Rita da Cascia e Progetto:Coordinamento/Scuole/Alternanza IPSASR Fortunato Potenza: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
 
Riga 1:
{{Infobox progetto scuole
{{nota disambigua||Santa Rita (disambigua)|Santa Rita}}
|nome = Alternanza scuola-lavoro Istituto Professionale Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale G. Fortunato di Potenza (sede di Lagopesole)
{{F|santi italiani|maggio 2012}}
|nome breve = IPSASR Fortunato
{{Santo
|abbreviazione =
|nome = Santa Rita da Cascia
|immagine = Santa Rita Cascia.jpg
|didascalia =
|didascalia = La più antica immagine conosciuta della santa (cassa solenne, 1457)
|città = [[Potenza]]
|note = <div align="center">[[Religioso (cristianesimo)|Religiosa]]</div>
|provincia = Potenza
|nato = [[Roccaporena]], [[1381]]
|regione = Basilicata
|morto = [[Cascia]], [[22 maggio]] [[1457]]
|scuole = 1
|venerato da = Chiesa cattolica
|studenti = 37
|beatificazione = [[1628]], da [[papa Urbano VIII|Urbano VIII]]
|docenti = [[Utente:Luigi Catalani|Luigi Catalani]]
|canonizzazione = [[1900]], da [[papa Leone XIII|Leone XIII]]
|data1 = 2019
|santuario principale = [[Basilica di Santa Rita da Cascia|Basilica di Santa Rita]], [[Cascia]]
|data2 =
|ricorrenza = [[22 maggio]]
|completato =
|attributi = Santa degli impossibili. Avvocata dei casi disperati.
|patrono di = donne maritate infelicemente, casi disperati e apparentemente impossibili, protettrice dei serigrafi.
|sesso = F
}}
{{Bio
|Nome = Rita da Cascia
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = al secolo '''Margherita Lotti'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = Roccaporena
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1381
|LuogoMorte = Cascia
|GiornoMeseMorte = 22 maggio
|AnnoMorte = 1457
|Epoca = 1400
|Attività = religiosa
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = del monastero [[Monache agostiniane|eremitano]] di [[Monastero di Santa Rita da Cascia|Santa Maria Maddalena]]. [[beato|Beatificata]] da [[papa Urbano VIII]] nel [[1628]], è stata proclamata [[santo|santa]] da [[papa Leone XIII]] nel [[1900]]
}}
 
== Agiografia ==
Molta parte della vita di Rita risulta oscura dal punto di vista della documentazione storica. Tra le pochissime fonti più o meno coeve, si annoverano l'iscrizione e le immagini dipinte sulla "cassa solenne" (datata [[1457]]), il ''Codex miraculorum ''(elenco di miracoli registrato dai notai su richiesta del comune di [[Cascia]], preceduto da una breve biografia scritta dal notaio Domenico Angeli, anch'essa del 1457), e una tela a sei scomparti con episodi della vita (1480 circa). La prima ricostruzione agiografica completa a noi giunta risale soltanto al [[1610]], ad opera di padre Agostino Cavallucci, agostiniano<ref>Agostino Cavallucci, ''Vita della beata Rita da Cascia'', Siena, 1610, ora in ''Documentazione ritiana antica'', Cascia, Monastero di S. Rita, 1968, vol I.</ref>. Su tale testo si modelleranno tutte le successive biografie della santa. Cavallucci si basò sulla tradizione orale (in particolare quella interna al monastero di Cascia e quella degli abitanti di [[Roccaporena]]), e sulle poche fonti iconografiche precedenti, probabilmente servendosi, per il resto, di ''[[Tòpos|topoi]]'' [[Agiografia|agiografici]] consolidati.
 
=== Giovinezza ===
Il luogo di nascita è concorde per [[Roccaporena]], una frazione montagnosa a circa cinque chilometri da [[Cascia]] ([[provincia di Perugia]]), all'epoca uno dei castelli ghibellini facenti parte del contado del comune di Cascia. Le date di nascita e morte sono incerte; dipendono tra l'altro dall'altezza cui si pone la data di morte, ovvero il [[1447]] per alcuni o il [[1457]] per altri<ref>Vedi Agostino Trapè, ''Santa Rita e il suo messaggio. Tutta a Lui si diede'', Terni, Umbriagraf, 1981.</ref>, dopo quarant'anni di vita monacale.<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/32950 Santi e Beati] indica: nascita "verso" il 1380, morte nel 1457. [http://www.saintritashrine.org/life-of-saint-rita/ National Shrine of Saint Rita of Cascia, Philadelphia] indica: nascita nel 1381, morte nel 1457. [http://catholicsaints.info/saint-rita-of-cascia/ Catholics Saints]: 1386 e 1457. [http://www.treccani.it/enciclopedia/rita-da-cascia-santa/ Treccani]: 1381 e 1447.[https://www.heiligenlexikon.de/BiographienR/Rita_von_Cascia.html Ökumenisches Heiligenlexikon]: nascita prima del 1370, morte nel 1447.</ref> Papa Leone XIII, in occasione della canonizzazione di Santa Rita, sostenne le date 1381 e 1457.<ref>{{Cita web|url=http://www.mole24.it/2012/05/22/santa-rita-da-cascia-la-santa-dei-torinesi/|titolo=Santa Rita da Cascia: la santa dei torinesi|sito=moleventiquattro|accesso=22 maggio 2016}}</ref>
 
Secondo le biografie tradizionali, Rita nacque da Antonio Lotti e Amata Ferri, genitori già anziani, molto religiosi, nominati dal Comune come "pacieri di Cristo" nelle lotte politiche e familiari tra [[guelfi e ghibellini]], e in discrete condizioni economiche, come proprietari di terreni agricoli. I genitori, come era d'uso, la indirizzarono molto presto verso il matrimonio; Rita sposò quindi Paolo di Ferdinando di Mancino (o [[Mancini (famiglia)|Mancini]]), forse un ufficiale della guarnigione di [[Collegiacone]], descritto tradizionalmente come un uomo orgoglioso ed irruento, appartenente alla fazione [[Guelfi e ghibellini|ghibellina]].
 
=== Matrimonio ===
Le nozze si tennero nella chiesetta di San Montano a [[Roccaporena]]. Secondo le agiografie tradizionali, il carattere mite di Rita acquietò, col tempo, lo spirito impulsivo e violento del marito, tanto che questi abbandonò le armi per convertirsi al lavoro presso un mulino da poco accomodato come loro casa. Nacquero due figli (forse gemelli), Giangiacomo Antonio e Paolo Maria.
 
Dopo alcuni anni di matrimonio<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/rita-da-cascia-santa/|titolo=Rita da Cascia, santa|accesso=28 maggio 2017}}</ref>, Paolo Mancini venne ucciso — probabilmente da suoi ex-compagni, a causa di rancori passati ed accuse di tradimento — mentre rincasava in piena notte. Tuttavia, Rita non serbò odio, anzi perdonò gli assassini e pregò anche per i suoi due figli che, come era costume del tempo, probabilmente stavano pensando alla vendetta. I due figli, da lì a breve, morirono di malattia, quasi contemporaneamente.
 
=== Monaca agostiniana ===
[[File:Roccaporena1.JPG|left|thumb|Lo "scoglio" di Roccaporena.]]
Abbandonata anche dai parenti del marito, Rita decise di prendere i voti ed entrare nel monastero agostiniano di [[Santa Maria Maddalena]], a Cascia. Chiese per tre volte inutilmente il noviziato, che le venne rifiutato per ragioni non chiare; alcuni biografi pensano che rappresentasse un ostacolo la presenza di una parente del marito mai vendicato tra le monache. Tuttavia, con tenacia, fede e preghiera, Rita convinse la famiglia Mancini ad abbandonare ogni proposito di vendetta. Dopo aver riconciliato i Mancini con le fazioni degli assassini, Rita riuscì ad entrare in monastero intorno al [[1407]]. Secondo la tradizione agiografica che si rifà alla biografia di Cavallucci, Rita, in piena notte, venne portata in volo dal cosiddetto "scoglio" di [[Roccaporena]] (altura dove andava spesso a pregare) fino dentro le mura del monastero di Cascia dai suoi tre santi protettori ([[Agostino d'Ippona|Agostino]], [[Giovanni Battista]] e [[Nicola da Tolentino]], quest'ultimo canonizzato soltanto nel [[1446]]).
 
Sempre secondo Cavallucci, la badessa del monastero mise a dura prova la vocazione e l'obbedienza di Rita, facendole annaffiare un arbusto di vite secco, presente nel chiostro del monastero. Il legno, dopo un po' di tempo, riprese vita e dette frutto. Nello stesso chiostro, oggi, è presente una vite risalente al [[XIX secolo]]. Durante i quarant'anni di vita monacale, Rita non solo si dedicò alla preghiera, a penitenze e a digiuni nel monastero, ma uscì spesso per andare in servizio a poveri e ammalati di [[Cascia]].
 
=== La [[stigmate|spina]] sulla fronte ===
[[File:S.Rita da Cascia.jpg|thumb|S. Rita riceve la spina. Quadro conservato nella Cappella del Monastero delle Agostiniane di Cascia.]]
Secondo la tradizione devozionale, la sera del [[Venerdì santo|Venerdì Santo]] [[18 aprile]] [[1432]] (o [[30 marzo]] [[1442]] secondo un'altra tradizione), ritiratasi in preghiera della [[Passione di Gesù]], dopo la predica di fra' [[Giacomo della Marca]], avrebbe ricevuto una spina dalla corona del Crocifisso conficcata in fronte. L'evento è uno dei pochi della vita della monaca esplicitamente ricordato nell'iconografia quattrocentesca pervenutaci e nel breve testo dipinto sulla "cassa solenne" ([[1457]]), nel quale si legge "quindici anni la spina patisti".
 
=== Il viaggio a [[Roma]] ===
La [[stigmate|stigmata]] sulla fronte e la precaria salute la obbligavano a non spostarsi da [[Cascia]]. Tuttavia, si narra che nel [[1446]] volle partire per [[Roma]], per assistere alla canonizzazione del predicatore agostiniano [[Nicola da Tolentino]]. La badessa era contraria per via della ferita purulenta sulla fronte, ma essa scomparve il giorno prima del pellegrinaggio, così che Rita poté partire. Al ritorno da Roma, però, la [[stigmate|stigmata]] ricomparve.
 
