Idillio infranto e Discussione:Casa Bartolotti: differenze tra le pagine

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{{Progetti interessati
{{Film
|progetto = architettura
|titoloitaliano = Idillio infranto - Film folkloristico pugliese
|progetto2 =
|immagine = Idillio infranto.jpg
|progetto3 =
|didascalia = Titoli di testa
|progetto4 =
|paese = [[Italia]]
|accuratezza =
|annouscita = [[1931]]
|duratascrittura = 62 min
|fonti =
|tipocolore = B/N (Zeiss Ikon)
|tipoaudioimmagini = muto
|note =
|ratio= 1,33 : 1
|utente =
|genere = commedia drammatica
|data =
|regista = [[Nello Mauri]]
|soggetto = [[Orazio Campanella]], [[Nello Mauri]], [[Raoul Giovanni Perugini]]
|produttore = [[Orazio Campanella]]
|sceneggiatore = Gigus ([[Orazio Campanella]], [[Nello Mauri]], [[Raoul Giovanni Perugini]])
|casaproduzione = [[Apulia Cine]] di Acquaviva delle Fonti
|distribuzioneitalia = [[Transtv]]
|attori =
* [[Dirce Greselin]]: Silvana
* [[Pasquale Jacobellis]] <small>(accreditato come Filippo Ilbello)</small>: Carlo
* [[Ida Mantovani]]: Maria
* [[Nello Mauri]] <small>(accreditato come Mario Passi)</small>: Berto
* [[Michele Silecchia]]: Silvestro
|fotografo = [[Raoul Giovanni Perugini]]
|montatore =
|effettispeciali =
|musicista = [[Nicola Girasole]]
|scenografo =
|premi =
}}
 
== Collegamenti esterni modificati ==
'''''Idillio infranto - Film folkloristico pugliese''''' è un [[film]] del [[1931]] diretto da Nello Mauri.
 
Gentili utenti,
Il regista umbro realizzò ad [[Acquaviva delle Fonti]], tra il [[1930]] e il [[1931]] uno degli ultimi film muti del cinema italiano<ref>[http://www.acquavivanet.it/attualita/3606-qidillio-infrantoq-al-cinema-muto-di-pordenone.html "Idillio Infranto" al cinema Muto di Pordenone<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, con protagonista femminile la moglie attrice, la ''diva'' [[Ida Mantovani]] da [[Milano]]. Entrambi in paese provenivano dall’[[Umbria]].
 
ho appena modificato 1 {{plural:1|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Casa Bartolotti. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=105069673 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
== Trama ==
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150130093219/http://www.hendrickdekeyser.nl/panddetail/384/huis_bartolotti.html per http://www.hendrickdekeyser.nl/panddetail/384/huis_bartolotti.html
Carlo e Maria sono amanti. Lui è tornato dalla città, da [[Bari]], dove si appena laureato. Lei è la figlia di un fattore, legata alla terra, quella di [[Alberobello]], arsa dal sole e difficile da spietrare. Carlo teme che Maria lo tradisca, ignaro che il padre l'abbia venduta in sposa al padrone Silvestro per sanare i suoi debiti. Maria invece si oppone alle nozze con il padrone e viene cacciata di casa ma Carlo, roso dalla gelosia, è tornato a Bari dai suoi compagni d'Università per frequentare il Circolo della città, ascoltare jazz, perdersi tra fumo, divertimenti e gioco. V'incontra Silvana e ne diventa l'amante.
 
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Dopo averlo atteso invano Maria cede alla volontà del padre e una volta sposa, inaspettatamente, scopre il calore del suo popolo, dei contadini. Al contrario, Carlo tornerà da lei troppo tardi, avendo tradito oltre a Maria anche la sua terra.<ref>[http://www.snc.it/news.jsp?ID_NEWS=574&areaNews=10&GTemplate=ct_home.jsp#links La Cineteca Nazionale, in partnership con Teca del Mediterraneo, presenta al Festival del Cinema Europeo di Lecce il restauro di ''Idillio infranto''.]</ref>
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 21:32, 23 mag 2019 (CEST)
Il film si chiude con una tarantella, quando ancora quella danza era diffusa in provincia di Bari.
 
