Legione Lombarda e Dorando Pietri: differenze tra le pagine

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La '''Legione Lombarda''' fu un'[[Unità militari terrestri|unità militare]] della [[Repubblica Transpadana]], entità statale che si costituì nel 1796 in seguito all'[[Campagna d'Italia (1796-1797)|occupazione militare francese]] prendendo a modello le istituzioni della [[Rivoluzione francese|Francia rivoluzionaria]]. La Legione Lombarda fu il primo reparto militare italiano ad avere come stendardo un vessillo tricolore<ref name="difesa"/>.
|Nome = Dorando Pietri
|Immagine = Dorando portret.jpg
|Didascalia = Dorando Pietri nel 1908 con la coppa d'argento dorato consegnatagli dalla [[Alessandra di Danimarca|regina Alessandra]]
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA 1861-1946}}
|Disciplina = Atletica leggera
|Specialità = [[Mezzofondo]], [[Fondo (atletica leggera)|fondo]]
|Record = {{Prestazione|[[Maratona (atletica leggera)|Maratona]]|2h38'49"|1910}}
|Società = La Patria Carpi
|TermineCarriera =
|SquadreNazionali =
{{Carriera sportivo
|1906-1908 |{{Naz|AL|ITA 1861-1946}} |
}}
|Palmares =
}}
{{Bio
|Nome = Dorando
|Cognome = Pietri
|PostCognomeVirgola = noto impropriamente anche come '''Dorando Petri'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Correggio
|LuogoNascitaLink = Correggio (Italia)
|GiornoMeseNascita = 16 ottobre
|AnnoNascita = 1885
|LuogoMorte = Sanremo
|GiornoMeseMorte = 7 febbraio
|AnnoMorte = 1942
|Attività = maratoneta
|Attività2 = mezzofondista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , passato alla storia per il drammatico epilogo della maratona ai Giochi olimpici di {{OE||1908}}: tagliò per primo il traguardo, sorretto dai giudici di gara che l'avevano soccorso dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fatica. A causa di quell'aiuto fu squalificato e perse la medaglia d'oro, ma le immagini e il racconto del suo arrivo, facendo il giro del mondo e superando la cronaca viva di quei giorni, lo hanno consegnato alla storia dell'[[atletica leggera]]
}}
 
Nonostante quell'oro sia stato vinto da [[Johnny Hayes]], il nome di Dorando Pietri richiama subito uno degli episodi più celebrati dei [[Giochi olimpici estivi|Giochi olimpici]].
I tre colori nazionali italiani debuttarono a [[Genova]] il 21 agosto 1789 su una [[Coccarda italiana tricolore|coccarda tricolore]]<ref name="Cita|Ferorelli |p. 662">{{cita pubblicazione |cognome=Ferorelli |nome=Nicola |anno=1925 |titolo=La vera origine del tricolore italiano |url=http://www.risorgimento.it/rassegna/index.php?id=10511&ricerca_inizio=0&ricerca_query=&ricerca_ordine=DESC&ricerca_libera= |rivista=Rassegna storica del Risorgimento |volume=vol. XII |numero=fasc. III |p=662}}</ref>, mentre la nascita della [[bandiera d'Italia]] avvenne il 7 gennaio 1797, quando diventò per la prima volta vessillo nazionale di uno Stato italiano sovrano, la [[Repubblica Cispadana]]<ref name="quirinale-pdf">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20151006182656/http://www.quirinale.it/qrnw/statico/simboli/tricolore/tricolore.pdf|titolo=I simboli della Repubblica|formato=PDF|accesso=7 maggio 2017|editore=quirinale.it}}</ref>.
 
== StoriaBiografia ==
=== Gli inizi ===
[[File:Generale Bonaparte in Italia.jpg|miniatura|Napoleone Bonaparte, generale francese comandante dell'Armata d'Italia<ref name="Cita|Busico|p. 9">{{Cita|Busico|p. 9}}.</ref>]]
Dorando Pietri nacque a Mandrio, una frazione di [[Correggio (Italia)|Correggio]], in una famiglia di contadini. Nel [[1897]] il padre Desiderio lasciò i campi per aprire un negozio di frutta e verdura nella vicina [[Carpi]], dove si trasferì con la moglie e i quattro figli. Dorando iniziò molto presto a lavorare, come garzone in una pasticceria. Nel tempo libero si dedicava alla bicicletta o alla corsa a piedi. Era un uomo minuto e di bassa statura (1,59&nbsp;m).
All'inizio dell'occupazione militare francese vennero costituite delle Guardie civiche municipali il cui obiettivo era quello di occuparsi dell'ordine pubblico della sicurezza nelle città e nelle zone di guerra dove operavano le truppe dell'esercito francese<ref name="difesa">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/IlPeriodico_AnniPrecedenti/Documents/LEsercito_del_primo_Tricolore.pdf|titolo=L'Esercito del primo Tricolore|accesso=8 marzo 2017|formato=|editore=difesa.it}}</ref>.
 
Nel settembre del [[1904]] il più famoso podista italiano dell'epoca, [[Pericle Pagliani]], partecipò ad una gara proprio a [[Carpi]]. Si racconta che Pietri, attirato dall'evento, si sia messo a correre dietro Pagliani, con ancora gli abiti da lavoro addosso, ed abbia retto il suo passo fino all'arrivo. Qualche giorno dopo, Pietri fece l'esordio in una competizione ufficiale, correndo i [[3000 metri piani|3000 metri]] a [[Bologna]] ed arrivando secondo.
In seguito Napoleone Bonaparte, comandante in capo dell'[[Armata d'Italia]], decise di costituire una forza armata formata da soldati italiani che superasse le milizie cittadine<ref name="difesa"/>. In particolare, in [[Lombardia]], fu istituita l'Amministrazione generale della Lombardia, che operava in seno a una delle cosiddette [[Repubbliche sorelle|repubbliche sorelle della Francia rivoluzionaria]], la Repubblica Transalpina, che venne fondata l'11 maggio 1796<ref name="difesa"/>.
 
