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{{Stato
|nomeCorrente = Kuwait
|nomeCompleto = Stato del Kuwait
|nomeUfficiale = دولة الكويت
|linkBandiera = Flag of Kuwait.svg
|paginaBandiera = Bandiera del Kuwait
|linkStemma =Coat_of_arms_of_Kuwait.svg
|paginaStemma = Stemma del Kuwait
|linkLocalizzazione = KWT orthographic.svg
|linkMappa = Ku-map.png
|motto = {{ar}}لكل الكويت<br>{{it}}Per il Kuwait
|lingua = [[Lingua araba|Arabo]]
|capitale = [[Al Kuwait]]
|capitaleAbitanti = 3.925.000
|capitaleAbitantiAnno = 2014
|governo = [[Monarchia costituzionale]] ([[Emiro|Emirato]])
|presidente = [[Sabah IV al-Ahmad al-Jabir Al Sabah]]
|primoMinistro = [[Jaber Al-Mubarak Al-Hamad Al-Sabah]]
|elenco capi di stato = [[Sovrani del Kuwait|Emiro]]
|elenco capi di governo = [[Primi ministri del Kuwait|Primo ministro]]
|indipendenza = 19 giugno [[1961]] dal [[Regno Unito]]
|ingressoONU = 14 maggio [[1963]]
|superficieTotale = 17 818
|superficieOrdine = 152
|superficieAcqua = <!-- percentuale delle acque interne dello stato dello stato in % - non scrivere % che viene scritto già dal template -->
|popolazioneTotale = 4.052.584
|popolazioneAnno = 2016
|popolazioneOrdine = 128
|popolazioneDensita = 149
|popolazioneCrescita = 1,883% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en}}</ref>
|confini = [[Arabia Saudita]], [[Iraq]]
|continente = [[Asia]]
|orario = [[Tempo Coordinato Universale|UTC]] +3
|valuta = [[Dinaro kuwaitiano]]
|PIL = 184540<ref name=IMF>[https://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2013/02/weodata/index.aspx Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013]</ref>
|PILValuta = $
|PILAnno = 2012
|PILOrdine = 54
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|PILprocapiteValuta = $
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|PILPPA = 150905
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|PILPPAOrdine = 60
|PILPPAprocapite = 70686
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|PILPPAprocapiteAnno = 2017
|PILPPAprocapiteOrdine = 7
|HDI= 0,760 (alto)
|HDIAnno= 2018
|HDIOrdine= 63
|TFT= 2,3 (2010)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2010|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
|energia = <!-- consumo di energia pro capite - non scrivere kW/ab. che viene scritto già dal template - (consumo annuo totale in kWh diviso gli abitanti/365gg/24h) -->
|tld = .kw
|inno = al-Nashid al-watani
|festa = 25 febbraio
|note = <!-- note libere -->
|stato precedente = [[File:Flag of the United Kingdom.svg|20px|bordo]] [[Impero britannico]]
}}
Il '''Kuwait''' (pron. {{IPA|[kuˈwait]}}<ref>{{Dipi|Kuwait}}<br />Sono diffuse molte varianti di pronuncia. Accettabili {{IPA|[kuˈwɛit]}}, {{IPA|[kuˈweit]}} e {{IPA|[kuˈvait]}}; da evitare {{IPA|[kuˈvɛit]}}, {{IPA|[kuˈveit]}}, {{IPA|[ˈkwait]}} e {{IPA|[kjuˈwait]}}.</ref>) è un [[Emiro|emirato]] sovrano, situato nell'[[Asia]] sud-occidentale ([[Medio Oriente]]), in un'area particolarmente ricca di [[petrolio]]. Lo Stato si affaccia sul [[golfo Persico]] e confina con l'[[Arabia Saudita]] a sud e con l'[[Iraq]] a nord. Il nome è il diminutivo di una parola araba che significa ''piccola fortezza (lungo il litorale)''. L'antico nome della regione era Qurayn.
== Storia ==
{{dx|[[File:Francesco Berlinghieri, Geographia, incunabolo per niccolò di lorenzo, firenze 1482, 28 medio oriente 08 kuwait.jpg|miniatura|Mappa del Kuwait del 1482]]}}
Nell'antichità classica l'isola di Failaka era certamente abitata ed una descrizione dell'Isola è contenuta nell'[[Anabasi di Alessandro]], il testo classico che descrive le imprese di [[Alessandro Magno]]. Fino all'inizio del [[XVI secolo]] la zona corrispondente all'odierno Kuwait era un arido deserto scarsamente popolato facente parte della [[Mesopotamia]].
Nel [[1612]] Barrak bin Ghurayf, ''shaykh'' della tribù dei [[Banu Khaled]], costruì un piccolo [[Fortezza|fortino]] (''Kut'', da cui il nome - al diminutivo appunto - del paese) contro gli [[Impero ottomano|Ottomani]]<ref>Abu Hakima Ahmad Mustafa, "''The Modern History of Kuwait 1750-1965"''</ref>.
Nel [[XVIII secolo]] i Banu Khāled accolsero tribù provenienti dall'Arabia centrale, allora devastata dalla siccità e dalla perdita di bestiame, da allora note come gli [[Utub]] del [[Quraysh|Qurayn]] (il nome della regione all'epoca),soltanto nel 1716 sorse la denominazione Kuwait. L'area iniziò a prosperare con il commercio di perle e spezie tra India ed Europa. Indeboliti dal conflitto con i [[Wahhabismo|Wahhabiti]], i Banu Khāled persero influenza e nel [[1756]] gli ''Utub'' elessero [[Sabah I bin Jaber|Sabah I bin Jabir]] primo ''[[Sceicco|shaykh]]'' del Kuwait: da lui discende la dinastia emirale [[Al Sabah]].
Nel 1871 [[Midhat Pascià]] ,governatore di Bagdad,costringe lo sceicco Abdallah Al Sabah ad allearsi con lui e a riconoscere la sovranità turca su quel territorio.
