La vita è bella e Joaquín Sorolla: differenze tra le pagine

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{{FilmBio
|Nome = Joaquín
|titolo italiano = La vita è bella
|Cognome = Sorolla
|titolo alfabetico = Vita è bella, La
|PostCognome = '''y Bastida'''<ref>{{Treccani|sorolla-y-bastida-joaquin|Sorolla y Bastida ‹soròl'a i bℎastìdℎa›, Joaquín|accesso=2 dicembre 2014}}</ref>
|immagine = lavitella.png
|ForzaOrdinamento = Sorolla ,Joaquin
|didascalia = [[Roberto Benigni]], [[Nicoletta Braschi]] e [[Giorgio Cantarini]] in una scena del film
|Sesso = M
|lingua originale = [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua tedesca|tedesco]]
|LuogoNascita = Valencia
|paese = [[Italia]]
|GiornoMeseNascita = 27 febbraio
|anno uscita = [[1997]]
|AnnoNascita = 1863
|durata = 120 min
|LuogoMorte = Cercedilla
|aspect ratio = 1,85:1
|GiornoMeseMorte = 10 agosto
| genere = drammatico
|genere 3AnnoMorte = 1923
|Epoca = 1800
|regista = [[Roberto Benigni]]
|Epoca2 = 1900
|soggetto = Roberto Benigni, [[Vincenzo Cerami]]
|Attività = pittore
|sceneggiatore = Roberto Benigni, Vincenzo Cerami
|Nazionalità = spagnolo
|produttore = [[Elda Ferri]], [[Gianluigi Braschi]]
|PostNazionalità = , è annoverato fra i rinnovatori della pittura spagnola in chiave impressionista e anche tra i più prolifici, avendo un catalogo di più di 2.200 opere
|produttore esecutivo = [[Vittorio Cecchi Gori]]
|Immagine = Joaquín Sorolla 004.jpg
|casa produzione = [[Cecchi Gori Group]], [[Melampo Cinematografica]]
|Didascalia = ''Autoritratto'' (1912)
|casa distribuzione italiana= [[Miramax Films]]
|attori =
*[[Roberto Benigni]]: Guido Orefice
*[[Nicoletta Braschi]]: Dora
*[[Giorgio Cantarini]]: Giosuè Orefice
*[[Marisa Paredes]]: madre di Dora
*[[Horst Buchholz]]: dottor Lessing
*[[Giustino Durano]]: Eliseo Orefice
*[[Sergio Bustric]]: Ferruccio Papini
*[[Lydia Alfonsi]]: signora Guicciardini
*[[Giuliana Lojodice]]: direttrice
*[[Amerigo Fontani]]: Rodolfo
*[[Pietro De Silva]]: Bartolomeo
*Francesco Guzzo: Vittorio
*Raffaella Lebboroni: Elena
|doppiatori originali =
*[[Paila Pavese]]: madre di Dora
*[[Omero Antonutti]]: voce narrante/Giosuè Orefice adulto
|fotografo = [[Tonino Delli Colli]]
|montatore = [[Simona Paggi]]
|effetti speciali = [[Giovanni Corridori]]
|musicista = [[Nicola Piovani]]
|scenografo = [[Danilo Donati]]
|costumista = [[Gaelle Allen]]
|truccatore =
|sfondo =
}}
 
== Biografia ==
'''''La vita è bella''''' è un [[film]] del [[1997]] diretto e interpretato da [[Roberto Benigni]].
Joaquín Sorolla Bastida nacque a [[Valencia]] in [[Spagna]] il 27 febbraio [[1863]]. Rimasto orfano di entrambi i genitori a soli due anni d'età fu allevato nella famiglia di una zia materna insieme alla sorella Eugenia.<br />
Manifestò presto la sua attitudine al disegno.<br />
Dopo aver frequentato le scuole medie frequentò una scuola serale di disegno per artigiani e la Scuola Superiore di Belle Arti di San Carlo mentre lavorava nello studio dello zio.
[[File:Dos de mayo, por Joaquín Sorolla.jpg|thumb|''Defensa del Parque de Artillería de Monteleón'' ([[1884]]), opera con cui vinse una medaglia alla Esposizione Nazionale; qui Sorolla risente ancora dello stile dell'ultimo [[Pedro Velarde]].]]
Partecipò a diverse esposizioni dove passò inosservato nel clima accademico che dominava allora finché nel [[1884]] ottenne il primo riconoscimento alla Esposizione Nazionale con il quadro ''Defensa del Parque de Artillería de Monteleón'', un quadro melodrammatico e tetro che dipinse espressamente per l'esposizione confidando a un amico: «qui per farsi conoscere e vincere una medaglia occorre dipingere morti».
 
Fu amico di famiglia del pittore valenciano [[José Benlliure y Gil]] ([[1855]]-[[1937]])<ref>{{es}}[http://www.jdiezarnal.com/valenciacasamuseobenlliure.html Casa Museo Benlliure]</ref> il cui sfortunato figlio José Benlliure Ortiz (Peppino) ([[1884]]-[[1916]]) fu anche suo allievo.<br />
Il film rappresenta una delle più celebri opere incentrate sullo scottante tema dell'[[Olocausto]]: in questo caso la storia viene esorcizzata ponendo l'attenzione sull'effetto che essa può avere su un bambino.
Nel [[1918]] circa dipingerà anche il ritratto di Jose Luis Benlliure Lopez de Arana ([[1898]]-[[1981]])<ref>Jose Luis Benlliure Lopez de Arana (1898-1981) vedi immagine 11/20 nella galleria.</ref>, architetto, figlio dello scultore [[Mariano Benlliure]] e della cantante Lucrezia Arana, cugino di ''"Peppino"'', che a sua volta andrà in esilio in Francia a causa della [[guerra civile spagnola]].
 
A seguito del gran successo che ebbe a [[Valencia]] il suo quadro ''El crit del palleter'' avente per tema la [[Guerra d'indipendenza spagnola]], ottenne un sussidio per andare a [[Roma]] a perfezionare la sua arte.<br />
Vincitore di tre Premi [[Premio Oscar|Oscar]]: [[Oscar al miglior film straniero|miglior film straniero]], [[Oscar al miglior attore protagonista|miglior attore protagonista]] ([[Roberto Benigni]]) e [[Oscar alla migliore colonna sonora|migliore colonna sonora]] ([[Nicola Piovani]]), su sette nomination totali, la pellicola vede protagonista Guido Orefice, uomo ebreo ilare e giocoso, che deportato insieme con la sua famiglia in un [[lager|lager nazista]], cercherà di proteggere il figlio dagli orrori dell'[[olocausto]], facendogli credere che tutto ciò che vedono sia parte di un meraviglioso gioco in cui dovranno affrontare prove tremende per vincere il meraviglioso premio finale. Alla sua uscita, in [[Italia]] incassò la cifra record di 31.468.000 [[euro]], divenendo il film italiano di maggiore incasso di sempre, oltre a essere una delle pellicole italiane più apprezzate e popolari nel mondo.<ref name="cineblog.it">[http://www.cineblog.it/post/121039/la-vita-e-bella-trama-e-curiosita-sul-film-di-rai-1 Cineblog - Stasera su Rai 1 La vita è bella]</ref>
Dopo l'esperienza romana, in cui venne a contatto con la grande arte classica e rinascimentale, nel [[1885]] si recò a [[Parigi]] con il suo amico Pedro Gil.<br />
A [[Parigi]] soggiornò sei mesi nei quali subì l'influenza degli impressionisti francesi. Il quadro ''El entierro de Cristo'' dipinto di ritorno a [[Roma]] però non ebbe il successo sperato.<br />
Nel [[1888]] sposò Clotilde García del Castillo, sorella di Juan Antonio García del Castillo, che aveva conosciuto quando frequentava l'Accademia di San Carlo. La coppia visse per un anno in [[Italia]], ad [[Assisi]].
 