L'anno successivo arrivarono i primi successi, sia in [[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] che all'estero, il più importante dei quali fu la 30&nbsp;km di [[Parigi]], vinta con un distacco di 6 minuti. Il 2 aprile [[1906]] Pietri vinse la maratona di qualificazione per i [[Giochi olimpici intermedi]], che si sarebbero svolti in estate ad [[Atene]], con il tempo di 2 ore e 48 minuti. Purtroppo nella gara di Atene fu costretto a ritirarsi al 24º chilometro per problemi intestinali, quando era al comando con 5 minuti di vantaggio sugli inseguitori.
Per assicurare l'ordine nel territorio lombardo, il 20 [[vendemmiaio]] anno V (11 ottobre 1796), venne costituita la Legione Lombarda<ref name="difesa"/>. Questa unità militare aveva anche il ruolo di difesa dei confini della Repubblica Transpadana<ref name="difesa"/>.
 
Nel [[1907]] riportò numerose vittorie, tra le quali i titoli dei [[5000 metri]] ai Campionati italiani (con il primato nazionale di 16'27"2) e dei 20&nbsp;km. Ormai Dorando Pietri era il dominatore assoluto del fondo nazionale, in grado di vincere dal mezzofondo alla maratona, ed aveva già ottenuto risultati importanti sulla scena internazionale.
Il 29 giugno 1797, con l'unione tra le repubbliche [[Repubblica Cispadana|Cispadana]] e Transpadana, si costituì la [[Repubblica Cisalpina]], un organismo statale con capitale Milano<ref name="Cita|Maiorino|p. 162">{{Cita|Maiorino|p. 162}}.</ref><ref>{{Cita|Villa|pp. 13-14}}.</ref>. Contestualmente la Legione Lombarda si fuse con la Legione Cispadana a formare la prima Armata cisalpina<ref name="difesa"/>.
 
=== La maratona di Londra ===
Alcuni reparti superstiti della Legione Lombarda ripararono in [[Francia]], dove insieme a quanto rimaneva delle forze armate della [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]] (1798-1799) e della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]] (1799), formarono la ''Legione Italica'' (o ''Italiana'') che prese parte, con l'armata di riserva di Napoleone Bonaparte, alla [[campagna d'Italia (1800)|seconda campagna d'Italia]].
{{vedi anche|Atletica leggera ai Giochi della IV Olimpiade - Maratona}}
[[File:Dorando Pietri BN.jpg|thumb|upright=1.4|Il drammatico arrivo di Dorando Pietri nella maratona di {{OE||1908}}]]
Il [[1908]] era l'anno delle [[Giochi della IV Olimpiade|Olimpiadi di Londra]]. Dorando Pietri si era preparato per mesi all'evento. Il 7 luglio si guadagnò il posto nella squadra italiana in una maratona di 40&nbsp;km disputata a Carpi. Vinse in 2 ore e 38 minuti, una prestazione mai ottenuta prima in Italia.
 
La maratona olimpica era in programma pochi giorni dopo, il 24 luglio. Per la prima volta il percorso si snodava su 42,195&nbsp;km.<ref>La distanza di 42 km e 195 verrà riconosciuta come ufficiale a partire dal 1921.</ref> Alla partenza, davanti al [[Castello di Windsor]], c'erano 56 atleti, tra cui i due italiani: Dorando Pietri, maglietta bianca e calzoncini rossi, con il numero 19 sul petto, e [[Umberto Blasi]]. Era una giornata insolitamente calda per il clima inglese.
== Organici ==
La Legione Lombarda, che era dotata di un proprio [[stato maggiore]], era suddivisa in sette [[coorte|coorti]] da 500 uomini (tre arruolate nella città di [[Milano]], una da [[Cremona]] e [[Casalmaggiore]], una da [[Lodi]] e [[Pavia]], una da [[Como]], ed infine una composta da patrioti provenienti in prevalenza dallo [[Stato Pontificio]] e dal [[Regno di Sicilia]]<ref name="Cita|Villa|p. 44">{{Cita|Villa|p. 44}}.</ref>), che corrispondevano ai moderni [[Battaglione|battaglioni]] e che erano suddivise, a loro volta, in cinque [[Centuria|centurie]] da 100 uomini ciascuna<ref name="Cita|Villa|p. 44"/>.
 
Alle 14:33 la principessa del Galles diede il via. Un terzetto di britannici si portò subito al comando della corsa, imponendo un'andatura elevata. Pietri si mantenne nelle retrovie, cercando di conservare le energie per la seconda parte di gara. Infatti verso metà percorso il maratoneta italiano iniziò la sua progressione, rimontando via via numerose posizioni. Al 32º km era secondo, a quattro minuti dal ''leader'' della corsa, il [[sudafrica]]no [[Charles Hefferon]]. Saputo che l'atleta di testa era entrato in crisi, Pietri aumentò ancora il ritmo per recuperare il distacco, e al 39º chilometro raggiunse e subito sorpassò il sudafricano.
Delle sette coorti, una era di [[granatieri]], una di [[Cacciatore (tattica)|cacciatori]] e tre di [[fucilieri]]: le unità di [[artiglieria]] erano invece organizzate in due compagnie formate ciascuna da 48 uomini che potevano disporre di quattro pezzi di artiglieria<ref name="difesa"/>. La Legione Lombarda ebbe il suo battesimo del fuoco durante la [[battaglia di Arcole]] (dal 15 al 17 novembre 1796) e successivamente contro le forze pontificie sul torrente [[Senio]] (2 febbraio 1797)<ref name="giornalemetropolitano">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.giornalemetropolitano.it/11-ottobre-anniversario-della-fondazione-della-legione-lombarda-voluta-da-napoleone/|titolo=11 ottobre: anniversario della fondazione della Legione Lombarda voluta da Napoleone|accesso=8 marzo 2017|formato=|editore=giornalemetropolitano.it}}</ref><ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=https://books.google.it/books?id=b3v15V9TngQC&pg=PA132&lpg=PA132&dq=legione+lombarda+senio+1797&source=bl&ots=0WEyouhENi&sig=jr-Ua_h2omRoOVmHPoFQ182zo2U&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj14bWi8cfSAhWkFZoKHZIbDTQQ6AEILjAD#v=onepage&q=legione%20lombarda%20senio%201797&f=false|titolo=Armi e nazione. Dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia (1797-1814). Di Maria Canella.|accesso=8 marzo 2017|formato=|editore=books.google.it}}</ref>.
 