[[File:Vegetables souq.jpg|miniatura|Il vecchio porto di Kuwait City|sinistra]] Rioccupata la zona all'inizio del [[XIX secolo]], nel [[1897]] l'[[Impero ottomano]] riconobbe al Kuwait e al suo ''shaykh'' lo ''status'' autonomo di ''[[Qaḍāʾ|cazà]]'' ([[Divisioni amministrative dell'Impero ottomano|suddivisione]] di un ''sanjak'' o [[Sangiaccato (suddivisione amministrativa)|sangiaccato]]), ma la regione il 23 novembre [[1899]] diventò un [[protettorato britannico]] per effetto dell'accordo segreto firmato dall'allora [[sceicco]] [[Mubarak Al Sabah]]. L'influenza britannica sul Kuwait divenne subito evidente quando gli ingegneri tedeschi del progetto [[Ferrovia Berlino-Baghdad|ferroviario Berlino-Baghdad]] studiarono lo sbocco al mare della tratta Bassora-Kuwait. I britannici si opposero e, nel 1901, ci fu uno [[Scambio di note]] diplomatiche con l'Impero ottomano sullo ''[[status quo]]'' del Kuwait.
=== Dominio britannico ===
La Convenzione Anglo-Ottomana del [[1913]] riconobbe diplomaticamente lo ''[[Sceicco|Shaykh]]'' [[Mubarak Al Sabah]] come soggetto alla sovranità ottomana, ma anche al protettorato britannico. Tale accordo non fu peraltro mai ratificato a causa dello scoppio della [[prima guerra mondiale]], in cui il Kuwait si schierò con il [[Regno Unito]] contro l'[[Impero ottomano]]. La grande guerra disintegrò l'Impero ottomano ed i [[Regno Unito|britannici]] invalidarono la Convenzione del 1913 dichiararono il Kuwait uno "[[sceiccato]] indipendente sotto protettorato britannico". Il [[Trattato di Uqayr]] del [[1922]] fissò il confine con l'[[Arabia Saudita]] e istituì la [[zona neutrale kuwaitiano-saudita]], un'area di circa 5.180 km² a sud del Kuwait. Questo trattato sancisce la vera e propria nascita del Kuwait, non giustificata da particolarità storiche o geografiche, ma funzionale agli interessi britannici nel territorio. In questo modo la Gran Bretagna impedì l'accesso al mare all'Iraq, rendendo indipendente il suo territorio costiero.<ref>{{Cita web|url=http://www.csun.edu/~vcmth00m/iraqkuwait.html|titolo=Iraq & Kuwait|sito=www.csun.edu|accesso=2018-04-20}}</ref>
Il 10 marzo 1939, scoppiò un'insurrezione popolare per chiedere la riunificazione del Kuwait all'Iraq.<ref>{{Cita web|url=http://www.us-uk-interventions.org/noframes/Kuwait.html|titolo=US and UK Government International Intervention Since 1945: Kuwait|sito=www.us-uk-interventions.org|lingua=en-GB|accesso=2018-04-20}}</ref>
A partire dagli anni 30 del [[XX secolo]] per il Kuwait inizia l'[[Estrazione del petrolio|età del petrolio]]. La prima concessione petrolifera fu concessa nel 1934 alla Kuwait Oil Company, una joint venture al 50/50 tra la [[Anglo-Iranian Oil Company]] e la [[Gulf Oil]]. L'effettiva scoperta dell'oro nero è del 1938, ma la produzione fu ritardata dalla seconda guerra mondiale ed iniziò solo nel 1946. La conferma di grandi giacimenti di [[petrolio]] ha trasformato il Kuwait in uno dei più ricchi Stati della [[Penisola araba|Penisola]] e uno dei maggiori esportatori mondiali di petrolio (il maggiore del [[Golfo Persico]] già nel [[1952]]). In quell'anno, a causa della nazionalizzazione dell'industria petrolifera iraniana da parte di [[Mohammad Mossadeq]] e della successiva [[crisi di Abadan]] la produzione kuwaitiana sostituì quella persiana.
=== Indipendenza ===
Negli anni '50 in tutto il [[Vicino Oriente]] si sviluppò un forte [[nazionalismo arabo]] legato al carisma del leader egiziano [[Gamal Abd el-Nasser|Nasser]] e alla [[crisi di Suez]] ed il Kuwait non faceva eccezione. L'Emiro [[Abd Allah III al-Salim Al Sabah|ʿAbd Allāh Āl Ṣabāḥ]] avviò allora un negoziato con i britannici arrivando ad ottenere l'indipendenza dal [[Regno Unito]] il 19 giugno [[1961]]. Nel 1960, quando ancora non era pienamente indipendente, l'Emirato aderì all'[[Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio|OPEC]]. Il Kuwait concordò quindi con l'Arabia Saudita lo sfruttamento paritario delle riserve petrolifere della zona neutrale. Nell'ottobre [[1963]], dopo aver opposto resistenza, anche l'[[Iraq]] riconobbe formalmente l'indipendenza del Kuwait e i suoi confini.
A causa della forte minoranza [[Palestinesi|palestinese]] che viveva nel Paese, il Kuwait risentì delle conseguenze delle guerre arabo-israeliane, della creazione nel 1968 dell'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina|OLP]] e delle tensioni tra palestinesi ed altri Paesi arabi (come il [[Settembre nero in Giordania|settembre nero]] giordano del 1970 e la [[Guerra civile in Libano|guerra civile libanese]] iniziata nel [[1975]]).
Gli investimenti nell'industria petrolifera e la conseguente crescita economica attirarono nel nuovo Stato numerosi lavoratori stranieri (soprattutto dall'[[Egitto]] e dall'[[India]]) di cui solo pochi riuscirono ad ottenere la cittadinanza,nonostante siano percentualmente più numerosi della popolazione locale. Negli anni settanta il Kuwait nazionalizzò la Kuwait Oil Company ([[Kuwait Petroleum Corporation|Q8]]), terminando la partnership con [[BP (azienda)|British Petroleum]] e [[Gulf Oil Corporation|Gulf Oil]].
=== L'invasione irachena e la liberazione del Kuwait ===
{{vedi anche|invasione del Kuwait}}
Dopo essere stato alleato dell'[[Iraq]] durante la [[guerra Iran-Iraq]], concedendo prestiti per 65 miliardi di dollari, e dopo un breve conflitto economico, il Kuwait fu invaso e annesso dall'Iraq il 2 agosto [[1990]] con la motivazione del ripristino di antichi confini e più recenti furti di petrolio. La [[monarchia]] fu deposta e fu insediato un governatore iracheno ([[Ali Hassan al-Majid]]). La comunità internazionale tuttavia considerando questa una violazione del diritto internazionale non riconobbe l'annessione; il Kuwait formò un governo in esilio basato a [[Ta'if]], in [[Arabia Saudita]].