Tornato in [[Spagna]] nel [[1889]] si stabilì a [[Madrid]] dove nell'arco di cinque anni riuscì ad affermarsi.<br />
Fu presentato in concorso al [[51º Festival di Cannes]], dove vinse il [[Grand Prix Speciale della Giuria]]; inoltre vinse 9 [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]], 5 [[Nastri d'argento]], il [[Premio César per il miglior film straniero]], 5 [[Globo d'oro|Globi d'Oro]], 2 [[European Film Award]] e un premio medaglia a [[Gerusalemme]]. Fu inoltre inserito dal [[National Board of Review of Motion Pictures]] nella lista dei dieci migliori film stranieri del [[1998]]. La [[colonna sonora]] firmata da [[Nicola Piovani]] fu acclamata in tutto il mondo, divenendo uno dei pezzi pregiati della discografia del compositore.<ref>[http://www.salteditions.it/la-vita-e-bella/ Nicola Piovani - La vita è bella]</ref>
Strinse una forte amicizia con [[Aureliano de Beruete]] con cui condivideva le esperienze artistiche degli impressionisti spagnoli, come [[Darío de Regoyos]], e gli ideali liberali e progressisti. Sarà il suo amico [[Aureliano de Beruete|Beruete]] a organizzare per primo una mostra antologica dell'amico dopo la sua morte.
 
Nel [[1894]] fece un altro soggiorno a [[Parigi]] dove approfondì lo studio del "luminismo" tanto da diventare da allora in poi una costante della sua pittura dove il colore si identifica con la luce.<br />
Oltre a essere l'opera che ha consacrato Benigni a livello internazionale, il film vanta anche numerosi primati: è il film italiano che ha incassato di più al mondo (229 milioni di dollari),<ref name="imdb.com">[http://www.imdb.com/boxoffice/alltimegross?region=world-wide Dato fornito dall'Internet Movie Database]</ref> il più premiato agli [[Premio Oscar|Oscar]],<ref>[http://www.imdb.com/title/tt0118799/awards?ref_=tt_awd Sezione Premi e riconoscimenti: IMDB]</ref> il più visto al suo primo passaggio TV (oltre 16 milioni di spettatori)<ref name="repubblica.it">{{Cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli/ascolti/ascolti/ascolti.html|titolo=Benigni, ascolti record per La vita è bella|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=23|mese=10|anno=2001|pagina=|accesso=5 dicembre 2015}}</ref> e, fino al [[2011]], il film italiano di maggior incasso in [[Italia]]<ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo500748.shtml Checco Zalone supera Benigni, record storico<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Fu letteralmente abbagliato dalla luce del Mediterraneo che trasferì sulle sue tele con colori vibranti applicati con pennellate sciolte e sicure.<br />
Nel [[1900]] vinse il Gran Prix di [[Parigi]], continuando con la sua pittura di denuncia sociale che tanto consenso aveva riscosso negli ultimi anni con opere come ''I encara diuen que el peix és car'' del [[1895]].<br />
Da allora [[Valencia]], sua città natale, lo consacrò suo cittadino illustre dedicandogli una strada.
 
Viaggiò molto in [[Inghilterra]], [[Francia]] e in altri paesi europei facendo conoscere le sue opere. In un'esposizione a [[Parigi]] presentò più di cinquecento quadri che gli fruttarono un riconoscimento senza eguali non solo in [[Europa]] ma anche in [[America]] dove nel [[1909]] ottenne un altro strepitoso successo esponendo quadri come ''Sol de tarde'' o ''Nadadores''. Nel [[1911]] espose al City Art Museum di [[St. Louis (Missouri)|St. Louis]] e nell'[[Art Institute of Chicago|Art Institute]] di [[Chicago]]. Tra il [[1913]] e il [[1919]] dipinse quattordici giganteschi murales nelle sale della Hispanic Society of America di [[New York]] dove illustrò scene tipiche delle diverse regioni della [[Spagna]] e del [[Portogallo]]. La misura di quest'opera è di tre metri d'altezza per settanta di lunghezza: un autentico monumento alla ''hispanidad''.<br />
== Trama ==
[[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], [[1938|1939]]. Guido Orefice è un uomo italiano di origine [[ebraismo|ebrea]] che, trasferitosi dalla campagna toscana, si reca dallo zio ad [[Arezzo]] con l'amico Ferruccio. Durante il tragitto, dove viene scambiato per il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]], incontra una giovane maestra elementare di nome Dora, a cui subito dà il soprannome di principessa, innamorandosene. Arrivato in città, viene ospitato da suo zio Eliseo, maître del Grand Hotel, dove Guido inizia a lavorare come cameriere. Quello stesso giorno, in municipio, avviene un litigio con Rodolfo, arrogante burocrate [[fascismo|fascista]], in seguito al quale entrambi si danno il nome di "scemo delle uova", perché Guido appoggia alcune [[Uovo (alimento)|uova]] nel cappello di Rodolfo che, quando lo indossa, gli si rompono sulla testa.
 
Il [[Meadows Museum|Museo Meadows]] di [[Dallas]] sviluppò un'esposizione a lui dedicata, esplorando per la prima volta la relazione unica di Sorolla con gli [[Stati Uniti d'America]] all'inizio del XX secolo. Essa ebbe inizio al Museo Meadows (13 dicembre 2013 – 19 aprile 2014), per poi spostarsi al [[San Diego Museum of Art]] ([[San Diego]], 30 maggio – 26 agosto 2014) e poi alla [[Mapfre|Fondazione MAPFRE]] a Madrid (23 settembre 2014 – 11 gennaio 2015).<ref>{{cita web|titolo=Sorolla & America|url=http://smu.edu/meadowsmuseum/about_Sorolla.htm|editore=Meadows Museum, Dallas|accesso=20 aprile 2013|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130407144955/http://smu.edu/meadowsmuseum/about_Sorolla.htm|dataarchivio=7 aprile 2013}}</ref>
Un giorno Guido, incontrando nuovamente Dora, scopre che è fidanzata con Rodolfo. Intanto, all'hotel, il cameriere fa anche amicizia con il dottor Lessing, un medico tedesco appassionato, come lui, di indovinelli. Saputo che un ispettore scolastico ospite dell'hotel è convocato il giorno dopo in una scuola elementare per una lezione [[antropologia|antropologica]] a favore della [[razza ariana]], trova uno stratagemma per sostituirsi a costui, pur di incontrare Dora che insegna nella stessa scuola.
 
