Compagnia di San Paolo e Castelferretti: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|congregazione religiosa|Compagnia di San Paolo (istituto secolare)}}
{{Divisione amministrativa
{{Organizzazione
|Nome=Castelferretti
|Nome = Compagnia di San Paolo
|Nome ufficiale=
|Tipo = [[fondazione bancaria]]
|Panorama=
|Fondazione = [[25]] [[Gennaio]] [[1563]]
|Didascalia=
|Scopo = Attività filantropica.
|Stemma=
|Sede = Torino
|Naz sede Stato= ITA
|Grado amministrativo=4
|Area = [[Piemonte|Regione Piemonte]], [[Liguria|Regione Liguria]], [[Valle d'Aosta]]
|Divisione amm grado 1=Marche
|Presidente = [[Francesco Profumo]]
|Divisione amm grado 2=Ancona
|Carica =
|Divisione amm grado 3=Falconara Marittima
|Naz presidente = ITA
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|Nome abitanti=castelfrettesi
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|Logo =Compagniasp.jpg
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}}
 
'''Castelferretti''' (''Castalfrett'' in [[dialetto gallo-piceno]]) è una frazione del Comune di [[Falconara Marittima]], in [[Provincia di Ancona]], nelle [[Marche]], sita nella bassa valle del [[Esino (fiume)|fiume Esino]]. La frazione conta circa 5 500 abitanti.
[[File:Statuto della Compagnia di San Paolo.png|thumb|upright=1.2|Statuto originale della nascente ''Confraternita della catholica fede in Turino''.]]
 
La '''Compagnia di San Paolo''' è attualmente una [[fondazione bancaria|fondazione di origine bancaria]], nonché una delle più antiche e maggiori fondazioni private in Europa.<ref name="Italia">[http://www.regione.piemonte.it/innovazione/ricerca/attori/le-fondazioni-di-origine-bancaria.html Sito della Regione Piemonte - Fondazioni di origine bancaria] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151120194436/http://www.regione.piemonte.it/innovazione/ricerca/attori/le-fondazioni-di-origine-bancaria.html |data=20 novembre 2015 }}</ref>
 
La sua storia ha inizio nel [[1563]] come una congregazione laica per la difesa della fede, ma diventò presto uno dei principali centri dell'attività filantropica a Torino. Oltre ad alcuni aspetti tipici delle organizzazioni della [[Controriforma]], quali la conversione degli eretici, la difesa della morale e dell'"onore femminile", la Compagnia si occupò principalmente dell'aiuto a coloro che erano caduti in povertà da una precedente condizione di benessere e di distinzione sociale, i cosiddetti ''poveri vergognosi'', coloro che ''non mendicavano a causa del loro stato sociale''. Col passare del tempo questa tendenza si accentuò ulteriormente, finendo per favorire sempre più questa componente elitaria della classe povera. <ref>{{Cita|S. Cavallo, 1995|pp. 109-115}}.</ref>
La Compagnia ha sostanzialmente contribuito alla creazione dell’omonimo istituto bancario fondato nel [[1932]].
Dal 1991, con la nuova denominazione Compagnia di San Paolo, l’ente ha continuato la sua attività principalmente indirizzata alla filantropìa, al sostegno di attività di pubblico interesse e di utilità sociale, consolidando il suo ruolo di protagonista nel panorama istituzionale torinese e piemontese.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008|pp. 4-8}}.</ref>
 
Il patrimonio complessivo detenuto dalla Compagnia di San Paolo ammonta a 7,3 miliardi di Euro.<ref group="N" name="RefB">Alla fine del 2015 il valore di mercato complessivo del portafoglio di attività finanziarie detenuto dalla Compagnia di San Paolo ammontava a € 7,7 miliardi con una crescita del 15% circa rispetto ai € 6,7 miliardi risultanti alla chiusura dell’esercizio 2014. Nel 2015 il portafoglio dell’Ente è notevolmente cresciuto, confermando l’inversione di tendenza avviatasi a partire dal 2012, dopo una fase assai negativa (anni 2010 e 2011) per la Compagnia e per il sistema delle fondazioni bancarie nel suo complesso. Il valore di mercato del portafoglio della Compagnia è passato dai 6,9 miliardi di euro del 2009 ai circa 5,1 miliardi di euro di fine 2011, per poi risalire leggermente, come evidenziato, nel 2012 e, in misura più marcata, negli ultimi tre anni. Riguardo alla composizione del portafoglio, al 31/12/2015 la partecipazione in Intesa Sanpaolo pesava per il 59,7% circa sul totale delle attività finanziarie, in aumento rispetto al 54,3% dell’anno precedente. La parte “diversificata” del portafoglio complessivo, rappresentata dall’investimento in fondi comuni gestiti da Fondaco Sgr S.p.A., costituiva il 34,7% circa del totale; completava l’allocazione il residuo 5,6%, rappresentato dal portafoglio di investimenti mission related, liquidità e altre partecipazioni e attività.</ref><ref name="Fondazione">[http://www.compagniadisanpaolo.it/ita/la-Fondazione Sito della Compagnia di San Paolo]</ref><ref name="RefC">http://www.ilgiornaledellefondazioni.com/content/compagnia-di-san-paolo-come-anchor-institution-presentato-il-piano-2018</ref>
 
==Storia==
===Medioevo===
La storia della Compagnia di San Paolo affonda le sue radici nella Torino cinquecentesca. Il Piemonte, teatro di battaglie durante le lunghe guerre tra Francia e Spagna, si trovava in uno stato di grande degrado economico. [[Emanuele Filiberto I di Savoia|Emanuele Filiberto di Savoia]], rientrato in possesso del ducato sabaudo nel 1559, in base alla [[pace di Cateau-Cambrésis]], avviava una profonda riorganizzazione politica, militare e culturale.
La costruzione del castello, intorno al quale si è poi sviluppato il primo nucleo urbano della frazione, risale al [[1384]]-[[1386]] ed è legata alla famiglia dei conti Ferretti<ref name=Ferretti>vedi [http://www.musan.it/cms/vis_cms.php?id_cms=82 la storia dei conti Ferretti nel sito del Sistema Museale della Provincia di Ancona] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304212916/http://www.musan.it/cms/vis_cms.php?id_cms=82 |date=4 marzo 2016 }}, basata sul testo de "''La nobiltà dei natali''" di Francesco Maria Ferretti.</ref> che, a partire dalla originaria località alsaziana di Ferrette<ref>La località di Ferreto, secondo Albert Dauzat e Charles Rostaing (in ''Dictionnaire étymologique des noms de lieux en France'', Librairie Guénégaud, 1979, p. 287), sarebbe una forma latina che significherebbe "castello, fortezza", riferita al Castello di Ferrette (in lingua francese), che tuttora domina dall'alto l'abitato del comune di Ferrette (in lingua tedesca “Pfirt”), sito attualmente in Francia, nel sud del dipartimento dell'Alto Reno, nella regione Alsace-Champagne-Ardenne-Lorraine, al confine con la Svizzera.</ref>, da cui presero il nome, si erano insediati nella zona sin dal [[Duecento]].
Infatti, in un documento del [[1255]], per la prima volta viene citato Antonio Ferretti, generalmente riconosciuto quale capostipite della casata<ref>Antonio, per quanto tramanda la tradizione familiare e non pochi scrittori genealogici, si ritiene appartenesse all'antica stirpe alsaziana dei conti di Ferretto, che esercitò il proprio dominio sulla contea di [[Ferrette]] (in lingua tedesca “Pfirt”), per oltre cinque secoli. </ref>, il quale, valoroso guerriero di origine svizzero-tedesca, si dice fosse venuto dalla [[Germania]] in Italia verso il [[1225]] per mettersi al servizio del pontefice [[Gregorio IX]], dal quale fu ricompensato con il dono di ampi possedimenti terrieri, posti tra Falconara e [[Chiaravalle]], in località detta "Piana dei Ronchi" (cioè un’area roncata, disboscata per essere assoggettata a produzione agricola).
 