[[File:Destroyed iraqi SPG.JPEG|miniatura|Blindato ([[Veicolo da combattimento della fanteria|IFV]]) iracheno distrutto nel [[deserto]]|sinistra]] Il [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite]] autorizzò una coalizione di 34 paesi, guidata dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a intervenire militarmente. Il 27 febbraio [[1991]] si concluse la [[Guerra del Golfo]] con la liberazione del Kuwait e il reinsediamento dell'Emiro [[Jabir III al-Ahmad al-Jabir Al Sabah|Jābir Āl Ṣabāḥ]]<ref>S. Beltrame: ''La prima guerra del Golfo''" Roma, 2003</ref>.
L'[[Al-Quwwat al-Barriyya al-ʿIrāqiyya|esercito iracheno]] in ritirata appiccò il fuoco a circa 600 pozzi petroliferi e danneggiò i 100 restanti, provocando una catastrofe ambientale ed economica in tutto il Golfo: oltre ai versamenti in mare, il 5% del territorio del Kuwait fu coperto da laghi di petrolio e furono necessari più di nove mesi per spegnere gli incendi. Inoltre, il Kuwait pagò 17 miliardi di dollari come rimborso spese alla coalizione.
La guerra di liberazione del Kuwait segna anche un punto di svolta nella storia dei [[Mass media|media]] e segna l'avvento dell'era della [[propaganda]] mediatica [[CNN]] o della cosiddetta "TV globale" , le riprese degli attacchi della coalizione furono trasmessi identici in tutto il mondo mentre non fu fornita alcuna immagine sugli effetti distruttivi a terra degli stessi sulla popolazione locale. Sembrava avverata la profezia di [[Marshall McLuhan]] sulla TV che avrebbe ridotto il mondo ad un "villaggio globale".
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia del Kuwait}}
Il territorio del Kuwait, uno dei più piccoli paesi del mondo e l'unico senza riserve d'acqua naturali, è costituito principalmente da [[deserto]] (solo lo 0,84% della superficie è coltivabile), con lievi differenze di altitudine (la massima è 306 [[m s.l.m.]]). Il [[clima]] tropicale è secco (127 mm all'anno) e caldo (anche oltre i 45 °C in estate). Sulla costa, lunga 499 km e dotata di un [[porto naturale]] nella baia di Kuwait, sono situate nove isole, di cui solo una (Faylaka) è abitata e la più grande (Bubiyan) è collegata alla terraferma con un ponte. Le città sono [[Al Kuwait]], [[Jahrah]], [[Salmiya]], [[Hawalli]] e [[Shuwaikh]]. Più di 363 specie di uccelli sono state registrate in Kuwait.<ref name=bsc-eoc>{{Cita web|cognome=Lepage|nome=Denis|url=http://www.bsc-eoc.org/avibase/avibase.jsp?region=kw&pg=checklist&list=clements|titolo= Checklist of birds of Kuwait|sito= Bird Checklists of the World|editore=Avibase}}</ref> Ogni anno passano dal Kenya dai 2 ai 3 milioni di uccelli.<ref name=natstrat>{{Cita web|titolo=National Biodiversity Strategy for the State of Kuwait|url=http://www.birdguides.com/webzine/article.asp?a=5210|p=12}}</ref> Le isole del paese sono importanti zone di riproduzione per quattro specie di [[Sterninae]] e per il [[Socotra cormorant]].<ref name=natstrat /> Nel paese sono presenti tre principali impianti di trattamento delle acque reflue.<ref name=scidi>{{Cita pubblicazione|nome=Mohamed|cognome=F. Hamoda|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0011916401002594 |titolo=Desalination and water resource management in Kuwait|editore=Science Direct|data=September 2001|doi=10.1016/S0011-9164(01)00259-4|volume=138|rivista=Desalination|pp=165}}</ref>
== Popolazione ==
Su una superficie di 17.818 km², il Kuwait ha una popolazione di 3.100.000 abitanti, di cui solo 960.000 sono cittadini kuwaitiani. Circa l'80% della popolazione kuwaitiana è araba; gli arabi immigrati sono principalmente [[Egitto|egiziani]] e profughi senza cittadinanza chiamati anche ''bidun'' (lett. "senza [[Cittadinanza (diritto)|cittadinanza]]"). Fra gli immigrati non arabi sono numerosi gli [[india]]ni, i [[Bangladesh|bengalesi]], i [[pakistan]]i e i [[Filippine|filippini]]. In Kuwait vivevano numerosi [[Palestina|palestinesi]], molti dei quali furono espulsi dal paese dopo che il leader dell'[[OLP]], [[Yasser Arafat]], espresse il suo sostegno all'Iraq durante la [[Guerra del Golfo]].
La lingua ufficiale è l'[[Lingua araba|arabo]], comunque l'[[Lingua inglese|inglese]] è generalmente studiato e conosciuto. Alcuni immigrati parlano le loro lingue d'origine.<br />
Circa l'85% dei kuwaitiani è [[Islam|musulmano]], in maggioranza [[Sunnismo|sunnita]] ma un 30% è [[Sciismo|sciita]].
== Ordinamento dello stato ==
Il Kuwait è una [[monarchia costituzionale]] con un sistema di [[sistema parlamentare|governo parlamentare]], il più antico del Golfo.
Il capo dello Stato è l'[[Emiro]], un titolo semi-ereditario.