Nel [[1914]] fu nominato accademico e dopo aver terminato la monumentale opera insegnò tecnica del colore e della composizione nella Scuola di Belle Arti di Madrid, diffondendo il suo stile luminista nella società dell'epoca.<br />
Il vero ispettore arriva quando la lezione ha già ormai ridicolizzato l'obiettivo iniziale e Guido, fuggito poi da una finestra, ha raggiunto il suo scopo. Una sera Dora, con i suoi amici, va a teatro, Guido la segue e, con un altro stratagemma, la porta via a Rodolfo. I due quella sera parlano a lungo e Guido le confessa infine il proprio amore per lei. Qualche sera dopo, proprio al Grand Hotel, Rodolfo è in procinto di festeggiare il fidanzamento ufficiale con Dora, la quale non è mai stata veramente innamorata di lui, ma costretta al connubio dalla madre: la donna quindi decide di contraccambiare i sentimenti di Guido e, al termine della serata, va via con lui, che entra nel ristorante sul [[cavallo]] bianco dello zio Eliseo, incurante che sul dorso dell'animale ignoti avessero scritto "cavallo ebreo" (è già incominciata infatti la [[leggi razziali del 1938|discriminazione razziale]]). A Rodolfo non rimane che incappare nell'ennesimo uovo, stavolta un grande uovo di struzzo etiope coloniale che rovina sulla sua testa.
Altrettanto importante fu la sua produzione come ritrattista. Fra i personaggi più importanti da lui ritratti ricordiamo: [[Juan Ramón Jiménez]], il re [[Alfonso XIII]], [[Vicente Blasco Ibáñez]], [[José Ortega y Gasset]].
 
La sua attività fu interrotta inaspettatamente nel [[1920]] a seguito di un infarto mentre stava dipingendo.
Guido e Dora si sposano e dal loro amore nasce Giosuè. Sei anni dopo, nonostante l'invasione nazista, la famiglia è ancora felice: Guido ha finalmente aperto una libreria ma, proprio il giorno del compleanno di suo figlio, i due, insieme con lo zio Eliseo, vengono catturati dai nazisti e caricati su un treno insieme con altri ebrei per la deportazione in un lager. Dora, giunta a casa con la madre e trovati i segni della colluttazione, arriva in tempo alla stazione per chiedere ai soldati di guardia di salire anche lei sul treno, pur non essendo ebrea, per seguire il marito e il figlio.Guido rivedrà di sfuggita la moglie soltanto in una occasione, all'arrivo al lager. Lo zio Eliseo, in quanto troppo anziano per lavorare, viene destinato subito alla [[camera a gas]]. Negli spogliatoi mostra un'ultima volta il suo contegno signorile, aiutando una donna delle SS a rialzarsi dopo che questa è scivolata, ricevendo in cambio un'occhiata di odio e rimprovero.
Morì il 10 agosto [[1923]] nella sua casa di [[Cercedilla]].<br />
A Madrid gli è stato dedicato il Museo Sorolla.<ref>'''Museo Sorolla'''. Nel [[1932]] nella casa di [[Madrid]] del pittore fu inaugurato il museo a lui dedicato e voluto dalla sua vedova, Clotilde García del Castillo che a questo scopo, nel [[1925]], lasciò tutti i suoi beni allo Stato spagnolo. Primo direttore fu l'unico figlio maschio del pittore, Joaquín Sorolla García, che a sua volta, alla sua morte nel [[1948]] lasciò altri quadri e beni al museo. Il Museo Sorolla dal [[1973]] è statale, e il suo patrimonio è stato incrementato nel tempo con acquisti.</ref>
 
== Opere scelte ==
Pur di proteggere Giosuè dagli orrori della realtà, Guido sin dall'inizio del tragico viaggio in treno, racconta a Giosuè che stanno partecipando a un gioco a premi, in cui si dovranno affrontare numerose prove per vincere un carro armato vero. Si spaccia anche come interprete del comandante tedesco, per "tradurre" le regole del lager, imposte ai prigionieri, in un emozionante gioco. Col passare dei giorni Giosuè entra attivamente nel vivo del "gioco", tra le cui "regole" c'era quella di rimanere nascosti nella camera riservata a suo padre e ad altri prigionieri, in realtà per evitare che, una volta trovato, fosse destinato alla [[camera a gas]].
[[File:Sorolla - Pescadores recogiendo las redes.jpg|thumb|''Pescadores recogiendo las redes'', conservato alla [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]]]]
*''El crit del palleter''
*''El entierro de Cristo''
*''Sol de tarde''
*''Nadadores''
*''Madre e hija''
*''Pescadora valenciana''
*''Visión de España''
*''Triste herencia''
*''I encara diuen que el peix és car''
* ''[[Bambini sulla spiaggia]]'' (1910)
 
Dipinse inoltre un ritratto di [[José Luis Benlliure López de Arana]], esposto al museo di Belle Arti di Valencia.
Durante una visita medica prima della camera a gas, Guido incontra nuovamente Lessing, il medico tedesco del Grand Hotel, che sei anni prima era rientrato a Berlino proprio per prendere parte alla [[Soluzione finale della questione ebraica|soluzione finale]] nei confronti degli ebrei. Lessing, ora membro del [[Partito nazista|Partito Nazista]], lo risparmia dalla camera a gas, e gli offre il lavoro di cameriere ai tavoli di una cena degli ufficiali tedeschi. Guido si illude che il medico voglia mettere una buona parola per lui e per sua moglie, e riesce anche a far partecipare suo figlio, per sfamarlo dignitosamente, confuso tra gli altri figli di ufficiali nel tavolo a loro riservato. Grande sarà la sua delusione quando, quella stessa sera, il dottore lo chiamerà a sé soltanto per sottoporgli un assurdo indovinello a cui non trovava soluzione e per il quale era disperatissimo, facendo soltanto scoprire che era diventato pazzo per gli indovinelli. Padre e figlio, passando per la nebbia per non farsi scorgere, tornano al campo, dopo aver visto una montagna di cadaveri ebrei,destinati al forno crematorio.
 
== Onorificenze ==
Una notte, all'improvviso, con la fine della guerra e dell'occupazione nazista, i soldati tedeschi cominciano freneticamente ad abbandonare il campo dopo aver fatto strage dei deportati rimasti. Guido riesce a nascondere Giosuè in una cabina dicendogli di giocare a nascondino e promettendogli di ritornare; mentre è alla ricerca della moglie si maschera da donna, e successivamente cerca di raggiungere il camion dove la tenevano prigioniera insieme con altre donne, dicendole di saltare dal camion, ma fallisce e viene scoperto; viene portato dietro a un vicolo e, dopo aver fatto l'occhiolino a Giosuè (come segno d'addio), viene fucilato da un soldato tedesco. Il mattino seguente il lager viene liberato dagli americani e tutti i soldati tedeschi vengono catturati.
{{Onorificenze
 
|immagine=Alfonso XII Spain.png
Giosuè esce dalla cabina in cui era stato tutta la notte nascosto in silenzio ed è infine salvato da un soldato americano, che lo fa salire sul suo carro armato: il bambino, convinto di aver vinto il premio finale, grida: «''È vero!''». Giosuè, accompagnato in spalla dal soldato che lo ha trovato, riconosce sua madre, che cammina nel gruppo di prigioniere liberate e finalmente la riabbraccia, gridando felice: «''Abbiamo vinto!''».
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine civile di Alfonso XII
 