Nel [[1384]] Francesco Ferretti, discendente di Antonio, membro della nobiltà anconitana, chiese al vicario generale della Marca Anconitana, Andrea Bontempi, di poter trasformare una torre di guardia già esistente nella “piana dei ronchi” in un luogo fortificato capace di contenere armati e riserve alimentari. Fino a quel momento la torre aveva avuto per lo più la funzione di sorvegliare i confini segnati dal [[Esino (fiume)|fiume Esino]], soggetto a frequenti inondazioni, motivo di attriti continui tra [[Jesi]]ni e [[Ancona|Anconitani]].
In quegli anni, precisamente il 25 gennaio 1563, sette cittadini torinesi fondarono la ''Confraternita della catholica fede in Turino sotto l'invocazione di [[San Paolo]]''. La [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] si proponeva il duplice scopo di soccorrere la popolazione gravata dalla miseria, dopo anni di dominazione straniera, nonché di arginare l'espansione della [[riforma protestante]]. L'aiuto ai poveri, in particolare ai “vergognosi”, ovvero nobili o borghesi decaduti e si esplicava attraverso una discreta ma capillare assistenza domiciliare.<ref>E. Tesauro, ''Historia della venerabilissima Compagnia della Fede Catolica, sotto l'invocatione di San Paolo, nell'Augusta Città di Torino'', Torino, Sinibaldo, 1657; II ediz. accresc., Torino, G. B. Zappata, 1701.</ref>
Probabilmente l’edificazione di un castello era divenuta necessaria per difendere i territori e i contadini dalle scorrerie delle armate [[Luigi I d'Angiò|angioine]] che proprio in quegli anni dilagavano nella [[Marca anconitana]], impegnate nella lotta tra il [[papa Urbano VI]] e l’antipapa [[Avignone|avignonese]] [[Antipapa Clemente VII|Clemente VII]]. In questo periodo vennero ristrutturate anche le altre rocche del circondario, quelle di Bolignano, del Cassero e di Fiumesino.
 
Al completamento della costruzione del castello, nel [[1397]], [[papa Bonifacio IX]] nominò Francesco Ferretti [[conte]] di Castelfrancesco; il territorio della contea consisteva in una pianura fertile che si estendeva dal [[Esino (fiume)|fiume Esino]], di cui era stato parzialmente deviato il corso per recuperare terreno coltivabile, sino ai confini con [[Ancona]] che, all'epoca, comprendeva anche il territorio dell'odierna [[Falconara Marittima]], ovvero quello del castello di Falconara Alta, ceduto alla città dorica dai conti Cortesi nel [[1225]]. Tale riconoscimento del feudo ai Ferretti, famiglia appartenente alla nobiltà di Ancona, incrinò ulteriormente le relazioni tra Anconetani e Jesini, fra i quali la disputa territoriale per il possesso delle terre al di qua e al di là dell’Esino si chiuderà solo nei primi decenni del [[XVI secolo]].
Nel 1579 la Confraternita fondò il [[Monte di pietà]] cittadino, per sottrarre al flagello dell'[[usura]] i ceti più deboli, attraverso la corresponsione di piccoli prestiti su pegno. Un decennio più tardi la Confraternita si dedicò anche all'assistenza femminile con l'erogazione di [[Dote|doti]] mediante l’istituzione della Casa del Soccorso e, nel 1683, della Casa del Deposito, che fornì accoglienza a donne vittime di sfruttamento e violenza.
=== Età moderna ===
Fino al 1600 tutti gli abitanti di Castelferretti vivevano all'interno del castello, dove furono costruiti una chiesa, un forno e dei magazzini usati per ricoverare i raccolti.
Infatti, l’area della "Piana dei Ronchi", “paludosa e selvata”, era stata messa a coltura da maestranze immigrate dall’Albania durante il frequente esodo dovuto alla pressione turca sull’area balcanica.
 
La fertilità dei terreni consentì un notevole incremento demografico di Castelfrancesco nel XVI e XVII secolo, quando si contavano solo cinquecento abitanti distribuiti su un territorio di circa milletrecento ettari. In questo periodo il capitano Francesco Ferretti intraprese l’ampliamento della rocca, la costruzione di un “casino” nel borgo, con logge e giardino, l’edificazione della chiesa di S. Stefano e il completamento della villa di Monte Domini utilizzata come residenza estiva dalla sua famiglia.
L'Ufficio Pio, costituito nel [[1595]], gestiva invece l'attività assistenziale e religiosa della Compagnia. I paolini collaborarono alla costruzione della [[Chiesa dei Santi Martiri (Torino)|chiesa dei SS. Martiri]], all'istituzione del Collegio dei nobili convittori, che si occupava dell'educazione dei giovani di famiglia agiata, dell'Albergo di virtù, ente finalizzato alla preparazione professionale dei mendicanti nei settori manifatturiero e meccanico. La confraternita promosse in seguito, verso la metà del Seicento, l'apertura dell'Ospedale di Carità e nel secolo successivo assicurò anche sostegno finanziario all'Ospedale dei Pazzi.
I Ferretti riuscirono a conservare il controllo feudale sul castello contro i tentativi di Ancona di considerarlo parte del proprio territorio, che proseguirono fino al [[1760]], quando la disputa viene risolta a favore della famiglia.
 