Mancavano ormai un paio di chilometri all'arrivo, ma Pietri si trovò a fare i conti con l'enorme dispendio di energie effettuato durante la rimonta e la disidratazione dovuta al caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada. I giudici lo fecero tornare indietro, ma Pietri cadde esanime. Si rialzò con il loro aiuto, ma ormai stremato, faticava a reggersi in piedi da solo.
In totale, la Legione si componeva di 3.741 uomini posti al comando dell'ex patrizio milanese [[Alessandro Trivulzio (1773-1805)|Alessandro Trivulzio]]<ref name="difesa"/><ref>{{Treccani|alessandro-trivulzio|Trivùlzio, Alessandro|accesso=8 marzo 2017}}</ref>. In questa unità militarono anche [[Ugo Foscolo]] e [[Vincenzo Cuoco]]<ref name="giornalemetropolitano"/>.
 
Era ad appena 200 metri dal traguardo. Gli oltre 75.000 spettatori dello stadio erano tutti in trepidazione per lui. Attorno a lui sulla pista i giudici di gara e persino alcuni medici accorsi per soccorrerlo. Pietri cadde altre quattro volte, ed altrettante fu aiutato a rialzarsi, ma continuò barcollando ad avanzare verso l'arrivo. Quando finalmente riuscì a tagliare il traguardo, sorretto da un giudice e un medico, era totalmente esausto.
== La sua bandiera militare ==
La Legione Lombarda venne dotata di un vessillo militare rosso, bianco e verde. La prima citazione di un tricolore italiano come bandiera militare è presente in una [[circolare]] del 27 [[vendemmiaio]] dell'anno V (18 ottobre 1796) diretta ai governi provvisori di [[Bologna]], [[Ferrara]], [[Modena]] e [[Reggio nell'Emilia]]; alle quattro città, federatosi due giorni prima per la difesa comune, nella circolare venivano indicate le ''norme di formazione della legione'' militare (per la denominazione di questo corpo militare fu scelta la [[Storia romana|storia dell'antica Roma]], con il richiamo delle [[Legione romana|legioni romane]]<ref name="Cita|Busico|p. 11">{{Cita|Busico|p. 11}}.</ref>) a cui tutte dovevano partecipare, e vi si citava la ''bandiera a tre colori nazionali italiani'' anche se questi colori non fossero esplicitamente riportati; nonostante ciò, in un prologo della circolare, veniva comunicato che la norma «è una traccia che il generale ''in capite'' dell'armata francese in Italia le ha consegnato». Il "generale" riportato è naturalmente [[Napoleone Bonaparte]], la cui intromissione nei più minuti dettagli dell'istituzione del nuovo corpo armato viene confermata nel verbale della prima riunione della Giunta di difesa generale dove tra l'altro si legge<ref>{{Cita|Fiorini|p. 690}}.</ref>:
 
Il suo tempo finale fu di 2h54'46"4 su 42,195&nbsp;km, ma solo per percorrere gli ultimi 500 metri impiegò quasi dieci minuti. Oltre il traguardo svenne e fu portato fuori dalla pista su una barella. Poco dopo di lui arrivò lo [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Johnny Hayes]]. La squadra americana presentò immediatamente un reclamo per l'aiuto ricevuto da Pietri, che venne prontamente accolto. Il maratoneta fu squalificato e cancellato dall'ordine di arrivo della gara.
{{Citazione|[...] Si stampi il piano militare che ''fu presentato dallo stesso generale in capite''. [...]|Verbale della prima riunione della Giunta di difesa generale}}
[[File:Flag of the Lombard Legion.svg|miniatura|sinistra|{{Codice FIAV|historical}}Lo stendardo dei cacciatori a cavallo della Legione Lombarda, il cui originale è conservato al museo del Risorgimento di Milano]]
 
==== «Famoso per non avere vinto» ====
I ''colori nazionali'', mai riportati, probabilmente erano stati concordati dai rappresentanti dei governi federati nella prima riunione del 16 ottobre traendoli da quelli già usati dai [[Repubblica Transpadana|transpadani]]; questa ipotesi è rafforzata da un ulteriore deliberazione, a proposito dell'uniforme della Legione, dove si legge che essa «avrà la forma e colori stessi di quello delle truppe assoldate che è lo stesso già ammesso dai nostri confratelli milanesi»; bisogna anche considerare che i colori transpadani fossero con tutta probabilità del tutto sconosciuti ai partecipanti al congresso modenese (erano stati scelti solo dieci giorni prima della deliberazione cispadana), ma questo aveva poca importanza perché le deliberazioni erano in realtà prese da Bonaparte e perciò non discutibili<ref>{{Cita|Fiorini|p. 691}}.</ref>.
Il dramma di Dorando Pietri commosse tutti gli spettatori dello stadio. Quasi a compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina [[Alessandra di Danimarca|Alessandra]] lo premiò con una coppa d'argento dorato. A proporre l'assegnazione del riconoscimento sarebbe stato lo scrittore [[Arthur Conan Doyle]], creatore del famoso investigatore [[Sherlock Holmes]], che secondo alcuni era anche l'addetto con il megafono che sorresse Pietri al momento dell'arrivo. Tale affermazione non ha però alcun fondamento: i due personaggi che affiancano Pietri, in quella che è una delle più note e significative immagini dell'olimpismo moderno, sono, rispettivamente, alla destra dell'atleta - con il megafono - il giudice di gara Jack Andrew ed alla sinistra il capo dello staff medico, il dottor Michael Bulger. Conan Doyle era in effetti presente in tribuna, a pochi metri dalla linea del traguardo, dato che era stato incaricato da Lord Northcliffe di redigere la cronaca della gara per il ''[[Daily Mail]];''<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Peter Lovesey|url=http://www.la84foundation.org/SportsLibrary/JOH/JOHv10n1/JOHv10n1h.pdf|titolo=Conan Doyle and the Olympics|editore=la84foundation.org|formato=PDF|accesso=24 settembre 2012}}</ref> il resoconto del giornalista-scrittore terminò con le parole:
{{Citazione|La grande impresa dell'italiano non potrà mai essere cancellata dagli archivi dello sport, qualunque possa essere la decisione dei giudici.}}
Successivamente Conan Doyle suggerì al ''Daily Mail'' di conferire un premio in danaro a Pietri, sotto forma di sottoscrizione per permettergli l'apertura di una panetteria, una volta rientrato in Italia. La proposta ebbe successo e vennero raccolte trecento sterline. Lo stesso Doyle avviò la raccolta donando cinque sterline.
 
