Moscovia e Il convitato di pietra (opera): differenze tra le pagine

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{{Opera
{{F|Russia|agosto 2008}}
|titoloitaliano=Il convitato di pietra
{{Storia della Russia}}
|immagine=Stone Guest by A. Golovin 01.jpg
'''Moscovia''' {{russo|Моско́вия}} è lo [[stato]] che si forma in Russia nel [[XIII secolo]] dopo la [[disgregazione]] del [[Rus' di Kiev]] nel [[XII secolo]].
|didascalia=''La tomba del commendatore'', bozzetto per le scene dell'opera di [[Aleksandr Jakovlevič Golovin|Aleksandr Golovin]] (1917)
|titolooriginale=Каменный гость
|linguaoriginale=[[lingua russa|russo]]
|genere=
|numeroatti=tre
|epocacomposizione=1866-69
|primarappresentazione=28 febbraio 1872
|teatro=[[Teatro Mariinskij]], [[San Pietroburgo]]
|versionisuccessive=*1902-03 (revisione di Rimskij-Korsakov)
|personaggi=*Don Juan ([[tenore]])
*Leporello, suo servitore ([[basso (voce)|basso]])
*Donna Anna ([[soprano]])
*Don Carlos ([[baritono]])
*Laura ([[mezzosoprano]])
*Un monaco (basso)
*Primo ospite (tenore)
*Secondo ospite (basso)
*La statua del commendatore (basso)
}}
'''''Il convitato di pietra''''' è un'[[opera]] del compositore russo [[Aleksandr Sergeevič Dargomyžskij]]. Il [[libretto]] segue fedelmente, con alcune modifiche di lieve entità, il testo teatrale de ''Il convitato di pietra'', microdramma facente parte delle ''Piccole tragedie'' di [[Aleksandr Sergeevič Puškin]].
 
== NascitaStoria della Moscovia composizione==
Dargomyžskij iniziò a pensare all'opera nel 1863, ma a causa della sua malattia al cuore, la composizione procedette lentamente. L'opera era stata quasi completata, quando nel gennaio del 1869 il compositore morì: in accordo con la sua volontà la composizione fu terminata da [[César Cui]] e l'orchestrazione fu fatta da [[Nikolaj Rimskij-Korsakov]]. La prima dell'opera ebbe luogo al [[teatro Mariinskij]] di [[San Pietroburgo]] il 28 febbraio 1872, diretta da [[Eduard Nápravník]] con [[Osip Petrov]]. Alcuni anni più tardi Rimskij-Korsakov effettuò una revisione della sua orchestrazione, riscrisse alcuni passaggi originali di Dargomyžskij ed aggiunse un preludio orchestrale. Questa versione, completata nel 1903 ed eseguita per la prima volta nel 1907 al [[teatro Bol'šoj]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]], è attualmente considerata quella standard. Questa composizione ebbe una grande influenza nei successivi sviluppi dell'opera russa, soprattutto sui componenti del ''[[Gruppo dei cinque]]''. Essa venne scritta in uno stile innovativo per la sua epoca: senza arie, quasi senza canto di gruppo, interamente costruita su recitativi melodici e declamazioni messe in musica<ref>C. A. Cui, Opere scelte - Leningrado, 1952 (in russo)</ref>. Lo scopo di questa scelta voluto da Dargomyžskij era non solo la rappresentazione della veridicità del dramma<ref>A. N. Serov, Opere scelte - Mosca 1950-1957 (in russo)</ref>, ma anche la rappresentazione artistica con l'aiuto della musica del linguaggio umano in tutte le sue sfumature. Più tardi queste idee furono riprese in particolare da [[Modest Petrovič Musorgskij]], che stimava molto Dargomyžskij e lo riteneva un suo maestro, nel [[Boris Godunov (opera)|Boris Godunov]] e soprattutto nella [[Chovanščina]].
Quando i [[mongoli]] invadono le terre del [[Rus' di Kiev]], [[Mosca (Russia)|Mosca]] è solo un insignificante avamposto commerciale appartenente al [[Principato di Vladimir-Suzdal]]. La posizione remota in una regione di foreste offre una certa protezione nei confronti dell'attacco e dell'occupazione da parte degli invasori mentre l'abbondanza di fiumi garantisce i collegamenti con il [[Mar Baltico]] a nord e con il [[Mar Nero]] nella regione del [[Caucaso]].
[[Immagine:Moscovia 1.png|right|300px]]
Ancora più importanti della posizione geografica, per la trasformazione di Mosca in stato della Moscovia è il ruolo giocato da numerosi suoi principi che furono ambiziosi, determinati e fortunati.
 