=== Gli ultimi giorni ===
Rita rimase malata a letto per molto tempo. Sempre secondo la tradizione devozionale seicentesca, che lega strettamente Rita alle api, come apparvero api bianche sulla sua culla, così apparvero api nere sul suo letto di morte. Inoltre, nonostante la fredda stagione, nell'inverno prima di morire Rita mandò sua cugina a prendere una rosa e due fichi nel suo orto a Roccaporena. La cugina, incredula, pensava che delirasse, ma effettivamente trovò tra la neve la rosa rossa e i fichi richiesti, segni interpretati come la salvezza e il candore dell'anima di suo marito e dei suoi figli.
 
Sulla base di questi racconti, le api, le rose e la spina sono diventati gli attributi iconografici più frequenti della Santa.
 
La monaca agostiniana si spense la notte del 22 maggio [[1447]] (o, per altri, [[1457]]).
 
=== Il culto e la canonizzazione ===
Il suo corpo venne collocato dapprima in una cassa semplice, detta "cassa umile", e non fu mai inumato a causa dell'immediata devozione dalla quale venne investito.<ref name=SRdC1>{{cita web|url=http://www.santaritadacascia.org/santarita/santa-rita-primo-miracolo.php|titolo=I primi miracoli|sito=Santuario di S.Rita da Cascia|accesso=2 giugno 2016}}</ref> I primi miracoli vennero registrati dai notai nel ''Codex miraculorum (Codice dei miracoli)'' a partire dal [[1457]] e fino al [[1563]] (in totale, quarantasei miracoli). In seguito a un incendio, nel 1457, venne realizzata la cosiddetta "cassa solenne", decorata con immagini della Santa e con un breve testo in dialetto casciano quattrocentesco che riassume gli ultimi anni della sua vita. La cassa è ancora oggi conservata nella cella dove morì, nella parte antica del monastero di Cascia. Nel [[1743]] la salma fu traslata in un'urna in stile barocco, e nel [[1947]] nell'attuale teca di vetro all'interno della basilica.
 
La venerazione di Rita da Cascia da parte dei fedeli iniziò subito dopo la sua morte e fu caratterizzata dall'elevato numero e dalla qualità degli eventi prodigiosi, riferiti alla sua intercessione, tanto che acquisì l'allocuzione di "santa degli impossibili". La sua [[beatificazione]] avvenne, però, dopo varie vicissitudini, soltanto nel [[1628]], 180 anni dopo la sua morte, durante il [[papa|pontificato]] di [[papa Urbano VIII|Urbano VIII]], già [[vescovo]] di [[Spoleto]]. [[papa Leone XIII|Leone XIII]], nel [[1900]], la canonizzò come santa.
 
La [[Chiesa cattolica]], ai fini della [[canonizzazione]], richiede il riconoscimento di due [[Miracolo|miracoli]]. Nel caso di santa Rita, si tratta della guarigione, ritenuta miracolosa, di Elisabetta Bergamini, una bambina che stava per perdere la vista a causa del [[vaiolo]], inoltre della guarigione, ritenuta miracolosa, di Cosma Pellegrini, un anziano sarto di [[Conversano]] affetto da una gravissima forma di [[gastroenterite]] cronica: quest'ultimo, prima di recuperare improvvisamente la salute nel 1887, dopo aver ricevuto l'[[Unzione degli infermi|estrema unzione]], avrebbe avuto una [[Visione (religione)|visione]] della santa. A questi episodi si aggiunse il gradevole e inspiegabile profumo che emanava dai resti del corpo della santa.<ref>[http://www.santaritadacascia.org/santarita/santa-rita-beatificazione.php Dal sito ufficiale del santuario]</ref><ref>[https://it.aleteia.org/2018/05/22/miracoli-che-hanno-portato-canonizzazione-santa-rita/?utm_campaign=NL_it&utm_source=weekly_newsletter&utm_medium=mail&utm_content=NL_it Da "Aleteia"]</ref>
 
I credenti suoi devoti la chiamano "santa degli impossibili", perché dal giorno della sua morte sarebbe "scesa" al fianco dei più bisognosi, realizzando per loro miracoli prodigiosi, eventi altrimenti ritenuti irrealizzabili. La devozione popolare cattolica per santa Rita è tuttora una delle più diffuse al mondo, ma, fin dal [[XVII secolo|1600]] e per opera degli [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]], è particolarmente radicata, oltre che in Italia, in [[Spagna]], [[Portogallo]] e [[America Latina]].
 
Con la riforma dell'anno liturgico del [[Martirologio Romano]], il 22 maggio, sua festività, è diventata [[Memoria (liturgia)|memoria]].
 
=== Il corpo ===
[[File:Rita-urna.jpg|thumb|Il corpo di santa Rita a Cascia nell'urna.]]
 
I resti della santa sono conservati a Cascia, all'interno della [[basilica di Santa Rita da Cascia|basilica di Santa Rita]], facente parte dell'[[santuario di Santa Rita da Cascia|omonimo santuario]] e fatta erigere tra il [[1937]] e il [[1947]]. Il corpo è rivestito dall'abito agostiniano cucito dalle monache del monastero, come voluto dalla badessa [[Maria Teresa Fasce]], e posto in una teca all'interno della cappella in stile neobizantino.<br />
Ricognizioni mediche effettuate nel [[1972]] e nel [[1997]]<ref>Vedi ''Santa Rita da Cascia: storia, devozione, sociologia. Atti del Congresso internazionale in occasione del 1. centenario della canonizzazione, 24-26 settembre 1998'', Roma, Institutum historicum Augustinianum, 2000.</ref> hanno confermato la presenza, sulla zona frontale sinistra, di tracce di una lesione ossea aperta (forse [[osteomielite]]), mentre il piede destro mostra segni di una malattia di cui avrebbe sofferto negli ultimi anni di vita, forse associata ad una [[sciatalgia]]. Era alta 1 metro e 57&nbsp;cm. Il viso, le mani e i piedi sono mummificati, il resto del corpo, coperto dall'abito agostiniano, è in forma di semplice scheletro.
 
== Feste in onore della santa ==
=== [[Umbria]] ===
==== [[Cascia]] ====
[[File:Immagine 414.jpg|thumb|left|Corteo storico di Santa Rita a [[Cascia]]]]
==== [[Roccaporena]] ====
====[[Farnetta]] di [[Montecastrilli]] (TR)====
Nella chiesa di San Nicola da Bari nel piccolo paese di [[Farnetta]] ha luogo annualmente, il 22 maggio, la festa con la benedizione delle rose portate dai fedeli, dei mezzi agricoli e delle automobili con una processione solenne per le vie del paese.
==== [[Spoleto]] ====
Nella chiesa parrocchiale di santa Rita, retta dai Padri agostiniani, il 22 maggio si celebrano messe nell'intera giornata, con la benedizione delle rose portate dai fedeli. In serata, solenne processione per le vie della città con trasporto della statua della Santa.
 
=== [[Marche]] ===
==== [[Civitanova Marche]] ====
Santa Rita viene festeggiata nella parrocchia di San Gabriele dell'Addolorata il 22 maggio di ogni anno con devozione e partecipazione. Alle 18,30 viene celebrata una Santa Messa. Al termine c'è la benedizione delle rose e a seguire, davanti la piazza la benedizione delle automobili.
 
===== [[Lazio]] =====
===== [[Fiuggi]] (FR) =====
La festa di santa Rita si svolge nella parrocchia dedicata a santo Stefano nel centro storico della città termale. I festeggiamenti si compongono di un triduo e di due messe il 22 maggio. Il giorno di santa Rita, infatti, si celebrano due messe: una messa la mattina seguita dalla supplica, e una il pomeriggio seguita dalla processione, accompagnata dalla banda musicale Città di Fiuggi. Dopo entrambe le celebrazioni, si distribuiscono le rose benedette ai fedeli. All'interno della chiesa è presente una reliquiario contenente un brandello della veste di santa Rita, che in occasione della festa viene esposto alla venerazione dei fedeli che possono, al termine delle messe, avvicinarsi e baciarlo.
 
===== [[Valmontone]] (RM) =====
La festa di santa Rita si svolge nella parrocchia dedicata a san Sebastiano, nel quartiere Villaggio Rinascita di Valmontone. La parrocchia festeggia il 22 maggio la santa di Cascia che ne è la co-patrona, con una festa solenne di antica tradizione; molto probabilmente la Santa fu scelta perché effettuare dei festeggiamenti a gennaio, in occasione della festa di san Sebastiano, era particolarmente complicato per la comunità a causa del clima invernale, preferendo così rimandarli ad un periodo con un clima più mite, ed assumendo santa Rita come simbolo religioso della festa, anche perché la comunità ha per la Santa un forte senso di devozione. Musica, intrattenimento, gastronomia, esposizioni, tornei, eventi religiosi, questo il sunto della festa.
 
===== [[Itri]] (LT) =====
Nella chiesa della Madonna delle Grazie, sita nell'omonimo quartiere, ogni 22 maggio si festeggia la santa di Cascia con una processione pomeridiana che ripercorre varie strade e rioni della cittadina fino al ritorno in chiesa dove, al termine della messa, vengono distribuiti ai fedeli rose e panini benedetti.
 
=== [[Liguria]] ===
==== [[Savona]] [Chiesa di N.S. Consolazione in S. Rita] (SV) ====
Nella chiesa di Santa Rita, retta fino al 1994 dai padri agostiniani e successivamente assegnata in comodato d'uso alla Confraternita della SS. Trinità, il 22 maggio si celebrano messe nell'intera giornata, con la benedizione delle rose portate dai fedeli o donate in cambio di un'offerta da versarsi a favore della chiesa. Durante tutta la giornata si svolge per le vie del quartiere una fiera. La festa è particolarmente sentita e partecipata. Provengono infatti in questo giorno migliaia di fedeli anche dal basso Piemonte. All'interno della chiesa è presente una reliquia che in occasione della festa viene esposta alla venerazione dei fedeli che possono, al termine delle messe, avvicinarsi e baciarla.
 
==== [[Celle Ligure]] [Convento dei Padri Agostiniani] (SV) ====
Durante tutta la giornata si svolgono messe e vengono benedette le rose portate dai fedeli. Anche in questo piccolo paese la festa è sempre sentita e partecipata.
 
=== [[Friuli-Venezia Giulia]] ===
==== [[Udine]] ====
Nella chiesa di San Pietro Martire è viva la devozione alla Santa, di cui si celebra la memoria il 22 maggio, con grandissimo concorso di popolo. Vengono celebrate le messe con grande partecipazione e benedette le rose, come da tradizione.
 
=== [[Piemonte]] ===
==== [[Torino]] [[Chiesa di Santa Rita (Torino)|Santuario di Santa Rita]] ====
Il 22 maggio, durante le messe, vengono benedette le rose presentate dagli innumerevoli fedeli. La sera parte la processione dal Santuario, che si svolge nell'[[Santa Rita (Torino)|omonimo]] quartiere situato a sud-ovest della città.
 
