio]] di [[Santa Croce in Gerusalemme (titolo cardinalizio)|Santa Croce in Gerusalemme]];
*1543: [[legato pontificio]] presso l'imperatore;
*29 febbraio 1544 - 9 aprile 1555: vescovo di [[Diocesi di Gubbio|Gubbio]];
*6 febbraio 1545: è uno dei tre legati pontifici al [[Concilio di Trento]];
*1546: è nominato membro dell'[[Inquisizione romana]] con altri sei cardinali;
*Settembre 1547: legato pontificio nel [[Ducato di Parma e Piacenza]]
*1548: Bibliotecario Apostolico (ovvero segretario della [[Biblioteca Vaticana]]; l'incarico gli fu rinnovato a vita da Papa Giulio III il 24 maggio 1550);
*1550-1555: protettore dell'Ordine religioso dei [[Servi di Maria]];
*Marzo 1550: è membro della commissione di riforma della [[Curia romana]];
*Ottobre 1552: presidente della summenzionata commissione;
*9 aprile 1555: elezione a [[romano pontefice]]. Il nuovo Pontefice non volle cambiare il nome di battesimo per onorare la memoria del lontano omonimo predecessore san [[Marcello I]] (307-309), al quale i montefanesi avevano intitolato sia la chiesa, poi demolita, sia il borgo tutt'oggi esistente<ref name="santiebeati"/>.
 
== Descrizione ==
==Il conclave dell'aprile 1555==
Il patrono locale è [[Sant'Andrea Apostolo]] e la parrocchia fa parte della zona pastorale di Falconara Marittima e dell'[[Arcidiocesi di Ancona-Osimo]].
{{vedi anche|Conclave dell'aprile 1555}}
Da segnalare la rievocazione storica che si tiene ogni anno nel mese di luglio in cui i quartieri del paese si sfidano per la conquista del "Palio dei Ronchi".
I cardinali erano divisi in due gruppi: uno appoggiava il candidato francese; l'altro il candidato imperiale. Al primo turno [[Gian Pietro Carafa]], decano del collegio cardinalizio, ottenne 12 voti, Cervini otto e Ippolito d'Este sei. Al turno successivo uscì eletto Marcello Cervini.
 
=== Distanze e vie di comunicazione ===
Marcello Cervini fu eletto papa la sera del 9 aprile 1555 nella [[Cappella Paolina]] in [[Vaticano]]. Il giorno dopo fu incoronato dal cardinale [[Francesco Pisani]]. Come un suo recente predecessore, [[Adriano VI]] (1522-23), nella scelta del [[nome pontificale]] preferì mantenere il nome di battesimo. Sarà l'ultima volta per un romano pontefice.
Il capoluogo comunale [[Falconara Marittima]] ed il [[mare Adriatico]] si trovano a circa 4&nbsp;km di distanza; il capoluogo di provincia e di regione, [[Ancona]], dista circa 15&nbsp;km. Distano meno di un chilometro dal centro abitato sia il casello “Ancona Nord” dell'[[autostrada A14 (Italia)|autostrada A14]], che l'[[Aeroporto di Ancona-Falconara|aeroporto internazionale "Raffaello Sanzio"]].
 
In auto Castelferretti è raggiungibile: da nord dalla [[Strada statale 16 Adriatica#Marche e Abruzzo settentrionale|SS. 16 Adriatica]] entrando, a Fiumesino di Falconara Marittima, nell'ingresso della variante “Falconara-Pontelungo” alla predetta SS16 e uscendo al primo svincolo di “Falconara-Stadio”, girando poi a sinistra in direzione ovest. Da sud, percorrendo la predetta variante alla SS16 e uscendo al predetto svincolo di “Falconara-Stadio”, proseguendo poi verso ovest.
Il nuovo pontefice volle una cerimonia dell'incoronazione con un tono dimesso e umile. Rinunciò ai festeggiamenti pubblici, devolvendo ai poveri il danaro stanziato dalla Curia per i riti previsti dal protocollo dell'elezione papale.
Da ovest, dalla [[Strada statale 76 della Val d'Esino#Tratto Serra San Quirico - Falconara|superstrada SS76 della Val d'Esino]], con uscita allo svincolo n.22 di [[Chiaravalle]], girando poi a destra, proseguendo verso est.
 
Il servizio di [[trasporto pubblico locale]] è svolto a mezzo autobus dalla società [[Conerobus]] (Linea C Ancona-Chiaravalle o linea J) con corse frequenti.
==Il pontificato==
Marcello II regnò sulla Chiesa cattolica solo per 22 giorni. Il suo è il sesto pontificato più breve della storia, il più breve dai tempi di [[Celestino IV]] (1241). Dopo Marcello, un altro breve pontificato fu quello di [[Urbano VII]] (15-27 settembre 1590).
 
Inoltre Castelferretti è facilmente raggiungibile in ferrovia, con la linea [[Ferrovia Roma-Ancona|Ancona-Roma]], scendendo alla stazione di Castelferretti, o con la linea [[Ferrovia Bologna-Ancona|Bologna–Pescara]], scendendo alla stazione di Falconara Marittima.
Tra le sue prime decisioni vi fu quella di comunicare ai propri familiari di non trasferirsi a Roma. Ciò induce a pensare che il nuovo pontefice rifiutasse le logiche nepotiste e i favoritismi di qualsiasi genere verso i propri consanguinei, pratiche in uso nella Corte pontificia.
 