|collegamento_onorificenza=Ordine civile di Alfonso XII
== Produzione ==
|motivazione=
Inizialmente l'idea era quella di un film comico, dopo i successi di ''Johnny Stecchino'' e ''Il mostro'', ma in seguito fu modificato il soggetto. Il film fu girato tra il novembre [[1996]] e l'aprile [[1997]], tra [[Arezzo]], [[Montevarchi]], [[Castiglion Fiorentino]], [[Cortona]], [[Ronciglione]], [[Roma]] e [[Papigno]] ([[Terni]]) con il titolo ''Buongiorno Principessa'' ma successivamente cambiato. Benigni dichiarò: «Questo film, che si chiama ''La vita è bella'', mi è venuto fuori, ma con emozione, tanto che mi ha fatto tremare tutte le costole del costato, ma anche a girarlo, ma bello, bello, è un film che non fa dormire la notte»<ref name="DIETROLEQUINTE">Dati forniti dal "dietro le quinte" contenuto nel DVD.</ref>. Uno spunto alla scrittura del film gli è venuto dalla vicenda di Rubino Salmonì<ref>[http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=40515&print=preview Informazione Corretta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.unmondoditaliani.com/e-morto-romeo-salmoni-luomo-che-ispiro-benigni-per-la-vita-e-bella.htm È morto Romeo Salmonì: l'uomo che ispirò Benigni per La vita è bella<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che gli raccontò la sua storia di deportato e di sopravvissuto narrata in seguito nel libro ''Ho sconfitto Hitler''<ref>[http://fuoridalghetto.blogosfere.it/2011/07/lultimo-saluto-a-romeo-rubino-salmoni.html Scomparso Romeo Rubino Salmonì - Fuori dal Ghetto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita web|url=http://it.paperblog.com/ispiro-la-vita-e-bella-di-begnigni-e-morto-romeo-rubino-salmoni-479273/|titolo=Ispiro "La vita è bella di Begnigni" - è morto Romeo Rubino Salmoni|sito=Paperblog|accesso=1 giugno 2015}}</ref>.
|data=29 novembre 1902<ref>Gaceta de Madrid n° 333 del 29 novembre 1902, pagina 721.</ref>
 
I nomi dei protagonisti sono invece presi da Dora De Giovanni, zia di Nicoletta Braschi sposata a Guido Vittoriano Basile, detto Guido, morto davvero nel campo di concentramento di Mauthausen proprio come il protagonista del film, fatto che stravolse la vita di Dora De Giovanni, nella realtà innamoratissima di Guido [[ Guido Vittoriano Basile [//it.wikipedia.org/w/index.php?title=Guido_Vittoriano_Basile&oldid=86569450] = Rif. Libro di Franco Dell'Amore "Dora De Giovanni, un soprano cesenate per Pietro Mascagni ([https://issuu.com/franco.dellamore/docs/dora_de_giovanni/1](pag. 111- la prefazione di questo libro che serve a documentare è di Nicoletta Braschi protagonista del film).
 
Durante le riprese, Benigni ebbe comunque qualche esitazione: «La gente mi diceva di fare attenzione perché era una idea molto estrema, temevo di offendere la sensibilità dei sopravvissuti. Lo so che tragedia sia stata, e sono orgoglioso di aver dato il mio contributo sull'[[Olocausto]] e sulla memoria di questo terrificante periodo della nostra storia. Io non sono [[ebreo]], ma la storia appartiene a tutti».
 
Il [[campo di concentramento]] nel film è in realtà una vecchia fabbrica dismessa nei pressi di [[Papigno]] ([[Terni]]) che fu riadattata come [[lager]] per le riprese. Secondo la sceneggiatura Guido fu portato al [[Campo di transito di Bolzano|lager di Gries - Zona Industriale di Bolzano]] (è ben visibile il punto dove strada, [[Isarco|fiume Isarco]] e ferrovia corrono attaccati prima di entrare nella piana di Bolzano). Il carro armato "premio", un [[M4 Sherman]] americano, è stato concesso per le riprese dal museo "Piana delle Orme" di Latina.
 
Da ricordare che questo fu l'ultimo dei 135 film di cui [[Tonino Delli Colli]] fu [[direttore della fotografia]]; e in un'intervista, alla domanda su cosa volesse dire lavorare con Benigni, rispose: «È proprio una bellezza». Benigni si avvalse della consulenza dello storico [[Marcello Pezzetti]] e di [[Shlomo Venezia]], sopravvissuto di Auschwitz, che a quei tempi era uno dei ''[[Sonderkommando (lager)|Sonderkommando]]'', cioè quelle unità speciali che avevano il compito di estrarre i corpi dalle camere a gas e [[cremazione|cremarli]]. In seguito quasi tutti i ''Sonderkommando'' vennero uccisi, per tentare di mantenere il segreto sull'Olocausto: Venezia fu uno dei pochissimi sopravvissuti.
 
Il film fu distribuito nella sale italiane nel dicembre [[1997]] in un'edizione di 122 minuti. In seguito Benigni modificò il montaggio riducendo la durata a 116 minuti e aggiungendo nel finale la voce narrante di Giosuè adulto (interpretato da [[Omero Antonutti]]). Questa versione fu poi presentata al [[festival di Cannes 1998]] e distribuita all'estero, ed è l'unica disponibile in home video.
 
== Colonna sonora ==
La colonna sonora è di [[Nicola Piovani]], per la quale è stato insignito dell'[[Oscar alla migliore colonna sonora]] nel [[Premi Oscar 1999|1999]]. Il brano ''La vita è bella'' è stato successivamente ripreso (con l'aggiunta del testo) dalla cantante [[Israele|israeliana]] [[Noa]], con il titolo di ''Beautiful That Way''.
 
=== Tracce ===
{{Tracce
|Titolo1 = Buon Giorno Principessa
|Titolo2 = La vita è bella
|Titolo3 = Viva Giosuè
|Titolo4 = Grand hotel valse
|Titolo5 = La notte di favola
|Titolo6 = La notte di fuga
|Titolo7 = Le uova nel cappello
|Titolo8 = Grand hotel fox
|Titolo9 = Il treno nel buio
|Titolo10 = Arriva il carro armato
|Titolo11 = Valsa Larmoyante
|Titolo12 = L'uovo di struzzo-Danza etiope
|Titolo13 = Krautentang
|Titolo14 = Il gioco di Giosuè
|Titolo15 = Barcarola
|Titolo16 = Guido e Ferruccio
|Titolo17 = Abbiamo vinto (titoli di coda)
}}
 
== Distribuzione ==
=== Distribuzione cinematografica ===
Uscì nelle sale cinematografiche italiane il 18 dicembre 1997 e fu un grande successo di critica e di pubblico. Nei primi mesi del [[1998]] uscì anche in altri paesi tra cui [[Francia]], [[Portogallo]], [[Romania]]. Nel maggio [[1998]] venne presentato in concorso al [[Festival di Cannes 1998|51º Festival di Cannes]], dove vinse il [[Grand Prix Speciale della Giuria]].<ref>[http://www.repubblica.it/online/cinema/cannes/premi/premi.html Trionfa a Cannes il giullare Benigni]</ref>
 
Il 20 ottobre [[1998]] il film arrivò negli [[Stati Uniti d'America|USA]] in un'edizione mutilata di 9 minuti, con alcuni tagli e l'eliminazione del personaggio di [[Lydia Alfonsi]]; per promuovere il film, il giorno prima, Benigni fu ospite al [[David Letterman Show]]. In USA incassò 57 milioni di dollari e fu accolto entusiasticamente da numerosi critici americani<ref>[http://www.rottentomatoes.com/m/1084398-life_is_beautiful Life Is Beautiful (La Vita è bella) (1997) - Rotten Tomatoes<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Successivamente, poco prima del trionfo agli Oscar, il film uscì in altre parti del mondo come [[Inghilterra]], [[Messico]], [[Germania]] e [[Grecia]].
 