=== [[Veneto]] ===
==== [[Albaredo d'Adige]] (VR) ====
Festa in onore di santa Rita la domenica successiva al 22 maggio presso la contrada Valle con la benedizione delle rose.
 
==== [[Verona]] ====
La festa in onore di santa Rita viene tradizionalmente celebrata il 22 maggio presso l'antica [[chiesa di Santa Maria Antica]] alle [[Arche Scaligere]], nel centro medievale della città. Alla benedizione delle rose accorrono fedeli dai vari quartieri della città e dalla provincia.
 
=== [[Lombardia]] ===
==== [[Brescia]] ====
La chiesa di [[Faustino martire|San Faustino]] in Riposo, situata nella zona centrale della città, viene anche popolarmente chiamata la chiesa di Santa Rita vista la forte devozione nei suoi confronti in quel luogo. Al suo interno vi si trova un quadro rappresentante la Santa, una statua a grandezza naturale situata in un altare e una notevole quantità di ex voti a lei dedicati. Il 22 maggio si celebra la festa di Santa Rita, con messe e la benedizione di rose.
 
==== [[Milano]] ====
Il santuario di "Santa Rita" di Milano, nel quartiere Barona,
è il santuario più grande d’Europa dedicato alla Santa di Cascia. All'interno del santuario, alla fine degli anni ’70, è stata inaugurata la Cripta ove e’ esposta alla venerazione dei fedeli la Reliquia Insigne dell'anulare di S. Rita .
 
Nel santuario i festeggiamenti in onore della santa si svolgono per parecchi giorni nel mese di maggio. Processione per le vie del rione, benedizioni degli automobilisti, benedizione delle rose, concerto d'organo.
I devoti di santa Rita il 22 maggio arrivano dai luoghi più lontani; il santuario, che per grandezza è secondo solo al Duomo di Milano, rimane affollato per tutto il giorno.
 
==== [[Pavia]] ====
Nella [[basilica di San Pietro in Ciel d'Oro]], il 22 maggio si celebra ogni anno la festa di santa Rita, con la benedizione delle rose, vendute nei pressi della chiesa fino nel viale alberato, via Matteotti, che i fedeli portano per la benedizione in [[sagrestia]], dove si trovano due reliquie contenute all'interno di croci di circa 30&nbsp;cm.
Il sacerdote impone una benedizione collettiva a rose e persone, al termine della quale è possibile mettersi in fila per ricevere una benedizione speciale, per opera del sacerdote, dalla "santa delle cose impossibili".
Nel cortiletto è allestito un piccolo altare dove i fedeli possono accendere candele votive ed eventualmente lasciare delle preghiere in mezzo alle rose.
 
=== [[Emilia-Romagna]] ===
==== [[Bobbio]] (PC) ====
Ogni 22 maggio si celebrerà la messa nella basilica dell'[[Abbazia di San Colombano]], dove l'ultima cappella laterale di sinistra è dedicata alla santa patrona degli impossibili, che viene ornata dalle rose dei devoti. Alla fine della celebrazione si svolge la tradizionale benedizione delle rose portate in chiesa dai fedeli.<ref>[http://www.piacenzainternet.it/news-associazioni-piacenza.php?id=3931 la celebrazione a Bobbio]</ref>
 
==== Castellana di [[Gropparello]] (PC) ====
A Castellana, frazione del Comune di Gropparello, santa Rita è ricordata nella locale chiesa con la messa e con la benedizione delle auto d'epoca. Segue come tradizione un'escursione in auto lungo un percorso sulle colline piacentine.
 
==== [[Piacenza]] ====
A Piacenza, nel santuario a lei dedicato sullo stradone Farnese, amministrato dai frati Cappuccini, sono in programma messe e la supplica alla Santa. Durante la giornata i frati sono a disposizione dei fedeli per la benedizione delle rose, vendute in appositi banchetti allestiti sul sagrato della chiesa. Dal primo mattino alla sera inoltrata si tiene la benedizione dei mezzi di trasporto.
 
=== [[Toscana]] ===
==== [[Chiusdino]] (SI) ====
A [[Chiusdino]] esiste una veneratissima statua di santa Rita, nella [[Chiesa di San Sebastiano (Chiusdino)|chiesa di San Sebastiano]], sede dell'antica [[Confraternita di San Galgano]]. È proprio questo sodalizio che organizza il 22 maggio la festa della Santa, con varie celebrazioni liturgiche e la tradizionale ''benedizione delle rose'', intensamente partecipata; particolare solennità assume questa festa quando essa cade di domenica.
 
==== [[Camaiore]] (LU) ====
A [[Camaiore]] nella chiesa dei SS. Angeli Custodi il 22 maggio di ogni anno si celebra la festa della Santa con la consueta benedizione delle rose e del pane.
 
==== [[Livorno]] ====
Nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (Livorno)|chiesa di San Giovanni Battista]], la festa della Santa è onorata con due importanti celebrazioni eucaristiche, sempre pomeridiane, che si svolgono il 21 maggio, con la benedizione delle rose e il 23 maggio, con l'esposizione della reliquia della Santa.
 
Dal 21 al 23 maggio nei locali adiacenti alla chiesa sono distribuite le rose benedette e i petali essiccati, in cambio di un'offerta a favore della chiesa.
 
In preparazione della festa della Santa vengono inoltre celebrati ogni anno i 15 giovedì di santa Rita.
 
==== Bagnaia ([[Rio nell'Elba]], LI) ====
Nel centro di questa località si erge una chiesetta intitolata a santa Rita, dono del benefattore Amedeo Cacciò.
 
=== [[Abruzzo]] ===
[[File:Cascia 1.jpg|thumb|Crocifisso dinanzi al quale, secondo una tradizione, santa Rita si ritrovò stimmatizzata]]
==== [[Celano]] (AQ) ====
La confraternita della Madonna delle Grazie ospita le congregazioni della cittadina [[marsica]]na nel giorno dei festeggiamenti che coinvolgono anche delegazioni provenienti da varie località dell'Abruzzo<ref>{{cita web|url=http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2010/05/25/news/la-confraternita-di-onna-ospite-della-festa-di-santa-rita-1.4577941|titolo=Celano: festa di Santa Rita|editore=Il Centro|accesso=}}</ref>.
 
==== [[Lanciano]] (CH) ====
La santa patrona del quartiere più popoloso della città viene portata in processione dopo aver benedetto le rose portate dai fedeli sul sagrato della chiesa.
 
==== [[Atri]] (TE) ====
La festa che Atri dedica alla santa degli impossibili è nota in tutto l'[[Abruzzo]]; la devozione che lega gli atriani a questa santa è fortissima (si dice che abbia salvato molte persone da malattie terribili e ancora oggi gli atriani le chiedono grazie e le offrono ex voto) e ogni anno, in occasione dei giorni di festa (che vanno dal 19 al 22 maggio) giungono numerose compagnie di pellegrini dall'[[Abruzzo]] e da molte zone del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]]; la tradizione vuole che questi pellegrini, per essere riconosciuti, indossino tuniche bianche, ma ormai ciò è praticato da pochissimi.
 
Un tempo, i pellegrini si addormentavano nella [[chiesa del Santo Spirito (Atri)|chiesa del Santo Spirito]] detta anche "Santuario di Santa Rita", ove è conservata la statua della Santa. Infatti, [[Atri]] è considerata (dopo [[Cascia]]) il principale centro di culto della Santa. La festa dura 11 giorni. Inizia il 12 maggio con l'esposizione della statua (statua vestita) su un baldacchino, prosegue il giorno dopo con l'inizio della novena e nei giorni successivi con messe solenni e prediche di predicatori chiamati per l'occasione. La sera del 19 maggio, mentre nella chiesa di Santo Spirito la campane suonano a festa e vengono accese le grandiose luminarie sistemate lungo le vie dove passa la processione. Il 20 e 21 maggio sono segnati da lancio di mortaretti, dai concerti bandistici e dalle orchestre sinfoniche; il 21 maggio, inoltre, avviene l'avvio dell'[[Indulgenza|indulgenza plenaria]], concessa nel [[1901]] da [[papa Leone XIII]]. Il 22 maggio è il giorno clou della festa: le visite alla chiesa del Santo Spirito si moltiplicano, la giornata è segnata dal lancio di mortaretti e dalle sfilate della banda; a mezzogiorno, nella messa solenne in Santo Spirito, le rose vengono benedette: alcune sono poi messe ai piedi del baldacchino, altre sono decorate da veli e nastri e messe in una cesta in sagrestia. Le rose benedette vengono continuamente prese dai fedeli e a volte capita che siano finite prima della processione.
 
Il pomeriggio del 22 maggio i fedeli si accalcano nel santuario per assistere alla messa cantata, presieduta dal vescovo della diocesi, da un altro invitato per l'occasione e dal predicatore incaricato delle omelie: la folla è enorme e spesso è costretta a posizionarsi lungo la scalinata del santuario. Alle 19.00 la banda comincia a suonare il ''Mosè'' di [[Gioachino Rossini]] e si avvia la processione con la statua della Santa (portata a spalla dall'Arciconfraternita dell'Annunziata) che compie un giro completo del centro storico di [[Atri]] e fermandosi (come in tutte le processioni cittadine) presso il convento delle [[Monache clarisse|Clarisse]]. I balconi sono tappezzati da tappeti e coperti bianche e rosse ricamate con simboli sacri, mentre le strade si trasformano in un tappeto di rose a causa dei lanci di petali che gli atriani, al passaggio della processione, effettuano dai balconi. La processione ritorna davanti alla chiesa dopo circa un'ora e mezza; prima del rientro effettivo della statua (che viene rivolta verso la folla) il predicatore effettua l'ultima breve omelia dalla scalinata del santuario e il vescovo effettua la benedizione con la reliquia di santa Rita, anch'essa portata in processione. Finalmente, alle 21.00, tra gli applausi festosi dei fedeli, le campane che suonano a festa e la banda che esegue nuovamente il ''Mosè'', la processione fa finalmente rientro.
 
A mezzanotte una gran folla si riunisce per assistere per lo spettacolo pirotecnico in piazza Acquaviva e il successivo concerto bandistico, sulla cassa armonica, in piazza Duomo.
Le visite dei fedeli continuano per i giorni successivi e la festa ha finalmente fine quando, il 29 maggio, la statua di santa Rita viene rimessa nella sua cappella e termina l'indulgenza plenaria.
In occasione della festa di santa Rita vengono inserite varie manifestazioni culturali, oltre ai concerti bandistici, alle orchestre sinfoniche e alla presenza di personalità di spicco dello spettacolo, variando di anno in anno.
 