[[File:Aljabir sabah with bush.jpg|miniatura|L'Emiro [[Sabah al Sabah]] con il Presidente Bush|sinistra]]
L'emiro nomina il [[primo ministro]], che fino a pochi anni fa era anche l'erede al trono. Un [[consiglio dei ministri]] (non più di 16, con almeno un parlamentare) aiuta il primo ministro nei suoi compiti di [[capo del governo]]. Il [[Parlamento]], o ''Majlis al-Umma'' (Assemblea Nazionale), consta di 50 membri, che vengono scelti in elezioni che si tengono ogni quattro anni, e dei ministri. Il Parlamento ha il potere di rimuovere il primo ministro o un qualsiasi ministro e di confermare la nomina del principe ereditario e dell'emiro. In assenza di conferma l'emiro o la famiglia reale degli Al Sabah (i cui membri hanno tutti il titolo onorifico di ''shaykh'') devono proporre una terna di candidati tra cui il Parlamento fa la sua scelta. Morto l'emiro [[Jabir III al-Ahmad al-Jabir Al Sabah|Jaber]] il 15 gennaio [[2006]], non potendo il malato principe ereditario [[Sa'd al-Sabah]] né giurare né abdicare, è stato rimosso dal Parlamento, che ha confermato nuovo emiro [[Sabah al-Sabah]], il quale ha giurato il 29 gennaio 2006.
Fino al 2005 avevano il diritto di voto solo i maschi adulti, cittadini da almeno 30 anni e non membri delle forze armate per un totale di 139.000 elettori (il 15% dei cittadini e meno del 5% della popolazione). Il 16 maggio 2005 il Parlamento ha esteso il diritto di voto alle donne. Tuttavia, dato che il conseguimento della cittadinanza kuwaitiana è molto difficile, e che la maggioranza della popolazione è costituita da immigrati e dai loro discendenti, gli elettori costituiscono solo il 10% della popolazione.
=== Suddivisione amministrativa ===
{{vedi anche|Governatorati del Kuwait}}
[[File:Kuwait governorates english.png|miniatura|mappa dei governatorati del Kuwait|destra]]
Il Kuwait è suddiviso in 6 governatorati (''muhafazat''):
* [[Governatorato di al-Ahmadi]]
* [[Governatorato di al-Farwaniyya]]
* [[Governatorato di al-Jahra]]
* [[Governatorato della Capitale (Kuwait)|Governatorato della Capitale]] (o di al-'Asima)
* [[Governatorato di Hawalli]]
* [[Governatorato di Mobarak al-Kabir]]
[[Al Kuwait]] è la capitale politica ed economica.
== Media ==
I media del Kuwait sono annualmente classificati come "parzialmente liberi" nella [[Libertà di stampa]] secondo Freedom House.<ref>{{Cita web|url=https://www.freedomhouse.org/report-types/freedom-press|titolo=Freedom of the Press – Scores and Status Data 1980–2014|editore=Freedom House|accesso=12 marzo 2016}}</ref> Sono i più liberi del golfo Persico.<ref>{{Cita web|url=http://www.refworld.org/docid/4b7aa9aec.html|titolo=World Report – Kuwait|editore=Refworld|accesso=12 marzo 2016}}</ref><ref name="rsf">{{Cita web|url=http://www.refworld.org/docid/4b7aa9aec.html|titolo=Kuwait|editore=Reporters without Borders|accesso=12 marzo 2016}}</ref> Il Kuwait, figura come il possessore dei mezzi di comunicazione più liberi dell'intero [[Mondo arabo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.irex.org/resource/kuwait-media-sustainability-index-msi|titolo=Kuwait Media Sustainability Index (MSI)|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141105180255/http://www.irex.org/resource/kuwait-media-sustainability-index-msi|dataarchivio=5 novembre 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://carnegieendowment.org/sada/?fa=22700|titolo=Kuwait: A Democratic Model in Trouble|editore=[[Carnegie Endowment]]|accesso=12 marzo 2016}}</ref><ref name=lead>{{Cita web|url=https://www.hrw.org/news/2010/07/23/operation-roll-back-kuwaiti-freedom|titolo=Operation Roll Back Kuwaiti Freedom|editore=[[Human Rights Watch]]}}</ref>
Dal 2005,<ref name="prfr">{{Cita web|url=https://chronicle.fanack.com/kuwait/society-media-culture/media/press-freedom/ |titolo=Press Freedom|citazione=Since 2005, Kuwait has earned the highest ranking of all Arab countries on the annual Press Freedom Index of Reporters Without Borders.}}</ref> il Kuwait ha spesso guadagnato la posizione più elevata di tutti i paesi arabi nell'annuale Press Freedom Index del Reporters Without Borders.<ref name="fanak">{{Cita web|url=https://chronicle.fanack.com/kuwait/society-media-culture/media/press-freedom/ |titolo=Kuwait Press Freedom}}</ref><ref name="isr">{{Cita web|url=https://rsf.org/en/world-press-freedom-index-20112012 |titolo=Press Freedom Index 2011–2012}}</ref><ref name="indi">{{Cita web|url=https://rsf.org/en/world-press-freedom-index-2013|titolo=Press Freedom Index 2013}}</ref><ref name="indextwo">{{Cita web|url=https://rsf.org/en/world-press-freedom-index-2014|titolo=World Press Freedom Index 2014 – Reporters Without Borders}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://rsf.org/en/worldwide-press-freedom-index-2006|titolo=Press Freedom Index 2006}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://rsf.org/en/worldwide-press-freedom-index-2007|titolo=Press Freedom Index 2007}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://rsf.org/en/world-press-freedom-index-2008|titolo=Press Freedom Index 2008}}</ref><ref name="ofa">{{Cita web|url=https://rsf.org/en/world-press-freedom-index-2009|titolo=Press Freedom Index 2009|p=2}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://rsf.org/en/world-press-freedom-index-2010|titolo=Press Freedom Index 2010}}</ref> Nel 2009, 2011, 2013 e 2014 il Kuwait ha superato [[Israele]] come paese con la più elevata libertà di stampa in [[Medio Oriente]].<ref name=fanak /><ref name=isr /><ref name=indi /><ref name=indextwo /><ref name=ofa /> Il Kuwait è anche spesso classificato come il paese arabo con la massima libertà di stampa nell'indagine annuale ''Freedom of Press'' della ''Freedom House''.<ref name=lead /><ref>{{Cita web|url=https://www.freedomhouse.org/sites/default/files/FOTP2010--Final%20Booklet_5May.pdf |titolo=Freedom of the Press 2010|p=25}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://freedomhouse.org/sites/default/files/FOTP%202009%20Full%20Release%20Booklet.pdf|titolo=Freedom of the Press 2009|p=20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://freedomhouse.org/sites/default/files/FOTP2008Booklet.pdf|titolo=Freedom of the Press 2008|p=24}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://freedomhouse.org/sites/default/files/2006-press-freedom-book-v3%20final.pdf|titolo=Freedom of the Press 2006|p=15}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://freedomhouse.org/sites/default/files/FOTP%202007%20Full%20Report.pdf |titolo=Freedom of the Press 2007|p=21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://freedomhouse.org/sites/default/files/FOTP%202005%20Full%20Report.pdf|titolo=Freedom of the Press 2005|p=15}}</ref>
Il Kuwait produce un numero di giornali e di riviste pro capite superiore rispetto ai paesi con cui confina.<ref>{{Cita libro|titolo=Women and Media in the Middle East: Power Through Self-Expression|url=https://books.google.com/books?id=u_vIR5Y-LK8C&pg=PA122|p=122}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Social Semiotics of Arabic Satellite Television: Beyond the Glamour|url=https://books.google.com/books?id=IJcYgHVmV58C&pg=PA120&dq|p=120}}</ref> La libertà di stampa ha comunque delle limitazioni: mentre è consentita la critica verso i membri della famiglia e del governo al potere, molte persone sono state incarcerate per aver diffamato l'Emiro.<ref>{{Cita web|url=http://www.timeskuwait.com/Times_Kuwait-ex-MPs-get-jail-terms-for-insulting-H-H-Amir-|titolo=Kuwait ex-MPs get jail terms for insulting H H Amir}}</ref> La costituzione del Kuwait infatti criminalizza la critica verso l'Emiro.