==Trama==
Il primo a fregiarsi del titolo di [[Principe di Mosca]] è [[Daniele di Russia|Daniel Aleksandrovich]], figlio di [[Alexander Nevsky]] che porta così sul trono una linea di quella [[dinastia]] [[Rurik]] che ha governato il Rus' di Kiev dalla sua fondazione. Suo figlio , [[Ivan I di Russia|Ivan I]], conosciuto come ''Ivan Kalita'' ( ''Ivan borsellino''), ottiene il titolo di Gran Principe di Vladimir dagli occupanti mongoli. Egli coopera strettamente con loro nella raccolta di tasse e tributi dagli altri principati russi. Questa politica permette ad Ivan di aumentare l'influenza nella regione soprattutto nei confronti della principale rivale del momento: la citta di [[Tver]], a nord di Mosca. Nel [[1327]] il [[metropolita ortodosso]] trasferisce la propria [[residenza]] da [[Vladimir]] a Mosca aumentando così ulteriormente il prestigio del nuovo [[principato]].
L'azione ha luogo in [[Spagna]] nel [[XVII secolo]].
 
===Atto I===
Nel [[XIV secolo]] i principi di Mosca sono ormai abbastanza potenti per tentare ad opporsi ai [[Tartari]], travagliati dalla guerra civile, e li sconfiggono nel [[1380]] a [[Battaglia di Kulikovo|Kulikovo]]. Malgrado una ripresa della potenza tartara che giungono a saccheggiare Mosca a partire da questo momento il principato di [[Mosca (città)| Mosca]], si trasforma fino a divenire un grande stato, espandendosi lentamente, a partire dal [[XV secolo]], sempre più ad est in [[Asia]].
'''Scena Prima''' Don Juan, cacciato da [[Madrid]] per l'uccisione di un suo rivale, vi è segretamente ritornato con il fedele servitore Leporello e si nasconde nel cimitero di un monastero nei dintorni della città. Da un monaco apprende che il cimitero è visitato ogni giorno da Donna Anna, vedova di un commendatore da lui ucciso a duello. Dopo averla vista decide di conoscerla e si reca in città.
 