===Età contemporanea===
Il patrimonio dell’ente, accresciuto anche grazie ai numerosi lasciti delle famiglie piemontesi, determinò un'intensa attività finanziaria, culminata nell'assunzione dell'amministrazione del debito pubblico nel [[1653]]. Dopo aver raggiunto il massimo sviluppo a metà Settecento, la Compagnia perse la gestione delle Opere e fu soppressa dal [[Impero napoleonico|governo repubblicano francese]] nel 1802, venendo sostituita da organi pubblici che riuscirono a garantire la continuità dei servizi erogati. Nel 1804 il Monte di pietà fu riorganizzato dal governo francese sul modello del Monte di Parigi, accentuandone il carattere bancario. Reintegrata nelle sue funzioni nel 1814, la Compagnia si fece carico della gestione del Monte di Pietà a interessi e del Monte di Pietà gratuito e tra il 1824 e il 1851, si occupò anche di fornire il servizio sanitario per i poveri, fornendo cure mediche di base e specialistiche.
Pochi anni dopo, però, nel [[1797]]-[[1799|99]], con l’invasione francese, l’obbligo di provvedere alle spese di occupazione costrinse i Ferretti a ipotecare il castello finché, nel [[1817]], con la [[Restaurazione]], essi persero ogni diritto feudale sul paese, dopo cinque secoli di dominio.
 
Fu elevato a Comune nel 1816 e rimase indipendente fino al 1859.
Nel frattempo riprese anche l'attività dell'Ufficio Pio. Con l'avvento dello Stato liberale, tuttavia, nel 1853 il governo di [[Vittorio Emanuele II]] restrinse l'attività della Compagnia alle sole pratiche religiose e affidò il patrimonio e la gestione delle attività assistenziali e creditizie a un consiglio di nomina pubblica, denominato '''Opere Pie di San Paolo''', successivamente '''Istituto di San Paolo''', che sviluppò molto la sua attività bancaria tramite il Monte di Pietà, divenuto progressivamente una vera e propria banca, fino al riconoscimento nel 1923 della prevalente attività creditizia rispetto a quella pignoratizia.
 
Nel [[1869]] gli abitanti abbatterono la chiesa che si trovava al centro del castello e ne costruirono una più ampia nella sede attuale, ovvero di fronte alla piazza su cui si affaccia il portone del castello, dedicata a [[Andrea apostolo|Sant'Andrea Apostolo]].
Un settore caratterizzante l'attività del San Paolo fu inaugurato nel 1867, con l'assunzione dell'esercizio del Credito Fondiario, in concomitanza con le [[riforma agraria|riforme agrarie]] e con l'incremento dell'edilizia urbana. Negli anni del decollo industriale di Torino, l'Istituto sostenne, mediante prestiti al Comune e alla Provincia, lo sviluppo delle infrastrutture e la municipalizzazione dei servizi essenziali; finanziò la costituzione dell'Istituto delle case popolari; partecipò ai nuovi organismi finanziari come il Consorzio sovvenzioni su valori industriali, l'Istituto federale per il credito agrario in Piemonte e il Consorzio nazionale per il credito agrario di miglioramento; sostenne l'istruzione operaia e tecnica. Nel 1907 finanziò la costituzione del capitale iniziale dell’''Istituto delle case popolari'' e in seguito ebbe un ruolo nel finanziamento della costruzione della nuova sede dell'[[Azienda ospedaliero universitaria San Giovanni Battista|Ospedale Maggiore San Giovanni Battista "Molinette"]], ultimata nel 1935.
 
Dall'[[XIX secolo|800]] il paese si è continuamente ampliato; il suo sviluppo data soprattutto a partire dagli [[anni sessanta]] del [[XX secolo]], grazie alla sua posizione e ai servizi offerti, con lo spostamento di molte famiglie dalla campagna al centro abitato per il passaggio dall'agricoltura al lavoro operaio ed impiegatizio. A partire dagli [[anni novanta]] del [[XX secolo]] si è anche registrato il fenomeno dell'immigrazione, con l'arrivo di stranieri soprattutto dall'Est Europa e dall'Africa.
Pur dando maggiore impulso al settore creditizio, il nuovo ente proseguì e rinnovò le attività dell'Ufficio Pio e dell'Educatorio Duchessa Isabella, nome assunto dalle Case del soccorso e del deposito nel 1883 e che, nella sede appositamente costruita a fine Ottocento nell'attuale piazza Bernini, impartiva alle giovani un'educazione completa, dalle elementari alle magistrali.
 
Attualmente gli abitanti (Castelfrettesi) sono circa 5.500.
Con il rilievo dei depositi della ''Banca Agricola Italiana'' di [[Riccardo Gualino]] nel 1931 l'Istituto estese la propria struttura, fin ad allora limitata alla città, al Piemonte e alla Liguria, e nel 1932 ottenne lo statuto di Istituto di credito di diritto pubblico e il nome esteso '''Istituto di San Paolo Torino'''. Dopo l'emanazione delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]] del 1938 il Credito fondiario del San Paolo fu incaricato di gestire, principalmente in Piemonte e Liguria, le proprietà immobiliari sequestrate agli [[ebrei]], cui si aggiunsero, dopo l'entrata in guerra, quelle degli stranieri di nazionalità nemica.<ref>''Le case e le cose. La persecuzione degli ebrei torinesi nelle carte dell'EGELI 1938 – 1945'', a cura di Fabio Levi, con saggi di F. Levi, D. Adorni, G. Genovese, Torino, 1998.</ref>
 
== Descrizione ==
Il ruolo assunto nella ricostruzione postbellica, l'estensione territoriale, la diversificazione del credito, l'ingresso nel mercato dell'[[Unità di conto europea|ECU]], posero le basi per un'espansione nazionale e internazionale dell<nowiki>'</nowiki>'''Istituto Bancario San Paolo di Torino''', nome assunto nel 1950, che divenne uno dei più importanti gruppi bancari a livello europeo.
Il patrono locale è [[Sant'Andrea Apostolo]] e la parrocchia fa parte della zona pastorale di Falconara Marittima e dell'[[Arcidiocesi di Ancona-Osimo]].
Da segnalare la rievocazione storica che si tiene ogni anno nel mese di luglio in cui i quartieri del paese si sfidano per la conquista del "Palio dei Ronchi".
 
=== Distanze e vie di comunicazione ===
Alla fine del 1991, nel quadro della Legge "Amato-Carli", le attività creditizie furono demandate ad una società per azioni di nuova costituzione, l'[[Istituto Bancario San Paolo di Torino]] S.p.A., mentre le attività di pubblico interesse e utilità sociale rimasero nel “vecchio” Sanpaolo, che assumeva, in omaggio alla sua storia, la denominazione di '''Compagnia di San Paolo'''. A oggi la Compagnia è una [[Fondazione (ente)|fondazione di diritto privato]], retta da un proprio Statuto adottato nel marzo 2000, e associata all'[[ACRI - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa]].
Il capoluogo comunale [[Falconara Marittima]] ed il [[mare Adriatico]] si trovano a circa 4&nbsp;km di distanza; il capoluogo di provincia e di regione, [[Ancona]], dista circa 15&nbsp;km. Distano meno di un chilometro dal centro abitato sia il casello “Ancona Nord” dell'[[autostrada A14 (Italia)|autostrada A14]], che l'[[Aeroporto di Ancona-Falconara|aeroporto internazionale "Raffaello Sanzio"]].
 