=== [[Campania]] ===
==== [[Avellino]] ====
[[File:Santa Rita Avellino 2015.jpg|thumb|left|Simulacro di S. Rita da Cascia venerato in [[Avellino]] ]]
Ad [[Avellino]] le celebrazioni in onore di Santa Rita cominciano con l'inizio della novena, il 13 maggio. Durante la settimana della novena, avviene la consacrazione dei bambini alla Santa, e la vigilia della festa, dopo l'omaggio floreale dei [[battenti]] di [[San Pellegrino]] [[martire]], vengono benedette le rose che saranno consegnate ai fedeli. Il 22 maggio vi è un susseguirsi di messe nella chiesa di [[Francesco Saverio|San Francesco Saverio]], detta anche di Santa Rita (che si trova nel centro storico della città, nei pressi della cattedrale) e a mezzogiorno, dopo il pontificale tenuto dal [[vescovo]], avviene la recita della [[supplica]] alla Santa. Nel tardo pomeriggio la statua di santa Rita è portata in processione dalla sua [[Chiesa (architettura)|chiesa]], per un seguitissimo corteo nelle strade principali del centro. La processione trovava il suo culmine, ed il suo momento massimo di partecipazione quando la Santa veniva condotta nel piazzale dell'Ospedale [[Giuseppe Moscati|San Giuseppe Moscati]], dove i malati, si affacciavano alle finestre, lanciando coriandoli e fiori, e dove avveniva il volo delle colombe. Dal 2011 la statua della Santa sosta per un momento di riflessione, e per la preghiera dei malati davanti all'ex pronto soccorso cittadino, poiché l'ospedale è stato trasferito in un'altra zona della città.
 
==== [[Nocera Inferiore]] (SA) ====
I festeggiamenti avvengono nel quartiere di [[Casolla]] in [[Nocera Inferiore]] e iniziano ad aprile con ''l'alzata del quadro'' (il quadro raffigura ''Santa Rita e la Madonna delle Grazie''). Nella settimana in cui cade la ricorrenza della Santa l'intero quartiere inizia a prepararsi: il 22 maggio nella chiesa dei SS. Simone e Giuda vengono celebrate le messe a ogni ora; nell'atrio è montato un grande gazebo dove vengono distribuite migliaia di rose benedette ai fedeli.
 
Il corteo storico rappresenta la vita della Santa , con gli episodi raccontati e rappresentanti nei minimi dettagli. La processione è l'evento più atteso: percorre tutte le vie del quartiere Casolla Grotti: due statue vengono portate a spalla da portatori scelti e sostano in ogni portone (famosa la cascate delle rose), compreso l'ospedale cittadino. Alla fine arrivano in chiesa accolte da una folla numerosa e i portatori fanno ''ballare'' le statue al ritmo di musica della banda.
 
Nei giorni a seguire si termina con vari festeggiamenti, concerti, ospiti e fuochi d'artificio. Numerosi i voti chiesti dai fedeli nocerini alla Santa, conosciuta come la Santa dei casi impossibili.
 
==== [[Marina di Camerota]] (SA) ====
La Santa è portata in processione su una [[Fiat 500]], a passo d'uomo. L'automobile viene rivestita completamente di fiori raccolti nei giardini delle case del paese. Anche i bambini adornano con fiori le loro biciclette e con esse seguono la processione. Molti adulti invece scelgono di seguire la Santa con la propria [[automobile]]. Alla fine della processione vi è la benedizione delle automobili, degli automobilisti e dei fiori, e il simulacro di santa Rita che rientra in chiesa viene accompagnato dal suono di tutti i [[clacson]] presenti. Durante la messa, prima della processione, vengono distribuiti ai fedeli dei petali di rosa benedetti, sigillati in carta velina colorata.
 
==== [[Torchiara|Copersito Cilento]] ====
A Copersito Cilento le celebrazioni in onore della Santa cominciano con la [[novena]], il 13 maggio, nella chiesa parrocchiale di [[Santa Barbara]]. Il 22 maggio a mezzogiorno, davanti all'effigie della Santa, viene recitata la supplica accompagnata dal suono delle campane. La sera viene celebrata la tradizionale [[messa]] votiva, con la benedizione e la distribuzione delle rose ad opera del [[parroco]] [[Ordine francescano|francescano]]. Nella [[parrocchia]], molto legata alla Santa, la tradizione è stata a lungo guidata da padre Sinforiano Basile.
 
==== [[Amalfi]] ====
Ad [[Amalfi]] le celebrazioni in onore di santa Rita (che si svolgono nel santuario della Madonna del Rosario e Santa Rita) cominciano dalla [[novena]]. Durante la novena si svolgono alcuni riti tra cui i ''Vespri di santa Rita'', la benedizione delle rose. Durante la mattina del 22 maggio si celebrano delle messe. Nel pomeriggio c'è la tradizionale benedizione dei bambini, dopo la quale parte la processione che dal santuario arriva alla cattedrale dove si celebra la messa solenne. Al termine, la venerata statua di santa Rita viene riportata al santuario con una processione di ritorno. Ogni 2 anni c'è anche la banda musicale, che sfila per le vie della città ed esegue concerti e marce sinfoniche sul sagrato.
 
=== [[Puglia]] ===
==== [[Bari]] ====
Nella chiesa di Santa Rita, a [[Bari]], nell'omonimo [[Carbonara di Bari|quartiere Santa Rita]] in occasione della ricorrenza, si tiene una tre-giorni di festa con celebrazioni eucaristiche, con il rito della benedizione delle rose e [[Bitetto|con]] la Processione della statua della Santa per le vie del quartiere. La sera si svolge uno spettacolo pirotecnico.
 
==== [[Barletta]] ====
Nella chiesa di San Benedetto, a [[Barletta]], è collocata una statua rappresentante la Santa con una spina conficcata nella fronte. Il 22 maggio, in occasione della ricorrenza, si celebra l'Eucaristia più volte durante l'arco della giornata, celebrando il consueto rito della benedizione delle rose. Si svolge la processione che porta il simulacro nelle vie limitrofe alla chiesa, ornate da luminarie.
 
==== [[Bitetto]] (BA) ====
A [[Bitetto]], paesino ai primi gradini della Murgia, la "Pia Associazione Santa Rita da Cascia" cura il culto della Santa. L'associazione conta più di mille iscritte e i fedeli bitettesi sono da sempre legati al culto della Santa umbra.
 
Ogni anno l'associazione anima "i Quindici Giovedì" in preparazione alla festa di Santa Rita che ricorre il 22 maggio. Durante la Vigilia della festa innumerevoli fedeli ricorrono alla Santa con la tradizionale benedizione delle rose. Il 22 maggio, giorno dedicato alla Santa, che viene preceduto dalla novena, Solenni Celebrazioni si ripetono nella chiesetta di San Domenico (sede dell'associazione e dove è conservata la statua di Santa Rita) e la sera una lunga e sentita processione, con la partecipazione delle consorelle e dei fedeli tutti, attraversa la città.
 
==== [[Gallipoli]] (LE) ====
A Gallipoli,” l’Associazione Santa Rita da Cascia" insieme al Santuario cura il culto della Santa. Il Simulacro della Santa si venera presso il Santuario di Santa Maria del Canneto.
 
Ogni anno il Santuario insieme all’Associazione anima "i Quindici Giovedì" in preparazione alla festa di Santa Rita che ricorre il 22 maggio. La Vigilia della Festa innumerevoli fedeli ricorrono alla Santa e nella serata si svolge la Solenne e sentita Processione con il Simulacro della Santa per le vie della Città . Il 22 maggio, Solennità di Santa Rita, si celebra la Santa Messa delle ore 11:00 cui segue la Recita della Supplica alla Santa mentre in serata si svolge la Solenne Celebrazione Eucaristica durante la quale avviene la Benedizione delle Rose .
 
==== [[Conversano]] (BA) ====
La prima domenica di ottobre si festeggia santa Rita. Qui la festa è molto sentita; Conversano rappresenta la seconda casa per la Santa dei "casi impossibili" poiché la [[diocesi di Conversano-Monopoli|diocesi di Conversano]] ebbe un ruolo determinante per il processo che la condusse alla [[canonizzazione]] il 22 maggio [[1900]]. Al vescovo locale dell'epoca, [[Casimiro Gennari]], si deve infatti l'apertura dell'inchiesta che portò al riconoscimento quale [[miracolo]] della guarigione del sarto Cosma (variante di [[Cosimo]]) Pellegrini, avvenuta a Conversano nel [[1877]].
 
==== [[Locorotondo]] (BA) ====
La terza domenica di maggio nella Chiesa Madre Parrocchia-Santuario San Giorgio martire compatrono si svolgono le sante messe e in serata la processione con il simulacro di S.Rita conservato in chiesa sotto terra nella cripta archivio e sala riunioni insieme alle altre statue, al rientro la benedizione delle rose e fuochi pirotecnici.[[File:Santa Rita.jpg|thumb|L'immagine processionale di santa Rita portata in processione e ricoperta da oggetti di ex voto]][[Valenzano]] (BA) vi sta un simulacro rivestito da stoffa conservato nella chiesetta Madonna del Carmine , è del 2013 e fu voluto dal Comitato Feste Patronale di Valenzano "San Rocco" e "I Miseri di Valenzano" , nel 2017 venne donato un nuovo vestito donato da alcuni devoti valenzanesi , la festa la si fa dal 2013 , il triduo avviene che la statua in processione viene portata in Chiesa Matrice S.Rocco e nel giorno di festa in processione viene riportata dalla Chiesa Matrice nella sua sede alla chiesetta Madonna del Carmine. La festa civile organizzata dalla associazione "Migranti valenzanesi" in piazza largo San Benedetto.
 
[[Castellana Grotte]] (BA) vi sta la statua nella Rettoria Del Purgatorio nel centro storico pochi metri dalla Chiesa Matrice parrocchia San Leone Magno , la particolarità è che si porta in processione insieme agli altri santi venerati in Castellana Grotte nella solenne processione della Protettrice della Vetrana ad aprile di Gala.
 
[[Putignano]] (BA) vi sta la statua nella Parrocchia Madonna de Carmine e portata in processione il 22 maggio festa preceduto dal triduo 3 giorni prima 19-20-21 e tutto organizzato dalla confraternita Madonna del Carmine.
 