Il 23 agosto [[1999]] uscì sempre in America un'edizione doppiata in [[lingua inglese|inglese]], ma questa versione si rivelò un fallimento: in essa Benigni è doppiato dall'attore americano Jonathan Nichols mentre la napoletana Ilaria Borrelli e l'[[italoamericani|italo - americano]] James Falzone prestano la loro voce per i personaggi di Dora e del piccolo Giosuè. Il 10 gennaio 1999 [[papa Giovanni Paolo II]] ha visto il film in una proiezione privata assieme a Roberto Benigni<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=tHwoTJrspFE&feature=related Intervista al ''Senso della vita'']</ref>: il comico toscano ha più volte dichiarato come, raccontando alla madre l'avvenimento, lei non gli abbia mai creduto.
 
=== Distribuzione televisiva ===
Quando il film fu trasmesso in TV per la prima volta da [[Rai 1]] il 22 ottobre [[2001]], fu visto da 16.080.000 telespettatori, share del 53,67%, in assoluto il dato d'ascolto più alto per un film nella televisione italiana, battendo il precedente record d'ascolto di 14.672.000 telespettatori del film ''[[Il nome della rosa (film)|Il nome della rosa]]'', che resisteva dal [[1988]]<ref name="repubblica.it"/>.
 
== Accoglienza ==
=== Critica ===
Al contrario dei precedenti film di Benigni, che sono stati sempre trattati in maniera controversa, questo fu un successo di critica. Su [[Morando Morandini|Il Morandini]] si dice: ''"È il sesto film di Benigni come regista, sicuramente il più difficile, rischioso e migliore; analizzando la pellicola si possono quasi vedere due film in uno, oppure un film in due parti, nettamente separate per ambientazione, tono, luce e colori. La prima spiega e giustifica la seconda, una bella storia d'amore, prima tra un uomo e una donna, poi per un figlio, ma allo stesso tempo l'una è la continuazione dell'altra."''<ref>Il Morandini 1999 - Morando Morandini - Zanichelli, 1998</ref> La pellicola riceve votazioni molto alte su vari siti che si occupano di recensire film: sul sito [[Rotten Tomatoes]] riceve l'approvazione da parte dell'80% dei critici e del 96% del pubblico, sul sito [[Internet Movie Database]] riceve un voto di 8,6/10, sul sito [[MYmovies]] una valutazione media di 4,35/5.<ref>{{cita web|url=http://www.rottentomatoes.com/m/1084398-life_is_beautiful/|titolo=Life Is Beautiful (La Vita è bella) (1997)
|editore=rottentomatoes.com|autore=|accesso=16 maggio 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0118799/|titolo=La vita è bella (1997)
|editore=imdb.com|autore=|accesso=16 maggio 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/film/1997/lavitaebella/|titolo=La vita è bella
|editore=mymovies.it|autore=|accesso=16 maggio 2013}}</ref>
 
Anche negli [[Stati Uniti d'America]] la pellicola venne largamente apprezzata: Janes Maslin sul ''[[New York Times]]'' scrive che: ''"Benigni è riuscito a creare una situazione in cui la commedia è coraggio e da questa situazione ha sviluppato un film non pretenzioso ed estremamente godibile che gioca con la storia in modo serio e leggero"''.<ref name="Repubblica - Benigni verso l'Oscar">[http://www.repubblica.it/online/cinema/lanciato/lanciato/lanciato.html Repubblica - Benigni verso l'Oscar]</ref> ''"Fa male ridere, ma ne vale la pena"'' ha sottolineato il ''[[New York Post]]''.<ref name="Repubblica - Benigni verso l'Oscar"/> Secondo ''[[USA Today]]'', che assegna 3,5 stelle su 4: ''"Life is beautiful è un film convincente che svolge bene le motivazioni dei personaggi e con un Benigni 'straordinario', dotato di una comicità spettacolarmente pungente. Se esiste un premio per la regia dei film di successo più schizofrenici dai tempi de [[Il laureato]] l'attore, regista e cosceneggiatore dovrebbe vincerlo"''.
 
Il film tuttavia venne aspramente criticato dal regista [[Mario Monicelli]], il quale definì "mascalzonata" il revisionismo storico operato da Benigni. Parlando del film Monicelli disse «[..] Non come quelle inventate, non come quella mascalzonata di Benigni in La vita è bella, quando alla fine fa entrare ad Auschwitz un carro armato con la bandiera americana. Quel campo, quel pezzo di Europa lo liberarono i russi, ma... l’Oscar si vince con la bandiera a stelle e strisce, cambiando la realtà. [..]»<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/critica/persone/critica.asp?id=37893&r=934|editore=mymovies.it|titolo=Mario Monicelli|accesso=22 ottobre 2016}}</ref> A questa critica Benigni rispose dichiarando che «[..]il film non parla di Auschwitz, e infatti intorno al campo ci sono i monti che ad Auschwitz invece non ci sono. Quello è "il" campo di concentramento, perché qualsiasi campo contiene l'orrore di Auschwitz, non uno o un altro.[..]»<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/02/15/diliberto-attacca-oscar-di-benigni.html|editore=repubblica.it|titolo=Diliberto attacca l' Oscar di Benigni: L' ha vinto con un falso storico|accesso=22 ottobre 2016}}</ref>
 
=== Incassi ===
Il film è il [[Film con maggiori incassi in Italia|quinto maggiore incasso di sempre]] tra i film visti in Italia con circa 31 milioni di euro, e la pellicola italiana con il maggior incasso della storia avendo incassato oltre 229.200.000 di [[dollaro|dollari]] in tutto il mondo<ref name="imdb.com"/>, a fronte di un costo di 15 miliardi di lire<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/marzo/04/Classifica_degli_utili_vita_bella_co_0_9903041101.shtml Corriere della Sera, "Classifica degli utili: La vita è bella batte i kolossal"]</ref><ref>[http://movieplayer.it/film/la-vita-e-bella_576/info/]</ref>
Inoltre è il secondo in graduatoria fra i film non di lingua inglese più visti negli [[USA]] dopo la pellicola [[taiwan]]ese ''[[La tigre e il dragone]]''. Il film, nel [[1997]] fu, fino al [[2001]], il più grande incasso di sempre per un film non prodotto in America.
<ref>[http://www.boxofficemojo.com/genres/chart/?id=foreign.htm Foreign Language Movies at the Box Office - Box Office Mojo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Riconoscimenti ==
{{div col}}
 