'''Scena Seconda''' A casa dell'attrice Laura si sono riuniti amici e spasimanti. Il canto di Laura incanta gli ospiti, ma uno di loro, Don Carlos, avendo saputo che le parole sono state scritte dal suo amante passato Don Juan, è preso dall'ira: proprio lui ha ucciso suo fratello! Laura vuole cacciarlo, ma gli altri ospiti riescono a rappacificarli. Laura canta ancora e poi gli ospiti se ne vanno, ma la donna decide di trattenere l'irascibile Don Carlos, del quale si è invaghita. La loro conversazione è però interrotta dall'arrivo di Don Juan: Laura lo accoglie con gioia. Il duello è inevitabile ed ha luogo subito: Don Juan uccide Don Carlos.
== Espansione della Moscovia ==
[[File:Stone Guest by A. Golovin 02.jpg|300px|thumb|''Presso le mura di Madrid'', bozzetto per le scene dell'opera di Aleksandr Golovin (1917)]]
Nel corso del [[XV secolo]] i [[gran principi di Mosca]] iniziano la riunificazione sotto di se tutte le terre russe che crescono in popolazione e ricchezza sotto il loro governo. Il maggior artefice di questa politica fu [[Ivan III di Russia|Ivan III]], detto il Grande, che regna dal [[1462]] al [[1505]].
===Atto II===
Ivan III conquista [[Novgorod]], nel [[1478]], e [[Tver]], nel [[1485]].
Dopo aver ucciso Don Carlos, Don Juan si rifugia nuovamente nel monastero, dove si fa passare per un eremita. Don Juan riesce a fare conoscenza con Donna Anna, sotto il falso nome di Don Diego. La donna lo ascolta con curiosità e timore, ma alla fine cede e lo invita a casa sua per l'indomani. Inebriato dal successo, Don Juan lancia una sfida insolente al destino, invitando all'incontro anche il commendatore defunto. Un terrore agghiacciante prende lui e Leporello al vedere che la statua del commendatore china il capo in cenno di assenso.
La Moscovia conquista la piena sovranità sulla Russia tra il [[1480]], quando cessa ufficialmente la sovranità del [[Orda d'Oro|Canato dell'Orda d'Oro]] , e l'inizio del [[XVI secolo]]. Per eredità Ivan ottiene parte della provincia di [[Rjazan']] ed i principi di [[Rostov Velikij|Rostov]] e [[Yaroslavl]] si sottomettono volontariamente. Solo la città di Tver, nel nord-ovest rimane ancora indipendente e viene conquistata poi da [[Vassili III di Russia|Vassili III]], figlio di Ivan.
Ivan ha nella [[Lituania]] un potente avversario per quanto riguarda il controllo dei principati un tempo facenti parte del [[Rus' di Kiev]] nel [[bacino dell'alto Dnepr]] e del [[Donetz]]. Grazie alla defezione di alcuni principi e dopo schermaglie di frontiera ed una inconcludente guerra con la Lituania, che termina nel [[1503]], Ivan riesce a spingere verso ovest la sua influenza.<br>
Alla sua morte lascia una Moscovia tre volte più estesa che al momento della sua salita al trono.
Ivan III si ispira al mito della "Terza Roma", secondo il quale, caduta la "Seconda Roma" (cioè [[Costantinopoli]]) in mano ai [[Turchi]] (1453), l'eredità ideale, politica e religiosa dell'[[Impero d'Oriente]] dev'essere raccolta dai principi di Mosca.<br>
L'espansione territoriale continua per opera di [[Ivan IV di Russia|Ivan IV]] il Terribile (Ivan Vasilevič Gròžnyj [[1533]]-[[1584]]).
 
===Atto III===
[[Ivan IV di Russia|Ivan IV]] e i suoi successori assumono il titolo di [[Zar]], ossia di "[[Cesare (titolo)|Cesare]]". Il riferimento a [[Costantinopoli]] e alla civiltà romana serve a consolidare il prestigio di Mosca, che comincia ad esercitare in Russia la stessa azione unificatrice svolta in Occidente dalle grandi monarchie. Anche le forze che ostacolano questo nuovo processo sono simili: in Occidente i re devono combattere contro i grandi [[feudatari]]; in Oriente gli zar dovono sottomettere i nobili [[boiari]] e i piccoli principi, ossia i signori locali, già indipendenti, che erano stati progressivamente subordinati al potere di Mosca, ma che pretendono di limitare l'autorità degli zar.
Nella stanza di Donna Anna. Il cuore della donna non resta insensibile al corteggiamento di Don Juan, ma quest'ultimo si lascia sfuggire una frase sull'omicidio del marito. Egli non ne vuole più parlare, ma all'insistenza della donna e sicuro del fatto che lei contraccambia i suoi sentimenti, le svela il suo vero nome. Non è pentito dell'assassinio ed è pronto a morire per mano di Donna Anna, ma questa non prova odio per lui ed anzi gli dichiara il suo amore. Don Juan è in trionfo, ma in quel momento si odono dei passi pesanti: ecco che compare la statua del commendatore. Donna Anna perde i sensi, ed il commendatore tende la mano a Don Juan: questi temerariamente gliela stringe, ed entrambi sprofondano all'inferno.
 