Il racconto della sua impresa eroica, ma sfortunata, fece immediatamente il giro del mondo. Da un giorno all'altro Dorando Pietri divenne una celebrità, in Italia e all'estero. Le sue gesta colpirono la fantasia del compositore [[Irving Berlin]], che gli dedicò addirittura una canzone intitolata ''Dorando''.<ref>{{cita web|url=http://www.runtheplanet.com/italy/idorando.asp|titolo=La ballata di Dorando|editore=Runtheplanet.com|accesso=24 settembre 2012}}</ref>
Infatti l'8 ottobre era stato pubblicato a Milano un proclama in cui si dichiarava che era stata presentata due giorni prima una petizione firmata da migliaia di patrioti e in cui si chiedeva al Generale la costituzione di una ''Legione lombarda'', la quale avrebbe combattuto al fianco dei francesi, (in realtà l'iniziativa risaliva al Bonaparte stesso, e la petizione era stata fatta girare dal Comitato di polizia; a riprova di ciò i volontari furono poi molti meno dei firmatari).
 
Paradossalmente, la mancata vittoria olimpica fu la chiave del suo successo.<ref>{{cita news|url=http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9176&p=1#page/1/mode/2up|titolo="Colui che ha vinto e ha perso la vittoria" Lo Sport Illustrato n.3|editore=emeroteca.coni.it|data=15 febbraio 1915|accesso=24 settembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150623065410/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9176&p=1#page/1/mode/2up|dataarchivio=23 giugno 2015}}</ref> Sull'onda della sua fama ricevette presto un lauto ingaggio per una serie di gare-esibizione negli Stati Uniti.
Il giorno successivo fu pubblicato dall'Amministrazione generale il ''Piano di organizzazione'' della Legione Lombarda, che si presentava suddivisa in sette [[Coorte|coorti]]; all'interno del Piano comparve per la prima volta un ''tricolore nazionale lombardo'' diverso dal francese con una dizione praticamente identica a quella presente nelle Norme emanate dalla Giunta di difesa cispadana, fatto che conferma una volta di più che era stato Napoleone stesso a dettare in entrambi i casi le norme<ref>{{Cita|Fiorini|pp. 692-693}}.</ref>. Ogni coorte era dotata di un<ref name="Cita|Villa|p. 44"/>:
 
=== Il dopo Olimpiadi ===
{{citazione|[...] suo stendardo tricolorato nazionale lombardo, distinto per numero ed ornato degli emblemi della libertà [...]|Prospetto della formazione della Legione Lombarda<ref name="prospetto">{{cita web|cognome=|nome=|url=https://books.google.it/books?id=mHzFXgtKlfQC&pg=PA41&lpg=PA41&dq=suo+stendardo+tricolorato+nazionale+lombardo,+distinto+per+numero+ed+ornato+degli+emblemi+della+libert%C3%A0&source=bl&ots=OdYevTDvd2&sig=aOWebnXAk2oAxnG7V5KzqiLSGrg&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjFroDeifLSAhXBKCwKHZzJDBEQ6AEIJDAB#v=onepage&q=suo%20stendardo%20tricolorato%20nazionale%20lombardo%2C%20distinto%20per%20numero%20ed%20ornato%20degli%20emblemi%20della%20libert%C3%A0&f=false|titolo=Raccolta degli ordini ed avvisi stati pubblicati dopo il cessato governo austriaco|accesso=25 marzo 2017|formato=|editore=books.google.it}}</ref>}}
Erano gli anni d'oro delle sfide di resistenza, create da imprenditori del mondo dello spettacolo: si organizzavano gare lunghissime di boxe, canottaggio e corsa. Tra queste la maratona aveva un posto d'onore, ricreata pochi anni prima come evento coronante delle Olimpiadi, capace di portare gli uomini allo stremo in una lotta estenuante contro la fatica. Non era raro veder accorrere migliaia di persone per assistere a gare che duravano diverse ore.
 
Il 25 novembre [[1908]], al [[Madison Square Garden]] di [[New York]], andò in scena la rivincita tra Pietri e Hayes. Il richiamo era enorme: ventimila spettatori (tra cui molti italo-americani), ma altre diecimila persone erano rimaste fuori perché non c'erano più biglietti.
Da una lettera inviata l'11 ottobre da Bonaparte al [[Direttorio]], e in cui viene illustrata l'organizzazione della nuova Legione Lombarda, apprendiamo che la scelta dei colori del nuovo vessillo era stata preceduta da una deliberazione:
 