[[Noci (Italia)|Noci]] (BA) Vi si conserva il simulacro in cartapesta alla Chiesa Matrice-Chiesa Madre Parrocchia SS.Nome di Maria e di San Rocco patrono , la statua fu realizzata nel 1905 dal cartapesta Raffaele Carretta è molto bella perché la scena vede S.Rita davanti a una grande croce più grande e lei senza stare in ginocchio di lei e inoltre vi sta la reliquia di S.Rita esposta nella statua.
 
[[Alberobello]] (BA) Anche ad Alberobello vi sta questo culto . Vi sta in 2 chiese . Nella Basilica minore Pontificia-Santuario-Parrocchia dei SS.Martiri e Medici Cosma e Damiano vi sta una piccola statua di S.Rita in cartapesta dono dal devoto Francesco Lilla nel 1898 , 2 anni prima dalla canonizzazione , si conserva in Archivio nella cripta della Chiesa insieme alle altre statue ; inoltre dalla Pasqua 26 marzo 1978 vi sta nelle 10 tele in olio su tela fatte da Adolfo Ugo Rollo sta nella braccio sinistro a fianco a S.Nicola di Bari . La seconda chiesa che la ospita è la chiesa a trullo Parrocchia Sant'Antonio Antonio di/da Padova dei Guanelliani , vi sta un'altra statua in cartapesta più grande dell'altra dei SS.Medici dono del devoto Pietro Basile , è la più importante , il 22 maggio si organizza la processione ; inoltre sempre nella stessa chiesa S.Rita è raffigurata nel dipinto dell'abside L'Albero della Vita dell'artista [[Adolfo Rollo|Adolfo Ugo Rollo]], in passato da S.Antonio era festa civile con banda locale , luminarie e fuochi d'atifio . Tanti anni fa anche a Coreggia (Correggia nome originale) unica frazione di Alberobello vi stava nella chiesetta-rettoria Madonna del Rosario un quadro dono di una devota che portava il nome Rita ma oggi il quadro è sparito. Il lunedì (dopo la sesta domenica di Pasqua) 22 maggio ad Alberobello non solo S.Rita ma il ricordo del patrocinato di Alberobello ai Santi Cosma e Damiano il lunedì 22 maggio 1854 quando furono ufficialmente patroni , la festa passò a prima classe e si ottenne nei giorni di festa patronale la Indulgenza Plenaria. Con la festa di S.Rita si da inizio alla festa di Santa Lucia compatrona di Alberobello il 26 maggio con Triduo 23-25 , in passato era veramente Festa Patronale come quella dei SS.Medici.
 
==== [[Lucera]] ====
Molto sentita è a Lucera la festa di Santa Rita del 22 maggio, presso la chiesa di San Leonardo. L'organizzazione della festa spetta all'Arciconfraternita di San Giacomo Maggiore Apostolo, che cura tutti gli aspetti inerenti al triduo, alle celebrazioni religiose (la sera del 22 vi è la benedizione delle rose) e al trono su cui è posta la statua della santa.
 
==== [[Molfetta]] (BA) ====
L'Associazione religiosa locale dei devoti di santa Rita, con sede nella parrocchia di San Domenico, vanta circa 1500 iscritti. Durante la giornata vengono celebrate le funzioni religiose in più momenti, per permettere la partecipazione di tutti i numerosi fedeli (spesso costretti a sostare sull'intero sagrato). La parrocchia, inoltre, per permettere la partecipazione dei fedeli impossibilitati a muoversi da casa, mette a disposizione una diretta streaming web delle celebrazioni<ref>[http://www.parrocchiasandomenico.it]</ref>.
 
Il 13 maggio ha inizio la novena in preparazione alla festa, con la Celebrazione dell'Eucaristia, le preghiere alla Santa e la recita delle Lodi (la mattina) e dei Vespri (la sera). In quasi tutte le celebrazioni vengono benedette le insegne dei nuovi appartenenti all'Associazione S. Rita, di colore verde (nastro con medaglia per le donne, laccio intrecciato a cordicella con medaglia per gli uomini). Non è raro che entrino a far parte dell'Associazione anche bambini molto piccoli.
 
Nella serata del 21 maggio, a poche ore dalla festa, ha inizio la celebrazione del Transito, durante il quale si riporta la lettura dell'ascesa al cielo della Santa, sulle note del canto ''O beata'' del M° Valentino Miserachs Grau, cantato dalla Corale Polifonica "Sergio Binetti" della parrocchia. Segue la distribuzione ai presenti delle rose benedette. La cerimonia si conclude con l'intonazione collettiva, sacerdote e fedeli, di canti di gioia, alzando al cielo le rose appena ricevute, le quali, viste dall'altare, danno l'impressione di un immenso roseto fiorito.
 
Il 22 maggio, giorno della festa, le numerose messe terminano tutte con la benedizione delle rose. A mezzogiorno viene recitata la Supplica alla Santa. La sera, la statua che è rimasta esposta dall'inizio della novena viene portata in processione a spalla attraverso alcune strade del territorio della parrocchia, accompagnata da una folta folla di popolo festante ed orante. Al passaggio della Santa, i balconi sono addobbati a festa con coperte, bandiere, stendardi, fiaccole e luminarie, mentre le strade si trasformano in un tappeto di rose a causa dei lanci di petali che i molfettesi, al passaggio della processione, effettuano dai balconi. Al ritorno della processione dinanzi alla chiesa di San Domenico, la statua viene acclamata dai fedeli, le campane suonano a festa, ed al triplice grido del parroco “Evviva santa Rita”, tutti battono le mani. Dopo lo spettacolo pirotecnico la statua rientra in chiesa.
 
Inoltre, dal 2012, in prossimità della festa viene organizzato un Corteo Storico, con più di 200 figuranti in abiti d'epoca, che si snoda tra le strade principali della città, per poi terminare il cammino dinanzi al sagrato della parrocchia dove viene raccontata la vita della santa e con spettacoli di sbandieratori in sduo onore. Tutto viene allietato con spettacoli di sbandieratori e con il suono di strumenti musicali quali trombe e tamburi. Il corteo viene seguito, dai margini delle strade, da un innumerevole afflusso di popolo.
 
==== [[Noicattaro]] (BA) ====
Nella chiesa e convento agostiniano di Santa Maria della Lama in Noicattaro è molto forte la devozione alla Santa. Le bambine del paese vengono vestite con i tradizionali abiti monacali. Il 22 maggio, dopo la solenne messa e la benedizione delle rose, viene fatto sfilare il gruppo statuario della Santa, sorretta da un angelo, inginocchiata ai piedi del crocifisso. Al rientro della processione vengono fatti esplodere i fuochi pirici.
 
==== [[San Marco in Lamis]] (FG) ====
La festa in onore della Santa è molto partecipata. Viene celebrato un triduo nell'antica chiesa di Santa Chiara. Alla vigilia della festa vi è la benedizione degli abitini che le bambine indosseranno l'indomani durante la processione e delle rose che vengono distribuite alle persone nel giorno della festa. Il 22 maggio si celebrano le messe. Nel pomeriggio il concerto bandistico sfila per le vie della città. Alle 19 si svolge la processione che è molto partecipata soprattutto dalle mamme che accompagnano le piccole vestite da santa Rita. A termine della processione si celebra la messa. Conclude il tutto lo sparo dei fuochi pirotecnici.
 
==== [[Fasano]] (BR) ====
Ogni 22 maggio la statua della Santa viene traslata dalla [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Fasano)|Chiesa di Santa Maria Assunta]], in cui è custodita, fino in [[Piazza Ignazio Ciaia|Piazza Ciaia]] dove si svolge la celebrazione eucaristica, presieduta dal priore della [[Chiesa di San Giovanni Battista (Fasano)|Chiesa Matrice]]. L'evento che riscuote larga nella cittadinanza si conclude con la tradizionale benedizione delle rose rosse, simbolo della santa.
<ref>{{Cita web|url=http://www.radiodiaconia.it/archives/27878|titolo=Festa di Santa Rita|accesso=17 maggio 2013}}</ref>
 
=== [[Calabria]] ===
[[Nicastro]] di [[Lamezia Terme]] (CZ)
 
Il maestoso simulacro ligneo di Santa Rita mentre riceve la spina è venerato nell'antica chiesa di [[Santa Maria Maggiore]]. Il tredici maggio inizia la solenne novena, nella quale ogni giorno si prega per qualche intenzione ed è basato sulla vita della santa. Il 22 maggio, dopo la celebrazione di alcune messe, si snoda la processione per le vie parrocchiali e al ritorno la santa Messa all'aperto, la benedizione delle rose e degli abiti votivi e il rientro della statua in chiesa.
 
[[Lamezia Terme|Gabella di Lamezia Terme]] (CZ)
 
Gabella è una frazione del comune di Lamezia Terme, in [[provincia di Catanzaro]], situata tra le montagne della zona lametina. All'inizio del paese si trova una chiese ta dedicata a Santa Rita, costruita nel XX sec. Lì, nel paese, è venerata come Santa Patrona. I festeggiamenti avvengono nel mese di luglio, precisamente l'ultima domenica che viene preceduta da un solenne novenario basato sulla vita e i miracoli di Santa Rita. Nella prima serata la statua lignea della Santa esce dalla chiesetta e viene portata in processione, per poi ritornare verso le ore 22 in piazza e assistere allo spettacolo pirotecnico.
 
[[Pizzo (Italia)|Pizzo Calabro (VV)]]
 
Nella chiesa del Carmine è venerata una statua di Santa Rita che viene festeggiata a maggio con una lunga processione.
 
[[Platania]] (CZ)
 
Nella chiesa di [[San Michele]] è situata una statua della santa festeggiata a maggio.
 
[[Oppido Mamertina]] (RC)
 
Nel duomo si venera una statua della santa, molto invocata nei momenti di bisogno.
 
=== [[Sicilia]] ===
====[[Acireale]] (CT)====
La chiesa di San Rocco di Acireale, sita nel centralissimo Corso Umberto I, costituisce il centro della devozione cittadina alla Santa. Qui il giorno 22 di ogni mese, giorno tradizionalmente consacrato a santa Rita, viene celebrata la messa in onore alla "santa degli impossibili".
 
La festa del 22 maggio è preceduta dalla celebrazione di un triduo di preparazione nel quale si riflette sulla figura della santa di Cascia e sulle sue virtù eroiche.
 