In auto Castelferretti è raggiungibile: da nord dalla [[Strada statale 16 Adriatica#Marche e Abruzzo settentrionale|SS. 16 Adriatica]] entrando, a Fiumesino di Falconara Marittima, nell'ingresso della variante “Falconara-Pontelungo” alla predetta SS16 e uscendo al primo svincolo di “Falconara-Stadio”, girando poi a sinistra in direzione ovest. Da sud, percorrendo la predetta variante alla SS16 e uscendo al predetto svincolo di “Falconara-Stadio”, proseguendo poi verso ovest.
A partire dagli anni duemila la Compagnia di San Paolo ha impiegato il proprio sostegno anche nei confronti della valorizzazione di edifici del centro storico di Torino e di alcune altre strutture architettoniche del territorio.
Da ovest, dalla [[Strada statale 76 della Val d'Esino#Tratto Serra San Quirico - Falconara|superstrada SS76 della Val d'Esino]], con uscita allo svincolo n.22 di [[Chiaravalle]], girando poi a destra, proseguendo verso est.
 
Il servizio di [[trasporto pubblico locale]] è svolto a mezzo autobus dalla società [[Conerobus]] (Linea C Ancona-Chiaravalle o linea J) con corse frequenti.
==Organizzazione==
[[File:COMPAGNIASANPAOLO.jpg|upright=1.4|thumb|left|La sede della Compagnia di San Paolo in corso Vittorio Emanuele II 75 a Torino]]
La Compagnia di San Paolo ha sede in Torino e ha organi di indirizzo, amministrazione, direzione e controllo; Il Consiglio Generale è l’organo di indirizzo della Compagnia e ne determina le priorità, i programmi e gli obiettivi, verificandone i risultati. Il Comitato di Gestione ha tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione della Compagniaed è retta da un ''Consiglio Generale'', formato da 17 membri.
 
Inoltre Castelferretti è facilmente raggiungibile in ferrovia, con la linea [[Ferrovia Roma-Ancona|Ancona-Roma]], scendendo alla stazione di Castelferretti, o con la linea [[Ferrovia Bologna-Ancona|Bologna–Pescara]], scendendo alla stazione di Falconara Marittima.
La nomina dei consiglieri spetta a vari enti secondo la seguente suddivisione: 2 al Comune di [[Torino]], 2 alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino, 1 alla Regione [[Piemonte]], 1 al Comune di [[Genova]], 1 alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Genova, 1 alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano, 1 alla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Piemonte, 1 al Consiglio Regionale del Volontariato (legge della Regione Piemonte 29 agosto 1994, n. 38), 1 alla [[Accademia delle Scienze di Torino]], 1 alla [[Accademia Nazionale dei Lincei]], 1 allo European Foundation Centre e alla Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra Uomo e Donna presieduta dal [[Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità|Ministro per le Pari Opportunità]]<ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it/ita/la-Fondazione/Organi Organi della Fondazione Compagnia di San Paolo]</ref><ref>[http://www.compagnia.torino.it Sito istituzionale]</ref>
 
== Monumenti ==
Il Consiglio Generale definisce gli obiettivi e gli indirizzi programmatici della Compagnia; nomina il Presidente, il Vice Presidente e i sette membri del Comitato di Gestione, l’organo esecutivo che, sotto la guida del Presidente, agisce con tutti i poteri per l'ordinaria e la straordinaria amministrazione; nomina i componenti del Collegio dei Revisori, composto da tre membri effettivi e due supplenti.
=== La Chiesa di Santa Maria della Misericordia ===
La piccola chiesa di [[Santa Maria della Misericordia]]<ref>{{Cita web |url=http://www.musan.it/musei/vis_musei.php?id_news=54 |titolo=La chiesa di Santa Maria della Misericordia nel sito del Sistema Museale della Provincia di Ancona |accesso=27 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160523163325/http://www.musan.it/musei/vis_musei.php?id_news=54 |dataarchivio=23 maggio 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.falconarainlinea.it/chiesamisericordia.htm galleria fotografica della chiesa di Santa Maria della Misericordia] a Castelferretti.</ref> è sita fuori del paese, a fianco del cimitero di Castelferretti, a circa "400 passi" dal castello.
 
La primitiva struttura era, agli inizi del [[XV secolo]], più bassa di quella attuale e fu edificata negli anni delle [[Peste nera|pestilenze]] di fine [[Trecento]], secondo un modello molto diffuso nelle [[Marche]] che, secondo alcuni, ha dato vita anche all’originaria costruzione della [[Santa Casa]] di [[Loreto]]. Fu costruita per volere dei conti Ferretti<ref name=Ferretti/>, dei quali è stata anche tomba di famiglia, e che ne sono tuttora i proprietari.
Il Segretario Generale, nominato dal Comitato di Gestione, è il responsabile esecutivo della Compagnia e sovrintende all'attività della struttura, composta da circa 80 persone.<ref>Lo statuto, il regolamento per le attività istituzionali, i documenti programmatici pluriennali e annuali e i rapporti sull'attività istituzionale annuale della Compagnia sono reperibili nel sito [http://www.compagnia.torino.it]</ref>
 
Nel [[1584]] Vincenzo Ferretti decise il restauro della chiesa, che fu affidato, come i lavori di bonifica del territorio circostante, a maestranze albanesi.
Il valore del portafoglio della Compagnia è passato dai 6,9 miliardi di euro del 2009 ai circa 5,1 miliardi di fine 2011, per poi risalire a 6,7 miliardi di euro nel 2014 e a 7,3 miliardi nel 2017.<ref group="N" name="RefB" /><ref name="Fondazione" /><ref name="RefC" />
 
La chiesa presenta all'interno interessanti affreschi della scuola marchigiana, risalenti al [[1450]]-[[1455|55]], che furono probabilmente coperti nel [[1610]], durante i restauri compiuti dalla famiglia Ferretti, di cui resta testimonianza in un’epigrafe, e riscoperti nel [[Novecento]], in occasione dei lavori di restauro commissionati dai Ferretti, effettuati nel [[1938]]-[[1940|40]] da Dante De Carolis e Mario Pesarini. Alcuni affreschi furono distaccati e poi ricollocati nel [[1969]].
[[File:Francesco Profumo.jpg|upright=1.0|thumb|right|Francesco Profumo, attuale Presidente della Compagnia di San Paolo]]
Questi dipinti rappresentano un’importante testimonianza delle decimazioni e della grande paura causate dalla peste trecentesca. Nell'affresco principale della [[navata]] centrale è infatti rappresentata ''La Madonna della Misericordia'' che protegge sotto il suo mantello le popolazioni locali dal contagio.
Gli altri affreschi rappresentano il ''Padre Eterno'', ''Gesù crocifisso con due angeli'', i ''Santi Paolo e Pietro'', un ''Santo diacono'' e ''San Bernardino da Siena'', insieme al trigramma.
L’intera decorazione è ritenuta di una stessa mano, di gusto pienamente tardogotico, fiammeggiante nella cattedra del Santo Vescovo nella parte destra. Originariamente riferiti al pittore Giacomo di Nicola da Recanati, vanno invece, secondo lo storico dell'arte Andrea De Marchi<ref>Andrea De Marchi e Matteo Mazzalupi, ''Pittori ad Ancona nel Quattrocento'', Federico Motta editore, Milano 2008, ISBN 978-88-7179-607-9</ref>, attribuiti a un maestro forse associabile a Giambono di Corrado da Ragusa, pittore della cosiddetta "scuola di Ancona", attiva in città tra [[XIV secolo|Trecento]] e [[XV secolo|Quattrocento]], il cui principale esponente era [[Olivuccio di Ciccarello]]<ref>Pietro Zampetti, in ''Francesco Podesti'', Electa editrice, Milano 1996, pagina 34</ref>.
 