==Note==
== Evoluzione del concetto di autocrazia ==
<references />
Il consolidamento interno corrisponde all'espansione verso l'esterno dello stato. Nel [[XV secolo]] i governanti della Moscovia considerano tutto il territorio della [[Russia]] come loro proprietà collettiva. Svariati principi semi-indipendenti vantano ancora il controllo di specifici territori ma Ivan III forza i principi di minor importanza a riconoscere il Gran Principe di Mosca ed i suoi discendenti come indiscussi governanti con il completo controllo sulle questioni militari, giuridiche e di affari esteri.<br>
Gradualmente il signore di Mosca emerge come un potente, autocratico governante, uno zar. Nell'assumere tale titolo il principe di Mosca sottolinea che egli è un governante supremo, o imperatore, alla pari con l'imperatore bizantino ed il khan mongolo.<br>
In effetti dopo il matrimonio di Ivan III con [[Sophia Paleologa]], nipote dell'ultimo imperatore bizantino la corte di Mosca adotta linguaggio, rituali, titoli ed emblemi di stile bizantino come ad esempio l'aquila bicipite.<br>
Si inizia persino a riferirsi alla città di [[Costantinopoli]] come a ''Tzargrad'' ed indicando come obiettivo il suo ritorno alla cristianità.<br>
Inizialmente il termine ''autotocrate'' ha il solo significato letterale di sovrano indipendente ma durante il regno di Ivan IV assume il generico significato di governante. Ivan IV si incorona con il titolo di zar e quindi viene riconosciuto, almeno dalla chiesa Ortodossa come imperatore.<br>
Un monaco ortodosso predica che essendo ormai Costantinopoli in possesso dell'[[Impero Ottomano]] lo zar di Moscovia è il solo legittimo sovrano ortodosso e Mosca è la ''Terza Roma'' succedendo così a Roma e Costantinopoli come centro della cristianità.
 
==Altri progetti==
== Organizzazione dello Stato ==
{{interprogetto}}
In Russia, però, non esiste una classe borghese paragonabile qualitativamente e quantitativamente alla borghesia occidentale, perciò gli zar trovano la base del loro potere non nella borghesia, ma nella cosiddetta ''gente di servizio'', i cui componenti forniscono la loro opera come ufficiali dell'esercito, partecipano alla [[Duma]] (una specie di parlamento consultivo) e svolgono molteplici funzioni statali. Come contropartita, la gente di servizio riceve terre in possesso condizionato (''pomestje''), che non può vendere né trasmettere in eredità, ed esercita sui contadini dipendenti un'autorità sempre più completa ed estesa, destinata a trasformarsi in una vera e propria sovranità.
 
==Collegamenti esterni==
I commercianti e gli artigiani delle città sono obbligati ad iscriversi alle rispettive corporazioni, fatto che comporta per essi l'impegno a svolgere determinati compiti nel campo amministrativo e finanziario. Tutta la popolazione è ripartita in classi, ciascuna delle quali ha verso lo Stato obblighi specifici e particolari.
*{{IMSLP2|id=The Stone Guest (Dargomyzhsky, Aleksandr)|cname=Il convitato di pietra}}
*{{cita web|http://lukianpovorotov.narod.ru/Folder_SongBook/CL/Kamenniy_gost.htm|Il libretto in russo}}
 
{{Controllo di autorità}}
Malgrado tutto, nel [[XVI secolo]], come entità statale unitaria, la Moscovia, è ancora più un'ipotesi che una realtà, e anzi all'inizio del [[XVII secolo]], durante la fase storica detta '' periodo dei torbidi'', esso è temporaneamente sopraffatta dagli intrighi dei boiari e dei piccoli principi, dalle ribellioni delle masse contadine, dai tentativi polacchi di penetrare nel territorio russo e di impadronirsi della stessa corona moscovita.
{{portale|musica classica|Russia}}
 