Il 22 maggio tutto il popolo acese accorre a rendere omaggio a santa Rita. L'enorme afflusso dei fedeli alle celebrazioni eucaristiche programmate ad ogni ora, testimonia l'attaccamento e la devozione del popolo di Acireale per la Santa umbra. Al termine di ogni S. Messa viene effettuata la tradizionale benedizione delle rose. La celebrazione eucaristica pomeridiana delle 17,00 vede la partecipazione dei bambini, che vengono affidati al materno cuore di Santa Rita. Al termine della solenne celebrazione eucaristica delle ore 19,00, il simulacro di Santa Rita viene solennemente portato in processione per le vie del centro cittadino. Al rientro della processione in chiesa viene celebrata l'ultima S. Messa a conclusione dell'intensa giornata di devozione e di preghiera.
 
==== [[Belpasso]] (CT) ====
Santa Rita, la ''santa degli impossibili'', è venerata e pregata nella chiesa parrocchiale N.S. Gesù Cristo Re a Belpasso. Le celebrazioni iniziano con i 15 giovedì prima del giorno della festa con la reliquia che viene accolta in 15 famiglie diverse ogni giovedì, per proseguire con il triduo e concludersi il giorno dedicato alla Santa, il 22 maggio.
 
==Presentazione==
==== [[Castelbuono]] (PA) ====
A [[Castelbuono]] (PA) la festa prevede diversi giovedì di preparazione ed un triduo solenne che culmina il 22 maggio. Diverse celebrazioni scandiscono la giornata e al termine di ognuna si distribuiscono i pani benedetti. La sera, dal tetto della chiesa, si lanciano numerosi sacchi di petali di rosa sulla folla (la pioggia delle rose). Sono attive a Castelbuono due confraternite dedicate alla Santa, una maschile ed una femminile.
 
Alla fine del 2018 l'[https://www.ipaafortunatopz.gov.it/pvw/app/PZIP0001/pvw_sito.php Istituto Professionale Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale G. Fortunato di Potenza (sede di Lagopesole)], l'Ufficio Cultura e Biblioteca della [http://www.provincia.potenza.it/provincia/home.jsp Provincia di Potenza] e l'[http://www.alsia.it/ Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (ALSIA)] hanno stipulato una convenzione, finalizzata alla realizzazione di un percorso di alternanza scuola-lavoro dal titolo "'''Il recupero e la valorizzazione della biodiversità attraverso il riuso digitale delle fonti documentarie e iconografiche delle istituzioni culturali della Provincia di Potenza e le piattaforme Wikimedia'''".
==== [[Castelvetrano]] (TP) ====
A [[Castelvetrano]] (TP) la comunità parrocchiale della chiesa di Santa Maria della Salute coltiva da anni una intensa devozione per la santa e per la spiritualità agostiniana, dovuta anche dal fatto che nel 1628 dove attualmente sorge la chiesa era presente un convento di Eremiti Agostiniani, soppresso in seguito nel 1774 per mancanza di religiosi. La devozione ritiana nella città risale ai primi del Novecento.
Una statua fu commissionata negli anni '90: all'arrivo una moltitudine popolare accompagnò il simulacro.
 
L'Ufficio Cultura e Biblioteca della Provincia di Potenza si impegna a mettere a disposizione dei dipendenti dell'ALSIA, dei docenti e degli studenti dell'IPSASR G. Fortunato ogni tipo di documentazione utile all'indagine storica necessaria ai fini del recupero della biodiversità coltivata e allevata.
Il Corteo storico di santa Rita a Castelvetrano<ref>[http://www.corteosantaritacastelvetrano.it/ Il Corteo Storico di santa Rita a Castelvetrano]</ref> nasce negli anni '90 e con il passare del tempo si è sempre più affrancato dalle caratteristiche di manifestazione religiosa per sviluppare spettacolarità e fedeltà storica: oggi il corteo è un evento teatrale. Il corteo storico rappresenta i momenti più significativi della vita della Santa attraverso otto quadri viventi, che sfilano per le vie della città: santa Rita bambina e suoi genitori, sposalizio di santa Rita, uccisione del marito Paolo, santa Rita vedova e i due figli, ingresso miracoloso in monastero e i tre santi protettori, stimmatizzatone di santa Rita, miracolo dell'orto, morte di santa Rita.
 
L'indagine storica dovrà condurre all'acquisizione di fonti, documenti e informazioni in grado di stabilire l'autenticità di una determinata risorsa genetica e la sua presenza nel territorio lucano. Questa ricognizione è coerente con la mission delle scuole agrarie, che è anche quella di fornire agli studenti occasioni di formazione in tema di biodiversità, nel quadro di un'azione più ampia per la salvaguardia degli ecosistemi.
Inoltre, il giorno 22 maggio si celebra la festa in onore di santa Rita presso la chiesa Maria SS. della Salute, con la celebrazione della messa ed alla fine la benedizione delle rose, la solenne processione accompagnata dalle sacre note della locale banda musicale, ed al rientro in chiesa la benedizione del pane che viene distribuito ai fedeli intervenuti.
 
La documentazione storica raccolta presso la [http://biblioteca.provincia.potenza.it/ Biblioteca Provinciale di Potenza] e il [http://www.provincia.potenza.it/provincia/detail.jsp?otype=1126&id=111376 Museo Provinciale di Potenza] verrà digitalizzata e caricata online su [https://archive.org/ Internet Archive] e confluirà in un repertorio delle risorse genetiche lucane, realizzato dagli studenti sotto la guida dei docenti e dei funzionari dell'ALSIA e del Polo delle Arti e della Cultura.
==== [[Castellammare del Golfo]] (TP) ====
I festeggiamenti della santa dei casi impossibili a Castellammare del Golfo, si svolgono nella chiesa Maria SS Addolorata chiamata dai castellammaresi chiesa di Santa Rita, per la forte devozione nei confronti della santa. I festeggiamenti iniziano storicamente il 16 maggio con la benedizione delle moto nelle ore della mattinata e con una fiaccolata nelle ore della sera che percorrerà le strade del quartiere "Stazzune" cui appartenente la parrocchia. Dal 16 a 18 i festeggiamenti proseguiranno regolarmente con il rosario e la santa messa. Il 19 vi si celebra il Corteo Storico di Santa Rita cui viene rappresentata la vita della santa, con costumi e musiche medievali e con la partecipazioni di sbandieratori e sternardieri. Infine i festeggiamenti si concludono il 22 maggio, con la processione del simulacro della santa che percorrerà le vie principali della città. Al termine della processione, per chiudere la festa vi è uno spettacolo pirotecnico, che annuncia la fine della festività.
 
Esito finale del progetto sarà l'allestimento di una mostra della documentazione raccolta, con la contestuale presentazione del repertorio e dell'attività svolta.
==== [[Catenanuova]] (EN) ====
La festa a Catenanuova ([[Provincia di Enna|EN]]) venne istituita dopo la [[seconda guerra mondiale]] ([[1946]]) in seguito al voto di una cittadina ed alla grazia ricevuta: "se il marito fosse tornato vivo dai combattimenti di guerra, avrebbe acquistato una statua di santa Rita per ringraziamento". Nel giorno della festa, i fedeli indossano un abito con una cintura entrambi neri ed il colletto bianco, come quello della Santa, e portano rose per la benedizione.
 
Il progetto prevede:
Alla devozione di santa Rita sono legati i cosiddetti 15 giovedì prima della festa, e tre giorni prima ci si prepara con il triduo in suo onore. Il simulacro di santa Rita si conserva all'interno della [[Chiesa di San Giuseppe (Catenanuova)|chiesa San Giuseppe]] assieme ad una reliquia.
* due visite presso la Biblioteca Provinciale di Potenza (attualmente in via Maestri del Lavoro, Potenza, poi nella nuova sede della Bibliomediateca Provinciale in piazza delle Regioni, Potenza) con la guida del dott. Luigi Catalani, bibliotecario e responsabile dei progetti educativi per il Polo delle Arti e della Cultura della Provincia di Potenza, e del Dott. Michele Catalano, responsabile dell'Azienda Pantano di Pignola;
Ogni anno, il 22 maggio alle 8 del mattino, i tradizionali colpi a cannone con le campane annunziano il giorno di festa. Durante la giornata sono celebrate le messe con la benedizione delle rose e degli “abiti” dei devoti. Intorno alle 19,00 avviene l'uscita del simulacro dalla chiesa parrocchiale, che percorre buona parte delle vie di Catenanuova, per poi rientrare a tarda sera subito dopo aver assistito ai giochi pirotecnici; è tradizione che al rientro in chiesa tutte le rose benedette, circa 500, vengano distribuite ai fedeli.
* una visita al Museo Provinciale e alla Pinacoteca Provinciale di Potenza (in via Lazio, Potenza) con la guida delle funzionarie, dott.ssa Anna Grazia Pistone (archeologa) e dott.ssa Piera de Marca (curatrice), una classe per volta;
* una sessione di lavoro presso il laboratorio informatico dell'Istituto, con la guida del dott. Luigi Catalani (una classe per volta);
* una serie di sessioni di lavoro a distanza sulle piattaforme Wikimedia, con la guida del dott. Luigi Catalani;
* la digitalizzazione e il caricamento online della documentazione raccolta;
* la realizzazione di un repertorio in formato cartaceo e digitale;
* un compito finale di realtà.
 
Le visite non saranno soltanto l'occasione per conoscere spazi culturali pubblici e scoprire occasioni di accesso gratuito alla conoscenza, ma sono pensati anche come momenti di familiarizzazione con le fonti bibliografiche e iconografiche (libri, riviste, giornali, dipinti, sculture ecc.) e come occasioni di sviluppo delle competenze informative e digitali.
==== [[Marsala]] (TP) ====
Da alcuni anni anche a [[Marsala]] ([[Provincia di Trapani|TP]]) viene celebrata la festa in onore di Santa Rita. La festa è organizzata dalla [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Marsala)|Chiesa di Santa Maria dell'Itria]] è dagli [[Ordine degli agostiniani scalzi|agostiniani scalzi di Marsala]] che hanno sede nel [[monastero]] della [[Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Marsala)|Chiesa di Santa Maria dell'Itria]]. I festeggiamenti prevedono una [[novena]], un [[triduo]], una [[processione]] e la [[benedizione]] delle [[rosa (botanica)|rose]] al termine di ogni [[messa]] durante i festeggiamenti. Inoltre ogni anno sono previste altre [[manifestazioni]] ad essa collegata come [[conferenza|conferenze]], [[convegno|convegni]] e [[Proiettore cinematografico|proiezioni]] di [[film]], e inoltre viene celebrata anche una [[messa]] nella [[cappella]] dell'[[Ospedale Paolo Borsellino di Marsala]] per i malati e per tutto il personale del nosocomio, messa che culmina con la [[benedizione]] delle rose.
 