I due atleti si sfidarono in pista sulla distanza della maratona (262 giri), e dopo aver corso testa a testa per quasi tutta la gara, alla fine Pietri riuscì a vincere staccando Hayes negli ultimi 500 metri, per l'immensa gioia degli immigrati di origine italiana presenti. Con questa gara Pietri passa ufficialmente al professionismo, in un clima che distingue fortemente l'atleta amatoriale da quello retribuito, separando gare e risultati delle due categorie.
{{Citazione|[...] Qui troverete l'organizzazione della Legione Lombarda: i colori nazionali adottati sono il verde, il bianco e il rosso. [...]|Napoleone Bonaparte<ref>{{cita libro| nome= Napoleone| cognome= Bonaparte| titolo= Correspondance inedite officielle et confidentielle de Napoleon Bonaparte avec les cours etrangeres, les princes, les ministres et les generaux français et etrangers, en Italie, en Allemagne et en Egypte| anno= 1819| editore= C. L. F. Panckoucke| città=Parigi|volume =II|url=https://books.google.it/books?id=f0opIbD8YrIC&pg=PA95&lpg=PA95|p=95}}</ref>|[...] Vous y trouverez l'organisation de la légion lombarde: les couleurs nationales qu'ils ont adoptées sont le ''vert'', le ''blanc'' et le ''rouge''. [...]|lingua=fr}}
 
Una seconda sfida disputata il 15 marzo [[1909]] venne anch'essa vinta dall'italiano. Durante la trasferta negli Stati Uniti Pietri partecipò a 22 gare, con distanze variabili dalle 10 miglia alla maratona, e ne vinse 17. Tra gli atleti affrontati vi fu anche [[Tom Longboat]], il più forte nordamericano sulla maratona. Pietri rientrò in Italia nel maggio [[1909]], e proseguì per altri due anni l'attività professionistica a livello nazionale e all'estero. La sua ultima maratona fu a [[Buenos Aires]], il 24 maggio [[1910]], dove chiuse con il suo primato personale, 2h38'48"2.
A tal proposito, uno dei patrioti milanesi filo napoleonici, l'avvocato Giovanni Battista Sacco, dichiarò<ref name="Cita|Villa|p. 10">{{Cita|Villa|p. 10}}.</ref>:
[[File:Conselice albero liberta.jpg|miniatura|Immagine del 1914 dell'Albero della libertà piantato a [[Conselice]] durante la [[settimana rossa]]]]
 
=== L'addio alle corse ===
{{citazione|[...] Già il tricolore vessillo che da gran tempo ci lusinga di renderci liberi soggiace a riforma: il color nostro nazionale vi ha parte e in certo modo ci si assicura che presso è a spuntare l'aurora apportatrice della nostra rigenerazione [...]|Giovanni Battista Sacco}}
La gara d'addio, in Italia, si svolse il 3 settembre [[1911]] a [[Parma]]: una 15&nbsp;km, vinta agevolmente. L'ultima gara all'estero avvenne invece il 15 ottobre dello stesso anno, a [[Göteborg]] in [[Svezia]], e si concluse con l'ennesima vittoria di Pietri. Il giorno dopo compì 26 anni. In tre anni di professionismo e 46 gare, Dorando Pietri guadagnò oltre 200.000 lire solo di premi, una cifra enorme per l'epoca. In più riceveva dal suo agente una diaria settimanale di 1250 lire.
 
Investì i suoi guadagni in un'attività alberghiera assieme al fratello, ma come imprenditore non mostrò lo stesso talento che aveva come sportivo. Dopo il fallimento dell'hotel, si trasferì nel [[1923]] a [[Sanremo]], dove aprì un'autorimessa. Visse il resto della sua vita nella città dei fiori.
La Legione Lombarda fu quindi il primo reparto militare italiano ad avere come stendardo un vessillo tricolore<ref name="difesa"/>. La bandiera tricolore venne proposta a Napoleone dai patrioti milanesi<ref name="Cita|Villa|p. 10"/>. Secondo le fonti più autorevoli la scelta perpetrata dai membri della Legione Lombarda di sostituire il blu della bandiera francese con il verde è anche legata al colore delle divise della [[Milizia cittadina (Milano)|Milizia cittadina milanese]] i cui componenti, fin dal 1782, indossavano un'uniforme di questa tonalità, ovvero un abito verde con [[Mostrina|mostrine]] rosse e bianche; per tale motivo, in [[dialetto milanese]], i membri di questa guardia comunale erano popolarmente chiamati ''remolazzit'', ovvero "piccoli [[Raphanus sativus|rapanelli]]", richiamando le rigogliose foglie verdi di questo ortaggio<ref name="Cita|Maiorino|p. 158">{{Cita|Maiorino|p. 158}}.</ref>.
 
Pietri muore nel [[1942]], all'età di 56 anni, per un attacco cardiaco. Viene sepolto nel cimitero di Valle Armea, nei pressi di [[Sanremo]]. La coppa donata a Pietri dalla regina Alessandra è oggi custodita dalla «Società Ginnastica La Patria 1879» in una cassetta di sicurezza della filiale Unicredit di [[Carpi]] ([[Provincia di Modena|MO]]), nello stesso edificio che fu il "Grand Hotel Dorando". Sul trofeo è incisa questa dedica:
Il fatto che la decisione di dotare le Legione Lombarda di un vessillo militare tricolore fosse passata praticamente inosservata, perlomeno per i cronisti dell'epoca, si deve al fatto che la bandiera scelta fosse ancora solamente un vessillo militare a cui non venne data particolare importanza, mentre la comunicazione di Bonaparte al Direttorio rifletteva invece la nuova sensibilità dei francesi a questo riguardo, e quindi il nuovo significato attribuito ai simboli nella Francia rivoluzionaria; per gli enti italiani che accolsero la "proposta" di Napoleone, i nuovi colori (presenti sulla divisa e sulla bandiera) sarebbero serviti solo per distinguere sul campo di battaglia le truppe italiane da quelle dei loro alleati, senza avere un significato politico o "nazionale".
 