In Kuwait sono presenti 12 canali televisivi satellitari, di cui quattro controllati dal Ministero dell'Informazione. La Kuwait Television (KTV), di proprietà dello stato, ha offerto la prima trasmissione a colori nel 1974 e gestisce cinque canali televisivi.<ref name=nationsen>{{Cita web|url=http://www.nationsencyclopedia.com/Asia-and-Oceania/Kuwait-MEDIA.html|titolo=Kuwait – Media|accesso=28 giugno 2010}}</ref>
== Istruzione ==
Il Kuwait ha il più alto tasso di alfabetizzazione nel mondo arabo.<ref>{{Cita web|url=http://www.emirates247.com/news/region/arab-world-needs-to-rise-to-the-literacy-challenge-2010-07-28-1.272076|titolo=Arab World needs to rise to the literacy challenge|data=28 luglio 2010|sito=Emirates 247}}</ref> Il sistema di istruzione generale comprende quattro livelli: [[Scuola dell'infanzia]] (della durata di 2 anni), scuola primaria (della durata di 5 anni), livello intermedio (della durata di 4 anni) e scuola secondaria (della durata di 3 anni).<ref>{{Cita pubblicazione|titolo= Ministry of Education.Education Indicators in the State of Kuwait 2004-2005 report}}</ref> La scolarizzazione a livello primario e intermedio è obbligatoria per tutti gli studenti di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Tutti i livelli di istruzione statali, tra cui l'istruzione superiore, sono facoltativi.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo= Kuwait Education Indicators Report 2007,Executive Summary}}</ref> La mobilità internazionale degli studenti del Kuwait ha quasi raggiunto livelli record.<ref name="wes">{{Cita web|url=http://wenr.wes.org/2013/09/international-academic-mobility-kuwait/|titolo=International Academic Mobility: Kuwait}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.universityworldnews.com/article.php?story=20120824135810452|titolo=New strategy to address university admissions crisis}}</ref><ref name="folio">{{Cita web|url=http://www.worldfolio.co.uk/region/middle-east/kuwait/khalid-m-al-saad-undersecretary-at-the-ministry-of-higher-education-kuwait-n2129|titolo=Pillar of socio-economic growth}}</ref><ref name="wenr">{{Cita web|url=http://wenr.wes.org/2014/09/scholarships-drive-growth-in-students-from-kuwait|titolo=Scholarships Drive Growth in Students from Kuwait}}</ref> Il sistema scolastico pubblico è in fase di rinnovamento grazie a un progetto in collaborazione della [[Banca Mondiale]].<ref name="oxfordbusinessgroup">{{Cita web|url=http://www.oxfordbusinessgroup.com/news/new-schools-meet-growing-demand-kuwait|titolo=New schools to meet growing demand in Kuwait}}</ref>
== Cultura ==
Il Kuwait è ampiamente considerato la capitale culturale della regione del Golfo persico,<ref name="mdt">{{Cita news|url=http://www.muscatdaily.com/Archive/Features/Kuwait-an-urban-spectacle-3xlc|titolo=Kuwait an urban spectacle|pubblicazione=[[Muscat Daily]]|data=26 marzo 2015}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.aljarida.com/articles/1461965247680716900/|titolo= الله… الله عليك يا الكويت|pubblicazione=[[Al-Jarida]]|lingua=Arabo|data=28 luglio 2011}}</ref> spesso soprannominato l'"Hollywood del Golfo" grazie alla popolarità delle sue soap opera televisive e alle sue opere teatrali.<ref>{{Cita news|url=http://www.mbc.net/ar/programs/banat-sokkar-nabat/articles/%D9%85%D8%B1%D9%8A%D9%85-%D8%AD%D8%B3%D9%8A%D9%86-%D8%AA%D8%B1%D8%AD%D9%84-%D8%A5%D9%84%D9%89--%D9%87%D9%88%D9%84%D9%8A%D9%88%D9%88%D8%AF-%D8%A7%D9%84%D8%AE%D9%84%D9%8A%D8%AC----%D9%88%D8%AA%D8%AA%D8%A8%D8%B1%D8%A3-%D9%85%D9%86-%D8%A7%D9%84%D8%B9%D9%82%D9%88%D9%82-%D9%81%D9%8A--%D8%A8%D9%86%D8%A7%D8%AA-%D8%B3%D9%83%D8%B1-%D9%86%D8%A8%D8%A7%D8%AA-.html|titolo=مريم حسين ترحل إلى "هوليوود الخليج".. وتتبرأ من العقوق في "بنات سكر نبات"|pubblicazione=[[Middle East Broadcasting Center|MBC]]|lingua=Arabo|data=29 agosto 2015}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.alwatanvoice.com/arabic/news/2015/07/08/740666.html|titolo=هيفاء حسين : الكويت هي هوليود الخليج|lingua=Arabo|data=8 luglio 2015}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.elfann.com/news/show/1059017/%D9%85%D9%86%D9%89-%D8%A7%D9%84%D8%A8%D9%84%D9%88%D8%B4%D9%8A-%D8%A7%D9%84%D9%83%D9%88%D9%8A%D8%AA-%D9%87%D9%88%D9%84%D9%8A%D9%88%D8%AF-%D8%A7%D9%84%D8%AE%D9%84%D9%8A%D8%AC-%D9%88%D9%8A%D9%82%D8%B5%D8%AF%D9%88%D9%86%D9%87%D8%A7-%D9%84%D9%84%D8%B4%D9%87%D8%B1%D8%A9|titolo=منى البلوشي: الكويت هي هوليود الخليج ويقصدونها للشهرة |lingua=Arabo|data=25 agosto 2013}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.alsharq.net.sa/2014/12/21/1267694|titolo=ارحمة