Le discipline coinvolte sono: Discipline letterarie e Scienze, tecnologie e tecniche agrarie; in un’ottica di interdisciplinarietà, sono possibili e auspicabili collegamenti con altre materie.
====[[Messina]]====
{{vedi anche|Santuario di Santa Rita da Cascia in San Paolino (Messina)}}
La devozione a [[Santa Rita da Cascia]] nella chiesa di Messina ha origini antiche. Fino al [[1908]] i devoti della Santa si incontravano nella chiesa di Sant'Agostino. Dopo il terremoto trovarono ospitalità nella chiesa di San Paolino, dove si raccoglievano intorno a un simulacro della santa che era stato donato alla chiesa di degli Ortolani da [[sant'Annibale Maria di Francia]] nel 1891. Il 22 maggio 1925 la chiesa viene intitolata solennemente a Santa Rita da Cascia e viene elevata alla dignità di santuario diocesano.
[[File:Santa rita334.jpg|thumb]]
Il [[Santuario di Santa Rita da Cascia in San Paolino (Messina)|santuario di Santa Rita]] è sede ogni anno dei solenni festeggiamenti in suo onore, che culminano il 21 maggio con la celebrazione del Beato Transito e il 22 Maggio con le numerose celebrazioni eucaristiche, al termine delle quali vengono benedette le rose e distribuiti i panini.
Nel pomeriggio, a seguito bella benedizione delle Rose portate dai pellegrini, una imponente processione accompagna il simulacro della santa lungo le vie vicine al suo santuario, un evento particolarmente caro a tutti i devoti della Santa, che accorrono in gran numero non solo da Messina ma anche da tutta la provincia.
 
Gli studenti coinvolti sono quelli delle classi IIA (n. 15) e IIIA (n. 22), che approfondiranno il concetto di biodiversità, attraverso la consultazione di fonti bibliografiche e iconografiche.
====[[Palermo]]====
Nella [[chiesa di Sant'Agostino (Palermo)|chiesa di Sant'Agostino a Palermo]] il 22 maggio ha luogo la festa con la benedizione delle rose portate dai fedeli, che poi conservano per donare i petali ad amici o parenti ammalati. La processione con il venerato simulacro si svolge solitamente il 2 giugno.
 
In particolare, gli studenti scopriranno i testi relativi all'argomento conservati nella Biblioteca e individueranno elementi legati alla biodiversità coltivata e allevata contenuti nelle opere esposte presso il Museo e la Pinacoteca.
==== [[Paternò]] (CT) ====
Viene venerata nella chiesa della Madonna della Scala. Ogni anno la solennità viene preceduta dalla celebrazione dei 15 giovedi di santa Rita e dal solenne triduo. Giorno 22, memoria liturgica della Santa, per tutta la giornata viene celebrata una Santa Messa ogni ora, per dare la possibilità ai numerosi devoti di assistere alle funzioni sacre.
 
Gli studenti impareranno a consultare le fonti storiche, ricercando sui giornali e sulle riviste d'epoca articoli, riferimenti e notizie. Dopo aver acquisito la metodologia di ricerca, gli studenti potranno svolgere le loro ricerche a scuola o a casa, grazie al libero accesso online all'[http://biblioteca.provincia.potenza.it/?page_id=332 Emerografia lucana in digitale], realizzata dalla Biblioteca Provinciale e ad altre risorse aperte.
Inoltre molte donne e bambine devote indossano "u vutu di Santa Rita", ovvero un abito lungo come quello monacale di Santa Rita. Esse lo indossano come voto o come atto di affidamento alla santa.
 
L'uso delle fonti non sarà passivo, ma propedeutico alla realizzazione in modalità collaborativa di un prodotto digitale originale sulle piattaforme Wikimedia. L'applicazione di questa metodologia didattica, inserita dal MIUR nel [https://www.generazioniconnesse.it/site/it/educazione-civica-digitale/ Curriculum di Educazione civica digitale], sarà facilitata dall'esperienza del dott. Luigi Catalani, coordinatore nazionale di Wikimedia Italia per l'area didattica, che seguirà in remoto i progressi degli studenti in fase di scrittura.
==== [[San Giovanni La Punta]] (CT) ====
[[File:San_Giovanni_Battista,_interno,_statua_Santa_Rita_da_Cascia_(San_Giovanni_la_Punta).jpg|thumb|Simulacro di santa Rita da Cascia venerato nella chiesa madre di San Giovanni La Punta]]
Nella chiesa madre dedicata a San Giovanni Battista è grande la devozione alla santa di Cascia. Solenni i 15 giovedì in preparazione alla festa. Il 22 maggio viene preparato da una novena, la vigilia solenne celebrazione del beato transito della Santa. Il 22 maggio per tutto il giorno sante messe partecipatissime e benedizione delle rose alle 12 in punto la recita della supplica all'unisono con tutti i devoti sparsi nel mondo. In serata dopo la messa vespertina uscita del bellissimo simulacro di santa Rita sul fercolo, benedizione dei mezzi di trasporto in piazza L. Mangano e P. Gabriele Allegra e processione per le vie del paese. All'uscita e al rientro della processione spettacoli di fuochi d'artificio. Attiva tutto l'anno nella parrocchia è la Pia Unione Primaria S. Rita da Cascia associata al monastero di Cascia.
 
Gli studenti realizzeranno sulla piattaforma Wikibooks un repertorio delle risorse genetiche lucane, frutto del loro lavoro di consultazione e rielaborazione delle fonti. L'opuscolo digitale resterà a disposizione delle altre classi, che lo potranno integrare e arricchire in futuro.
==== [[Santa Rita (Caltanissetta)|Santa Rita (CL)]] ====
Nel Borgo Santa Rita, in [[provincia di Caltanissetta]], viene festeggiata ogni 22 maggio, con una processione ed una messa solenne organizzata dalla chiesa madre di Sommatino, dove si trova una sua statua.
 
Il progetto si concluderà con un compito di realtà: la classe coinvolta organizzerà una visita guidata al Museo e/o alla Biblioteca destinata al pubblico dei pari e centrata sul tema prescelto. Nell'occasione, gli studenti illustreranno e diffonderanno l'opuscolo realizzato.
===[[Sardegna]]===
====[[Sassari]]====
A [[Sassari]] il culto della beata Rita è stato introdotto dagli [[Chiesa di Sant'Agostino (Sassari)|agostiniani]] nel [[XVII secolo]]. Alla soppressione del convento e del passaggio della chiesa ai domenicani, il culto passò alla locale Arciconfraternita del Rosario nell'omonimo oratorio per uno scambio di santi fra le due istituzioni. Dalla canonizzazione di Rita il suo culto a Sassari ha avuto una crescita esponenziale. La santa, il cui simulacro opera leccese di [[Luigi Guacci]] è allogato in quella che fu la cappella di [[San Pietro Martire]], è onorata ogni anno con una novena e la recita della Supplica il giorno 22 maggio a mezzogiorno. Per tutta la giornata si alternano sante Messe alla benedizione delle rose portate dalle centinaia di fedeli che affollano il piccolo tempio fin dalle prime ore del mattino. La festa è spesso oggetto di abusi e superstizioni come quello di far entrare in contatto le rose con la statua della santa dopo la benedizione sacramentale, nella convinzione che acquisiscano un più forte 'potere miracoloso' (verso il simulacro vi è infatti un culto che rasenta il feticismo tanto che esso viene esposto in cima ad un alto basamento per evitare di essere 'assalito' dai fedeli). Nell'occasione della festa, paradossalmente molto più sentita di quella della [[Madonna del Rosario|Titolare]], non si tiene però alcuna processione ma il cappellano dell'oratorio, con decreto del Generale degli agostiniani ottenuto sotto l'episcopato di Mons. [[Arcidiocesi di Sassari|Alessandro Domenico Varesini]] nel XIX secolo, ha facoltà di imporre il cingolo e lo scapolare della santa secondo il rituale tradizionale dell'Ordine di Sant'Agostino. Tale pratica è stata tuttavia abbandonata nel tempo e oggi, oltre alle rose, si offrono ai fedeli soltanto candele, rosari, immagini e altra oggettistica sacra relativa alla santa.
La festa ha assunto nella città tale importanza (forse perché di diretta derivazione agostiniana) da sorpassare quella celebrata in altre chiese locali e da attirare numerosissimi fedeli anche dai centri circostanti<ref>Più volte è stato lamentato dai fedeli il troppo disordine e il poco rispetto per la [[Messa]].</ref>.
 
Il progetto, che impegnerà gli studenti nell'orario scolastico, non ha alcun costo per l'Istituto.
== Filmografia e teatro ==
Il [[Rita da Cascia (film)|primo film]] realizzato su questa figura religiosa data al [[1943]], a firma di [[Antonio Leonviola]], interpretato da [[Elena Zareschi]]. Il film è in bianco e nero, realizzato a Cascia e a Roccaporena con il contributo della popolazione locale in veste di figuranti e comparse.
 
==Tutor==
Nel [[1967]] l'attore [[Paolo Poli]] scrive e interpreta una ''pièce'' teatrale in due atti intitolata ''Rita da Cascia'', in cui rielabora la vita della santa<ref>Poi pubblicata in Ida Omboni e Paolo Poli, ''Rita da Cascia'', Milano, Milano Libri Edizioni, 1968</ref>.
*I docenti referenti sono Carmela Marino e Carmen Salvatore
*I tutor interni sono Rocco Stefanile, Maria Caterina Mecca e Donatella Gerardi
*I tutor esterni sono [[Utente:Luigi Catalani|Luigi Catalani]] (WMI) e Michele Catalano (ALSIA)
 
==Calendario degli incontri==
Nel [[1994]]-[[1996]], su impulso del santuario di Cascia, viene prodotto il documentario scritto e diretto da Francesco Ferrari, dal titolo ''Rita, la santa di Cascia: un mirabile cammino di fede''<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.idea.mat.beniculturali.it/index.php?option=com_content&view=article&id=713materiali-di-antropologia-visiva-7&catid=66&Itemid=1679 Materiali di antropologia visiva 7<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
===Incontri svolti===
Si ricorda infine la recente mini-serie televisiva ''[[Rita da Cascia (miniserie televisiva)|Rita da Cascia]]'' ([[2004]]), diretta da [[Giorgio Capitani]] e interpretata da [[Vittoria Belvedere]].
* Mercoledì '''6 febbraio 2019''', ore 9.00-13.00: visita alla Biblioteca Provinciale di Potenza, riflessione sulle fonti informative e raccolta di documentazione sulla biodiversità in Basilicata.
* Mercoledì '''20 febbraio 2019''', ore 9.00-13.00: visita al Museo Archeologico Provinciale di Potenza e alla Pinacoteca Provinciale di Potenza
* Sabato '''16 marzo 2019''', ore 9.00-13.00: sessione di lavoro presso il laboratorio informatico della scuola a Lagopesole; [[Utente:Luigi Catalani|Luigi Catalani]] ha illustrato il funzionamento delle piattaforme wiki agli studenti che produrranno una prima bozza di contenuti.
 