== Monumenti ==
Decise di organizzare un vertice tra Francia e Spagna con lo scopo di ravvicinare le due nazioni. A questo scopo scrisse una serie di lettere a [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], al principe [[Filippo II di Spagna|Filippo]] e alla regina [[Maria I d'Inghilterra]].
=== La Chiesa di Santa Maria della Misericordia ===
La piccola chiesa di [[Santa Maria della Misericordia]]<ref>{{Cita web |url=http://www.musan.it/musei/vis_musei.php?id_news=54 |titolo=La chiesa di Santa Maria della Misericordia nel sito del Sistema Museale della Provincia di Ancona |accesso=27 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160523163325/http://www.musan.it/musei/vis_musei.php?id_news=54 |dataarchivio=23 maggio 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.falconarainlinea.it/chiesamisericordia.htm galleria fotografica della chiesa di Santa Maria della Misericordia] a Castelferretti.</ref> è sita fuori del paese, a fianco del cimitero di Castelferretti, a circa "400 passi" dal castello.
 
La primitiva struttura era, agli inizi del [[XV secolo]], più bassa di quella attuale e fu edificata negli anni delle [[Peste nera|pestilenze]] di fine [[Trecento]], secondo un modello molto diffuso nelle [[Marche]] che, secondo alcuni, ha dato vita anche all’originaria costruzione della [[Santa Casa]] di [[Loreto]]. Fu costruita per volere dei conti Ferretti<ref name=Ferretti/>, dei quali è stata anche tomba di famiglia, e che ne sono tuttora i proprietari.
==Morte e sepoltura==
[[File:Tomb of Marcellus II.jpg|thumb|Tomba di Marcello II, nelle [[grotte vaticane]].]]
Il 30 aprile 1555 fu colpito da un [[attacco apoplettico]]<ref name="santiebeati"/>. Il giorno dopo morì.
Mancava una settimana al suo 54º compleanno. Quando morì fu il pontefice più giovane dai tempi di [[Leone X]] (morto a 46 anni nel 1521). Dopo di lui nessun pontefice è morto a un'età più giovane.
 
Nel [[1584]] Vincenzo Ferretti decise il restauro della chiesa, che fu affidato, come i lavori di bonifica del territorio circostante, a maestranze albanesi.
Fu sepolto nelle grotte vaticane in un semplice [[sarcofago paleocristiano]], così come egli desiderava. Il 16 ottobre [[1606]] le sue spoglie furono traslate in un sepolcro cristiano antico nelle [[Grotte vaticane]]<ref name="Treccani"/>.
== Conclavi ==
Marcello Cervini, durante il suo periodo di cardinalato, partecipò a due conclavi:
* [[conclave del 1549-1550]], che elesse [[papa Giulio III]]
* [[conclave dell'aprile 1555]], che elesse papa lui stesso.
== Concistori per la creazione di nuovi cardinali ==
Non risulta che Papa Marcello II durante il suo pontificato abbia proceduto alla nomina di cardinali<ref>{{miranda|consistories-xvi.htm#MarcellusII|Marcellus II|31 luglio 2015}}</ref>.
 
La chiesa presenta all'interno interessanti affreschi della scuola marchigiana, risalenti al [[1450]]-[[1455|55]], che furono probabilmente coperti nel [[1610]], durante i restauri compiuti dalla famiglia Ferretti, di cui resta testimonianza in un’epigrafe, e riscoperti nel [[Novecento]], in occasione dei lavori di restauro commissionati dai Ferretti, effettuati nel [[1938]]-[[1940|40]] da Dante De Carolis e Mario Pesarini. Alcuni affreschi furono distaccati e poi ricollocati nel [[1969]].
==Intitolazioni==
Questi dipinti rappresentano un’importante testimonianza delle decimazioni e della grande paura causate dalla peste trecentesca. Nell'affresco principale della [[navata]] centrale è infatti rappresentata ''La Madonna della Misericordia'' che protegge sotto il suo mantello le popolazioni locali dal contagio.
*[[Giovanni Pierluigi da Palestrina]] ha intitolato una sua celebre composizione, capolavoro della [[musica polifonica]], ''[[Missa Papae Marcelli]]''.
Gli altri affreschi rappresentano il ''Padre Eterno'', ''Gesù crocifisso con due angeli'', i ''Santi Paolo e Pietro'', un ''Santo diacono'' e ''San Bernardino da Siena'', insieme al trigramma.
L’intera decorazione è ritenuta di una stessa mano, di gusto pienamente tardogotico, fiammeggiante nella cattedra del Santo Vescovo nella parte destra. Originariamente riferiti al pittore Giacomo di Nicola da Recanati, vanno invece, secondo lo storico dell'arte Andrea De Marchi<ref>Andrea De Marchi e Matteo Mazzalupi, ''Pittori ad Ancona nel Quattrocento'', Federico Motta editore, Milano 2008, ISBN 978-88-7179-607-9</ref>, attribuiti a un maestro forse associabile a Giambono di Corrado da Ragusa, pittore della cosiddetta "scuola di Ancona", attiva in città tra [[XIV secolo|Trecento]] e [[XV secolo|Quattrocento]], il cui principale esponente era [[Olivuccio di Ciccarello]]<ref>Pietro Zampetti, in ''Francesco Podesti'', Electa editrice, Milano 1996, pagina 34</ref>.
 