=== La villa di Montedomini ===
==Gestione 2016-2020==
Alla sommità del colle che domina Castelferretti si trova Villa Montedomini, fatta costruire dai conti Ferretti<ref name=Ferretti/> nel [[1505]], antica residenza estiva di campagna della nobile famiglia anconetana.
* '''Presidente:''' [[Francesco Profumo]]
* '''Vice Presidente''' Licia Mattioli
* '''Segretario Generale:''' Piero Gastaldo
* '''Comitato di Gestione:''' Licia Mattioli, Alessandro Commito, Anna Maria Poggi, Roberto Timossi
* '''Collegio dei Revisori:''' Mario Matteo Busso, Ernesto Carrera, Margherita Spaini; supplenti: Umberto Bocchino, Stefano Rigon
* '''Consiglio Generale:''' Dario Arrigotti, Alessandro Barberis, Walter Barberis, Giovanni Calvini, Valeria Cappellato, Fabrizio Cellino, Alberto Conte, Daniela Del Boca, Andrea Di Porto, Franca Fagioli, Vincenzo Ferrone, Sandro Giuliani, Barbara Graffino, Andrea Rivellini, Pietro Rossi, Daniele Vaccarino, Francesca Vallarino Gancia [http://www.compagniadisanpaolo.it/ita/la-Fondazione/Organi/(struttura)/2]
 
La villa comprende edifici originari del [[XVI secolo|'500]] e ampliati nell'[[XVIII secolo|800]], ed è raggiungibile dal centro del borgo tramite una lunga e suggestiva scalinata tra due filari alberati<ref name=Ferretti/>.
==Enti Strumentali==
La Compagnia definisce strategie e obiettivi con una programmazione pluriennale e opera attraverso il sostegno a progetti coerenti con le proprie linee, l'adozione di programmi, l'emanazione di bandi e le gastione delle risorse. Essa eroga contributi e gestisce direttamente progetti attraverso i propri Enti Strumentali.<ref>Introduzione a come opera la Compagnia di San Paolo sul sito dell'istituzione [http://www.compagniadisanpaolo.it/Come-opera/Introduzione].</ref> Attraverso di essi è attiva nei settori dell'arte, della ricerca scientifica, economica e giuridica, dell'istruzione, della sanità e dell'assistenza alle categorie sociali più deboli. <ref>Pagina di presentazione dei contributi erogati dalla Compagnia di San Paolo sul sito dell'istituzione http://www.compagniadisanpaolo.it/Contributi</ref><ref name="RefA">{{Cita|S. Cavallo, 1995|pp. 109-115}}.</ref>
 
Oggi versa in uno stato di totale abbandono, per cui meriterebbe un urgente intervento di restauro, che possa restituire quest'importante struttura ad un uso che ne consenta la visita al pubblico.
===Fondazione per la Scuola===
Presieduta da Ludovico Albert, ha lo scopo di contribuire a elevare la qualità e l'efficacia del sistema educativo del territorio.
La sua attività si articola su tre temi principali:
* Sostegno al merito e agli apprendimenti scolastici, anche in una logica di contrasto alle conseguenze del disagio sociale ed economico
* Rafforzamento delle istituzioni dell'autonomia scolastica, quali attori sociali sul territorio, in favore del cambiamento organizzativo
* Sviluppo della qualità e dell'innovazione nei processi di insegnamento e di apprendimento.
La Fondazione contribuisce inoltre alla definizione di politiche in ambito scolastico operando in stretta sinergia istituzioni del territorio e gli Enti strumentali della Compagnia stessa.
Parallelamente collabora con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.<ref>Sito della Fondazione per la Scuola http://www.fondazionescuola.it/.</ref><ref>[http://www.lastampa.it/2015/10/14/torinosette/primapagina/mercoled-open-day-a-camera-per-le-scuole-Wt4C0U8ovHBqRFmwx1BHuJ/pagina.html La Stampa.it - Open Day per le scuole a Torino]</ref>
 
===Fondazione 1563La persede l'Artedel ecorpo labandistico Cultura===
[[immagine:Italy. Corpo Bandistico di Castelferretti, 1925.jpg|miniatura|La banda di Castelferretti nel 1925]]
È un organismo specializzato nel sostegno alla ricerca nel campo delle discipline umanistiche, con particolare attenzione nei confronti dei giovani ricercatori che desiderano integrare la loro formazione per accedere alle professioni culturali.
Risale invece agli inizi del '[[900]] il caratteristico edificio sede del corpo bandistico, con la facciata in [[stile liberty]] a forma di [[Lira (strumento musicale)|lira]] o [[cetra (antichità classica)|cetra]].
Il suo obiettivo fondante è la promozione di studi e ricerche in campo umanistico con vocazione multidisciplinare, anche a partire dai documenti storici della Compagnia, attraverso pubblicazioni di collane editoriali. Tra i compiti principali della Fondazione 1563 vi è anche la responsabilità della conservazione e della valorizzazione culturale dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, che raccoglie quattro secoli e mezzo di storia dell’ente. Dal 1997 la Fondazione 1563 produce per conto della Compagnia di San Paolo le pubblicazioni ''Quaderni dell'Archivio Storico'', ''Quaderni della Compagnia'' e la collana ''Studi e Ricerche''.<ref>Pubblicazioni della Compagnia di San Paolo. Le pubblicazioni sono disponibili in pdf sul sito dell'istituzione http://www.compagniadisanpaolo.it/Pubblicazioni</ref>
 
== Sport ==
[[File:CSP_UfficioPio.jpg|thumb|300px|right|La storica sede dell'Ufficio Pio]]
Vedi [[Falconara Marittima]].
 