===Prossimi incontri===
== Opere musicali ==
* (data da stabilire): incontro alla Biblioteca Provinciale di Potenza e sviluppo delle bozze di lavoro
[[File:Stimmate.jpg|upright=1.4|right|thumb|Una scena del musical]]
* (data da stabilire): presentazione del lavoro svolto
* Su santa Rita da Cascia è stato realizzato un musical dal titolo ''Rita, una rosa tra le spine'' da parte del gruppo teatrale "Madre Teresa" di Campofranco (CL). L'autore, don Vincenzo Giovino, iniziò a lavorare allo spettacolo nel 2007. Il musical è strutturato in due tempi, definendo la vita della Santa prima e dopo l'entrata in convento. Ogni tempo è suddiviso in quadri che raccontano le fasi della sua storia, evidenziando la figura del marito, dei figli e, presenza costante e vicina a Rita sposa e suora, della cugina Lapa. I ventisette brani che costituiscono il musical sono intercalati dalla figura di un menestrello che racconta in prosa alcuni passaggi chiave della vita della Santa. Durante la rappresentazione, nei momenti più difficili della Santa, interverrà il "Balletto dell'Arcobaleno", simbolo di speranza, inno alla natura e richiamo di Dio alla vita<ref>[http://www.pinogiambrone.it/madre_teresa.htm/ Sito del musical su santa Rita da Cascia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130327024006/http://www.pinogiambrone.it/madre_teresa.htm |data=27 marzo 2013 }}</ref>.
* La Messa di santa Rita da Cascia per soli, coro, orchestra è stata commissionata dal monastero di Santa Rita e dal santuario al compositore di musica sacra Mauro Zuccante in occasione del centenario della canonizzazione di santa Rita. Lo stile della composizione esprime la grande devozione nella bellezza della sua semplicità. I modelli cui si ispira sono da ricercarsi tra le forme della musica religiosa popolare dal medioevo portata ai nostri giorni. La messa si basa sulla composizione di una falsariga di una lauda polifonica rinascimentale e di un antico inno ambrosiano. Il compact disc della messa, eseguita per la prima volta nella basilica di Cascia il 22 maggio 1999 dal Coro Polifonico della città di Tolentino è acquistabile a Cascia; il ricavato si usa per scopi benefici.
 
== Firme degli studenti partecipanti ==
== La statua colossale ==
*--[[Utente:Colanto|Colanto]] ([[Discussioni utente:Colanto|msg]]) 11:06, 16 mar 2019 (CET)
[[File:Estatuadesantaritadecassia-santacruz-rn-brasil.JPG|thumb|destra|La statua colossale di Santa Rita]]
*--[[Utente:Angelacol|Angelacol]] ([[Discussioni utente:Angelacol|msg]]) 11:07, 16 mar 2019 (CET)
Il 27 giugno 2010 nelle vicinanze della città di [[Santa Cruz (Rio Grande do Norte)|Santa Cruz]], in Brasile, è stata inaugurata la statua religiosa cattolica più grande al mondo; è dedicata alla santa umbra Rita da Cascia. È alta 56 metri, 18 in più del [[Cristo Redentore|Cristo redentore]] del [[Corcovado (Brasile)|Corcovado]] di [[Rio de Janeiro]], che in precedenza deteneva il record d'altezza. La cittadina brasiliana, ora, sta organizzando anche un centro informativo sulla religiosa di Cascia. La città organizza il 22 maggio una grande festa dedicata alla Santa. Ad essa partecipano circa 60.000 persone provenienti da ogni angolo del Brasile<ref>Notizie tratte dal quotidiano "Corriere dell'Umbria", 28 giugno 2010, pag. 6, articolo a firma di Sergio Casagrande, {{cita web |url=http://www.corrieredellumbria.it/resources/ArchivioPrime/2010/06/20100628_CORR_PG_001.PDF |titolo=Copia archiviata |accesso=23 agosto 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101224090420/http://www.corrieredellumbria.it/resources/ArchivioPrime/2010/06/20100628_CORR_PG_001.PDF |dataarchivio=24 dicembre 2010 }}</ref>.
*--[[Utente:Lambro9|Lambro9]] ([[Discussioni utente:Lambro9|msg]]) 11:08, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Silvioallamp|Silvioallamp]] ([[Discussioni utente:Silvioallamp|msg]]) 11:13, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Miliano22|Miliano22]] ([[Discussioni utente:Miliano22|msg]]) 11:15, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Lidiacov|Lidiacov]] ([[Discussioni utente:Lidiacov|msg]]) 11:24, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Gabrilar|Gabrilar]] ([[Discussioni utente:Gabrilar|msg]]) 11:27, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Leccino789|Leccino789]] ([[Discussioni utente:Leccino789|msg]]) 11:28, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Meccanico789|Meccanico789]] ([[Discussioni utente:Meccanico789|msg]]) 11:30, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Nigro707|Nigro707]] ([[Discussioni utente:Nigro707|msg]]) 11:31, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Nigro717|Nigro717]] ([[Discussioni utente:Nigro717|msg]]) 11:33, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Paolopier|Paolopier]] ([[Discussioni utente:Paolopier|msg]]) 11:37, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Saraniello|Saraniello]] ([[Discussioni utente:Saraniello|msg]]) 11:38, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Santapia02|Santapia02]] ([[Discussioni utente:Santapia02|msg]]) 11:39, 16 mar 2019 (CET)
*--[[Utente:Dellis789|Dellis789]] ([[Discussioni utente:Dellis789|msg]]) 12:10, 16 mar 2019 (CET)
 
== NoteMonitoraggio attività ==
*...
<references/>
 
== BibliografiaGruppi di lavoro ==
*[https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Santapia02/sandbox Settore orticolo (zucca)]: Santarsiero, Nigro L., Allamprese, Lanza
* Agostino Cavallucci, ''Vita della beata Rita da Cascia'', Siena, 1610, ora in ''Documentazione ritiana antica'', Cascia, Monastero di S. Rita, 1968, vol I.
*[https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Nigro707/sandbox Settore erbe alimurgiche]: Nigro V., La Rossa G., Colangelo A.
* ''Documentazione ritiana antica'', a cura di D. Trapp, Cascia, Monastero di S. Rita, 1968-1970, 4 voll.
*[https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Miliano22/sandbox Settore zootecnico (allevamento ovicaprino)]: Colangelo M., Romaniello S., Pelosi C., Rinaldi P.
* Fiorella Giacalone, ''Il corpo e la roccia. Storia e simboli nel culto di santa Rita'', Roma, Meltemi, 1996.
*[https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Leccino789/sandbox Settore frutticolo (frutti autoctoni)]: Simone R., Liccione G., Coviello L.
* [[Mario Polia]] e Massimo Chiappini, ''Santa Rita da Cascia. La vita e i luoghi'', Milano, San Paolo Edizioni, 2010 [http://www.lafeltrinelli.it/products/9788821566639/Santa_Rita_da_Cascia_La_vita_e_i_luoghi/Polia_Mario.html].
*[https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Angelacol/sandbox Settore avicolo (gallina autoctona foggiana mediterranea)]: Colangelo A., Mecca L., De Lellis L.
* [[Lucetta Scaraffia]], ''La santa degli impossibili'', Milano, Vita e Pensiero, 2014.
* [[Antonio Sicari|Antonio Maria Sicari]], ''Il quarto libro dei ritratti dei santi'', Milano, Jaca Book, 1994, pp.&nbsp;61–77. ISBN 88-16-30275-5; ISBN 978-88-16-30275-4. [http://books.google.it/books?id=p-uiI2OE2C0C&pg=PA61#v=onepage&q&f=false ''Anteprima parziale'' su books.google.it].
* Cristina Siccardi, ''Santa Rita da Cascia e il suo tempo'', San Paolo Edizioni, Milano 2010.
* [[Agostino Trapè]], ''Santa Rita e il suo messaggio. Tutta a Lui si diede'', Terni, Umbriagraf, 1981.
 
== Altri progettiFonti ==
=== Sulla gallina ===
{{interprogetto}}
*[https://issuu.com/assistenzaalsia/docs/agrifoglio29 Articolo di M. Catalano su "Agrifoglio"], pp. 18-19.
*[http://www.biozootec.it/la_gallina_lucana.aspx Articolo di M. Catalano sul sito Biozootec].
*[http://www.alsia.it/BookReader/DocumentServlet?id=72 Articolo di M. Catalano su "Agrifoglio"], p. 30.
 
== Collegamenti esterni ==
*...
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.santaritadacascia.org/|Santuario di Santa Rita da Cascia}}
* {{cita web|http://www.santaritadacascia.com/|Audiovisivi libri informazioni bibliografiche}}
* {{cita web|http://www.roccaporena.com/|''Opera di santa Rita'' a Roccaporena}}
 
== Pagine utili ==
{{Controllo di autorità}}
Per i contributi a Wikipedia
{{Portale|biografie|cattolicesimo|medioevo}}
* [[Aiuto:Markup]] - le principali regole di formattazione
* [[Wikipedia:Uso delle fonti]] - cita le fonti!
* [[Wikipedia:Copyright]] - non copiare da libri, siti, o altro
* [[Aiuto:Riformulare un testo]]
* [[Aiuto:Tour guidato]]
* [[Aiuto:Note]]
* [[Aiuto:Come registrarsi]]
* [[Aiuto:Login]]
* [[Aiuto:Firma]]
* [[Wikipedia:Traduzioni]] e [[Aiuto:Come tradurre una voce]] - alcune indicazioni se decidete di tradurre una voce da un'altra versione linguistica di Wikipedia
* [[Aiuto:Manuale di stile]]
* [[Aiuto:Glossario]]
* [[Aiuto:Sportello informazioni]] - informazioni e chiarimenti in merito all'utilizzo di Wikipedi
 
[[Categoria:NatiProgetti ascolastici/Alternanza Liceo Galilei Potenza| Cascia]]
[[Categoria:Santi per nome]]
[[Categoria:Santi italiani del XV secolo]]
[[Categoria:Santi agostiniani]]
[[Categoria:Santi canonizzati da Leone XIII]]
[[Categoria:Santi e Beati legati all'Arcidiocesi di Spoleto-Norcia]]