* [[Premi Oscar 1999|1999]] - '''[[Premio Oscar]]'''
** ''[[Oscar al miglior film straniero|Miglior film straniero]]'' (''Italia'') a [[Roberto Benigni]]
** ''[[Oscar al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
** ''[[Oscar alla migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]]'' a [[Nicola Piovani]]
** Nomination ''[[Oscar al miglior film|Miglior film]]'' a [[Elda Ferri]] e [[Gianluigi Braschi]]
** Nomination ''[[Oscar al miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''[[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|Migliore sceneggiatura originale]]'' a [[Roberto Benigni]] e [[Vincenzo Cerami]]
** Nomination ''[[Oscar al miglior montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Simona Paggi]]
* [[Premi BAFTA 1999|1999]] - '''[[British Academy of Film and Television Arts|Premio BAFTA]]'''
** ''[[BAFTA al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''[[BAFTA al miglior film|Miglior film straniero]]'' (''Italia'')
** Nomination ''[[BAFTA alla migliore sceneggiatura originale|Migliore sceneggiatura originale]]'' a [[Roberto Benigni]] e [[Vincenzo Cerami]]
* [[Screen Actors Guild Awards 1999|1999]] - '''[[Screen Actors Guild Award]]'''
** ''[[Screen Actors Guild Award per il miglior attore cinematografico|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''[[Screen Actors Guild Award per il miglior cast cinematografico|Miglior cast]]''
* [[Festival di Cannes 1998|1998]] - '''[[Festival di Cannes]]'''
** ''[[Grand Prix Speciale della Giuria]]'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''[[Palma d'oro]]'' a [[Roberto Benigni]]
* [[David di Donatello 1998|1998]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
** ''[[David di Donatello per il miglior film|Miglior film]]'' a [[Roberto Benigni]], [[Elda Ferri]] e [[Gianluigi Braschi]]
** ''[[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regia]]'' a [[Roberto Benigni]]
** ''[[David di Donatello per il miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
** ''[[David di Donatello per la migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Roberto Benigni]] e [[Vincenzo Cerami]]
** ''[[David di Donatello per il miglior produttore|Miglior produttore]]'' a [[Elda Ferri]] e [[Gianluigi Braschi]]
** ''[[David di Donatello per il miglior scenografo|Migliore scenografia]]'' a [[Danilo Donati]]
** ''[[David di Donatello per il miglior direttore della fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[Tonino Delli Colli]]
** ''[[David di Donatello per il miglior costumista|Migliori costumi]]'' a [[Danilo Donati]]
** ''[[Premio David Scuola|David Scuola]]'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''[[David di Donatello per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Sergio Bustric]]
** Nomination ''[[David di Donatello per il miglior montatore|Miglior montaggio]]'' a [[Simona Paggi]]
** Nomination ''[[David di Donatello per il miglior fonico di presa diretta|Miglior sonoro]]'' a [[Tullio Morganti]]
** Nomination ''[[David di Donatello per il miglior musicista|Miglior colonna sonora]]'' a [[Nicola Piovani]]
* [[Nastri d'argento 1998|1998]] - '''[[Nastro d'argento]]'''
** ''[[Nastro d'argento al regista del miglior film|Regista del miglior film]]'' a [[Roberto Benigni]]
** ''[[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
** ''[[Nastro d'argento al migliore attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Giustino Durano]]
** ''[[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Roberto Benigni]] e [[Vincenzo Cerami]]
** ''[[Nastro d'argento al migliore soggetto|Miglior soggetto]]'' a [[Roberto Benigni]] e [[Vincenzo Cerami]]
** Nomination ''[[Nastro d'argento alla migliore colonna sonora|Migliore colonna sonora]]'' a [[Nicola Piovani]]
* [[Chicago Film Critics Association 1998|1998]] - '''[[Chicago Film Critics Association|Chicago Film Critics Association Award]]'''
** ''[[Chicago Film Critics Association Award per il miglior film in lingua straniera|Miglior film straniero]]'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''[[Chicago Film Critics Association Award per il miglior film|Miglior film]]''
** Nomination ''[[Chicago Film Critics Association Award per il miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
* [[Premi César 1999|1999]] - '''[[Premio César]]'''
** ''[[Premio César per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]'' a [[Roberto Benigni]]
* [[European Film Awards 1998|1998]] - '''[[European Film Awards|European Film Award]]'''
** ''[[European Film Awards per il miglior film|Miglior film]]'' a [[Roberto Benigni]], [[Elda Ferri]] e [[Gianluigi Braschi]]
** ''[[European Film Awards per il miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
* [[Premi Goya 2000|2000]] - '''[[Premio Goya]]'''
** ''[[Premio Goya per il miglior film europeo|Miglior film europeo]]'' (''Italia'')
* [[Kansas City Film Critics Circle Awards 1999|1999]] - '''[[Kansas City Film Critics Circle Awards|Kansas City Film Critics Circle Award]]'''
** ''[[Kansas City Film Critics Circle Award per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]''
* [[Las Vegas Film Critics Society Awards 1998|1998]] - '''[[Las Vegas Film Critics Society|Las Vegas Film Critics Society Award]]'''
** ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per il miglior film in lingua straniera|Miglior film straniero]]''
** ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per il miglior regista|Migliore regia]]'' a [[Roberto Benigni]]
** ''[[Las Vegas Film Critics Society Award per il miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
* [[Premi Lumière 1999|1999]] - '''[[Premio Lumière]]'''
** ''[[Premio Lumière per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]'' a [[Roberto Benigni]]
* [[National Board of Review Awards 1998|1998]] - '''[[National Board of Review Awards|National Board of Review Award]]'''
** ''[[National Board Review Top Ten Films|Migliori dieci film stranieri]]''
** ''Premio Speciale'' (''per la regia'') a [[Roberto Benigni]]
* [[Satellite Awards 1998|1998]] - '''[[Satellite Award]]'''
** Nomination ''[[Satellite Award per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]'' a [[Roberto Benigni]]
* [[Premio Amanda 1999|1999]] - '''[[Premio Amanda]]'''
** Nomination ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]]
* 2000 - '''[[Awards of the Japanese Academy]]'''
** Nomination ''[[Award of the Japanese Academy al miglior film in lingua straniera|Miglior film straniero]]''
* 1998 - '''[[Boston Society of Film Critics Awards]]'''
** Nomination ''Miglior film straniero''
** Nomination ''[[Boston Society of Film Critics Award per il miglior regista|Miglior regia]]'' a [[Roberto Benigni]]
* [[British Independent Film Awards 1999|1999]] - '''[[British Independent Film Awards|British Independent Film Award]]'''
** Nomination ''Miglior film straniero''
* 1999 - '''[[Critics' Choice Movie Awards|Critics' Choice Movie Award]]'''
** ''Miglior film straniero''
** Nomination ''[[Critics' Choice Award al miglior film|Miglior film]]''
* 1998 - '''[[Globo d'oro]]'''
** ''[[Globo d'oro al miglior film|Miglior film]]'' a [[Roberto Benigni]], [[Elda Ferri]] e [[Gianluigi Braschi]]
** ''[[Globo d'oro al miglior attore|Miglior attore protagonista]]'' a [[Roberto Benigni]]
** ''[[Globo d'oro alla miglior sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Roberto Benigni]] e [[Vincenzo Cerami]]
** ''[[Globo d'oro alla miglior fotografia|Miglior fotografia]]'' a [[Tonino Delli Colli]]
* [[Grammy Awards 2000|2000]] - '''[[Grammy Award]]'''
** Nomination ''Miglior colonna sonora'' a [[Nicola Piovani]]
* [[Premi Robert 2000|2000]] - '''[[Premio Robert]]'''
** ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]]
* [[San Diego Film Critics Society Awards 1998|1998]] - '''[[San Diego Film Critics Society Awards|San Diego Film Critics Society Award]]'''
** ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]]
* 1998 - '''[[Ciak d'oro]]'''
** ''Miglior film'' a [[Roberto Benigni]], [[Elda Ferri]] e [[Gianluigi Braschi]]
** ''Miglior regia'' a [[Roberto Benigni]]
** ''Miglior attore protagonista'' a [[Roberto Benigni]]
** ''Miglior attrice protagonista'' a [[Nicoletta Braschi]]
* 1998 - '''[[AFI Fest]]'''
** ''Miglior film'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''Gran Premio della Giuria'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[AACTA Award]]'''
** ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]] e [[Arnon Milchan]]
* 1999 - '''[[DGA Award]]'''
** Nomination ''Miglior regia'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[Film Critics Circle of Australia Awards|Film Critics Circle of Australia Award]]'''
** Nomination ''Miglior film straniero''
* 1999 - '''[[German Film Awards|German Film Award]]'''
** ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]]
* 1998 - '''[[Montréal World Film Festival]]'''
** ''Premio del Pubblico'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[Palm Springs International Film Festival]]'''
** ''Premio del Pubblico'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[Southeastern Film Critics Association Awards|Southeastern Film Critics Association Award]]'''
** ''Miglior film straniero''
** Nomination ''Miglior sceneggiatura originale'' a [[Vincenzo Cerami]] e [[Roberto Benigni]]
* 1998 - '''[[Toronto International Film Festival]]'''
** ''Premio del Pubblico'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[American Comedy Awards|American Comedy Award]]'''
** ''Attore più divertente'' a [[Roberto Benigni]]
* 1998 - '''[[Athens International Film Festival]]'''
** ''Premio del Pubblico'' a [[Roberto Benigni]]
* 1998 - '''[[Awards Circuit Community Awards]]'''
** ''Miglior film straniero''
* 2000 - '''[[Blue Ribbon Awards|Blue Ribbon Award]]'''
** ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[Chlotrudis Awards|Chlotrudis Award]]'''
** ''Migliore regia'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''Miglior film''
** Nomination ''Miglior attore protagonista'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''Migliore sceneggiatura'' a [[Roberto Benigni]] e [[Vincenzo Cerami]]
* 2000 - '''[[Cinema Writers Circle Awards|Cinema Writers Circle Award]]'''
** ''Miglior film straniero''
* 1999 - '''[[Czech Lions]]'''
** Nomination ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[Florida Film Critics Circle Awards|Florida Film Critics Circle Award]]'''
** ''Miglior film straniero''
* 1999 - '''[[French Syndicate of Cinema Critics]]'''
** ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]]
* 1998 - '''[[Ft. Lauderdale International Film Festival]]'''
** ''Miglior film'' a [[Roberto Benigni]]
** ''Migliore regia'' a [[Roberto Benigni]]
** ''Miglior attore protagonista'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[Guild of German Art House Cinemas]]'''
** ''Miglior film straniero'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[Harry Award]]'''
** Nomination ''Harry Award''
* 1999 - '''[[Online Film & Television Association]]'''
** ''Miglior film straniero''
** Nomination ''Miglior film'' a [[Gianluigi Braschi]] e [[Elda Ferri]]
** Nomination ''Miglior regia'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''Miglior film drammatico'' a [[Gianluigi Braschi]] e [[Elda Ferri]]
** Nomination ''Miglior attore protagonista'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''Miglior attore in un film drammatico'' a [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''Miglior performance rivelazione maschile'' a [[Francesco Guzzo]]
** Nomination ''Miglior sceneggiatura originale'' a [[Vincenzo Cerami]] e [[Roberto Benigni]]
** Nomination ''Migliori costumi'' a [[Danilo Donati]]
* 1999 - '''[[Online Film Critics Society Awards|Online Film Critics Society Award]]'''
** ''Miglior film straniero''
** Nomination ''Miglior film''
* 1999 - '''[[PGA Awards|PGA Award]]'''
** Nomination ''Miglior produttore'' a [[Elda Ferri]] e [[Gianluigi Braschi]]
* 1998 - '''[[Vancouver International Film Festival]]'''
** ''Film più Popolare'' a [[Roberto Benigni]]
* 1998 - '''[[Festival internazionale del cinema di Varsavia]]'''
** ''Premio del Pubblico'' a [[Roberto Benigni]]
* 1999 - '''[[Young Artist Award]]
** ''Miglior giovane attore a [[Giorgio Cantarini]]
{{div col end}}
 