[[Categoria:Opere liriche di Aleksandr Sergeevič Dargomyžskij]]
== Il periodo dei torbidi (smútnoe vremja, 1589 - 1613)==
[[Categoria:Opere liriche in lingua russa]]
{{Main|Periodo dei Torbidi}}
[[Categoria:Opere liriche incompiute]]
Ad [[Ivan IV di Russia|Ivan IV]] succede il figlio [[Fëdor I di Russia|Fëdor]], mentalmente instabile. Il potere è, in realtà, nelle mani del cognato, il boiaro [[Boris Godunov (zar)|Boris Godunov]]. L'evento di maggior importanza del regno di Fëdor è l'elevazione di Mosca a patriarcato nel [[1589]]; questo evento è il punto culminante nel processo di totale indipendenza della [[Chiesa ortodossa russa]].<br>
[[Categoria:Opere liriche basate su opere teatrali]]
Nel [[1598]] Fedor muore senza lasciare eredi ponendo così termine alla dinastia dei [[Rurik]]. Boris Godunov allora convoca un ''[[Zemskij Sobor]]'', un'assemblea di boiari, religiosi e borghesi che lo proclama Zar benché varie fazioni si rifiutino di riconoscere tale decisione.<br>
[[Categoria:Opere liriche basate su Don Giovanni]]
Tra il [[1601]] ed il [[1603]] la Moscovia è colpita da una grave carestia che provoca notevoli sconvolgimenti interni; approfittando dei quali un uomo che afferma di essere Dimitri, il figlio di Ivan IV morto nel [[1591]], avanza le sue pretese al trono. Questo pretendente, che è ricordato come il [[Falso Dimitri I di Russia|Falso Dimitri I]], ottiene l'appoggio della [[Polonia]] e marcia su [[Mosca (Russia)|Mosca]] raccogliendo seguaci tra i boiari dissidenti.<br>
[[Categoria:Adattamenti di opere di Aleksandr Puškin]]
Gli storici hanno a lungo speculato su come Godunov avrebbe potuto superare questa crisi in quanto la sua morte, avvenuta nel [[1605]], non gli permise di eseguire nessuna azione. Come risultato il Falso Dimitri I entra in Mosca ed è incoronato Zar lo stesso anno, dopo aver fatto uccidere [[Fëdor II di Russia|Fëdor II]], figlio di Godunov<br>
Immediatamente dopo questi fatti la Moscovia entra in un periodo di caos conosciuto come ''l'era dei tordibi''. La guerra civile che si scatena per il controllo del trono, tra le varie fazioni dei boiari, è aggravata dalle interferenze di Polonia e [[Svezia]] e dal diffuso malcontento popolare.<br>
Il Falso Dmitriy I e la guarnigione polacca sono rovesciati ed un boiaro, [[Vassili IV di Russia|Vassili Ščuiškij]], viene proclamato Zar nel [[1606]]. Il nuovo zar, per consolidare la sua posizione, si allea con la Svezia. Come risposta la Polonia si allea con un [[Falso Dimitri II di Russia|Falso Dimitri II]]. Questo nuovo pretendente viene proclamato zar ed i polacchi occupano nuovamente Mosca. La presenza polacca porta ad un risorgere del nazionalismo tra i russi ed un nuovo esercito finanziato dai mercanti del nord e benedetto dalla chiesa ortodossa scaccia i polacchi. Nel 1609 la Polonia interviene ufficialmente (la precedente invasione era stata condotta con un esercito privato) e nel [[1610]] i boiari firmano un trattato di pace con cui riconoscono [[Ladislao IV di Polonia|Ladislao]], figlio del re di Polonia [[Sigismondo di Svezia|Sigismondo Vasa]] come zar. Le fazioni che si oppongono vengono sconfitte dell'esercito polacco nella [[battaglia di Kluszyn]].<br>
Nel [[1612]] i polacchi sono infine respinti definitivamente anche se riescono a mantenere alcuni territori compresa [[Smolensk]]. Nel [[1613]] una nuova assemblea proclama zar il boiaro [[Michele III di Russia|Michele Romanov]] dando inizio ai 300 anni di regno di questa famiglia.
 