== Realizzazione tecnica ==
È il terzo film muto realizzato in [[Puglia]]. È molto importante per la storia del cinema della regione, perché soltanto tre pellicole mute risultano girate nelle regione.
 
Furono effettuate le riprese dal fotografo Raoul Giovanni Perugini interamente in [[Puglia]]. Il film fu ambientato ad [[Alberobello]] e [[Bari]].<ref name="Carlucci">[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/20/il-ritorno-di-idillio-infranto-un-viaggio.html?ref=search Davide Carlucci [[La Repubblica]], 20 novembre [[2005]]]</ref> Ma la storia fu ''girata'' in gran parte nel paese di [[Acquaviva delle Fonti]], con alcune scene filmate anche nelle campagne della [[Murgia]], tra [[Gioia del Colle]], [[Cassano delle Murge]], [[Santeramo in Colle]], [[Alberobello]], e con alcuni scorci della città di [[Bari]].
 
Il produttore non professionista Orazio Campanella ([[1900]]-[[1986]]) da Acquaviva delle fonti fondò la ''Apulia Cine'' e realizzò il suo ''sogno di celluloide'', coinvolgendo tutta la cittadinanza. La pellicola, ovviamente in bianco e nero, ha una durata di 53 minuti.
 
''“Nel [[1931]] per la prima volta, su una pellicola cinematografica, appare Bari. Dal parabrezza di una vecchia auto d'epoca s'affacciano, nella lunga sequenza, corso Vittorio Emanuele, il ''teatro Margherita'', il lungomare e via Sparano, dove s'intravedono ''Mincuzzi'' e gli altri negozi. Poi la cinepresa s'addentra nei circoli dove si gioca a carte e si fuma, e dove fumano anche le donne, ''femmes fatales'', le cui passioni traviano i sani ragazzotti della provincia.”''<ref name="Carlucci" />
 
''"La Bari del ''Teatro Margherita'', la Bari del [[1930]], che noi pensiamo con uno sguardo miserabilista, come si fa quando si guarda al passato. È invece una società già complessa, già ricca. È un mondo contadino che sta dissodando le pietre della campagna di Alberobello. È un modo di rivivere il rapporto con la nostra storia ed è importante straordinario ed emozionante.”''<ref name="ReferenceA">Nichi Vendola al festival di Procida</ref>
 
== Prima ==
Il film è stato proiettato in prima visione in un fine settimana del [[1933]] al ''Cinema Reale'' di Acquaviva delle Fonti, (si trattava del ''Salone delle Feste'' del ''Palazzo De Mari''). Per realizzare il film, il produttore Orazio Campanella, un ricco possidente di [[Acquaviva delle Fonti]], creò l’''Apulia Cine'', che ebbe, però, vita breve.
 
''“Un imprenditore amante del cinema e della fotografia, convinto che il cinema era l’arte e l’affare del futuro e fondò la Apulia, stabilimento di arte cinematografica. Ingaggiò un’attrice piuttosto nota, Ida Mantovani, e con Raoul Perugini, un marchigiano trasferitosi ad Acquaviva per aprire un laboratorio fotografico, decise di realizzare un film. Ingaggiò il regista Nello Mauri, e con i due scrisse soggetto e sceneggiatura del film. Ma il lavoro andava per le lunghe, e i soldi non bastavano. Campanella vendette alcune terre per finanziare la produzione. Il film uscì nelle sale di Acquaviva, [[Conversano]], [[Alberobello]]”''.<ref>Manlio Triggiani, Riecco il film muto, [[La Gazzetta del Mezzogiorno|Gazzetta del Mezzogiorno]], 22 novembre [[2005]]</ref>
 
==Critica==
''“Una vicenda d’amore svolgentesi nelle zone caratteristiche della nostra terra di [[Puglia]]”, come è scritto sulla locandina sulla quale si parla di un “film folkloristico”, volendo indicare che si tratta di una storia popolare. La locandina invita a “visionare il primo esperimento riuscito di Cinematografia Pugliese”''.<ref name="altro">[http://www.la-piazza.it/Pagine%20Luglio%202006/31.pdf Pietro Colaninno, La Piazza, n°. 4, luglio [[2006]]]</ref>
 