لـ الشرق: أبحث دائماً عن التميّز والكويت هوليود الخليج|lingua=Arabo|data=21 dicembre 2014}}</ref><ref>{{Cita news|titolo="السليم لـ «الراي": الدراما منتعشة ... والكويت «هوليوود الخليج |giornale=[[Al Rai (Kuwaiti newspaper)|Al Rai]] |url=http://www.alraimedia.com/ar/article/celebrities/2016/02/03/654281/nr/kuwait |lingua=ar |data=3 febbraio 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.alanba.com.kw/ar/art-news/8250/28-02-2007-%D8%B2%D9%8A%D9%86%D8%A8-%D8%A7%D9%84%D8%B9%D8%B3%D9%83%D8%B1%D9%8A-%D8%A7%D9%84%D9%83%D9%88%D9%8A%D8%AA-%D9%87%D9%88%D9%84%D9%8A%D9%88%D9%88%D8%AF-%D8%A7%D9%84%D8%AE%D9%84%D9%8A%D8%AC/|titolo=زينب العسكري: الكويت هوليوود الخليج|lingua=Arabo|data=28 febbraio 2007|pubblicazione=[[Al-Anba (Kuwait)|Al-Anba]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=zYvv0hrk5mc|titolo=النجم الكوميدي داوود حسين الكويت هوليود الخليج غصب عن خشم أكبر رأس|sito=Scope|data=26 maggio 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.alkhaleej.ae/alkhaleej/page/917342a7-6375-425a-97cb-d5f158adaee3|titolo= "أحمد الجسمي: عاتب على «دبي" و«أم بي سي|pubblicazione=[[Al Khaleej (newspaper)|Al Khaleej]]|lingua=Arabo|data=3 luglio 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://alwatan.kuwait.tt/articledetails.aspx?id=184422&yearquarter=20122|titolo=!طلال السدر في الديوانية: انجذابي لـ"هوليوود الخليج"..أقدار|pubblicazione=[[Al-Watan (Kuwait)|Al Watan]]|lingua=Arabo|data=4 aprile 2012}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.aljarida.com/articles/1465215410991517600/|titolo=ريم أرحمة: حريصة على اختيار نصوص جيدة أكثر من الظهور في رمضان|pubblicazione=[[Al-Jarida]]|lingua=Arabo|data=7 giugno 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://archive.alqabas.com/Articles.aspx?ArticleID=480748&date=06062016&isauthor=1|titolo=وفاء مكي: موزة تعيش في ذاكرتي|lingua=Arabo|pubblicazione=[[Al-Qabas]]|data=13 marzo 2009|urlmorto=sì|accesso=23 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160713142822/http://archive.alqabas.com/Articles.aspx?ArticleID=480748&date=06062016&isauthor=1|dataarchivio=13 luglio 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.aljarida.com/articles/1461795846058196900/|titolo=مي أحمد: المواهب الشابة لا تقلّّ رقياً عن الفنانين الكبار|lingua=Arabo|pubblicazione=[[Al-Jarida]]|data=19 febbraio 2010}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://almada.cc/?p=100094|titolo=الإماراتي أحمد الخميس: لن أنسى ما فعله طارق العلي معي! |lingua=Arabo|data=6 marzo 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://archive.alqabas.com/Articles.aspx?ArticleID=1119586&CatID=835|titolo=سناء: الكويت هوليوود الخليج|lingua=Arabo|data=17 dicembre 2015|pubblicazione=[[Al-Qabas]]|urlmorto=sì|accesso=23 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160911092840/http://archive.alqabas.com/Articles.aspx?ArticleID=1119586&CatID=835|dataarchivio=11 settembre 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://alwatan.kuwait.tt/articledetails.aspx?id=429890&yearquarter=20152|titolo=فيديو – رئيس مجلس إدارة نقابة الفنانين الكويتية د. نبيل الفيلكاوي: الكويت "هوليوود الخليج" لكنها لاتملك أكاديمية للفنون|lingua=Arabo|data=22 aprile 2015|pubblicazione=Al Watan}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.annaharkw.com/annahar/Article.aspx?id=661706&date=05062016|titolo=فايز بن دمخ: نفخر باسم الأمير سعود بن محمد |lingua=Arabo|data=1º giugno 2016|pubblicazione=[[Annahar (Kuwait)|Annahar]]}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.alanba.com.kw/ar/art-news/402315/12-08-2013-%D8%A7%D9%84%D8%A3%D8%B1%D8%AF%D9%86%D9%8A%D8%A9-%D8%B9%D8%A8%D9%8A%D8%B1-%D8%B9%D9%8A%D8%B3%D9%89-%D9%84%D9%80-%D8%A7%D9%84%D8%A7%D9%86%D8%A8%D8%A7%D8%A1-%D8%A3%D8%AA%D9%85%D9%86%D9%89-%D8%A7%D8%B3%D8%AA%D9%85%D8%B1%D8%A7%D8%B1-%D9%85%D8%B4%D8%A7%D8%B1%D9%83%D8%A7%D8%AA%D9%8A-%D9%81%D9%8A-%D8%A7%D9%84%D8%AF%D8%B1%D8%A7%D9%85%D8%A7-%D8%A7%D9%84%D9%83%D9%88%D9%8A%D8%AA%D9%8A%D8%A9/|titolo=الأردنية عبير عيسى لـ "الانباء": أتمنى استمرار مشاركاتي في الدراما الكويتية|pubblicazione=[[Al-Anba (Kuwait)|Al Anba]]|lingua=Arabo|data=12 agosto 2013}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.kuna.net.kw/ArticlePrintPage.aspx?id=2478560&language=ar|titolo=Kuwait Cultural Days kick off in Seoul|pubblicazione=[[Kuwait News Agency]]|lingua=Arabo|data=18 dicembre 2015}}</ref>
Non sono presenti fino al 2018 beni nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]], anche se è al vaglio l'inserimento di Beni anche per il Kuwait, in questo caso si parla della zona di [[Al Kuwait]], la capitale.