== Avvento dei Romanov ==
{{vedi anche|Romanov}}
 
Nel [[1613]] sale al trono [[Michele III di Russia|Michele Romanov]], iniziatore della dinastia che reggerà la Russia sino alla [[rivoluzione russa|rivoluzione]] del [[1917]].
Il primo obiettivo della nuova dinastia è il ristabilimento dell'ordine interno. Fortunatamente per la Moscovia i suoi maggiori nemici: [[Polonia]] e [[Svezia]], sono impegnati in un aspro conflitto tra loro cosa che le permette di sottoscrivere la pace con la Svezia nel [[1617]] e di raggiungere una tregua con la Polonia nel [[1619]].
Dopo un infruttuoso tentativo di riconquistare la città di [[Smolensk]], nel [[1632]], nel [[1634]] la Moscovia firma la pace con la Polonia. Il re polacco [[Ladislao IV di Polonia|Wladislaw IV]], il cui padre e predecessore [[Sigismondo III di Polonia|Sigismondo III]] era stato eletto zar dai boiari russi durante il ''[[periodo dei torbidi]]'', rinuncia a tutti i diritti ed al titolo in cambio della pace.
I primi Romanov sono governanti deboli. Sotto Michele gli affari dello stato sono in mano al padre dello zar, [[Filarete Romanov]], che nel 1619 diviene patriarca della [[Chiesa ortodossa russa]]. In seguito suo figlio [[Alessio I di Russia|Alessio]] si appoggia al boiaro Boris Morozov per governare. Questi abusa della sua posizione facendosi appoggiare dal popolino e nel [[1648]] Alessio lo allontana in seguito ad una sollevazione della popolazione di [[Mosca (Russia)|Mosca]].
 
== La nascita dell'aristocrazia statale==
Il principio dell'autocrazia sopravvive al ''periodo dei torbidi'' ed al debole governo degli zar corrotti solo in forza della burocrazia del governo centrale. I funzionari governativi continuano a servire a prescindere dalla legittimazione del governante o da quale fazione di boiari controlli il trono. Nel corso del [[XVII secolo]] la burocrazia si espande drammaticamente. Il numero di dipartimenti governativi (''prikazy'') aumenta dai ventidue del [[1613]] agli ottanta della metà del secolo. Benché questo generi sovrapposizioni di potere e conflitti di giurisdizione, il potere centrale, attraverso i governatori provinciali, riesce comunque a controllare i vari gruppi sociali, il commercio, la produzione manifatturiera e spesso anche la Chiesa.
 
== Il codice del 1649 e l'introduzione della servitù della gleba==
Il [[codice civile]] e penale introdotto nel [[1649]] è un buon esempio dell'aumentato controllo che lo stato possiede sulla società russa.
Nel secolo precedente si è progressivamente ridotta la possibilità per i contadini di passare da un signore ad un altro, il codice del 1649 ufficializza il vincolo dei contadini alla terra. Con questo atto lo stato sanziona la [[servitù della gleba]] rendendo reato il lasciare le terre del proprio signore. I nobili esercitano un controllo totale sui contadini che possono essere acquistati, venduti o ipotecati. I contadini vivono organizzati in comunità responsabili, verso il signore delle terre, del pagamento delle tasse e degli altri servizi.
Anche le classi medie urbane composte da mercanti ed artigiani, sono sottoposte a tassazione ed anche i loro membri non possono liberamente cambiare residenza. Tutti gli strati della popolazione vengono assoggettati al servizio militare ed al pagamento delle tasse straordinarie. Vincolando la maggior parte della popolazione della Moscovia al domicilio il codice del 1649 subordina il popolo agli interessi dello stato.
 
Sotto i Romanov non si manifestano più crisi gravi come quella del ''periodo dei torbidi''. Il potere degli zar riesce ad aver ragione della piccola nobiltà e delle [[jacqueries]] (sollevazioni contadine) contadine ed estende verso sud la propria sfera di influenza.
 
==Prima Guerra del Nord ==
Nel 1653 la debolezza ed il disordine in cui si trova la Polonia a causa della guerra contro i cosacchi convincono Alessio che è giunto il tempo di recuperare i territori russi in mano ai polacchi ormai da secoli. Il [[1º ottobre]] [[1653]] una assemblea nazionale si riunisce a Mosca per sanzionare la guerra e nell'aprile 1654 l'esercito è benedetto da Nikon (ora patriarca di tutta la [[Chiesa ortodossa russa]]). La campagna del 1654 è un trionfo initerrotto e numerose città compresa l'importante fortezza di [[Smolensk]] cadono nelle mani dei russi.
Durante la guerra l'atman ukraino Bodman Chmelnitskyj chiede allo zar aiuto e protezione contro la Polonia e firma il [[trattato di Perejaslav]] che legherà l'[[Ucraina]] alla Russia sino al [[1991]].
 