Durante la cerimonia degli [[Premio Oscar|Oscar]] del 21 marzo 1999 ha ricevuto ben 3 [[Premio Oscar|statuette]] su 7 nomination, per il [[Oscar al miglior attore|migliore attore protagonista]] (Roberto Benigni), [[Oscar alla migliore colonna sonora|la migliore colonna sonora]] e il [[Oscar al miglior film straniero|miglior film straniero]].
 
L'attrice [[Sophia Loren]] consegnò a Benigni la statuetta per il miglior film straniero ed egli, dalla felicità, balzò sulle poltrone degli spettatori e in uno stentato inglese divertì il pubblico americano. Poi furono premiati [[Nicola Piovani]] per le musiche e lo stesso Benigni come miglior attore, dalle mani dell'attrice [[Helen Hunt]], diventando il primo interprete italiano (e il primo attore non-anglofono in assoluto) a ricevere l'Oscar al miglior attore recitando in un film in lingua straniera. Inoltre [[Giorgio Cantarini]], interprete di Giosuè, vinse lo [[Young Artist Awards]], ovvero il premio dato ai giovani attori, diventando non solo il più giovane a vincerlo, 6 anni, ma anche l'unico di nazionalità italiana, considerandolo come un vero e proprio record, essendo solo gli attori bambini statunitensi a riceverlo.
 
A Roma salutò l'allora Presidente della Repubblica [[Oscar Luigi Scalfaro]] stringendogli la mano ed esclamando: "Ho l'[[Premio Oscar|Oscar]] nelle mie mani!". Ricevette comunque oltre 40 premi internazionali, tra cui 5 [[Nastro d'argento|Nastri d'argento]], 9 [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]], il [[Grand Prix Speciale della Giuria|Gran Premio della Giuria]] al [[Festival di Cannes 1998|Festival di Cannes]] - dove Benigni s'inginocchiò davanti a [[Martin Scorsese]] - e un premio medaglia a [[Gerusalemme]].
 
== Edizioni home video ==
Nel [[2002]] è uscita in Italia un'autorevole edizione in [[DVD]], con un'intervista, il ''making of'' in inglese con sottotitoli, il dietro le quinte (con scene di prova inedite), la cerimonia degli [[Premio Oscar|Oscar]], il ricevimento di altri vari premi (Palma della critica a [[Cannes]], Cesar, [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]], BAFTA), il trailer originale statunitense, una galleria fotografica, il cast completo con [[biografia]] e filmografia dettagliata. Nel [[2005]] è uscito il DVD negli [[Stati Uniti d'America]], nella versione sottotitolata. Nel [[2010]] è uscita la versione [[Blu-ray]] con diversi contenuti extra.
 