===Ufficio Pio===
Costituito nel 1595, l’Ufficio Pio è l'ente strumentale più antico della Compagnia di San Paolo. Esso ha un'autonomia operativa nell’ambito delle aree di intervento stabilite dalla Compagnia e ha l'obiettivo di sostenere le persone e le famiglie in situazione di vulnerabilità o disagio sociale ed economico nell’ambito della regione Piemonte, con particolare riferimento all’area metropolitana torinese. L’Ufficio Pio opera grazie all’azione di circa 150 delegati volontari e di un organico di 34 operatori.<ref>Sito dell'Ufficio Pio {{cita web |url=http://www.ufficiopio.torino.it/ |titolo=Copia archiviata |accesso=29 febbraio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131024025848/http://www.ufficiopio.torino.it/ |dataarchivio=24 ottobre 2013 }}.</ref><ref>La Stampa.it - Dall'Ufficio Pio aiuti per 18 milioni ad oltre 13 mila poveri torinesi [http://www.lastampa.it/2014/07/04/cronaca/dallufficio-pio-aiuti-per-milioni-a-oltre-mila-poveri-torinesi-cporTARLyFK4nVGZU5yBJL/pagina.html]</ref>. Le sue aree di intervento sono le seguenti:
* Contrasto della povertà
* Prevenzione della povertà
* Inclusione e reinserimento
* Progetti europei
 
[[File:CSP_CollegioCarlo Alberto.jpg|thumb|300px|right|La sede del Collegio Carlo Alberto]]
===Collegio Carlo Alberto===
Istituito nel 2004 su iniziativa della Compagnia di San Paolo e in collaborazione con l'Università di Torino. La sua missione consiste nel promuovere la ricerca e la didattica nei settori di economia, finanza, scienze politiche e scienze sociali alla luce dei valori e degli usi della comunità accademica internazionale. La lingua ufficiale del Collegio Carlo Alberto è l’inglese e il suo progetto formativo consiste nel preparare studenti universitari e post-universitari all'inserimento nel mondo professionale.<ref>Sito del Collegio Carlo Alberto http://www.carloalberto.org/.</ref><ref>Quotidiano piemontese.it - Collegio Carlo Alberto: attenzione, chi tiene lezione qui potrebbe diventare un Premio Nobel [http://www.quotidianopiemontese.it/2015/10/28/collegio-carlo-alberto-attenzione-chi-tiene-lezione-qui-potrebbe-diventare-un-premio-nobel/]</ref>
 
[[File:CSP_IstitutoMarioBoella.jpg|thumb|300px|right|La sede dell'Istituto Superiore Mario Boella]]
===Istituto Superiore Mario Boella (ISMB)===
L’Istituto Superiore Mario Boella è un centro di ricerca applicata e di innovazione focalizzato sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. Fondato nel 2000 da Compagnia di San Paolo e Politecnico di Torino, oggi l’istituto si avvale delle competenze tecnologiche di circa 150 ricercatori che lavorano in stretta collaborazione con l’impresa, il mondo accademico e la pubblica amministrazione. Prende il nome da [[Mario Boella]], ingegnere, ricercatore e docente genovese laureatosi al Politecnico di Torino in Ingegneria Industriale ai primi del Novecento.<ref>Sito dell'Istituto superiore Mario Boella http://www.ismb.it/.</ref><ref>Data manager.it - Apre il Csi innovation Center all'Istituto Superiore Mario Boella [http://www.datamanager.it/2015/10/apre-il-csi-innovation-center-allistituto-superiore-mario-boella/]</ref>
 
===Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l'Innovazione (SITI)===
Istituito nel 2002 in collaborazione con il Politecnico di Torino, sostiene ricerca e didattica nei settori della sostenibilità dell'innovazione e della crescita socio-economica dei territori e in particolare su Logistica e trasporti, patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, sicurezza del territorio<ref>Sito dell'Istituto superiore sui sistemi territoriali per l'innovazione http://www.siti.polito.it/.</ref><ref>Regione Piemonte - Profilo Siti, Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l'Innovazione {{cita web |url=http://www.regione.piemonte.it/innovazione/siti-istituto-superiore-sui-sistemi-territoriali-per-l-innovazione.html |titolo=Copia archiviata |accesso=19 novembre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151120000514/http://www.regione.piemonte.it/innovazione/siti-istituto-superiore-sui-sistemi-territoriali-per-l-innovazione.html |dataarchivio=20 novembre 2015 }}</ref>.
 
===LINKS Foundation===
Acronimo di "Leading Innovation & Knowledge for Society", LINKS è un organismo che raccoglie l’esperienza e le competenze maturate all’interno degli Istituti ISMB e SITI, che negli ultimi anni hanno conseguito importanti risultati raggiungendo una posizione di rilievo all’interno della comunità scientifica.
Esso riunisce persone con formazione e conoscenze differenti che consentono lo sviluppo di studi e di applicazioni innovative e multidisciplinari. Le competenze si concentrano sui temi delle nuove tecnologie, dell’ambiente e del territorio, e si basano su esperienze complementari derivanti dai processi di innovazione e dalla loro applicazione in diversi ambiti.<ref>https://linksfoundation.com/chi-siamo/</ref>
 
[[File:CSP_IIGM.jpg|thumb|300px|right|La sede dell'IIGM]]
===Italian Institute for Genomic Medicine (IIGM)===
Costituita nel 2007 in collaborazione con l'Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino, promuove ricerca e didattica nel campo di genetica, genomica e proteomica umana in una prospettiva multidisciplinare.<ref>Sito della Human Genetics Foundation http://www.hugef-torino.org.</ref><ref>[http://www.unito.it/sites/default/files/format_hugef_fondazione.pdf Università degli Studi di Torino - Profilo Human Genetics Foundation]</ref>
 
==Aree istituzionali==
===Arte, attività e Beni Culturali===
Una delle priorità della Compagnia è individuare nel patrimonio culturale un elemento fondamentale della ricchezza di ogni territorio, in modo da avviare politiche di sviluppo che possano incidere positivamente sulla qualità della vita delle comunità, nonché rafforzare il presidio della memoria e della conoscenza.
Per questo motivo la Compagnia di San Paolo collabora con le maggiori istituzioni museali e del territorio per alimentare logiche di valorizzazione, conservazione e condivisione delle risorse culturali. <ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
 
===Filantropia e territorio===
Quest'area della Compagnia promuove e sostiene economicamente iniziative della società civile che hanno come finalità il miglioramento della qualità della vita nelle collettività locali del territorio.
Questi gli obiettivi strategici dell’area:
* Contribuire all'accrescimento delle infrastrutture, dell’ecosistema e dell’innovazione sociale nell’area metropolitana di Torino e nel resto del Piemonte.
* Sviluppare maggiori connessioni tra innovazione e creazione di occupazione
* Agevolare pratiche sociali orientate alla collaborazione e alla responsabilizzazione dei cittadini in ambito di cura dello spazio pubblico, attenzione all’ambiente, valorizzazione e condivisione delle risorse inutilizzate.
* Sostegno a pratiche che incrementino la creazione di impresa sociale.
* Patrocinio di progetti filantropici sottoforma di fondazione o mediante altri strumenti organizzativi.
* Migliorare e ottimizzare il rapporto tra ricerca scientifica sul territorio e azione della Compagnia.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
 