Nel gennaio 1655 la sconfitta nella [[battaglia di Ochmatov]] arresta l'avanzata russa me nell'estate dello stesso anno l'improvvisa entrata in guerra della [[Svezia]] guidata da [[Carlo X di Svezia|Carlo X]] mette completamente fuori gioco la Polonia. I russi, senza trovare resistenza occupano tutto ciò che non è ancora stato occupato dagli svedesi e quando infine la Polonia accetta di negoziare la pace la richiesta minima di Alessio è l'intero [[Granducato di Lituania]].
 
Fortunatamente per i polacchi lo zar di Russia ed il re di Svezia iniziano a questionare tra loro sulla divisione delle spoglie dello sconfitto ed alla fine del maggio [[1656]] Alessio, incitato dall'imperatore e da altri nemici della Svezia dichiara guerra a Carlo X.
La guerra contro la Svezia inizia con molte speranze che vengono però presto vanificate. [[Dorpat]] viene conquistata ma tutti i tentativi in direzione di [[Riga]] falliscono; nel medesimo tempo la Polonia si riprende e torna ad essere un nemico pericoloso come la Svezia.
Rendendosi conto dell'impossibilità di combattere su due fronti Alessio decise di cercare una composizione con la Svezia. Con la [[pace di Kardis]] ([[2 luglio]] [[1661]]) la Russia rinuncia a tutte le conquiste effettuate durante la guerra.
 
La guerra con la Polonia si trascina ancora per sei anni per concludersi con una tregua, formalmente della durata di trent'anni, a cui seguono trattative per una pace duratura.
Con la [[pace di Andrusovo]] ([[11 febbraio]] [[1667]]) [[Vitebsk]], [[Polock]] e la [[Livonia]] polacca ritornano alla Polonia ma [[Smolensk]] e [[Kiev]] rimangono in mano ai russi insieme a tutta la riva orientale del [[Dnepr]].
 
Questo trattato è una realizzazione di [[Atanasij Orduin-Naščokin]], il primo diplomatico e cancelliere russo in senso moderno che diviene primo ministro dello zar dalla caduta in disgrazia di Nikon fino al [[1670]] quando viene sostituito dall'egualmente abile [[Artamon Matveev]] la cui influenza domina gli ultimi anni del regno di Alessio I.
 
L'acquisto dell'[[Ucraina]] non fu tuttavia semplice per Russia, che subito deve affrontare un grande moto di ribellione ([[1667]]-[[1671]]), guidato dal cosacco [[Stenka Razin|Stepan Timofeevič Razin]] (detto ''Stenka'').
 
== La rivolta di Stenka ==
Razin suscita l'entusiasmo delle masse contadine promettendo che, eliminati i nobili, i boiari e i funzionari governativi, avrebbe fondato una [[comunità]] [[Egualitarismo|egualitaria]], ispirata a principi libertari. Stenka è catturato e ucciso nel [[1671]]. Il moto di Stenka, come altri analoghi precedenti e successivi, ha la sua causa oggettiva nelle condizioni intollerabili dei contadini, sottoposti a vincoli di servaggio sempre più pesanti, per i quali non vi è speranza di libertà se non nella ribellione, o nella fuga verso le regioni periferiche dell'impero dove l'autorità effettiva degli zar è quasi inesistente. Il lavoro servile, del resto, è alla base di tutte le attività produttive ed edilizie, che solo in piccola parte sono affidate a lavoratori liberi stipendiati, e sono, per lo più, svolte dai contadini dipendenti direttamente dallo stato, da reclute dell'esercito, da criminali comuni condannati ai lavori forzati.
 