{{Citazione|A Pietri Dorando - In ricordo della maratona da Windsor allo stadio - 24 luglio 1908. Dalla regina Alessandra.||To Pietri Dorando - In remembrance of the Marathon race from Windsor to the Stadium - July. 24. 1908 From Queen Alexandra.|lingua=en}}
Questa affermazione, oltre ad essere confermata da un canto popolare dell'epoca, è corroborata da altre prove; ad esempio a [[Modena]] la bandiera che ornava l'[[Albero della libertà]] continuò ad essere, per molti mesi dopo il provvedimento che adottava il vessillo con il verde, quella francese, e ciò si verificò anche a [[Bologna]] e a [[Cento (Italia)|Cento]]<ref>{{Cita|Fiorini|p. 695}}.</ref>; inoltre anche la Guardia nazionale milanese, nata dalla trasformazione dell'antica [[Milizia cittadina (Milano)|milizia cittadina]] e riorganizzata il 2 novembre 1796, ricevette come bandiera, il 20 novembre, il tricolore francese e non quello consegnato alla Legione Lombarda quattordici giorni prima<ref>{{Cita|Fiorini|p. 697}}.</ref>. Il fatto che questa bandiera fosse proprio il tricolore francese è confermato da svariate fonti, tra cui il ''Corriere Milanese'' del 21 novembre, che riporta:<ref>{{Cita|Fiorini|p. 608}}.</ref>
 
== Palmarès ==
{{Citazione|[...] Ieri venne solennemente installata la guardia nazionale. Cento uomini per ciascuno degli otto rioni trovavansi in armi rispetto all'albero della libertà in [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]] e ricevettero la rispettiva bandiera. Era questa a ''tre colori nazionali francesi'' e rappresentava un fascio con la scure col motto ''Libertà Eguaglianza'' [...]|''Corriere Milanese'' del 21 novembre 1796}}
{| class=wikitable
[[File:CoA civ ITA milano.png|miniatura|sinistra|Lo stemma comunale di Milano]]
!Anno!!Manifestazione!!Sede!!Evento!!Risultato!!Prestazione!!Note
|-
|align="center" |1906
|[[Atletica leggera ai Giochi olimpici intermedi|Giochi olimpici intermedi]]
|{{Bandiera|GRC 1822-1969}} [[Atene]]
|[[Atletica leggera ai Giochi olimpici intermedi - Maratona|Maratona]]
|colspan=2 align="center" |{{RS|DNF}}
|
|-
|rowspan=2 align="center" |1908
|rowspan=2 |[[Atletica leggera ai Giochi della IV Olimpiade|Giochi olimpici]]
|rowspan=2 |{{Bandiera|GBR}} [[Londra]]
|[[Atletica leggera ai Giochi della IV Olimpiade - Maratona|Maratona]]
|colspan=2 align="center" |{{RS|DSQ}}
|
|-
|[[Atletica leggera ai Giochi della IV Olimpiade - 3 miglia a squadre|3 miglia a squadre]]
|align="center" |Batteria
|align="center" |11 p.
|align="center" |<ref>In questa specialità Dorando Pietri non ha terminato la gara, non acquisendo punti per la propria squadra.</ref>
|}
 
== Campionati nazionali ==
La bandiera della Guardia nazionale milanese rimase tale fino alla fine di gennaio 1797 quando, per ordine di Napoleone, fu stabilito che dovesse «portare i ''tre colori italiani verde, bianco e rosso''»; disposizione riportata anche nel nuovo ''Piano di organizzazione della guardia nazionale cisalpina'' in cui veniva anche specificato che: «Ciascun battaglione avrà una bandiera con ''tre colori nazionali […]''; fatti analoghi di svolsero a Modena nello stesso modo<ref>{{Cita|Fiorini|pp. 698-699}}.</ref>.
* '''1''' volta [[Campioni italiani assoluti di atletica leggera - 5000 metri piani maschili|campione nazionale assoluto dei 5000 metri piani]] ([[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1907|1907]])
* '''2''' volte [[Campioni italiani assoluti di atletica leggera - Maratonina maschile|campione nazionale assoluto della 20 km]] ([[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1907|1907]])
 
== Nella cultura di massa ==
In ogni caso si tratta ancora di una bandiera "militare" e non "nazionale" o "di Stato". Tutte le repubbliche instaurate in Italia dai francesi portarono un tricolore ad imitazione di questi ultimi: la preferenza per il bianco e il rosso dell'amministrazione milanese discese dal fatto che questi colori fossero presenti nella bandiera d'oltralpe e anche sullo [[Stemma di Milano|stemma cittadino]] "d'argento (bianco) alla croce di rosso"<ref>{{Cita|Fiorini|p. 700}}.</ref>, mentre la scelta del verde è dovuta al fatto che questo colore era caratteristico delle milizie milanesi e discendeva dall'uniforme della milizia cittadina concessa a quest'ultima dall'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] con dispaccio del 18 aprile 1782:
=== Cinema ===
* Nel 1975, la vicenda di Pietri viene citata in forma di parodia da [[Paolo Villaggio]] nel film ''[[Fantozzi (film)|Fantozzi]]'', quando [[Ugo Fantozzi|il protagonista]], dovendo timbrare il cartellino stremato per iniziare l'orario di lavoro, non viene aiutato dagli altri dipendenti per il rischio d'essere "squalificato".
 
=== Letteratura e musica ===
{{Citazione|[...] Consiste in una sopraveste di color verde con colletto e paramani bianchi, sottoveste e calzoni bianchi, spallette d'oro, fiocchi al capello, portaspada con pendone verde ed oro, sciarpa simile. [...]|Dispaccio di Giuseppe II d'Asburgo-Lorena<ref name="Cita|Fiorini|p. 701">{{Cita|Fiorini|p. 701}}.</ref>}}
* Nel 1993 il gruppo musicale Afa gli ha dedicato ''La storia di Dorando Pietri'', contenuta nell'album ''Acid Folk Alleanza''.
* Nel 2000 il gruppo musicale [[Tupamaros (gruppo musicale)|Tupamaros]] gli ha dedicato la canzone ''A un passo dal traguardo'', nell'album ''Non è cambiato niente''.
* Nel 2008 lo scrittore [[Giuseppe Pederiali]] si è ispirato alla vita di Dorando Pietri per il libro ''[[Il sogno del maratoneta (romanzo)|Il sogno del maratoneta (il romanzo di Dorando Pietri)]]''; da quest'opera è stata tratta la [[serie tv]] [[Il sogno del maratoneta|omonima]].
* Nel 2012 il cantautore [[Cisco (cantautore)|Cisco]], nell'album ''[[Fuori i secondi (album)|Fuori i secondi]]'', lo rende protagonista di una canzone, in [[dialetto modenese]], intitolata ''Dorando''.
* Nel 2014 lo scrittore [[Giulio Cavalli]] ha pubblicato un libro dal titolo ''Corro perché scivolo ''dedicato alla vita di Dorando Pietri.
* L'ultima puntata di ''Londra 2012'', storia scritta per [[Topolino (libretto)|Topolino]] da [[Roberto Gagnor]] e illustrata da [[Marco Mazzarello]], uscita sul n. 2953 del 4 luglio [[2012]], è interamente dedicata alla vicenda di Dorando Pietri e in essa compare anche la protesta di [[Arthur Conan Doyle]].
 