=== Soap opera ===
Le soap opera del Kuwait sono le più viste nella regione del golfo Persico.<ref>{{Cita news|nome=Fahad|cognome=Al Mukrashi|url=http://gulfnews.com/news/gulf/oman/omanis-turn-their-backs-on-local-dramas-1.1568086|titolo=Omanis turn their backs on local dramas|giornale=Gulf News|data=22 agosto 2015|citazione=Kuwait’s drama industry tops other Gulf drama as it has very prominent actors and actresses, enough scripts and budgets, produces fifteen serials annually at least.}}</ref><ref name="fattah">{{Cita news|nome=Nawara |cognome=Fattahova |url=http://news.kuwaittimes.net/first-kuwaiti-horror-movie-to-be-set-in-haunted-palace-chilling-news-for-film-buffs/|titolo=First Kuwaiti horror movie to be set in ‘haunted’ palace|giornale=Kuwait Times|data=26 marzo 2015}}</ref> La maggioranza delle soap opera prodotte nella regione del golfo sono girate proprio in Kuwait.<ref>{{Cita news|url=http://www.broadcastprome.com/content-creation/big-plans-for-small-screens/#.VwhXXvl97IV|titolo=Big plans for small screens|pubblicazione=BroadcastPro Me|citazione=Around 90% of Khaleeji productions take place in Kuwait.}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Constantinos |cognome= Papavassilopoulos|url=https://technology.ihs.com/496709/osn-targets-new-markets-by-enriching-its-arabic-content-offering|titolo=OSN targets new markets by enriching its Arabic content offering|pubblicazione=[[IHS Inc.]]|data=10 aprile 2014}}</ref>
=== Produzione letteraria ===
Tra i più importanti scrittori kuwaitiani del XX secolo possiamo ricordare il poeta [[Zaid Al-Harb]].
=== Arte ===
Il Kuwait possiede il più antico movimento di arte moderna della penisola arabica.<ref name="movemnt">{{Cita libro|titolo=Grove Encyclopedia of Islamic Art & Architecture: Three-Volume Set|url=https://books.google.com/books?id=un4WcfEASZwC&pg=RA1-PA405&dq|p=405}}</ref> A partire dal 1936, il Kuwait è il primo paese del golfo Persico a concedere borse di studio nel campo delle arti.<ref name=movemnt /> Nel paese sono presenti più di 20 gallerie d'arte.<ref>{{Cita web|titolo=Kuwait City’s 10 Stunning Contemporary Art Galleries|url=http://theculturetrip.com/middle-east/kuwait/articles/kuwait-city-s-10-stunning-contemporary-art-galleries/|editore=The Culture Trip}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Kuwait|url=http://gulfartguide.eu/kuwait/|editore=Gulf Art Guide}}</ref><ref name="rvo">{{Cita web|url=https://www.rvo.nl/sites/default/files/2015/04/Creative%20Industries%20in%20the%20Gulf.pdf|titolo=Opportunity report for Dutch businesses in Gulf region – Creative Industries|p=10|sito=Government of Netherlands}}</ref>
== Sport ==
L'hockey sul ghiaccio in Kuwait è monopolizzato dalla [[Kuwait Ice Hockey Association]]. Il Kuwait è entrato a far parte dell'[[International Ice Hockey Federation]] nel 1985, ma è stato espulso nel 1992, visto che lo sport non era praticato quasi per nulla.<ref>{{Cita web|url=http://www.iihf.com/iihf-home/the-iihf/100-year-anniversary/100-top-stories/story-42.html|titolo=Story #42;Breakup of old Europe creates a new hockey world|editore=International Ice Hockey Federation|accesso=9 giugno 2009|anno=2008|autore=[[#Podmon|Szemberg, Szymon; Podnieks, Andrew]]}}</ref> Nel maggio del 2009 è stato riammesso nell'IIHF.<ref>{{Cita web|url=http://www.iihf.com/home-of-hockey/news/news-singleview/article/welcome-georgia-kuwait.html?tx_ttnews%5BbackPid%5D=2912&cHash=397959c9ce |titolo=Welcome, Georgia & Kuwait |data=13 maggio 2009 |editore=International Ice Hockey Federation |accesso=9 giugno 2009 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101228102759/http://www.iihf.com/home-of-hockey/news/news-singleview/article/welcome-georgia-kuwait.html?tx_ttnews%5BbackPid%5D=2912&cHash=397959c9ce |dataarchivio=28 dicembre 2010 }}</ref> Nel 2015 il Kuwait ha vinto il ''Torneo di I divisione'' dell'[[IIHF Challenge Cup of Asia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.kuna.net.kw/ArticlePrintPage.aspx?id=2437767&language=en|titolo=Kuwait wins IIHF Ice Hockey Challenge Cup of Asia |data=12 giugno 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://news.kuwaittimes.net/kuwait-top-ice-hockey-challenge-cup/|titolo=Kuwait top ice hockey Challenge Cup|data=12 giugno 2015}}</ref> La pallacanestro è uno degli sport più popolari del paese.<ref>[http://amazingkuwaitfacts.weebly.com/kuwait-sports.html Kuwait Sports] at Amazing Kuwait Facts. Retrieved 5 marzo 2016</ref> Il miglior piazzamento della [[Nazionale di pallacanestro del Kuwait]] nei Campionati asiatici è stato nel 1983, quando è arrivata quarta. Il calcio è lo sport più popolare nel paese, ed è monopolizzato dalla KFA ([[Federazione calcistica del Kuwait]]): nel 1980 la [[Nazionale di calcio del Kuwait]] ha vinto la [[Coppa d'Asia]].