===Innovazione culturale===
L’innovazione culturale coinvolge ogni forma di espressione, tuttavia ha una propria specificità per ciò che concerne i nuovi linguaggi e il digitale. Attraverso quest'area la Compagnia si impegna a:
* Sostenere la produzione contemporanea attraverso progetti di ricerca o creativi che siano volti alla divulgazione della conoscenza, nonché alla sua promozione e valorizzazione.
* Promuovere nuove attività di partecipazione alla cultura per estenderne e diversificarne la domanda, favorendo l’inclusione di quanti ne sono oggi esclusi, contribuendo a ridefinire i parametri di un "welfare culturale".
* Favorire la creazione di nuovi modelli organizzativi e processi gestionali più sostenibili ed efficienti favorendo lo sviluppo di una rete di imprese creative e culturali sul territorio
* Promuovere opportunità legate alla sfera digitale e delle nuove tecnologie nelle diverse fasi di creazione, produzione, divulgazione, valorizzazione e gestione in ambito culturale.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
===Politiche Sociali===
Quest'area è in costante crescita poiché il perdurare della crisi economica ha esteso i margini di povertà vedendo crescere il numero della popolazione che versa in condizioni di bisogno o vulnerabilità, determinando la decisione della Compagnia a incrementare le risorse dedicate al settore.
La focalizzazione su una maggiore efficienza, competitività, e sostenibilità economica concorrono a rafforzare il sistema di protezione sociale di cui fa parte anche la Compagnia di San Paolo. Essa si propone di attivare modelli di intervento che possano rappresentare il più possibile il proprio impegno volto alla realizzazione di una sorta di "secondo welfare", che miri alla responsabilizzazione della società civile, offrendo stimoli per la crescita e la condivisione dei benefici ricevuti.
La crescente quantità di attività di quest'area ha portato a suddividere l'operato in due sottocategorie: Inclusione Sociale e Nuove Generazioni.
L’area sostiene anche alcuni progetti operativi e sperimentali compresi nel protocollo di intesa tra Comune di Torino, Compagnia di San Paolo e Ufficio Pio per lo sviluppo di azioni a favore delle fasce di popolazione in condizioni di vulnerabilità sociale. Uno di questi è il ''Programma Housing'', attivo dal 2006 e che integra l'erogazione di aiuti ad azioni operative volte al miglioramento della situazione abitativa di coloro che si trovano in una condizione di vulnerabilità sociale.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
===Ricerca e Sanità===
Quest'area opera negli ambiti della Sanità e della Ricerca, sia scientifica che economica, sociale e giuridica, dell’istruzione superiore, e in campo internazionale. Con la nuova gestione la Compagnia intende migliorare il rapporto tra ricerca di base e applicata, in modo tale da aumentare la disponibilità immediata della ricerca teorica.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
 
==Programmi==
===Programma Zerosei===
Con il Programma ZeroSei la Compagnia di San Paolo vuole supportare l’integrazione e il coordinamento tra servizi e offerte di cura rivolte alla fascia 0-6 anni a Torino, nella sua prima cintura e in Piemonte.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
 
[[File:CSP_Housing.jpg|thumb|300px|right|La nuova struttura del ''co-housing'' realizzata a Porta Palazzo]]
===Programma Housing===
Da dieci anni e con un investimento complessivo che ammonta a circa sessanta milioni di Euro, la Compagnia di San Paolo porta avanti il suo impegno per favorire l’abitabilità e la convivenza sociale. Molte le iniziative in programma con la collaborazione di enti pubblici e privati.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
===International Affairs===
Il progetto sostiene opportunità di proiezione internazionale ai soggetti che operano a livello locale in settori di rilievo internazionale per dare impulso alla capacità della Compagnia di portare a Torino elementi portanti del dibattito e delle riflessioni europee e internazionali.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
 
[[File:CSP_Polo900.jpg|thumb|300px|right|La sede del Polo del '900 presso gli edifici dei vecchi quartieri militari progettati da Filippo Juvarra]]
===Polo del '900===
Sostenuto da Compagnia di San Paolo e coprogettato insieme a Comune di Torino e Regione Piemonte, il Polo del '900 è un centro culturale aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni. Grazie all'abbondanza di fonti documentarie e alla pluralità delle esperienze e delle competenze di valorizzazione e ricerca confluite in esso dai diversi istituti culturali coinvolti nel progetto, il Polo è destinato a diventare il contenitore delle attività e delle iniziative culturali capaci di far dialogare memoria e attualità. Con sede negli oltre 8.000 metri quadri di superficie degli edifici degli ex Quartieri Militari juvarriani di Torino, il Polo del '900 ospita una piazza coperta e accessibile liberamente dove si possono trovare: un museo, una mostra permanente sulla Torino della seconda guerra mondiale, una biblioteca con due sale lettura, uno spazio polivalente per eventi, mostre temporanee e performance, tre aule per la didattica, un’area per i bambini, sale conferenze, cinema, 300.000 monografie, 28.000 audiovisivi, 127.600 fotografie.<ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
 
===Programma Torino e le Alpi===
La Compagnia di San Paolo segue e sostiene anche iniziative che alimentano il legame tra la popolazione cittadina e quella montana, con l’obiettivo di cogliere migliori opportunità sul piano economico e sociale. Questo interesse è sfociato in un programma interdisciplinare applicato alle valli piemontesi, valdostane e liguri con l’identificazione di interventi concreti: nel corso dei suoi tre anni di esercizio, il Programma Torino e le Alpi ha incrementato conoscenze, sensibilità e opportunità di scambio tra la Torino metropolitana e le Alpi che la circondano.<ref>http://www.torinoelealpi.it</ref><ref>{{Cita|A. Cantaluppi, 2008}}.</ref><ref>[http://www.compagniadisanpaolo.it]</ref>
 