=== La villa di Montedomini ===
== [[Genealogia episcopale]] ==
Alla sommità del colle che domina Castelferretti si trova Villa Montedomini, fatta costruire dai conti Ferretti<ref name=Ferretti/> nel [[1505]], antica residenza estiva di campagna della nobile famiglia anconetana.
* Vescovo [[Leone de Simone]]
* Cardinale [[Oliviero Carafa]]
* [[Papa Paolo IV]]
* Papa Marcello II
 
La villa comprende edifici originari del [[XVI secolo|'500]] e ampliati nell'[[XVIII secolo|800]], ed è raggiungibile dal centro del borgo tramite una lunga e suggestiva scalinata tra due filari alberati<ref name=Ferretti/>.
== Onorificenze ==
 
{{Onorificenze
Oggi versa in uno stato di totale abbandono, per cui meriterebbe un urgente intervento di restauro, che possa restituire quest'importante struttura ad un uso che ne consenta la visita al pubblico.
|immagine=Ordine Supremo del Cristo Rib.png
 
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo
=== La sede del corpo bandistico ===
|collegamento_onorificenza=Ordine Supremo del Cristo
[[immagine:Italy. Corpo Bandistico di Castelferretti, 1925.jpg|miniatura|La banda di Castelferretti nel 1925]]
|motivazione=
Risale invece agli inizi del '[[900]] il caratteristico edificio sede del corpo bandistico, con la facciata in [[stile liberty]] a forma di [[Lira (strumento musicale)|lira]] o [[cetra (antichità classica)|cetra]].
}}
 
== Sport ==
Vedi [[Falconara Marittima]].
 
== Note ==
<references />
 
== AltriVoci progetticorrelate ==
* [[Pallavolo Sabini|G. S. Pallavolo Sabini]]
{{interprogetto|commons=Marcellus II|q}}
{{Portale|Marche}}
 
== Collegamenti esterni ==
* Archivio di Stato di Firenze, [http://www.archiviodistato.firenze.it/siasfi/cgi-bin/RSOLSearchSiasfi.pl?_op=getmainwindow&id=IFBA8488XX&_language=eng&_selectbycompilationdate=SI&curwin=thirdwindow ''Carte Cerviniane'' (75 volumi)].
== Successioni ==
{{Box successione
|tipologia=regnante
|carica=[[Papa]] della [[Chiesa cattolica]]
|periodo=9 aprile [[1555]] - 1º maggio [[1555]]
|precedente=[[Papa Giulio III]]
|successivo=[[Papa Paolo IV]]
|immagine=Emblem of the Papacy SE.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Lamezia Terme|Vescovo di Nicastro]]
|periodo=27 agosto [[1539]] - 24 settembre [[1540]]
|precedente=[[Paolo Capizucchi]]
|successivo=[[Giacomo Savelli]]<br/><small>([[amministratore apostolico]])</small>
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Vescovo di Reggio Emilia]]
|periodo=24 settembre [[1540]] - 29 febbraio [[1544]]
|precedente=[[Ugo Rangoni (vescovo)|Ugo Rangoni]]
|successivo=[[Giorgio Andreasi]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=cardinale
|carica=[[Santa Croce in Gerusalemme (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme]]
|periodo=5 novembre [[1540]] - 9 aprile [[1555]]
|precedente=[[Francisco de los Ángeles Quiñones]], O.F.M.Obs.
|successivo=[[Bartolomé de la Cueva y Toledo]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Gubbio|Vescovo di Gubbio]]
|periodo=29 febbraio [[1544]] - 9 aprile [[1555]]
|precedente=[[Pietro Bembo]]<br/><small>([[amministratore apostolico]])</small>
|successivo=[[Giacomo Savelli]]<br/><small>([[amministratore apostolico]])</small>
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Biblioteca Apostolica Vaticana|Bibliotecario di Santa Romana Chiesa]]
|periodo=24 maggio [[1550]] - 9 aprile [[1555]]
|precedente=[[Bartolomeo Sacchi]]
|successivo=[[Roberto de' Nobili]]
|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
{{Papi|precedente=[[Papa Giulio III]]|successivo=[[Papa Paolo IV]]}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:SepoltiFrazioni nelledella Grotteprovincia Vaticanedi Ancona]]
[[Categoria:CardinaliFalconara nominati da Paolo IIIMarittima]]
[[Categoria:Papi della Chiesa cattolica]]
[[Categoria:Vescovi di Reggio nell'Emilia]]
[[Categoria:Vescovi di Gubbio]]
[[Categoria:Vescovi di Lamezia Terme]]