=== Televisione ===
I colori presenti furono dunque verde e bianco con una netta prevalenza del primo che, essendo anche il colore del [[soprabito]], divenne quello distintivo della milizia. Diventando quindi abituale all'occhio dei milanesi, i miliziotti furono soprannominati ''ramolazzil'' (dal nome [[Dialetto milanese|milanese]] di una specie di rapa)<ref>{{Cita web|http://www.cisv.it/azzurro/tricolore1.html|Storia minima della bandiera italiana su cisv.it|31-12-2011}}</ref>. Questa divisa fu ereditata dalla Guardia nazionale, che sostituì la milizia dopo l'arrivo dei francesi: sugli abiti fu accentuata la prevalenza del verde rendendo di questo colore anche i pantaloni dell'uniforme. Questo colore passò anche al primo corpo di milizia "regolare" organizzato dalla città, la ''Legione Lombarda'', destinato a combattere a fianco delle truppe napoleoniche; in seguito, tutti i soldati che portarono questa divisa furono conosciuti come "verdi". Fu quindi per questo motivo che il verde, insieme al rosso e al bianco, passò sulla [[Coccarda italiana tricolore|coccarda]] e sulla bandiera tricolore della Legione, bandiera che doveva poi divenire il [[Bandiera d'Italia|tricolore italiano]]<ref>{{Cita|Fiorini|p. 702}}.</ref>.
* Nel [[2012]] la [[Rai]] ha realizzato la [[miniserie televisiva]] ''[[Il sogno del maratoneta]]'', incentrata sulla figura di Dorando Pietri. Il maratoneta è stato interpretato da [[Luigi Lo Cascio]].
 
== Riconoscimenti ==
Anche Francesco Cusani nella sua ''Storia di Milano'' parla di questa avvenimento:
* Nel dicembre 2015, una targa dedicata a Dorando Pietri è stata inserita nel percorso [[Walk of Fame dello sport italiano]] al [[parco olimpico]] del [[Foro Italico]] a Roma, riservato agli sportivi italiani che si sono distinti in campo internazionale.<ref>{{cita web|http://www.coni.it/it/news/primo-piano/11068-consegnati-i-collari-d-oro-ai-campioni-mondiali-2015-e-agli-olimpionici-viventi-il-premier-renzi-con-voi-vince-l-italia-2.html |Consegnati i Collari d'Oro ai campioni del 2015 e della storia. Il Premier Renzi: con voi vince l'Italia |20 dicembre 2017}}</ref>
[[File:Patio de honor del palacio de Los Inválidos, París.jpg|thumb|L'[[Hôtel des Invalides]] di Parigi, che ospita il musée de l'Armée. All'interno di questo polo museale è conservata una delle bandiere militari originali della Legione Lombarda, ovvero quelle consegnate da Napoleone il 6 novembre 1796]]
 
{{Citazione|[...] Antonio Bonfanti, uno tra i primissimi ufficiali della guardia nazionale milanese, che morì tenente maresciallo in ritiro, messo alle strette da me circa all'origine dei tre colori della bandiera italiana, se ne sbrigava dicendo che il bianco e il verde eransi desunti dalla milizia urbana: e quasi arrossendo di tale risposta, rifuggiva il discorso, quantunque amasse rammentare nei famigliari colloqui le guerresche vicende della Repubblica e dell'Impero. [...]|Francesco Cusani in ''Storia di Milano''<ref name="Cita|Fiorini|p. 701">{{Cita|Fiorini|p. 701}}.</ref>}}
 
Il Bonfanti fu uno dei pochi ufficiali a passare dalla Milizia, dove era capitano di uno dei Terzi, alla Guardia nazionale. Il debutto del tricolore, a cui è legata la prima approvazione ufficiale della bandiera italiana da parte delle autorità, fu quindi usata come insegna militare della Legione Lombarda e non ancora come bandiera nazionale di uno Stato<ref>{{Cita|Tarozzi|pp. 67-68}}.</ref>.
 
Il 6 novembre 1796 la prima [[coorte]] della Legione Lombarda ricevette il proprio vessillo tricolore nel corso di una solenne cerimonia alle ore cinque pomeridiane in [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]] a [[Milano]]<ref name="Cita|Busico|p. 11"/><ref name="Cita|Tarozzi|p. 67">{{Cita|Tarozzi|p. 67}}.</ref><ref name="Cita|Villa|p. 11">{{Cita|Villa|p. 11}}.</ref>. La bandiera si presentava divisa in tre fasce verticali; riportava inoltre la scritta "Legione Lombarda" e il numero di coorte, mentre al centro era presente una corona di quercia che racchiudeva un [[berretto frigio]] e una [[Squadra e compasso|squadra massonica]] con pendolo<ref name=Vecchio42>{{Cita|Vecchio|p. 42}}.</ref>.
 