== Note ==
<references />
=== Approfondimenti ===
<references group="N"/>
 
=== Fonti ===
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=AA. VV.|titolo=Institute of the Opere Pie di San Paolo in Turin, Notice and statistical tables on real estate credit from 1867 to end of 1903|editore=|città=Torino|anno=1904|ISBN=no|cid=AA.VV., 1904}}
* {{cita libro|autore=AA. VV.|titolo=L'Istituto delle Opere Pie di San Paolo nel 350º anno di sua esistenza|editore=Istituto delle Opere Pie di San Paolo|città=Torino|anno=1913|ISBN=no|cid=AA.VV., 1913}}
* {{cita libro|autore=AA. VV.|titolo=L'Istituto di San Paolo di Torino dalle origini ai giorni nostri 1563-1936|editore=Istituto di San Paolo di Torino|città=Torino|anno=1937|ISBN=no|cid=AA.VV., 1937}}
* {{cita libro|autore=AA. VV.|titolo=L'Istituto Bancario San Paolo di Torino, 1563-1950|editore=Istituto di San Paolo di Torino|città=Torino|anno=1951|ISBN=no|cid=AA.VV., 1951}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Compagnia di san Paolo, Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, Quarto Centenario 1595 –1995|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=1995|ISBN=no|cid=AA.VV., 1995}}
* {{cita libro|autore=E. Tesauro|titolo=Historia della venerabilissima Compagnia della Fede Catholica, sotto l'invocatione di San Paolo, nell'Augusta Città di Torino, Torino, Sinibaldo, 1657; II ediz. accresc.|editore=Istituto delle Opere Pie di San Paolo|città=Torino|anno=1701|ISBN=no|cid=E. Tesauro, 1701}}
* {{cita libro|autore=F. Reyna|titolo=Le Opere Pie di San Paolo. Brevi note storiche e statistiche|editore=Istituto delle Opere Pie di San Paolo|città=Torino|anno=1898|ISBN=no|cid=F. Reyna, 1898}}
* {{cita libro|autore=M. Abrate|titolo=L'Istituto Bancario San Paolo di Torino|editore=Istituto Bancario San Paolo di Torino|città=Torino|anno=1963|ISBN=no|cid=M. Abrate, 1963}}
* {{cita libro|autore=R. Prola Perino|titolo=Storia dell'educatorio "Duchessa Isabella" e dell'Istituto magistrale statale "Domenico Berti"|editore=Centro Studi Piemontesi|città=Torino|anno=1980|ISBN=no|cid=R. Prola Perino, 1980}}
* {{cita libro|autore=S. Cingolani e G. Marandini|titolo=San Paolo: da banco a bank|editore=IPSOA|città=Milano|anno=1989|ISBN=no|cid=S. Cingolani, G. Marandini, 1989}}
* {{cita libro|autore=G. Merighi, A. Cantaluppi|titolo=Compagnia di San Paolo nel passaggio dall'Antico Regime all'età repubblicana, in Dal trono all'albero della libertà (Atti del convegno, Torino, 11-13 settembre 1989)|editore=Istituto poligrafico e Zecca dello Stato|città=Roma|anno=1991|ISBN=no|cid=G. Merighi, A. Cantaluppi, 1991}}
* {{cita libro|autore=S. Cavallo|titolo=Charity and power in early modern Italy. Benefactors and their motives in Turin, 1541-1789|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|anno=1995|ISBN=no|cid=S. Cavallo, 1995}}
* {{cita libro|autore=A. Cantaluppi|titolo=La Compagnia di San Paolo: mercanti e funzionari nell’élite torinese tra Cinque e Seicento, in Politica e cultura nell'età di Carlo Emanuele I. (Atti del convegno internazionale di studi. Torino, 21-24 febbraio 1995), a cura di M. Masoero|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino, Parigi, Madrid|anno=1995|ISBN=no|cid=A. Cantaluppi, M. Masoero, 1995}}
* {{cita libro|autore=P. Giordano|titolo=I censi presso la Compagnia di San Paolo nei secoli XVIII e XIX; prefazione di I. Soffietti e saggio introduttivo di G. Montanari|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=1997|ISBN=no|cid=P. Giordano, 1997}}
* {{cita libro|autore=F. Levi|titolo=Le case e le cose. La persecuzione degli ebrei torinesi nelle carte dell'EGELI 1938 – 1945, con saggi di F. Levi, D. Adorni, G. Genovese|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=1998|ISBN=no|cid=F. Levi, 1998}}
* {{cita libro|autore=F. Lupano|titolo=La Compagnia di San Paolo e il servizio sanitario per i poveri nella Città di Torino 1814 -1851|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=1999|ISBN=no|cid=F. Lupano, 1999}}
* {{cita libro|autore=A. Cantaluppi, E. Tesauro|titolo=Istoria della venerabilissima Compagnia della Fede Catolica, sotto l'invocazione di San Paolo, nell'Augusta città di Torino|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=2003|ISBN=no|cid=A. Cantaluppi, E. Tesauro, 2003}}
* {{cita libro|autore=W. E. Crivellin, B. Signorelli|titolo=Per una storia della Compagnia di San Paolo (1563-1853)|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=|ISBN=no|cid=W. E. Crivellin, B. Signorelli}}
* {{cita libro|autore=C. Laurora e M. P. Piccoli|titolo=Gli atti ritrovati: fonti per lo studio della Compagnia di San Paolo (1610-1635); "Reti di credito e composizione sociale della Compagnia di San Paolo. Un'analisi attraverso i lasciti conservati presso l'archvio storico della Compagnia", di Blythe Alice Raviola; "I Baronis: da mercanti e banchieri a conti di Buttigliera d'Asti. Ascesa economica e sociale di una famiglia nella Torino del Seicento" di Nicolina Calapà, vol. I|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=2004|ISBN=no|cid=C. Laurora e M. P. Piccoli, 2004}}
* {{cita libro|autore=B. Signorelli, L. De Fanti|titolo=Il patrimonio artistico della Compagnia di San Paolo; La costruzione della nuova sede della Compagnia di San Paolo nell'isolato San Felice (1701-1704), vol. II,|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=2005|ISBN=no|cid=B. Signorelli, L. De Fanti, 2005}}
* {{cita libro|autore=A. Merlotti|titolo=La Compagnia di San Paolo alla metà del XVIII secolo. Una élite politico-economica tra corte e municipalità|città=Torino|anno=|ISBN=no|cid=A. Merlotti}}
* {{cita libro|autore=C. Laurora e M. P. Piccoli|titolo=Gli atti ritrovati; fonti per lo studio della Compagnia di San Paolo (1636-1662) «Eran nel mondo e fuor del mondo…»: alle origini della Compagnia di San Paolo di Pier Giorgio Longo; L'antica Compagnia di San Paolo nella difficile transizione (1852-1853). Appunti e documenti di Walter Crivellin|editore=Compagnia di San paolo|città=Torino|anno=2007|ISBN=no|cid=C. Laurora e M. P. Piccoli, 2007}}
* {{cita libro|autore=A. Cantaluppi|titolo=L’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, Collana “Quaderni dell'Archivio Storico”|editore=Compagnia di San Paolo|città=Torino|anno=2008|ISBN=no|cid=A. Cantaluppi, 2008}}
 
==Voci correlate==
* [[Banco di Napoli]]
* [[Intesa Sanpaolo]]
* [[Sanpaolo IMI]]
* [[Banco di San Giorgio]]
* [[Tavola Pecuniaria]]
* [[Banco di Rialto]]
* [[Banco di Sant'Ambrogio]]
* [[Banco di Napoli]]
* [[Banco di Santo Spirito]]
* [[Monte dei Paschi di Siena]]
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.compagniadisanpaolo.it/|Sito ufficiale}}
 
== Voci correlate ==
{{Banche italiane}}
* [[Pallavolo Sabini|G. S. Pallavolo Sabini]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Economia|Torino|PiemonteMarche}}
 
[[Categoria:FondazioniFrazioni bancariedella provincia di Ancona]]
[[Categoria:GruppoFalconara Intesa SanpaoloMarittima]]