== Passaggi TV ==
Di seguito sono indicati i vari passaggi televisivi de ''La vita è bella''.
{| class="wikitable"
!Passaggio TV
!Rete
!Data
!Telespettatori
!Share
|-
|1 - Prima Visione Italia
|[[Rai 1]]
|22 ottobre [[2001]]
|16.080.000
|53,67 %
|-
|2
|[[Rai 1]]
|2 dicembre [[2002]]
|9.918.000<ref>[http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/12/03/Spettacolo/Televisione/TV-ASCOLTI-LA-VITA-E-BELLA-TRIONFA-ANCORA_120700.php Benigni trionfa ancora e stacca Distretto di Polizia]</ref>
|33,78 %
|-
|3
|[[Rai 1]]
|30 settembre [[2004]]
|6.447.000<ref>[http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/10/01/Spettacolo/Televisione/TV-ASCOLTI-BENIGNI-DOMA-IL-GRANDE-FRATELLO_101603.php Benigni doma il Grande Fratello]</ref>
|25,8 %
|-
|4
|[[Rai 1]]
|1º novembre [[2005]]
|5.564.000<ref>[http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/11/02/Spettacolo/Televisione/TV-ASCOLTI-VINCONO-DISTRETTO-E-PUPO_112601.php Ascolti tv: Pandolfi batte Benigni]</ref>
|21,77%
|-
|5
|[[Canale 5]]
|17 novembre [[2010]]
|6.014.000<ref>[http://www.davidemaggio.it/archives/33358/ascolti-tv-di-mercoledi-17-novembre-2010-la-vita-e-bella-su-canale5-24-10-un-po-meno-per-gli-azzurri-di-prandelli-23-58-ma-piu-spettatori-se-a-casa-di-paola-al-20-uomini-e-donne-al-19-m Davide Maggio: Ascolti TV]</ref>
|24,10%
|-
|6
|[[Iris (rete televisiva)|Iris]]
|27 gennaio [[2011]]
|355.000
|1,51%
|-
|7
|[[Rai 1]]
|27 gennaio [[2013]]
|7.293.000<ref>[http://www.davidemaggio.it/archives/69337/ascolti-tv-di-domenica-27-gennaio-2013 Ascolti tv 27 gennaio 2013]</ref>
|27,22 %
|-
|8
|[[Rai 1]]
|17 luglio [[2013]]
|3.249.000<ref>[http://www.davidemaggio.it/archives/78386/ascolti-tv-di-mercoledi-17-luglio-2013 Ascolti tv 17 luglio 2013]</ref>
|16,39 %
|}
 
=== Ascolti televisivi ===
Il film venne trasmesso per la prima volta il 22 ottobre [[2001]] su [[Rai Uno]], ottenendo un ascolto di 16.080.000 e il 53% di share, battendo di gran lunga il reality di [[Canale 5]] ''[[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]]'': questi dati fecero diventare ''La vita è bella'' il film più visto della storia al suo primo passaggio TV, superando ''[[Il nome della rosa (film)|Il nome della rosa]]'' che resisteva dal [[1988]]. In seguito a tale successo il film venne ritrasmesso sempre dalla prima rete Rai il 2 dicembre [[2002]], ottenendo nuovamente un enorme successo, con oltre 9 milioni di spettatori e il 33% di share, superando la penultima puntata della seguitissima fiction [[Mediaset]] ''[[Distretto di Polizia]]''.
 
Il terzo passaggio su [[Rai 1]] avvenne il 30 settembre [[2004]] seguito da oltre 6,4 milioni di spettatori, battendo nuovamente in valori assoluti il ''[[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]]''. Il 1º novembre [[2005]] il film venne ritrasmesso in prima serata su Rai 1, ottenendo circa 5,6 milioni di spettatori, ma stavolta viene battuto da ''[[Distretto di Polizia]]''. Dopo una pausa TV durata cinque anni, il 17 novembre [[2010]] il film venne trasmesso nuovamente stavolta su [[Canale 5]] ottenendo circa 6 milioni di spettatori e vincendo in share contro la Nazionale su [[Rai 1]].
 
Il 27 gennaio [[2011]] il film venne trasmesso su [[Iris (rete televisiva)|Iris]], in occasione della Giornata della Memoria: stavolta tuttavia il film non ottiene buoni risultati, racimolando appena 355.000 spettatori e circa l'1,5% di share. Due anni dopo venne ritrasmesso dopo otto anni su [[Rai 1]] sempre per la Giornata della Memoria, riuscendo a ottenere nuovamente grande successo, con oltre 7 milioni di spettatori all'ascolto, conquistando la prima serata. Il 17 luglio [[2013]] il film venne ritrasmesso in occasione dello scomparsa dello sceneggiatore [[Vincenzo Cerami]], ottenendo circa 3 milioni di spettatori e il 17% di share.
 
== Citazioni e riferimenti ==
* Il titolo del film è tratto da una frase del testamento di [[Lev Trotsky]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/19/con-benigni-vedere-benigni.html CON BENIGNI A VEDERE BENIGNI - Repubblica.it]</ref>. La frase intera è:
{{citazione|La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore.}}
* Il numero della divisa indossata da Guido nel campo di lavoro è lo stesso indossato da [[Charlie Chaplin]] ne ''[[Il grande dittatore]]''.
* Sono presenti almeno due tributi a [[Massimo Troisi]], grande amico di Benigni: uno è quello della scena del teatro dove il protagonista cerca di far girare la maestra con la "[[telepatia]]" dicendo "''Voltati, voltati''...", scena ripresa da ''[[Ricomincio da tre]]'', film in cui Troisi in una delle scene iniziali, cerca di far avvicinare un vaso utilizzando la stessa tecnica; il secondo tributo è la scena in cui Benigni per incontrare la maestra percorre tutto il quartiere in corsa sfinendosi.
 
== Note ==
<references />.
 
== Voci correlate ==
* [[OlocaustoAureliano de Beruete]]
* [[Darío de Regoyos]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=''La vita è bella''|q=La vita è bella}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=http://www.aureliojimenez.com/pintura_siglo_xix.html|2=Pintores españoles del siglo XIX|lingua=es|accesso=12 aprile 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100803201232/http://www.aureliojimenez.com/pintura_siglo_xix.html|dataarchivio=3 agosto 2010|urlmorto=sì}}
* {{dopp|film1|lavitaebella|La vita è bella}}
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20080430085359/http://www.saint-andre.com/thoughts/sorolla.html Joaquín Sorolla, Painter] by Peter Saint-André
* {{Cinematografo|film|35203}}
* {{en}} [http://www.allpaintings.org/v/Impressionism/Joaqu%C3%ADn+Sorolla Sorolla en Allpaintings] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080505235424/http://www.allpaintings.org/v/Impressionism/Joaqu%C3%ADn+Sorolla |date=5 maggio 2008 }}. Gallería di 105 immagini.
* {{Mymovies|titolo|27770|La vita è bella}}{{Collegamenti cinema}}
* {{es}} ritratto in piedi di Joaquin Sorolla - disegno di Alfredo Perez [http://descargas.cervantesvirtual.com/servlet/SirveObras/68027298214791618754491/206912.pdf?incr=1 La Ilustración Española y Americana del 22.9.1895 Anno XXXIX n.XXXV pagina 1-]
 
{{Controllo di autorità}}
{{Roberto Benigni}}
{{Portale|cinema|nazismo|seconda guerra mondialearte}}
 
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