Bandiere della stessa foggia furono assegnate anche alle altre cinque coorti costituite<ref name=Bovio19>{{cita|Bovio|p. 19}}.</ref>. Tutti e sei i vessilli sono ancora esistenti: cinque esposti all'[[Heeresgeschichtliches Museum]] di [[Vienna]] e uno al [[musée de l'Armée]] di [[Parigi]]<ref name="Cita|Busico|p. 11"/><ref name="Cita|Colangeli|p. 14">{{Cita|Colangeli|p. 14}}</ref>. Una bandiera della Legione Lombarda consegnata solo successivamente alla coorte dei cacciatori a cavallo, risalente al 1797, è conservata al [[Museo del Risorgimento (Milano)|museo del Risorgimento di Milano]]<ref name="Cita|Busico|p. 11"/>.
 
Con il susseguirsi delle vittorie militari di Napoleone e la conseguente nascita delle repubbliche favorevoli agli ideali rivoluzionari, in molte città italiane si assunsero, sugli stendardi militari, il rosso, il bianco e il verde quali simbolo di innovazione sociale e politica<ref name="Cita|Maiorino|p. 156">{{Cita|Maiorino|p. 156}}.</ref>.
 
== Note ==
<references/>
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro |cognome=Bovio Carli|nome=Oreste Emanuele|titolo=DueDorando secoliPietri corridore di tricolore |anno=1996 maratona|editore=Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'EsercitoStamperia Zendrini|città=Roma Verona|sbn=IT\ICCU\BVE\0116837|cidanno=Bovio1973}}
* {{cita libro |cognome=BusicoNora|nome=Augusta Luciana|titolo=IlDorando tricolore:Pietri iltra simbolomito lae storia |anno=2005|editore=PresidenzaComune deldi Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l'informazioneCarpi|anno=1985 e l'editoria |città=|sbn=IT\ICCU\UBO\2771748|cid=Busico1999}}
* {{cita libro|cognome=Frasca|nome=Augusto|titolo=Dorando Pietri – La corsa del secolo|editore=Aliberti Editore|città=Reggio Emilia|anno=2007}}
* {{cita libro |cognome=Colangeli|nome=Oronzo|titolo=Simboli e bandiere nella storia del Risorgimento italiano |anno=1965|editore=Patron |url=http://www.150anni.it/webi/_file/documenti/risorgimento/movimentivalorilibri/valori/tricolore/tricolore%201_1.pdf|sbn=IT\ICCU\SBL\0395583|cid=Colangeli}}
* {{cita libro|cognome=Nora|nome=Luciana|titolo=Dorando Pietri tra mito e realtà|editore=Comune di Carpi|anno=2008}}
* {{cita pubblicazione |cognome=Fiorini |nome=Vittorio |linkautore=Vittorio Fiorini |anno=1897 |titolo=Le origini del tricolore italiano |url=https://archive.org/stream/nuovaantologia151romauoft#page/238/mode/2up |rivista=Nuova Antologia di scienze lettere e arti |volume=vol. LXVII |numero=quarta serie |pp=239-267 e 676-710 |sbn=IT\ICCU\UBO\3928254|cid=Fiorini}}
* {{cita libro|wkautore=Giuseppe Pederiali|cognome=Maiorino Pederiali|nome=Tarquinio |coautori=Giuseppe Marchetti Tricamo e Andrea Zagami |titolo=Il tricoloresogno deglidel italiani.maratoneta Storia(il avventurosaromanzo delladi nostra bandiera |anno=2002Dorando Pietri)|editore=Arnoldo Mondadori Editore Garzanti|città=Milano |isbn=978-88-04-50946-2 |cidanno=Maiorino2008}}
* {{cita libro|wkautore=Giulio Cavalli|cognome=TarozziCavalli|nome=Fiorenza |coautori= Giorgio VecchioGiulio|titolo=GliCorro italianiperché e il tricolore |anno=1999scivolo|editore=Il Mulino Narcissus|città=BolognaRoma|isbn=88-15-07163-6|cidanno=Tarozzi2014}}
* {{cita libro|cognome=Recupero|nome=Antonio|cognome2=Ferrara|nome2=Luca|titolo=Dorando Pietri - Una storia di cuore e di gambe|editore=Tunué|città=Latina|anno=2016}}
* {{cita libro |cognome=Vecchio |nome=Giorgio |titolo=Almanacco della Repubblica |anno=2003 |url=http://books.google.com/books?id=MuTF4BEaChYC&lpg=PP1&hl=it&pg=PA42#v=onepage&q&f=false |editore=Bruno Mondadori |città=Milano |pp=42-55 |capitolo=Il tricolore |url_capitolo=http://celebrarelanazione.files.wordpress.com/2011/03/mondadori_repubblica_vecchio.pdf |isbn=88-424-9499-2 |cid=Vecchio}}
* {{cita libro |cognome=Villa|nome=Claudio|titolo=I simboli della Repubblica: la bandiera tricolore, il canto degli italiani, l'emblema |anno=2010|editore=Comune di Vanzago |città=|sbn=IT\ICCU\LO1\1355389|cid=Villa}}
 
== Voci correlate ==
* [[Atletica leggera ai Giochi della IV Olimpiade - Maratona]]
* [[Bandiera d'Italia]]
 
* [[Repubblica Cisalpina]]
== Altri progetti ==
* [[Storia della bandiera d'Italia]]
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.difesa.it/backoffice/upload/allegati/2004/%7B28EE980A-AB44-442F-9628-CD38D07B6E85%7D.pdf|Francesco Frasca, ''L'esercito del primo tricolore'', in ''Informazioni della Difesa'', n°6, 2001, Roma: Stato Maggiore della Difesa, pp. 49-53}}
* {{cita web|http://www.dorandopietri.org/|Sito del Comitato Centenario Dorando Pietri}}
 
* {{cita web|https://www.flickr.com/photos/pepe50/2711791083/|Monumento di Dorando Pietri a Carpi}}
{{Portale|guerra|storia d'Italia|vessillologia}}
* Rai-extra: [https://www.youtube.com/watch?v=7iZfpm6E3zk video su Dorando Pietri]
 
{{FIDAL Hall of Fame}}
[[Categoria:Storia d'Italia]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|atletica leggera|biografie}}