== Verso l'impero ==
Rispetto all'Occidente europeo, la Russia è alla fine del '600 un Paese molto arretrato, dove il popolo è troppo ignorante per concepire un coerente programma rivoluzionario, mentre le minoranze dirigenti più illuminate mirano ad importare la cultura e le tecniche dell'Occidente, ma non si preoccupano di legare il progresso produttivo e organizzativo al miglioramento delle condizioni dei servi. Sulla strada delle riforme imposte dall'alto, che sarebbe stata percorsa con successo da [[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]], si pone per prima la sorella Sofia, reggente dal [[1682]] decisa ad usurpare il potere. Il disegno di Sofia era però destinato ad infrangersi di fronte alla reazione del giovanissimo zar, che nel [[1689]] la costringe ad abbandonare la reggenza e a ritirarsi in convento.
 
==Principi di Mosca==
(fino al 1598; da Ivan IV Zar; tra parentesi gli anni di regno)
*[[Daniele di Russia|Daniele]] (ca 1280 - 1303)
*[[Jurij di Mosca|Jurij]] (1303 - 1325)
*[[Ivan I di Russia|Ivan I]] ( 1325 - 1340)
*[[Simeone di Russia|Simeone]] (1340 - 1353)
*[[Ivan II di Russia|Ivan II]] (1353 - 1358)
*[[Dimitri di Russia|Dimitri]] (1358 - 1389)
*[[Vassili I di Russia|Vassili I]] (1389 - 1425)
*[[Vassili II di Russia|Vassili II]] ( 1425 - 1462)
*[[Ivan III di Russia|Ivan III]] (1462 - 1505)
*[[Vassili III di Russia|Vassili III]] (1505 1533)
*[[Ivan IV di Russia|Ivan IV]] (1533 - 1584)
*[[Fëdor I di Russia|Fëdor I]] (1584 - 1598)
*[[Boris Godunov (zar)|Boris Godunov]] (1598 - 1605)
*[[Fëdor II di Russia|Fëdor II]] (1605)
*[[Falso Dimitri I di Russia|Falso Dimitri I]] (1605 - 1606)
*[[Vassili IV di Russia|Vassili IV]] (1606 - 1610)
*[[Ladislao IV di Polonia]] (1610 - 1613)
 
== I primi [[Romanov]] ==
*[[Michele III di Russia|Michele III]] (1613 - 1645)
*[[Alessio I di Russia|Alessio I]] (1645 - 1676)
*[[Fëdor III di Russia|Fëdor III]] (1676 - 1682)
*[[Ivan V di Russia|Ivan V]] (1682 - 1689) (insieme al fratello [[Pietro I di Russia|Pietro I]])
 
== Voci correlate ==
*[[Battaglia di Orša]]
 
[[Categoria:Principati russi]]
[[Categoria:Storia di Mosca]]
 
[[be:Маскоўская дзяржава]]
[[be-x-old:Маскоўскае княства]]
[[ca:Grans Prínceps de Moscou]]
[[cs:Moskevské velkoknížectví]]
[[cv:Мускав кнеçлĕхĕ]]
[[da:Storfyrstendømmet Moskva]]
[[de:Großfürstentum Moskau]]
[[el:Μοσχοβία]]
[[en:Grand Duchy of Moscow]]
[[eo:Granda Duklando de Moskvo]]
[[es:Principado de Moscú]]
[[et:Moskva Suurvürstiriik]]
[[fi:Moskovan ruhtinaskunta]]
[[fr:Grand-duché de Moscou]]
[[he:נסיכות מוסקבה]]
[[id:Kadipaten Agung Moskwa]]
[[ja:モスクワ大公国]]
[[ko:모스크바 대공국]]
[[la:Moscovia]]
[[lv:Maskavija]]
[[nl:Moskovië]]
[[nn:Storfyrstedømet Moskva]]
[[no:Storfyrstedømmet Moskva]]
[[pl:Wielkie Księstwo Moskiewskie]]
[[pt:Moscóvia]]
[[ro:Cnezatul Moscovei]]
[[ru:Великое княжество Московское]]
[[sh:Velika moskovska kneževina]]
[[sk:Moskovské veľkokniežatstvo]]
[[sr:Велика московска кнежевина]]
[[sv:Moskvariket]]
[[tr:Moskova Knezliği]]
[[uk:Велике князівство Московське]]
[[zh:莫斯科大公]]