''“C’è la scena di Lei che viene cacciata di casa e che sembra, prima di raggiungere la zia, fare una vera e propria [[Via Crucis]], sembra un pezzettino di [[Gerusalemme]]. Ed anche la sofferenza della donna di città, è una sofferenza moderna, è una sofferenza messa a fuoco da questa pellicola.”''<ref name="altro" /><ref>Intervento di [[Nichi Vendola]], Governatore della Regione Puglia, al festival di [[Procida]]</ref>
 
''"II film è una vicenda d'amore in un'atmosfera di verità e di originalità. Non visioni di
traffici, automobili o palazzi lussuosi, non fumaioli di officine infuocate, ma soltanto la visione di un lembo di Puglia nella sua bella cornice di ulivi, silenzioso e solitario con i suoi costumi all'antica e la sua semplice vita"''.<ref>Nicolò Valentini, Corriere Cinematografico - [[Torino]] - 13 marzo [[1933]].</ref>
 
''"In effetti, anche se la realizzazione può apparire modesta - ma non è molto dissimile da altri film coevi tra muto e sonoro, ispirati al dualismo città / campagna – Idillio infranto, senza essere pedantemente documentaristico, ci riporta, alla visione odierna, uno squarcio di vita dell'Italia di quegli anni e risulta per certi versi, più fresco e genuino della contemporanea produzione nazionale".''<ref>[[Vittorio Martinelli]], Una realtà ignorata: lo sviluppo del Cinema Regionale in Italia negli Anni Venti. Edizioni [[Rai Eri]]</ref>
 
Oscar Iarussi parla di “un’impresa culturale” e sostiene che ''“col suo presagio di neorealismo, il film vive su un orlo estremo il crepuscolo del silenzio” e “vale anche come un nitido invito al cinema, a ricomporre l’idillio infranto tra il Sud e le sue visioni”''.<ref>Franco Milella, La Piazza [[2005]]</ref>
 
''“Sono colpito dal fatto che un film pensato nel 1930 è privo di qualunque retorica di quelle che il regime in qualche maniera immetteva quasi come un dato naturale nel DNA delle produzioni culturali. Un film in cui le figure femminili sono di una autenticità, raccontano di una sofferenza figlia di questa condizione di soggezione al patriarcato a rapporti sociali arcaici. C’è un accenno di conflitto sociale di lotte contadine e c’è sullo sfondo il contrasto tra città e campagna, non assunto soltanto come un dato sociologico, ma come una complessità di mondi, ciascuno dei quali non è uno stereotipo”.''<ref name="ReferenceA"/>
 
''“Storiellina quasi muta in tre parti, scritta in versi perché la prosa sta nel contenuto”'', come viene proposto in una divertente poesia (''Cinemà… Cinemà''), dedicata nel [[1938]] al film, da Giacomo Rossi ([[1896]]-[[1941]]), poeta.
 
== Restauro del film ==
L’unica copia fu conservata in una cassapanca nella villa del produttore<ref>[http://www.itrullidialberobello.it/idillio-infranto-di-nello-mauri-1931/605-idillio-infranto-1931 Idillio Infranto - 1931<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, dove fu ritrovata intorno al [[1986]]: ora, in 35&nbsp;mm, è custodita presso la [[Cineteca Nazionale]].<ref>[http://www.apuliafilmcommission.it/cinema-in-puglia/3-%E2%80%93-idillio-infranto Vito Attolini - Apulia Film Commission.]</ref>
 
Il film è stato restaurato due volte. Nel 1995 con procedimento tradizionale<ref name="Carlucci" /> e nel 2010 passando per il digitale. Di questa versione, edita con una colonna sonora originale, è stata prodotta una copia su pellicola 35&nbsp;mm depositata alla [[Cineteca Nazionale]] e una stampa su DVD edita dalla [[Teca del Mediterraneo]] con un apparato critico scritto da Oscar Iarussi, Angelo Amoroso d'Aragona, Nicola Girasole, Mario Musumeci, Anna C. Scamacca e Waldemaro Morgese.
 