Importante affermazione del Kuwait nel [[Campionato del Mondo Aquabike]] con [[Youssef Al Abdulrazzaq]], più volte Campione del mondo (nel 2017-2016-2013), nella Categoria Runabout GP1.
== Ricorrenze nazionali ==
{| class="wikitable"
|- style="background:#def"
! Data
! Nome
! Significato
|-
|style="background: #f0f8ff;"|25 febbraio
|style="background: #f0f8ff;"|Yawm al watani
|style="background: #f0f8ff;"|Festa nazionale: celebrazione dell'indipendenza dal Regno Unito, nel [[1961]]; inizio di Regno dell'attuale emiro del Kuwait [[Sabah IV al-Ahmad al-Jabir Al Sabah]], nel [[2006]]*
|-
|style="background: #f0f8ff;"|26 febbraio
|style="background: #f0f8ff;"|Libération Day
|style="background: #f0f8ff;"|Giorno della Liberazione dall'invasione dell'Iraq, nel 1991
|-
|}
* Nota: la festa nazionale del Kuwait che ricorre il [[25 febbraio]] di ogni anno celebra effettivamente l'indipendenza dal Regno Unito avvenuta il 19 giugno [[1961]] e l'inizio di Regno dell'attuale Emiro del Kuwait [[Sabah IV al-Ahmad al-Jabir Al Sabah]], avvenuto il 29 gennaio [[2006]]. La data del 25 febbraio è stata scelta in onore all'Emiro del Kuwait [[Abd Allah III al-Salim Al Sabah]], nel Giorno della sua Incoronazione avvenuta il 25 febbraio 1950.
== Economia ==
L'economia è basata sull'[[petrolio|industria petrolifera]]: i giacimenti furono scoperti all'inizio degli anni 30 del XX secolo. L'agricoltura è stata possibile solo in seguito a una forte opera di canalizzazioni, è fiorente anche il terziario (turismo, commercio, sport, ecc.).
Il Kuwait possiede il 10% delle riserve petrolifere mondiali, stimate in 101 miliardi di barili, e si posiziona al quinto posto al mondo dopo Arabia Saudita, Canada, Iran ed Iraq. Ha una capacità produttiva di greggio che oscilla tra i 2,25 e i 2,7 milioni di barili al giorno. L'economia dell'emirato si basa per circa il 95% sui proventi della produzione e della vendita del petrolio greggio e dei suoi derivati, che rappresentano la quasi totalità delle sue esportazioni. Sempre dall'industria petrolifera proviene l'80% delle entrate pubbliche.
Il settore [[Finanza|finanziario]] è il secondo comparto economico derivato dagli investimenti delle entrate petrolifere che negli anni novanta oscillavano tra i 100 e 200 miliardi di dollari, principalmente attraverso il Kuwait Investment Office (KIO), che possiede nel suo portafoglio rilevanti pacchetti azionari e partecipazioni incrociate in imprese di rilevanza mondiale tra le quali [[Fiat]], [[Mercedes]], [[BP (azienda)|BP]], [[Hoechst AG|Hoechst]], ecc. <ref>https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/08/22/il-kuwait-si-allea-ad-agnelli-sta.html</ref>
Questa ricchezza di risorse abbinata alla relativa scarsità della popolazione ne fa il quarto paese più ricco al mondo. La [[Guerra del Golfo]] danneggiò gravemente le infrastrutture del paese, che sono state ricostruite in meno di tre anni, con una spesa di 50 miliardi di dollari.
Il governo del Kuwait ha interrotto la costruzione di una nuova raffineria nel paese, la Kuwait National Petroleum Company aveva scelto la compagnia statunitense Fluor per la gestione del progetto. La raffineria era stata progettata per essere pronta nel 2012 ed avere una produzione di {{formatnum:615000}} barili di petrolio al giorno. Fonti in Kuwait riportano che il progetto è stato annullato non solo per motivi finanziari ma anche per un sospetto caso di corruzione della compagnia americana Fluor.<ref>[http://www.infoprod.co.il/article/2/188 Kuwait interrompe raffineria in costruzione, Doron Peskin, Infoprod 24.03.09] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100223224340/http://www.infoprod.co.il/article/2/188 |data=23 febbraio 2010 }}</ref>
=== Innovazioni economiche ===
Lo sviluppatore del Kuwait SSH ha annunciato nel 2018 il progetto per la realizzazione del più grande ospedale pediatrico del mondo, che sorgerà nella regione di Al-Shuwaikh, all'interno del complesso ospedaliero al Sabah. Il complesso pediatrico coprirà una superficie di 300 mila metri quadrati e sarà il più grande su piano mondiale nel settore, con un totale di 792 posti letto. All'ambizioso progetto hanno contribuito società [[Canada|canadesi]] e [[Stati Uniti d'America|statunitensi]].
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Arriano, "Anabasi di Alessandro",
* Stephen H. Longrigg, "Oil in the Middle East" Oxford 1965
* Gherardo Zampaglione, "Storia del Kuwait, dall'età della pietra all'età del petrolio", Roma 1980
* Alan Rush, "Al Sabah: History and genealogy of Kuwait's ruling family. 1752-1987", Londra 1987
* Jean Francoise et Olivier Salles, " Le Koweit", Parigi 1989
* B. J Slot, "Origins of Kuwait" Leiden 1991
* Stefano Beltrame, "Storia del Kuwait. Gli Arabi, il petrolio e l'Occidente", Padova 1999
* Stefano Beltrame, "La Prima guerra del Golfo. Perché non fu presa Baghdad. Dalla Cronaca all'analisi di un conflitto ancora aperto", Roma 2003
== Voci correlate ==
* [[Diritti delle donne in Kuwait]]
* [[Diritti LGBT in Kuwait]]
* [[Religioni in Kuwait]]
* [[Sovrani del Kuwait]]
* [[Democrazia islamica]]
* [[Puerta de Europa]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Kuwait}}
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20070625085942/http://viaggiaresicuri.mae.aci.it/?kuwait Scheda del Kuwait dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* {{cita web|http://www.associazioneitaliakuwait.it/|Sito Associazione Nazionale Italia Kuwait}}
* {{cita web|http://www.GulfArabic.com/|Learn Colloquial Gulf Arabic Language - Corso per Principianti|lingua=en}}
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{{Mondo arabo}}
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[[Categoria:Mashreq]]
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