== Partecipazione a Festival ==
Il film in data 25 giugno [[2005]] è stato proiettato a [[Procida]] al ''Procida Hall'', per il festival ''"Il vento del cinema"''<ref>Donatella Bernabò Silorata [[La Repubblica]]</ref>
 
Al festival, diretto da [[Enrico Ghezzi]], la proiezione è stata accompagnata dal vivo dall'orchestra ''Ariele artisti associati'', diretta dal compositore Nico Girasole, che ha riscritto una nuova versione della colonna sonora. A volere questa presenza al festival di Procida sono stati i due curatori del programma cinéphile di [[Rai 3|Raitre]] ''"[[Fuori orario]]"'', Giuseppe Sansonna e Stefano Francia.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/06/23/la-puglia-del-1931-alla-festa-della.html?ref=search Antonella Gaeta [[La Repubblica]] 23 giugno [[2005]]]</ref>
 
Il film è stato inoltre proiettato come ''“evento”'' anche a [[Toronto]], a [[Istanbul]] ed a [[Roma]] nella ''[[Trevi]]''.
 
{{Nota
|titolo=Cinema in Puglia
|contenuto='''I primi film girati nella regione [[Puglia]] (1912/1962):'''.
*[[Film muti]]: ''[[Manfredonia, Southern Italy]]'' ([[1912]]) - ''[[Maria ...vieni a Marcello]]'' ([[1923]]) - ''[[L'intrusa (film 1927)|L'intrusa]]'' ([[1927]]) - ''[[Idillio Infranto]]'' ([[1931]]).
*[[Film sonori]]: ''[[La nave bianca]]'' ([[1941]]) - ''[[Il richiamo della strada]]'' ([[1945]]) - ''[[L'atleta di cristallo]]'' ([[1946]]) - ''[[L'amante del male]]'' ([[1947]], distribuito nel 1952) - ''[[Il grido della terra]]'' ([[1948]]) - ''[[Fantasmi del mare]]'' (ottobre 1948) - ''[[I pirati di Capri]]'' ([[1949]]) - ''[[Donne senza nome]]'' ([[1950]]) - ''[[Imbarco a mezzanotte]]'' ([[1952]]) - ''[[Il figlio dell'Uomo (film)|Il figlio dell'Uomo]]'' ([[1954]]) - ''[[Il prezzo della gloria (film 1955)|Il prezzo della gloria]]'' [[1956]] - ''[[La legge (film)|La legge]]'' ([[1958]]) – ''[[Promesse di marinaio]]'' (1958) - ''[[Gambe d'oro]]'' (1958) - ''[[I cannoni di Navarone]]'' ([[1961]]) - ''[[Maciste all'inferno (film 1962)|Maciste all'inferno]]'' ([[1962]]) - ''[[Anni ruggenti (film)|Anni ruggenti]]'' ([[1962]]).}}
 
== Note ==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
* {{Imdb|titolo|1031596|Idillio infranto - Film folkloristico pugliese}}
* Scheda sulla [http://www.snc.it/news.jsp?ID_NEWS=574&areaNews=10&GTemplate=ct_home.jsp Cineteca Nazionale]
* [http://anamorfo.blogspot.com/2008/06/gli-attori-recidivi-di-un-restauro.html#links "Gli attori RECIDIVI di un restauro"] di [[Angelo Amoroso d'Aragona]] pubblicato in "I workshop di Teca - 8 focus per le biblioteche" a cura di Waldemaro Morgese e Maria A. Abenante edizioni Associazione Italiana Biblioteche - Edizioni dal Sud 2010
* [http://anamorfo.blogspot.com/2010/11/un-messaggio-nella-cassapanca-di-ieri.html#links "Un messaggio nella cassapanca di ieri per il tempo di oggi"] di Angelo Amoroso d'Aragona pubblicato nell'allegato al DVD Video edito nel 2010 da Consiglio Regionale della Puglia di Bari e Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma - Edizioni dal Sud collana Percorsi di "Teca" / 10
 
 
{{Portale|cinema|Puglia}}
 
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film muti italiani]]